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PREFAZIONE
Trieste, il 22 novembre 1871
1. Nelle vostre chiese già da molti anni ogni domenica è letto, ad alta voce ai frequentatori, un Evangelo tratto dalla storia del Mio terreno pellegrinaggio e, secondo il grado spirituale del predicatore, spiegato agli ascoltatori.
2. Si avvicina il tempo in cui tutto il culto cristiano dovrà essere riformato, e la maggior parte delle usanze e cerimonie finora praticate dovranno essere eliminate, cosicché nelle riunioni di una comunità cristiana non rimanga altro che la predica soltanto o la spiegazione del Vangelo che vi ho lasciato in eredità. Io voglio perciò interpretare più precisamente, tramite il Mio scrivano, una serie di testi biblici tratti dal Nuovo Testamento per tutti gli attuali e futuri veri seguaci ed adoratori della Mia Parola, come questi testi devono veramente essere compresi nel loro senso più interiore – come finora però non sono stati ancora interpretati e spiegati da nessuno – affinché false ed erronee interpretazioni non conducano all'idolatria e all'adorazione di cose che, tutt’al più, devono essere onorate, ma non adorate.
3. Questa passi, tratti dai Vangeli, che vi richiamano alla memoria le Mie parole, devono essere interpretati così come sono, veramente, per il vostro pellegrinaggio terreno, e vi devono mostrare, nello stesso tempo, come queste parole – pronunciate quasi duemila anni fa – si stanno adempiendo, poiché già allora Io dissi: «Il mondo e tutte le cose che sono in esso, passeranno, ma le Mie parole resteranno in eterno!". Amen!
* * * * * * *
Biografia di Gottfried Mayerhofer
Prefazione
degli editori tedeschi
numero Predica |
Cronologia
Tempo cattolico |
Titolo |
Citazione |
Data
dettato |
1 |
Ia
d’Avvento |
Lc.
21, 25 |
23.11.1871 |
|
2 |
IIa
d’Avvento |
Mt.
11, 2-6 |
4.12.1871 |
|
3 |
IIIa
d’Avvento |
Gv.
1, 1-51 |
9.12.1871 |
|
4 |
IVa
d’avvento |
Lc.
3, 1-18 |
10.12.1871 |
|
5 |
Natale |
Lc.
2, 1-14 |
11.12.1871 |
|
6 |
Sacra Famiglia |
Lc.
2, 33 |
25.12.1871 |
|
7 |
IIa Tempo
Ord. |
Lc.
2, 42-50 |
26.12.1871 |
|
8 |
IIIa Tempo
Ord. |
Gv.
2, 1-11 |
1.01.1872 |
|
9 |
IVa Tempo
Ord. |
Mt.
8,1-4 |
11.01.1872 |
|
10 |
Va Tempo Ord. |
Mt. 20,1-16
|
Genn.1872 |
|
11 |
VIa Tempo
Ord. |
Lc.
8, 4-15 |
20.01.1872 |
|
12 |
VIIa Tempo
Ord. |
Lc.
18, 35-43 |
21.01.1872 |
|
13 |
Quaresima |
Mt. 4,1-11
|
21.01.1872 |
|
14 |
IIa di
Quaresima |
Mt. 17, 1-13 |
25.01.1872 |
|
15 |
IIIa di
Quaresima |
Lc. 11,14-27 |
27.01.1872 |
|
16 |
IVa di
Quaresima |
Gv.
6, 1-15 |
16.02.1872 |
|
17 |
Va di
Quaresima |
Gv.
8, 31-59 |
17.02.1872 |
|
18 |
D. delle Palme |
Mt. 21, 1-9 |
18.02.1872 |
|
19 |
Pasqua |
Mc.
16 |
19.02.1872 |
|
20 |
IIa dopo
Pasqua |
Gv.
20, 19-31 |
5.03.1872 |
|
21 |
IIIa dopo
Pasqua |
Gv.
10, 1-16 |
9.03.1872 |
|
22 |
IVa dopo
Pasqua |
Gv.
16 |
10.03.1872 |
|
23 |
Va dopo
Pasqua |
Gv.
16, 5 |
18.03.1872 |
|
24 |
VIa dopo
Pasqua |
Gv.
16, 23 |
19.03.1872 |
|
25 |
Avanti la Pentecoste |
Gv.15,26 / 16,7 |
20.03.1872 |
|
26 |
Pentecoste |
Gv..
14,15-31 |
24.03.1872 |
|
27 |
S.S. Trinità |
Mt. 28,18-20 |
25.03.1872 |
|
28 |
Corpus Domini |
Lc.
14,7-24 |
27.03.1872 |
|
29 |
Xa Tempo
Ord. |
Le tre parabole della
misericordia: : -
Della pecorella smarrita / Della dramma perduta / Del Padre misericordioso |
Lc. 15, 1-7 Lc.15,8-10 Lc.15,11-32 |
30.03.1872 |
30 |
XIa Tempo
Ord. |
Lc.
5, 1-11 |
1.04.1872 |
|
31 |
XIIa Tempo
Ord. |
Mt.
5, 13-20 |
2.04.1872 |
|
32 |
XIIIa Tempo
Ord. |
Mc.
8, 1-9 |
aprile
1872 |
|
32 |
Le
sette Caratteristiche di Dio - ( ricevuta mediante G.E.W. ) - |
|
4.03.1892 |
|
33 |
XIVa Tempo
Ord. |
Mt.
7, 15-23 |
10.04.1872 |
|
34 |
XVa Tempo
Ord. |
La parabola dell’amministratore
disonesto e del ricco crapulone |
Lc.
16, 1-13 19-31 |
11.04.1872 |
35 |
XVIa Tempo
Ord. |
Lc.
19, 37-44 |
12.04.1872 |
|
36 |
XVIIa Tempo
Ord. |
Lc. 18,9-14 |
14.04.1872 |
|
37 |
XVIIIa Tem. Ord. |
Mc.
7, 32 |
17.04.1872 |
|
38 |
XIXa Tem.
Ord. |
Lc.
10, 29-37 |
10.04.1872 |
|
39 |
XXa Tem.
Ord. |
Lc.
17, 1-20 |
15.04.1872 |
|
40 |
XXIa Tem. Ord. |
Mt.
6, 24-34 |
20.04.1872 |
|
41 |
XXIIa Tem. Ord. |
Lc. 7, 11-17 |
22.04.1872 |
|
42 |
XXIIIa Tem. Ord. |
Lc.
14,1-6 |
23.04.1872 |
|
43 |
XXIVa Tem.
Ord. |
Mt.
22, 34-40 |
24.04.1872 |
|
44 |
XXVa Tem.
Ord. |
Mt.
9, 1-9 |
25.04.1872 |
|
45 |
XXVIa Tem.
Ord. |
Mt.
22, 1-14 |
26.04.1872 |
|
46 |
XXVIIa Tempo
Ord. |
Gv. 4, 47-53 |
27.04.1872 |
|
46 |
Fede, fiducia e certezza |
|
3-4.10.1875 |
|
47 |
XXVIIIa Tempo
Ord. |
Mt.
18 |
28.04.1872 |
|
48 |
XXIXa Tem.
Ord. |
Mt.
22,15 -22 |
29.04.1872 |
|
49 |
XXXa Tem.
Ord. |
Mt.
9,18-19 e 9,23-26 |
30.04.1872 |
|
50 |
XXXIa Tem. Ord. |
Mt.
8, 23-27 |
1.05.1872 |
|
51 |
XXXIIa Tem.
Ord. |
Mt.
13, 24-30 |
2.05.1872 |
|
52 |
XXXIIIa Tem.
Ord. |
Mt.
13, 31-33 e 13, 44-50 |
3.05.1872 |
|
53 |
XXXIVa Tem. Ord. |
Mt.
24, 15-28 |
4.05.1872 |
۞
EPILOGO
7 maggio 1872
1. Ora queste cinquantatre Prediche sono terminate, e voi avete dinanzi un tesoro che, sebbene consideriate con grande stima, tuttavia non potete afferrare completamente, poiché nelle Mie parole sta l’Infinito. Individualmente però, anche voi siete infinitamente diversi, perciò la comprensione spirituale, anche se essa è già spirituale, lo stesso permette un ulteriore avanzamento, e una comprensione ancora più elevata.
2. La Parola è uguale a un granello di senape che, crescendo, sviluppa sempre qualcosa di nuovo, e da un prodigio ne crea un altro. Così, anche questo libro è destinato a mostrarvi prodigi su prodigi, man mano che progredite nella conoscenza.
3. Perciò, ogni domenica prendete la relativa predica in mano, leggetela e onoratela perlomeno voi, tra molte migliaia di uomini, e dopo il lavoro materiale, santificatela insieme ai giorni di riposo, in un modo che sia degno di Me e di voi!
4. Così fluiranno nel vostro cuore, quiete e soddisfazioni, e sperimenterete in parecchi casi, come proprio l’una o l’altra predica, proveniente dalla Mia bocca, siano così bene adeguate alle circostanze, e atte a ripristinare in voi, di nuovo, l’equilibrio spirituale che probabilmente non potreste conseguire in nessun altro modo.
5. L’uomo deve avere un conforto! Il mondo con i suoi avvenimenti e le complessità della vita sociale e familiare, gli ruba spesso in un attimo, speranze nutrite da lungo tempo, lasciandolo nella delusione. E allora egli, perseguitato da tutte le possibili sofferenze e dissensi, dove potrà trovare un conforto migliore, se non nelle Parole che fluiscono dalla Mia bocca?
6. Vedete, figli Miei, ogni giorno ha le sue preoccupazioni, ogni settimana vi reca – perlomeno dall’esterno – più dell’amaro che del gradevole! Dove, allora, il fiorellino della fiducia e dell’amore per Me, semi avvizzito da influenze esterne, potrà trovare un miglior sostegno e una sostanza nutritiva rinforzante, se non ancora nelle Mie Parole, mediante le consolazioni del vostro Padre amorevole, che a voi le aveva destinate già più di mille anni fa?
7. Esse stanno dinanzi a voi nel libro della Bibbia; ma corti di vista come siete, voi non riconoscete quello che traspare. Perciò, Io Mi presto ad aiutarvi a sollevare un poco il velo. Io vi dico: poveri figli, che cosa guardate spesso verso l’alto, così sconsolati, nell’azzurro cielo infinito, mentre il Cielo stesso, con la sua luce e il suo splendore, è così vicino? Prendete in mano queste Prediche, leggete prima il rispettivo Vangelo nella Bibbia, poi approfonditene il senso nel testo corrispondente, e vi accorgerete presto, quale chiarezza e quale calore s’irradieranno a voi da queste parole dell’Amore paterno! E se anche vi sentirete colpiti e spaventati perfino davanti al vostro interiore, accorgendovi quanto lontani siete ancora da ciò che credevate di aver già da lungo tempo raggiunto, allora consolatevi, perché ogni errore può essere corretto, se si conosce! Se una predica vi ha svelato l’errore, allora ringraziateMi per avervi mostrato in che cosa sbagliate! Starà poi solo a voi, di evitare con molta cura quell’errore che in passato non avevate ritenuto tale.
8. Queste parole qui scritte v’infonderanno sempre, quiete e conforto; e anche se ciò non avverrà immediatamente, esse vi daranno il necessario stimolo, e vi serviranno da filo conduttore per poterle guadagnare entrambe.
9. Queste prediche dovranno somigliare a dei gradini, i quali v’insegneranno un po’ alla volta a conoscere sempre di più Me, le Mie parole e voi stessi, e ad ampliare la vostra visuale, poiché per spiegare tutto ciò che è contenuto nei Miei due unici comandamenti d’Amore, non basterebbero eoni di tempo.
E ora tu,
Mio caro scrivano, che con ferma perseveranza hai portato a termine
quest’opera, e precisamente non sempre sotto le più favorevoli circostanze,
poiché più d’una tempesta esteriore e interiore ti portarono fuori dai binari,
consolati! Se anche Io t’inviai delle amarezze, ciò avvenne perché solo con
quelle, può essere raggiunta la miglior guarigione.
Tu sarai
guarito, e grazie a ciò che Io ho fatto scrivere per mezzo della tua penna per
gli altri, anch’essi si avvicineranno alla guarigione e alla conoscenza di sé.
Con questo, tu avrai realizzato due cose nella stessa opera. É vero che l’hai
scritta sotto amare condizioni, ma da ciò ti deriveranno benedizioni; poiché
hai dato agli altri, cose elevate, cose divine che, altrettanto porteranno loro
benedizioni, quiete e pace nei momenti tempestosi. Così avrai assolto il tuo
compito.
La
generazione vivente e futura troverà in questo libro la chiave per comprendere
meglio la propria missione e il proprio destino, per i quali Io offrirò a
tutti, e dappertutto, la Mia Benedizione paterna. Amen!
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