Gottfried Mayerhofer

 

Predica n. 27

 

 

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Il commiato del Signore

 

Trinità

(S.S. Trinità)

 

[Matteo 28, 18-20]: «Gesù si avvicinò a loro s’intrattenne con loro e disse: “A me è dato ogni potere in Cielo e in Terra. Andate perciò ed istruite tutti i popoli, battezzateli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo e insegnate loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. E vedete, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo!».

(il 27.03.1872)

1.         Queste parole Io le dissi ai Miei discepoli quando comparii loro, dopo la Mia Risurrezione dalla morte, su un monte in Galilea. Erano parole non espresse da Gesù, il figlio del carpentiere di Nazareth ai Suoi discepoli, bensì erano parole che Dio, il Signore di tutto il Creato, rivolgeva ai Suoi figli, unici adoratori e credenti della Sua Dottrina. Con la morte sulla croce, infatti, il Mio cammino sulla vostra Terra trovò la sua conclusione e, con la Mia Risurrezione, la Mia Divinità trovò la sua conferma.

2.         Già in un’altra occasione, dissi ai Miei discepoli che Io, il Figlio, e il Padre nei Cieli, siamo una cosa sola, e che, chi vede Me, vede anche il Padre; ma questa parola non fu completamente compresa da loro, i quali Mi riconoscevano sì, come un uomo dotato di una forza di volontà maggiore degli altri uomini, però avevano nel cuore una diversa immagine del loro Dio, che non poteva essere messa alla pari con la Mia reale personalità.

3.         Dopo la Mia Risurrezione – un fatto straordinario secondo i concetti umani – la loro idea della Mia Divinità crebbe un po' di più, ma solo nel giorno dell'Ascensione, questa raggiunse il suo punto culminante, sicché Mi riconobbero per Colui che Io spesso avevo detto loro di essere.

4.         A queste poche parole del testo, devo premettere tali osservazioni, affinché vi sia più comprensibile il rapporto dei Miei discepoli con Me in quel tempo, e con ciò impariate più facilmente l’utilizzo di questi testi anche su di voi, nell'epoca attuale e in quella a venire.

5.         Come in quel tempo i Miei discepoli, dopo la Mia sepoltura, vagavano erranti e abbandonati, e si affliggevano per la perdita della loro Guida, anzi perfino dubitavano della Mia divina Missione, altrettanto è l'umanità attuale – credente o non credente – incerta se credere a qualcosa, oppure se rigettare tutto.

6.         I Miei discepoli non erano tutti della stessa capacità intellettiva, non tutti erano animati dallo stesso entusiasmo per la Mia Dottrina, non tutti erano convinti della Mia Divinità, perciò talvolta Io dovetti, perfino dopo la Mia Risurrezione, ricorrere a manifestazioni straordinarie per convincere pienamente anche i deboli, che Io ero Colui che dichiaravo di essere, e che le Mie parole, come anche la Mia Dottrina, erano destinate non solo a loro, bensì a tutto il mondo, all’intero Regno dello spirito, e per l'eternità.

7.         Come allora, così adesso! Anche adesso Io devo risvegliare i dormienti mediante la potente azione dei disordini mondani sul vostro globo terrestre; fortificare i semi-svegli e proteggere i completamente svegli, affinché altrettanti dubbi e fantasticherie non impediscano nel suo sorgere la semente sparsa.

8.         Poiché vedete: se Io oggi dovessi apparire di nuovo visibilmente sul vostro mondo, credete che Mi si riterrà, senza altre prove, Colui che Io veramente sono? Assolutamente no! Sorgerebbero scettici e negatori, persecutori e spregiatori a sufficienza. E come in quel tempo i sommi sacerdoti corruppero i soldati romani affinché testimoniassero che la Mia salma fosse stata rubata, così anche col Mio ritorno i sofisti, gli eruditi e i sacerdoti tutti, si farebbero in quattro per convincere gli uomini del contrario di ciò che Io potrei dir loro.

9.         Non crediate che questa moltitudine di uomini che ora s’inginocchia in preghiera davanti agli altari e alle chiese a Me dedicate, familiarizzerà così rapidamente con l'idea che Io sia ritornato, tanto più quando sentirà dove sarà la Mia prima apparizione, e come saranno le parole che Io rivolgerò loro!

10.    In quel tempo in cui attraverso fenomeni elementari e altri prodigi, gli ebrei avrebbero certamente potuto convincersi che Colui che essi aiutarono a crocifiggere, era ben altro che un uomo comune, tuttavia, Io non potei, dopo la Mia Risurrezione, mostrarMi a tutto il popolo ebreo, bensì solo ai Miei discepoli, e solo a quei pochi che credevano veramente in Me Io potei dare la prova, di fatto, che le parole che avevo rivolto loro, spesso in modo esplicito, molte volte rivestite in immagini, e che trattavano della vittoria sulla morte e della Mia Risurrezione, erano vere.

11.    E come in quei tempi, così accadrà di nuovo. Solo a una piccola cerchia dei Miei veri discepoli, all'inizio toccherà poterMi riconoscere e sopportarMi quale Gesù che ritorna, ma anche quale Dio, Signore e Creatore dell'infinito. A costoro, Io apparirò ed esclamerò, come allora ai Miei discepoli sul monte in Galilea: «A Me è dato ogni potere in Cielo e in Terra! Andate, insegnate ai popoli e battezzateli!», vale a dire: “Iniziateli a questa Dottrina nel nome della divina Trinità; nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Insegnate loro, però, anche a mantenere, ossia a praticare nei fatti, ciò che voi stessi avete riconosciuto come vero, e siate rassicurati che Io sarò presso di voi dal principio fino in ogni eternità! Amen!”.

12.    Così sarà inviata la chiamata alla piccola schiera che Io ho scelto per la nuova diffusione della Mia Parola divina. Parola che un giorno, come uomo, Io ho pagato e suggellato con il Mio sangue. Così accadrà che anche questi, neo eletti, come un giorno i Miei discepoli, quali rinati, saranno provvisti da Me di ogni potere, per confermare le loro parole con le opere, e per spianarMi la strada affinché Io incontri solo cuori a Me propensi e non estranei.

13.    Il Mio Ritorno è già iniziato adesso, operando, se non visibilmente, già pur spiritualmente, per formarMi un certo numero di discepoli che dovranno spianar le vie. E quello che era il compito dei Miei discepoli in quel tempo, quello che allora i Miei prescelti furono incaricati di svolgere, per il Mio Ritorno visibile, lo dovranno compiere spiritualmente i Miei seguaci attuali. Anche a loro, così come a voi tutti, Io esclamo: "A Me è dato ogni potere in Cielo e in Terra! Non dubitate del Mio Amore, della Mia Dottrina e della Mia Promessa che Io ho fatto all'umanità, e quindi anche a voi; poiché Io sono, ero e sempre sarò, il Signore che proteggerà, guiderà e anche ricompenserà un giorno i Suoi figli per la loro perseveranza!

14.    A Me è dato ogni potere, tutto deve ubbidirMi, tutto deve procedere da Me, e di nuovo ritornare a Me! Spargete il Mio seme nei cuori che mostrano del buon terreno per tale frutto! Moltiplicate i Miei seguaci! Iniziateli alla vera e propria comprensione dei Miei due unici comandamenti dell'Amore, affinché possano distinguere il vero dal falso, e possano opporre resistenza all’eresia! A Me è dato il potere di convertire e toccare il cuore dei più duri, più ostinati animi, con la più dolce dottrina dell'Amore.

15.    Battezzate i vostri confratelli e consorelle con lo spirito della tolleranza, del sacrificio e del perdono! Insegnate a tutti la pazienza come Io l'ho praticata verso di voi e all'intera umanità, già da tempi infiniti! Insegnate loro a subordinare i piaceri mondani a quelli spirituali! Insegnate loro a non giocarsi la grande, duratura eternità di là dalla tomba, a causa della vana e inutile caccia ai beni mondani!”.

16.    Così dovete spargere la Mia Dottrina come seme spirituale, affinché anche voi possiate avere una parte nell'opera di rinnovamento del Mio Regno spirituale, che dovrà imperare sulla Terra dopo la Mia Venuta.

17.    Voi compite così, spiritualmente, ciò che un giorno hanno eseguito, di fatto, i Miei apostoli. E come allora Io promisi loro che un giorno sarebbero stati tutti presso di Me, così assicuratevi anche voi questo diritto di poter sentire, nella Mia vicinanza, l'amore, e tutta la beatitudine che è riservata a coloro che hanno fatto propria la Mia Parola e la Mia Dottrina, così che essa è diventata il loro io completamente.

18.    Vedete, Io vi prometto molto; ma come allora, così Io dico anche adesso: «A Me è dato ogni potere. Io sono il Signore e Creatore, sono però, nello stesso tempo, anche il vostro Padre, il vostro affettuoso, sempre indulgente Padre, il quale solo nelle gioie, nei piaceri spirituali e nelle beatitudini dei Suoi figli vede le proprie, nuovamente glorificate.

19.    Perciò, anche se forse non toccherà a voi tutti, voi prenderete parte alla Mia personale apparizione su questo mondo; Mi accompagnerete di là da dove Io vengo, e con delizia e soddisfazione godrete le Mie gioie paterne, per le quali voi, come vi dirà la vostra consapevolezza, altrettanto avete portato il vostro contributo.

20.    Poi glorificherete Me e la Mia conduzione, quando riconoscerete chiaramente come erano intese le parole che Io dissi un giorno ai Miei discepoli; voi, infatti, Mi vedrete in tutta la Mia Potenza, in tutto il Mio Amore, in tutta la Mia magnificenza; vedrete come Io scelgo di nuovo sembianze visibili per divenire l'unico e vero Pastore delle Mie pecore credenti, le quali già da lungo tempo Mi desiderano ardentemente. Poi la Terra materiale seguirà l'immagine del mondo spirituale; essa diventerà di nuovo un paradiso, quando la pace dell'anima – o Eden spirituale – avrà stabilito la sua dimora in tutti i cuori.

21.    Descrivere ulteriormente questa delizia e questa solennità non è possibile; voi, infatti, non lo sopportereste e non lo comprendereste, ma che vi sia riservato, questo ve lo posso assicurare, – e la Mia parola non inganna.

22.    Già adesso si prepara questa trasformazione spirituale sul vostro corpo mondiale. L’intima brama eleva verso la primavera spirituale i cuori oppressi. Ovunque c'è fermento! Molti non sanno cosa stia loro accadendo. Gli uni agiscono con meta prefissata, gli altri senza. Tutto spinge alla maturazione spirituale; perfino i più grandi materialisti, i più ostinati increduli e indifferenti non sono lasciati in pace. Come un raggio di Sole cade su un dormiente attraverso la piccola fessura di un’imposta della finestra chiusa, e lo quieta, nello stesso modo questo raggio d'amore che precede il Mio ritorno, colpisce tutti. Alcuni vogliono sottrarsi al suo effetto con fantasticherie intellettuali. Essi per un certo tempo si auto convincono, imponendosi la quiete nel cuore, ma non serve a nulla! Sorgono nuovi dubbi, nuovi ‘perché’. Essi si agitano di continuo; lo Spirito imperante li muove, ha già avvolto nella sua sfera il mondo intero. È inutile volersi sbarazzare di questa pressione dello Spirito! Le condizioni e gli avvenimenti fanno sentire sempre di più agli uomini che, tutto ciò che essi considerano come meta finale, come scopo della loro vita, non è la conclusione, non è l’ultima meta! Inarrestabilmente, essi sono spinti in avanti! Alla velocità della tempesta si va incontro al tempo in cui la Mia Venuta dimostrerà a tutti loro che si deve tendere non alle cose del mondo, bensì a quelle dello Spirito, che non è una breve vita terrena il vero e proprio soggiorno dei Miei esseri da Me creati come Spirito, bensì la lunga eternità.

23.    Incessantemente si va verso il punto finale, dove Io dirò ai Miei nuovi prescelti, come allora ai Miei discepoli, le stesse parole: «Mio è il potere – sulla Terra, come in Cielo! –». Preparatevi, figli Miei, ovunque voi siate – qui o là – a festeggiare con Me questa festa della risurrezione della dignità spirituale per gli uomini; poiché non è solamente la più grande festa per voi, bensì anche la più importante per il Mio intero grande Regno dello spirito, dove questa fine dimostrerà il perché Io scesi un giorno sulla vostra piccola Terra, e perché scelsi proprio voi, insignificanti e piccole creature su un granello di sabbia orbitante nell'infinità, per farvi divenire figli Miei.

24.    Io voglio ancora dimostrare che, nelle minime cose Io sono il massimo. Se non Mi fosse dato ogni potere, non potrei fare ciò che faccio, ma non sarei neanche un Dio, la cui potenza Lo innalza di là da ogni cosa creata, ed è irraggiungibile perfino dal più grande spirito angelico.

25.    Prendete queste parole, voi piccoli figli del grande Iddio, come segno del Suo Amore, e ricordatevi delle parole che Egli disse un giorno come Gesù: «Chi è messo sul piccolo e lo amministra doverosamente, a costui saranno affidate un giorno grandi cose».

26.    Come Io un giorno, presso di voi piccolissime creature della Mia grande Creazione, compii il più grande Atto d'Amore, così anche voi dovete tendere, proprio nel più piccolo, perfino nei semplici avvenimenti, a osservare le Mie Leggi dell'Amore e a praticarle il prima possibile, e assai scrupolosamente, affinché anche voi nel più piccolo possiate dimostrare e confermare la vostra più grande forza dell'anima. Così sarete i Miei degni figli che sono meritevoli di essere preposti un giorno su grandi cose, dove poi potrete diffondere nel grande, pace e beatitudine, così come non avete tralasciato di dimostrare ciò, anche sulla vostra piccola Terra, e nelle più modeste condizioni.

27.    Fate bene attenzione a questo! Iniziate anche gli altri nei misteri del vostro cuore, insegnate anche a loro a comprendere il Mio Vangelo, affinché voi, come Miei discepoli, possiate avere il diritto di godere un giorno, nelle Mie vicinanze, di tutta la forza dell'Amore di cui è capace un divino Cuore paterno! – Amen!

 

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