Gottfried Mayerhofer
Predica n. 33
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Settima dopo Pentecoste
( XIVa del Tempo Ordinario)
[Matteo 7,
15-23]: «“Guardatevi dai falsi profeti che vengono
a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li dovete
riconoscere. Si può raccogliere uva dai rovi, o fichi dai cardi? Quindi ogni
albero buono porta frutti buoni; ma un albero marcio porta frutti cattivi. Un
albero buono non può portare frutti cattivi, e un albero marcio non può portare
frutti buoni. Ogni albero, che non produce frutti buoni, viene tagliato e
gettato nel fuoco. Perciò, dai loro frutti dovete riconoscerli. Non chiunque Mi
dirà: ‘Signore, Signore!’, entrerà nel regno dei Cieli, ma colui che fa la volontà
del Padre Mio nel Cielo. Molti Mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel Tuo
Nome? Non abbiamo cacciato demoni nel Tuo Nome? Non abbiamo compiuto molte
azioni nel Tuo Nome?’. Allora dichiarerò loro: ‘Io non vi ho mai conosciuto; allontanatevi da Me, voi
malfattori’.»
(Il
10 aprile 1872)
1. Quest’intero capitolo tratta delle regole di vita fondate sulla Mia dottrina, su come devono essere osservate, affinché gli uomini – e specialmente in quel tempo i Miei discepoli e ascoltatori – le osservino, e sappiano come esercitare nella vita pratica le leggi della religione. Poiché specialmente in quei tempi l'interpretazione delle leggi mosaiche non era secondo il Mio senso, per questa ragione Io stesso dovetti venire per salvare dalla putrefazione l'albero della vita spirituale della religione affidata ai giudei, e far sì che esso portasse nuovamente frutti, corrispondenti alle leggi del Mio mondo dello spirito.
2. Quindi in questo capitolo Io insegnai l’indulgenza verso gli errori degli altri, così come la prudenza nel gettare al collo di chiunque, la Mia Dottrina senza preparazione; insegnai inoltre la carità e l'amore che gli uomini devono praticare gli uni verso gli altri, conformemente al Mio esempio. Qui vedete la legge dell'amore per il prossimo, spiegata nel senso più ampio, e viene anche fatto presente che queste Mie richieste non sono così facili, perché allo spirito di sacrificio per le Mie leggi d'Amore si oppongono le tentazioni del mondo e il facile crescente amor proprio.
3. Io non predicai nulla di nuovo, bensì spiegai ai Miei discepoli e seguaci, solo il già conosciuto nel suo vero significato, affinché anch'essi potessero in seguito comunicare al prossimo la verità contenuta nei comandamenti. Io dovetti oltre a ciò, dare dapprima ai maestri e poi agli allievi certe disposizioni, e segni di riconoscimento affinché i primi potessero individuare i loro veri credenti desiderosi di sapere, e gli ultimi, distinguere i loro veri, autentici maestri, dai falsi maestri o profeti. Perciò i segni di riconoscimento sono puntualizzati in parabole. In poche frasi è detto che non bastano le parole per convincere gli altri, bensì che le azioni dovevano manifestare e comprovare come il maestro sia compenetrato veramente dalla verità delle sue parole.
4. Questo metro per distinguere le false dalle vere guide, deve servire come direttiva nel giudizio degli ascoltatori in ogni occasione, altrimenti, sedotti da maestri eretici, essi potrebbero incappare su strade totalmente sbagliate.
5. Perciò in quel tempo Io portai l’attenzione dei Miei ascoltatori su questo, sapendo già in precedenza che dopo la Mia dipartita, oltre ai Miei discepoli, altri sarebbero apparsi sotto il manto della Mia dottrina d’Amore, i quali avrebbero cercato solo i propri vantaggi. Io dissi loro in anticipo quale sarebbe stato il destino di questi falsi maestri, così come, anche di quelli che avrebbero costruito il proprio bene spirituale su tali illusori insegnamenti, quando tempeste spirituali e fisiche avrebbero messo a repentaglio la loro nave della vita; mentre, solo chi pratica nei fatti la Mia Dottrina può attendere con tranquillità il futuro, in qualunque maniera esso possa prender forma. Io paragonai costoro con due uomini, di cui uno aveva costruito la propria casa sulla roccia, l'altro, sulla sabbia.
6. Ciò che Io ho impartito in quei tempi ai Miei discepoli e seguaci come regole di vita sul loro spinoso cammino, trova la sua applicazione in tutti i tempi, fino a quelli odierni e a quelli ancora venienti. Le Mie parole, infatti, sono parole dell'eternità e per l'eternità, e non possono mai passare, oppure cadere in disuso, poiché anch’esse, costruite sulla roccia della Mia Verità, formano il tempio del Mio Cielo spirituale.
7. Come allora, anche oggi vale questo grido ammonitore. Esso deve servire come regola, tanto alle guide, quanto anche a quelli che si affidano alle loro mani, e pretendono da loro conforto e aiuto nei tempi difficili, e in quelli venienti, ancora più difficili.
8. È già stato fatto molto abuso della Mia dottrina d'Amore, e molti sono caduti vittime di dottrine errate; ora, però, è messa la scure all'albero, il quale così a lungo ha ombreggiato gli smarriti e, con ciò, ha impedito alla vera e propria Luce divina di penetrare fino a loro.
9. Prima che Io venga, dovranno essere rimosse tutte le ombre, in senso spirituale; Io sono, infatti, la Luce, e non tollero nessun’ombra. La Mia Dottrina è data per illuminare tutti gli angoli della Creazione materiale e spirituale. La vostra vita apparente ha, sì, lati di luce e ombra – come la vostra Terra il giorno e la notte – ma ciò è necessario, perché voi, così come l'intero mondo materiale, oltre all'attività dovete avere anche il riposo, in cui sostituire il consumato e fortificare l'organismo per l'ulteriore attività. Non è così però nel mondo spirituale! Là non esiste notte, all'infuori di quella che gli spiriti si procurano da se stessi. Là vi è eterna Luce, eterno Calore, eterno Amore, eterna Attività!
10. Considerate solamente la vostra anima! Anch'essa, sebbene legata a un corpo terreno, non dorme, bensì lavora giorno e notte nel suo corpo spirituale, per portarlo il più possibile perfetto nel grande aldilà.
11. L'intera Creazione spirituale possiede la medesima tendenza, e ciò che vuole opporsi a questa, subisce il proprio decadimento, come ve lo dimostra fin troppo chiaramente il tempo attuale. Certe istituzioni, fondate e mantenute da secoli con tutta l’astuzia, per quanto ben costruite e dalle apparenze benefiche, sono tuttavia unicamente case edificate solo sulla sabbia, le quali non possono resistere agli acquazzoni e alle tempeste della Mia divina Luce di Verità.
12. Come la pietra calcarea a contatto con la sostanza vitale oppure con l’ossigeno della vostra atmosfera si scioglie in poltiglia, trasforma la propria forma compatta e, come fine polvere lasciata in balia del vento si disperde in tutte le regioni senza lasciare la minima traccia della sua precedente consistenza – sempre che essa, mescolata con la sabbia, non debba contribuire come intermediaria in un’altra forma alla stabilità di un edificio – così accadrà anche alle istituzioni terrene. E poiché un tal edificio esiste già da lungo tempo, e i suoi conservatori non si arrendono così facilmente alla stretta delle circostanze, allora Io faccio appello a tutti voi: “Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecora, ma all'interno sono lupi rapaci!”.
13. Io so molto bene che questa Mia Dottrina, datavi ora direttamente, all'inizio sarà schernita e sospettata, e che, se essi non riusciranno a raggiungere il loro scopo, si decideranno allora a utilizzarla come copertura per salvare la propria esistenza; però vale ciò che Io dissi un giorno ai Miei discepoli: «Nelle loro azioni riconoscerete se essi sono veri, zelanti praticanti della Mia dottrina d'Amore, oppure solo banditori di parole della stessa!».
14. In nessuna circostanza sarà così necessario stare all'erta, come proprio nel momento in cui questi falsi profeti e falsi interpreti della Mia parola, vedranno che tutti i loro sforzi falliscono, e dovranno convertirsi, o perire. Essi, infatti, ricorreranno a tutti i mezzi, pur di ritornare al loro precedente splendore e alla loro precedente potenza.
15. Perciò qui vale di nuovo la Mia massima ammonitrice: siate astuti come serpenti e semplici come colombe, affinché possiate fiutare da lontano l'astuzia dei vostri più grandi avversari e, mediante la semplicità del vostro cuore, allontanare da voi e dai vostri compagni di fede tutte le frecce avvelenate. Se alcune dovessero colpirvi, non vi condurranno alla vita, ma alla perdizione.
16. Come l'inizio di questo capitolo[1] è rivolto principalmente a voi, credenti e adoratori della Mia vera parola d'Amore, per consigliarvi con pazienza e dolcezza d’animo, così anche il contenuto successivo[2] è fatto per rendere attenti i vostri seguaci su tutti i pericoli che li minacciano nella confusione del mondo, dove, accanto al vero si fa largo il falso, accanto alla pura essenza, l'apparenza, affinché essi, traviati da falsi maestri e profeti, non incolpino voi d’inganno.
17. Siate perciò anche prudenti come i serpenti, e non credete ciecamente a chiunque si avvicini a voi e chieda il pane dei Cieli, oppure – com’è scritto nel Vangelo – dica a Me «Signore! Signore!». Essi hanno ben altre intenzioni che seguirvi, essi vogliono solo sapere attraverso di voi, cosa potrebbe essere utile al loro scopo.
18. Leggete spesso correttamente questo Vangelo! Vi si trova molta più spirituale, profonda Verità di quella che Io vi possa dare qui, e fate attenzione a quanto detto, affinché anche voi non costruiate la vostra casa sulla sabbia, bensì sulla salda roccia della fiducia! Altrimenti vi accadrà come a molti che perdono l'equilibrio al minimo temporale spirituale o morale, e non sanno come si può aiutarli e consigliarli.
19. Molte parole e ancor molto dello spirituale Io vi do sotto migliaia di forme, e ora voi, in queste prediche domenicali, ricevete quasi, Io direi, la chiave per comprendere le Mie parole che un giorno diedi ai Miei discepoli e primi seguaci.
20. E sapete voi perché accade tutto questo? Vedete, proprio perché Io so fin troppo bene come le situazioni del tempo si disporranno in futuro, quando forza, sicurezza e salda perseveranza saranno sempre più necessarie! Qualcuno sarà messo alla prova per verificare se la sua casa spirituale sia costruita sulla roccia della Mia dottrina di fede e d'Amore, oppure se egli si sia solamente accontentato di leggere e ascoltare le Mie parole, ciò che equivale alla casa costruita sulla sabbia. Così come il vento soffia via la sabbia, o la pioggia la spazza via, ugualmente il tempo cancella dalla memoria le parole ascoltate o lette.
21. Le solide pietre da costruzione per la Mia e per la vostra futura, spirituale abitazione, sono le azioni; azioni compiute in base all'amore per Dio e per il prossimo. Solo queste sono permanenti, vi daranno quiete e pace, e risplenderanno come stupendi esempi per gli altri che in tali buone opere vi riconosceranno come autentici, e non come falsi profeti e maestri, il cui cuore non è quello dei lupi rapaci, ma quello di mansueti agnelli che diffondono non odio, collera, invidia, gelosia o vendetta, bensì solamente amore, per raccogliere ancora e ancora amore.
22. Così voi diverrete Miei prescelti e, con le Mie parole nella mano, scaccerete tutte le ombre e i dubbi, e diffonderete la luce di un grande mondo spirituale, altamente elevato oltre di voi, affinché al Mio Ritorno vi siano un solo Pastore e un unico gregge, e la vostra dimora, il globo terrestre, sia di nuovo trasformata nel paradiso che è stato un giorno, e che è andato perduto non a causa Mia, bensì degli uomini creati per Amore.
23. Ricordatevi questo, e a questo attenetevi il più spesso possibile! Solo così prospereranno in voi quiete e pace, e solo così sarete capaci di dare conforto agli altri. – Amen!
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