al libro
Quest’opera
contiene 53 prediche, dettate dal Signore attraverso la Parola interiore a Gottfried Mayerhofer nel 1871/1872, per invitare il
credente ad incontri sulla parola, le corrispondenti 53 domeniche dell’anno,
al fine di presentare un brano del Vangelo secondo il calendario liturgico
cattolico, così come era in vigore all’epoca della
Comunicazione, e cioè nel tardo 19° secolo.
Ad
un attenta lettura, non soltanto si potrà scoprire
come in ogni parola del Signore c’è sempre almeno un significato spirituale che
ne evidenzia un perché essa ci fu donata 2000 anni fa, ma ogni passo è una
continua esortazione a credere in Dio, a destarci dal sonno spirituale in cui siamo
avvolti, ad avere
fiducia in Lui e nelle Sue parole, a far crescere l’amore che ci fu donato, a studiare e accogliere il mondo spirituale
di cui siamo permeati, a non cedere mai alle tentazioni del mondo per
eliminare gli elementi eterogenei che non appartengono al nostro essere
spirituale, a cooperare
per la spiritualizzazione della materia, a notare dai segni dei tempi che il
processo di purificazione dell’umanità è già in atto, a prepararci per diventare degni figli Suoi
e attendere
– solo se purificati – tale Sua presenza in spirito.
Nella prefazione dettata
e presentata all’inizio del libro, il Signore stesso ci esorta
così: «…Io voglio perciò interpretare più
precisamente, tramite il Mio scrivano, una serie di testi tratti dal Nuovo
Testamento, per tutti gli attuali e futuri veri seguaci e adoratori della Mia
Parola, indicando come questi testi debbano veramente essere compresi nel loro
senso più interiore – finora però non sono stati ancora interpretati e spiegati
da nessuno – affinché false ed erronee interpretazioni non conducano
all'idolatria e all'adorazione di cose che tutt’al
più devono essere onorate, ma non adorate».
Quale
altro scopo può avere questo testo dettato dal Signore - nostro Dio e Padre -
più di 100 anni fa? Perché con così tanto anticipo ci
viene donata una spiegazione delle letture domenicali in uso nel calendario
liturgico della Chiesa cattolica, nelle quali il Signore ci esorta con così,
tanta premura a riconoscere i segni dei tempi profetizzati 2000 anni fa? Solo
leggendone il contenuto, si scopre che ogni azione, ogni scena accaduta a quel
tempo, dovrà di nuovo realizzarsi, se proprio non fisicamente, almeno
spiritualmente. Sta a noi adeguare la nostra vita in base alla comprensione e
alla fede che ne deriva. Innanzitutto occorre operare
in base alla Parola data e quindi uniformarne anche il comportamento, e poi
soltanto sperare di poter far parte di quella cerchia di fedeli che cercheranno
di vivere nella verità della Parola ascoltata e accettata, con la forza della
fede in Lui e rappresentarLo nel tempo finale, e sperare
di essere annoverati tra i Suoi figlioli salvati, se non qui, sicuramente nell’aldilà.
Se i così tanti ammonimenti ci invitano a perseverare, ad ascoltare e a crescere nell’amore, ciò non ci viene esortato senza una ragione. L’invito a predicare il Vangelo in modo nuovo, anche tramite queste 53 Prediche, e sia così reso accessibile a tutta l’umanità affinché gli uomini più o meno credenti lo accolgano o lo rigettino, è una vera e propria richiesta [predica n°31,3: «…perché Io non voglio predicare inutilmente la Mia Dottrina, bensì ognuno che l'ascolta, deve anche praticarla e diffonderla»], per iniziare un cammino di preparazione affinché possano essere affrontare le prossime annunciate calamità. [predica n°53,9: «I fenomeni degli elementi, le sciagure e le malattie, che precederanno questo tempo, sono gli ultimi tentativi di salvare ancora ciò che è possibile salvare, affinché non tutti affoghino nel fango dell’egoismo. Solo attraverso disgrazie ed amari colpi di sfortuna si piega l’orgoglioso cuore umano.»]
Occorre
allora mettersi all’opera per crescere nella conoscenza del Padre nostro e nel
praticare l’amore verso i fratelli tutti, specialmente verso quelli che ancora
non conoscono la Sua Parola o non credano sia
possibile una vera comunicazione diretta tra Dio e gli uomini. Per riunirsi non
occorre appartenere a nessuna particolare congregazione religiosa, ma tutti siano
spinti dal desiderio di conoscerLo sempre più,
sforzandosi di mettere in pratica quanto Egli ci insegna.
Nello
spiegare tali Prediche, il Signore si occupa di presentare in ognuna il filo
conduttore che le lega tutte, ovvero dimostrare la
Sua attuale venuta in spirito; cosicché ogni episodio avvenuto
materialmente 2000 anni fa, avverrà ancora su questa Terra - ma in senso spirituale - allorquando i tempi
saranno maturi per purificare, innanzitutto tramite la Sua nuova Parola le erronee dottrine
degli uomini di ogni tempo e, successivamente, anche attraverso calamità della
natura che purificheranno fisicamente la Terra dalle impurità e dagli uomini
che non si saranno voluti uniformare ai nuovi tempi.
Riguardo
alla consequenzialità delle letture domenicali citate nell’attuale calendario
liturgico cattolico rispetto a quello dell’anno 1872, occorre far notare che
non è possibile seguire le stesse cronologicamente, perché l’attuale calendario
liturgico (in ogni Predica è il sottotitolo fra parentesi) è diverso da quello
in vigore al tempo del Dettato (il sottotitolo in ogni Predica in grassetto) e
lo stesso fu suddiviso successivamente in tre anni di
riferimento: A – B – C (nel 2012 è il B) che si avvicendano tra loro. Pertanto, è possibile solo indicativamente seguirlo, anche
in considerazione del fatto che essendo la Pasqua regolata dalle fasi lunari,
essa ogni anno si sposta sul calendario. Considerando che tra la V del tempo
ordinario e la I domenica di Quaresima potrebbero esserci nei vari anni 1 o 2
prediche mancanti rispetto al calendario delle Prediche dettate, si potranno
leggere quelle precedenti la XII del Tempo Ordinario così da riprendere da tale
domenica la cadenza del calendario liturgico dell’anno in corso, sebbene solo nominativamente,
in quanto la citazione del passo evangelico ben raramente corrisponde a quello
della Predica.