Gottfried
Mayerhofer
Predica n. 20
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La prima domenica dopo Pasqua
( IIa dopo
Pasqua)
[Giov. 20,
19-31]: «Ma la sera dello stesso primo giorno della settimana, poiché i discepoli
erano radunati ed avevano serrato le porte per timore dei giudei, venne Gesù,
apparve in mezzo a loro e disse: “La pace sia con voi!”.
E come ebbe detto questo, mostrò loro le mani e il Suo costato. Allora i
discepoli gioirono perché videro il Signore. Allora Gesù disse loro di nuovo: “La pace sia con voi! Come il Padre ha mandato me, così Io
mando voi”. E dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo! A chi rimetterete i peccati a
costoro saranno rimessi; ed a chi non li rimetterete, a costoro non saranno
rimessi”. Tommaso però, uno dei Dodici, detto Didimo, non era con loro
quando venne Gesù. Allora gli dissero gli altri discepoli: “Noi abbiamo visto il Signore!”. Ma egli disse loro: “Se non vedo nelle Sue mani il segno dei chiodi e non metto
il mio dito nel posto dei chiodi e la mia mano nel Suo costato, io non ci
crederò”. E otto giorni dopo i Suoi discepoli erano di nuovo in casa e
Tommaso con loro. Venne Gesù, quando le porte erano chiuse, si mise in mezzo e
disse: “La pace sia con voi!”. Poi disse a
Tommaso: “Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani,
e stendi la tua qui, e mettila nel mio costato, e non essere incredulo ma
credente!”. Rispose Tommaso: “Mio Signore e mio
Dio!”. Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto,
Tommaso, allora hai creduto. Beati sono coloro che non vedono e pure credono”.
Gesù fece anche molti altri segni alla presenza dei suoi discepoli, ma non sono
scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché voi crediate che
Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel nome
suo.»
(Il
5 marzo 1872)
1. Questo capitolo certifica la Mia Risurrezione, e ve ne dimostra l’importanza e la necessità come condizione, affinché la Mia Dottrina, conquistata con così grandi sacrifici, dovesse avere durata e risultato; voi vedete, infatti, i Miei discepoli intimoriti, senza coraggio e fede, rinchiudersi nelle loro dimore.
2. Quando Io apparvi ai Miei discepoli – come alla Maddalena presso il sepolcro – uno di loro era così incredulo che volle convincersi della Mia Risurrezione solo col diretto contatto delle Mie ferite.
3. Tutto ciò che accadde in quei tempi, unitamente ad altri segni che Io feci davanti ai Miei discepoli a porte chiuse – segni che anche voi più tardi conoscerete[1] – tutto si svolgerà man mano davanti agli occhi degli uomini, anche con la Mia prossima Venuta.
4. Quanto più si moltiplicheranno i fedeli della Mia pura Dottrina, come Io ve la do adesso, tanto più essi dovranno passare tutti gli stadi dell'entusiasmo, del dubbio, dell'incredulità e tutti i sussulti della vita spirituale; le circostanze, infatti, testimonieranno spesso contro di Me. Gli uomini faranno deviare i Miei seguaci dalla loro fede, li perseguiteranno, li odieranno e, dove sarà possibile, si vendicheranno di loro.
5. Anche in quel tempo ci saranno increduli come Tommaso, i quali sedotti e demoralizzati, avranno gettato a mare ogni precedente fede e pace dell'anima, e potranno essere guariti solo con la Mia apparizione Personale.
6. Ciò che erano in quel tempo del Mio pellegrinaggio terreno le dimore con le porte chiuse, saranno in futuro i cuori di quegli uomini che, chiusi, non vorranno permettere un accesso né alle cose mondane, né alle cose spirituali. Lì, Io sarò costretto a far risuonare nel cuore dei Miei seguaci le dolci parole:«Non temete!», e: «La pace sia con voi!», poiché anch'essi, senza appiglio e appoggio, si ritroveranno al punto di perdere tutto e naufragare negli eterni dubbi.
7. Questi, completamente increduli come Tommaso, saranno molti, e – non prestando più ascolto nemmeno alla Mia Voce – potranno essere ricondotti, sulla via battuta in precedenza, solo con dimostrazioni basate sui fatti.
8. Così anche i Miei fedeli e futuri figli dovranno sostenere l'ultima prova di fuoco della vera fiducia; poiché se essi, come un giorno i Miei discepoli, dovranno essere mandati fuori per infondere agli altri fiducia e fede, dovranno prima possederla essi stessi in sommo grado. Dissi Io stesso una volta: «Dalle Mie parole e azioni, Mi dovrete riconoscere!». Ugualmente, anche i Miei figli e futuri discepoli saranno riconosciuti dalle loro azioni e parole, ed essi stessi forniranno agli altri la prova di fatto che fiducia e salda fede sono le prime condizioni per essere degni di Me.
9. In quel tempo dissi a Tommaso, dopo che ebbe posto le sue dita nelle Mie ferite: «Tu ora credi; Io, però ti dico: beati sono coloro che non vedono, eppure credono!».
10. Anche voi, figli Miei, ai quali ho già dato tanto pane spirituale, anche voi non siete migliori di un pelo, di quanto lo fossero allora i Miei discepoli. Anche voi siete scoraggiati, intimoriti, cominciate a dubitare, v’interrogate sulle Mie parole e vi rivolgete al mondo con i suoi fascini seduttivi, se tutto non va subito come desiderate. Anche voi vi chiudete, come la chiocciola nella sua casa, e non volete saper niente del mondo interiore ed esteriore, quando emergono all’apparenza, contraddizioni nelle quali non potete conciliare certe azioni e avvenimenti con il Mio Amore tutto comprendente. Allora Io vi devo domandare, esclamando: “Perché piangete? Risparmiate le vostre lacrime per altre occasioni! Colui che ritenete lontano e separato da voi, vi è vicino, solo non fisicamente, bensì spiritualmente!”. Anche alla Maddalena dovetti esclamare: «Donna, non Mi toccare!»; giacché il Mio corpo spiritualizzato, che essa vide, non era idoneo al contatto umano-corporale. Quando però Io venni dai Miei discepoli nelle loro chiuse dimore, allora permisi che Mi toccassero fisicamente, pur non nel senso umano vero e proprio. Compiuta, infatti, la Mia missione con la morte sulla croce, l'umano aveva cessato di essere il Mio vestimento; esso era già spiritualizzato, per congiungersi di nuovo dopo pochi giorni con la Sorgente della sua divina Essenza.
11. Ai Miei discepoli, come dice questo Vangelo, Io diedi ancora altri segni, e cioè aprii loro l’occhio, e orecchio spirituale, affinché essi, ancor più convinti della Mia Divinità, potessero acquisire il coraggio di affrontare tutti i futuri pericoli che le circostanze e il loro dovere d’insegnamento avrebbero comportato.
12. Finché camminai fisicamente vivendo tra loro, essi non ebbero ancora nessuna salda convinzione che Io fossi un Essere simile a Dio, e che avessi forze e caratteristiche non proprie all’uomo comune. Essi vedevano ben i Miei miracoli, vivevano e credevano però anche sotto il pressante influsso degli stessi. Appena Io fui loro tolto, appena quest'influsso diretto s’indebolì, oppure cessò totalmente, la salda fede, la certezza e la fiducia svanirono! Se Io non fossi risorto, se non avessi adempiuto tutte le Mie precedenti promesse, non sarebbe passato un giorno di luna che i Miei discepoli, ritornando alle loro vecchie occupazioni, avrebbero contemplato solo come un sogno quanto era stato vissuto con Me, di cui sarebbe rimasto loro solo un ricordo, e della cui veridicità essi non avrebbero potuto convincere nessuno.
13. E come Io allora dovetti consolidare la Mia Opera con la Mia Resurrezione, confermarla con la Mia vita di quaranta giorni tra i Miei discepoli e suggellarla con la Mia Ascensione ai Cieli, ugualmente adesso devo, figli Miei, guidarvi, fortificarvi e rinsaldarvi nella fede e nella fiducia.
14. Se Io in quei tempi insufflai lo Spirito Santo ai Miei discepoli, se diedi loro il potere di sciogliere e legare i peccati – un potere che fu compreso e abusato così erroneamente dal clero futuro – ciò avvenne perché essi erano giunti alla salda convinzione che esiste un unico Dio che, al di sopra di tutta la materia, è uno Spirito, e solo come Tale può essere afferrato, e che proprio questo Dio, Gesù, era la loro Guida. In questo modo, anche il Mio Potere poté essere trasferito su di loro, ed esso doveva operare così, poiché i Miei discepoli lo impiegarono per alti scopi, aspirando come risultato finale solo al Mio obiettivo spirituale: fare degli uomini, i figli Miei.
15. Così, come i Miei discepoli potevano operare miracoli e guarire i malati con il solo potere della parola, in ugual modo dovrete essere fortificati anche voi, e dovranno esserlo tutti i Miei futuri seguaci, con salda fiducia nel Mio Potere e nella Mia Collaborazione per compiere azioni che sono impossibili all'uomo comune, ma che saranno cosa facile per chi è rinato spiritualmente. I tempi e le condizioni vi educheranno a questo. Io ho chiamato molti, ma raggiungere la condizione di “prescelto a questo scopo”, sta solo a voi.
16. Non chiudete il vostro cuore alla Mia Voce paterna! Non perdetevi d’animo, anche se svaniscono gli ultimi raggi della speranza! Io sono, e resto sempre, presso quelli che vogliono rimanere a ogni costo con Me. Non aspettate la Mia apparizione Personale come Tommaso, bensì preparatevi a credere e ad avere salda fiducia, affinché la Mia Apparizione sia solo una conferma, e la convalida al già creduto e sperato in precedenza! Allora sarete qualificati a essere utili a Me, a voi stessi e al vostro prossimo, come Io stesso fui utile un giorno ai Miei discepoli, durante il Mio cammino in mezzo a loro.
17. Non lasciate assediare il vostro cuore dai dubbi, non indebolite la vostra fiducia con pensieri fantasiosi! I Miei figli non devono tener chiuso il loro cuore, ma elevare verso l'alto lo sguardo, al di sopra di tutto il mondano, memori del Mio Sacrificio, del Mio Amore e della Mia sollecitudine paterna per loro e per tutte le creature viventi, così che quel loro cuore sia un tempio stabile del Mio Amore e dell’incrollabile fede nella Mia Infallibilità, un vero sostegno in tutte le avversità della vita e un saldo baluardo contro tutti gli attacchi dei dubbi e dell’incredulità. Poi sentirete sempre risuonare la voce: «La pace sia con voi!». Poiché, dove già troneggia la pace nel cuore, con riguardo a Me e al Mio Amore, Io non ho bisogno di portarla, bensì posso solo confermarla!
18. Allora Io vi esclamo: la pace sia con voi, e mai retroceda dal vostro cuore! Che Io vi trovi sempre accesso, e precisamente libero accesso, e non, trovando le porte chiuse, Io debba entrare con il potere della Mia Volontà, ma trovi pronto il vostro animo libero, a riconoscerMi come Colui che anche in quel tempo, per i Suoi discepoli, non fu altro che la loro Guida, il loro Maestro e Padre! – Amen!
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Prediche]
[1] Nel periodo 1929-1934 Max
Seltmann, attraverso immagini spirituali ricevute in dono, ha potuto raccontare
ventiquattro scene [Scene
deliziose], attraverso cui gli vennero presentati episodi della vita di
Gesù, dalla Sua maturità spirituale attorno ai 22 anni fino all’inizio della
predicazione, e gli eventi seguenti il Calvario fino alla Pentecoste. Inoltre,
la storia di Teofilo, di Paolo, di Giuda nell’aldilà, di Giovanni Battista in
gioventù, di Filippo e l’etiope, nonché l’inizio dell’evangelizzazione di
Giovanni l’apostolo e dei primi cristiani perseguitati dal tempio, ma guidati
invisibilmente dallo Spirito del Risorto. Inoltre una venticinquesima scena
sulla vita di un anima nell’aldilà.