Gottfried Mayerhofer
Predica n. 15
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Terza di Quaresima
( IIIa di
Quaresima )
[Luca 11,
14-28]: «Ed egli scacciò un demonio che aveva reso muto un uomo. Ed accadde
che il demonio uscì, allora il muto cominciò a parlare. E la moltitudine rimase
meravigliata. Ma alcuni dissero tra di
loro: "Ė in nome di Belzebù, capo dei demoni, che egli scaccia
i demoni". Altri invece, lo
tentarono e pretesero da lui un segno del cielo. Ma egli percepiva i loro
pensieri e disse: "Ogni regno, se viene diviso in
se stesso, diventa deserto e una casa cade sull'altra. Se, infatti, anche
Satana è diviso in se stesso, come potrà resistere il suo regno se voi dite che
Io scaccio i demoni in nome di Belzebù? Ma se io scaccio i demoni in nome di
Belzebù, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Essi saranno perciò i
vostri giudici. Se invece io scaccio i demoni con il dito di Dio, allora è
venuto a voi il regno di Dio. Se un uomo forte, bene armato, custodisce il suo
palazzo, allora tutti i suoi beni stanno al sicuro. Ma se arriva uno più forte
di lui e lo vince, gli prende la sua armatura nella quale confidava e ne
distribuisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie
con me, costui disperde. Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, allora va
girovagando per luoghi aridi, cerca riposo e non lo trova, allora egli dice:
voglio ritornare di nuovo nella mia casa donde sono venuto. E quando egli
viene, la trova spazzata e adorna. Allora va e prende con sé sette spiriti che
sono peggiori di lui; e quando essi entrano, vi dimorano e la condizione finale
di quell'uomo diventa peggiore della prima". Mentre diceva questo,
una donna levò la voce di mezzo alla moltitudine e disse: "Beato è il grembo che ti ha portato, ed il seno che hai
succhiato!". Ma egli disse: "Sì,
beati sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la custodiscono!".»
(Il
27 Gennaio 1872)
1. Per comprendere e apprezzare quest'atto, dovete prima sapere come i demoni entrano nell'uomo, e che cosa sono in realtà, affinché vi diventi comprensibile la cacciata degli stessi.
2. Per spiegarvi questo chiaramente, devo Io cominciare da lontano, e riportarvi ai tempi primordiali, quando ancora non esisteva alcun mondo materiale, ma solo il regno degli spiriti.
3. Per arroganza e tracotanza il primo angelo, portatore di luce fin nei più lontani spazi del Cielo spirituale, abusò del suo potere, e con il suo seguito si rivoltò contro di Me. Poiché lui, così come i suoi compagni non vollero saperne di un ritorno, furono banditi nella materia e dovettero mettersi sulle lunghe vie della graduale purificazione, il cammino all’indietro per ritornare alle migliori condizioni nelle quali vivevano in origine, e tale processo di purificazione continua ancora oggi, e durerà finché tutti saranno di nuovo divenuti ciò che erano un tempo, vale a dire: riconosceranno la Mia Potenza e il Mio Amore, e saranno promotori attivi del Mio grande Piano della Creazione.
4. Ebbene, vedete, in quei lontani tempi in cui fu stabilita l'individuale libertà dello spirito come intangibile – cosa che ancor oggi ha validità – gli spiriti, così come Satana stesso, erano liberi di invertire o no, la loro falsa via intrapresa. Ma poiché essi non erano tutti uguali in conoscenza, bontà e discernimento – come ancora anche oggi non esistono due creature che si uguaglino spiritualmente – così il modo di pensare e di agire di quegli esseri era molto differente. All’uno bastava il suo livello spirituale, all'altro no! L’uno era saldo e resisteva agli attacchi dei peggiori, l’altro si opponeva all'influsso dei migliori. Così non esisteva, per così dire, un’unica successione di gradi, e tanti erano gli esseri spiritualmente pensanti, quanto molteplici erano anche le opinioni e i concetti di Me, del mondo e del necessario avanzamento.
5. Questa grande diversità, che esiste tanto nei buoni spiriti quanto in quelli cattivi, i quali ritengono maggiormente Satana come supremo – mentre quelli buoni ritengono Me – condizionò appunto la vita e l'operato spirituale che è necessario per l'esistenza del grande Regno degli spiriti.
6. Sebbene la gran massa degli spiriti caduti sotto la guida del loro capo, intraprese una direzione diversa da quella determinata per tutti, tuttavia anche le loro azioni, opposte a Me e al Mio principio del bene, dovevano servire unicamente ai Miei scopi. Essi dovevano riconoscere nei risultati, che non corrispondevano ai loro desideri, la Mia Onnipotenza, alla quale – qualsiasi cosa si faccia – non ci si può sottrarre.
7. Lo stesso modo di essere e di agire degli spiriti, si ritrova nelle anime richiamate da tutti i mondi, le quali vivono nell'aldilà. Anch'esse hanno la libera volontà. Possono procedere o retrocedere, possono fare quello che vogliono, in un minuto possono giungere dalla sofferenza infernale di una coscienza straziante, fino alla beatitudine di un angelo; possono restare quel che erano nella vita terrena, oppure, attraverso il rapporto con altre anime, perfino peggiori, possono divenire ancora più malvagie. La loro sfera d'azione non è delimitata da nulla, se non dai mezzi di esistenza che ogni grado spirituale comporta.
8. Gli spiriti originari non ancora incarnati, come pure i trapassati provenienti da corpi umani che non hanno alcuno stimolo a progredire, poiché l'attività è una legge vitale senza la quale nulla può esistere, si occupano di trascinare nella loro sfera altri spiriti, oppure esseri ancora viventi che tendono a essere strumentalizzati, cercando di istillar loro le proprie vedute e inclinazioni. Perciò accade che, quanto più l'uomo nutre le proprie malvagie e basse passioni, tanto più facilmente è sottoposto a questi influssi dell'aldilà e infine diviene totalmente preda di questi maligni spiriti tormentati dall’inedia. Così come gli spiriti possono influenzare singole anime (ricettive) attraverso la scrittura, il bussare e altri mezzi, e indirettamente contribuiscono al fatto che gli increduli giungano alla conoscenza che ‘Esiste un altro mondo!’, allo stesso modo gli spiriti malvagi dei defunti hanno un’influenza sull'anima, anzi sull'organismo corporeo dell'uomo, le cui conseguenze visibili esteriori sono il delirio e altre malattie.
9. Se voi poteste vedere con gli occhi spirituali, scorgereste un mondo completamente nuovo in voi e attorno a voi che, come anche quello materiale esteriore, si adopera a rendervi il più difficile possibile il cammino verso di Me. Per questo, Io un giorno esclamai ai Miei discepoli nel giardino di Getsemani: «Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione!».
10. Queste influenze spirituali sono inizialmente soavi e dolci, nascondono il loro veleno mortale sotto sottili motivi d’amor proprio, tanto che vi occorrono fine sensibilità e costante vigilanza per non fare, invece della propria, la volontà di altri. Se però qui c'è fermezza, e il malevolo o basso spirito vede che non si presta ascolto ai suoi influssi, allora smette da se stesso, perché neanche lui vuole perdere inutilmente il proprio tempo.
11. Queste influenze invisibili, e trasformazioni della materia, questo nascere e svanire e passare in altre forme, nel mondo spirituale si svolgerebbe – se voi aveste la vista spirituale – davanti ai vostri occhi in misura ancor più grande, perché potreste guardare attraverso gli spiriti e vi accorgereste già a priori di quale idea induca l'uno o l'altro a fare questo o quello. Voi in questo mondo spirituale dovreste applicare una misura molto diversa da quella che applicate nel vostro mondo materiale, poiché lì si pesano già i pensieri, mentre nel vostro mondo visibile passano inosservati in voi migliaia di pensieri, finché forse soltanto l'ultimo tradisce, con l'azione, l'idea di un altro essere vivente.
12. Rimarreste sorpresi nel vedere come giungono lì i passati dall’altra parte, come sono accolti dagli altri spiriti, o con amore o con odio. Rimarreste sorpresi nel vedere quali battaglie morali deve soffrire lì un'anima, prima di poter percorrere autonomamente la propria via. Lì non serve nascondere, fingere e simulare. Lì, l'uomo come spirito, è solo la copia del suo io spirituale, acquisito in questo mondo, e precisamente non attraverso le azioni, bensì già attraverso i pensieri; furono questi, infatti, i promotori delle azioni, e questi daranno il tratto della bilancia anche nel mondo spirituale. Ogni pensiero fugace che passa attraverso la vostra testa, o attraverso il vostro cuore, resta scolpito nel vostro uomo spirituale interiore come impronta indelebile, e condizionerà un giorno la veste esteriore spirituale del vostro uomo animico.
13. Se gli uomini sapessero cosa fanno quando si separano da questa Terra con rancore, o se i rimasti indietro maledicono i trapassati, essi rabbrividirebbero davanti alle conseguenze di tali pensieri; questi pensieri, infatti, sono in grado di procurare ai trapassati tormenti su tormenti – naturalmente di carattere spirituale – e scatenare in loro il desiderio di accogliere con vendetta gli ancora viventi. Perciò siate severi con i vostri pensieri! Voi con un solo pensiero chiamate spesso dall'altro mondo un esercito di cattivi spiriti di idee affini nelle vostre vicinanze, e mentre credete di dipendere solo dai vostri pensieri, sono invece questi spiriti che si adoperano a impigliarvi nella loro rete, e tentano di distruggere le vostre buone qualità, per poi portare a maturazione la decisione di compiere un'azione malvagia che, a sua volta, ha conseguenze infinite per voi e per altri uomini e spiriti.
14. Questo è detto nel Vangelo, quando Io parlai del potente spirito immondo che fu scacciato dal malato, o muto, e che vagò per luoghi aridi e deserti, fino a tornare di nuovo con altri sette spiriti peggiori di lui.
15. Questa è l'immagine spirituale di un uomo che supera ben una passione, e crede di aver allontanato da sé un demone, ma, non curante si abbandona di nuovo a tali pensieri, alle sue idee predilette. Quest'uomo nutre una fiammella e, come i moscerini che, scorgendo la luce da lontano corrono tutti là, altrettanto questa direzione spirituale di pensieri è una luce che nel mondo spirituale serve da filo conduttore proprio per quegli spiriti brancolanti nelle tenebre. Essi affluiscono lì, iniziano il loro gioco diabolico con forze rinnovate e riunite, finché l'uomo tormentato cade nella loro rete, e qui sulla Terra e là nell’aldilà è perduto a lungo, per il Regno Mio.
16. L'altro mondo, il mondo dell'invisibile, non è così roseo come i vostri sacerdoti ve lo rappresentano, ma neanche è spaventoso come vorrebbe dipingervelo la fantasia di certi fanatici religiosi. Il quadro completo consiste in questo: come l’uomo è, spiritualmente, così egli vede anche il mondo spirituale. E così vede anche il mondo materiale: se di qua o di là, la cosa non cambia.
17. Un cuore nobile e puro, a Me devoto, nell'aldilà non vedrà nulla di tutto questo, come non vide nulla nell'aldiquà. Là scorgerà spiriti smarriti, come qui ci sono uomini smarriti, e darà una mano a ciascuno per aiutarlo, come fece durante il suo tempo di vita. Portando con sé pace, l'anima vedrà nell'aldilà pace; portando con sé odio e orgoglio, là essa troverà anche le stesse cose negli altri ed eserciterà anche le stesse cose sugli altri.
18. C'è una sola legge che vale nella Mia Creazione, – ed è la legge di gravità, della forza di attrazione! Il materiale è solidificato e sostenuto da questa legge; altrettanto lo spirituale. Quanto più pesante, vale a dire quanto più denso è un corpo, tanto maggiore è la forza che tiene insieme i suoi elementi originari: esso è pietra ed è costruito su base solida. Quanto più leggere sono le sostanze, tanto minore è la loro forza di coesione, e tanto più facilmente è possibile la loro elevazione. Quanto più compatti sono gli atomi combinati, tanto meno sono in grado di assorbire luce e calore; quanto più leggeri essi sono, tanto più sono ricettivi per ciò che proviene dall'alto.
19. Così è anche nel mondo degli spiriti. Il peso morale imprigiona gli spiriti nella materia; quanto più leggero esso è, tanto prima essi possono allontanarsi dalla materia. Nel primo caso gli spiriti sono tenebrosi, nel secondo, tanto più luminosi. Sono quindi gli spiriti tenebrosi che vogliono animarsi e scaldarsi alla luce degli altri, perché essi stessi mancano di calore. Per questo essi cercano, se vogliono rimanere malvagi, o di trascinare gli altri nelle loro tenebre, oppure di strappare se stessi a queste tenebre.
20. Così
è il movimento spirituale in tutto l'etere: eterna lotta accanto alla quiete,
persecuzione e repulsione accanto all'unione e all’amorevole socievolezza,
poiché gli spiriti devono compiere il loro processo spirituale. Il tempo non ha
importanza; l'eternità, infatti, è lunga. Nessuno è costretto; egli è ciò che
vuole essere, oppure come disse Paolo: «Come
l'albero cade, così rimane a terra!».
21. Perciò datevi ogni premura di conseguire già qui sufficiente forza, così da resistere lì alle tentazioni, e per incontrarvi anche subito con gli spiriti migliori, presso i quali, naturalmente, non c’è da parlare di lotta e seduzione! Astenetevi da maledizioni e imprecazioni, poiché quegli spiriti offesi in tal modo, ostacolati nel loro progresso, cercheranno di vendicarsi! Se non lo potranno fare qui, certamente vi attenderanno là per ripagarvi di ciò che voi, per cieco egoismo, avete cagionato loro.
22. Nel Vangelo Io dissi: «Chi non è con Me, è contro di Me; chi non raccoglie con Me, costui disperde!». Ricordatevi questo; si dice: "Ci sono solo due vie: verso di Me e via da Me!". Perciò beati coloro tra voi che ascoltano le Mie parole e le mettono anche in pratica! Nell’aldilà essi si risparmieranno molte cose che altrimenti sarebbero state una conseguenza inevitabile dell’operato terreno.
23. Potrei dirvi ancora molto su quel mondo. Un piccolo sguardo in esso lo avete già dato nella descrizione del Sole Spirituale[1]. Certo, è solo un tracciato della grande Verità, ma se ben ponderato, vi basti da monito, per non accusarMi un giorno di non avervi permesso di dare uno sguardo in quel mondo che sarà un giorno la vostra residenza, e precisamente per un periodo ben più lungo.
24. I casi estremi, in cui uno o perfino parecchi spiriti malvagi abbiano preso possesso di un uomo a tal punto da impossessarsi anche del suo organismo fisico, sono rari, e spesso vengono permessi per delle buone ragioni. Per guarire tali uomini malati e posseduti dagli spiriti maligni, ci vuole una persona religiosa dotata di forte volontà, che conosce Me e la Mia Potenza, e ha anche fiducia che Io lo aiuterò, se prega per questo. Poiché con la preghiera e l'imposizione delle mani in Nome Mio si potrà portare aiuto, così come Io feci durante il Mio cammino terreno; solo, si deve sempre tener presente: se è la Mia santa Volontà che questo accada!
25. Qui avete una piccola immagine della grande vita degli spiriti, immagine che Io ho voluto darvi in quest’occasione della lettura del Vangelo. È troppo importante che voi conosciate questo, e non soltanto ciò che vedete; dovete anche imparare a comprendere un po’ alla volta cosa esiste fuori del mondo visibile, cosa ha dato a quest’ultimo l'impronta e costituisce la parte più grande e importante del Regno Mio.
26. Io sono Spirito, voi siete spirito, e perfino la materia diventerà spirituale. Quindi riconoscere, abbracciando con lo sguardo, questo grande circuito con tutti i suoi gradi, e guadagnarsi in esso la propria posizione, questo è il compito che vi è stato dato. Per la sua più facile soluzione Io non vi evito nessun mezzo per agevolarvi né accorciarvi la via inevitabile, affinché voi portiate a compimento, già qui, la parte maggiore e più difficile, e là, solo poco e più facile vi resti da superare. –Amen!
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Prediche]
[1] “Il Sole spirituale”
suddiviso in due volumi, è una rivelazione di oltre 800 pagine dettata a Jakob
Lorber nel 1842 che tratta della morte e della vita delle anime che si trovano
nell’Aldilà, attraverso il racconto di dieci spiriti tra cui gli apostoli Marco
e Giovanni e il veggente svedese Swedenborg, oltre alle spiegazioni spirituali
dei 10 Comandamenti.