Commento
di
“Scene deliziose”
una rivelazione donata in visione attraverso Max
Seltmann
Tra i
personaggi del tempo di Gesù, attraverso i quali si possa comprendere la
preparazione del tempo della Sua venuta, certamente è da annoverare il
precursore per eccellenza: Giovanni il Battista.
Ma dove reperire notizie certe attraverso cui farsi una opinione della sua
personalità? Il Signore ci viene incontro in questo ultimo tempo, affinché
qualunque dubbio relativo a qualunque diceria sia svelato, e ciascuno possa
attingere ad una fonte certa:
In questa
Comunicazione a Max Seltmann attorno all’anno
1935 non soltanto viene presentato il tempo della maturazione auomo del
giovanotto Giovanni, ma attraverso il racconto di scene di vita durante i quali
il linguaggio dell’allora Gesù ventenne già è più che evidente una crescita
dello Spirito di Dio in Lui già possente, è possibile farsi una idea della
storia di quel tempo, dell’amore per la famiglia, della sottomissione al tempio
e alle sue leggi, dell’attesa del Messia citato nelle Scritture, e quindi della
ferrea fede giudaica dei personaggi attorno a Gesù:
Giovanni è un
personaggio che rappresenta lo spirito di Elia in sé, ancora tenacemente
attaccato alle vecchie tradizioni della Legge mosaica. Infatti veniamo a sapere
che egli era un perfetto osservante dei Comandamenti, così come lo presenta la
stessa madre Elisabetta: (cap. 5,18) «… poiché Giovanni non è adatto oppure
è molto difficile per ricevere nuovi insegnamenti, nuovi concetti. Egli si
attiene saldamente alla fede dei nostri padri, i Comandamenti gli sono
Santuario, piuttosto perisce lui stesso, prima che trascuri un Comandamento. Ma
quando ha afferrato qualcosa, la tiene stretta, e nessuno gliela potrà mai
strappare!».
Giovanni a
quell’età (circa venti anni), non conosce ancora il senso dell’amore, ma
soltanto quello del dovere e del sacrificio per il dovere. Perfino con Gesù
vorrebbe contendere per aver ragione delle sue idee, e non vuole ascoltare i
consigli di nessuno per trasformare il suo interiore, dove soltanto gli sarebbe
possibile comprendere
Una
particolarità dovrebbe farci riflettere: i vari colloqui tra i personaggi sono
quasi all’essenziale. Per chi vive una volontà superiore, perché riconosce
Iddio e una Sua Volontà in tutte le cose, non necessita esprimere molte parole,
poiché ciascuna parola contiene già in sé la verità di Dio manifestata, ed in
quell’essenziale c’è tutto. Gesù a vent’anni dimostra come già allora era
pervenuto a tutta
A conferma di
ciò, tra le righe è presente già 13 anni prima dell’evento del Golgota, una rivelazione profetica dell’ultima
parola che dirà sulla croce: “E’
compiuto!” (cap. 6,12), a Sergio, il primo che, nello scambio di battute,
attratto potentemente dall’amore di Gesù che emanava da Sé, riceve una tale
risposta al suo amore liberamente manifestato.
Inoltre Gesù
profetizza già sulla morte di Giovanni (cap. 6,27): «Ma se ti lasci trascinare dallo
spirito del tuo io, allora la tua vita sarà insoddisfacente e così pure la tua
fine», se quest’ultimo dovesse persistere ancora sulla sua durezza di cuore
e nel suo essere legato alla Legge del tempio, piuttosto che alla legge del
cuore. Per ottenere un qualche risultato da Giovanni occorrerà che egli
sperimenti personalmente il tempio, e vi si reca per alcuni mesi. In tale
ambito c’è un interessante colloquio con Samuele, a testimonianza
dell’effettivo evento dei “Tre
giorni nel Tempio” accaduto così come ne viene narrato grazie ad un’altra
rivelazione a Jakob Lorber nel 1859, durante il quale il giovane Samuele
ascoltò tutto in silenzio e tenne tutto nel cuore, facendolo crescere sì nel
tempio, ma votato già all’amore verso quel Ragazzo prodigio.
E c’è pure
una ulteriore profezia da parte di Zaccaria al figlio Giovanni, che dovrà
vivere al Giordano quando Gesù andrà a farsi battezzare (cap. 9,15): «Questi è
il Mio Figliuolo nel Quale Io Mi sono compiaciuto!».
Quando
Giovanni Battista resterà solo e senza l’aiuto della madre, allora in lui si
farà più luce e comincerà a cercare seriamente in sé la vera strada, strada che
gli verrà rivelata ed esortata da uno straniero - Elim - completamente ripieno
di fede e dello Spirito di Dio (cap. 11).
E’ così, già
molti anni prima dell’avvento della prima predicazione di Gesù, Giovanni
comincia a predicare e a preparare i cuori all’attesa del Messia, ma non si
incontreranno mai! Voglia così anche in noi, Suoi ultimi lavoratori della Sua
vigna, concederci un precursore invisibile: ‘
M.S. Libro XXI – Giovanni Battista il precursore