Messico, 1866 – 1950

 

"IL TERZO TESTAMENTO"

 

 

Estratti dalle Comunicazioni divine

pubblicate nell'Opera rivelata in lingua spagnolo/messicana

 

"EL LIBRO DE LA VIDA VERDADERA"

( Il libro della vera vita )

 

Parte I - VIII

Capitoli da 1 - 35

 

 

 

Vol. I

 

 

 

Editore e Traduttore:                                             Traugott Goltenboth (Germania)

Collaboratore:                                                      Victor Martens (Paraguay)

Traduttore tedesco/ italiano:                                                 Ingrid Wunderlich (Italia)

Revisione italiana:                                                Lorena Pavanello

 

Editore "El Libro de la Vida Verdadera" dell'edizione originale spagnola in 12 volumi  è la:

Associación de Estudios Espirituales Vida Verdadera A.C.

Apartado Postal 888, 06000 México D.F.

Registrazione n. 20111, 26002, 83848

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

 

INDICE

 

INTRODUZIONE

 

(citazioni dall’Opera)

[ins. 6, 52][1] : «Questo è il tempo annunciato in cui avrei parlato all’umanità, e vorrei che voi, con questa Parola che vi ho dato, in adempimento alle Mie profezie, formiate dei volumi, e in seguito prepariate degli estratti e delle analisi di questi, e li facciate conoscere ai vostri fratelli»

                                              

[ins. 348, 26] : «Il libro del Mio insegnamento sarà formato con le lezioni che in questo tempo vi ho dettato attraverso l’intendimento umano. Con questo Libro[2], che l'umanità arriverà a riconoscere come ‘il terzo Testamento’, difenderete la Mia divina Causa. L'umanità riconosce solo la Legge del ‘primo Tempo’ e ciò che sta scritto nel Primo e nel Secondo Testamento, ma verrà ‘il Terzo’ a unificare e correggere quello che gli uomini hanno alterato per mancanza di preparazione e comprensione».

 

…«Questa Voce che vi esclama, è la Voce del divin Maestro. Questa Parola è di Colui che ha creato tutto. L'essenza di quest'Opera diventerà la Pietra miliare su cui riposeranno tutti i futuri ordini. Colui che ha il Potere, che fa tutto, trasformerà i vostri cuori di pietra in un santuario dell'amore e dell'elevazione, e accenderà Luce dove c’erano solo tenebre».

 

° ° ° ° ° ° °

 

I versetti in questo Libro sono stati estratti selezionandoli dall'Opera «El Libro de la Vida Verdadera» (in 12 volumi comprensivi di 366 insegnamenti) secondo dei temi prefissati, e raccolti in questi due volumi-estratti. Con ciò pensiamo di aver conservato l'autentica originalità, al fine di dare contemporaneamente al lettore la possibilità di un’introduzione abbreviata a questa voluminosa Parola rivelata.

 

Gli insegnamenti nei dodici volumi ‘El Libro de la Vida verdadera’, sono suddivisi come segue:

 

Vol. 1        insegnamenti n.    1 - 28

Vol. 2        insegnamenti n.    29 - 54

Vol. 3        insegnamenti n.    55 - 82

Vol. 4        insegnamenti n.    83 - 110

Vol. 5        insegnamenti n.    111 - 142

Vol. 6        insegnamenti n.    143 - 174

Vol. 7        insegnamenti n.    175 - 207

Vol. 8        insegnamenti n.    208 - 241

Vol, 9        insegnamenti n.    242 - 276

Vol. 10      insegnamenti n.    277 - 309

Vol. 11      insegnamenti n.    310 - 308

Vo. 12       insegnamenti n.    339 - 366

 

 

Indicazione per la lettura: L'uomo è più che il suo corpo terreno. Egli è un’entità spirituale nel suo corpo terreno. Quest'entità spirituale consiste di spirito, di anima e di un corpo. Lo spirito guida il corpo dell’uomo terreno attraverso il corpo sottile dell'anima. La coscienza, come Voce di Dio e come Legge di Dio, è guida, ammonitrice, insegnante, consigliera, ispiratrice e giudice dell’anima. Nel linguaggio corrente, ‘spirito’ e ‘anima’ sono usati come sinonimi. Questo è motivato in particolare come stabilito dalla Chiesa cattolica. Negli scritti spagnoli come base della traduzione è impiegato ‘espiritu’ per ambedue i concetti, eccetto nei versetti del testo nei quali sono menzionati i due concetti ed è spiegato il rapporto fra i due.

 

[indice]

 

(testo aggiornato fino al cap. 112 il 7.08.2017)

 

 

I – Il ritorno di Cristo – IL ‘terzo Tempo’ della Rivelazione

 

 

Cap. 1

Nell’attesa del ritorno di Cristo

 

Introduzione all’evento di guarigione

1. [insegnamento n. 296, 4-16]: O uomini: nel principio del tempo, il mondo era carente di amore; i primi uomini erano molto lontani nel sentire e comprendere la forza della Divinità, – quell’Essenza dello Spirito, Origine di tutto il Creato. Essi credevano in Dio, ma Gli attribuivano solo Potere e Giustizia. 2. Gli uomini credevano di comprendere il linguaggio divino attraverso gli elementi della natura; perciò, quando la vedevano mite e pacifica, pensavano che il Signore fosse d’accordo con le opere degli uomini; ma quando le forze della natura erano scatenate credevano di riconoscere l’ira di Dio che si manifestava in quella forma.

3. Nel cuore degli uomini si era formata l’immaginazione di un Dio terribile, il Quale portava in Sé, ira e sentimenti di vendetta. Se perciò credevano di aver offeso Dio, Gli offrivano olocausti e sacrifici nella speranza di riconciliarsi con Lui. 4. Io vi dico che quei doni sacrificali non erano ispirati dall’Amore verso Dio; era la paura della Giustizia divina, la paura della punizione che ispirava i primi popoli a offrire tributi al loro Signore.

5. Essi chiamavano Dio, semplicemente, lo Spirito divino, ma mai ‘Padre’, oppure ‘Maestro’.

6. Furono i patriarchi e primi profeti che cominciarono a far comprendere all’uomo che Dio era certamente Giustizia, ma era soprattutto Padre e, come Padre, amava tutte le Sue creature.

7. Passo dopo passo, sulla via del suo sviluppo spirituale, l’umanità camminò lentamente e continuò il suo pellegrinaggio passando da un’era all’altra, e attraverso delle rivelazioni che Dio diede ai Suoi figli in tutti i tempi, imparò a conoscere qualcosa di più del mistero divino.

8. Nonostante ciò, l’uomo non ottenne nessuna piena conoscenza dell’Amore divino, perché non amava Dio veramente come un Padre, né poteva sentire nel suo cuore l’amore che il suo Signore gli dava a ogni passo.

9. Fu necessario che il perfetto Amore diventasse Uomo, che ‘il Verbo’ si incarnasse e diventasse materia tangibile e visibile per gli uomini, affinché finalmente sapessero quanto e in quale modo Dio li amasse.

10. Non tutti riconobbero in Gesù la presenza del Padre! Come avrebbero dovuto riconoscerLo, dato che Gesù era umile, compassionevole e amorevole, perfino con coloro che Lo offendevano? Essi consideravano un Dio potente e orgoglioso davanti ai loro nemici, giustiziere e terribile per quelli che Lo offendevano.

11. Tuttavia, così come molti Lo rifiutavano, altrettanti credevano a quella Parola che penetrava fin nel più interiore del cuore! Quel modo di guarire le sofferenze e le malattie incurabili solo con una carezza, con uno sguardo di infinita compassione, con una Parola di speranza; quell’insegnamento che prometteva loro un mondo nuovo e una vita colma di Luce e giustizia, non poté più essere cancellata da quei molti cuori che comprendevano come quell’Uomo divino fosse la Verità del Padre, il divino Amore di Colui che gli uomini non conoscevano e che perciò non potevano amare.

12. Il seme di quella somma Verità fu seminato per sempre nel cuore dell’umanità. Cristo fu il Seminatore, e sempre curò anche la Sua semenza. Solo dopo, essa  riporterà il suo frutto e se ne rallegrerà per sempre. Allora egli non ripeterà più quelle Sue parole: «Ho fame!», oppure «Ho sete!», perché finalmente i Suoi figli Lo ameranno come Egli li ha amati fin dal principio.

13. Chi vi parla di Cristo, o discepoli?

14. E’ Lui stesso. Sono Io, la Parola, che vi parla di nuovo, o umanità. RiconosceteMi! Non dubitate più della Mia presenza per via della semplicità nella quale Io Mi mostro. Per Me non può esistere nessun orgoglio.

15. RiconosceteMi nel Mio cammino di vita di quel tempo; riconoscete pure che Io morii così umilmente come nacqui ed ho vissuto.

 

Speranze e aspettative

 

16. [ins. 356, 4-5]: Dopo il Mio decesso nel ‘secondo Tempo’ il Mio ritorno fu atteso di generazione in generazione fra coloro che hanno conservato la fede in Me. La Promessa divina è stata tramandata da genitori ai figli, e la Mia parola ha conservato viva la nostalgia di sperimentare il Mio ritorno. 17. Ogni generazione ha creduto di essere quella graziata, sperando che la Parola del loro Signore si adempisse per loro.

18. Così passò il tempo e anche le generazioni, e la Mia promessa fu cancellata sempre più dai cuori, dimenticando la preghiera e la veglia.

 

19. [ins. 222, 29]: Il mondo è soggetto alla prova, le nazioni sentono tutto il peso della Mia Giustizia che cade su di esse, e la Mia Luce, la Mia Voce che vi chiama, si fa sentire in tutta umanità. Gli uomini percepiscono la Mia presenza, percepiscono il Mio Raggio universale che discende e riposa su di loro. 20. Essi elevano il loro spirito a Me e Mi chiedono: “Signore, in che tempo viviamo? Queste prove e sofferenze che hanno colpito gli uomini, – cosa significano, o Padre? Forse non senti i lamenti di questo mondo? Tu hai detto che saresti ritornato; tra quanto verrai?”. E in ogni setta religiosa si eleva lo spirito dei Miei figli che Mi invocano, Mi pregano, chiedono di Me e Mi aspettano.

 

21. [ins. 62, 27-29]: Gli uomini Mi interrogano e Mi dicono: “Signore, se Tu esisti, perché non Ti riveli fra di noi, nonostante in altri tempi sei disceso fino alla nostra dimora? Perché non vieni oggi? Forse oggi la nostra assenza di Dio è talmente grande che Ti impedisce di venire a salvarci? Hai sempre cercato ‘il perduto’, ‘il cieco’, ‘il lebbroso’, – adesso il mondo è pieno di loro. Forse non Ti stimoliamo pietà? 22. Hai detto ai Tuoi apostoli che saresti ritornato dagli uomini e che avresti dato segni della Tua venuta che ora crediamo di vedere; perché non ci mostri il Tuo volto?”

23. Vedete, così gli uomini Mi aspettano, senza sentire che Io sono fra di loro. Io sono dinanzi ai loro occhi e non Mi vedono; Io parlo loro e loro non sentono la Mia voce; e se finalmente Mi vedono per un attimo, Mi rinnegano! Ma Io continuo a dare testimonianza di Me, e quelli che sperano in Me, continuerò ad aspettarli.

24. E in verità, i segni della Mia manifestazione in questo tempo sono stati grandi, perfino il sangue degli uomini versato a fiumi ha abbeverato il terreno, ha indicato il tempo della Mia presenza fra di voi come Spirito Santo.

 

25. [ins. 99, 2]: Nessuno dovrebbe essere sorpreso della Mia presenza. Già tramite Gesù ho indicato gli avvenimenti che avrebbero annunciato la Mia manifestazione come Spirito di Verità. Vi ho anche detto che la Mia venuta sarebbe stata nello spirito, affinché nessuno dovesse aspettarsi delle manifestazioni materiali che non si saranno mai. 26. Osservate il popolo giudaico che ancora spera nel Messia senza che Costui venga nella forma che essi aspettano, perché Quello vero era già presso di loro e non Lo hanno riconosciuto. 27. O umanità: vuoi ignorare la Mia rivelazione e così continuare ad aspettarMi secondo la tua immaginazione di fede che non rispondente a ciò che ho promesso?

 

28. [ins. 88, 27-29]: Il mondo non aspetti un nuovo Messia. Così come ho promesso di ritornare, vi ho anche fatto sapere che la Mia venuta sarebbe stata spirituale; invece l’umanità non ha mai compreso come prepararsi per ricevere Me.

29. In quel tempo gli uomini hanno dubitato che Dio potesse celarsi in Gesù, che Lo consideravano un uomo come tutti gli altri e povero come chiunque. Tuttavia gli uomini, dopo, al vedere le potenti Opere di Cristo, l’umanità giunse alla convinzione che in quell’Uomo che era nato, cresciuto e era morto nel mondo, c’era ‘il Verbo’ di Dio. E tuttavia, in questo tempo molti uomini accetterebbero la Mia venuta solamente se fosse umana come nel ‘secondo Tempo’. 30. Le prove che Io vengo in spirito e Mi annuncio così all’umanità, non saranno accettati da tutti, nonostante le testimonianze, perché il materialismo sarà come un’oscura benda davanti agli occhi di alcuni.

31. Quanti vorrebbero vedere ancora una volta soffrire Cristo nel mondo, e ricevere da Lui un miracolo per credere nella Sua presenza o nella Sua esistenza! Ma Io vi dico che su questa Terra non ci sarà più una mangiatoia che Mi ha visto nascere come Uomo, né un altro Golgota che Mi veda morire! Ora, tutti coloro che risorgeranno alla vera Vita, Mi sentiranno nascere nei loro cuori, proprio come Mi vedranno morire nei loro cuori coloro che resteranno ostinatamente nel loro peccato!

 

32. [ins. 239, 68-71]: Vedete molta gente indagare le Scritture del tempo passato, riflettere sui profeti e cercare di penetrare le promesse che Cristo ha fatto sul Suo ritorno.

33. Ascoltate ciò che dicono: “Il Maestro è vicino!”. – “Il Signore è già qui!”. Oppure: “Presto non tarderà!”, e aggiungono: “I segni del Suo ritorno sono chiari e palpabili!”.

34. Gli uni Mi cercano e Mi chiamano, altri sentono la Mia presenza, altri ancora percepiscono la Mia venuta in spirito.

35. Ah, se in tutti ci fosse già la sete di conoscenza; se solo, tutti avessero questo desiderio di conoscere la suprema Verità!

 

36. [ins. 255, 2-4]: Vedete, così gli uomini di tutte le religioni e sette scrutano il tempo, la vita e gli eventi, nella speranza di scoprire i segni che annuncino la Mia venuta. Essi sono degli innocenti che non sanno come Io da tempo Mi stia manifestando, e a breve metterò fine a questa forma di comunicazioni. 37. Ma Io vi dico anche questo: che molti di coloro che Mi aspettano con tanta ansietà, non Mi riconoscerebbero se fossero testimoni il modo in cui Mi annuncio. Piuttosto, essi Mi rifiuterebbero categoricamente.

38. A loro giungeranno solo testimonianze, e attraverso queste non crederanno comunque che Io ero fra i Miei figli.

39. Anche voi Mi avete aspettato intimamente con impazienza, ma Io sapevo che Mi avreste riconosciuto e che avreste fatto parte dei Miei operai in questo tempo.

 

Promesse bibliche

40. [ins. 8, 4]: Nella Mia manifestazione tramite Gesù, Io ho annunciato la venuta dello Spirito Santo, e gli uomini pensarono che si trattasse di una Divinità che si trovasse in Dio, non ancora da loro conosciuta, senza poter comprendere che, quando parlavo dello Spirito Santo, parlavo di un unico Dio che stava preparando il tempo in cui avrebbe comunicato spiritualmente.

 

41. [ins. 12, 97-99]: Perché qualcuno dovrebbe sentirsi sorpreso davanti alle Mie nuove rivelazioni? In verità vi dico, i patriarchi nel vecchio tempo ebbero già conoscenza dell’arrivo di quest’epoca, e i veggenti di altre epoche la contemplarono e i profeti l’annunciarono. Fu una promessa divina data agli uomini molto tempo prima che Gesù venisse nel mondo.

42. Quando annunciai ai Miei discepoli la Mia rinnovata venuta, loro intravidero il modo in cui Mi sarei manifestato agli uomini, e promisi che l’avrei fatto per molto tempo.

43. Qui in anticipo avete lo sviluppo di quel tempo; qui si adempiono quelle Profezie. Chi può esserne sorpreso? – Solo coloro che hanno dormito nell’oscurità[3], oppure quelli che hanno cancellato in sé le Mie promesse.

 

44. [ins. 108, 22-23]: Dato che sapevo quanto poco avreste approfondito i Miei insegnamenti e gli errori a cui sareste caduti nell’interpretare le Mie rivelazioni, ho annunciato il Mio ritorno, dicendo loro che avrei mandato lo Spirito di Verità, per chiarirvi molti misteri e spiegare ciò che non era stato compreso, 45. poiché nel profondo delle Mia parole profetiche, feci capire che in questo tempo non sarei venuto sotto fulmini e tuoni come sul Sinai, non sarei divenuto uomo umanizzando il Mio Amore e le Mie parole, come nel ‘secondo Tempo’, ma sarei venuto al vostro spirito nel bagliore della Mia Sapienza, sorprendendo con la Luce dell’ispirazione chiamandovi alla porta del vostro cuore con una Voce compresa dal vostro spirito. Quelle profezie e promesse, qui si stanno compiendo adesso.

46. E’ sufficiente prepararvi un poco, per contemplare la Mia Luce e percepire la Presenza del Mio Spirito, quello stesso che vi ha annunciato che sarebbe venuto a insegnare e rivelare la Verità.

 

47. [ins. 179, 38-39a]: Ci sono molti che per timore o per mancanza di studio non si sono evoluti e praticano solo la Legge di Mosè, senza riconoscere la venuta del Messia, e altri che, anche se hanno creduto in Gesù, non hanno comunque aspettato il Consolatore spirituale promesso; e ora Io sono disceso per la terza volta, e non Mi hanno atteso.

48. Gli angeli hanno annunciato queste Rivelazioni e la loro chiamata ha riempito lo spazio. Li avete riconosciuti? E’ il mondo spirituale che è venuto a voi, per testimoniare della Mia presenza. Tutto ciò che è stato scritto, si adempirà. La distruzione che ne scaturirà, vincerà l’orgoglio e la vanità dell’uomo, e questo – diventato umile – Mi cercherà e Mi chiamerà Padre.

 

49. [ins. 339, 26]: In quel tempo Io dissi: «Ciò che vi ho detto non è tutto quello che ho da insegnare, poiché, affinché sappiate tutto, devo dapprima andar via e mandarvi lo Spirito di Verità, affinché questo vi chiarisca tutto ciò che Io ho detto e fatto. Vi prometto il Consolatore nel tempo delle prove». Ma questo Consolatore che avrebbe spiegato, sono Io stesso che ritorna, per illuminare e aiutare a comprendere le lezioni passate e queste nuove che ora vi porto.

 

50. [ins. 263, 10-11]: Nella Sapienza sta il balsamo di guarigione e il conforto cui anela il vostro cuore, perciò a quel tempo vi ho promesso lo Spirito di Verità come Spirito di consolazione.

Ma è indispensabile avere fede, per non restare fermi sulla via, né sentire timore paura in vista delle prove.

 

Pre-segnali adempiuti

51. [ins. 93, 27-28]: Sono pochi gli uomini che riconoscono i segni dell’inizio di una nuova epoca e che Io Mi sto manifestando spiritualmente all’umanità. La maggior parte dedica la propria vita e gli sforzi al progresso materiale, e in queste lotte silenziose e talvolta sanguinose per raggiungere i loro obiettivi, procedono come ciechi, perdono l’orientamento, non sanno più ciò a cui perseguono, non riescono a vedere la chiarezza della nuova aurora, non ne percepiscono i segni e sono troppo lontani dall’aver raggiunto la conoscenza delle Mie rivelazioni.

52. Questa umanità ha creduto di più nelle dottrine e alle parole degli uomini, che alle rivelazioni che Io ho concesso nel corso dei tempi. Aspettate forse che nella Mia Giustizia vi mandi ancora maggiori segni da contemplare a ogni passo, affinché sentiate e crediate che sia questo il tempo predetto per le Mie manifestazioni come Spirito di Verità? Ah, uomini di poca fede! Adesso comprenderete – o discepoli – il perché a volte vi ho detto che la Mia voce grida nel deserto, perché non c’è nessuno che, in verità, può ascoltarla e badarvi.

 

53. [ins. 251, 49]: Affinché tutti gli uomini della Terra possano dar fede alla verità di questo Messaggio, Io ho fatto in modo che quei segni profetizzati nel tempo antico, profezie che parlavano del Mio ritorno, fossero riferite a tutto il globo. 54. Così quando questa ‘buona notizia’ giungerà alle nazioni, gli uomini esamineranno e indagheranno tutto ciò che è stato detto loro in questo tempo e, sorpresi e gioiosi, scopriranno che tutto ciò che fu annunciato e promesso per la Mia nuova venuta, si è fedelmente adempiuto così come corrisponde a Colui che ha una sola Volontà, una sola Parola e una sola Legge.

 

55. [ins. 63, 78-80]: Ai Miei apostoli del ‘secondo Tempo’ annunciai la Mia nuova manifestazione, e quando Mi chiesero quali segni avrebbero annunciato quel tempo, Io li enunciai uno dopo l’altro, così come le prove che avrei dato. 56. I segnali sono apparsi fino all’ultimo; essi hanno annunciato che è questo il tempo profetizzato da Gesù; e vi chiedo: se questa manifestazione che vi sto dando, non fosse vera, – perché Cristo non è stato presente (nella forma attesa dai credenti), nonostante i segni? Oppure credete che il tentatore abbia pure il potere su tutta la Creazione e sugli elementi, per ingannarvi?

57. Io vi ho avvertito molto tempo prima, affinché non foste soggetti a dei falsi profeti, a falsi cristi e falsi redentori. Ma oggi vi dico che lo spirito incarnato si trova risvegliato a tal punto, in base alla sua evoluzione, alla sua conoscenza ed esperienza, che non è facile offrirgli tenebra come Luce, per quanto l’opera d’abbaglio abbia anche questa a disposizione. 58. Perciò vi ho detto: «Prima che vi affidate a questa via nella cieca fede, studiate diligentemente quanto volete! Riconoscete questa Parola che è stata data per tutti, e che Io non ho mai riservato una parte di essa solo per determinati esseri. Riconoscete che in quest’Opera non ci sono libri in cui Io cerchi di nascondere un qualsiasi insegnamento».

59. Altresì, in quel ‘secondo Tempo’, attraverso il Mio apostolo Giovanni, vi ho detto: «Se qualcuno ode la Mia voce e apre la porta, verrò da lui e cenerò con lui, e lui con Me». Vi ho anche mostrato la parabola delle vergini, affinché la teneste presente al tempo attuale.

 

60. [ins. 81, 41a]: Dato che i segni e le prove si sono avverati ed Io non sono apparso né nelle sinagoghe né sorto in una qualsiasi chiesa, – non intuisce il mondo che Io Mi devo manifestare in un qualche luogo, dato che non posso infrangere la Mia parola?

 

[indice]

Cap. 2

L’aurora del ‘terzo Tempo’

 

Il primo annuncio

1. [ins. 236, 46-50]: Questo è il giorno della memoria; in una data come oggi, Io ho consacrato i Miei primi portatori della voce, per far conoscere tramite loro i Miei nuovi comandamenti e le Mie nuove rivelazioni. Lo spirito di Elia fremeva attraverso Roque Rojas, per ricordare la Via, che è la Legge di Dio.

2. Il momento era solenne, lo spirito dei presenti tremò di paura e gioia, così come tremò il cuore di Israele al monte Sinai, quando fu promulgata la Legge; così come tremarono i discepoli che, sul Monte Tabor, contemplarono la trasfigurazione di Gesù, quando Mosè ed Elia apparvero spiritualmente alla destra e alla sinistra del Maestro.

3. Quel 1° Settembre 1866 fu la nascita della nuova Era, l’aurora di un nuovo giorno: il ‘terzo Tempo’ che si apriva all’umanità.

4. Da quell’istante, e poi ancora, si adempirono innumerevoli profezie e molte promesse fatte da Dio agli uomini per migliaia di anni; in voi sono venute a espletarsi, uomini e donne che abitate nel mondo in questo tempo. – Chi di voi, è già stato sulla Terra quando quelle profezie furono pronunciate e furono fatte quelle promesse? Io solo lo so, ma l’essenziale è che sappiate che Io le promisi, e ora le adempio.

5. Sapete di quella ‘nuvola’ sulla quale i Miei discepoli Mi videro ascendere quando Mi manifestai loro per l’ultima volta? Dunque, secondo verità, sta scritto che Io sarei ritornato nuovamente ‘sulla nuvola’, e l’ho eseguito. Il 1° Settembre 1866 il Mio Spirito venne sulla nuvola simbolica per prepararvi a ricevere la nuova istruzione. In seguito, nel 1884, ho iniziato a darvi i Miei insegnamenti. 6. Non sono venuto come Uomo, ma spiritualmente, limitato in un Raggio di Luce, per fissarlo sull’intelletto umano. Questo è il mezzo scelto dalla Mia Volontà per parlare a voi in questo tempo, e terrò conto della fede che riporrete in questa Parola. 7. Perché non sarà Mosè che vi guiderà attraverso il deserto alla Terra promessa, né Cristo fatto Uomo che vi farà udire la Sua parola di Vita come una via di salvezza e di libertà. Ora è la voce umana di queste creature che raggiungerà i vostri orecchi, ed è necessario spiritualizzarsi per incontrare l’Essenza divina nella quale sono presente Io. Perciò vi dico che è meritevole credere in questa Parola, poiché viene data attraverso esseri imperfetti.  

 

8. [ins. 255, 10]: Nell’anno 1866 si è formata la prima comunità di spiritualisti, discepoli di quest’Opera. Sotto la Luce del Mio Spirito e guidati da Elia, quei primi allievi cominciarono a ricevere barlumi del Messaggio che ora, nella sua conclusione, voi ricevete appieno.

 

Messaggi e indicazioni in tutto il mondo

9. [ins. 63, 80-81]: Elia, che doveva venire inizialmente per preparare la via al Signore, si è reso manifesto per la prima volta nella mente umana nel 1866. Siete disposti a indagare un attimo per esplorare i segni e gli eventi che si sono avverati in tutti i campi, e coincisero con il momento di quella manifestazione?

Saranno nuovamente quegli uomini di scienza che studiano gli astri, e che nell’antichità erano chiamati maghi, che testimonieranno come è il Cielo a dare dei segni tali, da essere voci divine.

 

10. [ins. 37, 76-81]: Non pensate che solo in questo punto della Terra dove si sente questa Parola, sia l’unico luogo dove Mi presento ai Miei figli, poiché in verità, vi dico: la Mia manifestazione sotto varie forme è universale.

11. Elia, dopo essersi manifestato fra di voi come precursore delle Mie comunicazioni attraverso l’intelletto umano, non è venuto solo in questa nazione dove abitate, egli è passato da un luogo all’altro della Terra, ed ha annunciato il nuovo Tempo segnalando l’avvicinarsi del Regno dei Cieli.

12. In tutto il mondo emersero voci all’annuncio del Mio arrivo: la natura fremente scosse la Terra; la scienza si inabissò davanti a nuove Rivelazioni; la valle spirituale si precipitò sugli uomini, e tuttavia l’umanità rimase sorda davanti a quelle voci, foriere di una nuova era.

13. Un torrente di Luce divina discese per trarre l’umanità dalle loro tenebre, ma questi – egoistici e materializzati, lontani dal tendere al perfezionamento dello spirito e al miglioramento morale della loro vita sulla Terra – impiegarono quella Luce solo per scolpire troni e glorie, comodità e piaceri materiali e, se lo credettero necessario, anche armi per distruggere la vita del loro prossimo. I loro occhi erano abbagliati dall’intensità della Mia Luce, e la loro vanità divenne la loro rovina. – Ma Io vi dico, che attraverso la stessa Luce, troveranno la Verità, scopriranno la via e si salveranno!

14. Chi fu in grado di accogliere questa Luce nell’intelletto e la accettò come un messaggio divino, lasciando alla sua coscienza di guidare i suoi passi e servire al loro operare come linea di condotta, perché ebbero il presentimento che il Signore sarebbe ritornato e stava con gli uomini.

15. I rappresentanti delle diverse sette e religioni non Mi hanno voluto ricevere; il loro cuore, la loro dignità e la loro falsa grandezza ha impedito loro di accoglierMi spiritualmente. Pertanto su tutta la Terra si sono formati dei gruppi, confraternite e congregazioni di coloro che sentono la presenza del nuovo Tempo, di chi cerca la solitudine per pregare e ricevere le ispirazioni divine.

 

16. [ins. 239, 17-19]: Esistono delle comunità religiose che tendono a prepararsi per la Mia nuova venuta, non sapendo che Io sto già per andarmene.

17. Ho chiamato tutti e, in verità, la Mia chiamata è la voce che qui Mi annuncia agli uomini, raggiungendo tutti gli angoli della Terra accompagnata a testimonianze e prove che parlano di Me: peccatori rigenerati, non credenti convertiti, ‘morti’ che risuscitano, malati inguaribili che guariscono, e posseduti che sono liberano dai loro mali.

18. Ma ho incontrato sordi a mucchi, altri sono diventati gonfi nella loro fama terrena, e altri troppo paurosi, per rendere nota la Mia manifestazione come Spirito di Verità. Io ho ricevuto e indottrinato tutti quelli che vennero da Me confidando nel Mio amore.

 

19. [ins. 276, 45]: Da altri paesi verranno a questo popolo folle desiderose che vi interrogheranno intorno agli avvenimenti spirituali di cui foste testimoni in questo tempo, e anche sulle rivelazioni e profezie che vi ho dato. 20. Perché in molte parti del mondo hanno ricevuto i Miei messaggi i quali attestano che in un luogo nell’occidente è disceso il Mio divino Raggio, per parlare all’umanità di questo tempo. 21. Vedrete come giungerà quell’istante in cui altri popoli e nazioni verranno a cercarvi. Allora gli uomini delle grandi religioni si sorprenderanno di non essere loro, quelli cui sono venuto a cercare.

 

22. [ins. 279, 41-44]: Quanto poco interesse ha il mondo alla Mia nuova manifestazione! Ci sono pochissimi di loro che vegliano aspettandoMi, e quanti sono quelli che dormono!

23. Tra quelli che vivono nell’attesa di Me, posso dirvi che in questo tempo non tutti hanno il presentimento della vera forma della Mia presenza, poiché, mentre alcuni credono, sotto l’influenza di antiche credenze di fede, che Io volessi ritornare nel mondo come Uomo, altri credono che devo comparire in una qualche forma visibile a ogni occhio umano, e pochissimi riescono, a presentire la verità che la Mia venuta è spirituale.

24. Mentre alcuni si domandano quale figura assumerò, o in quale ora oppure in quale giorno Mi mostrerò sulla Terra e in quale luogo comparirò, altri, senza pensare a una determinata forma di visibilità, dicono a se stessi: “Il Maestro è già fra di noi! - La Sua Luce, che è il Suo Spirito, ci circumfluisce!”

25. Quando questo Messaggio raggiungerà tutti i cuori, per alcuni sarà un momento di giubilo, perché in ciò troveranno confermati tutti i loro presentimenti e la loro fede; altri invece negheranno la verità del Mio messaggio, senza trovare coincidenze con ciò a cui credevano, a come sarebbe stato il modo in cui Mi sarei manifestato.

 

L’operare di Elia come preparatore della via per il Signore

26. [ins. 345, 57-58]: Ho fatto ritornare Elia nel ‘terzo Tempo’, così come l’avevo annunciato in quel ‘secondo Tempo’ come Maestro dicendo: «In verità, Elia è stato fra di voi e voi non lo avete conosciuto. Io ritornerò nel mondo, ma in verità, vi dico che prima di Me ci sarà Elia!». 27. Dato che ogni Parola del Maestro si adempie nel ‘terzo Tempo, Elia è venuto prima di Me per risvegliare gli spiriti, per far loro presagire che l’ora dello Spirito Santo ha aperto le sue porte, per dire a ogni spirito che apra i suoi occhi, che prepari i calzari per oltrepassare la soglia della seconda epoca, nella Terza; e affinché il messaggio di Elia in questo ‘terzo Tempo’ fosse comprensibile, Io l’ho fatto annunciare attraverso un uomo giusto: Roque Rojas.

28. Dopodichè, Elia ha illuminato spiritualmente quest’uomo, ma dall’aldilà; lo ha spiritualizzato, fortificato e guidato in tutti i suoi passi, dall’inizio alla fine. 29. Ma in verità, vi dico che non è venuto lui a scegliere Roque Rojas fra gli uomini, l’ho scelto Io andando a prendere lo spirito preparato attraverso la Mia Carità. Gli ho dato un corpo preparato pure da Me, e voi sapete quanto era umile, quanto attraverso la sua umiltà e virtù, il Padre ha manifestato grandi opere. Egli fu profeta, portatore della voce, veggente e guida. Di tutto questo ha lasciato al popolo un esempio splendente. 30. Dal suo stesso popolo (di Rojas) fu deriso e schernito, come lo fu Mosè nel deserto; fu perseguitato come Elia, il profeta, e dovette ritirarsi sulla cima del monte per pregare e vegliare da lì per il suo popolo. 31. Fu schernito e condannato dai sacerdoti e scribi come il suo Maestro; fu creduto, seguito e circondato solo da alcuni pochi, ugualmente come il suo Maestro. Dalle sue mani fluirono forze guaritrici; fece miracoli i quali risvegliarono la fede in qualcuno, e in qualche altro causò confusione. Le sue labbra parlarono per alcuni parole profetiche che si realizzarono letteralmente. La sua bocca diede consigli colmi di consolazione per i cuori malati. 32. La sua mente sapeva concepire grandi ispirazioni e, come i giusti, come gli apostoli e come i profeti, poteva cadere in estasi. Il suo spirito poteva staccarsi da questo mondo e dalla sua carne, per penetrare nel campo spirituale e giungere umilmente alle porte dei segreti del Signore; e per mezzo di questa elevazione, lo spirito di Elia si è manifestato ai primi testimoni, prima ancora che giungesse il Raggio del Maestro.

 

33. [ins. 1, 6-9]: Roque Rojas ha riunito un gruppo di uomini e donne colmi di fede e buona volontà, e là, in mezzo alle sue prime assemblee, Elia si è manifestato attraverso l’intelletto dell’inviato, dicendo: “Io sono il profeta Elia, il profeta della trasfigurazione sul monte Tabor!”. E ha dato ai suoi primi discepoli le prime istruzioni, e nello  tesso tempo ha annunciato loro l’era della spiritualizzazione e profetizzando che presto sarebbe giunto il Raggio del divin Maestro, per comunicare con il Suo popolo.

34. Un giorno, mentre l’umile stanza dell’assemblea di Roque Rojas era ricca di seguaci che confidavano nelle parole di quel maschio, discese Elia per illuminare la mente del suo portavoce e, ispirato da Me, unse sette di questi credenti che dovevano rappresentare o simboleggiare i sette sigilli.

35. Più tardi, quando giunse il momento della Mia comunicazione, trovai che di quei sette scelti, solo uno vegliava nell’attesa dell’arrivo del casto Sposo, e questo cuore era quello di Damiana Oviedo, la vergine il cui intelletto poté ricevere per primo la Luce del divino Raggio come ricompensa per la sua perseveranza e la sua preparazione.

36. Damiana Oviedo rappresentò il sesto Sigillo[4], come prova che la Luce del sesto Sigillo è quello che illumina quest’epoca.

 

37. [ins. 81, 36-37]: Pochi sapevano sentire veramente la presenza dell’inviato. Un’altra volta fu la voce che gridava nel deserto che, nuovamente, preparava il cuore degli uomini per l’imminente venuta. Così fu aperto il sesto Sigillo, lasciando vedere il suo contenuto riversarsi come un fiume di Giustizia e Luce sull’umanità. In tal modo furono adempiute molte promesse e profezie.

38. Elia, come Gesù e Mosè, venne a illuminare gli occhi del vostro spirito, affinché foste in grado di contemplare il Padre. Mosè vi disse: «Amerai il tuo prossimo come te stesso!». Gesù ha insegnato: «Amatevi l’un l’altro!». Elia vi raccomandò: “La carità, e più carità verso i vostri fratelli…”, poi aggiunse: “…e vedrete il Padre mio in tutto il Suo splendore!”.

 

39. [ins. 31, 58-59]: Quando il buio che avvolge l’umanità si dissipa e negli esseri spirituali si fa Luce, sentiranno la presenza di una nuova era, perché Elia sarà ritornato dagli uomini, 40. ma dato che costui non sono in grado di vederlo, era necessario manifestare il suo spirito attraverso l’intelletto umano, e che si mostrasse davanti ai veggenti in quella visione del profeta Eliseo: «…sulle nuvole nel suo carro di fuoco» [2°Re 2,11].

41. Elia è venuto in questo tempo come precursore per preparare la Mia venuta. E’ venuto come profeta, per annunciarvi la nuova Era con le sue lotte e le sue prove, ma anche con la Sapienza delle Sue rivelazioni. Egli viene con il suo carro di luce, per invitarvi a penetrare e sollevarvi in alto oltre le nubi alla dimora spirituale dove regna la pace. Confidate in Lui come il buon Pastore, seguiteLo spiritualmente, come il Suo popolo ha seguito Mosè nel ‘primo Tempo’. Pregate, affinché Egli vi aiuti nell’adempimento del vostro compito e, se volete imitarlo, fatelo”.

 

42. [ins. 53, 42-44]: Elia, uno spirito di grande podestà che non è stato riconosciuto dall’umanità, è sempre stato il Mio precursore. Oggi è venuto ancora una volta, per provvedere agli illustri, a quelli che Mi hanno servito come portavoce, e a tutta l’umanità.

43. Se vi preparate e studiate i Miei insegnamenti, per giungere a conoscere la Mia Volontà, Elia vi verrà in aiuto e vi sarà sostegno e amico.

44. Elia è un Raggio divino che illumina e guida tutti gli esseri e li conduce a Me. Amatelo e veneratelo come vostro precursore e intercessore.

 

45. [ins. 67, 60]: Elia, il profeta, il precursore, l’inviato del ‘terzo Tempo’, intercede per il suo gregge; egli prega per coloro che non sanno pregare, e avvolge con il suo mantello la macchia d’onta del peccatore nella speranza di una sua rigenerazione. Elia prepara le sue schiere, il suo esercito, per combattere la tenebra costituita dall’ignoranza, dal peccato, dal fanatismo e dal materialismo dell’umanità.

 

46. [ins. 160, 34-36]: Adesso, a tutti coloro che sono già preparati e svegli, voi corrisponderete l’annuncio: la liberazione del mondo! – Ricordate che Elia, il promesso per questo tempo, sta preparando tutto per salvare le nazioni della Terra dal dominio del faraone, schiavizzate dal materialismo, come a quel tempo fece Mosè in Egitto con le tribù d’Israele.

47. Dite ai vostri fratelli che Elia si è già manifestato attraverso l’intelletto umano, la cui presenza è stata in spirito, e che continuerà a illuminare il cammino di tutti i popoli, affinché procedano avanti.

48. La missione del vostro pastore spirituale è quella di riportare tutte le creature sulla loro vera via, sia che questa appartenga al campo spirituale, morale o materiale. Perciò Io vi dico che saranno benedette quelle nazioni che ricevono la chiamata del loro Signore tramite Elia, perché resteranno unite attraverso la Legge della Giustizia e dell’amore, la quale porterà loro la pace come frutto della loro comprensione e della loro fraternità. Così, unite, esse saranno tollerate nel campo della lotta, dove combatteranno contro la depravazione, il materialismo e la menzogna.

49. In questa lotta, gli uomini di questo tempo vedranno dei nuovi miracoli ed comprenderanno il senso spirituale della vita, – quello che parla di immortalità e pace. Smetteranno di uccidersi reciprocamente, riconoscendo che ciò che deve essere distrutto, è la loro ignoranza, il loro egoismo e le insane passioni, da cui provengono i loro inciampi e miserie, sia materiali che spirituali.

 

50. [ins. 236, 68]: Elia è il Raggio di Dio, la cui Luce viene a dissipare le vostre tenebre e vi libera pure dalla schiavitù di questo tempo, che è quello del peccato, e guida il vostro spirito attraverso il deserto, fino ad arrivare alla ‘Terra promessa’: nel Seno di Dio.

 

[indice]

Cap. 3

Il Sole spirituale del ritorno di Cristo

 

La venuta del Signore

1. [ins. 296, 17-27]: Io sono presente dinanzi all’umanità in un tempo in cui nuove rivelazioni hanno trasformato la vita degli uomini e, così, hanno reso percettibile la Mia presenza fra di voi, con la stessa umiltà con cui Mi avete conosciuto in quel tempo.

2. Non è ‘questa Mia Parola’, che rinascerà nuovamente nella povertà di una mangiatoia, – no, perché non è più necessario che la materia dimostri la Potenza di Dio! Se gli uomini credono che questa materia è Dio venuto nel mondo, non è così! La presenza di Dio è spirituale, universale, infinita.

3. Se tutto ciò per cui gli uomini hanno lottato in questo tempo, fosse nei limiti del giusto, del lecito e del buono, non sarebbe stato necessario che Io discendessi a parlarvi nuovamente; ma non tutte le opere che l’umanità Mi offre, sono buone. Ci sono molti errori, molte ingiustizie, molte deviazioni e perversità, per questo era necessario che la Mia Carità risvegliasse l’uomo quando questi, al contrario, più dedito alla sua malvagità nella sua opera, ricordasse gli obblighi dimenticati e, a Chi, deve dire grazie per tutto ciò che è, e sa di essere.

4. Per farMi ascoltare da un’umanità materializzata dalla quale non potevo averne ascolto da Spirito a spirito, dovetti servirMi dei suoi doni e capacità, per comunicare attraverso l’intelletto dell’uomo.

5. La spiegazione del perché Io discendo per comunicarMi a voi, è questa: l’uomo non è in grado di elevarsi per comunicare con il suo Dio, da Spirito a spirito; Io ho dovuto discendere un gradino più giù, cioè dallo spirituale, dal divino, dove voi non potete arrivare, e poi ho dovuto fare uso del vostro raziocinio, che ha sede nel cervello umano, e tradurre la Mia ispirazione divina in parole umane e suoni materiali.

6. L’uomo necessita di una conoscenza maggiore, ed è Dio che viene all’uomo, per affidargli la sapienza. Se il mezzo scelto per la Mia breve comunicazione attraverso il raziocinio di questo portavoce non vi sembra degno, allora, in verità, vi dico che il messaggio dato attraverso costui è molto grande. Avreste preferito che la Mia manifestazione all’uomo l’avessi data con sfarzo e cerimonie, al fine di impressionare, ma che in realtà sarebbe stata vana dinanzi allo spirito perché mancante di vera Luce?

7. Avrei potuto venire sotto fulmini e tempeste, per rendere percettibile la Mia Potenza, ma quanto sarebbe stato allora facile per l’uomo, dichiarare che era giunta la presenza del Signore! Tuttavia, non pensate che sarebbe ritornata la paura nei vostri cuori, e anche l’immagine di qualcosa di incomprensibile? Non credete che tutti i sentimenti d’amore per il Padre, si sarebbero mutati altrettanto, per paura della Sua Giustizia? E dovete sapere che Dio, anche se è Forza onnipotente, non vi vincerà con questa Forza, non Si imporrà con questa, ma tramite un altro potere, e questo è l’Amore!

8. E’ il Mio Spirito divino che oggi parla all’Universo; sono Io che qui vengo a far Luce in tutto ciò che in altri tempi non avete visto chiaramente. E’ l’aurora di un nuovo Giorno per tutti gli uomini, perché vengo a liberarvi da false paure, a distruggere i vostri dubbi, a liberare il vostro spirito e l’intendimento.

9. Io vi dico che dopo aver conosciuto l’essenza dei Miei insegnamenti e la Giustizia delle Mie Leggi, riconoscerete anche i limiti di questi vostri concetti dove vi hanno spinto, impedendovi di giungere oltre una debole conoscenza della Verità.

10. Non sarà più la paura o il timore della punizione che vi tratterrà a indagare per scoprire. Solo quando vorrete imparare a conoscere veramente l’impenetrabile, la vostra coscienza che vi farà vedere la via, perché dovete sapere che all’uomo non giunge tutta la verità, e che da essa, egli deve afferrare solo la parte che gli corrisponde.

11. O popolo: se la Mia venuta fu annunciata che sarebbe stata in mezzo a guerre, a elementi scatenati della natura, a epidemie e a caos, non è perché Io portassi questi; è proprio perché la Mia presenza fosse un opportunità in un momento di crisi per l’umanità. 12. Qui tengo l’adempimento di quando un mondo è agonizzante, e nella sua agonia rabbrividisce e scuote la Terra per far posto a una nuova umanità. Per questo, la Chiamata d’amore, – l’Amore che racchiude e ispira Giustizia, fraternità e Pace.

 

13. [ins. 296, 35]: La Parola di Cristo germogliò nei Suoi discepoli, e nel popolo che li seguiva crebbe la Sua semenza. Il Suo insegnamento si diffuse e il suo contenuto passò su tutto il mondo. Così anche ora questo insegnamento si diffonderà e sarà recepito da tutti quelli che sono in grado di sentirlo e comprenderlo.

 

Tutti gli occhi Mi vedranno

14. [ins. 142, 50-52]: Gesù disse ai Suoi discepoli: «Io sarò lontano da voi solo per poco tempo, – e ritornerò!». In seguito fu loro rivelato che il Maestro sarebbe ritornato «sulla nuvola» circondato da angeli, ed emettendo raggi di luce verso la Terra.

15. Ora Io sono qui ‘sulla nuvola’, circondato da angeli che sono esseri spirituali, i quali sono venuti a manifestarsi fra di voi come messaggeri della Mia divinità e come i vostri buoni consiglieri. I raggi di luce sono il Mio Verbo, che vi parla di nuove rivelazioni, traboccando Sapienza in tutta la comprensione.

16. Beati coloro che senza vedere avranno creduto, perché sono quelli che sentiranno la Mia presenza.

 

17. [ins. 340, 45-51]: L’uomo, per mezzo del suo spirito scoprirà la Verità; tutti percepiranno nella Mia presenza, perché ho già detto a suo tempo che ogni occhio Mi avrebbe visto quando sarebbe giunto il tempo propizio.

18. Dunque, questo tempo in cui vivete è precisamente l’annunciato mediante la Mia parola e dai Miei profeti nei loro tempi del passato, così che tutti gli uomini possono vederMi per mezzo dei loro sensi e le facoltà del loro spirito.

19. Non sarà necessario che Mi contemplino limitato in una forma umana per poter dire di averMi visto, ma basterà che il loro spirito Mi senta e il loro intelletto Mi comprenda, per poter dire in tutta verità, che Mi hanno visto.

20. L’amore e la fede, così come l’intelligenza, possono guardare infinitamente più lontano di quanto lo possono i vostri occhi. Per questo vi dico che non è necessario che Io limiti la Mia presenza a una forma umana, oppure mediante una qualsiasi figura simbolica per fare in modo che Mi vediate.

21. Quanti di coloro che in quel ‘secondo Tempo’ Mi hanno guardato, oppure Mi passarono di lato, nemmeno sapevano Chi ero; in cambio, altrettanti, nemmeno quando nacqui come Uomo. Questi, guardandoMi nello spirito, Mi hanno riconosciuto attraverso la Mia Luce, e godono della Mia presenza per mezzo della loro fede.

22. Aprite tutti i vostri occhi e, giustificate con la vostra fede che siete figli della Luce.

Voi tutti potete vederMi, ma per questo è indispensabile che abbiate volontà e fede.

 

23. [ins. 82, 46]: Io vi dico che se questa umanità, per la sua empietà, per il suo allontanamento dalla giustizia e dal bene, dovesse essere ancora di più contro di Me, Io comparirò sulla loro via pieno di splendore, come lo feci davanti a Saulo, e farò sentire la Mia voce. 24. Allora sperimenterete quanti di loro – che senza rendersene conto Mi hanno perseguitato – si solleveranno trasformati e, illuminati, Mi seguiranno sulla via del bene, dell’amore e della giustizia. 25. A loro dirò: “Fermatevi, viandanti, e bevete da questa Fonte di acqua cristallina. Riposatevi dalla dura giornata. ConfidateMi le vostre afflizioni, e lasciate che il Mio sguardo penetri profondamente nel vostro spirito, perché voglio colmarvi di Grazia e consolarvi”.

 

26. [ins. 314, 69-70]: Il Mio Amore scuoterà le vostre corde più sensibili, ma sarà l’armonia della vostra coscienza che vi farà sentire il Mio concerto divino, e molti di voi Mi contempleranno nella dolce figura di Gesù. 27. Devo avvertirvi che la figura di Gesù non è la forma perfetta nella quale Mi contemplerete. Se in tempi passati vi ho detto: «Tutti gli occhi Mi vedranno», ve l’ho detto per farvi comprendere che tutti avrebbero riconosciuto la Verità, benché, se devo proprio dirlo, Mi limiterò secondo l’evoluzione di ogni spirito. Tuttavia, solo quando salirete sulla scala verso la perfezione, Mi contemplerete certamente in tutto il Mio splendore.

28. Per il momento, non cercate di immaginarMi in nessuna forma. Meditate: se il vostro spirito, benché limitato, è essenza, è Luce, – quale forma potrebbe avere lo Spirito universale che non ha né inizio né fine? Lasciate l’insondabile nell’intimità del Mio arcano, vegliate e pregate; e quando la morte umana lascerà partire il vostro spirito, gli si toglierà più di un velo sul Mio infinito libro delle rivelazioni, perché conoscerete il Padre se conoscerete voi stessi. Poiché, quando arriverete più in là nell’esistenza, davanti alla contemplazione di un mondo migliore, di un mondo meraviglioso che vi aspetta, questo però non sarà l’ultimo su cui vi soffermerete.

 

29. [ins. 181, 74-75]: Nella Mia parola del ‘secondo Tempo’ vi ho fatto sapere che sarei venuto nuovamente da voi, che le Mie schiere spirituali sarebbero discese con Me, ma l’umanità non ha compreso né interpretato correttamente il senso della Mia parola. 30. Perciò ogni religione Mi aspetta in mezzo a sé, perciò si aspettano di contemplarMi con i loro occhi mortali.

Voi, nel frattempo, abbiate fede, vedrete il vostro cammino illuminato.

 

31. [ins. 181, 81]: Oggi dico a voi, Miei discepoli: “Verrà il momento in cui Mi vedrete in tutto il Mio splendore! A quel tempo la Terra e i suoi abitanti saranno stati purificati, e sarà ristabilita la gioventù e la grazia dello spirito. Il dolore scomparirà e tutto sarà felicità; sarà un giorno infinito, interminabile per voi. – Non volete vedere questi meraviglie? Non volete che i vostri figli comunichino con il Mio Spirito e, liberi dal peccato, possano formare un mondo di pace?”

 

32. [ins. 82, 9-10]: Se l’umanità avesse saputo analizzare le profezie del ‘primo’ e del ‘secondo Tempo’, in vista della realizzazione delle stesse, oggi non si confonderebbe prima della loro realizzazione. Questo è ciò che è avvenuto nel ‘secondo Tempo’, quando il Messia nacque fra gli uomini, come avviene adesso, che ora sono venuto in spirito.

33. Il senso del Mio insegnamento è lo stesso in entrambi i Tempi. Prepararvi affinché già da questa vita vi prepariate una casa amorevole, anche se passeggera, dove gli uomini si guardino e si trattino come fratelli e sorelle e, in uno e nell’altro, germogli il calore della vera fratellanza. 34. Preparate anche lo spirito, per penetrare, dopo questa vita, in quei mondi, o dimore, che tengo riservati per i Miei figli. Il Mio desiderio è che voi, quando vi giungerete, non vi sentiate estranei, ma la vostra spiritualità e intuizione, vi facciano vedere tutto ciò che incontrerete, come se vi foste già stati prima. In questo ci sarà molto di vero, se già qui state in collegamento con lo spirituale per mezzo della preghiera.

 

35. [ins. 90, 1]: Io sono il Viandante che bussa alle porte del vostro cuore. Io busso, e voi non sapete Chi è! Aprite e non Mi riconoscete! Come il viandante che arriva in un villaggio e non ha nessuno che lo conosce, come lo straniero che entra in un paese straniero e la sua lingua non viene compresa, così Mi sento Io presentandoMi fra di voi! – Fra quanto tempo voi sentirete la Mia presenza, …o umanità? Fra quanto Mi riconoscerete, …come al tempo in cui Giuseppe fu riconosciuto dai suoi fratelli in Egitto?

[indice]

 

Cap. 4

L’istruzione attraverso Comunicazioni divine

 

La Fonte delle comunicazioni

1. [ins. 13, 19]: A voi, vi parla ‘quel Verbo che è sempre stato in Dio, lo stesso che era in Cristo e che oggi conoscete mediante lo Spirito santo; perché ‘il Verbo’ è Parola, è Legge, è Messaggio, è Rivelazione, è Sapienza. Se avete sentito ‘il Verbo’ attraverso la Parola di Cristo e ora la ricevete attraverso l’ispirazione dello Spirito Santo – in verità, vi dico – allora è la voce di Dio che avete udito, poiché esiste un solo Dio, un solo Verbo e un solo Spirito Santo.  

 

2. [ins. 329, 42]: Sapete voi qual è l’origine di quella Luce che sta nella Parola pronunciata attraverso le labbra dei portatori della voce? La sua origine è nel Bene, nell’Amore divino, nella Luce universale che procede da Dio. E’ un Raggio o un lampo di quella Onni-Luce che vi dà la Vita; – è una parte dell’infinita Forza che muove tutto e, attraverso la quale, tutto vibra, pulsa e ruota senza smettere. E’ ciò che voi chiamate irradiazione divina; è la Luce dello Spirito divino che illumina e vivifica le anime.

 

3. [ins. 90, 33]: Chi parla in questo istante, è Colui che è sempre venuto a salvarvi: Cristo, la divina promessa umanizzata in Gesù nel ‘secondo Tempo’, il Verbo di Dio divenuto Parola umana; lo spirito dell’Amore, della Luce, della Sapienza, circoscritto in un Raggio che, attraverso la coscienza, tocca lo spirito e la mente dell’uomo, per insegnare loro a trasmettere i Miei pensieri.

 

4. [ins. 29, 27-28]: Io sono Cristo, Colui che fu perseguitato, bestemmiato e sminuito e colpevolizzato in questo mondo. Io vengo a voi, dopo tutto quello che Mi è stato fatto nel ‘secondo Tempo’ in Gesù, per darvi ancor più la prova, che vi ho perdonato e che vi amo.

5. Denudato sopportai la Croce, e proprio così ritorno a voi, perché ai vostri occhi il Mio Spirito e la Mia verità non sia occultata dietro l’abito dell’ipocrisia o della menzogna. Ma tanto più, possiate riconoscerMi, purificando dapprima il vostro cuore.

 

6. [ins. 68, 33]: Oggi vi dico: “Qui c’è il Maestro, – Colui che le folle chiamavano il Rabbi di Galilea”. Vengo a darvi la Dottrina di sempre, l’insegnamento dell’amore. Il banchetto di festa al quale Io vi invito oggi, è spirituale, pure il Pane ed il Vino. Ma oggi, come allora e come sempre, Io sono la Via, la Verità e la Vita.

 

Sui luoghi della rivelazione e sui riceventi delle comunicazioni divine

7. [ins. 36, 24-25]: Ricordatevi che Io sono il Verbo divino; che l’Essenza divina che in questa Parola ricevete, è Luce da questo Spirito-Creatore; ricordate che ho lasciato in ciascuno di voi una parte del Mio Spirito. 8. Pertanto, quando osservate la povertà che avvolge il gruppo che ascolta Me, e l’umiltà della stanza nella quale siete radunati, nel silenzio chiedeteMi: “Maestro, perché non scegli per la Tua manifestazione in questo tempo, qualcuno di quei grandi templi o chiese, dove Ti possano essere offerti ricchi altari e cerimonie solenni degni di Te?”

9. Io risponderò a quei cuori che pensano così del loro Maestro: “Non sono gli uomini ad averMi guidato a questa povertà, sono Io che ho cercato per la Mia manifestazione, la modesta abitazione nel povero sobborgo della vostra città, per farvi comprendere con ciò, che non sono i tributi materiali oppure le offerte esteriori che Io vengo a cercarvi, ma al contrario, se sono tornato, è stato per predicare di nuovo l’umiltà, affinché in essa troviate la spiritualità”.

 

10. [ins. 226, 38-39]: Alcuni non credono nella Mia presenza, perché giudicano la povertà e l’umiltà di questo ambito e l’insignificanza dei portatori della voce attraverso i quali Mi annuncio. Tuttavia, se tali dubbiosi studiassero la vita di Cristo, riconoscerebbero che Egli non ha mai cercato sfarzo, né onore né ricchezze.

11. Altrettanto, poveri e umili possono essere questi luoghi, come la stalla e la paglia dove sono nato.

 

12. [ins. 87, 11-12]: Non pensate che per questa nuova manifestazione Io abbia scelto questa nazione solo nell’ultima ora, tutto era già previsto fin dall’Eternità. Questo suolo, questa razza, il vostro spirito, furono preparati da Me, così come, pure il tempo della Mia presenza era stato anche predeterminato tramite la Mia Volontà.

13. Ho disposto di cominciare con le Mie comunicazioni fra i più umili, fra coloro che hanno conservato lo spirito e la mente vergini. In seguito ho permesso che tutti giungessero da Me affinché alla Mia Tavola non ci siano distinzioni né favoritismi. La Mia parola mandata su questo popolo era semplice e modesta nella sua forma, accessibile per voi, ma il suo contenuto colmo di chiarezza era profondo per il vostro spirito, perché Io, benché sia l’Arcano, Mi manifesto e Mi esprimo sempre con semplicità e chiarezza. Io non sono per nessuno un Mistero; il segreto e il mistero sono figli della vostra ignoranza.

 

14. [ins. 234, 37-30]: I primi che Mi ascoltarono, trattarono la Mia Opera come un albero, tagliando i primi rami per trapiantarli in differenti territori. Alcuni interpretarono bene i Miei insegnamenti, altri equivocarono il cammino.

15. Piccoli erano i gruppi che si riunivano all’ombra di umili spazi, ma quando questi si moltiplicarono e le folle crebbero, Io li ho chiamati all’unificazione affinché tutti si riconoscessero come discepoli di un unico Maestro, e tutti esercitassero l’istruzione allo stesso modo, affinché la semenza fosse seminata, ma non secondo il libero arbitrio dei contadini, ma secondo la Volontà divina.

16. Davanti all’Arca spirituale della Nuova Alleanza le moltitudini promisero sottomissione, obbedienza e buona volontà, ma quando irruppero con forza uragani e tempeste e sferzarono i rami dell’albero, alcuni si indebolirono, mentre altri, impassibili, rimasero stabili a insegnare ai nuovi operai a coltivare la terra. 17. Ci furono quelli che riconoscendo la grandezza di questa Rivelazione, han cercato di penetrare nei Miei arcani, più di quanto sia la Mia Volontà, al fine di appropriarsi di un sapere e di un potere che doveva renderli superiori agli altri; tuttavia non hanno tardato a incontrarsi davanti alla Mia Giustizia.

18. Altri, non sapendo scoprire la grandezza di quest’Opera nella purezza e nella semplicità, hanno copiato da sette e chiese, dei riti, simboli e cerimonie, credendo in tal modo di dare solennità alle Mie manifestazioni.

 

19. [ins. 329, 28-30]: Fin da quando questa Comunicazione cominciò a rivelarsi, il vostro spirito ne fu illuminato tramite i Miei insegnamenti, anche se sorsero dei miscredenti sia tra coloro che erano di intelletto istruito, sia tra i rudi e ignoranti.

20. Quanti argomenti per rinnegare questa Rivelazione! Quanti tentativi per distruggere questa Parola! Ma nulla ha fermato il corso del Mio messaggio. - Al contrario, più si è combattuta quest’Opera, più fu accesa la fede degli uomini, e più tempo passava, maggiore diventò il numero dei destinatari ai quali Io trasmettevo la Mia parola.

21. Cosa vuol dire questo? Che il potere umano non sarà mai in grado di impedire che la Potenza divina svolga i Suoi piani.

 

22. [ins. 329, 37]: Quando il popolo si radunava in questi luoghi di assemblea, lo ha sempre fatto senza paura davanti al mondo, sempre colmo di fiducia nella Mia presenza e la Mia protezione, ed Io gli ho dimostrato che la sua fede era criptata nella Verità.

 

23. [ins. 213, 71-72]: Tra questa gente sorse un nuovo apostolato, fatto da cuori semplici e umili, ma colmi di amore e fede per seguirMi. Non poteva mancare tra loro un nuovo Tommaso che necessitasse vedere, per credere nella Mia presenza, – un nuovo Pietro che, pur credendo in Me, Mi rinnegasse per paura dell’umanità, e un nuovo Giuda Iscariota che mi tradisse, cambiando la Mia parola e la Mia verità per denaro e lusinghe.

24. Le moltitudini che formano questo popolo, continuarono ad aumentare e si diramarono sulle cittadine, contee e villaggi, e da questo popolo sorsero apostoli della verità e dell’onestà, operai dediti pieni di zelo per la Dottrina del loro Signore, e profeti puri di cuore che annunciarono la Verità.

 

25. [ins. 110, 9]: Io ho cambiato tutto per la Mia nuova manifestazione: luoghi e mezzi di comunicazione per annullare l’ignoranza, la confusione e la cattiva interpretazione che si è dato alle Mie precedenti rivelazioni. Così come il Sole sorge nell’oriente e voi lo vedete allo zenit a mezzogiorno, per poi contemplarlo come si occulta in occidente, così la Luce del Mio Spirito è venuta di volta in volta, da oriente a occidente, per non limitare la Mia grandezza e la Mia Potenza a luoghi, a uomini o a razze.

 

26. [ins. 191, 33-36]: Mi era sufficiente che Mi ascoltassero in pochi, affinché costoro trasmettessero successivamente la testimonianza ai loro fratelli. Io so che, se avessi chiamato qui tutti gli uomini, la maggior parte non si sarebbe presentata, perché occupati a incontrarsi con gli affari del mondo. Mi avrebbero rinnegato, e impedito a uomini di buona volontà di ascoltarMi.

27. Qui, nel raccoglimento di questo umile luogo nel quale Mi manifesto, sto facendo germogliare la Mia Semenza. Riunisco i cuori semplici in gruppo, e quando poi, lontani dal frastuono della vita materiale, parlo loro dell’Amore, dell’Eterno, dello Spirito, dei veri valori umani e spirituali, preparandoli alla contemplazione della vita con la consapevolezza, e non attraverso i sensi.

28. Questi piccoli Io li chiamo discepoli, e loro, che non hanno mai posseduto niente, che non sono mai stati considerati dal prossimo, riempiti della soddisfazione di essere stati chiamati da Me, sorgeranno a una nuova vita. Essi si eleveranno con la convinzione e l’alto sentimento di poter essere utili per il loro prossimo, perché il Signore ha posto in loro la Sua rivelazione e mostrato loro la via dell’amore.

29. Ci saranno quelli che li rinnegheranno e li canzoneranno perché sono detti discepoli di Cristo, – ma in verità vi dico: pur se sarà loro negata la Grazia, continueranno a essere Miei discepoli!

 

30. [ins. 291, 32-34]: Il mondo sta aspettando che la Mia voce lo chiami; il cuore dell’umanità, benché morto alla fede, aspetta che gli si avvicini la voce di Cristo dicendo: «Alzati e cammina!».

31. I morti e ciechi, i malati e gli emarginati formano un popolo molto grande. Io Verrò a loro, perché coloro che soffrono spiritualmente e corporalmente sono più ricettivi alla Mia presenza. I grandi del mondo, quelli che hanno potere, ricchezze e magnificenze mondane, credono di non aver bisogno di Me, e non Mi aspettano. – Che cosa potrebbe dare loro, Cristo, se dicono di avere già tutto? Forse alcuni beni spirituali, oppure un posto nell’Eternità? – Ma questo non li interessa!

32. Ecco il motivo per cui ho cercato queste schiere di poveri e malati nel corpo e nello spirito, per annunciare loro la Mia Dottrina, perché Mi desideravano e Mi cercavano. Così fu naturale che questi percepissero la Mia presenza, quando fu il tempo di mostrarMi nuovamente all’umanità.

 

La trasmissione delle comunicazioni divine

33. [ins. 331, 1-13]: Chi dubita di questa Comunicazione attraverso la facoltà dell’intelletto umano, è come se negasse il suo stato di superiorità nei confronti delle altre creature, come se negasse il suo stesso spirito e non volesse rendersi conto del livello spirituale e intellettuale che ha finalmente raggiunto attraverso molte prove, amarezze e lotte.

34. Rinnegare che Io Mi annuncio per mezzo del vostro intelletto oppure tramite il vostro spirito, significa rinnegare se stessi e collocarsi al posto delle creature inferiori.

35. Chi ignora, che l’uomo è figlio di Dio? Chi non sa di portare, uno spirito in sé? – Perché allora non credere che fra il Padre e i Suoi figli, non debba esserci una o più forme per comunicare tra entrambi?

36. Se Io sono Intelligenza, vi cerco per mezzo del vostro intelletto; se Io sono Spirito, vi cerco attraverso il vostro spirito. Ma come vogliono comprendere e accettare questa Verità, quelli che negano la Mia comunicazione, se non hanno mai voluto guardarMi e riconoscerMi come Spirito? Nei loro cuori hanno sviluppato molti pregiudizi, come quella di credere che Io sono un Essere divino in forma umana che dev’essere rappresentato tramite simboli e immagini, per comunicare con Me attraverso questi.

37. Nel corso dei secoli, l’umanità che Mi ha cercato in questo modo si è abituata al mutismo delle loro immagini e forme, davanti ai quali ora pregano e offrono riti, e nei loro cuori si è venuta a formare l’opinione che nessuno è degno di vedere, udire e sentire Dio, dicendo che Io sono infinitamente troppo alto per avvicinarMi agli uomini. Questi credono di offrirMi un omaggio di ammirazione, ma si sbagliano, poiché chi sostiene che Io sia troppo grande per occuparMi di creature così piccole come l’uomo, è un ignorante che rinnega la cosa più bella che il Mio Spirito vi abbia rivelato: l’umiltà!

41 Per voi peccatori, è naturale che nel vostro peccato vi sentiate distanti da Me. Io invece sento che, tanto più errori commettete e più macchiate il vostro spirito, meno necessario è che Io Mi rivolga a voi per darvi Luce, per porgervi la Mano per guarirvi e mettervi in salvo.

42. Io sapevo che quando avrei voluto comunicare coi Miei figli, molti Mi avrebbero rinnegato; e perciò già a quel tempo ho annunciato il Mio ritorno, ma nel contempo ho fatto capire che la Mia presenza sarebbe stata spirituale. Se però dubitate di questo, ricorrete alla testimonianza di quei quattro discepoli che hanno scritto le Mie parole nei loro Vangeli.

Come sarei potuto tornare nel mondo come Uomo e versare nuovamente il Mio sangue? Sarebbe come considerare sterile la Mia Opera e il Mio Sacrificio di quel tempo; sarebbe come giudicare che da allora fino ad oggi, l’umanità non si è evoluta spiritualmente!

Io so che, nonostante il vostro materialismo di questo tempo, nel profondo del vostro essere tendete a questo: a incontrare lo spirito evoluto! E per questo motivo che la Mia comunicazione di adesso è spirituale

43. Io sono qui in spirito. Dalla ‘nuvola’ luminosa invio la Mia parola, umanizzandola attraverso questi portavoce, come una lezione preparatoria per quella comunicazione a cui tutti dovranno arrivare: al dialogo da Spirito a spirito!

 

44. [ins. 54, 51-52]: Il pensiero divino, attraverso i Miei portatori della voce, in estasi, si è tramutato in parole che, unite in frasi, han formato e definito una Dottrina spirituale, colma di rivelazioni e perfetti insegnamenti.

45. Questo è il Consolatore promesso. Questo è quello Spirito di Verità annunciato che sarebbe venuto a dirvi tutto. La preparazione inizierà ora. Verranno tempi in cui necessiterete di qualcuno che possieda forza nel suo spirito e vi guidi con la nobiltà e la semplicità del suo cuore, con sapienza e carità.

 

46. [ins. 168, 48]: Il Mio insegnamento viene a portare Luce nell’intelletto, ma non stupitevi del modo in cui vengo a voi in questo tempo; non confondetevi, né che Io vi diventi familiare. 47. Quando la Mia Luce giunge all’intelletto di quell’uomo che Mi serve come portatore della voce, si riduce in vibrazioni che si traducono in parole di sapienza e di amore. Quanti gradini della Scala del Cielo il Mio Spirito deve discendere, per giungere a voi in questa forma! Ed ho dovuto mandarli anche al Mio ‘mondo spirituale’, affinché ci fosse un’ampia spiegazione dei Miei insegnamenti.

 

48. [ins. 262, 40-41]: Mi annuncio attraverso l’intelletto umano, perché il cervello è ‘l’apparato’ creato perfettamente dal Creatore, affinché in questo si manifestasse l’intelligenza che è la Luce dello Spirito.

49. Questo ‘apparato’ è il modello che non potrete mai copiare con tutta la vostra scienza. Userete la sua forma e la sua costituzione come un modello per le vostre creazioni, tuttavia non raggiungerete mai la perfezione che hanno le Opere del vostro Creatore. – Perché dubitate che Io possa usare ciò che ho creato?

 

50. [ins. 91, 12-16]: In tutti i tempi il Mio Amore di Maestro ha sempre badato all’istruzione di cui gli uomini avevano bisogno, e sono sempre venuto a parlare con loro in sintonia con la loro maturità spirituale e la loro evoluzione intellettuale.

51. Io sono venuto da voi perché ho visto che la parola umana e le dottrine che avete creato non calmano la sete ardente del vostro spirito: sete di Luce, sete di Verità, di Eternità e di Amore. Perciò Mi sono presentato da voi servendoMi di uomini umili, ignoranti e rozzi a capire, e li induco a cadere nell’estasi dell’intelletto e dello spirito, affinché dalla loro bocca fluiscano i Messaggi del ‘terzo Tempo’. 52. Essi, per essere degni di ricevere e trasmettere i Miei pensieri divini, dovettero combattere contro il materialismo e le tentazioni del mondo. Così, rinunciando alla propria personalità e punendo la propria vanità, hanno raggiunto una completa dedizione del loro essere in breve tempo, prestando intendimento all’ispirazione divina, permettendo che dalle loro labbra giungesse una Parola colma di sapienza, di tenerezza, di giustizia, di balsamo e di pace.

53. Ci sarà sempre chi non riesce a comprendere come mai questi, senza che il Mio Spirito discenda su questi cervelli e li illumini solo un Raggio della Mia Luce, siano in grado di esprimere così tanto sapere con le loro Parole e versare così tanta essenza spirituale sulla moltitudine. A questi tali Io dico: neanche la stella-re, come voi chiamate il Sole, necessita raggiungere la Terra per illuminarla, poiché è sufficiente che la luce inviata da quella distanza al vostro pianeta, la bagni di luce, calore e vita.

54. Così lo Spirito del Padre, come un Sole di immensa potenza, illumina e ravviva tutto attraverso la Luce che Egli invia sopra tutte le creature, sia spirituali che materiali.

55. Quindi, comprendete che, dov’è la Mia Luce, è anche presente il Mio Spirito.

 

56. [ins. 284, 2-3]: Una Scintilla di Luce del Mio Spirito, un riflesso del Verbo divino è ciò che si deposita nella Coscienza del portatore della voce, attraverso il quale vi faccio ascoltare il Mio messaggio. – Quale umano portatore della voce potrebbe ricevere tutta la potenza del Verbo? Nessuno! E in verità, vi dico: costui non sa nemmeno cos’è il Verbo!

57. Il Verbo è Vita, è Amore, è Parola di Dio, ma di tutto questo il portatore della voce può ricevere solo un atomo. Tuttavia, qui, in quel Raggio di Luce, in quell’Essenza, potrete scoprire l’Infinito, l’Assoluto, l’Eterno. 58. Per parlare di Me, lo posso fare sia attraverso grandi Opere, sia attraverso piccole e limitate manifestazioni. Io sono in Tutto! Tutto parla di Me, ed è altrettanto perfetto sia il grande come il piccolo. Occorre solo che l’uomo osservi, rifletta e studi.

 

59. [ins. 217, 15-18]: Non è stato ‘il Mio Verbo’ a incarnarsi nuovamente. In questo tempo Io sono «sulla nuvola», il simbolo per l’aldilà, da dove procede il Mio Raggio che illumina la mente del portatore della voce.

60. A Me è compiaciuto comunicare attraverso l’uomo, e la Mia decisione è perfetta. Io conosco l’uomo perché l’ho creato Io. Posso servirmi di lui perché l’ho formato, e posso rivelare la Mia Gloria attraverso la sua mediazione, perché l’ho creato per magnificarMi in lui.

61. L’uomo! Egli è la Mia immagine perché è intelligenza, vita, consapevolezza, volontà, perché possiede qualcosa di tutti i Miei attributi, e il suo spirito appartiene all’Eternità.

62. Molto spesso siete più piccoli di quanto crediate, e altre volte siete più grandi di quanto possiate immaginare.

 

63. [ins. 162, 9-11]: Se meditate un poco e studiate le Scritture, vedrete che attraverso tutti i profeti, è una sola l’Essenza che la Parola ha consegnato agli uomini. Essi hanno dato agli uomini ammonimenti, rivelazioni e messaggi, senza gli errori del culto materializzato che il popolo professava a quel tempo. Hanno insegnato come obbedire alla Legge e alla Parola di Dio, aiutando gli uomini ad entrare in contatto con il loro Padre celeste.

64. O popolo: non trovi una grande somiglianza fra quei profeti e questi portatori della voce attraverso i quali Io vi sto parlando ora? Anche sulle labbra di questi ultimi pongo l’essenza della Mia Legge, e tramite le loro parole giunge a voi la Mia ispirazione, e da questi irrompe raggiante l’insegnamento che invita la moltitudine a ricercare il loro Dio nel modo più puro. Essi parlano senza temere che fra la moltitudine che li ascolta si trovino anche spie o fanatici, compiono con devozione la loro missione al servizio del Padre, affinché per questo, possano essere condotti a far parlare Lui all’umanità, ed Io offra loro queste istruzioni che aprano agli uomini nuove vie di Luce.

65. O popolo, non solo esiste una grande somiglianza tra quei profeti e questi portatori della voce, ma esiste anche un perfetto rapporto fra di loro. Quelli annunciarono di questi, e allora predissero molto tempo prima ciò che questi servitori di oggi avrebbero visto.

 

66. [ins. 294, 49]: Non tutti i Miei portatori della voce hanno saputo o voluto prepararsi a servire Me, e spesso Io ho dovuto mandare la Mia Luce sul loro intelletto impuro occupato dal superfluo, se non dal peccaminoso. Tramite le loro trasgressioni Mi hanno chiamato sul Piano della Giustizia, perché il loro intelletto era privo di ogni ispirazione e le loro labbra prive di ogni sincerità per esprimere il messaggio di Dio. 67. In questi casi, la schiera di ascoltatori chiudeva gli orecchi a quelle povere manifestazioni; tuttavia apriva il proprio spirito per sentire in loro la Mia presenza e ricevere la Mia Essenza. Il popolo si basava dell’Essenza che in quei momenti inviava loro la Mia Misericordia, ma il piedistallo ne impediva il messaggio, se questo non sgorgava dalle sue labbra, costringendo i presenti a tenere il Dialogo con il suo Maestro, da spirito a Spirito, quando ancora lui non era pronto a ricevere la Mia ispirazione in quella forma.

 

La forma delle Comunicazioni

68. [ins. 159, 26]: La Mia istruzione da Maestro comincia sempre nella stessa forma, perché contiene lo stesso Amore. Inizia nell’Amore e finisce nella Misericordia, – due Parole nelle quali è contenuto tutto il Mio insegnamento. Sono questi elevati sentimenti che danno forza allo spirito, per raggiungere le regioni della Luce e della Verità.

 

69. [ins. 247, 56b]:  Potete dire che la forma esteriore del linguaggio con il quale ho parlato nel ‘secondo Tempo’ e quella che uso adesso, sia diversa; e in parte avreste ragione, perché Gesù, a quel tempo vi parlava con dei termini e modi d’esprimersi abituali della popolazione nella quale viveva, come lo faccio oggi secondo la mentalità di coloro che ascoltano la Mia parola. Tuttavia, l’essenza proveniente da quella Parola pronunciata, in uno e nell’altro tempo, è il medesimo, è una e inalterabile. Nonostante ciò, questo è passato inosservato da molti i cui cuori sono induriti e la mente è chiusa.

 

70. [ins. 262, 45]: O miscredenti! Venite e ascoltateMi con frequenza, e la Mia parola vincerà il vostro dubbio. Se il modo d’espressione della Mia parola vi sembra che non sia lo stesso che avevo una volta, allora vi dico che non dovete attenervi alla forma, all’esteriore, ma cercarne quel senso che è similare. 71. L’essenzialità, il senso, è sempre uno, perché il Divino è eterno e immutabile, ma la forma nella quale giunge a voi la Rivelazione, oppure attraverso la quale vi faccio sapere un’ulteriore parte della Verità, si mostra sempre in sintonia con la facoltà d’accoglienza o dello sviluppo raggiunto.

 

La presenza di entità dall’aldilà durante gli insegnamenti di Cristo

72. [ins. 213, 16]: In verità vi dico, che nei momenti in cui la Mia parola vibra per l’intelletto dell’uomo, migliaia e altre migliaia di entità disincarnate stanno qui assistendo alla Mia manifestazione e ascoltano la Mia voce; il loro numero è sempre più grande di quelli presenti nella materia. Come voi, esse salgono lentamente in alto dalla tenebra, per entrare nel Regno della Luce.

 

73. [ins. 345, 81-82]:  È la Mia parola che voi udite sulla Terra attraverso la comprensione umana, e l’ascoltano pure altri spiriti abitanti su una scala superiore alla vostra, così come la stanno sentendo degli spiriti dimoranti in altre scale ancora superiori, perché questo ‘concerto’ che il Padre intavola nel ‘terzo Tempo’ con gli spiriti, è universale. 74. Io l’ho detto: il Mio Raggio è universale, la Mia parola e la Mia Essenza sono anch’essi universali, e Mi sentono perfino gli esseri spirituali sul gradino più alto che hanno raggiunto. Voi Mi sentite adesso in questa Comunicazione attraverso la forma più imperfetta, quella tramite l’uomo.

75. Per questo Io vi sto preparando per Comunicazioni superiori, affinché quando entrerete nello spirituale lasciando del tutto questa Terra, potrete quindi riunirvi su di un nuovo gradino di vita, per ascoltare il ‘concerto’ che il Padre intavola con il vostro spirito. 76. Oggi voi state ancora nella materia, rallegrate il vostro cuore e il vostro spirito con questa Parola, e quegli esseri che vi appartenevano sulla Terra, quelli che voi chiamavate ancora padre, sposo, sposa, fratello, figlio, parente o amico, si trovano su altri gradini di vita e sentono la stessa Parola; ma per loro il suo contenuto, la sua essenza, è un’altra, anche se sperimentano della stessa gioia, della stessa delizia, dello stesso incoraggiamento e il medesimo Pane.  

 

[ins. 303, 13-14]: Io invio a ogni mondo un raggio della Mia Luce; a voi che avete ricevuto questa Luce sotto forma di Parola umana, così come ad altre dimore gli arriverà attraverso l’ispirazione.

78. Alla luce di quel Raggio divino si uniranno tutti gli esseri spirituali, facendone una scala che li porterà allo stesso punto, al Regno spirituale promesso a tutti, essendo particelle spirituali della Mia Divinità.

 

Il limite temporale delle Comunicazioni

79. [ins. 230, 61-63]: Il Mio Regno discende sull’umanità sofferente, e la Mia parola risuona attraverso gli eletti di questo tempo, affinché coloro che Mi ascoltano si convertano e siano di conforto agli uomini.

80. In ogni tempo ho avuto intermediari tra gli uomini e la Mia Divinità; erano miti e umili di cuore quelli che Mi hanno servito. Ora sto preparando i Miei insegnamenti ai nuovi messaggeri, affinché la buona notizia tra gli uomini sia il risveglio alla vita spirituale.

81. Molti di coloro che si incontrano già addestrati a svolgere una missione spirituale nobile, dormono ancora, sparsi per il mondo! Si risveglieranno, e dimostreranno il loro progresso spirituale, quando nella loro nobiltà dei loro sentimenti diventeranno esseri utili per il prossimo. Saranno umili, e mai si vanteranno di superiorità.

 

82. [ins. 291, 43-44]: La Mia Opera deve giungere all’umanità ripulita, affinché questa cominci a osservare la Mia Legge, abbracciando la croce della sua redenzione.

83. Io l’ho promesso agli uomini, all’intera umanità, e lo farò perché la Mia parola è quella di un Re; invierò loro il grano d’oro attraverso i Miei discepoli, e questo servirà per prepararsi, affinché presto si possano rallegrare con la comunicazione da spirito a Spirito. Non appena concluso il 1950, né qui né in qualche altro luogo rivolgerò una comunicazione attraverso l’intelletto di un portatore della voce.

[indice]

 

Cap. 5

Il motivo per la nuova Rivelazione di Dio

 

La Volontà di Dio di redimere

1. [ins. 178, 79-80]: Se nel mondo non ci fosse l’ignoranza, se non scorresse il sangue, se non esistessero dolore e miseria, non ci sarebbe nessun motivo che il Mio Spirito si materializzasse, rendendosi percettibile ai vostri sensi. Tuttavia ne ho bisogno, se questo Mio solo Amore può salvarvi in questi momenti; e per questo sono venuto.

2. Se non vi amassi, – che M’importerebbe perdervi, e che M’importerebbe del vostro dolore? – Ma Io sono vostro Padre – un Padre che in Sé sente il dolore del figlio, perché ogni figlio è una Mia particella. Perciò vengo a darvi in ogni Mia parola e in ogni ispirazione la Luce della Verità, che rappresenta la Vita per lo spirito.

 

3. [ins. 268, 31]: Io sono qui fra di voi e busso al vostro cuore. Credete forse, che la Mia Pace sia completa, quando vi osservo ingarbugliati in continua guerra? Per questo sono venuto come un grande Guerriero, per lottare contro la tenebra e contro il maligno, e con Me sono pure venuti gli spiriti del Bene, il mondo spirituale, per compiere la Mia Opera. Quanto tempo durerà questa lotta? Fino a quando tutti i Miei figli saranno salvati? Ma non ho portato del dolore, voglio solo trasformare voi con l’Amore. 

 

4. [ins. 142, 31a]: La Mia parola sarà scomoda per gli uomini, come nei tempi passati, ma Io dirò loro la Verità. Senza svelarlo a nessuno, ho dato dell’ipocrita, all’ipocrita; dell’adultero, all’adultero; e dell’iniquo, all’iniquo. La Verità fu deformata, ed era necessario che risplendesse così come adesso, dove la Verità era stata occultata, e perciò deve sorgere nuovamente davanti agli occhi degli uomini. 

 

5. [ins. 122, 52-53]: Non una, ma più volte e in diversi modi ho annunciato e promesso ai Miei discepoli la Mia nuova venuta. Ho profetizzato loro i segni che avrebbero annunciato la Mia venuta: segni nella natura, avvenimenti tra l’umanità, guerre mondiali, e il peccato nella sua maggiore altezza! E affinché il mondo non si confonda aspettandoMi di nuovo come Uomo, gli ho fatto sapere che Cristo sarebbe venuto ‘sulla nuvola’, cioè nello spirito.

6. Quella promessa fu adempiuta! Qui il Maestro è nello Spirito, e parla al mondo. Qui c’è il Possessore della Pace e del Regno della Luce, il Quale costruisce un enorme immensa Arca, dove gli uomini possano rifugiarsi e salvarsi, come nel ‘primo Tempo’, quando Noè costruì l’Arca per salvare la semenza umana.

 

7. [ins. 337, 38]: Il modo in cui Mi sono rivelato in questo tempo, è diverso che nel ‘secondo Tempo’, ma il Mio proposito è uguale: salvare l’umanità e allontanarla dal turbinio che ha incontrato sulla sua via e dalla quale non ha potuto liberarsi. 8. La tentazione si è scatenata in tutta la sua forza, e l’uomo è caduto come un debole bambino sperimentando grandi sofferenze. Esso vuota il suo calice di sofferenza e, mieloso, Mi invoca nella sua confusione, e il Padre sta presso di lui. 9. Nel calice restano ancora le feci, ma Io vi aiuterò a sopportare quei dolori che sono le conseguenze della vostra disobbedienza. Ben per voi che Mi sentite, perché sarete forti! Ma che cosa sarà degli altri, quando quel grande dolore li colpirà? Non soccomberà il loro spirito per mancanza di fede? La preghiera d’Israele[5] li sosterrà!

 

10. [ins. 287, 19-20]: Vengo a cercarvi con infinito Amore. Ho messo nel vostro spirito così tanta grazia e così tanti doni, che non sono disposto a perdere nessuno dei Miei figli. Siete parte del Mio Spirito, siete qualcosa del Mio Essere. – È sbagliato che Io vi cerchi con tanto affanno e amore?

11. Sempre, quando discendo a darvi la Mia parola, incontro ‘gli ultimi’ tra la folla; sono quelli che più Mi chiedono nei loro cuori. Ma Io, rispondendo sempre alle loro domande, li appago.

12. Oggi, gli ultimi Mi chiedono: qual è lo scopo della Mia nuova venuta? Al che, Io rispondo che è il senso di rendere gli uomini capaci di ritornare da se stessi, alla loro purezza originale. 

 

L’eliminazione di errori e forme di culto esteriore

13. [ins. 316, 4]: Per l’umanità, il ‘terzo Tempo’ è iniziato pienamente. Sono passati all’incirca 2000 anni da quando venni a darvi la Mia parola, e quella Dottrina, nonostante il tempo trascorso, non è ancora stata riconosciuta dall’intera umanità, perché non sono amato da tutti i Miei figli. Ma tuttavia, tutti Mi rendono culto, tutti cercano un unico Spirito divino, che è il Mio. Ma non vedo nessuna unità fra gli uomini, non vedo fra di loro la stessa fede, la stessa elevazione e conoscenza, e perciò vengo come Spirito Santo, per unirli a Me, per perfezionarli con la Mia Dottrina di verità, con la Mia immutabile Parola, con la Mia Legge della Giustizia e dell’Amore. 

 

14. [ins. 99, 7-8]: L’offuscamento della mente, la mancanza di fede, l’ignoranza della Verità, sono tenebre per lo spirito, e oggi per questo l’umanità si trova persa. Quanto sono moltiplicati gli uomini che camminano senza sapere né preoccuparsi verso dove vanno!

15. Io sapevo che per gli uomini sarebbe venuto un tale tempo, colmo di dolore, confusione, incertezza e sfiducia. Ho promesso di venire a salvarvi da questa tenebra, ed eccoMi qui: Io sono lo Spirito di Verità. – Perché Mi volete di nuovo come Uomo? Non vi ricordate che sono morto come Uomo e vi ho detto che vi avrei aspettato nel Mio Regno? Con ciò, vi faccio comprendere che lo Spirito è eterno, immortale. 

 

16. [ins. 252, 37-40]: La Mia parola in questo tempo viene a ricordarvi il passato, a rivelarvi i misteri e annunciare il futuro. Raddrizzerà ciò che gli uomini hanno contorto e distorto, perché Io, come Custode della Verità, vengo con la Spada del Mio Zelo e della Mia Giustizia, per abbattere tutto ciò che è falso, per distruggere l’ipocrisia e la menzogna, per scacciare nuovamente dal tempio i commercianti della verità.

17. Comprendete, che non avete bisogno di cercare la verità nei libri, nei consigli o nei comandamenti fatti dagli uomini, per raggiungere la vostra salvezza.

18. Voi tutti state per essere salvati, ma non trovo nessuno che stia già sulla terraferma; siete naufraghi in mezzo a una notte di tempesta, in cui ognuno lotta per se stesso, senza pensare al suo fratello, perché la sua vita è in pericolo.

19. E in verità vi dico: Io sono il vostro unico Salvatore, Colui che viene un’altra volta alla ricerca di coloro che si sono smarriti, perché si allontanarono dalla rotta, che è la Legge! Io vengo ad illuminare il vostro cammino, affinché giungiate a quella terra, in quella terra benedetta che vi aspetta, perché nel suo grembo cela infiniti Tesori per lo spirito.

 

20. [ins. 264, 35-36]: Se a quel tempo si diedero false interpretazioni ai Decreti divini, anche adesso si è falsificata la Mia Dottrina, e fu necessario che il Maestro venisse di nuovo per aiutarvi a liberarvi dai vostri errori, dato che da se stessi, sono molto pochi quelli che ce la fanno a liberarsi dalla confusione.

21. Certamente ho promesso a quel tempo che sarei ritornato, ma devo anche dirvi che l’ho fatto perché sapevo che sarebbe venuto il giorno in cui l’umanità, credendo di vivere sulla via dei Miei insegnamenti, ne sarebbe stata molto distante; ed è questo il tempo che ho annunciato per il Mio ritorno.

 

22. [ins. 91, 33]: Nel ‘secondo Tempo’, Cristo – lo stesso  che vi sta parlando in questo istante – si è fatto Uomo e venne ad abitare sulla Terra. Ma ora lo avete nello Spirito, compiendo così una promessa che Egli ha fatto all’umanità: quella di ritornare in un nuovo tempo, a portarvi la suprema consolazione e la Luce della Verità, illuminando e spiegando tutto ciò che era stato rivelato agli uomini. 

 

23. [ins. 361, 28-29]: L’umanità è disorientata, ma Io son venuto per guidarla con la Luce del Mio santo Spirito, e perché sia riconosciuta la Mia parola nella sua essenza.

24. Nel corso del tempo quegli Scritti che lasciarono i Miei discepoli, sono stati alterati dagli uomini, e per questo c’è divisione tra le religioni. Ma Io sono venuto a spiegare tutti i Miei insegnamenti, per unire l’umanità in una sola Luce e in una sola volontà. 

 

25. [ins. 287, 51]: Oggi nel mondo si apre una nuova fase nella quale l’uomo aspirerà a una maggior libertà per il suo pensiero, nella quale lotterà per rompere le catene della schiavitù che il suo spirito ha trascinato. E’ il tempo in cui vedrete il popolo superare le barriere del fanatismo in cerca di nutrimento spirituale e di vera Luce. Ed Io vi dico, che tutti quelli che per un istante giungono a sperimentare la gioia di sentirsi liberi per meditare, per esaminare e praticare, giammai torneranno volontariamente alla loro prigionia, perché ora i loro occhi hanno contemplato la Luce, e il loro spirito si è incantato davanti alle divine Rivelazioni.

 

26. [ins. 279, 61-64]: Io sapevo che di generazione in generazione gli uomini avrebbero sempre di più mistificato la Mia Dottrina, adulterando la Mia Legge e falsificando la Verità. Io sapevo che gli uomini avrebbero dimenticato la Mia promessa di ritornare, e che non si sarebbero più considerati come fratelli, uccidendosi reciprocamente con le armi più crudeli, più vili e perverse.

27. Ma ora è giunto il tempo e il giorno promesso, ed eccoMi qui. Non giudicate la forma che ho scelto per comunicare con voi; perché non il mondo ha da giudicarMi, ma sono Io a giudicare l’umanità, perché questo è il tempo del suo Giudizio.

28. Io vengo a stabilire un regno nel cuore dell’umanità, non un regno materiale come molti si aspettano, ma spirituale, e la cui forza provenga dall’amore e dalla giustizia, e non dai poteri del mondo.

29. Vedo che certi sono sorpresi di sentirMi parlare così, ma Io vi domando: “Perché volete sempre immaginarMi vestito con seta, oro e pietre preziose? Perché volete in tutti i tempi, che il Mio Regno sia di questo mondo, mentre Io vi ho rivelato il contrario?”

 

30. [ins. 279, 72-74]: Vi ho già predetto, che la lotta sarà veemente, perché ciascuno crede che la sua religione sia perfetta, e impeccabile il suo modo di esercitarla. Ma Io vi dico che se fosse così, non avrei nessun motivo di venire in questo tempo e di parlarvi.

31. Io vi sto ispirando una Dottrina profondamente spirituale, perché vedo che impera il paganesimo nelle vostre forme di culto, e che la cattiva semenza del fanatismo vi ha avvelenato di ignoranza e sentimenti di odio.

32. La Mia Spada della Luce sta nella Mia destra; Io sono il Guerriero e il Re che viene a distruggere tutte le avversità, tutto il male esistente e tutto il falso. Quando la Mia lotta sarà cessata e i cuori avranno imparato ad unirsi, per pregare e per vivere, lo sguardo del vostro spirito scoprirà la Mia presenza nell’infinita Luce e nell’eterna Pace. “Questo è il Mio Regno”, vi dirò, e: “Io sono il vostro Re, perché è per questo che esisto, ed è per questo che vi ho creato, per governare”

 

Chiarimento sulla vera Vita

33. [ins. 90, 5-7]: Tutti gli uomini sanno che Io sono il Padre di tutto il Creato e che il destino degli esseri sta in Me; tuttavia non ho ricevuto né la loro attenzione né il rispetto. Anch’essi creano, sono pure padroni e credono di avere il potere sul destino del loro prossimo. – Per questo, si piegano (forse) dinanzi a Me?

34. In questo modo l’uomo ha messo alla prova la Mia Pazienza e sfidato la Mia Giustizia. Io gli ho dato tempo per trovare la Verità, ma non ha voluto nulla da Me. Venni come Padre e non fui amato; venni dopo come Maestro e non fui compreso! Tuttavia, dato che è necessario salvare l’umanità, vengo adesso come Giudice. Io so che l’uomo si ribellerà contro la Mia Giustizia, perché nemmeno come Giudice Mi comprenderà, e dirà che Dio si è vendicato!

35. Volevo che tutti comprendessero che Dio non può avere Sentimenti di vendetta, perché il Suo Amore è perfetto. Tanto meno può mandare via il dolore; siete voi stessi che ve lo attirate attraverso i vostri peccati. La Mia divina Giustizia sta al di sopra del vostro dolore, perfino al di sopra della vostra morte. Il dolore, gli ostacoli, i fallimenti, sono prove che l’uomo se li va creando, e i frutti della loro semenza sono ciò che questo va raccogliendo. A Me basta che ciascuno in questa circostanza riesca ad arrivare alla Mia Luce, affinché nel proprio spirito raggiunga la sua salvezza. 

 

36. [ins. 107, 24]: E’ lo Spirito di Verità che discende a svelare i misteri, e a rivelarvi le conoscenze necessarie perché godiate di vera vita. E’ il Conforto divino che si effonde sui vostri malanni, per darvi testimonianza che il Giudizio divino non è punizione né vendetta, ma un Giudizio d’Amore per portarvi alla Luce, alla Pace e alla Beatitudine. 

 

37. [ins. 143, 54-56]: Voi sapete che colui che riesce a comprendere e riconoscere qualcosa che è riservato a quelli che si elevano, costui non potrà allontanare il suo spirito da quella Luce che gli fu rivelata. Sia che penetri in mondi sconosciuti o ritorni una volta o l’altra alla Terra, colui che ha ricevuto come una Scintilla divina, emergerà a ogni passo dalla massima purezza del suo essere come presentimento, come un dolce risveglio, come un canto celestiale che inonderà il suo cuore di gioia, come un anelito di voler tornare alla Patria spirituale. E’ questo ciò che significa la Mia Dottrina per gli spiriti che ritornano a questa vita. In apparenza lo spirito dimentica il suo passato, ma in verità non perde la conoscenza del Mio insegnamento.

38. A coloro che dubitano che sia il Verbo divino a parlare loro in questo istante e in questa forma, Io dico che se non vogliono darMi quel Nome, se non vogliono attribuire questa Parola al Maestro divino, si precludono l’essenza di questa istruzione, la quale analizza ciascuno dei Suoi pensieri; e se nel riflettere su ciò che hanno ascoltato, giungono alla conclusione che questi contengono Luce e Verità per l’umanità, questi li devono utilizzare come norma per i loro passi sulla Terra e, con questi, trasformare la loro vita.

39. Vi consegno questo: la vera sapienza! Ciò in cui gli uomini credono, non cambia un atomo alla Mia verità, ma è necessario che l’uomo abbia la certezza di ciò in cui crede, ciò che sa e che ama. E per questo che a volte nelle Mie manifestazioni Mi pongo al livello dell’umanità, per ottenere che Mi riconosca. 

 

40. [ins. 315, 66-75]: Il concetto che gli uomini hanno di Me, è molto limitato; la loro conoscenza sullo spirituale, molto minima; la loro fede, molto piccola.

41. Le religioni dormono il sogno dei secoli, senza procedere d’un passo, e quando si svegliano, sono solo per agitarsi nel loro interiore, senza osare di spezzare il cerchio che si sono creati con le loro tradizioni.

42. Saranno i più umili, i poveri, i semplici e gli ignoranti a lasciare quella cerchia nel cercare Luce, in un ambiente puro, di verità e progresso. Sono loro che faranno risuonare la campana e il grido di allerta, al sentire giungere il tempo delle Mie nuove Rivelazioni nell’era della spiritualità.

43. L’umanità vorrebbe scoprire il mistero della vita spirituale, quell’esistenza nella quale devono inevitabilmente penetrare, e che per questo interessa loro di conoscere.

44. Gli uomini interrogano, supplicano, chiedono Luce per carità, perché sentono la necessità di prepararsi; ma come risposta, viene detto per tutta contestazione, che la Vita spirituale è un mistero e che pretendere di sollevare il velo che la copre, è un imprudenza e un sacrilegio.

45. In verità, vi dico: quelli che sono assetati di Verità e di Luce, non troveranno nel mondo la Fonte per calmare la loro sete. Sarò Io che manderò dal Cielo quell’Acqua della Sapienza, che gli spiriti anelano bere. Io effonderò la Mia Fonte della Verità su ogni spirito e su ogni mente, affinché i ‘misteri’ siano distrutti. Perciò vi dico ancora una volta, che non sono Io che Mi avvolgo nel mistero per gli uomini, ma siete voi che lo create.

46. Ebbene, ci sarà sempre qualcosa nel vostro Padre che non scoprirete mai, se considerate che Dio è infinito e che voi siete solo particelle; però, che dobbiate ignorare chi siete nell’Eternità, che per voi stessi dobbiate essere un impenetrabile mistero, e che bisogna aspettare, per entrare nella Vita spirituale per imparare a conoscerla, – questo non è prescritto da Me!

47. Che nel tempo passato, nessuno vi abbia parlato in questo modo, neppure abbia preparato un ampio invito a penetrare nella Luce della conoscenza spirituale, è vero; ma in passato l’umanità non sperimentò l’urgente necessità di sapere ciò che si sente oggi, né era spiritualmente o mentalmente capace di comprendere. Anche se sempre abbia cercato e frugato, fu più per curiosità, che per vera sete di Luce.

48. Affinché gli uomini trovino la via che conduce a quella Luce, e affinché siano in grado di ricevere quell’Acqua della Fonte della Vita e della Sapienza, devono dapprima lasciare ogni culto esteriore e cancellare dai loro cuori ogni fanatismo. Una volta che cominceranno a sentire nei loro cuori la Presenza dell’Iddio vivente e onnipotente, sentiranno sfuggire dalla profondità del loro essere una nuova sconosciuta supplica, piena di sentimento e di sincerità, piena di elevazione e tenerezza, che sarà la vera preghiera, rivelata dallo Spirito.

49. Questo sarà l’inizio della sua risalita alla Luce, il primo passo sulla via della spiritualizzazione. Se lo spirito può rivelare all’uomo la vera preghiera, gli potrà anche rivelare tutti i doni che possiede, così come sviluppare la forma e incanalarli per il sentiero dell’amore.

 

50. [ins. 316, 16]: Voi potete trovare gli stessi insegnamenti nella Mia manifestazione del ‘secondo Tempo’, ma in quest’era sono venuto con la Luce del Mio Spirito Santo a rivelarvi l’insondabile, e nella comunicazione da Spirito a spirito, continuerò a rivelare nuovi e molto importanti istruzioni. Vi farò conoscere tutto il contenuto del sesto Sigillo in quest’epoca di rivelazioni, che vi preparerà per il tempo in cui aprirò il settimo Sigillo. Così arriverete a riconoscere ‘l’insondabile’; e scoprirete che la valle spirituale è la dimora di tutti gli spiriti, l’infinita e meravigliosa Casa del Padre, che vi attende nell’alto aldilà, dove riceverete la ricompensa per le opere che avete seminato con amore e carità nel vostro prossimo. (316, 16)

 

Sviluppo, spiritualizzazione e redenzione dell’uomo

51. [ins. 23, 12-13°]: Non vi porgo il Mio insegnamento solo come un vincolo morale per la vostra materia; è con essa, tramite la quale, che potrete scalare le maggiori vette del vostro perfezionamento spirituale.

52. Non vengo a creare nessuna nuova religione tra di voi, questa Dottrina non viene a disconoscere le religioni esistenti, quando sono fondate sulla Mia verità. Questo è un Messaggio di Amore divino per tutti, una chiamata a tutte le istituzioni. Chi comprende il proposito divino e adempie i Miei precetti, si sentirà guidato verso il progresso e l’elevazione del suo spirito. 53. Finché l’uomo non comprende la spiritualità che deve avere nella sua vita, la pace non diventerà ancora per lungo tempo una realtà nel mondo; chi invece adempie con Me la Legge dell’Amore, non temerà né la morte né il Giudizio che attende il suo spirito. 

 

54. [ins. 311, 13-14]: Non sono venuto con queste rivelazioni per portare solo la pace del mondo e rendere più sopportabile le sofferenze con del lenimento corporeo. Con questa manifestazione sono venuto a darvi delle grandi lezioni che vi parlano della vostra evoluzione spirituale, perché se solo fossi venuto a portarvi i beni del mondo – in verità – vi dico che per questo sarebbe basato raccomandare agli scienziati, che avrei illuminato attraverso l’intuizione, rivelando i segreti della natura, affinché prendessero da essa il balsamo per guarirvi dalle vostre infermità fisiche.

55. La Mia Opera viene a mostrare orizzonti più ampi, molto al di là del vostro pianeta, con quell’infinito numero di mondi che vi circondano; orizzonti che non hanno fine, che vi mostrano la via dell’Eternità che vi appartiene. 

 

56. [ins. 322, 44-46]: La Mia Dottrina spirituale porta diversi scopi o missioni: uno è quella di consolare lo spirito nel suo esilio, facendogli comprendere che il Dio che vi ha formato, vi aspetta eternamente nel Suo Regno di Pace. Un altro è di farvi conoscere, di quanti Doni e facoltà potete disporre, per raggiungere la salvezza e l’elevazione o perfezionamento.

57. Questa Parola porta il Messaggio della spiritualità che apre gli occhi agli uomini, affinché vedano faccia a faccia la realtà, che così credono di incontrare solo in ciò che vedono, in ciò che toccano, oppure in ciò che comprendono con la loro scienza umana, senza rendersi conto che ciò che essi chiamano “realtà”, il transitorio, disconoscono e negano ciò che è eterno, in cui esiste la vera realtà.

58. Lasciate che questo Messaggio vada di nazione in nazione, di casa in casa, lasciando dietro di sé la sua semenza di Luce, di conforto e di pace, affinché gli uomini si fermino per un istante e concedano al loro spirito una tregua, indispensabile per meditare e ricordarsi, che in qualunque istante può esserci il suo ritorno al mondo spirituale, e che dalle sue opere e dalla sua semenza nel mondo, dipenderà il frutto che raccoglierà al suo arrivo nella vita spirituale. (322, 44-46)

 

[indice]

 

Cap. 6

Il terzo Testamento e il Grande Libro della Vita

 

Il Libro dell’Amore, della Verità e della Sapienza di Dio

1. [ins. 20, 1-8]: Il Libro della Mia parola è il Libro del divino e vero Amore; in questo troverete l’immutabile Verità. Accorrete e troverete la Sapienza che aiuta a progredire e raggiungere la pace nell’Eternità. Trasgredirà colui che falsifica o modifica la sua essenza e violerà gravemente la Mia Legge, colui che toglie o aggiunge una sola Parola che è in disaccordo con la Mia perfetta Dottrina.

2. Conservate questa Parola nella sua originaria purezza, perché è la più bella eredità che ho potuto lasciare all’uomo. Scrivete i Miei insegnamenti e fatele conoscere al vostro prossimo; conservatele fedelmente, perché siete responsabili per questa eredità.

3. Domani l’uomo vi troverà l’essenza della Mia Rivelazione, la quale lo guiderà con la Luce dei suoi Insegnamenti sulla via della verità.

4. Dai padri ai figli saranno tramandati questi Scritti, come una sorgente di Acqua viva, la cui corrente sgorgherà inesauribilmente ed passerà di cuore in cuore. Studiate nel grande Libro della Vita, il Libro della spiritualità, che vi spiegherà le Rivelazioni divine che avete ricevuto qui nel corso del tempo.

5. Non vi ho forse promesso che tutta la conoscenza sarebbe stata restituita nella sua Verità originaria? Dunque, questo è il tempo che vi è stato annunciato.

6. In verità vi dico: ‘Chi qui medita e analizza gli insegnamenti del Mio Libro, con il vero desiderio di aumentare le sue conoscenze, acquisirà la Luce per il suo spirito e Mi sentirà più vicino a sé.

7. I miti di ieri e quelli di oggi cadranno; tutto il mediocre e falso crollerà, perché verrà il momento in cui non potrete più nutrirvi con le imperfezioni, e allora lo spirito andrà alla ricerca della verità, affinché questa gli serva come unico sostentamento.

8. In questi insegnamenti l’umanità troverà l’essenza delle Mie Rivelazioni, che fino ad oggi non ha compreso per mancanza di spiritualità. Fin dai tempi antichi ve li ho affidati attraverso i Miei inviati, messaggeri e interpreti, ma vi è servito solo per farne miti e tradizioni. Meditate e studiate questa lezione con rispetto e amore, se volete risparmiarvi secoli di confusione e amarezza, però ricordate che non adempirete la vostra missione, se solo vi conformate al possesso del Libro. No! Vi deve risvegliare e insegnare, se veramente anelate a essere Miei discepoli. Insegnate con l’esempio, con l’amore e con la carità come vi ho mostrato.

 

9. [ins. 348, 26]: Il Libro del Mio Insegnamento è formato con le lezioni che in questo tempo ho dettato attraverso la comprensione umana. Con questo Libro, che l’umanità arriverà a riconoscere come il “terzo Testamento”, difenderete la Mia Causa divina. 10. L’umanità riconosce solo la Legge del ‘primo Tempo’ e quello che è stato scritto nel primo e nel secondo Testamento, ma verrà il terzo a unificare e correggere ciò che gli uomini hanno alterato per carenza di preparazione e comprensione. L’umanità dovrà studiare il Mio Messaggio affinché, penetrando nel nocciolo di ogni Parola, scopra un solo Ideale, un’unica Verità, una e la stessa Luce che la guiderà verso la spiritualità.

 

11. [ins. 93, 10-13]: Vengo a rivelarvi ciò che lo scienziato non vi può insegnare perché non lo conosce. Egli si è addormentato nella sua grandezza terrena, non si è elevato a Me nel desiderio della Mia Sapienza.

12. I cuori dei pastori che nelle differenti sette e religioni dovevano insegnare la scienza spirituale, quale grandezza e ricchezza per lo spirito, si son chiusi

13. Ho visto che la Legge e la Dottrina che ho lasciato all’umanità nel tempo passato, sono stati occultati e sostituiti attraverso riti, culti esteriori e tradizioni.

14. Ma voi che riconoscete intimamente l’essenza di questa Parola – la stessa che ricevette Israele al monte Sinai e le folle ascoltarono dalle labbra di Gesù nel ‘secondo Tempo’ – sarà quella che con il vostro culto e le vostre opere insegnerete, quella Legge divina che non va dimenticata, per adempiere con stolte tradizioni ciò che non beneficia allo spirito.

 

15. [ins. 265, 62-64]: Vi ho ricordato i nomi dei Miei messaggeri attraverso i quali avete ricevuto messaggi, comandamenti, profezie e insegnamenti.

16. Così, in una sola lezione, ho riunito il contenuto di tutti gli insegnamenti passati.

17. Lo spiritualismo è l’eredità nel quale si uniscono i Tre Testamenti in un unico Libro spirituale.

 

18. [ins. 236, 20-22]: Questa Dottrina che si chiama spiritualità, perché rivela lo spirituale, è il cammino tracciato per l’uomo, tramite il quale imparerà a conoscere, servire e amare il suo Creatore. E’ ‘il Libro’, che insegna agli uomini ad amare il loro Padre nei propri simili. Lo spiritualismo è una Legge che impone il bene, il puro, il perfetto.

19. L’obbligo di conformarsi a questa Legge vale per tutti, nonostante non costringa nessuno di adempierla, perché ogni spirito gode della libertà della sua volontà, affinché la sua lotta e tutte le sue azioni, al giudizio, possano essere tenuti in conto come propri meriti.

20. Riconoscete quindi, che questa Dottrina è la Fiamma dell’Amore divino che ha illuminato e dato calore dal primo all’ultimo dei Miei figli.

 

Il rapporto fra l’insegnamento dello spirito e l’insegnamento di Gesù

21. [ins. 283, 27-30]: La Dottrina dello spirito non è una teoria, è un insegnamento pratico, sia per la vita umana, come anche per la vita dello spirito. Non c’è nessun un altro insegnamento più completo e perfetto che questo. Esso vi accompagna ancor prima di venire sulla Terra, vi segue attraverso il giorno su questo mondo, e si fonde col vostro spirito, quando ritornate alla vostra precedente dimora.

22. Non sarò Io a escluderMi dai vostri culti, dalla liturgia e dalle tradizioni, – sarà lo spirito dell’uomo che, senza accorgersene, si eleverà al di sopra delle sue vecchie concezioni, in vista della necessità di una maggiore Luce che illumini il sentiero della sua evoluzione. Presto l’uomo comprenderà che l’unica cosa che può offrire a Dio, è la pratica dell’amore, perché è l’amore a decidere: bene, misericordia, sapienza e giustizia!

23. Lo spiritualismo non cancella una sola parola che Cristo predicò a quel tempo. Se non fosse così, non si potrebbe denominare con questo nome, dato che si opporrebbe alla Verità. Come potrebbe essere questa Parola contro l’altra, se è Lo stesso Maestro che la pronuncia? Se veramente penetraste nel senso di questa Dottrina, vedreste che la Mia parola di oggi è la spiegazione o il chiarimento di quanto Io dissi a quel tempo. Per questo l’umanità di oggi, e ancora del futuro, è in grado di comprendere di più che le generazioni passate, e pertanto, di conformarsi alla Legge in un modo più puro, più elevato e veritiero.

24. Se osservaste attentamente il vostro prossimo nel loro culto, vedreste come ciò che in passato era l’oggetto della loro antica adorazione, lo contemplano oggi freddamente. Il motivo di ciò, è che lo spirito si risveglia in sé e cerca ciò che lo può davvero alimentare. Perciò vi dico che il culto esteriore di questa umanità è destinato a scomparire.

 

25. [ins. 305, 4-5]: In questo Libro umile e semplice, ma pieno dalla Luce divina, gli uomini troveranno i chiarimenti di tutti i loro dubbi, scopriranno il completamento degli insegnamenti che solo in parte furono rivelati nei tempi passati, e troveranno la forma chiara e semplice di interpretare quanto è celato nel senso figurativo degli antichi testi.

26. Chi dopo la ricezione di questa Missiva spirituale si persuade della verità del suo contenuto e si eleva a combattere la sua materialità, la sua idolatria e il suo fanatismo, intendendo pulire il cuore da tutte queste impurità, libererà il suo spirito fornendogli felicità e pace, perché potrà lottare per conquistare l’Eternità che lo attende, ma coloro che persistono nel loro culto esteriore, che si ostinano ad amare ciò che è del mondo, e che non credono nell’evoluzione o allo sviluppo dello spirito – in verità – vi dico: questi resteranno indietro e piangeranno, quando si renderanno contro della loro ignoranza.

 

Le discussioni per via della nuova Parola

27. [ins. 336, 36]: Se la Mia Dottrina vi sembra estranea al punto che giammai, pur conoscendoMi, pensate di aver sentito tali Parole, vi dico che la vostra meraviglia è il risultato della vostra negligenza di penetrare a fondo ciò che vi ho rivelato nei tempi passati. Per questo motivo tale Dottrina vi può sembrare strana o nuova, quando in realtà questa Luce è sempre stata presente nella vostra vita.

 

28. [ins. 237, 28-29]: La Mia Dottrina, in questo come nel ‘secondo Tempo’, commuoverà l’umanità. Gli ipocriti dovranno confrontarsi con la sincerità. La falsità farà cadere la sua maschera e la verità risplenderà. La verità s’imporrà sulla menzogna che avvolge questo mondo.

29. L’uomo sarà in grado di comprendere tutto questo e riconoscere tutto ciò che racchiude la ragione e la verità, ma tutto ciò a cui è stato costretto a credere, anche se non lo aveva compreso, egli stesso lo respingerà; per questo la Mia Dottrina si espanderà, perché diffonderà Luce di cui gli uomini hanno bisogno. A voi (gli ascoltatori in Messico) spetta una grande parte di quest’Opera, rivelando al vostro prossimo il suo inizio e la sua fine.

 

30. [ins. 150, 11-13]: L’umanità è affamata della Mia parola, della Mia verità. Gli uomini richiedono e anelano che la Luce giunga al loro intelletto, reclamano giustizia e sperano consolazione. Questo è un tempo decisivo. In verità vi dico che molte idee, teorie e perfino dei dogmi che per secoli erano considerati delle verità, crolleranno al suolo e saranno rigettati come falsi. Il fanatismo e l’idolatria saranno combattuti e sterminati proprio da coloro che vi erano maggiormente coinvolti e affezionati, e vi si opporranno. Gli insegnamenti di Dio saranno compresi; la loro Luce, il loro contenuto e l’essenza saranno compresi afferrati e percepiti.

31. Gli uomini di scienza, dopo un tempo di prove nel quale soffriranno molta confusione, quando nel loro spirito si farà luce e ascolteranno la voce della coscienza, scopriranno ciò che non avrebbero mai sognato.

32. Nuovamente vi dico: “Vegliate!”, perché nel tempo delle lotte dei credenti e di dottrine, di religioni e di scienze, molti uomini crederanno che il sapere trasmesso loro dai libri, sarà l’arma con cui potranno sconfiggere i Miei nuovi discepoli, pur sapendo che voi non portate libri al seguito.

 

33. [ins. 332, 10]: Vi ho detto, o discepoli, che starete a guardare faccia a faccia con le grandi religioni e con le sette minori, ma non temete né le une né le altre. La Verità che Io vi ho affidato è limpida, la Parola che Io vi ho insegnato è chiara e semplice in superficie, ma profonda all’infinito nel suo contenuto, e forte è l’arma con la quale combatterete e vincerete.

34. Ma Io vi dico: “Si solleverà un popolo sulla Terra, colmo di materialismo e incredulità, per negarvi il diritto di chiamarvi ‘Israele’, per negarvi la vostra testimonianza di aver ricevuto la nuova venuta del Messia”, e questo popolo è quello giudaico. Non avete pensato a questo? Quel popolo aspetta in mezzo a sé l’arrivo del suo Messia, del suo Salvatore, che gli renderà giustizia e lo collocherà nuovamente al di sopra di tutti i popoli della Terra. Quel popolo, sa che Io sono sempre venuto da lui, e in questo ‘terzo Tempo’ dirà: «Perché Dio dovrebbe venire da un altro popolo?» – Ma ecco, qui sono i Miei insegnamenti!

 

35. [ins. 235, 63-64]: Questo popolo spiritualista vive in incognito. Il mondo non conosce la vostra esistenza, i potenti non si accorgono di voi, ma si avvicina la lotta fra gli spiritualisti e cristiani, tra spiritualisti e giudei. Questa lotta è necessaria per il ristabilimento della Mia Dottrina nell’intera umanità. Allora si unirà in un’unica Essenza, il Vecchio Testamento con il secondo e il terzo.

36. A molti di voi, questo sembrerà impossibile; per Me è la cosa più naturale, più giusta e più perfetta.

 

Il grande Libro della vera Vita

37. [ins. 358, 58-66]: La Mia parola resterà scritta per tutti i Tempi, con questa formerete il Libro del ‘terzo Tempo’: il terzo Testamento, l’ultimo Messaggio del Padre, perché in tutti e tre i tempi, Dio ha tenuto la Sua ‘Penna d’oro’ per lasciare la Sua Sapienza all’umanità.

38. Mosè fu la prima ‘Penna d’oro’, di cui il Padre si servì per registrare con lettere indelebili in un Libro gli avvenimenti accaduti nel ‘primo Tempo’. Mosè fu la ‘Penna d’oro’ di Jehova.

39. Tra i Miei apostoli e seguaci del ‘secondo Tempo’ Gesù prese quattro ‘Penne’, e questi furono: Matteo, Marco, Luca e Giovanni, ed essi furono le Penne d’oro del divino Maestro, ma quando giunse il tempo affinché si unisse il primo Testamento con i legami d’amore del secondo, del riconoscimento e dell’avanzamento spirituale, allora si è formò un unico Libro.

40. Adesso, nel ‘terzo Tempo’, nel quale avete nuovamente la Mia parola, ho pure nominato delle ‘Penne d’oro’, perché questa sia scritta. 41. Quando sarà giunto il tempo, formerete un unico Libro, e questo libro del ‘terzo Tempo’, resterà altresì – quando il tempo sarà propizio – insieme al Libro del primo e del secondo Tempo, e allora sorgerà dalle rivelazioni, profezie e parole del ‘terzo Tempo’, il Grande Libro della Vita per il diletto di tutti gli spiriti. 42. Allora riconoscerete che tutte le prime Parole fino all’ultima, si sono adempiute nella verità e nello spirito, che tutte le profezie furono la storia anticipata che il Padre ha rivelato all’umanità. Infatti, solo Dio può far scrivere gli avvenimenti che avverranno.

Quando i profeti parlavano, non erano loro, ma lo fece Dio attraverso la loro mediazione.

43. Ho fatto giungere ai Miei nuovi eletti sufficiente preparazione come l’ha avuta Mosè e i quattro discepoli del ‘secondo Tempo’, affinché la Mia parola fosse scritta con tutta la purezza, nella piena chiarezza e verità, perché è per le generazioni del futuro; e se qualcuno volesse aggiungervi oppure cancellare qualcosa da questo Libro, allora Io lo rivendicherò.

44. Ora, figli Miei molto amati: chi dà importanza al Libro che cominciate a formare? In verità, nessuno! Tuttavia verrà il momento che l’umanità, piena di ansia e di curiosità, vi chiederà questo Libro, e allora si paleserà ed esaminerà la Mia parola e si discuterà su di essa e  in questa lotta di idee si solleveranno di parte, scienziati, teologi e filosofi. La testimonianza della vostra parola e del Libro della Sapienza sarà portata alle nazioni, e tutti parleranno della Mia Dottrina. Questo sarà il principio della nuova battaglia, della guerra di parole, di pensieri, di idee, e alla fine, quando tutti avranno riconosciuto nella verità e nello spirito che il Grande Libro della Vita è stato scritto dal Signore, si abbracceranno fraternamente e si ameranno, com’è la Mia Volontà.

45. Perché non è bastata la Parola di Jehova nel ‘primo Tempo’ per riunire il mondo, né è riuscito a farlo la Dottrina di Gesù nel secondo Tempo? E perché in questo tempo non è stato sufficiente che fin dal 1866 scoprissero la Mia parola, affinché le nazioni si amassero reciprocamente e vivessero in pace?

E’ necessario che i tre Libri ne formino uno solo, affinché questa Parola illumini l’universo. Allora l’umanità girerà intorno a questa Luce e la maledizione di Babele sarà cancellata, perché tutti gli uomini leggeranno il Grande Libro della Vera Vita, tutti praticheranno la medesima Dottrina e si ameranno come figli di Dio, nello spirito e nella verità.

 

[indice]

 

Cap. 7

L’effetto e il significato della Dottrina spirituale

 

L’effetto delle Comunicazioni

1. [ins. 145, 65-68]: Qui, prima di questa Parola, non c’era nessun uomo che non rabbrividisse nell’interiore ed esteriore del suo essere, cioè nello spirito e nella carne. Qui, ascoltandoMi, egli pensa alla vita, alla morte, alla divina Giustizia, all’Eternità, alla vita spirituale, al bene e al male.

2. Qui, sentendo la Mia voce, sente in sé la presenza del suo spirito e si ricorda da dove viene.

3. AscoltandoMi, in tali momenti si sente uno con tutto il suo prossimo, e li riconosce nel più profondo del suo essere come i suoi veri fratelli e sorelle, fratelli nell’Eternità spirituale, più vicini persino di coloro che lo sono solo secondo la carne, dato che questa è passeggera sulla Terra.

4. Non c’è uomo né donna che, quando Mi ascoltano, non si sentano osservati da Me. Pertanto, nessuno osa nascondere oppure mascherare dinanzi al Mio Spirito le proprie macchie. Ed Io li mostro loro, ma senza indicarli pubblicamente, perché sono il Giudice che non tradisce. 5. Vi dico che fra di voi scopro adulteri, infanticidi, ladri, vizi e piaghe che sono come lebbra nello spirito di coloro che hanno peccato; però Io non vengo solo a dimostrare la verità della Mia parola, dimostrando loro che sono capace di scoprire le mancanze del cuore, voglio anche dimostrare la potenza delle Mie lezioni, dando loro le armi per vincere il male e le tentazioni, insegnando a raggiungere la rigenerazione, risvegliando nel vostro essere un desiderio per il Bene, per l’elevato e il puro e un’assoluta ripugnanza per tutto l’ignobile, il falso e il cattivo per l’anima. 

 

6. [ins. 279, 21-24]: Oggi vivete ancora i giorni cupi che precederanno la Luce, e nondimeno, tale Luce sfrutta i piccoli spazi del vostro cielo nebbioso, attraversandolo con fugaci raggi che raggiungono alcuni punti della Terra, toccando i cuori, scuotendo e risvegliando gli spiriti.

7. Tutti coloro che restano sorpresi da questa Luce, si fermano sulla via per chiedere: “Chi sei?”. – Ed Io ho risposto loro: “Io sono la Luce del mondo, sono la Luce dell’Eternità, sono la Verità e l’Amore. Io sono Colui che ha promesso di ritornare, Colui del Quale è stato detto che era ‘il Verbo’ di Dio.

8. Come Saulo sulla via per Damasco, hanno umiliato tutta la loro superbia, hanno dominato il loro orgoglio e inclinato umilmente il capo per dirMi col cuore: “Padre mio e Signore, perdonami, ora comprendo che Ti ho perseguitato senza rendermene conto!”

9. Da quell’istante, questi cuori son diventati piccoli seguaci, perché in questo ‘terzo Tempo’, fino a questo istante, fra i Miei nuovi discepoli non è apparso nessun apostolo con la devozione di quello che Mi ha perseguitato così tanto fra i Miei discepoli, per poi amarMi con tanta intensità. 

 

10. [ins. 92, 71]: Le religioni dormono un sonno di secoli di routine e stagnazione, mentre la Verità è rimasta nascosta. Ma quelle che conoscono i comandamenti di Jehova e la Parola del divin Maestro, tenderanno a riconoscere in questa voce che ora parla a loro, la voce dello Spirito della Verità, promessa per questi Tempi.

 

11. [ins. 305, 65]: Io so che molti saranno scandalizzati quando conosceranno questa Parola, ma saranno quelli che nella loro confusione non vorranno riconoscere che nell’uomo, oltre alla natura umana, esiste la parte spirituale dell’essere, – oppure coloro che credendo nello spirito umano, ma aggrappandosi alla routine delle loro tradizioni e delle loro credenze, negano che esista un cammino di infinita evoluzione per l’anima. 

 

12. [ins. 97, 45-46]: Queste parole Io le lascio scritte, e giungeranno ai Miei discepoli del futuro, e loro, studiandoli, le troveranno fresche, vive, e il loro spirito tremerà di gioia, al sentire che è il loro Maestro che ha parlato in quel momento.

13. Credete che tutto ciò che vi ho detto, sia solamente per coloro che Mi hanno ascoltato? No, amato popolo! Con le Mie parole parlo per i presenti e parlo per gli assenti; per oggi, per domani e per sempre, per coloro che sono morti, per i vivi e per coloro che devono nascere.

 

Conoscimento e speranza dalla nuova Parola

14. [ins. 229, 3-4]: Io sono il Verbo dell’Amore che viene a consolare coloro che soffrono, ai turbati, ai piangenti, ai peccatori ed a colui che Mi ha cercato. È la Mia parola in quei cuori, il flusso della Vita in cui calmare la loro sete e purificare le loro impurità. E’ anche la via che conduce all’eterna Dimora della calma e della pace.

15. Come potete immaginare che la lotta della vita – i suoi sacrifici, le avversità e le prove – finiscano con la morte, senza trovare una giusta ricompensa nell’Eternità? Per questo, la Mia Legge e la Mia Dottrina, con le sue rivelazioni e promesse, nel vostro cuore sono l’incitamento, la carezza e il balsamo durante il giorno. Solo quando vi allontanate dai Miei insegnamenti, vi sentite affamati e deboli. 

 

16. [ins. 104, 9-10]: Nel Mio divino Amore per le creature umane, permetto loro di scrutare le Mie opere e prendere possesso di tutto il creato, affinché non avessero mai motivo di sostenere che Dio è ingiusto, perché nasconde ai Suoi figli la sua Sapienza. 17. Vi ho formato e vi ho dato il Dono del libero arbitrio e l’ho rispettato, anche se l’uomo ha abusato di questa libertà, disobbedendoMi e profanando la Mia Legge. 18. Ma oggi gli faccio sentire la carezza del Mio perdono, illuminando il suo spirito con la Luce della Mia Sapienza, affinché i Miei figli, uno dopo l’altro, ritornino sul sentiero della verità.

19. Lo Spirito della Verità, che è la Mia Luce, risplende nelle coscienze, perché vi trovate nei Tempi annunciati, nei quali ogni Mistero vi sarà chiarito, affinché possiate comprendere quello che non è stato ancora adeguatamente interpretato. 

 

20. [ins. 95, 58]: Sono venuto ad annunciarMi in questo punto della Terra e lascerò la Mia parola come dono per tutti gli uomini. Questo dono allontanerà la povertà spirituale dell’umanità. 

 

21. [ins. 281, 13-15]: Ispirerò a tutti la vera forma dell’adorazione a Dio, e anche il giusto modo di vivere in sintonia con la Legge divina, la cui osservanza è l’unica cosa che Io riconoscerò in ciascuno di voi.

22. Infine riconoscerete il contenuto o essenza della Mia parola. Oh, umanità! Allora scoprirete che la Mia Dottrina non è solamente la Voce divina che parla agli uomini, ma anche l’espressione di tutti gli spiriti.

23. È la Mia parola la voce che incoraggia, è il grido per la libertà, è l’ancora di salvezza!

 

La forza della Parola di Dio

24. [ins. 176, 25-27]: La Mia Dottrina sviluppa l’uomo in tutte le sue fasi: sensibilizza e nobilita il cuore, risveglia e approfondisce la mente, e perfeziona ed eleva lo spirito.

25. Fate della Mia Dottrina un studio approfondito che vi permetta di comprendere il giusto modo di praticare i Miei insegnamenti, affinché il vostro sviluppo sia armonioso, affinché non sviluppiate solo la mente, senza preoccuparvi per gli ideali dello spirito che dovreste incoraggiare.

26. Tutte le potenzialità del vostro essere possono trovare nella Mia parola il sentiero luminoso, sul quale possono crescere e perfezionarsi fino all’Infinito.

 

27. [ins. 284, 21-23]: La Mia Dottrina è essenzialmente spirituale, è Luce e Forza che discende e penetra nel vostro spirito, per farlo vincere nella sua lotta contro il male. La Mia parola non è solamente per lusingare gli orecchi, è Luce per lo spirito.

28. Volete ascoltarMi con lo spirito, affinché esso si sostenga e utilizzi l’essenza di questo Insegnamento? Purificate il vostro cuore, rasserenate la vostra mente e lasciate che vi guidi la vostra coscienza. Allora sperimenterete, come nel vostro essere comincerà ad effettuarsi una trasformazione, – non solo spirituale, ma anche morale e corporale. Quell’elevazione che con la consapevolezza andrà acquisendo lo spirito, quella chiarezza che andrà raggiungendo, si rifletterà nei sentimenti del cuore e nella salute del corpo.

29. Le passioni s’indeboliranno, i vizi cominceranno a scomparire, e il fanatismo e l’ignoranza cederanno il loro posto alla vera fede e alle profonde conoscenze della Mia Legge.

 

30. [ins. 295, 30-31]: Questa Dottrina, conosciuta da pochi e ignorata dall’umanità, giungerà presto come balsamo a tutti i sofferenti, per dare conforto, accendere la fede, distruggere le tenebre e infondere speranza. Essa vi eleverà al di sopra del peccato, della miseria, del dolore e della morte.

31. Non potrebbe essere diversamente, perché sono Io, il divino Medico, il Consolatore promesso, colui che è venuto a rivelarlo.

 

32. [ins. 275, 5-7]: Quando un giorno sarete spiritualizzati e incontrerete delle persone che soffrono e sono disperate perché non possono possedere ciò a cui anelano nel mondo, sperimenterete come il materialismo contrasta l’elevazione dei Miei discepoli, la cui affinità sarà grande, perché le loro ambizioni e aspirazioni saranno nobili, fondati sulla ferma convinzione che in questa vita tutto è transitorio.

33. I Miei discepoli parleranno al mondo con esempi di spiritualità – attraverso una vita di lotta – per portare lo spirito più vicino alla Divinità, invece di incatenarlo alle false ricchezze del mondo.

34. Io so che i materialisti, nei tempi futuri, si scandalizzeranno quando conosceranno questa Dottrina, ma la loro coscienza dirà loro che la Mia parola dice solo la verità.

 

35. [ins. 216, 27]: Nel grande cammino che vi aspetta Io sarò il vostro Cireneo. La Mia Dottrina causerà grandi rivoluzioni nel mondo, ci saranno grandi trasformazioni nelle abitudini e idee, e anche nella natura ci saranno dei cambiamenti. Tutto questo segnerà l’inizio di una nuova era per l’umanità, e gli spiriti che fra breve invierò sulla Terra parleranno di queste profezie, per aiutare al ripristino e all’elevazione di questo mondo; essi spiegheranno la Mia parola e analizzeranno i fatti.

 

36. [ins. 286, 13]: Questo ‘terzo Tempo’ è un tempo di risurrezione; gli spiriti sembravano morti e i loro corpi sui sepolcri, ma il Maestro è venuto dinanzi a loro, la cui parola di Vita disse loro: “Uscite ed elevatevi verso la luce, verso la libertà!”. 37. Colui che aprirà i suoi occhi alla Verità, saprà elevare la sua vita, le sue opere e i suoi sentimenti nell’amore verso il suo prossimo, smetterà di guardare a questo mondo come un deserto o valle di lacrime e di espiazione, perché comincerà a sentire la delizia della vera pace che dà serenità. 38. Tale stato di elevazione in questa vita sarà un riflesso di pace e di perfetta Luce, che lo spirito andrà a godere in mondi migliori, dove Io stesso lo riceverò per offrire un alloggio degno dei suoi meriti. 

 

Le reazioni dei teologi e dei materialisti

39. [ins. 27, 32-35]: Non siate turbati quando si dirà che chi vi ha parlato in questo tempo è stato il tentatore e che fu profetizzato che anche lui avrebbe fatto dei miracoli con i quali turbare e confondere perfino gli eletti. In verità, vi dico, che molti di coloro che reputeranno così la Mia manifestazione, saranno realmente quelli al servizio del maligno e delle tenebre, anche se le loro labbra cercheranno di assicurare che hanno sempre diffuso la Verità.

40. Non dimenticate che l’albero è riconosciuto dai suoi frutti; e Io vi dico: ‘Il frutto è questa Parola’, la quale è venuta a vibrare per l’intendimento di questi portavoce, – uomini e donne di cuore semplice. Nel frutto e per il miglioramento spirituale di coloro che lo hanno assaporato, l’umanità riconoscerà l’albero, che sono Io.

41. L’opera spiritualista trinitaria mariana comincerà a diffondersi, provocando un vero allarme fra molti che, credendo di aver studiato e compreso le lezioni ricevute precedentemente dal Padre, si saranno insuperbiti con la consapevolezza delle loro filosofie e delle loro scienze, senza rendersi conto dell’evoluzione spirituale che l’umanità ha raggiunto. 42. Essi, al risveglio dalla loro letargia, si renderanno conto del modo in cui pensa e sente ora lo spirito degli uomini; lanceranno anatemi contro ciò che essi chiameranno ‘nuove idee’, e propagheranno che questo movimento è stato provocato tramite l’anticristo. 43. Allora ricorreranno alle Scritture, alle profezie e alla Mia parola che vi ho dato nel ‘secondo Tempo’, per cercare di combattere la Mia nuova manifestazione, le Mie nuove lezioni e tutto ciò che vi ho promesso e che oggi Mi appresto a compiere.

44. La Mia parola giungerà sulle labbra dei Miei discepoli e, per mezzo degli Scritti, anche a coloro che non ammettono niente al di là del materiale o che è al di fuori delle loro conoscenze e concetti che hanno già accettato, e Mi chiameranno falso Dio, per aver portato questa Parola. 45. Ma quando sentirete questo, benché il vostro cuore si sentirà ferito, la vostra fede non subirà nessun cedimento, – ricordando con emozione quello che Io avevo già annunciato, fortificandovi con la Mia parola per resistere a queste prove. 46. E Io invece vi dico: che anche se sulla vostra via voi incontraste l’impostura, l’ipocrisia, la superstizione, il fanatismo religioso e l’idolatria, non giudicate nessuno per i suoi errori! Indottrinateli con la Mia parola e lasciate la causa al vostro Signore, dato che sono Io, l’unico che deve giudicare e che conosce chi è il falso dio, il falso cristo, il cattivo apostolo, e l’ipocrita fariseo.

 

47. [ins. 146, 8]: Verrà la guerra di idee, di credenze, di religioni, dottrine, filosofie, teorie e scienze, e il Mio Nome e la Mia dottrina saranno su tutte le labbra. La Mia nuova venuta sarà discussa e giudicata, e così si solleveranno i grandi credenti proclamando che Cristo è stato nuovamente fra gli uomini. A quel tempo, dall’Infinito, incoraggerò quei cuori e farò prodigi al loro passaggio, per fortificare la loro fede.

 

L’effetto dell’insegnamento spirituale

48. [ins. 363, 4-8]: La Mia Luce, sparsa in tutto l’universo, ha dato origine a chi cerca la Mia verità e ogni Dottrina. È questa la ragione dell’atteggiamento degli uomini nelle loro differenti credenze. E’ questo il compimento di ciò che è stato profetizzato.

49. Chi è colui che regge la Verità? Chi è colui che con pelle di pecora racchiude in sé il lupo famelico? Chi è colui che assicura con limpide vesti l’assoluta purezza dentro di sé?

50 Dev’essere praticato lo spiritualismo per trovare la Mia verità, perché l’umanità si è divisa in molte credenze e idee, come lo ha avuto l’evoluzione del cervello dell’uomo.

51. Così si sono formate sette e religioni, e per voi sarà molto difficile giudicare riguardo la verità che sta in ciascuno di essi.

52. La Mia Dottrina illumina i pensieri e le idee dell’uomo, e a poco a poco darà a ognuno comprensione di base, per perfezionare le sue opere, incanalandole per una via più perfetta e più elevata.

 

53. [ins. 363, 29]: Verrà il momento in cui ogni setta e religione scruterà se stessa, per cercare ciò che appartiene alla Mia Opera; tuttavia, per trovare quel Tesoro sarà necessario che elevino il loro spirito e ascoltino la voce della coscienza.

 

54. [ins. 243, 30]: Su questa Terra esistono molte religioni, ma nessuna di queste unirà gli uomini né farà che si amino gli uni con gli altri. Sarà la Mia Dottrina spirituale che realizzerà quest’opera. Invano sarà ciò che il mondo opporrà all’avanzare di questa Luce. 55. Quando la persecuzione dei Miei discepoli sarà più intensa, gli elementi si scateneranno, ma si attenueranno per la preghiera di questi lavoratori, affinché l’umanità veda una dimostrazione del potere che ho dato loro.

 

56. [ins. 249, 47-48]: Il mondo tremerà quando la Mia parola si sentirà nelle nazioni, poiché lo spirito dell’umanità che è preparato verso questa Rivelazione, vibrerà di gioia e, allo stesso tempo, di paura; allora colui che vuole conoscere la Verità, si libererà dalla schiavitù delle sue idee materiali e si ristorerà davanti ai luminosi orizzonti che gli si offriranno al suo sguardo. Chi invece persisterà nel suo offuscamento e nel combattere contro questa Luce, continuerà nella libertà di farlo.

57. La conversione alla spiritualità porterà amicizia e fratellanza fra le nazioni, ma è rigoroso che vi prepariate, perché il contendere sarà grande. Se gli uomini si solleveranno in guerre, questo non accadrà perché è la Mia Volontà, ma perché non hanno compreso la Mia Legge.

 

58. [ins. 347, 27]: E’ giunto il tempo del Giudizio universale e tutte le opere e tutte le religioni saranno giudicate da Me; dallo spirito dell’uomo leverà un clamore, poiché resterà scoperto tutto ciò che è falso, e solo la Verità risplenderà. Ci sarà un risveglio nell’umanità, e allora gli uomini Mi diranno: “Padre, dacci il Tuo aiuto, dacci una vera Luce che ci guidi!”, e quella Luce e quell’aiuto sarà la Dottrina dello Spirito Santo, sarà l’insegnamento che vi ho dato e che appartiene anche a quelli e a tutti, perché Io sono il Padre di ciascuno e di tutti. 

 

Il significato della rivelazione della nuova Parola

59. [ins. 89, 68-73]: In apparenza questa rivelazione non racchiude nulla di grandioso, ma si vedrà nel futuro l’importanza che avrà fra l’umanità.

60. Fra questo popolo ci sono discepoli di ogni genere: alcuni intravedono la grandezza di quest’Opera e intuiscono già il turbamento che la sua apparizione provocherà nel mondo, altri si conformeranno col credere che questa sia una buona via, e ci saranno anche quelli che non riusciranno a scoprire la grandezza di questa Dottrina, e dubiteranno del suo trionfo e del suo consolidamento nel cuore degli uomini. Io vi dico: è un Perla che vi ho affidato, il cui divino bagliore non avete voluto vedere, perché non avete analizzato il Mio insegnamento!

Vi ho detto, che dove brilla di più la Luce, si è nelle tenebre; e così, in questo tempo di materialismo e di peccato, vedrete brillare in tutta la sua intensità la Verità che vi ho portato.

61. Non dimenticate che anche a suo tempo essi dubitarono della Parola di Cristo, perché gli uomini si fermarono a giudicare Gesù in base alla Sua origine e al Suo abbigliamento, e quando trovarono che era il figlio di un carpentiere nazareno e di una povera donna – che più tardi si sarebbe levato insieme a un gruppo di poveri pescatori della Galilea a predicare una Dottrina che a loro appariva strana – allora non riuscirono a credere che quel Viandante, che andava di villaggio in villaggio mostrando l’umiltà del Suo abbigliamento, era il Re promesso dal Signore al popolo d’Israele.

62. Vi do questi chiarimenti, perché gli uomini sono inclini a cercare lo splendore esteriore che abbaglia i sensi, per poter credere nella grandezza di ciò che dev’essere visto e sentito con lo spirito.

63. Dovetti versare il Mio sangue, dare la Mia vita e risorgere, affinché quegli uomini aprissero gli occhi. – Quale calice vorreste che ora beva il Mio Spirito, affinché Mi crediate? O umanità: cosa non farei Io, per vedervi salvi?

 

64. [ins. 173, 44]: Chi dovesse sostenere che la Mia Dottrina è un pericolo per il progresso materiale dell’umanità, commette in tal modo un grave errore. Io, il Maestro dei maestri, vengo a insegnare all’umanità la via della sua evoluzione e del vero progresso. La Mia parola non solo parla allo spirito, bensì parla alla mente, alla ragione, e perfino agli stessi sensi. La Mia Dottrina non solo viene a ispirare e insegnare la vita spirituale, ma viene a far Luce in tutta la scienza e su tutte le vie, perché il Mio Insegnamento non si limita a dirigere tutti gli esseri spirituali alla Patria che sta al di là di questa esistenza, ma raggiunge il cuore dell’uomo, per stimolarlo a vivere su questo pianeta a una vita gradevole, dignitosa e utile. 

 

65. [ins. 290, 51-52]: Il ‘terzo Tempo’ nel quale state vivendo è il tempo della chiarificazione di grandi misteri.

Dotti e teologi dovranno correggere le loro conoscenze davanti alla Verità che vi sto rivelando. 66. Questo è il tempo in cui l’umanità aprirà i suoi occhi alla Luce della Mia Sapienza – Luce che Io ho fatto Dottrina, per cui, attraverso di essa, risuscitate spiritualmente alla vera Vita.  

 

67. [ins. 258, 6]: Gli uomini cercheranno di negare la verità alla Mia rivelazione, ma i fatti, le prove, gli avvenimenti, daranno voce e testimonieranno della verità che verrà dalle labbra del Mio popolo, quale grande Messaggio del ‘terzo Tempo’. E altresì, per mezzo degli Scritti si diffonderà nel mondo la Mia Dottrina, perché questa è un mezzo lecito che Io, fin dai primi tempi, ispirai ai Miei inviati. Voglio solo che siate zelanti della Mia verità, e zelanti ai cuori nel modo più limpido e semplice.

 

68. [ins. 258, 41-43]: In quel ‘secondo Tempo’ la Mia venuta come Uomo fu creduta solo da alcuni pochi cuori, tuttavia, più avanti, l’umanità determinò la nascita del Salvatore come l’inizio di una nuova epoca. Così, in questo tempo, l’inizio delle Mie comunicazioni con voi, ossia del Mio avvento come Spirito Santo, sarà stabilito domani come il principio di un’altra epoca.

69. Ascoltate ciò che vi dice Cristo, la manifestazione del divino Amore:

70. “Pace agli uomini di buona volontà, a chi ama la verità e semina la semenza dell’amore”.

 

[indice]

 

Cap. 8

Le nuove comunità di Cristo: discepoli, apostoli e inviati di Dio

 

Luce ed ombre nelle comunità delle Rivelazioni

1. [ins. 124, 13-14]: Se avessi dato la Mia parola in tutte le nazioni, la maggior parte l’avrebbe rifiutata, poiché la vanità, il materialismo e la falsa grandezza degli uomini non avrebbe accettato una Dottrina che parla di spiritualità, di umiltà e fraternità. Il mondo non è ancora preparato per comprendere l’amore, pertanto non tutti sarebbero ricettivi per la Mia presenza in questa forma.

2. Così come Cristo a quel tempo scelse una cavità nella roccia per nascere come Uomo, oggi ho trovato questo angolo della Terra disposto ad ascoltarMi, il quale ha somiglianza con la grotta e la mangiatoia che in quella notte benedetta accolsero il Figlio di Dio. 

 

3. [ins. 94, 39]: L’esempio di questo umile popolo che qui conduce i suoi passi senza ministri che lo guidino, e che Mi offre culto senza cerimonie né simboli, sarà una chiamata che risvegli coloro che dormono nella loro notte secolare, e sarà uno stimolo per la rigenerazione e purificazione di molti Miei figli.

 

4. [ins. 243, 13-14]: All’ombra della Mia Dottrina non saranno eretti troni, dai quali uomini esaltati possano dominare agli spiriti del loro prossimo. Nessuno sarà incoronato né coperto con un manto purpureo cercando di occupare il posto del Signore, né appariranno confessori per giudicare, perdonare, condannare o sentenziare sugli atti dell’umanità. Per giudicare da un giusto e perfetto tribunale a uno spirito, solo Io posso farlo.

5. Io posso inviare qualcuno a correggere, insegnare e guidare, ma non manderò qualcuno a giudicare né a punire. Ho inviato qualcuno a essere pastore dell’umanità, ma non signori né genitori. L’unico Padre nello spirito, sono Io.

 

6. [ins. 154, 12-14]: In questo tempo formerò un popolo che sia geloso della Mia Legge, amante della verità e della carità. Questo popolo sarà come uno specchio nel quale gli altri possano vedere riflessi i loro errori e ciò in cui sono incorsi. Nessuno sarà giudice di nessuno, ma le sue virtù, opere e adempimenti, toccheranno lo spirito di tutti quelli che incroceranno il suo cammino, e indicherà gli errori a tutti quelli che mancano alla Mia Legge.

7. Quando questo popolo sarà forte e numeroso, attirerà su di sé l’attenzione del suo prossimo, poiché la limpidezza delle sue opere e la sincerità della suo culto sorprenderà l’umanità. Allora gli uomini si chiederanno: “Chi sono questi che, senza avere templi, sanno pregare in tal modo? Chi ha istruito queste moltitudini a pregare, ad adorare il loro Dio, senza sentire la necessità di erigere altari per il loro culto? Da dove sono venuti questi viandanti e missionari che, a somiglianza degli uccelli, non seminano né raccolgono né filano, e tuttavia sussistono?”

8. E allora Io dirò loro: “Questo popolo povero e umile, ma geloso della Mia Legge e forte contro le passioni del mondo, non è stato preparato da alcun uomo! Queste moltitudini che gioiscono nel fare del bene, che li illumina l’ispirazione e sanno condurre ai loro cuori il messaggio di pace e la goccia di balsamo, non sono stati istruiti da insegnanti o ministri di nessun culto della Terra!”. Di sicuro, vi dirò che in questo tempo non esiste un solo uomo nel vostro mondo che saprebbe o potrebbe insegnare il culto di Dio nella vera spiritualità. Non è nello splendore di riti o cerimonie, né nella ricchezza o nel potere terreno, dove radica la verità, poiché per essere umile essa cerca come tempio, quei cuori puliti, nobili, sinceri e amanti della purezza. E dove sono questi cuori? 

 

9. [ins. 335, 27-28]: Ho chiamato molti dei Miei figli per dare loro differenti incarichi, differenti missioni all’interno di quest’Opera, e ve li ho dati secondo il vostro progresso e i vostri doni, e con tutto ciò ho formato il Mio popolo, il Mio nuovo apostolato. 10. Ad alcuni ho dato la funzione di guida, e affinché il loro compito non fosse duro e penoso, ho suddiviso il popolo in comunità. 11. Ad altri ho affidato il Dono di portavoce, affinché trasmettano la Mia Ispirazione diventata parola umana, a queste moltitudini che si radunano per ricevere questo prodigio. 12. Ad alcuni ho dato il privilegio della chiaroveggenza, per fare di loro, dei profeti, e annunciare attraverso la loro conduzione ciò che avverrà. 13. Ugualmente ho affidato la missione di ‘colonne’ a coloro che devono sostenere il popolo nel suo pellegrinaggio, e siano loro guide, come un Cireneo che aiuti a sopportare il peso della croce della sua moltitudine.

14. Altri sono stati graziati con il Dono della capacità, e questi sono stati preparati come strumenti del mondo spirituale per trasmettere i suoi messaggi, l’analisi della Mia Opera, e inoltre come possessori del balsamo guaritore, di consolazione per i loro infermi, per riunirli, spargendo carità nelle loro necessità e mediare le sane emanazioni spirituali. 15. Ho chiamato ‘piuma d’oro’ colui che stamperà il Libro che vi lascerò, le Mie rivelazioni, insegnamenti e profezie di questo Tempo. 16. Ho dato l’incarico di ‘pietra fondamentale’ a quelli che devono essere un esempio di fermezza, stabilità e forza fra il popolo. In questi, la loro parola, consolazione ed esempio, sarà immutabile come lo è la roccia. 17. E ora, quelli che si incontreranno verso la fine di questa tappa della Mia Comunicazione, giudicheranno tutti i loro incarichi, e a tutti quelli che furono selezionati per ricevere grandi missioni Io sto facendo loro una chiamata, perché penetrino in uno studio approfondito e conoscano i risultati del loro operare. Io accompagno tutti in questo tempo di meditazione.

 

18. [ins. 306, 53-55]: Come in tutti i tempi, molti furono i chiamati e pochi gli eletti, perché Io scelgo solo chi fa in tempo ad adempiere la sua missione; e agli altri do una Luce affinché sappiano aspettare il tempo nel quale saranno ugualmente scelti.

19. Quanti di coloro che sono stati chiamati, che si era ancora in tempo a sceglierli per un incarico, han preso parte fra i Miei discepoli e salariati senza che il loro spirito avesse l’indispensabile sviluppo per sopportare il peso della croce, né il loro intendimento la Luce necessaria per lasciar passare la Mia ispirazione! Che hanno fatto molti di loro, una volta che si sono trovati nelle fila degli eletti? – Profanano, avvelenano l’ambiente, contaminano agli altri le loro cattive inclinazioni, mentendo, seminando discordia, lucrando con il Mio Nome e con i loro doni che ho messo nei Miei discepoli.

20. Nessuno provi a scoprire chi sono, perché non potrebbe. Solo il Mio penetrante sguardo da Giudice non li perde di vista, e alla loro coscienza lascio giungere la Mia parola che dice loro: “Vegliate e pregate, affinché possiate pentirvi in tempo delle vostre mancanze; che se così fate, vi prometto, che presto siederete spiritualmente alla Mia Tavola e Io farò festa, di riconciliazione e di perdono. 

 

21. [ins. 140, 72-74]: È questa la verità: non tutti si amano nella Mia Opera, anche quando ne fanno parte, né tutti arrivano ugualmente a comprendere! Perciò vi posso dire che alcuni sono della Mia Opera, e altri fanno la loro.

22. Coloro che Mi seguono per amore, amano la Mia parola, perché sanno che questa li corregge, senza che arrivi a ferirli, e lascia notare i loro difetti senza tradirli. Questo fa sì che perseverino nel perfezionamento delle loro pratiche.

23. Coloro che, invece di tendere a raggiungere questo perfezionamento, che perseguono unicamente l’adulazione, la  superiorità, l’elogio o il mezzo per vivere, invece di tendere al perfezionamento dello spirito, non sopportano la Mia parola quando questa segnala i loro difetti. Allora questi devono creare un’opera distinta dalla Mia, dove sono liberi di fare la loro volontà. Essi non hanno ancora compreso che l’unica cosa che deve fare la moltitudine nel tempo in cui dura la Mia manifestazione, è ascoltarMi con la massima elevazione, per poter successivamente analizzare il Mio messaggio.

 

25. [ins. 363, 47-49]: Ho detto che verrà il tempo della confusione e della disobbedienza, nel quale ‘il salariato’ si solleverà dicendo che la Mia Comunicazione attraverso l’intendimento umano non cesserà, ma giungerà il momento in cui la Mia parola si adempirà, anche se l’uomo vorrà opporsi alla Mia Volontà.

25. Quanti errori sulla via hanno commesso molti di quelli ai quali avevo affidato un incarico e una grazia. Quanta incomprensione vedo, che si andrà a scatenare nei Miei figli dopo l’anno 1950.

26. Con l’incomprensione e la sciocchezza l’uomo trattiene la Mia carità, la potenza e la grazia, e si trova fuori dalla vera via della Legge, dell’armonia e della verità.

      [ins. 363, 50]: Non vengo a negarvi ciò che vi ho dato anni fa; dall’anno 1884 il primo piedistallo parlò al popolo e profetizzo che sarebbe venuto un tempo in cui la Mia parola non si sarebbe più manifestata al popolo, e al vedere ciò che l’ansia procurava nei loro cuori, feci conoscere loro con una semplice parola che l’anno 1950 sarebbe stato l’ultimo per la manifestazione del Mio insegnamento, per condurre l’intendimento dei loro portavoce, parola data nella stessa casa di preghiera a chi  porta il nome Damiana Oviedo.

27. [ins. 363, 51]: Una volta, però, Israele si disconoscerà, tribù con tribù; una volta, però, si lacererà e vorrà calpestare la limpida e pura Legge che ho consegnato nelle sue mani; una volta, però, Israele cercherà le vie del passato per cadere nell’idolatria e nel fanatismo. Cercherà delle sette ed entrerà in confusione, nelle tenebre, e si diletterà con la parola fiorente e falsa che l’uomo gli porgerà.

 

28. [ins. 363, 57]: Gli uomini di religioni e sette vedranno che Israele si divide, che Israele si disconosce e debilita, cercheranno dei motivi per portare via quel gioiello di inestimabile valore, per strappare l’Arca della Nuova Alleanza e dire successivamente che sono loro i veri inviati fra l’umanità, che sono loro i rappresentanti della Mia Divinità. 

 

Parole d’ammonimento rivolte agli ascoltatori in riferimento all’Opera dello Spirito

 29. [ins. 252, 28-30]: Io voglio che quando la Mia Comunicazione sarà conclusa, abbiate un idea ben definita di ciò che è questa Dottrina, affinché le diate il giusto adempimento; perché fino ad oggi non sono comparsi i veri spiritualisti fra le moltitudini che hanno udito la Mia parola. Finora non è stato spiritualismo quello che avete praticato, bensì una forma che avete concepito, di ciò che è la Mia Opera, che però dista molto dalla vera spiritualità.

30. Necessitate rivestirvi di forza per ammettere che vi siete confusi; dovete sollevarvi per correggere le vostre pratiche, cercando con diligenza che in voi brilli la verità e la purezza di questa Dottrina.

31. Non temiate di cambiare la parte esteriore delle vostre pratiche e del vostro culto, senza alterare l’essenza dei Miei insegnamenti.

 

32. [ins. 271, 27-30]: Approfittate del tempo che ancora avete per ascoltare il Mio insegnamento, affinché esso vi colmi con Luce e Grazia, affinché facciate il passo saldo verso la spiritualità, – un passo che non avete fatto perché avete continuato all’interno di un culto di pieno materialismo ed errori.

33. Fino ad oggi avete mancato la fede per rinunciare alle vostre forme, riti e simboli, e di cercare Me spiritualmente nell’infinito. Vi è mancato il coraggio per essere spiritualisti, e avete ideato una forma di spiritualità apparente, nascondendovi dietro la vostra materialità e i vostri errori.

34. Non vi voglio ipocriti, ma sinceri e amanti della verità, perciò vi parlo con estrema chiarezza, affinché depuriate la vostra vita e mostriate al mondo la verità di quest’Opera. – Vi chiamate spiritualisti? Allora siatelo veramente! Non parlate della Mia Dottrina, facendo tutto il contrario, perché con le vostre opere confonderete solo l’umanità.

35. Abbiate soprattutto conoscenza di ciò che è la Mia Opera, di ciò che significa la Mia Legge e qual è la vostra missione e come dovete eseguirla, affinché – quando sul vostro cammino non avrete nessuna guida che sia degna di condurre i vostri passi – guidiate voi tramite la coscienza e per la conoscenza che avete acquisito nella Mia Dottrina. Così non potrete rendere responsabile nessuno di alcun inciampo o alcun errore. 

 

36. [ins. 267, 65-67]: Da quando è iniziata la Mia comunicazione attraverso l’intendimento umano, volli che fossero messi in pratica i vostri doni e che deste inizio alla vostra missione spirituale, affinché voi, quando sarebbe giunto il giorno del Mia partenza, avreste percorso una parte del cammino e non vi sareste sentiti deboli per cominciare con l’adempimento del delicato mandato.

37. Alcuni hanno saputo interpretare l’Idea divina e si sono sforzati di portarla a compimento, ma ugualmente ce ne sono altri – e questi sono la maggior parte – che hanno equivocato il significato di quest’Opera.

38. Questi sono gli errori che qui vengo a rivendicare a questo popolo, perché non voglio che l’umanità si burli di coloro che per tanto tempo sono stati indottrinati. 

 

39. [ins. 270, 8-9]: Mentre solo alcuni furono interessati all’essenza della Mia parola ed hanno sempre desiderato il progresso e l’evoluzione del loro spirito, altri hanno gradito di più il culto esteriore. Così, mentre i primi si ricreavano ricevendo insegnamenti sulla spiritualità, agli altri disturbava che fossero menzionati i loro errori.

40. Solo Io conosco quelli che dovranno rispondere di tutto quello che avrebbero dovuto conoscere attraverso i Miei portavoce, ed è stato trattenuto. 

 

41. [ins. 289, 8-10]: Riflettete, e comprenderete che l’unificazione che vi necessita è spirituale, la quale raggiungerete quando vi solleverete al di sopra delle vostre passioni e del vostro fanatismo.

42. Come potrete creare la pace, quando ciascuno proclama come il suo, unico e vero, e nello stesso tempo combatte quello degli altri come falso?

43. Il fanatismo è tenebra, è cecità, è ignoranza, e i suoi frutti non potranno mai essere di Luce.

 

44. [ins. 252, 69-71]: Di certo vi dico: se non vi unificate, come è la Mia volontà, l’umanità vi disperderà, vi getterà via da sé, quando vedrà che la vostra vita si discosta da ciò che predicate.

45. Cosa accadrà quando gli uomini scopriranno che in ogni comunità c’è un culto differente e una diversa forma di praticare la Mia Dottrina? Non potrà concepire che sono stato Io, Colui che ha insegnato.

46. Vi affido gli ultimi tre anni della Mia comunicazione, affinché lavoriate per l’unione di questo popolo – una unificazione che comprenda qualcosa di spirituale così come di esteriore, affinché il vostro operare, colmo di armonia e di uguaglianza, sia la prova più grande che, Colui che a tutti voi, nelle diverse sedi e in diverse zone, vi indottrinò un unico Maestro: DIO. 

 

Vera discepolanza, nuovi apostoli

47. [ins. 297, 15-17]: Non tentate di limitare quest’Opera che è universale e infinita, né di porre limiti al vostro sviluppo spirituale, perché quanto più approfondirete il cammino delle buone opere e dello studio, maggiori rivelazioni riceverete. Vedrete sorgere l’Opera divina dal più modesto, la vedrete manifesta in tutto il Creato, la sentirete bussare nel vostro essere.

48. Questa è la semplicità con cui vengo a indottrinare il discepolo spiritualista, affinché egli, ugualmente, sia come il suo Maestro. Il discepolo deve saper persuadere e convertire con la verità delle sue parole e con la forza delle sue opere, senza voler sorprendere nessuno tramite poteri misteriosi o facoltà straordinarie.

49. Il vero discepolo sarà grande per la sua semplicità. Comprenderà il suo Maestro e allo steso tempo si farà comprendere dal suo prossimo. 

 

50. [ins. 293, 32-33]: E’ un discepolo di Cristo colui che soggioga con la Parola, che persuade e consola, che solleva e rianima, facendo dello sconfitto, un vincitore di se stesso e delle avversità.

51. Nel cuore dell’apostolo di Cristo non può albergare egoismo, pensando solo alle sue stesse sofferenze o preoccupazioni. Egli trascura le sue e pensa agli altri, con l’assoluta fiducia di non aver trascurato nulla, perché immediatamente il Padre assiste colui che ha abbandonato il suo per assistere a un figlio del Signore che necessita il sostegno dello spirito. E colui che sa dimenticarsi di se stesso per portare a un suo simile un sorriso della speranza, un conforto alla sua tristezza, una goccia di balsamo per il suo dolore, al ritorno a casa sua la trova illuminata da una luce, che è benedizione, gioia e pace. 

 

52. [ins. 69, 16-17]: Alla Mia tavola, in questo tempo, sarà apostolo sia l’uomo che la donna; a questa tavola siederà il vostro spirito.

53. Sono state le donne che in questo tempo hanno tenuto alto il vessillo spiritualista davanti alle moltitudini; esse sulla via han lasciato l’orma dell’apostolo zelante della Legge del Signore. 54. Nel Mio nuovo apostolato la donna starà accanto all’uomo, e non avrà età per servirMi: ugualmente lo sarà l’adulto come il bambino o l’anziano, ugualmente la fanciulla come la madre. Perché, torno a dirvi, che è il vostro spirito che cerco, e che lui ha già lasciato da tempo la sua infanzia. 

 

55. [ins. 173, 45-48]: Se nel ‘secondo Tempo’ vi ho detto che «il Mio Regno non è di questo mondo», allora oggi vi dico che qui non si trova nemmeno il vostro, perché questa dimora – come già sapete – è transitoria per l’uomo.

56. Vengo a insegnarvi la vera Vita, la quale non è mai stata basata sul materialismo. Per questo si solleveranno e rivolteranno contro la Mia eterna Dottrina, contro il Mio insegnamento di sempre, che è di Amore, di Sapienza e Giustizia, e tuttavia non sarà compresa immediatamente. L’umanità si rivolterà a giudicarMi, vorrà metterMi in croce, ma Io so che il Mio insegnamento dovrà passare attraverso tutto questo, per essere riconosciuto e amato. Io so che i Miei più tenaci persecutori saranno poi i Miei più fedeli dediti seminatori, perché darò loro grandi dimostrazioni della Mia verità.

57. Quel Nicodemo del ‘secondo Tempo’, un principe fra i sacerdoti, il quale cercò Gesù per parlare con Lui di Insegnamenti saggi e profondi, Mi seguirà nuovamente in questo tempo, per analizzare serenamente la Mia Opera e convertirsi a questa.

58. Quel Saulo chiamato Paolo, il quale in seguito Mi perseguitò con rabbia e diventò uno dei Miei più grandi apostoli, vorrà riapparire sul Mio cammino e ovunque si mostreranno i Miei nuovi discepoli, – gli uni ferventi, altri dediti. L’ora presente è di grande importanza. Il tempo del quale vi sto parlando, vi si avvicina sempre più.

 

59. [ins. 54, 53]: Le moltitudini necessitano di coloro che sanno essere fermi nelle prove, di coloro che sono abituati alle grandi lotte del mondo e dello spirito. Sono costoro che potranno orientare e condurre l’umanità, perché nei loro cuori non c’è il desiderio di opprimere né di dominare nessuno. In essi non può albergare l’egoismo, perché nei momenti della loro elevazione avranno percepito la Mia carità, colmandoli d‘Amore, affinché tale carità la diano oltre, ai loro fratelli.

 

Gli inviati da Dio in tutto il mondo e in tutti i tempi

60. [ins. 121, 9-16]: I popoli della Terra non sono mai stati privi di Luce spirituale. Di certo, vi dico che non solo questo popolo ha avuto profeti e messaggeri, ma a tutti ho inviato emissari a risvegliarli. 61. Per la Luce e la verità delle loro dottrine, così come per la somiglianza con ciò che vi ho rivelato, potreste giudicare le loro parole. 62. Alcuni giunsero prima della venuta del Messia, altri in seguito alla Mia presenza come Uomo, ma tutti han portato agli uomini un messaggio spirituale.

63. Queste dottrine – come la Mia – hanno sofferto profanazioni, perché seppur non si è alterata la sua essenza, sono stati mutilati oppure le hanno nascoste agli uomini affamati di Verità.

64. Una sola Verità e una sola morale fu quella che venne rivelata agli uomini tramite inviati, profeti e servitori! – Perché i popoli hanno differenti concetti della Verità, della morale e della vita?

65. Questa Verità falsificata attraverso i tempi dall’umanità, sarà ristabilita, e la sua Luce risplenderà con una tale forza, che agli uomini sembrerà come se sia qualcosa di nuovo, benché sia la stessa Luce che ha sempre illuminato il cammino di evoluzione ai figli della Mia Divinità.

66. Molti sono coloro che morirono per aver detto la verità; ugualmente molti, coloro che furono sottoposti a torture, per non voler mettere a tacere la voce che parlava in loro.

67. Non pensate che il Cielo fu inviato solo a coloro che vi hanno parlato dello spirito, dell’amore e della morale. – No! Ugualmente l’ho mandato anche a coloro che vi hanno portato buoni frutti della scienza, quelle conoscenze che portarono Luce nella vita agli uomini, che alleggerirono i loro pesi e lenirono le loro pene. Tutti costoro sono stati i Miei inviati.

68. Ci furono ugualmente altri che non portarono dottrine di morale spirituale, né rivelazioni scientifiche, ma ortarono il messaggio che insegna a percepire e ammirare le bellezze della Creazione. Sono Miei messaggeri coloro che hanno il compito di portare gioia e balsamo ai cuori degli afflitti.

69. Tutti loro hanno bevuto l’amaro, nel fare i conti con l’incomprensione alla verità del mondo cieco, di una umanità insensibile al bello e al buono. Tuttavia, se vi ho detto che in quest’epoca tutto sarà ristabilito; se vi ho annunciato che tutto tornerà nel suo giusto alveo, e che a tutti i Miei insegnamenti sarà restituita la sua originale essenza, potete credere che per questo mondo si avvicina un tempo di splendore spirituale, anche se non dovete dimenticare che – prima che questo avvenga – tutto sarà giudicato e purificato. 

 

70. [ins. 105, 13-15]: Sempre, quando una rivelazione stava per giungere a illuminare gli uomini, ho mandato un precursore o profeta a prepararli, con il fine che tale Luce potesse essere riconosciuta da loro. Ma non crediate che sono Miei inviati solo coloro che portano messaggi per lo spirito. No! – Discepoli, e tutti quelli che nell’umanità seminano del bene in qualunque sua forma, sono Miei inviati.

71. Questi emissari possono incontrarsi in tutti i settori della vostra vita, ugualmente nelle religioni come anche nelle scienze, fra gli uomini che governano oppure tra coloro che impartiscono buoni insegnamenti.

72. Un Mio vero servitore non si allontana mai dal sentiero che deve percorrere; preferisce morire sulla via, che retrocedere. Il suo esempio è una semenza di Luce nella vita del suo prossimo, e le sue opere sono esempi per gli altri. – Ah, se l’umanità riuscisse a comprendesse i messaggi che Io invio tramite loro! Ma non è così, perché esistono molti uomini che avendo delicate missioni nel mondo, deviano le loro mire da quei grandi esempi, per intraprendere una via che meglio li soddisfi. 

 

73. [ins. 263, 18-24]: Ma che cosa ha fatto l’umanità di quegli uomini che vi ho inviato, affinché vi ricordassero il Mio cammino, la via della fede, che è quella della sapienza, dell’amore e della pace?

74. Non volle sapere nulla dei loro messaggi, combattendoli con la fede ipocrita che tenete per le vostre teorie e religioni.

75. I vostri occhi non vollero vedere la Luce come messaggio d’amore portato da ciascuno dei Miei inviati, sia che ora li chiamate profeti, veggenti, illuminati, medici, filosofi, scienziati o pastori.

76. Quegli uomini hanno brillato, ma voi non avete voluto vedere la loro Luce. Vi hanno preceduti, ma voi non voleste seguire i loro passi. 77. Lasciarono l’esempio di una via di sacrificio, di dolore, di carità, e aveste paura di imitarli, senza sapere che il dolore di chi Mi segue, è gioia per lo spirito, è una via colma di fiori e un orizzonte colmo di promesse.

78. Essi non sono venuti per respirare il profumo dei fiori sulla Terra, né di inebriarsi dei fugaci piaceri del mondo, perché l’aspirazione del loro spirito non era più rivolta all’impuro, ma verso l’alto.

79. Soffrirono, ma non cercarono di essere consolati, perché sapevano che erano venuti per consolare. Non si aspettarono nulla dal mondo, perché aspettando hanno sperato per il dopo-lotta, alla gioia di contemplare la resurrezione alla fede e alla vita di quegli spiriti, di tutti coloro che erano morti alla Verità.

80. Chi sono quegli esseri di cui vi parlo qui? Io vi dico: si tratta di tutti coloro che vi hanno portato messaggi di Luce, di amore, di speranza, di salute, di fede e di guarigione. Non importa il nome che avevano, né la via dalla quale li avete visti apparire, né il titolo che hanno ostentato sulla Terra. 

 

81. [ins. 159, 51-52]: È necessario che una volta in più io vi dica che questo popolo, che si sta formando intorno alla Mia manifestazione, non è un popolo che il Padre distingue con il Suo Amore sugli altri popoli della Terra. Se ho messo gli occhi su di esso, è perché l’ho formato con spiriti che sono sempre stati nel mondo, quando è scesa una nuova Rivelazione divina. Sono figli spirituali di quel popolo di Israele, popolo di profeti, di inviati, di veggenti e patriarchi.

82. Chi meglio che loro potrebbe ricevere in questo tempo, per comprendere la nuova forma della Mia manifestazione e testimoniare il compimento delle Mie promesse? 

 

83. [ins. 269, 2c]: Oggi Mi sono rivolto alla Terra, e ancora una volta Mi sono tenuto molto vicino a voi, e molti hanno dubitato di questa parola che vi ho dato per la conduzione dell’uomo. Mi avete domandato con disaccordo il perché ho scelto questo mezzo, e perché si è sviluppata la Mia opera in tal modo, al di fuori di tutta la Chiesa. – E Io vi dico: “Sono disceso nel seno del popolo di Israele stabilendo nel suo maggior numero nella nazione fra i selezionati. Gli altri sono disseminati in tutte le nazioni, inviati da Me, e a loro Mi sono annunciato spiritualmente. Questi sono i Miei eletti, coloro che Mi si sono conservati fedeli. Essi non hanno contaminato il loro cuore, e il loro spirito può percepire le Mie ispirazioni. È mediante la vostra condotta che Io sto consegnando al mondo un’abbondanza di Sapienza. 

 

84. [ins. 346, 13]: Amati figli, giunti qui in scarso numero, in verità vi dico: “Il Mio acuto sguardo scopre ovunque dei Miei selezionati, i quali sentono nel loro spirito che è il tempo della Mia presenza”. Essi non hanno sentito la Mia parola come voi, ma nel loro spirito sentono una voce che indica loro che Io sto nuovamente fra l’umanità, che sono venuto spiritualmente ‘sulla nuvola’. Ad alcuni concederò di contemplarMi con gli occhi dello spirito, ad altri attraverso il presentimento, a certi altri rendo fortemente percettibile il Mio Amore, affinché sentano la presenza del Mio Spirito. 

 

85. [ins. 284, 50-51]: Presto si eleveranno gli intuitivi, gli ispirati, i sensibili spiritualmente, e testimonieranno nelle nazioni ciò che hanno visto con lo spirito, quello che percepiscono, sentono e ricevono. Io vi dico ancora una volta: il Mio popolo non si limiterà a coloro che Mi hanno ascoltato tramite questi portavoce, ma fino a quelli che ho inviato, a quei Miei servitori nei diversi punti della Terra a preparare le vie e a purificare i campi dove più tardi saranno raggiunti dai seminatori.

86. Io li fortifico e li benedico, perché la loro giornata è penosa, il sentiero irto di spine. La derisione, lo scherno, la calunnia e l’empietà li seguono ovunque, ma loro – intuitivi e ispirati – sanno che sono stati inviati da Me, e perciò sono disposti a giungere alla fine del cammino nell’adempimento della loro missione. 

 

87. [ins. 281, 33]: Vi invito di penetrare nel Mio Regno. Sto chiamando tutti i popoli della Terra senza alcuna distinzione,  ma so che non tutti Mi ascolteranno. 88. L’umanità ha spento la sua lampada e cammina nelle tenebre, ma, “ahi!”, dove si avverte confusione, sorgerà un Mio illuminato che farà Luce nel suo ambiente, – un guardiano spirituale che vegli e aspetti un Mio segno, per dare voce all’allarme, affinché risvegli e commuova. 89. Lasciate che l’amore di quegli inviati semini fruttifero nei vostri cuori! Non disconosceteli se si presentano davanti a voi con la povertà esteriore! Ascoltateli, perché vengono nel Mio Nome a consegnarvi la perfetta preghiera; essi vi libereranno dai legami del materialismo con i quali siete legati, aiutandovi ad ottenere la libertà spirituale che vi eleva a Me.

 

90. [ins. 131, 5-7]: Se apparisse qualcuno dicendo: “Sono Cristo incarnato nuovamente!”, non credetegli, perché l’annuncio che vi rivolsi, era inteso che sarebbe stato in spirito. Se qualcuno vi dicesse: “Sono io l’inviato di Dio!”, diffidate di lui! I veri messaggeri non ostentano né decantano la missione che Io ho affidato loro, ma lo testimoniano solo con le loro opere. Agli uomini, per corrispondenza, Io dissi: “L’albero lo riconoscerete dai suoi frutti!”

91. Non vi proibisco di assaggiare i frutti degli alberi, ma è necessario che siate preparati, affinché possiate distinguere il buon frutto dal cattivo.

92. A coloro che amano la Verità, porrò loro come luminari, affinché illuminino il sentiero dei suoi fratelli.

 

93. [ins. 255, 40-41]: I tempi in cui necessitavate nel mondo di una guida spirituale, sono trascorsi. Da ora in poi, tutti coloro che penetrano in questo sentiero, non avranno altra via che la Mia Legge, né altra guida che la propria coscienza. 94. Né per questo cesseranno di esserci uomini e donne di grande Luce e grande forza, i quali aiuteranno le moltitudini con il loro esempio e la loro ispirazione.

95. Se fosse altrimenti, vi avrei inviato sulla Terra degli spiriti come Mosè o Elia, per tracciarvi la via e ricordarvi a ogni passo la Legge. Essi sì vi aiutano, vi sorvegliano e accompagnano, ma non più attraverso la figura umana, ma dallo spirituale. 96. Chi li vede? – Nessuno! Ma quando vi preparerete, sentirete al di sopra di voi la presenza di grandi spiriti, i quali hanno sempre tenuto relazione con l’umanità e al fine delle grandi missioni da compiere.

 

[indice]

 

 

II – La retrospezione al primo e al secondo Tempo della Rivelazione

 

Cap. 9

Storie e figure del popolo Israele

 

La storia della caduta nel peccato

1. [ins. 105, 42]: La storia dei primi uomini che hanno abitato la Terra è stata tramandata da generazione in generazione, finché fu scritta nel Libro del ‘primo Tempo’. E’ una parabola vivente di quei primi esseri umani che abitarono sulla Terra. La loro purezza e innocenza rese loro possibile sentire la carezza di madre natura, un calore di amicizia esistente tra tutti gli esseri e completa fratellanza fra tutte le creature. Dopo che le passioni umane ebbero trasformato la vita di quegli uomini, così furono costretti a cercare nella scienza ciò che avevano perduto per la mancanza di spiritualità. Così per l’umanità giunse il momento in cui, per sopravvivere, dovettero rubare gli elementi e le forze necessarie per la vita

 

2. [ins. 150, 42]: In una parabola divina ho ispirato i primi uomini, affinché cominciassero ad essere consapevoli del loro destino, però il contenuto della Mie rivelazioni è stato male interpretato. 3. Quando vi è stato detto dell’albero della Vita, della conoscenza del bene e del male che l’uomo mangiò, Io volevo solo intendere che quando l’uomo ha avuto sufficiente conoscenza per distinguere fra giusto e ingiusto, e cominciò ad essere responsabile delle sue azioni, da allora cominciò a raccogliere i frutti delle sue opere.

 

4. [ins. 150, 45-46]: Voi sapete che Dio ha detto agli uomini: «Crescete e moltiplicatevi e riempite la Terra». Questa fu la prima Legge che vi è stata data, o popolo. Più tardi il Padre non reclamò agli uomini che si dovessero moltiplicare e che la specie umana continuasse a crescere, ma che i loro sentimenti diventassero sempre più elevati e il loro spirito si impegnasse in un serio continuo sviluppo. Ma se la prima Legge fu per la propagazione della razza umana, – come potete concepire che lo stesso Padre vi applicasse una sanzione per farvi obbedire e confermarvi con un mandato Suo? E’ possibile, o popolo, che nel vostro Dio esista una tale contraddizione?

5. Osservate quale interpretazione materiale hanno dato gli uomini a una parabola nella quale avevo parlato solo del risveglio dello spirito nell’uomo. Pertanto, analizzate il Mio insegnamento, e non continuate a dire che state pagando il debito per la disobbedienza che i primi colonizzatori contrassero con Me. Abbiate una idea più elevata della Giustizia divina.

 

6. [ins. 150, 48-49]: Adesso è il tempo nel quale potete comprendere ciò che dissi: «Crescete e moltiplicatevi», questo deve essere fatto anche spiritualmente, e che dobbiate riempire l’Universo con le vostre buone azioni e pensieri elevati.

    Io do il benvenuto a tutti quelli che Mi cercano, a tutti quelli che cercano la perfezione.

 

La libertà della volontà e il peccato primordiale

7. [ins. 20, 40-46]: Mi dite che per via del libero arbitrio siete caduti in difetti ed errori. Eppure vi dico che per questo Dono potete elevarvi molto al di sopra di quel punto, dal quale siete proceduti nel principio del vostra evoluzione.

8. Al di fuori del libero arbitrio ho dato a ogni spirito la Mia Luce nella sua coscienza, affinché nessuno si smarrisse; ma coloro che hanno rifiutato di sentire la Mia voce, oppure che non vollero penetrare nel loro interiore alla ricerca di Luce spirituale, presto furono sedotti dalle innumerevoli bellezze della vita materiale, persero il sostegno della Mia Legge per il loro spirito, e dovettero inciampare e cadere.

9. Una singola mancanza ha portato molte conseguenze dolorose, e cioè, perché l’imperfezione è disarmonia con l’Amore divino.

10. Coloro che si arresero e, pentiti, ritornarono immediatamente, pregandoMi umilmente che li purificassi e liberassi dai difetti che avevano commesso, Io li ricevetti con infinito Amore e Misericordia, confortando il loro spirito, e inviandoli a riparare i loro errori e confermandoli nella loro missione.

11. Non crediate che tutti tornarono miti e pentiti dopo la loro prima disobbedienza. No! Molti tornarono pieni di superbia e rancore. Altri, vergognandosi, riconobbero la loro colpevolezza, vollero giustificare le loro mancanze dinanzi a Me e, lontani, si vollero purificare con il pentimento e la correzione – che sono prove di umiltà – scegliendo di creare per se stessi una vita secondo il loro modo, al di fuori delle Leggi che erano state dettate dal Mio Amore.

12. In seguito si presentò la Mia Giustizia, non per castigarli, ma per correggerli; – non per distruggerli, ma per conservarli eternamente, proponendo loro un’ampia opportunità per perfezionarsi.

13. Quanti di costoro, primi peccatori, non sono ancora riusciti a liberarsi delle loro macchie; perché da una caduta all’altra discesero sempre più in basso nell’abisso, dal quale, solo con la pratica della Mia Legge potranno salvarsi.

 

Il diluvio universale

14. [ins. 302, 14b-16]: (…) Nei primi tempi dell’umanità regnava innocenza e semplicità fra gli uomini; ma mentre si moltiplicavano, a causa della loro evoluzione e del loro libero arbitrio anche i loro peccati furono in aumento, e si svilupparono in forma più rapida, – non così le loro virtù, fino ad essere incapaci di fronte alla Mia Legge. 15. Allora ho preparato Noè, con il quale ho annunciato da Spirito a spirito, il perché ho stabilito la comunicazione con gli uomini fin dall’inizio dell’umanità. (…)

16. Ho detto a Noè: “Purificherò l’anima degli uomini da tutti i suoi peccati; per questo invierò un grande diluvio. Prepara un’Arca e fa entrare i tuoi figli, le loro donne, i figli dei tuoi figli e una coppia di ogni specie del regno animale». 17. Noè fu obbediente al Mio mandato e arrivò il cataclisma in adempimento alla Mia parola. La cattiva semenza fu sradicata sul nascere, e la buona semenza conservata nei Miei granai, con i quali ho formato una nuova umanità che ha portato la Luce della Mia Giustizia e seppe confermarsi alla Mia Legge, e vivere nella pratica dei buoni costumi.

18. Credete forse che quegli esseri che hanno trovato una morte così dolorosa, perirono in spirito? In verità vi dico: “No, figli Miei. I loro spiriti furono conservati da Me e si risvegliarono davanti al giudice della loro stesa coscienza e furono preparati per ritornare nuovamente sulla via della vita, affinché ritrovassero il progresso spirituale”.

 

La disponibilità al sacrificio di Abramo

19. [ins. 308, 11]: Non sarà sempre necessario che beviate fino in fondo il calice dell’amarezza, poiché per Me è sufficiente osservare la vostra fede, la vostra obbedienza, il vostro proposito e l’intenzione di obbedire al Mio comando, perché Io vi risparmi di raggiungere il momento più duro della vostra prova. 20. Ricordatevi che ad Abramo fu chiesta la vita di suo figlio Isacco, che lui amava molto e, sovrapponendosi al suo dolore e passando sopra l’amore di suo figlio, si apprestò a sacrificarlo in una prova di obbedienza, di fede, di amore e umiltà, che ancora voi non potete concepire. Ma non gli fu permesso consumare il sacrificio del figlio, perché nel fondo del suo cuore aveva già dimostrato la sua obbedienza davanti alla Volontà divina, e ciò era abbastanza. Quanto grande fu la gioia di Abramo, quando la sua mano fu fermata da una Potenza superiore, impedendogli il sacrificio di Isacco! Quanto ha benedetto il Nome del suo Signore, e ammirato la Sua Sapienza!

 

21. [ins. 119, 18-19]: In Abramo e in suo figlio Isacco vi ho dato un immagine di ciò che sarebbe stato il Sacrificio del Redentore, quando ho messo alla prova l’amore che Abramo mi professava, chiedendogli quello, che per la sua stessa mano sacrificante era suo figlio, il suo amato Isacco. 22. In tal caso, se riuscite a meditare, riconoscerete una somiglianza in ciò che più tardi fu il sacrificio dell’Unigenito per la salvezza del mondo.

23. Abramo fu la rappresentazione di Dio, e Isacco l’immagine di Gesù. In quel momento il patriarca pensò che il Signore gli chiedesse la vita di suo figlio, affinché il sangue del figlio innocente lavasse i peccati del popolo; e per quanto lo amasse profondamente, colui che era carne della sua carne, in lui era più forte quell’obbedienza che aveva verso Dio e la carità per il suo popolo, che la vita del suo amato figlio. 24. L’obbedienza di Abramo fu sul punto di scaricare il colpo mortale sopra suo figlio, ma nell’istante in cui – sopraffatto dal dolore – ha sollevato il braccio per sacrificarlo, la Mia Potenza lo fermò, e gli ordinò di immolare un agnello al posto del figlio, affinché rimanesse quel simbolo come testimonianza dell’amore e dell’obbedienza.

 

La visione nel sogno di Giacobbe della Scala nel Cielo

25. [ins. 315, 45-50]: Sapete quale significato racchiude quella scala che Giacobbe contemplò nel sogno? Quella scala rappresenta la vita e l’evoluzione degli spiriti. 26. Il corpo di Giacobbe dormiva nel momento della Rivelazione, ma il suo spirito si trovava sveglio. Egli si era elevato verso il Padre, cercando per mezzo della preghiera di penetrare col suo spirito nelle regioni di Luce, ottenendo di ricevere un messaggio celeste che sarebbe rimasto come un testamento di Rivelazioni e Verità spirituali, sia per il suo popolo che è per l’intera umanità, perché “Israele” non è un nome materiale, ma spirituale.

27. Giacobbe vide che quella scala stava appoggiata sulla Terra e la sua cima toccava il Cielo. Questo indica il cammino di elevazione spirituale che inizia sulla Terra attraverso la carne e termina fondendosi nella sua luce, e la sua essenza con quella del Padre suo, lontano da ogni influenza materiale.

28. Il patriarca vide che su quella scala salivano e scendevano angeli, rappresentando questo l’incessante incarnazione e disincarnazione, il continuo via vai degli spiriti nel desiderio per la Luce, oppure anche con una missione per ripristinare e purificarsi ed elevarsi un poco al ritorno nel mondo spirituale. 29. E’ la via dell’evoluzione spirituale che conduce al perfezionamento. Perciò Giacobbe contemplò in cima alla scala la Figura rappresentativa di Jehova, indicando che Dio è la Meta del vostro perfezionamento, delle vostre aspirazioni e la più alta ricompensa di infiniti godimenti, come ricompensa per le ardue lotte, lunghe sofferenze e la perseveranza, per giungere nel seno del Padre.

30. Nelle vicissitudini e nelle prove, lo spirito ha sempre trovato l’opportunità di conquistare meriti per ascendere. Lì, in ciascuna prova, è sempre stata rappresentata la scala di Giacobbe, invitandovi a salire un ulteriore passo.

31. Quella fu una grande Rivelazione, o discepoli, perché in essa vi si è parlato della vita spirituale in un tempo nel quale era appena iniziato il risveglio dello spirito per il culto del Divino, all’elevazione del puro, del buono e del vero.

32. Quel messaggio non poteva essere per una sola famiglia, nemmeno per un solo popolo; la sua essenza era spirituale e perciò aveva universalità. Proprio per questo motivo la Mia voce di Padre disse a Giacobbe: “Io sono Jehova, il Dio di Abramo e il Dio di Isacco. La terra che ora incontrerai la darò a te e alla tua stirpe, e questa semenza sarà come la polvere del mondo, e vi estenderete verso l’occidente e verso l’oriente, verso nord e verso sud, e tutte le generazioni della Terra saranno benedette in te e nella tua discendenza”.

 

Giuseppe e i suoi fratelli

33. [ins. 90, 2]: Giuseppe, figlio di Giacobbe, era stato venduto dai suoi fratelli ad alcuni mercanti che si stavano recando in Egitto. Giuseppe era ancora piccolo e aveva già dato prova di un grande dono della profezia. L’invidia s’impossessò dei suoi fratelli, i quali si liberarono di lui credendo di non rivederlo più. Ma il Signore, che vegliava sul Suo servo, lo ha protetto e lo ha reso grande davanti il faraone d’Egitto. 34. Molti anni dopo, quando il mondo fu colpito dalla siccità e carestia, l’Egitto, guidato dai consigli e dalle ispirazioni di Giuseppe, immagazzinò abbastanza provviste per resistere alla prova. 35. Fu allora che i figli di Giacobbe vennero in Egitto alla ricerca di alimenti. Grande fu lo stupore quando riconobbero che il loro fratello Giuseppe era diventato un ministro e consigliere del faraone. Quando lo videro, caddero in ginocchio ai suoi piedi, pentendosi della loro colpa, e riconobbero che le profezie del fratello si erano avverate. Colui che consideravano morto, era lì dinanzi a loro, colmo di potere, virtù e sapienza. Il profeta che avevano venduto, stava dimostrando loro la verità della profezia, che il Signore gli aveva messo sulle labbra da bambino. Il fratello che avevano umiliato, vendendolo, li perdonò. Comprendi, o popolo? Adesso sapete il perché vi ho detto in questo giorno: “Quando, Mi riconoscerete come Giuseppe fu riconosciuto dai suoi fratelli?”

 

Il cammino attraverso il deserto del popolo d’Israele sotto la guida di Mosè

36. [ins. 343, 53]: Nel ‘primo Tempo’, Mosè fu alla testa d’Israele per condurlo attraverso il deserto durante quaranta anni nella terra di Canaàn, ma per la disobbedienza, l’incredulità e il materialismo, alcuni bestemmiavano, altri rinnegavano, e altri ancora si ribellavano. E Mosè, davanti a tale situazione, parlò loro con prudenza e pazienza, affinché non offendessero la Volontà suprema e fossero umili e obbedienti davanti a quel Padre, il Quale – senza guardare alla loro disobbedienza – faceva cadere la manna dal Cielo e sgorgare l’acqua dalla roccia.

 

37. [ins. 29, 32-34]: Mosè aveva dato sufficienti prove che il vero Dio era con lui; ma il popolo voleva ancor più testimonianze e mandati. Portando la moltitudine ai piedi del monte Sinai, invocò il Potere del loro Dio e il Signore lo ascoltò, e gli concesse grandi prove e prodigi.

  Il popolo era assetato, Mi manifestai nel potere per la fede di Mosè, facendo sì che dalla roccia sgorgasse acqua. Nella fame del popolo mostrai la Mia presenza, alla preghiera di colui che condusse Israele, inviando loro la manna.

38. Il popolo voleva sentire e vedere Colui che Mosè sentiva e contemplava attraverso la sua fede, e così Mi manifestai al popolo nella nuvola e feci sentire la Mia voce. Ma era così potente, che gli uomini credettero di morire di paura; i loro corpi tremarono, e i loro spiriti rabbrividirono davanti a quella Voce di Giustizia. Allora il popolo supplicò Mosè di chiedere a Dio di non parlare più al Suo popolo, perché non potevano più ascoltarLo. Riconobbero che erano ancora troppo piccoli per poter comunicare direttamente con l’Eterno.

 

39. [ins. ??, ?]: Rafforzate la vostra anima con le grandi battaglie della vita, così come diventò forte quel popolo di’Israele nel deserto. Sapete voi quanto sia ampio il deserto, che sembra non avere fine, con un Sole impietoso e una sabbia ardente? Sapete voi che cosa è la solitudine e il silenzio e la necessità della veglia notturna, perché i nemici sono in agguato? In verità vi dico, fu là, nel deserto, che quel popolo afferrò la grandezza, la quale consisteva nel fatto di credere in Dio, e dove imparò ad amarLo. Che cosa ci si poteva aspettare da quel popolo nel deserto? E nonostante ciò, aveva tutto: pane, acqua, una casa per riposare, un’oasi e un santuario, per elevare il suo spirito nella gratitudine al Padre e Creatore suo.

 

La lotta di Elia per il vero Dio

40. [ins. ??, ??-??]: Nel ‘primo Tempo’ venne Elia sulla Terra, si avvicinò al cuore degli uomini e li trovò caduti nel paganesimo e nell’idolatria. Il mondo era governato da re e sacerdoti, e ambedue si erano allontanati dall’osservanza delle Leggi divine e conducevano i loro popoli sulle vie dello smarrimento e della non verità. Avevano eretto diversi altari a delle divinità, adorandoli.

41. Elia comparve in quel tempo e parlò loro con parole colme di giustizia: “Aprite i vostri occhi e riconoscete che avete sconsacrato la Legge del Signore. Avete dimenticato l’esempio dei suoi messaggeri e siete caduti in culti che sono indegni dell’Iddio vivente e potente. E’ necessario che vi risvegliate, guardiate verso di Lui e riconosceteLo! Eliminate il vostro culto idolatra e alzate gli occhi da quell’Immagine con la quale Lo avete rappresentato”.

42. Elia sentiva la Voce che gli diceva: “Allontanati da questo cattivo popolo. Digli che per lungo tempo non cadrà più la pioggia, finché tu lo raccomanderai di nuovo nel Mio Nome”.

43. Ed Elia disse: “Non pioverà più finché il Mio Signore non indicherà l’ora e me lo ordinerà la Sua voce”, e dicendo questo, si allontanò.

44. Da quel giorno la terra fu arida, le stagioni destinate per la pioggia passarono senza che si vedesse la pioggia. Nel Cielo non si ide più nessun segno di pioggia, i campi sentivano la siccità, il bestiame languiva un poco alla volta, gli uomini scavavano nella Terra per l’acqua, per calmare la loro sete, senza trovarla; i fiumi si prosciugavano, l’erba appassiva, perché soccombeva ai raggi di un Sole ardente, e gli uomini invocavano i loro déi e chiedevano che quell’elemento ritornasse loro per seminare e raccogliere dalla semenza ciò che avevano seminato.

45. Elia si era ritirato su Ordine divino, pregava e aspettava la Volontà del suo Signore. Uomini e donne cominciarono a lasciare la loro patria alla ricerca di nuove terre, dove non ci fosse la mancanza d’acqua. Ovunque si vedevano delle carovane e in tutti i luoghi la terra era inaridita.

46. Passarono gli anni,  e un giorno, quando Elia elevò il suo spirito al Padre, sentì la Sua voce che gli disse: “Va a cercare il re, e quando ti darò il segno, cadrà di nuovo la pioggia su questa terra”.

47. Elia, umile e colmo di obbedienza, andò dal re di quel popolo e mostrò davanti agli adoratori del falso dio il suo potere. Dopo parlò del Padre e della Sua Potenza, e allora comparvero i segni: si videro fulmini, tuoni e un fuoco nel Cielo; poi cadde la pioggia donando la vita a fiumi. I campi si rivestirono di nuovo con il verde, gli alberi furono pieni di frutti e vi fu benessere.

48. Il popolo si risvegliò davanti a queste dimostrazioni e si ricordò  del Padre suo che lo aveva richiamato e ammonito per mezzo di Elia. Le azioni miracolose di Elia furono molto numerose, e grandi in quel tempo, per scuotere e risvegliare l’umanità.

 

Le dodici tribù d’Israele

49. [ins. 135, 15-16]: Non crediate che all’interno del popolo d’Israele sono esistiti profeti, precursori della via e spiriti di Luce, poiché ne ho inviati anche alcuni in altri popoli; ma gli uomini li portavano come déi, e non come inviati, e con i loro insegnamenti crearono religioni e culti.

50. Il popolo d’Israele non comprendeva la missione che aveva nei confronti degli altri popoli, e sonnecchiava su un letto di benedizioni e compiacenze. 51. Il Padre li aveva formati come una perfetta famiglia, nella quale una tribù aveva il compito di difendere il popolo e mantenere la pace; un altro lavorava la terra, un’altra tribù era di pescatori e naviganti. A un altro era stato affidato il culto spirituale, e così, successivamente, a ciascuna delle dodici tribù che costituivano il popolo, distribuii differenti compiti, che insieme davano un esempio di armonia, ma in Verità, vi dico, i doni spirituali che possedevano quelli nei primi tempi, li hanno ancora.

 

I profeti e i primi re d’Israele

52. [ins. 339, 12-15]: I profeti parlarono con grande veridicità, quasi sempre vennero sulla Terra in tempi di smarrimento e digressioni, ammonendo i popoli e invitando al pentimento e al cambiamento, annunciando grandi prove di Giustizia, se non fossero tornati al bene, e talvolta predicevano benedizioni per l’osservanza e l’obbedienza alla Legge divina. 53. Ma ciò di cui parlavano quei profeti era un esortazione alla pratica del bene, della giustizia e del reciproco rispetto, non venivano per rivelare la vita dello spirito, il suo destino e la sua evoluzione. Né lo stesso Mosè, che Io ho scelto per convertirli, un Mio rappresentante, per condurli e a cui dettai la Legge per tutti i tempi, vi ha parlato della vita spirituale.

54. La Legge del Padre comprende Sapienza e Giustizia. Insegna agli uomini a vivere in pace, ad amarsi e rispettarsi l’un l’altro, e dimostrarsi degni davanti ai Miei occhi, come uomini. Tuttavia Mosè non ha mostrato all’umanità ciò che si trova oltre la soglia della morte corporale, né qual è la restituzione dello spirito disobbediente, oppure la ricompensa per i prudenti e gelosi della loro missione.

55. Più avanti governò Davide, pieno di Doni e di ispirazioni, e nei suoi momenti di elevazione, nelle sue estasi, sentiva inni e canti spirituali, con i quali formò i Salmi tramite i quali avrebbe invitato il popolo di Israele a pregare e a rendere omaggio al loro Signore le migliori offerte del loro cuore. Ma Davide, con tutto il suo amore e ispirazioni, non poteva rivelare al popolo la meravigliosa esistenza degli spiriti, né la loro evoluzione o la loro meta.

56. E a Salomone, che gli successe nel regno e dimostrò grandi doni di sapienza e potenza che gli erano stati concessi, per i quali è stato amato e ammirato, e i cui consigli, giudizi e proverbi sono ancora oggi ricordati, – se il suo popolo gli si fosse rivolto per chiedergli: “Signore, com’è fatta la vita spirituale? Cosa c’è al di là della morte? Cosa è lo spirito?”, – Salomone con tutta la sua sapienza non vi avrebbe potuto rispondere.

 

[indice]

Cap. 10

Quando il tempo fu compiuto

 

Presagi profetici

1. [ins. 40, 1-5]: Poiché il Verbo di Dio abitò tra l’umanità e gli mostrò la via della restituzione con esempi sublimi del Suo Amore, tutto lo preparò il Padre.

2. Dapprima ispirò i profeti che dovettero annunciare la forma nella quale il Maestro sarebbe venuto nel mondo, in quale modo sarebbero state le Sue opere, le Sue sofferenze e la Sua morte come Uomo, affinché, quando Cristo fosse apparso sulla Terra, chi conosceva i profeti Lo avrebbe riconosciuto all’istante.

3. Secoli prima della Mia presenza per mezzo di Gesù, il profeta Isaia disse: “Perciò il Signore vi darà questo segno: Ecco, una vergine concepirà e partorirà un Figlio che si chiamerà Emmanuel”, che significa: Dio con noi. Con questa profezia, tra l’altro, annunciò la Mia venuta.

4. Molti secoli prima, Davide con dei Salmi colmi di dolore e senso profetico, cantò il Mio arrivo, cantò le sofferenze del Messia durante la crocifissione. In quei Salmi egli parlò di una delle Mie sette parole sulla croce, indicò il disprezzo con cui la folla degli uomini Mi avrebbe condotto al sacrificio, le frasi di scherno degli uomini al sentirMi dire che sarei tornato al Padre, cantò della solitudine che avrebbe sperimentato prima il Mio corpo per l’ingratitudine umana, e di tutti i tormenti che avrei subito, e anche il modo in cui avrebbero estratto a sorte i Miei vestiti.

5. Ciascuno dei profeti venne ad annunciare la Mia venuta, a preparare le vie e a dare precisi segnali, affinché nessuno si confondesse su quel giorno.

 

L’attesa del Messia nel popolo giudaico

6. [ins. 315, 17-19]: Il mondo in quest’epoca non supponeva aspettarMi così come Mi aspettava il popolo d’Israele in quel ‘secondo Tempo’. I Miei grandi profeti avevano annunciato un Messia, un Salvatore, il Figlio di Dio che sarebbe venuto per liberare gli oppressi e a illuminare il mondo tramite la Luce della ‘Parola’. E più quel popolo soffriva, più desiderava l’arrivo del Promesso; più beveva dal calice dell’umiliazione e dell’oppressione, più anelava la presenza del Messia, e ovunque cercava indizi e segni che gli avrebbero parlato dell’imminente arrivo del Salvatore.

7. Di generazione in generazione, da padre in figlio, si passò la divina Promessa fatta per indurre il popolo eletto a vegliare e a pregare per molto tempo. 8. Finalmente venni tra il Mio popolo, ma non tutti seppero riconoscerMi, anche se tutti Mi aspettavano: alcuni lo credevano spiritualmente, e altri tramite un’interpretazione materialistica. 9. Per Me era sufficiente la sincerità e l’amore di coloro che sentivano la Mia presenza e guardavano al regno dei Cieli, nella Luce della Mia parola, e credevano nella Mia manifestazione. Mi bastavano coloro che Mi seguivano fedelmente e vedevano in Me il loro Salvatore spirituale, perché sarebbero stati loro a testimoniare della Mia verità, dopo che sarei parto da questo mondo.

10. Benché il Mio messaggio fosse destinato a tutti i popoli della Terra, chiamai al cuore del popolo eletto, affinché si convertisse e, dopo, diventasse il portavoce della Mia parola. Nonostante ciò, – non solo quel popolo sentì la Mia presenza, ma anche in altre nazioni gli uomini poterono scoprire i segnali del Mio arrivo e presagire il tempo della Mia presenza sulla Terra.

 

11. [ins. 31, 61-62]: In ogni epoca e in ogni Rivelazione divina, compare Elia davanti agli uomini.

12. Non era ancora venuto il Messia sulla Terra, mancava poco perché nascesse come Uomo, e lo spirito del profeta era già incarnato in Giovanni, che più tardi fu chiamato il Battista, per annunciare la promessa del Regno dei Cieli che sarebbe la stata la presenza del ‘Verbo’ tra gli uomini.

 

Maria, la madre corporale di Gesù

13. [ins. 360, 26]: Già nel ‘primo Tempo’ i patriarchi e i profeti cominciarono a parlare dell’Avvento, della venuta del Messia, ma il Messia non venne nello Spirito. – Egli venne per nascere Uomo e a prendere carne da una donna.

14. L’essenza materna divina dovette anche incarnarsi, rendersi donna, come un fiore della purezza, affinché dalla sua corona scaturisse la fragranza, il profumo del ‘Verbo’ di Dio, che era Gesù.

 

15. [ins. 40, 6-7]: In Nazareth viveva un fiore di purezza e tenerezza, una vergine sposa chiamata Maria, che era precisamente l’annunciata dal profeta Isaia, perché dal suo grembo sorgesse il Frutto della vera Vita.

16. A lei venne il messaggero spirituale per annunciarle la missione che lei aveva portato sulla Terra, dicendole: “Salve, o molto favorita; il Signore è con te; benedetta tu sei fra le donne”.

 17. L’ora in cui il Mistero divino doveva rivelarSi, era giunta, e tutto ciò che era stato detto sulla presenza del Messia, del Salvatore, del Redentore, già detto, doveva compiersi successivamente. Ma quanto pochi furono i cuori sensibili alla Mia presenza. Quante pochi erano gli spiriti già preparati per riconoscere la Luce della Mia verità, il Regno dei Cieli.

 

L’adorazione del Bambino Gesù

18. [ins. ??, ??]: L’umanità commemora oggi quel giorno nel quale alcuni saggi d’oriente vennero alla mangiatoia di Betlemme per adorare il divino Bambino. Oggi alcuni cuori Mi domandano: “Signore, è vero che quei signori potenti e saggi si chinarono dinanzi a Te e riconobbero la Tua Divinità?”

19. Sì, figli Miei, fu la scienza, il potere e la ricchezza che si inginocchiò dinanzi alla Mia presenza.

20. C’erano anche dei pastori, le loro mogli e i loro bambini con i loro doni modesti, sani e semplici, i quali hanno ricevuto e salutato il Salvatore del mondo, e anche Maria, quale incarnazione della delicatezza celeste. Lei rappresentava l’umiltà, l’innocenza, la semplicità, ma coloro che possedevano le profezie e le promesse nelle pergamene che parlavano del Messia, dormirono profondamente, senza presagire minimamente Chi era venuto nel mondo.

 

Il legame dell’amore fra Gesù e Maria

21. [ins. 39, 25-54]: Gesù visse la Sua infanzia e gioventù al fianco di Maria e sul suo grembo, e accanto a lei godette dell’amore materno. La divina tenerezza diventata donna addolcì al Salvatore i primi anni della Sua vita nel mondo, perché, quando venne la Sua ora, dovette bere tanta amarezza.

22. Com’è possibile che qualcuno possa pensare che Maria, nel cui grembo si è formato il Corpo di Gesù e al suo fianco visse il Maestro, potesse mancare di elevazione spirituale, di purezza e di santità?

23. Chi Mi ama, deve dapprima amare tutto ciò che è Mio, – tutto ciò che Io amo.

 

La conoscenza e la sapienza di Gesù

24. [ins. 146, 35-36]: Nei loro libri gli uomini sostengono che Gesù sarebbe stato dagli esseni alla ricerca del loro sapere, ma Colui che sapeva tutto, e fu prima che i mondi, non aveva nulla da imparare dagli uomini. Il Divino non poteva apprendere nulla dall’umano. Ovunque sono stato, era per insegnare. Sulla Terra ci può essere qualcuno più saggio di Dio? Cristo è venuto dal Padre per portare agli uomini la Sapienza divina. Non vi ha dato prova, il vostro Maestro, quando a dodici anni di età, ha fatto sommamente stupire teologi, filosofi e dottori della legge a quel tempo?

25. Alcuni hanno attribuito a Gesù la debolezza di tutti gli uomini, godendo a gettare sull’Uomo divino e senza macchia, fango che essi portano nel loro cuore. Costoro non Mi conoscono! 26. Se tutte le meraviglie della natura che osservate, non sono altro che la materializzazione di Pensieri divini, – non pensate allora che il Corpo di Cristo era la manifestazione di un sublime Pensiero dell’Amore del Padre vostro? Perciò Cristo vi amò con lo Spirito, non con la carne. La Mia verità non potrà essere falsificata, perché cela in sé un’assoluta Luce e un illimitata Forza.

 

27. [ins. 169, 62-68]: Nel ‘secondo Tempo’ vi ho dato un esempio di come dovete aspettare l’ora giusta per adempiere il compito che vi ha portato sulla Terra.

28. Ho aspettato finché il Mio Corpo – quel Gesù che gli uomini contemplavano – raggiungesse la Sua migliore età, per adempiere attraverso questo la divina missione di insegnarvi l’Amore.

29. Quando quel Corpo – il Cuore e la Mente – ebbero raggiunto il suo pieno sviluppo, il Mio Spirito parlò attraverso le Sue labbra, la Mia Sapienza fluì attraverso la Sua mente, il Mio Amore si adagiò nel Suo Cuore, e la perfetta armonia fra quel Corpo e la Luce divina che Lo illuminava, era così perfetta, che molto spesso dicevo alle moltitudini: “Chi conosce il Figlio, conosce il Padre”.

30. Gesù prese la Verità da Dio per insegnare agli uomini, non l’ha tratta dal mondo, né dai greci, né dai caldei, né dagli esseni o dai fenici; da nessuno è venuto a prendere la Luce. Essi non conoscevano ancora la via verso il Regno dei Cieli, ed Io insegnai ciò che sulla Terra era ancora sconosciuto.

31. Gesù consacrò la Sua infanzia e gioventù alla carità e alla preghiera, finché non venne l’ora per annunciare il Regno dei Cieli, la Legge dell’Amore e della Giustizia, la Dottrina della Luce e della Vita.

32. Cercate il senso della Mia parola sparso a quel tempo, e diteMi se potesse procedere da una qualsiasi dottrina umana o da qualsiasi scienza allora conosciuta.

33. Io vi dico, che se avessi veramente preso la saggezza da quegli uomini, allora avrei cercato i Miei discepoli fra di loro e non fra gli uomini non istruiti e ignoranti che hanno formato ll Mio apostolato. 

 

L’incomprensione dell’ambiente umano in Nazareth

34. [ins. 299, 70-72]: Ho dovuto cercare all’interno di un popolo come l’Egitto, dato che quel popolo dal quale provenivo non era in grado di darMi rifugio, ma questo non fu l’unico dolore che dovette subire il Mio Cuore.

35. Quando ritornai dall’Egitto e andai ad abitare a Nazareth, a ogni passo ero continuamente schernito e ferito con espressioni di incredulità e invidia.

36. Ho fatto prodigi, e lì manifestai la Mia carità e il Mio Potere, – e fui negato. Non uno solo di coloro che conoscevano la Mia vita e le Mie opere, credeva in Me. 37. Quindi, quando venne l’ora della predicazione, quando decisi di lasciare Nazareth, dissi: “In verità vi dico, che non c’è profeta che sia creduto nella sua patria; bisogna che la lasci, affinché la sua parola sia ascoltata”.

 

[indice]

 

Cap. 11

L’operare di Gesù sulla Terra

 

Il battesimo nel Giordano e il tempo di preparazione nel deserto

1. [ins. 308, 25-27]: Il dolce Gesù, l’umile Nazareno che aveva atteso l’ora nella quale sgorgasse la Parola divina dalle Sue labbra, cercò Giovanni alla riva del Giordano, per ricevere le acque del battesimo. Ci andò Gesù alla ricerca della purificazione? No, o popolo. Andò forse a celebrare un rito? Nemmeno! Gesù, sapeva che era giunta l’ora nella quale Egli stesso  non sarebbe stato più in quell’Uomo scomparso, per lasciar parlare lo Spirito, e volle contrassegnare quell’ora con un atto che sarebbe rimasto nella memoria dell’umanità.

2. Le acque simboliche non dovevano lavare nessuna macchia, ma come esempio per l’umanità, spogliarono quel Corpo da tutti i legami col mondo, per consentire che si fondesse volontariamente con il Mio Spirito. Fu quando coloro che hanno testimoniato quell’Atto, udirono una Voce divina che con parole umane diceva: “Questo è il Mio amato Figlio nel Quale ho il Mio Compiacimento, ascoltateLo!

3. E da quel momento la Parola di Dio divenne Parola di Vita eterna sulle labbra di Gesù, perché Cristo si manifestò nella Pienezza attraverso di Lui. Gli uomini Lo chiamarono Rabbi, Maestro, Messaggero, Messia e Figlio di Dio.

 

4. [ins. 113, 9]: Dopo M’intrattenni nel deserto per meditare, per insegnarvi a entrare in comunione col Creatore, e contemplare dal silenzio del deserto l’Opera che Mi aspettava, e per insegnarvi con questa, che per cominciare l’adempimento dell’opera che vi ho affidato, dovete dapprima purificarvi. Poi, nel silenzio del vostro essere, cercare il rapporto diretto con il Padre vostro, e così, preparati, purificati, fortificati e decisi, …andrete con fermezza ad adempiere la vostra delicata missione.

 

L’unione di Gesù con Dio

5. [ins. 308, 28]: Per tre anni ho parlato al mondo tramite quelle labbra, senza che una delle Mie parole oppure uno dei Miei pensieri fosse distorto da quella mente, senza che una delle Sue azioni fosse in contrasto con la Mia Volontà. E questo era perché Gesù e Cristo, Uomo e Spirito erano Uno, così come Cristo è Uno con il Padre.

 

6. [ins. 9, 48]: OsservaMi nel Padre, perché in verità vi dico: che Cristo con il Padre sono Uno dall’eternità, prima ancora che i mondi fossero! Nel secondo Tempo’ questo Cristo, che è Uno con Dio, s’incarnò sulla Terra nel Corpo benedetto di Gesù e così diventò il Figlio di Dio, ma solo in quanto Uomo, perché, ripeto a dirvi, esiste un solo Dio. 

 

8. [ins. 3, 82]: Se sono diventato Uomo in Gesù, non fu per farvi capire che Dio ha una forma umana, ma per farMi vedere e sentire da coloro che erano ciechi e sordi per tutto ciò che è divino. 9. Se il Corpo di Gesù fosse stato la forma di Jehova, in verità vi dico che non avrebbe sanguinato né sarebbe morto. Esso era un Corpo perfetto, ma umano e sensibile, affinché l’umanità Lo vedesse e, attraverso di Lui, sentisse la Voce del Padre loro celeste.

 

10. [ins. 21, 29]: Due nature c’erano in Gesù: una materiale, umana, creata attraverso la Mia Volontà nel seno verginale di Maria che Io chiamavo il Figliuol dell’Uomo, e l’altra, divina, spirituale, il quale era chiamato il Figliuol di Dio. In Questo c’era il ‘verbo divino’ del Padre, che ha parlato in Gesù; l’altra era solo materiale e visibile. 

 

11. [ins. 91, 28-29]: Cristo, il Verbo di Dio, è stato Colui che ha parlato attraverso la bocca di Gesù, l’Uomo puro e netto.

12. Gesù, l’Uomo, nacque, visse e morì; ma per ciò che riguarda Cristo, non nacque, né crebbe nel mondo, né morì, perché Egli è la Voce dell’Amore, lo Spirito dell’Amore, la Parola divina, l’espressione della Sapienza del Creatore, che è sempre stato con il Padre. 

 

Il non riconoscere Gesù come il Messia atteso

13. [ins. 227, 12-13]: Nel ‘secondo Tempo’ non fui riconosciuto da tutti. Quando apparvi nel grembo del popolo giudaico che Mi aspettava perché così vedeva compiersi i segni dati dai loro profeti. La Mia presenza confuse molti che non sapevano interpretare le profezie, ed aspettavano di vedere il loro Messia come un Principe potente che avrebbe abbattuto i suoi nemici, che avrebbe umiliato i re e i loro oppressori, e concesso possedimenti e beni terreni a coloro che Lo aspettavano.

14. Quando quel popolo vide Gesù – povero e senza scarpe – con il Suo Corpo coperto con l’umile tunica, quando lo videro nascere in una stalla e più tardi lavorare come umile artigiano, non potevano credere che Egli fosse l’Inviato dal Padre, il Promesso. Era necessario che il Maestro compisse prodigi e Miracoli visibili, affinché Gli credessero e comprendessero il Suo divino Messaggio. 

 

15. [ins. 150, 21-23]: Sono sempre stati gli umili e i poveri a scoprire la Mia presenza, perché le loro comprensioni non erano occupate da teorie umane che offuscano il chiaro discernimento.

16. Nel ‘secondo Tempo’ accadde anche che – essendo stata annunciata la venuta del Messia – quando Egli venne quelli che Lo riconobbero furono i semplici di cuore, quelli di spirito umile e dal chiaro intendimento.

17. I teologi avevano nelle loro mani il Libro dei profeti, e ripetevano quelle parole che annunciavano i segni, il tempo e il modo della venuta del Messia; tuttavia Mi videro e non Mi riconobbero, Mi ascoltarono e negarono che Io fossi il Salvatore promesso. Videro le Mie Opere, ma l’unica cosa che seppero fare fu scandalizzarsi, quando in verità a loro era stato profetizzato tutto.

 

18. [ins. 170, 7]: Oggi non si dubita più di Gesù, ma molti discutono e negano ancora la Mia Divinità. Alcuni Mi attribuiscono una grande elevazione spirituale; altri affermano che anch’Io percorro una via di evoluzione dello Spirito, per poter giungere al Padre. Ma se lo fosse, non sarei venuto a dirvi: «Io sono la Via, la Verità e la Vita».

 

Gesù come Ospite portante la salvezza al semplice popolo

19. [ins. 028, 3-5]: La vostra missione è quella di imitare i passi del vostro divin Maestro sulla Terra. Ricordatevi che quando Mi presentavo nelle case, in tutti lasciavo sempre un messaggio di Pace, guarivo i loro malati, consolavo gli afflitti con il divino Potere che l’amore possiede.

20. Giammai smisi di entrare in una casa, anche se là non sarei stato creduto; Io sapevo che lasciando quel luogo, i cuori dei suoi abitanti sarebbero stati ricchi di gioia, perché senza saperlo il loro spirito si sarebbe affacciato al Regno dei Cieli attraverso il Mio insegnamento.

21. A volte ero Io a cercare i cuori, altre volte erano loro a cercarMi, ma in tutti i casi era il Mio Amore il Pane dell’eterna Vita, che consegnavo loro nell’essenza della Mia parola.

 

L’instancabile predicatore Gesù

22. [ins. 028, 6-7]: In alcune occasioni nelle quali Mi ritiravo nella solitudine in qualche valle, rimanevo da solo solamente per alcuni istanti, perché le moltitudini, desiderose di ascoltarMi, Mi si avvicinavano nel desiderio di ammirare l’infinta dolcezza del Mio sguardo. Io li ricevevo riversando in quegli uomini, donne e bambini, la tenerezza della Mia infinita carità, sapendo che ogni creatura aveva uno spirito, per il quale Io ero venuto a prenderli nel mondo. Inoltre parlavo loro del Regno dei Cieli, che è la vera Patria dello spirito, affinché con la Mia parola potessi calmare la loro inquietudine e si sforzassero nella speranza di ottenere la Vita eterna. 23. C’erano occasioni nelle quali qualcuno nascosto fra la folla aveva l’intenzione di negare gridando la Mia verità, assicurando che Io ero un falso profeta; ma la Mia parola lo sorprendeva prima che avesse il tempo di aprire le sue labbra. In altre occasioni permettevo che un qualche bestemmiatore Mi ingiuriasse, per dimostrare alla moltitudine che il Maestro non si alterava davanti alle offese, dando così un esempio di umiltà e amore.

24. C’erano alcuni che – svergognati dalla Mia Mansuetudine – si allontanavano subito, pentiti di aver offeso con i loro dubbi Colui che con le Sue Opere stava predicando la verità, e non appena gli si presentava l’opportunità, veniva da Me, Mi seguiva per la strada piangendo, commosso delle Mie parole, senza neanche avere il coraggio di parlare, per chiedere perdono per le offese che Mi avevano inflitto. Io li chiamavo, li accarezzavo con le Mie parole e concedevo loro una qualche Grazia.

 

25. [ins. 241, 23]: Ascoltate: quando Io ero con voi sulla Terra, gli uomini venivano a Me a schiere, – uomini in alte posizioni, colmi di vanità, governanti che Mi cercavano di nascosto, per ascoltarMi. Alcuni Mi ammiravano, ma per paura non lo confessavano apertamente; altri Mi rifiutavano. 26. Venivano da Me schiere di persone composte da uomini, donne e bambini, e Mi ascoltavano al mattino, al pomeriggio e la notte, e trovavano il Maestro sempre disposto a dare loro la Parola di Dio. Essi vedevano che il Maestro si dimenticava di Sé, ma non sapevano in quale ora si sarebbe alimentato affinché il Suo Corpo non vacillasse e la Sua voce, esausta, s’indebolisse. Costoro non sapevano che Gesù prendeva forza dal Suo stesso Spirito e trovava sostentamento in Se stesso.

 

L’amore di Gesù per i bambini e per la natura

27. [ins. 262, 62-64]: Ho avuto occasioni in cui mi ritrovavo da solo, ma venivo scoperto da bambini che venivano a Me per guardarmi, per porgerMi dei piccoli fiori, per raccontarmi qualche piccolo disagio e offrirmi i loro baci.

28. Le madri si angosciavano al trovare i loro piccoli fra le Mie Braccia, mentre ascoltavano le Mie parole. I discepoli, credendo che questo significasse una mancanza di rispetto nei confronti del Maestro, cercavano di scacciarli dalla Mia presenza. Allora dovevo dire loro: “Lasciate i piccoli vengano a Me, perché per riuscire a entrare nel Regno dei Cieli, è necessario avere la purezza, la semplicità e l’innocenza dei bambini”.

29. Io mi rallegravo di quella innocenza e quel candore, come quando qualcuno si diletta alla vista di una germoglio prossimo ad aprirsi.

 

30. [ins. 332, 25-26]: Quante volte Gesù è stato trovato dai Suoi discepoli quando conversava con le varie creature dell’Universo! Quante volte il Maestro è stato sorpreso nei Suoi dialoghi con gli uccelli, con i prati, con il mare! Ma loro sapevano che il loro Maestro non era alienato, sapevano che nel loro Maestro fremeva nello Spirito Creatore del Padre, il Quale aveva dato un linguaggio a tutti gli esseri, ed era in grado di comprendere tutti i Suoi figli, il Quale riceveva elogi e l’amore proprio da tutte le creature fatte da Lui.

31. Quante volte i discepoli e la gente vedevano Gesù come accarezzava un uccello oppure un fiore e, benedicendo tutto, scoprivano nei Suoi occhi lo sguardo di un infinito Amore per tutte le creature! I discepolo presagivano la divina Delizia del Signore, al vederSi circondato da tanto splendore, dalle meraviglie procedute dalla Sua Sapienza, e molte volte vedevano anche le Sue lacrime, quando, in vista di tale grandezza, l’insensibilità e la cecità delle creature umane davanti a tanto splendore. Spesso vedevano piangere il Maestro, quando osservava un lebbroso piangere sulla via, oppure uomini e donne che si lamentavano del loro destino, anche se erano circondati da una sfera di amore perfetto!

 

La Dottrina di Gesù

32. [ins. 151, 35-36]:Gesù ha insegnato la carità, la mansuetudine, l’amore. È venuto a insegnare di perdonare col cuore ai vostri nemici, a dire che dovete fuggire la menzogna e amare la verità. Ha manifestato che sia il male come il bene devono sempre essere ricompensati con il bene. Egli ha insegnato il rispetto per ciascuno del vostro prossimo e vi ha rivelato il modo per trovare la salute del corpo e dello spirito; vi insegnato a onorare con la vostra vita il nome dei vostri genitori, affinché un giorno possiate essere onorati dai vostri figli.

33. Ecco qui alcuni dei comandi che devono osservare tutti quelli che davvero vorrebbero essere cristiani: …

 

34. [ins. 149, 42-43]: Quando gli scribi e i farisei osservarono le azioni di Gesù e scoprirono che differivano dalle loro, dissero che la Dottrina che Lui predicava era contro la legge di Mosè, e che essa confondeva la Legge con le tradizioni. Ma Io dimostrai loro che non avevo trasgredito la Legge che il Padre aveva rivelato a Mosè, ma a darle compimento con parole e opere.

35. Certamente Mi posi al di sopra di molte tradizioni di quel popolo, perché era giunto il tempo che queste dovevano scomparire, per dare inizio a un nuovo tempo con insegnamenti più elevati.

 

36. [ins. 254, 17-18]: […] Ricordatevi che nel primo Comandamento della Legge che ho dato all’umanità tramite Mosè, Io dissi: “Non ti fare immagini o cose somiglianti alle cose del Cielo, per prostrarti e adorarli”. Da allora è stato chiaramente tracciato il cammino per gli uomini e la strada per lo spirito.

37. Mosè non si è limitato di trasmettere agli uomini il Decalogo, bensì istituì delle leggi secondarie per la vita umana ed ha introdotto tradizioni, riti e simboli all’interno del culto spirituale, tutto in accordo ai passi di sviluppo che allora lo spirito umano concedeva. 38. Ma poi è venuto il Messia promesso e cancellò le tradizioni, riti, simboli e sacrifici, lasciando intatta solamente la Legge, perciò quando i farisei riferirono al popolo che Gesù era contro le leggi di Mosè, risposi loro che Io non venivo contro la Legge, piuttosto ero venuto a dare compimento, e se i Miei insegnamenti cancellavano delle tradizioni, era perché il popolo, per adempierle, aveva dimenticato di osservare la legge.

 

39. [ins. 114, 47]: La Mia parola in questo tempo non cancellerà quello che ho detto nel ‘secondo Tempo’. Passeranno le epoche, i secoli e le ere, ma le parole del Cristo non passeranno. Oggi vengo a spiegarvi e a rivelarvi il contenuto di quello che vi ho detto allora e che non avete compreso.

 

“Miracoli” di Gesù

40. [ins. 151, 37-38]: Affinché quell’insegnamento accendesse la fede nei loro cuori, l’ho accompagnato a dei miracoli, in modo che potessi essere amato da loro; e affinché questi miracoli fossero più afferrabili, li compivo nel corpo dei malati, guarivo i ciechi, i sordi, i muti, i paralitici, i posseduti, i lebbrosi ed ho anche risuscitato alcuni morti.

41. Quanti Miracoli dell’Amore ha compiuto Cristo fra gli uomini! La storia ha conservato i loro nomi come esempio per le generazioni future.

 

42. [ins. 339, 20-22]: Esseri di luce al servizio dell’Opera divina e altri ribelli e ignoranti sorsero ovunque, e fra quella umanità i apparvero posseduti, quelli che la scienza non era in grado di liberare ed erano ripudiati dal popolo. Né i dottori della legge, né gli scienziati potevano restituire la salute agli infermi.

43. Ma tutto questo era stato disposto da Me per insegnarvi e darvi dimostrazioni dell’Amore, e per concedere per mezzo di Gesù la guarigione delle Sue creature, per lo stupore di molti. 44. Gli increduli, quelli che avevano sentito parlare della Potenza di Gesù e sapevano dei Suoi miracoli, cercavano le prove più difficili per farLo vacillare un istante e dimostrare che non era infallibile, e questa liberazione dei posseduti, il fatto di restituirli al loro stato normale di un essere umano con il solo toccarli o guardarli, oppure rivolgendo loro una Parola d’ordine affinché quegli spiriti abbandonassero la loro mente e sia uno che l’altro restassero liberi dal loro grave peso, li confondeva. 45. Davanti a questo potere, i farisei, gli scienziati, gli scribi e i pubblicani mostravano differenti reazioni. Gli uni riconoscevano la potestà di Gesù, altri attribuivano il Suo potere a strane influenze, altri ancora non riuscivano a capacitarsi, ma gli infermi che erano stati guariti, benedicevano il Suo Nome. 46. Alcuni erano stati posseduti da un solo spirito, altri da sette come Maria di Magdala, e altri da un numero così grande che loro stessi dicevano di essere una legione.

47. Durante tutta la vita del Maestro le manifestazioni spirituali si succedettero, alcune furono viste dai dodici discepoli, altre dal popolo lungo le strade e nelle loro case. Fu un tempo di prodigi, di meraviglie.

 

48. [ins. 17, 11-21]: Il miracolo, così come voi lo intendete, non esiste; non c’è nessuna contraddizione fra il Divino e il materiale.

49. A Gesù gli attribuirono molti miracoli, e in verità, vi dico che le Sue opere furono l’effetto naturale dell’amore, di questa Forza divina che, essendo latente in ogni spirito, voi non la sapete ancora usare, perché non avete voluto conoscere la virtù dell’amore.

50. Cos’era esistente in tutti i miracoli che realizzò Gesù? – Ma, …l’Amore!

51. Ascoltate, discepoli: affinché l’Amore di Dio si manifestasse all’umanità, era necessario lo strumento dell’umiltà, e Gesù era sempre umile; e dato che Egli ne dava l’esempio agli uomini, in un’occasione ha detto: “…che senza la Volontà del Suo Padre celeste non poteva farlo”. Chi non penetra nell’umiltà di queste parole, penserà che Gesù fu un Uomo come chiunque, ma la verità è che Egli ha voluto darvi una lezione dell’umiltà.

52. Lui sapeva che questa umiltà, questa unità con il Padre Lo rendeva onnipotente davanti all’umanità.

53. Oh, qual ultragrande e bellissima trasfigurazione, quella di dare Amore, umiltà e Sapienza!

54. Ora sapete perché Gesù, anche dicendo che non poteva farlo senza la Volontà del Padre Suo, in realtà poteva tutto, perché era ubbidiente, perché era umile, perché Si rendeva Servo della legge e degli uomini, e perché sapeva amare.

55. Riconoscete dunque che – anche se voi stessi conoscete alcune delle virtù dell’amore spirituale – non lo percepite, e per questo non potete comprendere il perché di tutto quello che chiamate ‘miracolo’ o ‘mistero’, e queste, in realtà, sono le Opere che ha fatto l’Amore divino.

56. Quali insegnamenti vi ha dato Gesù che non furono dall’Amore? Quale scienza praticò, oppure quale conoscenza misteriosa espletò, per lasciare i Suoi esempi di Potenza e Sapienza? Solo la dolcezza dell’Amore con il quale tutto si può fare!

57. Non c’è niente di contraddittorio nelle Mie Leggi di Padre, semplici perché sagge, e sagge per essere sature di Amore.

58. Comprendete il Maestro, Egli è il vostro Libro.

 

59. [ins. 44, 10]: Lo Spirito che animava Gesù, era il Mio Proprio, del vostro Dio che si fece Uomo per abitare fra di voi ed essere ammirato, perché questo era necessario. Come Uomo Io sentivo tutte le sofferenze umane; tra gli uomini, perfino gli scienziati mi cercavano e venivano a Me, quelli che avevano studiato la natura, e scoprivano che del Mio insegnamento non sapevano niente. Grandi e piccoli, virtuosi e peccatori, innocenti e colpevoli ricevevano l’essenza della Mia parola, ed Io degnavo tutti con la Mia presenza, e benché molti di loro furono chiamati, pochi furono scelti, e ancor meno quelli che stavano intorno al Maestro.

 

L’adultera

60. [ins. 44, 11]: Ho difeso i peccatori. Vi ricordate la donna adultera? Quando fu portata davanti a Me, perseguitata e condannata dalla folla, arrivarono i farisei e Mi chiesero: “Che cosa dobbiamo fare con lei?”. – I sacerdoti speravano che Io dicessi: “Fate giustizia!”, per poi replicare: “Com’è che predichi l’amore, e permetti che questa peccatrice sia castigata?”. – E se Io avessi detto: “Lasciatela in libertà!”, essi avrebbero risposto: “Nelle leggi di Mosè che seguiamo, ci confermi che esiste una norma che dice: ‘Tutte quelle donne che sono state trovate adultere, moriranno lapidate’. 61. Considerando che Io conoscevo le loro intenzioni, non avrei potuto contestare le loro parole, e Mi chinai scrivendo nella polvere della terra i peccati di colei che giudicavano. Nuovamente Mi domandarono: “Che cosa dobbiamo fare di questa donna?”, ed Io risposi loro: “Chiunque si trovi senza peccato, scagli la prima pietra!”. Allora essi riconobbero il loro errori, e si allontanarono coprendo i loro volti. Nessuno era puro, e sentendosi scoperti da Me fin nel fondo del loro cuore, non accusarono più quella donna, perché tutti avevano peccato. Ma la donna insieme ad altre che pure avevano commesso adulterio, si pentirono e non peccarono più. Io vi dico: “È più facile convertire un peccatore con l’amore, che con la severità”.

 

Maria Maddalena

62. [ins. 212, 68-75]: Maria Maddalena era meritevole del Mio affetto e del Mio Perdono.

63. Lei ottenne presto la sua redenzione, cosa che non succede con altri che reclamano debolmente il perdono per i loro peccati; mentre lei trovò presto ciò che cercava, altri non l’ottengono.

64. A Maddalena era stato perdonato senza che avesse avuto pentimento. Aveva peccato, come anche voi peccate, ma aveva molto amato. 65. Chi ama, potrà mostrare errori nei suoi atteggiamenti umani, ma l’amore è la tenerezza che sgorga dal cuore. Se si vuole essere perdonati come lei, allora rivolgete i vostri sguardi colmi d’amore e fiducia a Me, e sarete assolti da ogni mancanza.

66. Quella donna non tornò a peccare; l’amore di cui il suo cuore traboccava, lo consacrò alla Dottrina del Maestro.

67. Lei fu perdonata, anche se aveva commesso degli errori, ma nel suo cuore ardeva il fuoco che purifica, e per quel perdono che ricevette, non si separò un solo istante da Gesù: mentre i Miei discepoli Mi lasciarono solo nelle ore più cruente. Invece quella piccola Maria Maddalena non si separò da Me, non Mi rinnegò, non temette, né si vergognò.

68. Per questo le fu concesso cordoglio ai piedi della Mia Croce e sulla Mia tomba. Il suo spirito si riscattò presto per quanto lei aveva amato. 69. Nel suo cuore teneva anche uno spirito da apostolo. La sua conversione brillava come una Luce di verità. aveva saputo umiliarsi dinanzi ai Miei piedi per dirMi: “Signore, se Tu lo desideri, io sarò salva dal peccato”.

70. Invece voi, – quante volte vorreste convincerMi della vostra innocenza, coprendo le vostre colpe con lunghe preghiere.

71. No, discepoli! Imparate da lei. Amate veramente il vostro Signore in ciascuno dei vostri fratelli. Amate molto, e vi verranno perdonati i vostri peccati. Sarete grandi, quando fiorisce la verità nel vostro cuore.

 

Nicodemo e la questione sulla reincarnazione

72. [ins. 151, 59]:In quel tempo Io dissi a Nicodemo, che Mi aveva cercato con buona fede, per parlare con Me: “Quello che è nato dalla carne, è carne, e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti dico, che devi nascere di nuovo”. Chi ha compreso quelle Parole? 73. Io con queste volevo dirvi che non basta una vita umana per comprendere una sola delle Mie lezioni, e che per comprendere questo Libro che cela in sé questa vita, a voi sono necessarie molte esistenze[6]. Ecco il perché la carne deve servire solo da sostegno allo spirito nel suo cammino sulla Terra.

 

La trasfigurazione di Gesù

74. [ins. 29, 15-18]: Nel ‘secondo Tempo’, certe volte Gesù camminava seguito da alcuni dei Suoi discepoli. Avevano scalato un monte e mentre il Maestro con le Sue parole meravigliava quegli uomini, all’improvviso videro il corpo del loro Signore che fluttuava nello spazio tenendo alla Sua destra lo spirito di Mosè, e alla sua Sinistra quello di Elia.

75. Davanti a quel miraggio i discepoli caddero a terra, accecati dalla Luce divina ma, subito rasserenati, proposero al loro Maestro di mettere sulle Sue spalle il mantello di porpora dei re, lo stesso che era su Mosè ed Elia. Allora sentirono una Voce che proveniva dall’Infinito, la quale diceva: “Questo è il figlio Mio amato, nel Quale Mi sono compiaciuto; ascoltateLo!”

76. Gran timore invase i discepoli al sentire quella Voce e, alzando gli occhi, videro solo il Maestro, il Quale disse loro: “Non temete e non dite a nessuno di questa visione, finché non sarò risuscitato dai morti”. Allora chiesero al loro Signore: “Perché gli scribi dicono che è necessario venga prima Elia?”. – E Gesù rispose loro: “In verità, Elia verrà prima e ristabilirà ogni cosa. Ma Io vi dico che Elia è già venuto, e non lo hanno riconosciuto; piuttosto, gli hanno fatto quello che volevano”. Allora i discepoli compresero che Io parlavo di Giovanni il battista.

77. In questo tempo, quante volte davanti ai vostri occhi ho fatto scomparire la materia attraverso la quale comunico, per poi permettervi di vederMi nella forma umana con la quale l’umanità ha conosciuto Gesù, e tuttavia non cadete prostrati come davanti alla nuova trasfigurazione[7].

 

La mancanza di coraggio per riconoscerLo

78. [ins. 133, 23-26]: In quel tempo, quando come Uomo ho abitato fra di voi, successe molte volte che nella notte quando tutti riposavano, non mancava che degli uomini Mi cercassero in segreto, temendo di essere scoperti. Mi cercavano perché sentivano dei rimorsi di coscienza, perché mentre Io parlavo alle folle avevano gridato contro Me e suscitato scandalo, e il loro tormento era ancora più intenso quando constatavano che nel loro cuore la Mia parola aveva lasciato un Dono di pace e di Luce, e nel loro corpo aveva diffuso il balsamo della guarigione.

79. Mortificati, si presentavano davanti a Me dicendoMi: “Maestro, perdona, abbiamo riconosciuto che nella Tua Parola c’è la verità!”. – Io rispondevo: “Se avete riconosciuto che dico solo la verità, perché vi nascondete? Non uscite a ricevere i raggi del Sole quando questo appare? E quando mai ve ne siete vergognati!

–  Chi ama la verità, giammai la nasconde né la rinnega, né se ne vergogna”.

80. Vi dico questo perché vedo che molti vengono ad ascoltarMi di nascosto mentendo da dove vengono, nascondendo quello che hanno udito e talvolta negando di essere stati da Me. Ma di che cosa vi vergognate?”.

 

 

Animosità contro Gesù

81. [ins. 356, 38]: Erano arroganti, i farisei che si sentivano colpiti dalla Mia verità, perché anche se quella Mia parola era così chiara, così colma d’amore e così confortante – nonostante venisse sempre confermata attraverso Opere potenti – molti uomini si ostinavano a rifiutare tale verità in Mia presenza, giudicandoMi secondo l’Uomo-Gesù, scrutando nella Mia vita,  attaccandosi alla modestia dei Miei vestiti e alla Mia assoluta povertà di beni materiali, 82/83. e non contenti di giudicarMi, giudicavano anche i Miei discepoli, osservandoli minuziosamente quando parlavano, quando Mi seguivano nel cammino, oppure se si mettevano a tavola. Come si scandalizzavano i farisei quando vedevano in certe occasioni che i Miei discepoli non si erano lavate le mani prima di mettersi a tavola! Povere menti, che confondevano la purezza del corpo con la purezza dello spirito! Non si rendevano conto che, quando tornavano al tempio, toccando i pani sacri, le loro mani erano pulite, ma i cuori erano colmi di marciume.

 

84. [ins. 40, 11-13]: A ogni passo Mi esaminavano. Tutte le Mie azioni e parole erano giudicate con mala intenzione, il più delle volte si confondevano davanti alle Mie opere o alle prove, perché la loro comprensione non era in grado di comprendere ciò che solo lo spirito può concepire.

85. Se Io pregavo, essi dicevano: “Perché prega, mentre dice di essere colmo di Potere e Sapienza? Di che può necessitare o volere?”. E se non pregavo, dicevano che non adempivo i loro culti.

86. Se vedevano che non portavo alcun cibo alle Mie labbra, mentre i Miei discepoli mangiavano, giudicavano che Mi trovavo al di fuori delle Leggi stabilite da Dio; e se Mi vedevano assumere cibo, si chiedevano: “Che necessità aveva, – da dover mangiare per vivere, se ha affermato di essere la Vita?’. Non comprendevano che Io ero venuto al mondo per rivelare agli uomini, come sarebbe vissuta l’umanità dopo una prolungata purificazione, affinché da questa procedesse una generazione spiritualizzata che stesse al di sopra della miseria umana, delle necessità imperiose della carne e delle passioni dei sensi corporei.

 

Annuncio del congedo

87. [ins. 354, 26-27]: Lo stesso è accaduto nel ‘secondo Tempo’, in Gesù. Egli visse tre anni insieme con i Suoi discepoli e fu assediato da grandi moltitudini che lo amavano profondamente. I discepoli non avevano che quello: nient’altro che ascoltare il loro Maestro predicare i Suoi divini insegnamenti. Seguendo i Suoi passi non percepivano né fame né sete, non esisteva nessun vacillare né ostacoli, tutto era pace e gioia nell’ambiente che circondava quel gruppo e, nonostante ciò – quando si ritrovarono assorti nella contemplazione del loro amato Gesù, Egli disse loro: “I tempi cambieranno, Io Me ne andrò via da voi, e resterete come pecore fra i lupi. L’ora si avvicina, e dobbiamo tornare là, da dove sono venuto, e voi per un certo tempo resterete soli a portare la testimonianza agli affamati e assetati d’amore e di giustizia, di quello che avete visto e udito. Operate nel Mio Nome e, dopo, vi porterò con Me nella dimora eterna”.

88. Quelle parole rattristarono quei discepoli, e più si avvicinava l’ora, più Gesù ripeté quell’Annuncio con maggior insistenza, parlando della Sua partenza. Ma al tempo stesso confortava i cuori di coloro che Lo ascoltavano, dicendo loro che il Suo Spirito non si sarebbe assentato e che avrebbe continuato a seguirli vegliandoli per il mondo, e se si fossero preparati per portare la Sua parola in quel tempo come un Messaggio di Conforto e di speranza all’umanità, Egli avrebbe parlato attraverso la loro bocca e avrebbe fatto miracoli.

 

L’ingresso di Gesù in Gerusalemme

89. [ins. 268, 17-21]: Trionfalmente Mi ricevettero le moltitudini al Mio ingresso nella città di Gerusalemme. Da villaggi e contrade erano venuti a frotte: uomini, donne e bambini, per assistere all’Ingresso del Maestro nella città. Erano quelli che avevano ricevuto un miracolo e la dimostrazione della Potenza del Figlio di Dio. – Ciechi che ora vedevano, muti che ora potevano cantare l’Osanna, paralitici che avevano abbandonato il loro letto ed accorrevano per vedere il Maestro alla festa della Pasqua

90. Sapevo che questo trionfo era momentaneo, avevo anticipato ai Miei discepoli quello che sarebbe accaduto dopo. Era stato appena l’inizio della Mia lotta, e ora, a grande distanza da quegli avvenimenti, vi dico che la Luce della Mia Verità continua a combattere contro le tenebre dell’ignoranza, del peccato e dell’impostura, per cui devo aggiungere che il Mio trionfo assoluto non era ancora giunto.

91. Come potete credere che quell’Ingresso in Gerusalemme ha significato il trionfo della Mia Causa, se erano solo alcuni pochi che si erano convertiti, ed erano molti coloro che ignoravano Chi ero Io?

92. E anche se quell’umanità si fosse convertita tutta alla Mia parola, – non dovevano seguire ancora molte generazioni?

93. Quel momento del giubilo, quel fugace ingresso trionfale fu solo l’immagine del trionfo della Luce, del Bene, della Verità, dell’Amore e della Giustizia – del giorno che deve venire e al quale siete tutti invitati. 94. Sappiate che se uno solo dei Miei figli si trovasse al di fuori della Nuova Gerusalemme, non avrebbe luogo nessuna festa, perché Dio non potrebbe poi parlare di trionfo, non potrebbe celebrare nessuna vittoria, se la Sua Potenza non fosse in grado di salvare anche l’ultimo dei Suoi figli.

 

95. [ins. 318, 57-59]: Voi siete gli stessi come quelli che nel ‘secondo Tempo’ cantavano l’Osanna, quando Gesù entrò in Gerusalemme. Oggi che Mi manifesto a voi nello spirito, non stendete più i vostri mantelli al mio passaggio, sono i vostri cuori che si offrono come dimora al vostro Signore. Oggi il vostro Osanna non è a gran voce, questo Osanna scaturisce dal vostro spirito come un inno dell’umiltà, dell’amore e del riconoscimento del Padre, come un inno di fede in questa manifestazione che nel ‘terzo Tempo’ è venuto a offrirvi.

96. Ieri, come oggi, Mi avete seguito nell’Ingresso in Gerusalemme. Là grandi moltitudini Mi circondarono conquistati dalle Mie parole d’amore. Uomini e donne, vecchi e bambini smossero la città con grida di giubilo, e gli stessi sacerdoti e farisei temendo che il popolo si sarebbe ribellato, Mi dissero: “Maestro, se Tu insegni la pace, – perché permetti che i Tuoi discepoli scandalizzino in tal modo?”. – E Io replicai: “In verità vi dico, se questi tacessero, parlerebbero i sassi”. Perché erano momenti di giubilo, era il culmine e la magnificazione del Maestro fra gli affamati e assetati di giustizia – quegli spiriti che avevano atteso da lungo tempo l’arrivo del Signore in adempimento delle profezie.

97. Con quel giubilo e allegria il Mio popolo festeggiava anche la liberazione dall’Egitto. Io volli rendere indimenticabile al Mio popolo la commemorazione della Pasqua, ma, in verità, vi dico che non la espletai con una semplice tradizione sacrificando un agnello, – no! Io Mi offrii in Gesù come Agnello pasquale, come la via attraverso la quale tutti i Miei figli dovranno redimersi. (318, 57-59)

 

L’ultima Cena

98. [ins. 151, 29-34]: Quando Gesù celebrò con i Suoi discepoli quella Pasqua, seguendo la tradizione di quel popolo, disse loro: “Vengo a rivelarvi qualcosa di nuovo: prendete questo vino e mangiate questo pane, che rappresentano il Mio Sangue e il Mio Corpo, e fate questo in memoria di Me”

99. Dopo la morte del Maestro i discepoli commemorarono il Sacrificio del loro Signore, bevendo il vino e mangiando il pane, come simbolo per Colui che ha dato tutto all’umanità per amore.

100. Con il passare dei secoli i popoli suddivisi nelle religioni diedero differenti interpretazioni alla Mia parola.

101. Oggi vengo a dirvi ciò che Mi sentii in quell’ora, a quella Cena, dove ogni Parola e ogni atto di Gesù fu Lezione di un Libro di profonda Sapienza e infinito Amore. Se presi il pane e il vino, fu per farvi comprendere che quelli erano simili all’Amore, che è il sostentamento e la vita dello spirito; e se vi dico: “Fate questo in memoria di Me”, con questo il Maestro voleva dire, che amiate il vostro prossimo con un amore simile a quello di Gesù, offrendolo come vero nutrimento all’umanità.

– Gesù non solo vi consegnò la Sua parola, ma i Suoi insegnamenti e le Sue opere furono solo una parabola oppure un senso figurato; se i Suoi discepoli, perché erano indottrinati, rappresentarono con il pane e col vino il Suo corpo e il Suo sangue, successivamente davanti al popolo presentarono il Suo corpo e diedero il Suo sangue (solo) per dare da mangiare il pane della vita eterna: l’amore perfetto a tutta l’umanità!

102. Ogni rito che fate di questi Insegnamenti, sarà sterile, se nella vostra vita non impiegate praticamente i Miei insegnamenti ed esempi. E’ proprio questo il difficile per voi, ma è in ciò che è fatto che consiste il merito.

 

103. [ins. 94, 56-58]: Così come ora siete attorno a Me, così Mi incontraste nel ‘secondo Tempo’ in quell’ultima notte Il sole si trovava al tramonto quando Gesù conversò con i Suoi discepoli in quella stanza per l’ultima volta. Erano come le parole di un padre in agonia ai suoi figli molto amati. C’era tristezza in Gesù e anche nei discepoli, che tuttavia ignoravano quello che aspettava un ora dopo Colui che li aveva indottrinati e li aveva molto amati. Il loro Signore stava per lasciarli, ma non sapevano ancora come. Pietro piangeva e stringeva il calice al suo petto, Giovanni bagnava con le sue lacrime il petto del Maestro, Matteo e Bartolomeo erano affascinati davanti ai Miei insegnamenti. Filippo e Tommaso nascondevano l’amarezza mentre cenavano con Me. Giacomo il più giovane, e i più anziani Taddeo, Andrea e Simone, erano muti di dolore, nonostante ciò era molto quello che Mi dicevano con il cuore. Anche Giuda Iscariota provava dolore nel suo cuore, angoscia e rimorso, ma non poteva retrocedere, perché la tenebra l’aveva preso in possesso.

– Il martirio della croce si avvicinava, da cui Gesù avrebbe lasciato Sua Madre, come un’allodola che da’ calore ai piccoli, mentre la Luce dl Mio Spirito Santo scendeva a illuminarli. Presto si sarebbero sentiti forti, dopo alcuni istanti di debolezza, per diffondere a tutto il mondo, predicando, la buona Novella e annunciando il Regno dei Cieli al popolo dei gentili e ai pagani.

104. Quando Gesù terminò le Sue ultime parole e raccomandazioni, all’opposto, quei discepoli si inondarono di lacrime, ma uno di loro non c’era più, il suo spirito non poteva ricevere tanto amore, né contemplare tanta luce, e così se ne andò, perché quella Parola ardeva nel suo cuore.

 

105. [ins. 254, 59]: L’anelito divino del Cristo era che i Suoi discepoli si tramutassero in seminatori della Sua Dottrina redentrice, 106. pertanto, nell’istante supremo della Sua ultima lezione ai Suoi discepoli, che era contemporaneamente l’ultima conversazione tra il Padre e i figli, Egli disse con accento dolce: “Ora vi do un nuovo Comandamento: Amatevi gli uni agli altri”, 107. intendendo con la Luce di questa massima, la più grande speranza all’umanità.

 

[indice]

 

(fine testo revisionato)

 

Cap. 12

Sofferenze, morte e resurrezione

 

Fatiche e sofferenze di tutta la vita di Gesù

1. Ho vissuto fra gli uomini ed ho fatto della Mia vita un Esempio, un Libro di Testo. Ho imparato a conoscere tutte le sofferenze, le tentazioni e le lotte, la povertà, il lavoro e le persecuzioni. Ho sperimentato il rifiuto attraverso parenti, l’ingratitudine ed il tradimento; le lunghe opere del giorno, la fame e la sete, lo scherno, la solitudine e la morte. Ho concesso che tutto il peso del peccato umano cadesse su di Me. Ho permesso che l’uomo indagasse il Mio Spirito nelle Mie parole e nel Mio Corpo perforato, dove si poteva vedere persino l’ultima delle Mie costole. Anche se ero Dio, hanno fatto di Me un re di scherno, uno spogliato e dovevo anche portare la Croce dell’onta e con questa salire sulla collina, dove morivano ladri. Là terminava la Mia vita umana come dimostrazione, che non ero il Dio della Parola, ma anche il Dio delle Azioni. (217, 11)

 

2. Quando si avvicinava l’ora e la Cena era finita, Gesù aveva dato ai Suoi discepoli le ultime istruzioni. Egli partiva per il giardino degli ulivi, dove usava pregare, e diceva al Padre: “Signore, se possibile, passi oltre a Me questo calice. Ma non la Mia, ma la Tua Volontà sia fatta.” Poi si è avvicinato quello dei Miei discepoli che Mi doveva consegnare, accompagnato da una schiera che Mi avrebbe arrestato. Quando questi chiedevano: “Chi è Gesù, il Nazareno?”, Giuda si è avvicinato al suo Maestro e Lo ha baciato. Nel cuore di quegli uomini cìera paura e perplessità, quando vedevano la calma rassegnazione di Gesù, e chiedevano ancora una volta: “Chi è Gesù?” Allora sono andato incontro a loro e dissi: “EccoMi, sono Io”. Allora cominciava la Mia Passione.

3. Mi hanno portato davanti a sacerdoti, giudici e potenti. Mi hanno interrogato, giudicato e Mi accusavano di infrangere la legge di Mosè e che volessi creare un regno che doveva distruggere quello dell’imperatore. (152, 6-7)

 

Il tradimento di Giuda

4. Non vi ricordate delle molte occasioni nelle quali ho rivelato il Mio Amore, non solo per coloro che credevano in Me, ma anche per colui che Mi ha tradito e per quelli che Mi hanno perseguitato e giudicato? Adesso Mi potete domandare qual’era il motivo che Mi ha mosso a permettere tutte queste derisioni. Ed Io vi rispondo: era necessario che lasciassi loro totale libertà di pensiero e di azione per creare delle occasioni adeguate ed affinché tutti sperimentassero la Misericordia e l’Amore che insegnavo al mondo.

5. Ho mosso il cuore di Giuda a tradirMi; lui era lo strumento di un pensiero cattivo, quando il suo cuore era colmo di tenebra. Ma in vista dell’infedeltà di quel discepolo gli ho mostrato il Mio Perdono.

6. Non sarebbe stato necessario che uno dei Miei Mi tradisse, per darvi quell’esempio di umiltà. Il Maestro l’avrebbe dimostrata in qualsiasi occasione, che gli uomini Gli avrebbero offerto. A quel discepolo spettava essere lo strumento attraverso il quale il Maestro mostrava al mondo la Sua divina Umiltà. Anche se pensavate che era la debolezza di quell’uomo, che ha provocato la morte di Gesù, vi Dico che siete nell’errore; perché sono venuto, per darMi del tutto a voi, e se non fosse stato in questo modo, potete essere certi che sarebbe stato in un altro modo. Perciò non avete nessun diritto di maledire e giudicare colui che è vostro fratello, nel quale in un attimo dell’oscuramento mancava l’amore e la fedeltà, che doveva al suo Maestro. Se date a lui la colpa della Mia morte – perché non lo benedite, dato che sapete che il Mio Sangue è stato versato per la salvezza di tutti gli uomini. Per voi sarebbe meglio pregare e chiedere, che nessuno di voi cada in tentazione, perché l’ipocrisia degli scribi e farisei esiste sempre ancora in questo mondo. (90, 37-39)

 

La Passione di Gesù

7. Quando sono stato interrogato dal sommo sacerdote Caifa ed egli Mi diceva: “Ti scongiuro di dirmi, se Tu Sei Cristo, il Messia, il Figlio di Dio”, allora gli risposi: “Tu lo hai detto.” (21, 30)

 

8. Quanti cuori di coloro che pochi giorni prima avevano ammirato e benedetto le Mie Opere, le hanno dimenticate e seguivano coloro che Mi disprezzavano. Ma era necessario che quel Sacrificio fosse molto grande, affinché non venisse mai cancellato dalla memoria degli uomini.

9. Il mondo e voi come una sua parte, Mi avete visto bestemmiato, deriso ed abbassato, come nessun uomo lo avrebbe potuto essere. Ma con Pazienza ho vuotato il calice che Mi avete dato da bere. Ho adempiuto in ogni passo la Destinazione della Mia vita fra gli uomini e Mi sono dato del tutto ai Miei figli.

10. Beati coloro che credono nel loro Dio, anche se Lo hanno sperimentato inondato di sangue ed fatto ansimare.

11. Ma Mi aspettava ancora qualcosa di pesante: di morire fra due ladri inchiodato sul legno. Ma stava scritto e perciò doveva adempiersi, affinché Io venissi riconosciuto come il vero Messia. (152, 8-11)

 

12. Per questa istruzione che vi ho dato oggi, vi ho già dato un Esempio nel ‘secondo Tempo’. Gesù pendeva dalla Croce, il Redentore lottava con la morte in vista della schiera di uomini che Egli aveva così tanto amato. Ogni cuore era una porta alla quale aveva bussato. Fra la schiera degli spettatori si trovava quell’uomo, che governava masse di uomini, il principe della chiesa, il doganiere, il fariseo, il ricco, il povero, il degradato e quello di animo semplice. Ma mentre gli uni sapevano Chi era Colui Che in quell’ora moriva, perché avevano veduto le Sue Opere e ricevuto i Suoi Benefici, altri acceleravano, colmi di sete del Sangue innocente ed avidi di vendetta la morte di Colui Che loro chiamavano con scherno “re dei giudei”, senza sapere che non era solo il Re di un popolo, ma che Egli lo era di tutti i popoli della Terra e di tutti i mondi dell’Universo. Mentre Gesù rivolgeva un ultimo dei Suoi Sguardi a quelle schiere di uomini, ha elevato colmo dell’Amore pietoso e Compassione la Sua richiesta al Padre e diceva: “Padre Mio, perdona loro perché non sanno quello che fanno.”

13. Quello Sguardo abbracciava sia coloro che piangevano per Lui, che anche quelli che si dilettavano nei Suoi tormenti, perché l’Amore del Maestro che era l’Amore del Padre, era per tutti nella stessa misura. (103, 26-27)

 

14. Quando era venuto il giorno nel quale la popolazione veniva istigata da coloro che si sentivano inquieti attraverso la Presenza di Gesù, Lo feriva e flagellava ed in seguito ai colpi Lo vedeva come un comune mortale e più tardi lottare con la morte e morire come ogni altro uomo, allora i farisei, i capi del popolo ed i sacerdoti esclamavano soddisfatti: “GuardateLo, che Si chiama Figlio di Dio, si considera un re e Si è spacciato per il Messia!”

15. Proprio per loro, più che per altri, Gesù ha chiesto al Padre che Egli voglia perdonare – a loro che, anche se conoscevano le Scritture – ora Lo rinnegavano e presentavano come un ingannatore alla folla di uomini. Erano loro che nonostante la loro affermazione di essere insegnanti della legge, alla condanna di Gesù in verità non sapevano quello che facevano, mentre fra la folla di popolo c’erano dei cuori che in vista dell’ingiustizia a cui assistevano, erano sconvolti dal dolore, ed in vista del sacrificio di morte del Giusto erano inondati di lacrime. Erano uomini e donne di animo semplice ed umile e di grande cuore d’anima che sapevano, Chi era stato nel mondo dagli uomini, e che comprendevano ciò che loro perdevano con la morte del Maestro. (150, 24-25)

 

16. A voi parla Colui Che lottando sulla Croce con la morte ed era maltrattato e torturato dagli sgherri ha alzato i Suoi Occhi ed ha detto: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno.”

17. Nel Perdono divino ho incluso tutti gli uomini di tutti i tempi, perché potevo vedere il passato, il presente ed il futuro dell’umanità. Vi posso dire in Verità e nello Spirito, che ho visto anche voi in quell’ora benedetta, che in questo tempo sentite la Mia nuova Parola. (268, 38-39)

 

18. Quando dall’alto della Croce ho rivolto i Miei ultimi Sguardi alla schiera di uomini, ho visto Maria e le dissi in rifermento a Giovanni: “ Donna, questo è tuo figlio” ed a Giovanni: “Figlio, questa è tua Madre.”

19. Giovanni era l’unico in quell’ora, che poteva comprendere il senso della seguente frase, perché la folla del popolo era così cieca che, quando dissi: “Ho sete”, era dell’opinione che fosse sete corporea, e Mi sporgevano fiele ed aceto, mentre era sete d’amore, che il Mio Spirito sentiva.

20. Anche i due malfattori accanto a Me lottavano con la morte; ma mentre uno bestemmiava e si precipitava nella rovina, l’altro si è lasciato illuminare dalla Luce della fede; anche se vedeva il suo Dio inchiodato al palo della Croce d’onta e Lo vedeva vicino alla morte, credeva nella Sua Divinità e Gli disse: “Quando sarai nel Regno dei cieli, ricordaTi di me”, al quale Io, mosso da tanta fede, risposi: “In Verità ti dico, che ancora oggi sarai con Me nel Paradiso.”

21. Nessuno conosce le tempeste che in quest’ora infuriavano nel Cuore di Gesù. Le potenze scatenate della natura erano solo un debole riflesso di ciò che si svolgeva nella solitudine in quell’Uomo ed il dolore dello Spirito divino era così grande e reale, che la carne, che per un attimo si sentiva debole, esclamava: “Mio Dio, Mio Dio, perché Mi hai abbandonato?”

22. Così come ho insegnato agli uomini a vivere, ho insegnato anche a morire, mentre perdonavo benedicevo persino a coloro, che Mi schernivano e martoriavano, quando dissi al Padre: “Perdona loro, perché non sanno quello che fanno.”

23. E quando lo Spirito ha lasciato questo mondo, disse:”Padre, nelle tue Mani raccomando il Mio Spirito.” Il perfetto Esempio d’Insegnamento era compiuto, quando avevo parlato come Dio e come Uomo. (152, 12-17)

 

24. A Dimas bastava un attimo per trovare la salvezza, e questo era l’ultimo della sua vita. Mi parlava dalla croce, ed anche se vedeva che Gesù, che chiamavano Figlio di Dio, era nella lotta di morte, lui sentiva che Egli era il Messia, il Salvatore; e Gli si è dato con tutto il pentimento del suo cuore e tutta l’umiltà della sua anima. Perciò gli ho promesso il Paradiso ancora lo stesso giorno.

25. Vi dico farò sentire ad ognuno che inconsciamente pecca, ma alla fine della sua vita con un cuore colmo di umiltà e fede Mi parla, la delicatezza del Mio Amore compassionevole che lo leverà in alto da tutte le miserie della Terra, per fargli imparare a conoscere la Beatitudine di una vita nobile ed elevata. (94, 71-72)

 

26. Sì, caro Dismas, sei stato con Me nel Paradiso della Luce e della Pace spirituale, dove ho portato la tua anima per la ricompensa della tua fede. Dato che dubitavano che in Gesù morente e sanguinante com’era – abitasse un Dio, chi avrebbe potuto dire che nel ladro, che st ava lottando con la morte alla Sua Destra, si celasse un’anima di Luce?

27. Il tempo passava e quando si stabiliva di nuovo la calma dell’anima, molti di loro che Mi avevano rifiutato e deriso, penetravano nella Luce della Mia Verità, perciò il loro pentimento era grande ed il loro amore come Miei seguaci indistruttibile. (360, 67)

 

28. Quando il Corpo che Mi serviva come involucro nel secondo Tempo, entrava nella lotta di morte ed Io dicevo dalla Croce le ultime Parole, fra le Mie ultime frasi cìera una che non veniva compresa in quegli attimi né tanto tempo dopo: “Mio Dio, Mio Dio, perché Mi hai abbandonato?”

29. Per via di quelle Parole molti dubitavano; ma altri si confondevano, perché pensavano che era timidezza, un vacillare, un attimo di debolezza. Ma non hanno pensato che questa non era l’ultima frase, ma che ne dicevo ancora altre dopo che rivelano piene di Forza e Chiarezza: “Padre, nelle Tue Mani raccomando il Mio Spirito”; e “Tutto è compiuto”.

30. Adesso che sono ritornato per portare Luce nei vostri errori e illuminare ciò che avete chiamato misteri, vi dico: Quando pendevo dalla Croce, la lotta di morte era lunga, sanguinosa ed il Corpo di Gesù, infinitamente più sensibile che quello di tutti gli altri uomini, e la morte non arrivava. Gesù aveva adempiuto la Sua Missione nel mondo, aveva già pronunciato l’ultima Parola e dato l’ultimo Insegnamento. Ecco che quel Corpo martoriato, quella carne strappata, quando sentiva la separazione dallo Spirito, chiedevano colmi di dolore al Signore: “Padre, Padre, perché Mi hai abbandonato?” – Era la sofferta e mansueta Chiamata di lamento dell’Agnello ferito per il Suo Pastore. Era la dimostrazione che Cristo, la “Parola”, era davvero diventato Uomo in Gesù, e che la Sua sofferenza era autentica.

31. Potete attribuire queste Parole a Cristo, il quale è eternamente Uno con il Padre? – Ora sapete che era un pianto del Corpo di Gesù, che attraverso la cecità degli uomini era stato martoriato. Ma quando la Carezza del Signore Si chinava su quella carne martoriata, Gesù ha continuato a parlare, e le Sue Parole erano: “Padre, nelle Tue Mani raccomando il Mio Spirito”. – “Tutto è compiuto”. (34, 27-30)

 

32. Quando Gesù pendeva alla Croce, non c’era nessuna anima che non si fosse sentita sconvolta alla Voce dell’Amore e Giustizia di Colui, Che moriva – nudo come la Verità stessa, che aveva portato nella Sua Parola. Coloro che avevano esplorato la vita di Gesù, hanno riconosciuto che non c’è stato qualcuno né prima né dopo di Lui che aveva compiuto una Opera come la Sua, perché era un’Opera divina che attraverso il Suo Esempio salverà l’umanità.

33. Sono venuto alla scarificazione mansueto, sapevo che il Mio Sangue vi avrebbe cambiato e salvato. Fino all’ultimo attimo parlavo con Amore e vi ho perdonato, perché ero venuto per portarvi un maestoso Insegnamento e di presegnarvi con perfetti Esempi la Via all’Eternità.

34. L’umanità Mi voleva distogliere dal Mio Intento, mentre cercava la debolezza della carne. Gli uomini Mi volevano indurre alla bestemmia; ma non ho bestemmiato. Più la folla Mi offendeva, più Compassione ed Amore avevo nei suoi confronti, e più ferivano il Mio Corpo, più Sangue ne sgorgava, per dare la vita ai morti di fede.

35. Quel Sangue è il simbolo dell’Amore, con cui ho presegnato la via all’anima umana. Ho lasciato la Mia parola di fede e della speranza agli affamati di giustizia ed il Tesoro delle Mie Rivelazioni ai poveri in spirito.

36. Solo dopo questo tempo l’umanità si rendeva conto Chi era stato nel mondo. In seguito a questo riconoscimento l’Opera di Gesù è stata considerata perfetta e divina, riconosciuta come sovrumana - quante lacrime di pentimento! Quanti rimorsi di coscienza nelle anime. (29, 37-41)

 

37. Quando Gesù, Che era “la Via, la Verità e la Vita”, ha terminato la Sua Missione con quella Preghiera di sette Parole ed alla fine parlava al Padre Suo: “Nelle Tue Mani raccomando il Mio Spirito”, allora riflettete, se voi, che siete gli allievi e discepoli di quel Maestro, potete lasciare questa vita, senza offrirla al Padre come un contributo dell’obbedienza e dell’umiltà; e se potete chiudere i vostri occhi per questo mondo, senza chiedere al Signore la Sua Protezione, dato che li aprirete solo di nuovo in altre regioni.

38. Tutta la vita di Gesù era un Sacrificio d’Amore per il Padre. Le ore che duravano la Sua lotta di morte sulla Croce, erano una preghiera dell’Amore, dell’Intercessione e Perdono.

39. Questa è la via che ho indicato, umanità. Vivete seguendo il vostro Maestro, e vi prometto di guidarvi nel Mio Grembo, che è l’Origine di ogni Beatitudine. (94, 78-80)

 

40. Io, Cristo, ho rivelato attraverso l’Uomo Gesù la Magnificenza del Padre, la Sua Sapienza e la Sua Potenza. La Potenza era stata impiegata per compiere Miracoli per il bene di coloro che nella loro anima avevano bisogno di fede, nel loro intelletto la Luce e nel loro cuore la pace. Quella Potenza che è la Forza dell’Amore stesso , veniva riversata sui sofferenti, perché Ni sono dato del tutto a loro, fino ad arrivare a non usarla per il Mio proprio Corpo che nell’ora della morte ne aveva ugualmente bisogno.

41. Non volevo fare nessun uso della Mia Potenza, per evitare il penetrante dolore del Mio Corpo. Perché quando sono diventato Uomo è successo nell’intenzione per soffrire per via di voi e per darvi una dimostrazione divinamente ed umanamente afferrabile del Mio infinito Amore e della Mia Compassione con gli immaturi, i sofferenti ed i peccatori.

42. Ogni Potenza che ho rivelato agli altri – sia che guarivo un lebbroso, davo la vista ad un cieco, oppure convertivo i peccatori e risvegliavo i morti – ogni piena Potenza che ho rivelato davanti alle folle di uomini, per dare loro dimostrazioni per la Mia Verità, mentre dimostravo loro i Miei pieni Poteri sui regni della natura e la Mia Potenza su vita e morte, non la volevo impiegare per Me, con cui ho concesso, che il Mio Corpo vivesse fino in fondo quella Passione e subì quel dolore.

43. Certo, la Mia Potenza avrebbe potuto risparmiare al Mio Corpo ogni dolore, ma quale merito avrei poi avuto ai vostri occhi? Quale Esempio afferrabile per gli uomini avrei lasciato, se avessi fatto uso della Mia Potenza, per risparmiare a Me il dolore? Era necessario privarMi della Mia Potenza in quei momenti, respingere la divina Forza, per sentire e vivere fino in fondo il dolore della carne, il lutto in vista dell’ingratitudine, la solitudine, la lotta di morte e la morte stessa.

44. Per questo le Labbra di Gesù chiedevano aiuto nell’ora della morte, dato che il Suo dolore era autentico. Ma non era solo il dolore fisico, che ha sopraffatto il corpo febbrile ed esausto di Gesù – era anche la percezione spirituale di un Dio, Che per mezzo del Suo Corpo veniva tormentato e reso lo scherno dai Suoi figli cechi, ingrati ed arroganti per i quali ha versato il Suo Sangue.

45. Gesù era forte attraverso lo Spirito, Che Gli dava la Vita, che era lo Spirito divino, ed avrebbe potuto Essere insensibile nei confronti del dolore ed invincibile nei confronti delle aggressioni dei Suoi persecutori; ma era necessario che versasse lacrime, che sentisse che davanti agli occhi della folla cadeva sempre di nuovo a terra, che le forze del Suo Corpo erano esauste e che doveva morire, dopo che il Suo Corpo aveva perduto l’ultima goccia di Sangue.

46. Così è stata adempiuta la Mia Missione sulla Terra; così terminava l’Esistenza nel mondo di Colui che pochi giorni prima era stato acclamato come re, quando entrava in Gerusalemme. (320, 56-61)

 

L’atto di redenzione di Gesù nei mondi dell’aldilà

47. Nei primi tempi dell’umanità il suo sviluppo spirituale era così minimo, che la sua conoscenza interiore (scarsa) oltre la vita dell’anima dopo la morte del corpo e la conoscenza (mancante) ha procurato della sua ultima destinazione, che l’anima abbandonando l’involucro di carne cadeva in un profondo sonno, dal quale si risvegliava solo lentamente. Ma quando Cristo è diventato Uomo in Gesù, per dare a tutte le anime il Suo Insegnamento, Egli ha inviato, appena il Suo Compito fra gli uomini era terminato, la Sua Luce a grandi schiere di esseri, che sin dall’inizio del mondo aspettavano il Suo Arrivo, per essere liberati dal loro smarrimento e potersi elevare al Creatore.

48. Uomini e donne ricevevano segni e chiamate dall’aldilà. I vecchi ed i bambini erano pure testimoni di queste apparizioni e nei giorni che precedevano la morte sulla Croce del Redentore, la Luce celeste penetrava nei cuori degli uomini; gli esseri della valle spirituale chiamavano i cuori degli uomini; ed il giorno nel quale il Maestro ha dato il suo ultimo Respiro come Uomo e la Sua Luce penetrava in tutte le caverne ed in tutti gli angoli, nelle case materiali e spirituali, nel desiderio degli esseri che Lo aspettavano da lungo tempo – esseri de materializzati e malati, che avevano smarrita la via, legati con catene di rimorsi di coscienza, trascinando con sé pesi dell’ingiustizia  ed altri esseri spirituali che credevano di essere morti ed erano legati al loro corpo – tutti si sono risvegliati dal loro profondo sonno e si sono alati alla vita.

50. Ma prima che lasciassero questa Terra, hanno dato a coloro che erano stati i loro parenti, una testimonianza della loro resurrezione e della loro esistenza. Attraverso tutto questo il mondo ha sperimentato queste Comunicazioni in quella notte del lutto e del dolore.

51. I cuori degli uomini rabbrividivano, ed i bambini piangevano in vista di coloro che erano morti da tempo ed in questo giorno erano ritornati solo per un attimo, per dare testimonianza del suo Maestro che era venuto sulla Terra, per spargere la Sua Semenza d’Amore e che contemporaneamente preparava i campi che erano abitati da infinitamente tante anime che erano anche loro i Suoi figli e che guariva e li liberava dalla loro ignoranza.  (339, 22)

 

52. Quando ho abbandonato il Mio Corpo, il Mio Spirito è entrato nel mondo degli esseri spirituali, per parlare a loro con la Parola della Verità. Come da voi parlavo con loro del divino Amore , perché questa è la vera conoscenza della vita.

53. In Verità vi dico, lo Spirito di Gesù non era un attimo nella tomba; aveva da compiere molte buone Azioni in altri mondi. Il Mio Spirito infinito aveva da annunciare molte Rivelazione a costoro – come prima a voi.

54. Esistono anche mondi dove le anime non sanno amare; vivono nell’oscurità ed hanno nostalgia della Luce. Oggi gli uomini sanno che dove regna il disamore e l’egoismo, regna l’oscurità, che guerre e sofferenze sono le chiavi per chiudere la porta alla via che conduce nel Regno di Dio. 

55. L’Amore invece è la Chiave con la quale si apre il Regno della Luce, che è la Verità.

56. Qui (sulla Terra) Mi sono annunciato attraverso mezzi materiali, nell’aldilà Mi sono comunicato direttamente ad alti esseri spirituali, affinché venissero istruiti coloro che non sono in grado di ricevere direttamente la Mia Ispirazione. Quelle alte entità splendenti sono – come qui per voi – i portatori della voce.

(213, 6-11)

 

L’apparizione di Gesù dopo la Sua resurrezione

57. Alcuni giorni dopo la Mia Crocifissione, quando i Miei discepoli erano radunati intorno a Maria, ho fatto loro sentire la Mia presenza, che nella vista spirituale era simboleggiata come una colomba. In quell’ora benedetta nessuno ha osato muoversi né dire una qualsiasi parola. Regnava una vera estasi osservando questa immagine spirituale, ed i cuor battevano colmi di forza e fiducia, perché sapevano che il Maestro, che apparentemente era andato via da loro, Sarà presente con loro per sempre nello spirito. (8, 15)

 

58. Perché dovreste credere che la Mia venuta nello Spirito non ha senso? Ricordatevi che dopo la Mia morte come Uomo ho continuato a parlare con i Miei discepoli e Mi mostravo loro nello spirito.

59. Che cosa sarebbe stato di loro senza quelle Manifestazioni che concedevo a coloro che fortificavano la loro fede e dava loro nuovo coraggio per il loro compito missionario?

60. L’immagine che offrivano dopo il Mio decesso, era triste: le lacrime scorrevano inarrestabilmente sui loro volti, ogni momento si sprigionava dal loro petto un singhiozzo, pregavano molto e la paura e rimorsi di coscienza li opprimevano molto. Loro sapevano: uno Mi aveva venduto, e quasi tutti Mi avevano abbandonato nell’ora della morte.

61. Come potevano essere loro i testimoni di quel Maestro di ogni Perfezione? Come dovevano avere il coraggio e la forza per andare incontro agli uomini di così diverse immaginazioni di fede e modo di pensare e di vivere?

62. Proprio allora comparve il Mio Spirito fra di loro per lenire il loro dolore, per accendere la loro fede, di infiammare i loro cuori con l’Ideale del Mio Insegnamento.

63. Ho dato al Mio Spirito un figura umana, per renderlo visibile e percettibile presso i discepoli, ma la Mia presenza era comunque spirituale, e vedete, quale influenza e quale importanza aveva quella Comparsa fra i Miei apostoli. (279, 47-52)

 

64. Il Mio Sacrificio era compiuto; ma nel sapere che quei cuori avevano più che mai bisogno di Me, perché nel loro interiore si era alzata una tempesta di dubbi, sofferenze, smarrimenti e paure, Mi sono subito avvicinato a loro, per dare una ulteriore dimostrazione della Mia infinita Misericordia. Nel Mio Amore e nella Mia compassione per quei figli della Mia parola Mi sono umanizzato, mentre ho assunto la figura oppure l’immagine di quel Corpo, che ho avuto nel mondo, e Mi sono fatto vedere ed udire, e con le Mie parole ho acceso nuovamente la fede in quelle anime abbattute. Era una nuova Lezione, un nuovo modo di comunicarMi a coloro che sulla Terra Mi avevano accompagnato; e si sentivano fortificati, ispirati, cambiati attraverso la fede e la conoscenza della Mia Verità.

65. Nonostante quelle dimostrazioni, i cui testimoni erano tutti loro, c’era uno che rinnegava caparbiamente le Comunicazioni e dimostrazioni che ho dato spiritualmente ai Miei discepoli, e così era necessario permettergli, di toccare la Mia presenza spirituale persino con i sensi corporei, affinché potesse credere.

66. Ma quel dubbio si levava non solo fra i discepoli che Mi stavano vicino - no, anche fra le schiere dei seguaci, nelle località, nelle città e villaggi, fra coloro che avevano ricevuto dimostrazioni del Mio Potere e Mi seguivano per via di queste Opere, sorse confusione, un timoroso chiedere, perplessità; non ci si poteva spiegare perché tutto questo era finito in questo modo.

67. Avevo Compassione con tutti e perciò davo loro dimostrazioni come ai Miei successivi discepoli che non Mi ero allontanato da loro, anche se non li assistevo più come Uomo sulla Terra. In ogni casa, ogni famiglia ed in ogni popolo Mi sono annunciato a quei cuori, che credevano in Me, mentre rendevo loro percettibile la Mia presenza spirituale in molti modi. Allora cominciava la lotta di quel popolo di cristiani, che dovevano perdere il loro Maestro sulla Terra, per elevarsi ed annunciare quella Verità, che Lui aveva loro rivelato. Voi tutti conoscere le loro grandi opere. (333, 38-41)

 

68. Quando nel ‘secondo Tempo’ Mi sono reso visibile fra le nuvole per l’ultima volta ai Miei discepoli, in loro era tristezza, perché in quel momento si sentivano abbandonati; ma dopo hanno udito la Voce del messaggero angelico del Signore che diceva loro: “Uomini di Galilea, cosa state cercando? Questo Gesù Che oggi avete visto ascendere al Cielo, Lo vedrete discendere nello stesso modo.”

69. Allora comprendevano che il Maestro, se ritornasse dagli uomini, lo farebbe spiritualmente. (8, 13-14)

 

[indice]

Cap. 13

Missione e significato di Gesù e dei Suoi apostoli

 

La correzione della vecchia immagine di Dio e di false tradizioni

1. Gesù, il Cristo, è stato il più chiaro Esempio d’Insegnamento, che vi ho dato nel mondo, per indicarvi quanto grande è l’Amore e la Sapienza del Padre. Gesù era il Messaggio vivente che il Creatore ha mandato sulla Terra, affinché dovevate riconoscere le alte Caratteristiche di Colui, il Quale vi ha creato. Gli uomini vedevano in Geova un Dio iracondo ed irriconciliabile, un Giudice spaventoso e vendicativo, ma attraverso Gesù Egli vi ha liberato del vostro errore.

2. Vedete nel Maestro l’Amore divino diventato Uomo. Egli ha giudicato tutte le vostre opere attraverso la Sua vita dell’umiltà, del sacrificio e della Misericordia. Ma invece di punirvi con la morte, vi ha offerto il Suo Sangue, per mostrarvi la vera Vita, quella dell’Amore. Quel Messaggio divino ha illuminato la vita dell’umanità, e la Parola, che il divino Maestro ha consegnato agli uomini, è diventato l’origine di chiese e sette, per mezzo delle quali Mi hanno cercato e cercano ancora. Ma in Verità vi dico, non hanno ancora compreso il contenuto di quel Messaggio.

3. L’umanità crede bensì, che l’Amore di Dio è illimitato per i Suoi figli, dato che Egli è morto in Gesù per Amore per gli uomini. E’ persino commossa dalle sofferenze di Gesù davanti ai Suoi giudici e boia, riconoscete un poco alla volta nel figlio anche il Padre, ma il significato, la portata di ciò che il Signore voleva dire attraverso quella Rivelazione, che è cominciata in una Vergine e terminava nella “nuvola” di Betania, fino ad oggi non è stata interpretata in modo giusto.

4. Dovevo ritornare sulla stessa “nuvola”, nella quale la “Parola” si era elevata al Padre, per darvi la Spiegazione per questo ed indicare il significato per tutto ciò che vi è stato rivelaoi con la Nascita, la Vita, le Opere e la morte di Gesù.

5. Lo Spirito della Verità, il Cristo Promesso allora, è questo Annuncio divino (in Messico, 1866-1950) che è venuto per rischiarare la tenebra e spiegare i misteri, che l’intelletto o il cuore degli uomini non era in grado di penetrare. (81, 46-49)

 

6. Ho predicato la Mia Verità nel ‘secondo Tempo’ come Uomo attraverso il Mio Esempio. Ho sospeso l’inutile sacrificio di esseri innocenti ed incoscienti, mentre Mi sono sacrificato per via di un perfetto Insegnamento d’Amore. “L’Agnello di Dio” Mi hanno chiamato, perché Mi sono sacrificato a quel popolo nei suoi giorni di feste tradizionali.

7. In effetti, il Mio Sangue veniva versato per indicare agli uomini la via alla Redenzione. Il Mio Amore divino veniva effuso sull’umanità in quel tempo ed in tutti i tempi, affinché l’umanità si ispirasse in quell’Esempio, in quelle Parole, in quella Vita perfetta e trovasse la salvezza, la purificazione dai peccati e l’elevazione dello spirito. (276, 15)

 

L’esempio di Gesù

8. Era necessario che Gesù vi indicasse i Principi secondo i quali vi dovete orientare e dai quali vi eravate allontanati.

9. Vi ho testimoniato tutta la Mia Mansuetudine, il Mio Amore, la Mia Sapienza e Misericordia, ed ho bevuto per voi il calice di sofferenza, affinché il vostro cuore fosse mosso ed il vostro intelletti si svegliasse. I cuori dovevano rinascere al bene, ed il dolore, di vederMi crocifisso per loro, era una spina che doveva ricordarvi che voi tutti dovete soffrire per via dell’amore per giungere al Padre. La Mia Promessa per ognuno che vorrebbe prendere su di sé la sua croce e di seguire Me, era l’eterna pace, la più alta Beatitudine che nello spirito non ha fine. (240, 23-24)

 

10. Cristo è e dev’Essere il vostro Esempio; per questo sono nato una volta allora come Uomo. Qual’era la Rivelazione che Gesù ha fatto all’umanità? Il Suo infinito Amore, la Sua divina Sapienza, la Sua Misericordia senza limiti e la Sua Potenza.

11. Vi ho detto: prendete Me come Esempio, e farete le stesse Opere che faccio Io. Dato che sono venuto come Maestro, dovreste comprendere che non succedeva niente, per darvi degli Insegnamenti ineseguibili, oppure tali che si trovano oltre il campo di comprensione dell’uomo.

12. Comprendete quindi che, se fate opere che somigliano a quelle che Gesù vi ha insegnato, avrete la pienezza della vita, della quale vi ho parlato prima. (156, 25-27)

 

Il significato dell’insegnamento di Gesù

13. L’Insegnamento di Gesù – dato come linea di condotta, come Libro aperto, affinché l’umanità lo studiasse, non è confrontabile con qualsiasi altro popolo della Terra, con nessun’altra generazione, di una qualsiasi razza. Perché coloro che sono andati per portare i Comandamenti della Giustizia o Insegnamenti dell’amore per il prossimo, sono stati inviati da Me sulla Terra come preparatori della via, come messaggeri, ma non come deità. Egli vi ha portato l’istruzione più chiara e più grande che il cuore dell’uomo ha ricevuto.

 

Vocazione, tempo d’insegnamento e prove dei discepoli di Gesù

14. In questo tempo degli anni della Mia Attività di predicazione avete pensato – quelli dei tre anni, nei quali ho preparato i Miei discepoli, nei quali ho vissuto insieme a loro. Loro hanno veduto tutte le Mie Opere e nella preparazione potevano penetrare nel Mio Cuore e vedere la Purezza, tutta la Maestà e Sapienza, che era nel Maestro.

15. Le Mie Azioni non avvenivano per via della grande impressione, il Mio cammino sulla Terra era modesto; ma chi era preparato, presagiva la Grandezza della Mia presenza ed il tempo in cui viveva.

16. Quindi ho scelto i Miei discepoli, i quali ho incontrato alla riva del fiume e che ho chiamato, mentre dicevo: “SeguiteMi”. Quando loro rivolgevano lo sguardo su di Me, comprendevano chi era Colui Che parlava loro, e così ho scelto uno dopo l’altro. (432, 21)

 

17. Finché ho predicato nel mondo, non ho mai detto che i Miei discepoli fossero già maestri oppure che li si dovessero ascoltare. Erano ancora allievi che – messi al bando dalla Luce della Mia Sapienza – Mi seguivano volontariamente, ma commettevano ancora degli errori; perché ci voleva il suo tempo finché cambiavano e poi operavano come esempio per gli uomini. Erano pezzi di roccia che venivano ancora smussati dal Mio divino Amore, affinché anche loro più tardi trasformassero pietre in diamanti. (356, 39)

 

18. In tutti i tempi ho esaminato i Miei discepoli. Quante volte ho sottoposto Pietro alla prova, e solo in una di queste egli vacillava. Ma non giudicatelo male per via di quest’azione, perché quando divampava la sua fede, era fra gli uomini come una fiaccola quando predicava e dava testimonianza della Verità.

19. Non condannate Tommaso; pensate quante volte voi potevate toccare le Mie Opere con le mani e persino allora avete ancora dubitato. Non guardate con disprezzo a Giuda Iscariota, quell’amato discepolo, che ha venduto il suo Maestro per trenta monete d’argento; perché non c’è mai stato maggior pentimento come il suo.

20. Mi sono servito ogni volta di loro, per lasciarvi Insegnamenti che vi sarebbero serviti come esempio e che vi sarebbero rimasti eternamente nella memoria dell’umanità. Dopo la loro timidezza si pentivano, cambiavano e si dedicavano illimitatamente all’esaudimento della loro missione. Erano davvero apostoli e lasciavano per tutte le generazione un esempio. (9, 22-23)

 

L’apostolo Giovanni

21. Ricordatevi: quando il Mio Corpo veniva deposto dalla Croce e poi sepolto, i discepoli che erano sconvolti e non comprendevano ciò che era successo, credevano che con la morte del Maestro tutto fosse finito. Era necessario che i loro occhi Mi vedessero e le loro orecchi Mi udissero ancora una volta, affinché la loro fede si accendesse e la loro conoscenza delle Mie parole si fortificasse.

22. Ora vi posso dire che fra quei discepoli c’era uno che in vista delle prove non ha mai vacillato e non Mi ha mai abbandonato per un attimo. Era Giovanni, il discepolo fedele, coraggioso, focoso ed amorevolissimo.

23. Per via di questo amore gli ho affidato Maria, quando stava ai piedi della Croce, affinché anche oltre trovasse l’amore in quel cuore senza macchia ed al suo fianco venisse fortificato ancora di più per la lotta che lo aspettava.

24. Mentre i suoi fratelli, gli altri discepoli, uno dopo l’altro cadevano sotto il colpo mortale del boia e così sigillavano con il loro sangue e la loro vita tutta la Verità che avevano predicato ed il Nome del loro Maestro, Giovanni ha vinto la morte ed è fuggito al martirio.

25. Dato che era bandito nella solitudine, alcuni dei suoi persecutori non pensavano che là, su quell’isola, dove lo avevano scacciato, scendesse dai Cieli a quegli uomini dell’epoca la grande Rivelazione che voi vivete fino in fondo – le profezie, che parlano agli uomini di tutto ciò che succederà e che si adempirà.

26. Dopo che Giovanni aveva dato molto amore ai suoi fratelli e dedicato la sua vita al compito di servire loro nel Nome del suo Maestro, doveva vivere separato da loro, da solo; ma pregava continuamente per l’umanità, pensava sempre a coloro per i quali Gesù aveva versato il Suo Sangue.

27. La preghiera, il silenzio, l’interiorizzazione, la purezza e la sua esistenza e la bontà dei suoi pensieri, compivano il miracolo che quell’uomo, quell’anima si sviluppava in breve tempo, per il quale altre anime necessitavano millenni, per raggiungere questo. (309, 41-44)

 

28. Quando osservo gli abitanti di questo mondo, vedo che tutti popoli conoscono il Mio Nome, che milioni di uomini ripetono le Mie parole, ma in Verità vi dico, nonostante questo non vedo nessun amore fra gli uomini!

29. Tutto ciò che vi insegno in questo tempo e ciò che succede nel mondo, è la spiegazione e l’adempimento della Rivelazione che ho dato all’umanità attraverso il Mio apostolo Giovanni, quando nel tempo, in cui viveva sull’isola di Patmo, l’ho portato nello spirito nelle Alture del Cielo al livello divino, all’Incommensurabilità, per mostrargli attraverso simboli l’origine e la meta, l’Alfa e l’Omega, ed egli vide gli avvenimenti che erano successi e quelli che si stavano svolgendo e quegli altri, che sarebbero ancora avvenuti.

30. A quel tempo non comprendeva nulla di ciò, ma la Mia Voce gli diceva: “Scrivi ciò che vedrai e sentirai”, e così scrisse.

31. Giovanni aveva discepoli che attraversavano il mare con le navi, per visitarlo nel suo luogo di rifugio. Quegli uomini chiedevano avidamente a colui che era stato un discepolo di Gesù, come sarebbe stato il Maestro, e come la Sua Parola ed i Suoi Miracoli; e Giovanni, che emulava il suo Maestro nell’amore e nella sapienza, li stupiva con le sue parole. Anche quando si avvicinava la vecchiaia, quando il suo corpo era già piegato dal tempo, aveva ancora abbastanza forze per testimoniare del suo Maestro e di dire dei Suoi discepoli: “Amatevi l’un l’altro.”

32. Quando loro che lo visitavano, vedevano che il giorno del decesso di Giovanni si avvicinava, chiedevano nel desiderio di possedere tutta la sapienza che quell’apostolo aveva raccolta, di rivelare loro tutto ciò che il suo Maestro gli aveva insegnato; ma invece di ogni risposta sentivano sempre solo quella frase: “Amatevi l’un l’altro.”

33. Quello che chiedevano con così tanto fervore ed interesse, si sentivano ingannati per quello che chiedevano con così tanto fervore ed interesse e pensavano che la vecchiaia avesse cancellato dalla sua memoria le Parole di Cristo.

34. Io vi dico, che Giovanni non aveva dimenticato una unica delle Mie parole, ma che da tutti i Miei Insegnamenti  come unica quintessenza corrispondeva quello che riassume tutta la Legge: l’amore reciproco.

35. Come avrebbero potuto da quel discepolo così amato, scomparire dal ricordo gli Insegnamenti del Maestro, il Quale amava così tanto? (167, 32-37)

 

36. Nel ‘secondo Tempo’, dopo il Mio decesso, la vostra Madre celeste continuava a fortificare i Miei discepoli e li assisteva. Dopo il dolore e la prova hanno trovato protezione nell’amorevole cuore di Maria, la sua parola li nutriva giorno per giorno. Incoraggiati da Maria, che continuava ad istruirli in rappresentanza del divino Maestro, proseguivano sulla loro via. Quando morì, cominciava la loro lotta, ed ognuno seguiva la via che era stata loro indicata. (183, 15)

 

Gli apostoli Pietro e Paolo

37. Non dimenticate la faccenda di Pietro, Mio discepolo, quando veniva perseguitato da Saolo fino ualla morte. Ho dimostrato a questo fedele apostolo che non era solo nella sua prova, e se confidava nel Mio Potere, lo avrei protetto dai suoi persecutori.

38. Saulo era stato sorpreso dalla Mia Luce divina quando era alla ricerca di Pietro per arrestarlo. La Mia Luce giunse fino nel fondo del cuore di Saulo, il quale – in vista della Mia presenza fu gettato a terra, vinto dal Mio Amore, incapace di condurre a termine il suo compito che intendeva contro il Mio discepolo, nel suo più profondo interiore sentiva la trasformazione di tutto il suo essere; ed ora, convertito alla fede in Cristo – si affrettava di cercare Pietro; ma non più per ucciderlo, ma per chiedergli di ammaestrarlo nella Parola del Signore e di lasciarlo prendere parte nelle sue opere.

39. Da allora Saulo era Paolo, mentre quel cambio di nome indicava la totale trasformazione spirituale di quell’uomo, la sua totale conversione. (308, 46-47)

 

40. Paolo non faceva parte dei dodici apostoli, non mangiava alla Mia tavola, né Mi seguiva sulle vie per sentire gli insegnamenti. Egli piuttosto non credeva in Me, né guardava con occhi gentili a coloro che Mi seguivano. Nel suo cuore esisteva l’idea di distruggere la semenza che avevo affidato ai Miei discepoli che cominciava proprio ora a diffondersi. Ma Paolo non sapeva che era uno dei Miei. Lui sapeva che doveva venire il Messia, e ci credeva. Ma non riusciva ad immaginarsi che l’umile Gesù dovesse Essere il promesso Salvatore. Il suo cuore era colmo di arroganza del mondo e perciò non aveva percepito la Presenza del suo Signore.

41. Saolo si era sollevato contro il Suo Redentore. Perseguitava i Miei discepoli come la gente, che si rivolgeva a loro per sentire il Mio Messaggio dalle labbra di quegli apostoli. E così l’ho sorpreso quando stava per perseguitare i Miei. L’ho toccato nel punto più sensibile del suo cuore e Mi ha subito riconosciuto, perché la sua anima Mi aspettava. Perciò sentiva la Mia Voce.

42. Era la Mia Volontà che quell’uomo molto conosciuto si doveva convertire in questo modo, affinché il mondo potesse assistere su tutte le sue vie a quelle sorprendenti opere, che gli dovevano servire come sprone alla fede ed alla comprensione.

43. A quale scopo passare in particolare la vita di quest’uomo, che da allora ha dedicato la sua vita all’amore per il suo prossimo, ispirato dall’amore per il suo Maestro e ai Suoi divini insegnamenti?

44. Paolo era uno dei più grandi apostoli della Mia parola, la sua testimonianza era sempre compenetrata dall’amore, sincerità veracità e dalla Luce. Il suo precedente materialismo era diventato una altissima spiritualità, la sua durezza infinita delicatezza; e così il persecutore dei Miei apostoli è diventato il più fervente seminatore della Mia parola, il più instancabile predicatore viandante, che ha portato il divino Messaggio del suo Signore, per il Quale viveva ed al Quale aveva dedicato la sua vita, in diverse nazioni, province e villaggi.

45. Qui, amato popolo, hai un bell’esempio di conversione ed una dimostrazione che uomini, anche se non Mi hanno ancora sentito, possono diventare grandi Miei apostoli. (157, 42-47)

 

L’esempio degli apostoli

46. Chi fuori di Me incoraggiava i discepoli in quel ‘secondo Tempo’, quando poi andavano attraverso il mondo senza il loro Maestro? Non vi sembra ammirabile ognuna delle loro opere? Ma Io vi dico che anche loro avevano debolezze come ogni altro uomo. Più tardi venivano colmati dall’amore e dalla fede, non li scoraggiava girare nel mondo ed essere come pecore fra lupi e passare sempre sotto persecuzione e scherno della gente sulla loro via.

47. Avevano il potere di compiere miracoli, sapevano di fare uso di quella Grazia, per convertire i cuori alla Verità.

48. Ben per tutti coloro che hanno sentito la Parola di Gesù dalla bocca dei Miei apostoli, perché da loro il Mio Insegnamento non ha subito cambiamenti, ma veniva dato in tutta la sua purezza e Verità. Perciò gli uomini, quando li ascoltavano, sentivano nella loro anima la Presenza, del Signore e percepivano nel loro essere un sentimento sconosciuto di potere, di sapienza e maestosità.

49. In quei poveri ed umili pescatori dalla Galilea avete un degno esempio: trasformati attraverso l’amore in pescatori spirituali, sconvolgevano popoli e regni attraverso la Parola che avevano imparato da Gesù, ed attraverso la loro perseveranza preparavano i popoli e la pace. Dai re fino ai mendicanti – tutti loro sperimentavano la Mia Pace in quei giorni di vero cristianesimo.

50. Quell’era della spiritualità fra gli uomini non è durata a lungo; ma Io che so tutto, vi avevo annunciato e promesso il Mio ritorno, perché sapevo che avreste di nuovo avuto bisogno di Me. (279, 56-60)

 

La diffusione del cristianesimo

51. Il Mio Insegnamento, sulle labbra e nelle opere dei Miei discepoli, era una spada dell’Amore e della Luce che combatteva contro l’ignoranza, l’idolatria ed il materialismo. Un grido di scandalo saliva da coloro che vedevano il vicino naufragio dei loro miti e tradizioni, mentre contemporaneamente da altri cuori si sprigionava un inno di giubilo in vista della luminosa via che si apriva per la speranza e la fede degli assetati della Verità ed aggravati di peccato.

52. Coloro che negavano la vita spirituale, si arrabbiavano, quando sentivano le Rivelazioni sul Regno dei Cieli, mentre quelli che presagivano quella esistenza e ne speravano giustizia e salvezza, ringraziavano il Padre che Egli ha mandato nel mondo il Suo Unigenito Figliuolo.

53. Gli uomini che nei cuori avevano conservato la benedetta nostalgia di servire e di amare il loro Dio con purezza, vedevano diventare luminosa la loro via e schiarirsi la loro mente, quando approfondivano la Mia parola e sentivano una vivificazione nella loro anima e nel loro cuore. L’istruzione di Cristo come vero pane spirituale ha riempito l’incommensurabile vuoto che era in loro, e stracolmava con la sua perfezione ed il suo senso tutte le nostalgie della loro anima.

54. Cominciava una nuova era, si apriva una via più luminosa che conduceva nell’Eternità.

55. Quali bei sentimenti di elevazione spirituale, di amore e di delicatezza si risvegliavano in coloro che venivano illuminati dalla fede per ricevere la Mia parola! Quale coraggio e quale perseveranza accompagnava quei cuori che sapevano sopportare e superare tutto senza scoraggiarsi un attimo!

56. Forse perché il Sangue del Maestro era ancora fresco? No, popolo: era l’essenza spirituale di quel Sangue dell’incorporazione materiale dell’Amore divino, non si secca, né si spegne mai; è presente oggi come allora, vivente e caldo di vita.

57. Il motivo per questo è che in quei cuori era presente contemporaneamente l’amore per la Verità, alla quale dedicavano la loro vita, e per la quale davano persino il loro sangue, per dimostrare che avevano imparato la Lezione del loro Maestro.

58. Questo Sangue, dato con tutto il Cuore, superava gli ostacoli e le visitazioni.

59. Quale contrasto si mostrava fra la spiritualità dei discepoli della Mia parola e l’idolatria, il materialismo, l’egoismo e l’ignoranza dei fanatici nelle vecchie tradizioni o dei pagani, che vivevano solamente per adulare il divertimento del corpo! (316, 34-42)

 

60. Seminate la via della vita con buone opere esemplari, non falsificate le Mie istruzioni. Prendetevi in questo da esempio i Miei apostoli del ‘secondo Tempo’, che non sono mai caduti a culti sensuali, per insegnare e spiegare il Mio Insegnamento. Non a loro si può attribuire la colpa dell’idolatria, nella quale è poi capitata l’umanità. Le loro mani non hanno mai eretto altari, né hanno costruito palazzi per l’adorazione spirituale di Dio. Ma hanno portato all’umanità l’istruzione di Cristo, hanno portato la salute ai malati, speranza e conforto ai poveri ed afflitti, e come il loro Maestro, mostravano la via alla salvezza agli smarriti.

61. La religione cristiana che conoscete oggigiorno, non è nemmeno un riflesso del Mio Insegnamento che i Miei apostoli esercitavano ed insegnavano!

62. Vi dico ancora una volta, che in quei discepoli potevate trovare perfetti esempi di umiltà, amore, misericordia ed elevazione. Loro sigillavano la Verità che la loro bocca pronunciava, con il loro sangue.

63. L’umanità non esigerà più del sangue da voi, per dare testimonianza della fede, ma esigerà da voi la veridicità. (256, 30-33]

 

[indice]

 

III  – Il tempo del cristianesimo ecclesiastico

 

 

Cap. 14

Cristianesimo, chiese e culti

 

Lo sviluppo del cristianesimo

1. Dopo il Mio decesso nel ‘secondo Tempo’ i Miei apostoli continuavano la Mia Opera e coloro che seguivano i Miei apostoli, portavano avanti il loro lavoro. Erano i nuovi operai, i coltivatori di quel terreno, che era stato preparato dal Signore, reso fertile attraverso il Suo Sangue, le Sue lacrime e la Sua Parola, conciato per il lavoro dei dodici Primi ed anche tramite coloro che seguivano. Ma nel corso del tempo e di generazione in generazione gli uomini Mi schivavano o falsificavano sempre di più la Mia Opera ed il Mio Insegnamento.

2. Chi ha detto agli uomini di poter fare di Me una immagine? Chi ha detto loro che Mi doveva rappresentare appeso alla Croce? Chi ha detto loro che potessero produrre una immagine di Maria, la figura degli angeli oppure il volto del Padre? Ah, voi uomini di poca fede, che dovevate rendere visibile materiale, lo spirituale per percepire la Mia presenza!

3. L’Immagine del Padre era Gesù, l’Immagine del Maestro, i Suoi discepoli. Ho detto nel ‘secondo Tempo’: “Chi conosce il figlio, conosce il Padre.” Con ciò doveva esser detto, che Cristo, Che parlava in Gesù, è il Padre stesso . Il Padre soltanto poteva creare la sua propria Immagine.

4. Dopo la Mia morte come Uomo Mi sono rivelato ai Miei apostoli come Vivente, affinché dovessero riconoscere, che Io sono la Vita e l’Eternità e che Io – sia nel Corpo oppure al di fuori dello stesso – sono presente fra di voi. Non tutti gli uomini lo comprendevano, e perciò capitavano nell’idolatria e nel fanatismo. (113, 13-17)

 

5. Ho detto alla donna da Samaria: “Chi beve di quest’Acqua che dò Io, non avrà più sete.” Ed oggi vi dico: Se l’umanità avesse bevuto da quest’Acqua viva, non esisterebbe una così grande miseria.

6. Gli uomini non si attenevano irreprensibilmente alla Mia istruzione e preferivano usare il Mio Nome, per fondare chiese rispetto alla loro interpretazione e comodità. Ho rigettato delle tradizioni e li istruivo nella Mia Dottrina dell’Amore, ma oggi venite a Me, per offrirMi insostenibili riti e cerimonie che non sono di nessuna utilità alla vostra anima. Se nelle vostre opere non c’è nessuna spiritualità, non può esserci in loro nessuna Verità, e ciò che non porta in sé la Verità, non giunge al vostro Padre.

7. Quando quella donna samaritana sentiva che la Luce dei Miei Occhi penetrava fino al fondo del suo cuore, Mi disse: “Signore, i giudei dicono che Gerusalemme sarebbe il luogo nel quale si deve adorare il nostro Dio.” Allora le dissi: “Donna, in Verità ti dico, verrà il tempo in ci non adorerete il Padre né su questo monte né in Gerusalemme, come lo fate attualmente. Il tempo si avvicina sempre di più, nel quale si adora il Padre “nello Spirito e nella Verità”; perché Dio è Spirito.

8. Questo è il Mio Insegnamento per tutti i tempi. Vedete, la Verità stava davanti ai vostri occhi e non la volevate vedere. Come la volete vivere, se non la conoscete? (151, 2-5)

 

Attività di culto

9. Se amate, non avrete bisogno di insensate azioni di culto o riti, perché avrete la Luce che illumina il vostro tempio, al quale si spezzeranno le onde di tutte le tempeste che vi potrebbero frustare, e che dissolve le oscure nebbie dell’umanità.

10. Non sconsacrate più a lungo il Divino, perché in Verità vi dico, grande è la ingratitudine con la quale vi mostrate dinanzi a Dio, quando svolgete queste azioni esteriori del culto, che avete ottenute dai vostri avi e nelle quali siete diventati fanatici. (21, 13-14)

 

11. Osservate l’umanità guidata nell’errore – guidata nell’errore perché le grandi chiese che si chiamano cristiane, attribuiscono più importanza ai riti ed esteriorità che al Mio Insegnamento stesso. Quella Parola della Vita che ho sigillato con Opere dell’Amore e con il Sangue sulla Croce, non vive più nel cuore degli uomini, è rinchiuso e muto nei vecchi libri impolverati. E così esiste una umanità “cristiana” che né comprende né sà, come si segue Cristo.

12. Perciò ho solo pochi discepoli in questo tempo – tali che leniscono il dolore – tali che vivono nella virtù e la predicano attraverso il loro esempio: questi sono i discepoli di Cristo.

13. Chi conosce il Mio Insegnamento e lo tiene segreto o lo rende noto solo con le labbra e non con il cuore, non è un Mio discepolo.

14. In questo non sono venuto per visitare templi di pietra ed annunciarMi in questi. Io cerco la vostra anima, il vostro cuore, non affollamento materiale, (72, 47-50)

 

15. Finché le comunità religiose continueranno a rimanere nel profondo sonno e non abbandonano le loro vecchie strade, non ci sarà nessun risveglio spirituale, né conoscenza degli ideali spirituali; e perciò non ci potrà essere nessuna pace fra gli uomini, né spazio per il fattivo amore per il prossimo. La Luce che risolve i gravi conflitti umani, non potrà risplendere. (100, 38)

 

I religiosi

16. Dato che non sapete che cosa è vera pace, vi accontentate di averne nostalgia e cercate con tutti i mezzi ed in ogni modo immaginabile di ottenere un poco di tranquillità, gradevolezze e soddisfazioni, ma mai ciò che è vera pace dell’anima. Io vi dico che la conquista solo l’obbedienza del figlio nei confronti del Padre.

17. Nel mondo mancano buoni uomini che chiariscono la Mia parola, buoni interpreti delle Mie istruzioni, anche per quanto si chiamano cristiani, spiritualmente ritardati, perché non c’è nessuno che li scuote con il Mio vero Insegnamento, non c’è nessuno che cura il cuore con amore, con cui ho istruito gli uomini.

18. Giorno per giorno – nelle sale delle comunità, chiese e cattedrali – si pronuncia il Mio Nome e si ripetono le Mie parole, ma nessuno è mosso interiormente, nessuno rabbrividisce attraverso la sua Luce, e cioè per il motivo, che gli uomini hanno compreso falsamente il suo senso. La maggioranza crede che la Forza d’effetto della Parola di Cristo si basi nel ripeterla meccanicamente sempre di nuovo senza comprendere che non è necessario pronunciarla, ma studiarla, rifletterla, esercitarla e di viverla.

19. Se gli uomini cercassero il senso nelle Parole di Cristo, per loro sarebbe sempre ancora nuovo, fresco, vivo e vicino alla vita. Ma la conoscono solo superficialmente, e così non se ne possono nutrire, né lo potranno mai in questo modo.

20. Povera umanità – errare nel buio, anche se la Luce è così vicina a loro, lamentandosi timorosi, anche se la pace è vicina! Ma gli uomini non possono vedere questa Luce divina, perché ci sono stati coloro che hanno loro bendato gli occhi senza pietà. Io, Che vi amo davvero, vi vengo in Aiuto, mentre vi libero dall’oscurità e vi dimostro, che tutto ciò che vi ho detto a suo tempo, era destinato a tutti i tempi e che non dovete considerare quella Parola divina come un vecchio Insegnamento di un’epoca passata. Perché l’Amore che era l’essenza di tutta la Mia istruzione, è eterno, ed in questo si trova il Mistero della vostra salvezza in questo tempo dello smarrimento, di incommensurabile sofferenza e scatenate passioni. (307, 4-8)

 

21. Io rimprovero coloro che predicano una fede cieca, una fede senza conoscenza, una fede conquistata attraverso paure e superstizione.

22. Non ascoltate le parole di coloro che attribuiscono tutti i mali che tormentano l’umanità, tutte le piaghe, fame ed epidemie a Dio, mentre li descrivono come punizioni o ira di Dio. Questi sono i falsi profeti.

23. Allontanatevi da loro, perché non Mi conoscono e vogliono comunque istruire gli uomini, com’èDio.

24. Questo è il frutto della cattiva interpretazione, che si è dato alle Scritture dei vecchi tempi, il linguaggio divino non è stato ancora scoperto nel nocciolo del linguaggio umano, con cui le Rivelazioni e Profezie sono state scritte. Molti parlano della fine del mondo, del Giorno del Giudizio, della morte e dell’inferno, senza la minima conoscenza della Verità. (290, 16-19)

 

25. Voi vivete già nel ‘terzo Tempo’ e l’umanità è ancora sempre rimasta indietro spiritualmente. I suoi curatori di anime, i suoi teologi e pastori spirituali le rivelano ben poco e qualche volta niente sulla Vita eterna. Anche a loro rivelo i misteri del Libro della Mia Sapienza e così vi domando: Perché tacciono? Perché temono di risvegliare l’anima dormiente dell’uomo? (245, 5)

 

26. Il Mio Insegnamento vi istruisce in una perfetta adorazione spirituale e pura del Padre, perché l’anima dell’umanità è giunta – senza accorgersene - alle soglie del Tempio del Signore, dove entrerà per sentire la Mia presenza, per sentire la Mia Voce nella sua coscienza e vederMi nella Luce, che cade al suo intelletto.

27. Il vuoto che sentono gli uomini in questo tempo all’interno di diverse comunità religiose è da ri condurre al fatto, che l’anima ha fame e sete della spiritualizzazione- Non le bastano più riti e tradizioni, ha nostalgia di imparare a conoscere la Mia Verità. (138, 43-44)

 

La santa Cena è cibarsi della Parola

28. Non sono mai venuto agli uomini avvolto in misteri. Quando vi ho parlato nel senso biblico, per rivelarvi il Divino oppure di rappresentare l’Eterno in una qualsiasi forma materiale, è successo affinché Mi comprendiate. Ma quando gli uomini permangono lì per adorare forme, oggetti o simboli, invece di cercare il senso di quegli Insegnamenti, allora è soltanto naturale che per secoli subiscano un arresto e vedono in tutto dei misteri.

29. Sin dai tempi del soggiorno di Israele in Egitto, nei quali il Mio Sangue veniva incorporato in quello di un agnello, c’erano degli uomini che vivevano solo di tradizioni e riti senza comprendere, che quel sacrificio era solo una immagine del Sangue che Cristo doveva versare, per darvi la Vita spirituale. Altri che credevano di nutrirsi del Mio Corpo, mangiano del pane materiale, senza voler comprendere che – quando ho dato ai Miei discepoli il pane alla Cena – è successo, per rendere loro comprensibile che colui che assume in sé il senso della Mia parola come cibo, si nutre di Me.

30. Sono pochissimi coloro che sono in grado di comprendere nella Verità i Miei Insegnamenti divini e sono questi pochi che li interpretano con lo spirito. Ma pensate che non vi ho dato la Rivelazione divina in una sola volta, ma che ve la spiego di volta in volta con ognuna delle Mie istruzioni. (36, 7-9)

 

31. Vi è delizia nei cuori di queste schiere di ascoltatori, perché sanno che la loro anima si trova davanti al banchetto celeste al quale il Maestro le ha invitate per dare da mangiare e da bere loro il Pane ed il Vino della vera Vita.

32. La tavola intorno alla quale Si è radunato Gesù con i Suoi apostoli, era un simbolo del Regno dei Cieli. Là il Padre era circondato dai Suoi figli, là c’erano i Cibi che rappresentavano la Vita; risuonava la Voce divina ed il loro essere era l’armonia che abbraccia il mondo e la Pace che vi regnava, era la Pace in cui consiste il Regno di Dio.

33. Avete cercato di purificarvi in queste ore mattutine, perché avete pensato che il Maestro vi avrebbe portato un nuovo testamento nelle Sue Parole, ed è così: oggi vi permetto che ricordiate il Pane ed il Vino con i quali ho rappresentato il Mio Corpo ed il Mio Sangue. Ma vi ho anche detto, che in questo Nuovo Tempo troverete quel nutrimento solo nel senso divino della Mia parola. Quando cercate il Mio Corpo ed il Mio Sangue, dovete cercarli nel divino della Creazione, perché Io sono solo Spirito. Mangiate di quel Pane e bevete di quel Vino, ma riempite anche il Mio bicchiere, vorrei bere con voi: ho sete del vostro amore.

34. Portate questo Messaggio ai vostri fratelli ed imparate che il Sangue, dato che è solo un simbolo della Vita eterna, è la Vita, che è il vero Amore. – Attraverso voi ( intesi sono gli ascoltatori in Messico) comincio ad illuminare l’umanità con le Mie Nuove Rivelazioni. (48, 22-25)

 

35. Vi porto la Pace ed una nuova istruzione. Se il Mio Sacrificio del ‘secondo Tempo’ ha sospeso la scarificazione di animali innocenti che sacrificavate sull’altare di Geova, allora oggi il nutrimento della Mia parola divina ha ottenuto l’effetto che non simboleggiate più il Mio Corpo ed il Mio Sangue attraverso il pane ed il vino di questo mondo.

36. Ogni anima che vuole vivere si deve nutrire dallo Spirito divino. Chi sente la Mia parola e la percepisce nel suo cuore, si è nutrito della Verità. Costui non ha solo mangiato il Mio Corpo e bevuto il Mio Sangue, ma ha preso dal Mio Spirito per nutrirsi.

37. Chi – dopo aver gustato questo Cibo celeste – Mi cercherà ancora nelle immagini e forme che sono fatte da mano d’uomo?

38. Di tanto in tanto vengo ed elimino tradizioni, riti ed usanze e lascio esiste nella vostra anima solo la Legge ed il nocciolo spirituale delle Mie istruzioni. (68, 279

 

Il Battesimo

39. Popolo, a suo tempo Giovanni, che veniva anche chiamato il battista, battezzava con acqua coloro che credevano nelle sue profezie. Quest’azione era un simbolo per la purificazione dalla colpa primordiale. Egli disse alle schiere di uomini che venivano al Giordano per sentire le parole del preparatore della via: “Vedete, io vi battezzo con acqua, ma Colui che sta per arrivare, vi battezzerà con il Fuoco del Santo Spirito.”

40. Da questo Fuoco divino sono nati tutte le anime, ne uscivano pure e nette. Ma quando sulla loro via si sono macchiate di peccato che ha portato con sé la disobbedienza, allora si effonde nuovamente il Fuoco del Mio Spirito su di loro per estinguere il peccato, per cancellare i loro errori e per restituire loro l’originale purezza.

41. Se trasformate questo battesimo spirituale, invece di intenderlo come depurazione che l’uomo ottiene attraverso un atto di sincero pentimento nei confronti del suo Creatore, in riti e vi accontentate con il simbolo di una azione – in Verità vi dico, la vostra anima non otterrà nulla.

43. Chi agisce così, vive ancora nei tempi del battista, ed è come non se avesse creduto alle sue profezie e parole che parlavano del battesimo spirituale, del Fuoco divino, attraverso il quale Dio purifica i Suoi figli e li rende immortali nella Luce.

43. Giovanni ha chiamato a sé gli uomini da adulti, per versare su di loro quell’acqua come simbolo della purificazione. Venivano a lui quando si rendevano già conto delle loro azioni e che potevano già avere la ferma volontà di rimanere sulla via del bene, della rettitudine e della giustizia. Vedete come l’umanità ha preferito svolgere l’atto simbolico della depurazione per mezzo dell’acqua, invece che vero rinnovamento attraverso il pentimento ed il fermo proposito al miglioramento che nasce dall’amore per Dio. L’azione rituale non significa nessuno sforzo, mentre invece depurare il cuore e lottare per rimanere puri, significa per l’uomo un grande sforzo, rinuncia e persino sacrificio. Per questo gli uomini hanno preferito coprire esteriormente i loro peccati, mentre si accontentavano con l’osservanza di cerimonie, determinate azioni e riti, che non miglioravano per niente la loro disposizione d’animo morale o spirituale, se in loro non parla anche la coscienza.

44. Discepoli, questo è il motivo perché Io non voglio che fra di voi abbiano luogo azioni rituali, affinché nel loro svolgimento non dimentichiate ciò che veramente influisce sull’anima. (99, 56-61)

 

45. Sono Io Che mando gli esseri spirituali all’incarnazione nella sintonia con la Legge dello sviluppo ed in Verità vi dico, le influenze di questo mondo non cambieranno i Miei Piani divini, perché al di sopra di ogni tendere ambizioso di potere avverrà la Mia Volontà.

46. Ogni essere umano porta con sé un incarico sulla Terra, la sua destinazione e presegnata dal Padre, ed il suo spirito è unto attraverso l’Amore del Padre. Gli uomini organizzano invano cerimonie e benedicono i piccoli. In Verità vi dico, in nessuna età di vita materiale l’acqua purificherà l’anima dalle sue trasgressioni contro la Mia Legge. E se mando uno spirito puro da ogni peccato – da quale macchia purificano questo poi con il battesimo gli spirituali delle confessioni?

47. E’ tempo che comprendiate che l’origine dell’uomo non è un peccato, ma che la sua nascita è il risultato dell’adempimento di una legge della natura, di una legge che non adempie solo l’uomo, ma tutte le creature che formano la natura. Osservate che ho detto “l’uomo” e non il “suo spirito”. L’uomo ha il Mio pieno potere di creare esseri simili a lui; ma gli esseri spirituali procedono solo da Me.

48. Crescere e moltiplicarsi è Legge universale. Pure le Stelle sono procedute da altre Stelle più grandi, come si moltiplica la semenza, e non ho mai detto che attraverso questo dato di fatto abbiano peccato oppure offeso il Creatore. Perché dovreste essere considerati peccatori nell’adempimento di questo Comandamento divino? Comprendete che l’adempimento della Legge non può mai macchiare l’uomo.

49. Quello che viene macchiato dall’uomo e allontana l’anima dalla via dello sviluppo, sono le basse passioni: la sfrenatezza, i vizi, lussuria, perché tutto questo è contro la Legge.

50. Studiate ed indagate finché non trovate la Verità. Allora non chiamate più peccato i comandamenti del Creatore della Vita e santificherete l’esistenza dei vostri figli attraverso l’esempio di buone opere. (37, 18-23)

 

La commemorazione dei morti

51. Gli uomini si attengono alle loro tradizioni ed usanze. E’ comprensibile che abbiano un ricordo indelebile agli uomini il cui corpo hanno posto nella tomba e che li attira il luogo dove seppelliscono i loro resti. Ma se approfondissero il vero senso della vita materiale riconoscerebbero che quel corpo nella sua dissoluzione di atomo in atomo ritornano a quei regni della natura, dai quali venivano formati, e che la vita continua a svilupparsi.

52. Ma l’uomo in seguito al mancato studio dello spirituale in tutti i tempi ha creato una catena di culti fanatici per il corpo. Cerca di rendere imperitura la vita materiale e dimentica l’anima che lui è, che in Verità possiede la Vita eterna. Quanto sono ancora lontani dal comprendere la Vita spirituale!

53. Adesso comprendete che è inutile portare in quel luogo dei doni, dove una lapide che esprime “morte”, dovrebbe esprimere “dissoluzione e vita”; perché là vi è la natura in piena fioritura, là il terreno è un grembo di creature e forme di vita più fertile ed inesauribile.

54. Quando questi Insegnamenti verranno compresi, l’umanità saprà dare al materiale la sua posizione di valore ed al Divino il suo. Allora scomparirà il culto idolatra per i preceduti.

55. L’uomo deve riconoscere ed amare il suo Creatore da Spirito a spirito.

56. Gli altari sono lutti di fiori e le tombe sono una dimostrazione per ignoranza ed idolatria. Io perdono tutte le vostre trasgressioni, ma vi devo davvero scuotere per risvegliarvi. La Mia istruzione sarà compresa ed il tempo verrà, nel quale gli uomini sostituiranno doni materiali con alti pensieri. (245, 16-21)

 

Simboli, croci e reliquie materiali

57. Nel ‘primo Tempo’ conoscevate i simboli: il tabernacolo oppure santuario, che custodiva l’Arca del Patto, nella quale erano conservate le tavole della Legge. Quando questi simboli avevano adempiuto il loro compito, la Mia Volontà li ha eliminati dalla Terra, li ha sottratti agli sguardi degli uomini, affinché il mondo non capitasse nell’idolatria; ma il senso o l’essenza di quei simboli istruttivi li ha lasciati scritti nello spirito dei Miei servitori.

58. Nel ‘secondo Tempo’, dopo aver compiuto il Sacrificio in Cristo, ho fatto scomparire il più alto simbolo del cristianesimo, la Croce, insieme alla corona di spine, il calice e ciò che da parte dell’umanità avrebbe potuto diventare oggetto di entusiasta adorazione. (138, 36)

 

59. L’umanità ha visto soffrire Gesù, ed il Suo Insegnamento e la Sua Testimonianza vengono creduti da voi. Per quale motivo crocifiggerLo di continuo nelle vostre sculture? Non vi bastano secoli che avete trascorsi a metterLo in vista come sacrificio della vostra cattiva qualità?

60. Invece di commemorarMi nelle torture e nella lotta di morte di Gesù – perché non commemorate la Mia Resurrezione colma di Luce e Magnificenza?

61. Ci sono alcuni che alla vista delle vostre immagini che Mi rappresentano nella figura di Gesù sulla Croce, hanno a volte creduto che si trattasse di un Uomo debole, vile oppure impaurito senza pensare che Io sono Spirito ed ho sofferto come Esempio per l’intera umanità ciò che voi chiamate scarificazione e che Io chiamo Obbligo d’Amore.

62. Se riflettete su questo che Io ero Uno con il Padre, allora ricordate che non c’erano né armi, né poteri, né torture che Mi avrebbero potuto piegare; ma se ho sofferto come Uomo, sanguinavo e morivo, allora è successo per darvi il Mio maestoso Esempio dell’Umiltà.

63. Gli uomini non hanno capito la Grandezza di quella Lezione ed hanno eretto ovunque delle immagini del Crocifisso, che rappresenta un’onta per l’umanità, il Quale continuano a crocifiggere e ferire giornalmente, senza amore e rispetto per Colui che sostengono di amare, mentre gli uomini feriscono il cuore del loro prossimo, per i quali il Maestro ha dato la Sua vita. (21, 15-19)

 

64. Non vi condannerei se faceste scomparire dalla Terra persino l’ultima Croce, con la quale simboleggiate la vostra fede cristiana e per ricompensa sostituireste quel simbolo attraverso l’amore reciproco; perché allora la vostra fede e la vostra adorazione esteriore di Dio diventerebbe una adorazione ed una fede dello spirito che corrisponde a ciò che Io Mi aspetto da voi.

65. Se i vostri culti religiosi ed i vostri simboli avessero almeno la forza per impedire le vostre guerre, per non farvi sprofondare nei vizi , per conservarvi nella pace. Ma vedete ciò che secondo le vostre parole è santo; vedete, come calpestate con i piedi ciò che avete considerato divino.

66. Vi dico ancora una volta: per voi sarebbe meglio se non aveste nessuna chiesa, nessun altare, non un unico simbolo o immagine su tutta la Terra, mai pregare con l’anima e sapeste amare il vostro Padre, come vi ho istruito nel Mio Insegnamento. Allora sareste salvati, camminereste per la via che è contrassegnata attraverso le Mie Tracce di Sangue – Tracce con le quali sono venuto per sigillare la Verità delle Mie istruzioni. (280, 69-70)

 

L’adorazione dei santi

67. Vi do questa istruzione, perché dichiarate gli esseri spirituali di molti giusti come santi, che pregate ed onorate, come se fossero degli déi. Quanta ignoranza, umanità! Come possono giudicare gli uomini la santità e perfezione di un essere spirituale, solo in base alle sue opere umane?

68. Io sono il Primo quando si tratta di dirvi, che dovete prendervi i buoni esempi come modello che i vostri fratelli hanno scritto con le loro opere, con la loro vita, con la loro virtù; ed Io vi dico anche, che voi, quando pensate a loro, potete sperare nella loro assistenza spirituale e la loro influenza. Ma perché erigete loro degli altari, che servono soltanto ad offendere l’umiltà di quegli esseri spirituali? Perché si creano culti per ricordarli, come se fossero la Divinità, e li si mettono al posto del Padre, il Quale si dimentica per via dell’adorazione dei propri fratelli? Quanto è stata sofferta la fama che avete attribuito a loro qui!

69. Che cosa sanno gli uomini del Mio Giudizio di coloro che chiamano santi? Che cosa sanno sulla vita spirituali di quelle entità oppure sul luogo che ognuno si è conquistato presso il Signore?

70. Nessuno pensi che con queste Rivelazioni Io voglia cancellare dai vostri cuori i meriti che i Miei servitori hanno compiuto fra gli uomini – al contrario, Io voglio che sappiate che la Grazia che hanno trovato da Me è grande, e che Io vi concedo molto attraverso le vostre preghiere: ma è necessario che eliminiate la vostra ignoranza, da cui sorgono il fanatismo religioso, l’idolatria e la superstizione.

71. Quando sentite che lo spirito di quelle entità governa sul mondo della vostra vita, allora confidate loro che sono parte del mondo spirituale, affinché voi e loro compiate uniti nella via del Signore delle opere della fratellanza spirituale – quell’opera che Mi aspetto come risultato di tutte le Mie istruzioni. (115, 52-56)

 

Festività ecclesiastiche

72. In questo giorno nel quale le schiere di uomini accorrono con grandi grida nelle loro chiese per festeggiare il momento nel quale si è aperto il Cielo per riceverMi, Io vi dico, che tutto questo è solo una tradizione, per impressionare i cuori degli uomini, sono solo rituali, che oggi materializzano la divina Passione.

73. Non dovete seguire questa tendenza, mentre stabilite degli altari e simboli. Non fate rappresentazioni di avvenimenti santi, e non usate particolare abiti per farvi notare, perché tutto questo e un culti idolatro.

74. ChiamateMi con il cuore, chiamate alla mente la Mia istruzione e seguite i Miei Esempi. OffriteMi il tributo del vostro miglioramento e sentirete, come si apriranno le Porte del Cielo per ricevervi.

75. Evitate le rappresentazioni false e profane, che si fanno di Me e della Mia Passione, perché nessuno Mi può personificare. Vivete il Mio Esempio e la Mia istruzione. Chi fa così, avrà personificato il suo Maestro sulla Terra. (11, 11-13, 16)

 

76. Umanità: in questi giorni nei quali ricordate la Nascita di Gesù, lasciate entrare la pace nei vostri cuori ed apparite come una famiglia unita e felice.

77. Io sò, non tutti i cuori sentono una sincera gioia, quando ricordano in quel tempo la Mia venuta nel mondo. Sono molto pochi che si prendono il tempo per riflettere e per raccogliersi e permettono che la gioia sia interiore e che la festa del ricordo sia svolto nell’anima.

78. Oggi come in tutti i tempi gli uomini hanno fatto dei giorni di memoria festività profane e vuote di senso, per cercare divertimenti per i sensi, molto lontano da ciò che dovrebbe essere la gioia dell’anima.

79. Se gli uomini usassero questo giorno per dedicarlo all’anima, mentre riflettono sull’Amore divino, la cui irremovibile dimostrazione era il dato di fatto, che sono diventato Uomo per vivere con voi - in Verità, vi dico, la vostra fede risplenderebbe nell’altissimo del vostro essere, e sarebbe la stella che vi indicherebbe la via che conduce a Me. La vostra anima sarebbe colmata talmente con bontà, che coprireste sulla via della vostra vita i bisognosi con benefici, conforto e delicatezza. Vi sentireste di più come fratelli, perdonereste di cuore ai vostri offensori. Vi sentireste colmati di delicatezza alla vista dei rigettati, di quei figli senza genitori, senza tetto sulla testa e senza amore. Penserete ai popoli senza pace, dove la guerra ha distrutto tutto il bene, nobile e santo della vita umana. Allora la vostra preghiera salirebbe pura a Me e Mi direbbe: “Signore, quale diritto abbiamo nio alla pace, finché ci sono così tanti nostri fratelli che soffrono terribilmente?”

80. La Mia Risposta a ciò sarebbe: Dato che avete percepito il dolore del vostro prossimo ed avete pregato ed avuto compassione, allora raccoglietevi nelle vostre case, sedetevi a tavola e rallegratevi di quell’ora benedetta, perché Sarò presente là. Non preoccupatevi ad essere lieti, anche se sapete che in quel momento ci sono molti che soffrono; perché in Verità vi dico, se la vostra gioia è sincera, defluirà da lei un soffio di pace di speranza, che toccherà i sofferenti come un soffio d’amore.

81. Nessuno pensi che Io voglia cancellare dai vostri cuori la festa più pura, che celebrate nel corso dell’anno, quando pensate alla Nascita di Gesù. Voglio solo insegnarvi di dare al mondo ciò che le spetta, ed allo spirito ciò che gli spetta; perché se celebrate così tante feste per festeggiare avvenimenti umani – perché non lasciate allo spirito questa festa, affinché, diventato figlio, venga per darMi il suo regalo dell’amore, affinché ottenga la semplicità dei pastori per adorarMi, e l’umiltà dei saggi, per piegare la sua nuca e portare il suo sapere dinanzi al Signore della vera Saggezza?

82. Non voglio diminuire la gioia che in questi giorni circonda la vita degli uomini. Non esiste solo il potere di una tradizione – dipende che la Mia Misericordia vi tocchi, vi illumini la Mia Luce, vi circondi il Mio Amore come con un Mantello. Allora sentite il cuore colmo di speranza, gioia e delicatezza, colmato dal bisogno di donare qualcosa, di sperimentare e di vivere. Soltanto, non lasciate sempre giungere all’espressione quei sentimenti ed ispirazione nella loro calda ed alta cordialità e purezza , perché sciupate quella gioia con divertimenti del mondo senza permettere che l’anima, per via della quale è venuto nel mondo il Redentore, viva fino in fondo quel momento, entri in quella Luce, venga purificata e si salvi. Perché quell’Amore divino che è diventato Uomo, è eternamente presente sulle vie dalla vita di ogni uomo, affinché su questo trovi la Vita. (299, 43-48)

 

La presenza di Dio nonostante false forme di culto

83. Dato che l’uomo è materializzato, Mi deve cercare nel culto compiacente ai sensi, e dato che gli occhi del suo spirito non sono aperti, deve creare la Mia Immagine per vederMi. Dato che spiritualmente non si è reso sensibile, pretende sempre Miracoli e dimostrazioni materiali, per credere nella Mia Esistenza, e Mi pone delle condizioni per servirMi, per seguirMi, per amarMi e per restituirMi qualcosa per ciò che Io gli dò. Così vedo tutte le chiese, tutte le comunità religiose, tutte le sette che gli uomini hanno creato sulla Terra. Sono compenetrati dal materialismo, dal fanatismo ed idolatria, da traffici di segreti, inganno e sconsacrazione.

84. Che cosa accetto di questo?: Solo l’intenzione. Che cosa giunge a Me?: l’indigenza dei Miei figli, il loro poco amore, il loro desiderio per la Luce. E’ questo che Mi raggiunge ed Io sono presso tutti. Non guardo alle chiese, né alle forme, ai riti. Vengo a tutti i Miei figli nella stessa misura. Ricevo la loro anima nella preghiera. Lo attiro al Mio Petto per abbracciarlo, affinché senta il Mio Calore e questo Calore sia stimolo e sprone sulla sua via delle visitazioni e prove. Ma dato che accetto la buona intenzione dell’umanità, non devo permettere che rimanga eternamente nel buio, avvolta nella sua idolatria ed il suo fanatismo.

85. Io voglio che l’uomo si risvegli, che l’anima si elevi a Me e nella sua elevazione possa contemplare la vera magnificenza del Padre suo e dimentichi il falso splendore delle liturgie e riti. Io voglio che, quando raggiunge la sua vera risalita, si rinnovi, si liberi dalle miserie umane e dai legami dei sensi, superi le passioni, i vizi e trovi sé stesso; affinché non dica mai al Padre che è un verme della Terra; affinché sappia, che il Padre lo ha creato a Sua Immagine e Somiglianza. (360, 14-16)

 

86. Esistono molte comunità religiose sulla Terra, e nella loro maggioranza sono fondate sulla fede in Cristo. Nonostante ciò non si amano reciprocamente, né si riconoscono reciprocamente come discepoli del divino Maestro.

87. Non credete che, se tutti comprendessero il Mio Insegnamento, l’avessero messo in pratica, le confessioni li avrebbero guidati alla riconciliazione ed alla pace? Ma non era così. Tutte loro si sono tenute distanti l’una dall’altra, con ciò hanno divisi e separati spiritualmente gli uomini,

che poi si considerano come nemici o estranei. Ognuno cerca mezzi ed argomenti, per dimostrare agli altri che egli sia il possessore della Verità e che gli altri si sbagliano. Ma nessuno ha la forza ed il coraggio, di combattere per l’unificazione di tutti, né qualcuno ha la buona volontà per scoprire che in ogni convinzione di fede ed in ogni adorazione di Dio è contenuto qualcosa della Verità. (326, 19-20]

 

[indice]

Cap. 15

Cristiani apparenti, insegnamenti ecclesiastici errati ed abusi

 

Cristiani di nome

1.La parte più grande di questa umanità si chiama cristiana; ma il Maestro vi dice: se fossero davvero cristiani, avrebbero già vinto con la loro umiltà e la loro pace il resto degli uomini. Ma il Mio Insegnamento già lasciato nel ‘secondo Tempo’ come Testamento non è nel cuore dell’umanità, questo non vive e non fiorisce nelle opere degli uomini. Viene conservato in libri impolverati, ed Io non sono venuto per parlare agli uomini di libri.

2. Invece di un libro, vi ho portato la Mia Vita, la Mia parola e le Mie Opere, la Mia sofferenza e la Mia morte come Uomo. Il motivo per cui la più grande parte dell’umanità che si chiama cristiana, non ha né la Pace né la Grazia di Cristo che è quello: perché gli uomini non Lo prendono come Esempio, per cui non vivono secondo il Suo Insegnamento.(316, 5)                                                                                                                                                                                           

3. AscoltateMi, discepoli, affinché eliminiate vecchie immaginazioni di fede dalla vostra mente. La cristianità si è suddivisa in gruppi di fede, che non si amano reciprocamente, che umiliano, disprezzano e minacciano il loro fratello attraverso falsi giudizi. Io vi dico, sono cristiani senza amore, per cui non sono cristiani, perché Cristo è Amore.

4. Certi rappresentano Geova come un Uomo vecchio colmo di errori umani, vendicativo, crudele e spaventoso come il peggiore dei vostri giudici sulla Terra.

5. Non vi dico questo affinché ridiate di qualcuno, ma affinché purifichiate la vostra immaginazione di un Amore divino. Adesso non sapete in quale modo voi Mi avete adorato nel vostro passato. (22, 33-35)

6. Com’è possibile che i popoli che si chiamano cristiani, si distruggano attraverso la guerra e persino preghino, prima che vanno ad uccidere i fratelli e Mi pregano che Io dia loro la vittoria sui loro nemici? Può esistere la Mia semenza là, dove invece dell’amore regna odio ed invece del perdono la vendetta? (67, 28)

 

7. Io dico a tutti gli uomini delle diverse confessioni di fede, che non hanno saputo mettere le ricchezze material al loro posto per poi mettere invece loro quelli dello spirito che spetta loro. Se gli uomini adempissero le Mie Leggi, vedrebbero già da qui il riflesso della terra promessa e sentirebbero il suono delle voci dei suoi abitanti.

8. Voi sostenete di credere nella Mia Esistenza e di avere fede nella Mia Divinità; dite anche che sia fatta la Mia Volontà. Ma in Verità vi dico: quanto minima è la vostra fede e la vostra rassegnazione in ciò che Io dispongo! Ma Io risveglio in voi la vera fede, affinché siate forti sula via che Io ho iniziato per voi. (70,12-13)

 

9. Oggi non esigo il vostro sangue che Mi sacrifichiate la vostra vita. Quello che Io esigo da voi, è amore, sincerità, veridicità, altruismo.

10. Così vi insegno, e vi istruisco e vi educo attraverso i discepoli della Mia Divinità in questo terzo Tempo; perché vi vedo osservare indifferenti il corso del mondo e cioè, perché non sapete immedesimarvi nel cuore degli uomini, dove esiste così tanta miseria e così tanto dolore.

11. Regna grande disparità; perché vedo signori ai quali manca solo la corona per potersi chiamare re e vedo sottomesi che sono veri schiavi. Da ciò si è infiammata una lotta. Fra i signori nel mondo diventati ricchi esistono molti che si chiamano cristiani, ma Io vi dico, che non pronunciano quasi il Mio Nome.

13. Verrà la lotta fra lo spirituale ed il materiale,l’umanità capiterà in questa conflitto. Ma quante sofferenze avrà da sopportare, affinché la vittoria sia della giustizia! (222, 43-45)

 

Miscredenti e fanatici di fede

14. Vi dico che è meglio per voi, essere colmi di ignoranze e negazioni, che colmi di convinzioni o bugie che considerate Verità. La sincera negazione che sorge dal dubbio oppure dall’ignoranza, vi danneggia di meno che l’approvazione non sincera per qualcosa di falso. Il dubbio sincero che ha fame di comprensione, è meglio che la ferma fede in un qualche mito. La disperata non-conoscenza che gridando desidera la Luce, è meglio che la sicurezza fanatica o idolatra.

15. Oggi i miscredenti, i delusi e gli amareggiati sono in sovrappiù. Sono ribelli che vedono sovente più chiaro che altri che non sentono l’agire rituale come tale. Non li convincono nemmeno le assicurazioni che hanno tolto a coloro che guidano gli uomini spiritualmente. Perché tutte quelle complicate teorie non colmano il cuore che ha sete per l’acqua pura, che lenisce la loro paura.

16. Coloro che si considerano ribelli, mostrano con le loro domande sovente più luce di conoscenza che coloro che nell’opinione di essere istruiti e grandi, vi rispondono. Percepiscono, vedono, sentono, odono e comprendono più chiaramente che i molti che si chiamano maestri negli Insegnamenti divini. (248, 12)

 

17. Quanto illuminante e semplice è la Verità! Quanto chiara e semplice la spiritualità! E nonostante ciò – quanto è difficile comprendere per colui che rimane ostinato nel buio del suo fanatismo e delle sue tradizioni. La sua mente non può comprendere che esiste qualcosa di più che quanto comprende; il suo cuore si ostina a rigettare ciò che era per lui il suo dio e la sua legge: la tradizione ed il rito.

18. Credete forse che Io aborrisca coloro che non vogliono assolutamente conoscere la Verità? No, figli Miei, la Mia Misericordia è infinitamente grande, e sono proprio loro ai quali Mi rivolgo per aiutarli a lasciare la prigione, affinché si dilettino nell’osservazione della Luce. A loro sono riservate le prove necessario per risvegliare la fede. Non saranno prove che vanno oltre le loro forze, saranno Lezioni che sono saggiamente adeguate ad ogni anima, ad ogni vita, ad ogni uomo.

19. Da lì, da quei cervelli offuscati, sotto quei cuori che sono malati di fanatismo religioso e di ignoranza, vedrete comparire i grandi e passionali soldati della Verità. Perché nel giorno nel quale si libereranno dalle loro catene, dalla loro oscurità e vedranno la Luce, non potranno trattenere il loro giubilo e grideranno con gole piene che Io sono ritornato per salvare il mondo mentre li sollevo sula scala della spiritualizzazione al vero Regno. (318, 46-50)

 

Falsificazioni dell’insegnamento di Gesù e le loro conseguenze

20. Vi dò la Mia parola con lo stesso contenuto del senso con la quale vi ho parlato nel ‘secondo Tempo’, e vi ho ricordato molte delle Mie istruzioni che avevate dimenticate oppure ve ne siete allontanati per via delle errate interpretazioni dei vostri avi.

21. Avete trasgredito così tanto contro il Mio Insegnamento, che vi posso dire: avete creato una via che è diversa dalla Mia Volontà, ma alla quale avete dato lo stesso nome. Nessuno al di fuori di Me vi poteva liberare dal vostro errore – con Parole di vita, d’Amore e Verità.

22. Sondate e comprendete perciò la Mia parola adesso che Mi ascoltate, allora vi sarà Luce in voi. Questo è il tempo nel quale vi dico con piena chiarezza, che la reincarnazione dello spirito è un dato di fatto, che esiste come Luce della divina Giustizia e sin dal principio dell’umanità, senza la quale non potreste proseguire sulla lunga via del perfezionamento dell’anima. (66, 63-65)

 

23. E’ veramente poco ciò che le chiese hanno rivelato sull’anima. Ma ora si risveglieranno dalla loro letargia, e saranno benedetti coloro che superano i dubbi ed i timori e rivelano all’umanità la Verità, che hanno tenuto segreta. Li illuminerò con la Luce del Mio Perdono, della Mia Grazia e della Mia Sapienza.

24. Quando poi l’umanità riconosce che le chiese non esistono solamente perché gli uomini vivano moralmente sulla Terra, ma che hanno il compito di condurre l’anima alla sua eterna Patria, allora l’umanità avrà fatto un passo in avanti sulla sua via di sviluppo spirituale.

 (109, 15-16)

 

25. Dopo la Mia Esistenza come Gesù fra gli uomini ho sempre inviato tali che come sono venuti come “soldati” oppure apostoli. Per confermare il Mio Insegnamento attraverso le loro opere e per impedire che l’umanità raggirasse i Miei Insegnamenti. Ma quanti “sordi” e “ciechi” che interpretavano imperfettamente la Mia parola, erano di opinione divisa e creavano così differenze di sette. Ma quando poi gli uomini sono spiritualmente separati – come potrebbero amarsi reciprocamente secondo il Mio più alto Comandamento?

26. Perciò vi dico, che questa civilizzazione è solo un’apparenza, perché gli uomini stessi la distruggono. Finché l’umanità non erige un mondo sui fondamenti della Mia Legge della Giustizia, non potrà avere la pace e la Luce dello Spirito, creerebbe e formerebbe sulle sue virtù un vero mondo dello sviluppo verso l’alto- sia nello spirituale, che anche nella scienza e nella morale. (192, 17)

 

27. Solo il rinnovamento e l’ideale del perfezionamento vi ricondurranno sulla via della Verità.

28. Coloro che si sentono come interpreti della Legge divina, vi dicono che vi aspettano tormenti d’inferno per la vostra scelleratezza ed ostinazione e che solo quando comunicate il vostro pentimento, umiliate e ferite la vostra carne e portate a Dio doni materiali di sacrificio, Egli vi perdonerebbe e vi porterebbe nel Suo Regno – in Verità vi dico, questi sono nell’errore.

29. Dove arriverete, uomini, guidati da coloro che ammirate come grandi maestri delle sante Rivelazioni e che Io considero come smarriti? Perciò Io vengo per salvarvi con la Luce di questo Insegnamento, che vi farà progredire sul sentiero del Mio Amore. (24, 46-47)

 

30. Gli uomini hanno tenuto segreto il vero senso della Mia istruzione per mostrarvi invece un Cristo, il Quale non è nemmeno il riflesso di ciò, il Quale morì per darvi la Vita.

31. Oggi sperimentate le conseguenze del vostro allontanamento dal Maestro Che vi ha istruito. Siete circondati da dolore, schiacciati dalla vostra miseria, tormentati dall’ignoranza. Ma verrà il tempo nel quale si risveglieranno le facoltà dormienti e doni nell’uomo ed annunceranno come araldi che è iniziato un nuovo tempo.

32. Le chiese, la scienza e la giustizia degli uomini cercheranno di impedire il procedere di ciò che per loro è un’influenza estranea e dannosa. Ma non ci sarà nessun potere che possa fermare il risveglio ed il progresso dello spirito. E’ vicino il giorno della liberazione. (114, 5-8)

 

33. Mi hanno rappresentato malamente sulla Terra coloro che sostenevano di conoscerMi, ed il motivo è che molti Mi hanno voltato le spalle.

34.Non chiamerò a giustificarsi coloro che si chiamano atei, perché Mi hanno bandito dal loro cuore, ma coloro che – falsificando la Verità – hanno guidato un Dio davanti agli occhi che molti non hanno potuto accettare.

35. Tutto ciò che è giusto, sano e buono, contiene Verità che ho annunciato in tutti i tempi.

36. E’ venuta l’ora nella quale amerete di nuovo la Verità, cioè nella quale riconoscerete di nuovo il giusto e buono. Dato che siete nati da Me, dovete cercare di giungere all’Alto, all’Eterno ed al Puro. (125, 22-25)

 

37. Sì, Israele, il cuore d’uomo ha sempre aspirato ad onorare cose materiali, l’orecchio si è deliziato alla Parola ben sonante. Perciò l’uomo ha cambiato ciò che Io nel ‘secondo Tempo’ ho portato come Insegnamento cristiano, quando l’ha trasformato in “religione”.

38. Nel cuore umano si è sempre risvegliato egoismo, avidità e vanità e si sono fatti re e signori, affinché il popolo si chinasse dinanzi a loro e per renderlo Mio vassallo e schiavo, di legarlo a catene e nell’oscurità, di condurlo nel disorientamento e confusione. (363, 36)

 

39. I teologi di questo tempo indagheranno la Mia parola ed i Nuovi Scritti e chiederanno: “Chi S ei Tu, che hai parlato in questo modo? Come gli scribi e farisei di una volta si ribellavano e Mi dicevano: “Chi Sei Tu, che disprezzi e sostituisci la legge di Mosè ?” Allora farò loro comprendere, che le tre Rivelazioni sono l’unica Legge che ho sempre insegnato ed osservato.

40. Molti di coloro che Mi giudicano in quest’epoca, fanno parte di coloro che nel ‘secondo Tempo’ hanno dubitato. Ma Io li ho conservati e nuovamente mandati sulla Terra, affinché assistano alla Vittoria della Mia Legge ed aprano i loro occhi alla Luce. (243, 46-47)

 

Sviluppi errati e miserie nel cristianesimo

41. Una grande parte dell’umanità si chiama “cristiana” senza in genere sapere che cosa significa la Parola “Cristo”, né conoscono il Suo Insegnamento. Che cosa avete fatto della Mia parola, il Mio Esempio, che vi ho dato una volta?

43. Siete davvero degli uomini più sviluppati di quelli dell’altra epoca? Perché non lo dimostrate attraverso le opere del vostro spirito? Credete forse, che questa vita sia eterna, oppure pensate forse, che vi dovete sviluppare solo attraverso la scienza umana?

44. Vi ho insegnato il vero adempimento della Legge, affinché trasformaste questo mondo in un grande tempio nel quale si adora il vero Dio, dove la vita dell’uomo sarebbe un costante dono d’amore per il Padre, ed il quale doveva amare in ogni suo prossimo ed in questo modo offrire il tributo al suo Creatore e Maestro.

45. Ma oggi, che sono ritornato dagli uomini – che cosa trovo? Menzogna ed egoismo hanno sostituito la Verità e l’amore per il prossimo: orgoglio e vanità la mansuetudine e l’umiltà; idolatria, fanatismo ed ignoranza la Luce, l’elevazione e la spiritualizzazione; brama di guadagno e sconsacrazione regnano dove dovrebbe esistere solo rettitudine; odio e lite scatenata fra fratelli hanno sostituito la fratellanza, la pace e l’amore.

46. Ma Io verrò al Mio tempio, come l’ho fatto nel ‘secondo Tempo’ nel tempio di Gerusalemme e dirò loro una seconda volta: “Non fate della casa della preghiera una spelonca.” Insegnerò agli uomini, affinché ognuno serva davanti al giusto altare, affinché non siano più a lungo catturati nell’errore né per ignoranza si smarriscano per via delle cattive interpretazioni che hanno dato alla Mia Legge. (154, 15-20)

 

47. L’Esempio Mio e quello dei Miei apostoli non era stato preso come esempio da tutti coloro che hanno cercato di seguirMi. Molti si sono trasformati in signori invece di essere servitori; hanno colmato il loro cuore con superiorità ed arroganza e cercavano solo ricchezza, sfarzo ed onori. Con ciò hanno dimenticato le miserie dei poveri e sono diventati indifferenti ed insensibili nei confronti della miseria e delle sofferenze degli altri. Perciò gli uomini passano da una confessione all’altra alla ricerca della Verità, perciò il loro bisogno spirituale crea nuove sette, per cercarMi liberamente.

48. Coloro che prima venivano considerati santi e mezzi déi, vengono oggi rifiutati da una umanità delusa.

49. Gli uomini non vanno più dal padre confessore, affinché egli li assolva dai loro falsi passi, perché lo trovano indegno. E la minaccia dell’eterno fuoco d’inferno non impressiona e spaventa più i cuori del peccatore.

50. Sfruttando questa assenza di orientamento spirituale il lupo è in agguato dietro la siepe.

51. Ogni servitore della Mia Divinità ed ogni rappresentante ha il compito di creare pace fra gli uomini, ma adesso è il contrario di quello che fanno in questo tempo. Ognuno si considera il primo, ognuno vuole essere il più forte e dimentica che l’unico Forte, Che sono Io, è in tutti.

52. Ora vi potete spiegare perché nel ‘secondo Tempo’ vi ho promesso di ritornare, perché vi istruisco nuovamente. Perché solo la Mia parola può allontanare la scura benda dall’anima, solo il Mio Amore è in grado di liberarvi dai vostri peccati. “(230, 23-28)

 

53. Io Mio Giudizio verrà sulle gravi trasgressioni ed errori che hanno commesso alla Mia Legge. Non ci sarà nemmeno un errore che non verrà corretto dal perfetto Maestro. Non dovete farvi confondere: correggete i vostri errori e non giudicate. Comprendete che Io non vi punisco mai – voi stessi vi punite.

54. Io faccio Luce in colui che ha peccato per ignoranza, e muovo al pentimento colui che ha peccato scientemente, affinché ambedue si apprestino pieni di fiducia per il Mio Perdono, di riparare l’errore commesso. Questa è l’unica via per giungere a Me.

55. Pensate a tutto questo, voi spirituali, che conducete gli uomini sulle differenti vie di confessione. Pregate e portate i vostri alla spiritualizzazione. E’ ora che vi pentiate dei vostri smarrimenti e cominciate una lotta contro il materialismo umano, che è la morte e l’oscurità per l’anima Per questo dovete usare la Mia Verità, afferrare la Mia parola come arma e vivere nel Mio Insegnamento.

56. Non ho nessun privilegio per una o l’altra confessione. Non Io devo stare dalla vostra parte, siete voi che dovete stare dalla Mia. Perché se lo fate, avrete ottenuto ad unirvi tutti spiritualmente.

(162, 27-30)

 

57. Il Mio Insegnamento germoglierà colmo di spiritualità nel cuore di questo popolo (messicano), affinché nel futuro doni i suoi frutti della Verità e della Vita. La Mia parola si diffonderà sulla Terra e non lascerà nessun luogo nel quale non purifica, illumina e giudica.

58. Allora i popoli cominceranno a risvegliarsi alla vita spirituale, a quella vera ed eterna, ed elimineranno la parte esteriore e materialistica delle loro diverse forme di culto, per limitarsi a rivolgersi all’essenza della Mia Legge.

59. L’umanità constaterà il potere che presta la spiritualità e distoglierà il suo sguardo da tutto ciò che l’ha fermata attraverso molti secoli.

60. A che cosa serve che il simbolo del cristianesimo, che si chiama Croce, si trovi a milioni sulla Terra, se gli uomini non sono di buona volontà e non si amano reciprocamente?

61. L’esteriore non ha più nessun potere sugli uomini, non c’è più nessuna stima, né buona fede, né dispiacere di aver offeso. Perciò vi dico, che i simboli e forme di culto scompariranno, perché il loro tempo è passato e sarà l’adorazione interiore che porta l’uomo in alto alla Luce, lo eleva e lo conduce a Me. (280, 63-67)]

 

[indice]

 

IV – La Legge, l’amore per Dio e per il prossimo

 

 

Cap. 16

La Legge divina

 

Il potere della Legge divina

1.Ci sono molti uomini che considerano il Mio Insegnamento inappropriato nel tempo; ma per questo il motivo è che la loro materializzazione non permette loro di scoprire l’eterno senso delle Mie istruzioni.

2. La Mia Legge è immutabile. Gli uomini con le loro culture, le loro civilizzazioni e le loro leggi sono transitorie, mentre di tutto questo sopravvive solamente ciò che ha costruito lo spirito con le sue opere dell’amore e misericordia. E questo che dopo ogni opera del giorno, dopo ogni prova, quando interroga la Fonte divina della Sapienza, l’irremovibile roccia della Mia Legge e guarda il Libro sempre aperto, che contiene l’Insegnamento dello Spirito. (104, 31-332)

 

3. Ho irradiato tutti gli uomini con la Mia Luce e con ciò rivelato loro l’unica Verità esistente; ma vedete appunto come ogni uomo ed ogni popolo sente, pensa, crede ed interpreta in modo differente.

4. Quel differente modo di pensare degli uomini ha causato le divisioni, dato che ogni popolo ed ogni razza segue altre vie e tiene in alto differenti ideali.

5. La maggioranza si è allontanata dal sentiero luminoso e vero, credendo che l’adempimento della Legge divina significhi sacrifici soprannaturali, rinunce e sforzi, ed ha preferito fondare per sé stesso comunità religiose e sette, il cui adempimento della legge ed azione di culto sono più facili da adempiere. In questo modo gli uomini credono di poter calmare il desiderio per la Luce e l’elevazione che sentono nella loro anima.

6. Sono passati molti secoli e molte ere, senza che gli uomini si rendessero conto che l’adempimento della Mia Legge non sia un sacrificio umano, e che loro invece portano al mondo molto bene in sacrificio corpo ed anima, quando non si curano dei Miei Comandamenti. Non hanno chiarito, non volevano comprendere che, chi vive secondo la Mia parola, troverà la vera felicità, la pace, la sapienza e la magnificenza, che uomini materializzati si immaginano in un modo così diverso.

7. Il mondo morale e scientifico che vi circonda è l’opera di uomini con ideali materialistici – di uomini che h anno teso solo al miglioramento materiale dell’umanità, ed Io ho permesso loro di fare la loro opera di eseguirla fino al suo limite, di imparare a conoscere le sue conseguenze e di raccogliere i suoi frutti, affinché da ciò possano trarre la Luce dell’esperienza. In quella Luce si rivelerà la Mia giustizia ed in quella Giustizia sarà presente la Mia Legge che è l’Amore. (313, 60-64)

 

8. Se vi concedessi di impiegare sulla vostra vita il Mio Insegnamento secondo la vostra volontà e non secondo la Mia – in Verità vi dico, non trovereste mai l’uscita dal vostro arresto spirituale e non permetterebbe mai alla vostra anima il suo sviluppo, la sua schiusa e perfezionamento.

9. Così vedete voi uomini diventati pigri nelle loro religioni, che non fanno più nessun passo verso la Luce, perché non si sono sottomessi a ciò che ordina la Legge divina, ma hanno cercato di sottomettere la legge alla loro volontà, mentre l’hanno colmata con miti ed insegnamenti errati.

10. E’ stato necessario che molti uomini di questo tempo si liberassero da ogni religione, per cercare con l’anima Me e poter sviluppare tutte quelle caratteristiche, doni e facoltà che sentono nel più profondo del loro essere. (205, 6-8)

 

La Legge dell’Amore di Dio nell’Opera spirituale

11. E’ il vostro Dio Che vi parla, la Mia Voce è la Legge. Oggi sentite nuovamente, senza che sia necessario scolpirla nella pietra, oppure che vi debba mandare la Mia parola incarnata. E’ la Mia Voce divina che parla al vostro spirito e gli rivela l’inizio di un’epoca nella quale l’uomo diventa giusto, si riconcilia con il suo Creatore e si purificherà, come sta scritto. (15, 8)

 

12. Attraverso Gesù vi ho dato la perfetta istruzione. Osservate la via della Mia vita come Uomo dalla Nascita fino alla morte, allora vi si dischiuderà l’amore in modo vivo e perfetto.

13. Non pretendo da voi che dovrebbe essere come Gesù, perché in Lui c’era qualcosa che non potete raggiungere: essere perfetto come uomo, dato che Colui Che era in Lui, era Dio stesso in forma limitata. Ma vi dico comunque, che dovete emularLo.

14. La Mia eterna Legge vi ha sempre parlato di questo Amore. Vi ho detto nel ‘primo Tempo’: “Ama Dio di tutto cuore e con tutta la tua mente”, e “Ama il tuo prossimo come te stesso.”

15. Più tardi vi ho dato queste Parole ispiratrici: “Amate i vostri fratelli come vi ha amato il Padre”; “Amatevi l’un l’altro”.

16. In questo tempo vi ho rivelato che dovete amare Dio più di tutto ciò che è creato, che dovete amare Dio in tutto ciò che esiste, e tutto ciò che esisterà. Che dovete esercitare al vostro prossimo misericordia ed ancora misericordia, affinché vediate il Padre in tutta la Sua Magnificenza; perché misericordia è amore. (167, 15-19)

 

17. Non vi dico nemmeno che questo Insegnamento spirituale sarà la religione del mondo; perché non ho mai portato religione, ma Legge. Mi limito a dirvi che la Legge la Legge che sulla Terra trionferà e vi avrà validità permanente, per illuminare l’esistenza degli uomini, sarà la Legge dell’amore, che vi ho spiegato nel Mio Insegnamento affinché la riconosciate pienamente.

18. L’umanità farà ancora molte false opere d’amore e benefici, finché non avrà imparato ad amare ed esercitare vera attività d’amore, e molti dovranno ancora essere viandante di confessione in confessione, finché la loro anima si libra in conoscenze più alte e comprenderà finalmente che l’unica Legge, che è l’Insegnamento universale ed eterno dello Spirito, quello dell’Amore, al quale tutti arriveranno.

19. Scompariranno tutte le religioni e rimarrà solo la Luce del tempio di Dio, che risplende all’interno ed all’esterno dell’uomo – del tempio nel quale offriranno tutti un unico culto dell’obbedienza, dell’amore, della fede e della buna volontà. (12, 63-65)

 

La non osservanza della Legge divina e le sue conseguenze

20. Questa mattina di solenne commemorazione vi domando: Che cosa avete fatto della Legge che ho inviato all’umanità tramite Mosè? Questi Comandamenti sono stati dati solo per gli uomini di quel tempo?

21. In Verità vi dico, che quel benedetto seme non si trova nel cuore degli ’uomini, perché non Mi amano, né si amano tra di loro non onorano i loro genitori, né rispettano la proprietà altrui; invece si tolgono reciprocamente la vita, rompono matrimoni e si danneggiano da soli.

22. Non sentite da tutte le labbra le bugie? Non vi siete resi conto come un popolo ruba la pace all’altro? E nonostante ciò l’umanità dice di conoscere la Mia Legge. Che cosa sarebbe degli uomini se dimenticassero totalmente i Miei Comandamenti? 15. 1-3)

 

23. Nel ‘secondo Tempo’, quando Gesù era entrato in Gerusalemme, ha trovato che il tempio, il luogo consacrato alla preghiera ed all’adorazione di Dio, era stato trasformato in un mercato, ed il Maestro colmo di fervore ha buttato fuori coloro che in questo modo lo sconsacravano mentre diceva loro: “La casa del Padre Mio non è un mercato”. Questi erano meno colpevoli che gli incaricati a guidare l’anima dell’uomo all’adempimento della Legge di Dio. I sacerdoti avevano trasformato il tempio in un luogo nel quale regnavano riverenza ed amore per lo sfarzo e questo dominio veniva distrutto.

24. Oggi non ho usato una verga per punire coloro che sconsacravano la Mia Legge. Ma ho concesso che le conseguenze delle loro proprie manchevolezze si facessero sentire negli uomini, affinché sappiano interpretare il loro senso e comprendano che la Mia Legge è inflessibile ed immutabile. Ho indicato all’uomo la via, la via diritta, e se vi si allontana, si espone alle durezze di una giusta Legge, perché in lui si annuncia il Mio Amore. (41, 55-56)

 

25. Erigerò di nuovo il Mio tempio – un tempio senza mura e torri, perché si trova nel cuore degli uomini.

26. La torre di Babele divide sempre ancora l’umanità, ma le sue fondamenta verranno distrutte nel cuore dell’uomo.

27. L’idolatria ed il fanatismo religioso hanno eretto contemporaneamente le loro alte torri, ma sono fragili e dovranno crollare.

28. In Verità vi dico, le Mie Leggi – le divine come le umane – sono sacre, e loro stesse purificheranno il mondo.

29. L’umanità non si considera idolatra, ma in Verità vi dico, adora sempre ancora il vitello d’oro! (122, 57)

 

30. E’ ritornato il caos, perché non c’è più nessuna virtù e dove non c’è la virtù, non può esserci nessuna Verità. Il motivo per questo è che la Legge, che il Padre ha consegnato a Mosè, non avesso forza                                                        , né che l’Insegnamento di Gesù fosse solo applicabile ai tempi passati. Ambedue nella loro figura spirituale eterne Leggi. Ma riconoscete che sono una Fonte alla quale nessuno è costretto a bere la sua Acqua, ma che ognuno che si avvicina a questa Fonte dell’Amore, lo fa per propria spinta. (144, 56)

 

31. Interpretate in modo giusto le Mie istruzioni; non pensate che il Mio Spirito abbia Gioia quando vede le vostre sofferenze sulla Terra, oppure che Io venga per sottrarvi tutto ciò che vi da gioia, per dilettarMene . Io vengo affinché riconosciate e rispettiate le Mie Leggi, perché sono degne del vostro rispetto e della vostra osservanza, perché vi preparano la Beatitudine quando obbedite loro.

32. Vi ho insegnato di dare a Dio ciò che è di Dio, ed a “Cesare” ciò che è di”Cesare”; ma per gli uomini di oggi esiste solo “Cesare” e non hanno nulla da offrire al loro Signore. Se soltanto attribuiste al mondo solo il necessario, allora avreste meno sofferenze. Ma Cesare” al quale lasciate determinare il vostro fare e non fare, vi ha dettato delle leggi insensate, ha fatto di voi schiavi e vi toglie la vita, senza darvi qualcosa in cambio.

33. Ricordate quando sia diversa la Mia Legge, che non lega né il corpo né lo spirito. Vi convince solo amorevolmente e vi conduce colmo di Benignità. Essa vi dà tutto senza interessi ed egoismo, e ricompensa e con il tempo vi risarcisce tutto. (155, 14-16)

 

L’adempimento della Legge suprema

34. Se il Signore vi ha detto: “Ama Dio con tutto il cuore e con tutta l’anima tua, ed il prossimo come te stesso”, e se il Maestro vi ha predicato l’Insegnamento dell’Amore, allora vi dovete aggrappare a questa Voce spirituale che proviene dalla stessa Fonte, della Legge dell’Amore, perché ha un potere che non possiedono nemmeno i più grandi eserciti del mondo, e che le sue conquiste saranno sicure e di durata, perché tutto ciò che erigete su fondamenti dell’amore, avrà vita eterna. (293, 67)

 

35. Vi mostro la vera vita dell’anima affinché non viviate sotto minacce ingiustificate e non adempiate la Mia Legge solo per paura di punizione, della quale vi hanno parlato coloro che non sapevano interpretare la Mia parola nel modo giusto.

36. Afferrate la Mia Legge, non è complicata né difficile da comprendere. Nessuno che la conosce e vi si orienta, andrà in rovina, né dà spazio a false parole o previsioni, errate immaginazioni o cattive interpretazioni.

37. La Mia Legge è semplice, indica sempre la via che dovete seguire. Confidate in Me, Io sono la Via che vi condurrà alla Città dello splendore candido, alla terra promessa che tiene aperte le sue porte in attesa del vostro arrivo. (32-9)

 

38. Quando sarete finalmente convinti che potete trovare la salute, la felicità e la vita solamente nell’adempimento della Mia Legge?

39. Riconoscete che nella vita materiale esistono dei principi ai quali vi dovete adeguare per poter sopravvivere. Ma avete dimenticato che anche nello spirituale esistono dei principi che devono essere rispettati, affinché l’uomo possa aver parte della Fonte dell’eterna Vita che esiste nel Divino. (188. 62)

 

40. Ricordate che Io Solo sono la vostra salvezza- Nei tempi passati, in quelli presenti e futuri era, è e sarà la Mia Legge la via e la Guida della vostra anima.

41. Siano benedetti coloro che edificano sulla Mia Legge, perché negli incroci delle vie non si smarriranno mai. Arriveranno alla terra promessa ed intoneranno il canto di trionfo. (225, 31-32)

 

42. Io sò, più grande diventa la vostra conoscenza, più grande diventa il vostro amore per Me.

43. Se vi dico: “AmateMi” – voi sapete che cosa vi voglio dire con questo?: amate la Verità, amate il Bene, amate la Luce, amatevi tra di voi, amate la Vera Vita. (297, 57-58)

44. Io voglio che vi amiate reciprocamente, come Io vi amo, ed anche voi stessi. Perché non vi ho affidato la guida e la conduzione di un determinato numero di uomini, ma il primo dovere, che avete nei Miei confronti, è di badare a voi stessi. Vi dovete amare nella conoscenza, che siete la viva immagine del vostro Creatore. (133, 72)

 

45. La missione che Io ho affidato al Mio popolo sulla Terra, è grande e delicata. Perciò l’ho visitato in ogni epoca, per ispirarlo con la Mia parola e per rivelargli qualcosa in più del contenuto della Legge.

46. La Legge dell’Amore, del Bene e della Giustizia è stata l’eredità spirituale, che gli ho portato in tutti i tempi. Di lezione in lezione ho guidato l’umanità alla comprensione che la Legge può essere riassunta in un unico Comandamento: quello dell’amore. Amate il Padre che è l’Autore della Vita, amate il prossimo, perché è parte del Padre, amate tutto ciò che il Signore ha creato ed ordinato.

47. L’amore è il motivo, l’origine ed il seme della sapienza, della grandezza, della forza, dell’elevazione e della vita. Questa è la vera via che il Creatore ha presegnato per l’anima, affinché da gradino in gradino e da casa in casa percepisca sempre di più grande vicinanza verso di Me.

48. Se l’uomo avesse fatto sin dal principio dei tempi un servizio per Dio dall’amore spirituale, invece di cadere in riti idolatri e nel fanatismo religioso, questo mondo che oggi è diventato una valle di lacrime di paura e miseria degli uomini, sarebbe una valle della pace nella quale le anime conquisterebbero dei meriti per raggiungere dopo questa vita quella Patria spirituale, nella quale l’anima deve entrare sulla sua via dello sviluppo verso l’alto. (184, 35-38)

 

[indice]

Cap. 17

Il nuovo modo dell’adorazione di Dio

 

Sviluppo delle forme di adorazione

1. Quanto lentamente l’umanità va incontro al perfezionamento della sua adorazione di Dio!

2. Sempre quando vengo a voi con una Lezione nuova, vi sembra troppo avanti per il gradino del vostro sviluppo. Ma comprendete che vi metto a disposizione un’era, affinché la possiate afferrare ed accogliere nella vostra vita finché dura. (99, 30-31)

 

3. I sacrifici di animali che avete offerto sull’altare di Geova, erano stati da Lui accettati. Ma non era la forma migliore per elevare la vostra anima al Signore. Allora sono venuto da voi come Gesù, per insegnarvi il Comandamento divino che vi dice: Amatevi l’un l’altro.

4. Adesso vi dico “che degli Insegnamenti che vi ho annunciato nel ‘secondo Tempo’ attraverso le Opere di Gesù, una cosa è stata una volta cambiata ed un’altra volta malamente interpretata. Perciò sono venuto, come ve l’avevo annunciato, per illuminare la Mia Verità. Il Mio Sacrificio di allora ha impedito il sacrificio di molti animali, e vi ho insegnato un’adorazione di Dio più perfetta.

5. La Mia Nuova Rivelazione in questo tempo otterrà che l’umanità comprenda che non dovete impiegare le forme simboliche di culto, senza prima interpretare il loro senso, dato che sono soltanto una rappresentazione simbolica dei Miei Insegnamenti. (74, 28)

 

6. La preghiera è il mezzo spirituale che ho ispirato all’uomo, per tenere un dialogo con la Mia Divinità. Perciò sin dal principio si è comunicato in voi come una nostalgia, come un bisogno dell’anima, come un rifugio nelle ore di visitazione.

7. Chi non conosce la vera preghiera, non conosce le beatitudini che porta con sé, non conosce la fonte di salute e benefici, che ne sono contenuti. Sente bensì l’impulso di avvicinarsi a Me, di parlare con Me e di presentarMi il suo problema; ma dato che gli manca la spiritualità, il dono di sacrificio di rivolgere in alto solo i suoi pensieri, gli sembra così misero, che si guarda subito intorno per offrirMi qualcosa di materiale perché crede con ciò di adorarMi meglio.

8. In questo modo gli uomini sono caduti nell’idolatria, nel fanatismo, riti e culti esteriori, con cui hanno soffocato la loro anima e derubato di quella benedetta libertà di pregare direttamente il Padre. Solo quando il dolore è molto veemente, quando il tormento ha raggiunto i limiti delle forze umane, l’anima si libera, dimentica le formalità e butta giù i suoi idoli, per raddrizzarsi e gridare dal profondo del cuore: “Padre mio, Dio mio!”

9. Vedete come i popoli in questo tempo del materialismo sono occupati a farsi reciprocamente la guerra? Ma Io vi dico, che molti uomini là, nel mezzo di quegli avvenimenti di guerra, hanno scoperto il segreto della preghiera – quella preghiera che sgorga dal cuore e giunge a Me come una urgente chiamata d’aiuto, come un lamento, come una richiesta di supplica.

10. Quando poi hanno sperimentato sulla loro via il miracolo richiesto, hanno saputo che non c’è altro modo di parlare con Dio, eccetto che nel linguaggio dello Spirito. (261, 22-24, 27)

 

Preghiere apparenti senza devozione e fede

11. Oh, figli Miei di tutte le confessioni di fede, non uccidete i più nobili sentimenti dell’anima e non provate nemmeno ad accontentarla con usanze e culti esteriori.

12. Vedete: quando una madre non ha nulla di materiale da offrire al suo amato, piccolo bambino, lo stringe al suo cuore, lo benedice con tutto il suo amore, lo copre con baci, lo guarda con amore, lo bagna con le sue lacrime; ma non cerca mai di ingannarlo con gesti d’amore vuoti.

13. Come vi viene il pensiero che Io, il divino Maestro, approvassi che vi accontentiate con azioni di culto che sono prive di qualsiasi valore spirituale, Verità ed amore, con le quali cercate di ingannare la vostra anima, mentre le fate credere che l’avessero nutrita, quando in realtà in riferimento alla Verità diventa sempre più ignara? (21, 20-21)

 

14. La preghiera è una Grazia che Dio ha dato all’uomo, affinché gli serva come scala (spirituale) per salire in alto, come arma per difendersi, come libro per istruirsi, e come balsamo, per guarirsi e guarire da ogni malattia.

15. La vera preghiera è scomparsa dalla Terra; gli uomini non pregano più, e quando provano a farlo, lo fanno con le labbra invece di parlare a Me con l’anima ed usano parole vuote, riti ed arti di finzione. Come gli uomini vogliono vedere Miracoli, se usano formule ed impiegano delle pratiche che Gesù non ha insegnato?

16. E’ necessario che ritorni la vera preghiera fra gli uomini, e sono Io Che ve la insegno nuovamente. (39, 12-14)

 

17. Insegnate a pregare, fate comprendere al vostro prossimo che è il loro spirito che deve tenere il dialogo con il suo Creatore, affinché ammettano, che le loro preghiere sono quasi sempre un grido del corpo, l’espressione di paura, la dimostrazione della loro mancanza di fede, della loro ribellione oppure della loro sfiducia verso di Me.

18. Fate comprendere al vostro prossimo, che non devono umiliare o scarnificare il loro corpo, per muovere il Mio Spirito, per risvegliare la Mia Compassione oppure la Mia Misericordia. Coloro che si infliggono sofferenze corporee, lo fanno, perché non hanno la minima conoscenza quali sono per Me i più compiacenti doni di sacrificio, né hanno una idea del Mio Amore e della Misericordia del vostro Padre.

19. Credete che ho bisogno di lacrime nei vostri occhi e del dolore nei vostri cuori, per aver Pietà di voi? Questo significherebbe attribuire a Me durezza, insensibilità, indifferenza ed egoismo. Potete immaginarvi questi errori nel Dio che amate?

20. Quanto poco vi siete sforzati di imparare a conoscerMi! Il motivo per questo è, che non avete istruito il vostro intelletto a pensare in sintonia con lo spirito. (278, 17-20)

 

21. Lasciate per alcuni attimi la Terra dietro di voi e venite a Me nello spirito.

22. Per molti secoli gli uomini hanno mancato il giusto modo di pregare, per cui non si sono fortificati né hanno illuminato la via della loro vita con il Mio Amore, perché hanno pregato per mezzo dei loro sensi e non con il loro spirito.

23. L’idolatria alla quale l’uomo tende molto, è stata come un veleno che non gli fa gustare le gioie spirituali dell’intima preghiera.

24. Quanta miseria gli uomini hanno trascinato con sé, soltanto perché non sapevano pregare! E questo è solo naturale, discepoli. Perché quale forza spirituale può già avere un essere umano, per superere le tentazioni della vita, se non ha nulla per nutrirsi alla fonte della vita, che esiste nel Mio Spirito? Mi cerca negli abissi, nelle ombre, anche se si potrebbe elevare per torvarMi sulle cime, nella Luce.

25. Ah, se soltanto gli uomini di questo tempo capissero il potere della preghiera – quante opere sovrumane produrrebbero! Ma vivono attraverso un’epoca del materialismo, nella quale loro stessi cercano di materializzare il Divino, per poterLo toccare e vedere. (282, 61-64)

 

La vera preghiera

26. Io benedico coloro che pregano. Più la preghiera è spirituale, più grande è la pace che faccio loro sentire.

27. Non ve lo potete spiegare; perché chi dipende, per pregare, dall’inginocchiarsi davanti ad immagini ed oggetti, per sentire la Presenza del Divino, non potrà sperimentare nel suo cuore la sensazione spirituale della Presenza del Padre.

28. “Beati coloro che credono senza vedere”, ho detto una volta, ed ora lo dico nuovamente; perché chi chiude i suoi occhi per le cose del mondo, li apre per lo spirituale, e chi ha fede nella Mia presenza spirituale, la deve sentire e rallegrarsene.

29. Quando smetteranno gli uomini terreni di privare la loro anima della delizia di sentire Me nel loro cuore per mezzo della diretta preghiera oppure – che è lo stesso – attraverso la preghiera da spirito a Spirito? Allora, quando la Mia Luce illumina la via degli uomini, conoscono la Verità e comprendono i loro errori.

30. Adesso è il giusto tempo per pregare e meditare; ma con preghiere che sono libere da fanatismo ed idolatria e con tranquilla e profonda riflessione sulla Mia parola divina.

31. Tutte le ore e tutti i luoghi possono essere adeguati per pregare e meditare. Vi ho detto soltanto nelle Mie istruzioni che ci sarebbero luoghi e momenti che ne sono particolarmente adatti. Per quale motivo cercare nel mondo determinati luoghi per pregare, visto che il vostro spirito è più grande del mondo dove vivete? Per quale motivo limitarMi su immagini e luoghi così ristretti, mentre sono appunto infinito?

32. Il motivo più grave per la povertà spirituale degli uomini ed i loro colpi del destino terreno è il loro modo imperfetto di pregare, per cui vi dico, che questa conoscenza deve raggiungere l’intera umanità. (279, 2-7)

 

33. Non sempre pregate con lo stesso raccoglimento interiore, perciò non sperimentate sempre la stessa pace oppure la stessa ispirazione.

34. Esistono delle occasioni nelle quali siete ispirati ed elevate i pensieri; e ci sono altre, nelle quali rimanete totalmente senza partecipazione. Come volete allora ricevere i Miei Messaggi sempre nello stesso modo? Dovete educare la vostra mente e persino il vostro corpo di collaborare nei momenti della preghiera con lo Spirito.

35. Lo spirito è sempre disposto ad unirsi con Me, ma ha bisogno della buona disposizione del corpo, per potersi elevare in quei momenti e di liberarsi da tutto ciò che lo circonda nella sua vita terrena.

36. Sforzatevi a raggiungere la vera preghiera; perché chi sà pregare, porta in sé la chiave per la pace, la salute, la speranza, alla forza spirituale ed alla Vita eterna.

37. L’invisibile scudo della Mia Legge lo proteggerà da inseguimenti e pericoli. Nella sua bocca porterà con sé una spada invisibile, per abbattere tutti gli avversari che si metteranno sulla sua via. Un fatto illuminerà la sua via in mezzo a tempeste. Per lui sarà costantemente raggiungibile un Miracolo, quantunque gli serva, sia per lui stesso oppure per il bene del suo prossimo.

38. Pregate, esercitate questo alto dono dello spirito, perché sarà questa forza che muove la vita degli uomini del futuro - di quegli uomini che (già) nella carne raggiungeranno il contatto del loro spirito con il Mio Spirito.

39. I padri di famiglia si faranno donare ispirazioni attraverso la preghiera per guidare i propri figli.

40. I malati riceveranno la salute per mezzo della preghiera. I governanti risolveranno i loro problemi mentre cercano la Luce nella preghiera, e lo scienziato riceverà pure le Rivelazioni attraverso il dono della preghiera. (40, 40-47)

41. Discepoli: nel ‘secondo Tempo’ gli apostoli Mi hanno chiesto come avrebbero dovuto pregare, ed Io insegnavo loro la perfetta preghiera, che voi chiamate “Padre nostro”.

42. Ora vi dico: Ispiratevi in questa preghiera, nel suo senso, nella sua umiltà e nella sua fede, affinché il vostro spirito tenti il dialogo con il Mio Spirito. Perché allora non saranno più le labbra fisiche che pronunciano quelle Parole benedette, ma lo spirito che parla con Me nel suo proprio linguaggio. (136, 64)

 

43. Badate che non siano solo le vostre labbra che Mi chiamano “Padre”, perché molti di voi usano farlo meccanicamente. Io voglio che quando dite: “Padre nostro Che Sei nel Cielo, sia santificato il Tuo Nome”, questa preghiera venga dal più profondo del cuore e voi riflettiate su ogni frase, affinché dopo siate ispirati e nella perfetta comunione con Me.

44. Vi ho insegnato la potente preghiera completata, che porta il figlio davvero più vicino al Padre. Quando pronunciate la Parola “Padre” con fervore e riverenza, con elevazione ed amore, con fede e speranza, scompaiono le lontananze, lo spazio sparisce, perché in questo momento del dialogo da spirito a Spirito non è lontano né Dio da voi, né voi siete lontani da Lui. Pregate così, e riceverete nei vostri cuori a mani piene il Beneficio del Mio Amore. (166, 52-53)

 

I quattro aspetti della preghiera perfetta

45. Lottate, lottate per raggiungere la perfezione spirituale. Vi ho mostrato la via, per raggiungere questa meta. Vi ho affidato la preghiera come “arma” superiore ad ogni arma materiale, per difendervi contro malizie sulla via della vita. Ma avrete la migliore arma quando osservate la Mia Legge.

46. In che cosa consiste la preghiera? La preghiera è richiesta, intercessione, adorazione ed contemplazione spirituale. Sono necessarie tutte le sue parti ed una procede dall’altra. Perché in Verità vi dico: la richiesta consiste nel fatto che l’uomo Mi chiede che Io adempia i suoi desideri, soddisfi le sue nostalgie – ciò che egli considera la cosa più importante e più salvifica nella sua vita. Ed in Verità vi dico, figli Miei, il Padre sente la richiesta e dà ad ognuno ciò di cui ha maggiormente bisogno, quantunque sia per il suo bene. Ma guardatevi di chiedere qualcosa che è in contraddizione per la salvezza della vostra anima. Perché coloro che chiedono solo beni materiali, delizie corporee e potere perituro, chiedono di mettere la loro anima in catene.

47. Le delizie corporee portano con sé soltanto sofferenze – non solo in questo mondo, ma anche nel passaggio nel mondo spirituale; perché persino fino a là possono giungere quei desideri corporei; e dato che l’anima non si può liberare da loro, viene continuamente tormentata da quelle nostalgie e vorrebbe ripetutamente ritornare alla Terra, per reincarnarsi e continuare a vivere materialmente. Perciò, figli Miei, chiedete solamente ciò di cui avete veramente bisogno per il bene della vostra anima.

48. Il secondo genere di preghiera, l’intercessione, sorge dall’amore per il prossimo, quell’amore, che vi ho insegnato come Maestro, quando ero venuto in questo mondo. Pregate per i fratelli vicini e lontani, per coloro che soffrono nelle diverse nazioni delle conseguenze della guerra, che subiscono la tirannia dei dominanti del mondo perituro.

49. Preparatevi, o figli Miei, pregate per il vostro prossimo, ma anche in questa intercessione dovete saper pregare, perché quello che è importante, è lo spirito. Quando un fratello, i vostri genitori oppure i vostri figli sono malati, allora pregate per loro, ma non insistete sul fatto, che rimangano in questa vita, se non è ciò che serve all’anima. Chiedete piuttosto che quest’anima diventasse libera, che si purifichi nelle sue sofferenze, che il dolore promuova lo sviluppo spirituale verso l’alto. Perciò il Maestro vi ha detto già nel ‘secondo Tempo’: “Padre, la Tua Volontà sia fatta”. Perché il Padre sà meglio di qualunque dei Suoi figli, quella di cui l’anima ha bisogno.

50. Il terzo genere della preghiera, dare l’onore allo Spirito divino, significa onorare tutto ciò che è perfetto; perché attraverso questo genere di preghiera vi potete unire con la Perfezione, con l’Amore che abbraccia il Cosmo intero. Nell’adorazione potete trovate quello stato della Perfezione, che tutti dovete raggiungere, e l’adorazione vi guida oltre alla contemplazione spirituale che insieme all’adorazione vi porta all’unificazione dello Spirito divino, con la fonte dell’Eterna Vita – la Fonte, che vi dà giorno per giorno la Forza per giungere nel Regno del Padre.

51. Così dovete pregare: cominciando con la preghiera di richiesta fino alla contemplazione spirituale. Questa vi dà la Forza.

52. Quando poi siete ben preparati, non dovete combattere solo per voi, ma anche per aiutare il vostro prossimo ad intraprendere questa via. Perché non potete raggiungere la vostra spiritualizzazione per voi soli, ma dovete lottare per raggiungere la salvezza di tutta l’umanità. (358, 10-17)

 

La preghiera spontanea del cuore senza parole

53. Popolo, qui è la Voce del Santo Spirito, la Comunicazione spirituale di Dio per mezzo della vostra facoltà d’intelletto, che non vi rivela una nuova Legge né un nuovo Insegnamento, ma un modo nuovo, più progredito, più spirituale e più perfetto, con cui entrate in Contatto con il Padre per riceverLo e per onorarLo. (293, 66)

 

54. Quanti sono che sentono la Mia parola, che sono diventati grandi interpreti della stessa, e nonostante ciò non sono i migliori discepoli d’azione del Mio Insegnamento, non osservano il Comandamento divino che vi dice: “Amatevi l’un l’altro.”

55. Vedete invece quanto facilmente si trasforma colui che mette in pratica anche un solo atomo della Mia istruzione. Ne volete un esempio?

56. C’era qualcuno che attraverso tutta la sua vita Mi ha detto attraverso preghiere di parole che Mi amasse- preghiere, che altri formulavano, che lui stesso non comprendeva nemmeno, perché erano fatte di parole il cui significato non conosceva. Ma presto ha capito, come fosse il vero modo di pregare, e mentre metteva da parte le sue vecchie abitudini, si è concentrato sul più interiore della sua anima, mandava in alto i suoi pensieri a Dio e per la prima volta sentiva la Sua Presenza.

57. Non sapeva che cosa doveva dire al suo Signore, il suo petto cominciava a singhiozzare ed i suoi occhi a versare lacrime. Nella sua mente si formava solo una frase che diceva: “Padre mio, che cosa Ti posso dire, dal momento che non sò parlare con Te?”

58. Ma quelle lacrime, quei singhiozzi, quella delizia interiore e persino la sua confusione parlavano al Padre in un linguaggio così bello, come non lo potete trovare nel vostro linguaggio umano, né

nei vostri libri . (281, 22-24)

 

60. Lo spirito più sviluppato sà che la parola umana rende povero e diminuisce l’espressione del pensiero spirituale. Perciò fa tacere le labbra materiali, per librarsi in alto e pronunciare nel linguaggio che conosce solo Dio, il mistero che porta con sé nascosto nel più interiore del suo essere. (11, 69)

 

61. Quanta gioia preparate al Mio Spirito quando vedo che rivolgete i vostri pensieri in alto alla ricerca del vostro Padre. Vi faccio sentire la Mia presenza e vi inondo con la pace.

62. CercateMi, parlate con Me, non preoccupatevi che i vostri pensieri sono goffi per esprimere la vostra richiesta; saprò comprenderli. ParlateMi con quella fiducia con cui si parla con il proprio padre. AffidateMi i vostri lamenti, come lo fareste con il vostro migliore amico. DomandateMi ciò che non sapete, tutto ciò che vi è sconosciuto, ed Io vi parlerò con la Voce del Maestro. Ma pregate affinché in quel momento benedetto nel quale la vostra anima si eleva a Me, riceva la Luce, la Forza, la Benedizione e la Pace che il vostro Padre vi concede.

63. RaccontateMi nel silenzio le vostre sofferenze, affidateMi le vostre nostalgie, Anche se Io sò tutto, voglio che impariate un poco alla volta a formulare la vostra propria preghiera, finché arrivate al punto di esercitare il perfetto dialogo del vostro spirito con il Padre. (110,31)

 

64. La preghiera può essere lunga o breve, a secondo di come serve. Se lo desiderate, potete trascorrere intere ore in quella delizia spirituale, quando il vostro corpo non è esausto oppure nessun altro dovere esige la vostra attenzione. E può essere così breve, che si limita ad un secondo, quando siete sottoposti ad una qualche prova che vi ha improvvisamente sorpreso.

65. Non sono le parole con cui la vostra mente cerca di formare la preghiera che giunge a Me, ma l’amore, la fede oppure la miseria, con cui vi mostrate davanti a Me. Perciò vi dico che ci sono dei casi in cui la vostra preghiera dura solo un secondo, perché non c’è tempo per formulare pensieri, frasi o idee come siete abituati.

66. Mi potete invocare ovunque, perché per Me il luogo è indifferente, dato che ciò che cerco è la vostra anima. (40, 36-38)

 

67. Quando nel ‘secondo Tempo’ una donna ha domandato a Gesù se Gerusalemme fosse il luogo dove dovesse adorare Gesù, il Maestro le ha risposto: “Verrà il tempo in cui né Gerusalemme né in un altro luogo qualsiasi sarà il posto giusto per adorare Dio, perché verrà adorato in Spirito e Verità”, cioè da spirito a Spirito.

68. Quando i Miei discepoli Mi chiedevano di insegnare loro a pregare, ho dato loro come modello la preghiera, che voi chiamate “Padre nostro”, con cui facevo loro comprendere che la vera, perfetta preghiera è come quella di Gesù che viene spontaneamente dal cuore e penetra fin sù al Padre. Deve contenere obbedienza, umiltà, confessione della colpa ed adorazione (162, 23-24)

 

La preghiera quotidiana

69. Amati discepoli: Esercitate giornalmente la preghiera spirituale e mettetevi tutta la vostra volontà per perfezionarvi.

70. Pensate: eccetto che arriviate ad una intima unione con il vostro Maestro ed in quei momenti sperimentate una infinita pace, per voi è la migliore occasione per ricevere le Mie Ispirazioni divine. In loro troverete la spiegazione per tutto ciò che non avete compreso o afferrato in modo sbagliato. Troverete la via di prevenire un qualsiasi pericolo, risolvere un problema, eliminare una imprecisione. In quell’ora di un benedetto dialogo spirituale tutti i vostri sensi si illumineranno, e vi sentirete più pronti e più inclini a fare del bene. (308, 1)

 

71. Non omettete la preghiera, anche se è breve, e non dura più di cinque minuti; ma in ciò sottoponetevi con la luce della vostra coscienza ad un preciso esame, affinché teniate d’occhio il vostro agire e sappiate in che cosa vi dovete migliorare.

72. Se nella vostra elevazione nella preghiera perdete il concetto del tempo, sarà un segno di spiritualizzazione, dato che voi, anche se solo per alcuni momenti, eravate in grado di uscire dal tempo – a quel tempo, che gli schiavi del materialismo desiderano solo per i loro divertimenti oppure per aumentare il loro denaro.

73. Chi si esamina giornalmente migliorerà il modo del suo pensare, vivere, parlare e sentire. (12, 30-32)

 

74. Vi ho insegnato che attraverso la preghiera si ottiene la sapienza; ma per questo non voglio che allunghiate le vostre preghiere. Ho preteso da voi la preghiera di cinque minuti, e con ciò voglio dire che dovete pregare brevemente, affinché in quei momenti date veramente al vostro Padre; ma il resto del vostro tempo lo dovete dedicare ai vostri obblighi spirituali e materiali nei confronti del vostro prossimo. (78, 52)

 

75. Ora vi insegno un modo determinato per prepararvi, affinché le vostre opere quotidiane siano tutte insieme ispirate da sentimenti nobili ed affinché le visitazioni e difficoltà non vi fermino né vi respingano: quando aprite i vostri occhi alla luce di un nuovo giorno, allora pregate, avvicinatevi a Me attraverso il vostro pensare, poi formate il vostro piano del giorno, ispirato dalla Mia Luce, ed alzatevi ora per la lotta della vita. Prefiggetevi ad essere forti e di non trasgredire nemmeno per un unico attimo contro l’obbedienza e la fede.

76. In Verità vi dico, già presto la vostra perseveranza ed il risultato delle vostre opere vi faranno stupire. (262, 7-8)

 

Il giorno di riposo come giorno di auto meditazione

77. Già nel ‘primo Tempo’ vi ho insegnato di consacrare a Me il settimo giorno. Dato che l’uomo si dedica sei giorni all’adempimento dei suoi doveri, era soltanto giusto che consacrasse almeno un giorno al servizio del suo Signore. Non ho preteso da lui che Mi dedicasse il primo giorno, ma l’ultimo, affinché egli si riposasse dalle sue fatiche e si dedicasse alla contemplazione spirituale, affinché offrisse l’opportunità alla sua anima di avvicinarsi al Padre suo e parlare con Lui attraverso la preghiera.

78. Il giorno del riposo veniva stabilito affinché nel dimenticare la dura lotta della vita terrena - sia anche solo per una breve spanna di tempo – desse la possibilità alla sua coscienza di parlarle, di

ricordarle la Legge ed egli stesso si interrogasse, si pentisse delle sue trasgressioni e prendesse nobili propositi nel suo cuore per il ritorno.

79. Il Sabato era il giorno che prima era dedicato al riposo, alla preghiera ed allo studio della Legge. Ma il popolo dimenticava i sentimenti fraterni ed i doveri spirituali che aveva nei confronti del suo prossimo a causa dell’adempimento della tradizione.

80. Passavano i tempi, gli uomini si sviluppavano spiritualmente e venne Gesù per insegnare che anche nei giorni del riposo dovete esercitare l’amore per il prossimo e tutte le buone opere.

81. Con questo Gesù vi voleva dire che bensì un giorno è dedicato alla riflessione ed al riposo corporeo, ma che dovete comprendere che per l’adempimento della missione dell’anima non potevano essere predeterminati né giorni né ore.

82. Anche se il Maestro vi ha parlato con la massima chiarezza, gli uomini se ne allontanavano ed ognuno sceglieva il giorno che gli era più adatto. Perciò, mentre gli uni continuavano ad osservare il Sabato come il giorno dedicato al riposo, altri sceglievano la Domenica per celebrare il loro servizio a Dio.

83. Oggi vi dico un’altra volta e le Mie istruzioni vi portano nuove conoscenza. Avete sperimentato molte esperienze e vi siete sviluppati. Oggi non ha importanza quale giorno dedicate al riposo dalla fatica terrena, ma sapete bene che dovete camminate tutti i giorni sulla via che vi ho presegnato. Comprendete che non esiste un’ora stabilita per la vostra preghiera, ogni momento del giorno è adeguato per pregare e di esercitare il Mio Insegnamento per il bene del vostro prossimo. (166, 31-35)

 

Chiedete e vi sarà dato

84. Voi tutti portate una ferita nel cuore. Chi potrebbe penetrare nel vostro interiore come Me? Conosco la vostra sofferenza, il vostro lutto e depressione in vista di così grande ingiustizia ed ingratitudine che regna nel vostro mondo. Io sò dello sfinimento di coloro che hanno vissuto a lungo sulla Terra e si sono affaticati e la loro esistenza era per loro un grave peso. Io sò del vuoto di coloro che in questa vita sono stati lasciati soli. A voi tutti Io dico: “Chiedete e vi sarà dato”; perché Io sono venuto per darvi ciò di cui avete bisogno da Me, sia questo compagnia, la pace dell’anima, guarigione, compiti oppure la Luce. (262, 72)

 

85. Non temete la miseria, è solo transitoria, ed in questa dovete pregare e prendervi come esempio la pazienza di Giobbe. Ritornerà la sovrabbondanza e poi non avrete abbastanza parole per ringraziarMi.

86. Quando una volta siete oppressi da malattia, o benedetti malati, non disperate; il vostro spirito non è malato. Elevatevi nella preghiera a Me, e la vostra fede e la vostra spiritualizzazione vi restituiranno la salute del corpo. Pregate nella forma che vi ho insegnato: spiritualmente. (81, 43-44)

 

87. Pregate nei momenti della prova una preghiera breve, ma pura e sincera, e vi sentirete confortati; e quando ottenete la sintonia con il vostro Signore, potrò dirvi che la Mia Volontà è la vostra e la vostra la Mia. (35,7)

88. Pregate, ma la vostra preghiera dev’essere determinata al vostro quotidiano proposito ed opere, questa sarà la vostra preghiera migliore. Ma se volete rivolgere un pensiero a Me per esprimere una richiesta, allora diteMi solamente: “Padre, la Tua Volontà sia fatta.” Con ciò chiederete persino di più di quanto potreste comprendere e sperare, e questa semplice frase, questo pensiero, renderà ancora più semplice quel “Padre nostro” con il quale Mi avete pregato in un altro tempo.

89. Con ciò avete la preghiera che chiede tutto e che parlerà meglio per voi. Ma non lo devono dire le vostre labbra, ma lo deve sentire il vostro cuore; perché dire non è sentire, e quando lo sentite, non avete bisogno di dirMelo. Io sò comprendere la voce dell’anima e comprendo il suo linguaggio. Esiste per voi una gioia più grande che sapere questo? Oppure credete forse che Io dipenda dal fatto che Mi diciate ciò che devo fare? (247, 52-54)

 

90. Vi ho insegnato di pregare ed a chiedere per altri; ma Io vi ascolto anche quando chiedete per voi. Io accolgo questa preghiera. Ma vi dico che è passato il tempo nel quale vi ho dato ciò che avete richiesto, perché eravate ancora immaturi. Adesso la Mia Volontà è che vi comportiate come discepoli e che Mi offriate pregando la vostra anima ed il vostro cuore, ma che permettiate che Io legga in loro e che faccia la Mia Volontà.

91. Quando Mi interrogate o Mi pregate, non sforzatevi nel tentativo di chiarirMi i vostri problemi, e non sforzatevi di cercare nella vostra mente le frasi meglio formulate. Mi basta che la vostra anima in questo momento si stacchi dal mondo e che cuore e sensi siano puri, affinché possano ricevere la Mia Ispirazione. A che cosa vi serve dirMi meravigliose parole se non siete in grado di sentire la Mia presenza nel vostro interiore? Io sò tutto e non avete bisogno di spiegarMi niente affinché Io vi possa comprendere. (286, 9-10)

 

92. Quando siete in grado di comprendere il Mio Insegnamento, vi darà molta soddisfazione, vi offrirà molte occasione per poter svilupparvi verso l’alto Imparate a pregare, prima di prendere una qualsiasi decisione, perché la preghiera è il modo perfetto di pregare il vostro Padre, dato che in Lui desiderate Luce e fortificazione, per sussistere nella lotta della vita.

93. Pregando la vostra facoltà d’intelletto riceverà presto l’illuminazione che vi fa chiaramente distinguere il bene dal male, il consigliabile da ciò che non dovete fare, e questo sarà la dimostrazione più evidente che eravate capaci di prepararvi interiormente, per sentire la voce della coscienza.

94. Sopportate la vostra fatica con pazienza, e quando non siete in grado di comprendere il senso delle vostre prove, allora pregate, ed Io vi rivelerò il senso, affinché lo approviate interiormente. (333, 61-62, 75)

 

95. Ogni volta che le vostre labbra Mi dicono:”Signore, abbi Pietà di me, abbi Compassione con il mio dolore –Signore, non mi negare il Tuo Perdono”, allora dimostrate la vostra ignoranza, la vostra confusine, e quanto poco Mi conoscete.

96. Dire a Me di avere Compassione con il vostro dolore? Chiedere a Me di avere Pietà con i vostri bambini? Supplicare Me di perdonarvi i vostri peccati – a Me che sono l’Amore, la Grazia, la Misericordia, il Perdono e la Compassione?

97. E’ bene quando cercate di muovere coloro che sulla Terra hanno un cuore duro, e che cercate di risvegliare la compassione per il loro prossimo con lacrime e richieste supplicanti; ma non usate queste frasi o pensieri per muovere Colui il Quale vi ha creato per Amore e per amarvi eternamente. (336, 41-43)

 

98. Siate contenti con i grandi Benefici che il Padre vi ha preparato tutto questo in vista a ciò che si riferisce alla vita umana sulla Terra. Non chiedete ciò che potrebbe essere di rovina per la vostra anima ed il vostro corpo (materia). Ho da darvi di più di quanto potreste chiedere a Me. Ma sono Io che so quello che vi manca davvero sulla via della vostra vita. Vi ho detto: quando sapete osservare la Mia Legge, Mi contemplerete in tutta la Mia Magnificenza. (337, 21)

 

La benedizione dell’intercessione

99. Non abituatevi di pregare solo con parole, pregate con l’anima. Vi dico anche: benedite con la preghiera, mandate pensieri di Luce al vostro prossimo, non richiedete niente per voi; ricordatevi: chi si occupa dei Miei, Mi avrà sempre come Guardiano al di sopra di sé.

100. La semenza che seminate con amore, la riavrete moltiplicata. (21, 3-4)

 

101. Non pregate solamente quando sperimentate una prova dolorosa, pregate anche quando siete nella pace, perché allora il vostro cuore ed i vostri pensieri si possono occupare con altri. Non pregate nemmeno solo per coloro che vi fanno del bene, oppure per coloro che non vi hanno causato nessun danno; perché anche se questo è meritevole, non è così grande come quando fate intercessione per coloro che in qualche modo vi hanno causato danno. (35, 8)

 

102. Che cosa vi sto insegnando? Di benedire tutto e tutti con cuore ed anima; perché chi benedice così, è simile al Padre suo, quando fa giungere il Suo Calore a tutti. Perciò vi dico: imparate a benedire con l’anima, con pensieri, con il cuore; e la vostra pace, la vostra gioia e la vostra pace, la vostra forza ed il calore del vostro cuore giungeranno a colui al quale li rivolgete per quanto lo crediate lontano.

103. Che cosa succederebbe se tutti gli uomini si benedicessero a vicenda, anche senza conoscersi, né essersi mai visti? Sulla Terra regnerebbe perfetta pace, la guerra sarebbe inimmaginabile!

104. Affinché questo Miracolo diventi realtà, dovete elevare la vostra anima attraverso perseveranza nella virtù. Lo ritenete magari possibile? (142, 31.)

 

105. Chiedete e vi sarà dato. Tutto ciò che bramate per il bene del vostro prossimo – chiedetelo a Me. Chiedete, unite la vostra richiesta con quella del sofferente, ed Io vi concederò ciò che chiedete. (137, 54)

 

La necessità della preghiera

106. “Vegliate e pregate”,ve lo dico sempre di nuovo, ma non voglio che vi abituiate a questo benevolo consiglio, ma vi riflettiate ed agiate secondo questo.

107. Vi dico di pregare, perché colui che non prega, si dà a pensieri materiali e qualche volta insensati, per cui, senza che se ne renda conto, favorisce e nutre le guerre fratricide. Ma se pregate, spezzate il vostro pensare come se fosse una spada della Luce che divide i veli dell’oscurità ed i lacci della tentazione, che oggi tengono catturati molti esseri; sazia il vostro ambiente con forza spirituale ed agisce contro i poteri del male. (9, 25-26)

 

108. Gli uomini sono sempre stati molto occupati con le magnificenze della Terra piuttosto che riflettere sull’importanza che ha la contemplazione spirituale su ciò che è nell’aldilà di questa vita, in modo che avrebbero potuto scoprire la loro essenza. Chi prega, parla con il Padre, e quando domanda, riceve subito la risposta. L’ignoranza degli uomini sullo spirituale è la conseguenza della mancanza di preghiera. (106, 33)

 

109. Andare incontro ad un tempo nel quale sapere dare alla vostra anima nel giusto modo, ed al mondo ciò che gli spetta. Sarà un tempo della vera preghiera, un’adorazione di Dio libera da fanatismo, nel quale pregate prima di ogni impegno, nel quale sapete conservare ciò che vi è stato affidato.

110. Come potrebbe l’uomo commettere un errore, se invece di fare la sua volontà, prima chiedesse nella preghiera al Padre? Chi prega, vive in collegamento con Dio, conosce il valore dei Benefici che riceve dal Padre suo, e comprende contemporaneamente il senso o lo scopo delle prove che sta attraversando. (174, 2-3)

 

Gli effetti salvifici della vita di preghiera

111. Vi ho detto in tutti i tempi: Pregate. Oggi vi dico che attraverso la preghiera potete ottenere la sapienza. Se tutti gli uomini pregassero, non smarrirebbero mai la via della Luce che era stata da Me presegnalata. Attraverso la preghiera guarirebbero i malati, non ci sarebbero più atei, e la pace ritornerebbe alle anime.

112. Come può essere felice l’uomo, se ha respinto la Mia Grazia? Crede forse che l’Amore, la Misericordia e la Mansuetudine non siano caratteristiche della vita umana? (69, 7-8)

 

113. Sappiate che la parola che non ha amore in sé, non possiede né vita né forza. Mi domandate come potete cominciare ad amare e che cosa dovete fare affinché nei vostri cuori si risvegli questo sentimento, ed Io vi dico: con che cosa dovete cominciare è saper pregare nel modo giusto. Vi porterà più vicino al Maestro e questo Maestro sono Io.

114. Nella preghiera troverete conforto, ispirazione e forza, vi donerà la deliziosa soddisfazione, di poter parlare confidenzialmente con Dio senza testimoni ed intermediari. Dio e il vostro spirito sono uniti in questo dolce momento di confidenza e Benedizioni del dialogo spirituale. (166, 43-44)

 

115. In qualunque momento che avete bisogno di un confidente, un buon amico, rivolgetevi a Me e deponete a Me le sofferenze che potranno essere nei vostri cuori, ed Io vi consiglierò la via migliore - la soluzione che cercate.

116. Quando la vostra anima è abbattuta dai pesi è perché avete peccato. Vi riceverò e nel Mio Giudizio Sarò benevolo, fortificherò la vostra premessa di miglioramento e vi restituirò le Forze perdute.

117. Solo l’adempimento delle Mie istruzioni vi conserverà nella Grazia e nella salute spirituale e corporale. L’esperienza che conquistate, sarà Luce che raccoglierete lentamente nella vostra anima.

(262, 20-21)

 

118. L’anima che comprende di vivere vigile, non devia mai dal sentiero che il suo Signore le ha presegnalato, ed è in grado di impiegare la sua eredità ed i suoi Doni finché ha raggiunto l’alto sviluppo.

119. Questo essere deve procedere nelle prove, perché vive vigile e non si lascia mai dominare dalla materia. Chi veglia e prega, uscirà sempre vittorioso dalle crisi della vita e percorrerà la via della vita con passo fermo.

120. Quanto diverso è il comportamento di colui che dimentica di pregare e di vegliare! Rinuncia liberamente a difendersi con le migliori armi che ho messo nell’uomo che sono la fede, l’amore e la Luce del sapere. E lui che non sente la voce interiore che parla a lui attraverso l’intuizione, la coscienza ed i sogni. Ma il suo cuore e la sua mente non comprendono quel linguaggio e non danno fede al messaggio del suo proprio spirito. (278, 2-3)

 

121. La preghiera è il mezzo rivelato al vostro spirito per giungere a Me con le vostre domande, le vostre preoccupazioni nel desiderio per la Luce. Attraverso questo dialogo potete scacciare i vostri dubbi e strappare il velo che nasconde un qualche mistero.

122. La preghiera è l’inizio del dialogo da spirito a Spirito, che nei tempi in arrivo fiorirà e porterà frutti a questa umanità.

123. Oggi ho rivelato tutto questo al popolo che Mi ascolta, affinché fosse il segnavia del tempo della spiritualizzazione. (276, 18-19)

 

Il potere della preghiera

124. Quando uno di voi prega, non si rende conto che cosa ottiene nello spirituale con i suoi pensieri. Perciò dovete sapere che, quando pregate per il vostro prossimo – per quei popoli che si distruggono nella guerra – il vostro spirito combatte in quei momenti a sua volta una battaglia mentale contro il male, e che la vostra spada, che è per loro pace, ragionevolezza, giustizia ed il desiderio per il bene, colpisce le armi dell’odio, della vendetta e dell’arroganza.

125. Adesso è venuto il tempo nel quale gli uomini si renderanno conto del potere della preghiera. Affinché la preghiera abbia davvero forza e Luce, è necessario che la inviate a Me con amore. (139, 7-8)

 

126. Pensieri e spirito, uniti nella preghiera creano nell’uomo una forza che è superiore ad ogni forza umana.

127. Il debole viene fortificato nella preghiera, il vile viene colmato con coraggio, l’ignaro viene illuminato, il timido diventa intrepido.

128. Quando lo spirito è in grado di cooperare con l’intelletto per raggiungere la vera preghiera, diventa un soldato invisibile che prende temporaneamente distanza da ciò che riguarda il suo essere, si trasporta in un luogo, si libera dall’influenza del corpo e si dedica alla battaglia nel fare del bene, di bandire il male e pericoli, a portare al bisognoso una scintilla di Luce, una goccia di balsamo oppure un soffio di pace.

129. Comprendete in base a tutto ciò che vi dico, quanto potete fare con lo spirito e con l’intelletto in mezzo al caos che ha afferrato questa umanità. Siete in un mondo di pensieri ed idee opposti nel quale infuriano le passioni ed i sentimenti dell’odio impattano, nel quale il pensare è confuso attraverso il materialismo e le anime sono circondate da oscurità.

130. Solo chi ha imparato per mezzo della preghiera ad elevarsi mentalmente e spiritualmente nelle regioni della Luce, le sfere di pace, potrà entrare nel mondo delle battaglie, nel quale si riflettono tutte le passioni umane senza essere vinto ed al contrario lasciare qualcosa di utile per coloro che hanno bisogno della Luce dello spirito. (288, 18-22)

 

131. Imparate a pregare, perché anche con la preghiera potete fare molto del bene, proprio come potete difendervi contro le astuzie. La preghiera è scudo ed arma quando avete nemici, così vi difendete attraverso la preghiera. Ma sappiate che quest’arma non deve ferire o danneggiare nessuno, perché il suo unico compito deve consistere a portare Luce nell’oscurità. (280, 56)

 

132. Le potenze della natura si sono scatenate contro gli uomini. Non dovete avere paura perché sapete, che vi ho dato pieno potere per vincere il male e proteggere il vostro prossimo. Potete comandare a quegli elementi della distruzione, che si fermino, e loro obbediranno. Se rimanete pregando e vegliando, potrete fare miracoli e far stupire il mondo.

133. Pregate sinceramente, create una comunità con il Mio Spirito, ma per questo non cercate un determinato luogo. Pregate sotto un albero, strada facendo, sulla cime di un monte, oppure nell’angolo di un della vostra camera da letto, ed Io discenderò per parlare con voi, per illuminarvi e per darvi Forza. (250, 24-25)

 

134. In Verità vi dico, se foste già uniti nello spirito, nel pensare e volere, basterebbero le vostre preghiere per tenere insieme quelle nazioni che vivono nella preparazione dell’ora in cui si vogliono precipitare una sull’altra. Eliminereste le animosità, sareste un ostacolo per tutti quei cattivi piani del vostro prossimo, sareste come una spada invisibile che vince i potenti, e come un forte scudo che protegge i deboli.

135. L’umanità si fermerebbe per un attimo in vista di queste evidenti dimostrazioni di una Potenza superiore per riflettere e questa le risparmierebbe molti gravi colpi e visitazioni, che diversamente riceverà attraverso la natura ed i suoi elementi. (288, 27)

 

136. Se aveste una grande fede ed un sapere più grande sul potere della preghiera – quante opere della misericordia fareste attraverso la vostra facoltà di pensare. Ma non le avete attribuito tutto il potere che possiede e perciò sovente non vi rendete conto di quello che avete percepito in un attimo e tolto alla vera preghiera.

137. Non vi accorgete che qualcosa di superiore impedisce che nel vostro mondo non scoppi la più disumana delle vostre guerre? Non comprendete che su questo miracolo hanno influenza milioni di preghiere di uomini, donne e bambini, che con i loro spiriti combattono i poter oscuri ed agiscono contro il trambusto di guerra? Continuate a pregare, continuate anche a vegliare, ma mettete in quest’attività tutta la vostra fede di cui siete capaci.

128. Pregate, popolo, e stendete sulla guerra, il dolore e la miseria il mantello della pace dei vostri pensieri, con i quali formate uno scudo sotto la cui protezione il vostro prossimo trovano illuminazione e rifugio. (323, 24-26)

 

L’amore per Dio e per il prossimo come adorazione di Dio

 

139. Sappiate, o Miei nuovi discepoli, che la vostra adorazione e il vostro tributo per il Signore deve essere costante, senza aspettare determinati momenti o giorni per portarli, così come l’Amore del Padre vostro rimane lo stesso. Se però volete sapere come dovete ricordarvi giornalmente delle Mie amorevoli Opere senza cadere nel fanatismo, ve lo dirò: la vostra vita deve essere una costante adorazione per Colui che ha creato tutto, amandovi reciprocamente!

140. Comportatevi così, ed Io vi concederò ciò che Mi chiedete umilmente: che vi siano perdonate le vostre trasgressioni! Io vi consolo e vi dono sollievo, ma vi dico anche questo: quando scoprite i vostri errori e la vostra coscienza vi giudica, allora pregate, correggete i vostri errori, armatevi con forza, affinché non commettiate di nuovo gli stessi peccati e non dobbiate pregare nuovamente Me che Io vi perdoni! La Mia Parola vi istruisce affinché saliate in alto e concediate accesso alla luce e alla spiritualizzazione. (49, 32-33)

141. «Ho sete», dissi a quella folla di popolo che non comprese le Mie Parole e si dilettava nella Mia lotta con la morte. Che cosa potrei dire oggi, quando vedo che non è solo una folla di gente, a tutto il mondo che offende il Mio Spirito senza rendersi conto del Mio dolore?

142. La Mia sete è infinita, immensamente grande, e solo il vostro amore la potrà calmare. Perché invece dell’amore, Mi offrite un culto esteriore? Non sapete che, mentre Io vi chiedo acqua, voi Mi porgete fiele e aceto? (94, 74-75)

143. In verità, vi dico, che proprio quelli che hanno sofferto molto, che Mi hanno ferito sovente, Mi ameranno più ardentemente, poiché dai loro cuori defluirà costantemente un dono offerto in sacrificio alla Mia Divinità. Non saranno certamente dei doni materiali, né salmi o altari terreni. Loro sanno che il dono offerto più compiacente per l’adorazione a Me, sono le opere dell’amore, che fanno per i loro fratelli. (82,5)

144. La vostra preghiera spirituale giunge a Me giorno per giorno, il cui linguaggio la vostra natura terrena non conosce, perché non sono parole pronunciate con le vostre labbra, né fantasie formate dal vostro intelletto. La preghiera dello spirito è così profonda, che è al di là delle facoltà e sensi umani.

145. In ogni preghiera l’anima giunge nelle regioni della luce e della pace dove dimorano alti spiriti, e là si sazia con quell’essenza, e poi ritorna al suo corpo perituro per trasmettergli forza. (256, 63-64)

146. O popolo: a voi è giunto il tempo nel quale dovete imparare a pregare. Oggi non vi dico che dovete cadere a terra, non vi insegno a pregare con le vostre labbra oppure ad invocarMi con parole scelte in belle preghiere. Oggi vi dico: rivolgetevi mentalmente a Me, elevate il vostro spirito, ed Io discenderò sempre per rendervi percettibile la Mia presenza! Se non sapete parlare con il vostro Dio, Mi basterà il vostro pentimento, i vostri pensieri, il vostro dolore, Mi basterà il vostro amore.

147. Questo è il linguaggio che a Me piace sentire, che comprendo, il linguaggio senza parole, quello della veridicità, della sincerità. Questa è la preghiera che vi ho insegnato in questo Terzo Tempo.

148. Sempre, quando avete fatto una buona opera, percepirete la Mia pace, la Mia tranquillità e la speranza, perché poi il Padre vi è di nuovo vicino. (358, 53-55)

149. Io aborrisco tutto ciò che è vanità e sfarzo umani, perché al Mio Spirito arriva solamente ciò che è spirituale, che è nobile e generoso, il puro ed eterno. Ricordatevi che ho detto alla donna della Samaria: «Dio è Spirito, e coloro che Lo adorano lo devono adorare nello spirito e nella verità». CercateMi nell’infinito, nel puro, e là Mi troverete.

150. Perché offrirMi ciò che ho creato per voi? Perché Mi regalate fiori, se non sono opera vostra? Se invece Mi offrite opere dell’amore, della misericordia, del perdono, della giustizia, dell’aiuto per il vostro prossimo, allora questo tributo sarà senz’altro spirituale e si eleverà al Padre come una carezza, come un bacio, che i figli mandano al loro Signore dalla Terra. (36, 26 + 29)

151. Non voglio nemmeno che limitiate la vostra adorazione a Dio a spazi materiali per le assemblee, perché allora rinchiudereste il vostro spirito e non gli lascereste dispiegare le sue ali per conquistare l’eternità.

152. L’altare che vi lascio per celebrare su questo il servizio religioso, che Mi aspetto, è la vita stessa senza alcuna limitazione al di là di tutte le religioni, di tutte le Chiese e sette, perché si fonda sullo spirituale, sull’eterno, sul divino. (194, 27-28)

 

Il dialogo tra Dio e l’uomo

 

153. Oggi vengo a voi con un insegnamento che – una volta compreso – …è il più facile da adempiere, anche se per il mondo può sembrare che sia impossibile da realizzare. V’insegno il sevizio religioso dell’amore per Dio attraverso la vostra vita, attraverso le vostre opere e la vostra preghiera spirituale, che non sia pronunciata da labbra in un determinato luogo, né ha bisogno di azioni di culto o immagini perché sia ispirata. (72, 21)

154. Mentre gli uomini volevano riconoscere in Me un Dio lontano, inavvicinabile, Mi sono prefissato di dimostrare loro che Io sono loro più vicino che le ciglia dei loro occhi.

155. Loro pregano in modo meccanico, e se non vedono subito realizzato tutto ciò per cui hanno pregato in modo insistente, esclamano scoraggiati: “Dio non ci ha esaudito!”

156. Se sapessero pregare, se unissero cuore e intelletto con il loro spirito, potrebbero sentire e percepire la voce divina del Signore, nonché la Sua presenza a loro molto vicina. Ma come vogliono percepire la Mia presenza, se Mi pregano per mezzo di culti esteriori? Come dovrebbero ottenere che il loro spirito diventi sensibile, se adorano persino il loro Signore con immagini sono fatte dalle loro mani?

157. Io voglio che comprendiate che vi sono molto vicino, che potete facilmente unirvi con Me, sentirMi e ricevere le Mie ispirazioni. (162, 17-20)

158. Esercitatevi nello stare in silenzio, che è utile all’anima vostra affinché ritrovi il suo Dio. Questo silenzio è come una fonte del sapere, e tutti coloro che vi entrano, sono colmati con la chiarezza della Mia Sapienza. Il silenzio è come un luogo circondato da un muro indistruttibile, al quale ha accesso solo lo spirito. L’uomo porta costantemente in sé la conoscenza del luogo segreto nel quale può riunirsi a Dio.

159. Il luogo nel quale vi trovate non ha importanza, potete unirvi con il vostro Signore ovunque, sia che vi trovate sulla cima a un monte oppure nella profondità di una valle, nell’irrequietezza di una città, nella pace della casa oppure in mezzo ad una battaglia. Se Mi cercate nell’interiore del vostro santuario nel profondo silenzio della vostra elevazione, si apriranno immediatamente le porte del tempio universale e invisibile, affinché vi sentiate davvero nella Casa del Padre vostro, che c’è in ogni spirito.

160. Quando il dolore delle prove vi schiaccia, e le sofferenze della vita distruggono i vostri sentimenti, quando sentite l’ardente desiderio di raggiungere un po’ di pace, allora ritiratevi nella vostra cameretta, oppure cercate il silenzio, la solitudine dei campi; là rivolgete il vostro spirito in alto, guidato attraverso la coscienza, ed interiorizzatevi. Il silenzio è il regno dello spirito, un regno che è invisibile per gli occhi fisici.

161. Nel momento dell’entrata nelle stasi spirituali, si ottiene che i sensi superiori si risvegliano, arriva l’intuizione, s’illumina l’ispirazione, il futuro si lascia presagire, e la vita spirituale riconosce ciò che è lontano e rende possibile ciò che prima sembrava irraggiungibile.

162. Se volete entrare in questo santuario, in questa camera del tesoro, voi stessi dovete preparare la via, perché solo con una vera purezza potrete penetrare in essa. (22, 36-40)

163. E’ necessario che i Miei profeti si elevino di nuovo per ammonire l’umanità, poiché, mentre esistono dei popoli che si distruggono, si abbagliano di ambizione e potere, coloro che hanno ricevuto la Mia luce temono e condannano l’umanità in modo imparziale per prendere decisi il loro compito e portare oltre il buon messaggio.

164. Se gli uomini sapessero pregare con lo spirito, sentirebbero la Mia voce, riceverebbero la Mia ispirazione. Invece, ogni volta che pregano secondo le usanze, sui loro occhi spirituali giace un velo che nasconde loro la luce della Mia presenza. Io devo venire dagli uomini nei momenti nei quali il loro corpo riposa, per risvegliare il loro spirito e parlare con loro. E’ Cristo che penetra nei vostri cuori come un ladro nella notte, per seminare in loro il seme del Suo Amore. (67. 29)

165. Imparate a pregare e, allo stesso tempo, a meditare, affinché in ognuno di voi venga alla Luce la conoscenza e la comprensione. (333, 7)

166. Spiritualità è libertà. Perciò coloro che Mi sentono attualmente e che hanno compreso il senso di questo insegnamento liberatorio, vedono come davanti a loro si apre un’ampia valle nella quale combattere, e della quale daranno testimonianza che è giunto il tempo in cui Dio, l’onnipotente Creatore, è venuto per introdurre il dialogo tra Sé e l’uomo. (239, 8)

167. L’Insegnamento di Cristo era spirituale, ma l’uomo l’ha circondato con riti e formule, per portarlo nel campo della comprensione dell’anima con una minima elevazione.

168. Siete entrati nel tempo delle grandi rivelazioni dello Spirito, nel quale scomparirà ogni culto materiale, che è dell’inganno e dell’imperfezione, nel quale ognuno, per mezzo del suo spirito, riconoscerà il suo Dio che è tutto spirito. Su questa via scoprirà la forma del perfetto dialogo. (195, 77-78)

169. Quando gli uomini, un giorno, avranno imparato a tenere il dialogo con lo Spirito, non avranno più bisogno di aprire dei libri, oppure fare delle domande.

170. Oggi domandano ancora a coloro cui credono sappiano più di loro, oppure sono alla ricerca di scritti e di libri, …nel desiderio di trovare la verità. (118, 37)

171. Se imparaste a meditare giornalmente per breve tempo, e se le vostre meditazioni riguardassero la vita spirituale, scoprireste tante infinite spiegazioni e rivelazioni, da non poterle ricevere in nessun altro modo.

172. Il vostro spirito possiede già abbastanza luce per interrogarMi, come anche per ricevere la Mia risposta. Lo spirito dell’uomo ha già raggiunto una grande elevatezza di sviluppo. Osservate il vostro prossimo in condizioni modeste, i quali, nonostante la loro mancanza di conoscenze, vi sorprendono con le loro profondissime osservazioni, come anche con il modo chiaro nel quale spiegano ciò che per molti altri è qualcosa di inspiegabile. Essi, traggono questo, forse da un libro oppure da scuole? No, ma dall’intuizione oppure dalla necessità di scoprire il dono della meditazione che è quella parte della preghiera spirituale. Nelle loro faccende, protette da influenze o pregiudizi, hanno scoperto la via di entrare in collegamento con il vero;  tutti questi, sono coloro che hanno meditato sulla vera essenza della vita, che hanno ricevuto la luce spirituale nella loro facoltà d’intelletto, gli uni di più, gli altri di meno. (340, 43-44)

173. ChiedeteMi in cosa consiste la preghiera, ed Io vi rispondo: permettete al vostro spirito che si elevi liberamente al Padre, datevi con totale fiducia e fede a quella volontà di accogliere nel cuore e nella mente le impressioni che vengono accolte tramite lo spirito;  affermate con vera umiltà la Volontà del Padre! Chi prega in questo modo, gioisce in ogni momento della sua vita la Mia presenza, e non si sente mai nel bisogno. (282, 11)

174. Nel più puro del suo essere, nello spirito, scriverò in questo tempo la Mia Legge, farò sentire la Mia voce, erigerò il Mio tempio, poiché, quello che non è nell’interiore dell’uomo, quello che non è nel suo spirito, è come se non esistesse.

175. Sia che si costruiscono gigantesche chiese materiali in Mio onore, oppure se Mi si offrono festeggiamenti e cerimonie colmi di sfarzo, …questi doni di sacrificio non Mi raggiungeranno, perché non sono spirituali. Ogni culto esteriore porta in sé, sempre, vanità ed esibizione; invece il dono del sacrificio nel segreto, quello che il mondo non vede e che Mi offrite, da spirito a Spirito – giunge a Me in base alla sua modestia, alla sua sincerità, alla sua veridicità, cioè: perché è sorto dalla spirito!

176. Riportate alla mente quella parabola che vi è stata data nel “Secondo Tempo” e che è nota come la parabole del fariseo e del doganiere, ed ammetterete che il Mio insegnamento è sempre stato lo stesso in tutti i tempi. (280, 68)

177. Voi sapete che alcuni vengono amati senza meritarlo? Io vi amo così! DateMi la vostra croce, dateMi la vostra afflizione, dateMi le vostre speranze fallite, dateMi il grave peso che portate! Io vi risolvo tutti i dolori. Sentitevi liberi dai vostri pesi, affinché diventiate felici! Entrate nel santuario del Mio Amore e restate in silenzio davanti all’altare dell’universo, affinché il vostro spirito possa dialogare con il Padre nel più bel linguaggio: quello dell’amore! (228, 73)

 

[indice]

Cap. 18

Opere della Misericordia e il significato centrale dell’amore

 

La benedizione retroattiva di buone opere

1. Osservate tutti i generi della miseria umana, del dolore, del bisogno ed alla vista del dolore che vi circonda ovunque, fate diventare il vostro cuore sempre più sensibile.

2. Quando sentite nel più interiore del vostro essere una spinta di generosità e nobiltà di fare del bene, allora lasciate prendere il sopravvento a questo impulso ed annunciarsi. E’ lo spirito che comunica il suo messaggio, perché ha trovato il suo corpo spirituale, cioè la sua anima, volenterosa e pronta. (334, 3-4)

 

3. Badate che l’attività d’amore fra i vostri sforzi stia al primo posto e non pentitevi mai di essere stati benefattori; perché attraverso questa virtù avrete raggiunto le più grandi soddisfazioni e sentimenti di felicità e contemporaneamente anche tutta la sapienza, forza ed elevazione che brama ogni spirito nobile.

4. Attraverso la misericordia nei confronti del vostro prossimo purificherete la vostra anima ed in questo modo pareggerete tutte le colpe. Nobiliterete la vostra vita umana ed aumenterete la vostra vita spirituale.

5. Quando poi arriverete una volta alla porta alla quale tutti busserete una volta, la vostra beatitudine sarà molto grande, perché sentirete la chiamata del benvenuto che il mondo spirituale vi offrirà, che vi benedirà e vi chiamerà all’opera del rinnovamento e della spiritualizzazione. (308, 55-56)

 

6. Vi dico: Benedetti siano quei Miei operai che sono in grado di percepire insieme la sofferenza di coloro che hanno perduto la loro libertà o salute, e che li visitano e consolano. Perché un giorno si incontreranno di nuovo – sia in questa o nell’altra vita - , e non sapete se questi poi non abbiano più salute, maggior libertà e più Luce che coloro che hanno portato loro il messaggio dell’amore in una prigione o in un ospedale. Allora si mostreranno riconoscenti nella loro gratitudine e tenderanno la mano a colui che glie l’ha teso in un altro tempo.

7. Quel momento, quando avete portato vicino al loro cuore la Mia parola – quel momento, in cui la vostra mano è passato sulla loro fronte ed avete fatto loro pensare a Me e fatto sentire Me, ciò non verrà mai cancellato dal loro spirito, tanto meno come nella loro mente il vostro volto e la vostra voce fraterna non cadrà mai in dimenticanza, per cui vi riconosceranno ovunque vi possiate trovare. (149, 54-55

 

8. Così come il soffio del vento e come il sole vi accarezza, così, popolo Mio, dovete accarezzare il vostro prossimo. Questo è il tempo nel quale sono presenti in sovrabbondanza bisognosi e sofferenti la miseria. Comprendete che colui che vi chiede un piacere, ci concede la grazia di essere utile per altri e di lavorare per la vostra redenzione. Vi offre l’opportunità di diventare misericordioso e con ciò simile al vostro Padre. Perché l’uomo è nato per spargere sul mondo la semenza del bene. Comprendete quindi che, chi vi chiede, vi fa un piacere. (27, 62)

 

Vera e falsa beneficenza

9. O discepoli, il vostro compito più sublime sarà quello dell’attività d’amore! Sovente lo farete di nascosto senza vanteria, senza far sapere alla mano sinistra ciò che ha fatto la destra. Ma ci saranno occasioni nelle quali la vostra attività d’amore dev’essere vista dal vostro prossimo, affinché imparino a prenderne parte.

10. Non vi preoccupate per via della ricompensa! Io sono il Padre Che ricompensa le opere dei Suoi figli con Giustizia senza dimenticarne nemmeno uno singolo.

11. Vi ho detto che, se darete un bicchiere d’acqua con vero amore, non rimarrà non ricompensato.

12. Beati coloro che Mi dicono quando arrivano da Me: “Signore, non mi aspetto niente per le mie opere; mi basta l’esistenza e di sapere che sono figlio Tuo, e già il mio spirito è colmo di felicità.” (4, 78,81)

 

13. Non coltivate desideri egoistici mentre pensate solo alla vostra spiritualizzazione e alla vostra ricompensa; perché la vostra delusione sarà molto grande, quando vi trovate nello spirituale, perché scoprirete che in realtà non vi siete elaborati nessuna ricompensa.

14. Affinché comprendiate meglio ciò che vi voglio dire, vi dò il seguente esempio: Ci sono e ci saranno sempre uomini e donne che si prendevano a cuore a fare opere di beneficenza fra il loro prossimo, e nonostante ciò, quando venivano a Me, non potevano mostrarMi meriti per la loro beatitudine spirituale. Quale ne era il motivo? Vi potete immaginare che erano vittime di una ingiustizia da parte del loro Padre? La risposta è semplice, discepoli: non potevano raccogliere niente di buono per sé, perché le loro opere non erano sincere. Perché quando stendevano la loro mano per dare qualcosa, non lo hanno mai fatto per un vero sentimento di misericordia nei confronti di colui che soffre, ma mentre pensavano a sé stessi, alla salvezza della loro anima, alla loro ricompensa. Vi dico che colui che non ha sincerità ed amore in sé, non semina la Verità e non si conquista nessuna ricompensa.

15. L’evidente beneficenza vi può creare sulla Terra certe soddisfazioni che sorgono dall’ammirazione che stimolate, e della lusinga che sentite; ma ciò che sembra non raggiunge il Mio Regno, là arriva soltanto il veritiero. Là arriverete tutti senza poter nascondere la minima macchia o impurità. Perché prima che possiate comparire dinanzi a Dio, dovrete deporre i mantelli di gala, corone, insegne, titoli e tutto ciò che appartiene al mondo, per comparire dinanzi al sommo Giudice quali anime semplici, che dinanzi al Creatore devono dare giustificazione per il compito che era affidato a loro. (75, 22-24)

 

16. Chi vorrebbe essere volentieri utile per amore per il suo prossimo, si dedica al bene su una qualsiasi delle molte vie che la vita offre. Lui sa che è un essere d’uomo, che si deve trovare pronto per essere impiegato dalla Volontà di Dio per mete molto alte. Io voglio che voi, o discepoli, raggiungiate il sapere, affinché liberiate dai loro errori coloro che hanno perduto la via allo sviluppo verso l’alto.

17. Il vero amore – quello che va oltre i sentimenti del cuore, è il frutto della sapienza. Vedete, come nella Mia parola semino Sapienza nel vostro mondo immaginario e dopo aspetto il frutto del vostro amore.

18. Esistono molti modi di fare del bene, molti modi di consolare e di servire. Tutti sono espressione dell’amore, che è unico – l’Amore che è la Sapienza dello Spirito.

19. Certi potranno camminare sulla via della scienza, altri su quella dello spirito, di nuovo altri essere determinati dal sentimento, ma dall’insieme di tutti risulterà l’armonia spirituale. (282, 23-26)

 

Attività d’amore spirituale e materiale

20. Quando siete poveri materialmente e per questo motivo non potete aiutare il prossimo, allora non affliggetevi. Pregate ed Io provvederò che là dove non c’è niente, risplenda la Luce e si faccia pace.

21. Il vero amore per il prossimo che sorge dalla compassione, è il miglior dono che potete dare al bisognoso. Se nel dare una moneta, un pezzo di pane o un bicchiere d’acqua, non avete il sentimento dell’amore per il vostro prossimo – in Verità vi dico, allora non avete dato niente, allora sarebbe meglio per voi non separarvi da ciò che date.

22. Quando vuoi tu, o umanità, imparare a conoscere il potere dell’amore? Fino ad oggi non hai mai fatto uso di quella forza che è l’origine della Vita. (306, 32-33)

 

23. Non vedete nemici, ma fratelli in tutti coloro che vi circondano. Non esigete per nessuno la punizione; siate clementi, affinché diate un esempio del perdono e non sorgano rimorsi di coscienza nella vostra anima. Serrate le labbra e lasciate a Me di rimettere a posto la vostra faccenda.

24. Guarite i malati, restituite la ragione agli smarriti. Scacciate gli spiriti che offuscano l’intelletto e provvedete che ambedue riconquistino la Luce che hanno perduto. (33, 58-59)

 

25. Discepoli: quel principio che vi ho insegnato nel ‘secondo Tempo’: amatevi l’un l’altro, è da impiegare su tutte le azioni della vostra vita.

26. Certi Mi dicono: “Maestro, come posso amare il mio prossimo, dato che sono un essere insignificante, la cui vita è colmato con lavoro corporeo?”

27. A questi Miei figli allievi dico: persino con questo lavoro corporeo che è apparentemente senza significato, potete amare il vostro prossimo, se fate il vostro lavoro con il desiderio di servire il vostro prossimo.

28. Immaginatevi quando sarebbe bella la vostra vita, se ogni uomo lavorasse con il pensiero di fare del bene e di unire il suo piccolo sforzo con quello degli altri. In Verità vi dico, allora non esisterebbe più nessuna miseria. Ma la Verità è che ognuno lavora per sé, pensa a sé ed al massimo ancora ai suoi.

29. Voi tutti dovete sapere che nessuno può bastare a sé stesso, e che ha bisogno degli altri. Voi tutti dovete sapere che siete profondissimamente legati ad una missione universale, che dovete adempiere uniti – ma non uniti attraverso obblighi terreni, ma attraverso sentimenti, attraverso ispirazione ed ideali, con una Parola: attraverso l’amore reciproco. Il frutto sarà poi per tutti. (334, 35-37)

 

30. Dico a voi allievi nella Mia Legge dell’Amore che, se non potete fare opere perfette come quelle che ho fatto in Gesù, allora vi dovete almeno sforzare nella vostra vita, per avvicinarvi ad esse. A Me basta vedere un po’ di buona volontà, di emularMi, ed un poco d’amore per il vostro prossimo, e già vi assisto e rivelo la Mia Grazia ed il Mio Potere sulla vostra via.

31. Non sarete mai soli nella battaglia. Dato che non vi lascio soli quando siete schiacciati dal peso dei vostri peccati – credete forse che vi abbandoni, quando percorrete la vostra via sotto il peso della croce di questa missione d’amore? (103, 28-29)

 

Il significato complessivo dell’amore

32. In tutti i tempi il Mio Insegnamento vi ha reso chiaro che il suo essere più intimo è l’amore.

33. L’Amore è l’Essenza di Dio. Da questa Forza attingono tutti gli esseri per vivere; da questa sorse la Vita e tutta la Creazione. L’Amore è l’Origine e la Meta della destinazione di tutto ciò che era stato creato dal Padre.

34. In vista di quella Forza che muove tutto, illumina e vivifica, la morte scompare, si dilegua il peccato, passano le passioni, vengono lavate via le impurità e si perfeziona tutto ciò che è imperfetto. (295, 32)

35. vi ho rivelato la Mia Esistenza ed il motivo per la vostra. Vi ho svelato, che il Fuoco che dona la Vita ed anima tutto, è l’Amore. E’ l’Origine da cui sono sorte tutte le forme di vita.

36. Vedete: Voi siete nati dall’Amore, esistere per Amore, trovate perdono dall’Amore e per Amore sarete nell’Eternità. (135, 19-20)

 

37. L’Amore è l’origine ed il motivo della vostra esistenza, o uomini. Come potete vivere senza questo Dono? CredeteMi, ci sono molti che portano in sé la morte, ed altri che sono malati solo perché non amano nessuno. Il balsamo di guarigione che ha salvato molti, è stato l’amore, ed il Dono divino che risveglia a nuova vita, è pure amore. (166, 41)

 

38. Amate! Chi non ama, porta in sé una profonda tristezza: nel non possedere, non sentire la cosa più bella e più alta nella vita.

39. Era questo che Cristo vi ha insegnato con la Sua vita e la Sua morte e quello che vi ha lasciato nella Sua Parola divina, riassunto in una frase: “Amatevi l’un l’altro con quell’amore che Io vi ho dimostrato.”

40. Verrà il giorno nel quale coloro, che non hanno amato, si libereranno dalla loro amarezza e dal loro pregiudizio, verranno e riposeranno presso di Me, dove ritorneranno alla Vita, quando sentiranno la Mia parola di infinita delicatezza.

41. In Verità vi dico, nell’amore si trova la Mia Forza, la Mia Sapienza e la Mia Verità. E’ come una scala infinitamente lunga che si mostra dagli esseri umani che stanno più in basso fino agli spiriti più alti, che hanno raggiunto la perfezione.

42. Amate, anche se è a modo vostro, ma amate sempre. Non odiate, perché l’odio lascia dietro di sé uno strascico di morte, mentre per amore ci si perdona e si spegne ogni rancore. (224, 34-36)

 

43. Io vi dico: chi non rivela il suo amore nella forma più alta e con assoluta sincerità, non ama. Non avrà un vero sapere e possederà solo molto poco. Ma chi ama con tutta l’anima e con tutte le Forze che gli sono date, porterà e sentirà in sé la Luce della Sapienza, che in realtà è il proprietario di tutto ciò che lo circonda; perché quello che possiede il Padre, è anche proprietà dei Suoi figli. (168, 11)

 

44. L’amore vi darà la sapienza per comprendere quella Verità che altri cercano inutilmente sulle vie aspre della scienza.

45. Permettete che il Maestro vi guidi in tutte le azioni, parole e pensieri. Preparatevi secondo il Suo amabile ed amorevole Esempio, allora rivelerete l’Amore divino. Così vi sentirete vicini a Dio, perché sarete in sintonia con Lui.

46. Quando amate, riuscirete ad essere mansueti, come lo era Gesù. (21, 10-12)

 

47. Chi ama, comprende; chi impara, possiede volontà; chi ha la volontà, può fare molto. Io vi dico, chi non ama con tutto il potere della sua anima, non avrà né l’elevazione spirituale né sapienza, né compirà grandi opere. (24, 41)

48. Non permettete che il vostro cuore diventi orgoglioso, perché simboleggia il fuoco dell’Eternità di Colui dal Quale tutto è proceduto e dove tutto verrà nuovamente vivificato.

49. Lo spirito si serve del cuore per amare per mezzo del corpo. Se amate solo secondo la legge della materia, il vostro amore sarà perituro, perché è limitato. Ma quando amate spiritualmente, quel sentimento somiglia a quello del Padre, Che è eterno, perfetto ed immutabile.

50. Tutta la vita ed ogni cosa creata è in rapporto con lo Spirito, perché possiede Vita eterna. Non limitatevi, amateMi ed amate voi, dato che possedete quella scintilla di Dio dell’ essere” che non conosce limiti nell’amare, che è Dio stesso . (180, 24-26)

 

51. Salite in alto sul sentiero che vi conduce sulla cima del monte, e ad ogni vostro passo comprenderete meglio le Mie istruzioni e vi perfezionerete sempre di più nell’interpreazione del Messaggio divino.

52. Qual è il linguaggio dello Spirito? E’ l’Amore. L’Amore è il linguaggio universale di tutti gli spiriti. Non vedete che parla anche l’amore umano? Sovente non ha bisogno di parole, parla meglio attraverso azioni, attraverso pensieri. Se già l’amore umano si esprime così – come sarà allora il suo linguaggio, quando vi perfezionate nelle Mie Leggi? (316, 59-60)

 

53. Se riflettete sul fatto che Io sono la Sapienza – quella Sapienza sorge dall’Amore, Quando Mi riconoscete come Giudice – quella Giurisdizione si fonda sull’Amore. Quando Mi considerate potente – la Mia Potenza riposa sull’Amore. Quando sapete che Io sono eterno – la Mia Eternità proviene dall’Amore, perché questa Vita è e rende immortale la vita dello spirito.

54. L’Amore è Luce, è Vita e Sapere. E vi ho dato questo seme sin dal principio dei Tempi – l’unico che Io come perfetto Seminatore ho seminato sui campi che sono i vostri cuori. (222, 23)

 

Il sommo potere dell’amore

55. O uomini e donne del mondo, che nelle vostre scienze avete dimenticato ciò che vi può rendere saggi e felici: avete dimenticato l’amore che tutto ispira – l’amore che tutto può e cambia tutto! Vivete in mezzo al dolore ed all’oscurità; perché dato che non esercitate l’amore che Io vi insegno, causate la vostra sofferenza corporea o spirituale.

56. Per scoprire e comprendere i Miei Messaggi, dovete dapprima essere buoni e mansueti di cuore – virtù che sono presenti ad ogni anima sin dal momento della sua creazione; ma per poter percepire l’alto sentimento dell’amore, vi dovete spiritualizzare, mentre curate i vostri buoni sentimenti; ma avete voluto avere tutto nella vita, soltanto non l’amore spirituale. (16, 31-32)

 

57. In tutti i tempi avete avuto delle guide che vi hanno insegnato il potere dell’amore. Erano i vostri fratelli più progrediti, con maggiore conoscenza della Mia Legge e maggior purezza nelle loro opere. Vi hanno dato un esempio di forza, amore ed umiltà, quando hanno scambiato la loro di confusioni e peccati con un’esistenza che era dedicata al bene, al sacrificio ed al fattivo amore per il prossimo.

58. Dall’infanzia fino nell’alta età avete chiari esempi di tutto ciò che si ottiene con l’amore, e delle sofferenze, che sono causate dalla mancanza di amore per il prossimo; ma voi, più insensibili che le rocce – non avete saputo imparare dagli insegnamenti ed esempi che vi dà la vita quotidiana.

59. Avete una volta osservato come persino i rapaci reagiscono soavemente ad una chiamata d’amore? Nello stesso modo possono reagire gli elementi, le forze della natura – tutto ci che esiste nel mondo materiale e spirituale.

60. Perciò vi dico che dovete benedire tutto con l’amore, nel Nome del Padre e Creatore del Cosmo.

61. Benedire significa saziare. Benedire è sentire il bene, di dirlo e di darlo oltre. Benedire significa pervadere con pensieri d’amore tutto ciò che vi circonda. (14, 56-60)

 

62. In Verità vi dico, l’Amore è il Potere immutabile che muove l’Universo. L’Amore è l’Origine ed il senso della Vita.

63. Oramai introduco per tutti un tempo di resurrezione spirituale – un tempo in cui porterò alla fioritura quella semenza benedetta dell’Amore, che dall’alto di una Croce ho effuso sul mondo e con ciò vi ho annunciato che, se gli uomini si amano, come ve l’ho insegnato, la morte sarebbe stata eliminata dal mondo ed al suo posto regnerebbe quella vita sugli uomini e si annuncerebbe in tutte le loro opere. (282, 13-14)

 

[indice]

 

V – Forme di Rivelazione e sull’operare di Dio

 

Capitolo 19

La Trinità di Dio

 

L’unione di Dio con Cristo e lo Spirito Santo

1. La Luce della Mia parola unirà gli uomini in questo ‘terzo Tempo’. La Mia Verità risplenderà in ogni mente e farà scomparire con ciò le differenze delle confessioni di fede e culti.

2. Mentre oggi alcuni Mi amano in Geova e rinnegano in Cristo, altri Mi amano in Cristo e non conoscono Geova; mentre certi riconoscono la Mia Esistenza come Santo Spirito, litigano e si dividono altri per via della Mia Trinità.

3. Ed ora domando a questa umanità e coloro che la guidano spiritualmente: Perché vi distanziate reciprocamente, mentre tutti voi vi confessate per il vero Dio? Se Mi amate in Geova, siete nella Verità. Se Mi amate attraverso Cristo – Egli è la Via, la Verità e la Vita. Se Mi amate come Santo Spirito, vi avvicinate alla Luce.

4. Avete solo un unico Dio, solo un unico Padre. Non esistono tre Persone divine, che esistono in Dio, ma solo uno Spirito divino, Che Si è rivelato all’umanità durante tre diversi gradi di sviluppo. Nel penetrare in questa profondità l’umanità nella sua infantilità crede di vedere tre Persone, dove esiste solo un unico Spirito divino. Quando sentite quindi il Nome di Geova, allora pensate a Dio come Padre e Giudice. Quando pensate a Cristo, allora riconoscete in Lui Dio come Maestro, come Amore; e quando cercate di sondare l’Origine del Santo Spirito, allora sappiate che non è mai diverso da Dio, se Egli rivela una tale profonda Sapienza ai Suoi discepoli che sono più progrediti.

5. Se avessi trovato l’umanità del ‘primo Tempo’ così sviluppata com’è oggi, Mi sarei rivelato a lei come Padre, come Maestro e come Santo Spirito; allora gli uomini non avrebbero visto tre Divinità, dov’è solo Una. Ma non erano in grado di interpretare in modo giusto il Mio Insegnamento, e sarebbero stati confusi e rimasti lontani dalla Mia Via, per continuare a creare, secondo le loro immaginazioni, piccoli ed accessibili déi.

6. Appena gli uomini ammettono ed accettano questa Verità, a loro dispiacerà che si sono reciprocamente fraintesi per via di un errore che con un po’ d’amore avrebbero evitato.

7. Se Cristo è l’Amore, potete allora credere che Egli Sia indipendente da Geova, mentre Io sono appunto l’Amore?

8. Se il Santo Spirito è la Sapienza, credete allora, che questo Spirito esiste indipendentemente da Cristo, mentre Io sono appunto la Sapienza?

Credete che la “Parola” ed il Santo Spirito siano due?

9. E’ sufficiente di conoscere solo qualcosa da quella Parola che Gesù ha insegnato all’umanità, che esiste solo un Dio e vi Sarà eternamente solo Uno. Per questo ho detto per mezzo di Lui: “Chi conosce il Figlio, conosce il Padre, perché Egli è in Me ed Io in Lui.” Più tardi, quando Egli ha annunciato che ritornerà in un altro tempo agli uomini, non ha solo detto: “Ritornerò”, ma ha promesso di mandare lo Spirito Santo, lo Spirito del Consolatore, lo Spirito della Verità.

10. Perché Cristo dovrebbe venire separato dallo Spirito Santo? Non potrebbe portare con Sé nel Suo Spirito la Verità, la Luce e la Consolazione? (1, 66 – 70, 73-76)

 

11. Io sono il vostro Maestro; ma non vedeteMi separato dal Padre, perché Io sono il Padre.

12. Non esiste nessuna differenza fra il figlio ed il Santo Spirito, perché il Santo Spirito ed il Figlio sono un unico Spirito, e Questo sono Io.

13. Vedete nelle Mie Rivelazioni oltre tutti i tempi un unico Dio, il Quale vi ha insegnato tramite molteplici e diverse Lezioni : un unico Libro con molte pagine. (256, 4)

 

I tre modi sulla rivelazione di Dio

14. Ora sapete il motivo perché il Padre Si è rivelato in tre tappe e comprendete anche l’errore degli uomini in riferimento al concetto trinità.

15. Non provate più a darMi nella vostra immaginazione una figura umana, perché non esiste nessuna figura nel Mio Spirito, tanto meno quando l’Intelligenza, l’Amore o la Sapienza hanno figura (o una forma).

16. Vi dico questo, perché molti Mi immaginano nella figura di un vegliardo, quando pensano al Padre; ma Io non sono un uomo vecchio, perché sono al di fuori del tempo, il Mio Spirito non ha età.

17. Quando pensate a Cristo, formate subito nella vostra mente l’immagine corporea di Gesù. Ma Io vi dico, che Cristo l’Amore divino nato nella carne, la Mia parola diventata carne, quando ha lasciato l’involucro corporeo, Si è fuso con il Mio Spirito dal Quale era proceduto.

18. Ma quando parlate dello Spirito Santo, impiegate il simbolo della colomba, per cercare di immaginarVelo in una qualche forma. Ma Io vi dico, che è finito il tempo dei simboli, e che per questo motivo quando sentite l’influenza del Santo Spirito, Lo ricevete come Ispirazione, come Luce nel vostro spirito, come chiarezza, che dissolve incertezze, misteri ed oscurità. (39, 42, 44-47)

 

19. Di epoca in epoca gli uomini hanno di Me una immaginazione sempre più chiara. Coloro che hanno imparato a conoscerMi attraverso Cristo, hanno una immaginazione più vicina alla Verità che quelli che Mi conoscono solo attraverso la Legge di Mosè. Quel Dio, il Quale le schiere di uomini hanno seguito ed obbedito per paura della Sua Giustizia, più tardi veniva cercato come Padre e Maestro, quando nei loro cuori germogliava il seme dell’Amore di Cristo. (112, 3)

 

20. Io sto al di sopra dei tempi, al di sopra di tutto il creato, il Mio Spirito divino non è sottoposto allo sviluppo. Io sono eterno e perfetto – non come voi, che avete molto bene un inizio, che siete assolutamente sottoposti a leggi dello sviluppo ed oltre a questo sentite il decorso dei tempi nel vostro essere.

21. Perciò non dite che il Padre appartiene ad una epoca, Cristo ad un’altra e lo Spirito Santo nuovamente ad un’altra. Perché il Padre è eterno e non appartiene a nessuna epoca, ma Suoi sono i tempi, e come Cristo, quando era scomparso come Uomo, è Dio stesso , proprio come lo Spirito Santo, che non è nessun’altro che il vostro Padre stesso , il Quale prepara fra di voi la Sua più alta forma di Rivelazione, cioè senza l’aiuto di un qualsiasi mediatore. (66, 43)

 

22. Vi ho spiegato che ciò che voi chiamate Padre, è l’assoluta Potenza di Dio, del Creatore universale, dell’unico Increato; che Colui che voi chiamate “Figlio, è Cristo, cioè la Rivelazione del perfetto Amore del Padre per le Sue creature, e che ciò che voi chiamate “Spirito Santo”, è la Sapienza che Dio vi manda in questo tempo come Luce, nella quale il vostro spirito è in grado di comprendere meglio le Mie Rivelazioni.

23. Quella Luce dello Spirito Santo, quella Sapienza di Dio, regnerà presto in questa terza epoca, che vedete sorgere ed illuminerà il pensare di una umanità, che ha bisogno di spiritualità, che ha sete di Verità e fame d’Amore.

24. Altrettanto vero è, popolo, che agli uomini Si è rivelato un unico Dio, anche se sotto tre diversi aspetti: se nelle Opere del Padre in quella prima epoca di tempo cercate l’Amore, lo troverete; e quando cercate la Luce della Verità, la scoprirete pure, così come nelle Opere e Parole di Cristo non incontrerete solo l’Amore, ma anche la Potenza e la Sapienza. Che cosa ci sarebbe allora di così strano, se nelle Opere dello Spirito Santo in questo tempo scoprireste sia la Forza, la Legge e la Potenza, come anche l’Amore, la Delicatezza ed il Balsamo di guarigione? (293, 20-21, 25-26)

 

25. Legge, Amore, Sapienza – queste sono le tre forme di Rivelazione, nelle quale Mi sono mostrato all’uomo, affinché abbia sulla sua via di sviluppo una ferma convinzione ed una perfetta conoscenza del suo Creatore. Queste tre fasi di Rivelazione si distinguono l’una dall’altra, ma tutte hanno una e la stessa origine, e nel loro insieme sono l’assoluta Perfezione. (165, 56)

 

26. In Me c’è il Giudice, il Padre ed il Maestro – tre diverse fasi di Rivelazione in un unico Essere, tre Centrali di Forza ed unica Essere.Essenza: Amore. (198, 40)

 

27. Io sono Geova, Che vi ha liberato dalla morte in tutti i tempi. Io sono l’unico Dio, il Quale vi ha parlato in tutti i tempi. Cristo è la Mia “Parola”, che ha parlato a voi tramite Gesù. Egli vi ha detto: “Chi conosce il Figlio, conosce il Padre”. E lo Spirito Santo che vi parla oggi, sono Io; perché esiste solo uno Spirito Santo, solo una “Parola” e questa è la Mia.

28. Ascoltate, discepoli Miei: Nel ‘primo Tempo’ vi ho dato la Legge, nel secondo vi ho insegnato l’Amore, con il quale dovevate interpretare quei Comandamenti, ed ora in questo ‘terzo Tempo’ vi mando la Luce, affinché penetriate nel senso di tutto ciò che vi è stato rivelato.

29. Perché volete allora assolutamente scoprire tre Divinità là, dove esiste solo uno Spirito divino, che è il Mio?

30. Ai primi uomini ho dato la Legge, e nonostante questo ho annunciato a Mosè che manderò il Messia. Cristo, nel Quale vi ho dato la Mia “Parola”, vi ha detto, quando la Sua Missione sta già terminando: “Io ritorno al Padre, dal Quale Sono proceduto.” Vi ha anche detto: “Il Padre ed Io Siamo Uno.” Ma dopo vi ha promesso di mandarvi lo Spirito della Verità, che secondo la Mia Volontà vi avrebbe illuminato secondo il vostro sviluppo, il Mistero delle Mie Rivelazioni.

31. Ma chi può portare Luce nei Miei misteri e spiegarli? Chi può sciogliere i sigilli del Libro della Mia Sapienza fuori di Me?

32. In Verità vi dico, lo Spirito Santo, che considerate attualmente qualcosa di diverso da Geova e Cristo, non è altro che la Sapienza che annuncio nel vostro spirito, per farvi comprendere, contemplare e sentire la Verità. (32, 22-27)

 

33. Unite nel vostro intelletto e spirito le Mie Rivelazioni come Dio, che vi annunciano la Legge; le Mie Rivelazioni come Padre, che vi svelano il Mio infinito Amore, e le Mie istruzioni come Maestro, che vi rivelano la Mia Sapienza, allora ottenete da tutto questo una Essenza, una divina Intenzione: che venite a Me sul sentiero della Luce spirituale – qualcosa di più che solo una Comunicazione rivolta a voi. Vi voglio condurre nel Mio proprio Regno, dove sono sempre presente in voi, per sempre in voi. (324, 58)

 

34. Non è la prima volta che gli uomini lottano per interpretare una Rivelazione divina oppure ottenere chiarezza in una faccenda, che si presenta ai vostri occhi come un Mistero. Già nel ‘secondo Tempo’ gli uomini si consigliavano dopo la Mia Attività di Predicatore al mondo sulla Personalità di Gesù e volevano sapere, se fosse divino oppure no, se fosse Uno con il Padre oppure una Persona diversa da Lui. Giudicavano ed esploravano la Mia Dottrina in tutti i modi.

35. Adesso divento di nuovo Oggetto di interpretazioni, discussioni, conflitti e ricerche.

36. Si esaminerà, se lo Spirito di Cristo, quando Si annunciava, era indipendente dallo Spirito del Padre; e ci saranno altri che dicono, che era lo Spirito Santo che ha parlato, e non il Padre, né il Figlio.

37. Ma ciò che voi chiamate “Santo Spirito” è la Luce di Dio, e quello che chiamate “Figlio” è la Sua “Parola”. Quando perciò sentite qui questa Parola, quando fate uso del Mio Insegnamento del ‘secondo Tempo’ oppure pensate alla Legge ed alle Rivelazioni del ‘primo Tempo’, allora rendetevi conto che siete alla Presenza del Dio Uno, sentite la Sua Parola e ricevete la Luce del Suo Spirito. (216, 39-42)

 

Dio come Spirito di Creatore e Padre

38. Io sono l’Essenza di tutto il creato. Tutto vive attraverso la Mia infinita Potenza. Io sono in ogni corpo ed in ogni forma. Io sono in ognuno di voi, ma vi dovete preparare e rendere ricettivi,affinché Mi possiate percepire e scoprire.

39. Io sono il Soffio di Vita per tutti gli esseri, perché Io sono la vita. Perciò vi ho reso comprensibile che, se sono presente in tutte le vostre opere, non è necessario produrre una Mia Immagine in argilla o marmo per adorarMi oppure sentirMi vicino a voi. Questa incomprensione ha condotto solamente a sedurre l’umanità all’idolatria.

40. In base alla Mia parola presagite l’armonia che esiste fra il Padre e tutto ciò che è creato, comprendete che Io sono l’Essenza che nutre gli esseri e che voi siete una parte di Me stesso . (185, 26-28)

 

41. Lo Spirito del Padre è invisibile, ma Egli Si rivela in infinitamente tante forme. Tutto l’Universo è solo una manifestazione materiale della Divinità. Tutto ciò che è creato è un riflesso della Verità.

42. Ho circondato l’esistenza degli esseri, che sono figli della Mia Divinità, secondo il luogo che abitano, con una serie di forme di vita nelle quali ho posto la sapienza, la bellezza, la forza vitale e corrispondenza di significato, per dare ad ognuna di queste dimore la dimostrazione più visibile della Mia Esistenza ed una immaginazione della Mia Potenza. Vi faccio notare che il senso della vita consiste nell’amare, nel sapere, nel riconoscere la Verità. (168, 9-10)

 

43. Discepoli, da Me sono sorte tre nature d’essere: la divina, la spirituale e quella materiale. Come Creatore e Proprietario di tutto ciò che è creato posso parlarvi in modo più divino e contemporaneamente più comprensibile. Dato che da Me è proceduta la natura materiale, posso far sentire la Mia Voce e la Mia parola anche corporalmente, per renderMi comprensibile all’uomo.

44. Io sono la Scienza perfetta, l’Origine di tutto, la Causa di tutte le cause e la Luce che tutto illumina. Io sono al di sopra di tutto il creato su tutta l’Erudizione. (161, 35-36)

45. Adesso è il tempo della comprensione, dell’illuminazione dello spirito e dell’intelletto, nel quale l’’uomo Mi cercherà finalmente spiritualmente, perché riconoscerà che Dio non è né una Persona, né una immaginazione di fantasia, ma Spirito illimitato ed assolutamente universale. (295, 29)

 

Cristo, l’Amore e la Parola di Dio

46. Prima che il Padre Si annunciasse all’umanità in Gesù, Egli vi ha inviato le Sue Rivelazioni, mentre Si è servito di forme ed avvenimenti materiali. Sotto il Nome “Cristo” avete imparato a conoscere Colui Che ha annunciato l’Amore di Dio fra gli uomini; ma quando è venuto sulla Terra, Si era già rivelato prima come Padre, per cui non dovete dire, che Cristo era nato nel mondo. – Era Gesù che nasceva, il Corpo nel quale dimorava Cristo.

47. riflettete ed infine Mi comprenderete e riconoscerete che Cristo era già prima di Gesù, perché Cristo è l’Amore di Dio. (16, 6-7)

 

48. Ecco, sono qui da voi e vi dò Forza per lottare per la pace della vostra anima. Ma in Verità vi dico, già prima che l’umanità ha imparato a conoscerMi,, vi ho illuminato dall’Infinito e parlato al vostro cuore. Perché dato che sono Uno con il Padre, sono sempre stato con Lui. Dovevano passare delle epoche al di sopra dell’umanità, finché il mondo Mi ha ricevuto in Gesù e sentiva la Parola di Dio, anche se vi devo dire che non tutti che allora sentivano il Mio Insegnamento, avevano la necessaria conoscenza per percepire la Presenza di Dio in Cristo. (300, 3)

 

49. In Geova credevate di riconoscere un Dio spaventoso e vendicativo. Poi il Signore vi ha mandato Cristo, il Suo divino Amore, per liberarvi dal vostro errore; e nonostante ciò l’umanità ignara ed ingarbugliata nel suo peccato crede di vedere un Gesù iracondo ed offeso Colui Che aspetta solo l’arrivo nella “Valle spirituale” coloro che Lo hanno offeso, per dire loro: “Allontanatevi da Me, non vi conosco”; per far loro subito subire i più crudeli tormenti nell’Eternità.

50. E’ ora che comprendiate il senso dei Miei Insegnamenti, affinché nessuno cada in errore. L’Amore divino non vi impedirà di venire a Me; ma se non riparate i vostri errori, sarà l’inesorabile giudice della vostra coscienza che vi dirà che non siete degni di giungere nel Regno della Luce. (16, 46-47)

 

51. Io voglio che siate come il vostro Maestro, per chiamarvi con diritto Miei discepoli. La Mia Eredità consiste d’Amore e Sapienza. Era Cristo che era venuto da voi, ed è Cristo che in questo momento vi parla; ma non cercate di separarMi da Dio, oppure di vederMi al di fuori di Lui, perché Io sono ed ero Uno con il Padre.

52. Vi ho detto che Cristo è l’Amore divino; perciò non provate a separarMi dal Padre. Credete che Egli Sia un Padre senza Amore per i suoi figli? Come vi viene questo pensiero? E’ l’ora che lo riconoscete.ia

53. Nessuno si deve vergognare di chiamare Dio Padre, il Creatore, perché questo è il Suo vero Nome. (19, 57-58)

 

54. In Gesù il mondo vedeva il suo Dio diventato Uomo. Gli uomini ricevevano da Lui solo Lezioni dell’Amore, Insegnamenti di infinita Sapienza, dimostrazioni di perfetta Giustizia, ma mai una Parola di violenza, un atto oppure un segno di rancore. Vedete invece quanto è stato offeso e deriso. Egli aveva il pieno Potere ed ogni Forza nella Sua Mano, come non lo ha tutto il mondo, ma era necessario che il mondo dovesse imparare a conoscere il Padre suo nel Suo vero Essere, nella Sua vera Giustizia e Misericordia.

55. In Gesù il mondo vedeva un Padre Che rinuncia a tutto per i Suoi figli, senza pretendere qualsiasi cosa per Sé; un Padre che perdona le più gravi offese con infinito Amore, senza mai esercitare vendetta, ed un Padre che invece di togliere ai Suoi figli la vita che Lo offendono, perdona loro e con il Suo Sangue segna loro la via alla l oro redenzione spirituale. (160, 46-47)

 

56. Come Uomo Gesù era il vostro Ideale e la realizzazione della perfezione; affinché aveste in Lui un Esempio degno di essere seguito, Egli vi voleva insegnare che dev’essere l’uomo ar diventare simile al suo Dio.

57. Egli è un Dio, e Cristo è Uno con Lui, perché Egli è la “Parola” della Divinità, l’unica Via, attraverso il Quale potete arrivare al Padre che ha creato tutto.

58. Discepoli, Cristo è la più alta manifestazione dell’Amore divino, è la Luce, che è la vita in tutte le religioni dello spirito; la Luce, che irrompe nell’oscurità e che scopre davanti ad ogni sguardo la Verità, risolve i misteri, apre la porta e mostra la via alla Sapienza, all’Eternità ed alla perfezione dello spirito. (91, 32)

 

Lo Spirito Santo – La Verità e la Sapienza di Dio

59. Nella Verità si trova la forza guaritrice e la consolazione, che brama il vostro cuore. Perciò vi ho promesso una volta lo Spirito della Verità come Spirito della Consolazione.

60. Ma è assolutamente necessario avere la fede, per non fermarsi sulla via dello sviluppo, né sentire paura delle prove. (263, 10-11)

 

61. Questa è l’epoca della Luce nella quale la divina Sapienza che è la Luce dello Spirito Santo, illumina persino gli angoli più segreti del cuore e dell’anima. (277, 38)

 

[indice]

Cap. 20

Maria, l’Amore materno di Dio

 

L’esistenza terrena di Maria nell’umiltà

1. Maria è il fiore del Mio Giardino celeste, la cui entità è stata nel Mio Essere.

2. Vedete qui questo fiore, che nasconde la sua bellezza nell’umiltà? Proprio cose era ed è Maria: una fonte inesauribile di bellezza per colui che è in grado di vederla in purezza e riverenza, ed un tesoro in bontà e delicatezza per tutti gli esseri.

3. Maria passava attraverso il mondo e nascondeva la sua entità divina; lei sapeva chi era e Chi era suo Figlio, ma invece di vantarsi di quella Grazia, si dichiarava solo come un serva dell’Altissimo, per uno strumento per i Consigli del Signore. (8, 42-43, 46)

 

4. Maria sapeva che avrebbe ricevuto un Re più grande di tutti i re della Terra. Ma per questo si è forse incoronata come regina fra gli uomini? Le sue labbra annunciavano nelle piazze, strade, nelle semplici capanne o in palazzi, che sarebbe diventata la Madre del Messia, che “l’Unigenito Figliuolo” del Padre sorgerebbe dal suo grembo?

5. Certamente no, popolo Mio: in lei era la più grande umiltà, mansuetudine e Grazia, e la Profezia si è adempiuta. Il cuore di una madre umana fu reso felice e già prima di partorire – a quel momento e dopo durante tutta la vita del Figlio – era la madre più amorevole, che conosceva la destinazione spirituale di Gesù, la Missione che Lui aveva da adempiere fra gli uomini e per la quale era venuto. Non si è mai opposta a questo destino, perché aveva parte nella stessa Opera.

6. Quando a volte versava lacrime, era un pianto di una madre umana, era la natura corporea che sentiva il dolore nel Figlio, sua propria carne.

7. Lei era una discepola del Maestro di suo Figlio? No. Maria non aveva nulla da insegnare a Gesù. Lei era nel Padre stesso e si era incarnata solamente per adempiere quel compito bello e difficile.

8. Questo eccellente cuore di madre si è limitato ad amare solo il suo amatissimo Figlio? Certamente no; attraverso quel piccolo cuore umano si è rivelato il cuore materno in consolazione e parole elevate, in consiglio e benefici, in miracoli, Luce e Verità.

9. Non si è mai messa in vista, non ha mai fraintesa la Parola del Maestro. Ma pure così come lei era ai piedi della mangiatoia che le serviva come culla, così era anche ai piedi della Croce sulla quale morì il Figlio, il Maestro, il Padre di tutta la Creazione e fece il Suo ultimo respiro come Uomo.

10. Così ha adempiuta la sua destinazione come madre umana ed ha dato a tutte le madri ed a tutti gli uomini un maestoso esempio. (360, 28-31)

 

Maria e Gesù

11. Sovente gli uomini si sono domandati perché Gesù, persino dopo che era stato crocifisso, Si è fatto vedere dalla peccatrice Maddalena e poi ha cercato i Suoi discepoli, non si sa invece nulla che avesse visitato Sua Madre. A ciò Io vi dico, che non era necessario di annunciarMi a Maria nello stesso modo come l’ho fatto con gli altri. Perché il contatto fra Cristo e Maria è sempre esistito, già prima che fosse il mondo.

12. Attraverso Gesù Mi sono rivelato all’umanità per salvare peccatori e dopo la Crocifissione Mi sono lasciato osservare per vivificare la fede di coloro che avevano bisogno di Me. Ma in Verità vi dico, Maria – come essere umano la Mia amorevole Madre – non aveva bisogno di lavarsi pura da qualche macchia, e non poteva nemmeno avere una mancanza di fede perché sapeva Chi era Cristo, ancora prima che Gli offrisse il suo grembo materno.

13. Non era necessario umanizzare il Mio Spirito per visitare colei che con la stessa purezza e mansuetudine con cui Mi ha ricevuto nel suo grembo, Mi ha restituito al Regno dal quale ero venuto. Ma chi poteva conoscere il modo nel quale le parlavo nella sua solitudine, e la divina carezza, con la quale circondava la Mia Anima?

14. Così risposi a coloro che Mi avevano posto la domanda, perché sovente pensavano che la prima visita di Gesù sarebbe stata quella a Sua Madre.

15. Quanto doveva essere diversa la forma con cui Mi annunciavo a Maria da quella che usavo per renderMi percettibile da Maddalena e dai Miei discepoli. (30, 17-21)

 

La verginità di Maria

16. Sulla cima del monte sul quale si trova il Maestro, si trova anche Maria, la Madre universale – colei che nel ‘secondo Tempo’ è diventata donna, affinché diventasse realtà il Miracolo dell’incarnazione della “Parola divina”.

17. L’uomo ha giudicato ed esplorato sovente Maria ed anche il modo come Gesù è venuto al mondo, e questi giudizi hanno strappato l’abito della purezza dello spirito materno il cui cuore ha lasciato scorrere il suo sangue sul mondo.

18. In questo tempo ho tirato via i veli dell’ignoto per eliminare i dubbi dell’ incredulo e per dargli conoscenza delle istruzioni spirituali.

19. Gli uomini hanno fatto della Mia Verità che è come una via, molte vie secondarie, sulle quale vanno quasi sempre nell’errore. Mentre certi cercano l’intercessione della Madre celeste, ed altri la disconoscono, il suo mantello dell’amore e della delicatezza avvolge tutti eternamente.

20. Sin dal principio dei tempi ho rivelato l’esistenza della Madre spirituale, della quale parlavano i profeti già prima che sono venuto nel mondo. (228, 1-5)

 

21. Maria era stata inviata per rivelare la sua virtù, il suo esempio e la sua perfetta divinità. Non era una donna come tutte le altre fra le altre. Era una donna creata diversamente, ed il mondo considerava la sua vita, ha imparato a conoscere il suo modo di pensare e di sentire, sapeva della purezza e povertà della sua anima e del suo corpo.

22. Lei è un esempio di sobrietà, altruismo ed amore. Ma anche se la sua vita era conosciuta al mondo di allora ed alle generazione che seguirono, ci sono molti che non riconoscono la sua virtù, la sua verginità. Non si possono spiegare il fatto che era allo stesso tempo vergine e Madre. Il motivo per questo è che l’uomo per natura è miscredente e non sà giudicare le Opere divine con spirito desto. Se studiasse le Scritture e l’incarnazione di Maria e a sondare la vita dei suoi avi, saprebbe infine chi lei è. (221, 3)

 

23. L’Amore più sensibile di Dio per le Sue creature non ha figura. Nonostante ciò nel ‘secondo Tempo’ ha assunto la figura di una donna in Maria, la Madre di Gesù.

24. Comprendete che Maria è sempre esistita, dato che la sua essenza, il suo amore, la sua sensibilità erano già nella Divinità.

25. Gli uomini hanno creato le molte teorie ed errori su Maria! Sulla sua maternità, la sua concezione e la sua purezza. Quanto hanno in ciò bestemmiato!

26. Nel giorno in cui comprendono davvero quella purezza, si diranno: “Per noi sarebbe stato meglio non fossimo mai nati.” Nelle loro anime arderanno lacrime di fuoco. Allora Maria li avvolgerà nella sua grazia, la Madre divina li proteggerà con il suo mantello, ed il Padre perdonerà loro e dirà con infinito Amore:”Vegliate e pregate, perché Io vi perdono, ed in voi perdono e benedico il mondo.” (171, 69-72)

 

L’esempio di Maria per la donna

27. La vita del vostro Maestro è un esempio per tutti gli uomini. Ma dato che alla donna mancava l’istruzione sul suo compito come madre, le è stata mandata Maria come incorporazione della Sensibilità divina, che comparve come donna fra gli uomini, per darvi contemporaneamente l’esempio divino dell’umiltà. (101, 58)

 

28. Benedette le donne: anche voi fate parte dell’apostolato. Fra l’anima dell’uomo e la vostra non esiste nessuna differenza, anche se fisicamente siete diversi e vi differenziate anche nel compito vicendevole.

29. Prendete come Maestro per la vostra anima Gesù e seguiteLo sul sentiero che il Suo Amore ha presegnato. Appropriatevi della Sua Parola ed abbracciate la Sua Croce.

30. Io parlo al vostro spirito con la stessa Parola con la quale parlavo agli uomini perché spiritualmente siete uguali. Nonostante ciò – quando il vostro cuore di donna cerca un esempio per emularlo, quando avete bisogno di perfetti esempi come sostegno, per perfezionarvi nella vita, allora ricordatevi di Maria, osservatela durante tutta la sua vita sulla Terra.

31. Era la Volontà del Padre che venisse scritta dai Miei discepoli la modesta vita di Maria, che loro conoscevano durante tutto il suo agire e si consigliavano con lei.

32. Quella vita – modesta per colui che la conosce – era raggiante sin dalla nascita fino alla fine nel mondo. Maria ha scritto molte pagine di amorevole istruzione con l’umiltà del suo spirito, con la sua infinita sensibilità, con la purezza del suo cuore, con il suo amore per l’umanità, cosa che esprimeva più con il silenzio che con parole, dato che sapeva che Colui, che doveva parlare agli uomini, era Cristo.

33. Lo spirito di Maria era l’Amore materno stesso del Padre, per dare all’umanità il perfetto esempio di umiltà, obbedienza e mansuetudine. Il suo passaggio attraverso il mondo era una traccia di Luce, la sua vita semplice, maestosa e pura. In lei si sono adempiute le profezie che annunciavano, che il Messia sarebbe nato da una vergine.

34. Solo lei ha potuto portare nel suo grembo il Seme di Dio, solo lei era degna di rimanere, dopo l’adempimento del suo compito nei confronti di Gesù, come Madre spirituale per l’umanità.

35. Perciò Maria è il vostro perfetto esempio, donne. Ma rivolgetevi a lei e prendetela come esempio nel suo silenzio, nelle sue opere d’umiltà, nell’infinita auto abnegazione per amore per i bisognosi, nel suo silenzioso dolore, nella sua compassione che perdona tutto, e nel suo amore, che è intercessione, conforto e dolce assistenza.

36. Vergini, mogli, madri, ragazze orfani vedove, donne solitarie che avete un cuore compenetrato dal dolore – chiamate Maria la vostra amorevole Madre che provvede, invocatela in pensieri, ricevetela nell’anima e sentitela nel cuore. (225, 46-54)

 

Maria è l’intercessione, consolatrice e co-redentrice degli uomini

37. Maria passava in silenzio attraverso il mondo, ma ha colmato i cuori con pace, ha fatto intercessione per i bisognosi, ha pregato per tutti e infine ha versato le sue lacrime per il Perdono e la Compassione sull’ignoranza e la scelleratezza degli uomini. Perché non dovreste rivolgervi a Maria, se volete venire al Signore, dato che attraverso di lei avete ricevuto Gesù? Madre e Figlio non erano uniti nell’ora della morte? Non si è mescolato in quel momento il Sangue del Figlio con le lacrime della Madre? (8, 47)

 

38. Dal mondo ho dato in eredità al mondo il Libro della Vita – un Libro che nel corso dei secoli, delle ere ed epoche doveva essere interpretato e compreso dagli uomini. Perciò ho detto a Maria piena di dolore al piede della Croce: “Donna, questo è tuo figlio”, mentre con lo sguardo le indicavo Giovanni, che in questo momento incorporava l’umanità, ma l’umanità spiritualizzata trasformata in un buon discepolo di Cristo.

39. Mi sono rivolto anche a Giovanni con le Parole: “Figlio, questa è tua Madre” – parole che ora vi spiegherò.

40. Maria incorporava la purezza, l’obbedienza, la fede, la sensibilità e l’umiltà. Ognuna di queste virtù è un gradino della scala sulla quale scendevo al mondo, per diventare Uomo in quella santa e pura donna.

41. Quella sensibilità, quella purezza ed amore sono il Grembo divino, nel quale il seme della vita viene fecondato.

42. Quella scala, sulla quale sono disceso a voi per diventare Uomo e per dimorare presso i Miei figli, è la stessa che vi offro, affinché su questa saliate sù a Me, mentre vi trasformate da uomini in spiriti di Luce,

43. Maria è la scala, Maria è il grembo materno. Rivolgetevi a lei, ed incontrerete Me. (320, 68, 73)

 

44. Vi ho lasciato Maria ai piedi della Croce, su quella salita, che ha accolto il Mio Sangue e le lacrime della Madre. Là è rimasta in attesa dei suoi figli, perché sarà lei che toglierà la croce dalle loro spalle ed indicherà loro la via nel Cielo. (94, 73)

 

45. Il messaggio di Maria era il conforto, la delicata provvidenza dell’umiltà e della speranza. Lei doveva venire nel mondo per far conoscere il suo essere materno e per offrire il suo grembo virgineo, affinché in questo la “Parola” diventasse Uomo.

46. Ma la sua missione è finita sulla Terra. La sua vera Patria risiede in questo mondo dell’aldilà, da dove può stendere un mantello della compassione e provvidenza su tutti i suoi figli, da dove può seguire i passi degli smarriti e riversare la sua consolazione celeste sui sofferenti.

47. Molti secoli prima che Maria dovesse venire nel mondo – diventata umana in una donna . per adempiere una destinazione divina, l’ha annunciata un profeta di Dio. Attraverso di lui avete saputo che una vergine avrebbe ricevuto e partorito un Figlio, che verrebbe chiamato Imanuel, che significa: Dio con noi.

48. In Maria, una donna senza macchia, sulla quale è disceso lo Spirito dell’amore materno celeste, si è adempiuta la Profezia divina che era stata annunciata dal profeta.

49. Da allora la conosce il mondo, e gli uomini ed i popoli pronunciano il suo nome con amore, e nel loro dolore chiedono di lei come la loro madre.

50. La chiamate la madre del dolore, perché sapete che il mondo ha spinto nel suo cuore la spada del dolore, e dal loro mondo d’immaginazione no scompare quel volto doloroso e quell’espressine di infinita tristezza.

51. Oggi vi voglio dire che dovete allontanare dal vostro cuore l’immagine del sempre continuo dolore ed invece di questa dovete pensare a Maria come la madre benevola, sorridente ed amorevole, che opera spiritualmente ed in ciò aiuta tutti i suoi figli a svilupparsi verso l’alto sulla via presegnata dal Maestro.

52. Riconoscete ora che la missione di Maria non si limita alla maternità sulla Terra? Anche la sua manifestazione nel ‘secondo Tempo’ non era l’unica, ma le è riservato una nuova epoca nella quale parlerà agli uomini da spirito a spirito.

53. Il Mio discepolo Giovanni, un profeta e veggente, guardava nella sua estasi ad una donna vestita con il sole, una vergine raggiante di Luce.

54. Questa donna, questa vergine è Maria, che nel suo grembo non riceverà più un nuovo Redentore, ma tutto un mondo di uomini, che si nutrono di lei dell’amore, di fede ed umiltà, per seguire le Orme divine di Cristo, del Maestro di ogni Perfezione.

55. Il profeta ha visto come quella donna soffriva, come se partorisse; ma quel dolore era la depurazione degli uomini, l’espiazione delle anime. Quando il dolore sarà passato, nelle anime si farà Luce, e la gioia colmerà lo spirito della vostra Madre universale. (140, 44-52)

 

La natura divina di Maria

56. Il mantello della vostra Madre celeste ha donato ombra al vostro mondo da Eternità e protegge amorevolmente i Miei figli, che sono anche i suoi. Maria come spirito non è nata nel mondo; la sua essenza materna è già sempre stata una parte di Me.

57. Lei è la sposa della Mia Purezza, della Mia Santità. Lei era Mia figlia quando è diventata donna, e Mia Madre, quando ha ricevuto “la Parola incarnata”. (141, 63-64)

 

58. Maria è divina secondo il suo essere, il suo spirito è uno con quello del Padre e con quello del Figlio. Perché giudicarla umanamente, mentre era appunto la figlia eletta che sin dal principio dei tempi era annunciata all’umanità come la creatura pura nel quale si sarebbe incarnata la “Parola divina”?

59. Perché l’uomo bestemmia allora e dubita nel Mio Potere ed esplora le Mie opere senza rispetto? Il motivo per questo è che non ha approfondito la Mia divina istruzione, non ha riflettuto ciò che le Scritture dicono, né si è sottomesso alla Mia Volontà.

60. Oggi, nel ‘terzo Tempo’,dubita anche che Maria si annuncia agli uomini. Ma Io vi dico, che ha parte in tutte le Mie Opere, perché è l’incorporazione dell’Amore più sensibile che dimora nel Mio Spirito divino. (221, 4-6)

 

61. Maria è lo spirito che è così fuso con la Divinità, che forma uno dei Suoi Aspetti, come rappresentano le tre forme di Rivelazione: Il Padre, La Parola, e la Luce del Santo Spirito. In questo senso è Maria quello spirito di Dio, che rivela ed incorpora la Provvidenzialità divina. (452, 76)

 

62. Quanti hanno sperato di giungere nei Cieli più alti, per imparare a conoscere Maria, che si sono sempre immaginati nella figura umana come donna che era stata nel mondo, come Madre del Cristo diventato Uomo, e che si immaginano come una regina su un trono, bella e potente.

63. Ma Io vi dico, che non dovete più a lungo attribuire al Divino una figura nella vostra mente. Maria, la vostra Madre spirituale, esiste; ma ha né una figura di una donna né una qualsiasi altra figura, Lei è la santa ed amorevole delicatezza, la cui misericordia si estende fino nell’Infinito. Lei governa nei cuori, ma il suo dominio è quello dell’umiltà, della misericordia e della purezza. Ma non ha nessun trono come se la immaginano gli uomini.

64. Lei è bella, ma di una bellezza che non vi potete nemmeno rendere presente con il più bel volto. La sua bellezza è celestiale, e non sarete mai in grado di comprendere il celestiale. (263, 30)

 

L’irradiazione universale di Maria

65. Maria, la vostra Madre universale, vive in Me, e dona ai suoi figli molto amati le più delicate carezze. E’ stata nei vostri cuori per lasciarvi la sua pace e la preparazione per un santuario. Maria veglia sul mondo e distende le sue ali come una allodola per proteggerlo da un polo all’altro. (145, 10)

 

66. Nella Mia Divinità vive l’Amore provvidenziale; è Maria. Quanti cuori che erano rimasti chiusi alla fede, si sono aperti tramite lei al pentimento ed all’amore! La sua entità materna è presente in tutta la Creazione, viene percepita da tutti, e nonostante questo certi la rinnegano con occhio vedente. (110, 62)

 

67. Coloro che rinnegano la maternità divina di Maria, calunniano una delle Rivelazioni più belle che la Divinità ha dato agli uomini.

68. Coloro che riconoscono la Divinità di Cristo e rinnegano Maria, non sanno che rinunciano al tratto d’essere più sensibile ed amorevolissimo che esiste nella Mia Divinità.

69. Quanti ne sono che credono di conoscere le Scritture e non sanno comunque niente, perché non hanno compreso niente. E quanti ce ne sono che nonostante la loro opinione hanno scoperto il Linguaggio del Creatore, e vivono nell’errore.

70. Lo Spirito materno è attivo amorevolmente in tutti gli esseri, potete vedere la Sua immagine ovunque. Il Suo divino Amore materno è caduto come seme benedetto nei cuori di tutte le creature, ed ogni regno della natura ne è una testimonianza viva, ed ogni cuore di madre è un altare eretto davanti a quel grande Amore. Maria era un Fiore divino ed il Frutto era Gesù. (115, 15-18)

 

[indice]

Cap. 21

Onnipotenza, Onnipresenza di Dio e la Sua Giustizia

 

La Potenza di Dio

1. Se l’uomo attuale con tutta la sua scienza non è in grado di sottomettere gli elementi della natura alla sua volontà – come potrebbe imporre il suo potere alle forze spirituali?

2. Pure come le costellazioni nel Cosmo seguono il loro immutabile ordine, senza che la volontà dell’uomo possa cambiare la loro orbita oppure la loro destinazione, così non può nemmeno essere cambiato l’ordine che esiste nello spirituale.

3. Ho creato il giorno e la notte, cioè Io sono la Luce e nessun altro se non Io stesso posso ritirarla. Lo stesso vale per lo spirituale. (329, 31-33)

 

4. Quando credete in Me, potete confidare che la Mia Potenza è infinitamente più grande che il peccato degli uomini e che perciò l’uomo e la sua vita devono cambiare, appena il peccato scompare davanti alla Luce della Verità e della Giustizia.

5. Potete immaginarvi la vita in questo mondo quando gli uomini faranno una volta la Volontà di Dio? (88, 59-60)

 

6. Per Me non può essere impossibile il pentimento di un essere umano, il suo rinnovamento e la sua salvezza. Allora Io non sarei onnipotente e l’uomo sarebbe più forte di Me. Considerate la Mia Potenza sottomessa alla forza del male che possiede gli uomini? Considerate l’oscuro nell’uomo superiore alla Luce divina? Giammai! Mi dice il vostro cuore.

7. Pensate: il Mio Compito è, dopo che vi ho dato l’esistenza, condurvi alla perfezione e di unirvi tutti in una unica famiglia; e non dimenticate che la Mia Volontà si adempie al di sopra di tutto.

8. Io, il Seminatore divino, metto il Mio Seme d’Amore impercettibilmente in ogni anima. Io Solo sò in quale tempo questo Seme germoglierà in tutta l’umanità ed Io Solo sò aspettare con infinita Pazienza il frutto delle Mie Opere. (272, 17-19)

 

9. Non voglio umiliarvi attraverso la Mia Grandezza, né vantarMi con la stessa, ma ve la mostro lo stesso, per quanto sia la Mia Volontà, affinché ne percepiate la più alta delizia di avere un Dio di ogni Potenza, Sapienza e Sapienza come Padre.

10. Rallegratevi al pensiero che non sperimenterete mai la fine della Mia Potenza e che, più alto è lo sviluppo della vostra anima, Mi riconoscerete sempre meglio. Chi non potrebbe mostrarsi d’accordo nel sapere, che non raggiungerà mai la Grandezza del suo Signore? Sulla Terra non eravate forse d’accordo di essere più giovani in anni nel confronto del vostro padre terreno? Non gli avete attribuito liberamente esperienza ed autorità? Non avete gioito di avere come Padre un uomo più forte di lui – più coraggioso e colmo di Virtù? (73, 41-42)

 

11. Che cosa significa la forza degli uomini nei confronti della Mia Potenza? Che cosa può già l’avversità dei popoli materiali contro l’infinita Forza della spiritualizzazione? Nulla!

12. Ho concesso all’uomo che vada fino al limite della sua tendenza al potere e fino in punta alla sua arroganza, affinché egli stesso constatasse, che il Dono della libertà della volontà, con la quale vi ha provvisto il Padre, rappresenta una Verità.

13. Ma quando poi è arrivato al limite, aprirà i suoi occhi alla Luce ed all’Amore e si piegherà alla vista della Mia presenza, obbligato dall’unica assoluta Potenza e l’unica universale Sapienza, che è del vostro Dio. (192, 53)

 

La presenza di Dio in tutto il Creato

14. Non ho un luogo determinato o limitato nel quale dimoro Io nell’Infinito, perché la Mia presenza è in tutto ciò che esiste, sia nel Divino, come anche nello spirituale o materiale. Non potete dire di Me in quale direzione sia il Mio Regno; e quando levate il vostro sguardo alle alture e verso il Cielo, lo fate solo per qualcosa di simbolico. Perché il vostro pianete orbita inarrestabilmente e vi offre con ogni movimento nuovi tratti del Cielo e nuove Alture.

15. Con tutto questo vi voglio dire che fra Me e voi non esiste nessuna distanza e che l’unica cosa che vi separa da Me, sono le vostre opere proibite, che mettete fra la Mia perfetta Legge ed il vostro spirito.

16. Maggiore è la vostra purezza, più in alto stanno le vostre opere e più costante è la vostra fede, più Mi sentirete vicino, più intimo, più accessibile per la vostra preghiera.

17. Ed anche: più vi allontanate dal bene, dal giusto, da quello che è concesso e vi date al materialismo di una vita oscura ed egoistica, più lontano vi dovete sentire da Me. Più il vostro cuore si allontana dall’adempimento della Mia Legge, più insensibile diventerà per la Mia presenza divina.

18. Comprendete perché annuncio in questo tempo la Mia parola in questa forma e vi preparo da Spirito a spirito per il dialogo.

19. Dato che Mi credevate infinitamente lontano, non avete saputo venire a Me. Vi ho cercato per farvi sentire la Mia divina Presenza e per dimostrarvi, che fra il Padre ed i Suoi figli non esistono spazi o lontananze che li separino. (37, 27-32)

 

20. Se per caso pensate che Io avessi abbandonato il Mio Trono per annunciarMi a voi, vi trovate in un errore; perché quel Trono che vi immaginate, non esiste. I troni sono qualcosa per uomini vanitosi ed arroganti.

21. Dato che il Mio Spirito è infinito ed onnipotente, non dimora in un determinato luogo: Egli è ovunque, in tutti i luoghi, nello spirituale e nel materiale. Dove deve allora essere quel Trono che attribuite a Me?

22. Smettetela di darMi una figura materiale corporea sul Mio Trono come quelli della Terra, liberateMi dalla figura umana che Mi avete dato, smettetela di sognare un Cielo che il vostro intelletto umano non può afferrare. Se vi liberate da tutto questo, sarà come se spezzaste le catene che vi hanno legati, come se precipitasse un alto muro davanti ai vostri occhi, come se una fitta nebbia si dileguasse e vi permettesse di contemplare un orizzonte senza confini ed un infinito firmamento raggiante, che però è accessibile per il vostro spirito.

23. Certi dicono: Dio è nel Cielo, altri: Dio abita nell’aldilà. Ma non sanno cosa dicono, né comprendono ciò che credono. Io “abito” bensì nel Cielo; ma non nel determinato luogo che vi siete immaginato: Io abito nel Cielo di Luce, della Potenza, dell’Amore, della Sapienza, della Giustizia, della Beatitudine, della Perfezione. (130, 30, 35-36)

24. La Mia presenza universale riempie tutto, in nessun luogo o spazio vitale dell’Universo esiste un vuoto, tutto è compenetrato da Me. (309, 3)

 

25. Vi ho detto che vi sono così vicino, che conosco persino la cosa più segreta dei vostri pensieri, che sono ovunque dove siete voi, perché Io sono onnipresente. Io sono la Luce che illumina la vostra mente attraverso Ispirazioni o Idee luminose.

26. Io sono in voi, perché Io sono lo Spirito che vi anima, la coscienza che vi giudica. Sono nei vostri sensi e nel vostro corpo, perché Io sono in tutta la Creazione.

27. SentiteMi sempre di più in voi e tutto ciò che vi circonda, affinché, quando verrà il momento di abbandonare questo mondo, entriate pienamente nella Vita spirituale, e che non ci sia nessun turbamento nel vostro spirito attraverso impressioni, che il mondo dei sensi potrebbe lasciare in voi; e vi avviciniate un altro passo, dato che Io sono la Fonte di infinita Purezza, dalla quale potete bere in eterno. (180, 50-52)

28. Sapete voi qual’è l’Origine di quella Luce che è contenuta nelle Parole pronunciate dalle labbra dei portatori della voce? La sua Origine è nel Bene, nell’Amore divino, nella Luce universale che procede da Dio. E’ un Raggio o una Scintilla di quell’Onni-Esistenza splendente, che vi dà la vita; è una parte dell’infinita Forza che muove tutto e sotto la quale tutto vibra, si muove e traccia inarrestabilmente le sue orbite. E’ ciò che voi chiamate Irradiazione divina, è la Luce dello Spirito divino che illumina e vivifica esseri spirituali.

29. Quella Irradiazione ha influenza sia sullo spirito che sul corpo, sia sui mondi, che anche sugli uomini, le piante e su tutti gli esseri della Creazione. E’ spirituale per lo spirito, è materiale per la materia, è intelligenza per la facoltà dell’intelletto, è amore nei cuori. E’ sapere, talento ed auto riconoscimento, è istinto, è intuizione e sta al di sopra ai sensi di tutti gli esseri secondo il loro ordine, la loro costituzione, il loro genere ed il loro grado di sviluppo. Ma l’origine è una unica: Dio; e la sua essenza una unica: l’Amore. Che cosa vi può risultare di impossibile, che Io illumini la mente di queste creature, per mandarvi un Messaggio di Luce spirituale?

30. Le piante ricevono l’irradiazione vitale che manda loro il Mio Spirito affinché portino frutto. Le Stelle ricevono la Forza che il Mio Spirito irradia su di loro, per poter girare sulle loro orbite. La Terra che è la testimonianza presente, viva, accessibile a tutti i vostri sensi, riceve continuamente l’Irradiazione della vita, che fa procedere dal suo grembo così tanti Miracoli. Perché dovrebbe essere allora impossibile che l’uomo, nel quale essere risplende come un gioiello la Presenza di uno Spirito, in cui è motivata la sua somiglianza con Me, riceve direttamente dal Mio Spirito al suo spirito l’Irradiazione divina, che è il Seme spirituale che deve portare frutto in lui? (329, 42-44)

 

31. Non un unico vostro sospiro rimane non udito nel Cielo, ogni preghiera trova la sua eco in Me, non una vostra afflizione o c risi di vita rimangono inosservate dal Mio Amore di Padre. Io sò tutto, sento tutto, vedo tutto e sono presente in tutto.

32. Dato che gli uomini pensano che Mi Sia ritirato da loro per via dei loro peccati, alla fine si sentono lontani da Me. O umana ignoranza, che ha portato così tanta amarezza sulle sue labbra! Sappiate che, se Mi allontanassi da una qualsiasi Mia creatura, questa cesserebbe immediatamente di esistere. Ma questo non è successo, né succederà, perché quando vi ho dato la scintilla spirituale, ho provvisto tutti voi con la Vita. (108, 44-45)

 

Colpi del destino

33. Non maledite le prove che opprimono voi e tutta la razza umana, non dite che sono punizione, ira o vendetta di Dio, perché allora bestemmiate. Vi dico che sono proprio queste visitazioni che portano l’umanità sempre più vicina al porto di salvezza.

34. Chiamatele Giustizia, espiazione oppure lezioni, allora sarà appropriato e giusto. L’ira e la vendetta sono passioni umane, che sono proprie di tali esseri che sono ancora lontani dalla pace dell’anima, dall’armonia e dalla perfezione. Non è giusto che diate al Mio Amore per voi, che determina tutte le Mie Opere, il nome volgare di “punizione”, oppure il nome indegno di “vendetta”.

35. Pensate che vi siete recati liberamente su vie spinose oppure in abissi oscuri, e che non avete ascoltato la Mia amorevole Chiamata, né teso l’orecchio alla voce della vostra coscienza,per cui è diventato necessario che il dolore vi sia venuto in aiuto per risvegliarvi, per fermarvi, di portarvi alla riflessione e di farvi ritornare sulla vera via. (181, 6-8)

 

36. Io non vi punisco; ma Io sono Giustizia, e come tale faccio sentire ad ognuno che trasgredisce contro i Miei Comandamenti. Perché l’Eterno vi ha fatto conoscere la Sua Legge che nessuno può modificare.

37.Vedete, come l’uomo si lamenta in una difficile prova, quando precipita in un incommensurabilmente profondo abisso, quando vede come sua moglie piange la perdita di esseri amati, i figli vengono derubati del loro sostentamento, e le case sprofondano in miseria ed afflizione. E’ sconvolto in vista della sua disgrazia, si dispera; ma invece di pregare e di pentirsi dei suoi peccati, si ribella contro di Me e dice: “Com’è possibile che Dio mi punisca in questo modo?”, mentre in Verità anche lo Spirito divino versa Lacrime per via del dolore dei Suoi figli, e le Sue Lacrime sono Sangue d’Amore, di Perdono e di Vita.

38. In Verità vi dico: in base allo sviluppo che l’umanità ha raggiunto, il miglioramento della sua situazione in questo tempo non dipende solo dalla Mia Misericordia. E’ vittima di sé stessa, ma non della Mia punizione. Perché la Mia Legge e la Mia Luce irradiano in ogni coscienza.

39. La Mia Giustizia discende per strappare ogni erbaccia con le radici, e persino le potenze della natura si rivelano come esecutori di questa Giustizia. Allora sembra come se tutto si unisca per estinguere l’uomo, anche se deve servire alla sua depurazione. Ma certi diventano poi folli e dicono: “Se abbiamo da sopportare dei dolori così grandi – per quale motivo veniamo allora in questo mondo?”, senza pensare, che il dolore ed il peccato non provengono da Me.

40. L’uomo è responsabile di rimanere nell’ignoranza di ciò che è Giustizia e ciò che è espiazione. Per questo c’è intanto una ribellione e dopo la sua blasfemia. Solo chi ha esplorato la Mia istruzione ed osservato la Mia Legge, non è più in grado di accusare il Padre suo. (242, 19-21)

 

La Giustizia di Dio

41. Siete come cespugli che qualche volta hanno dei rami così secchi e malati da aver bisogno di una dolorosa potatura per eliminare le vostre parti malate, affinché possiate di nuovo guarire.

42. Quando la Mia Giustizia d’Amore elimina dall’albero umano i rami malati che danneggiano il suo cuore, lo raddrizza.

43. Se ad un uomo dev’essere tagliato un membro del suo corpo, tremate e diventate vigliacchi, anche se sa che succede per eliminare ciò che è malato, ciò che è morto e minaccia ciò che è ancora vivo.

44. Anche le rose, quando vengono potate, riversano il loro succo vitale come lacrime di dolore; ma dopo si coprono dei fiori più belli.

45. Il Mio Amore pota in un modo infinitamente più alto che il male nei cuori dei Miei figli, mentre Io sacrifico qualche volta Me stesso .

46. Quando gli uomini Mi hanno crocifisso, ho coperto i Miei boia con la Mia Benignità ed il Mio Perdono ed ho dato loro la Vita. Con le Mie parole ed il Mio Silenzio li ho colmati con Luce, li ho difesi e salvati. Così poto il male, così lo difendo attraverso il Mio Amore e lo salvo dai malfattori. Quei Perdoni erano, sono ancora e saranno eternamente Fonti della Redenzione. (248, 5)

 

47. Non posso emettere nessun Giudizio su di voi, che fosse più grave che il peso delle vostre trasgressioni. Perciò vi dico che non avete nulla da temere da Me, ma da voi stessi.

48. Io Solo conosco il peso, la grandezza ed il significato delle vostre trasgressioni. Gli uomini si lasciano costantemente impressionare dall’apparenza esteriore, perché non sono in grado di penetrare nel cuore del loro prossimo. Io invece guardo nei cuori e vi posso dire che da Me sono venuti degli uomini che si sono accusati di trasgressioni più gravi e che erano colmi di pentimento, perché Mi hanno offeso, ma Io li ho trovati puri. Al contrario sono venuti altri e Mi hanno detto che non hanno mai fatto qualcosa di male a qualcuno, ma Io sapevo che mentivano. Anche se le loro mani non si sono macchiati con il sangue del loro prossimo, il sangue delle loro vittime ai quali avevano ordinato di togliere la vita, scorre giù sulla loro anima. Sono quelli che gettano la pietra e poi nascondono la mano. Quando nella Mia Comunicazione ho espresso le Parole “vigliacco”, “falso” o “traditore”, tutto il loro essere ha tremato, e sovente si sono allontanati dalla Mia ora d’Insegnamento, perché sentivano su di sé uno Sguardo che li aveva giudicati. (159, 42-43)

 

49. Se nella Giustizia divina non fosse presente il più grande Amore del Padre, se la Sua Giustizia non avesse questa Origine, questa umanità non esisterebbe più, il suo peccato avrebbe esaurito la Pazienza divina; ma questo non è successo. L’umanità continua a vivere, gli esseri spirituali si incarnano ancora, e ad ogni passo, in ogni opera umana Si annuncia la Mia Giustizia, che è Amore ed infinita Misericordia. (258, 3)

50. Sondate la Mia parola affinché, come molti, non vi confondiate nelle azioni della Mia Giustizia divina, quando visito con Potenza coloro che commettono solo una leggera infrazione, ed invece apparentemente perdono coloro che hanno commessi gravi trasgressioni.

51. Il Maestro vi dice: Se visito con Potenza colui che ha commesso solo una leggera infrazione allora è solo perché conosco le debolezze delle anime e quando queste si allontanano dalla via dell’adempimento della Legge, può essere il primo passo che li conduce nella rovina. Ma quando perdono ad altri una grave trasgressione avviene, perché sò che una grande trasgressione è per una anima motivo per un ugualmente grande pentimento.

52. Non giudicate, non condannate, non desiderate nemmeno in pensieri che la Mia Giustizia cada su coloro che causano fra i popoli il versamento di sangue. Pensate solo che loro, come voi, sono figli Miei, creature Mie e che dovranno espiare i loro grandi crimini con grandi prestazioni di espiazione. In Verità vi dico: proprio loro che indicate con le dita come quelli che hanno impietosamente distrutto la pace e vi precipitano nel caos, diventeranno nei tempi futuri i grandi promotori di pace, grandi benefattori dell’umanità.

53. Il sangue di milioni di vittime gridano dalla Terra per la Mia divina Giustizia, ma al di sopra della giurisdizione umana sarà la Mia che raggiunge ogni anima, ogni cuore.

54. La giurisdizione degli uomini non perdona, non redime, non ama. La Mia ama, perdona, risolve, risveglia alla vita, eleva ed illumina; e redimerò e salverò proprio coloro che hanno causato così tanto dolore per l’umanità, mentre li lascio passare attraverso la loro grande espiazione che sarà un crogiuolo nel quale verranno depurati e totalmente risvegliati dalla voce della loro coscienza, per poter contemplare le loro opere fino al più basso fondo delle loro opere. Li farò ripercorrere la stessa via che hanno fatto percorrere le loro vittime, i loro popoli. Ma alla fine raggiungeranno la purezza spirituale, per poter ritornare sulla Terra, per riedificare tutto ciò che hanno distrutto, per ristabilire tutto ciò che hanno rovinato. (309, 16-18)

 

55. Dovete sapere che il vostro Padre giudica non solo quando per voi giunge la morte, ma che questo Giudizio comincia, appena vi rendete conto delle vostre opere e sentite la chiamata della vostra coscienza.

56. Il Mio Giudizio è sempre sopra di voi. Ad ogni passo, sia nella vita umana oppure nella vostra vita spirituale, siete sempre sottoposti al Mio Giudizio; ma qui nel mondo, nell’involucro del corpo, l’anima diventa insensibile e sorda per le chiamate della coscienza.

57. Io vi giudico per aiutarvi ad aprire i vostri occhi alla Luce, per liberarvi dai vostri peccati e di redimervi dal dolore.

58. Nel Mio Giudizio non tengo mai conto delle offese che potreste aver fatto a Me, perché nel Mio Giudizio non appare mai il rancore, la vendetta, nemmeno una volta la punizione.

59. Quando il dolore penetra nel vostro cuore e vi colpisce nel punto più sensibile, allora succede per indicarvi un qualche errore che commettete, per farvi comprendere la Mia istruzione e per darvi un nuovo e saggio Insegnamento. Nel motivo di ognuna di queste prove è sempre presente il Mio Amore.

60. In alcune occasioni vi ho permesso che comprendiate la causa di una prova, in altre non potete trovare il senso di quell’avvertimento della Mia Giustizia, e cioè perché nelle Opere del Padre e nella vita della vostra anima ci sono profondi misteri che l’intelletto umano non è in grado di risolvere. (23, 13-17)

 

61. Lontano è il tempo nel quale vi era stato detto: “Con la misura con la quale misurate, sarà rimisurato a voi.” Quante volte è stata usata quella Legge, per esercitare vendetta qui sulla Terra e per respingere ogni sentimento dell’amore per il prossimo!

62. Adesso vi dico che ho afferrato questa misura di Giustizia e vi misurerò con questa, secondo come avete misurato voi, anche se devo aggiungere spiegando, che in ognuno dei Miei Giudizi Sarà presente il Padre che vi ama, ed il Redentore, che è venuto per la vostra salvezza.

63. E’ l’uomo che emette il giudizio con le sue opere, a volte giudizi terribili, ed è il Signore Che vi procura l’Aiuto, affinché troviate il modo nel quale potete sopportare la vostra espiazione.

64. In Verità vi dico, se volete evitare un’espiazione troppo dolorosa, allora pentitevi in tempo e date alla vostra vita un nuovo indirizzo con opere dell’amore e della misericordia per i vostri fratelli attraverso un sincero rinnovamento.

65. Comprendete che Io sono la Porta salvifica – la Porta che per tutti coloro che Mi cercano con vera fede non sarà mai chiusa. (23, 19-23)

 

66. Ora vedete che la divina Giustizia consiste d’Amore, non di punizione come la vostra. Che cosa sarebbe di voi se impiegassi le vostre proprie leggi per giudicarvi – davanti a Me, davanti al Quale non valgono apparenza esteriore, né falsi argomenti.

67. Se Io vi giudicassi secondo la vostra scelleratezza e le vostre spaventosamente dure leggi – che cosa sarebbe di voi? Allora Mi chiedereste con ragione di lasciar regnare la Grazia.

68. Ma non avete da temere, perché il Mio Amore non appassisce mai, né si modifica, né passa. Voi invece passate certamente, morite e nascete di nuovo, andate e poi venite di nuovo, e così percorrete la vostra via pellegrina, finché arriva il giorno nel quale riconoscete il vostro Padre e vi sottomettete alle Sue Leggi divine. (17, 53)

 

[indice]

Cap. 22

L’Amore, la Provvidenza e la Grazia di Dio

 

L’Amore del Padre celeste

1.Non stupitevi che il Mio Amore vi segue ovunque nonostante i vostri peccati. Siete tutti figli Miei. In questo mondo avete avuto un riflesso dell’Amore divino nell’amore dei vostri genitori. Potete voltare loro le spalle, non riconoscere la loro autorità, non obbedire ai loro ordini e non dare ascolto ai loro consigli; con le vostre cattive azioni potete causare una ferita nei loro cuori, potete dare motivo che i loro occhi si prosciugano da tanto pianto, che le loro tempie mostrano capelli bianchi ed i loro volti siano segnati da tracce della sofferenza; ma non smetteranno mai di amarvi, ed avranno per voi solo benedizione e perdono.

2. Ma quando questi genitori che avete avuto sulla Terra e che non sono perfetti, vi hanno dato così grandi dimostrazioni di un amore puro ed elevato – perché vi stupite che Colui il Quale ha creato questi cuori e dato quel compito di essere genitori, vi ama con Amore perfetto? – L’Amore è la Verità più alta. Per via della Verità sono diventato Uomo e per via della Verità sono morto come Uomo. (52, 27)

 

3. Il Mio Amore non vi deve stupire, ma non dubitatene quando sperimentate che nel mondo sovente vuotate un calice molto amaro.

4. L’uomo può sprofondare molto in basso, essere colmato di oscurità oppure indugiare di ritornare a Me. Ma verrà per tutti il momento nel quale Mi sentiranno nel loro proprio essere, non Mi sentiranno più lontano e non Mi considereranno nemmeno come un estraneo oppure non potranno negare la Mia Esistenza, il Mio Amore e la Mia Giustizia. (52, 30)

 

5. Non vi voglio vedere dinanzi a Me come accusati, voglio sempre considerarvi come figli Miei, per i quali il Mio Amore di Padre è sempre pronto ad aiutare. Vi ho creato per la Fama del Mio Spirito, ed affinché siate felici in Me. (127, 41)

 

6. Imparate ad amarMi, riconoscete come il Mio Amore vi segue ovunque, nonostante le vostre trasgressioni e peccati, senza sottrarvi la sua influenza oppure che Gli potreste sviarvi. Riconoscete: più gravi sono le vostre trasgressioni, maggiore è la Mia Compassione con voi.

7. La cattiveria degli uomini vorrebbe respingere il Mio Amore, ma non ce la fa, perché l’Amore è la Forza universale, la Potenza divina che crea e muove tutto.

8. La dimostrazione per tutto ciò che vi dico è quella che vi ho dato quando ho annunciato fra di voi in questo tempo nel quale l’umanità si è smarrita nell’abisso del suo peccato. Il Mio Amore non può sentire ribrezzo davanti al peccato umano, bensì Compassione.

9. RiconosceteMi, venite a Me per lavare le vostre macchie nella Fonte di Acqua cristallina della Mia Misericordia. Chiedete, chiedete e così vi verrà dato. (297, 59-62)

 

10. Gli uomini credono per alcuni momenti di essere indegni di Me, e non comprendono che Io li possa amare così tanto. E quando una volta hanno accettato di vivere lontano dal loro Padre, si edificano una vita secondo le loro proprie immaginazioni, creano le loro leggi e fondano le loro comunità religiose. Perciò la loro sorpresa è grande, quando Mi vedono arrivare. Allora domandano: “Ci ama veramente così tanto il nostro Padre che in questo modo cerca una possibilità di comuncarSi a noi?”

11. Uomini, vi posso solo dire che ciò che intendete voi, non lo lascio andare a fondo, e voi siete Miei. Vi ho amato ancora prima che foste, e vi amerò in eterno.

 

La Provvidenza e l’Aiuto di Dio

12. Ben per coloro che riconoscono la Verità, perché loro troveranno presto “la via”. Altri respingono sempre di nuovo le istruzioni divine, perché le loro opere sembrano loro superiori alle Mie.

14. Vi amo tutti. Io sono il Pastore Che chiama le Sue pecore, Che le unisce e conta e vorrebbe averne ogni giorno di più – Che le nutre ed accarezza, provvede a loro e Si rallegra, quando vede che sono molte, anche se qualche volta piange quando vede che non tutte sono obbedienti.

15. Questi sono i vostri cuori: molti di voi vengono a Me, ma sono pochi che Mi seguono davvero.

(266, 23-26)

 

16. Prendete la vostra croce e seguiteMi nell’umiltà. Confidate che – mentre date a qualcuno conforto, portate ad un cuore la pace oppure Luce ad un’anima – Io baderò a tutto ciò che ha a che fare con la vostra vita materiale, e non trascurerò niente.

17. Credetelo che, quando parlo al vostro spirito, getto anche uno Sguardo nel vostro cuore, per vedervi le vostre preoccupazioni, scoprire i suoi bisogni ed i suoi desideri. (89, 6-7)

 

18. Non esistono razze o tribù, per quanto vi possano apparire non colte – anche quelle che non conoscete, perché abitano in foreste inaccessibili – che non avessero sperimentato dichiarazioni del Mio Amore. Nel momento di pericolo hanno sentito voci celestiali che le proteggono, custodiscono e consigliano.

19. Non avete mai vissuto abbandonati. Sin dal principio che eravate in vita, siete stati sotto lo Scudo del Mio Amore.

20. Voi genitori umani, che amate delicatamente i vostri figli: sareste capaci di lasciarli al loro destino appena nati in questa vita, quando hanno più bisogno della vostra provvidenza, la vostra dedizione?

21. Vi ho visti preoccupati per i vostri figli, persino quando avevano raggiunto l’età adulta, persino per quelli che trasgrediscono, che vi hanno feriti, vi preoccupate con il più grande amore.

23. Vi sono sempre venuto in Aiuto; ed in questo tempo, nel quale vi trovo con un maggior sviluppo spirituale, vi ho insegnato come dovete lottare per distruggere le forze nefaste, ed il modo di percepire le vibrazioni del bene. (345, 49-42)

 

24. Ora entrate in un nuovo capitolo della vostra vita; la via è appianata. Prendete su di voi la vostra croce e seguiteMi, Non vi dico che su questa via non ci siano delle prove; ma sempre quando attraversate un tratto difficile della via oppure vuotate un calice di sofferenza, sentirete una Voce che vi incoraggia e vi consiglia, il Mio Amore sarà con voi, che vi assiste e vi eleva, e sentirete la soave carezza del Mio Balsamo salvifico. (280, 34)

 

25. Quando vedo che vi lasciate vincere dal dolore e che, invece di trarne insegnamenti che ogni prova contiene, vi accontentate di piangere, di maledire oppure di aspettare semplicemente la morte come fine delle vostro sofferenze, allora Mia avvicino a voi per parlare amorevolmente al vostro cuore per dargli conforto e speranza e fortificarlo, affinché vinca sé stesso, le sue debolezze e la sua mancanza di fede, e che possa trionfare sulle prove; perché in questo trionfo è la pace, la Luce e la felicità spirituale che è la vera felicità. (81, 10)

 

26. Quando pensate che sono persino negli esseri più piccoli della natura – come dovrei rinnegarvi e separarMi da voi solo perché avete in voi delle imperfezioni, dato che proprio allora avete più bisogno di Me?

27. Io sono la Vita ed in tutto, perciò nulla può morire. Riflettete profondamente, affinché non rimaniate legati al modo d’espressione. Calmate i vostri sensi e scopriteMi nel nocciolo della Parola. (158, 43-44)

 

28. Interiorizzatevi e vi troverete il santuario, l’arca del patto. Scoprirete una Fonte, una Fonte di Grazie e Benedizioni.

29. Non esiste nessuna anima inerme, nessuna è diseredata. In vista della Mia Misericordia divina in tutto l’Universo non vi è nessuno che possa chiamarsi povero, respinto dal Padre suo; nessuno che si potrebbe chiamare esiliato dal paese del Signore.

30. Chi si sente diseredato, lo fa perché non ha scoperto in sé stesso i Doni di Grazia, oppure perché si era proprio ora smarrito nel peccato, perché è abbagliato, oppure perché si sente indegno.

31. Voi dovete sempre scoprire in voi questi Doni di Grazia; allora sperimenterete che non vi mancherà mai la Mia presenza, che saranno presenti sempre in voi “Pane”, “Balsamo salvifico”, “Armi”, “Chiavi” e tutto ciò che vi serve, perché siete eredi del Mio Regno e della Mia Magnificenza. (345, 87)

 

32. Fra il Padre ed i figli esiste un legame che non può mai essere strappato, e questo legame è la causa per cui si svolge un dialogo fra lo Spirito divino e quella scintilla spirituale di tutti voi. (262, 35)

 

33. L’umanità ha bisogno del Mio Amore, della Mia parola che deve giungere fino in fondo ai suoi cuori. Il Maestro lotta instancabilmente che le vostre anime siano illuminate giornalmente, affinché liberate da ignoranza, si possano elevare nelle regioni superiori.

34. Le porte del Mio Regno sono aperte, e la “Parola” del Padre viene a voi con infinito Amore per mostrarvi nuovamente la via.

35. Sono di nuovo venuto all’umanità, ma non Mi ha sentito, perché sono apparso spiritualmente ed il materialismo è troppo grande. Dato che la vostra scintilla spirituale è provenuta dal Mio Spirito divino – perché gli uomini non Mi hanno allora percepito? Perché hanno legato la loro anima al materialismo, alle basse passioni.

36. Ma qui c’è l’Agnello di Dio che giunge a voi come Luce per illuminarvi e per portarvi la Verità. (340, 13-15)

 

L’umiltà dell’Altissimo

37. Comprendete che la Mia parola non riempie la vostra mente con vane filosofie, è l’Essenza della Vita. Non sono un ricco che vi offre ricchezze mondane. Io sono l’Unico Dio Che vi ha promesso il Regno della vera Vita. Io sono il Dio umile, il Quale Si avvicina senza sfarzo ai Suoi figli per rialzarli con le Sue Carezze e le Sue Parole miracolose sulla via dell’espiazione. (85, 55)

 

38. Siate Miei servitori, e non sarete mia umiliati da Me.

39. Vedete: non sono venuto come Re, né porto scettro o corona. Sono fra di voi come Esempio dell’umiltà, ed ancora di più: come vostro Servitore.

40. PregateMi, ed Io vi darò; comandateMi, ed Io obbedirò per darvi un’ulteriore dimostrazione del Mio Amore e della Mia Umiltà. Vi prego solo che Mi riconosciate e facciate la Mia Volontà; e quando incontrate degli ostacoli nell’adempimento dei vostri doveri, allora pregate superateli nel Mio Nome ed i vostri meriti saranno maggiori. (111, 46)

 

41. Vi parla il Padre – Colui che non ha nessuno per chinarsi dinanzi a lui nella preghiera. Ma in Verità vi dico, se al di sopra di Me ci fosse qualcuno maggiore di Me, Io Mi chinerei dinanzi a Lui, perché nel Mio Spirito dimora l’Umiltà.

42. Pensate come Mi inducete a venire a voi, benché siate Miei piccoli bambini, per parlare con voi, per ascoltarvi e consolare, invece che voi lottiate per salire a Me. (125, 19)

 

43. Sperimentate nei vostri cuori la delizia di sentirvi amati dal Padre vostro, Che non vi ha mai umiliato attraverso la Sua Grandezza, ma ha rivelato questa nella Sua perfetta Umiltà per farvi grandi e portarvi là per rallegrarvi della vera Vita nel Suo Regno che non ha né inizio né fine. (1019, 63)

 

La Compassione e la co-Sofferenza di Dio

44. Se credete che Gesù, perché era il Figlio di Dio, non ha sentito dolori, vi sbagliate. Se credete che Io Sia libero dal dolore, perché vengo oggi nello Spirito, siete pure catturati nell’errore. Se pensate che Io – perché sò che alla fine sarete tutti da Me – non soffra oggi, vi siete sbagliati anche in questo. In Verità vi dico, non esiste nessun altro Essere che Sia più sensibile che lo Spirito divino.

45. Vi domando: Chi ha dato a tutti gli esseri la sensibilità? Che cosa potete fare di bene, che non susciti in Me la Gioia? E che cosa potete fare di male, che non sia una ferita per la Mia Sensibilità? Vedete, questo è il motivo perché vi dico, che l’umanità Mi ha nuovamente crocifisso. Quando vengo deposto dalla Mia Croce e liberato dalla corona di spine? (69, 34)

 

46. Quando certi si levano come Miei nemici, non li considero come tali, ma solo come bisognosi. Coloro che si considerano eruditi e negano la Mia Esistenza, li guardo con Compassione. Quelli che cercano di distruggerMi nei cuori degli uomini, li osservo come ignari, dato che credono di avere il potere e le armi per distruggere Colui Che è l’Autore della Vita. (73. 33)

 

47. Mi sono mostrato a voi come un amorevole Padre, come un umile Maestro, mai indifferente nei confronti delle vostre sofferenze e sempre clemente e misericordioso verso le vostre imperfezioni, perché nei Miei occhi sarete sempre figli.

48. Devo giudicarvi, quando vede come i figli che sono stati creati e destinati per l’eterna Vita, cercano ostinati la morte sulla Terra, senza occuparsi della vita spirituale, né hanno il desiderio di imparare a conoscere le Perfezioni che l’esistenza nell’aldilà tiene pronte per loro.

49. Dato che sono vostro Padre, devo necessariamente condividere ciò che sentono i figli. Solo così comprenderete – mentre ognuno di voi soffre e sente il suo proprio dolore – che lo Spirito divino soffre il dolore con tutti i Suoi figli.

50. Come dimostrazione di questa Verità sono venuto nel modo per portare come Uomo una Croce che rappresentava ogni dolore ed ogni peccato del mondo. Ma se ho portato come Uomo il peso delle vostre imperfezioni sulle Mie Spalle ed ho sentito ogni vostro dolore - potrei mostrarMi poi insensibile come Dio in vista dell’afflizione dei Miei figli? (219, 11-12)

 

Perdono, Grazia e Compassione di Dio

51. Io sono l’Unico Che conosce la destinazione di tutti, l’Unico Che conosce la via che avete percorsa e che dovete ancora percorrere. Sono Io Che comprende le vostre sofferenze e le vostre gioie. Io sò quanto avete camminato per trovare la Verità e la Giustizia. E’ la Mia Misericordia che percepisce la chiamata piena di paura che Mi chiede intimamente il perdono per le sue trasgressioni.

52. E come Padre esaudisco ogni intima richiesta, raccolgo le vostre lacrime, guarisco le vostre infermità, vi lascio sentire che siete perdonati e siete stati assolti dalle vostre macchie di colpa, affinché formiate nuova la vostra vita.

53. Sono anche l’Unico Che posso perdonare le offese che Mi infliggerete voi che siete figli Miei. (245, 39-41)

 

54. In questo tempo la Mia parola vi illumina nuovamente. Voglio effondere la Mia Grazia in sovrabbondanza, affinché siate puri e preparati. Ma se cadete nuovamente nel peccato allora riconosci, popolo, che non sono Io Che vi allontana dal Mio Grembo, ma che siete voi che vi allontanate da Me, anche se questa non è la Mia Volontà. Ma il Mio Perdono ed il Mio Amore sono come porte aperte per ricevere ognuno che pentito vorrebbe ritornare a Me. /283, 69)

 

55. Nell’Amore con il quale vi perdono e vi correggo, Mi dò a riconoscere. Quando avete vissuto secondo la vostra volontà e continuamente offeso il Padre, non ho tagliato il filo di quella esistenza di peccato, non vi ho negato né l’aria, né il pane; non vi ho abbandonato nel dolore, né ignorato il vostro lamento. E la natura continuava a circondarvi con la sua fertilità, la sua luce e le sue benedizioni. Così Mi dò a riconoscere agli uomini e Mi rivelo a loro. Nessuno sulla Terra vi può amare con questo Amore, e nessuno vi può perdonare così come faccio Io.

56. La vostra anima è un seme che curo e perfeziono sin dall’Eternità, finché porta i fiori più belli ed i frutti più perfetti. Come potrei lasciarvi morire oppure lasciarvi al potere delle intemperie? Come abbandonarvi sulla vostra via, mentre sono appunto l’Unico Che conosce la destinazione di tutte le creature? (242, 31-33)

 

57. Voi che percorrete vie errate: sono pronto a ricevervi e darvi la Mia Forza e la Mia Luce, quando Mi invocate. Non ha importanza se sulla vostra anima e sul vostro spirito vedete la traccia dei grandi peccatori. Farò in modo che benediciate coloro che avete offesi, e che benediciate Dio, perché Egli ha considerato possibile quel Miracolo in voi. Allora comincerete a sentire nel vostro cuore l’Amore di Cristo.

58. Certi penseranno sentendo queste Parole: com’è possibile che i grandi peccatori possano ricevere questa Grazia proprio come i giusti, che la possiedono per i loro meriti?

59. O uomini, uomini, che non vedete oltre i vostri occhi! Vi ho dato i Miei Benefici sempre per Grazia, ancora prima che li abbiate meritati.

60. Io rispondo sia ad un pensiero puro, come anche al triste lamento di colui che si avvicina macchiato a Me, quantunque gli si sprigioni - per via della sua mancanza d’amore per il suo prossimo - una pur piccola scintilla d’umiltà o riconoscenza.

61. Io sono il Difensore dei deboli che nella loro grande incapacità o ignoranza versano lacrime. Io sono la Speranza divina che chiama e consola i piangenti; Io sono il buon Gesù, Che nel Suo dolore e nella Sua Espiazione ha accarezzato dolcemente gli ansimanti.

62. Io sono il vostro Salvatore, il vostro Redentore; Io sono la Verità comprensibile per gli uomini. (248, 18-21)

 

[indice]

Cap. 23

Ispirazioni e rivelazioni di Dio

 

Divine ispirazioni

1.Discepoli: quando la Mia parola viene a voi e non la comprendete, dubitate della stessa. Ma Io vi dico: quando vi tormenta l’ignoranza, allora ritiratevi nella solitudine dei campi e là, in mezzo alla natura, dove avete solo i prati, i monti ed il firmamento come testimoni, interrogate ancora una volta il vostro Maestro. Approfondite la Sua Parola, e presto vi raggiungerà la Sua Risposta. Allora vi sentirete portati, ispirati, colmati da una sconosciuta delizia spirituale.

2. In questo modo non sarete più uomini di poca fede, perché sapete che ogni Parola di Dio contiene Verità, ma che per dischiuderla, si deve penetrare nella stessa con meditazione e senso puro, perché è un santuario.

3. Sempre quando siete preparati e volete sapere qualcosa, il vostro desiderio per la Luce attirerà la Luce divina. Quante volte vi ho già detto: andate nella solitudine della montagna e diteMi là le vostre preoccupazioni, le vostre sofferenze e miserie.

4. Gesù vi ha insegnato queste Lezioni nel ‘secondo Tempo’ con il Suo Esempio. Ricordatevi dell’esempio quando Mi Son ritirato nel deserto per pregare, prima che cominciasse il Mio Sermone sul monte. Ricordatevi che negli ultimi giorni della Mia Esistenza fra gli uomini, ancora prima di andare nella sinagoga per pregare, ho cercato la solitudine del monte degli ulivi per parlare con il Padre Mio.

5. La natura è un tempio del Creatore dove si eleva tutto a Lui per onorarLo. Là potete ricevere direttamente e non falsificata l’Irradiazione del Padre vostro. Là, lontano dall’egoismo e materialismo umano sentirete, come delle ispirazioni sagge entrano nel vostro cuore, che vi muovono a fare del bene sulla vostra via. (169, 28-31)

 

6. Dovete essere desti, discepoli, perché non parlerò a voi solo attraverso questo megafono, Mi annuncerò al vostro spirito anche nei momenti nei quali il vostro corpo dorme. Vi insegnerò di darvi preparati al sonno e slegherò la vostra anima dal terreno, affinché si libri alle regioni della Luce, dove riceverà profezie con cui illuminare la sua via, per poi trasmettere il messaggio alla mente. (100, 30)

 

7. Non sono mai stato lontano da voi come a volte avete creduto, né Mi sono state indifferenti le vostre sofferenze, né ero sordo alle vostre chiamate. E’ successo questo: non vi siete sforzati ad affinare i vostri sensi e avete aspettato di percepirMi con i sensi della carne. Ma Io vi dico che il tempo in cui ho concesso questo agli uomini, si trova nel lontano passato.

8. Se vi foste un poco sforzati a sviluppare alcune vostre facoltà spirituali, come l’elevazione interiore attraverso la contemplazione spirituale, la preghiera, la facoltà del presagio, il sogno profetico oppure la vista spirituale – vi assicuro che attraverso ognuna delle stesse vi unireste con Me e perciò ricevereste la Risposta alle vostre domande e l’ispirazione divina nei vostri pensieri.

9. Io sono sempre disposto a parlare con voi, sono sempre in attesa della vostra elevazione e disposizione spirituale per esservi a vostro piacere e per prepararvi la felicità di annunciarMi al vostro spirito. Per questo serve solamente prepararvi con la più grande purezza per ricevere questa Grazia. (324, 52-54)

 

10. Chiedete ai vostro eruditi, e se sono sinceri vi diranno che hanno chiesto a Dio l’ispirazione. Donerei loro maggiori intuizioni. Se Me le chiedessero con più amore per il loro prossimo e con meno vanità per sé stessi.

11. In Verità vi dico: tutto ciò che avete raccolto nel vero sapere, proviene da Me. Tutto ciò che gli uomini hanno nel puro ed alto, lo userò in questo tempo a vostro vantaggio, perché per questo ve l’ho concesso. (17, 59-60)

 

12. Adesso è un tempo nel quale il Mio Spirito parla senza sosta alla coscienza, allo spirito, alla mente ed al cuore degli uomini. La Mia Voce giunge agli uomini per mezzo di pensieri e prove, attraverso i quali molti si risvegliano da sé alla Verità, dato che coloro che li guidano o istruiscono, dormono e vorrebbero che il mondo non si svegliasse mai. (306, 63)

 

13. Nel ‘terzo Tempo’ ho realizzato con la Chiarezza delle Mie Comunicazioni l’impossibile per gli uomini: di comunicarMi attraverso la facoltà dell’intelletto umano.

14. ComprendeteMi, discepoli, perché nel dialogo da Spirito a spirito che vi attende, percepirete eternamente la Mia presenza. Se sapete prepararvi, non Mi direte più: “Signore, perché non vieni? Perché non vedi il mio dolore?” Non Mi parlerete più così. In Verità, discepoli, vi dico, chi Mi parla così, darà una dimostrazione da toccare con mano della sua ignoranza e della sua impreparazione.

15. Non voglio vedere i Miei discepoli separati da Me, vorrei che Mi diciate nel vostro spirito: “Maestro, Tu Sei fra di noi, il nostro spirito Ti sente, la Tua Sapienza è la Fonte della mia ispirazione.” Questa è la vera dichiarazione che voglio sentire da voi. (316, 54)

 

L’adeguamento delle divine rivelazioni alla comprensione degli uomini

16. Per rivelare il Divino le vostre lingue sono troppo limitate; perciò in tutti i tempi ho dovuto parlare a voi in parabole, in immagini di rispondenza; ma ora vedete che – anche se vi ho parlato in questo modo – Mi avete compreso poco, perché vi manca la necessaria volontà di sondare le Mie Rivelazioni. (14.50)

 

17. Mi avete aspettato in ogni epoca e nonostante ciò – in qualunque periodo sono stato da voi. non Mi avete riconosciuto per via della vostra mancanza di preparazione e spiritualità. Vi dico: qualunque forma riveste anche la Mia presenza, contiene sempre la Verità e l’Essenza di vita divina.

18. Vi ho detto che Mi sono servito di differenti forme per annunciarMi al mondo. Ma queste non erano maschere, per nascondervi il Mio spirito, ma vi sono servite per umanizzarMi e renderMi così udibile e percettibile.

19. Adesso vi dico che voi, prima che emettiate il vostro giudizio, dovete prima sentire questa Voce, finché non viene il momento di esserne convinti oppure la vostra illuminazione, quando si fa luce nello spirito. (97, 11-12)

 

20. Finché gli uomini permangono nella loro cecità ed ignoranza, saranno motivo che Dio, Che èsoprattutto Padre, Si deve umanizzare, limitare e travestire nei confronti dei Suoi figli per poter essere compreso. Quando permetterete che Mi mostri davanti a voi con quella Magnificenza nella quale Mi dovete contemplare?

21. Dovete essere grandi, per poter immaginarvi la Mia Grandezza, e per via di questo ritorno sempre di nuovo, per darvi grandezza spirituale, affinché possiate sperimentare l’infinita delizia di imparare a conoscere il vostro Padre, di sentire le Sue Labbra, udire il Concerto divino che risuona al di sopra di voi. (99, 26-27)

 

22. La parte esteriore di quella rivelazione del Padre sul Sinai era la pietra che serviva come mezzo per incidere la Legge divina.

23. L’esteriore nella Comunicazione di Dio agli uomini attraverso Gesù era l’involucro corporeo, la figura umana di Cristo.

24. Nel tempo odierno la parte esteriore della Mia Comunicazione era il portatore della voce, per cui questa forma di Rivelazione, come quella dei tempi passati, deve avere una fine.

25. Comprendete che siete i figli del popolo spirituale, che non si deve nutrire di forme, ma dell’essenza. Se comprendete bene la Mia parola, non capiterete mai più nell’idolatria, né vi aggrapperete ad azioni esteriori di culto, a riti, al cose periture, perché desidererete sempre l’essenziale, l’eterno. (224, 69-71)

 

Differenti modi di rivelazioni di Dio

26. L’umanità vorrebbe volentieri la visita di un nuovo Messia Che li salvi dall’abisso, oppure vorrebbe almeno sentire la Voce di Dio come quella di un uomo che risuona nell’aria. Ma Io vi dico che basterebbe di osservare un poco oppure raccogliere la vostra anima nella meditazione per darle sensibilità, e già sentirebbe, come tutto parla a voi. Se vi sembra impossibile che parlano le pietre, Io vi dico che non solo le pietre parlano, ma tutto ciò che vi circonda vi parla del vostro Creatore, affinché vi svegliate dai vostri sogni di grandezza, arroganza e del materialismo.(61, 49)

 

27. Gli illuminati di tempi passati vedevano sempre uno splendore di Luce, sentivano sempre la Mia parola. I profeti, gli ispirati, i precursori, i fondatori di insegnamenti con alta spiritualità davano testimonianza che sentivano delle voci che sembravano provenire da nuvole, dai monti, dal vento oppure da un qualunque luogo che non potevano precisamente determinare; che sentivano la Voce di Dio, come se uscisse da lingue di fuoco e misteriosi echi. Molti sentivano, vedevano e percepivano per mezzo dei loro sensi, altri attraverso le loro caratteristiche spirituali; lo stesso succede in questo tempo.

28. In Verità vi dico: Coloro che ricevevano i Miei Messaggi con i loro sensi corporei, interpretavano spiritualmente la divina ispirazione, e lo facevano secondo la loro preparazione corporea e spirituale, secondo il tempo nel quale erano nel mondo, come succede ora con gli strumenti umani che voi chiamate “portatori della voce” oppure “portatori dei doni”. Ma vi devo dire che nei tempi passati come pure nei tempi attuali hanno mescolato alla purezza delle Rivelazioni divine le loro proprie immaginazioni oppure quelle che predominavano nel loro ambiente, ed hanno cambiato scientemente o inconsciamente la purezza e l’essenza illimitata della Verità, che in Verità è l’Amore nelle loro più alte Rivelazioni.

29. In loro erano le vibrazioni ed intuizioni spirituali, e sia i “primi” come anche gli “ultimi” hanno dato testimonianza e daranno testimonianza di questa ispirazione che giungeva al loro spirito, quasi sempre senza saper come, nello stesso modo come avviene in molti oggi e come continuerà a succedere domani.

30. Le Parole, le interpretazioni ed il modo dell’agire sono da ricondurre agli uomini ed ai tempi nei quali vivono, ma al di sopra di questo sta la Verità più alta. (16, 11-14)

 

31. Di tanto in tanto è necessario che il Mio Spirito Si riveli in un qualunque modo accessibile e comprensibile per la vostra facoltà d’apprendimento. Questa necessità di parlare a voi, è fondata nella vostra disobbedienza nei confronti della Mia Legge, nel vostro allontanamento dalla vera via.

32. L’uomo a motivo della libertà della sua volontà, è l’essere più ribelle della Creazione Fino ad oggi non ha voluto sottomettersi alla istruzioni della coscienza.

33. La Mia Volontà vorrebbe trattenere certi, dare altri orientamenti, fortificare tutti nella Verità e salvarvi dagli abissi.

34. Non urtatevi nel modo nel quale Mi rivelo adesso, che è così diverso che nel ‘secondo Tempo’. Sappiate che non ho mai usato due volte la stessa forma, che significherebbe lasciarvi con una e la stessa istruzione, ed Io vengo sempre per insegnarvi nuove Lezioni e per aiutarvi a fare nuovi passi. (283, 39-42)

 

35. La Mia parola si comunica in molteplici modi: attraverso la coscienza, attraverso prove che parlano di Me, attraverso le forze della natura oppure attraverso i Miei figli spirituali. La Mia parola è universale. Ognuno che si prepara, sentirà la Mia Voce. (264, 48)

 

La necessità delle rivelazioni divine

36. La Mia istruzione divina non è solo destinata per lo spirito – no, deve anche raggiungere il cuore umano affinché sia la parte dell’essere spirituale come anche corporea diventino armoniosi.

37. La Parola divina è destinata ad illuminare l’intelletto e rendere il cuore dell’uomo sensibile, e l’essenza vitale contenuta in questa Parola è destinata a nutrire l’anima e ad elevarla.

38. Affinché la vita dell’uomo sia completa, necessita assolutamente il pane spirituale tanto quanto lavora e si affatica per il cibo materiale.

39. “L’uomo non vive di pane soltanto”, vi dissi nel ‘secondo Tempo’, la Mia parola continua ad essere valida, perché gli uomini non potranno mai rinunciare al cibo spirituale, senza essere visitati sulla Terra da malattie, dolore, oscurità, incidenti, miseria e morte.

40. I materialisti potrebbero contestare, che gli uomini vivono già solo da ciò che dà loro la Terra e la natura, senza dover ancora tendere a qualcosa di spirituale che li nutra, che li fortifichi durante il viaggio della loro vita. Ma vi devo dire che questa non è una vita perfetta e completa, ma un’esistenza alla quale manca l’essenziale, come la spiritualità. (326, 58-62)

 

41. In tutti i tempi Mi sono rivelato agli uomini in modo sobrio, l’ho sempre fatto nel campo della comprensione della facoltà del vostro intelletto e del vostro cuore. Sono disceso a voi per darvi con questo una dimostrazione di umiltà, quando Mi sono chinato alla vostra misera vita, per elevarvi ad una vita migliore. (226, 54)

 

42. Qui è adempiuta la Parola che vi ho dato, quando Gesù nel ‘secondo Tempo’ ringraziava Suo Padre, perché ha nascosto la Sua Sapienza agli eruditi e dotti, ma l’ha data e rivelata agli umili.

43. Sì, popolo Mio, perché quelli che voi chiamate eruditi, si gonfiano e vogliono tenere basso il semplice popolo, mentre insegnano solo ciò che considerano briccole di pane che hanno ricevuto da Me.

44. I poveri invece, “la piccola gente”, che conoscono assolutamente le miserie che la vita porta con sé, ed anche insieme alle rinunce – quando loro possono una volta chiamare qualcosa di loro proprio – allora hanno la sensazione che sia troppo per loro e perciò lo condividono con gli altri.

45.Aggiungo ancora: quando l’avido diventa un uomo generoso e l’arrogante umile, avranno immediatamente ciò che Io tengo pronto per colui che sa vivere virtuosamente. Perché il Mio Amore non è di partito, è tutto comprendente, è per tutti i Miei figli. (250, 17)

 

L’infinità delle rivelazioni divine

46. L’istruzione che deve illuminare la Terza Epoca non è la Mia ultima. Lo Spirituale non ha fine. La Mia Legge risplende come un Sole divino in tutte le coscienze. Arresto e naufragio sono solo dell’umanità ed è sempre la conseguenza di vizi, debolezze o sfrenatezza delle passioni.

47. Quando l’umanità fonda una volta la sua vita su fondamenta spirituali e porta in sé l’ideale d’Eternità che vi ispira il Mio Insegnamento, avrà trovato la via del progresso e della perfezione, e non si allontanerà mai più dalla via dello sviluppo verso l’alto. (112, 18)

 

48. Quando pensate che vi ho rivelato solo ora qualcosa della Vita spirituale, vi trovate in un grande errore; perché vi dico ancora una volta: l’istruzione divina ha cominciata quando sono nati i primi uomini e non esagero se vi dico che la Mia istruzione è iniziata con la Creazione degli spiriti ancora prima che fosse il mondo. (289, 18)

 

49. Quando gli uomini credevano ancora che esistesse soltanto ciò che potevano scoprire con i loro occhi e che loro stessi non conoscevano la forma del mondo nel quale vivevano, si immaginavano un Dio che era limitato a ciò che i loro occhi conoscevano.

50. Ma nella misura che il loro intelletto risolveva un mistero dopo l’altro, l’Universo si è espandeva sempre di più davanti ai loro occhi e la Grandezza ed Onnipotenza del loro Dio aumentava sempre di più per l’intelligenza stupita dell’uomo.

51. Perciò in questo tempo ho dovuto darvi una istruzione che è in sintonia con il vostro sviluppo.

52. Ma vi domando: è un sapere materiale ciò che contiene la Mia Rivelazione? No, il sapere che vi insegno, tratta di una esistenza della natura dell’aldilà, che voi vedete e indagate già da tempo. La Mia Rivelazione mostra la via che conduce l’anima in alto ad un livello di vita da dove può scoprire, riconoscere e comprendere tutto.

53. Vi sembra impossibile o almeno strano che Dio Si annunci spiritualmente agli uomini – che il mondo spirituale si annunci e si manifesti nella vostra vita – che esseri e sfere sconosciuti si comunicano a voi? – Volete forse che la vostra conoscenza si arresti ed il Padre non vi riveli mai più di ciò che rivela, di ciò che Egli vi ha già rivelato?

54. Non siate credenti d’abitudine e non mettete limiti di conoscenza al vostro spirito!

55. Oggi potrete rinnegare l’Insegnamento spirituale, combattere e perseguitare; ma Io sò che domani vi chinerete alla Verità.

56. Ogni Rivelazione divina alla sua comparsa è stata combattuta e rifiutata; ma alla fine la Luce l’ha spuntata.

57. Anche nelle scoperte della scienza l’umanità si è mostrata miscredente; ma alla fine ha dovuto piegarsi alla realtà. (275, 64- 70)

 

58. Quando dal cuore dell’umanità si eleva il tempio dello Spirito Santo nell’infinito, in mezzo a lei compariranno altre rivelazione che saranno maggiori, più le anime si sviluppano nell’Infinito. (242, 58)

59. Come potete presumere che – mentre discendevo a voi – potessi trascurare altre nazioni, visto che siete tutti figli Miei? Credete che qualcuno sia lontano o al di fuori di Me, anche se il Mio Spirito è universale e comprende tutto ciò che è creato?

60. Tutto vive e si nutre da Me. Perciò il Mio Raggio universale è disceso su tutto il globo terrestre, e lo spirito ha ricevuto la Mia Influenza in questo ed in altri mondi, perché sono venuto per salvare tutti i Miei figli. (176, 21)

 

61. La Mia Comunicazione attraverso i portatori della voce deve essere solo temporanea secondo la Mia Volontà, una breve tappa della preparazione che deve servire a questo popolo come norma, legge e fondamento, per testimoniare e diffondere questa Verità e per annunciare al mondo la presenza del ‘terzo Tempo’.

62. Come la Mia Comunicazione era destinata attraverso la facoltà d’intelletto ad essere fugace come un fulmine, era pure previsto che solo un gruppo di uomini sarebbe stato chiamato per essere presente a questa Rivelazione e di ricevere questo Messaggio.

63. Il dialogo da Spirito a spirito invece raggiungerà tutta l’umanità, senza limite di tempo, perché questa forma di cercarMi, di riceverMi, di pregarMi, di sentirMi e di percepirMi vale per tutta l’Eternità. (284, 41-43)

 

Il divenire evidente della presenza di Dio nell’uomo

64. Voglio fare di voi Miei discepoli, affinché come figli Miei che sono del Mio Spirito, impariate a percepire. Perché non dovete percepire in voi la Mia presenza, dato che siete fatti della Mia propria Essenza, siete una parte di Me?

65. Non Mi percepite perché non ve ne rendete conto, perché vi manca la spiritualità e la preparazione e per quanti segni ed impressioni possiate anche ricevere, li attribuite a cause materiali. Perciò vi dico che voi, anche se sono da voi, non ravvisate la Mia presenza.

66. Adesso vi dico: non è forse ovvio che Mi sentite nel vostro essere, dato che siete una parte di Me? In considerazione di questo, non è forse giusto, che il vostro spirito è infine fuso con il Mio? Vi svelo la vera Grandezza che dev’essere presente in ogni uomo; perché vi siete smarriti e nel desiderio di essere grandi sulla Terra, siete diventati spiritualmente più piccoli. (331, 25-26)

 

67. Non voglio più che Mi diciate: Signore, perché Sei lontano da me, perché mi sento solo sulla via della vita?

68. Amato popolo: non Mi allontano mai dai Miei figli, siete voi che vi siete allontanati da Me, perché vi è mancata la fede e voi stessi Mi avete respinto e chiuso la porte dei vostri cuori. (336, 60)

69. Non voglio che vi sentiate lontani da Me; perché vi ho detto che Mi sentirete tutti in base alla vostra spiritualizzazione, Mi percepirete direttamente. Il vostro spirito sentirà la Mia Voce e contemplerete spiritualmente la Mia presenza. Così voglio vedere unito in eterno il vostro spirito con il Mio. (342, 57)

 

[indice]

 

VI – La Creazione spirituale e materiale

 

 

Cap. 24

La creazione degli esseri spirituali

 

1. Prima che ci fossero mondi, prima che sorgessero alla vita tutte le creature e la materia, esisteva già il Mio Spirito divino. Ma come Onni-Unità sentivo in Me un incommensurabile vuoto, perché ero come un Re senza sudditi, come un Maestro senza allievi. Per questo motivo ho stabilito il Piano di creare per Me esseri simili, alle quale avrei dedicato tutta la Mia Vita, avrei amato così profondamente che – quando ne fosse venuto il momento – non avrei indugiato di sacrificare loro il Mio Sangue sulla Croce.

2. Non urtatevi al fatto se vi dico, che vi ho già amato prima che esisteste. Sì, molto amati figli! (354, 20-21)

 

3. Lo Spirito divino era colmo d’Amore, anche se esisteva da Solo. Non era ancora stato creato nulla, non c’era niente intorno all’Essere Divino e nonostante ciò Egli amava e Si sentiva come Padre.

4. Chi amava? Di chi Si sentiva Padre? Erano tutti gli esseri e tutte le creature che sarebbero proceduti da Lui e la cui Forza riposava nel Suo Spirito. In quello Spirito erano tutte le scienze, tutte le forze della natura, tutte le entità, tutte le basi della Creazione. Egli era l’Eternità ed il tempio, In Lui era il passato, il presente ed il futuro, ancora prima che sorgessero alla vita i mondi ed esseri.

5. Quell’Ispirazione divina è diventata Realtà sotto l’infinita Forza dell’Amore divino, e cominciò la Vita. (150, 76-79)

 

6. Affinché Dio Si potesse chiamare Padre, ha fatto sorgere dal Suo Grembo degli spiriti – creature che Gli erano simili nelle Sue divine Caratteristiche. Questa era la vostra origine, così siete sorti alla Vita spirituale. (345, 22)

7. Il motivo per la vostra creazione era di condividere con qualcuno l’Amore, la Nostalgia divina, la Mia Potenza; ed il motivo che vi avevo provvisto con la libertà della volontà era lo stesso Amore. Volevo sentirMi amato dai Miei figli – non dovuto attraverso la Legge, ma da un sentimento spontaneo, che doveva irrompere liberamente dal vostro spirito. (31, 53)

 

8. Ogni spirito sorse da un Pensiero puro della Divinità; perciò gli spiriti sono una perfetta Opera del Creatore. (236, 16)

 

L’operare dei grandi spiriti nell’Opera della Creazione

9. Elia è un grande spirito che è alla Destra di Dio, che nella sua umiltà si chiama servo di Dio; attraverso la sua mediazione come di altri grandi spiriti muovo l’Universo spirituale e prendo grandi ed alti Consigli. Sì, Miei discepoli, ho schiere di grandi spiriti al Mio Servizio che governano la Creazione. (345, 9)

 

Pensieri di Previdenza di Dio

10. Ascoltate, discepoli: prima che entraste nella Vita, Io esistevo già, e nel Mio Spirito era nascosto il vostro. Ma non volevo fare di voi eredi del Mio Regno senza che aveste conquistato dei meriti, né che possedeste ciò che esisteva, senza sapere Chi vi aveva creato; né volevo che ve ne andaste da Me senza direzione, senza meta e senza ideali.

11. Perciò vi ho dato la coscienza, affinché vi servisse da guida. Vi ho concesso la libera volontà, affinché le vostre opere avessero vero valore dinanzi a Me. Vi ho dato lo spirito, affinché dovesse sempre bramare di elevarsi alla Luce ed alla Purezza. Vi ho dato il corpo, affinché per mezzo del cuore aveste un sentimento per il bene e per il bello, ed affinché vi servisse come pietra di prova, come costante esame ed anche come strumento per vivere nel mondo materiale. (35, 48-49)

 

La creazione dei mondi materiali per gli esseri spirituali

12. Quando dopo la caduta lo Spazio veniva illuminato per la prima volta dalla presenza degli spiriti, questi sentivano – dato che erano ancora vacillanti e balbettanti come piccoli bambini e non avevano né lo sviluppo né la forza per sostare nei luoghi di alta spiritualità – avevano il bisogno di un sostegno, di un punto d’appoggio per sentirsi forti; e così veniva dato loro la materia ed un mondo materiale, e nella loro nuova condizione conquistavano esperienza e conoscenze. (35, 50)

 

13. Il Cosmo si è riempito di esseri ed in tutti si è rivelato l’Amore, la Potenza e la Sapienza del Padre. Il Grembo del Signore era come una Fonte inesauribile di Vita sin da quel momento quando ha comandato che si dovevano unire gli atomi, per formare esseri e corpi e di dare loro una figura.

14. Dapprima esisteva la vita spirituale, dapprima c’erano gli esseri spirituali, e solo dopo la natura materiale.

15. Dato che era deciso che molte creature spirituali assumessero figura corporea per vivere in mondi materiali, dapprima è stato tutto organizzato, affinché i figli del Signore trovassero tutto pronto per loro.

16. Egli ha coperto la via che i Suoi figli avrebbero dovuto percorrere, con Benedizioni, inondava l’Universo con Vita e colmava con bellezze la via dell’uomo, nel quale aveva posto una scintilla divina: la coscienza e lo spirito e così lo creò dal’ Amore, dall’Intelligenza, Forza, Volontà e Consapevolezza. Ma Egli ha avvolto tutto l’esistente nella Sua Forza e gli mostrava la sua destinazione. (150, 80-84)

 

17. Quando il Padre ha creato il mondo e gli ha dato la destinazione ad essere un luogo dell’espiazione, Egli sapeva già che i Suoi figli sarebbero caduti sulla loro via in debolezze e trasgressioni, che sarebbe diventata necessaria una patria, per fare il primo passo al rinnovamento ed alla perfezione. (250, 37)

 

La creazione dell’uomo

18. Ascoltate: Dio, l’Essere Supremo, vi ha creato “a Sua Immagine e Somiglianza” – non in vista della figura materiale che avete, ma con Facoltà con le quali è provvisto il vostro spirito, simili a quelle del Padre.

19. Quanto piacevole era per la vostra vanità considerarvi l’Immagine del Creatore. Vi considerate come creature altamente sviluppate che Dio ha fatto. Ma vi trovate in un grave errore, se presumete che l’Universo era creato solo per voi. Con quale ignoranza chiamate voi stessi la corona della Creazione!

20. Comprendete che nemmeno la Terra è stata creata solo per gli uomini. Sull’infinita Scala della Creazione divina esiste un numero infinito di esseri spirituali che si sviluppano nell’adempimento della Legge divina.

21. Le mete che includono tutto e che voi come uomini, anche se volete, non potete comprendere, sono grandi e perfette come tutte le Intenzioni del Padre. Ma in Verità vi dico, non siete né le più grandi né le più piccole creature del Signore.

22. Siete stati creati ed in ogni attimo il vostro spirito prendeva Vita dall’Onnipotente, che portava in sé così tante Caratteristiche, come erano necessarie per voi, per adempiere un compito difficile nell’Eternità. (17, 24-28)

 

23. Nello spirito dell’uomo che è una Mia Opera da Maestro, ho messo la Mia Luce divina. L’ho curato con infinito Amore, come un giardiniere cura una normale pianta del suo giardino. Vi ho posto in questo spazio vitale, dove non vi manca nulla per la vita, affinché Mi riconosciate e riconosciate voi stessi. Ho dato pieno potere al vostro spirito di sentire la vita nell’aldilà, ed alla vostra anima dei sensi affinché vi ristoriate e perfezioniate. Vi ho consegnato questo mondo affinché cominciaste su questo a fare i vostri primi passi e su questa via del progresso e del perfezionamento sperimentiate la Perfezione della Mia Legge, affinché durante la vostra vita Mi riconosciate ed amiate sempre di più e giungiate a Me attraverso i vostri meriti.

24.Vi ho concesso il Dono della libertà della volontà e provvisto con la coscienza. La prima affinché vi sviluppaste liberamente nella cornice della Mia Legge, e la seconda, per saper distinguere il bene dal male, affinché vi dicesse da perfetto giudice, quando adempite la Mia Legge oppure la trasgredite.

25. La coscienza è Luce dal Mio Spirito divino, che non vi abbandona nemmeno un istante.

26. Io sono la Via, la Verità e la Vita, Io sono la Pace e la Felicità, l’eterna promessa, che sarete da Me, ed anche l’adempimento di tutte le Mie parole. (22, 7-10)

 

Il ricordo del Paradiso

27. I primi uomini . quelli che erano i progenitori dell’umanità conservavano per un tempo l’impressione che il loro spirito ha portato con sé dalla “valle spirituale” – un’impressione di bellezza, pace e letizia che continuava ad esistere in loro finché nella loro vita non entravano le passioni ed anche la lotta per la sopravvivenza.

28. Ma vi dovevo dire che lo spirito di quegli uomini, anche se venivano da un mondo di Luce, non proveniva dai luoghi più alti – quelli alle quali potete giungere solo attraverso meriti.

29. Nonostante ciò lo stato dell’innocenza, di pace, benessere e salute che quegli esseri spirituali conservavano con i loro primi passi, era per un tempo di Luce indimenticabile, la cui testimonianza la tramanderà ai loro figli e questi ai loro successori.

30. La mente materializzata degli uomini che fraintendeva il vero senso di quella testimonianza, credeva infine che il Paradiso nel quale avevano vissuto i primi uomini, sarebbe stato un paradiso terrestre, senza comprendere che era uno stato spirituale di quelle creature. (287, 12-13)

 

La costituzione dell’uomo

31. Corpo e spirito sono di natura differente, di questi è costituito il vostro essere, ed al di sopra di ambedue sta la coscienza. Il primo è figlio della Luce, il secondo che proviene dalla Terra, è materia. Ambedue sono uniti in un unico essere e si combattono reciprocamene, guidati dalla coscienza, nella quale avete la Presenza di Dio. Questa lotta ha avuto luogo costantemente fino ad oggi; ma alla fine spirito e corpo adempiranno il compito nell’armonia che la Mia Legge assegna ad ambedue.

32. Vi potete immaginare lo spirito anche così, come se fosse una pianta ed il corpo come la Terra. Lo spirito che era stato piantato nella materia, cresce, si rivolge in alto, mentre si nutre dalle prove ed insegnamenti che riceve durante la sua vita umana. (21, 40-41)

 

L’unione del Creatore con la Creazione

33. Lo Spirito di Dio è come un Albero infinitamente grande, nel quale i rami sono i mondi e le foglie gli esseri. Dato che è uno e lo stesso succo vegetale che fluisce attraverso il tronco a tutti i rami e da questi alle foglie – non credete che esista qualcosa di Eterno e di Santo, che vi unisce tutti fra di voi e vi unisce con il Creatore? (21, 38)

 

34. Il Mio Spirito che abbraccia tutto, esiste in tutto ciò che ho creato, sia nello spirituale oppure nella natura materiale. In tutto è presente la Mia Opera e testimonia a tutti i livello della vita della Mia Perfezione.

35. La Mia Opera divina comprende tutto – dagli esseri più grandi e più perfetti che dimorano alla Mia Destra, fino all’essere vivente più minuscolo appena percettibile, la pianta oppure il minerale, dall’atomo oppure la cellula, che danno la figura a tutte le creature.

36. Con ciò vi indico nuovamente la Perfezione di tutto ciò che è creato da Me – dagli esseri materiali agli spiriti che hanno già raggiunto la perfezione. Questa è la Mia Opera. (302, 39)

 

37. Chi si allontana dalla Legge spirituale, che è la Legge Suprema, cade sotto il dominio delle leggi subordinate o materiali, di cui gli uomini sanno anche poco. Ma chi obbedisce alla Legge Suprema e rimane con questa in sintonia, sta al di sopra di tutti gli ordini che voi chiamate naturali, e sente e comprende più di colui che possiede solo le conoscenze che ha trovato nella scienza o nelle religioni.

38. Ed è questo perché Gesù vi ha fatto stupire con le Opere che voi chiamate Miracoli; ma riconoscete gli Insegnamenti che Egli vi ha dato per Amore. Comprendete che non esiste nulla di soprannaturale né contraddittorio nel Divino che vibra nell’intera Creazione. (24, 42-43)

 

[indice]

Cap. 25

La natura

 

La legge della natura

1.Vi ho insegnato a considerare Dio come l’Onni-Uno, come il Miracolo senza confini per la vostra forza spirituale d’immaginazione, come la Forza che causa tutto il movimento e l’azione nell’intero Universo – come la Vita che si rivela sia nella pianta più semplice, come anche in quei mondi che percorrono le loro orbite a milioni nel Cosmo, senza che uno di loro fosse disobbediente alla Legge che li governa.

2. Quella Legge sono Io, vostro Dio, è la Legge di inarrestabile sviluppo che stupisce l’uomo e gli apre ampi campi della ricerca che gli rendono possibile penetrare sempre più nei segreti della natura. (359, 74-75)

 

3. Comprendete che la Legge è la strada che è avviata dal Creatore per guidare ognuna delle Sue creature. Riflettete sulla vita che vi circonda, che consiste di sostanze di base ed organismi di un numero infinito e finalmente scoprirete che ogni corpo ed ogni essere si muove sulla stessa via o una orbita, che secondo l’apparenza viene guidata da una Potenza estranea e misteriosa che Dio ha emesso per ognuna delle Sue creature.

4. Quando esplorate questi procedimenti importanti, alla fine giungerete alla conoscenza che in effetti tutto vive, si muove e cresce sotto un supremo Comandamento. (15,4)

 

La presenza di Dio nella natura

5. CercateMi in tutte le Opere compiute da Me, e Mi potrete trovare ovunque. Cercate di udirMi, e Mi udrete nella potente Voce che procede da tutto ciò che è creato; perché non Mi procura nessuna difficoltà esprimerMi attraverso gli esseri della Creazione.

6. Mi annuncio sia in una Stella, nell’infuriare di una tempesta, come anche nell’amabile Luce di una aurora. Lascio risuonare la Mia Voce nel canto melodioso di un uccello, come l’esprimo anche attraverso la fragranza del fiore. Ed ognuna delle Mie forme d’espressione, ogni aspetto, ogni Opera parla a voi dell’Amore, dell’adempimento della Legge della Giustizia, dell’Eternità nello Spirituale. (170, 64)

 

La natura è la Creazione di Dio ed è parabola per lo spirituale

7. Molti hanno fatto della natura il loro dio, mentre divinizzano la stessa come fonte creativa di tutto ciò che esiste. Ma in Verità vi dico, questa natura dal cui grembo sono proceduti tutti gli esseri – le forze materiali ed i regni della natura che vi circondano – non è la creatrice; è stata dapprima pianificata e creata dal Creatore divino. E’ né la causa né il motivo della Vita. Io Solo, vostro Signore, sono l’Inizio e la Fine, l’Alfa e l’Omega. (26, 26)

 

8. Tutto ciò che vi circonda ed avvolge in questa vita, è una immagine dell’Eterna Vita, che viene spiegata attraverso le forme ed oggetti materiali, affinché possano essere compresi.

9. Non siete ancora penetrati fino in fondo a questo meraviglioso Insegnamento, e l’uomo ha nuovamente sbagliato, perché ha considerato la vita che conduce sulla Terra come se fosse l’Eternità. Si è accontentato di occuparsi con le forme ed ha disprezzato tutto ciò che contiene in Rivelazioni divine – quello che contiene Essenza e Verità che sono presenti nell’intera Creazione. (184, 331-32)

 

10. Non voglio nascondervi nulla di ciò che ho posto nella natura per la sua conservazione, salute, nutrimento, per il benessere e la delizia dei Miei figli.

11. Al contrario, vi dico: così come vi offro il Pane dello Spirito e vi invito ad inspirare le Essenze divine e di deliziarvi nei profumi spirituali, pure così non dovete disprezzare, né allontanarvi da ciò che vi dona la natura; perché così otterrete armonia, salute, energia e con ciò il vero adempimento della Legge della vita. (210,22)

 

12. L’essere irragionevole viene guidato dall’istinto che è la sua voce interiore, il suo maestro, la sua guida. E’ come una luce che proviene da sua madre, la natura e gli illumina la via che deve percorrere nella sua vita – anche questa è una via di pericoli e rischi.

13. Prendetevi un esempio nell’armonia con la quale vive ogni specie, nella sua attività che è diligente. Prendete a cuore gli esempi di fedeltà o di gratitudine. Sono esempi che contengono Sapienza divina, dato che provengono dalle Mie creature che sono a loro volta procedute da Me, affinché vi circondino e vi accompagnino nel vostro mondo, affinché prendano parte in ciò che Io ho posto nella Terra. (320, 34+37)

 

Il potere dei figli di Dio sulla natura

14. Vi o obbediranno le forze della natura quando adempite la Mia Legge e Mi pregate per il bene del vostro prossimo. (18, 47)

15. Non vi ho insegnato che le potenze della natura scatenate possono sentire la vostra preghiera e calmarsi? Se obbediscono alla Mia Voce – perché non dovrebbero obbedire alla voce dei figli del Signore, quando questi si sono preparati? (39, 10)

 

16. Ho dato allo spirito potere sulla materia, affinché proceda vittorioso dalle prove e giunga fino alla meta finale della via. Ma la lotta sarà grande; perché sin da quando l’uomo ha creato nel mondo l’unico regno in cui crede, ha distrutto l’armonia che deve sussistere fra lui e tutto ciò che lo circonda. Dal suo trono vorrebbe sottomettere tutto il potere alla sua scienza ed imporre la sua volontà agli elementi e forze della natura. Ma non gli è riuscito; perché già da molto tempo ha strappato il legame dell’amicizia con le Leggi spirituali.

17. Quando ho detto adesso a questo popolo qui che gli possono obbedire le potenze della natura, c’erano certi che non lo hanno creduto ed Io vi dico, che hanno motivo di dubitare; perché la natura non obbedirà mai a coloro che la disprezzano, danneggiano oppure deridono. Chi invece sa vivere in sintonia con le Leggi dello Spirito e la materia - cioè chi vive in armonia con tutto ciò che lo circonda – durante la sua vita sarà in sintonia con il suo Creatore e conquisterà un diritto che gli elementi della natura lo servano ed obbediscano, come spetta ad ogni figlio che è obbediente al Padre suo, il Creatore di tutte le cose. (105, 39)

 

18. Non mento né esagero quando vi dico, che i regni della natura possono sentire la vostra voce ed obbedirvi e rispettarvi.

19. La storia di Israele era stata scritta come testimonianza della Mia Verità ed in lei potete scoprire come il popolo di Dio era stato riconosciuto e rispettato sempre di nuovo dalle forze ed elementi della natura. Perché questo non dovrebbe valere per voi?

20. Credete forse che la Mia Potenza oppure il Mio Amore per l’umanità fosse cambiato nel corso del tempo? No, voi schiere, che sentite questa Parola, la Luce della Mia Luce vi circumfluisce, la Mia Potenza ed il Mio Amore sono eterni ed immutabili. (353, 64)

 

Uomo e natura

21. Ma vi dovete guardare, o popoli della Terra, perché se continuate ad usare le Mie Ispirazioni divine per provocare le potenze della natura – se continuate ad impiegare le scarse conoscenze che avete per il male, riceverete la sofferta e severa risposta quando meno ve l’aspettate. Provocate l’aria, fuoco, terra, acqua e tutte le potenze e sapete già quale sarà il vostro raccolto se non correggete in tempo i vostri modi d’agire per poter fermare le potenze della natura scatenate attraverso la vostra irragionevolezza.

22. Vi faccio notare che state oltrepassando la misura che la Mia Giustizia concede alla vostra libera volontà; provocate troppo la natura. E dato che voi siete i piccoli che si sentono grandi, arriva questa Parola per mettervi n guardia dal pericolo nel quale vi trovate. (17, 60)

 

23. Vi dico che non si muove nessuna foglia dall’albero senza la Mia Volontà ed adesso vi dico che nessun elemento obbedisce a nessun’altra volontà se non la Mia.

24. Vi dico anche che la natura può essere per gli uomini ciò che vogliono: una madre esuberante in benedizioni, carezze e nutrimento, oppure un arido deserto, dove regnano fame e sete; una maestra di sagge ed infinite Rivelazioni sulla vita, il bene, l’amore e l’Eternità oppure un inesorabile giudice in vista dei danni, disobbedienze e smarrimenti degli uomini.

25. La Mia Voce di Padre ha detto ai primi uomini benedicendoli: “Crescete e moltiplicatevi e riempite la Terra, rendetevela soggetta e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra.”

26. Sì, umanità, ho creato l’uomo affinché fosse signore ed avesse potere nello spazio d’aria, nelle acque, su tuta la terra ferma e nei regni della natura della Creazione. Ma Dio disse: “signore”, perché gli uomini – credendo di dominare la Terra con la loro scienza - sono schiavi. Anche se credono di dominare la natura, diventano vittime della loro immaturità, della loro arroganza ed ignoranza.

27. Il potere e la scienza umana ha conquistato la terra, il mare e lo spazio; ma il suo potere e la loro forza non sono in sintonia con la potenza e la forza della natura che – come espressione dell’Amore di Dio – è vita, sapienza, armonia e perfezione. Nelle opere degli uomini, nella loro scienza e nel loro potere si ravvisa solo arroganza, egoismo, vanità e cattiveria. (40, 26-30)

 

28. Riconoscete l’equilibrio disturbato delle forze della natura ed il cambiamento profondissimo che ha subito? Vi rendete conto del perché siete visitati dalle sue forze scatenate? Il motivo per questo è che avete spezzato l’armonia che esiste fra la via spirituale e materiale, con cui avete provocato questo caos nel quale ora sprofondate. Ma appena l’umanità obbedisce alle Leggi che governare la vita, tutto sarà di nuovo pace, abbondanza e felicità. (108, 56)

 

29. Come dovrebbero essere perfette le vostre opere sulla Terra, quando vi vedo in animosità con gli elementi della natura che sono appunto quelli dei quali vivete?

30. Il Mio Insegnamento non vi vuole impedire di utilizzare gli elementi e le forze della natura, ma vi ordina e vi insegna di impiegarli per scopi buoni.

31. Le forze della natura e le vostre mani possono diventare da amici e fratelli a giudici che vi puniscono pesantemente.

32. Era urgentemente ora che gli uomini raccogliessero il frutto dell’esperienza, affinché non continuino a provocare le forze della natura. Perché con tutta la loro scienza non saranno in grado di fermarla. (210, 43)

33. L’albero della scienza in vista dell’infuriare delle tempeste turbolente verrà scosso ed i suoi frutti cadranno sull’umanità. Ma chi ha sciolto le catene di quelle forze elementari, se non l’uomo?

34. Certo, anche gli uomini di una volta hanno imparato a conoscere il dolore, affinché si risvegliassero alla realtà, alla Luce della coscienza, e che si sottomettessero ad una Legge. Ma l’uomo sviluppato ed istruito di questo tempo – come può osare di oltraggiare l’albero della vita? (288, 28)

 

35. A coloro che credono che Io punisca gli uomini mentre scatenerei le forze della natura su di loro, dico che sono in un grande errore, se pensano così. Perché la natura si sviluppa e cambia, e nei suoi cambiamenti o passaggi sorgono sconvolgimenti che vi causano sofferenze se non osservate la Mia Legge; ma voi le attribuite a punizioni divine.

36. In loro opera bensì la Mia Giustizia; ma se voi – esseri avvantaggiati con la scintilla divina che illumina la vostra anima – viveste in armonia con la natura che vi circonda, il vostro spirito vi avrebbe elevato al di sopra dei cambiamenti, al di sopra della potenza delle forze della natura e non soffrireste. (280, 16)

 

37. Che cos’altro è la natura se non una grande creatura? Sì, discepoli, una creatura che pure si sviluppa, purifica, dischiude e si perfeziona per poter ospitare nel suo grembo gli uomini di domani.

38. Quante volte siete scontenti dei suoi naturali fenomeni di passaggio per raggiungere quella perfezione e li considerate punizioni di Dio, senza rendervi conto che anche voi, insieme alla natura e la Creazione, vi purificate, sviluppate ed andate incontro alla perfezione. /(283, 57-58)

 

[indice]

Cap. 26

Altri mondi

 

La Luce universale di Cristo

1.Una volta vi ho detto: “Io sono la Luce del mondo”, perché ho parlato da Uomo e perché gli uomini non sapevano niente dell’aldilà del loro piccolo mondo. Adesso nello Spirito vi dico: Io sono la Luce universale che illumina la Vita di tutti gli esseri, Cieli e case, che illumina tutti gli esseri e creature e dona loro la vita. (308, 4)

 

2. Io sono l’eterno Seminatore. Già prima che venissi sulla Terra e chiamato dagli uomini Gesù, ero già il Seminatore, Mi conoscevano già coloro che erano al di là della materializzazione, dell’errore o dell’ignoranza – coloro che abitavano in regioni e dimore che non conoscete ancora, né ve li potete immaginare.

3. Di coloro che Mi conoscevano prima che venissi sulla Terra, ho mandato molti a voi per dare testimonianza di Me al mondo, per annunciare la venuta di Cristo, dell’Amore e della “Parola” del Padre. Di loro gli uni erano profeti, altri preparatori della via e di nuovo altri erano apostoli.

4. Questo non è l’unico mondo sul quale ho lasciato dietro di Me le Mie Orme. Ovunque era stato necessario un Redentore, Io ero presente.

5. Ma vi devo dire che su altri mondi la Mia Croce ed il Mio Calice venivano eliminati attraverso il rinnovamento e l’amore dei vostri fratelli mentre qui, in questo mondo, dopo molti secoli, sono sempre ancora incoronato con spine, martoriato sulla Croce delle vostre imperfezioni, e bevo sempre ancora il Calice con fiele ed aceto.

6. Dato che la Mia Opera d’Amore include la Redenzione per l’intera umanità, vi aspetto con infinita Pazienza ed ho concesso ad ogni essere umano non una, ma molte occasioni per la sua risalita ed attraverso molte epoche di tempo ho aspettato il risveglio di tutti coloro che sono sprofondati in profonda letargia. (211, 26-29)

 

7. Sulla scala verso la perfezione esistono molti gradini; nella “Valle spirituale” e negli infiniti Spazi del Cosmo ci sono molti mondi. Ma in Verità vi dico, Mi sono sempre annunciato a tutti e secondo il grado spirituale del mondo sul quale si trovano e sono stato fra di loro con la Mia Rivelazione. (219, 34)

 

8. Mentre le creature umane discutono sulla Mia Divinità, la Mia Esistenza ed il Mio Insegnamento, ci sono mondi sui quali sono amato nella perfezione.

9. Allo stesso tempo in cui certi hanno raggiunto una maggiore purezza spirituale, il vostro pianeta sperimenta moralmente e spiritualmente un tempo di grande corruzione. (217, 65- 66)

 

Il collegamento spirituale fra i mondi

10. La Mia Luce divina risplende dappertutto ; ovunque Mi cercate, trovate la Mia presenza.

11. Io sono il Padre Che punta sul fatto che fra tutti i Suoi figli cominci a regnare l’armonia – sia fra coloro che abitano sulla Terra, come anche fra coloro che vivono in altri mondi.

12. L’armonia spirituale fra tutti gli esseri rivelerà loro grandi conoscenze, porterà loro il dialogo da spirito a spirito che abbrevia le distanze, porterà vicino gli assenti ed eliminerà fronti e confini.(286, 1-3)

 

13. L’uomo farà grandi passi sulla via della spiritualizzazione; il suo spirito oltrepasserà i confini umani e potrà giungere in mondi di vita superiore, per entrare in contatto con i suoi fratelli e per ricevere la Luce che gli possono offrire.

14. Potrà anche scendere ai livello di vita sui quali soggiornano esseri di minore sviluppo, esseri rimasti indietro per aiutarli, per lasciare dietro di sé la loro esistenza misera e trasportarli ad un miglior piano di vita.

15. La scala sulla quale lo spirito sale verso il suo perfezionamento, è molto lunga; su di lei incontrerete entità di infinitamente tanti gradini di sviluppo ed offrirete loro qualcosa di ciò che possedete, ed anche loro a loro volta vi regaleranno qualcosa dalla loro ricchezza spirituale.

16. Allora scoprirete che questo non è l’unico mondo che lotta per il suo miglioramento. Verrete a sapere che su tutti i pianeti si sviluppa l’anima, cresce e si sviluppa nell’adempimento della sua destinazione, ed Io voglio che vi prepariate affinché concludiate un patto con tutti i vostri fratelli, che vi scambiate con loro in quel santo desiderio di riconoscervi, amarvi ed assistervi reciprocamente.

17. Fatelo nel Mio Nome e nell’assoluta obbedienza attraverso i vostri pensieri. Se cominciate con questo esercizio, afferrerete in modo giusto un poco alla volta le loro richieste, i loro insegnamenti e benefici.

18. Ho nostalgia che siate in sintonia con i vostri fratelli su questo pianeta - che attualmente è la vostra casa - ed al di fuori di questo. Concludete legami d’amicizia, chiedete aiuto se ne avete bisogno, ed accorrete in aiuto anche incontro a coloro che vi chiedono ciò che possedete. (320, 44- 46)

 

L’imparare a conoscere altri mondi e forme di vita

19. Sovente Mi avete chiesto che cosa c’è al di là di questo mondo, e se quelle Stelle che orbitano nello Spazio, siano dei mondi come il vostro.

20. La Mia Risposta verso la vostra curiosità non ha levato del tutto il velo del mistero, perché vedo che non avete ancora il necessario sviluppo per comprendere, né la assolutamente necessaria spiritualità, per armonizzare con altri mondi.

21. Non avete ancora riconosciuto e compreso gli Insegnamenti che vi offre il pianeta sul quale vivete e già volete cercare altri mondi. Non siete stati in grado fra di voi, gli abitanti di uno e lo stesso mondo, di diventare fratelli, e volete scoprire l’esistenza di esseri su altri mondi.

22. Per primo vi deve bastare ricordarvi che nel ‘secondo Tempo’ vi ho detto: “Nella Casa del Padre ci sono molte dimore”, e che adesso vi confermo quelle Parole, che non siete gli unici abitanti dell’Universo e che il vostro pianeta non è l’unico ad essere abitato.

23. Alle generazioni di domani sarà dato di vedere aperte le porte che portano loro vicino altri mondi ed ammireranno con ragione il Padre.

24. Il Buono e l’Amore da cui fioriscono beneficenza e pace, saranno le chiavi che apriranno le porte dei misteri, con cui gli uomini faranno un passo verso l’armonia universale.

25. Oggi siete ancora isolati, limitati, ostacolati, perché il vostro egoismo vi ha fatto vivere solo per il “mondo”, senza tendere alla libertà ed elevazione dell’anima.

26. Che cosa sarebbe di voi, uomini vanitosi – esseri che attraverso il loro materialismo sono diventati piccoli – se vi fosse concesso di giungere in altri mondi, prima che di eservi liberati dai vostri errori umani? Che cosa sarebbe il seme che seminereste? Dissidio, smisurata ambizione, vanità.

27. In Verità vi dico: per ottenere quel sapere che ogni uomo brama, e quella Rivelazione che libera il suo pensare a domande che lo tormentano e risvegliano la sua curiosità, l’uomo si purificherà e veglierà e pregherà molto.

28. Non sarà solo la scienza che gli rivelerà i Miei misteri; è necessario che quel desiderio del sapere sia ispirato dall’amore spirituale.

29. Quando la vita degli uomini rispecchierà una volta la spiritualità – vi dico – allora non dovranno nemmeno sforzarsi per esplorare nell’aldilà il loro mondo; perché nello stesso tempo verranno cercati da coloro che abitano in dimore superiore. (292, 3-11)

 

La destinazione delle Stelle

30. Nella “Casa del Padre vostro ci sono molte “dimore”, che sono gli infinitamente tanti gradino della scala che conduce alla perfezione; da lì discende il “mondo spirituale” per annunciarsi a voi.

31. Molte volte Mi avete domandato da Spirito a spirito del motivo per l’esistenza di quel incommensurabilmente grande numero di Stelle e di quei pianeti, che risplendono al di sopra del vostro mondo e Mi avete detto: “Maestro, quei mondi sono vuoti?”

32. Ma Io vi dico: non è ancora venuto il tempo per rivelarvelo totalmente. Quando l’uomo raggiungerà la spiritualità, solo allora gli verranno date grandi Rivelazioni e potrà tenere il dialogo con quegli esseri amati dalla Mia Divinità, ed allora avrà luogo lo scambio di pensieri fra tutti i fratelli.

33. Ma già oggi dovete sapere: tutti i mondi sono abitati dalle Mie creature, nulla è vuoto, tutti sono campi e giardini benedetti, curati da Maria, l’incorporazione della Delicatezza divina.

34. Lo Spirito Santo trasmetterà di nuovo attraverso la vostra bocca alti Insegnamenti che sono sconosciuti a voi ed all’umanità. Quando, amato popolo? Poi, quando da voi regna la spiritualità e dedizione alla vostra missione. (312, 10-12)

 

35. Guarda, popolo Mio, osserva il Cielo, guardalo precisamente, e sperimenterai che in ogni Stella giace una Promessa, un mondo che ti aspetta; sono mondi di vita promessi ai figli di Dio, e tutti voi li abiterete. Perché voi tutti imparerete a conoscere il Mio Regno che non è stato creato solo per determinati esseri; è stato creato come dimora universale nella quale si uniranno tutti i figli del Signore. (12, 24)

 

[indice]

Cap. 27

L’aldilà

 

La necessaria conoscenza della vita spirituale

1.Quanto ignara in vista degli Insegnamenti spirituali trovo l’odierna umanità. Il motivo per questo è che si ha presentato loro la Mia Legge ed il Mio Insegnamento che aiuta loro, ma solo come insegnamento moralistico e non come la via che conduce le loro anime alla perfetta Patria.

2. Le diverse confessioni hanno seminato nei cuori degli uomini una falsa paura dal sapere spirituale, che ha causato che evitino le Mie Rivelazioni e sprofondino sempre di più nell’oscurità dell’ignoranza, mentre danno come motivo che la vita spirituale sia un impenetrabile mistero.

3. Coloro che sostengono questo, mentono. Tutte le Rivelazioni che Dio ha dato all’uomo sin dall’inizio dell’umanità, gli hanno parlato della vita spirituale. Non vi ho bensì dato tutto il Mio Insegnamento, perché non eravate ancora in grado di conoscere tutto, ma soltanto quando ne sarebbe venuto il tempo. Ma ciò che è rivelato fino ad oggi dal Padre è sufficiente per voi, per avere una perfetta conoscenza della vita spirituale. (25, 38-40)

 

4. La vita spirituale che viene bramata da certi, viene temuta da altri, negata e persino derisa da altri ancora; ma vi aspetta tutti inevitabilmente. E’ il Grembo che accoglie tutti – il Braccio che si stende a tutti voi – la Patria dello spirito: un insondabile Mistero persino per gli eruditi. Ma si può penetrare nei Miei misteri, sempre quando si usa la chiave per aprire queste porte, quella dell’amore. (80, 40)

 

 

“Cielo” e “Inferno”

5. Gli uomini si sono immaginati l’inferno come un luogo di eterno tormento, nel quale secondo la loro opinione vengono tutti coloro che hanno trasgredito i Miei Comandamenti. E, come hanno creato per le gravi trasgressioni questo inferno, così si immaginano per trasgressioni minori un altro luogo e pure un altro ancora per coloro che non hanno fatto niente di buono e niente di cattivo.

6. Chi dice che nell’aldilà non ci si rallegra né si soffre, non dice la Verità; nessuno è senza sofferenze, né privo di qualsiasi gioia. Le sofferenze e gioie saranno sempre mescolate, finché l’anima non raggiunge la pace più alta.

7. Ascoltate, figli Miei: l’inferno è negli incarnati e non più incarnati, in abitanti di questo mondo e nella valle spirituale. L’inferno è il simbolo per le gravi sofferenze, i terribili rimorsi di coscienza, la disperazione, il dolore e l’amarezza per coloro che hanno pesantemente peccato. Ma si libereranno da queste conseguenze attraverso lo sviluppo delle loro anime verso l’amore.

8. Il Cielo invece, che simboleggia la vera felicità e la vera pace, è per coloro che si sono allontanati dalle passione del mondo per vivere in comunione con Dio.

9. Interrogate la vostra coscienza, allora saprete se vivete nell’inferno, oppure espiate le vostre trasgressioni, oppure se siete compenetrati dalla pace del Cielo.

10. Quello che gli uomini chiamano Cielo o inferno, non sono determinati luoghi, è il contenuto essenziale delle vostre opere che raccoglie la vostra anima, quando raggiunge la “valle spirituale”. Ognuno sperimenta il suo inferno, abita il suo mondo dell’espiazione oppure gode la Beatitudine, che dona l’elevazione e l’armonia con lo Spirito divino. (11, 51-56)

 

11. Come l’uomo si può creare sulla Terra un mondo della pace spirituale simile alla Pace del Mio Regno, così può condurre un’esistenza anche attraverso la sua corruzione, che è come un inferno di vizi, scelleratezze e rimorsi di coscienza.

12. Anche nell’aldilà lo spirito può incontrare l’oscurità, la rovina, l’odio e la vendetta, secondo l’inclinazione della sua anima, del suo smarrimento e passioni. Ma in Verità vi dico, sia il Cielo, come anche l’inferno, dei quali gli uomini si fanno delle idee solo per mezzo delle forme ed immagini terrene, non sono altro che diversi stadi di sviluppo dell’anima: uno in base alla sua virtù e sviluppo in cima alla perfezione, l’altro nell’abisso della sua oscurità, dei suoi vizi ed il suo abbaglio.

13. Per lo spirito giusto il luogo nel quale si trova, è indifferente, perché ovunque porterà in sé la pace ed il Cielo del Creatore. L’anima impura e smarrita invece si può trovare nel mondo migliore, e sentirà continuamente l’inferno dei suoi rimorsi di coscienza, che bruciano nel suo interiore finché questi non l’hanno purificata.

14. Credete forse che Io, vostro Padre, abbia creato dei luoghi che sono solo destinati per punirvi e per vendicarMi in eterno per le vostre offese?

15. Quanto limitati sono gli uomini che insegnano queste teorie!

16. Com’è possibile credere che eterna oscurità ed eterno dolore siano la fine che si aspetta qualche anima? Anche se hanno peccato, saranno comunque sempre figlie di Dio. Quando hanno bisogno di Insegnamenti- Ecco il Maestro. Quando hanno bisogno d’amore – ecco il Padre. Quando hanno nostalgia di perdono – ecco il perfetto Giudice.

17. Chi non prova mai a cercarMi e per correggere i suoi errori, non verrà da Me. Ma non c’è nessuno che resiste alla Mia Giustizia oppure alle Mie Prove. Potete venire a Me solo purificati. (52, 31-37)

 

18. Fra così tante dimore come le possiede la Casa del Padre, non esiste nemmeno un mondo dell’oscurità, in tutte c’è la Luce; ma quando le anime vi entrano con una benda sugli occhi a motivo della loro ignoranza – come possono allora contemplare queste Magnificenze?

19. Se qui nel mondo chiedete ad un cieco che cosa vede, vi risponderà: solo oscurità. Non perché non ci fosse la luce del sole, ma perché non la può vedere. (82, 12-13)

 

20. In questo tempo vi ho detto: non coltivate l’immaginazione che esiste fra gli uomini sull’inferno, perché in questo mondo non esiste inferno maggior che la vita che avete creato con le vostre guerre ed inimicizie, e nell’aldilà non esiste nessun altro fuoco che i tormenti della coscienza dell’anima, quando la coscienza le porta davanti agli occhi le sue trasgressioni. (182, 45)

 

21. Finché conservano l’opinione coloro che nel loro fanatismo religioso si aspettano nell’aldilà solo la punizione dell’inferno, creano a sé stessi il loro inferno, perché la confusione dell’anima somiglia a quella della mente umana, anche se più forte.

22. Ora domandate: “Maestro, c’è la salvezza per costoro?” Io vi dico: la salvezza esiste per tutti, ma la pace e la Luce giungerà a quelle anime solamente quando si dissolve l’oscurità dell’abbaglio.

23. Avete sentito una volta compassione per un uomo la cui mente confusa gli fa vedere cose che non esistono proprio? Quanto maggiore sarebbe il vostro dolore, se vedeste nell’aldilà quegli esseri folli, che vedono il loro inferno immaginario! (227, 71)

 

24. Non tremate in vista di queste Rivelazioni, al contrario, rallegratevi al pensiero che questa Parola distruggerà l’immaginazione che avete avuto di una eterna punizione e tutte le interpretazioni che vi sono state date negli ultimi tempi dell’eterno fuoco.

25. Il “fuoco” è il simbolo del dolore, dell’autoaccusa, e del pentimento che tormenta l’anima e la purificherà, come si purifica l’oro nel crogiuolo. In questo dolore c’è la Mia Volontà e nella Mia Volontà vi è il Mio Amore per voi.

26. Se fosse vero che il fuoco estinguesse i peccati umani, allora tutti i corpi di coloro che hanno peccato, dovrebbero essere gettati qui nella vita terrena nel fuoco, finché sono in vita, perché da morti non la sentirebbero più. Perché i corpi non si elevano mai nello spazio spirituale - al contrario, quando hanno una volta terminato il loro compiuto, scendono all’interno della terra, dove si fondono con la natura dalla quale hanno avuto la vita.

27. Ma se credete che ciò che chiamate “fuoco eterno”, non è destinato al corpo, ma all’anima, allora questo è un ulteriore grave errore, perché nel Regno spirituale non esistono elementi materiali, né il fuoco esercita un effetto sull’anima. Quello che è nato dalla materia, è materia, ciò che è nato dallo Spirito, è spirito.

28. La Mia parola non discende per attaccare una qualsiasi convinzione di fede. Se lo pensa qualcuno, si sbaglia di grosso. La Mia parola spiegherà il contenuto a tutto ciò che non è stato giustamente interpretato e che perciò ha generato errori che fra l’umanità sono stati perpetrati di generazione in generazione.

29. Quali valori avrebbero le Mie Legge ed i Miei Insegnamenti, se non fossero in grado di salvare le anime dall’errore e dal peccato? E quale senso avrebbe avuto la Mia presenza come Uomo nel mondo, se ci fossero molti che morisero per sempre in una espiazione senza fine? (352, 44-48)

 

30. Certi si sentono mossi a fare buone opere, perché temono che la morte li sorprenda e poi non hanno meriti che possono offrire al loro Signore. Altri si staccano dal male, ma solo per paura di morire nel peccato e dopo questa vita dover sopportare l’eterno tormento dell’inferno.

31. Quanto deformato ed imperfetto è questo Dio nella figura nella quale così tanti se Lo immaginano! Quanto è ingiusto, mostruoso e crudele! Se si uniscono tutti i peccati e crimini che gli uomini hanno commessi, non possono essere confrontati con la nefandezza che significherebbe la punizione dell’inferno per tutta l’Eternità, alla quale – secondo la loro opinione – Dio condanna quei figli che peccano. Non vi ho spiegato che la più alta Caratteristica di Dio è l’Amore? Non credete allora che un eterno tormento non sarebbe l’assoluta negazione della Caratteristica di Dio dell’eterno Amore? (164, 33-34)

 

32. Voi credete che il Cielo sia una Regione nell’Eternità, e che attraverso un sincero pentimento delle vostre trasgressioni nell’ora della vostra morte corporea potete entrare in lui, perché confidate che in quel momento trovate il Perdono e siete guidati da Me nel Regno dei Cieli. E’ questo che credete.

33. Io invece vi dico che il Cielo non è un determinato luogo, né una regione, né una dimora. Il Cielo dello Spirito è il Suo alto Mondo di sentimenti e della perfezione, il suo stato di purezza. Da chi dipende quindi di permettervi che entriate nel Regno dei Cieli – da Me, che vi ho sempre chiamato oppure da voi, che siete sempre stati sordi?

34. Non continuate a limitare l’Infinito, il Divino, Non capite che se il Cielo fosse così come credete – una determinata dimora, regione o un determinato luogo – allora non sarebbe più infinito? Eì ora che afferriate lo Spirituale in un modo più alto, anche quando la vostra forza d’immaginazione non è in grado di afferrare tutta la Realtà. Ma le si deve almeno avvicinare. (146, 68-69)

 

La musica del Cielo

35. Avete sentito che gli angeli nel Cielo sentono sempre il divino Concerto. Se riflettete sul simbolo, allora guardatevi dal credere che anche nel Cielo si sentano brani di musica simili a quelli che siete abituati a sentire sulla Terra. Chi la pensa così, e vittima di un totale errore del materialismo. Chi invece – quando sente della musica del Cielo e della Beatitudine degli angeli sentendo parlare degli stessi – pensa all’armonia con Dio in questo divino Concerto, costui sarà nella Verità.

36. Ma come mai certi non lo afferrano così, anche se ognuno di voi nella sua anima contiene un suono del Concerto universale? Come mai qualcuno che sente questa Parola, non comprende, non la percepisce, oppure la interpreta falsamente?

37. O amati figli, che siete deboli nella vostra facoltà d’apprendimento – cercate la Luce nella preghiera. InterrogateMi nelle vostre meditazioni; perché per quanto ampie possano anche essere le vostre interrogazioni, Io saprò rispondervi dall’Eternità. Anch’Io porrò da Parte Mia pure delle domande a voi, affinché fra il Maestro ed i discepoli sorga la Luce della Verità.

38. La musica celeste è la Presenza di Dio in voi, ed in mezzo a quel Concerto risuonerà il vostro tono, quando avete una volta raggiunto la vera elevazione, che è la bellezza spirituale. Questa è la musica del Cielo ed il canto degli angeli. Se lo sperimentate e sentite così, la Verità risplenderà nel vostro essere e sentirete che Dio è in voi. La Vita vi offrirà un eterno e divino Concerto, ed in ogni suo suono scoprirete una Rivelazione.

39. Non avete ancora sentito i suoni belli nella loro perfetta armonia . a volte suoni amabili, altri forti. Quando li sentite qualche volta per caso, vi appariranno come suoni indeterminati, che non potete unire; non vi siete del tutto resi conto della bellezza che contengono. Dovete lasciare dietro di voi i sensi, le passioni e le ombre del materialismo per poter sentire il Concerto di Dio nel vostro spirito. (199, 53-56)

 

Nella Casa del Padre Mio ci sono molte “dimore”

40. La Mia Opera cresce sempre di più, finché unisce alla fine tutti gli esseri spirituali nell’adempimento della Mia Legge, e questa dimora terrena diventa un mondo della perfezione. Coloro che vi abitano attualmente, sentiranno il Mio Amore in tutto ciò che è creato per vivere in un mondo migliore. Questa Terra sarà solo transitoria per il vostro spirito, partirà nel desiderio per la perfezione in altre regioni, su altri livelli dell’aldilà.

41. Ricordatevi che vi ho detto: “Nella Casa del Padre Mio ci sono molte dimore”. Ed in questo tempo di più grande sviluppo nel quale comprendete meglio le Mie istruzioni, vi voglio dire: “Nella Casa del Padre ci sono un infinito numero di abitazioni”. Quindi non crediate che nel lasciare questo mondo abbiate già raggiunto il più alto livello spirituale. No, discepoli. Quando termina il vostro soggiorno su questo pianeta, vi guiderò a nuove abitazioni, e così vi condurrò sempre sull’infinta scada del vostro perfezionamento. Confidate in Me, amateMi e sarete salvati. (317, 30)

 

42. E’ impossibile che vi possiate fare già in questo mondo una idea di questo oppure come sono costituiti il Mio Regno, il Cielo e la Magnificenza. Io voglio che vi accontentiate di sapere, che è uno stato di perfezione dell’anima dalla quale sperimenta, percepisce e comprende la meravigliosa vita dello spirito che attualmente non potete ancora né comprendere né immaginarvi.

43. Io vi dico che nemmeno gli esseri spirituali che vivono su un livello più alto di quello sul quale vi trovate, conoscono la realtà di quella vita. Sapete cosa significa vivere “nel Grembo del Padre”? Quando una volta vivrete là, solo allora potrete saperlo. Solo un indeterminato presentimento, un debole presagio di quel Mistero sfiora fuggevolmente il vostro cuore come sprone sulla via del vostro sviluppo. (76, 28-29)

 

[indice]

 

VII – La via di sviluppo verso la perfezione

 

Cap. 28

Sul morire, sulla morte e sul risveglio nell’aldilà

 

L’immortalità dell’anima

1.Questo è il tempo nel quale gli uomini si risvegliano per le bellezze dello Spirito, nel quale si interessano per cose eterne e si domandano: “Come sarà la vita che ci aspetta dopo la morte?”

2. Chi non si è già chiesto – per quanto possa essere ateo – se in lui non esista qualcosa che sopravvive alla materia del corpo? In Verità vi dico, non c’è nessuno che non presagisce quel Mistero e che non abbia riflettuto per un attimo sull’insondabile.

3. Certi pongono domande in vista del segreto della vita spirituale, essa sembra essere lontana, e si trova comunque in realtà davanti ai vostri occhi; altri se ne confondono, e di nuovo altri la negano. Certi parlano, perché credono di sapere tutto, altri tacciono ed aspettano; ma quanto pochi sono coloro che sanno davvero qualcosa dell’aldilà. (107, 1)

 

4. Nel ‘terzo Tempo’ sono uscito dalla tomba del dimenticatoio, nella quale l’umanità Mi ha rimandato, per risvegliarla a nuova vita; perché Io sono la vita. Nessuno può morire. Persino colui che si deruba dell’esistenza con la propria mano, sentirà che la sua coscienza lo accusa della sua mancanza di fede. (52, 63)

 

5. Il Mio Insegnamento non c’è soltanto per darvi forza e fiducia durante la via della vostra vita sulla Terra, vi deve insegnare come si lascia questo mondo, si passa la soglia dell’aldilà e si entra nell’eterna Patria.

6. Tutte le confessioni fortificano l’anima nel percorso attraverso questo mondo; ma quanto poco le rivelano e la preparano per il grande viaggio nell’aldilà. Questo è il motivo perché molti considerano la morte come una fine, senza sapere che da lì si ravvisa l’infinito orizzonte della vera Vita. (261, 52-53)

 

7. La “morte” è solo un simbolo, la “morte” esiste solo per coloro che non sono ancora in grado di riconoscere la Verità. Per loro la “morte” continua ad essere un’immagine dello spavento dietro la quale vi è l’inafferrabile o il nulla. Io dico a voi: Aprite i vostri occhi e comprendete che anche voi non morirete. Vi separerete dal corpo, ma questo non significa che morirete. Voi avete la Vita eterna come il vostro Maestro. (213, 5)

 

Preparazione alla separazione da questo mondo

8. Dovete comprendere che voi – dotati con lo spirito – rappresentate nella Creazione l’Opera più amata del Padre, perché ha messo in voi l’essenza spirituale, caratteristiche spirituali e l’immortalità.

9. Per lo spirito non esiste la morte – una morte come voi la intendete, che significa cessare di esistere. La morte del corpo non può essere la morte o la fine per lo spirito. Proprio allora apre gli occhi per la vita superiore, mentre l’involucro del suo corpo chiude per sempre gli stessi in riferimento al mondo. E’ solo un attimo del passaggio su quella via che conduce alla perfezione.

10. Se non lo avete ancora compreso così, è perché amate ancora molto questo mondo e vi sentite strettamente unito con lui. Vi opprime abbandonare questa dimora, perché vi considerate proprietari per qualcosa che possedete qui, e certi hanno anche un presagio della Mia divina Giustizia e temono di entrare nel mondo spirituale.

11. L’umanità ha troppo amato questo mondo – troppo, perché il suo amore era sviato. Quanti vi sono morti per questo motivo! Quanto si sono materializzato il mondo spirituale per lo stesso motivo!

12. Solo quando avete sentito vicino i passi della morte, quando siete stati gravemente malati, quando avete sofferto, solo allora avete pensato che state solo un passo davanti all’aldilà, davanti a quella Giustizia che temete solo in tali momenti critici; ed allora fate dei voti al Padre e giurate di amarLo sula Terra, di servirLo e di obbedirGli. (146, 46-49)

 

13. Gli uomini hanno amato questa vita talmente che – quando si avvicina l’ora di lasciarlo – si ribellano contro la Mia Volontà e non vogliono sentire la chiamata che mando loro. Disprezzano la pace del Mio Regno e chiedono il Padre una ulteriore spanna di tempo sulla Terra, per continuare a possedere il loro beni temporanei.

14. Diventate sensibili, affinché presagiate la vita spirituale e non vi accontentiate dell’inizio del vostro sviluppo – perché questa è la vita – perché su di esso esistono Opere di Creazione superiori.

15. Non cercate di respingere la morte, quando si avvicina a voi secondo la Mia Volontà, e non desiderate nemmeno lo scienziato affinché compia per voi il miracolo di resistere ai Miei Consigli per prolungare la vostra esistenza, perché ambedue vi pentirete amaramente di questo errore. Preparatevi in questa vita e non avrete nessun motivo di temere la vostra entrata nell’aldilà. (52, 55-57)

 

16. Amate ciò che appartiene al mondo fino ad un certo punto, finché vivete in esso, affinché sappiate adempiere le sue leggi; ma nutrite sempre l’alta meta di dimorare negli alti mondi di vita spirituale, affinché la vostra anima non sia confusa, quando si libera dell’involucro del suo corpo, né si lasci indurre in tentazione da ciò che ha amato su questo pianeta, perché allora viene legata ad un mondo e rimane incatenata a ciò che non le appartiene più e che non può più godere in nessun modo. (284, 5)

 

17. Abbiate pietà con voi stessi! Nessuno sà quando verrà il momento nel quale la sua anima si separerà dalla materia. Nessuno sà se il giorno seguente i suoi occhi si apriranno ancora alla luce. Voi tutti appartenete all’unico Proprietario di tutto ciò che è creato e non sapete quando verrete richiamati.

18. Pensate che non vi appartiene nemmeno un capello sul vostro capo, né la polvere sulla quale camminate; che voi stessi non vi appartenete, che non avete bisogno di possedimenti perituri, dato che anche il vostro Regno non è di questo mondo.

19. Spiritualizzatevi, e possiederete tutto con giustizia e con misura, finché ne avete bisogno. Quando poi sarà venuto il momento della rinuncia a questa vita, salirete colmati dalla Luce per prendere in possesso ciò che vi spetta nell’altro mondo. (5, 95-97)

 

Il trapasso nell’altro mondo

20. In ogni ora la Mia Voce vi chiama sulla buona via, sulla quale vi è pace; ma il vostro udito sordo ha solo un attimo di sensibilità per quella Voce e questo attimo è l’ultimo della vostra vita, quando la lotta di morte vi annuncia la vicinanza della morte corporea. Allora vorreste ricominciare volentieri la vita per riparare errori, per tranquillizzare la vostra anima in vista del verdetto della vostra coscienza e per offrire al Signore qualcosa di prezioso e di meritevole. (64, 60)

 

21. Quando tendete all’immortalità dell’anima, allora non temete l’arrivo della morte, che mette fine alla vita umana. Aspettatela preparati, essa è sottoposto al Mio Comando, e perciò viene sempre al momento giusto e con diritto, anche se gli uomini credono sovente il contrario.

22. La cosa difficile è che l’uomo non muore, ma che alla sua anima manca la luce lasciando il corpo e non può vedere la Verità. Non voglio la morte del peccatore, ma il suo ritorno. Ma quando la morte diventa una volta necessaria – sia per liberare un’anima, oppure per fermare la caduta di u n uomo nella rovina – allora la Mia Giustizia taglia il filo vitale di quell’esistenza umana. (102, 49-50)

 

23. Sappiate che nel Libro della vostra destinazione sono segnati il giorno e l’ora quando si apriranno le porte dell’aldilà, per concedere l’accesso alla vostra anima. Da lì vedrete tutta la vostra opera sulla Terra, tutto il vostro passato. Allora non volete mica sentire delle voci che consistono in rimproveri ed accuse contro di voi, oppure vedere coloro che vi descrivono come autori dei loro mali. (53, 49)

 

24. Dato che avete ancora una lunga via davanti a voi, non dovete fermarvi e pensare che non arriverete mai alla meta. Proseguite, perché la vostra anima piangerà più avanti persino di un momento perduto. Chi vi ha detto che la meta è in questo mondo? Chi vi ha insegnato che la morte è la fine e che in quel momento potete raggiungere il Mio Regno?

25. La morte è come un breve sonno, dopo il quale l’anima sotto la carezza della Mia Luce si risveglierà con nuove forze come per un nuovo giorno che comincia per lei.

26. La morte è la chiave che vi apre la porta della prigione, nella quale vi siete trovati, finché eravate legati alla materia del corpo ed è contemporaneamente la chiave che vi apre le porte all’Eternità.

27. Questo pianeta, che attraverso le imperfezioni umane è stato trasformato in una valle d’espiazione, era per l’anima prigionia e condanna.

28. In Verità vi dico, la vita sulla Terra è un ulteriore gradino sulla scala della vita. Perché non lo afferrate così, affinché utilizziate tutti le sue lezioni? Il motivo perché molti una volta dopo l’altra devono ritornarvi, è quello: perché non hanno capito e non hanno tratto nessuna utilità dalla vita precedente, (167, 22-26)

 

29. Dovete sapere che l’anima prima della sua incarnazione sulla Terra riceve una fondamentale preparazione dato che sta per essere sottoposta ad una lunga prova ed a volte anche dura. Ma grazie a quella preparazione non è confusa, quando entra in questa vita. Chiude i suoi occhi per il passato, per aprirli per una nuova esistenza, e così si adatta sin dal primo momento al mondo al quale è venuta.

30. Quanto diverso è il modo nel quale l’anima si presenta davanti alle soglie della vita spirituale, appena ha lasciato il suo corpo ed il mondo. Dato che non le è stata data veramente nessuna preparazione per il ritorno nella sua Patria, è confusa, la dominano ancora i sentimenti del corpo materiale, e non sà che cosa deve fare né dove si deve rivolgere.

31. Questo è da ricondurre al fatto, che non ha imparato che anche nell’ultimo momento deve chiudere gli occhi per questo mondo; perché solo così li potrà di nuovo aprire nel mondo spirituale, dove l’aspetta tutto il suo passato, per essere unita con la sua nuova esperienza a cui aggiungerà tutti i suoi precedenti meriti ai nuovi.

32. Un fitto velo avvolge la sua facoltà di pensare, mentre riconquista la Luce; una caparbia influenza di tutto ciò che ha lasciato indietro, le impedisce di percepire la vibrazione della sua coscienza; ma mentre si dissolvono le sue ombre per unirsi con il suo vero essere interiore – quanto turbamento, quanto dolore!

33. C’è qualcuno che, dopo aver udito o letto questo Messaggio, lo rifiuta come un insegnamento inutile o falso? Io vi dico che solo colui che si trova su un gradino del più estremo materialismo o cieca incorreggibilità potrebbe respingere questa Luce, senza che la sua anima ne venga troppo profondamente mossa. (257, 20-22)

 

Il “sonno di morte”

34. Il riposo spirituale, come lo intende e comprende la vostra natura terrena, non esiste. La ripresa che aspetta l’anima, è attività, è la moltiplicazione nel fare il bene, è l’utilizzo di ogni attimo. Allora l’anima si riprende, si libera di auto rimproveri e sofferenze, si ristora mentre fa del bene, si riprende mentre ama il suo Creatore ed i suoi fratelli e sorelle.

35. In Verità vi dico, se lasciate inattiva la vostra anima, affinché si riposi, come vi immaginate sulla Terra il riposo, le si impadronirebbe l’oscurità della disperazione e la paura; perché la vita e la Luce dell’anima come la sua più grande felicità sono il lavoro, la lotta, la costante attività.

36. Quell’anima che ritorna dalla Terra alla “valle spirituale!”, porta incisa in sé la stanchezza della carne e cerca l’aldilà come un giaciglio di riposo per riposare, per dimenticare, per cancellare le tracce della lotta della vita – questa si sentirà come l’essere più infelice e non troverà né pace né Beatitudine; finché poi si risveglia dalla sua letargia, ammette il suo errore e si eleva alla vita spirituale, che è così come ve l’ho appena detto – amore, attività, incessante lotta sul sentiero che conduce alla perfezione. (317, 12-14)

 

Il rivedersi nell’aldilà

37. Io voglio che siate uomini credenti, che crediate alla vita spirituale. Quando avete visto partire i vostri fratelli nella vita spirituale, non considerateli lontani da voi e non pensate nemmeno che li avete perduti per sempre. Se volete unirvi di nuovo con loro, allora lavorate, conquistatevi dei meriti e quando poi verrete nell’aldilà, li troverete là aspettandovi, per insegnarvi di vivere nella valle spirituale. (9, 20.)

 

38. Ci non ha ancora percepito inquietudine in vista della vita nell’aldilà? Chi di coloro che hanno perduto un parente in questo mondo, non ha sentito la nostalgia di vederlo ancora una volta oppure almeno sapere dove si trova? Saprete tutto questo, li rivedrete.

39. Ma conquistate adesso dei meriti, affinché, quando lasciate questa Terra e domandate nella valle spirituale dove sono coloro che sperate di trovare, non vi si dica, che non li potete vedere, perché si trovano su un gradino più in alto. Non dimenticate, che vi ho già detto tanto tempo fa, che nella Casa del padre ci sono molte dimore. (61, 31)

 

Il giudizio sull’anima attraverso la propria coscienza

40. Quando l’anima di un qualsiasi grande peccatore si stacca da questa vita materiale per entrare nella valle spirituale, è stupita di constatare che l’inferno, come si era immaginata, non esiste; e che il fuoco del quale le hanno raccontato nei tempi passati, non è altro che l’effetto spirituale delle sue opere, quando sta di fronte all’inesorabile giudice che è la sua coscienza.

41. Questo giudizio dell’aldilà, questa chiarezza che inizia nel mezzo dell’oscurità che circonda quel peccatore, arde più forte dell fuoco più bruciante che vi potesse immaginare. Ma non è un martirio, che è stato diffuso precedentemente come una punizione per colui che Mi ha offeso. No. Questo tormento sorge dalla conoscenza delle trasgressioni commesse, dalla sofferenza di aver offeso Colui Che le ha dato l’esistenza, di aver fatto un cattivo uso del tempo e di tutti i beni che aveva ricevuto dal suo Signore.

42. Credete che dovrei punire colui che Mi ha offeso attraverso i suoi peccati, anche se sò che il peccato non ferisce più colui che li ha commessi? Non vedete che è il peccatore stesso che si fa del male, e che con la sua punizione non voglio aumentare la disgrazia che si è preparato? Io permetto soltanto che guardi sé stesso, che senta l’inesorabile voce della sua coscienza, che interroghi sé stesso e risponda a sé stesso, che riottenga la memoria spirituale che aveva perduto attraverso la materia, e che si ricordi della sua origine, della sua destinazione e dei suoi voti, e là, in questo giudizio, deve sperimentare l’effetto del “fuoco” che estirpa il suo male, che lo fonde di nuovo come l’oro nel crogiuolo, per separare da lui il nocivo, l’inutile, che non è spirituale.

43. Quando un’anima si ferma per sentire la voce ed il giudizio della sua coscienza – in Verità vi dico, in quest’ora si trova alla Mia presenza.

44. Questo momento del riposo, del diventare silenziosi e la chiarezza, non avviene in tutte le anime allo stesso tempo. Alcune entrano presto in quell’esame di sé stesse e con ciò si risparmiano molte sofferenze. Perché appena si risvegliano alla realtà e riconoscono i loro errori, si preparano e cominciano ad espiare le loro cattive opere fino all’ultima.

45. Altre, che sono abbagliate – sia attraverso vizi, attraverso un qualche rancore, oppure hanno condotto una vita nei peccati – hanno bisogno di molto tempo finché escono dal loro abbaglio.

46. Di nuovo altre che sono scontente perché credono che sono state arraffate via dalla Terra troppo presto, quando tutto sorride ancora a loro, maledicono e bestemmiano, con ciò rimandano la possibilità di liberarsi dal loro tormento, e come loro ci sono un gran numero di casi che sono noti solo alla Mia Sapienza. (36, 47-51)

 

47. Dovete rendere conto per tutto e a secondo come sono fatte le vostre cattive opere, riceverete giudizi vigorosissimi da voi stessi. Perché Io non vi giudico, questo è sbagliato. Il vostro proprio spirito nel suo stato è la chiarezza che è il vostro terribile accusatore ed inesorabile giudice. Io invece vi difendo contro le confusioni, vi assolvo e vi libero, perché Io sono l’Amore che purifica e perdona. (32, 65)

 

48. Pensate che presto sarete nello spirituale e che ciò che avete seminato sulla Terra, lo dovete anche raccogliere. Il passo da questa vita nell’altra continua a rimanere un serio e severo giudizio per l’anima. Nessuno sfugge a questo giudizio, anche se si considera come uno dei Miei più degni servitori.

49. E’ la Mia Volontà che da quel momento nel quale entrate in quella infinita Patria, non sperimentate più le paure della Terra e cominciate a sentire felicità e letizia, di essere salito su un ulteriore gradino. (99, 49-50)

50. Il Giorno del Giudizio, come l’umanità l’ha interpretato, è un errore. Il Mio Giudizio non è uno di un’ora o di un giorno. Questo grava su di voi già da molto tempo.

51. Ma in Verità vi dico che per questo sono destinati i corpi morti e seguivano la loro destinazione a fondersi con i rispettivi regni della natura; perché quello che è dalla Terra, deve ritornare alla Terra, pure come lo spirituale deve tendere alla sua Patria che è il Mio Grembo.

52. Ma vi dico anche questo, che nel vostro giudizio sarete voi il vostro proprio giudice; perché la vostra coscienza, la vostra autoconoscenza ed intuizione vi diranno fino a quale punto siete da lodare, ed in quale Patria spirituale dovete abitare. Vedrete chiaramente la via che dovete seguire, perché quando ricevete la Luce della Mia Divinità, riconoscerete le vostre azioni e giudicherete i vostri meriti.

53. Nella “valle spirituale” ci sono molti esseri confusi e disturbati. Portate loro il Mio Messaggio e la Mia Luce, quando vi entrerete una volta.

54. Potete già ora esercitare questa forma di misericordia attraverso la preghiera, con la quale potete entrare in contatto con loro. La vostra voce risuonerà là dove dimorano e risvegliarli dal loro profondo sonno. Piangeranno e si purificheranno con le loro lacrime di pentimento, In quel momento avranno ricevuto un raggio di Luce, perché allora comprenderanno le loro passate vanità, i loro errori, i loro peccati.

55. Quanto grande è il dolore dell’anima, quando la coscienza la risveglia! Come si umilia poi davanti allo sguardo del Giudice Supremo! Quanto umilmente si sprigionano dal più interiore del suo essere le richieste di perdono, le solenni promesse, le benedizioni del Mio Nome!

56. Ora l’anima riconosce che non si può avvicinare alla Perfezione del Padre, e così rivolge il suo sguardo alla Terra, dove non ha saputo utilizzare il tempo e le prove che offrivano l’occasione di venire più vicino alla meta e chiede un ulteriore corpo, per espiare delle trasgressioni e di adempiere compiti non adempiuti.

57. Chi ha provveduto allora per la giustizia? Non era l’anima stessa che ha tenuto giudizio su sé stessa?

58. Il Mio Spirito è uno specchio nel quale vi dovete osservare, e vi rivelerà il grado di purezza che avete. (240, 41-46)

 

59. Quando la vostra anima si libera dal vostro involucro umano e si ritira nel santuario della vita spirituale nel suo proprio più interiore per sottoporre il suo passato ed il suo raccolto ad un esame, molte delle sue opere che qui nel mondo le sembravano perfette e degne di una ricompensa, vengono portate davanti agli Occhi del Signore, nei momenti di quell’autoesame appariranno come misere. L’anima comprenderà che il senso di molte azioni che nel mondo le sembravano come buone, erano solo l’espressione di vanità, di falso amore, di beneficenza che non veniva dal cuore.

60. Chi, credete voi, ha dato all’anima l’illuminazione di un perfetto giudice per giudicare sé stessa? La coscienza, che in quell’ora della giustizia farà su di voi l’impressione di risplendere in una chiarezza mai vista prima, e sarà lei a dire ad ognuno ciò che era stato il bene, il giusto, il corretto, il vero, che ha fatto sulla Terra, e ciò che è il male, il falso e l’impuro che ha seminato sulla sua via.

61. Il santuario del quale vi ho appena parlato, è quello della coscienza – quel tempio che nessuno può dissacrare, quel tempio nel quale dimora Dio e dal quale risuona la Sua Voce e fa uscire la Luce.

62. Nel mondo non siete mai stato disposti ad entrare in quel santuario interiore, perché la vostra personalità umana ha sempre badato a mezzi e vie per evitare la Voce saggia che parla in ogni uomo-

63. Io vi dico: quando la vostra anima depone il suo involucro, si fermerà infine davanti alla soglia di quel santuario e si raccoglierà, per entrarvi ed inginocchiarsi davanti all’altare dello Spirito, ascolterà sé stessa, esaminerà le sue opere in quella Luce che è la coscienza, per sentire parlare la Voce di Dio come Padre, come Maestro e come Giudice.

64. Nessun mortale può immaginarsi quel momento in tutta la sua solennità, che tutti voi dovete vivere fino in fondo, per riconoscere ciò che avete di buono in voi, per conservarlo ed anche ciò che dovete respingere da voi, perché non lo dovete trattenere oltre nell’anima.

65. Quando poi l’anima sente che è confrontata con la sua coscienza, e che questa le fa ricordare con la chiarezza della Verità, quell’essere si sente troppo debole per ascoltare sé stesso, vorrebbe non essere mai esistito; perché in un attimo davanti alla sua consapevolezza passa tutta la sua vita – quella che ha lasciato dietro di sé, che ha posseduto e che era sua propria e della quale deve ora finalmente dare giustificazione.

66. Discepoli, uomini, preparatevi già in questa vita a quel momento, affinché non trasformiate quel tempio in un tribunale, quando la vostra anima compare davanti alla soglia del tempio della coscienza; perché il dolore spirituale sarà poi così grande, che non esiste dolore corporeo che potesse esserne confrontato.

67. Io voglio che riflettiate su tutto ciò che vi ho detto in questa istruzione, affinché comprendiate come si svolge il vostro giudizio nello spirituale. Allora fate sparire dal vostro mondo d’immaginazione quella immagine nella quale vi immaginate un cortile di tribunale, che viene condotto da Dio nella figura di un Vegliardo , Che fa passare dinanzi alla Sua Destra i figli buoni, per rallegrarsi del Cielo, e dispone i cattivi alla Sua Sinistra, per condannarli ad una eterna punizione.

68. Ora è tempo che la Luce giunga fino nella regione più alta della vostra anima e della vostra mente, affinché la Verità risplenda in ogni uomo e si prepari per entrare degno nella vita spirituale. (334, 5; 11, 14-15)

 

La consapevolezza spirituale riconquistata

69. Nella Mia Creazione non c’è niente che come la morte corporea sia idonea a mostrare ad ogni anima il livello del suo sviluppo che durante la sua vita ha raggiunto, e nulla di così d’aiuto come la Mia parola, per salire alla perfezione. Questo è il motivo perché la Mia Legge ed il Mio Insegnamento cercano di penetrare sempre ed insistentemente nei cuori, e perché il dolore e le sofferenze consigliano l’uomo di abbandonare quelle vie che, invece di elevare l’anima, la conducono nell’abisso.

70. Quanto felice si sentirà la vostra anima quando la sua coscienza le dice che sulla Terra ha seminato il seme dell’amore! Tutto il passato comparirà davanti ai suoi occhi, ed ogni vista di ciò che erano le vostre opere, vi preparerà una infinita letizia.

71. I Comandamenti della Mia Legge che la vostra memoria non era sempre in grado di conservare, passeranno pure con chiarezza e Luce davanti alla vostra anima. Conquistate dei meriti che vi permettono di penetrare con occhi aperti la Verità nell’ignoto.

72. Ci sono molti misteri che l’uomo ha cercato di chiarire inutilmente; né l’intuito, né la scienza sono riusciti a dare risposta alle molte domande che l’uomo si è posto per il motivo, che esistono delle conoscenze che sono destinate solo per l’anima quando questa sarà entrata nella “valle spirituale”. Queste sorprese che l’attendono,saranno una parte della sua ricompensa. Ma in Verità vi dico, quando un’anima giunge nel mondo spirituale con una benda davanti agli occhi, non vedrà niente, ma continuerà a vedere intorno a sé solo dei misteri – là dove dovrebbe essere tutto chiarezza.

73. Questo Insegnamento celestiale che vi porto oggi, vi rivela molte bellezze e vi prepara affinché, quando una volta nello spirito venite davanti alla Giustizia dell’Eterno, siate in grado di resistere alle meravigliose Realtà, che vi circonderanno da quel momento. (85, 42 + 63-66)

 

74. Ricevete la Mia Luce, affinché illumini la via della vostra vita, e nell’ora della morte vi liberiate dall’offuscamento della consapevolezza. Allora, nel momento in cui passate la soglia dell’aldilà, saprete chi siete, chi siete stati, e chi sarete. (100, 60)

75. Mentre i vostri corpi verranno fatto discendere nella terra, nel cui grembo si fondono con questa per renderla fertile – perché ancora dopo la morte continueranno ad essere forza e vita – la vostra coscienza, che sta al di sopra del vostro essere, non rimarrà nella terra, ma andrà con l’anima, per mostrarsi a questa come un libro, i cui Insegnamenti profondi e saggi vengono studiati dall’anima.

76. Allora i vostri occhi si apriranno per la Verità ed in un attimo saprete riconoscere ciò che significa, essere un figlio di Dio ed un fratello del prossimo. Là comprenderete il valore di tutto ciò che avete posseduto, sentirete il rammarico ed il pentimento per via degli errori commessi, del tempo perduto, ed in voi nasceranno le più belle promesse per il miglioramento e riparazione. (62, 5)

 

77. Tendete già ora tutti alla stessa meta, mentre riconciliate ed armonizzate la vostra vita spirituale. Nessuno deve credere di percorrere una via migliore che il suo fratello, né pensare che si trovi su un gradino più alto che gli altri. Io vi dico, nell’ora della morte sarà la Mia Voce che vi dice la Verità sull’altezza del vostro sviluppo.

78. Là, in quei brevi momenti dell’illuminazione davanti alla coscienza, molti ricevono la loro ricompensa, ma molti vedono anche scomparire la loro grandezza.

79. Vi volete salvare? Allora venite a Me sulla via della fraternità. E’ l’unica, non ce n’è un’altra, è quella che è scritta nel Mio altissimo Comandamento che dice: “Amatevi l’un l’altro”. (299, 40-42)

 

[indice]

Cap. 29

Purificazione e risalita degli esseri spirituali nell’aldilà

 

Rimorsi di coscienza, pentimento ed auto accusa

1. Non voglio che si macchi la vostra anima, né che muoia rispetto alla vera Vita. Perciò Io vi visito con la Mia Giustizia, quando vi trovo che vi date alle gioie ed a divertimenti dannosi. La vostra anima deve giungere pura nel Mio Grembo, com’è proceduta da questo.

2. Tutti coloro che lasciano indietro il loro corpo sulla Terra e si staccano da questo mondo nello stato di turbamento, si risvegliano – quando contemplano la Mia presenza, che si rivela nella Luce dell’Eternità, che illumina l’anima – dal loro sonno sotto lacrime amare e nella disperazione dell’autoaccusa. Finché dura il dolore nel figlio per liberarsi dalle sue sofferenze, soffre anche il Padre. (228, 7-8)

 

3. Rimorsi di coscienza e tormenti che provengono dalla mancanza di sapere – sofferenze, perché manca la spiritualizzazione per rallegrarsi di quella Vita, questo ed ancora di più è contenuto nell’espiazione delle anime che giungono macchiate oppure senza preparazione alla soglia della Vita spirituale.

4. Riconoscete che non posso ritenere il peccato, l’imperfezione oppure la rovina dell’uomo come offesa che viene inflitta al Padre, dato che Io so che gli uomini infiggono a sé il male. (36, 56)

 

5. Quanto sarebbe luminosa la vostra vita e quanto grandiosa e indicativa la vostra scienza, se amaste il vostro prossimo e faceste la Volontà del Padre vostro – se sacrificaste qualcosa della libertà della vostra volontà e operaste quello che vi ordina la vostra coscienza. Alla vostra scienza toccherebbe poi al passaggio dai confini del materiale nell’ultraterreno; perché finora non si è nemmeno avvicinata a quei confini.

6. Quale sgomento assale l’anima dello scienziato quando lascia questo mondo e sta infine di fronte alla Verità divina! Là abbassa svergognato il suo volto e chiede che gli venga perdonata la sua arroganza. Credeva di sapere e di poter fare tutto, negava che esistesse qualcosa che si trovasse al di là del suo sapere o della sua comprensione. Ma ora che sta davanti al Libro della vita, davanti all’Opera infinita del Creatore, deve riconoscere la sua miseria e avvolgersi in umiltà davanti a Colui, Che è assoluta Verità. (283, 48-49)

 

7. Non temete che all’arrivo nel mondo spirituale dobbiate pensare su ciò che avete peccato sulla Terra. Quando vi lasciate lavare dal dolore e dal vostro cuore si sprigiona il pentimento, quando lottate per riparare le vostre trasgressioni, sarete degni e puri di giungere alla Mia presenza e nessuno, nemmeno la vostra coscienza oserà menzionare le vostre passate imperfezioni.

8. Nella Patria perfetta esiste un luogo per ogni anima, che nel tempo o nell’Eternità aspetta l’arrivo del suo proprietario. Sulla scala dei gradini dell’amore, della misericordia, della fede e dei meriti giungerete un gradino dopo l’altro nel Mio Regno. (81, 60-61)

 

La Giustizia pareggiante

9. Ho avuto solo pochi discepoli in questo mondo, ed in numero ancora minore tali che sono stati come una immagine del Maestro divino. Nella valle spirituale invece ho molti discepoli, perché là si fanno più progressi nell’afferrare i Miei Insegnamenti. E’ là dove i Miei figlioletti che hanno fame e sete dell’amore, ricevono dal loro Maestro ciò che l’umanità ha loro rifiutato. E’ là, dove attraverso le loro virtù risplendono coloro che per via della loro umiltà sulla Terra sono rimasti inosservati, e dove piangono tristi e pentiti coloro che in questo mondo splendevano di luce falsa.

10. E’ nell’aldilà dove vi ricevo, come non avete sperato sulla Terra, quando sotto lacrime, ma benedicendoMi, avete espiato la vostra colpa. Non ha importanza che durante il viaggio della vostra vita abbiate avuto un momento di veemente ribellione. Rispetterò che abbiate avuto giorni di grandi dolori ed avete dimostrato di arrendervi a questi ed avete benedetto il Mio Nome. Anche voi, nei limiti della vostra piccolezza, avete sperimentato alcuni Golgota, anche se questi sono stati causati dalla vostra disobbedienza.

11. Vedete, attraverso alcuni momenti di fedeltà ed amore per Dio ottenete tempi di Vita e Grazia nell’aldilà. Così il Mio Eterno Amore risponde alla breve durata d’amore degli uomini. (22, 27-29)

 

12. Ogni buona azione trova la sua ricompensa che non si riceve sulla Terra, ma nell’aldilà. Ma quanti vorrebbero gustare già qui sulla Terra di questa Beatitudine, senza sapere che colui che non fa niente per la sua vita spirituale, all’ingresso di questa starà lì senza meriti e il suo pentimento sarà grande. (1, 21)

 

13. Chi desidera onori e lodi del mondo, li potrà ricevere qui; ma saranno di breve durata e non gli serviranno nulla all’entrata nel mondo spirituale. Chi tende al denaro, possa ricevere qui il suo salario, perché era ciò a cui aspirava. Ma quando sarà venuta l’ora nella quale si deve ritirare da qui per presentarsi nell’aldilà, non avrà il minimo diritto a pretendere una qualsiasi ricompensa per la sua anima anche se crede di aver fatto molto a favore di beneficenza.

14. Al contrario di questo colui che ha sempre rifiutato lusinghe e favoritismi, che ha amato il suo prossimo di cuore puro e disinteressatamente e rifiutato ogni ricompensa materiale, che era occupato a seminare il bene ed al quale dava gioia compiere opere d’amore – questo non penserà a ricompense, perché non vivrà per la propria soddisfazione, ma per quella del suo prossimo. Quanto grande sarà la sua pace e la sua Beatitudine, quando sarà poi nel Grembo del suo Signore! (253, 14)

 

15. In questo tempo vi porto un’istruzione pura e perfetta, perciò vi dico che alla fine della vostra o pera quotidiana viene tenuto per buono solo ciò che avete fatto nella vita per puro amore; perché questo dimostrerà che conoscevate la Verità. (281, 17)

 

16. Non pensate – dato che nel momento in cui compiete una buona azione, non conoscete il valore della stessa – che il bene che avete fatto, non lo saprete mai. Io vi dico che nessuna delle vostre opere rimarranno senza ricompensa.

17. Quando sarete una volta nel Regno spirituale riconoscerete quanto spesso una piccola opera secondo l’apparenza di poco significato, era l’inizio di una catena di benefici – una catena che altri hanno sempre allungato, ma che colui che l’ha iniziata, sarà sempre colmato di soddisfazione. (292, 23-24)

 

18. Io vi ispiro a conquistare meriti; ma in ciò non vi deve muovere il desiderio egoistici della propria salvezza, ma dovete fare le vostre buone opere nel pensiero del vostro prossimo, nel pensiero delle future generazioni, ed il loro giubilo sarà molto grande, quando trovano la via appianata dai Primi”. Allora la vostra felicità sarà gigantesca, perché la gioia e la pace dei vostri fratelli raggiungerà anche la vostra anima.

19. Com’è diverso da coloro che tendevano solo alla loro propria salvezza ed alla loro beatitudine; perché quando arriveranno in quel luogo che si sono procurati attraverso le loro opere, non possono avere nessun momento di pace e di gioia, quando osservano coloro che hanno lasciato indietro e che portano il grave peso delle loro sofferenze. (290. 76-77)

 

21. Quando siete umili, aumenterà la vostra ricchezza nella vita che vi aspetta. Allora avrete la pace che vi prepara la più bella sensazione della vostra esistenza. E nella vostra anima nasce la nostalgia di servire il Padre, mentre siete un fedele custode di tutto ciò che ho creato ed u n conforto per i sofferenti e pace per i senza pace. (260, 29)

 

La risalita delle anime nel Regno di Dio

22. Questo è il ‘terzo Tempo’ nel quale la vostra anima può già cominciare sulla Terra a sognare di altissimi livelli di vita e di grandissime conoscenze, perché chi lascia questo mondo e porta con sé nella sua anima le conoscenze di ciò che troverà e la dischiusa dei suoi Doni spirituali, passerà attraverso molti mondi senza rimanervi, finché arriverà a quello sul quale le spetta di dimorare in base ai suoi meriti.

23. Si renderà perfettamente conto del suo stato spirituale, saprà eseguire il suo compito ovunque si troverà. Comprenderà il linguaggio dell’amore, dell’armonia e della giustizia e potrà comunicarsi con la chiarezza del linguaggio spirituale che è pensiero. Per lei non esisteranno né scogli, né turbamenti né lacrime, e sperimenterà sempre di più l’incommensurabile delizia, avvicinarsi alle dimore che le appartengono e perché le spettano come eterna eredità. (294, 55)

 

24. Sulla Scala divina del Cielo ci sono un infinito numero di esseri la cui perfezione permette loro di salire su diversi gradini secondo il grado del loro sviluppo che hanno raggiunto. La vostra anima viene creata con le adeguate caratteristiche, per svilupparsi sulla scala del perfezionamento per raggiungere le mete stabilite nelle alte Delibere del Creatore.

25. Non conoscete la destinazione di quelle anime, ma Io vi dico che è perfetta come tutto ciò che è creato da Me.

26. Non comprendete ancora i Doni che il vostro Padre vi regala. Ma non preoccupatevi, perché più avanti ve ne renderete conto e sperimenterete che si rivelano pienamente.

27. L’infinito numero di anime che come voi, dimorano su differenti livelli di vita, sono unite tra loro attraverso una Potenza superiore, che è l’Amore. Sono state create per lo sviluppo verso l’alto, non per l’arresto. Coloro che hanno adempiuto i Miei Comandamenti, sono diventati grandi nell’Amore divino.

28. Ma vi ricordo che persino quando la vostra anima avrà raggiunto grandezza, potere e sapienza, non diventerà onnipotente, dato che le sue caratteristiche non sono infinite come sono quelle di Dio. Nonostante ciò basteranno per portarvi sulla via diritta, che sin la primo momento vi è stata presegnata dall’Amore del vostro Creatore, all’apice del vostro perfezionamento. (32, 34-37)

 

29. La vostra anima deve passare attraverso sette periodi di sviluppo per raggiungere la sua perfezione. Oggi, dato che vivete ancora sulla Terra, non sapete su quale gradino della Scala del Cielo vi trovate.

30. Anche se Io so la Risposta a questa domanda della vostra anima, non ve la posso dire adesso. (133, 59-60)

 

31. Ogni gradino, ogni scalino, ogni, livello di vita offre all’anima una maggiore Luce ed una Beatitudine più perfetta. Ma la pace più sublime, la felicità più perfetta dell’anima è al di là di tutti i luoghi di soggiorno transitori.

32. Quante volte crederete di sentire in anticipo la felicità perfetta nel Grembo di Dio, senza rendervi conto, che quella felicità è appena una pregustazione del mondo seguente, dove dovete andare dopo questa vita. (296, 49-50)

 

33. Quanti sognano del morire in attesa che questo momenti li porti a Me, affinché Mi adorino poi eternamente nel Cielo, senza sapere che la via è infinitamente più lunga di quanto hanno creduto. Per salire più in alto anche solo un gradino della Scala del Cielo che vi condurrà a Me, si deve aver vissuto la vita umana nel modo giusto. E’ colpa dell’ignoranza se molti afferrano in modo sbagliato il senso dei Miei Insegnamenti. (164, 30)

 

34. Attraverso l’uomo sono state scatenate le forze della distruzione. La guerra ha seminato la sua semenza in tutti i cuori. Quanto dolore ha sperimentato l’umanità! Quanto abbandono, miseria, abbandonati (orfani) e lutto ha lasciato indietro sulla sua strada! Credete che le anime di coloro che sono caduti in guerra, siano morte oppure che quella parte della vita, l’Eternità che dimora nell’uomo, non esista più?

35. No, popolo; l’anima sopravvive alla guerra ed alla morte. Questa parte del Mio proprio Spirito si è elevata dai campi del dolore e sulla Mia Via cerca un nuovo orizzonte per continuare a vivere, per svilupparsi e per dischiudersi. (262, 26-27)

 

36. Vi ho dato la Terra affinché la possediate tutti nella stessa misura, affinché viviate in pace e l’usiate come casa temporanea, nella quale dischiudere le vostre facoltà e prepariate la vostra anima per salire alla nuova dimora.

37. Vi ho detto: “Nella Casa del Padre Mio ci sono molte dimore.” Le imparerete a conoscere nella misura, nella quale vi elevate. Ognuna di queste vi porterà più vicino a Me nel grado saliente, e verranno raggiunte da voi rispetto alle vostre opere, perché tutto sottomesso ad un Ordine e Giustizia divini.

38. Nessuno potrà impedire il vostro passaggio da un livello di vita all’altro, ed alla fine ad ogni livello sarà giubilo e festa nella vostra anima ed anche nel Mio Spirito.

39. Così Io vi preparo, affinché sappiate che la via che dovete percorrere, è lunga, e non vi accontentiate con le vostre prime opere, credendo che vi apriranno già la porta in quelle dimore.

40. Ma vi dico anche questo, che è bello e soddisfacente per un’anima giungere alla fine del suo tratto di sviluppo e di fermarsi, per guardare indietro sulla via delle sue grandi lotte, dei suoi giorni di amarezza ed alle sue ore di pace, dopo aver superato gli innumerevoli ostacoli.

41. Infine il trionfo, la ricompensa e la giustizia che intorno a voi risplendono, e lo Spirito del Padre vostro, presente, magnifico, benedicendo il figlio e lasciandolo riposare nel Suo Grembo, finché è preparato per il suo successivo gradino di vita. Così passa da uno all’altro, finché arriva infine all’adempimento più sublime, per dimorare eternamente presso di Me. (315, 34-36)

 

42. La scintilla spirituale che rende l’uomo simile al suo Creatore, si avvicinerà sempre di più all’infinita Fiamma, dalla quale è proceduta, e quella scintilla sarà un essere risplendente – cosciente, raggiante d’amore, colmo di sapere e forza. Quell’essere si rallegra dello stato di perfezione, nel quale non esiste il minimo dolore oppure la minima miseria, nel quale regna la perfetta e vera Beatitudine.

43. Se questa non fosse la meta della vostra anima – in Verità vi dico, non vi avrei fatto conoscere le molte Istruzioni, perché allora la Legge del ‘primo Tempo’ sarebbe stata sufficiente per voi per vivere in pace sulla Terra.

44. Ma se riflettete che ho vissuto fra gli uomini ed ho promesso loro un mondo infinitamente migliore al di là di questa vita, e se oltre a questo vi ricordate, che ho promesso di ritornare in un altro tempo per continuare a parlare a voi e per spiegarvi tutto ciò che non avevate compreso, allora arriverete alla conclusione che la destinazione dell’uomo è più alta, molto più alta che quanto vi potete aspettare, e che la promessa Beatitudine è infinitamente molto più grande di quanto potete presagire oppure immaginarvi. (277, 48-49)

 

[indice]

Cap. 30

Lo sviluppo dell’anima attraverso reincarnazioni

 

La Legge dello sviluppo

1.Io vi dico, l’uomo deve sapere che la sua anima è venuta molte volte sulla Terra e non ha sempre ancora inteso di salire in alto sulla via della Mia Legge per raggiungere la cima del monte. /(7, 55)

2. Dato che l’uomo ha vissuto lo sviluppo della scienza e le scoperte cosa che prima non avrebbe creduto – perché si rifiuta contro lo sviluppo naturale della sua anima? Perché si impunta su ciò che lo porta all’arresto e ad addormentarsi? Perché si spaventa alla vista della Vita eterna. (118, 77)

 

3. Comprendete: Anche se la Creazione secondo l’apparenza è conclusa, tutto si sviluppa comunque, tutto si trasforma e perfeziona. La vostra anima si può forse sottrarre a questa Legge divina? No, figli Miei. Nessuno può dire l’ultima parola sullo spirituale, sulla scienza, oppure sulla vita, perché sono le Mie Opere che non hanno fine. (79, 34)

4. Quanti uomini credono in base al sapere che hanno raggiunto, di possedere grandezza spirituale, e per Me non sono comunque più che amati figli che si trovano su una via di sviluppo. Perché devono pensare che non è solo lo sviluppo della loro mente, con cui possono raggiungere lo sviluppo verso l’alto della loro anima, ma deve succedere attraverso lo sviluppo dell’insieme del loro essere e nell’uomo ci sono molte facoltà che devono essere sviluppate per raggiungere la perfezione.

5. Questo è il motivo che Io – come una delle Mie Leggi dell’Amore e della Giustizia – ho stabilito la Legge della reincarnazione dell’anima, per concedere loro una via più lunga che le offre tutte le necessarie occasioni per raggiungere il suo perfezionamento.

6. Ogni esistenza terrena è una breve lezione, perché diversamente le occasioni di un uomo sarebbero troppo scarse per compiere l’adempimento della Mia Legge. Ma è inevitabile che riconosciate la meta di questa vita, affinché da questa accogliate il senso e raggiungiate la sua armonia, che è la base della perfezione umana, affinché possiate procedere ad un livello superiore dell’esistenza, fino a raggiungere la vita spirituale, dove Io tengo per voi pronte così tante Lezioni che vi devo ancora insegnare, e così tante Rivelazioni che ho ancora da darvi. (156, 28-29)

 

7. Mentre tutto cresce continuamente, cambia si perfeziona e si sviluppa – perché la vostra anima dovrebbe rimanere per secoli nell’immobilità?

8. Dato che attraverso la scienza avete scoperto e imparato molto, non vi è sconosciuto il costante sviluppo che esiste in tutti gli esseri della Creazione. Perciò voglio che comprendiate, che non dovete abbandonare la vostra anima nel rimanere indietro ed in quella immobilità nella quale l’avete già portata da lungo tempo e che vi dovete sforzare per raggiungere l’armonia con tutto ciò che vi circonda, affinché per gli uomini possa arrivare un giorno nel quale la natura, invece di nascondere i suoi segreti, si riveli, ed invece che le forze della natura vi siano nemiche, diventino servitori, collaboratori e fratelli. (305, 6,8)

 

La “resurrezione della carne” – compresa giustamente

9. Ora il mondo deve sapere la Verità sulla “resurrezione della carne”, che è la reincarnazione dell’anima.

10. Reincarnarsi significa: ritornare al mondo materiale per nascere nuovamente come uomo; il risorgere dell’anima in un corpo umano per continuare la sua missione. Questa è la Verità sulla “resurrezione della carne”, della quale hanno parlato i vostri progenitori, mentre l’hanno raggirata proprio come assurde interpretazioni.

11. La reincarnazione è un regalo che Dio ha concesso alla vostra anima, affinché non si limitasse mai alla miserabilità della materia, alla sua fugace esistenza sulla Terra; alla sua imperfezione naturale, ma l’anima può – dato che proviene da una natura superiore .-usare così tanti corpi materiali quanti ne ha bisogno per l’esecuzione dei suoi grandi compiuti nel mondo.

12. Attraverso questo dono l’anima dimostra la sua incommensurabile superiorità sulla “carne”, sulla morte e su tutto il terreno, mentre supera la morte, sopravvive ad un corpo dopo l’altro, quanti gliene vengono affidati. E’ vincitrice del tempo, delle resistenze e delle tentazioni. (290. 53-56)

 

13. Come avete potuto credere che nel Giorno del Giudizio i corpi dei morti risorgessero e si unissero con l’anima, per entrare nel Regno di Dio? Come potete interpretare in questo modo ciò che vi è stato insegnato in altri tempi?

14. La carne è di questo mondo, e voi rimanete in essa, mentre l’anima si eleva liberamente e ritorna alla vita dalla quale era proceduta. “Quello che è nato dalla carne, è carne, quello che è nato dal Mio spirito, è spirito.” La “resurrezione della carne” è la re-incorporazione dell’anima, e se alcuni credono che questa sia una teoria umana, ed altri vi credono che è una nuova Rivelazione – in Verità vi dico, sin dall’inizio dell’umanità ho cominciato a rendere nota al mondo questa Rivelazione! Potete trovare la conferma per questa nel testo delle Scritture, che sono una testimonianza delle Mie Opere.

15. Ma in questo tempo questa Rivelazione è giunta al vostro spirito, mentre si è trovato ad un gradino superiore di sviluppo e presto verrà accettata come una delle Leggi più giuste e più amorevoli del Creatore. Rigettate l’immaginazione che avevate del “Giorno del Giudizio”; perché non è uno dei vostri giorni, perché è un tratto di tempo, e la “fine del mondo” non è quella del pianete sul quale vivete, ma la fine della vita egoistica, che ci avete creato. (76, 41-43)

 

16. Il mistero della “resurrezione della carne” era stato spiegato attraverso la Rivelazione sulla reincarnazione dell’anima. Oggi sapete che il senso di questa Legge dell’Amore e della Giustizia è quella, che l’anima si perfeziona, che non va mai perduta, perché troverà sempre una porta aperta come occasione per la sua salvezza che il Padre le offre.

17. Il Mio Verdetto su ogni anima in base a questa Legge è perfetto ed inesorabile.

18. Io solo sò giudicarvi, perché ogni destino per gli uomini è incomprensibile. Perciò nessuno viene compromesso di fronte all’altro o tradito.

19. Dopo che le anime si erano smarrite nei loro peccati, dopo così tante lotte e casi di cambiamenti e dopo lungo viandare, verranno da Me colme di sapienza in base alle loro esperienze, purificate attraverso il dolore, elevate attraverso i loro meriti, stanche del lungo pellegrinaggio, ma semplici e lieti come figli. (1, 61-64)

 

Lo stato differente di sviluppo delle anime

20. Molto tempo fa la vostra anima è proceduta da Me; nonostante ciò non tutte sono procedute nello stesso modo sulla via dello sviluppo spirituale.

21. Tutti i destini sono diversi, benché vi portino alla stessa meta. Ad uno sono riservate quelle prove, ad un altro altre. Una creatura percorre una propria via, l’altra ne segue un’altra. Non siete venuti all’esistenza nello stesso istante, né ritornerete tutti nello stesso momento. Certi camminano davanti, altri dietro, ma la meta vi aspetta tutti. Nessuno sà chi cammina lontano da lei, oppure chi

Cammina lontano, perché siete ancora troppo immaturi, per possedere questa conoscenza; siete umani, e la vostra vanità sarebbe per voi la rovina. (10, 77-78)

 

22. In tutti i tempi, persino nei tempi più remoti della storia dell’umanità, avete avuto molti esempi di uomini di alto spirito. Come vi potreste spiegare che già nei tempi più remoti esistevano uomini con uno spirito sviluppato, se questi non fossero passati attraverso reincarnazioni che si sono succedute che lo hanno aiutato a svilupparsi verso l’alto?

23. Il motivo per questo è, che lo spirito non è sorto nello stesso tempo come l’involucro del corpo, e che l’inizio del genere umano non coincide con quello dello spirito. In Verità vi dico, non esiste nessuna singola anima o spirito, senza che non fosse esistito già prima nell’aldilà. Chi di voi può misurare o conoscere il tempo che ha vissuto nelle altre sfere, prima fosse venuto per vivere su questa Terra? (156, 31-32)

 

La conoscenza di precedenti vite terrene e del proprio livello di sviluppo

24. Finché lo spirito è strettamente legato con l’anima, non riconosce ancora né può sapere i meriti che ha conquistato nelle sue vite precedenti. Ma ora viene a sapere che la sua vita è l’Eternità, un ininterrotto sviluppo nel desiderio di raggiungere la cima. Ma oggi non sapete ancora quale altura avete raggiunto. (190, 57)

 

25. La vostra mente non riceve le impressioni o immagini di ricordi del passato del vostro spirito, perché il corpo è come un fitto velo, che non permette di penetrare nella vita dello spirito. Quale cervello potrebbe accogliere le immagini ed impressioni che lo spirito nel corso del suo passato ha ricevuto? Quale intelligenza potrebbe insieme alle immaginazioni umane afferrare ciò che le è incomprensibile?

26. Per via di tutto questo non vi ho permesso finora di sapere chi siete spiritualmente, né come era costituito il vostro passato. (274, 54-55)

 

27. Tutte le Mie Opere sono scritte da Me in un Libro che si chiama “Vita”. Il numero delle sue pagine è incalcolabile, la sua infinita Sapienza non potrà essere raggiunta da nessuno eccetto da Dio, Che è il suo Autore. Ma nel Libro, su ogni sua pagina, è contenuto un breve riassunto in cui il Padre ha rappresentato sapientemente ognuna delle Sue Opere, per renderla comprensibile per ogni facoltà d’intendimento.

28. Anche voi scrivete costantemente nel libro della vostra vita, nel quale rimarranno scritte tutte le vostre opere e tutti i vostri passi sull’intera via di sviluppo. Quel libro starà scritto nella vostra coscienza e sarà luce del sapere e dell’esperienza, con cui domani dovete illuminare la via dei vostri fratelli più giovani.

29. Non potete ancora mostrare a nessuno il vostro libro, perché nemmeno voi conoscete il suo contenuto. Ma presto si farà luce nel vostro essere, e potrete mostrare al vostro prossimo le pagine che parlano del vostro sviluppo, della vostra prestazione d’espiazione e delle vostre esperienze. Allora sarete un libro aperto per gli uomini.

30. Ben per coloro che fanno loro propria la loro missione. Sentiranno stanno salendo sulla scala che Giacobbe ha visto nel sogno, che è la via spirituale che conduce gli esseri fino alla Presenza del Creatore. (253, 6-8)

 

Amore come necessità per lo sviluppo spirituale

31. Così come il vostro corpo, per vivere, esige aria, sole, acqua e pane, pure così ha bisogno anche lo spirito dell’ambiente di vita, di luce e di nutrimento, che corrispondono al suo essere. Quando si vede derubato della libertà di librarsi in alto nel desiderio del suo cibo, diventa debole, appassisce e diventa ottuso; così come se si costringesse un bambino di rimanere sempre nella sua culla e chiuso nella sua camera. Le sue membra si paralizzerebbero, diventerebbe pallido, i suoi sensi si ottunderebbero e le sue facoltà sminuirebbero.

32. Riconoscete che anche lo spirito può essere un paralizzante! Potrei persino dirvi che il mondo è pieno di paralitici, ciechi, sordi e malati spiritualmente! Lo spirito, che vive rinchiuso e senza libertà per lo sviluppo, è un essere che non cresce – né in sapienza, né in forza, né in virtù. (258, 62-63)

 

33. In Verità vi dico, quello che vi può elevare è l’amore, perché in questo dimora la sapienza, sentimento ed elevazione. L’amore è il riassunto di tutte le caratteristiche della Divinità, e Dio ha acceso questa fiamma in ogni creatura spirituale.

34. Quante Lezioni vi ho dato affinché impariate ad amare! Quante occasione, vite e reincarnazioni vi ho assegnate la Misericordia divina! La Lezione è stata ripetuta, tante volte quante volte era necessaria, finché era stata imparata. Una volta adempiuta, non c’era motivo della ripetizione, perché non può nemmeno più essere dimenticata.

35. Se imparaste velocemente le Mie Lezioni, non avreste più bisogno di soffrire, né di piangere sugli errori. Un essere che utilizza sulla Terra le Lezioni che vi ha ricevuto, potrà ritornare al mondo, ma succederà sempre con maggior maturità e sotto condizioni migliori di vita. Fra una vita e la successiva ci sarà sempre un intervallo di ristoro che è necessario per riflettere e per riposare, prima di cominciare la nuova opera del giorno. (263, 43-45)

 

Motivi differenti per reincarnazioni

36. In Verità vi dico, in nessuna epoca della vita umana all’uomo è mancata la conoscenza della Mia Legge; perché dalla scintilla divina che è la sua coscienza, non gli è mai mancato un raggio di Luce nel suo spirito, una intuizione nella sua mente, oppure un presagio nel suo cuore.

37. Nonostante ciò il vostro spirito è ritornato nell’aldilà con una oscura benda sugli occhi, ed Io vi dico: chi non ha utilizzato la Lezione che contiene la vita in questo mondo, in questa valle di prove, deve ritornare al mondo, per completare la sua riparazione e soprattutto per imparare. (184, 39)

 

38. In altri mondi anche gli esseri spirituali si rallegrano della libertà della volontà e peccano e capitano su vie secondarie oppure rimangono perseveranti nel bene e raggiungono in questo modo a svilupparsi verso l’alto, così come fate voi sulla Terra. Ma quando è arrivato il momento predeterminato, coloro che sono previsti di vivere in questo mondo, discendono per adempiere un compito nobile ed altri, per seguire il loro obbligo d’espiazione.

39. Ma a seconda di come vogliono vedere questo mondo, si presenterà agli uni come paradiso ed agli altri come un inferno. Se questi perciò comprendono la Misericordia del l oro Padre, vedono solo ancora una vita meravigliosa, che è seminata con Benedizioni ed Insegnamenti di vita per lo spirito – una via che li porta più vicino alla terra promessa.

40. Certi lasciano il mondo con il desiderio di ritornare, altri lo fanno con paura di dover ritornare. Il motivo per questo è che la vostra natura umana non era ancora in grado di comprendere l’armonia nella quale dovete vivere con il Signore. (156, 33-34)

 

41. Nessuno si ribelli contro l’immaginazione di dover ritornare a questo pianeta in un altro corpo, e non abbiate nemmeno l’opinione, che la reincarnazione sia una punizione per lo spirito. Tutte le anime che sono destinate a vivere sulla Terra, hanno dovuto passare attraverso la Legge della reincarnazione per poter raggiungere il loro sviluppo verso l’alto e di eseguire il compito che Io ho affidato a loro.

42. Non solo le anime poco sviluppate si devono nuovamente reincarnare, anche anime stando in alto ritornano una volta o l’altra, finché non hanno completata la loro opera.

43. Elia è il profeta più grande che è venuto sulla Terra; ma nonostante le grandi opere che ha fatto, e delle grandi dimostrazioni che ha procurato, in altri tempi, in altri corpi e con altri nomi ha dovuto ritornare in questo mondo.

44. Questa Legge dell’Amore e della Giustizia era sconosciuta agli uomini per lungo tempo, e se l’avessero conosciuta prima, avrebbero potuto capitare in confusione. Nonostante ciò il Padre vi ha dato alcune Rivelazioni ed alcuni segnali che erano la Luce precursore per il chiarimento di tutti i misteri. (122, 25-28)

 

La via alla perfezione

45. Lunga è la via sulla quale giungerete alla pienezza della Luce. Nessun essere ha una via più lunga che lo spirito, sulla quale il Padre, il divino Scultore, che forma e liscia il vostro spirito, gli dà la forma perfetta. (292, 26)

 

46. In Verità vi dico: affinché raggiungiate la totale purezza, la vostra anima dovrà lasciarsi ancora molto depurare, in questo mondo ed in quello spirituale.

47. Dovrete ritornare a questo pianeta ogni volta che è necessario e più spesso lasciate inutilizzate le occasioni che il Padre vostro vi concede, più ritarderete il vostro definitivo ingresso nella vera vita e allungherete la durata del vostro soggiorno nella valle delle lacrime.

48. Ogni spirito in ogni esistenza terrena deve esporre il progresso ed i frutti del suo sviluppo, mentre fa ogni volta un passo fermo in avanti.

49. Rendetevi conto, che l’unico bene che spetta al proprio benessere, è quello che avviene per vero amore e misericordia ad altri, e cioè quello altruistico. (159, 29-32)

 

50. Nell’uomo ci sono due poteri che sono sempre in lotta: la sua natura umana che è peritura, e la sua natura spirituale, che è eterna.

51. Questo essere eterno sà molto bene che devono passare lunghissimi spazi di tempo per poter raggiungere il suo perfezionamento spirituale. Presagisce che deve avere molte vite umane e che in queste deve passare attraverso molte prove, prima di giungere alla vera felicità.Lo spirito presagisce che dopo le lacrime, il dolore e dopo che è passato molte volte attraverso la morte corporea, giungerà a quel vertice che ha sempre cercato nella sua ricerca della perfezione.

52. Il corpo invece (l’anima) quella cosa fragile e piccola, piange, s’inalbera e si rifiuta a volte di seguire la chiamata dello spirito, e solo quando questa si sarà sviluppata, sarà forte ed esperta nella lotta con la “carne” e tutto ciò che la circonda, riesce a dominare il corpo e di annunciarsi a lui.

53. Il pellegrinaggio dello spirito è lungo, lunga la sua via, variabile e molto ricca di cambiamenti nelle sue forme d’esistenza ed in tutti i momenti le sue prove sono di genere diverso. Ma mentre le supera, si eleva, si purifica e si perfeziona.

54. Nel suo passaggio attraverso la vita lascia dietro di sé una scia di Luce; perciò ad uno spirito altolocato il piagnisteo del suo corpo non gli è sovente importante perché sà che passa e che durante il suo viaggio non si deve lasciar fermare da avvenimenti che gli sembrano piccoli.

55. Per un attimo rivolge la sua attenzione alle debolezze della sua “carne”, ma sà che non deve amare troppo qualcosa che vive solo brevemente e scompare presto all’interno della terra. (18, 24,27-28)

 

La scuola universale della vita

56. Sin dal principio dell’umanità esistono le reincarnazioni dello spirito come Legge dell’Amore e della Giustizia e come una delle forme nelle quali il Padre ha dimostrato la Sua infinita Grazia. La reincarnazione non è solo una faccenda di questo tempo, ma di tutti i tempi, e non dovete nemmeno credere che Io vi abbia rivelato questo Mistero solo adesso. Già nei tempi remoti esisteva nell’uomo il sapere intuitivo sulla re-incorporazione dello spirito.

57. Ma gli uomini che aspiravano a scienze materialistiche ed ai tesori del mondo, si sono lasciati dominare dalle passioni della carne per cui sono state indurite quelle fibre del cuore umano con le quali si percepisce lo spirituale, in modo che l’uomo è diventato cieco e sordo per tutto ciò che appartiene allo spirito. (105, 52)

 

58. Prima della vostra creazione eravate in Me; dopo,da creature spirituali, eravate nel luogo dove tutto vibra nella perfetta armonia, dov’è l’Essenza della vita e la Fonte della vera Luce, dalla quale Io vi nutro.

59. Il dolore non era creato dal Padre. Nei tempi dei quali vi parlo non avevate motivo di sospirare, non avevate nulla di che lamentarvi, sentivate il Cielo in voi stessi, perché nella vostra perfetta vita eravate il simbolo di questa esistenza.

60. Ma quando avete abbandonato questa dimora, ho dato al vostro spirito un abito e siete sprofondati sempre di più. Dopo il vostro spirito si sviluppato passo dopo passo finché siete giunti al livello dell’esistenza dove ora vi trovate e dove risplende la Luce del Padre. (115, 4-5)

 

61. La meta di ogni spirito è di fondersi con la Divinità dopo la depurazione e perfezionamento. Per questo inondo la vostra via con la Luce e do al vostro spirito forza, affinché saliate in alto gradino per gradino. Secondo l’altezza dello sviluppo che avete conquistato quando lasciate questo mondo, sarà la dimora celeste che abitate nell’aldilà. Perché l’Universo era stato creato come una Scuola del perfezionamento per lo spirito. (195, 38)

 

62. Se vi avessi dato tutto in questa vita, non avreste più nessun desiderio per raggiungere un gradino più alto. Ma ciò che non avete raggiunto in una esistenza, vi aspirate in un’altra e ciò che non raggiungete in quella, vi promette un’altra, più alta, e così continua in tutta l’Eternità passo dopo passo sulla via infinita dello sviluppo dello spirito.

63. Quando sentite la Mia parola, vi sembra impossibile che il vostro spirito dev’essere capace di raggiungere una così grande perfezione; ma Io vi dico, che mettete in dubbio l’alta destinazione dello spirito perché considerate solo ciò che vedete con gli occhi materiali: miseria, ignoranza, cattiveria. Ma questo viene solo perché l’anima in certi è malata, in altri è paralizzata; altre anime sono cieche e certe spiritualmente morte. In vista di una tale miseria spirituale dovete dubitare nella destinazione che l’Eternità tiene pronta per voi.

64. E così vivete in questo tempo dell’amore per il mondo e per il materialismo. Ma la Luce della Mia Verità è già arrivata a voi ed ha scacciato l’oscurità della notte di un tempo, che è già passato e con la sua aurora ha annunciato la venuta di un’epoca, nella quale lo spirito riceverà l’illuminazione attraverso la Mia istruzione. (116, 17-18)

 

65. Molti di voi non avranno una nuova occasione di ritornare sulla Terra per riparare le loro trasgressioni. Non possederete più quello strumento che avete oggi e che è il vostro corpo sul quale vi appoggiate. Dovete comprendere che la venuta nel mondo è un privilegio per lo spirito, ma mai una punizione. Perciò dovete utilizzare questa Grazia.

66. Dopo questa vita andrete in altri mondi per ricevere nuove Lezioni, e là troverete nuove occasioni per continuare a salire e per perfezionarvi. Quando avete compiuto il vostro dovere come uomo, lascerete questo mondo con soddisfazione, perché avete adempiuto il vostro compito e vi sarà pace nel vostro spirito. (221, 4-55)

 

67. La Mia Voce sta chiamando grandi schiere di uomini perché per molte anime si avvicina la fine del loro pellegrinaggio sulla Terra.

68. Quell’avvilimento, quel ribrezzo, quella tristezza che portano nel cuore, sono la dimostrazione che hanno già nostalgia per una dimora più alta, un mondo migliore.

69. Ma è necessario che vivano l’ultima tappa che percorrono nel mondo, in obbedienza nei confronti delle Istruzioni del loro spirito, affinché l’orma dei loro ultimi passi sulla Terra sia di benedizione per le generazioni che vengono dopo di loro, per adempiere i loro diversi compiti nel mondo. (276. 4)

 

70. Questo mondo non è eterno, né ha bisogno di esserlo. Quando questa dimora ha adempiuto una volta il suo scopo di esistere che ha adesso, scomparirà.

71. Quando il vostro spirito non ha più bisogno delle Lezioni che questa vita elargisce, perché ne aspetta altre, più alte in un altro mondo, allora dirà in base alla Luce conquistata in questa lotta terrena: “Con quale chiarezza comprendo adesso che tutte le alture e profondità di questa vita erano solo esperienze e lezioni, che mi servivano per comprendere meglio. Quanto lungo mi sembrava già questo viaggio della vita, finché le sofferenze mi hanno schiacciato. Invece adesso, che tutto è passato – quanto breve e fuggevole mi appare in vista dell’Eternità. (230, 47)

 

72. Rallegratevi, uomini, pensate che siete uccelli migratori in questo mondo pieno di lacrime, commiserazioni e sofferenze! Rallegratevi, perché non è la vostra patria per l’Eternità, mondi migliori vi aspettano!

73. Quando decedete quindi da questa Terra, fatelo senza rammarico, allora rimarranno indietro i sospiri di dolore, di fatiche, di lacrime. Direte addio a questo mondo e vi librerete a quelli che vi aspettano nelle Alture dei Cieli. Da lì vedrete la Terra come un puntino nello Spazio, al quale ripenserete con amore. (230, 51)

 

La forza di convinzione della dottrina della reincarnazione

74. La Luce della spiritualità rivela ora al mondo la Verità, la Giustizia, la Ragione e l’Amore, che dimorano nella capacità spirituale della reincarnazione. Nonostante ciò il mondo combatterà ostinatamente questa Rivelazione e le darà l’apparenza di un insegnamento estraneo e falso, per infondere la diffidenza agli uomini di buona fede.

75. Saranno inutili e vani gli sforzi che le confessioni fanno, per mantenere i loro credenti nei binari rassodati di vecchie immaginazioni di fede. Perché nessuno potrà fermare la Luce divina, che penetra fino al fondo della capacità del pensare umano e che risveglia lo spirito per un’epoca di Rivelazioni, di Ispirazioni divine, dell’illuminazione di dubbi e misteri, della liberazione spirituale.

76. Nessuno potrà nemmeno fermare il flusso che l’umanità formerà, quando si mette in cammino nel desiderio per la sua libertà del pensare, dello spirito e della fede. (290, 57-59)

 

Vie di reincarnazione di un’anima

77. Io chiamo tutti i pellegrini terreni affinché sentano la Mia Voce che li invita allo sviluppo verso l’alto ed al possesso dell’eterna Vita.

78. In questo giorno nel quale si annuncia la “Parola divina” – utilizzate la Sua Parola e lasciatevi illuminare dalla stessa; perché nel sapere vi è la Luce e la vostra Redenzione.

79. Quando la Mia Legge vi insegna moralità, sincerità ed ordine in tutte le azioni della vostra vita – perché cercate allora vie contrarie, con cui vi preparate dolori? Ma quando decedete per l’aldilà ed lasciate indietro sulla Terra il vostro corpo, piangete perché avete amato troppo questo involucro.

80. Quando sentite che il corpo non vi appartiene più e che dovete procedere sulla via dello sviluppo finché non venite a Me, Io vi dico: “Figlio Mio, che cosa hai da mostrarMi? Hai vissuto sulla Terra nell’adempimento dei Miei Comandamenti?”

81. Voi però – confusi e titubanti, perché non avete un regalo d’amore per Colui il Quale vi ama moltissimo e vi ha concesso così tanto – avete forgiato catene che schiacciano la vostra anima e le appare senza Luce, piange e si lamenta di sé, perché ha perduto la Grazia. Sente solo la Voce del Padre che la chiama. Ma dato che non si è sviluppata e non si sente nemmeno degna di venire a Lui, si ferma ed aspetta.

82. Il tempo passa e l’anima sente nuovamente la Voce e colma di tutta la sua sofferenza chiede chi le parla e la Voce le dice: “Risvegliati! Non sai da dove sei venuta e dove stai andando?” Allora alza gli occhi, vede una incommensurabilmente grande Luce, nel cui splendore si vede misera. Riconosce che, prima che fosse mandata sulla Terra, esisteva già, già amata dal Padre, dal Quale veniva la Voce e che ora, dato che la vede in questo deplorevole stato, soffre per via di lei!. Riconosce che era stata inviata a diverse dimore, per passare attraverso la via della lotta ed attraverso i suoi meriti ricevere la sua ricompensa.

83. E la figlia domanda: “Se prima di essere mandata sulla Terra ero la tua molto amata creatura – perché non sono rimasta ferma nella virtù e dovevo cadere, soffrire ed affaticarmi per ritornare a Te?”

84. La Voce le risponde: “Tutte le anime sono state sottomesse alla Legge dello sviluppo e su questa via il Mio Spirito di Padre continua a proteggerle sempre ed ha Compiacimento nelle buone opere dei figli. Tuttavia vi ho mandato sulla Terra affinché ne facciate un campo di battaglia per il perfezionamento spirituale, non un campo di battaglia di guerra e dolore.

85. Vi ho detto che dovete moltiplicarvi, che non dovete rimanere sterili Ma quando ritornate nella “valle spirituale”, non portate nessun raccolto, vi lamentate solo e venite senza la Grazia con la quale vi ho provvisto. Per questo vi mando ancora una volta e vi dico: “Purificatevi, cercate ciò che avete perduto ed elaborate la vostra risalita spirituale.”

86. L’anima ritorna sulla Terra, cerca un corpo umano piccolo e delicato, per riposare in esso e cominciare il nuovo viaggio della vita. Trova il piccolo corpo infantile che le è assegnata e lo usa, per espiare le sue trasgressioni contro la Mia Legge. Conoscendo la causa l’anima viene sulla Terra e sa che è il Respiro del Padre e conosce l’incarico che ha ricevuto da Lui.

87. Nei primi anni è innocente e conserva la sua purezza, rimane in contatto con la vita spirituale. Dopo comincia a conoscere il peccato, vede da vicino l’orgoglio, l’arroganza e l’avversità degli uomini nei confronti della giusta Legge del Padre, e la “carne” per natura ribelle comincia a macchiarsi con il male. Caduta nella tentazione dimentica l’incarico che ha portato con sé sulla Terra e comincia a fare opere che sono contro la Legge. Spirito ed anima gustano il frutto proibito e quando sono caduti nella rovina, li sorprende l’ultima ora.

88. Lo spirito si trova di nuovo nello spazio di vita spirituale, esausto e piegato dal peso della sua colpa. Allora si ricorda della Voce che una volta gli ha parlato e continua ancora a chiamarlo, e dopo aver versato molto lacrime perché si sente perduto senza sapere chi è, si ricorda che era già stato una volta in quel luogo.

89. Il Padre, Che lo aveva creato con così tanto Amore, compare sulla sua via e gli dice: “Chi sei, da dove vieni e dove vai?”

90. Il figlio riconosce in quella Voce la Parola di Colui Che gli aveva dato l’esistenza e le facoltà – il Padre Che lo perdona sempre di nuovo, lo purifica, lo porta via dall’oscurità e lo conduce nella Luce. Trema, perché sa che sta dinanzi al Giudice e dice: “Padre, la mia disobbedienza e la mia colpa sono molto grandi davanti a Te, non posso aspettarmi di vivere nel Tuo Regno, perché non ho meriti. Oggi che sono ritornato nella “valle spirituale”, vedo che ho accumulato solo colpa che devo espiare.”

91. Ma l’amorevole Padre gli mostra un’altra volta la via, esso ritorna di nuovo nella carne ed appartiene di nuovo all’umanità.

92. Ma ora lo spirito già esperto rende l’involucro, l’anima, duttile con maggior forza per ad imporsi ed obbedire ai Comandamenti divini. Comincia la battaglia; combatte i peccati che portano l’uomo alla caduta, vuole sfruttare l’opportunità che era stata concessa per la sua redenzione. L’uomo combatte dall’inizio alla fine e quanto compaiono capelli bianchi alle sue tempie ed il suo corpo prima più resistente e più forte, comincia a piegarsi e perde le forze, lo spirito si sente forte, più maturo e più esperto. Quando grande e ripugnante gli appare il peccato! Se ne allontana e giunge alla meta. Ora aspetta solo ancora il momento che il Padre lo chiama, perché è giunto alla conclusione che la Legge divina è giusta e la Volontà di Dio perfetta, che questo Padre vive per dare ai Suoi figli vita e salvezza.

93. Quando è giunto l’ultimo giorno, sente la morte nella sua carne e non percepisce nessun dolore. E’ deceduto in silenzio e solennità. Si è visto nello spirito e come se avesse uno specchio davanti a sé, si vede bello e raggiante di Luce. Allora la Voce gli parlò e gli disse: “Figlio, dove vai?” Ed egli, sapendo Chi era, andò incontro al Padre, lasciò fluire la Sua Luce attraverso il suo essere e disse: “O Creatore, o Amore tutto comprendente, vengo a Te per riposare e darmi a Te per l’adempimento.”

94. Il conto era pareggiato e lo spirito guarito, puro e senza catene del peccato e vedeva davanti a sé una ricompensa che lo aspettava.

95. Dopo sentiva che si fondeva con la Luce di quel Padre, che la sua Beatitudine aumentava, e vedeva un luogo di pace, un paese santo, percepiva un profondo silenzio e “riposava nel Grembo di Abramo”. (33- 14-16)

 

[indice]

Cap. 31

Salvezza, redenzione ed eterno bene

 

La correzione di false immaginazioni sulla redenzione

Molti uomini erano dell’opinione che tutte le lacrime di questo mondo erano state causate dal peccato dei primi abitanti della Terra. Nella loro incapacità di interpretare la parabola, alla fine hanno detto che Cristo sarebbe venuto per lavare quella macchia con il Suo Sangue. Se questa affermazione fosse stata giusta – perché gli uomini continuano ancora peccare ed a soffrire, anche se quel Sacrificio fosse già compiuto?

2. Gesù è venuto sulla Terra per mostrare agli uomini la via alla perfezione – una via che ha insegnato con la Sua vita, con la Sua morte e le Sue Parole. (150, 43-40)

 

3. Voi tutti raggiungerete la meta attraverso l’adempimento del vostro compito. Vi ho dato i Miei Insegnamenti che sono inesauribili, affinché saliate sulla scala del vostro sviluppo. Non è il Mio Sangue che vi salva, ma vi redimerà la Mia Luce nel vostro spirito. (8, 39)

 

4. Avrò una nuova Croce nel ‘terzo Tempo’. Questa non sarà visibile agli occhi mortali, ma dalla sua Altura manderò all’umanità il Mio Messaggio d’Amore ed il Mio Sangue, che è l’essenza spirituale della Mia parola, verrà tramutata in Luce per lo spirito.

5. Coloro che Mi hanno condannato allora, portano oggi ai cuori degli uomini la Luce con il loro spirito pentito per riparare di nuovo i loro errori.

6. Affinché il Mio Insegnamento trionfi sulla scelleratezza degli uomini, dapprima deve essere flagellato e deriso come Cristo sul palo di tortura. Da ogni ferita deve fluire la Mia Luce, per illuminare l’oscurità di questo mondo senza amore. E’ necessario che il Mio Sangue invisibile cada sull’umanità per mostrarle nuovamente la via alla sua redenzione. (49, 17-19)

 

7. Vi dico ancora una volta, che in Me verrà salvata l’intera umanità. Quel Sangue versato sul Golgota è vita per ogni spirito. Ma non è il Sangue in sé, quando è caduto nella polvere della Terra, ma l’Amore divino che in esso è simboleggiato. Sempre quando vi parlo del Mio Sangue, sapete ora che cosa è e quale significato ha.

8. Molti uomini hanno versato il loro sangue nel servizio del loro Signore e per amore del loro prossimo, ma questo non ha personalizzato l’Amore divino, ma solo quello spirituale, umano.

9. Il Sangue di Gesù però ha personalizzato l’Amore divino, perché in Lui non c’è nessuna macchia. Nel Maestro non c’era mai un peccato, ed Egli vi ha dato il Suo Sangue fino all’ultima goccia, per farvi comprendere che Dio è tutto per le Sue creature, che Egli Si dà a loro totalmente, senza riserva, perché le ama infinitamente.

10. Quando la polvere della Terra ha assorbito quel Liquido, che era Vita nel Corpo del Maestro, è successo che dovevate comprendere, che il Mio Insegnamento doveva rendere fertile la vita degli uomini attraverso l’Irrigazione con il Suo Amore, Sapienza e Giustizia.

11. Il mondo – miscredente e scettico nei confronti delle Parole ed Esempi del Maestro – combatte il Mio Insegnamento e dice che, anche se Gesù ha versato il Suo Sangue per salvare gli uomini dal peccato, non era stato salvato il mondo; che giornalmente pecca di più, anche se è più sviluppato.

12. Dove rimane il Potere di quel Sangue della Redenzione, si chiedono gli uomini, mentre coloro che dovevano mostrare i veri Pensieri fondamentali del Mio Insegnamento, non sanno soddisfare le domande degli affamati ed assetati di conoscenza della Verità.

13. Io vi dico che in questo tempo le domande di coloro che non sanno, hanno più profondità e maggior contenuto che le risposte e spiegazioni di coloro che sostengono di conoscere la Verità.

14. Ma sono venuto nuovamente per parlare a voi e qui è la Mia parola per coloro che sono dell’opinione che quel Sangue ha procurato davvero la salvezza dei peccatori dinanzi alla Giustizia divina – di tutti coloro che erano perduti e condannati a grave pena.

15. Io vi dico: se il Padre, che sà tutto, avesse permesso che gli uomini non avessero utilizzato e compreso un poco alla volta tutto l’Insegnamento che Gesù ha dato loro nelle Sue Parole ed Opere – in Verità, non Lo avrebbe mai inviato, perché il Creatore non ha mai fatto qualcosa inutilmente per nascere fra gli uomini, per crescere, soffrire e morire, questo è avvenuto perché sapeva che quella vita irradiante e fertile del Maestro avrebbe segnato una via indelebile, una traccia indistruttibile; affinché tutti i Suoi figli trovassero il sentiero che li deve condurre al vero amore ed a osservare i Suoi Insegnamenti per condurli alla dimora nella quale il loro Creatore li aspetta.

16. Egli sapeva anche che quel Sangue che testimonia della Purezza dell’infinito Amore ed era stato versato fino all’ultima goccia, avrebbe insegnato agli uomini di adempiere con la fede nel loro Creatore il compito che li avrebbe levati in alto nella terra promessa, dove Mi portano l’adempimento dei loro compiti e possano poi dire: “Signore, tutto è compiuto.”

17. Adesso vi posso dire che non era l’ora nella quale veniva versato il Mio Sangue sulla Croce, che indicava agli uomini l’ora della Redenzione. Il Mio Sangue è rimasto qui, presente nel mondo, vivo, fresco e contrassegnando con la traccia sanguinosa della Mia Passione la via alla vostra espiazione che vi farà conquistare la dimora promessavi dal Padre.

18. Vi ho detto: “Io sono la Fonte della Vita, venite e purificatevi dalle vostre macchie affinché andiate liberi e sani dal vostro Padre e Creatore.”

19. La Mia Fonte è fatta d’Amore, inesauribile ed illimitata. E’ questo che vi vuole dire il Mio Sangue versato allora. Ha sigillata la Mia parola, ha confermato il Mio Insegnamento. (158, 23-33)

 

20. Oggi, molti secoli distanti da quell’Avvenimento, vi dico che – ho bensì versato il Mio Sangue per l’intera umanità – potevano ottenere la salvezza della loro anima soltanto coloro che percorrevano quella via che Gesù vi ha insegnato; mentre tutti coloro che persistevano nell’ignoranza, nel loro fanatismo, nei loro errori o nei peccati, non sono ancora salvati.

21. Vi dico anche se diventassi mille volte Uomo e morissi mille volte sulla Croce – finché gli uomini non si elevano per seguire Me, non raggiungeranno la salvezza della loro anima. Non è la Mia Croce che vi deve redimere, ma la vostra. Ho portato la Mia sulle Spalle e vi sono morto come Uomo, e da quel momento ero nel Grembo del Padre. Mi dovete seguire nella mansuetudine ed amore e con autentica umiltà portare la vostra croce sulle spalle, finché avete raggiunto la meta finale della vostra missione, per essere poi anche voi dal Padre vostro. (168, 16-17)

22. Non c’è nessuno che non vorrebbe trovare la felicità e più durevole è, meglio è – perché Io vi insegno una via che conduce all’eterna Beatitudine più alta. Nonostante ciò – vi mostro solo la via e vi lascio scegliere quella che più vi aggrada.

23. Vi domando: “Se avete nostalgia della felicità – perché non la seminate per raccogliere dopo?” Pochissimi sono coloro che si sono sentiti spinti di esserci per l’umanità. (169, 37-38)

 

24., Per quanto riguarda la vita sulla Terra, di ciò che è la vera felicità, che cosa è il mondo spirituale,lL’immaginazione che ne avete, è falsa.

25. La maggioranza dei credenti pensa che, se vivono con una certa rettitudine, oppure se nell’ultimo attimo della loro vita si pentono delle trasgressioni commesse, il Cielo è sicuro per la loro anima.

26. Ma questa falsa immaginazione che piace molto agli uomini, è il motivo per non adempiere costantemente la Legge durante tutta la loro vita e di fare in modo che la sua anima, quando lascia questo mondo e giunge nel mondo spirituale, deve constatare che è venuta in un luogo nel quale non vede i Miracoli che si era immaginata, né sente la più alta Beatitudine alla quale credeva di avere un diritto.

27. Sapete voi cosa succede a quegli esseri che erano sicuri di venire nel Cielo ed invece hanno trovato solo confusione? Dato che non erano più a casa sulla Terra perché a loro mancava il sostegno del loro involucro corporeo e che non potevano nemmeno elevarsi a quelle alture dove si trovano le sfere della Luce spirituale, si sono creati – senza rendersene conto – un mondo che non è né umano né ancora profondamente spirituale.

28. Allora le anime cominciano a chiedersi: E’ questo il Cielo? E’ questa la dimora che Dio ha destinato alle anime, dopo che hanno camminato così a lungo sulla Terra?

29. No – dicono altri – questo non può essere il “Grembo del Signore”, dove può esistere solo Luce, Amore e purezza.

30. Lentamente, attraverso riflessione e dolore, l’anima comincia a comprendere. Comprende la divina Giustizia, ed illuminata dalla Luce della sua coscienza giudica le sue opere passate e scopre che erano misere ed imperfette, che non erano degne di meritare ciò che aveva creduto.

31. Dopo, a motivo di questa autocritica, si mostra l’umiltà e sorge il desiderio a ritornare asuquelle vie che aveva alle spalle per cancellare le macchie d’onta, correggere gli errori e fare dinanzi al suo Padre veramente qualcosa di meritevole.

32. E’ necessario chiarire all’umanità i misteri, affinché comprenda che la vita nella materia è un’occasione che l’uomo conquisti meriti per la sua anima, che la eleveranno, finché merita di vivere in una sfera di più alta spiritualità, dove deve agire nuovamente in modo meritevole, per non rimanere indietro e per continuare a salire di gradino in gradino; perché “nella Casa del Padre ci sono molte dimore”.

33. Attraverso l’amore conquisterete questi meriti, come ve l’ha insegnato la Legge del Padre. E così la vostra anima progredirà sulla scala per la perfezione di gradino in gradino e così imparerà a conoscere la stretta via che conduce nel Regno del Cielo – nel vero Cielo che è la perfezione dello spirito. (184, 40-45)

 

34. In Verità vi dico, se in questo tempo Io fossi venuto come Uomo, i vostri occhi avrebbero dovuto vedere le Mie ferite ancora fresche e sanguinanti, perché i peccati degli uomini non hanno cessato; e non si volevano nemmeno redimere pensando a quel Sangue che era versato da Me sul Golgota e che era una dimostrazione del Mio Amore per l’umanità. Ma sono venuto nello Spirito per risparmiarvi l’onta di osservare l’opera di coloro che Mi hanno giudicato e condannato sulla Terra.

35. Tutto è perdonato; ma in ogni anima esiste ancora qualcosa di ciò che Io ho versato per tutti sulla Croce. Non credete che quella Forza vitale e quel Sangue si siano dissolti o andati perduti. Personificavano la vita spirituale che da quel momento ho riversato su tutti gli uomini. Attraverso quel Sangue che sigillava la Mia parola e rafforzava tutto ciò che ho detto e fatto sulla Terra, gli uomini si svilupperanno verso l’alto nel desiderio del rinnovamento del loro spirito.

36. La Mia parola, le Mie Opere ed il Mio Sangue non erano e non saranno inutili. Se a volte vi sembra che si è quasi dimenticato il Mio Nome e la Mia parola, presto sperimenterete come compariranno nuovamente pieni di succo vitale, vita e purezza come un seme che, anche se viene costantemente combattuto, non passa mai. (321, 64-66)

 

37. Il Sangue di Gesù, trasformato in Luce della Redenzione, è penetrato in tutte le anime come salvezza e continua a farlo. Il Mio Spirito dona eternamente salvezza e Luce, il Mio Spirito divino Si effonde costantemente – non come sangue umano, ma come Forza redentrice, come Vita spirituale su tutti i Miei figli. (319, 36)

 

Il “Cielo” vuole essere conquistato

38. Gli uomini, trascinati via dal potere delle passioni, sono scesi così tanto nei loro peccati, che hanno rinunciato ad ogni speranza di Redenzione. Ma non c’è nessuno che non possa essere salvato. Perché l’anima – quando è convinta che le tempeste umane non cesseranno finché non ascolta la voce della coscienza – si leverà e adempirà la Mia Legge finché arriva alla sua meta della sua destinazione, che non è sulla Terra, ma nell’Eternità.

39. Coloro che credono che l’esistenza è senza senso e con ciò pensano all’inutilità della lotta e del dolore, non sanno che la vita è il maestro, che forma, ed il dolore è lo scalpello che perfeziona. Non pensate che Io abbia creato il dolore, per porgervelo in un calice – non pensate che Io vi abbia indotti alla caduta. L’uomo è diventato da sé disobbediente, e perciò si deve anche raddrizzare con il suo proprio sforzo. Non dovete nemmeno credere che solo il dolore vi perfezioni; no, giungerete a Me anche attraverso l’attività d’amore, perché Io sono Amore. (31, 54-55)

 

40. Pregate di più con l’anima che con il corpo, perché per raggiungere la salvezza, non basta un attimo di preghiera oppure un giorno dell’amore, ci vuole una vita piena di perseveranza, pazienza, opere di tutto cuore e l’osservanza dei Miei Comandamenti. Per questo vi ho dato grandi facoltà come anche la capacità di immedesimarvi.

41. La Mia Opera è come un’arca di salvezza che invita tutti ad entrare. Ognuno che osserva i Miei Comandamenti, non andrà a fondo. Se vi lasciate guidare dalle Mie parole, sarete salvati. (123, 30-31)

42. Pensate che solo ciò che è perfetto giunge a Me. Perciò la vostra anima entrerà nel Mio Regno solamente quando avrete raggiunto la perfezione. Siete proceduti da Me senza esperienza, ma dovrete ritornare a Me adornati con la veste dei vostri meriti e virtù. (63, 22)

 

43. In Verità vi dico, gli spiriti dei giusti che dimorano vicino a Dio, si sono meritati con le proprie opere il diritto di occupare quel posto – non perché Io glielo avessi dato. Io ho indicato loro solo la via mostrato loro alla fine della stessa un’alta ricompensa.

44. Siano benedetti coloro che Mi dicono: “Signore, Tu Sei la Via, la Luce che la illumina, e la Forza per il viandante. Tu Sei la Voce che indica la direzione della via e ci vivifichi nel viaggio della vita e Sei anche la Ricompensa per colui che giunge alla meta.” – Sì, figli Miei, Io sono la Vita e l a Resurrezione dai morti. 63, 74-75)

 

45. Oggi il Padre non chiede: Chi è in grado e disposto a salvare il genere umano con il suo sangue? Gesù risponderà ancora: “Signore, Io sono l’Agnello che è pronto ad aprire la via dell’espiazione dell’umanità con il Suo Sangue ed il Suo Amore.”

46. E non manderò nemmeno la Mia “Parola” per diventare Uomo in questo tempo. Quest’epoca è passata per voi ed ha lasciato indietro nel vostro spirito il suo Insegnamento ed elevazione. Adesso ho iniziato una nuova epoca del progresso spirituale nella quale siete voi coloro che conquistano dei meriti. (80, 8-9)

 

47. Voglio vedervi tutti felici, dimorando nella pace e nella Luce, affinché un poco alla volta possediate tutto – non solo attraverso l’amore, ma anche attraverso i vostri meriti, perché allora la vostra soddisfazione e la vostra felicità saranno perfetti. (245, 34)

 

48. Sono venuto per mostrarvi la bellezza di una vita più alta che quella umana, per ispirarvi ad alte opere, per insegnarvi la Parola che risveglia l’amore, per promettervi la felicità mai conosciuta che attende quell’anima che era in grado di salire sul monte del sacrificio, della fede e dell’amore.

49. Tutto questo dovete riconoscere nella Mia istruzione, affinché comprendiate finalmente che sono le vostre buone opere che portano la vostra anima più vicino alla Beatitudine. (287, 48-49)

50. Se voi, per viaggiare da un continente all’altro della Terra, dovete attraversare molti alti e bassi monti, mari, popoli, città e paesi fino a raggiungere la meta del vostro viaggio, allora pensate che voi, per raggiungere quella terra promessa, dovete pure viaggiare a lungo affinché otteniate nel lungo viaggio esperienza, conoscenza e sviluppo dell’anima. Questo sarà il frutto dell’albero della vita che infine gusterete, dopo aver lottato e pianto molto per raggiungerlo. (287, 16)

 

51. Voi siete figli del Padre della Luce; ma se per motivo della vostra debolezza siete capitati nell’oscurità di una vita piena di fatiche, errori e lacrime, queste sofferenze passeranno, perché vi eleverete alla Mia Chiamata quando vi chiamo e vi dico: “EccoMi” ed illumino il vostro mondo e vi invito a salire sul monte, sulla cui cima troverete tutta la pace, quella felicità e quella ricchezza che sulla Terra volevate raccogliere invano.” (308, 5)

 

52. Ogni mondo, ogni livello d’esistenza fu creato affinché le anime vi si sviluppassero e facessero un passo verso il loro Creatore e procedendo così sulla via del perfezionamento avere l’occasione di giungere senza macchia, puri e sani alla meta del loro viaggio, in cima alla perfezione spirituale, che è appunto il dimorare nel Regno di Dio.

53. A chi sembra impossibile di dimorare infine “nel Grembo di Dio”? Ah, voi miseri uomini d’intelletto, che non siete capaci di riflettere! Avete già dimenticato che dal Mio Grembo siete entrati nell’esistenza, cioè che già prima esistevate in Me? Non c’è nulla di strano che tutto ciò che è sorto dalla Fonte della Vita, a suo tempo vi ritorni.

54. Ogni spirito era virgineamente puro, quando da Me è entrato nella vita,; ma dopo molti nella loro anima si sono macchiati sulla loro via. Nonostante ciò – dato che tutto era previsto e pensato da Me in modo saggio, amorevole e nella Giustizia, Mi sono subito messo all’Opera per mettere a disposizione tutti i mezzi necessari sulla via che i Miei figli dovevano percorrere per la loro salvezza ed il rinnovamento.

55. Anche se quella verginità spirituale era stata contaminata da molti esseri, verrà il giorno nel quale si purificheranno da tutte le loro trasgressioni e con ciò riconquisteranno la loro originale purezza. La depurazione sarà molto meritevole ai Miei Occhi, perché l’anima l’avrà conquistata attraverso grandi e continue prove della sua fede, del suo amore, fedeltà e pazienza.

56. Voi tutti ritornerete sulla via del lavoro, della lotta e del dolore nel Regno di Luce, dove non avete bisogno di incarnarvi in un corpo umano, né di vivere in un mondo di materia; perché allora la vostra capacità spirituale dell’agire vi renderà già in grado di mandare la vostra influenza e la vostra Luce da un livello d’esistenza ad u n altro e renderlo percettibile. (313, 21-24)

 

La forza più potente per la redenzione

57. Vedete, qui è la via, percorretela e sarete salvati. In Verità vi dico, non è necessario di averMi sentito in questo tempo per ottenere la salvezza. Ognuno che nella vita esercita la Mia divina Legge dell’amore e trasforma quell’amore ispirato dal Creatore in amore per il prossimo, è salvato. Dà testimonianza di Me nella sua vita e nelle sue opere. (63, 49)

 

58. Quando il sole risplende su tutta la natura e su tutti gli esseri la luce della vita, ed anche se le stelle irradiano Luce sulla Terra – perché lo Spirito di Dio non dovrebbe irradiare Luce sull’anima dell’uomo?

59. Adesso vi dico: uomini, entrate in voi, lasciate che la Luce della Giustizia che ha la sua origine nell’Amore, di diffonda sul mondo. Lasciatevi convincere dalla Mia Verità che senza vero amore non potrete raggiungere la vostra salvezza. (89, 34-45)

60. La Mia Luce è per tutti i Miei figli; non solo per voi che abitate in questo mondo, ma per tutti gli esseri spirituali che vivono su diversi livelli d’esistenza. Loro tutti verranno liberati e saranno risorti alla Vita eterna, se adempiono con le loro opere dell’amore ai loro fratelli il Mio divino Comandamento che esige da voi che vi amiate fra di voi. (65, 22)

 

61. Amato popolo, questo è il “terzo Giorno”, nel quale risveglio la Mia parola fra i “morti” a nuova vita. Questo è il ‘terzo Tempo’, nel quale compaio in modo spirituale davanti al mondo per dirvi: “Qui c’è lo stesso Cristo che avete visto morire sulla Croce e che vi parla attualmente, perché Egli vive e vivrà e Sarà sempre.

62. Io invece vedo che gli uomini in vista della fede, dell’amore e della Luce hanno nel corpo un cuore morto, benché nelle loro comunità religiose sostengono di annunciare la Verità. Pensano che si siano assicurati la loro salvezza quando pregano nelle loro chiese e partecipano ai suoi riti. Ma Io vi dico, il mondo deve sapere che la Redenzione dell’anima viene raggiunta solo attraverso il compimento di opere dell’amore e della misericordia.

63. I luoghi di assemblee sono solo una scuola. Le chiese non si devono limitare soltanto a spiegare la Legge, ma devono provvedere che il mondo comprenda che la vita è una vita, sulla quale si deve impiegare ciò che si è imparato dalla Legge divina, mentre si esercita il Mio Insegnamento dell’amore. (152, 50-52)

 

64. Cristo è diventato Uomo per rivelare al mondo l’Amore divino. Ma gli uomini hanno cuori duri ed un intelletto nel saperlo meglio, dimenticano presto un Insegnamento ricevuto e l’interpretano in modo sbagliato. Io sapevo che gli uomini avrebbero scambiato un poco alla volta la giustizia e l’amore con vendetta e punizione. Perciò vi ho annunciato un tempo nel quale sarei ritornato al mondo spiritualmente per spiegare agli uomini gli Insegnamento che non avevano compreso.

65. Quel tempo promesso è questo nel quale vivete, e vi ho dato le Mie istruzioni, affinché la Mia Giustizia e la Mia divina Sapienza vengano rivelati come un perfetto Insegnamento sublime dell’Amore del vostro Dio. Credete che Io Sia venuto perché temo che gli uomini distruggeranno alla fine le Opere del loro Signore o persino la vita stessa? No, vengo solo per Amore per i Miei figli, che vorrei vedere colmi di Luce e pace.

66. Non è giusto e ragionevole che anche voi veniate a Me solo per amore? Ma non per amore per voi stessi, ma nell’amore per il Padre e per il vostro prossimo. Credete che si ispiri all’Amore divino solo colui che evita il peccato solo per paura dei tormenti dell’inferno oppure colui che fa buone opere solo nel pensieri alla ricompensa, che può ottenere, cioè conquistare un posto nell’Eternità? Chi la pensa così, non Mi conosce, né viene a Me per amore. Agisce solo per amore per sé stesso. (164, 35-37)

 

67. Tutta la Mia Legge è riassunta in due Comandamenti: dell’amore per Dio e l’amore per il prossimo. Questa è la via. (243, 4)

 

Salvezza e redenzione per ogni anima

68. Non vengo adesso per risvegliare i morti corporei, come l’ho fatto con Lazzaro nel ‘secondo Tempo’. Oggi viene la Mia Luce per risvegliare lo spirito che appartiene a Me. E questo si eleverà attraverso la Verità della Mia parola alla Vita eterna; perché il vostro spirito è il Lazzaro che portate attualmente nel vostro essere e che risveglierò dai morti e lo guarirò. (17, 52)

 

69. Anche la vita spirituale viene governata da Leggi e quando vi allontanate da queste, sentite molto presto le dolorose conseguenze di quella disobbedienza.

70. Riconoscete quanto grande è il Mio Desiderio di salvarvi. Oggi come allora prenderò la Croce su di Me per elevarvi alla vera Vita.

71. Quando il Mio Sangue versato sul Golgota ha sconvolto il cuore degli uomini e li ha convertiti al Mio Insegnamento, allora in questo tempo sarà la Mia Luce divina che fa tremare lo spirito e l’anima, per riportarvi sulla vera via.

72. Io voglio che quelli che sono morti per la vita di Grazia, vivano eternamente. Non voglio che la vostra anima dimori nella tenebra. (69, 9-10)

 

73. Riconoscete quanti del vostro prossimo in mezzo al loro trambusto idolatrico aspettano la venuta del Messia. Pensate quanti nella loro ignoranza credono che verrei solamente per tenere il Mio Giudizio sui cattivi, per salvare i buoni e per distruggere il mondo, senza sapere che sono fra gli uomini come Padre, come Maestro, come Fratello o Amico, colmo d’Amore e d’Umiltà e stendo la Mia Mano salvifica per salvare tutti, per benedire e per perdonare. (170, 23)

 

74. Nessuno è nato per caso, e per quanto uno possa considerarsi insignificante, incapace e misero, è comunque stato creato attraverso la Grazia dell’Essere Altissimo, Che lo ama tanto come gli esseri che costui considera superiori, ed ha una destinazione che lo condurrà come tutti, nel Grembo di Dio.

75. Vedete quegli uomini che se ne vanno come ripudiati e trascinano con sé vizi e miseria senza sapere, chi sono e dove vanno? Sapete degli uomini che vivono sempre ancora nelle foreste, circondati da animali feroci in agguato? Nessuno è dimenticato dall’Amore del Padre, tutti hanno da adempiere un compito, tutti possiedono il germoglio dello sviluppo e sono sulla via sulla quale i meriti, lo sforzo e la lotta riporteranno a Me lo spirito, gradino dopo gradino.

76. Dov’è qualcuno che – anche se solo per un unico attimo – non abbia bramato la Mia Pace e non abbia desiderato di essere liberato dalla vita terrena? Ogni spirito ha nostalgia del mondo dove abitava prima, della Casa nella quale era nato. Quel mondo aspetta tutti i Miei figli e li invita a rallegrarsi della Vita eterna che certi bramano, mentre altri aspettano solo la morte per poi cessare di essere, perché hanno un’anima confusa e vivono senza speranza e senza fede. Che cosa potrebbe muovere questi esseri a combattere per il loro rinnovamento? Che cosa potrebbe risvegliare loro la nostalgia dell’Eternità? Aspettano solo il non-essere-più, il silenzio e la fine.

77. Ma la “Luce del mondo” è ritornata, “la Via e la Verità”, per farvi risorgere alla vita attraverso il Suo Perdono, per accarezzare il vostro stanco volto, consolare il vostro cuore e di fare in modo che colui che non si è considerato degno di esistere, senta la Mia Voce che gli dice: Ti amo, vieni a Me! (80, 54-56)

 

78. L’uomo potrà cadere e precipitarsi nel buio e perciò sentirsi lontano da Me; potrà credere che quando si muore, per lui tutto sarebbe finito. Invece per Me nessuno muore, nessuno va perduto.

79. Quanti sono che nel mondo sono stati considerati come esseri rovinati, e che oggi sono pieni di Luce! Quanti che come traccia di macchie d’onta dei loro peccati, loro vizi e crimini lasciati dietro di sé, hanno raggiunto già la purificazione. (287, 9-10)

80. Certi macchiano bensì la loro anima; ma non condannateli, perché non sanno quello che fanno. Anche loro saranno salvati, non importa che attualmente Mi hanno dimenticato, oppure Mi hanno sostituito attraverso falsi déi che hanno creato nel mondo. Porterò anche loro nel Mio Regno, persino se adesso – perché seguono il falso profeta – hanno dimenticato il Cristo buono, il Quale ha dato per loro la Sua vita, per insegnare loro il Suo Insegnamento dell’Amore.

81. Per il Padre nessuno è “cattivo”, nessuno lo può essere, dato che la sua origine è in Me. Smarriti, ciechi, violenti, ribelli – così sono diventati molti dei Miei figli a motivo della loro libera volontà, con la quale sono stati provvisti. Ma in tutti si farà Luce, e la Mia Misericordia li condurrà sulla via della loro redenzione. (54, 45-46)

 

82. Voi tutti siete la Mia semenza, ed il Maestro la semina. Se fra la buona semenza capita semenza d’erbaccia, anche questa la prendo amorevolmente nelle Mie Mani per trasformarla in grano d’oro.

83. Vedo nei cuori la semenza dell’erbaccia, del pantano, del crimine, dell’odio, e nonostante ciò vi raccolgo e vi amo. Io accarezzo e pulisco questa semenza finché splende come grano al sole.

84. Credete forse che la Potenza del Mio Amore non sia in grado di redimervi? Dopo che vi ho pulito, vi seminerò nel Mio Giardino, dove porterete nuovi fiori e nuovi frutti. Fa parte del Mio Compito divino rendervi degni di Me. (256, 19-21)

85. Come potrebbe per Me andare irrevocabilmente perduta un’anima, mentre porta in sé una scintilla della Mia Luce, che non si spegne mai, ed Io sono con lei su tutte le sue vie? Per quanto tempo possa anche durare la sua ribellione oppure persistere la sua confusione – queste oscure forze non resisteranno contro la Mia Eternità. (255, 60)

 

86. Per Me è ugualmente meritevole, quando un essere macchiato con la traccia della peggiore trasgressione si purifica ispirato da un alto ideale, come o un essere, che è rimasto puro nella perseveranza e lotta fino alla fine per non macchiarsi, perché ha amato la Luce sin dal principio.

87. Quanto sono lontani dalla Verità coloro che credono che delle anime smarrite abbiano un’altra consistenza che le anime della Luce!

88. Il Padre Sarebbe ingiusto, se questo fosse vero, come non Sarebbe nemmeno più l’Onnipotente, se Gli mancasse la Sapienza e l’Amore per salvare i macchiati, gli impuri, gli imperfetto, e non li potesse unire nella stessa dimora con tutti i giusti. (295, 15-17)

 

89. In Verità vi dico, persino quegli esseri che voi chiamate tentatori o demoni, sono solo degli esseri smarriti o imperfetti, dei quali il Padre Si serve saggiamente per eseguire le Sue alte Delibere e Piani.

90. Ma questi esseri, le cui anime oggi sono avvolte dall’oscurità, e dei quali molti hanno fatto un cattivo uso delle facoltà che Io ho concesso loro, verranno salvati da Me quando ne sarà venuto il tempo.

91. Perché verrà il momento, o Israele, che tutte le creature del Signore Mi glorificheranno. Non sarei più Dio, se non potessi più salvare un’anima con la Mia Potenza, la Mia Sapienza ed il Mio Amore. (302, 31)

 

92. Quando sulla Terra i genitori hanno amato solo i figli buoni e aborriti i cattivi? Quante volte ho guardato con più Amore e più Cura proprio quelli per confronti di coloro che li offendono maggiormente e li lasciano soffrire! Come dovrebbe essere possibile che voi poteste compiere maggiori opere d’amore e di perdono di quanto lo sono le Mie? Quando mai sièa sperimentato una volta che il Maestro debba imparare dai discepoli?

93. Sappiate quindi, che non considero nessuno dei Miei indegno e che la via alla salvezza vi invita perciò eternamente di percorrerla, proprio così le porte del Mio Regno, che sono la Luce, la Pace ed il Bene, sono per sempre aperte in attesa dell’arrivo di coloro che stavano distanti dalla Legge e dalla Verità. (356, 18-19)

 

Il meraviglioso futuro dei figli di Dio

94. Non permetterò che solo uno dei Miei figli si smarrisca oppure vada persino perduto. Trasformerò le piante parassite in quelle che portano frutto, perché tutte le creature sono state chiamate all’esistenza per raggiungere la meta della perfezione.

95. Io voglio che gioite con Me delle Mie Opere. Già prima vi ho fatto prendere parte nelle Mie Caratteristiche, perché siete una parte di Me. Dato che tutto appartiene a Me, faccio anche voi proprietari delle Mie Opere. (9, 17-18)

 

96. Non dubitate delle Mie parole. Nel ‘primo Tempo’ vi ho adempiuto la Mia Promessa di liberare Israele dalla schiavitù dell’Egitto – che significava idolatria ed oscurità, per condurvi a Canaan, il paese della libertà e dell’adorazione dell’Iddio vivente. Là vi è stata annunciata la Mia venuta come Uomo, e la Profezia è stata adempiuta parola per parola in Cristo.

97. Io, quel Maestro, il Quale dimorava in Gesù e vi ha amato in Lui, ha promesso al mondo di parlare in un altro tempo e di rivelarMi nello Spirito. Ed ecco l’adempimento della Mia Promessa.

98. Oggi vi annuncio che ho riservato per la vostra anima meravigliose regioni, luoghi di soggiorno, dimore spirituali, dove potete trovare la vera libertà per amare, di fare del bene e di diffondere la Mia Luce. Potete dubitarne, dopo che vi ho adempiuto le Mie precedenti Promesse? (138, 10-11)

 

99. Il Mio Desiderio divino è di salvarvi e di condurvi in un mondo di Luce, delle bellezze e dell’Amore, dove vi librate gioiosi a motivo dell’elevazione dell’anima, della generosità dei sentimenti, dell’ideale della perfezione. Ma non riconoscete in questo Desiderio divino il Mio Amore di Padre. Indubbiamente dev’essere cieco colui che non comprende questo. (181, 13)

 

100. Pensate: tutte le bellezze di questo mondo sono destinate a scomparire, per fare una volta posto ad altre. Ma la vostra anima continuerà a vivere eternamente e contemplare il Padre in tutta la Sua Magnificenza – il Padre, dal Cui Grembo provenite. Tutto ciò che è creato deve ritornare nel luogo dal quale è proceduto. (147, 9)

 

101. Io sono la Luce eterna, la Pace eterna e la Beatitudine eterna, e dato che siete figli Miei, è la Mia Volontà ed il Mio Dovere di fare di voi partecipanti della Mia Magnificenza; e per questo vi insegno la Legge come via che guida l’anima nelle Alture di quel Regno. (263, 36)

 

102. Rendetevi conto che l’anima che ha raggiunto l’alto grado di bontà, sapienza, purezza ed amore, sta al di sopra del tempo, del dolore e di tutte le distanze. Non è limitata a dimorare in un luogo, può essere ovunque ed in tutti i luoghi può percepire la più alta delizia di esistere, di percepire, di sapere, di amare e sapersi amata. Questo è il cielo dello Spirito. (146, 70-71)ù

 

[indice]

 

VIII – L’UOMO

 

Cap. 32

Incarnazione, natura e compito dell’uomo

L’incarnazione sulla Terra

1. Voi piangete quando uno dei vostri decede nella “valle spirituale, invece di sentirvi colmi di pace perché comprendete che costui si avvicina al suo Signore di un ulteriore passo. Invece celebrate una festa, quando un nuovo essere giunge nella vostra casa, senza pensare in quell’ora che quell’anima è venuta nella carne per adempiere in questa valle di lacrime un’espiazione; allora dovreste piangere per essa. (52, 58)

 

2. Voi generate figli della vostra carne, ma sono Io che distribuisco le anime sulle famiglie, tribù di popoli, nazioni e mondi, ed in questa Giustizia inaccessibile per gli uomini si rivela il Mio Amore. (67, 26)

 

3. Voi vivete nel presente e non sapete che cosa ho determinato per il vostro futuro. Io preparo grandi legioni di anime che abiteranno sulla Terra e che compiranno una difficile missione; e voi sapete che molti di voi saranno i genitori di quelle creature, nei quali si incarneranno i Miei messaggeri. E’ vostro dovere prepararvi interiormente, affinché sappiate riceverli e condurli. (128, 8)

 

4. Vorrei parlarvi di molti temi spirituali, ma non li potete ancora comprendere. Se vi rivelassi in quale genere di abitazioni siete già discesi sulla Terra, non potreste comprendere come avete vissuto in tali luoghi.

5. Oggi potete negare di conoscere la “valle spirituale”, perché nella vostra anima, finché è incarnata, il suo passato è inaccessibile, affinché non diventasse vanitosa né schiacciata, né si disperi alla vista della sua nuova esistenza, nella quale deve cominciare daccapo in una nuova vita.

6. Anche se lo voleste, non potreste ricordare. Vi permetto solo che conserviate solo un presagio o un’intuizione di ciò che vi rivelo qui, affinché nella lotta della vita perseveriate e sopportiate le prove deliberatamente.

7. Potete dubitare di tutto ciò che vi dico, ma in Verità, quel mondo spirituale era davvero la vostra Patria, finché eravate esseri spirituali. Eravate abitanti di quella dimora, nella quale non conoscevate nessuna sofferenza, nella quale percepivate la Magnificenza del Padre nel vostro essere, dato che in esso non era nessuna macchia.

8. Ma non avevate dei meriti e così era necessario doverla abbandonare quel Cielo e venire nel mondo, affinché la vostra anima riconquistasse quel Regno attraverso la sua fatica.

9. Ma siete sprofondati sempre di più moralmente, finché vi siete sentiti molto lontani dal divino e spirituale, dalla vostra origine. (114, 35-36)

 

10. Quando l’anima viene sulla Terra, è animata dalle migliori premesse di consacrare la sua esistenza al Padre, di compiacerGli in tutto, essere utile al suo prossimo.

11. Ma appena vede il suo corpo catturato, tentato in mille modi e messo alla prova sulla via della sua vita, diventa debole, cede agli impulsi della “carne”, soccombe alle tentazioni , diventa egoistica ed infine ama sé stessa sopra tutto, e solo per un attimo dà ascolto alla sua coscienza, dove stanno scritte la destinazione e le premesse.

12. La Mia parola aiuta a ricordarvi il vostro patto spirituale e di vincere le tentazioni ed ostacoli.

13. Nessuno può dire che non abbia mai lasciato la via da Me presegnalata. Ma Io vi perdono affinché impariate perdonare al vostro prossimo. (245, 47-48)

 

14. E’ necessaria una grande istruzione spirituale, affinché l’uomo viva in sintonia con la voce della sua coscienza. Perché benché tutto sia compenetrato dall’Amore divino, creato saggiamente per il bene e per la felicità dell’uomo, la materia che la circonda nel mondo, significa una prova per l’anima, dal momento che abita in un mondo al quale non appartiene ed è unita ad un corpo, la cui natura è diversa dalla sua.

15. In ciò potete vedere il motivo perché l’anima dimentica il suo passato. Dal momento che si incarna in una creatura inconsapevole che è appena nata, e si fonde con questa, comincia una vita che è strettamente unita con quel corpo.

16. Dallo spirito rimangono presenti solo due caratteristiche: la coscienza e l’intuito; ma la personalità, le opere compiute ed il passato rimangono per un tempo nascoste. Così è previsto dal Padre.

17. Che cosa sarebbe dell’anima che è venuta dalla Luce in una elevata Patria, per vivere in questo mondo sotto circostanze misere, se si ricordasse del suo passato? E quali vanità ci sarebbero fra gli uomini se venisse loro rivelata la grandezza nella quale la loro anima era esistita in un'altra vita? (257, 18-19)

 

La giusta valutazione del corpo e la sua guida attraverso l’anima

18. Non vi dico soltanto che dovete purificare la vostra anima, ma anche che dovete fortificare il vostro corpo, affinché le nuove generazioni che devono provenire da voi, siano sane, e le loro anime possano adempiere il loro difficile compito. (51, 59)

 

19. Badate alla salute del vostro corpo, provvedete alla sua conservazione e forza vitale. Il Mio Insegnamento vi istruisce di avere amorevole cura della vostra anima e per il vostro corpo, perché ambedue si completano ed hanno bisogno uno dell’altra nell’adempimento del difficile incarico spirituale che è affidato a loro. (92, 75)

 

20. Non attribuite al vostro corpo più importanza di quello che ha in realtà, e non permettete nemmeno che prenda il posto che spetta solo al vostro spirito.

21. Comprendete che l’involucro del corpo è solo uno strumento di cui avete bisogno affinché l’anima si comunichi sulla Terra. (62, 22-23)

 

22. Vedete quanto sia utile questo Insegnamento per la vostra anima, perché mentre la materia del corpo con ogni giorno che passa si avvicina sempre di più al corpo della terra, l’anima invece si nutre sempre di più dell’Eternità.

23. Il corpo è il sostegno sul quale riposa l ‘anima, finché dimora sulla Terra. Perché permettere che diventi una catena che lega, oppure un carcere che tiene catturato? Perché permettere che sia il timone della vostra vita? E’ forse giusto, che un cieco guidi uno i cui occhi vedono? (126, 15-16)

 

24. Questa istruzione è sobria come tutto il puro, divino e perciò facilmente comprensibile. Ma qualche volta vi sembrerà difficile metterla in pratica. Le fatiche della vostra anima richiedono sforzi, rinunce o sacrifici da parte del vostro corpo, e quando mancano educazione o disciplina spirituale, avete da soffrire.

25. Sin dal principio dei tempi è esistita la lotta fra l’anima e la carne nel tentativo di comprendere quello che è il giusto, il permesso e buono, per condurre una vita che è adeguata alla Legge data da Dio.

26. In questa difficile battaglia vi sembra che come un potere estraneo e volendo il male vi sedusse continuamente a volgere le spalle alla battaglia, e vi inviti a far uso della vostra libera volontà e di continuare la via del materialismo.

27. Io vi dico che non c’è tentazione più grande che la debolezza del vostro corpo: essere sensibile per tutto ciò che lo circonda; debole abbastanza per cedere; portare facilmente alla caduta e di sedurre. Ma chi ha imparato a dominare gli istinti, passioni e debolezze del corpo, ha vinto la tentazione che porta in sé stesso. (271, 49-50)

 

28. La Terra è un campo di battaglia, c’è molto da imparare. Se non fosse così, vi basterebbero alcuni anni di vita su questo pianeta, e non verreste inviati una volta dopo l’altra per nascere di nuovo. Non esiste nessuna oscura caverna tombale per l’anima che il suo proprio corpo, se a questo sono attaccati sporcizia e materialismo.

29. La Mia parola vi eleva da questa tomba e dopo vi dà nuove ali per librarvi in regioni di pace e di Luce spirituale. (213, 24-25)

 

L’importanza e il compito di anima, spirito e coscienza nell’uomo

30. Il corpo non potrebbe esistere senza lo spirito, solo per mezzo della vita corporea animata; ma allora non sarebbe un essere umano. Possederebbe un’anima ed essere senza spirito, ma allora non potrebbe guidare sé stesso, né sarebbe l’essere superiore, che conosce la Legge attraverso la coscienza, distingue il bene dal male e riceve ogni Rivelazione divina. (59, 56)

 

31. La coscienza deve illuminare lo spirito, e lo spirito deve guidare l’anima. (71, 9)

 

32. Mentre nel mondo certi rincorrono la falsa grandezza, altri dicono che l’uomo sarebbe una creatura insignificante davanti a Dio, e ci sono persino altri che si paragonano al verme del terreno. Certo, il vostro corpo materiale potrà sembrarvi piccolo in mezzo alla Mia Creazione, ma non lo è per Me, per via della sapienza e la capacità con cui l’ho creato.

33. Ma come potete giudicare la grandezza del vostro essere in base alla misura del vostro corpo? Non sentite in esso la presenza dello spirito? E’ più grande del vostro corpo, la sua esistenza è eterna, la sua via infinita, e non siete in grado di riconoscere la fine del suo sviluppo tanto poco quanto la sua origine. Non voglio vedervi piccoli, vi ho creato affinché raggiungiate la vostra grandezza. Sapete quando considero piccolo l’uomo? Quando si è rovinato nel peccato, perché allora ha perduto la sua nobiltà e la sua dignità.

34. Già da molto tempo non vi attenete più a Me, non sapete più che cosa siete in realtà, perché avete permesso che nel vostro essere sonnecchino inattive molte caratteristiche, facoltà e doni che il vostro Creatore ha posto in voi. Voi dormite rispetto allo spirito ed alla coscienza, e proprio nelle loro caratteristiche spirituali si trova la vera grandezza dell’uomo. Vivete come gli esseri che sono di questo mondo, perché nascono e muoiono in esso, (85, 56-57)

 

35. Con la Mia parola d’Amore vi dimostro il valore che ha il vostro spirito per Me. Non vi è niente nella Creazione materiale che è maggiore del vostro spirito – né la costellazione regale con la sua luce, né la Terra con tutti i Suoi Miracoli, né qualsiasi altra cosa creata è maggiore dello spirito che ho dato a voi, perché è una particella divina, una fiamma che è proceduta dallo Spirito divino.

36. Al di fuori di Dio solo gli spiriti possiedono intelligenza, consapevolezza, volontà e libertà della volontà spirituale.

37. Al di sopra dell’istinto e le tendenze dell’anima si eleva una Luce che è il vostro spirito, ed al di sopra di questa Luce un Conduttore, un libro di testo ed un giudice, che è la coscienza. (86, 68)

 

38. L’umanità nel suo materialismo Mi dice: “Esiste davvero il Regno dello Spirito?” Ma Io vi rispondo: O voi miscredenti, voi siete il Tommaso del ‘terzo Tempo’. Sentimenti di compassione e misericordia, di delicatezza, bontà e generosità non sono caratteristiche del corpo, tanto meno come lo sono i Doni di Grazia che portato in prestito in voi. Tutti quei sentimenti che sono incise nel vostro cuore e mente, tutte quelle facoltà appartengono allo spirito, e voi non lo dovete rinnegare. La carne è solo uno strumento limitato, ma lo spirito non lo è: esso è grande, perché è un atomo di Dio.

39. Cercate la sede del vostro spirito nel nocciolo del vostro essere e la grande Sapienza nella Magnificenza dell’Amore. (147, 21-22)

 

40. In Verità vi dico, dai primi giorni dell’umanità l’uomo possedeva il sapere intuitivo, che portava in sé un essere spirituale – una entità che, benché era invisibile, si è rivelata nelle diverse opere della sua vita.

41. Il vostro Signore vi ha rivelato di tanto in tanto l’esistenza dello spirito, la sua natura essenziale ed il suo essere nascosto. Perché anche se lo portate in voi, il velo nel quale vi avvolge la vostra materializzazione è così fitto, che non siete in grado di riconoscere ciò che è la cosa più nobile e più pura nel vostro essere.

42. L’uomo ha osato negare molte Verità. Nonostante ciò – la fede nell’esistenza del suo spirito non faceva parte di quello che ha combattuto maggiormente, perché l’uomo ha percepito ed infine compreso, che la negazione del suo spirito sarebbe la stessa cosa come negare sé stesso.

43. Quando il corpo umano, a motivo delle sue passioni, dei suoi vizi e godimento dei sensi, si è degradato, è diventato una catena, una oscura benda sugli occhi, una prigione ed un impedimento per lo sviluppo dell’anima. Nonostante ciò all’uomo nelle sue ore di prove non è mai mancata una scintilla della Luce interiore che gli veniva in aiuto.

44. In Verità vi dico l’espressione più alta e più pura dello spirito è la coscienza, quella luce fa essere l’uomo fra tutte le creature che lo circondano, la prima, la più alta, la più grande e più nobile di tutte. (170, 56-60)

 

45. Io dico a tutto il popolo che il titolo più alto e più bello che l’uomo possiede, è quello di essere un “figlio di Dio”, benché sia necessario meritarlo.

46. Il senso della Legge e delle Istruzioni è di rivelarvi la conoscenza della Mia Verità, affinché possiate diventare figli degni di quel Padre divino Che è la più alta Perfezione, (267, 53)

 

47. Voi sapete che siete stati creati a “Mia Immagine e Somiglianza”; ma quando lo dite, pensate alla vostra figura umana. Io vi dico, non là è la Mia Immagine, ma nella vostra anima la quale – per diventare simile a Me – si deve perfezionare, mentre esercita le virtù.

48. Io sono la Via, la Verità e la Vita, Io sono la Giustizia ed il Bene, e tutto questo proviene dall’Amore divino. Ora comprendete come dovete essere, affinché foste a Mia Immagine e Somiglianza”? (31, 51-52)

 

49. Avete un riflesso del Divino in voi, Io sono veramente in voi. L’intelligenza, la volontà, le capacità, sensi e virtù che possedete, testimoniano della natura più alta dell’essere che gli appartiene, e sono una testimonianza vivente del Padre dal Quale siete proceduti.

50. A volte macchiate ed oltraggiate attraverso la disobbedienza ed il peccato l’Immagine di Me che portate nel vostro essere. Allora non Mi somigliate; perché non è sufficiente avere un corpo umano ed uno spirito per essere una Immagine del Creatore. La vera somiglianza con Me consiste nella vostra Luce e nel vostro amore per tutto il vostro prossimo. (225, 23-24)

 

51. Vi ho creato a “Mia Immagine e Somiglianza”, e dato che Io sono contemporaneamente Tre ed Uno, in voi esiste la stessa trinità.

52. Il vostro corpo materiale rappresenta la Creazione in base alla sua perfetta formazione ed armonia. Il vostro spirito incarnato è un’immagine della “Parola” che è diventata uomo, per lasciare dietro di sé nel mondo degli uomini una tracia dell’amore; e la vostra coscienza è una scintilla raggiante della Luce divina e dello Spirito Santo. (220, 11-12)

 

53. Quali meriti avrebbe l’anima, se all’interno di un corpo agisse senza volontà e senza proprie inclinazioni? La lotta fra l’anima ed il corpo è quella di potere contro potere. Là trova la pietra di prova, sulla quale deve dimostrare la sua superiorità e la sua grandezza spirituale. E’ la prova nella quale l’anima sovente soccombe per un momento alle tentazioni nelle quali il mondo la porta attraverso la carne. Il potere è così grande che queste tentazioni esercitano sull’anima, che alla fine avete l’impressione, che un potere soprannaturale e maligno vi precipitasse nella rovina e vi distruggesse nelle sue passioni.

54. Quanto grande è la responsabilità dell’anima dinanzi a Dio! Non la carne ha assunto questa responsabilità. Vedete, come riposa sempre nella terra quando arriva la morte. Quando conquistate meriti, affinché la vostra anima diventi degna di abitare in dimore più perfette che questa nella quale vivete?

55. Il mondo vi offre corone che testimoniano solo di vanità, di superbia e falsa grandezza. A quell’anima che sa passare oltre a queste vanità, è riservata nell’aldilà un’altra corona, quella della Mia Sapienza. (53, 9-11)

 

56. La vita si deve rivelare di più nello spirito che nel corpo. Quanti hanno già vissuto in questo mondo; ma pochissimi hanno vissuto spiritualmente, hanno portato all’espressione la Grazia che esiste in ogni essere umano, in quella scintilla divina, che il Creatore ha posto negli uomini.

57. Se gli uomini fossero in grado di conservare la chiaroveggenza nel loro spirito, attraverso questa potrebbero contemplare il loro passato, presente e futuro.

58. Lo spirito somiglia al Mio Libro della Sapienza divina. Quanto contiene! Vi ha continuamente qualcosa da rivelare – qualche volta Rivelazioni così profonde, che per voi sono incomprensibili.

59. Quella scintilla di Luce che esiste in ogni essere umano, è il legame che unisce l’uomo con lo spirituale, è ciò che lo porta a contatto con l’aldilà e con il Padre suo. (201, 37-40)

 

60. Ah, se la vostra natura umana potesse accogliere ciò che il vostro spirito riceve attraverso il suo dono di veggenza! Perché il vostro spirito non cessa mai di contemplare, anche se il corpo non ne percepisce niente a motivo della sua costituzione materiale. Quando sarete in grado di comprendere il vostro spirito? (266, 11)

 

61. Finché voi che non amate la vita perché la chiamate crudele, non riconoscete l’importanza della coscienza nell’uomo, né vi lasciate guidare da lei, non troverete nulla di vero valore.

62. E’ la coscienza che eleva lo spirito ad una vita superiore al di sopra dell’anima e le sue passioni. La spiritualizzazione vi farà sentire il grande Amore di Dio, se vi riesce realizzarla. Allora comprenderete l’importanza della vita, contemplerete la sua bellezza e scoprirete la sua sapienza. Allora saprete perché l’ho chiamato “Vita”.

63. Chi oserà rifiutare questi Insegnamenti, mentre dice che non siano vere, dopo che le ha imparato a conoscere ed a comprendere?

64.Quando capite che il vostro vero valore è fondato nella vostra coscienza, allora vivrete in armonia con tutto ciò che è stato creato dal vostro Padre.

65. Allora la coscienza abbellirà la povera vita umana; ma prima l’uomo si deve allontanare da tutte le passioni che lo separano da Dio, per seguire il sentiero della Giustizia e della Sapienza. Allora per voi comincerà la vera vita,la vita che considerate oggi con indifferenze, perché non sapete cosa disprezzate, e non avete nessuna idea della sua perfezione. (11, 44-48)

 

Il tempio di Dio nell’uomo

66. L’immaginazione che l’umanità ha di Me, è infantile, perché non ha saputo sondare le Rivelazioni che le ho dato in continuazione. Per colui che sa prepararsi, sono visibile e toccabile e presente ovunque: per colui però che non possiede nessuna sensibilità, perché il materialismo lo ha indurito, è quasi incomprensibile che Io esista, ed ha la sensazione che Io sono incommensurabilmente lontano da lui, che è impossibile che Io possa Essere percepito o visto in qualche modo.

67. L’uomo deve sapere che Mi porta in sé, che nella sua anima e nella Luce della sua coscienza possiede la pura Presenza del divino. (83, 50-51)

 

68. La sofferenza che schiaccia gli uomini in questo tempo, li conduce passo dopo passo, impercettibilmente, davanti alla porta del santuario interiore, in vista di ciò che – incapace di proseguire – domanderà: “Signore dove Sei?” E dall’interiore del tempio la buona Voce del Maestro sarà udibile e gli dirà: “Sono qui, dove ho sempre dimorato – nella vostra coscienza.” (1-04, 50)

 

69. Siete nati in Me. Avete ricevuto dal Padre la vita spirituale e materiale. In senso figurativo vi posso dire che allo stesso tempo in cui siete nati in Me, Io sono nato in voi.

70. Io nasco nella vostra coscienza, cresco nel vostro sviluppo e Mi rivelo totalmente nelle vostre opere d’amore, affinché possiate dire: “Il Signore è in me.” (138, 68-69)

 

71. Oggi siete ancora scolari e non potete sempre comprendere giustamente la Mia istruzione, ma intanto parlate a Dio con il vostro cuore, con i vostri pensieri, ed Egli vi risponderà dal più interiore del vostro essere. Il Suo Messaggio che parlerà nella vostra coscienza, sarà una Voce chiara, saggia, amorevole, che scoprirete un poco alla volta, alla quale vi abituerete più tardi. (205, 47)

 

72. In questo ‘terzo Tempo’ erigerò nel cuore dei Miei discepoli la chiesa dello Spirito Santo. Là dimorerà il Dio Creatore, il Dio forte, il Dio che nel ‘secondo Tempo’ è diventato Uomo, il Dio dell’infinita Sapienza. Egli vive in voi, ma se Lo volete percepire e sentire il suono della Sua Parola, vi dovete preparare interiormente.

73. Chi fa del bene, sente interiormente la Sua Presenza, anche colui che è umile oppure vede in ogni prossimo un fratello.

74. Nel vostro spirito esiste il tempio del Santo Spirito. Questa regione è indistruttibile, non vi sono tempeste oppure uragani che fossero capaci ad abbatterlo. Per la vista umana è invisibile ed intoccabile, le sue colonne devono essere il desiderio di crescere nel bene. La sua cupola la Grazia che il Padre dà ai suoi figli, la porta è l’Amore della Madre divina, perché ognuno che bussa alla Mia Porta, toccherà il cuore della Madre celeste.

75. Discepoli, qui c’è la Verità che vive nella chiesa dello Spirito Santo, affinché non siate di coloro che attraverso false interpretazioni si smarriscono. Le chiese di pietra erano solo un simbolo e di queste non rimarrà pietra su pietra.

76. Io voglio che sul vostro altare interiore arda sempre la fiamma della fede e comprendiate, che posate i fondamenti con le vostre opere, sui quali dovrà un giorno riposare il grande santuario. I metto tutti gli uomini alla prova con le loro differenti idee ed agisco su loro, perché faro prendere parte tutti all’edificazione del Mio Tempio. (148, 44-48)

 

[indice]

Cap. 33

Uomo e donna, genitori e figli, matrimonio e famiglia

 

Il rapporto fra uomo e donna

1. Già prima che veniste sulla Terra, conoscevo la via della vostra vita e le vostre tendenze; e per assistervi nel viaggio della vostra vita, metto sulla vostra via un cuore che attraverso il suo amore illuminerebbe il vostro sentiero. Questo cuore era sia quello di un uomo, come di una donna. Con ciò vi volevo dare un aiuto affinché diventaste un bastone di fede, della forza morale e della misericordia per coloro che ne avessero bisogno. (256, 55)

 

2. Volevo farvi prendere parte nella felicità di essere Padre, e così ho fatto di voi genitori di uomini, affinché dovesse dare figura a tali esseri che vi somigliano, e nei quali si sarebbero incarnate quelle anime, che Io vi mando. Dato che nel divino e nell’eterno esiste l’amore materno, volevo che nella vita umana ci fosse un essere che lo personifichi, e quell’essere è la donna.

3. In principio l’essere dell’uomo era stato diviso in due parti e così creato come due specie, una – l’uomo, l’altra – la donna, in lui forza, intelligenza, dignità, in lei delicatezza. Grazia, bellezza. Lui – il seme, l’altra – la terra fertile. Vedete qui due esseri che si possono completare, perfetti e felici solo se uniti. Nella loro armonia formeranno solo una unica “carne”, una unica volontà ed un unico ideale.

4. Se questa unione è ispirata dallo spirito e dall’amore, viene chiamata matrimonio. (38, 28-31)

 

5. In Verità vi dico: Io vedo, che in questo tempo l’ uomo e la donna si sono allontanati dalla loro via.

6. Ho scoperto uomini che non svolgono i loro doveri; donne che evitano la maternità, ed altre che penetrano in regioni che sono destinate all’uomo, anche se nel tempo antico vi era già stato detto, che l’uomo è il capo della donna.

7. La donna non si deve per questo sentire retrocessa; perché adesso vi dico, che la donna è il cuore dell’uomo.

8. Vedetei, perciò ho stabilito e santificato il matrimonio. Perché nell’unione di questi due esseri che hanno lo stesso valore, ma fisicamente sono differenti, esiste lo stato perfetto. (66, 68-69)

 

9. Sono molto pochi quelli che cercano di vivere nel paradiso della pace, della luce e dell’armonia, mentre adempiono con amore la Legge divina.

10. E’ molto lunga la via che gli uomini devono percorrere, ma preferiscono sempre ancora mangiare frutti proibiti, che accumulano solo sofferenze e delusioni nella loro vita. Frutti proibiti sono quelli che sono bensì buoni, perché li ha creati Dio, che però possono diventare nocivi per l’uomo, se non si è preparato adeguatamente oppure ne abusa.

11. L’uomo e la donna prendono senza preparazione il frutto della vita e non riconoscono la loro responsabilità nei confronti del Creatore, quando generano nuovi esseri per diventare uomini sulla Terra. (34, 12-14)

12. Alcuni Mi domandano: “ Signore, l’amore umano dinanzi a Te è qualcosa di proibito ed orribile, ed ammetti solo l’amore spirituale?”

13. No, popolo. All’anima spettano bensì i sentimenti più alti e più puri dell’amore, ma ho messo anche un cuore nel corpo umano, affinché ami, e gli ho dato dei sentimenti, affinché attraverso gli stessi ami tutto ciò che lo circonda.

14. Quell’amore le cui radici si trovano solo nel corporeo, è proprio degli esseri irragionevoli, perché  a loro manca una coscienza che illumina la loro via. Inoltre vi dico, che dalle buone unioni provengono sempre buoni frutti ed in loro si incarneranno esseri di Luce. (127, 7-8, 10)

 

15. Non esigo da voi sacrifici disumani. Non ho né esortato l’uomo a non essere più uomo per seguirMi, né ho preteso dalla donna a non esserlo più, per adempiere un compito spirituale. Non ho separato lo sposo dalla sposa, né ho allontanato questa dallo sposo, affinché Mi potesse servire; né ho detto ai genitori di abbandonare i loro figli oppure di rinunciare al loro lavoro, per poter seguire Me.

16. All’uno come all’altra ho fatto comprendere, quando ho fatto di loro “operai in questa Vigna” che – per essere servitori Miei – non smettessero ad essere uomo, e che perciò devono comprendere di dare a Dio ciò che è di Dio ed al mondo ciò che gli spetta. (133, 55-56)

 

La costituzione e il compito dell’uomo

17. A voi uomini ho concesso una eredità, un bene, una donna che vi è affidata per amarla e per curarla. E nonostante ciò la vostra compagna è venuta da Me e si è lamentata ed ha pianto davanti a Me della vostra incomprensione.

18. Vi ho detto che siete forti, che siete stati creati “a Mia Immagine e Somiglianza”. Ma non vi ho comandato di umiliare la donna e di fare di lei la vostra schiava.

19. Vi ho reso forti, affinché Mi rappresentiate nella vostra casa: forti nella virtù, nel talento e come completamente nella vostra vita vi ho dato come compagna la donna, affinché troviate nell’amore reciproco la forza per affrontare le prove ed i destini mutevoli.

20. Pensate, uomini, che siete stati sovente voi che avete portato alla caduta nelle vostre reti delle donne virtuose, mentre avete cercato in loro dei lati sensibili e deboli. Ma quegli specchi che erano chiari e che oggi sono offuscati, li dovete portare al punto che riflettano nuovamente la purezza e la bellezza della loro anima.

21. Perché disprezzate oggi appunto quelle che prima avete sedotte ad una vita rovinata? Perché vi lamentate della depravazione della donna? Comprendete che, se l’aveste guidata sulla via della Legge, che è la Legge del cuore e dello spirito, che è rispetto ed amore per il prossimo, mentre l’amate con quell’amore che eleva, e non con quella passione che toglie la dignità, allora non avreste nessun motivo di piangere e di lamentarvi, e non sarebbero cadute.

22. L’uomo cerca e si aspetta nella donna virtù e bellezza. Ma perché pretendete ciò che non meritate?

23. Vedo che credete sempre ancora di avere grandi meriti, anche se ne avete solo pochi. Ricostruite con le vostre opere, parole e di nuovo ciò che avete distrutto e date valore all’onorabilità, la morale e la virtù che hanno.

24. Se vi sforzate in questo modo, uomini, aiutate Gesù nella Sua Opera di Salvezza, ed il cuore sarà colmo dio delizia, quando vedete le vostre case onorate da buone mogli ed onorevoli madri. La vostra gioia sarà grande, quando vedete che le virtù sono ritornate a coloro che le avevano perdute.

25. La Redenzione vale per tutti. Perché non dovrebbe essere redento il peccatore più grande?  Perciò dico a voi uomini: Collaborate insieme a Me per salvare coloro che voi avete precipitato nella rovina mentre infondete in loro nuova speranza con la Luce del Mio Insegnamento. Fate che i Miei Pensieri raggiungano la loro mente ed il loro cuore. Portate loro i Miei Messaggi anche nelle prigioni ed ospedali, persino nei luoghi del pantano. Perciò là piangeranno di pentimento e dolore perché non sono stati abbastanza forti quando il mondo li ha trascinati nella rovina con le sue tentazioni.

26. Ogni donna una volta era una bambina, ogni donna era una volta una vergine, perciò potreste raggiungere il loro cuore con la facoltà di immedesimarvi.

27. Mi servirò di quegli uomini che non hanno macchiato queste virtù per affidare loro questo compito. Ricordatevi che vi ho detto: “Nelle vostre opere sarete riconosciuti.” Permettete che lo Spirito parli attraverso le forme terrene.

28. Ma a coloro che non erano disposti a badare allo stimolo d’amore che ho posto in quegli esseri, Io dico: Perché dite di amare se non è amore che sentite? Perché date motivo che altri cadano e nulla vi trattiene da questo. Ricordate: Che cosa sentirebbe il vostro cuore, se ciò che coloro fanno lo facessero con i fiori sfogliati, oppure con vostra madre, vostra sorella oppure vostra amata e rispettata moglie? Avete pensato una volta alle ferite che avete causato ai genitori che li hanno allevati con così tanto amore?

29. Interrogate il vostro cuore in veri e propri esami alla luce della coscienza, se si possa raccogliere ciò che si è seminato.

30. Che cosa vi preparate per la vostra vita futura se continuate a ferire il vostro prossimo? Quanti saranno vostre vittime? Quale sarà la vostra fine? In Verità, vi dico, nella tempesta turbolenta delle vostre passioni avete fatto molte vittime; certi appartengono al vostro presente, e gli altri al vostro passato.

31. Io voglio che il cuore e la bocca che erano un nido di infedeltà e menzogna, diventi un nido della Verità e dell’amore pudico.

32. Illuminate la via del vostro prossimo attraverso la Parola ed il vostro esempio, affinché possiate essere salvatori di donne cadute. Ah, se almeno ognuno di voi potesse salvarne una !

33. Non pronunciatevi malamente di quella donna, perché la parola che offende, che ferisce una, ferirà tutte quelle che la sentono – perché da questo momento esse diventano cattivi giudici.

34. Rispettate il modo d’agire ed il segreti di altri, perché non sono affari vostri giudicarli. Preferisco uomini che sono venuti a cadere nel peccato e che Io rialzerò, che ipocriti, che mettono in bella vista la purezza e peccano comunque. Preferisco un grande peccatore che però è sincero, un ingannatore che una falsa virtuosità. Se vi volete adornare, deve essere con gli abiti da festa della sincerità.

35. Quando trovate una donna virtuosa con alti sentimenti e vi sentite indegni di venire da lei, anche se l’amate, e se per questo la umiliate e disprezzate e dopo quando avete sofferto ed ammesse le vostre trasgressioni, vi rivolgete a lei per trovare conforto, allora busserete invano alla sua porta.

36. Se tutte le donne che hanno avuto un ruolo nella vita di ogni singolo uomo, avessero ricevuto da lui la parola ed il sentimento dell’amore, del rispetto e della comprensione, il vostro mondo non si troverebbe al livello del peccato. (235, 18-32)

 

La donna, moglie e madre

37. Donne, siete voi che con la loro preghiera mantengono la minima pace che esiste sulla Terra – coloro che come fedeli custodi provvedono alla casa affinché non le manchi il calore dell’amore. In questo modo vi unite con Maria, la vostra Madre, per spezzare l’arroganza umana. (130, 53)

 

38. Donne, che bagnate la via di questo mondo con lacrime e contrassegnate il vostro passaggio attraverso questa vita con il sangue: riposatevi presso di Me, affinché conquistiate nuove forze e continuiate ad essere il nido dell’amore, del focolare che vi ho affidato sulla Terra, affinché siate ancora l’allodola le cui ali coprono il marito ed i figli, Io vi benedico.                                

39. Io elevo l’uomo ed il posto della donna alla destra dell’uomo. Io santifico il matrimonio e benedico la famiglia.

40. In queste tempo vengo con la spada dell’Amore, per rimettere a posto tutte le cose, dato che prima erano state spostate dall’uomo (in genere). (217, 29-31)

 

41. In Verità vi dico, il rinnovamento umano deve cominciare dalla donna, affinché i suoi frutti che diventeranno gli uomini di domani, siano liberi dalle macchie che vi hanno portato alla degenerazione.

42. Dopo sarà una faccenda dell’uomo, contribuire con la sua parte a quest’opera di ristabilimento; perché ognuno che ha rovinato una donna, la dovrà di nuovo rialzare.

43. Oggi vi ho ispirato a salvare quella donna che è smarrita sulla sua via; e quando Mi presentate colei che avete salvato, le darò un fiore, una Benedizione ed una grandissima pace, affinché non cada un'altra volta.

44. Quando adempite questo compito in questo modo, quegli esseri che sono stati offesi dal mondo, sentiranno entrare nei loro cuori l’amore per Gesù.

45. Lo sentirò quando Mi dicono nella loro preghiera: “Padre mio, non guardare al mio peccato, guarda solo il mio dolore. Non giudicare più la mia ingratitudine, guarda solo alla mia sofferenza.” In questo momento scenderà su quel cuore tormentato il Mio Conforto e si purificherà con lacrime. Se solo sapeste che la preghiera del peccatore è percepita più forte che quella del superbo che si considera giusto e puro. (235, 16-17, 43-45)

 

46. Con l’Amore con il qua’le vi ho dato la vita, gli uomini mostrano solo poche conferme o segni di riconoscimento. Di tutti i moti di sentimenti umani, quello che è più simile all’Amore divino, è l’amore materno, perché in esso vi è l’altruismo, l’auto abnegazione e la tendenza di rendere felice il figlio, anche se costa sacrifici. (243, 39)

47. A voi donne sterili, il Maestro dice: Avete molto desiderato e chiesto che il vostro corpo diventasse una fonte di vita, ed avete sperato che una sera o un mattino nel vostro interiore fosse percepito il battito di un delicato cuore. Ma sono trascorsi i giorni e le notti e si sono sprigionati solo singhiozzi dal vostro petto, perché nessun bambino ha bussato alle vostre porte.

48. Quante di voi che Mi sentono, che siete state derubate dalla scienza di ogni speranza, dovrete diventare fertili e molti Mi riconosceranno attraverso questi Miracoli. Vegliate ed abbiate pazienza. Non dimenticate le Mie parole! (38, 42-43)

 

L’educazione dei bambini e dei giovani

49. Padri di famiglia, evitate gli errori e cattivi esempi. Non pretendo da voi la perfezione, solo amore e provvidenza per i vostri figli. Preparatevi spiritualmente e corporalmente, perché nell’aldilà grandi legioni di anime aspettano il momento per diventare uomini fra di voi.

50. Io voglio una nuova umanità che aumenta non solo in numero, ma anche in virtù e si moltiplichi, affinché gli uomini vedano vicina la città promessa ed i vostri figli arrivino ad abitare nella Nuova Gerusalemme.

51. Io voglio che la Terra si riempia di uomini di buona volontà che sono i frutti dell’amore.

52. Distruggete Sodoma e Gomorra di questo tempo, non permettete che il vostro cuore si abitui ai loro peccati e non fate come facevano i loro abitanti. (38, 44-47)

 

53. Indicate con fervore la via ai vostri figli, insegnate loro ad osservare le Leggi dello Spirito e quelle della materia; e quando trasgrediscono, allora ammoniteli, perché voi come genitori Mi rappresentate sulla Terra. Allora ricordatevi di Gesù, che colmo della santa ira ha dato ai commercianti in Gerusalemme per tutti i tempi una lezione mentre ha difeso la Faccenda di Dio, le Leggi immutabili. (41, 57)

 

54. Oggi non siete più piccoli bambini e potete comprendere il contenuto delle Mie istruzioni. Sapete anche che la vostra anima non è sorta contemporaneamente con il corpo che possedete, e che l’origine della prima non è quella dell’altro. Quei bambinelli, che cullate nelle vostre braccia, portano nei loro cuori l’innocenza, ma nella loro anima celano un passato che a volte è più lungo e più infausto che quello dei loro propri genitori. Quanto grande è la responsabilità di coloro che devono curare quei cuori, affinché le loro anime raggiungano dei progressi sulla loro via di sviluppo.

55. Perciò non guardate con meno amore ai vostri figli. Ricordate che non sanno chi siete, né ciò che hanno fatto. Aumentate piuttosto il vostro affetto ed amore nei loro confronti e ringraziate il vostro Padre, che ha posto in voi la Sua Misericordia, per fare di voi guide e consiglieri per i vostri fratelli/sorelle spirituali per i quali in vista del loro corpo e sangue, siete temporaneamente genitori. (56, 31-32)

 

56. Io dico ai padri di famiglia che proprio come si preoccupano del futuro materiale dei loro figli, si devono occupare anche del loro futuro spirituale, a motivo della missione che a questo riguardo hanno portato con loro nel mondo. (8, 64)

 

57. Sappiate che l’anima quando si incarna, porta con sé tutte le sue facoltà nella sua scintilla spirituale, che la sua destinazione è già stata registrata, e che perciò non deve ricevere prima qualcosa dal mondo. Nello spirito porta con sé un messaggio con o senza compito di espiazione. Qualche volta raccoglie (buona) semenza, ed un'altra volta paga una colpa. Ma con questa vita riceve sempre una lezione d’Amore, che le dà il Padre suo.

58. Voi che accompagnate i vostri figli attraverso questa vita, provvedete che loro, quando è passato il tempo dell’innocenza infantile, percorrano la via della Mia Legge. Risvegliate i loro sentimenti, rivelate loro le loro facoltà e stimolateli sempre al bene, ed in Verità vi dico, chi portate a Me in questo modo, verrà inondato dalla Luce che risplende da quel Fuoco divino, che è il Mio Amore. (99, 64-65)

 

59. Spiritualmente avete già percorso una lunga via ed ora siete stupiti in vista dell’intuizione e dello sviluppo, che rivelano le nuove generazioni sin dalla loro più delicata infanzia. Perché loro sono anime che hanno sperimentato molto ed ora ritornano, per precedere all’umanità – le une sulla via dello spirito, e le altre sulle vie del mondo, a secondo delle loro facoltà e della loro missione. Ma in tutti loro gli uomini constateranno la pace interiore. Questi esseri dei quali vi parlo, saranno i vostri figli. (220, 14)

 

60. Credete che un bambino in vista del cattivo esempio di un padre terreno, che è vizioso o cattivo, commetta un errore, se non segue il suo modo di vivere? Oppure credete, che il bambino sia obbligato a seguire i passi dei suoi genitori?

61. In Verità vi dico, devono già essere la coscienza ed il raziocinio, che vi guidano sul giusto sentiero. (271, 33-34)

 

62. L’innocenza benedetta viene contaminata dalla scelleratezza del mondo, i giovani seguono la loro via nella cosa da togliere il fiato, ed anche le vergini hanno perduto pudore, morigeratezza. Tutte queste virtù sono scomparse dai loro cuori. Hanno nutrito le passioni mondane e pretendono solo i divertimenti, che le portano nella rovina.

63. Vi parlo in tutta la chiarezza, affinché cominciate a fare un fermo passo nello sviluppo della vostra anima. (344, 48)

64. Accendete nella gioventù l’amore per il prossimo, date loro grandi e nobili ideali, perché nella gioventù di domani che combatte per raggiungere un’esistenza, risplenderà la giustizia, l’amore e la santa libertà dello spirito. Preparatevi, perché la grande battaglia di cui parlano i profeti, non è ancora iniziata. (139, 12)

 

Una Parola ai figli e alle vergini

65. Voi figli avete in Me tutti un Padre e se nella vita materiale vi ho dato dei genitori umani, è per il motivo che diano al vostro corpo la vita e rappresentino per voi il vostro Padre celeste. Vi ho detto: “Devi amare Dio più di tutto il creato”, ed ho aggiunto: “Ama tuo padre ed onora tua madre.” Non trascurate quindi i vostri doveri. Se non avete riconosciuto grati l’amore dei vostri genitori e li avete ancora nel mondo, benediteli e riconoscete i loro meriti. (9, 19)

 

66. In questo giorno parlo particolarmente alle ragazze, che domani attraverso la loro presenza devono rappresentare la vita di una nuova casa, devono sapere, che il cuore della moglie e della madre sono luminari, che illuminano quel santuario appena lo spirito illumina il tempio interiore.

67. Preparatevi già adesso affinché non vi sorprenda la vostra nuova vita; preparate già ora la via sulla quale cammineranno i vostri figli – quelle anime che aspettano l’ora di avvicinarsi al vostro grembo, per assumere figura e vita umana, per adempiere un compito.

68. Siate le collaboratrici nei Miei Piani di ristabilimento nelle Mie Opere del rinnovamento e della giustizia.

69. Allontanatevi dalle molte tentazioni che sono in agguato sui vostri passi. Pregate per le città empie, dove così tante donne vanno a fondo, dove vengono oltraggiate così tanti santuari, e dove si spengono così tante lampade.

70. Attraverso il vostro esempio diffondete la semenza della vita, della Verità e della Luce che impone il fermo alle conseguenze della mancanza di spiritualità nell’umanità.

71. Vergini di questo popolo: risvegliatevi e preparatevi alla battaglia! Non diventate cieche attraverso le passioni del cuore, non lasciatevi abbagliare dall’irreale. Sviluppate i vostri doni dell’ispirazione, della sensitività e della vostra sensibilità. Diventate forti nella Verità, ed avrete preparato le vostre armi migliori, per essere all’altezza della lotta di questa vita.

72. Per portare avanti con il vostro sangue l’amore, per assistere i vostri bambini con l’essenza della vita, che è l’amore del quale vi parlo così tanto, lo dovete dapprima sperimentare, lasciarvene compenetrare e sentirlo profondamente. E’ questo che la Mia istruzione vuole operare nei vostri cuori. (307, 31-36)

 

Matrimonio e famiglia

73. La legge del matrimonio è scesa come una Luce, che parlava attraverso lo spirito dei patriarchi, affinché dovevesse riconoscere che l’unione di uomo e donna significa un patto con il Creatore. Il frutto di questa unione è il figlio, nel quale affluisce il sangue dei suoi genitori come dimostrazione che ciò che è unito davanti a Dio, sulla Terra non dev’essere sciolto.

74. Quella felicità che il padre e la madre sentono quando hanno messo al mondo un bambino, è simile a quella che ha sperimentato il Creatore, quando E’ diventato Padre, mentre ha dato la Vita ai Suoi molto amati figli. Se più tardi vi ho dato attraverso Mosè delle Leggi, affinché sapeste scegliere la vostra compagna e non desideraste la moglie del prossimo, è per il motivo che gli uomini in base alla libertà della loro volontà si sono smarriti sulle vie dell’adulterio e delle passioni.

75. Dopo questo tempo trascorso, sono venuto in Gesù nel mondo ed ho elevato il matrimonio e con ciò i costumi e virtù umani attraverso la Mia benevola istruzione, che è sempre la Legge dell’Amore. Ho parlato in parabole, per rendere indimenticabile la Mia parola, ed ho fatto del matrimonio una istituzione santificata.

76. Adesso, che sono nuovamente fra di voi, chiedo a voi uomini, ed a voi donne: Che cosa avete fatto del matrimonio? Pochissimi possono dare risposte soddisfacenti! La Mia Istituzione santificata è stata dissacrata, da quella fonte di vita sgorgano morte e dolore. Sul bianco delle pagine di questa Legge vi sono macchie d’oltraggio e tracce di uomo e donna. Il frutto, che doveva essere dolce, è amaro, ed il calice che gli uomini bevono, è colmo di bile.

77. Vi allontanate dalla Mia Legge, e quando vacillate, vi domandate timorosi: Perché c’è così tanto dolore? Perché le brame della carne hanno sempre ignorato la voce della coscienza. Adesso vi domando: Perché non avete pace, anche se vi ho dato il necessario per essere felici? (38, 32-37)

 

78. Al Firmamento ho steso un mantello blu, affinché sotto il quale edifichiate i vostri “nidi d’amore”, affinché là, lontano dalle tentazioni ed ingarbugliamenti del mondo, viveste nella semplicità degli uccellini; perché nella semplicità e nella sincera preghiera si sente la pace del Mio Regno e della Rivelazione di molti misteri.

79. Ognuno che si unisce in matrimonio dinanzi alla Mia Divinità – anche se la sua unione non è confermata da uno spirituale – conclude un patto con Me, un contratto che rimane scritto nel Libro di Dio, nel quale sono scritti tutti i destini.

80. Chi può cancellare da lì i due nomi intrecciati tra loro? Chi può sciogliere nel mondo ciò che è stato unito nella Mia Legge?

81. Se Io vi separassi, distruggerei la Mia Opera. Quando Mi avete pregato ad essere uniti sulla Terra, ed Io ve l’ho concesso – perché dopo non mantenente il vostro voto e rinnegate il vostro giuramento? Non è questo uno scherno alla Mia Legge ed al Mio Nome? (38, 39-41)

 

82. Ho parlato al cuore della donna, madre e moglie, che non ha saputo conservare la purezza nel cuore, né ha saputo dare al compagno della vita ed ai figli il calore della delicatezza e della comprensione.

83. Come potrebbero aumentare la loro spiritualità uomini e donne, se non hanno prima corretto i gravi errori che esistono nella loro vita umana?

84. La Mia Opera richiede che i Suoi discepoli attraverso la loro sincerità e veridicità sappiano dare testimonianza del modo d’agire nella loro vita.

85. Domando agli uni come agli altri: Avete figli? Allora abbiate pietà di loro. Se poteste vedere anche per un solo attimo le loro anime, vi sentireste indegni chiamarvi loro genitori. Non date loro cattivi esempi, guardatevi da questo di levare delle grida dinanzi alla presenza dei figli.

86. Io sò che in questo tempo esistono dei problemi come mai prima all’interno del matrimonio – problemi per i quali coloro che li riguardano, trovano solo una soluzione: la separazione, il divorzio.

87. Se l’uomo avesse la necessaria conoscenza del sapere spirituale, non commetterebbe così gravi errori, perché troverebbe nella preghiera l’ispirazione e spiritualizzazione per risolvere i più difficili coinvolgimenti e sosterrebbe le prove più dure.

88. La Mia Luce raggiunge tutti i cuori, anche gli afflitti ed abbattuti, per dare loro nuovo coraggio per la vita. (312, 36-42)

 

89. Nel ‘secondo Tempo’ sono entrato nella casa di molte coppie di sposi che erano stati uniti in matrimonio secondo la Legge di Mosè e sapete come ho trovato molti di loro? Coloro che sono coinvolti, distruttori della semenza della pace, dell’amore e della fiducia. Ho visto animosità e dissidio nei cuori, alle loro tavole e nel loro dposito.

90. Sono anche entrato nella casa di molti che – senza che il loro matrimonio fosse stato confermato dalla Legge - si amavano e vivevano come lo fanno le allodole nel loro nido, ed accarezzavano proteggevano il loro piccolo beneamato.

91. Ci sono moltissimi che abitano sotto lo stesso tetto e non si amano comunque, e dato che non si amano, non sono nemmeno uniti, ma sono spiritualmente separati! Ma non fanno conoscere la loro divisione per paura di una punizione divina oppure dalle leggi umane oppure dal giudizio della società, e questo non è un matrimonio; da questi uomini non esiste né comunione né veridicità.

92. Nonostante ciò presentano la loro falsa comunione, visitano famiglie e chiese, vanno a passeggio ed il mondo non li condanna, perché sanno tener segreta la loro mancanza d’amore. Molti invece che si amano, si devono nascondere, tener segreti la loro vera unità e sopportare incomprensione ed ingiustizia.

93. L’uomo non si è sviluppato ad un livello abbastanza alto, per poter intravvedere e a giudicare giustamente la vita del suo prossimo. Quegli uomini che tengono nelle mani le Leggi spirituali e mondane non impiegano la vera giustizia per punire tali casi.

94. Ma verranno quei tempi della comprensione e del criterio che vi sto annunciando, nei quali l’umanità diventerà perfetta, e poi sperimenterete come ai tempi dei patriarchi prima di Mosè che l’unificazione degli amanti avviene in modo come Io l’ho fatta con i Miei figli in questo giorno: in modo spirituale. Così lo farete anche voi in quei tempi: alla presenza dei genitori di coloro che si uniranno, degli amici e parenti, nella più grande spiritualità, fraternità e gioia. (357, 25-27)

 

[indice]

Cap. 34

La libertà della volontà e la coscienza

 

Il significato della coscienza e del libero arbitrio

1.Ascoltate, discepoli: l’uomo possiede come Doni spirituali la libertà della volontà e la coscienza; tutti vengono al mondo dotati di virtù e ne possono fare uso. Nel loro spirito vi è la Luce della coscienza; ma contemporaneamente con lo sviluppo del corpo si sviluppano nell’anima le passioni, le cattive tendenze e queste sono in lotta con le virtù.

2. Dio lo lascia accadere, perché senza lotta non esistono meriti, e questo è per voi necessario per salire sulla via spirituale dello sviluppo. In che cosa consisterebbe il merito dei figli di Dio, se non combattessero? Che cosa fareste se viveste colmi di felicità come lo bramate nel mondo? Potete aspettarvi un progresso spirituale circondati da piacevolezze e ricchezze? Vi fermereste; perché dove non c’è lotta, non esiste nessun merito.

3. Ma non fraintendetelo; perché quando Io parlo di lotta, intendo quella che sviluppate voi, per superare le vostre debolezze e passioni. Queste lotte sono le uniche che Io permetto agli uomini, affinché dominino il loro egoismo ed il loro tendere materiale, affinché l’anima, illuminata dalla coscienza, prenda il suo vero posto.

4. Io approvo questa lotta interiore, ma non quella che gli uomini conducono nel loro desiderio di auto elevazione, abbagliati dall’ambizione e dalla cattiveria. (9, 42-44)

 

5. Lo spirito lotta per raggiungere la sua risalita ed il progresso dell’anima, mentre il corpo soccombe sempre di nuovo ai fascini del mondo. Ma anima e corpo potrebbero armonizzarsi insieme, se ambedue facessero uso soltanto di ciò che a loro spetta per concessione, ed è questo che vi indica il Mio Insegnamento.

6. Come potete esercitare sempre la Mia Legge? Mentre ascoltate la voce della coscienza, che è giudice delle vostre azioni. Io non vi obbligo a niente che non potete adempiere. Io vi voglio convincere che la via alla felicità non è una fantasia, ma che esiste e qui vi rivelo che la si percorre.

7. Voi avete la libertà di scegliere la via, ma è Mio Dovere come Padre di preservarvi, di indicarvi la più breve – quella che è sempre illuminata dalla Luce del Fuoco divino splendente, che è il Mio Amore per voi. Perché voi siete discepoli, che hanno sete di sentire sempre Parole nuove, che vi confermano le vostre conoscenze e vivificano la vostra fede. (148, 53-55)

 

8. Ho messo la coscienza nella vostra entità, affinché sia la linea di condotta su tutte le vostra vie, dato che la coscienza è in grado di distinguere il bene dal male ed il giusto di ciò che è ingiusto. Con questa Luce non potrete essere ingannati né essere chiamati ignari. Come lo spirituale potrebbe ingannare il suo prossimo oppure cercare di ingannare sé stesso, quando conosce la Verità?

9. L’uomo sulla Terra è un principe e il Mio Amore e la Mia Giustizia gli hanno dato questo titolo e l’incarico che ha ricevuto sin dal principio, di dominare sulla Terra.

10. Al di sopra del Dono divino della libertà della sua volontà ho posto un faro splendente, che doveva illuminare la via della sua vita: la coscienza.

11. La libertà di agire, e la Luce della coscienza per distinguere il bene dal male, sono due dei più grandi Doni che il Mio Amore di Padre ha dato in eredità alla vostra anima. Sono nell’uomo già prima che nascesse, ed anche dopo la morte del corpo. La coscienza lo guida e non si separa da lui nella disperazione, ancora nella perdita della ragione, ancora nella lotta di morte, perché è profondissimamente unita con l’anima. (92, 32-34)

 

12. L’anima si rallegra della libertà della volontà per mezzo della quale si deve conquistare dei meriti, per raggiungere la salvezza.

13. Chi conduce, orienta o consiglia l’anima sulla sua via del libero sviluppo, per distinguere ciò che è permesso e ciò che è proibito per non smarrirsi: La coscienza.

14. La coscienza è la scintilla divina, è una Luce superiore ed una forza che aiuta l’uomo a non peccare. Quale merito ci sarebbe nell’uomo, se la coscienza possedesse potere materiale, per costringerlo a rimanere nel bene?

15. Io voglio che voi sappiate, che il merito consiste nell’ascoltare quella voce, di convincersi che non mente mai né si sbaglia in ciò che consiglia, e nel seguire fedelmente le sue indicazioni.

16. Come certamente potete comprendere, esige istruzione e concentrazione su sé stesso, per poter sentire chiaramente quella voce. Chi di voi esercita questa obbedienza attualmente? Rispondete a voi stessi.

17. La coscienza si è sempre manifestata nell’uomo; ma l’umanità non ha raggiunto il necessario sviluppo, per lasciarsi guidare tutta la sua vita da quella Luce. Ha bisogno di Leggi, insegnamenti, precetti, religioni e consigli.

18. Quando gli uomini arrivano al punto di entrare in contatto con la loro anima ed invece di cercare lo spirituale nell’esteriore, lo cercano nel loro interiore, potranno sentire la soave voce convincente, saggia e giusta, che era sempre vivente in loro, senza che l’avessero ascoltata, e comprenderanno che nella coscienza vi è la Presenza di Dio, che essa è la vera mediatrice, attraverso la quale l’uomo deve entrare in contatto con il suo Padre e Creatore. (287, 36-30)

 

19. Voi tutti avete la Mia Luce in voi, ogni anima possiede questa Grazia; ma mentre in certi questa Luce è diventata sempre più forte, cresceva, spingeva verso l’esterno per annunciarsi, in altri rimane in uno stato segreto, nascosto, inconsapevole. Ma in Verità vi dico: per quanto un uomo possa essere rimasto spiritualmente indietro, potrà sempre discernere fra il bene ed il male, per cui siete tutti responsabili delle vostre opere nei Miei confronti.

20. Vi devo dire che la vostra responsabilità cresce nella misura, in cui aumenta la vostra conoscenza, perché allora diventerete sempre più sensibili per le indicazioni della coscienza. (310, 69-70)

 

21. Io voglio che voi sappiate, che fra tutte le creature di questo mondo siete l’essere privilegiato, che è stata provvista con spirito e coscienza. Vi ho dato la libertà della volontà, affinché con la propria volontà intraprendiate la giusta via che conduce a Me. Non è una via di fiori che vi offro, ma quella della preghiera, dell’espiazione e della lotta, e su questo sentiero vi deve guidare la coscienza. (58, 42)

 

22. Che cosa sarebbe dell’anima se fosse derubata della libertà della sua volontà? In prima linea non sarebbe anima e perciò non sarebbe una creatura che è degna dell’Altissimo. Sarebbe come qualcosa di quelle macchine che producete, qualcosa senza propria vita, senza intelligenza, senza volontà, senza ambizione. (20, 37)

 

23. Io ho dato all’uomo la libera volontà. Ma se lui nel suo abbaglio andasse così lontano, di farMi per questo dei rimproveri, gli dirò che gli ho anche dato la forza di volontà e l’intelletto. Contemporaneamente gli ho rivelato la Mia Legge che è la via, per non smarrirsi o sbagliare, ed ho acceso in lui la Luce della coscienza, che è il fuoco splendente interiore che illumina la via all’anima e la guida alla vita eterna.

24. Perché esiste il peccato, prevale il male e scoppiano guerre? Perché l’uomo non ascolta la voce della coscienza e fa cattivo uso della sua libera volontà. (46, 63-649)

 

25. Il mondo non Mi sente, perché la voce di questo corpo attraverso il quale Mi annuncio, ha solo una breve portata. Perciò è la voce della coscienza, che è la Mia Sapienza, che parla all’uomo e sorprende molti che diversamente nella cattura dei loro sensi sono sordi nei confronti della chiamata di quella voce, badano solo alle lusinghe e fama terrena si inebriano nella loro posizione sociale ed il loro potere. (164, 18)

 

L’abuso della libertà della volontà

26. Oggi incontro una umanità che è spiritualmente indebolita in seguito all’abuso che ha fatto del Dono della libera volontà. Io ho progettato una via della Giustizia, dell’Amore, della Misericordia, del Bene. L’uomo ne ha creata un’altra di luce apparente, che ha condotto nella rovina.

27. Al Mio ritorno la Mia parola vi mostra appunto quella via, che non avete voluto percorrere, e sarebbe ingiusto ed irragionevole chi diceste che questo Insegnamento confonde oppure rende indifferente. 126, 5-6)

 

28. Osservate gli uomini, come si distruggono e si odiano, si strappano il potere l’uno dall’altro, senza spaventarsi del crimine, dell’inganno oppure del tradimento. Ci sono uomini che muoiono a milioni vittime del loro prossimo, ed altri che sotto l’effetto di vizi si rovinano. In loro c’è forse Luce? Parla forse lo spirito che è in loro? Quello che c’è, è oscurità e dolore, il risultato dell’abuso del Dono della libera volontà e del non ascoltare la voce interiore; gli uomini non hanno rivolto la loro attenzione alla Luce della scintilla di Dio, che voi tutti portate nel vostro essere, che è il divino raggio di Luce, che voi chiamate coscienza. (79, 31)

29. La libertà della volontà è l’espressione più alta, è il Regalo più perfetto della libertà che è stato concesso all’uomo sulla via della vita, affinché il suo perseverare che ha raggiunto attraverso il consiglio della coscienza ed attraverso la lotta nel superare le prove, gli permetterà dio raggiungere il Grembo del Padre. Ma la libertà della volontà è stata sostituita dalla sfrenatezza, la coscienza viene ignorata; si bada solo ancora alle pretese del mondo, e la spiritualità è stata sostituita dal materialismo.

30. In vista di un così grande smarrimento e di così grandi allontanamenti il Mio Insegnamento agli uomini in questo tempo sembrerà assurdo. Ma Io vi dico che è la giusta istruzione per ottenere che gli uomini si liberino dalla letargia nella quale sono capitati.  (157, 15-16)

 

31. La Mia parola è la via , è la Legge divina, che vi conduce alla perfezione, è la Luce che illumina l’anima, che però è stata offuscata da quando la carne si è imposta con la sua inflessibilità e non ha ascoltato la chiamata interiore della sua anima. 

32. Guai allora all’anima, che sotto la spinta della carne ha ceduto e si è lasciata dominare dall’influenza del mondo, mentre ha scambiato la sua posizione di guida con quella di un essere senza protezione, che viene spinto qua e là attraverso le passioni e debolezze umane come le foglie secche quando vengono soffiate dal vento senza meta.

33. Quell’uomo che ama di più la libertà teme a sottomettersi alla Volontà divina, per paura che alla fine la sua anima lo sottometta e lo derubi di molte soddisfazioni umane, che sà che lo danneggiano; e così abbandona la via che lo conduce alla vera vita. (97, 36)

 

34. Il tempo nel quale gli uomini hanno usato la libera volontà per i loro divertimenti, basse passioni, animosità e vendetta, ora sta finendo. La Mia Giustizia sbarra i sentieri del peccato ed apre invece la via alla riconciliazione ed al rinnovamento, affinché gli uomini possano trovare la via della pace, che hanno cercato invano con altri mezzi.  (91, 80)

35. Vi ho dato il Regalo della libertà della volontà ed ho rispettato quella liberta benedetta concessa ai Miei figli. Ma ho messo anche nel vostro essere la Luce divina della coscienza, affinché guidati da questa guidaste le vostre facoltà nelle giuste vie. Ma Io vi dico: nella lotta fra l’anima ed il corpo l’anima ha subìto un fallimento, una caduta dolorosa, che l‘ha allontanata un poco alla volta dalla Fonte della Verità che sono Io.

36. Il suo fallimento non è definitivo, è solo transitorio; perché si eleverà dalla profondità dell’abisso, quando non può più sopportare a lungo la sua fame, la sua sete, la sua nudità e la sua oscurità. Il dolore sarà la sua salvezza, e quando poi sente la voce della sua coscienza, si eleverà forte e raggiante, interiorizzata ed ispirata, ed userà nuovamente le sue facoltà. Ma non più con quella libertà di usarla per il bene oppure per il male, ma mentre si dedica unicamente all’adempimento delle Leggi divine che è la migliore adorazione di Dio, che potete offrire al Mio Spirito. (257, 65-66)

 

E’ necessario seguire gli impulsi della coscienza

37. Quanto lontani si trovano attualmente milioni di esseri che vivono solo per il loro presente materiale! Come possono aprire i loro occhi per la realtà? Solo mentre ascoltano la voce della coscienza – quella voce che ha bisogno di raccoglimento, riflessione e preghiera per essere udita. (169, 16)

 

38. Sempre quando volete sapere se la via che seguite, sia quella dello sviluppo verso l’alto, dovete interrogare la coscienza e quando in lei vi è pace, e nel vostro cuore l’amore per il prossimo e buona volontà nei confronti del vostro prossimo, sarete sicuri che la vostra luce splende sempre ancora, e la vostra parola consola e guarisce.

39. Ma se doveste scoprire che nel vostro cuore hanno fatto radici l’avidità, il mal volere, il materialismo e la voglia della carne, potete essere sicuri che la vostra luce è diventata oscurità, inganno. Volete mostrare che – quando il Padre vi richiama – mostriate invece del grano d’oro un raccolto sporco? (73, 45)

 

40. Discepoli: se non volete commettere errori o sbagli, allora esaminate le vostre azioni alla luce della vostra coscienza, e se c’è qualcosa che l’offusca, allora esploratevi a fondo, e scoprirete la macchia d’onta, affinché la possiate correggere.

41. In voi esiste uno specchio nel quale vi potete osservare e vedere se siete puri oppure no.

42. Lo spirituale dev’essere riconosciuto nelle sue azioni, le quali, per essere pure, devono essere dettate dalla coscienza. Chi agisce così, sentirà che si chiama con diritto Mio discepolo.

43. Chi Mi potrebbe ingannare? Nessuno. Io non vi giudico secondo ciò che fate, ma secondo l’intenzione, con la quale lo fate. Io sono nella vostra coscienza ed al di là della stessa. Come potete credere che non posso sapere le vostre azioni ed il loro motivo? (180, 11-13)

 

La lotta fra libertà della volontà e coscienza

44. Quando i primi uomini abitavano la Terra, il Creatore ha posto in loro il Suo Amore ed ha dato loro uno spirito, ha acceso la Sua Luce nella loro coscienza mentre veniva data loro contemporaneamente la libertà della volontà.

45. Ma mentre gli uni si sforzavano di rimanere perseveranti nel bene mentre combattevano tutte le tentazioni nell’intenzione di rimanere puri, degni del Signore e in sintonia con la loro coscienza, gli altri hanno forgiato un peccato sull’altro e da una trasgressione alla successiva una catena di peccato da un anello all’altro guidati solo dalla voce dei sensi, dominati dalle loro passioni; ed hanno seminato errore e tentazione fra i loro simili.

46. Ma oltre a queste anime smarrite anche i Miei profeti come messaggeri angelici della Mia divinità sono venuti per risvegliare l’umanità, per avvertirli dei pericoli e per annunciare loro la Mia venuta. (250, 38-39)

 

47. Il corpo era troppo ostinato e ribelle per seguire le indicazioni di quella Luce interiore che voi chiamate coscienza, e gli era sicuramente troppo facile seguire gli impulsi che l’hanno sedotta alla sfrenatezza dei suoi istinti e delle sue passioni.

48. Per lungo tempo l’uomo ha percorso la via della vita su questa Terra nella difficile lotta fra la coscienza che non ha mai taciuto, e la carne, che del materialismo vorrebbe fare il suo culto e la sua legge, senza che fino ad oggi non abbiano vinto né la materia, la carne, né l’anima né lo spirito, dato che la battaglia continua.

49. Mi domandate chi vincerà? Ed Io vi dico, che non ci vuole più molto fino all’assoluta vittoria della coscienza, che viene ottenuta per mezzo dell’anima nella carne.

50. Non presagite che dopo così tanta lotta e così lunga battaglia il corpo che è umano e perituro, si deve piegare alla coscienza, che è l’eterna Luce?

51. Comprendete, che l’uomo dopo un così lungo conflitto deve riottenere quella sensibilità e arrendevolezza, che non ha mai avuto verso quella voce e quella vita spirituale, che vibra e vive nel suo essere.

52. Voi tutti vi muovete verso questo punto senza accorgervene. Ma quando una volta sulla Terra guardate la vittoria del bene e la giustizia, comprenderete il motivo della lotta, delle battaglie e prove. (317, 21-26)

 

53. Vedete come l’uomo sta davanti ed al di sopra di tutto ciò che lo circonda; che è l’unico essere che è provvisto con la libera volontà e la coscienza. Da questa libertà della volontà hanno avuto il loro inizio tutti gli smarrimenti, cadute e peccati degli uomini. Ma sono trasgressioni transitorie davanti alla Giustizia e l’Eternità del Creatore. Perché dopo si affermerà la coscienza sulle debolezze del corpo e della seduttibilità dell’anima. Con questo arriverà la vittoria della Luce che significa il sapere sull’oscurità, sull’ignoranza. Diventerà la vittoria del Bene, che è l’Amore, la Giustizia e l’armonia sul male, che è l’egoismo, sfrenatezza, ingiustizia. (295, 49)

 

54. Per Me niente è impossibile, la Mia Volontà si è adempiuta e lo farà sempre, anche se occasionalmente sembri come se fosse la volontà dell’uomo che domini, e non la Mia.

55. La via della libera volontà dell’uomo, il suo dominio sulla Terra, la vittoria della sua arroganza, la costrizione che a volte impone attraverso l’impiego della sua forza, sono così fuggevoli in confronto con l’Eternità, che in certo qual modo possono bensì’ cambiare i Piani divini; ma domani oppure nel corso del suo svolgimento si rivelerà sempre la Volontà del Mio Spirito su tutti gli esseri, mentre lascia sussistere il Bene ed elimina l’impuro. (280, 9-10)

 

56. Verrà il tempo in cui verranno sospesi i confini di questo mondo attraverso l’amore, e nel quale i mondi si verranno vicini reciprocamente attraverso la spiritualizzazione.

57. Fino ad allora continuerà la lotta fra la coscienza e la libera volontà, che l’uomo usa ed userà per fare della sua vita ciò che compiace a lui.

58. La lotta fra queste due forze raggiungerà il suo apice, e la vittoria tenderà dalla parte dell’anima, che nella sua assoluta dedizione nell’amore al suo Padre Gli dirà: “Signore, rinuncio alla libertà della mia volontà, compi in me solo la tua Volontà.”

59. Colui che arriva così dinanzi a Me, lo benedirò e lo avvolgerò nella Mia Luce; ma gli farò sapere che quella benedetta libertà che gli era stata regalata, non gliela sottrarrò mai di nuovo. Perché chi fa la Volontà del Padre suo, chi è fedele ed obbediente, è degno della Fiducia del suo Signore. (213, 61-64)

 

Rafforzare la coscienza attraverso la nuova Parola di Dio

60. Il Mio Insegnamento colmo di Luce ed Amore fortifica l’anima affinché eserciti il suo potere sulla carne e la può rendere talmente sensibile, che le ispirazioni della coscienza a questa carne diventano sempre più facili da percepire.

61. La spiritualità è la meta a cui l’uomo deve aspirare, dato che con questa diventa capace di diventare totalmente uno con la sua coscienza ed infine può discernere il bene dal male.

62. Perché a motivo della mancanza di spiritualità dell’uomo quella voce profonda e saggia, imperturbabile e giusta, non poteva essere percepita ed interpretata abbastanza e perciò l’uomo non ha ottenuto illimitata conoscenza che gli permette davvero di distinguere il bene dal male.

63. Ma non solo questo, deve trovare in sé la necessaria forza per seguire ogni buon impulso e di obbedire ogni intuizione di Luce e contemporaneamente respingere ogni tentazione, ogni pensiero impuro o cattivo oppure impulsi sentimentali. (329, 56-57)

 

64. Quanto sarà facile per gli uomini di comprendersi fra di loro, quando diventano silenziosi in sé e percepiscono la voce della loro più alta ragione, la voce di quel giudice che non volevano sentire, perché sanno che a loro ordina totalmente l’opposto di quello che stanno facendo.

65.Inoltre vi posso dire che, se non eravate disposti a dare ascolto alle Indicazioni della vostra coscienza, non siete stati nemmeno obbedienti e volenterosi ad esercitare il Mio Insegnamento. Lo riconoscete in teoria, ma non lo mettete in pratica. Gli attribuite l’essenza divina – dite, che Cristo era così grande e che la Sua istruzione è perfetta. Ma nessuno vuole essere grande come il Maestro, nessuno vuole venire a Lui, mentre Lo prende davvero come Esempio. Ma dovete sapere che non sono venuto soltanto affinché sapeste che Io sono grande, ma anche, affinché lo sareste stati tutti. (287, 35-36)

 

66. Io schiererò intorno al Mio Nuovo Messaggio tutti gli uomini e tutti i popoli, li chiamerò come il pastore chiama le sue pecore, ed Io procurerò loro la pace di un ovile, dove trovano rifugio da intemperie e tempeste.

67. Voi sperimenterete ancora, come molti, anche se sembra che non abbiano la minima traccia di fede o spiritualità, hanno conservato nella più grande purezza della loro anima i principi immortali della vita spirituale; riconoscerete ancora, quanti sono coloro che risvegliano per sé l’apparenza, come se non avessero nessuna adorazione per Dio, portano nel loro essere più interiore un altare indistruttibile.

68.Davanti a questo altare interiore gli uomini dovranno inginocchiarsi per piangere sulle loro trasgressioni, le loro cattive opere e le loro offese, in sincero pentimento sulla loro disobbedienza. Là, davanti all’altare della coscienza, l’arroganza umana si spezzerà, in modo che gli uomini non si sentono più superiori a motivo delle loro razze. Allora verranno rinunce, riparazione ed infine pace come frutto legale dell’amore e dell’umiltà, della fede e della buona volontà. (321, 9-11)

 

[indice]

Cap. 35

Il potere dei pensieri, dei sentimenti e della volontà

 

L’invio e la ricezione di pensieri e i loro effetti

1. Ci sono delle forze che – non visibili per la vista umana e non percettibile per la scienza dell’uomo – esercitano costantemente l’influenza sulla vostra vita.

2. Ci sono forze buone e forze cattive; le prime vi danno salute, e le altre vi causano malattie; ci sono forze di Luce ed oscure.

3. Da dove provengono quelle forze? Dallo Spirito, discepoli, dall’intelletto e dai sentimenti.

4. Ogni anima incarnata o disincarnata pensando manda delle vibrazioni; ogni sentimento esercita una influenza. Potete essere sicuri che il mondo è pieno di queste vibrazioni.

5. Adesso potete facilmente comprendere che là, dove si pensa e si vive nel bene, ci devono essere forze ed influenze, e che là, dove si vive al di fuori di quella Legge e delle Regole che contrassegnano il bene, la giustizia e l’amore, devono esistere delle forze nefaste.

6. Ambedue colmano lo spazio e si combattono reciprocamente; hanno influenza sulla vita dei sentimenti degli uomini, e quando questi sanno discernere, accettano le buone ispirazioni e respingono le influenze cattive. Ma quando sono deboli e non esercitati nel compiere il bene, non possono prestare resistenza a queste vibrazioni e sono in pericolo di diventare schiavi del maligno e soccombere al suo dominio. (40, 58-63)

 

7. Tutto lo spirituale nell’Universo è una Fonte di Luce, visibile o invisibile per voi, e questa Luce è Forza, è Potenza, è Ispirazione. Dalle idee, parole ed opere defluisce pure la Luce rispetto alla Purezza corrispondente al libello che possiedono. Più alta è l’idea oppure l’opera, più delicata e più fine è la sua vibrazione e l’ispirazione che ne procede, anche se per gli schiavi del materialismo è più difficile poterle percepire. Nonostante ciò è grande l’effetto che esercitano alti pensieri ed opere spirituali.  (16, 16)

 

8. Quando dal vostro senso sorge un’idea oppure un pensiero di Luce, allora arriva alla sua destinazione per adempiere il suo benefico compito. Se invece di pensieri della bontà procedono dai vostri sensi irradiazioni impure, allora causeranno solo danno, dove le mandate. Io vi dico, anche pensieri sono opere e come tali rimangono scritti nel libro che esiste nella vostra coscienza.

9. Sia che le vostre opere siano buone o cattive – quello che augurate al vostro prossimo, lo riceverete indietro moltiplicato. Per voi sarebbe meglio fare qualcosa di male a voi stessi, che augurarlo ad un vostro prossimo.

10. Perciò vi dico nel ‘secondo Tempo’: “Quello che si semina, lo si raccoglie”, perché è necessario che riconosciate le vostre esperienze in questa vita e ricordiate, che i vostri raccolti vi preparano la stessa semenza che avete sparso, ma moltiplicato.

11. O umanità, non ha pensato agli Insegnamenti del Maestro, né voluto sentire né vivere! (24, 15-18)

 

12. Questo è il motivo perché vi ho detto, che non avete riconosciuto il potere del pensiero. Oggi vi dico che il pensiero è voce ed udito, che è arma e scudo. Crea tanto quanto distrugge. Il pensiero abbrevia la distanza fra coloro che sono lontani reciprocamente e trova coloro la cui orma avevate perduto.

13. Riconoscete le vostre armi, prima che cominci la lotta. Chi sà prepararsi, sarà forte ed invincibile. Non sarà necessario che volteggi armi mortali. La vostra spada dev’essere il pensiero puro e netto, ed il vostro scudo la fede e l’amore per il prossimo. Persino nel silenzio la vostra voce deve risuonare come messaggio di pace. (76, 34)

 

14. Vegliate, badando che non macchiate il vostro intelletto con pensieri impuri. E’ creativo, e quando concedete asilo ad una cattiva immaginazione, ha l’effetto di tirare giù a livelli bassi, e la vostra anima viene circondata da oscurità. (146, 60)

15. I pensieri uniti di un grande gruppo di uomini saranno capaci a combattere cattive influenze e di rovesciare idoli dai loro zoccoli.

16. Oggi vi posso assicurare che nel futuro la comunicazione ottenuta per mezzo di pensieri raggiungerà un grande sviluppo; e tramite questi mezzi di comunicazione scompariranno molte barriere che separano ancora oggi popoli e mondi. Quando imparate a collegarvi mentalmente con il vostro Padre, quando raggiungete il dialogo da spirito a Spirito – che cosa potrebbe procurarvi ancora difficoltà per mettervi in contatto con i vostri fratelli e sorelle presenti o assenti, visibili o invisibili, vicini o lontani? (165, 15)

 

17. I vostri pensieri Mi raggiungono sempre, per quanto siano anche imperfetti, ed Io sento le vostre preghiere, anche se manca loro la fede che dovete sempre mettere in loro. Il motivo per questo è che il Mio Spirito accoglie la vibrazione ed i sentimenti di tutti gli esseri.

18. Ma gli uomini che a causa del loro eroismo tengono reciprocamente la distanza, lontano dalla vita spirituale in seguito al materialismo, nel quale si sono lasciati coinvolgere oggigiorno, non sono preparati a comunicare fra loro per mezzo dei loro pensieri.

19. Nonostante ciò, Io vi dico che è necessario che cominciate ad istruire il vostro spirito. Per ottenere questo, parlate alle anime, anche se non ricevete una risposta chiaramente percettibile da loro.

20. Domani, quando tutti hanno imparato a dare, riceveranno sempre più indicazione ad un intendimento spirituale, come gli uomini non se la possono mai sognare. (238, 51)

 

La forza dei sentimenti, desideri o timori

21. In ogni momento procedono da voi vibrazioni mentali o spirituali, ma nei maggiori casi irradiate egoismo, odio, violenza, vanità e basse passioni. Ferite e sentite, quando vi feriscono: ma non amate, e perciò non sentite niente quando siete amati, e con i vostri pensieri malati saziate l’ambiente nel quale vivete, sempre di più con dolore e colmate il vostro essere con disagio. Ma Io vi dico: saziate tutto con pace, con armonia, con amore, allora sarete felici. (16, 33)

 

22. Non pensate mai male di coloro che non amate, e non siate amareggiati di coloro che non vi comprendono, dato che voi stessi avendo la sensazione più interiore nei confronti del vostro prossimo, la trasmettete mentalmente. (105, 37)

 

23. Vedete quegli uomini che vogliono essere potenti attraverso violenza? Molto presto li vedrete consegnati dal loro errore.

24. Io dimostrerò loro che si può essere veramente grande e potenti solo attraverso la bontà che è l’irradiazione dell’amore. (211, 22-23)

 

25. A voi manca la fede per rivolgere in alto il vostro volto e di sorridere speranzosi e di guardare in faccia al futuro senza timore, senza diffidenza, perché nel futuro sono Io.

26. Quante volte siete malati, solo perché lo pensate; perché pensate ad ogni passo, che vi segue la fatalità ed è in agguato il dolore. Allora attraverso i vostri pensieri tirate forze oscure, con le quali ombreggiate la vostra vita materiale e la vostra via spirituale in salita.

27. Ma Io sono qui con voi, per accendere nuovamente la fede nella vita, nella Verità, nell’Eterno, alla perfetta pace ed anche per insegnarvi ad attirare la Luce. (205, 28-29)

 

La mancanza dell’auto superamento

28. L’uomo si è reso doppiamente colpevole: non soltanto perché non intraprende nessuno sforzo affinché cada la benda che gli impedisce la conoscenza dei più alti Ammaestramenti, ma anche perché non si è liberato dalle catene della materia che – al contrario alle gioie spirituali – lo ha sedotto ai godimenti corporei. Questo è il motivo perché si è schiavizzato sotto il dominio delle passioni e permette, che la sua anima somigli ad un paralitico, che non fa nulla per guarire.

29. Su tutti i campi vedo la maggioranza degli uomini senza sostegno, ovunque incontro solo uomini deboli. Ed a che cosa è da ricondurre? Al fatto, che non avete coraggio ed abbastanza forza di volontà di uscire dalla sporcizia nella quale vi trovate, a superare la pigrizia che forgia le catene che legano alla materia e questa è l’origine di tutti i vizi, di tutti gli errori.

30. Ma l’uomo non vuole fare nessun uso di quel potere con cui era stato provvisto che è la volontà; della volontà che dev’essere l’illimitato legislatore, che deve diventare la guida superiore, che deve combattere – potere contro potere, dominio contro dominio. Da un lato le passioni e le brame, dall’altra la ragione e la volontà, finché queste ultime vincono la battaglia e potete dire che siete liberati.

31. Allora potrete essere i grandi profeti, i grandi illuminati, i “superuomini”. Allora vivrete insieme agli animali selvaggi e giocherete con i rettili. Perché in Verità vi dico, sono le trasgressioni aggravanti che procurano il temere di questi piccoli vostri fratelli, e questo è anche il motivo per cui vi aggrediscono.

32. Ma se vi prendete il tempo ad osservare gli uomini, scoprirete che ci sono uomini che sono più selvaggi delle tigri e che hanno più veleno dei cobra. (203, 3-6)

 

[inizio]

Prosegue al volume II

 

 

INDICE

I – Il ritorno di Cristo / Il ‘terzo Tempo’ di Rivelazioni

 

         Capitolo 1 - Nell'attesa del ritorno di Cristo

Introduzione all’evento di guarigione

Speranze e aspettative

Promesse bibliche

Presegnali adempiuti

 

         Capitolo 2 - L'aurora del ‘terzo Tempo’

Il primo annuncio

Messaggi e indicazioni in tutto il mondo

L'operare di Elia come preparatore della Via del Signore

 

         Capitolo 3 - Il Sole spirituale del ritorno di Cristo

La venuta del Signore

Tutti gli occhi Mi vedranno

 

         Capitolo 4 - L'istruzione attraverso delle comunicazioni divine

La Fonte delle comunicazioni

Sui luoghi della rivelazione e sui riceventi delle comunicazioni divine

La trasmissione delle comunicazioni divine

La forma delle Comunicazioni

La presenza di entità dall'aldilà durante gli insegnamenti di Cristo

Il limite temporale delle Comunicazioni

 

         Capitolo 5 - Il motivo per la nuova Rivelazione di Dio

La Volontà di Dio di redimere

L’eliminazione di errori e forme di culto esteriore

Chiarimento sulla vera vita

Sviluppo, spiritualizzazione e redenzione dell'uomo

 

         Capitolo 6 - Il terzo Testamento e il Grande Libro della Vita

Il Libro dell'Amore, della Verità e della Sapienza di Dio

Il rapporto fra l’insegnamento dello spirito e l’insegnamento di Gesù

La discussioni per via della nuova Parola

Il grande Libro della vera Vita

 

         Capitolo 7 - L'effetto e il significato della Dottrina spirituale

L'effetto delle Comunicazioni

Conoscimento e speranza dalla nuova Parola

La forza della Parola di Dio

Reazioni dei teologi e dei materialistici

L'effetto dell’insegnamento spirituale

Il significato della rivelazione della nuova Parola

 

         Capitolo 8 - Le nuove comunità di Cristo: discepoli, apostoli e inviati di Dio

Luce ed ombre nelle comunità delle Rivelazioni

Parole d'ammonimento rivolte agli ascoltatori in riferimento all'Opera dello Spirito

Vera discepolanza, nuovi apostoli

Gli inviati da Dio in tutto il mondo e in tutti i tempi

 

II – La retrospezione al primo e al secondo tempo della Rivelazione

 

         Capitolo 9 - Storie e figure del popolo Israele

La storia della caduta nel peccato

La libertà della volontà e il peccato primordiale

Il diluvio universale

La disponibilità al sacrificio di Abramo

La visione nel sogno di Giacobbe della Scala nel Cielo

Giuseppe e i suoi fratelli

Il cammino attraverso il deserto del popolo d'Israele sotto la guida di Mosè

La lotta di Elia per il vero Dio

Le dodici tribù d'Israele

I profeti e i primi re d'Israele

 

         Capitolo 10 - Quando il tempo fu compiuto

Presagi profetici

L'attesa del Messia nel popolo giudaico

Maria, la madre corporale di Gesù

L'adorazione del Bambino Gesù

Il legame d'amore fra Gesù e Maria

La conoscenza e la sapienza di Gesù

L'incomprensione dell’ambiente umano in Nazareth

 

         Capitolo 11 - L'operare di Gesù sulla Terra

Il battesimo nel Giordano e il tempo di preparazione nel deserto

L'Unione di Gesù con Dio

Il non riconoscere Gesù come il Messia atteso

Gesù come Ospite portante la salvezza al semplice popolo

L'instancabile predicatore Gesù

L'amore di Gesù per i bambini e per la natura

La Dottrina di Gesù

"Miracoli" di Gesù

L'adultera

Maria Maddalena

Nicodemo e la questione sulla reincarnazione

La trasfigurazione di Gesù

La mancanza di coraggio per riconoscerLo

Animosità contro Gesù

Annuncio del congedo

L'ingresso di Gesù in Gerusalemme

L'ultima Cena

 

         Capitolo 12 - Sofferenze, morte e resurrezione

Fatiche e sofferenze di tutta la Vita di Gesù

Il tradimento di Giuda

La Passione di Gesù

L'atto di redenzione di Gesù nei mondi dell'aldilà

L'apparizione di Gesù dopo la Sua resurrezione

 

         Capitolo 13 - Missione e significato di Gesù e dei Suoi apostoli

La correzione della vecchia immagine di Dio e di false tradizioni

L'esempio di Gesù

Il significato dell’insegnamento di Gesù

Vocazione, tempo d'Insegnamento e prove dei discepoli di Gesù

L'apostolo Giovanni

Gli apostoli Pietro e Paolo

L'esempio degli apostoli

La diffusione del cristianesimo

 

III – Il Tempo del cristianesimo ecclesiastico

 

         Capitolo 14 - Cristianesimo, chiese e culti

Lo sviluppo del cristianesimo

Attività di culto

I religiosi

La santa Cena è cibarsi della parola

Il battesimo

La commemorazione dei morti

Simboli, croci e reliquie materiali

L'adorazione dei santi

Festività ecclesiastiche

La presenza di Dio nonostante false forme di culto

 

         Capitolo 15 - Cristiani apparenti, insegnamenti ecclesiastici errati ed abusi

Cristiani di nome

Miscredenti e fanatici di fede

Falsificazioni dell’insegnamento di Gesù e le loro conseguenze

Sviluppi errati e miserie nel cristianesimo

 

IV – La Legge, l'amore per Dio e per il prossimo

 

         Capitolo 16 - La Legge divina

Il potere della Legge divina

La Legge dell'Amore di Dio nell'Opera spirituale

La non osservanza della Legge divina e le sue conseguenze

L'adempimento della Legge suprema

 

         Capitolo 17 - Il nuovo modo dell'adorazione di Dio

Lo sviluppo delle forme di adorazione

Preghiere apparenti senza devozione e fede

La vera preghiera

I quattro aspetti della preghiera perfetta

La preghiera spontanea del cuore senza parole

La preghiera quotidiana

Il giorno di riposo come giorno di auto meditazione

Chiedete e vi sarà dato

La benedizione dell'intercessione

La necessità della preghiera

Gli effetti salvifici della vita di preghiera

Il potere della preghiera

L'amore per Dio e per il prossimo come adorazione a Dio

Il dialogo fra Dio e l'uomo

 

         Capitolo 18 - Opere della Misericordia e il significato centrale dell’amore

La benedizione retroattiva di buone opere

Vera e falsa beneficenza

Attività d'amore spirituale e materiale

Il significato complessivo dell’amore

Il sommo potere dell’amore

 

V – Forme di rivelazione e sull’operare di Dio

 

         Capitolo 19 - La Trinità di Dio

L'unione di Dio con Cristo e lo Spirito Santo

I tre modi sulla rivelazione di Dio

Dio come Spirito di Creatore e Padre

Cristo, l'Amore e la Parola di Dio

Lo Spirito  Santo – La Verità e la Sapienza di Dio

 

         Capitolo 20 - Maria, l'Amore materno di Dio

L'esistenza terrena di Maria nell'umiltà

Maria e Gesù

La verginità di Maria

L'esempio di Maria per la donna

Maria come intercessione, consolatrice e co-redentrice degli uomini

La natura divina di Maria

L'irradiazione universale di Maria

 

         Capitolo 21 - Onnipotenza, Onnipresenza di Dio e la Sua Giustizia

La Potenza di Dio

La presenza di Dio in tutto il Creato

Colpi del destino

La Giustizia di Dio

 

         Capitolo 22 - L'Amore, la Provvidenza e la Grazia di Dio

L'Amore del Padre celeste

La Provvidenza e l'Aiuto di Dio

L'umiltà dell'Altissimo

La Compassione e la co-Sofferenza di Dio

Perdono, Grazia e Compassione di Dio

 

         Capitolo 23 - Ispirazioni e rivelazioni di Dio

Divine ispirazioni

L'adeguamento delle divine rivelazioni alla comprensione degli uomini

Differenti modi di rivelazioni di Dio

La necessità delle rivelazioni divine

L'infinità delle rivelazioni divine

Il divenire evidente della presenza di Dio nell'uomo

 

VI – La Creazione spirituale e materiale

 

         Capitolo 24 - La creazione degli esseri spirituali

L'operare dei grandi spiriti nell'Opera della Creazione

Pensieri di Previdenza di Dio

La creazione dei mondi materiali per gli esseri spirituali

La creazione dell'uomo

Il ricordo del Paradiso

La costituzione dell'uomo

L'unione del Creatore con la Creazione

 

         Capitolo 25 - La natura

La legge della natura

La presenza di Dio nella natura

La natura è la Creazione di Dio ed è parabola per lo spirituale

Il potere dei figli di Dio sulla natura

Uomo e natura

 

         Capitolo 26 - Altri mondi

La Luce universale di Cristo

Il collegamento spirituale fra i mondi

L'imparare a conoscere altri mondi e forme di vita

La destinazione delle Stelle

 

         Capitolo 27 - L'aldilà

La necessaria conoscenza della vita spirituale

"Cielo" e "inferno"

La musica del Cielo

Nella Casa del Padre Mio ci sono molte "dimore"

 

 

VII – La via di sviluppo verso la perfezione

 

         Capitolo 28 – Sul morire, sulla morte e sul risveglio nell'aldilà

L'immortalità dell’anima

Preparazione alla separazione da questo mondo

Il trapasso nell'altro mondo

Il "sonno di morte"

Il rivedersi nell'aldilà

Il Giudizio sull’anima attraverso la propria coscienza

La consapevolezza spirituale riconquistata

 

         Capitolo 29 - Purificazione e salita degli esseri spirituali nell'aldilà

Rimorsi di coscienza, pentimento ed auto accusa

La Giustizia pareggiante

La risalita delle anime nel Regno di Dio

 

         Capitolo 30 - Lo sviluppo dell’anima attraverso reincarnazioni

La Legge dello sviluppo

La "resurrezione della carne" - compresa giustamente

Lo stato differente di sviluppo delle anime

La conoscenza di precedenti vite terrene e del proprio livello di sviluppo

Amore come necessità per lo sviluppo spirituale

Motivi differenti per reincarnazioni

La via alla perfezione

La scuola universale della Vita

La forza di convinzione della dottrina della reincarnazione

Vie di reincarnazioni di un’anima

 

         Capitolo 31 - Salvezza, redenzione ed eterno bene

La correzione di false immaginazioni sulla redenzione      

Il "Cielo" vuole essere conquistato

La forza più potente per la redenzione

Salvezza e redenzione per ogni anima

Il meraviglioso futuro dei figli di Dio

 

VIII – L'uomo

 

         Capitolo 32 - Incarnazione, natura e compito dell'uomo

L'incarnazione sulla Terra

La giusta valutazione del corpo e della sua guida attraverso l’anima

L'importanza e il compito di anima, spirito e coscienza nell'uomo

Il tempio di Dio nell'uomo

 

         Capitolo 33 - Uomo e donna, genitori e figli, matrimonio e famiglia

Il rapporto fra uomo e donna

La costituzione e il compito dell'uomo

La donna, moglie e madre

L'educazione dei bambini e dei giovani

Una Parola ai figli e alle vergini

Matrimonio e famiglia

 

         Capitolo 34 - La libertà della volontà e la coscienza

Il significato della coscienza e del libero arbitrio

L'abuso della libertà della volontà

E' necessario seguire gli impulsi della coscienza

La lotta fra libertà di volontà e coscienza

Rafforzare la coscienza attraverso la nuova Parola di Dio

 

         Capitolo 35 - Il potere dei pensieri, dei sentimenti e della volontà

L'invio e la ricezione di pensieri e i loro effetti

La forza dei sentimenti, desideri o timori

La mancanza dell'auto superamento

 

[inizio]

[indice]

 

Home page

 

 

 

 

 



[1] - Nel collegamento con un numero ci si riferisce alle citazioni nei 12 volumi del «Libro de la Vida Verdadera». In questo caso è il volume 6 versetto 52 parte a.

 

[2] Quando il Signore menziona ripetutamente nei Suoi Discorsi e Prediche "il Libro" oppure "il Mio Libro", Egli non si riferisce a un libro materiale come questo, ma alla totalità dei Suoi insegnamenti e istruzioni in questo terzo Tempo, che Egli ha portato all'umanità in Messico fin dalla prima Rivelazione nell'anno 1884 fino al 1950. In questo cosiddetto "Libro" Egli ci ha portato il Suo "terzo Testamento", poi suddiviso successivamente in dodici volumi che racchiudono in totale 366 insegnamenti, come ci ha continuamente confermato espressamente. Vedere su ciò anche nel capitolo 62, versetti 82 e 83 in questo Libro.

[3] *Il concetto ‘oscurità’, qui e altrove ha il significato di ‘assenza di conoscenza’, ‘ignoranza”, mentre ‘Luce’ viene usato in senso contrario, come simbolo per ‘conoscenza’.

[4] Questo concetto riferito all’Apocalisse di Giovanni designa il penultimo dei “Sette Sigilli”, che è da intendere come simbolo per 7 epoche all’interno delle 3 epoche di salvezza (altro su questo nel 38. Capitolo)

[5] Questo nome si riferisce al nuovo popolo di Dio, l’ “Israele spirituale”, non agli abitanti dello Stato Israele, oppure al popolo ebraico nell’insieme.

[6] Il concetto accennato non deve trarre in inganno, poiché, con l’accenno a ‘molte esistenze’, non deve essere inteso a ‘esistenze terrestri’ che rimarcherebbero più reincarnazioni sulla Terra, ma più esistenze intese da vivere sia fisicamente come anche spiritualmente negli infiniti luoghi della creazione, pianeti o soli, attraverso cui, man mano, si ascende a sempre più consapevolezza degli Attributi divini insieme ai miriadi di fratelli più o meno consapevoli del cammino di crescita infinita, come noi.

[7] Alla parapsicologia è noto questo fenomeno indicato come “trasfigurazione”, come il crescente diventare visibile di un essere spirituale che si manifesta.