Commento

al libretto II

di

“Scene deliziose”

una rivelazione donata in visione attraverso Max Seltmann

 

Vita di Gesù

 

Quante volte ciascuno di noi ha pensato di dare immagine alla possibile vita giovanile di Gesù, il Salvatore, e quanti, tra sacerdoti, pastori, evangelici, laici, critici, esegeti, ne hanno narrato supponendo ed insegnando impropriamente la Sua vita secondo le loro proprie sensazioni dettate dalla propria individualità, come se essi stessi fossero stati presenti, ma professando invece falsità di fede che non possono e non devono più essere considerate dall’umanità degli ultimi tempi. La verità deve essere messa sul moggio e professata nella sua purezza di Luce!

Il Falegname Uomo/Dio, l’Unto, Colui di cui tutte le Scritture, per generazioni, oltre 4000 anni di preparazione, profeti e popoli, insegnamenti e guide, ne hanno parlato per preparare l’umanità all’evento, ora è tra gli uomini, come un Uomo comune.

Ma come fu realmente tale vita?

In questa rivelazione tramite Max Seltman, vengono narrate alcune scene di vita che ci danno finalmente l’occasione di vedere i luoghi ed i personaggi legati a quel tempo dei Suoi 25 anni alla sacra Famiglia, compreso il carattere formato del ragazzo-uomo prodigio, sempre teso esclusivamente a far crescere la Scintilla interiore del proprio Sé. Sono presentate scene in cui la semplicità dei gesti e delle parole, dei ritmi di vita dove le proprie gambe o con un animale era l’unico modo per spostarsi in luoghi ancora naturali, così come erano stati creati e non contaminati da alcuna industrializzazione, e tali scene ci aiutano a comprendere tutte le difficoltà a cui doveva andare incontro l’Atteso.

Anche i comportamenti degli amici e parenti di Gesù, con le loro domande, ma anche con quella certa sottomissione al fortissimo carisma che già Gli traspariva, dimostrano inequivocabilmente la Forza della Divinità in un tale Uomo che in tutta la Sua vita fu sempre cosciente del Progetto e della Missione divina da portare a termine.

Nessun incontro fu casuale, così come nessuna cosa era nascosta a Gesù! Ma non come spesso si sente esporre dai moderni ‘maestri’: che la Sua sapienza Gli fosse stata instillata dagli umani (la madre, la scuola, …). Tali assurde convinzioni insegnate pubblicamente, non possono che portare oggigiorno che ad una falsa fede, che non ha nulla a che vedere con la ‘vera fede’ presentata attraverso il racconto dei fatti accaduti e testimoniati con la ‘nuova Parola’, ricevuta da tutti i mistici a cui essa fu donata, e che presentiamo quanto più fedele possibile, tradotta dalla lingua originale dettata.

Veniamo così a sapere che Egli a 25 anni aveva già tutta la Creazione nelle Sue mani, a quell’età era gia un perfetto conoscitore di forze spirituali al Suo servizio, tale per cui tutti i segreti della Creazione stavano a Lui a disposizione, così come il mondo dello spirito era al Suo servizio solo che Lo volesse. E ciò era avvenuto gradualmente negli anni con la sola forza di Volontà alla rinuncia delle cose del mondo, la cui rinuncia soltanto Lo portava a crescere nell’intimo rapporto col Creatore, tale da farLo diventare in Sé, sempre più ‘Padre’. Solo attraverso un tale intimo rapporto interiore, la Sua Scintilla divina che ha anche in uguale grado ciascuno di noi, crebbe fino a farLo diventare ‘Signore’ di Se stesso ed unito al ‘Padre’ . Con la differenza che Egli era consapevole della Sua Missione, e pertanto in maniera centuplicata era soggetto a tutte le tentazioni del mondo in modo tanto più pressante, quanto più il mondo dell’avversario percepiva la sconfitta avvicinatesi.

Nei racconti di queste Scene deliziose, viene dimostrato come Gesù era veramente l’Agnello,  ed aveva un Amore sconfinato verso tutti! E nonostante tutte le difficoltà di una vita del quel tempo, modestissima, al limite dell’indigenza, e nonostante le contrarietà che dovette sopportare nel comportarsi da Uomo terreno sottomesso alle regole di ubbidienza della madre Maria e di Giuseppe, ed accettando anche le contrarietà dei fratelli maggiori, quali figli di Giuseppe dal primo matrimonio, i quali nonostante Lo videro crescere e furono testimoni di numerosi avvenimenti soprannaturali e nonostante sapessero perfino che Egli era l’atteso, non compresero mai il perché del suo prolungato mutismo, così non riuscirono mai a raccapezzarsi della Sua divinità nascosta nel Suo essere Uomo, almeno fino all’evento della Risurrezione

In questo secondo libretto i colloqui con i vari Giulio, con l’oste, con Giacomo, con Maria, con il vecchio Zaccheo, i quali servivano a Gesù a preparare gli animi per il tempo della Sua prossima rivelazione, ci aiutano a scoprire la Sua meravigliosa Personalità.

Egli, nonostante la Sua forza interiore, si sottometteva con la massima umiltà ai Suoi doveri di familiare con il lavoro, anche duro, di falegname-carpentiere, mentre la Sua vera identità, il Suo Essere più interiore rimaneva ancora celato, poiché il manifestarsi pubblicamente prima del tempo, ovvero portare una verità quando questa deve essere scoperta con lotta e ricerca, sarebbe stato contrario all’Ordine divino, che invece vuole volontario impegno nell’azione (le opere) per arrivare ad una meta, poiché ciò che si è conquistato con fatica, rimane per sempre cosa propria.

Un appunto sui romani oppressori i quali vengono giudicati da Gesù quale migliore elemento per tenere a freno la tendenza al paganesimo da parte dei templari.

Amici della nuova Luce

 

 

M.S. - Libro II  -   Vita di Gesù

 

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