APPENDICE
Breve sguardo
generale sulla produzione, gli effetti e l’impiego dei singoli mezzi di cura
solare
come consigli utili
tratti dall’esperienza personale del Sig.
Yves Krausaar sovrintendente della
Riepilogo riassuntivo sui prodotti
effetti e impiego
delle ‘medicine solari’ preparati dalla MIRON
n. 1 Tintura solare di Arnica
n. 2 Acqua esposta al Sole – Vino esposto al
Sole
n. 3 Polvere di latte di canfora
n. 4 Polvere di castagne
n. 5 Olio di
petali di papavero
n. 6 Polvere di rabarbaro
n. 7 Pasta dentifricia di legno di salvia
n. 8 Sale di
zolfo
n. 9 Globuli solari
n. 10 Bacche di
ginepro
n. 11 Come procedere per ottenere un buon esito con i mezzi
di cura solare
n. 12 La ‘dieta’ della medicina solare
n. 13 Note sulla preparazione dei prodotti
n. 14 Aiuti spirituali
TINTURA SOLARE DI ARNICA
Produzione: Nel periodo
della fioritura, vengono raccolti i petali ed i filamenti dell’Arnica montana
nel paese della confederazione (Svizzera) e messi in una bottiglia da
farmacista che lascia passare i raggi UV, riempita con puro spirito di vino
(Spiritus Potabilis). Questo miscuglio viene poi - per la durata di tre
settimane - esposto al sole di Cipro a macerare.
Effetto: Mezzo di cura
molto efficace per tutte le forme di dolori della pelle come: deformazioni
cutanee cancerose, neurodermatiti,
eczemi colanti e lupus. Così pure in tutti i casi di lesioni della pelle
come: contusioni, ferite, punture d’insetti, tagli, borsiti, slogature ed infiammazioni dei vasi linfatici. Si può adoperare anche in
caso di commozioni cerebrali, come impacco a rapido effetto sulla nuca
e sulla fronte.
Applicazione (solo per uso esterno): Versare una
goccia di Tintura (in casi difficili o per vaste aree della pelle, al massimo
tre gocce) in 250 ml (1/4 l) d’acqua pura. Bagnare con il liquido un panno[1]
preferibilmente di lino o di canapa, il quale dalla primavera fino in autunno
verrà prima esposto per 1-2 ore alla luce del sole, e metterlo sulla ferita. Ripetere
il trattamento per 2-3 volte, sostituendo sempre il panno vecchio con uno nuovo
(sterilizzare i panni già adoperati). In caso di problemi alla pelle e lesioni
della pelle e dei muscoli, hanno dato eccellenti risultati anche delle frizioni
con ‘Olio di petali di Papavero’ con aggiunta di una goccia di ‘Tintura di
Arnica’. In aggiunta a ciò la ferita può anche venir passata con una lente
focale. (attenzione: in questo caso eseguire movimenti molto veloci onde
evitare il pericolo di bruciature!)
In ogni caso bisogna attenersi alla
‘Dieta’ prescritta [2], evitando di assumere caffè, bevande alcoliche e
bibite gassate. Può certamente capitare che in un primo tempo si abbia un
peggioramento dei sintomi o delle reazioni eccessive, nel qual caso bisogna
aumentare di mezzo litro il volume d’acqua usata. Durante la cura si consiglia
di assumere una volta 2-3 ‘Globuli solari’.
ACQUA ESPOSTA AL SOLE - VINO ESPOSTO
AL SOLE
L’acqua, nel suo aspetto principale è
“luce condensata” e con ciò strettamente affine al Sole. A mezzo della
concentrazione della luce solare, le molecole dell’acqua vengono portate in
movimento molto veloce, è così possibile portare all’anima ammalata ‘energia
luminosa’, in quanto, quest’acqua attivata è particolarmente adatta a fare da
sostanza portatrice (medium) dei Mezzi curativi, costituiti da sostanza fine.
Con una lente della grandezza
approssimativa di un disco (L.P. - cioè quello grande a 33 giri) anche dell’acqua
potabile poco energizzata può venire attivata attraverso la luce del Sole. Per
effettuare ciò, di preferenza quando il Sole si trova nel suo punto più alto
dell’orizzonte, si posiziona la lente su di un recipiente di vetro o su di un
vaso violetto; il raggio solare vincolato attraverso la lente va focalizzato
all’incirca al centro (tra il fondo del recipiente e lo specchio dell’acqua)
della massa acquosa, e l’acqua in questo modo viene ‘attivata’ per circa 30 secondi.
Lo stesso procedimento può venir eseguito
anche in caso di neuroastenia
(debolezza dei nervi), adoperando del buon vino biologico, il quale però deve
sempre venir diluito almeno per la metà con acqua.
L’acqua che è stata esposta al Sole,
bevuta ripetutamente durante la giornata aiuta notevolmente i Mezzi di cura
eliopatici.
Può verificarsi una leggera diarrea,
quale un’auspicabile reazione.
Con la lente si possono combattere con
buon esito anche le malattie esterne della pelle. La luce solare
vincolata viene mossa con rapidi movimenti sulla cute ammalata. In questo
trattamento è necessaria molta prudenza, al fine di non provocare ustioni!
POLVERE DI LATTE DI CANFORA
Produzione Il latte
scremato di capre che vivono in libertà viene essiccato al Sole su delle lastre
di vetro color violetto e ridotto in polvere. Della polvere naturale di Canfora
(ricavata dall’albero Cinnamomum Canphora)
viene sublimata al sole in grandi essiccatoi. Il latte di capra polverizzato e la
sostanza della Canfora finemente sublimata, vengono mischiati assieme nelle
giuste proporzioni.
Effetto: E’ un Mezzo
eccellente per alleviare e rinvigorire le vie respiratorie logorate ad
esempio nel caso di tosse secca, bronchite acuta e cronica. E’ efficace
nei processi infiammatori in particolare delle vie urinarie e
dell’intestino, nelle dermatiti, e nei casi di tumori, bubboni, eruzioni cutanee, scarlattina e colera.
Ha un’azione rapidamente armonizzante
nel caso di bambini ed adulti che sono stati intossicati dall’ozono o
da gas
di scarico.
Allevia i sintomi postumi di un
trattamento di “Chemioterapia” quali depressioni, debolezza
e vomito.
Con la polvere di latte di Canfora
un’ammalato grave può venir rianimato e rilassato. Nel caso di mal
di denti o di gravi malattie croniche della pelle, questo Mezzo di cura può venire
impiegato sia per le vie interne che esterne.
Uso Interno: Anzitutto
rispettare una pre-dieta di 10 giorni. Dopodiché per tre giorni di seguito
rispettivamente al mattino prima del sorgere del Sole, se ne versa 1/4
di cucchiaino da thé direttamente sulla lingua, poi con un po' d’acqua (se
possibile, che sia stata prima esposta al Sole) sciacquare la cavità orale e
poi ingerire. Dopodiché si osservino sette giorni di pausa e se necessario si
ripeta poi il trattamento.
A coloro che devono assumere dei mezzi
per diluire il sangue (ad es. il Makumar) noi consigliamo d’incominciare il
trattamento con una dose di Polvere di latte di Canfora da prelevare con la
punta di un coltello, più in avanti, nel caso di una buona tollerabilità può
venir ingerita anche in questo caso la dose di 1/4 di cucchiaino da thé. Agli
ammalati di cancro o di Leucemia può venir rispettivamente
somministrata un’ora dopo il trattamento chemioterapeutico, nella dose di
un’intero cucchiaino da thé di Polvere di latte di Canfora con circa 1/4 di
litro di acqua fresca, eventualmente ripetere la somministrazione anche la sera
e nei 2-3 giorni successivi; poi prenderne 1-2 volte al giorno un cucchiaino da
thé raso. Nel caso di disturbi ai denti (non però dopo
l’estrazione di un dente!) introdurre la Polvere in bocca con l’ausilio di una
cialda e lasciarla il più possibile sulla parte dolorante. Ripetere l’impiego
interno a seconda dell’effetto e delle condizioni del paziente dopo 1-7 giorni
di pausa.
Uso esterno: Si coprono le
parti da trattare con dei panni di lino puliti, che siano stati dapprima
esposti per bene alla luce del Sole (almeno per due ore) e che poi sono stati
strofinati nella ‘Polvere di latte di Canfora’, e si avvolge poi il tutto con
un panno di lana, così da mantenere ben calda ed impermeabile la zona affetta.
Oltre all’applicazione esterna della
Polvere di latte di Canfora si consiglia una contemporanea assunzione per via
interna.
POLVERE DI CASTAGNE
Produzione: Viene
utilizzato il frutto “spinoso” del castagno selvatico e di quello domestico
(Castanea Sativa). La raccolta viene effettuata in particolari località
Ticinesi (Svizzera) dell’Appennino Fiorentino e della Grecia settentrionale. In
seguito le castagne vengono sbucciate a mano, ridotte in granuli ed esposte al
Sole su grandi lastre di vetro color blu-violetto per diverse settimane nella
incontaminata penisola di Akama ad ovest di Cipro. Infine vengono imbottigliate
in bottigliette blu-viola e chiuse ermeticamente.
Effetto: La Polvere di
castagne svolge u n ruolo determinante nei trattamenti eliopatici, essa
viene somministrata come thé (tisana) nell’ambito della Dieta Eliopatica. Essa viene
impiegata principalmente per migliorare le funzioni del sangue e della milza
grazie alla ‘energia elettrica’ che a mezzo degli aghi del guscio esterno è
stata assorbita dall’aria ed è stata accumulata nel frutto.
Il nostro sangue, a causa dello stress,
sovraffaticamento cronico e sofferenze croniche, è spesso pigro e denso, scorre
con difficoltà aumentando il rischio di infarti, embolie e disturbi organici di
ogni genere. Assumendo la Polvere di castagne, il sangue nuovamente energizzato
è di nuovo in grado di legare a sé delle quantità più elevate di ossigeno,
diventa più fluido e forte e così, riesce a “dilavare” dagli organi le sostanze
tossiche, la “spazzatura” in essi accumulata, varie secrezioni (ormoni) vengono
riattivate quale un’essenziale premessa per la guarigione.
Il thé (tisana ) di castagne è indicato
per : Sofferenze croniche ed in particolare là dove sono coinvolti milza, cuore, e la circolazione sanguigna, può essere di notevole aiuto nei casi di :
dolori
mestruali ed i conseguenti dolori
renali ed alla schiena, emorroidi e mal
di testa di origine nervosa, mancanza di vitamine, B1, B2, e C; oltre a ciò esso contiene in un
rapporto equilibrato tutti i sali minerali necessari al nostro organismo.
Impiego: Mettere un
cucchiaio da tavola di polvere in 1/4 di litro (250 ml) di acqua bollente.
Lsciar bollire per 1-2 minuti, poi dopo aver coperto il recipiente lasciare in
infusione per 3-5 minuti ed infine filtrare.
Bere questo thé (tisana) leggero a sorsi
entro 1-2 ore. Ripetere alla sera. Questa bevanda dovrebbe essere assunta 2
volte al giorno per 3 giorni consecutivi. In caso di necessità, la cura potrà
essere ripetuta dopo 3-4 settimane. Nei casi difficili (ad es. Leucemia)
è consigliabile un’uso giornaliero, come supporto ad altre terapie, per alcuni
mesi.
Nella maggior parte dei casi il thé
viene somministrato in combinazione con la Polvere della radice del Rabarbaro
asiatico. (vedi ‘Polvere di Rabarbaro’). Finora non si sono avuti casi di aumento
dei valori di zucchero nel sangue nelle persone diabetiche, ciononostante
consigliamo di verificare i valori giornalmente durante la cura col thé di
Castagne.
OLIO DI PETALI DI PAPAVERO
Produzione: Vengono utilizzati
i petali di Papavero selvatico (Papaver Rhocas) ben sviluppati, marcatamente
colorati di uno splendente rosso scarlatto, raccolti la mattina presto ed
elaborati ancora il giorno stesso. Nelle bianche ampolle da farmacista,
trasparenti ai raggi UV, sono Mescolati 400-600 petali con 2 litri di puro olio
d’oliva spremuto a freddo e prodotto con criteri biologici. Poi il macerato
viene esposto al sole per 5-6 settimane. Con questo[GV1]
procedimento la Roeadina, che è la sostanza attiva sedativa, si libera dai
petali di Papavero; giornalmente, a intervalli regolari, le 1000-2000 ampolle
vengono agitate in maniera analoga al procedimento di potenziamento omeopatico.
Durante la notte, tutte le ampolle vengono collocate in ambiente fresco e
asciutto.
Attraverso lo scuotimento ritmato e
l’irradiazione del sole, la sostanza attiva analgesica presente nei petali si
scioglie e si mischia con l’olio di oliva. Ogni giorno i petali di fiore di
papavero, sciolti nell’olio d’oliva vengono esaminati per constatare il cambiamento
di colore. Quando è stato raggiunto il grado ottimale di purezza, si procede
alla filtrazione ed all’imbottigliamento manuale. La potenza della luce e
l’essenza dei Fiori di Papavero danno una sostanza linitrice qualitativamente
di gran pregio e di rapido effetto.
Effetto: L’Olio di fiori di Papavero viene impiegato in tutti
i casi riguardanti dolori alle articolazioni ed ai muscoli: processi infiammatori del tessuto
muscolare, gonfiori alle articolazioni ed affezioni reumatiche, gottose ed
artritiche. Esso viene utilizzato con grande vantaggio anche per i
massaggi curativi delle zone di riflessologia, degli organi e dei piedi, come
pure per tutte le terapie della colonna vertebrale.
Applicazione: (solo per uso esterno): L’olio di petali di Papavero
può venir frizionato oppure “applicato” come olio per massaggio. Anzitutto
esporre per un paio d’ore un panno bianco (meglio
se di lino oppure di canapa!) al sole (i
risultati migliori si hanno col sole da maggio a settembre). poi bagnare il
panno con l’Olio di petali di papavero, ed applicarlo sul punto dolorante
durante il giorno e la notte, ripetendo il trattamento ogni 3-6 ore ed usando
un panno nuovo ogni volta.
Nel caso di malattie reumatiche ed artritiche
o danneggiamenti
del disco intervertebrale si raccomanda un trattamento giornaliero per
vari mesi, inoltre è consigliabile un’assunzione complementare di ‘Sale di
Zolfo’, di ‘Globuli Solari’ oppure di ‘Polvere di latte di Canfora’. In caso di
gotta
e reumatismi
dovuti a depositi da acido urico si raccomanda di bere regolarmente del leggero
thé (tisana) di Ginepro.
POLVERE DI RABARBARO
Produzione: Le radici di
Rabarbaro (Rhizoma Rhei) dell’Indonesia vengono macinate e ridotte in polvere e
vengono esposte al sole per varie settimane. Al contrario degli altri Mezzi di
cura solare la Polvere durante la notte non viene ermeticamente chiusa con un
coperchio di vetro violetto, bensì con una pelle nera di capra. La pelle di
capra viene esposta di giorno al sole ed in questo modo può procurare energia
alla Polvere anche durante la notte.
Effetto: Ecco un’altro
Mezzo eliopatico principale, che nella Dieta della medicina solare viene
impiegato come blando lassativo e come stimolante nel ricambio delle sostanze
nervee. Lorber lo indica quale Mezzo contro i “nervi inariditi”, i quali hanno
una scarsa capacità sensoriale e percettiva, ovvero frequente intorpidimento
e scarsa
sensibilità nelle membra fino ad arrivare alla sclerosi multipla. Nel
caso di persone irascibili viene impiegata come raffreddamento degli organi del
fegato e della milza; può venir usato assieme al ‘thé di castagne’.
Siccome la radice contiene dell’acido ossalico essa non dovrebbe venire
impiegata nei casi di gotta o di reumatismi.
Applicazione (variante 1): Come blando mezzo lassativo e depurativo,
prendere ½ cucchiaino da thé di Polvere di Rabarbaro che è stata esposta al
sole con un po' d’acqua solare, sciacquare bene la bocca e bere. Può venir
presa per un periodo che và fino ai 5 giorni consecutivi. In caso di problemi
del sangue ivi compresi i dolori mestruali, si mischia alla
polvere di castagne ½ cucchiaino da thé di radice di Rabarbaro e si prende come
thé.
Applicazione (variante 2): Nel caso di forti, acuti sintomi di malattia
dal decorso rapido, anzitutto sintomi di avvelenamento del fegato, bruciori
allo stomaco ed all’intestino, ma anche nel caso di
predisposizione
cronica al colera, può venir presa una o più volte una quantità più
elevata di Polvere di radice di Rabarbaro (circa
4-6 g., corrispondono ad 1 cucchiaino da thé colmo) L’effetto si fa sentire
entro 1-12 ore come una sensazione vitale benefica e rilassante.
PASTA DENTIFRICIA DI LEGNO DI SALVIA
Produzione: I rami
lignificati della Salvia (o del prugno susino) vengono ridotti in cenere
mediante la luce solare fatta passare attraverso una grande lente. Questa viene
setacciata in modo da ottenere un prodotto molto fine, il quale poi viene
esposto al sole per varie settimane entro vasi di vetro di color violetto. Nel
contempo dell’alcool a 40° viene mescolato con olio di salvia ed esposto al
sole. Queste due sostanze di base vengono ulteriormente elaborate nel nostro
laboratorio fino ad ottenerne una pura pasta dentifricia biologica.
Effetto: I rami di
salvia energizzati e l’astringente olio di Salvia attivano l’irrorazione sanguigna
della gengiva ed impediscono lo sviluppo della carie.
Osservazione: Negli anni
1993 e 1994 questa pasta dentifricia è stata provata con grande successo da
oltre 300 persone.
SALE DI ZOLFO
Produzione: Dell’Acido di
Zolfo purificato in alta percentuale viene preparato ‘chirostaticamente’ così
che possa cristallizzarsi al sole. Questi cristalli vengono mescolati con puro
Fior di zolfo di provenienza vulcanica ed esposti al sole per 3 mesi e mezzo(!)
Per il tempo di un trimestre la polvere deve venire ogni ora (!) agitata a
mano.
Effetto: Si tratta di
una sostanza rigeneratrice delle cellule in generale. Il Sale di Zolfo oggi
viene adoperato in ogni cura di sintomi gravi, non guaribili e cronici (anche
nel caso di carcinoma!!). In modo del tutto mirato, in futuro troverà impiego
nei casi sempre più frequenti di Osteoporosi (perdita massiccia della
sostanza ossea fino alla completa fragilità) e in tutte le altre affezioni
ossee. In caso di gravi ferite muscolari; dopo le operazioni ai muscoli
ed alle ossa può venire impiegata anche esternamente assieme all’’unguento di
Arnica’. Anche delle complicate allergie come l’asma, neurodermiti,
eczemi cronici e così via,
possono venire efficacemente trattate con il Sale di Zolfo.
Applicazione: Il sale di
Zolfo può venir utilizzato soltanto sotto sorveglianza della durata da parte di
un’esperto. Oltre di ciò è indispensabile una dieta speciale per un periodo di
vari mesi - ogni eccesso di acidità nel corpo deve venir massicciamente ridotta
prima dell’assunzione. Il sale (in quantità grande come un granello di
Lenticchia) può venire assunto soltanto una volta (!!) ogni 7-10 anni.
GLOBULI SOLARI
Produzione: I Globuli
(grandezza 8) vengono esposti al sole per varie settimane entro speciali
ciotole di vetro dallo spettro violetto. Con questo procedimento eliopatico, i
fotoni attivi della luce solare composta da 7 colori, vengono legati ai Globuli
(che fanno da sostanza portatrice).
Effetto: I globuli sono un Mezzo di cura stimolante in
generale. Trovano il loro impiego fondamentale in tutti i trattamenti psicosomatici:
schiariscono la mente e liberano dai blocchi interiori smaltendo le “zavorre ed
i veleni”. Particolarmente adatti nei casi leggeri o pesanti di malumore, per
i bambini o giovani,
nervosi, aggressivi o in caso di affaticamento, essi a mezzo dell’energia solare
apportata, hanno un’effetto particolarmente rapido.
Nei Mezzi di cura Solare - in
particolare nelle “palline solari” (globuli) - delle complete, e fra di loro
affini particelle di energia, dal sole a tutte le stelle, sono unite alla
materia e l’anima può dunque prendere da queste energie trattenute quanto le
manca.
Applicazione: Mezz’ora
prima della levata del Sole lasciar sciogliere in bocca, adulti 3 globuli,
bambini dai 6-15 anni 2 globuli, bambini fino ai 6 anni 1 globulo.
Nei processi acuti: assumere senza indugio. Prima però bisogna
assolutamente liberare l’intestino (es.:
con clistere, con un blando lassativo vegetale, con sali purgativi).
Bere a sorsi entro il tempo di 1 ora 1 litro
di thé (tisana) di Sambuco o di Fiori di Tiglio oppure nei mesi più soleggiati
anche dell’acqua solare, dopodiché bisogna stendersi a letto e sudare; quindi
prima di assumere i Globuli, questi vanno bagnati col proprio sudore. Un
leggero intontimento e diarrea sarebbero delle desiderabili reazioni di
disintossicazione. Osservare assolutamente la dieta prescritta.
Nei processi cronici: Prima del sorgere del sole prendere 3 globuli. In
pochi casi occorre ripetere l’assunzione entro 7 giorni, dopodiché osservare
almeno 3 mesi di pausa fino alla successiva assunzione.
Importante: Richiudere
subito la bottiglietta dopo l’uso onde evitare la perdita di energia solare.
Conservare in luogo fresco (non frigorifero) asciutto e al riparo dalla luce.
BACCHE DI GINEPRO
Produzione: Le Bacche di
Ginepro selvatico (Juniperus Communis gigante) vengono raccolte a mano in
Toscana e in Umbria ed in seguito vengono stese su dei panni di stoffa blu ed
esposte per alcune settimane al sole in Sicilia, in Grecia o a Cipro (nella
regione montuosa di Trodo).
Effetto: Le bacche di
Ginepro accumulano lo spettro violetto della luce solare. Questo campo di
frequenze ed oscillazioni ha molto a che vedere con la schiettezza e la comprensione.
Coloro che assumono (periodicamente) le bacche di Ginepro hanno l’inclinazione
ad offrirsi come “muro del pianto” per gli amici e per il prossimo. Però il più
delle volte viene preteso troppo, e così la “Spazzatura animica” altrui che è
stata scaricata si deposita in noi. Questo col tempo porta alla formazione di
scorie e con ciò si ha la tendenza al ristagno ed all’avvelenamento. In seguito
si formano malattia e sofferenza. Le bacche di Ginepro ci aiutano a rafforzare
la stabilità
interiore e/o a proteggerci dagli attacchi esteriori
(ad es. epidemie ed altri attacchi da
parte degli umani).
Applicazione: Nel caso di Edema (inibizione sierosa di organi o tessuti che appaiono tumefatti) o forte diarrea, pestare un po' o
schiacciare circa 5-10 bacche di Ginepro che sono state esposte al sole e farle
cuocere a fuoco moderato in ½ litro di acqua pura e poi filtrare, prima che il
liquido diventi troppo scuro e concentrato. Bere il liquido chiaro,
rossiccio-brunastro a sorsi entro 2 ore.
Fare questa cura 1 volta al giorno per
parecchi giorni. Come prevenzione contro le epidemie usare lo stesso
procedimento, però al ½ litro di acqua, aggiungere la metà di vino rosso
biologico (mischiando 250 ml di acqua con 250 ml di vino rosso), esteriormente
dalla testa ai piedi frizionare il corpo con olio di Ginepro ed oltre di ciò,
fare fumicazioni con Bacche di Ginepro che sono state esposte al sole,
mettendole sui carboni ardenti. Il fumo prodotto è idoneo anche come mezzo
vivificante e disinfettante per le stanze degli ammalati. In aggiunta possono
anche venir masticate lentamente 3-5 bacche al giorno.
Effetti collaterali: In qualche raro caso si sono avuti un lieve
stordimento e una leggera diarrea. Si tratta di blande reazioni dovute alla
disintossicazione del corpo.
Interazioni: Considerando che le Bacche di Ginepro sono un’arcano
energetico, prima e dopo la loro assunzione non andrebbe usato alcun
trattamento bioenergetico. Una combinazione con forti mezzi allopatici come:
antibiotici, cistostatica, psico farmaci, sonniferi e analgesici, e di
preparati istaminici possono dar luogo ad una più acuta reazione difensiva
psicosomatica.
(-”L’arbusto
di Ginepro è così protettivo, perché già naturalmente è partecipe di una grande
benedizione da parte Mia” - da Guarigione e cura della Salute, [ed.
Ted. pag. 89]-).
COME PROCEDERE
per ottenere un buon esito con i mezzi
di cura solare
1. Cercare di SCOPRIRE LE CAUSE di una malattia
conversando amorevolmente con il paziente;
- Cosa vuole dirci una determinata
malattia?
- Quando, dove e in seguito a quali
circostanze è incominciata?
- Ha a che vedere con l’eredita-rietà?
- A volte può essere di origine
psicosomatica?
- Quali concetti ha l’ammalato su se stesso
e sulla vita in generale?
- Quali i suoi rapporti col prossimo?
- Quale immagine si è fatto di Dio?
- Quali incidenze può aver avuto in
tutto ciò l’educazione che il paziente ha ricevuto fin da piccolo?
Quindi, a
seconda del grado di apertura animico-spirituale del paziente si può tentare
lentamente di avvicinarlo a Gesù.
2. DIETA da osservare almeno una settimana prima
e durante il trattamento con i mezzi di cura Solare.
I Mezzi di cura Solare non dovrebbero semplicemente “venir distrattamente trangugiati” od
essere rispettivamente “frizionati”,
bensì il loro utilizzo dovrebbe stare sempre in stretta connessione con
l’amore e la fede, cercando di capire bene le cause che stanno alla base della
malattia, inoltre una dieta particolare è assai determinante per il buon esito
del trattamento.
n. 12 - CONSIGLI SULLA DIETA durante l’uso delle medicine
solari
Prima di cominciare con la particolare
“Dieta Solare” va detto che i soggetti grassi o particolarmente carichi di tossine,
abbisognerebbero di un breve periodo di digiuno guidato [3].
Per tutti gli altri casi tranne che per le persone molto deboli, è di grande
vantaggio fare un giorno di digiuno alla settimana
oppure fare un digiuno di breve durata con
succhi diluiti di frutta o verdura.
-
Astenersi rigorosamente dal fumo e
dall’assunzione di bevande quali il caffè, il thé, le bevande alcoliche, quelle
gassate, quelle dal gusto acido (aranciate,
limonate, ecc. ).
-
Evitare tutti gli zuccheri (ad eccezione del fruttosio contenuto nella
frutta) ed i cibi e le bevande che li contengono.
-
Non fare uso di sale, di grassi, di olii (ad eccezione di un pò d’olio d’oliva) e
di tutti i condimenti piccanti;
-
Astenersi da tutte le proteine animali (carni, pesce, uova, formaggi, miele)
eccetto del burro e del latte fresco (da
non confondere con quello U.H.T. a lunga conservazione) presi con
moderazione.
-
Durante la cura evitare anche le verdure crude.
- Consigliate sono le zuppe di verdure fresche, delle pappe di Miglio o di
Orzo preparate con latte scremato (però
senza l’aggiunta di uva sultanina, di miele od altri ingredienti), del pane
di frumento (però dentro dev’essere ben
cotto altrimenti è preferibile tostarlo) e lontano dai pasti; o come pasto
a sé stante molta frutta fresca e matura, preferibilmente del tipo dolce o
semiacido (anche cotta a vapore), e
con moderazione anche della frutta secca biologica (ossia non conservata con zuccheri od altri additivi.)
3. PREPARAZIONE prima del
trattamento col Mezzo di cura specifico.
Durante
tutto il periodo della Dieta preparatoria, che può avere inizio già 3 settimane
prima dell’assunzione del rispettivo Mezzo di cura, andrebbe somministrata ogni
giorno (!) 2 volte, della polvere di Rabarbaro
e della Polvere di Castagne ([4]).
Nei mesi soleggiati si dovrebbero bere inoltre, ogni
giorno da 2 a 3 bicchieri di puro vino biologico
che è stato esposto al sole (allungandolo metà con acqua) e/oppure 2-3
bicchieri di acqua che è stata esposta al sole.
Ogni giorno, il mattino appena alzati e la sera prima
di andare a letto, l’intero corpo andrebbe frizionato
con Olio di petali di Papavero. La combinazione dell’Olio di petali di
Papavero con la Polvere di Castagne (7),
rafforza il sangue e lo spirito nerveo e facilita più tardi l’effetto del vero
e proprio Mezzo di cura specifico. Si è già constatato come con la Medicina
Eliopatica la sfera vitale irradiantesi dal corpo degli infermi si è
drasticamente rinforzata.
4. Soltanto dopo questo lavoro di preparazione, si procederà
alla somministrazione dello specifico Mezzo di Cura principale.
I mezzi di cura solare che vanno ingeriti, verranno
presi possibilmente ca. 30 minuti prima del levar
del Sole; il curatore/assistente dev’essere presente durante e dopo
l’impiego del Mezzo di cura eliopatico.
Per l’assunzione orale del Mezzo di cura solare, si
adoperino solo dei cucchiaini in lega d’argento o d’oro (in nessun caso però di acciaio, di altri metalli o leghe metalliche, e
neppure di plastica od altri materiali artificiali).
5. Impiegare i Mezzi di cura Solare, soltanto quando il paziente
non vacilla continuamente fra l’allopatia ed i mezzi di cura alternativi.
Anzitutto andrebbe verificata e sviluppata la ferma
decisione, la costanza del paziente e soltanto in seguito si incomincerà con la
cura tramite i mezzi di cura solare. In alcuni casi però è assolutamente
raccomandabile somministrare la Medicina eliopatica come complemento anche
durante un trattamento allopatico (ad
esempio se vengono usati dei preparati per la diluzione del sangue).
NOTE
La Miron Gmbh
da oltre 10 anni, grazie al sostegno di molti aiutanti disinteressati, durante i
mesi estivi produce manualmente i prodotti di cura solare. [vedi
indirizzo]
Nelle questioni concernenti la scelta
delle materie prime, della prescritta esposizione al sole e del relativo
confezionamento viene adoperata la massima cura, cosa della quale la Casa
Editrice ha potuto accertarsene ripetutamente. L’esposizione al sole dei Mezzi
di Cura avviene in paesi quali: la Grecia, l’Italia meridionale e Cipro.
Informazioni più precise - anche per
aiutanti che volessero cooperare nella preparazione dei Mezzi di Cura, durante
i mesi estivi - vengono fornite dalla Miron Gnbh. La produzione e la vendita di
questi prodotti solari curativi avvengono indipendentemente dalla casa editrice
(Lorber Verlag), la quale declina ogni responsabilità in merito.
A questi naturali componenti salutari,
appartiene naturalmente la componente spirituale della guarigione, che è alla
lunga la più forte anche senza i ‘mezzi di cura’.
- Anzitutto consiste in un cambiamento
del pensiero base della malattia (credere
con la forza di volontà: “Voglio vincere la malattia, e perciò la sgrido!”).
- Consiste anche dall’influenza del
cielo, là dove come dice il Signore: «La
fede e la fiducia nel soccorritore sono di grande importanza se esse non
possono essere proprie del paziente stesso». Ciò significa, unitamente ai
mezzi di cura, si faccia ricorso al Signore e ai Suoi angeli, e l’effetto sarà
molto migliorato. Perché così l’effetto salutare dei mezzi di cura, verrà
sostenuto e rafforzato anche dall’azione spirituale degli angeli.
Poiché ogni malattia ha alla base dei
comportamenti sbagliati dell’anima e dello spirito, dovranno, per una
guarigione duratura, essere cambiati questi erronei comportamenti. Con ciò deve
poi scomparire anche ogni possessione che è insita in ogni malattia.
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- Tel. +41(0) 62 212 9282
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orario: dalle 9.00 - 12.00 e dalle 14.00
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[1] - In caso di affezioni della pelle molto estese, in particolare della schiena, del torace e dell’addome è consigliabile usare al posto delle convenzionali fasciature, una veste od una maglietta bianca, di lino o di cotone.
[2] - vedi cap.04 ;
[3] - (vedi indirizzi in
indice) ;
[4] - Se voi vedeste come l’energia elettrica effettua
nel vostro sangue l’istantaneo cambiamento degli elementi dello stesso, (la
castagna è uno dei frutti che è in grado di accumulare più corrente degli
altri!)di come tutto ciò che è morto essa lo trasforma in vivente ed elimina il
malaticcio, ebbene, neppure il pensiero con il tempo necessario di pensarlo è
sufficiente ad afferrare ciò che avviene in un attimo, mentre a voi
occorrerebbero giorni per comprendere ogni singolo particolare e come l’uno è
il risultato dell’altro. - (da “Segreti della creazione” di
Gottfried Mayerhofer - cap.3,29)
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