Introduzione all’Opera “Il Sole spirituale”
da cui sono stati estratti i capitoli che
presentano i dieci Comandamenti così come vengono spiegati ai bambini nell’aldilà
Per
comprendere meglio l’espressione ‘Sole spirituale’ come fu denominata quest’opera
dettata a Jakob Lorber, sicuramente
ci saranno d’aiuto i riferimenti da cui sono tratti i capitoli seguenti
presentati in questo nostro estratto (dal 67° al 127°).
Dietro
a tutte le opere della natura e a tutti i fenomeni visibili c’è lo spirito di
Dio che guida e da’ vita. Lo spirito è la forza
interiore che penetra tutto e avvolge ogni forma, ogni
cosa e ogni creatura. Il più piccolo atomo, come pure il più grande
sole, non esisterebbero se una scintilla di volontà del Creatore non ne avesse
elaborato spiritualmente l’idea e a questo pensiero non avesse dato forma ed
esistenza. Anche il nostro Sole naturale è solo
l’aspetto esteriore di un Sole spirituale, un macro elemento avente un’origine
divina che compenetra tutta la Creazione ed è indicato dal Signore come ‘una Mia scintilla di grazia’.
Si
comprende quindi come al nostro Sole, mediatore della vita naturale,
corrispondano spiritualmente quelle sfere immateriali in cui vivono e operano
esseri spirituali ‘simili al Sole’ (dei perfetti figli
di Dio), cioè esseri illuminati dai raggi dell’Amore e
della Sapienza di Dio. E come ogni spirito unito con Dio cerca sempre di creare
da sé nuovi mondi interiori, mondi che riflettano la verità delle idee
creatrici di Dio, così anche una persona rinata nello spirito può offrire agli
altri esseri una visione delle proprie sfere interiori; si tratta di un tipo di
comunicazione spirituale che esprime in modo profondo le leggi cosmiche del
servizio e dell’offerta scambievole, cioè l’amore per
gli altri, originato dall’amore per Dio.
In
questo senso il lettore del ‘Geistige
Sonne’ (Il Sole
spirituale) entra nella sfera di dieci grandi e perfetti spiriti, i quali
hanno operato precedentemente come uomini sulla Terra e che qui sono profeti,
apostoli o veggenti, e aiutano così a preparare la venuta del Regno di Dio. Le
descrizioni degli stati spirituali possono essere presentate agli uomini sulla
Terra solo con similitudini tratte dal mondo naturale in cui l’uomo vive.
Perciò saranno sempre rappresentazioni di un grande
diorama cosmico (una panoramica), in cui, per così dire, guardiamo attraverso
una ‘finestra’, e così facendo percepiamo le apparenze spirituali come
paesaggi, avvenimenti e persone in movimento.
Le
vicissitudini presentate nelle varie sale in cui questi bambini si esprimeranno
dall’aldilà, vengono
presentate allo spettatore per mezzo della sfera spirituale dell’evangelista Giovanni, sulla Terra un giovane
che aveva compreso profondamente, grazie alla forza dell’Amore, la natura eterna e divina del Signore. Ci viene fatto scoprire così un
meraviglioso quadro di cure amorevoli, le quali sono prodigate alle giovani
anime dei bambini che arrivano nel Regno spirituale, tramite cui esse sono
guidate attraverso una lunga scuola di formazione, ricca della più profonda sapienza,
fino a portarle alla piena completezza. E qui che dovrebbe avere origine
l’espressione terrena giardino per
l’infanzia, poiché spiriti umani esperti, che in precedenza erano particolarmente amanti dei bambini, si curano come
giardinieri amorevoli di queste tenere piantine animiche, secondo la volontà
del buon Padre Celeste. E la Madre eterna, Maria, la madre di Gesù, si è assunta il compito supremo dell’assistenza ai bambini,
svolgendolo con la massima dedizione.
Dal
primo edificio a mo di serra, adattato
per contenere oltre un milione di anime di fanciulli, in
cui si svolgono i primi tentativi per farli camminare e parlare, si passa in
edifici dove si improntano i primi corsi elementari sulla parola, i cui metodi
pratici di insegnamento di base dovrebbero servire da esempio per tutte le
scuole terrene. Quindi, lo stadio successivo è l’apprendimento della scrittura,
il che nel Regno spirituale fa comunque riferimento al
mondo degli uomini, e la cui origine può essere ritrovata nelle antiche lingue
della Terra. Poi seguiamo i piccoli allievi nella scuola di geografia, dove le anime dei piccoli che già hanno fatto
progressi, seguono corsi particolarmente animati per stimolarli alla contemplazione
sull’origine della materia terrestre, come pure sulla creazione e sullo scopo
del nostro pianeta. Nella sala della
storia della Creazione umana e della Terra
spirituale formata dall‘umanità, si conclude la
prima parte dell’educazione. In questo modo si forma la qualità indistruttibile
dell’amore, così nel successivo intervallo tra le lezioni, talvolta le anime
dei bambini, sotto la guida di spiriti angelici, andranno a trovare i loro
genitori terreni, cosa che avviene per lo più nel sonno e quasi
sempre a livello inconscio.
Se questo giardino d’infanzia è dedicato alle
lezioni elementari, il compito del successivo è quello di insegnare alle anime
i Comandamenti di Dio. E pertanto in
dieci specifiche sale si insegna il significato della
verità eterna dei dieci Comandamenti biblici: si tratta di una sezione del
libro di grandissimo significato anche per tutti i lettori, perché il significato
più profondo di questi Comandamenti supera di gran lunga i normali precetti del
catechismo così come viene insegnato dalla Chiesa. Ma il modo in cui i dieci
Comandamenti del Vecchio Testamento trovano l’ultimo compimento nella Nuova Alleanza, cioè
nell’insegnamento di Gesù dell’amore per Dio e per il prossimo, viene spiegato nell’undicesima
e dodicesima sala, con esempi convincenti tratti dalla vita terrena.
A
questo punto della loro crescita, per le anime più mature arriva il momento
della prima prova pratica: li si lascia assumere il
compito di osservare con pazienza e abnegazione degli esseri umani nella loro
vita terrena. Per fare ciò devono però entrare nella
sfera spirituale della loro anima affinché conoscano l’essenza infernale dell’imperfezione,
uno stadio che fin troppo spesso rimane
attaccato agli uomini sulla Terra pieni di molte passioni. Mentre noi seguiamo
questi custodi sulla loro strada, questa visione ci insegna,
allo stesso tempo, a riconoscere la vera essenza di questi stati inferiori
dell’anima, stati che bisogna superare al più presto nella vita terrena. Infatti, lo stato del rivestimento umano dell’anima è tale,
che dopo la vita terrena può aprire, a chi lo porta, un mondo felice oppure
doloroso.
Un
altro compito delle anime dei fanciulli che man mano diventano
sempre più utili servitori sul piano divino, è quello di guidare gli uomini
durante l’importante passaggio nell’aldilà, guidandoli nella sfera
corrispondente al loro amore, comprese le sfere spirituali su altri pianeti, se
ciò è reso necessario dallo sviluppo dell’anima che accompagnano.
Insomma:
per le anime che hanno lasciato precocemente questa Terra, nell’aldilà è un
ricco campo di prove attive che non si esaurisce mai
nelle innumerevoli dimore della Casa del
Padre. Compianti dai loro cari rimasti qui sulla Terra, i quali sono
all’oscuro di tutto, essi di là sono invece circondati per sempre dall’infinito
Amore di Dio, Amore che guida ogni
anima affinché essa raggiunga l’importante meta dell’unione completa con il Suo
Spirito. Nel giardino d’infanzia spirituale queste anime ricevono prima di
tutto amore, e danno amore, e salgono a sfere sempre
più alte fino a quella Nuova Gerusalemme che,
con l’immagine della Città santa, simboleggia la comunione di tutte le anime
perfette con il Padre di tutto il Creato. È un profondissimo insegnamento per
tutti i lettori, affinché possano comprendere il significato profondo dell’invito
contenuto nelle parole di Cristo: «Se non
diventerete come fanciulli, non entrerete mai nel
Regno dei Cieli».
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bambini nell’aldilà ]