Rivelazioni
a
Jakob Lorber
۞
(estratto da
“Doni
del Cielo” – vol.3 – cap.152)
L’arca
della pace nello spirituale Diluvio universale
[2° Pietro 3,3-7]
17 novembre 1848
1. Ora
però fate
attenzione e non fidatevi di nessuno se
non di Me. Questo lo dice a voi Colui che
vi ha creati, redenti e santificati con
2. Sopra la Terra avanza ora un Diluvio universale spirituale, come un giorno quattromila anni terrestri fa ai tempi di Noé è venuto un diluvio materiale. Quello uccise la carne, questo però uccide entrambi, vale a dire l’anima e il corpo. Questo diluvio uccide l’anima attraverso lo spirito della sete di potere che ora, come allora i flutti dell’acqua, si riversano in parte dall’interno della Terra ed in parte dall’aria, cioè dai suoi cattivi spiriti, e lo spirito della sete di potere corrompe le anime che facilmente sommerge.
3. E questo diluvio è come un fuoco – ed è proprio lo stesso fuoco di cui sta scritto che il mondo per mezzo di tale fuoco verrà giudicato in generale per la seconda volta[1]. Ma se voi non volete essere afferrati da questo maligno diluvio di fuoco, allora rimanete saldamente presso di Me e non giudicate affatto ora in un modo ora nell’altro, e non dite neppure: “Questo o quello, oppure questo o quel partito – oppure i grandi o i piccoli hanno ragione”, poiché Io vi dico: “Ora nessuno ha ragione se non soltanto colui che non si volta né di qua né di là, ma rimane perfettamente dritto e saldo come una roccia presso di Me e lascia tutto interamente a Me soltanto, – ciò che va oltre, Io ve lo dico francamente, è peccato”.
4. Tutto questo doveva avvenire così a causa della Parola di Dio, che è la Mia Parola che Io stesso ho pronunciato davanti a Gerusalemme, su Gerusalemme, ed altrettanto anche, come voi sapete, sul mondo intero.
5. Accadranno ancora cose davvero grandi, e vedrete ancora molte cose brutte e ne sentirete parlare, ed un popolo condannerà l’altro. Un partito innalzerà patiboli all’altro; coloro che poco prima si salutavano come amici, si tradiranno a vicenda, il figlio tradirà il padre e il padre il figlio.
6. Ma voi non emettete giudizio su nessuno, lasciate invece tutto unicamente a Me, allora vi troverete nella Mia Arca della Pace, nella quale nulla di male di questo tempo potrà raggiungervi.
7. Chi di voi ha il potere di agire nel mondo con qualche efficacia e di ottenere qualcosa in esso? – Se uno sentenzia contro un partito ed esso vince, non verranno poi e lo afferreranno e pretenderanno da lui la resa dei conti? Se invece sta con l’altro e vince il primo, non farà anche questo come l’altro, con colui che gli era contro? Perciò, poiché finora non ho ancora prestabilito a nessun partito la vittoria, se non unicamente per quello che parteggia per Me, allora astenetevi da ogni lode, come anche da ogni biasimo, poiché non sapete chi dovete lodare o chi biasimare. Questo lo so soltanto Io e darò ad ognuno secondo l’opera sua.
8. Se però un potere vince, allora obbedite proprio al potere che ha vinto, perché non sarebbe un potere se esso
non lo fosse da Me, poiché Io soltanto do potenza e impotenza. La potenza
vince, e l’impotenza soccombe. Oppure, quando Mi giudicò Pilato, non ero Io,
come adesso ed eternamente, l’unico Signore dell’Infinità? – Se Io accettai il
giudizio di Pilato e non Mi opposi ad esso, poiché si
trattava della Mia propria pelle, allora nemmeno voi dovete mormorare nella
vostra sicurezza su ciò che accade ora. Se, infatti, senza
9. Vedete, Io mando nubifragi, fulmini, tuoni e grandine sugli abitanti per lo più pacifici delle alpi, e le inondazioni predano i loro buoi, mucche, pecore e capre, e trascinano via le loro capanne negli abissi, e le faticose opere delle loro mani vengono devastate, mentre al ricco cittadino non viene torto un capello. Se qui voleste giudicare secondo i vostri concetti di diritto, come sarebbe il Mio operato davanti agli occhi vostri? – Io però giudico ed opero così come è giusto nella Verità.
10. Se in qualche modo una peste spirituale vuole avvicinarsi di soppiatto alle montagne più pure, allora Io la lavo via con i giusti mezzi, e l’alpe diventa nuovamente pura. Il ricco cittadino invece, come nessun figlio dell’alto, nella sua indisturbata vita di piaceri ha lì per lo più anche la sua ricompensa. Il cittadino migliore però viene anche lui lavato, se non già con un nubifragio, certo con ogni genere di altre acque, – poiché nessuno viene nel Regno Mio senza essere lavato.
11. Io non ho bisogno di ripetervi un'altra volta che cosa accadrà ancora di particolare, infatti può accadere ancora moltissimo, ma anche molto di meno – a seconda che gli uomini si rivolgeranno a Me o si distoglieranno da Me.
12. La spada ha già avuto molto da fare ed ha infierito malamente, ma se gli uomini si aggireranno ancora più a lungo nel diluvio della sete di potere, allora Io manderò ancora un altro angelo, cioè l’angelo della fame e nello stesso tempo l’angelo della peste. Questi maestri insegneranno agli uomini certamente tutt’altri concetti del diritto, rispetto a quelli da cui sono animati adesso.
13. Ma la vostra massima sia: «Date all’imperatore ciò che è suo, e date però innanzitutto a Me ciò che è Mio», allora andrà meglio con il mondo e con Me stesso. Anche il gabelliere non aveva nessun diritto di pretendere da Me e da Pietro il tributo per il pedaggio, poiché noi non eravamo stranieri, ma nativi del luogo. Quello però che feci Io, il Signore e Padre di voi tutti, fatelo anche voi, allora sarete in tutto veramente figli Miei. Amen!
14. Questo dico Io, quale vostro Padre pieno di Sapienza ed Amore. – Amen! Amen! Amen!
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[inizio]
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[1] [2 Pietro 3, 3-7]: «[3]Questo anzitutto dovete
sapere, che verranno negli ultimi giorni schernitori beffardi, i quali si
comporteranno secondo le proprie passioni [4]e diranno: «Dov'è la
promessa della sua venuta? Dal giorno in cui i nostri padri chiusero gli occhi tutto rimane come al principio della creazione». [5]Ma costoro dimenticano volontariamente che
i cieli esistevano gia da lungo tempo e che la terra,
uscita dall'acqua e in mezzo all'acqua, ricevette la sua forma grazie alla
parola di Dio; [6]e che per queste stesse cause il mondo di allora,
sommerso dall'acqua, perì. [7]Ora, i
cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al
fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi.»