Altri versi….

 

 

Pensieri d’un mattino

E’ il mio Signore

La mia valle

Padre – padrone

Natale?

Ora basta uomo!

Vivere in un mondo di pace

Trittico pasquale

La befana

Ai dormiveglia

L’incontro

Un dì importante

Benedizione del viaggiatore

 

 

 

 

 

Pensieri d'un mattino

 

Sorta è l'aurora

che il nuovo giorno annuncia,

e l'alba dipinge il ciel

dei suoi rosei riflessi.

   O dolce aurora

   che i miei pensieri invadi,

   e con mille colori

   mi accarezzi il core.

Pensieri soavi,

speranze e illusioni,

ricordi infiniti di gioie segrete.

   Il giorno già nasce,

   il ciel si ridesta di canti

   quel canto che copre il mio pianto.

                                                        Silvia V.

 

 

E' il mio Signore

 

Era una notte piena di stelle

sembravan tante tante fiammelle,

e in lontananza, giù nella valle,

si ode un suono di ciamarelle.

   Un pastorello piano pianino

   verso la grotta di Gesù bambino

   si avvia con passo lento,

   per vedere con gioia il grande evento.

Porta un bel cesto con tanti doni

pieno di fragole e di lamponi,

ci sono pure tanti agnellini,

latte, formaggio e caprettini.

   Tutta la grotta è piena di canti

   è un Bimbo, non è grande

   ma Egli e tanto importante.

                                               Silvia V.

 

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La mia valle

 

Su, andar per strade e curve,

e l'odor di zagara sentir,

inebriata di tanta pace,

e il vento i secchi rami scuote.

   Le pecore belan nella valle

    brucando la tenera erba, lente,

   assente il pastore, che più in là sonnecchia,

   segue col pensiero il gregge suo.

Mormora il ruscello, guizza la rana

Che gracida cupa di sotto il muschio,

la siepe danza all'alito vento,

e le radici del pioppo in idilliaco intreccio.

   L'edera avvolge il grande olmo,

   piange il castagno, triste e vecchio già,

   ma l'aria è piena di canti e melodie,

   dall'alto della cima, vedo te, valle mia.

                                                        Silvia V.

 

 

Padre – padrone

 

Lunedì si fa pulizia,

dopo un giorno d’allegria!

   Martedì c’è l’astinenza,

   per salvare l’esistenza!

Mercoledì il digiuno aspetta,

quasi sempre senza fretta!

   Giovedì è la corsetta,

   per tenersi la pancetta!

Venerdì ci son le botte,

a subir le ossa rotte!

   Sabato si fa la spesa,

   se la tasca non si è arresa!

E Domenica?- “Alla gogna!”

c’è il padrone, vuole un pegno!

   Urla, e grida: “Tutti in piedi!”

vivremo in un mondo di pace.

                                      Laura Vinci V^ C

 

 

 

Trittico pasquale

 

Uno

 

Si avvicina, si avvicina,

tra un pochino è già alla china,

quel gran giorno che è in attesa,

ché ciascuno gli dia intesa,

per scoprire quanto crede,

quanto ama, quanto ha fede,

e così ceda a ogni offesa.

   Sia quel giorno per ciascuno,

   non un semplice raduno,

   ma che cerchi nel suo cuore,

   quanto più gli dia fervore,

   di trovare senza indugio e veramente,

   ciò che serve al cuore e mente,

   nella Pasqua, quel gran Segno,

   e decidersi a darsi come pegno.

 

Due

 

Ci sono cose molto importanti

che vanno scoperte con sentimento,

ma occorre cuore, pace e intenzione

ed è sott’intesa l’educazione.

   Solo così si potrà poi scoprire

   qual è il valore per realizzare

   non solo i sogni del giorno presente

   ma anche quelli del futuro importante.

Sia almeno questo giorno speciale

un augurio per te e allontani ogni male.

 

Tre

 

Un altro anno è passato veloce

che si aggiunge a quelli veraci,

e porta ogni giorno a ogni persona

quello in cui spera, crede o ragiona.

   Ma c’è un giorno per tutti quanti

   che fa stimolare, ma non rende importanti

   che bussa, che incita, chi è ancora intento

   perché diventi almeno osservante

   di quella fede che lega il mondo

   perfino quelli che sono in fondo.

 

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La Befana

 

Vien la Befana, vien dal camino

ma non porta i doni ad ogni bambino.

   I suoi regali non sono doni

   ma li ramazza con i bastoni

per indicare a grandi e bambini

la fine di un anno senza soldini.

   E’ una vecchietta ancora arzilla

   col naso adunco e la gonnella

sembra cattiva all’apparenza

ma non lo è nella sostanza.

   Bisogna crederci per vederla

   ma proprio nessuno vorrebbe amarla…

 

 

 

Ai dormiveglia

 

Un nuovo giorno nell’aurora fa oggi capolino

e sorride alla vita, come un tenero bambino,

   tutto si sveglia, tutto a un tratto ricomincia

   e fa spegnere la speranza ai dormiveglia,

mentre a tutti quelli che salutano i primi raggi

gli vien data la certezza, come una volta ai saggi

   ‘Buon dì’, dice l’oracolo a quanti accettano lo spettacolo

   mentre a coloro che non vogliono sapere,

che restino impunemente ancora a poltrire

ma il messaggio non lo potranno mai scoprire..

 

 

 

L’incontro

 

Me ne andavo su per l’erta, passeggiando

un po’ distratto con l’occhio pigro, osservando,

   e non mi accorsi che in fondo a quel breve sentiero

   ci stava un vecchio, a piedi, col suo potente destriero.

“Ehi della valle!”, quel mi gridò.

“Occhio! Guardi quassù!”, ancor mi parlò.

   Chiesi: “Buon uomo, posso salire più in cima,

   dove il bosco consente di veder l’immensa china?”.

E lui: “Certo, erta è la strada e potete provare

se alle spalle lasciate i maligni pensieri cadere!”.

   Lo raggiunsi, e una stretta di mano gli porsi.

   Ei l’accettò, e un raggio di luce tra noi si sparse.

Guardai su a vedere il raggio di Sole a un tratto donante,

e non mi accorsi che il vecchio e il cavallo eran già distanti.

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Un dì importante

 

Passano i giorni, scorrono veloci

e anche gli anni passati, restano unici.

   Per tutti scorre sempre in fretta il tempo

   e a ciascuno cede qualcosa nel contempo,

lasciando che i momenti più importanti

diventino, per ognuno, vere immagini calienti.

   Ma di tutti, ce n’è uno che non deve mai mancare

   ed è tra quelli che non si devono mai dimenticare.

E’ vero, esso ogni anno, sempre si ripete

ma, sempre, esso aggiunge qualcosa di cui compete

  conservare, tra i ricordi cari e più eloquenti

  quei compleanni ricordati tra i più importanti.

                                                                                  Giampi

 

 

 

Benedizione del viaggiatore

 

Sia sempre la Strada maestra al fianco tuo,

il vento sospinga le tue spalle se c’è buio,

   il Sole sul tuo viso splenda senza tempo,

   o se la pioggia cade, sia dolce nel frattempo,

e bagni i campi lungo il tuo cammino,

inebri di profumo quel tuo bel faccino,

   e finché noi non ci incontreremo nuovamente,

   possa proteggerti Dio, con la Sua mano benedicente.

 

 

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