Commento
“Scene
deliziose”
di Max Seltmann
Cari amici lettori
Un'altra scena del tempo
degli apostoli è pronta per essere scoperta, affinché si faccia luce tra le
tante dicerie su Gesù, l’Uomo-Dio e sulla fede dei suoi discepoli nei primi
anni del cristianesimo. Il personaggio principale è sempre Giovanni, in Gerusalemme con Maria, in Efeso
con dei greci già convertiti da Paolo, e con dei greci non convertiti in un viaggio su una nave per Smirne. Il fine è
quello di farci comprendere la sua dottrina e la sua fede crescente,
completamente viva e permeata dello Spirito di Gesù che gli si rivela e lo
guida in ogni azione.
La particolarità di questa Comunicazione, oltre a confermarci in alcuni passaggi, come quello dell’età di Maria all’atto del concepimento (cap. 2.14: «…erao quasi una bambina») e di Giuseppe («…fui affidata dal tempio al vecchio Giuseppe»), così come sappiamo attraverso gli altri mistici, ci viene presentato un linguaggio dell’epoca (e siamo al tempo della distruzione di Gerusalemme per opera dei romani), che dimostra una fede ferrea nella dottrina pura di Gesù confermata da continui segni soprannaturali, e ci fa capire anche gli sforzi dei discepoli per mantenerla tale con la semplice trasmissione orale derivata dal rapporto interiore con lo Spirito del Maestro.
Gli insegnamenti sono quelli
conosciuti in altre rivelazioni, come ad esempio una malattia agli occhi
ereditata per colpa di un comportamento maligno di un genitore, c’è un mercante
osservante della Legge interiore che con un atto d’amore riceve in cambio il
dono della chiaroveggenza, ci sono due episodi in cui i molti presenti vedono
lo spirito di Gesù e parlano con gli spiriti che presenziano l’adunanza, e c’è
il momento della chiamata nell’aldilà di Maria,
la madre terrena di Gesù.
Ma il contenuto più
importante riguarda il comprendere l’essenza di Gesù. Il Dio che si è fatto
Uomo e, con
Inoltre c’è anche un
importante concetto sul dono delle guarigioni che proviene sempre da Dio, ma, a
seconda dell’uso che se ne fa, lo stesso dono può essere usato dal maligno per
deviare completamente il credente dalla vera fede. Infine anche una tempesta in
mare, dove l’infuriare degli elementi ai nostri giorni viene dimostrato dagli
scienziati come forza della natura, c’è qui un ulteriore insegnamento che
invece tutto proviene dal mondo dello spirito, dove le forze del bene e del
male lottano per rendere il nostro soggiorno su questa Terra ricco di
benedizioni o maledizioni a seconda della nostra fede e del nostro amore a
Colui che tutto creò.
M.S. Libro XXIII – “Giovanni l'apostolo, quale nuova guida – parte II”