Franz Schumi

1906

 

 

 

Verità ed errori di Swedenborg

 

Considerazioni del Padre per i fedeli della Chiesa swedenborghiana

 

Scritto teosofico-cristiano

 

Nr. 57

 

 

 

  

 

 


 

Titolo oriinale: “Wahrheit und Irrung”

Per l’edizione in lingua originale: Casa Editrice di Franz Schumi a Zurigo;

Editore su commissione: Cécil Nägel, Altona (Germania)

Stampa di Otto Bucholz in Amburgo (Germania)

Ristampa a cura di: Rudolf R. Hoff - Verlag für geistige Literatur

 

Edizione italiana a cura del gruppo “Amici della nuova Luce

 

 

 

Indice

Cap. 1

Premessa del Signore

Cap. 2

Saluto di Emanuel Swedenborg ai fedeli della Chiesa swedenborghiana

Cap. 3

L'origine dell'insegnamento teosofico-cristiano

Cap. 4

In chiaroveggenza si percepisce ciò a cui si tende

4/1

Esperienze di vita nello stato trascendentale

Cap. 5

Commento di Schumi

Cap. 6

Una falsa visione soggettiva di Schumi

Cap. 7

L'espressività chiarificatrice delle Scritture è mutevole nel tempo

Cap. 8

"Figlio di Dio"

Cap. 9

"Figlio dell'uomo"

Cap. 10

L'errata dannazione eterna di Swedenborg  - Motivi per la reincarnazione

Cap. 11

Sul Giudizio universale e la resurrezione della carne

Cap. 12

L’insegnamento di Swedenborg da correggere e quello giusto della Teosofia cristiana

Cap. 13

La verità su Adamo ed Eva

Cap. 14

Il senso del peccato originale

Cap. 15

La figliolanza perduta riacquistata da Cristo con la redenzione sulla croce

Cap. 16

La redenzione sulla croce secondo Swedenborg

Cap. 17

Una parola paterna su Swedenborg

Cap. 18

La santa Trinità

Cap. 19

(ex perché già pubblicato)

Cap. 20

Il ritorno di Cristo e il Giudizio universale

Cap. 21

Conclusione di Franz Schumi

 

 

 

 

Cap. 1

Premessa del Signore

Zurigo, 24 gennaio 1906

1. Ai Miei cari figli della Chiesa swedenborghiana: – Su preghiera del Mio servitore e scrivano (Franz Schumi) Io stesso vi rivelo la Mia santa Parola e vi invito ad unirvi ai Miei figli della Teosofia cristiana per quanto riguarda l'unità sulle opinioni religiose.

2. Per apprendere la verità che sono Io, Gesù stesso, che vi dice queste parole, vi consiglio: rinunciate a ogni giudizio personale dove la verità sta presso Swedenborg o presso i medium della Teosofia cristiana, e chiedete il chiarimento a Me, al Padre vostro Gesù, che vi faccio pervenire anche questa; poi accadrà anche, ma non giudicate né pro né contro, ma lasciate a Me, al vostro Dio e Padre, di mettervi la verità nel cuore affinché possiate ricevere la pura verità.

3. Le grandi dimostrazioni contro gli insegnamenti di Swedenborg ve le fornisce lo spiritismo, poiché lì si muovono gli spiriti del primo e del secondo inferno e del paradiso inferiore e medio. CredeteMi: è così, e non diversamente! Mettete alla prova questa comunicazione tramite un buon chiaroveggente portandola con voi ad alcune sedute spiritiche, laddove egli vi descriverà gli spiriti che si presenteranno, per mezzo dei quali scoprirete che Swedenborg ha visto di fatto molto delle sue stesse fantasie e le ha ritenute per Verità divine.

 

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Cap. 2

Saluto di Emanuel Swedenborg ai fedeli della Chiesa swedenborghiana

Zurigo, 25 gennaio 1906

(Parla lo spirito di Swedenborg)

1. Miei cari fratelli in spirito! Con la grazia del nostro caro Salvatore e Padre Gesù, mediante lo scrivano (F. Schumi) del Signore Gesù mi avvicino a voi, e in poche parole voglio riferirvi la verità:

2. Solo dopo la mia morte, io, Emanuel Swedenborg, il fondatore della Chiesa swedenborghiana, ho riconosciuto come venni al chiarimento, tanto da comprendere la Bibbia. Ho sempre pensato che fosse il Signore Gesù ad illuminarmi, ma non è stato così, è stato solo un angelo che parlava alla mia anima e riversava in essa la conoscenza in modo spirituale, per mezzo della quale compresi come interpretare la Bibbia. Solo che il mio maestro non veniva dal Cielo più alto, ma dal Cielo della sapienza, e quindi ho ricevuto l’insegnamento così come l’aveva allora quell'angelo della sapienza, che però si allontanava dagli insegnamenti della Nuova Gerusalemme in molte cose, e perciò i miei grandi errori! Cosa che mi rincresce molto.

3. Invece lo scrivano del Signore che vi trasmette questo, è una persona profondamente iniziata dal Padre Gesù stesso nell’insegnamento della Nuova Gerusalemme, sui cui libri potete fare assegnamento, ed io vi raccomando caldamente di leggere e indirizzarvi completamente secondo questi libri della Teosofia cristiana, poiché lì la verità è dettata dal Padre Gesù stesso tramite la Sua santa Parola vivente.

4. Tuttavia, affinché non dubitiate che sono io che vi ho dettato e fatto scrivere questa lettera, vi invito a cercare dei chiaroveggenti fidati e attraverso magnetizzatori (ipno operatori) fateli trasferire nel sonno magnetico, in modo che possa fornirvi la prova che sono io che vi consiglio di scambiare i miei libri e l'insegnamento religioso con i libri e l'insegnamento del Padre Gesù che il fratello Schumi vi trasmette.

5. Voglio fornirvi la prova che sono io. Il chiaroveggente mi vedrà nello splendore celeste e vi trasmetterà le mie parole. Siate salutati da me, dal vostro Emanuel Swedenborg.

 

 

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Cap. 3

L'origine dell'Insegnamento teosofico-cristiano

L’insegnamento teosofico-cristiano è un efflusso proveniente da Dio, perché sono Io a dettarlo, il vostro Dio e Salvatore Gesù Jehova Zebaoth stesso. Questo è l'insegnamento della Bibbia, ma dato in un'interpretazione umanamente comprensibile, affinché non ci sia nessun falso concetto nel nocciolo interiore della parola.

 

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Cap. 4

In chiaroveggenza si percepisce ciò a cui si tende

(parla Schumi) :

“Ogni uomo è artefice della sua fortuna”, dice un antico proverbio latino; quindi è anche in relazione a ciò che l’uomo crede o non crede, poiché ciò che l’uomo non crede o non vuol credere e lo rifiuta, non lo vedrà nemmeno nella chiaroveggenza, e non lo troverà nel regno dello spirito se questo concerne qualcosa di più alto; se però si tratta dell'inferno, non gli mancherà, anche se non ci crede.

Le prove fornite nel primo volume delle "Annunciazioni di Gesù, Padre nostro" sulle profezie adempiute della Bibbia nei paesi di Babilonia, Fenicia, Egitto e Palestina, testimoniano attraverso fatti inconfutabili che Jehova delle Sacre Scritture è davvero l'unico Dio e Creatore dell'Universo. Lo stesso Jehova attraverso i Suoi più grandi profeti diede profezie inequivocabili che Egli stesso si sarebbe incarnato sulla Terra, e descrisse quasi in dettaglio attraverso i profeti la storia della Sua vita nel mondo, di cui sono note a tutti le notizie più importanti provenienti dalla vita di Gesù Cristo. E vedete, nonostante questa grande, quasi schiacciante evidenza che Jehova fosse Dio e lo stesso Cristo, alcuni uomini negano questa notissima verità.

Che sia vero il fatto menzionato all'inizio, che un chiaroveggente vede solo ciò che crede o in ciò di cui si occupa, quanto segue, estratto da una piccola brochure, vuole servire come prova e allo stesso tempo mostrare quanto sia triste per un uomo che rigetta la Verità divina ed eleva la propria presunzione al di sopra della verità e della religione. Le esperienze di Lucian von Pusch serviranno come dimostrazione di questa spiegazione.

Il professor Lucian von Pusch è chiaroveggente dalla nascita, e per vero, come dimostrano le sue visioni su Dio e su altre cose, sono molto rilevanti; perciò ci serve come miglior prova che nella chiaroveggenza si possono vedere e sentire cose false altrettanto come altrove, quando si è assorti in una qualche faccenda o si è presi per questa. Non ci sono eccezioni, l'infallibilità non si può pretendere né presso i chiaroveggenti né da nessun'altra parte, perché buono o infallibile è solo Dio nel suo Spirito assoluto. Io (Schumi) da Cristo in poi non conosco nessun uomo che abbia scritto insegnamenti religiosi, che abbiano scritto e insegnato in ogni cosa l'assoluta e pura verità.

Ecco perché dovremmo tutti, senza eccezione, vedere umilmente i nostri errori e gli errori reciproci, e cercare a poco a poco di sradicarli. Poi potremo avvicinarci reciprocamente alle Verità divine, altrimenti no! Ora si ascolti cosa scrive il professor von Pusch:

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4/1 - Esperienze di vita nello stato trascendentale

 

(brochure tratta dal Professor Dr. Lucian von Pusch )

« Io non ho visto nessun "inferno", nessun "diavolo", nessun "angelo", nessun "Cielo", nessuna “Madre di Dio", in breve nessuna autorità ecclesiastica nell'aldilà.

Ho visto lo spirito 'Maria', una donna semplice che si sentiva molto penosamente toccata nella sua adorazione; ho visto uno spirito 'Gesù', un giovane Uomo molto gentile, di sentimento molto progressista ed era molto progredito nella conoscenza naturale di Dio, in confronto alle Sue precedenti visioni terrene; ho visto come tutti gli uomini e gli spiriti possono sbagliare sforzandosi di continuare a imparare e smettere di sbagliare solo quando sono assorbiti in Dio.

Non ho visto nessuna figliolanza eccezionale di Gesù, ma ho visto una figliolanza di tutti gli uomini e spiriti assorbiti in Dio.

Ho visto come Gesù ha operato sulla Terra come medium e veggente noto in tutto il mondo; ho visto quale grande importanza ha posto nell'esercizio dei doni spirituali ( = spiritualismo); ho visto come le autorità ecclesiastiche interpretarono falsamente i Suoi insegnamenti, in parte intenzionalmente per aumentare la loro presunzione, in parte involontariamente per mancanza di conoscenza; ho visto come le Sue azioni e i Suoi insegnamenti sono rimasti perciò solo sulla carta, come Costui è stato privato della Sua elevatezza a Divinità e derubato del Suo effetto sul miglioramento umano, perché sarebbe dovuto essere facile per un Dio, e solo l’uomo poteva servire all’uomo come esempio imitabile; ho visto come ne soffriva Gesù; ho visto la Sua indignazione morale sulla degradazione degli uomini ed ho visto come il baciamano e il piacere, ogni idolatria e adorazione Lo ferivano e indignavano la Sua dignità umana; ho visto che uomini e spiriti nobili amati da un ambiente dignitoso, non vogliono essere adorati da soggetti asserviti, perché non si sentono in nessun modo adulati da questi ultimi; ho visto una comunanza di dolore di tutti gli uomini e spiriti, come attraverso l'umiliazione di un Uomo o di uno Spirito, venne provocata un'umiliazione di tutti gli uomini e di tutti gli spiriti.

Ho visto che l’immolazione di Gesù non era la fine, ma la conseguenza della Sua missione spirituale sulla Terra; ho visto come Egli non aveva il potere di sottrarsi a questo, come Gli fu imputato non più del merito di un agnello che viene macellato, che doveva subire tutto ciò che Gli è accaduto; ho visto che il martirio dei martiri non era merito, perché non era proposto da loro, ma un effetto della presunzione scellerata dello "Stato", una conseguenza dell'oscurantismo e del servilismo.

Ho visto la croce di Gesù come non ricordata nel Suo grande Atto, bensì nell’impossibilità dello "Stato", perché omicida.

Ho visto come Gesù insediò in Sua memoria frugali pasti affinché ci si ricordasse dei Suoi atti spirituali e l'avversione dinanzi a tutto ciò che è carnale e con ciò seguire le Sue orme, in altre parole come motivo per il miglioramento degli uomini; ho sentito che Egli ha usato la parola 'perdono' nel significato di 'miglioramento'.

Ho visto come Gesù si materializzava come spirito più volte prima e dopo la Sua morte; ho visto come forniva ai suoi allievi medianici e soprattutto a Tommaso una prova di riconoscimento ( = prova di identità), come mangiava con loro, ho sentito come definiva Se stesso "Uomo" tra gli altri spiriti, perché è molto somigliante a noi, e perché lo spirito, preso astrattamente, è nascosto nell’interiore; ho visto e percepito come la materializzazione di Gesù è stata chiamata 'resurrezione dai morti'; ho visto come s’innalzava lo Spirito materializzato, ho sentito come questa fu chiamata "Ascensione"; ho visto tali resurrezioni e ascensioni ancora in molti altri spiriti; ho visto materializzazioni e manifestazioni ancora più forti di doni spirituali ( = miracolo) del futuro; ho visto come erano tutti un deflusso conforme alla legge naturale (naturale forza attiva) delle anime degli uomini e degli spiriti; ho visto come 'le leggi naturali' insite nell’anima vengono riconosciute sempre di più; ho visto miliardi di forze naturali da noi ancora sconosciute, dell'essenza spirituale ( = anima) e della sostanza spirituale; ho visto come le “leggi della natura” tramite il divino potere della libertà si cambiano e vengono revocate. »

 

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Cap. 5

Commento di Schumi

 

Queste colossali contraddizioni verso la dimostrata verità, ci insegnano che dobbiamo stare sempre all’erta, dove si tratta della salvezza della nostra anima per non considerare le cose false per verità e, con ciò, cadere su una strada spirituale sbagliata.

È noto a tutti che ogni signore e padrone di una grande casa detta le proprie disposizioni domestiche secondo le quali tutti si devono indirizzare. Ma che aspetto avrebbe, se invece le parti della casa, i sottoposti e i servitori, ciascuno secondo il proprio punto di vista, filosofassero l'ordine della casa secondo il proprio giudizio e pubblicizzassero questo statuto umano come un dogma o una legge per i propri compagni di partito e compagni di servizio come il solo giusto? Allora non ci sarebbe nessun ordine nella casa, ma le più grandi contraddizioni di differenti opinioni su ciò che è buono e giusto.

Perciò ognuno deve imprimersi questo nella mente: – come ogni ordine della casa procede solo dal padrone di casa, così anche nelle prescrizioni religiose l'ordine di Dio deve essere dato solo da Dio attraverso i Suoi strumenti qualificati per tutti i figli e i servitori di Dio, in modo che Dio corrisponda a tutti come Padre e Padrone di casa, e quest’ordine conduca direttamente a Lui.

Certamente capita che anche gli strumenti chiamati inseriscano qualche errore ereditato dalla loro educazione, che però, una volta riconosciuto, deve essere eliminato, tuttavia nell’essenziale, riguardando la verità sulla Persona e l'essenza della Divinità, bisogna aver prove chiare e convincenti, poiché questo è il compito dell'indagare la verità e il fondamento della nostra esistenza spirituale.

Perciò tutto deve essere esaminato e messo sulla bilancia d'oro della verità, ma tutto, solo per puro amore per Dio e per il prossimo; allora l'aiuto di Dio viene attivato, altrimenti no.

Ogni uomo che vive secondo l'Insegnamento divino e che si sforza senza sosta di giungere alla convinzione vivente della Verità, viene guidato da Dio a questa, com'è toccato anche a me, e attraverso un'eclatante e vivente convinzione della divina esistenza in Cristo con avvenimenti auto provati, vedrà e saprà chiaramente, e non crederà solo a ciò che dicono gli altri. E questo deve essere il compito di ogni uomo che si sforza di giungere un giorno nella luminosa elevatezza, al Padre suo celeste.

 

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Cap. 6

Una falsa visione soggettiva di Schumi

 

Il 18 agosto 1905, io, Schumi, di sera andavo a casa alle nove e un quarto dopo la mia passeggiata serale. Quando passai davanti al locale dove il fratello Nietmann stava tenendo per la terza volta una conferenza religiosa sul senso della Teosofia cristiana, vidi che il locale non era illuminato, e poiché le prime due conferenze erano state molto poco frequentate, pensai con sicurezza e convinzione che oggi nessuno sarebbe venuto a questa conferenza; pensai che il fratello Nietmann ne fosse stato un po’ contento, e vedendo che nessuno era venuto, si sarebbe recato a casa. Con questa convinzione andai a casa e quindi anche a letto.

Di notte sognai che il fratello Nietmann veniva da me e mi annunciava esattamente ciò che avevo pensato tra me quella sera sulla mancanza della conferenza.

La mattina del 19 agosto, il fratello Nietmann venne da me e la prima parola che gli dissi fu: stanotte eri con me e mi hai riferito come ti è andata ieri, cioè che alla conferenza non c'era proprio nessuno. Qui egli sorrise e disse: “Oh, no! Ti sbagli, c'erano dieci persone e un vecchio prete tra questi, il quale mi ha dato un libro da leggere; ma eravamo in un'altra stanza, perché l'aula della conferenza è in riparazione”.

Da ciò si evidenza l'insegnamento: io ho vissuto la visione in maniera così vivente, come se fosse stato durante il giorno, così che non ho messo il minimo dubbio sulla verità della visione onirica, e tuttavia non era una verità, bensì: ho visto i miei stessi pensieri, tanto che l'anima, con la comparsa del fratello Nietmann, ha confermato il mio punto di vista quella stessa sera come piena verità. Cos’è stata l'intera faccenda? Nient'altro che un perfetto inganno e unicamente la mia opinione personale, l'immagine della mia fantasia o immaginazione, l'immagine del mio stesso pensiero.

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*       *

Il Padre Gesù ha promesso di descrivere attraverso di me il regno dello spirito. (vedi la rivista "Amore" n.1 pag. 129) Tuttavia sorge la domanda: "È necessario?". Non ha Swedenborg, scritto già un libro su questo, nel quale si è venuti a conoscere ciò che non è ancora stato pubblicato nei libri della Teosofia cristiana?

Sì, c'è un grosso libro di Swedenborg che possiedo e che ho anche letto per intero; solo che ho scoperto che questo libro non contiene molto, contiene ciò che si conosce oggi sul regno degli spiriti, e che perfino la cosa più importante manca di ciò che si dovrebbe sapere. In secondo luogo ho trovato che Swedenborg talvolta con le sue visioni provenienti dal mondo dello spirito si sentiva come mi sentivo io con i sogni sopra descritti con la visione della conferenza. Il Padre Gesù dice che Swedenborg non è affidabile dappertutto, e a me dice che devo aspettare fino a quando sarò rinato, in cui non vedrò alla maniera di Swedenborg che talvolta vedeva il regno degli spiriti secondo la propria immaginazione, ma come con gli occhi materiali il materiale, cioè con la mancanza dello spirito, ma con la piena, vivente destissima e più vera presenza dello spirito come con gli occhi materiali.

In questo modo ho avuto una visione nel 1895 nella boscaglia del dipartimento "Les Landes" in Francia davanti a Bordeaux e poi un'altra a Graz, quando aiutai il Padre Gesù, sotto le spoglie di un operaio muratore, a portare un pesante carro dal terreno accidentato su una bella strada; poiché Egli quella volta mi mise alla prova per vedere se io, magnificamente vestito e con guanti, gli avrei reso questo servizio d'amore. Quando poi non ci fu nessuno sulla strada, il carro scomparve insieme al Padre Gesù, come Egli più tardi mi rivelò[1].

 

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Cap. 7

 L'espressività chiarificatrice delle Scritture è mutevole nel tempo

 

Franz Schumi da Genesi 1,26-27 scrisse un appunto: «Alla fine, Dio disse: “Facciamo l'uomo, un'immagine che sia come noi[2]; conforme alla nostra somiglianza”; secondo l'immagine di Dio Egli lo creò; come uomo e donna Egli li creò».

Graz, 16 gennaio 1904

1. (mi parlò il Signore): Da questo è dimostrato che l'uomo è stato creato secondo l’immagine divina, ma l'immagine divina è la purezza in tutte le virtù, e se la perfezione dell’uomo è nello spirito, quando questa perfezione è raggiunta, allora egli è un’immagine di Dio.

2. In secondo luogo, poiché Dio ha creato l'uomo a Sua immagine, e l'uomo è un figlio di Dio e Dio è il Padre spirituale dell'uomo, allora è dimostrato che Adamo è un'immagine del suo Creatore come Padre, sia nella perfezione spirituale delle virtù, sia nelle caratteristiche, come anche secondo l’aspetto del suo corpo è uguale al Padre suo, quindi in origine, spiritualmente, è uguale a Me, al suo Dio e Padre secondo la sua forma del corpo, e celestialmente secondo le sue virtù.

3. Swedenborg d’altra parte fa notare quanto segue alla storia della Creazione sopra menzionata in Genesi 1,26-27 nel versetto 34 del suo libro "La vera religione cristiana", dicendo: «Da ciò segue che l'uomo è un organo ricevente di Dio, e che egli è un organo secondo la qualità della ricezione. Quest'organo è l’animo umano diviso in tre gradazioni: il primo è celeste, il secondo è spirituale, il terzo è naturale. La gradazione più bassa è infernale perché è malvagia e falsa dalla nascita, la seconda è spirituale quando l’uomo consente l'accesso alla verità; la terza, infine, è celestiale, dove egli mira solo al bene e al vero dell’amore». Così suona all’incirca la spiegazione di Swedenborg.

4. Ovviamente, la Teosofia cristiana prende quest’insegnamento come corretto, perché ogni uomo vede queste caratteristiche in se stesso e nel suo prossimo, a qualunque religione possa appartenere.

5. La spiegazione di cui sopra data da Me, da Dio Padre in Gesù, è nondimeno altrettanto vera e genuina quanto quella swedenborghiana, perché essa è la sola spiegazione vera e giusta delle parole di Mosè, perciò la Mia opinione come Pastore supremo è che anche la Chiesa swedenborghiana deve per prima ascoltare Me, poiché Io come Dio dovrò certamente possedere più conoscenza del Mio angelo o di un servitore, dal momento che, come Fondamento primordiale di ogni sapienza, devo stare certamente più in alto nella conoscenza della Verità dei Miei servitori che sanno solo e quel tanto che Io faccio loro sapere, e da cui Swedenborg ha imparato. Allora non si dovrebbe credere che Io non sia in grado o non faccia nuove rivelazioni! Come si accordava questo con la Mia infinità in tutto? Questo significa volerMi mettere dei limiti in ciò che posso e devo fare!

6. Al tempo di Swedenborg (1688-1772) perfino i Mie arcangeli superiori non avevano ancora questa conoscenza come oggigiorno, perché essi imparano solo attraverso le Mie nuove rivelazioni, cose sempre nuove; perciò dovete istruirvi l’un l’altro, completarvi e cercare di unirvi sempre più strettamente in un gregge, invece di contendere su chi meglio comprende: solo Io posso comprendere giustamente l'eterna Verità, perché tutto procede da Me; voi invece siete ancora tenebrosi e immaturi per comprendere tutto giustamente. Perciò non disputate, non vi separate, ma pregateMi per ottenere luce e chiarimento, e tutto si rischiarirà, e solo allora comprenderete la Verità. Ma se dalla vostra cattiveria e falsità rimetterete voi stessi il giudice nelle divine verità com’è accaduto finora per Mia afflizione, allora sarà certamente difficile esprimere una parola assennata con voi. Ora passiamo ad un'altra contraddizione.

 

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Cap. 8

"Figlio di Dio"

1. Swedenborg scrive nel versetto 92: «Sotto Figlio di Dio s’intende Jehova Dio nella Sua umanizzazione; sotto Figlio dell'uomo il Signore rispetto alla Parola; e sotto Figlio di Maria il vero e proprio umano (la carne del corpo) che Egli accettò”; inoltre: «Il Padre in Gesù è il Divino primordiale; il Figlio è il Divino umano, e lo Spirito Santo è il Divino emanante».

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2. La Teosofia cristiana, all’opposto, ha da Me, Gesù, la seguente spiegazione: 'Figlio di Dio' significa “Sapienza di Dio”, sotto Figlio dell'uomo Io sono inteso come Figlio di Davide, che era uomo.

3. Apparentemente qui ci sono delle contraddizioni, ma non presso di Me, perché Io spiego la faccenda non secondo la lettera, ma secondo la Mia Sapienza. E così ascoltate:

4. 'Figlio di Dio', nel linguaggio spirituale celeste significa “Sapienza di Dio”, perché Egli è Luce dell'Amore divino ed è ingenito in e dall'Amore, come la luce dalla lampada che è ingenita nella fiamma. Perciò si dice in Giovanni che Io sono figlio unigenito di Dio, e durante l'ultima cena Io stesso dissi che sono uscito dal Padre e vado di nuovo al Padre, ma lo dissi perché un giorno Mi ero separato, ma con la morte sulla croce Mi sono nuovamente riunito con l’Amore, chiamato "padre", in un solo corpo.

5. La suddetta Sapienza divina è quindi l'Anima di Dio nel corpo di Gesù, e questo è posto dall’eternità in questa forma; perciò tutti i Cieli, tutti gli inferni e tutti gli uomini e gli spiriti sono rappresentati in questa forma umana, perché il corpo di carne rappresenta la forma materiale dell'anima spirituale nell'uomo, e perciò 'Figlio di Dio', 'Sapienza di Dio' o 'Uomo Dio', significa una e la stessa cosa

6. Paolo dice: «Cristo è Sapienza divina». Ma se Cristo è la Sapienza divina, allora Egli era la Sapienza di Dio solo secondo la Sua anima nel corpo di Gesù, perciò 'Figlio di Dio' era lo stesso come Dio-uomo, oppure, come si è espresso meno bene Swedenborg: "Il Dio umano". Quindi significa Dio-Uomo, perché Dio è Amore, invece Gesù come Uomo-Spirito (secondo l'anima) esistente dalla Sapienza divina, è nient’altro che "Padre-Figlio" il che è uguale a "Amore-Sapienza" oppure a "Dio-Uomo". Con questo è eliminata la seconda contraddizione per gli uomini amanti della Verità. Ora andiamo alla terza contraddizione.

 

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Cap. 9

"Figlio dell'uomo"

1. Secondo il linguaggio materiale o terreno, esso significa un discendente dell’uomo, poiché nel corpo di carne Io ero certamente un Figlio dell’uomo proveniente dal seme di Davide, che è Maria, dal cui sangue umano è stato formato il Mio corpo terreno.

2. Nel linguaggio spirituale 'Figlio dell'uomo' significa invece "annunciatore della Parola di Dio", cosa che nel Vecchio Testamento erano i profeti, perché anche questi venivano chiamati "figli degli uomini", come testimonia lo stesso Vecchio Testamento.

3. Dal momento che Dio è l’Uomo originario di tutti gli uomini, quindi Egli è il Padre spirituale del genere umano, e perciò Adamo era figlio di Dio, un uomo chiamato così perché fu creato secondo l’immagine di Dio spirituale e celeste, ovvero divina. Che 'figlio' nel linguaggio spirituale celeste (di Dio) significhi "Sapienza", l’avete letto già sopra e spiegato da Me; tuttavia la 'Sapienza di Dio' è la "Parola di Dio", come dice Giovanni: «Nel principio[3] era la Parola, e la Parola era presso Dio e la Parola era Dio, e questa è diventata carne ed ha dimorato in mezzo a noi come Gesù Cristo, e noi abbiamo visto la Sua magnificenza divina in occasione della trasfigurazione sul monte Tabor, una magnificenza come del Figlio unigenito (o della Parola) del Padre, pieno di Grazia e di Verità»; inoltre, Giovanni scrive: «Tre sono i testimoni nel Cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo», e questa Parola in Matteo è chiamata "Figlio di Dio", in Paolo "Sapienza di Dio", perché la Parola divina è la Sapienza divina ovvero la Teosofia, e questa era l'anima di Gesù, perché Io, Gesù, ero la Sapienza di Dio personificata che ho portato avanti ed ho insegnato come Insegnamento divino, come Luce del mondo, ovvero come Parola di Dio. Quindi il tutto si chiarisce considerando che il termine 'Figlio dell'uomo' significa spiritualmente "Parola di Dio" con l’allegata spiegazione della caratteristica; invece, 'annunciatore' o 'maestro della Parola di Dio' significa che Jehova, secondo la Sua anima ovvero secondo la Sua Sapienza, era Cristo, poiché Io dissi attraverso i profeti: «Non c'è nessun altro Dio che Jehova, e neanche alcun Salvatore e Redentore che Jehova o Dio Padre, e ora il Mio Nome come Salvatore e Redentore è Gesù Cristo».

4. Con questo è eliminata anche la terza contraddizione, e nessuno che abbia abbastanza intelligenza per la faccenda può affermare che non sia vero, che non abbia senso, che siano tutte menzogne e inganni degli spiriti menzogneri! Solo, dovete accettarMi come vostro Insegnante e Maestro (Mt. 23,8-10); allora la Luce dell'eterno Amore sorgerà chiaramente e splenderà per voi. Ma se elevate voi stessi a insegnanti superiori, allora la discordia e l'eresia non avranno fine. Dove due sono uniti nell'amore per Me, Io sono il terzo tra loro; ma dove sofisticano[4], dove trovano da ridire, dove disputano e si dondolano nella pura saccente[5] sapienza, Io non sono certamente tra loro, poiché la Mia vera Chiesa è amore, concordia e pace, mentre le Chiese belligeranti sono Chiese del mio polo opposto. Perciò vegliate e pregateMi, se volete avere Luce e l’eterna Vita; mentre dal Mio polo opposto  c'è solo morte e inferno!

 

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Cap. 10

L'errata dannazione eterna di Swedenborg

Motivi per la reincarnazione

1. Tutte le chiese e le sette cristiane, non esclusa la "Nuova Chiesa" swedenborghiana, riconoscono la 'dannazione eterna'[6]. Sembrerà quindi incredibile a voi che appartenete all’apparentemente infallibile Nuova Chiesa swedenborghiana, che anche lì Swedenborg abbia visto le sue false immagini, come il professore Lucian von Push, dove è stato catturato nei suoi preconcetti.

2. Swedenborg era così preso nei suoi preconcetti ecclesiastici dell’eterna dannazione, che gli stavano dinanzi le immagini dell'inferno come agli ebrei di un tempo, e non avrebbe contemplato affatto un altro inferno per l’inferno, tanto poco di quanto lo avessero fatto gli ebrei del passato.

3. Pensate che il grande profeta Samuel, tramite cui Io, Jehova, ho governato e giudicato il popolo ebreo, dovette salire dall’inferno davanti a Marta di Endor, affinché Saul credesse che fosse veramente Samuel! Ma come salì Samuel? Marta disse a Saul: «Vedo salire un dio!» (1° Sam. 28,13). Sì, se gli dèi quali Miei figli perfetti vivessero all'inferno, allora Io, Gesù Jehova, dimorerei nell'inferno, e non nel Cielo! Quindi sarei un dio dell’inferno e non un Padre celeste!

4. Vedete, gli ebrei pensavano e credevano fermamente che i loro patriarchi, i profeti e gli antenati, fossero all'inferno (ovvero nel limbo), poiché non comprendevano più bene il linguaggio spirituale, e aspettavano la redenzione attraverso il Messia, quindi Samuel doveva salire (metaforicamente) dalla terra, dove si trovano i peggiori diavoli del terzo inferno! Così è anche il caso con gli inferni swedenborghiani: Swedenborg vide le proprie fantasie mescolate alle verità e perciò l’orribile dottrina della dannazione eterna presso gli swedenborghiani, come continuano ad insegnare (anche) le chiese cristiane.

5. Miei cari figli, voi siete certamente dotati di ragione e di intelletto, nel vostro cuore troneggia l'amore, nel vostro cervello la sapienza, quindi da Me avete ricevuto tutto per essere felici, se adempite i Miei comandamenti.

6. Ora vi domando: "Voi nel mondo generate figli con l'intenzione pienamente consapevole di renderli infelici, anzi di renderli infelici in eterno?"

7. Vi stupirete che vi faccia una domanda così assurda o ripugnante, tanto che perfino l’uomo più degenerato risponderà con indignazione, 'no!' e dirà: 'I bambini si generano nell'amore. Tutti i genitori hanno volentieri dei bambini. Essi si sacrificano per tutta la vita per rendere felici i loro figli. Come si può fare una domanda così insensata, priva di qualsiasi logica?"

8. Vedete, se voi Mi date una tale risposta con la dimostrazione pienamente valida della verità, e tuttavia avete solo una debole parvenza del Mio inesprimibile Amore e santissima Sapienza, allora, come potete attribuirMi qualità in Me che potrebbero rendere onore solo ad un maligno diavolo dell’inferno?

9. L'uomo nasce sulla Terra, egli è poi un figlio destinato all'educazione da parte dei genitori, della Chiesa, della scuola, della società e dello Stato. Egli sa solo cosa gli hanno insegnato questi. Ma se questi non vivono secondo i Miei insegnamenti e secondo le Leggi divine, anzi non le conoscono nemmeno perché il Mio vero Insegnamento è mescolato con gli statuti umani, oppure non viene compreso giustamente, come può poi il bambino – cresciuto nel falso insegnamento, quindi nella falsa educazione e ingannato da cattivi esempi, incorrendo del tutto contro la Mia Volontà quale Padre spirituale – essere scacciato in eterno? Domando: "Come posso Io condannarlo in eterno per questo, dal momento che è senza colpa nella sua cattiva educazione e formazione sbagliata?"

10. Io sapevo dall'eternità tutto ciò che sarebbe stato dell’uno o dell’altro, e sono Io che l'ho messo nel mondo, perciò sarei principalmente Io il colpevole per il fatto che il bambino, per l'educazione sbagliata, si è formato ad essere maturo per un diavolo infernale, dal momento che Io stesso l’ho messo nel mondo senza conoscenza né volere!

11. Ma se questa è la verità più pura ed Io sono effettivamente il suo vero Padre, come si può allora pensare che potrei mandare l’innocente nella dannazione eterna come eterno dannato? Come si può poi supporre che arrostirò e tormenterò Mio figlio in eterno nei tormenti dell'inferno? Con tale eresia si fa di Me un purissimo Satan o un tiranno sanguinario del peggior inferno!

12. Figli Miei, potete voi credere che Io, l'infinito ed eterno Amore e Misericordia, allo stesso tempo sia anche l'infinito eterno odio e vendetta contro di voi? DiteMi: potete definire questa contraddizione in modo diverso da pensare che Dio e Satan siano uno e lo stesso essere? E domando ancora: possono l'eterno amore, l'eterno odio e l'eterna misericordia essere uniti con l'eterna vendetta in una sola persona? Voi risponderete: no, questo è impossibile! E ve lo dico anch’Io, Gesù, il Padre vostro celeste, che è precisamente così impossibile come far ardere un fuoco di legna nell'acqua.

13. Certamente c’è l’eterna dannazione, ma nessuna eterna condanna[7]. L’uomo che ha vissuto infelicemente nel mondo e si è formato a spirito dell'inferno, viene certamente nella compagnia di quei diavoli com’è lui stesso, ma egli di tanto in tanto viene istruito, e se accetta l’insegnamento allora giunge nel paradiso inferiore dove le cose vanno come nel mondo, e qui gli viene insegnato cosa deve fare per andare in alto, ecc. Ma se non accetta l’insegnamento, allora rimane per lunghi, lunghi secoli nel suo inferno, e alla fine scompare all’improvviso ed è già reincarnato sulla Terra e lì ricomincia il suo Karma nella reincarnazione, e così si fa di nuovo una prova con lui, per vedere se adesso vivrà in maniera assennata e tenderà al Divino. In tale nuova generazione opererà solo il Mio Amore, e questo non si affievolisce, finché una buona volta l’uomo inizierà a condurre una vita ragionevole, perciò o si reincarnerà più volte, o si sforzerà nel regno degli spiriti di progredire, e allora non avrà bisogno di essere reincarnato di nuovo.

14. Vedete cari figli, così è con la dannazione eterna. Io sono l'eterno Amore e non l'eterno odio e vendetta, perciò abbiate una buona opinione di Me, considerateMi come il Padre vostro amorevole e non come Satan, cosa che sarà decisamente il caso se non abbandonate la vostra falsa comprensione della dannazione eterna, e considerate quest’ultima secondo gli insegnamenti teosofici-cristiani, come vera e giusta.

15. Con questo è rimossa la quarta contraddizione tra la Nuova Chiesa swedenborghiana e la Teosofia cristiana. Infatti, finché l'uomo vive secondo i suoi peccati, egli non potrà certamente giungere dall’eterna dannazione a Dio, al Padre che è nel Cielo, ma se comincia a soffocare e a sopprimere i suoi vizi, le sue passioni e depravazioni, allora si allontanerà dall'inferno e si avvicinerà al Cielo, e quando sarà maturo per il Cielo, ci entrerà anche lui, e col tempo anche nel Cielo dei figli, al Padre Gesù.

16. L’uno o l’altro troverà comunque da ridire così: “Se in anticipo Dio sapeva dall'eternità cosa ne sarebbe stato di un uomo reincarnato, perché lo fa reincarnare lì (ovvero entrare di nuovo nella carne come uomo), dove si guasta e diventa nuovamente un diavolo?”. Io controbatto l’obiezione con il fatto che ho compassione dell’uomo e gli concedo un po' di riposo sulla Terra. Una buona volta troverà il giusto.

17. Le prove del fatto che Swedenborg, riguardo all’eterna dannazione, abbia visto le immagini della propria immaginazione che lui stesso ha creato, vi stanno chiaramente davanti nelle immagini fantasiose del professor Lucian von Pusch; come anche la visione del Mio servitore Schumi (cap. 6) ve lo dimostra.

18. D'altra parte i vostri veri sogni nei quali incontrate le anime dei viventi e le persone defunte, sono la più grande contraddizione con l'insegnamento di Swedenborg.

19. Mediante i chiaroveggenti o i sonnambuli potete vedere ogni spirito, se è in Cielo, in paradiso o all'inferno, se lo chiamate. Per vero, sotto la Terra il terzo, come inferno, è il più maligno, ma come prova lascio salire anche questi spiriti maligni, se dovesse trattarsi di darvi delle prove. Il secondo inferno si trova sulla Terra, e sono questi spiriti che vi causano brutti sogni. Il primo inferno invece è nella regione delle nuvole.

 

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Cap. 11

Sul Giudizio universale e la resurrezione della carne

1. Il giudizio universale inizia non appena l’uomo muore; ve lo dice Pietro nella lettera agli Ebrei (9,27): «All’uomo è stabilito di morire una volta sola, dopo però subito un giudizio».

2. Sulla resurrezione della carne Paolo scrive: «Questo però io dico, fratelli, che né la carne né il sangue possono ereditare il regno di Dio, e che il corruttibile (ovvero il corpo di carne) non parteciperà all'incorruttibilità. Improvvisamente, in un attimo, al suono dell'ultima tromba, (che è l'ultima esalazione della morte del corpo terreno) i morti vengono resuscitati incorruttibili (perché non carnalmente terreno, ma animicamente spirituale), poiché qui la trasformazione si svolge in modo che l’uomo diventi uno spirito» (1°Cor. 15,50-57)

3. La risurrezione della carne non è quindi in nessun caso la resurrezione di un corpo terreno materiale, poiché ciò sarebbe d’impedimento all’anima di andare fulminea qui e là; piuttosto, questa resurrezione sono le opere buone o cattive operate nel corpo di carne terreno contro Dio e contro il prossimo, queste formano poi la veste spirituale dell'anima del defunto. Perciò si dice: «Ciò che seminate qui, lo raccoglierete di là; poiché le vostre opere vi vengono dietro!» (Gal. cap.6).

4. Il sonno dell'anima del defunto fino alla resurrezione col Giudizio Universale, è un’opinione completamente sbagliata. Il profeta Isaia (Is. 14,9-11) dice che i defunti vivono nell'inferno e si muovono altrettanto come quelli che per il mondo si sono addormentati serenamente in Cristo. Luca (Lc. 16,31) vi riferisce di una lunga conversazione tra il ricco crapulone che si trova all'inferno e il povero Lazzaro che è nel Cielo.

5. Gli angeli si reclutano dagli uomini che hanno vissuto e operato sulla Terra secondo il Mio santo Insegnamento. Le prove di ciò ve le fornisce Samuel, il giudice d'Israele, che salì dal limbo come un dio e parlò a Saul; il defunto Azaria scese sulla Terra come l'arcangelo Raphael e guidò il figlio di Tobia; Mosè ed Elia apparvero sul monte Tabor e parlarono con Me, poi apparvero dopo la Mia ascensione e parlarono agli apostoli; l’arcangelo Gabriel (che una volta era il patriarca Jared) portò il messaggio a Maria. Voi sapete certamente che Enoc ed Elia furono accolti viventi nel Cielo, quindi non c'è da nessuna parte una prova del sonno dell'anima del defunto. La morte è la vita peccaminosa degli uomini; il sonno mortale è invece il peccaminoso perseverare nei vizi e nelle passioni infernali.

 

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Cap. 12

L’insegnamento di Swedenborg da correggere e quello giusto della Teosofia cristiana

1. Miei cari figli! Il tempo di radunare il Mio gregge si sta avvicinando sempre di più, perciò ho cominciato a portare più vicino anzitutto la Teosofia Cristiana con l’affine "Nuova Chiesa" swedenborghiana e, con qualche intuizione e buona volontà, riunirle in un (unico) gregge, dove poi i due libri ripuliti, dopo aver eliminato le contraddizioni inserite per errore, potranno essere usati insieme.

2. Tuttavia questo è un compito difficile, perché gli swedenborghiani credono che Swedenborg sia infallibile nel suo insegnamento, il che però non è decisamente il caso. Perciò Io, Gesù stesso, devo illuminare le contraddizioni come immotivate e quindi creare unità nella concezione religiosa. Iniziamo con la creazione del mondo e la creazione di Adamo ed Eva, cosa che presso i swedenborghiani è intesa del tutto falsamente e quindi viene negata come se ciò non avesse mai avuto luogo.

3. La creazione del mondo vi mostra un caos di oggetti oscuri, i quali mostrano il più basso e così in linea ascendente anche il più basso in luce e in bellezza. Tanto gli swedenborghiani, quanto i teosofi cristiani sanno tuttavia che Dio è un Essere che afferra l'intera infinità, anzi che l'intera Creazione è stata presa da Lui e resa manifesta, perché l'intero Universo Mi rappresenta come Dio.

4. Ora affermo che Io solo sono Santo, cioè infallibile e puro come il cristallo (Ap. 15,4; Mt. 19,17)! Inoltre si dice che ero, sono e sarò immutabilmente Lo stesso dall'eternità. Ma se questa è la piena verità, come avrei potuto Io, il Puro come il cristallo e come il supremo Fuoco elettrico della Luce di Dio, prendere da Me tale caos di sudiciume, bruttura e fango?

5. Devo forse mascherarMi dinanzi a voi? Devo giocare a fare il bugiardo dinanzi a voi in modo da avere una più grande idea della Mia magnificenza? O voi, pigri pensatori, voi che non potrei mai immergere per un'ora nella Mia figura splendente e farvi riflettere sul fatto che Dio, se è vero ciò che si dice di Lui, non avrebbe mai potuto prendere da Sé e far apparire un tale tenebroso mondo pieno di sudiciume e contraddizioni contro la Sua suprema Santità! Può una grande fiamma elettrica con la sua luce bianco bluastra incandescente, essere allo stesso tempo, l’oscura Terra del vostro mondo creato? Riuscite a pensare a Me con un'intelligenza così bassa da considerarMi sommamente Santo e, allo stesso tempo, fango di strada? E tuttavia voi credete che la vostra Terra è stata presa e creata da Me. – Potevo Io, che sono la suprema Luce elettrica spirituale dell'Universo, aver preso da Me un tale sudiciume? Pensate all’eternità, e tuttavia non sarete mai in grado confutare di un pelo le altissime contraddizioni tra la vostra falsa dottrina, e l’opinione dell'eterna Verità della Santità divina!

6. Ma se questa è una verità divina che nessuno Mi può contestare e negare, perché si accusano di eresia i Miei libri teosofici-cristiani dettati da Me stesso, Gesù Cristo, vostro Dio e Creatore, a Lorber, a Mayerhofer, a Ladner e a Schumi, ecc. e li si dichiara per bugie e inganni degli spiriti menzogneri infernali, come dimostrano le dichiarazioni stampate e supposte dei rappresentanti della Nuova Chiesa swedenborghiana?

7. CredeteMi: l’insegnamento su Satana, sulla creazione del mondo, sulla vera creazione spirituale e materiale di Adamo ed Eva ecc. è pura realtà e verità come le riferiscono i libri teosofici-cristiani dettati da Me stesso; le relazioni di Swedenborg, invece, non sono realtà, ma solo una rispondenza spirituale e celeste di verità terrene come si adattava agli angeli della sapienza e dell’amore ai tempi di Swedenborg.

8. Se non ci si fosse tenuti così fortemente alla lettera morta dell’insegnamento di Swedenborg, si sarebbe scoperto già molto tempo fa questa verità, poiché Swedenborg dice perfino che Io creo gli spiriti così, cioè trasferisco negli stessi, caratteristiche, virtù e punti di vista, di cui hanno bisogno per un rispettivo soggiorno in una sfera; quindi a Swedenborg ogni angelo ha detto ciò che questi aveva capito fino a quel tempo.

9. Devo Io, essere uno spirito bugiardo perché i Miei angeli hanno dato i loro punti di vista e conoscenza come furono versati nella loro sfera da Me, loro Padre e Dio Gesù, prima del 1772? Leggete i vostri libri più a fondo e poi venite da Me, dal vostro Dio e Padre Gesù con preghiere, e chiedeteMi con la più profonda umiltà l'illuminazione se i libri cristiano-teosofici provengono da Me o dagli spiriti dell'inferno, per i quali sono stato dichiarato pubblicamente!

10. Perché voi stessi giudicate? Perché non volete umiliarvi dinanzi a Me e inginocchiarvi per chiederMi chiarimenti finché non vi saranno dati? Perché, senza conoscere i libri teosofici-cristiani nella loro essenza spirituale d’amore, dichiarate Me, Gesù, l'autore di questi libri, per uno spirito bugiardo? Questo rende la dottrina swedenborghiana, né la sola che rende beati, né infallibile!

11. Vi domando: se Io, Gesù Cristo, vostro Dio e Padre stesso non fossi l'autore dei libri teosofici-cristiani, come potrei, quale presunto spirito menzognero, indirizzarvi a Dio Gesù Jehova attraverso la preghiera per illuminazione e risposta? E se Io fossi veramente un infernale spirito menzognero, che qui vi dà questo consiglio, non dovrebbe venire alla luce del giorno la verità, direttamente tramite l'illuminazione dall'alto?

12. Se gli infernali spiriti bugiardi fossero gli autori dei libri teosofici-cristiani, allora si smaschererebbero come satani; come potrebbero inviare a Me, quale Dio Gesù Jehovah Zebaoth, delle domande per accertare la verità? Contemplate questa verità una buona volta nella vera luce spirituale!

13. Io ho risposto come Padre amorevole alla vostra tenebrosa diffamazione delle Mie sante parole, perché non posso fare diversamente con quei giudici distratti che osano trascinare nel fango la Mia santa Persona, se voglio salvarli dall'inferno.

14. Voglio inviarvi Luce dall'alto, ma solo allora, quando avrete amore e zelo per la verità e verrete da Me pregando per chiarimento e luce nella disinteressata profonda umiltà; ma finché siete dell’opinione espressa sopra, che l'insegnamento di Swedenborg sia infallibile e unicamente nel quale c’è salvezza, non posso darvi nessuna risposta, perché ve la date voi stessi prima!

 

*

15. Ora passo a un secondo chiarimento: – Le spiegazioni spirituali di Swedenborg sono per la maggior parte corrette, ma pesanti da esprimere; le Mie sono perlopiù le stesse, ma esposte molto più pure, concise e in modo più comprensibile, un fatto che si può osservare ai nostri giorni nei media che ricevono i loro messaggi da spiriti celesti elevati; essi dicono che gli spiriti non possono esprimersi così facilmente nel linguaggio umano, perciò anche i loro messaggi sono più difficili da comprendere. Qui sorge la domanda: "È possibile che degli spiriti infernali menzogneri siano molto più assennati e più eloquenti degli spiriti celesti, con i quali Swedenborg frequentava?"

16. Nei libri della Teosofia cristiana Io parlo nella lingua come la comprendono e la parlano gli uomini, ma a modo Mio come Dio dell'Amore e della Sapienza, mentre i libri di Swedenborg sono scritti nella lingua della Sapienza. e perciò sono molto noiosi da leggere. L’insegnamento swedenborghiano consiste nella versione che gli angeli conoscevano secondo le loro sfere fino all'anno 1772; l'insegnamento teosofico-cristiano è molto più elevato,  considerato che da Me sono state fatte nuove grandi Rivelazioni. Oggi anche gli spiriti celesti dettano solo lo stesso insegnamento come lo presentano i libri teosofici-cristiani, perché anche gli spiriti hanno ricevuto lo stesso insegnamento.

17 I trattati di Swedenborg hanno un alto insegnamento, ma con una tripla differenza: Swedenborg in alcuni insegnamenti è del tutto materiale, letteralmente cattolico-romano e protestante, perché egli scrisse dalla propria sapienza e conoscenza; in altri nega tutta l’importanza storica della Bibbia ed è sospeso tra gli spiriti della sapienza e gli spiriti dell’amore, i cui insegnamenti altamente spirituali hanno valore solo quando la verità gli è stata rivelata, com’è giusto che sia dal punto di vista terreno; in terzo luogo fa emergere evidenti contraddizioni, dove l'insegnamento non è né materialmente né spiritualmente corretto.

18. I libri swedenborghiani devono quindi essere letti solo quando si ha assorbito in sé profondamente i libri teosofici-cristiani dettati da Me, affinché non si incespichi nella Verità, ma piuttosto, che si sappia separare il grano dalla pula, come si deve intendere la parola materiale e come quella spirituale. Amen!

 

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Cap. 13

La verità su Adamo ed Eva

Ciò che Swedenborg ha detto su Adamo ed Eva è in contraddizione con i resoconti di Mosè, perciò, se esaminate con calma la questione, vi deve saltare agli occhi questo: o è falsamente informato Mosè, oppure Swedenborg! E voi credete che Io, invece di darvi questa importantissima notizia sull'origine del genere umano, avrei fatto riferire a Mosè notizie false di quando ho messo i Miei figli nel mondo? Se Mosè avesse riportato tali bugie nella Bibbia fin dall’inizio, cosa potreste ritenere degli altri resoconti di Mosè? Sarebbero panzane, fantasie di Mosè, ma non rivelazioni divine. Così parlo Io, Jehova in Gesù, a voi! Svegliatevi dallo stordimento e credete a Me, al Padre vostro Gesù!

 

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Cap. 14

Il senso del peccato originale

1. Il peccato originale è quel peccato che i vostri progenitori Adamo ed Eva hanno commesso un giorno nel Paradiso contro la Legge divina della castità e di cui Mosè parla nel terzo capitolo del primo libro chiamato "Genesi". Il significato spirituale di questo capitolo tradotto nel vostro linguaggio odierno suona così:

2. L'egoismo di Eva era più astuto di tutti i vizi in lei, vizi che Jehova permise sorgessero in Eva, e lei disse nella sua concupiscenza d'amore: «Oh, doveva dunque Dio aver detto effettivamente: voi non dovete mangiare di ogni specie di grazie di Adamo

3. A questo punto l'amore parlò nel suo egoismo: «Noi due ci accarezzeremo a piacimento!».

4. «Nondimeno, non vi è permesso godere l'amore sessuale», disse Dio, «non vi dovete dedicare al godimento sessuale, anzi, non toccatevi neanche lì, in modo che non cadiate nella morte spirituale, ovvero nel peccato».

5. Allora il bramoso egoismo dell'amore disse: «Noi due certamente non commetteremo nessun peccato per questo, ma Dio sa che il giorno in cui noi due ci daremo al godimento dell'amore, genereremo come Dio e saremo creativi come Dio stesso, e percepiremo ciò che è il buono dell’amore (divino) e conosceremo cos’è il male (l’amore animalesco)».

6. E l'amore di Eva nella sua cupidigia bramò soddisfarsi in Adamo, e lei lo attirò con la discussione per fare e per godere ciò che la voglia e la vita danno, e quindi lei godette in sé, col suo uomo, del frutto proibito.

7. E allora si accorsero che dalla Santità divina si erano messi nel tratto caratteristico animale, il che li profanava; ma si lusingarono con la falsa sapienza di aver creato qualcosa di divino, per mezzo del quale erano in grado di risponderne davanti a Dio.

8. Allora udirono come rimprovero la voce di Dio Jehova in loro, poiché il loro amore per Me era scemato a causa dell'amore carnale.

9 E Adamo si nascose in sagge discussioni insieme alla sua donna davanti al Mio volto, quale loro Padre, su meta e scopo della loro creazione sessuale.

10. Ed Io, Dio Jehova (ovvero il Padre), dissi ad Adamo: «Perché ti sei allontanato dal Mio Ordine

11. E Adamo rispose: «Ho sentito in me la Tua voce di rimprovero, e perciò ho avuto paura, poiché dalla Tua Santità sono passato all'animalesco; ecco perché ho fatto sagge scusanti discussioni».

12. Ed Io Jehova dissi ad Adamo: «Chi ti ha detto che devi passare dalla santità dell'Amore divino alla sapienza sensuale? Non hai goduto l'amore sessuale, di cui ti ho proibito di godere?»

13. Allora Adamo disse: «La donna che mi hai messo accanto mi ha dato del suo albero da godere, e con ciò mi ha sedotto per goderne insieme».

14. Allora Io, Jehova, dissi a Eva: «Perché hai fatto questo?» – Ed Eva rispose: «L'egoismo voluttuoso mi ha sedotta e così ho mangiato dall’albero della vita».

15. Allora Io, Jehova, dissi alla bramosa Eva: «Eva, poiché hai fatto questo, (ti do il comandamento:) tu dovrai essere separata da tutto il bestiale e da tutte le voglie dell’uomo, (ovvero, d’ora in poi non dovrai praticare più nessuna impudicizia), dovrai vivere col nutrimento terreno e mangiare i frutti della terra tutti i giorni della tua vita[8].

16. Metterò inimicizia tra te, serpente (ovvero "egoismo") e la donna (di nome "amore del prossimo") e tra il tuo seme e il seme di lei. E il seme (dell'amore del prossimo) schiaccerà a te la testa (al tuo egoismo) e tu (egoismo) lo pungerai (il seme dell’amore del prossimo come redentore in Cristo) al calcagno (ai senza cuore dell'umanità)».

17. Ed ora, Io, Jehova, dissi a Eva: «Ti causerò molto dolore nella tua gravidanza; dovrai partorire i figli con sofferenze; e il tuo desiderio dovrà essere per tuo marito; ed egli sarà il tuo signore».

18. E ad Adamo dissi: «Poiché hai obbedito alla persuasione di tua moglie ed hai mangiato il frutto del suo albero, di cui ti avevo comandato e detto: non ne dovrai mangiare, perché il terreno coltivato non era benedetto per amor tuo, dovrai nutrirti di preoccupazioni e lagnanze per il resto della tua vita. Dovrà portarti cibo materiale difficile da digerire; e dovrai mangiare frutti della terra. Nel sudore del tuo volto mangerai il tuo pane, finché ritornerai alla terra dalla quale sei stato tratto, poiché sei proveniente dalla terra e alla terra ritornerai».

19. 21 E Adamo chiamò sua moglie Heva (Havah) la "vivificante" perché divenne la madre di tutti i viventi.

20 Ed Io, Jehova Dio, tolsi ad Adamo ed Eva le grandi grazie della Divinità. In cambio li accolsi di nuovo nella grazia e li resi normali uomini di carne. (ciò è un rivestimento fisico, ma non da intendere che si fecero “giacche di pelli", poiché rimasero nudi come prima – [Gn. 3,21]).

21. Allora più tardi parlò la Sapienza in Dio, chiamato “Figlio di Dio”: «Ecco, l'uomo è diventato sapiente come Me, così che conosce ciò che è Divino e ciò che è animalesco. Ma d’ora in poi è escluso dalla figliolanza di Dio» (Gen. 3,22).

22. Adamo perse i doni e le grazie spirituali, fu espulso dal paradiso nella ridente regione al fiume Jabok, dalle parti di Betlemme, e dovette vivere dei frutti degli alberi e del campo, come fu denominata la terra coltivata.

23. Così feci Io, Jehova, con Adamo, abbassandolo dalla condizione divina di figlio di Jehova mediante la confisca di tutti i vantaggi e i doni divini, a uomo carnale, e gli fu resa impossibile la via per la figliolanza di Dio, poiché proprio questa era la condizione animica celestiale di Adamo prima del peccato.

24. Questo è dunque il senso materiale di questo terzo capitolo del primo libro di Mosè, poiché volli santificare (ovvero purificare) Adamo ed Eva mediante l'obbediente astinenza, fino a quando non fosse giunto il momento, mediante l'amore spirituale di entrambi, di risvegliare un frutto spirituale benedetto e senza peccato, proprio come risvegliai il corpo carnale di Gesù in Maria.

 

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Cap. 15

La figliolanza perduta riacquistata da Cristo con la redenzione sulla croce

1. Dopo che Adamo ed Eva peccarono, dalla Sapienza fu emanata la sentenza: “Dal momento che in Adamo tutti gli uomini hanno peccato nello spirito, allora anche ognuno per se stesso dovrà riguadagnare con la sofferenza e la morte sulla croce la figliolanza perduta, per aver disubbidito al comandamento di Dio". Considerato che l’Amore in Dio che si chiama “Padre” non accettò questo verdetto, allora la Sapienza in Cristo dovette adempiere questa sentenza e liberarvi da tale morte dolorosa, morte che era stata posta come espiazione del peccato originale. Ecco perché poi ad Adamo fu promesso subito la cosa più bella, il Mediatore nel Messia.

2. Non si può ignorare né dimenticare il fatto che ai progenitori la legge della castità fu data come obbligo; invece, il sesto comandamento ("Non commettere adulterio") del Sinai è solo una legge del dovere, quindi non data con l'irrevocabile rigore della punizione, ma viene perdonato se si adempiono le relative richieste di Dio agli uomini.

3. Solo quando si conosce questa rivelazione di Dio si possono comprendere le parole mistiche del Nuovo Testamento. «In Cristo, Dio ha riconciliato il mondo con Se stesso, imputando non più agli uomini i loro peccati (del Vecchio Testamento) e ci ha trasmesso la dottrina della riconciliazione» (2° Cor. 5,18-19).

4. Io qui devo comunicarvi che Paolo ha ricevuto certamente questo insegnamento da Me, come anche quello nella 'Lettera ai Romani', solo che lo ha compreso erroneamente, e quindi da lui provengono le molte dottrine contraddittorie sull’insegnamento della giustificazione, le quali portano tutte verso il basso, e non verso l'alto.

5. Pietro dice nella 'Lettera agli Ebrei' 9,12: «Cristo è apparso con il proprio sangue nella piena età del mondo ed è entrato nel Santo dei Santi, e con il sacrificio del Suo corpo per i peccati del mondo ci ha purificati una volta per tutte portandoci in eterno la redenzione».

6. Perché e per che cosa Io ho fatto questo ed ho portato la redenzione, lo riferisce Pietro proprio nello stesso versetto 15, dicendo: «Cristo è perciò mediatore di una nuova alleanza, cioè della seconda alleanza, affinché con la redenzione dalle trasgressioni della prima alleanza avvenuta mediante la morte di Cristo in croce, i chiamati (gli eletti del Vecchio Testamento, vale a dire i patriarchi, i profeti e gli uomini pii) ottengano la promessa eterna eredità (la figliolanza di Dio, perduta a causa del peccato commesso nello spirito dei progenitori)».

7. La realtà è che non c'è più nessun peccato originale nel mondo e quindi neanche più un limbo, dove i patriarchi del Vecchio Testamento, i profeti e gli uomini pii aspettavano il Salvatore, poiché Io, il Redentore ardentemente e lungamente atteso, son andato al Golgota, li ho condotti a casa nella Mia santa casa paterna e, con ciò, ho fondato la Nuova Gerusalemme.

8. Con questa chiara affermazione che riguarda la trasgressione del primo Patto, si nega apertamente e definitivamente che l'espiazione o la redenzione sarebbe avvenuta anche per il secondo Patto, cioè per i peccati che gli uomini hanno commesso in questo secondo Patto, che inizia dopo la morte in croce. Dalla morte in croce ogni uomo è responsabile dei suoi peccati.

9. Io dissi, secondo Matteo 11,12: «Il Regno dei Cieli richiede violenza e i violenti se lo strappano a sé» (reprimendo ed eliminando le loro peccaminose inclinazioni, voglie, desideri e passioni). La fede tuttavia non è nessuna violenza, bensì una semplice virtù.

10. Pietro nella Lettera agli Ebrei 10,26 dice: «Se pecchiamo volontariamente (cioè senza riguardi verso Dio e il prossimo) dopo che siamo giunti alla conoscenza della verità (che non si deve peccare), non abbiamo più nessun altro sacrificio di Cristo per i peccati» (commessi da noi dopo la morte di Cristo ma dobbiamo eliminarli con il pentimento, con l’ammenda e la penitenza davanti a Dio e all'uomo stesso).

11. Matteo 10,38 riferisce: «Gesù disse: “Chi non prende su di sé la sua croce e Mi segue, non è degno di Me».

12. Io, Gesù, (secondo Ebrei 9,15) ho portato la croce per il peccato originale e per quelli commessi successivamente, cioè peccati commessi fino alla crocifissione; quindi da questi riferimenti è evidente che voi stessi dovete portare la croce per i peccati che avete commesso dopo la Mia morte sulla croce, e questo significa che dovete far penitenza per questi peccati.

13. Per interpretare e insegnare la Bibbia ci vuole il dono della parola profetica interiore, con la quale si è in rapporto direttamente con Dio, e così si parla e si riceve da Me le spiegazioni delle Sacre Scritture. Questo è un dono apostolico, è l'unzione per il profeta. Se non si ha questo dono, si interpreta la morte dell'anima con il senso letterale, perché mancante dello spirito dell’unzione che anima il tutto.

14. Nelle dimostrazioni presentate, scorgerete e sperimenterete che per mezzo di Mosè, per la redenzione di Adamo, venne promesso il Salvatore per il suo e per nessun altro peccato della grossolana mancanza di osservare il comandamento divino contro l’impudicizia, che la Santità in Dio o 'Sapienza di Dio' denominata Gesù Cristo, diede ai progenitori. Perciò ogni altra interpretazione delle Scritture è sbagliata, sia proveniente da Paolo, da Lutero o da Swedenborg.

15. È certo che neanche i Miei discepoli conoscevano il Mio Insegnamento così a fondo com’è spiegato al giorno d'oggi nei libri teosofici-cristiani; anzi, molti misteri non erano ancora stati resi accessibili a loro. Da questo, le loro false conclusioni e dichiarazioni nel Nuovo Testamento. Perciò vi consiglio, come Padre amorevole: seguiteMi con gratitudine per l'eccezionale Atto d'amore che ho suggellato per voi sul Golgota!

 

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Cap. 16

La Redenzione sulla croce secondo Swedenborg

1. Swedenborg scrive nel suo libro “La vera religione cristiana” al vol. 1, cap. 115: «La Redenzione era una soggiogazione degl’inferni e un ordinamento dei Cieli, e mediante questa una preparazione per una Nuova Chiesa spirituale». Proprio lì nel n. 126, egli dice: «La passione sulla croce è stata l’ultima tentazione che il Signore ha sopportato, come il più grande Profeta, ed è stato il mezzo per la glorificazione del Suo umano, cioè per l’unione col Divino del Padre Suo, e non già la Redenzione». – Ancora nello stesso testo il 132 dice: «La credenza che la passione della croce sia stata la Redenzione, è stato un errore fondamentale della Chiesa; e che questo errore, aggiunto all’errore sulle tre Persone divine ab eterno, ha talmente pervertito tutta la Chiesa, che in essa non rimane più nulla di spirituale». – Al n. 126 viene spiegato così: «L’unificazione dell’umano di Gesù con il divino del Padre Suo fu stabilita interamente con la passione sulla Croce, poiché questa passione fu l’ultima tentazione alla quale il Signore si sottopose nel mondo, e la congiunzione si fa per le tentazioni. Infatti, nelle tentazioni l’uomo è in apparenza abbandonato a se stesso, sebbene non sia abbandonato, per il fatto che allora Dio è più che presente nell’intimo dell’uomo e lo sostiene; perciò, quando qualcuno vince la tentazione, si congiunge intimamente con Dio, e il Signore allora si unì intimamente a Dio, Padre Suo. Che il Signore nella passione della croce fosse abbandonato a Se stesso, risulta chiaro da questa Sua esclamazione sulla croce: “Dio Mio, Dio Mio, perché Mi hai abbandonato?”».

2. Queste spiegazioni, e ancora parecchie non chiare e contraddittorie sulla Mia sofferenza e la Redenzione sulla croce, si leggono nel libro di Swedenborg “La vera religione cristiana”. Che Swedenborg – senza saperlo lui stesso – abbia portato vicino la Verità, è un dato di fatto innegabile, ma che nel contempo abbia pubblicato degli errori in mezzo a questi come nel libro “La vera religione cristiana”, si lascia facilmente mettere dinanzi agli occhi.

3. Swedenborg ha così rilasciato a Me, a Dio, un certificato di povertà e di impotenza verso la Mia Onnipotenza, dicendo che ho dovuto gustare a fondo la sofferenza della Redenzione, per soggiogare gli inferni e ordinare i Cieli!

4. Io, tuttavia, sono il Dio onnipotente, davanti al cui Suo più lieve cenno tremano tutte le fondamenta dell’infinità! – Gli inferni consistono di diavoli, e questi provengono da uomini diventati cattivi, mentre Io sono la Vita nell’universo, perciò posso ritirare la Mia vita data agli uomini diventati diavoli quando voglio, e la loro carne e l’anima diventano all’istante cadaveri morti. – Gli uomini, rispetto alla Mia infinita Potenza, Forza e Grandezza, sono come atomi della Mia Creazione, i quali diventano potenti solo attraverso il Mio Spirito dimorante in loro. Perciò Io, come il Dio onnisciente e onnipotente, posso fare con loro quello che voglio, e in tal modo non avrei avuto bisogno di prendere sulle Mie spalle una sofferenza così indicibilmente dolorosa subendo per loro la morte straziante al palo della vergogna. Con la Mia morte, nemmeno un singolo diavolo dell’inferno si è convertito. – Io non sarei onnisciente e né ragionevole se avessi offerto un tale immenso sacrificio per nulla e verso nulla. – Ed ho tanto poco bisogno di soffrire per ordinare i Cieli, come se un sovrano si dovesse martirizzare in una maniera tormentosa prima di poter dare al suo Stato delle leggi ragionevoli e, in tal modo, metterlo in ordine!

5. Secondo il capitolo 126 (di Swedenborg), la Mia sofferenza non sarebbe una Redenzione dal peccato primordiale, bensì Io, l’infinita e somma santa Sapienza di Dio, dovetti soffrire per poterMi riunire con il Divino del Padre Mio attraverso la tentazione del Mio corpo carnale e mediante la sua glorificazione! Questa dichiarazione è il secondo certificato di povertà sulla Mia divina Onnipotenza e Magnificenza! (Gv. 17,5)

6. Il terzo certificato di povertà Mi viene rilasciato perché al tempo di Swedenborg non era ancora noto il perché esclamai sulla croce: “Dio Mio, Dio Mio! Perché Mio hai abbandonato?”, avendo Swedenborg, a causa di questa esclamazione, separato la Mia Anima – che è la Sapienza di Dio-Padre – e presentato Me come un Essere abbandonato; – mentre già Paolo disse: “Cristo è la Sapienza e la Potenza di Dio” (1° Cor. 1,24). Entrambi, uniti con il Padre, ovvero uniti con l’Amore in Dio, sono invece la Luce divina-spirituale e Onnipotenza nell’Universo, i quali si trovano nella caratteristica del magnetismo e dell’elettricità, cosa che Swedenborg non sapeva[9], perciò non fu la Chiesa cristiana a sbagliarsi sul vero motivo della Mia sofferenza, ma Swedenborg.

7. Dagli errori di Swedenborg menzionati, sono sorti ancora molti altri errori secondari, che però non intendo trattare qui, ma richiamare l’attenzione dei swedenborghiani alle Mie rivelazioni nei libri teosofici-cristiani, su dove si trova la verità del perché questo e del perché quello.

 

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Cap. 17

Una parola paterna su Swedenborg

1. La spiegazione di Swedenborg sull’origine della sua opera dà inizio alla discordia tra i seguaci della Teosofia cristiana, Teosofia che Io, il Padre vostro Gesù stesso, ho dato tramite Lorber, Mayerhofer, Schumi ed altri e ai swedenborghiani, mentre alcuni rappresentanti della “Nuova Chiesa swedenborghiana" descrivono le opere di Swedenborg come dirette rivelazioni di Dio secondo la 1° Lettera ai Corinzi cap. 12 e 14, ma rappresentano e rigettano gli scritti dei Miei sopracitati medium scrivani come prodotti spiritistici. Infatti, secondo la loro falsa supposizione, sono mere menzogne ed inganno degli spiriti menzogneri, poiché secondo l’affermazione inconsapevole di Swedenborg, egli avrebbe ricevuto tutti gli insegnamenti della Nuova Chiesa da Me stesso, Gesù, e quando lesse la Parola nella Sacra Scrittura attraverso l’illuminazione interiore per la comprensione della stessa, credette fermamente che fosse così.

2. Poiché quest’affermazione è del tutto sbagliata ed erronea, che invece di unità semina e fomenta solo discordia, dal momento che gli swedenborghiani si basano sulle spiegazioni date loro da Swedenborg credendo che solo i suoi scritti siano veramente provenienti da Me, ma rigettano gli scritti che effettivamente sono dei Miei media-scrivani, – sono indotto a dire, in seguito al chiarimento del tutto giusto che ho dato nello Scritto teosofico-cristiano n. 64 (“La giustificazione davanti a Dio”), ma da parte swedenborghiana contestato, la Verità nella corrispondente illuminazione con dati di fatto, al fine di eliminare il disaccordo finora esistente che è sorto attraverso l’errata opinione del fatto.

3. Vi è noto che lo Spirito di Dio dimora in ogni uomo; se ora l’uomo si conforma a tutte le richieste che gli sono poste dagli Insegnamenti e Comandamenti di Dio, allora non esiste più nessun impedimento che Io stesso parli attraverso l’uomo; e poiché Io, Gesù stesso, come Spirito di Dio, sono nell’uomo, allora vi sarà certamente chiaro e lampante che il Mio linguaggio è in grado di procurare con espressioni brevi, precise, chiare ed amorevoli, ciò che voglio dire. Dettare così chiaramente in breve e concisamente come detto Io, sono in grado di farlo solo gli altissimi spiriti del terzo Cielo o del Cielo supremo. Agli altri spiriti celesti superiori questo è impossibile senza previo esercizio, perché tra di loro hanno il linguaggio dei simboli o delle rispondenze, come anche l’anima umana parla nella sua vita onirica, e perciò non sapete interpretare il senso dei sogni.

4. Quei rappresentanti della “Nuova Chiesa swedenborghiana", i quali credono che la Teosofia cristiana sia di provenienza spiritistica, devono tener conto che la letteratura spiritistica cela in sé molti errori e degradazioni di Cristo, – poiché i medium scrivani delle sedute spiritiche sono strumenti meccanici nella mano di spiriti che hanno bisogno del fluido vitale umano per scrivere con la mano del medium; mentre i Miei medium-scrivani ascoltano solamente ciò che viene dettato salendo dall’interiore, ed annotano quello che sentono, (in tal modo anche i profeti ricevettero un giorno la Mia Parola, come dice Swedenborg stesso: H.G. 5121-, leggi n. 50 degli scritti teosofici-cristiano)[10], perché in primo luogo Io non mischio la Mia suprema Santità con l’empio fluido umano, e in secondo luogo non ho bisogno – come Dio – di nessun aiuto dagli uomini, ma al contrario, ogni Forza e Potenza procede solo da Me! – E anche se si dice che anch’Io scrivo personalmente tramite la mano del medium, è altrettanto falso, perché proveniente dall’opinione e immaginazione del medium, oppure dalla menzogna di spiriti, come quell’affermazione di Swedenborg che su tutto ciò che è il senso spirituale del testo biblico, lui ha ricevuto l’illuminazione unicamente da Me. – Il fatto, secondo verità, è il seguente:

5. L’illuminazione interiore in Swedenborg non era la stessa come lo è nei Miei stessi medium-scrivani, i quali, o sentivano la Mia Parola come un uomo che parla nel pensiero, oppure ad alta voce quando viene su dal cuore, quando sono chiaro-udenti. Con Swedenborg la faccenda della sua illuminazione interiore è questa: l’anima di Swedenborg ascoltava, durante la lettura della Bibbia, ciò che diceva l’angelo sul senso spirituale dei versetti biblici letti, cioè egli riversava spiritualmente in essa o dettava ispirando, e questa interpretazione lasciava sorgere all’intelletto esteriore di Swedenborg come un’illuminazione spirituale che lui comprendeva e riteneva per una divina illuminazione. Swedenborg era, in verità, un chiaro-veggente, solo che l’essere chiaro-veggente e chiaro-udente appariva solo di quando in quando, quando Io lo consideravo bene secondo la Mia intenzione divina, e perciò non sempre era esistente.

6. L’illuminazione di Swedenborg sorse in seguito alla suggestione o ispirazione, cosa che agli spiritisti è ben noto che un oratore viene spesso influenzato da un’intelligenza spirituale che sta dietro di lui, la quale dice all’oratore, in modo subliminale le parole, e costui riceve allo stesso modo, come era il caso con Swedenborg, come un’ispirazione spirituale, senza che ne sappiano qualcosa né la ragione né l’intelletto esteriori. E perciò l’oratore crede che esterni da se stesso ciò che esprime, come Swedenborg che attraverso l’illuminazione credeva venisse come da Me, mentre era solo un angelo del secondo Cielo (molti angeli del secondo Cielo sono spiriti di Sapienza, ma ancora non molto progrediti come gli angeli del terzo Cielo, del Cielo dell’Amore o dei bambini, perciò non possiedono nemmeno le stesse alte conoscenze come gli angeli del Cielo dei bambini), cosicché, quando Swedenborg leggeva, ispirava alla sua anima la spiegazione del testo letto, e da ciò lui veniva illuminato e metteva giù per iscritto, secondo quell’illuminazione ispirata, il senso spirituale del testo biblico secondo la sua formazione.

7. Perciò la differenza tra Swedenborg che correggeva le sue spiegazioni finché la frase era pronta per la stampa, mentre i Miei medium scrivani quando ascoltano attentamente, scrivono subito e il testo è pronto per la stampa; per questo anche la grande differenza tra il linguaggio dei Miei medium-scrivani e quello degli scritti swedenborghiani: i Miei medium-scrivani hanno tutti lo stile del Mio modo espressivo, mentre Swedenborg non ha il Mio, ma il modo di esprimersi è suo. Perciò coloro che sono abituati al Mio modo espressivo non vogliono leggere gli scritti swedenborghiani, poiché per loro sono troppo estesi e troppo difficili da comprendere e preferiscono i Miei libri secondo Lorber, Mayerhofer, Ladner, Fassbender e Schumi, alle opere swedenborghiane, specialmente a causa del familiare modo espressivo.

8. Infine vi faccio notare che i libri che Io ho dettato dall’anno 1840 attraverso i Miei medium-scrivani, saranno i soli diffusi e usati generalmente nel futuro Regno dell’Amore, e non altri.

9. Se Swedenborg avesse ricevuto direttamente da Me i suoi chiarimenti, allora non avrei bisogno di combatterli in alcune frasi come errate e non vere, perché quello che proviene direttamente da Me è immancabilmente la Verità, e se qui e là capitano interferenze discordanti nelle Mie parole, allora queste fluiscono dall’opinione del medium. Ma non importa, – adesso accogliete la Verità che sta così chiara davanti a voi, essendo autentici gli Insegnamenti teosofici-cristiano, e non quelli swedenborghiani. – Leggete tutti i libri, prima di giudicare!

10. Miei cari figli, con questo chiarimento ho voluto dimostrarvi che Swedenborg ha afferrato e scritto alcune cose in modo sbagliato, ma se dovessi presentare qui tutto, questo sarebbe troppo, perché dovrei stancare gli altri Miei figli (stampato nel libro “Amore” 1904) con la lettura di tutte le correzioni degli errori swedenborghiani! – Vi è stato mostrato e anche detto che Swedenborg non era stato illuminato né istruito da Me, e poiché avete visto e compreso i suoi grandi errori, allora vi dico che se volete avere la Mia pura e autentica Dottrina, leggete i Miei libri, perché sono questi ad avere l’unico vero Insegnamento. Anche se non interessano subito, dato che siete molto fondati fortemente nei vostri errori, tuttavia Io vi voglio aiutare per la giusta comprensione, quando venite a Me chiedendo nelle questioni dubbiose. La Mia benedizione va’ a tutti coloro che sono di buona volontà. – Amen!

 


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Cap. 18

La Santa Trinità

1. Questa sussiste dall’Amore che si chiama “Padre”, dalla Parola o Sapienza che si chiama “Figlio”, e dalla Potenza che si chiama “Spirito Santo”.

2. Questa Trinità sussiste di un Dio in una sola Persona, Gesù Cristo, perché quello che Io, Jehova, ho profetizzato su Me stesso nel Vecchio Testamento, si è adempiuto nella Persona di Gesù Cristo. Le molte dimostrazioni per questa Verità sono nel Libro teosofico-cristiano: “Cristo e la Bibbia”, ovvero ‘dimostrazioni che non è mai esistito un altro Dio che Gesù Cristo’. Sotto questo aspetto hanno lo stesso insegnamento sia i teosofi cristiani come gli swedenborghiani.

 

 

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Ex cap. 19

(qui era pubblicato come cap. 19 un capitolo già presente

nel libro: "Trattato sull'anima" – "Prove dell'esistenza e della persistenza dell'anima dopo la morte",

che però non è attinente al tema con gli errori di Swedenborg)

 

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Cap. 20

Il ritorno di Cristo e il Giudizio universale

1. Miei cari figli, Swedenborg ha un insegnamento del tutto contrastante sul Mio ritorno e sul Giudizio universale. Considerate che le Profezie nel Vecchio e nel Nuovo Testamento sono state date per voi, per gli uomini, e non per il regno degli spiriti che non vi riguarda!

2. Dovete pensare in modo logico, dato che tutte queste profezie che trovate nella Bibbia sono date per la Terra. Quelle che si sono già adempiute si sono adempiute sulla Terra, e ciò che non si è ancora avverato si adempirà ancora più avanti. Le profezie sul Mio ritorno e sul Giudizio universale si riferiscono solo alla Terra, e non al regno degli spiriti!

 

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Cap. 21

Conclusione di Franz Schumi

Lo scopo di questo piccolo libro è di tendere all’unificazione ricercata dai swedenborghiani e dai teosofi, e desiderata dal Padre Gesù per l’unione delle opinioni sulla religione. L’illuminazione di alcuni errori e contraddizioni negli insegnamenti di Swedenborg offrono il chiarimento di come intendere alcune dottrine della fede cristiana. Oltre a questi errori di Swedenborg ci sono ancora moltissime dottrine di altri autori che non corrispondono alla verità ma che vengono presentate nella giusta Luce tramite i libri della “Teosofia cristiana”. La verità ci viene offerta dal Padre Gesù, perciò è bene non riflettere troppo su alcune affermazioni di Swedenborg. Chi però dubita ancora, agisca come dice lui nel suo saluto (cap. 2) che egli mi ha dettato per essere riportato in questo libro. Perciò chiedo di diffondere questo piccolo libro e, per l’impegno e lo sforzo di apportare la verità, prego di comunicarmi gli indirizzi dei circoli swedenborghiani in Europa e in America.

 

Con amore, il vostro fratello spirituale

Franz Schumi, Zurigo, Kirchgasse 38.

 

 

 

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[1] Questa scena riferita accaduta a Schumi, che evidentemente superò, accadde anche similmente a Swedenborg nell'aldilà, che però non superò. (vedi "Swedenborg nell'aldilà" cap. 3,6-7)

[2] Secondo Il Padre la Bibbia latina è più corretta di quella greca.

[3] Non "nel principio!” perché Io, come Dio, non ho principio. (Sarebbe stato meglio tradurre “Nella causa prima” N.d.t.)

[4] Sofisticare, da sofisma: argomentazione cavillosa apparentemente vera e logica, ma sostanzialmente falsa.

[5] Saccente: detto di chi, credendo di sapere molto vuol parlare di tutto e giudicare tutto con aria di presunzione.

[6] Un’idea del concetto di una dannazione eterna tramite i libri di Swedenborg può essere derivato dagli ultimi due capitoli di “Cielo e Inferno” (il 63 e 64) nei quali il senso dell’equilibrio tra Cielo e inferno che l’autore asserisce, può portare nel lettore all’idea di una necessità eterna dell’esistenza del male e quindi renderlo indispensabile all’esistenza del Cielo, come se all’eterna Divinità necessitasse il male, cioè un antagonista eterno nella Sua sussistenza, e Quindi dovrebbe aver creato degli esseri solo per farli soffrire eternamente.

[7] Il concetto è che esiste l’inferno eterno per chi vuol rimane lontano da Dio, ma non una dannazione eterna, in quanto, chi riconosce i propri errori viene riportato verso la Luce.

[8] Sulla forma spirituale e la vita spirituale dei progenitori leggi "la castità" al capitolo 19,14-19 del "Libro delle preghiere teosofiche-cristiane".

[9] Questo è stato pubblicato per la prima volta nel libro  “La Santa Trinità”.

[10] Probabilmente si tratta del breve scritto dato a Schumi “I medium di Dio e la Parola di Dio”, rimasto senza numerazione.