1907
Franz Schumi
Una breve raccolta di insegnamenti tratte da conferenze di Schumi, quali Luci spirituali dell'Amore di Dio per tutti quelli che hanno una ferma volontà di giungere nel Cielo, e come si deve pregare riconoscendo Dio nella Sua essenzialità onnisantissima.
Parole di Schumi tratte da conferenze ispirate dal Padre
Nr. 21c
Titolo originale: „Die hochgeistige Religion der Bibel“
L’edizione in lingua originale del 1907:
Casa Editrice di Franz Schumi a Zurigo;
Editore su commissione: Cécil Nägel, Altona (Germania)
Stampa di Otto Bucholz in Amburgo (Germania)
Ristampe: Rudolf R. Hoff
Traduzione e revisione a cura del gruppo “Amici della nuova Luce”
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Cap. 1 Chi è un vero ed autentico servitore di Dio?
Cap. 2 Come si capisce quale religione è quella vera?
Cap. 3 I santi nomi di Dio
Cap. 4 Il Padre in Dio
Cap. 5 Cristo stesso ha affermato che Egli è “Dio Padre”
Cap. 6 Il mistero del ritorno di Cristo
Cap. 7 La Fede
Cap. 8 La rinascita dall’acqua e dallo Spirito e la redenzione sulla croce
Cap. 9 L’auto giustificazione
Cap. 10 Come si deve pregare?
Cap. 11 La preghiera
Cap. 12 Dio non esaudisce preghiere a pagamento
Cap. 13 I figli devono chiedere e ringraziare, per tutto ciò che hanno ricevuto dai genitori
Cap. 14 Satana vive in ogni uomo
Cap. 15 Il più grande Comandamento nella Legge di Dio
Cap. 16 L’amore per il prossimo
Cap. 17 Conclusioni
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Chi è un vero e autentico servitore di Dio?
1. Nel vecchio Testamento, Dio ha dato i Suoi Comandamenti attraverso i profeti, ma questi erano chiamati da Dio stesso, istruiti ed eletti, oppure istruiti attraverso la scuola dei profeti, e solo loro potevano annunciare l’Insegnamento di Dio. Il sommo sacerdote nel Tempio di Gerusalemme era un profeta, perché profetizzava, da cui perfino Caifa non era escluso [Gv. 11, 50-51]. Quando Giovanni battezzava presso Enon nel Giordano ed esortava il popolo, i sacerdoti e leviti gli domandarono: «Sei tu il Messia? – Sei tu Elia? Oppure sei il grande profeta di cui profetizzava Mosè, dal momento che battezzi?». E quando, negando tutte le domande, disse ugualmente: «Io sono la voce di uno che grida nel deserto. Preparate la via di Jehova!» [Isaia 40,3]. – lo lasciarono fare e predicare, poiché egli disse che era un alto profeta, dal momento che preparava la via a Jehova stesso!
2. Gesù stesso chiamò, istruì e battezzò, come Spirito della verità, i Suoi discepoli a Pentecoste, e li accolse come Suoi servitori del Vangelo. Più tardi, fino al quarto secolo, i capi delle comunità furono chiamati da Dio stesso, ovvero stabiliti con il battesimo dello Spirito. Oggigiorno non c’è più nulla di tutto questo. Gli insegnanti di religione stabiliscono invece se stessi, oppure degli uomini presentati da loro, e predicano e insegnano le loro prescrizioni umane! Per questo ci sono così tante sette, così tanta Babele e tanta poca verità! Questo è il segno di riconoscimento del tempo secondo Matteo 24,11 e 23. In verità, in verità!
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Come si capisce quale religione è quella vera?
1. Oggigiorno è veramente difficile capire quale religione di fede, riconosciuta da Dio, sia quella vera, giacché nel mondo ci sono tante sette e ancora più falsi profeti e falsi cristi, e c’è solo un mezzo per capire la verità, e precisamente:
2. Liberarsi da tutte le opinioni e giudizi fino all’ultimo atomo. Inginocchiarsi ogni giorno per alcuni minuti e pregare con tutto il fervore il vostro Dio, Salvatore e Redentore, Gesù, per l’illuminazione, oppure per un segno nello stato di veglia o di sonno, su quale religione è la verità, cioè Lui, Gesù Cristo stesso, dato che oggigiorno pullula di molte chiese e sette, le sole che rendono beate, e quindi non si può ottenere nessuna Luce per sapere dove si trova la verità! Se hai la piena serietà e ti sei liberato di ogni giudizio e di ogni accettazione, Gesù stesso, in un modo o nell’altro, ti aiuterà a trovare la verità.
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Io (Schumi) so che la verità è nella teosofia cristiana, ma non io vi voglio convincere, ma il vostro Dio, Salvatore, Redentore e Giudice dell’anima Gesù vi affermerà certamente la verità, perciò vi mando da Lui, poiché sono sicuro di me, come Suo scrivano, infatti, parlo giornalmente con Lui.
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1. Nel testo originale ebraico, la Sacra Scrittura ha più Nomi di Dio che nella traduzione greca, essendo tradotti del tutto erroneamente in “Dio” oppure “Signore”. Attraverso questa falsificazione, la Bibbia è diventata un Libro nel quale non si può più cercare la verità originale, perché vi si trovano false traduzioni che non permettono di indagare la stessa, per esempio:
2. Jehova, nella lingua ebraica originale, significa ‘Padre’. Questo Nome nel Libro del vecchio Testamento ha 4.372 falsificazioni, in parte tradotte in ‘Dio’, in parte in ‘Signore’; – il nuovo Testamento ha 743 falsificazioni di tale Nome, in parte nel tramandare le citazioni della prima Alleanza, in parte provenienti dalle false traduzioni dal testo originale delle lettere degli apostoli in greco, e ciò perché:
I) tutti i quattro Evangeli e tutte le lettere degli apostoli furono scritti per gli ebrei, nella lingua aramaico-giudaica, perciò da nessuna parte compare la Parola ‘Cristo’, ma Maschiah, che significa Messia.
II) Paolo era l’apostolo dei pagani, specialmente dei greci, perciò scriveva solo in greco, solo la lettera ai Romani fu scritta in latino, perché corrispondeva alla lingua dei destinatari. Queste precisazioni ve le do per accertare la verità, poiché per ogni nazione bisognava scrivere nella lingua che parlava il popolo comune, – e non nella lingua straniera che era compresa solo dall’erudito e dal mercante. Ritorniamo alla questione.
3. ‘El’. Questo Nome significa “Dio, come Amore”, di cui esistono 3702 falsificazioni nel vecchio e nuovo Testamento.
4. ‘Eloah’. Questo Nome, nel suo significato di base, racchiude il senso della santa Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo, di cui esistono 72 falsificazioni.
5. ‘Elohim’, è il Nome di Dio come Spirito Santo, in pratica: “Potenza di Dio”. Di questo Nome esistono 31 falsificazioni nella Bibbia, poiché non si comprendeva la lingua originale e si credeva che sotto di questo nome fossero da comprendere “Déi”. Si è ignorato quindi che Mosè abbia scritto questo Nome perché aveva relazioni personali con Dio e pure attraverso la Parola profetica interiore. Come conclusione logica, lo dimostra il fatto che Mosè – che era uno dei più grandi profeti che parlò con Dio personalmente – rinnegherebbe questo Dio, e non avrebbe attribuito a degli idoli morti di pietra e di legno la creazione del mondo, degli angeli, degli spiriti e degli uomini, poiché già il primo versetto nella Bibbia dice che Elohim ha creato il Cielo e la Terra!
6. I nomi Jehova, El, Eloah ed Elohim non devono essere mai tradotti in altre lingue, perché ogni singola lettera rappresenta un Nome aggiunto dalle Caratteristiche divine, e questi Attributi di Dio compaiono inseriti giustamente solo attraverso il Nome originale. La traduzione di questi Nomi è una grossolana falsificazione, e perciò la Bibbia, considerata da questo punto di vista, non è più un Libro della pura verità, ma la grossolana falsificazione dell’originale!
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1. La vita è una sequenza di esperienze, e ogni uomo sa che la stessa ha valore solamente quando essa viene insaporita attraverso l’amore. Pertanto, la vita è amore, e l’amore è la vita, e poiché la Vita è Dio; di conseguenza Dio è Amore, e l’Amore è ‘il Padre in Dio’, perché l’Amore è il Generatore di tutto nella natura e nell’Universo.
2. Perciò l’Amore in Dio si chiama Padre, e perciò anche l’espressione Vita eterna deve significare ugualmente, questo: che Dio è, tale ‘Amore’. E vita eterna deve, in aggiunta, significare ‘Cielo’, e il Cielo è l’Amore in Dio, perché l’Amore è il fondamento di tutte le beatitudini del Cielo, perché l’Amore è appunto, Dio e Padre, attraverso il Suo Amore, Amore che ha creato tutto, e opera tutto ciò che si vede, ode, percepisce e sente.
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1. Sulla verità della Persona di Cristo, oggigiorno ci si trova del tutto nell’oscurità, perciò qui deve essere accesa la luce, affinché l’oscurità abbia una fine.
2. Gesù disse che Lui e il Padre sono Uno e Lo stesso [Gv. 10,30]. Egli disse che chi vede Lui, vede il Padre stesso che Lo ha mandato [Gv. 12, 45], e durante l’ultima Cena disse, del tutto turbato in faccia e in parole, a causa della cecità degli apostoli: «Sono stato con voi per tanto tempo, e tu Filippo non Mi riconosci ancora?». Nondimeno, come Filippo, lo erano tutti i dodici apostoli, perciò Egli espresse la stessa cosa che aveva detto alcuni giorni prima nel vestibolo del Tempio di Salomone ai giudei, e questa volta ai Suoi discepoli: «Chi vede Me, vede fisicamente anche Dio Padre, che ho l’aspetto che ha Dio diventato Uomo, quindi perché pretendi che ti debba mostrare un altro Dio-Padre, dal momento che non ne esiste un altro, poiché Io sono il Padre » [Gv. 14, 9].
3. Dio-Padre, però, porta il Nome ‘Jehova’, ed è un Dio indivisibile; nel vecchio Testamento, infatti, non si conosceva né un Dio duplice, né un Dio triplice, ma solo un Dio unico [Deut. 6,4; Salmo 86,11; Mal. 2,15; Mt. 19,17; Mc. 10,8; Lc. 18,19; Mc. 12,29; Rom. 3,30; 1° Cor. 8,4 e 12,11; Giac. 2,19]. Così sta scritto nella Bibbia. E nemmeno si sapeva qualcosa di una triplice Personalità di Dio, perché nessun profeta e nessun apostolo ha mai detto che esiste un Dio tripersonale: questa è un’eretica prescrizione umana cattolica-romana che ha istituito (la casta) sacerdotale romana nell’anno 325 dopo Cristo al concilio di Nicea, ma non è un Insegnamento di Dio!
4. Dio creò l’uomo secondo la Sua Immagine, e da quest’immagine di Dio sorse il progenitore unipersonale Adamo, e secondo quest’immagine tutta la razza umana nella figura uni-personale. I tre apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, hanno visto Gesù trasfigurato come Dio, non in tre Persone, ma solo in una, e ciononostante Gesù era il Dio trino, Padre, Figlio e Spirito Santo in una Persona, come vedremo presto.
5. Il profeta Malachia 3,1 imposta la seguente profezia: «Ecco, Io, Jehova, mando il Mio angelo (Elia) che deve preparare la via dinanzi a Me (Jehova); e presto verrà al Suo Tempio il vero Signore (Jehova come Dio diventato Uomo in Cristo) (Gesù parla del Suo Corpo come Tempio vivente di Dio in Gv. 2,18-22), che voi cercate, e l’angelo dell’Alleanza di cui vi dilettate. Ecco Egli viene, dice Jehova Zebaoth.»
6. Poiché nel vecchio Testamento Jehova non aveva ancora un proprio Corpo umano, ma parlava sempre attraverso il corpo di un arcangelo il cui Nome era “l’angelo di Jehova”, perciò qui Jehova doveva parlare in Cristo alla maniera del vecchio Testamento, altrimenti i giudei non Lo avrebbero compreso. La dimostrazione che sotto “angelo dell’Alleanza”, Jehova qui sarebbe da comprendere in Cristo, è il fatto che nessun angelo, ma Jehova stesso ha concluso l’Alleanza con Abramo, e perché i giudei aspettavano Jehova come loro Messia e non un angelo, il che è confermato attraverso le seguenti profezie.
7. Come sta scritto in Malachia 3, 1 che verrà l’angelo Elia prima di Jehova stesso, quindi lo stesso Jehova profetizza attraverso Isaia 40,3: (Elia) «La voce di uno grida: ‘Nel deserto preparate la via a Jehova!’». E così Giovanni rispose agli inviati del Tempio [Gv. 1,23]: «Io sono la voce di uno che grida nel deserto: preparate la via a Jehova!». Come disse il profeta Isaia, qui Elia – come Giovanni il Battista – dice che i giudei dovevano preparare la via a Jehova stesso. Nel nuovo Testamento, ad ogni modo, sta scritto: ‘il Signore’, ma nella Bibbia ebraica, quale vera Bibbia originale, invece di Signore sta scritto il Nome ‘Jehova’, e quindi Giovanni il battista ha anche detto ‘Jehova’ e non ‘Signore’, questo lo hanno falsificato i traduttori greci, e tale falsificazione, per gli uomini che pensano in modo logico, d’ora in poi non ha più nessun valore! Che Giovanni il Battista fosse Elia stesso, lo ha detto Jehova in Cristo ai tre apostoli Pietro Giacomo e Giovanni dopo la trasfigurazione sul monte Tabor [Mt. 17,10-12].
8. Abbiamo già due dimostrazioni che Gesù è Jehova, ovvero Dio Padre. Ora trattiamo la dimostrazione principale, in cui Gesù è descritto come il Dio tri-unitario, Padre, Figlio e Spirito Santo, cioè spiegato da Dio-Padre o Jehova stesso.
9. Jehova, attraverso il profeta Isaia 9,6, parla come Padre della famiglia umana ai Suoi figli sulla nascita del Sovrano dall’Eternità nato a Betlemme, ‘Gesù’ [Mic. 5,1], il Quale è Lui stesso come segue: «Ci è nato un fanciullo, un figlio ci è stato dato, e l’imperio (il mondo) sarà sulla Sue spalle, ed egli si chiama Dio-Padre dell’Eternità, il Magnifico, quale Creatore del mondo», che Giovanni, [Gv. 1,3-10], Pietro [Ebrei 1,2] e Paolo [Col. 1,16], descrivono come Gesù Cristo, poi come Consigliere di Dio Padre, perciò il Suo Aiutante che Paolo chiama ‘Sapienza divina’ [1° Cor. 1,24] che è la Parola di Dio, inoltre Potenza di Dio-Padre dell’Eternità, che nel linguaggio celeste è descritto come Santo Spirito, come lo dimostrano le seguenti affermazioni: Paolo dice: «Cristo è la Potenza divina»; Gesù nel Giorno dell’Ascensione disse: «Aspettate nella locanda a Gerusalemme, finché non sarete rivestiti di Potenza dall’Alto» [Lc. 24,49]. E dieci giorni più tardi furono battezzati con i Doni del Santo Spirito dell’Amore, Sapienza e Potenza.
10. Da ciò risulta chiaro come il sole che Gesù è Dio-Padre stesso dell’Eternità e che il nome ‘Figlio di Dio’ non significa altro che ‘la Parola di Dio’, la quale è la Sapienza, quale Consigliere di Dio Padre. La dimostrazione che il Figlio di Dio nel linguaggio celeste viene chiamato ‘la sapiente Intelligenza di Dio Padre’, la fornisce Giovanni nel primo capitolo del suo Vangelo, quando scrive: «Nella causa prima (‘nel principio’ è sbagliato, perché Dio non ha nessun principio) era la Parola, e la Parola era in Dio (l’intelligenza di Dio era in Dio e non al di fuori o accanto a Dio, perciò questa Parola si chiama ‘l’unigenito Figlio’ o ‘la Sapienza’ nel contenuto) e Dio (Jehova-Zebaoth) era la Parola. Mediante questa Parola fu creato tutto, e tale Parola è diventata carne in Cristo ed ha dimorato tra noi, e noi (sul monte Tabor) abbiamo visto la Sua Magnificenza, una Magnificenza come quella dell’unigenito Figlio del Padre, pieno di grazia e di verità». [Gv. 1,1-4]. Ora rileggiamo ciò che è stato detto:
11. Il ‘Figlio di Dio’ è la Parola di Dio diventata Uomo, questa Parola è il Creatore del mondo, e questa Parola e Creatore è Dio stesso, e Dio si chiamava sempre Jehova-Zebaoth o Dio-Padre, Signore degli eserciti. Con ciò è chiarito tutto: ‘l’Anima di Dio-Padre’ è appunto la Sapienza, la Parola e il Consigliere di Dio, e perché questa è una Luce spirituale del mondo: «Io sono la Luce del mondo» [Gv. 8,12] che risplende dall’Amore, come il Fuoco fondamentale spirituale in Dio, questa Luce spirituale della Sapienza viene chiamata ‘Figlio del Padre’, come la Luce della Fiamma è anche suo Figlio, perché nasce appunto dalla Fiamma del Fuoco, così nasce la divina Luce della Sapienza dalla divina Fiamma dell’Amore che si chiama Padre in Dio.
12. Qui però con due predominanti dimostrazioni dobbiamo sostenere ancora la verità che Gesù non era nessun altro che Dio-Padre stesso. Nel Salmo 24,7-10 Jehova-Zebaoth parla del Suo ingresso in Gerusalemme; e ora leggiamo che Gesù fece il Suo ingresso in Gerusalemme il giorno delle Palme [Gv. 12,12]. La seconda dimostrazione, attraverso il profeta Zaccaria dice che i giudei guarderanno al ritorno di Cristo su a Jehova, che un giorno hanno trafitto (sulla croce) [Zacc. 12,10]. Ci può essere ancora un uomo che non comprende questa chiara dimostrazione oppure ne dubita? E anche se ci sono contraddizioni apparenti contro ciò che è stato detto, allora il libro 78 (“Gesù è il Messia Jehova-Zebaot”- 1902) vi chiarisce tutte le contraddizioni e conferma fino in fondo ciò che è stato detto.
13. Quest’indagine sulla Divinità di Cristo – come Padre – vi ha dimostrato quali grandi verità su Dio sono state eliminate con la falsa traduzione dalla Bibbia, e che le Bibbie attuali dei protestanti e dei cattolici, mostrano migliaia e ancora migliaia di errori e insegnamenti errati con le false traduzioni dagli originali. Vedi “I santi Nomi di Dio”, dove sono enumerate 8000 falsificazioni; ma di queste ce ne sono ancora di più in altri orientamenti. – Perciò non credete che la vostra Bibbia sia la pura verità. Se però non Mi credete, allora andate dai rabbini giudaici e lasciatevi spiegare dal testo originale della Bibbia del Vecchio Testamento se è giusto ciò che qui è detto!
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Il mistero del ritorno di Cristo
1. L’eterno Amore in Dio è il Padre degli uomini. Attraverso quest’Amore fluirono i dieci Comandamenti, e i due Comandamenti dell’amore e tutti gli Insegnamenti scritti che abbiamo riconosciuto come divini attraverso la verità del nocciolo interiore.
2. Gesù, il nostro caro Padre, ci ha dato tutti i Comandamenti e Insegnamenti e li ha fatti scrivere dagli uomini. Nel vecchio Testamento erano i profeti ai quali Jehova parlava di ciò che dovevano scrivere e annunciare al popolo. Nel nuovo Testamento gli apostoli e gli evangelisti scrissero ciò che Gesù stesso diceva e insegnava, e ciò che appresero attraverso lo Spirito di verità.
3. Ora ci troviamo davanti, al Ritorno di Cristo, e il perché lo dimostrano già i molti e spaventosi avvenimenti nella natura, elementari e politici nel mondo. Fin dove giunge la storia del mondo, non si registra una tale successione di continui casi disastrosi. Da ciò si vede che ci troviamo in un tempo che è venuto vicino agli avvenimenti del Giudizio del mondo, giudizio che Matteo menziona nel 24° e 25° capitolo. Vediamo che questi tristi avvenimenti aumentano di anno in anno, e che il tempo è già diventato molto serio.
4. Questo fatto viene rafforzato tramite un altro avvenimento sommamente importante, un avvenimento che ci dà da pensare, e cioè che Gesù disse davanti a Caifa che un giorno sarebbe ritornato tra le nuvole del Cielo, solo che nel Cielo non esistono nuvole, queste sono solo nel firmamento. Ci sono anche nuvole a pecorelle in cui dimorano gli spiriti della pace del secondo paradiso, nel terzo paradiso o paradiso superiore non ci sono più nuvole, ma la regione del Cielo è già la cosiddetta eterna pura regione dell’etere, oppure il cosiddetto cielo blu nel cuore, dove, secondo Paolo ai Corinzi e ai Romani, dimora lo Spirito di Dio, e secondo Luca 17,21, il Cielo c’è, e anche là non esistono nuvole di pioggia! – La nuvola sull’Arca dell’Alleanza, alla trasfigurazione e all’Ascensione, fu però l’apparizione impersonale della Divinità come Padre e Figlio, perciò deve anche illuminarvi che le nuvole del Cielo sono un’espressione spirituale di rispondenza, il cui significato sembra essere qualcosa del tutto diverso di quanto si crede di comprendere materialmente, ed è anche così.
5. Le nuvole del Cielo – nella rispondenza spirituale – significano le dirette Parole di Dio, nelle quali si sente parlare Dio nella Sua stessa Persona, senza vederLo. Queste nuvole del Cielo fluirono dall’anno 1840 attraverso differenti persone[1] che erano spiritualmente mature. Dio parlò attraverso di loro, esprimendo Egli quelle parole, e coloro che ricevono, i cosiddetti ‘scrivani del Padre’, scrivono le stesse così come essi stessi sentono parlare interiormente e spiritualmente il Padre-Gesù.
6. Tali nuvole del Cielo sono dettate però solo nella teosofia cristiana, e perciò si chiamano così, perché in primo luogo le detta Cristo, e perché Cristo, secondo l’Anima, è la divina Sapienza, come Paolo chiamava Gesù nella lettera ai Corinzi in lingua greca “Teosofia” [1° Cor. 1,24].
7. Queste nuvole del Cielo sono un insegnamento religioso altamente spirituale per il nuovo Regno dell’Amore sulla Terra, secondo l’Apocalisse capitolo 21. Secondo quest’Insegnamento è riconosciuta e descritta qui anche la religione altamente spirituale della Bibbia. Solamente, che è idonea solo per quegli uomini i quali vogliono venire nel Cielo, perché il Regno del Cielo richiede violenza, e vi entreranno solo coloro che impiegano violenza contro i loro vizi mondani, inclinazioni, voglie, brame, passioni e vezzi, e li sopprimono ed eliminano, volendo vivere secondo i divini Insegnamenti dell’Amore.
8. Invece coloro che non stimano gli Insegnamenti divini, oppure sono troppo difficili, oppure si nutrono di false opinioni che verranno lo stesso nel Cielo, questi Insegnamenti non sono scritti per costoro, poiché non vogliono adempiere la Volontà di Dio Gesù Cristo, con ciò non hanno nessun diritto al Cielo!
9. Con questo vi è stato rivelato qui un mistero. Ora sapete dove Cristo è venuto nelle nuvole del Cielo, e quindi è inutile ogni attesa materiale del ritorno di Cristo. È lo stesso caso com’era alla Sua prima venuta sulla Terra, di cui Giovanni ha scritto le seguenti parole [1,4-5]: «In Gesù (o Dio) era la Vita, e la Vita era la Luce degli uomini. E la Luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno riconosciuta. Questa Luce era nel mondo e il mondo non la conobbe. Egli (Jehova in Gesù) è venuto in ciò che è Suo [Salmo 24,7-10] e i Suoi non Lo hanno accolto»; e così è anche adesso il caso.
10. Su ciò voglio spiegarvi ancora dell’altro: anche gli angeli, quale Magnificenza di Jehova in Gesù, secondo il Salmo 90 sarebbero discesi sulla Terra con la venuta di Gesù, ma il mondo non conobbe né Gesù nelle nuvole del Cielo, né gli angeli discesi sulla Terra. E perché il mondo non conobbe e non comprese questi misteri spirituali di Dio? Vedete, ciò dipende dal progresso spirituale o della maturità spirituale dell’uomo per afferrare questo. Tuttavia, come 1800 anni fa, così anche oggi ci sono uomini maturi spiritualmente, e a questi accadde, e anche oggi accade ancora secondo Giovanni 1,12 che dice: «A coloro però che Lo accolgono nel loro sentimento e cuore, Egli ha dato il potere e la grazia di diventare figli di Dio».
11. Con ciò, Cristo è già venuto nelle nuvole del Cielo, e con Lui i Suoi angeli, e ci sono già anche gli avvenimenti spaventosi del Giudizio del mondo, e questi 1. diventeranno di anno in anno più grandi e terribili, finché tutte le pecore saranno separate dai caproni, e sarà eretto un nuovo Regno dell’eterno Amore sulla Terra.
12. Con ciò, io ho accennato in quale periodo di tempo stiamo ora, e dove è da trovare la vera religione di Cristo, essa è la Teosofia cristiana [libro 73 – 1905]. e per questo esiste già un indice dei libri che io stesso ho pubblicato ed edito.
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La Fede
1. La fede è la Luce proveniente dalla divina Sapienza in Cristo [Gv. 8,12; 1° Cor. 1,24], che è l’Insegnamento dell’Amore di Dio e un Dono per l’illuminazione spirituale dell’intelletto umano, così che l’uomo riconosce la voce del Padre suo celeste dalle Parole dell’Amore come vere, guaritrici e divine.
2. Credere, significa perciò, ritenere per vero tutto ciò che Jehova ha comandato nei dieci Comandamenti, e che ha insegnato di credere in Cristo, inoltre, ciò che Egli ha rivelato attraverso i Suoi eletti del vecchio e nuovo Testamento, e infine, ciò che ha dettato in tutti i tempi, in particolare nel 19° e 20° secolo attraverso i Suoi eletti, come l’Insegnamento della nuova Gerusalemme per il Regno dell’Amore per il Suo ritorno, per la Vita e per agire di conseguenza.
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La rinascita dall’acqua e dallo Spirito e la redenzione sulla croce
1. Gesù disse a Nicodemo: «In verità, in verità, Io ti dico: a meno che uno non nasca dall’acqua e dallo spirito, non può venire nel Regno di Dio».
2. Poiché oggigiorno moltissimi dicono: ”Sono rinato! Sono redento! Sono salvato!”, allora è necessario chiarire ciò che significa la rinascita dall’acqua e dallo spirito. La rinascita dall’acqua significa che l’uomo deve vivere assolutamente secondo i Comandamenti divini. Tuttavia questa non è ancora una completa rinascita, perché la rinascita non proviene solo dall’acqua, che è la vita secondo l’insegnamento di Dio, ma deve svolgersi anche attraverso lo Spirito Santo, quindi ci devono essere entrambi, allora si è svolta la rinascita, e non singolarmente, perché l’Insegnamento è solo la via, l’adempimento dell’Insegnamento è il percorso e il battesimo con i Doni dello Spirito Santo, l’Amore, la Sapienza e la Potenza proveniente da Dio, come li ricevettero gli apostoli, il tribuno Cornelio e molti, molti cristiani dei primi tre secoli. Questa è la rinascita dello spirito o Battesimo di Fuoco dello Spirito Santo!
3. La rinascita non può essere raggiunta senza il battesimo dello spirito, ma il battesimo dello spirito non avviene se non si avvia il severo adempimento dei Comandamenti. La rinascita dall’acqua e dallo Spirito è quindi il Dono di grazia di Dio agli uomini. Senza la grazia della Parola profetica interiore e dei differenti altri Doni, come si vide negli apostoli, non esiste nessuna rinascita dello spirito.
4. Quindi così l’opinione: “Io sono redento e sono salvato!”, è solo un malinteso della Bibbia. La redenzione sulla croce è avvenuta per il peccato ereditario che un giorno abbiamo commesso nello spirito di Adamo, per cui il Salvatore, nel Messia, era promesso per questo peccato e per le trasgressioni della prima Alleanza; ma non sta scritto da nessuna parte che la redenzione sia avvenuta anche per la seconda Alleanza; perché se la redenzione fosse avvenuta sulla croce anche per la seconda Alleanza, nella quale viviamo adesso, allora tutta la Bibbia, con i suoi migliaia di insegnamenti come comandamenti di Dio, sarebbe un libro superfluo, ed inutili gli insegnamenti di Gesù dei tre anni; perché allora implorare: “Perdona a noi i nostri peccati!”, e per quelli che commettono gli uomini contro di noi? Perché allora i giudizi, se l’uomo non avrebbe nessun peccato e non ne commettesse, dal momento che Gesù li avrebbe già espiati 1800 anni fa, anzi: per che cosa la Bibbia, quale puro libro della Legge di Dio, se gli uomini fossero liberi dai peccati, quindi fossero già angeli!? Oppure, esistono Giudizi anche nel Cielo, e quindi, angeli imprigionati?
5. Il generale modo di vita dell’umanità e le prigioni dimostrano che esistono molti, molti peccatori, ma pochi giusti! – Perciò, non immaginate, in seguito alla falsa interpretazione della Bibbia, delle cose che non sono l’Insegnamenti di Dio, ma prescrizioni umane e null’altro che prescrizioni umane. Su ciò v’istruisce più da vicino il libro Nr. 78 [“Gesù il Messia è Jehova-Zebaoth”], in cui le dimostrazioni dalla Bibbia parlano ben potentemente come Parole di Cristo contro ogni altra interpretazione materiale della Bibbia.
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L’auto giustificazione
1. Molti uomini pensano di non avere peccati o di non commettere peccati, e perciò, secondo la loro opinione, quando saranno morti saliranno subito nel Cielo; e poiché sono così sicuri di sé e convinti della loro mancanza di peccati, non fanno nessun esame del loro modo di vivere e se questo modo coincide con le parole di Gesù. Perciò vogliamo fare un esame di questa buona opinione dell’auto giustificazione, per vedere quanta verità ci sia.
2. La Sacra Scrittura, nonostante la sua forma appesantita e antica, è ancor sempre una pietra di prova sulla verità di tale questione, e così possiamo effettuare l’esame.
3. Paolo insegna: «Ringraziate per tutto e sacrificate tutto in onore di Dio!». – Caro lettore, lo fai tu? Puoi sacrificare tutti i tuoi pensieri, parole e azioni, di giorno e di notte, pensieri che stanno nella più grande contraddizione verso i divini Comandamenti, in onore a Dio??! Non arrossisci al pensiero: “O Dio, non lo posso proprio! Io, infatti, commetto delle cose che stanno nella più contrastante contraddizione con gli insegnamenti della Sacra Scrittura! E allora, come posso sacrificare i peccati in onore di Dio, i quali sono solo in onore di Satana?”
4. Non ami di più tuo marito, tua moglie, i tuoi figli, i tuoi fratelli/sorelle, le tue voglie e brame che coltivi, …che Dio? Poiché se ami Dio sopra ogni cosa, allora sai che la tua prima e ultima preoccupazione deve essere di amare Dio e solo Dio sopra tutto, e non fare nulla di ciò che non è giustificato dinanzi agli occhi di Dio! E dal momento che dovresti aver sempre Dio dinanzi agli occhi, come gli abitanti del Cielo, dove credi di andare? Come si concilia il tuo fare e non fare nel senso del Cielo? – Sì, sì, lì ti manca molto, e si mostra che vivi nell’illusione voluta da te stesso e nei pensieri di abbagliamento, ma non nella Giustizia dinanzi a Dio!
5. Ami il prossimo, sia mendicante che povero, oppure qualunque altro uomo inferiore ai tuoi occhi, secondo i suoi vizi, – come te stesso? E fai a lui ciò che tu desideri che egli faccia a te? Credo che lì, di nuovo, ti manchi molto potentemente, poiché non sei in sintonia con i Comandamenti di Dio. E allora: come vuoi sacrificare in onore di Dio i tuoi pensieri, parole e azioni, verso tali persone? Infatti, ciò che non si può sacrificare in onore a Dio, è per l’onore del principe della menzogna dell’inferno! – Poiché ci sono solo due, ai quali puoi servire: o Dio, o Satana!
6. Gesù ha detto: «Quello che fate al più piccolo dei Miei fratelli (o uomini), vale tanto quanto se lo aveste fatto a Me stesso». (Poiché Gesù vive nel petto di ogni uomo come spirito di Dio). Pensa, caro lettore, (tu che ti consideri libero dal peccato e giusto dinanzi a Dio), come hai agito verso il tuo prossimo come uomo? Lo hai davvero amato come ami te stesso? Lo tratti davvero come figlio di Dio? Lo compiangi in silenzio nelle sue debolezze ed estrai dapprima la trave dai tuoi occhi e poi compiangi compassionevolmente la piuma negli occhi del prossimo!? Non sai che proprio là, dove critichi ed elabori, sicuro di te stesso, le debolezze, i vizi e le passioni del prossimo davanti ad amici e amiche, il grande Giudice dell’Universo nel tuo petto scrive le parole invece che con lettere d’oro splendenti, con lettere nere come arroganza contro di Lui stesso, come guida dei criticanti, come sposo dell’anima del maltrattato nelle tue parole?!
7. Sta lontano dalla tua auto giustizia e giustificazione dinanzi a Dio (immaginandotela da te stesso)! – Sii umile e parla come il doganiere nel Tempio: «Jehova, sii misericordioso con Me, povero peccatore!», e non come l’arrogante fariseo che si vantava nella sua auto giustizia, affinché tu possa stare dinanzi a Dio giustamente come umile peccatore e riconoscendo la tua indegnità, altrimenti può venire a te l’Inferno. Diversamente no! Perché l’arroganza e l’auto giustizia sono i più grandi peccati dinanzi a Dio, anche se le loro azioni dicono il contrario.
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Come si deve pregare?
(lettera di Schumi a una sorella spirituale)
Fratello mio, sorella mia nello spirito dell’amore per il Padre, sta attento su quello che ti dico qui, sul modo di pregare. Credimi, lo dico dall’esperienza spesso confermata e sentita, perché attraverso la preghiera, che in questo modo è stata inviata da me al Trono dell’Onnissantissimo, ho ottenuto molti esaudimenti, sperimentato molte guarigioni miracolose, ho richiesto di nuovo la vita per il consacrato alla morte per il quale non era più possibile un aiuto terreno; ho scacciato spiriti della possessione e molto di più, poiché diversamente avrebbe avuto un brutto epilogo. Da ciò vedi che ti parla uno che ha vissuto e sperimentato tutto da se stesso, poiché i testimoni di queste verità vivono ancora. Perciò credimi, e confida nelle mie parole!
Quando uno va all’udienza di un re, allora, secondo la classe alla quale appartiene l’uomo, dopo aver fatto un triplice inchino nel farsi avanti, dopo aver fatto alcuni passi militari, austeri e riverenti, e si è fermato davanti al governante, lo guarda costantemente in viso e presenta con la massima concentrazione la sua causa o la sua preghiera. Se la sua causa è così importante che da ciò dipende la sua esistenza o la sua vita, allora nell’impulso dell’inevitabile bisogno, congiungerà le mani e, con ciò, la metterà nel cuore del re. La sua preghiera, infatti, è certamente da rispettare, perché da tutto ciò dipenderà se sarà esaudita.
Vedi, mio buon fratello, mia cara sorella, così si fa davanti al proprio fratello che è un re, giacché porta la corona del regno sul capo. Adesso, pensa invece chi è Dio, la cui Santità – con la Sua Luce di raggi del Sole e di tutti i soli e mondi di stelle gigantesche – dà la Luce e la Vita, la Cui Luce della Santità supera così tanto la luce del Sole del giorno, come il Sole del giorno supera la luce della Luna, la cui grandezza dell’Amore e Sapienza e la Cui Onnipotenza ha creato dei mondi quasi infiniti, e il Cui spirito è infinito e giunge oltre a tutte le Creazioni che orbitano nello Spazio dell’Etere, e le porta nella Sua Infinità! Ora comprendi un po’ chi è Dio e Chi stai pregando? Il Suo Amore è un Fuoco divorante, un Ardore che è incomprensibile e da confrontare solo con la potenza del fuoco sotterraneo dei vulcani, poiché, come l’enorme ardore del vulcano consuma o dissolve tutto improvvisamente. Così è l’Amore spirituale di Dio Padre nel benefico Ardore, il Quale unisce e congiunge tutto in Sé! Perciò nessun uomo carnale può godere dell’Amore di Dio, perché lo trasformerebbe subito in spirito, consumando la sua carne. Enoch ed Elia, divennero spiriti in questo modo e furono accolti nel Cielo dei profeti con il corpo spiritualizzato dall’Amore di Dio. Il Corpo terreno di Gesù fu consumato dallo stesso Fuoco d’Amore e trasformato in Spirito. Maria, la madre corporea di Gesù, pregava inginocchiata, immersa nella Divinità di Cristo, e un lampo, e Maria era e non fu più! Fu trasformata in spirito davanti agli occhi dell’apostolo Giovanni che pregava con lei, nell’anno 45 dopo la nascita di Cristo. Da ciò vedi che Dio è, in effetti, un Fuoco divorante dell’Amore.
E chi comprende l’infinita Sapienza di Dio, la Corona di ogni Sapienza che è nella Creazione, negli angeli, negli spiriti e negli uomini? Essa è la base di tutte le sapienze nella Creazione e negli uomini, da essa gli uomini devono attingere spiritualmente per creare le arti e fare scoperte.
Cosa vuoi che ti riferisca dell’Onnipotenza di Dio? Chi può afferrare o descrivere quale cifra imprimere nella Sua potenza? Tutto giunge lontano oltre i concetti umani, tanto che l’uomo diventa paralizzato per tanto stupore, quando comincia ad osservarla e a misurarla, e presto ammette la sua impotenza per determinarla solo superficialmente. Un trilione è una cifra talmente enorme, che nessun uomo può comprendere; la cifra decilioni di decilioni per definire la grandezza della Forza e Potenza divina è di nuovo così immensamente grande, che non esistono cifre per articolarla, perché l’imponente Creazione dell’Onnipotenza divina – che Dio porta nel Grembo del Suo Io – giunge oltre tutti i concetti umani, e perciò è imponderabile.
Vedi, caro fratello e sorella, tu, questo Dio, Lo preghi! Non rabbrividisci nell’interiore del tuo spirito, quando pensi a Chi ti rivolgi? Vedi, Egli è una tale inavvicinabile Santità e Grandezza, che ogni sapienza umana deve ammutolire nella consapevolezza della propria nullità, nella polvere della sua minuzia davanti al Grande e Potente dell’Infinità!
Perciò rifletti, quando ti accingi a pregare che questo Dio – che tu preghi – è la Santità di ogni Santità; il Re di tutti i re, e il Signore di tutti i signori davanti al Quale si devono piegare tutte le ginocchia che sono al di sopra della Terra, sulla Terra e sotto la Terra. È una tale inconcepibile Maestosità, che tutta la sapienza dei savi deve ammutolire in profonda riverenza e adorazione. Perciò, quale atteggiamento supplicante assumerai tu in questa suprema Udienza, e come presenterai la tua implorazione, affinché sia sufficientemente degna e riverenziale dinanzi a Dio?!
Vedi! Io ho spiegato l’atteggiamento della preghiera con immagini supplementari. Pensa che Dio, davanti all’Arca dell’Alleanza nel Tempio di Gerusalemme, ha fatto posare i serafini in umile posizione sulle ginocchia con le mani congiunte dirette verso l’alto, poiché l’Arca dell’Alleanza racchiudeva i dieci Comandamenti, che in altro modo si chiamano ‘le dieci Parole’, nelle quali si nomina Jehova o Dio Padre “nella Parola”.
Secondo l’esempio dei Serafini, le mani devono essere tenute diritte verso l’alto, e congiunte! Che sia giusto solamente così, te lo mostra anche la battaglia tra gli israeliti e gli amalechiti. Fino a che Mosè teneva le mani rivolte verso l’alto, gli israeliti erano i vincitori, ma quando Mosè, in seguito all’affaticamento, le lasciava abbassare, erano vincitori gli amalechiti. La preghiera di Mosè era esaudita solamente quando teneva le mani verso l’alto. Questo fatto v’insegna che la preghiera non è esaudita se non viene fatta anche corporalmente in tutta l’umiltà e riverenza davanti a Dio. Pensa inoltre che Gesù, come Uomo secondo il Corpo terreno, giacque sulle ginocchia per un’ora e mezza nel giardino Getsemani, e in tale posizione e con le Mani congiunte rivolte verso l’alto, rimase come lo rappresenta qui l’immagine. Vedi, questo ti dice tutto! Cristo, infatti, era Dio e Uomo, ma tu sei solo uomo, perciò Cristo è per te l’esempio della tua vita e del tuo operare. Fa quindi lo stesso, e sarai giusto dinanzi a Dio, tuo Redentore-Gesù.
Ma come devi pregare e implorare, affinché tu diventi giusto e buono? Ti voglio rivelare come lo faccio io, quando bramo decisamente di raggiungere qualcosa. Ascoltami, e fa anche tu così: io mi inginocchio, congiungo le mani, come lo dimostra l’immagine, e chiudo gli occhi, affinché nulla mi possa distrarre. Mi traspongo in umore riverenziale, mi immergo nella Santità e nell’Amore del Padre, penso che mi trovo e sono in ginocchio all’Udienza di Dio, del sommo e onnissantissimo Re e Signore del mondo infinito, e poi comincio a presentare chiaramente la mia faccenda in amore, umiltà e piena fiducia, lentamente e ben soppesando le parole che dico, parlo come un fanciullo al suo padre terreno quando ha bisogno urgentemente di qualcosa e, se attraverso la parola interiore vengo a sapere qualcosa: “Io ti ho esaudito”, oppure mi accorgo che vengo esaudito, prego del tutto lentamente e pensando al significato di ogni parola e a Chi è rivolta la parola, nella massima tensione delle mie forze spirituali esprimo la preghiera del Padrenostro del tutto lentamente e, così, interiorizzato nella faccenda, mi immergo in ogni parola che dico, come se si trattasse di vita o di morte. Perciò, una preghiera deve essere espressa intimamente, amorevolmente e nell’umiltà riverenziale e in infantile fiducia in Gesù, il Padre. Allora essa penetrerà attraverso le nuvole al Trono della Sua Santità, e se si tratta di cose spirituali che favoriscono la salvezza dell’anima, sarà certamente esaudita.
Ti ripeto: solo così come l’ho detto io, il Padre esige che tu preghi, se vuoi essere esaudito. Dinanzi a Dio devi mantenere la più umile posizione di riverenza, e devi pregare così intimamente, così profondamente, immersa nella preghiera e così piena di fiducia in Lui, ponderando il valore interiore di ogni parola, lentamente – come su una bilancia che pesa l’oro – parlandoGli così che in te cresca la Forza della piena fiducia in una confidenza salda come una roccia che tutto sarà certamente esaudito. Allora prega così, e il Padre esaudirà la tua preghiera! Più grande è il numero di coloro che pregano, maggiore è la Potenza della preghiera, e più assicurato è il successo. E quando io, Schumi, ho finito di pregare, in piena fede che la mia preghiera è stata esaudita, dico: “Caro Padre, Ti ringrazio umilmente per l’esaudimento della mia preghiera e, Ti prego, accogli il mio ringraziamento a Tuo onore, e spiritualizzalo in me!”. Così prego io!
Ci sono stati dei mesi che ho sudato per l’inquietudine, per invocare un Padrenostro degno e nel più alto sentimento, – tuttavia l’esaudimento era l’improvvisa guarigione miracolosa del malato grave o inguaribile! Ma si può pregare così, solamente quando si ha un alto interesse di essere esauditi, perciò ognuno può pregare così da se stesso, per ciò che gli sta a cuore con tutte le forze.
Non si deve pensare: io sarei migliore, perciò vengo esaudito, no! Si proceda come ho indicato qui, e se l’amore è così grande, come quello della premurosa madre per il suo bambino malato, allora pregate e sarete esauditi, se l’esaudimento non è a svantaggio animico della vostra vita o della persona per la quale pregate. Io ho sperimentato guarigioni miracolose sia da lontano che alla presenza dei malati, perciò lo può anche ognuno; comunque, si deve vivere e agire così come è detto qui, e come viene insegnato nei libri che qui sono elencati; in tal caso si viene esauditi, allora Dio opera anche miracoli, se è necessario.
Ben inteso, però: dà a Dio, l’Onnissantissimo, l’onore ben prescritto! E presentati al tuo amorevole Padre-Gesù, al tuo Guaritore, e confida in Lui affinché ti ascolti e ti esaudisca, come il fanciullo innocente che guarda in alto a suo padre o a sua madre e, senza dubitare di essere esaudito, presenta la sua richiesta; allora la tua preghiera raggiungerà una Forza e mostrerà l’effetto. – Amen!
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La preghiera
1. La preghiera è l’elevazione dello spirito dell’uomo al Trono dell’Onnissantissimo, è un angelo luminoso che si eleva dalla valle di lacrime, irrompe attraverso le nuvole e va davanti al Padre dell’uomo, portandoGli la preghiera del figlio dalla profondità della tenebrosa Terra per chiedere il suo miglioramento.
2. La preghiera è il dialogo tra il figlio sulla Terra e il Padre nel Cielo, è la mediazione, ed è l’unico collegamento tra il Padre e il figlio, per accogliere la causa del figlio; infatti, tutto ciò che l’uomo vuole ottenere dal suo Dio e Padre, se lo deve conquistare attraverso la via della preghiera. Allora emerge la Parola di Gesù nel Vangelo: «Chiedi e ti sarà dato!», e se la richiesta ha lo scopo di qualcosa di buono e di spirituale e non viene esaudita così rapidamente, allora la seconda indicazione di Gesù ti dice: bussa alla porta dell’Amore di Dio, e ti si aprirà il Cuore del Padre e, raggiante d’amore, farà entrare la tua preghiera nell’interiore del Suo Cuore, concedendoti ciò che il tuo cuore chiede di ricevere urgentemente.
3. E se preoccupazione e cordoglio opprimono il tuo cuore, allora vieni tranquillamente con la tua preghiera all’amorevole e misericordioso Padre, e presenta a Lui ciò che ti opprime e ti rattrista. Egli è, appunto, il Padre tuo! Egli è la tua Vita! Egli è il Tuo Provveditore per il bene terreno e spirituale del tuo io, perciò abbi fiducia e prendi la prima ed unica via che fai per l’aiuto che speri. Questa via deve essere verso il Padre tuo, nel Cristo, attraverso la fervente preghiera colma di fiducia, poiché la preghiera è il santo messaggio dal figlio al Padre, chiedendo a Lui l’esaudimento di ciò che necessiti urgentemente.
4. «Venite tutti a Me, voi che siete stanchi e aggravati, Io, Gesù stesso, vi voglio ristorare». Così ha insegnato il grande Vincitore e Redentore del Golgota ai Suoi figli su cosa devono fare quando sono tempestati e resi infelici da afflizione, bisogno, preoccupazione, cordoglio e altri disagi terreni. Fratello mio e sorella mia nello spirito dell’Amore del sublime e santo Padre, afferra la verità di questo santo messaggio del Vangelo che è scaturito dal Cuore dell’eterna verità, ed elevati al di sopra di tutti i monti della pressione terrena, e porta, sì, porta e ripeti la tua richiesta nella preghiera, così frequente e così amorevolmente insistente, umile e colma di fiducia, affinché si apra la grande porta del Cuore del Padre, e così farai entrare il tuo ardente angelo nel centro del Suo Amore, così che Egli ascolti ed esaudisca la tua preghiera, com’è stabilito nel Consiglio del Padre santo, come utile e per il tuo bene. Amen!
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Dio non esaudisce le preghiere a pagamento
1. Gli uomini se la sono resa facile, come il datore di lavoro con l’operaio a giorno. Uno paga, l’altro lavora, ed hanno esteso questa pratica terrena anche allo spirituale e divino, dove credono che Dio sia l’Operaio gratuito degli operai pagati a giornata. È solo il contrario nei confronti della prestazione terrena: nella vita terrena il datore di lavoro assume il salariato quando ne ha bisogno; nella vita del religioso è il salariato o l’operaio che stabilisce le condizioni, vantandosi dei privilegi immaginati davanti a Dio che, attraverso la sua preghiera, Dio possa essere rabbonito e riconciliato, e gli spiriti infernali liberati dal purgatorio e portati in paradiso, e si otterrebbe molto altro, solo con messe, preghiere e cerimonie pagate. Invece, gratuitamente non si ottiene niente, né si può celebrare alcuna messa, e non si recita nessuna preghiera.
2. Quando Gesù inviò i Suoi discepoli, Egli disse loro: «Andate, predicate e dite: “Il Regno dei Cieli è venuto vicino a voi”. Guarite i malati, purificate i lebbrosi, ridestate i morti (nei peccati), scacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente anche date, ecc.» [Mt. 10,7-8].
3. Per questo, Pietro fu così adirato in Samaria, quando Simone il mago gli offrì il denaro affinché gli vendesse la grazia, così che anche con la sua imposizione delle mani sui credenti venisse su di loro lo Spirito Santo, tanto che gli gridò: «Che il tuo denaro perisca con te, perché hai pensato che i Doni e le Grazie di Dio si possono ottenere con il denaro!» [Atti degli Apostoli 8,20].
4. I sacerdoti cattolici, tuttavia, fanno tutto solo per denaro, e senza di esso, nulla, nonostante Pietro, che essi presentano come il predecessore del papa dei credenti facili. Invece è tutto una bugia, come lo testimonia la Sacra Scrittura, perciò sconsigliano ai credenti di leggere la Bibbia, affinché non leggano le parole di Pietro, parole che li condannano; e non leggano nemmeno Cristo, come lo dimostra il seguente versetto da Luca 20,46-47:
5. «Guai a voi, scribi (adesso dottori di teologia) e farisei (che erano anche spirituali), voi ipocriti che divorate le case alle vedove e rivolgete lunghe preghiere (aver pregato per i defunti)! Per questo riceverete un più grave giudizio (per le vostre azioni ingiuste dinanzi a Dio)!».
6. Da ciò vedete, voi cristiani credenti, come siete ingannati per denaro! Infatti, come vedete qui dalla Sacra Scrittura, Dio non esaudisce le preghiere a pagamento! Sì, se si potesse giungere a Dio in questo modo, quando si pagano bene i sacerdoti, allora tutti i ricchi andrebbero nel Cielo, i poveri, invece, nell’inferno, stando al tributo dei peccati, secondo il quale tutto è ottenibile col denaro. Ma Dio non è per niente un Lavoratore gratuito degli operai per denaro!
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I figli devono chiedere e ringraziare, per tutto ciò che hanno ricevuto dai genitori
1. Dio pretende che Gli si chieda tutto ciò che si vuole avere da Lui. Dio è il Padre spirituale degli uomini e i genitori sono i rappresentanti terreni di Dio-Padre nei confronti dei figli, responsabili dinanzi a Dio dell’educazione degli stessi, i quali, spiritualmente, sono figli di Dio. Egli li affida puri come angeli nelle loro mani, e come uomini puri educati uguali agli angeli, Egli li pretende di nuovo indietro dalla mano dei genitori. Perciò i genitori hanno una grande e del tutto seria responsabilità davanti a Dio, per l’educazione, per quanto procede dalla loro cura.
2. Molti genitori dicono: “I figli non hanno bisogno di pregare, né di ringraziare per il pane e per ciò di cui hanno bisogno e ricevono, perché noi siamo obbligati a darlo!”. I genitori hanno le stesse disposizioni per i figli dinanzi a Dio, questi devono agire come Egli stesso agisce verso i Suoi, perciò è obbligo dei genitori agire così, come Dio vuole che agiscano, avendo consegnato loro i figli per l’educazione. I genitori che agiscono diversamente dovranno rispondere per la loro stessa infrazione del dovere e per i peccati dei figli, dinanzi a Dio, che gli stessi hanno commesso a causa della falsa educazione!
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Satana vive in ogni uomo
1. L’uomo alloggia lo spirito di Satana nella propria carne, poiché tutti i vizi, inclinazioni, voglie, brame, passioni e vezzi dell’uomo, sono racchiusi nello spirituale della carne. Questo spirituale è un’aura grigio scura nell’uomo, aura che s’insinua incessantemente nel cervello e nei pensieri dell’uomo, e infonde effetti che attirano l’uomo al peccato.
2. Combattete e lottate contro questo Satana! È lui, infatti, che vi suscita pensieri lusinghieri e attacchi opprimenti su come sfruttare questo e quello per il vostro vantaggio materiale, vantaggi di cui vi potreste appropriare o godere. E questi pensieri opprimenti e seducenti di Satana in voi sono descritti nella Bibbia come ‘il Satana nelle vesti luminose di un angelo’, da ciò, infatti, considerate la menzogna come verità, e la verità come menzogna, e da ciò cadete nell’inferno. Combattete perciò e lottate per tutta la vostra vita contro le influenze inebrianti e seducenti del peccato, perché è questo il vero Satana nelle vesti luminose di un angelo, in voi stessi e da nessun’altra parte.
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Il più grande Comandamento nella Legge di Dio
1. Quando lo scriba farisaico chiese a Gesù: [Lc 10,27] «Maestro, qual è il più grande Comandamento nella Legge?». Gesù Gli rispose: «Devi amare Jehova (“Jehova” e non “Signore”, disse Gesù) il tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la tua forza vitale» [Deut. 6,5].
2. Queste parole di Gesù, espresse nel Corpo, dicono all’uomo che deve rispettare tutto, di meno per amore per Dio, Dio che è Jehova, il Quale è Padre suo e la sua Vita. Questa richiesta nel primo e più grande Comandamento dell’amore, v’insegna che per amore per Dio, i dieci Comandamenti sono da adempiere così precisamente, affinché mai un pensiero peccaminoso, mai una parola non santa, mai un’azione empia imbratti il vostro io. Se si ama Dio sopra ogni cosa, allora mai si farà qualcosa che offenderebbe Dio e il prossimo, perché per amore per Dio si poserà ogni pensiero, ogni parola e ogni azione già in anticipo sulla bilancia dell’oro della coscienza, e ci si domanderà se questo sia anche giusto dinanzi al Padre nel Cielo.
3. Ogni impulso nell’interiore dell’uomo ha un effetto nell’esteriore e, da ciò, egli diventa un essere luminoso o tenebroso, effetto che mette un segno permanente alla veste dell’anima, come azione compiuta, sia in pensieri, poiché i pensieri sono parole spirituali, oppure in parole che la bocca pronuncia, oppure in azioni che il corpo trasmette alla stimolazione interiore spirituale e al moto, in effetto e azione.
4. Questo fatto è così eloquente e determinante per il fare e non fare nella vita umana, che ogni altra faccenda retrocede davanti all’alta importanza di questo fare e operare. Attraverso questi pensieri, parole e azioni, diventi un luminoso spirito del Cielo, oppure un diavolo tenebroso dell’inferno. Qui sulla Terra ti costruisci il Cielo con opere del Cielo, oppure l’inferno con le opere del diavolo.
5. La Parola di Dio è la Legge di Dio del Sinai; la Parola di Dio è però Dio stesso, come insegna l’apostolo Giovanni [1,1] che guardò nelle profondità dei misteri di Dio. Perciò nella Parola di Dio non è contenuta solo la Legge, ma Dio come Giudice stesso, il Quale esamina i tuoi pensieri, parole e azioni, e dimora come Tale nel tuo io interiore, contro il Cui Giudizio non può più essere sollevato nessun appello e nessuna contraddizione. Perciò, o uomo, esamina e pondera bene che cosa pensi, dici e fai, perché tutto va subito dall’eterno Giudice, il Quale, attraverso tutta la tua vita, terrà l’ultimo Giudizio nel mondo, sulle tue espressioni della vita spirituale e materiale, e alla fine della tua vita ti annuncerà, come ultima tromba, l’ultimo Giudizio. Ora, infatti, dovrai abbandonare il mondo, risorgere nello spirito ed entrare nel verdetto del Giudizio del mondo, che ti farà subito ricevere la ricompensa per la tua vita e per il tuo operare nel mondo. In pratica: o la beatitudine dall’Alto, oppure verso il basso nel mondo tenebroso del cordoglio, del pianto e del tormento!
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L’amore per il prossimo
1. In Matteo 22,39-40 sta scritto, come Gesù, quale Dio-Jehova nella carne, spiega materialmente e spiritualmente il secondo Comandamento dell’amore, il quale, fino al decimo Comandamento del Sinai, secondo il Levitico 19,18, dice: «Il secondo comandamento principale dell’amore è uguale al primo, e dice: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Nel primo e nel secondo comandamento dell’amore, infatti, è contenuta tutta la legge (del Sinai) e i profeti». Una seconda illuminazione nel Sermone del monte dice:
2. Matteo 7,12: «Tutto ciò che volete che gli uomini facciano a voi, fatelo anche voi a loro; questa, infatti, è la Legge e i profeti». L’amore per il prossimo ha ottenuto la più alta illuminazione nell’ultimo Giudizio, il quale comincia quando l’uomo muore. Allora parla il Giudice del mondo e il Re-Gesù: [Mt. 25,40] «In verità ti dico, quello che avete fatto a questi Miei minimi fratelli, lo avete fatto a Me».
3. Ora però, Gesù è Dio-Padre, Figlio e Spirito Santo in una Persona, e l’Io più intimo, lo Spirito Santo di Dio, nel petto di ogni uomo, secondo le lettere dell’apostolo Paolo. Ora ci si domanda: come potrai rispondere davanti al sommo santo Dio e giusto Giudice della tua vita e delle opere tue, se hai offeso, calunniato, maltrattato, danneggiato e causato a Lui, guai e sofferenza, e da ciò non solo hai trascurato le opere dell’amore per il prossimo, come il Samaritano che Gesù ti ha posto come esempio, ma hai trasgredito grossolanamente! ?
4. Sai tu che cosa dice Cristo attraverso l’apostolo Giacomo? Egli dice, che la tua fede senza le opere dell’amore per il prossimo, è nulla! [Gc. 2,20] – Così è con la fede come insegna Paolo, la quale, se da un lato è così grande da poter spostare i monti [1° Cor. 13,2], senza quell’amore che è attivo attraverso le opere per il prossimo, è senza valore, – è nulla e niente!
5. Se Paolo stesso parla così limpido e chiaro, allora ti sarà ben d’illuminazione che poi, sotto ‘opere della legge’ non avrà inteso Paolo assolutamente le opere dell’amore per il prossimo, ma le opere di sacrificio stabilite da Mosè e dal Tempio per il Tempio di Gerusalemme, con il quale il cristianesimo delle origini era in sanguinosa lotta per la verità tra le prescrizioni del vecchio e nuovo Testamento, di cui per la nuova religione, il difensore principale era Paolo.
6. Ora sai, caro fratello, cara sorella nello Spirito di Cristo, come puoi e devi essere attivo nell’amore nella vita pratica, affinché tu possa trattare amorevolmente il tuo Padre celeste, come lo Sposo regale della tua anima nel corpo di ogni uomo, e preparGli una dimora dell’amore nel tuo cuore. Io lo so, tu mi chiedi con attesa nostalgica la risposta: “Sì, ma come devo veramente fare, per agire sempre in modo giusto e amorevole nel senso delle parole di Cristo?”. Ebbene, alla tua prima domanda ti voglio dare una risposta definitiva:
7. Quando getti uno sguardo nell’agire variegato degli uomini, allora incontri esempi nella vita che ti svelano il grande mistero che qui interessa. Supponi di essere povero e misero ed hai bisogno, in ogni senso; ora arriva un uomo benestante che esce per trovare uomini che hanno molto bisogno di lui, ti trova nella miseria e nel bisogno e tende con tutti i mezzi per portarti il primo aiuto il più presto possibile, e cerca di aiutarti a uscire dalla fame, dal freddo, dal cattivo abbigliamento e misera abitazione, ti aiuta così tanto, da concederti sotto ogni punto di vista il benefico cambiamento della situazione della tua vita con gioia entusiasta, e tu sei del tutto colmo di ringraziamento e lode verso il grande benefattore. Vedi, tali eventi se li può procurare molto facilmente un amico degli uomini, perché dei veri poveri e bisognosi ce ne sono ovunque; e se per esempio fossi tu il ricco, e i poveri non ti fossero grati in questo modo descritto, comunque, per questo, con te sarà così grato Colui che un giorno ti ricompenserà regalmente e divinamente, e ciò è certamente di più che il più alto ringraziamento di un uomo terreno, perché tu, al Tempio vivente nel quale dimora il tuo Dio nel Suo Amore, hai donato e rallegrato ‘la Sua sposa’, e aiutato colei che è l’Anima dello Spirito di Dio, la Quale dimora nel suo cuore. Perciò rifletti con Chi hai a che fare, quando operi in modo caritatevole e amorevole verso i poveri e bisognosi! Non curarti del ringraziamento dell’uomo, ma del Ringraziamento di Dio, il Quale ti aprirà per questo le Porte della Casa paterna e ricompenserà con infinita gioia e beatitudine le tue opere dell’amore per il prossimo!
8. Sii gentile e premuroso con ogni essere umano, come lo sono gli uomini istruiti che ricevono e trattano gli estranei con il massimo rispetto e prudenza, e nessuna parola stonata disturba il loro agio oppure si legge sul loro volto qualche altra messa in scena di umore insoddisfatto, bensì in tutto, solo rispetto e cordialità, cercando di rendere all’ospite estraneo, il più piacevole possibile la visita.
9. Un vero figlio di Dio, incontrando un uomo di cui sa che è maldisposto verso di lui, che impreca, lo calunnia e parla male di lui, non esprime nessuna parola di rimprovero verso costui, per non disturbare nell’incontro la cara pace tra lui e l’antagonista. Vedi, un tale agire è la formazione di un figlio di Dio, il quale preferisce egli stesso soffrire l’ingiustizia e, per quanto possibile, si sforza attraverso un venirsi amichevolmente incontro, di fare del nemico, di nuovo, l’amico. Questo significa procedere secondo il Vangelo: «Quando il nemico di dà uno schiaffo, taci e porgi l’altro lato», il lato dell’amore, umiltà, tolleranza e misericordia, affinché tu possa andare in pace con lui!
10. Osserva un gran numero di bambini che giocano, come gridano e fanno tutto l’inimmaginabile per gioire. All’improvviso una discordanza interrompe i giochi, ci si dice la verità, ma tutto, solo in maniera infantile, e nessuno si offende, ma è presto risistemato e si va di nuovo a giocare insieme e a conversare. Perciò impara dai bambini, i quali non devono sentirsi offesi e sollevare una qualche accusa contro l’offesa dell’onore, ma accetta paziente ciò che ci si merita, e sacrifica in onore di Dio, se fosse ingiusto; allora Dio ricompenserà in modo celeste la tua pazienza con le debolezze del prossimo e ti donerà la Vita eterna, come Egli lo ha promesso nel Sermone del monte: «Beati i miti, perché loro possiederanno il regno terreno. Beati sono i pacifici, perché si chiameranno figli di Dio».
11. Osservate l’amore e la preoccupazione di una madre. Lei è sempre l’ultima, la sua prima preoccupazione è la cura dei figli e dei parenti, e solo allora, quando tutto è curato e in ordine, si siede e provvede anche per la sua persona. Così considera una madre, la quale ha sempre più preoccupazione per gli altri che per se stessa, perciò lei è un esempio nella cura dell’amore per il prossimo per tutti gli uomini.
12. Ora veniamo al più alto esempio dell’amore umano per il prossimo, alle ribollenti condizioni d’amore di due giovani persone pure, perché il vero amore si sacrifica, il vero amore è casto e spirituale, il vero amore è una fonte proveniente dall’Amore primordiale di tutto l’Amore di Dio, perché ci sono insieme le virtù che uniscono tutte le virtù del mondo. Qui si vede splendere l’amore dagli occhi e scintillare come un brillante, perché è un riflesso della Divinità. E questo fenomeno è qualcosa di alto, di indescrivibile, divampante come un mare frusciante! Qui esistono solo sguardi dell’amore, del ben volere, della premura, del sacrificarsi per il secondo io, senza aspettare nessuna ricompensa, un percepire del Cielo dell’amore, della pace e della reciproca unione in pensieri, parole e azioni. Ogni disturbo dell’armonia viene appianato con amorevole riappacificazione, il velo dell’amore copre il percepire animico, e fiori del Cielo crescono fino a diventare alberi della potenza e magnificenza della divina maestosità del reciproco amore.
13. Vedi, mio caro fratello, mia cara sorella, il Padre dell’Amore ha per tutti i figli che si chiamano uomini, un tale alto e ancora più alto Amore. Impara perciò dall’esempio presentato, su come si deve curare l’amore per il prossimo, se vuoi essere perfetto com’è perfetto il Padre tuo nel Cielo, allora imparerai dagli esempi menzionati, come devi curare l’amore nella conferma delle opere nell’amore per il prossimo, per raggiungere l’alto volo dell’Amore divino, Amore alto e maestoso che è al di sopra di tutti i concetti terreni, e che è presente per tutti gli uomini, quali figli di Dio come il più alto esempio della perfezione e come un Sole centrale chiaramente splendente che dona luce e vita nella Vita eterna.
14. Una fede che è attiva attraverso le opere dell’amore per il prossimo, è una forza di vita che attira continuamente a sé i raggi dell’Amore dell’eterna Luce, l’accoglie in sé e costruisce ed edifica nel cuore il Regno celeste dell’amore. – Amen!
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Conclusioni
(parla Schumi):
L’uomo è fatto di spirito, anima e corpo. Lo spirito è una scintilla dall’Onnispirito di Dio, chiamato Gesù-Jehova-Zebaoth, ed è il medesimo spirito nel petto dell’uomo che negli uomini comuni si chiama coscienza, negli uomini progrediti si chiama Spirito dell’Amore di Dio. Esso è una fiamma spirituale dell’amore nel cuore dell’anima, che Paolo menziona nelle lettere ai Corinzi e Romani [1.Cor. 1,3 / 1,16 / 1,17; – 2° Cor. 6,16; – Rom. 8,11]. È anche Colui che un giorno ha parlato attraverso i profeti come Jehova e attraverso gli apostoli come Spirito della verità, e ora si chiama Padre-Gesù, e detta Parole d’Amore e di verità attraverso gli odierni scrivani di Dio.
L’anima dell’uomo è un Raggio proveniente dallo Spirito d’Amore di Dio, è una Luce che tuttavia, attraverso il peccato dell’uomo, è più o meno oscurata. L’anima è la sposa di Cristo, perciò in Isaia 54,6, Jehova-Zebaoth è descritto come suo Sposo e, nello stesso tempo, viene chiamato Redentore del Golgota e ‘il Santo in Israele’, il ‘Dio di tutto il mondo’. Con ciò è presentata oltre ogni dubbio la grandiosità dell’anima! – L’anima in ogni uomo è un sommo sacerdote, perché deve sacrificarsi e, giorno per giorno, deve imparare a vivere i suoi vizi, inclinazioni, passioni e vezzi, pronta all’espiazione, come le dicono di vivere i Comandamenti di Dio.
Il corpo carnale, come scrive Paolo ai Corinzi e Romani, è il Tempio vivente del Santo Spirito, il Quale ha trasformato, con il Suo fuoco spirituale d’Amore, il Corpo di Cristo nel sepolcro in uno Spirito di Luce, è entrato in Lui, Lo ha portato con sé, e così è risorto come Vincitore glorioso su Satana e sulla morte il 27 marzo nell’anno 33 nel Corpo di Cristo.
Questi fatti dimostrano che l’uomo – secondo il corpo terreno carnale – è un Tempio vivente di Dio, Tempio che deve essere spiritualizzato sempre più attraverso le caratteristiche di Gesù come Figlio di Dio, perché in questo Tempio dimora Dio stesso come Spirito d’Amore di Gesù Cristo, e qui dimora anche il sommo sacerdote di Dio, quale anima dell’uomo, come una volta l’Anima di Dio in Melchisedec, il Quale era proprio l’Anima di Gesù Cristo chiamato Jehova-Zebaoth, perché Melchisedec, quale Re di Salem, chiamato anche “Principe della Pace”, e come dice Pietro nella lettera agli Ebrei [7,3]: «…senza Padre, senza Madre, senza genealogia e non ha né principio di giorni, né fine di Vita...», è proprio lo Spirito dell’Iddio vivente Gesù-Jehova-Zebaoth stesso.
Così, miei cari fratelli e sorelle, vedete che ogni uomo è in se stesso qualcosa di alto e di divino che non ha bisogno né di chiese né di sacerdoti, né deve cercare un Dio nelle fredde mura delle chiese, ma l’uomo stesso è molto più che la chiesa morta, perché è il Tempio vivente di Dio; egli non ha bisogno di nessun sacerdote peccatore come guida, ma egli stesso deve proiettarsi a sommo sacerdote attraverso i supremi Insegnamenti spirituali dei libri che riporto nell’elenco, e diventare un sacerdote sacrificante, libero dal peccato per lo stesso Dio che, come Onnissantissimo, dimora nell’io interiore del tempio vivente di Dio nell’uomo. Da ciò, l’uomo vede che nel mondo è messo per qualcosa del tutto diverso dall’essere un servo dei sacerdoti peccaminosi, i quali aiutano a nutrire con le briciole delle prescrizioni umane, nel cui godimento si rovina anima e corpo, e ci si rende maturi per l’inferno.
Cari fratelli e sorelle, risvegliatevi dal vostro sonno! Riflettete che cosa vi riferisco qui! Ricordate che ogni padre crea i suoi figli secondo la sua immagine, secondo la sua figura, e così Elohim, il Santo Spirito di Dio, ha creato il progenitore Adamo secondo la Sua immagine, perciò lo ha provvisto con tutte le virtù e privilegi della Divinità. Adamo è caduto e, con lui, il suo spirito a tutta la discendenza che, provenendo da Adamo, ha popolato il mondo. Dio stesso ha avuto pietà, e nel Corpo umano di Gesù ha estirpato il nostro peccato ereditario adamitico sulla croce, e ci ha aperto con ciò il libero accesso a Dio, se noi stessi siamo liberi dal peccato.
Purificatevi attraverso una vita spirituale e virtuosa da tutti i peccati; santificate o purificatevi da tutto ciò che vi attira alla Terra, e diventate uomini altamente spirituali, perché siete chiamati a diventare déi! Il Padre vostro, infatti, è Dio, e voi siete chiamati a diventare eredi del Regno divino che, come soli, pianeti e mondi stellari orbitano nell’Universo, e a nominarvi come re divini in comunione alla Potenza del Padre vostro Gesù.
Vedete, voi siete, anzi lo ha già detto Giovanni l’evangelista nell’Apocalisse [1,6]: «Gesù ha fatto noi, re e sacerdoti dinanzi a Dio e Padre Suo», attraverso il battesimo spirituale ricevuto con la rinascita dello spirito il 17 maggio[2] nell’anno 33, il Quale è lo Spirito dell’Amore nel cuore dell’Anima di Gesù. Alzatevi perciò! Venite nella Scuola del Dio vivente, come ho fatto io, Schumi, che sono diventato un vero servitore di Dio, perché il 25 giugno 1897 l’eterno Amore del Padre Gesù mi ha eletto come Suo scrivano, ed è Lui che mi mette sulla lingua i sublimi Insegnamenti, come fece un giorno con i profeti che istruivano il popolo e lo conducevano a Jehova. Io devo tutto a Lui! Egli è la mia vita! Egli è la Parola che qui esprimo a voi!
Cari fratelli e sorelle, non rimanete indietro, ma unitevi a me e percorrete con me la stretta via nella nuova Gerusalemme! Là troveremo il Padre, e là riceveremo da Lui, la corona della Vita. – Amen!
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[1] Il riferimento è a Jakob Lorber che cominciò a ricevere la Parola interiore per 24 anni, dal 15 marzo del 1840, e a Gottfried Mayerhofer che iniziò a ricevere comunicazioni spirituali dal 1870.