Zurigo 1911

Rivelazioni del Salvatore Gesù

a

Franz Schumi

 

Gesù è Jehova

Gesù è il Padre, Dio Jehova Zebaoth

tramite le Scritture viene dimostrato che

non c’è nessun altro Dio,

nessun salvatore e nessun redentore

 all’infuori di Jehova

 

 

 

 

 

*

 

 

Titolo originale: “Jesus ist der Gottvater Jehova Zebaoth

Traduzione e revisione a cura del gruppo “Amici della nuova Luce”

www.legamedelcielo.it/schumi

 

 


Date storiche citate

 

anno 2681 = 1470 a.C. 23 Novembre – deserto del Sinai, Mosè inizia la ‘Genesi’

anno 3108 = 1043 a.C. 21 Maggio – Davide riceve il salmo 2

anno 3110 = 1041 a.C. 5 Novembre – a Gerusalemme profezia della morte di Gesù a Davide

anno 3408 = 743 a.C. 25 Agosto – a Nain, Isaia scrive il cap. 5

anno 3426 = 725 a.C. 15 Novembre – a Nain Isaia scrive il cap. 9

anno 3433 = 718 a.C. 24 Luglio – a Nain Isaia scrive il cap. 52

anno 3542 = 602 a.C. 30 Novembre – a Gerusalemme Geremia scrive il cap. 31

anno 3435 = 716 a.C. 5 Ottobre – a Nain Isaia scrive il cap. 54

anno 1074 a.C. = il 5 Novembre – dono del salmo 8

anno 997 a.C. = proverbi di Salomone (cap.8)

anno 30 d.C. = 28 Maggio – tentazione di Gesù nel deserto

anno 31 d.C. = 4 Aprile – a Cafarnao Gesù insegna (Gv.6,45)

anno 33 d.C. = 21 marzo – Nella Domenica delle Palme Gesù dichiarò Se stesso, Jehova Zebaoth (Gv. 12,44)

 

 

 

INDICE

 

 

Introduzione

 

Cap.1

Chiarimento sull’identità di Gesù Dio Jehova

 

Cap.2

La Sapienza di Dio si è conquistata il grado di Dio Padre attraverso la redenzione sulla Croce

 

Cap.3

Umiliazione ed esaltazione di Gesù mediante la redenzione sul Calvario

 

Cap.4

Attraverso l’Amore, Gesù diventa il Padre della vita in Dio

 

Cap.5

Gesù designò il suo corpo di carne come Tempio vivente di Dio, il cui Nome significa 'Jehova Zebaoth'

 

Cap.6

La spiegazione del grande re Jehova Zebaoth come Messia Gesù sull’eternità del Figlio di Dio nel Padre

 

Cap.7

Gesù ha rivelato di essere Dio Jehova Zebaoth

 

Cap.8

L’unione del Padre-Amore e del Figlio-Sapienza, in Dio

 

Cap.9

Una citazione su Isaia 5,16

 

Cap.10

La prova che è stato crocifisso Dio Jehova Zebaoth

 

Cap.11

Gesù è il Creatore del mondo

 

Cap.12

Un raggio splendente di Dio

 

12/1

Gesù è il Padre degli uomini o no?

 

12/2

Gesù chiama gli uomini figli Suoi, perciò chiama Se stesso Dio Padre Jehova

 

Cap.13

Gesù Jehova è Padre e Madre degli uomini

27.04.1908

13/1

Gesù dà ai Suoi discepoli di presumere che Egli è il loro Dio Jehova

 

13/2

Gesù disse velatamente che Egli è Jehova

 

13/3

Gesù parla con velate parole e dice che Egli è Dio Jehova

 

13/4

Solo Dio ha il diritto di perdonare i peccati

 

13/5

Gesù si definisce Dio Jehova nel Messia

 

13/6

Gesù si definisce Dio Padre Jehova nel Messia

 

13/7

Chi accoglie Me, Gesù, accoglie Dio Padre

 

13/8

Nessuno viene al Padre se non attraverso di Me

 

Cap.14

Due verdetti di Dio

 

14/1

Gesù accentua espressamente che Egli stesso è Dio Padre, il cui Nome è Jehova Zebaoth

 

14/2

Il Padre Jehova dimora nel cuore di Gesù

 

14/3

Gesù dice che Lo ha mandato il Padre

 

14/4

L'Amore del Padre e del Figlio come un Essere congiunto di virtù

 

14/5

Il Padre Jehova è con Me (e in Me)

 

14/6

Il Figlio di Dio quale Dio Padre stesso

 

14/7

Gesù dice che Egli è il Messia Jehova Zebaoth

 

14/8

Il Nome di Jehova dopo la Sua incarnazione: Gesù, in altre parole Jehova = Salvatore

 

14/9

Gesù dice che le opere miracolose testimoniano che Egli è Dio Padre Jehova

 

14/10

I Giudei dissero: “Egli si fa uguale a Dio“

 

14/11

Io sono il Principio, ovvero Dio

 

14/12

Gesù, il Re di Sion

 

14/13

Gesù si denomina Dio, perché è il Signore del Cielo

 

14/14

Io sono la Luce del mondo

 

14/15

Gesù disse ai Giudei che Egli è Dio Jehova che invia loro i profeti

 

14/16

Gesù è il Legislatore del Sinai

 

14/17

Jehova dice che all'infuori di Lui non c'è nessun altro Dio, e quindi solo dinanzi a Lui tutte le ginocchia devono piegarsi

 

 

 

 

 

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Introduzione

1. Miei cari figli, il presente estratto, per il libro "Gesù è Jehova", vi illumina sul fatto che Io, tramite Schumi, ho dato inizio al ritorno di Cristo nelle nuvole del cielo per i protestanti e per i cattolici, i quali esigono in modo deciso alcuni fatti comprovati dalla Bibbia, considerato che finora non è stato raggiunto nulla con altri libri, perché hanno interpretato male le Mie parole davanti a Caifa (Mt. 26,63-64), intendendo per 'nuvole del cielo' le nuvole della pioggia, invece delle parole del Mio insegnamento divino.

2. Qui delle prove vi chiariranno questo: – chi non guarda a Me, a Gesù Cristo, come a Dio Padre Jehova Zebaoth, in seguito alla sua falsa fede non potrà venire né al Padre né nella Nuova Gerusalemme, perché non c'è nessun altro Dio Padre che Gesù Cristo!

3. Dopo che delle prove vi dimostreranno inconfutabilmente che Io – Gesù stesso – sono il Dio Padre Jehova e che la fede è l’inesorabile giudice animico che stabilisce solo ciò che l'uomo crede, per questo tutti i Miei figli sono esclusi dalla Nuova Gerusalemme, poiché Io là Mi ergo maestoso come Padre, finché non Mi riconosceranno come Padre in Dio.

4. Questo fatto capovolge tutte le precedenti concezioni di fede, si infrange nella riformazione della fede attraverso di Me – Gesù Jehova Zebaoth stesso – riconosciuto, perché il tempo del ritorno di Cristo è iniziato con l'illuminazione di come le Sacre Scritture sono spiritualmente interpretate, comprese e seguite nel Cielo ovvero nella Nuova Gerusalemme.

5. Figli Miei delle differenti Chiese e sette! Io, Gesù, vi dico che attraverso Schumi spiego nel modo più chiaro e più elevato il Nuovo Patto (Nuovo Testamento), affinché il mondo intero accolga la fede dalle mani del Maestro superiore di ogni fede, Gesù Cristo, poiché, in verità, in verità vi dico: "Se non dichiarerete la Mia Dottrina di fede, spiegata da Me stesso, come l’unica e sola autorevole per giungere al Cielo, vi farò attendere per molto, molto tempo, prima di venire da Me!"

6. Vi stupirete e rimarrete come sbalorditi quando leggerete questa Bibbia che ho spiegato a tutti gli uomini del mondo come l’unica e la sola determinante per venire in Cielo. Considerate che Io – il Salvatore Gesù – vostro Dio, vostro Padre, come Re del Cielo e della Terra sono il vostro severo Giudice animico. Chi non crede a Me, lo giudicherà e lo condannerà la Mia stessa Parola che ho pronunciato[1].

7. È vostro dovere fondamentale credere e obbedire a Me, Dio-Gesù! Considerato che dimoro nel vostro cuore animico come vostro Giudice pieno di serietà, non mi sfugge il più lieve pensiero del vostro essere. Considerate Chi vi sta parlando qui!

8. Pertanto: diffondete questo opuscolo dappertutto; subentrate come Miei messaggeri e spronate gli uomini ad acquistarne uno e a raccomandarlo! Io vi dico: "Dovete diventare Miei messaggeri adempiendo la Mia Dottrina di fede tra tutti gli uomini, ed Io vi ricompenserò come tali con il Cielo divinamente e regalmente, secondo il vostro zelo e i vostri meriti". Chi vuol essere figlio Mio e andare in Cielo, prenda a cuore ciò che dico e prometto qui:

9. – L'opuscolo "Gesù è Jehova" è l'inizio delle pubblicazioni! Per pubblicare ulteriori opuscoli e libri, dovete contribuire a coprire i costi di stampa per i Miei libri, perché in tal modo dimostrate di aver piacere e gioia per le Mie sante parole. Queste pubblicazioni sono molto ampie, e quindi comportano costi di stampa molto elevati. Chi ha gioia per la verità della Mia Parola, poiché la Parola di Dio sono Io, Gesù Cristo stesso (Gv. 1,1-14), sappia che tale gioia la dà a Me – a Dio stesso – perché si tratta della Mia Parola.

10. Voi ricchi, andate a vedere nel Nuovo Testamento, Matteo 19,24, dove si dice che i ricchi entreranno nel Regno dei Cieli molto difficilmente. Qui vi si offre una rosea occasione di depositare un tesoro in Cielo, e Colui che vi dirama l’appello, sono Io, Dio stesso!

11. Per questo motivo richiamate l’attenzione dei ricchi a questo Mio appello, poiché essi hanno moltissimo da rispondere presso di Me. Perciò devono depositare un considerevole tesoro che subentrerà per loro come intercessore presso di Me! Quindi tutti devono subentrare per Me, Dio Jehova Gesù, come promotori del Mio insegnamento proveniente dalla Nuova Gerusalemme, e lo promuovano con la diffusione e con un forte sostegno in denaro, allora Io, come Padre, guarderò le vostre azioni e i vostri sforzi con occhi soddisfatti, e registrerò la ricompensa celeste nel vostro libro della vita. – Amen!

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Cap. 1

Chiarimento sull’identità di Gesù Dio Jehova

 

1. Il quesito della Mia identità con Dio Jehova, il Padre, voglio portarlo chiaramente dinanzi ai vostri occhi nelle seguenti notizie sulla Mia Persona. La domanda è, se sia giustificato chiamarMi Dio e Padre "Jehova" poiché essa è la risoluzione della fede, dal momento che in questa domanda viene chiarito e si risponde sulla divinità di Gesù.

2. Se Io sono Dio, allora l’Insegnamento è divino e vero; ma se non fossi Dio, non sarebbe divino, bensì umano, e solo un tantino migliore (di altri libri), perché in questo si trovano insegnamenti più belli che nel Corano o nell’insegnamento della fede indiana. Se però, gli insegnamenti non vengono direttamente da Dio, che prove ci sono che gli insegnamenti morali in essi contenuti rendano un uomo felice sia qui che là? L’ipotesi non è affatto priva di prove, perché l'uomo non può ricompensare se stesso nel senso di come lo esprime la dottrina. Perciò, nella dottrina religiosa indiana, presentata e corretta da Buddha Gautama, ci sono strane ipotesi che non hanno alcun valore e meritano considerazioni solo nella misura in cui rendono l'uomo una 'persona migliore', mentre la Teosofia cristiana ha determinati teoremi per il cui adempimento viene promessa all'uomo la più alta beatitudine e le più alte gioie, vengono promesse le eredità divine, la corona della vita, le cariche principesche e altre cose, ma soprattutto, sono promessi i principeschi diritti divini.

3. Se però l’Insegnamento di Cristo non provenisse da Dio stesso, sarebbe una menzogna e un inganno, un istupidimento umano e uno sfruttamento per scopi egoistici, perché tutto ciò che vi è stato promesso non lo raggiungerebbe nessuno, poiché nessun Dio sarebbe Colui che promette, ma un uomo che non può mantenere né adempiere nulla di quanto promesso.

4. Così è con alcune dicerie verso il Fondatore della fede Gesù Cristo, dove non solo l’Insegnamento sarebbe un’opera umana, ma Io, Gesù, come suo Fondatore e Maestro, sarei nelle Mie dichiarazioni e promesse un impostore e un ingannatore, e nient’altro! – E comunque, ci sono alcune Chiese cristiane e sette, che Mi guardano solo come un uomo molto pio e assennato, e ritengono la Mia origine come il figlio del falegname Giuseppe di Nazareth. – Poveri ingannati!

5. Per procurarvi chiarezza sulle Mie dichiarazioni e la conoscenza della verità che Io sono Gesù, Dio Jehova Zebaoth, devono parlare le seguenti prove:

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Cap. 2

La Sapienza di Dio si è conquistata il grado di Dio Padre

attraverso la redenzione sulla Croce

1. La Sapienza di Dio è la Santità, mentre l'Amore è la Vita in Dio. Entrambi, uniti, formano la Verità divina che opera in modo sacro e vitale.

2. L’inaccessibile Santità in Dio è proprio quella serietà che esclamò a Maria Maddalena: «Non Mi toccare!», poiché se quella volta lei Mi avesse toccato, sarebbe sprofondata all’istante a terra morta – colpita dalla Potenza della Santità – perché in questa Santità è contenuta l’onnipotenza dell’intero flusso elettrico del mondo.

3. Per umiliarsi, per i figli peccatori del mondo, per aver relazioni con loro e alla fine morire per loro, Essa doveva scendere dal Suo trono e passare nel tutto abbracciante Amore del Padre, in Dio, diventando così il Padre stesso, poiché altrimenti, nella Sua inavvicinabile Santità, dove tutto ciò che è peccaminoso era per Essa un abominio, mai avrebbe potuto soffrire per il mondo e morire sulla croce.

4. Con questo elevato atto di umiliazione della Sapienza (Logos) in Dio, che trascende di gran lunga ogni concetto umano, la Sapienza o il Figlio stesso è diventata 'Padre', e quindi Io, Gesù, sono ora 'il Padre', ovvero 'l'Amore' in Dio stesso.

5. Questa trasformazione della Sapienza in Amore doveva aver luogo, altrimenti non avrei potuto soffrire per i figli e redimerli dal peccato originale sulla croce, con così immensi dolori . Non avrei potuto, nella Mia onnipotenza, dominarMi, e sopportare le beffarde parole dei farisei e dei loro seguaci, senza vendicarMi di loro all’improvviso. Solo l'Amore era abbastanza potente da sopportare tutta la malvagità degli arcidiavoli in forma umana, altrimenti la Sapienza li avrebbe ridotti in polvere e distrutti. – Questa Mia eroica impresa è riferita nel Salmo 8, ben 1074 anni prima, come sarebbe accaduta, vale a dire:

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Cap. 3

Umiliazione ed esaltazione di Gesù mediante la redenzione sul Calvario

1. Anno 3110 dopo Adamo, 1041 prima di Cristo, Gerusalemme, 5 novembre[2]: Jehova profetizza la scena della sofferenza e l'elevazione della Sua stessa Sapienza dopo l’Atto compiuto sul Calvario, a Signore nel mondo sui figli, sugli adulti e sui peccatori, come anche sui devoti e sugli empi del popolo (Salmo 8,5-10)[3].

*

«Cos’è l'uomo, così che Ti ricordi di lui, e il figlio dell'uomo che te ne curi?

Tu lo hai reso poco inferiore a Dio, e lo hai coronato di onore e splendore.

Lo hai reso signore sulle opere delle Tue mani. Tutto hai posto sotto i suoi piedi,

greggi e tutti quanti i buoi, e anche gli animali selvaggi,

gli uccelli del cielo e i pesci nel mare, con tutto ciò che va nel mare.

Jehova, nostro Signore, quanto magnifico è il Tuo Nome su tutta la Terra!»

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Cap. 4

Attraverso l’Amore, Gesù diventa il Padre della vita in Dio

1. Giovanni 5,26: «Come il Padre ha la vita in Se stesso, così ha dato al Figlio di avere la vita in Lui stesso».

2. Spiegazione: con questo versetto è inteso che Io, attraverso il Mio stesso Amore, ho raggiunto la Sapienza di Dio , la potenza dell'Amore del Padre, e così sono diventato una cosa sola col Padre (Gv. 10,30) e in tal modo ho conseguito le stesse caratteristiche, e quindi le stesse capacità come le aveva il Padre, e così sono entrato non solo attraverso l'Amore come Padre, ma anche attraverso la Sapienza nel mondo dei pensieri del Padre e nelle sue sfere come procreatore, coltivatore, raffinatore e spiritualizzatore di tutte le cose create, ed ho fatte Mie le virtù paterne in Dio come Sapienza.

3. Questo mistero di Dio, come Io, la Sapienza di Dio, chiamato Figlio di Dio, alla fine sia apparso come Dio Padre stesso, è del tutto incomprensibile agli uomini del mondo, per questo essi si oppongono alla notizia che Io, non sono solo Figlio di Dio, ma anche Dio Padre stesso. È vero che, come Sapienza, fino alla Mia incarnazione non ero ancora Padre, ma solo Sapienza in Dio, ma con la Mia incarnazione inizia l'atto di preparazione per il più grande Atto d'Amore che un Padre fa per i suoi figli, sacrificando la Sua vita per loro.

4. Ed Io, la santissima Sapienza di Dio dinanzi alla quale il più alto arcangelo poteva avvicinarsi solo nella più profonda umiltà e riverenza, gettai via da Me tutto questo, divenni Uomo nelle condizioni più miserevoli di un abitante della Terra e vissi per ben trent’anni ritirato e nascosto dinanzi al mondo come ogni altro uomo. Quando poi mi presentai come Maestro della Parola divina, ebbi relazioni sia con uomini di alto rango che con uomini infimi, ma più volentieri di tutto con pescatori, con pubblicani e peccatori, perché questi erano più accessibili alla Verità.

5. Alla fine arrivò l'anno di cui attraverso Malachia (3,1-5) dissi che in esso stava il grande e terribile giorno del Signore, il giorno della grande espiazione per il peccato originale sul Golgota. Il Mio piano era fermamente deciso: compiere il più grande di tutti gli atti! Ma per realizzare questo compito umiliai la Mia Santità fin nel più profondo e, come un figlio, fui obbediente al Mio Amore che Mi guidava in tutto, così che l’unità tra l’Amore e la Sapienza fosse raggiunta perfettamente.

6. Questa unione poteva tuttavia essere raggiunta solo attraverso questo: che Io passassi completamente nell’Amore per i Miei figli! Io dovevo cominciare ad amarli in modo tale da diventar capace di fare e compiere l’estremo per loro. Dovevo far Mio l'Amore del Padre e della Madre in Dio, e una volta raggiunto questo obiettivo, potevo dire (Gv. 10,30): «Io e il Padre siamo una cosa sola!». E questa unificazione l’ho suggellata poi sul Golgota con il più grande Atto d'Amore che è possibile solo a un Dio, perché ho dovuto subire le più grandi derisioni, i più grandi dolori e sofferenze animiche per il presente e per il futuro, le quali sono state così inconcepibilmente grandi, considerato che vidi in anticipo l'ingratitudine dei Miei figli per le Mie indescrivibili sofferenze nei secoli a venire, e come Mi avrebbero crocifisso continuamente attraverso la parola e la Scrittura, che è impossibile descrivervelo!

7. Io vidi in anticipo l’intero falso profetismo, il negazionismo di Dio e la malvagità della derisione del Mio Io nei tempi lontani fino al tempo del Mio ritorno, dove il grande anti-cristianesimo si sarebbe diffuso attraverso il mancato adempimento dei Miei Comandamenti, come anche attraverso la loro inosservanza come ingratitudine, e nondimeno, Io ho fatto per tutti, ciò che altrimenti ogni uomo avrebbe dovuto fare per se stesso, per riacquistare la figliolanza di Dio che un giorno aveva perduto nello spirito di Adamo.

8. Dopo questo grande Atto d’Amore, che non ha eguali nella storia del mondo, ebbe luogo la perfetta unione del Figlio con il Padre sulla croce in una sola Persona dell’Amore (ovvero il Padre), e allora è stato il momento in cui chinai il capo e morii per gli uomini e per il mondo intero, di cui il Salmo 45,7-8 e altre fonti, riportano che Io sono stato unto, vale a dire, per l’eterno Padre in Dio e per il re Davide del mondo, come già riportato in anticipo in Isaia 9,6 che Io, il figlio di Dio – allo stesso tempo il Padre dall'eternità – ero venuto nel mondo.

9. Nonostante questo titolo è stato iniziato solo attraverso la Mia incarnazione, per guadagnarlo completamente ho dovuto compiere proprio il grande Atto d'Amore sul Golgota, e in tal modo suggellare la verità del Mio Amore paterno per i figli. Però, questo non significa che prima ero stato solo e non fossi uno e il medesimo col Padre. Per comprendere questo, si deve studiare l’uomo nella natura del suo amore e della sua sapienza: l'uomo senza amore è un tiranno, ma senza sapienza è un balordo, un cretino. Considerato che in Dio, l’Amore come Padre e la Sapienza come Figlio dell'Amore sono sempre uniti, quindi nel Messia era presente l’intero Dio, e non un Dio a metà, come se Dio fosse diviso in due metà!

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Cap. 5

Gesù designò il suo corpo di carne come Tempio vivente di Dio,

il cui Nome significa 'Jehova Zebaoth'

 

1. Giovanni 2, 13-22 «Ed era giunta la Pasqua dei Giudei, e Gesù salì a Gerusalemme; e nel Tempio trovò che sedevano i venditori di bovi, pecore, colombe e cambiavalute. E, fatta una sferza di cordicelle, li cacciò tutti fuori dal Tempio, con pecore e bovi, sparpagliando il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i tavoli. Poi disse a coloro che vendevano le colombe: “Portate via queste cose, e non fate della casa del Padre Mio una casa di commercio”. Allora i Suoi discepoli si ricordarono come sta scritto nei Salmi 69,10:. "Lo zelo della Tua casa mi ha consumato". Ora i Giudei, rivoltosi a Lui, Gli domandarono: "Qual segno ci mostri per far queste cose?". Gesù rispose loro: “Distruggete questo Tempio e in tre giorni lo farò risorgere!". Gli replicarono allora i Giudei: “Questo Tempio è stato edificato in quarantasei anni, e Tu vorresti erigerlo in tre giorni?". Ma Egli intendeva il Tempio del proprio corpo. E più tardi, quando fu resuscitato dalla morte, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto queste cose, e credettero alla Scrittura e alla Parola che Gesù aveva espresso».

2. Chiarimento: questa risposta significa che nel corpo umano di Gesù vive il Dio del mondo, Jehova Zebaoth. Chi, altrimenti, si faceva adorare nel Tempio di Gerusalemme?

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Cap. 6

La spiegazione del grande re Jehova Zebaoth

come Messia Gesù sull’eternità del Figlio di Dio nel Padre

 

1. Figli Miei, l'amore per la verità, l'amore per la chiarezza e l'amore per la convinzione che c’è nel Mio scrivano, poi la sua supplica, il suo riconoscere che solo Io posso sciogliere questo nodo gordiano, in modo che poi le prove restanti appariranno ai lettori come ciò che sono nella realtà, Mi hanno spinto a spiegare la questione per risolverla una volta per tutte. E allora ascoltate da Me come il Padre e il Figlio devono essere afferrati e compresi nella verità:

2. È il compito principale di ogni uomo conoscere precisamente la Mia Persona, poiché dalla conoscenza viene la fede, e la fede è il fondamento dell'amore e il suo legame con il Cielo.

3. Vedete, il Nuovo Testamento ha molti passi che sembrano sostenere in maniera apodittica[4] che Io – Gesù quale Figlio di Dio – sarei una seconda Persona in Dio, perché il concetto "Padre e Figlio", è stato apparentemente tenuto separato da Me stesso, come se, di fatto, fossi un Essere che è Uno con Dio Padre nei pensieri e nelle azioni, ma non come personalità, bensì 'sembro' come Dio, come un Signore nel Cielo e sulla Terra. Io ho tutte le facoltà di Dio nelle mani, ma c'è tuttavia un Dio come Padre al di sopra di Me, al Quale devo essere ubbidiente e di cui devo eseguire gli ordini, così che dalle annotazioni della Bibbia si presenta sempre una dualità come Padre e come Figlio, per cui i ricercatori più critici non potevano scoprire altro, che Io ero certamente dall'eternità, ma non come Padre, bensì come Figlio, che però sarei talmente tutt’uno col pensiero del Padre, che per questo motivo Mi sento e quindi Mi definisco letteralmente, una e la medesima Persona col Padre Mio in ogni particolare.

4. Ma poiché Mi definisco sempre come Figlio e chiamo Dio – Padre Mio – allora è chiaro che il Figlio deve essere separato dal Padre personalmente e tenuto in disparte, perché Io stesso ho espresso questo significato sulla Mia personalità abbastanza chiaramente e spesso. Per questo è stata inserita una parete divisoria tra Me e il Padre, e quindi esiste una dualità tra Me e il Padre e una Trinità tra Me, il Padre e lo Spirito Santo che si chiama "La Santa Trinità". – Ora vengo al Mio argomento e voglio fornirvi una chiara visiona sulla Mia Persona come Padre e come Figlio.

5. Voi sapete che Dio non ha nessun inizio e nessuna fine. Ora sorge la domanda: "Chi è stato prima: il Padre o il Figlio?". – Può esserci un figlio, se entrambi sono sorti nello stesso momento? Un figlio deve avere certamente un padre, altrimenti non è un figlio. Ma se entrambi sono eterni e non hanno nessun inizio, come può, uno, essere chiamato 'Padre', e l'altro, 'Figlio', secondo i vostri concetti terreni? La vostra supposizione che Io, Gesù, sia il Figlio di Dio Padre, non vi sembra una grande contraddizione della vostra affermazione?

6. DiteMi: "Chi avrebbe fatto sorgere noi due, il Padre e il Figlio, allo stesso tempo?". Forse un Dio primordiale? Ma chi era questo Dio primordiale, e dove sarebbe scomparso, da non rimanerne nessuna traccia di Lui? E come si sarebbero potuti chiamare, uno 'Padre' e l’altro 'Figlio', se entrambi erano allo stesso tempo, ed entrambi non hanno inizio? Se né il Padre né il Figlio hanno un inizio, come si può definire uno più vecchio, come Padre ed eterno, e il secondo come Figlio altrettanto eterno? Vedete, se considerate la vostra opinione e supposizione, dovrete comprendere che non può essere tanto giusta.

7. Entriamo ora negli insegnamenti della Bibbia ed esaminiamo quei passi che forniscono le informazioni su di Me. – Vedete, nel Vecchio Testamento, dov’è che sta scritto: “Io, Jehova, vi manderò Mio Figlio come Messia?”. – Da nessuna parte!

8. Isaia 7,14 riporta la notizia che il Salvatore promesso nel Messia sarà chiamato Immanuel, quindi sarà Dio stesso. Sta scritto da qualche parte nel Vecchio e Nuovo Testamento che Dio è divisibile in più persone? D’altra parte non sta scritto spesso che Jehova è unico, cioè un unico Dio? – Cosa dice della Mia Persona Malachia 3,1? – Non ho forse profetizzato Io stesso attraverso di lui: «Io, Jehova, vi mando il Mio angelo Elia, che preparerà la via dinanzi a Me (dinanzi al Dio del Sinai)!»

9. Anche se nel 325 al Concilio di Nicea il vero testo di Giovanni (1,23) è stato falsificato[5], esso è stato conservato nella Bibbia ebraica che vi sta dinanzi in Isaia 40,3 e accennato in Malachia 3,1. Credete perciò ai profeti, poiché secondo Isaia 40,3 di Elia si dice che è la voce di uno che grida nel deserto che deve preparare a Jehova la via, e Giovanni Battista dice (1,23) che è egli stesso il preparatore di questa via. Jehova è comunque il trino Dio Padre, Figlio e Spirito Santo nella persona di Cristo, ed è Lo stesso che un giorno diede i Dieci Comandamenti nella persona dell'angelo di Jehova sul monte Sinai.

10. In Isaia 9,5 è stato scritto: «Un Fanciullo ci è nato, un Figlio ci è dato, e il dominio (del mondo) è sulle Sue spalle, ed Egli è chiamato: Magnifico, Consiglio, Potenza, Eroe, eterno Padre, Principe della pace». – Vedete! Questo singolo messaggio sarebbe sufficiente per riconoscere Me, Jehova Zebaoth nel Signore dell’eternità nato a Betlemme (Mic. 5,1) come il Dio trino, Padre, Figlio e Spirito Santo nel Messia Gesù. Se sono già l’Eterno Dio Padre come neonato Fanciullo, come posso essere degradato da Padre a Figlio? Non vi sembra questa una falsità secondo il vostro modo di vedere?

11. Ci sono molti passi del Nuovo Testamento che – falsamente compresi – separano il Padre dal Figlio e quindi viene inteso che Dio Padre, dimorante oltre le nuvole, ha mandato Me, Suo Figlio, nel mondo, per compiere qui la Sua volontà. Si domanda: dov’è il Cielo? Non vi ho insegnato che il Cielo è il cuore dell'uomo? (Lc. 17,20-21). – Non vi ho insegnato, attraverso Paolo, che il corpo dell'uomo è un Tempio vivente dello Spirito di Dio Gesù Cristo e che Io, Gesù, quale Spirito di Dio, dimoro in ogni uomo senza eccezione? (1° Cor. 3,16-17 / 6,19; 2° Cor. 6,16; Rom. 8,11).

12. Non ho insegnato la stessa cosa per Me stesso nella figura del Messia Gesù? (Gv 2,18-22). Non ho insegnato che Dio Padre dimora in Me e che il Mio corpo umano è il Tempio vivente di Dio Jehova? (Gv. 14,9-10). Non ho insegnato che Io stesso sono Dio Padre e non c’è nessun altro Dio Padre? Padre, infatti, significa solo il Mio Amore nel cuore, e il Figlio di questo Amore è l'onnisciente Intelligenza in Dio (Gv. 10,30 / 12,45 / 13,20 / 14,9). – Vedete, tutto questo sta chiaramente scritto nel Nuovo come nel Vecchio Testamento sulla Mia Persona, come dimostrano le prove dei passi citati.

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Cap. 7

Gesù ha rivelato di essere Dio Jehova Zebaoth

 

1. Gli uomini spiritualmente tenebrosi sostengono che Io non ho mai detto di essere Dio! – Oh, quanto sono sciocche, tenebrose e ignoranti tali affermazioni! Prima ancora che iniziassi i Miei tre anni dell'insegnamento, il 28 maggio dell’anno 30 dissi due volte al Satan che non doveva tentare Me, Jehova, suo Dio, ma adorarMi! Vero è che il nome "Jehova" nelle stampe fatte finora è stato interpretato falsamente con "Signore" (Mt. 4,5-10), come in migliaia di altri passi del Vecchio e del Nuovo Testamento, ma queste enormi falsificazioni bibliche non cambiano la verità del fatto che il Nome di Dio è "Jehova Zebaoth". E non appena Mi qualificai come Dio di fronte al Satan, gli rammentai che Io sono il suo Legislatore del Sinai, che si chiama Jehova Zebaoth e che si deve adorare e venerare, e non tentare .

2. Dal momento che la tentazione riguardava l'Anima del Messia, e questa tentazione è stata applicata solo alla Persona del Messia Gesù, allora la prova nei versetti 5-10 adduce inconfutabilmente che Io Mi chiamai per due volte di seguito, "Dio Jehova" oppure, detto chiaramente: "Satana, non tentarMi, poiché Io sono Jehova, tuo Dio!"

3. Parole e azioni sovrumane hanno accompagnato la Mia vita e le Mie azioni nel mondo, e chi ero, lo scorgerete dalle ricerche in questo libro "Gesù è Jehova", poiché finora sono stato incompreso e tenuto in scarsa considerazione, e nessuno ha avuto tanto amore e interesse per Me da impiegare tutte le sue forze per cercare e glorificare l’onore del Mio Nome. Ma ho trovato il Mio Ciro[6], il reincarnato grande re di Persia e di Babilonia, e lui l’ha fatto! Ed Io Mi rallegro del fatto che uno dei Miei figli ha penetrato con lo sguardo l’intera portata, se si potessero produrre prove inconfutabili che Gesù Cristo è Jehova, che Egli è il Creatore, quindi che è Dio e il Padre dell'Universo, che Egli è il Legislatore del Sinai, ed è anche il Redentore del Golgota. Perciò a Lui soltanto va ogni riverenza, amore e adorazione. – Vivere, operare e farMi conoscere ovunque, questi erano e sono stati i pensieri più ardenti di questo Mio figlio, e vedete: egli lo ha fatto!

4. Sì, avrei potuto farlo Io stesso, ma questo, per Me, l'Onnisciente, l’Onnisapiente e l’Onnipotente, non sarebbe stata una gioia. La Mia gioia sta in ciò che vedo tra i Miei cari figli: quella di lavorare per Me e come cercano di farlo. La sapienza dei saggi del mondo cerca solo come poter degradare Me, Dio, a un comune essere umano, ad imputarMi errori umani e sopprimerMi come Maestro della fede divina. Un singolo si è levato contro, ed ha dimostrato il contrario!

5. Proclamare solo la verità al mondo su chi sono Io, sarebbe stato più facile per tutti loro, ma hanno fatto il contrario. Perciò si sono moltiplicati i negatori di Dio, e si cerca di dimostrare, attraverso l’ironica indagine – che però sono costruite su menzogne e calunnie – che Io non sono Dio e che i Vangeli sono pieni di contraddizioni.

6. Anche Schumi ha trovato apocrifi e contraddizioni, ma lui ha cercato di chiarire il Vangelo come verità attraverso le Mie parole, per presentarlo a tutti gli uomini in modo utilizzabile e convincente. Dal momento che questo è stato fatto per amore, sì, per grande amore, Io, – sebbene attraverso un grande lavoro preparatorio e un continuo miglioramento – ho permesso che riuscisse, cosicché è diventato una parola vivente della Verità, ciò che Io, Gesù Jehova Zebaoth, sono!

 

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Cap. 8

L’unione del Padre-Amore e del Figlio-Sapienza, in Dio

1. Durante un’elevata preghiera, Io dissi: «Padre, tutto ciò che è Mio è Tuo, e tutto ciò che è Tuo, è Mio» (Gv. 17,10) – Queste parole che espressi in occasione dell'ultima cena, caratterizzano assai chiaramente la Mia divinità, e che tra Padre e Figlio non esiste nessuna differenza, poiché con queste parole ho espresso che la Mia infinita Sapienza e l’Amore tutto abbracciante del Padre sono una cosa sola nel pensiero e nell’azione. Ma allo stesso tempo, con ciò, dissi che l'Amore del Padre è una cosa sola con il Mio Amore, e quindi che non c’è differenza tra Me, la Sapienza in Dio passata nell’Amore, con l’Amore che si chiama ‘Padre’, in Dio, poiché la Mia Sapienza passata nell’Amore contiene anche l’Amore del Padre. Le stesse cose sono presenti negli ulteriori versetti:

2. Giovanni cap. 16,13-15: «Ma quando sarà venuto Lui, lo Spirito di Verità, vi guiderà in ogni verità, poiché Egli non parlerà da Se stesso, bensì parlerà di ciò che sente, e vi annunzierà ciò che sarà in futuro. Egli Mi glorificherà perché riceverà del Mio e ve l’annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è Mio. Così ho detto che prenderà del Mio e ve lo annunzierà».

3. Quindi dissi nel capitolo 16,13-15 che il Padre prende da Me i doni dell’Amore, della Sapienza e della Potenza e li darà ai Miei discepoli, il che è avvenuto al battesimo di Pentecoste, quando i discepoli sono stati provveduti con i doni e i gradi dell’Amore, della Sapienza e della Potenza proveniente da Dio (1° Gv. 4,8-16; Lc. 24,49; 1° Cor. 1,24).

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Cap. 9

Una citazione su Isaia 5,16

Anno 3408 dopo Adamo, 743 prima di Cristo, a Nain, il 25 agosto, Isaia scrive: (Is. 5,16) «Quando Jehova Zebaoth si innalzerà nel giudizio, e Dio, il Santo, sarà glorificato nella giustizia, allora gli agnelli pascoleranno in quella città, e i capri brucheranno tra le rovine di quelli che saranno deportati».

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Cap. 10

La prova che è stato crocifisso Dio Jehova Zebaoth

1. Zaccaria 12,10: «A quel tempo (del ritorno di Cristo), Io, Jehova, voglio effondere sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito della grazia e della preghiera; ed essi guarderanno a Me, Jehova, (come al Messia Gesù) che hanno trafitto (un giorno con la crocifissione) e Lo piangeranno come si piange un unico figlio, e si affliggeranno per Lui come ci si affligge per un primogenito (quando muore)». (il senso interiore di questa profezia dice chiaramente che la si deve adattare all’anno 33).

2. Dalle argomentazioni di quanto fu profetizzato e qui pubblicato, si scorge, dalle profezie sulla redenzione dal peccato originale sul Golgota, che Dio è Jehova Zebaoth, il Redentore del Golgota, poiché si comprende che non c’è nessun Dio, nessun Salvatore e nessun Redentore all’infuori di Jehova!

3. Questo fatto è talmente determinante, che sarebbe inutile voler trovare ulteriori prove contrarie, poiché non ce ne sono! La prova precedentemente citata da Zaccaria 12,10, non dice forse che, poiché Jehova stesso fu trafitto con i chiodi come Redentore del Golgota, allora Gesù non era altro che Jehova, Colui che ha creato il mondo, Colui che ha dato la grande Legge sul Sinai e che è stato designato come Dio e Padre degli uomini?

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Cap. 11

Gesù è il Creatore del mondo

 

1. La magnificenza di Dio è visibile nelle opere della Creazione, perciò vale la pena indagare su come si chiama il suo Creatore e chi Egli è. Ora verranno presentate sei magnifici riferimenti del Vecchio e del Nuovo Testamento. In questi riferimenti si trovano parecchie indicazioni, ma le Sacre Scritture, attraverso vari resoconti profetici e apostolici, dimostrano che tutti i nomi citati rappresentano attributi di caratteristiche divine, le quali rappresentano le differenti denominazioni di un unico e medesimo Dio, il Quale si chiama 'Jehova Zebaoth'.

2. Allo stesso tempo, però, anche le prove attraverso i tre primi apostoli dimostrano che il Creatore del mondo ero Io, Gesù. Dalle altre profezie qui seguenti vedrete che il nome Gesù rappresenta un unico significato: Jehova, il Salvatore e Redentore del Golgota! Questo elemento dimostra chiaramente come il Sole le correlazioni tra il Vecchio e il Nuovo Testamento, cosicché ogni contraddizione deve tacere di fronte alla moltitudine di prove.

3. Vedete, figli Miei, in Me, il Salvatore Gesù, avete tutto, poiché Io sono il vostro Dio, il vostro Creatore del mondo, il Legislatore del Sinai, Jehova, il vostro Redentore dal peccato originale sul Golgota, il Padre vostro celeste e il Re del mondo. Perciò, riconosceteMi come vostra Guida e Giudice dell’anima, poiché nelle Mie mani giace il destino della vostra anima, sia che viviate secondo i Miei comandamenti, oppure secondo l'ordine del Mio polo opposto, il Satan, come virtuoso spirito delle vostre voglie e desideri carnali rivolti contro i Miei comandamenti.

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a) La creazione dei progenitori

4. Genesi 1,1 (2681 dopo Adamo, 1470 prima di Cristo, deserto del Sinai 23 novembre). (Mosè scrive:) «In principio (della creazione dell'uomo) Elohim (cioè "lo Spirito Santo di Jehova") creò i cieli e la Terra e, dopo la colpa attraverso Eva, lo stato terreno di Adamo cambiò» (Gn. 1,1). – Elohim significa 'Potenza di Dio', e questo è il Creatore del mondo, perché è la Potenza creatrice di ciò che l'Amore e la Sapienza di Dio hanno deciso di realizzare.

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b) Relazione sulla Sapienza di Dio

5. Proverbi di Salomone 8,29-30 (997 prima di Cristo). «Quando Elohim (cioè "lo Spirito Santo di Jehova") pose le fondamenta della Terra, allora Io, la Sapienza di Dio (Mt. 11,19; Lc. 7,35), ero il Maestro delle opere (e Consiglio del Padre dell’eternità, Jehovah nel Messia – Prov. 8,14) nella Creazione di Elohim, ed avevo il Mio diletto giornaliero in essa, e giocavo (con i fulmini della Mia infinita Sapienza – Prov. 8,23) dinanzi a Lui in ogni istante, (stabilendo i colori, le forme, le assimilazioni e l'infinità della procreazione), poiché "Mio è il consiglio e l'azione, Io ho l’intelligenza e la potenza"».

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c) Relazione di Dio, come si chiama il Creatore del mondo

6. Anno 3426 dopo Adamo, 725 prima di Cristo, Nain 15 novembre. – Jehova profetizza attraverso il profeta Isaia sulla propria incarnazione in Cristo come segue (Is. 9,5-6): «Ci è nato (al mondo, ovvero a Betlemme - in Mic. 5,1) un Bambino, un Figlio ci è dato, sulle cui spalle poggia il dominio del mondo». Tra i Suoi sei Nomi divini giganteggiano soprattutto questi quattro, poiché si chiama: “Dio Padre dell'eternità” (perciò Jehova Zebaoth, Dio del mondo), poi “Consiglio di Dio Padre” (quindi di Jehova, ovvero la Sua onnipotente intelligenza ), ed è anche la “Potenza di Dio Padre” (perciò Elohim, lo Spirito Santo di Jehova – I Cor. 1,24), e “Meraviglioso” (come Creatore del mondo, perché la creazione del mondo è una immensa meraviglia proveniente da innumerevoli meraviglie, che all’infuori di Dio nessuno può creare)».

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d) Nell’anno 49 attraverso Giovanni, Dio dettava notizie su Gesù, che Egli è il Creatore del mondo, che è Dio Jehova Zebaoth, il Creatore diventato Uomo.

7. Giovanni 1,1-5: «Nel principio dell’eternità c’era la Parola[7], e la Parola era in Dio[8] (l’onnipotente Intelligenza), e Dio (Jehova Zebaoth) era la Parola. La stessa era nel fondamento primordiale dell’eternità in Dio. Tutte le cose sono state create attraverso di lei, e senza di lei neppure una delle cose create è stata fatta. In lei c’era la vita eterna, e la vita eterna era la Luce (ovvero “Dioˮ) degli uomini. E la Luce risplende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno compresa». – (Gv. 1,9-14): «Essa (il Messia Gesù) era la Luce verace che venne nel mondo ed illuminò ogni cosa. Questa Luce e questa Parola era Gesù nel mondo, e il mondo è stato creato attraverso di Lui; ma il mondo non Lo ha riconosciuto. Egli venne dai Suoi, ma i Suoi non Lo riconobbero. Ma a coloro che Lo accolsero, diede il diritto dei figli di Dio, a coloro, cioè, che credono nel Suo Nome (nella Parola di Dio), che non dal sangue (dalla nobiltà), non dalla volontà della carne (ovvero dalla lussuria), né dalla volontà dell‘uomo (ovvero della sapienza), ma sono nati da Dio. E la Parola (Jehova Zebaoth) divenne carne nel Salvatore Gesù e abitò tra noi, e noi abbiamo visto (sul monte Tabor) la Sua magnificenza, una magnificenza come quella del Figlio unigenito (ovvero dell’onnipotente intelligenza) del Padre colmo di Sapienza e Grazia».

8         Da ciò risulta che l'Unigenito Figlio di Dio è 'la Parola' fatta 'Uomo', e questa Parola è Dio stesso. Ma poiché Io, Dio, porto il Nome 'Jehova Zebaoth', cioè Dio Padre, Signore delle schiere dei Miei figli nel regno degli spiriti e nel mondo, in queste poche parole è racchiuso tutto il mistero di Dio in Cristo. Vale a dire: la Parola di Dio è la Sapienza di Dio. Questa è ingenita ovvero contenuta in Dio Padre, poiché è la Sua Intelligenza. Così, anche la parola pronunciata dall'uomo è una figlia delle labbra proveniente dall’intelligente cervello umano, poiché la Parola è l'elettricità che in Dio viene chiamata Sapienza e Potenza (1° Cor. 1,24), cioè Elohim, o Spirito Santo. Per questo si dice che la Parola è Spirito e Potenza di Dio.

9. La designazione "Parola di Dio" presso i giudei era usata per indicare Dio, il Quale si chiama Jehova, perciò i commentatori giudeo-caldei delle Sacre Scritture usano effettivamente il termine "Parola di Dio" per indicare il Dio rivelatore e quindi anche in seguito chiamano il Messia "la Parola di Dio" e "il Figlio di Dio". Io, Jehova, ho profetizzato di Me stesso, la cui Parola in seguito si è adempiuta nella Persona di Gesù. Perciò Io, Gesù, non ero nessun’altro Dio che Jehova stesso (il Dio Padre). Infatti, ogni persona che pensa chiaramente deve scoprirlo da se stesso, perché la Mia Parola deve andare immutabilmente in adempimento, come l’ho espressa in anticipo .

10. Dovreste essere colpiti dal fatto che nel Vecchio Testamento non c’era nessun Figlio di Dio Gesù Cristo, ma solo Jehova Zebaoth, e che nel Nuovo Testamento Jehova Zebaoth è come scomparso dalla scena. Come può l’eterno Dio immutabile non essere più visto, sentito e incontrato in nessun luogo, dal momento che Dio Jehova è certamente lo Spirito dell’intera Creazione? Il Nuovo Testamento sa solo del Dio Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Dove sono andati a finire Elohim, Jehova e Malchisedek dell’Antico Testamento? Non vi salta agli occhi che, secondo le testimonianze del Vecchio e del Nuovo Testamento, Jehova sia riconoscibile sotto il Nome del Messia Gesù?

11. Si considerino le seguenti interpretazioni del Nome, per riconoscere la verità: Esodo 15,26 dice: «Jehova rophi», che significa: Io sono Jehova che ti guarisce. Il nome Gesù da Jeho-sua (ebraico) significa: "Jehova = Salvatore". Nel Nome Gesù c’è contenuta tuttavia la verità che il Salvatore è Jehova stesso. Lo stesso Jehova-Salvatore negli scritti profetici (ebraici) viene chiamato "goalu", che significa Redentore, e "moschi", che significa Salvatore. Ma dire Salvatore è come dire Medico (Mt. 9,12 – Es. 15,26), come Io stesso Mi definii.

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e) Pietro designa Gesù come Creatore del mondo

12       Ebrei 1,1-3: «Dopo che Jehova[9] al tempo del Vecchio Testamento, talvolta e in differenti maniere ha parlato attraverso i patriarchi[10] e profeti, in questi ultimi tempi ha parlato anche a noi attraverso Suo Figlio che Egli ha costituito per Signore su tutte le cose[11], attraverso il quale ha anche creato il mondo, il quale Figlio è lo splendore della magnificenza di Jehova e (dall‘incarnazione e dall’espiazione del peccato originale di Jehova nel Messia) l’immagine (visibile) dell’Essere (dell‘Amore) divino di Jehova. Questo Figlio porta l’intera creazione del mondo con la Sua potente Parola[12]. Era Lui che attraverso il sacrificio del Suo sangue e della Sua vita ha prodotto la purificazione (espiazione) per il nostro peccato (ereditario adamitico) sulla croce (e quindi ha riconciliato la Divinità in Sé con i Suoi figli - 2 Cor. 5,19). Poi si è assiso alla destra (cioè come divino Giudice del mondo) della Maestà di Jehova[13]».

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f) Relazione attraverso Paolo su Gesù quale Creatore del mondo

13      Colossesi 1,13-17 «Dio, il Padre, ci ha salvati dal potere delle tenebre (del Tempio di Gerusalemme) e ci ha trasferiti nel Regno (spirituale) del Suo amato Figlio, attraverso il Quale, per mezzo del Suo sangue abbiamo la redenzione e il perdono dei peccati (ereditati). Egli è l’immagine (visibile) del Dio invisibile, l‘unigenito di tutta la Creazione (quale Sapienza di Jehova), poiché attraverso di Lui, in quanto Sapienza e Potenza in Dio, è stato creato tutto ciò che è nel cielo e sulla Terra, il visibile e l‘invisibile, siano essi troni o dominazioni, principati o potestà; tutto è stato creato per mezzo di Lui (in quanto Elohim della Creazione) e per Lui (perché proveniente da Lui), ed Egli (quale Dio) è prima di ogni cosa, e tutte le cose sussistono in Lui, (perché Egli è l’Onni Spirito della Creazione)».

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Cap. 12

Un raggio splendente di Dio

1. Se Io [come] Gesù fossi una seconda Persona in Dio e non l‘Iddio Padre stesso, allora non Dio Padre ma solo il Figlio di Dio avrebbe creato il mondo, perché Io sono la Sapienza e la Potenza divina (Prov. 8,14; I Cor. 1,24), per l’appunto di Elohim, ovvero, lo Spirito Santo di Jehova attraverso cui il mondo è stato creato, e la stessa cosa dicono i riferimenti presentati da Giovanni, da Pietro e da Paolo.

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12/1 - Gesù è il Padre degli uomini o no?

2. Gli apostoli Giovanni, Pietro e Paolo dimostrano la verità, ossia, che Gesù è il Creatore dei mondi, degli angeli, degli spiriti e degli uomini, quindi è il Padre degli uomini.

3. Considerato che gli apostoli Giovanni (Gv. 1,3-10), Pietro (Eb. 1,2) e Paolo (Col. 1,16) dicono che per mezzo di Me, Gesù, tutto è stato creato, in tal modo designano Me, Gesù, come Padre; infatti, il Creatore è allo stesso tempo Padre, perché Egli è il Generatore delle cose create. Se però le creature sono chiamate "figli di Dio", allora il loro Creatore è certamente il Padre. Vedete quindi, che tre dei primi e più importanti apostoli si riferiscono a Me, Gesù, come al Padre; perciò domando: "Non deve essere vera l'affermazione dei profeti che Io, Jehova, ovvero Dio Padre stesso, verrò nella carne, e l’affermazione degli apostoli che Io, Gesù, sono il Padre degli uomini?"

4. Le affermazioni degli apostoli, secondo cui Dio ha creato il mondo attraverso Suo Figlio Gesù, contraddicono comunque quelle di Mosè, il quale scrisse: «In principio Elohim creò il cielo e la Terra». Dov'è l'errore: in Mosè o negli apostoli? In verità, né in Mosè né negli apostoli, ma nei traduttori della Bibbia, i quali hanno riportato invece di "Elohim", come nel testo originale, “Dioˮ perché pensavano che Elohim significasse "Dioʺ.

5. Si domanda: “Come hanno potuto gli esperti delle Sacre Scritture, pensare che Mosè, che s‘intratteneva personalmente con Me, Dio Jehova, avrebbe comunque disconosciuto questo Jehova e accettato gli idoli morti di pietra, legno e argilla come Creatore del mondo?”. Ovunque la parola "Elohim" è stata sradicata dalla Bibbia e sostituita con "Dio", e con ciò è sorta la contraddizione tra le affermazioni di Mosè e degli apostoli. La verità è perciò la seguente:

6. Elohim nell'antica lingua ebraica significa "Potenza di Dio", e così anche Paolo dice ai Corinzi (I 1,24): «Cristo è la Potenza divina», ed Io dissi nel giorno dell'Ascensione: «Aspettate nella locanda della città di Nazareth, fino a quando non sarete rivestiti di potenza dall'Alto (Luc. 24, 49)». E quando furono passati i dieci giorni, nel battesimo di Pentecoste si rivelò che questa potenza di Dio dall'Alto si chiamava "Spirito Santo". Considerato che Io, secondo la Mia anima, Mi chiamo Gesù Elohim, ovvero, potenza di Dio, allora Mosè e gli apostoli concordano sul fatto che il mondo è stato creato attraverso di Me, Elohim, ovvero, Figlio di Dio Gesù, perché Io sono la Sapienza e l'Onnipotenza del Padre, come dicono Giovanni (I Gv. 1,3-10), Pietro (Ebr. 1,2; 11,3) e Paolo (Col. 1,16).

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12/2 - Gesù chiama gli uomini figli Suoi, perciò chiama Se stesso Dio Padre Jehova

7        Matteo 23,9. Io Gesù dissi: «Non dovete chiamare nessuno sulla Terra “Padreˮ, perché uno solo è Padre vostro, Colui che è nel Cielo».

8        Il Padre che è nel Cielo si chiama “Jehova”. Questo divieto, che Io, Gesù, ho dato a tutti gli uomini attraverso gli apostoli, Io stesso non l’ho osservato e chiamavo gli uomini 'figli Miei'. Quindi Io stesso Mi denominavo Dio Jehova come Creatore degli uomini, perciò Padre loro, come lo dimostrano le seguenti prove:

 

a) Gesù disse: “Figlia Miaˮ, quindi Io sono l’Iddio e Padre tuo

9        Matteo 9,22: «Lo stesso giorno in cui Gesù resuscitò la figlia di Giairo, una donna affetta da dodici anni da perdite di sangue Gli si avvicinò, e toccò la nappa della Sua veste, poiché pensava dentro di sé: "Se sfioro solo la Sua veste, sarò guarita". Ma Gesù si voltò e, quando la vide, disse: "Sii di buon animo, figlia Mia, la tua fede ti ha guarita!". E da quell’istante la donna fu guarita».

10      Si domanda: come potevo Io, Gesù, che non ero certo il Padre suo terreno, dirle: “Figlia mia?ˮ. Potevo quindi parlare solo in senso spirituale, e il senso spirituale delle Mie parole era quindi: "Io sono il Padre tuo spirituale, quindi l‘Iddio Padre Jehova (Mt. 23,9)ˮ.

 

b) Gesù si rivela come Dio Padre e Dio visibile

11               Matteo 9,2-8: «E Gesù salì sulla barca, passò all’altra riva e giunse a Cafarnao. Ed ecco, gli portarono un paralitico che giaceva su un letto; e quando Gesù vide la loro fede, disse al paralitico: "Sii di buon animo, figlio mio, i tuoi peccati ti sono perdonati!". Ma alcuni degli scribi pensarono dentro di sé: "Costui bestemmia!". E Gesù, vedendo i loro pensieri, disse: "Perché pensate male nel vostro cuore? Infatti, cos‘è più facile, dire: "Sono perdonati i tuoi peccati", o dire: "Alzati e cammina"? – Ma affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla Terra il potere di rimettere i peccati, dico allora al paralitico: "Alzati, prendi il tuo letto e và a casa tua". Vedendo questo, la moltitudine del popolo fu presa da timore e rese gloria a Dio, perché aveva dato all’Uomo un tale potere, (poiché Mi consideravano un profeta)».

12               Infatti, i peccati di un uomo nessun li può perdonare, se non Dio, e solo Dio può guarire i malati sulla Parola e con la Propria potenza, così Io, Gesù, ho testimoniato qui tre volte che sono Dio: – per primo perché mi sono definito il Padre spirituale, quindi il Padre celeste del paralitico; – per secondo, perché i peccati commessi contro Dio li può perdonare solo Dio; – e per terzo, per far comprendere questo ai giudei: “Affinché sappiate che Io sono Dio e che perciò posso perdonare i peccati, vi dimostro, con la Mia divina Onnipotenza, che il malato viene guarito all’istante mediante la Mia onnipotente Parola”, ed egli fu guarito.

13               Io ho insegnato ed ho proibito di chiamare qualcuno spiritualmente 'padre' sulla Terra, poiché questo Padre è nel Cielo (Mt. 23, 8-9). Così è dimostrato il perché Mi son rivolto alle persone come "figlia mia" e "figlio mio", qualificandoMi apertamente e inequivocabilmente come Dio Padre degli uomini, e quindi ho camminato tra gli uomini come Dio visibile. (lo stesso è scritto anche in Mc. 2,1-12; Lc. 5,17-26).

 

c) Gesù qualifica gli uomini figli Suoi, quindi definisce Se stesso per il loro Padre Jehova

14      Matteo 11,19; Luca 7,35. Gesù si lamenta dei discorsi maligni di coloro che sono contro di Lui e Lo odiano dicendo: «E la Sapienza (di Dio Jehova - Proverbi 8,1-36; I Cor. 1,24) deve farsi giustificare (cioè criticare) dai Suoi figli».

 

d) Il Nome di Jehova nel Nuovo Testamento è Gesù

14               Giovanni 14,13: «Qualunque cosa domanderete al Padre nel Nome Mio, nel Nome di Gesù, cioè di Jehova = Salvatore, Io ve la darò, affinché il Padre sia onorato nel Figlio».

16      Questo significa che ciò che chiederete all'Amore di Dio attraverso di Me, la Sapienza di Dio, come rappresentante dell'Amore, questo ve lo darò Io, la Sapienza nel Nome dell'Amore, affinché l'Amore sia onorato nella Sapienza, sua portatrice; infatti Io, la Sapienza ovvero il Figlio, attraverso il Mio Amore, sono allo stesso tempo il Padre, perciò , allo stesso tempo come Padre, come Figlio vi do, sotto il Nome di Gesù, ciò che chiederete, poiché Gesù, secondo le profezie in Isaia 7,14 / 9, 5; Malachia 3,1; Isaia 40,3 confrontato con Giovanni 1,29 / 10,30 / 12,45 e 14,9, è il Nome di Dio Padre nel Nuovo Testamento, poiché Dio Padre, ovvero Jehova, aveva adempiuto le profezie sotto il Nome di Gesù, profezie che erano state date nel Suo stesso Nome.

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Cap. 13

Gesù Jehova è Padre e Madre degli uomini

Berlino 27 aprile 1908

Il Padre Gesù fornisce una stupenda spiegazione dei Suoi Nomi, che hanno un grande valore per noi, quali figli Suoi

1. Gli alti pensieri dell'Amore divino sono raggi del santo Sole nella luce inaccessibile della Divinità.

2. L'Amore è tutto ciò che la Mia divina Luce di Forza primordiale illumina i mondi di stelle della Creazione, nella cui essenza, l'Amore governa come Forza creatrice dell'Eterno. Questo Mio Amore è il Creatore dell'Universo, Esso è una potenza che porta tutto ciò che esiste nelle Sue mani.

3. Per migliaia e migliaia di anni la forza del Mio Amore opera già nella piccola stella che voi chiamate Terra, come Amore, Sapienza e Onnipotenza nella Creazione, che è un mondo delle meraviglie di Dio. Questo mondo delle meraviglie è stato creato da un Creatore infinitamente saggio e amorevole come maestro primordiale di ogni scienza e sapienza del mondo.

4. Questo Maestro onnipotente di ogni scienza e sapienza è il Dio dell'Amore, della Sapienza e della Potenza e si chiama Jehova nella primordiale lingua ebraica. Solo che oggi nessuno sa più come interpretare correttamente questo Nome, poiché mancano tutte le norme per chiarire il contenuto del suo significato universale. Per chiarire e comprendere questo Nome più grande di tutti i nomi del mondo, è necessario che Io, Dio Jehova stesso, ve lo spieghi e ve lo descriva:

5. J = e = o = u = a, questo santissimo Nome di tutti i nomi è composto da 5 sillabe: la prima sillaba ‘J’ significa "Io"; la seconda sillaba ‘e’ è interposta tra J = o e significa: origine primordiale dell’Io, cioè dell'"Amore" come Padre; – la terza sillaba ‘o’ è interposta tra e = u e significa l'inizio del compimento ovvero, Dio della Creazione; – la quarta sillaba ‘u’ significa il compimento o l'onnipotenza di Dio nella Creazione; – la quinta sillaba ‘a’ significa l'origine primordiale in Dio: Amore – Sapienza – Onnipotenza, quindi l’universale A (alpha) e O (omega)

6. Il Mio Nome Jehova, come viene riprodotto, è quindi la stessa Santa Trinità, poiché Io, Jehova, sono il Padre secondo il Mio Amore (Gv. 1,4-8-16 / 14:9), il Figlio secondo la Mia Sapienza (I Cor. 1,24) e lo Spirito Santo secondo la Mia Onnipotenza (I Cor. 1,24). Nel Messia Gesù, Io, Jehova, sono sceso sulla Terra come Uomo, ho insegnato ai Miei figli la verità dell'eterno Amore, e infine sono morto fisicamente sul Golgota, alla croce, come loro Redentore dal peccato originale. Perciò Io, Gesù, nell'ultima cena dissi che sono il Padre ovvero Jehova, e attraverso Paolo dissi che (secondo l'anima) sono l’infinita Sapienza e Onnipotenza di Jehova (I Cor. 1,24). Amore, Sapienza e Onnipotenza sono appunto la santa Trinità in Dio, poiché non c'è mai stato altro Dio all'infuori di Me, Jehova Zebaoth.

7. Ze = baoth significa in ebraico: "Signore degli eserciti", quindi Re del Cielo e della Terra (Gv. 18,37; Mt. 28,18); poiché il Signore degli eserciti è sempre il Re. Io, Jehova Gesù, sono quindi Re degli angeli, degli spiriti e degli uomini dell'Universo.

8. Dal momento che Io, Jehova, sono Amore, Sapienza e Onnipotenza, quindi secondo queste Mie universali caratteristiche sono: Madre, secondo il Mio Amore tutto comprendente, in quanto Creatore; – Padre, secondo la Mia infinita Sapienza, in quanto Ideatore, Ordinatore e Determinatore; – Elohim, significa "Potenza di Dio" secondo il primordiale linguaggio ebraico, ma l'Onnipotente esecutore delle decisioni che l'Amore e la Sapienza, ovvero il Padre e il Figlio, hanno deciso di attuare in Dio, si chiama, come tale, "Spirito Santo".

9. Nel Mio Nome "Gesù" vedete quindi rappresentato il Dio Jehova che viene nominato diverse migliaia di volte nel Vecchio Testamento. – Quindi solo il Nome è stato cambiato, ma è lo stesso Dio che qui viene nominato. Questo cambiamento è un errore, in parte perché nella Bibbia greca al posto di Jehova c'è scritto Kyrios, tradotto come “Signoreˮ, e in parte perché non si è ancora mai compreso bene il termine 'Figlio di Dio', perché questo Nome è un corrispondente nome divino, un geroglifico per l’Intelligenza e l‘Onnipotenza di Jehova.

10. Nel Mio nome, Gesù, è incorporata e rappresentata l'intera Divinità. Nel nome ebraico di Gesù è nominato Jehova come Redentore dal peccato originale, essendo spesso menzionato nelle lettere profetiche, che però si interpreta in modo errato. Chi da questi chiarimenti illuminanti non ha riconosciuto in Me, Gesù, il suo vero Dio, è da compiangere profondamente.

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13/1 - Gesù dà ai Suoi discepoli di presumere che Egli è il loro Dio Jehova

11       Luca 10,23-24: «Dissi ai Miei discepoli: "Beati sono gli occhi che vedono quello che vedete voi. Io vi dico: molti profeti e molti re avrebbero voluto vedere ciò che vedete voi e udire ciò che udite voi, ma non hanno visto né udito”».

12       Spiegazione: con questo versetto, Io, Gesù, con velate parole dissi che i Miei discepoli mi vedevano come Messia, il Jehova del Sinai che camminava tra gli uomini come il Dio visibile.

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13/2 - Gesù disse velatamente che Egli è Jehova

13. Anno 3435 dopo Adamo, – 716 avanti Cristo, a Nain il 25 ottobre, Jehova profetizza che Lui stesso un giorno insegnerà ai Suoi figli: Isaia 54,13: «Israele, tutti i tuoi figli saranno istruiti da Jehova stesso, e una grande pace regnerà su di loro (dopo la cancellazione del peccato originale)».

14 Spiegazione: con Israele è intesa la divina Sapienza nel Messia, a cui si riferisce Dio Padre Jehova.

15    Anno 3549 dopo Adamo, – 602 avanti Cristo, Gerusalemme, 30 novembre. Jehova profetizza l'istituzione del nuovo eterno Patto per i chiamati e gli eletti, e che in quel tempo insegnerà ai Suoi figli nella Sua stessa persona.

16 Geremia 31,31-34: «Ecco, viene il tempo, dice Jehova, in cui farò un nuovo Patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda. Non come il Patto che strinsi con i loro padri, quando li presi per mano, per guidarli fuori dall‘Egitto; Patto che essi non hanno mantenuto, ed Io dovetti costringerli, dice Jehova. Ma questo sarà il (nuovo) Patto che Io stringerò con la casa d'Israele (cioè con i chiamati) dopo quel tempo, dice Jehova: porrò la Mia legge nel loro cuore (cioè risveglierò in loro i due Comandamenti dell'Amore), e scriverò nel loro senno (il dovere di operare l’amore per il prossimo); ed essi saranno il Mio popolo (per amorevolezza), ed Io sarò il loro Dio. E nessuno (dei figli di Dio) insegnerà all‘altro, e dire a suo fratello (senza serietà): "Riconosci Jehova"; ma tutti Mi dovranno riconoscere, piccoli e grandi, dice Jehova. Io, infatti, perdonerò la loro iniquità e non ricorderò mai più il loro peccato (ereditato)».

17 Giovanni 6,45 (Anno 31, a Cafarnao il 4 aprile ): Io, Gesù, dissi ai miei ascoltatori: «È scritto in Isaia e in Geremia: Tutti gli uomini saranno istruiti da Jehova stesso. Chi ascolta l’Insegnamento dal Padre e impara ad adempierlo (di realizzarlo), viene a Me».

18      Spiegazione: Io, Gesù, parlai e li resi attenti sul fatto che Jehova un giorno profetizzò che Egli stesso avrebbe insegnato personalmente ai Suoi figli dicendo: «Chi ascolta l’Insegnamento dal Padre (cioè da Me Jehova) e impara ad adempierlo, viene a Me», con la qual cosa si cercò di risvegliare velatamente i loro sensi, cioè che Io, ero lo stesso Padre Jehova che un giorno aveva profetizzato questo, perché dissi loro: "Chi viene a Me", quindi a Dio Jehova, poiché Io sono il Padre vostro Jehova.

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13/3 - Gesù parla con velate parole e dice che Egli è Dio Jehova

19       Luca 21,33: «Cielo e Terra passeranno; ma le Mie parole non passeranno».

20       Spiegazione: con queste parole dissi che Io sono Dio Jehova, essendo da eternità in eternità (Dan. 7,14; Eb. 13,8; Ap. 11,15-17 / 1,8-11[14] – ovvero "Ja= bu= sim=bil[15]). Considerato che la Mia Parola sono Io stesso (Gv. 1,1), perciò dura per l'eternità. Io, Jehova, non posso passare, poiché Io stesso rappresento il mondo, perciò neanche la Mia Parola può passare (Mt. 5,18).

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13/4 - Solo Dio ha il diritto di perdonare i peccati

21.     Anno 30, 14 settembre, Cafarnao. Il Figlio dell'uomo Gesù rivela che Egli, come Dio, ha il diritto e il potere di perdonare i peccati, con la qual cosa fa capire che è il loro Jehova, il Santo d‘Israele; ma essi non capirono le Sue parole e le Sue azioni.

22.     Marco 2,1-12: «Dopo alcuni giorni ritornò a Cafarnao e si venne a sapere che era in casa di Zebedeo. E subito si radunarono in molti, così che non si trovò posto neppure davanti alla porta, e predicò loro la Parola. E vennero alcuni da Lui che portarono un paralitico, sostenuto da quattro uomini. E poiché non potevano avvicinarsi a causa della moltitudine, scoprirono il tetto dove Egli stava e, fatta un’apertura, calarono il letto dove giaceva il paralitico. Ma quando Gesù vide la loro fede, disse al paralitico: “Figlio Mio ti son rimessi i tuoi peccati”. C’erano però alcuni scribi che sedevano lì, e pensarono in cuor loro: “Come parla questo bestemmiatore? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?”. Ma Gesù, avendo subito riconosciuto nel Suo spirito che essi pensavano così dentro di loro, disse:Perché pensate tale malizia nei vostri cuori? Cos‘è più facile, dire al paralitico: ‘Ti siano rimessi i tuoi peccati’, oppure: ‘Alzati, prendi il tuo letto e cammina’? Ma affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla Terra di rimettere i peccati”, – disse al paralitico: – “Io ti dico: alzati, prendi il tuo letto e torna a casa!” E subito si alzò, prese il suo letto e se ne andò davanti alla moltitudine, così che tutti si spaventarono e glorificarono Dio, dicendo: “Non abbiamo ancora mai visto una cosa simile».

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13/5 - Gesù si definisce Dio Jehova nel Messia

23       Giovanni 10,1-30. «Mentre parlavo del Buon Pastore, accadde che i Giudei Mi circondarono e dissero: "Fino a quando terrai la nostra anima all‘oscuro? Se Tu sei il Messia, allora diccelo liberamente!” – A questo punto risposi loro: “Ve l'ho detto (Gv. 6,36), ma non mi avete creduto. Le opere che ho fatto nel Nome del Padre Mio (cioè del Mio Amore) sono queste che Mi testimoniano (Gv 5,36-37). Poiché Io e il Padre siamo una cosa sola».

24       A questo punto raccolsero delle pietre per lapidarMi. Ma non era ancora giunto il Mio tempo per essere ucciso nella carne, e questo poteva accadere solo se lo avessi permesso (Gv. 10,17-18), quindi rimasi lì senza paura e cominciai a parlar loro:

25       «“Vi ho mostrato molte opere buone con la potenza del Padre Mio (cioè del Mio Amore), per qual motivo volete lapidarMi?ˮ – Allora essi Mi risposero: "Non a causa delle opere buone Ti lapidiamo, ma a causa della bestemmia; perché Tu sei certamente un uomo, ma fai di Te stesso, Dio"».

26       Qui si vede precisamente che Mi qualificai di essere Dio, altrimenti i Giudei non avrebbero detto che faccio di Me stesso, Dio!

27       Dal momento che dissi: "Io e il Padre siamo una cosa sola" e i Giudei chiamavano Jehova, il Padre loro, si veda Isaia 63,16; Ger. 3,4-19 / 31,9; Mal. 1,6 / 2,10 ecc. Quindi dissi: «Io e Jehova, vostro Dio, siamo Uno e i medesimi».

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13/6 - Gesù si definisce Dio Padre Jehova nel Messia

28               Giovanni 12,44-45: «Ma Gesù esclamò ad alta voce: "Chi crede in Me, non crede in Me, ma in Colui che mi ha mandato", e chi vede Me, vede Colui che Mi ha mandato».

29               Spiegazione: questi due versetti dicono che la Mia figura non è quella di Gesù come un comune profeta di Nazareth, bensì che Io sono Jehova, il Dio d‘Israele; poiché in Giovanni 3,16-18 dissi che sono Figlio di Dio; – in Giovanni 14,10 dissi invece che Dio Padre Jehova dimora in Me.

30               Ma chi ha mai sentito dire che un padre dimora nel corpo di suo figlio? – Qui non avete altra scelta che credere alle Sacre Scritture, dove si dice che Io sono la Sapienza di Dio, che sarà certamente nella testa di Dio Padre! – (Luc. 7,35; Mt. 11,19; I Cor. 1,24; Prov. 8,30), ma poiché Dio è Amore (I Gv. 4,8-16) e l'Amore dimora sempre nel cuore, allora il Mio Dio-Padre Jehova non sarà altro che il Mio stesso Amore nel Mio cuore.

31               Le parole citate sono decisive, poiché Io ho sempre detto che Mi ha mandato il Padre Mio e che questo Padre è il loro Dio che si chiama Jehova.

32               Per questo motivo ci furono molti contrasti tra Me e gli ascoltatori, poiché mi consideravano nondimeno un Uomo, mentre, secondo la Mia dichiarazione, sarei dovuto essere Dio, ma non potevo dichiarare direttamente che ero il loro Dio del Sinai, il potente Jehova, poiché sarebbe stata la fine: avrebbero cominciato a lapidarMi, e allora avrei dovuto mostrare la Mia onnipotenza che ero di fatto il loro Dio Jehova.

33               Se si fosse arrivati a questo, allora li avrei privati della loro libertà spirituale di fede, si sarebbero gettati a terra sulla loro faccia e Mi avrebbero adorato per paura e terrore; ma allora non sarei stato nemmeno crocifisso, per la qual cosa scesi appunto sulla Terra e divenni Uomo, per poter soffrire e morire per il peccato originale e così riconciliare gli uomini con Me stesso, restituendo loro la figliolanza perduta di Dio (la grande spiegazione su questo segue nel libro "Le guerre di Jehova").

34               Queste parole in Giovanni 12,44-45 sono così alte e decisive, che non si può dare una testimonianza migliore: poiché se voi dite: "Dio Lo ha mandato", allora ammettete che Io ho mandato Me stesso; oppure, se pensate che Mi avrebbe mandato un altro Dio, Mi disconoscete che Io sia Dio. C'è un solo un Dio, e Questo è indivisibile; perciò sotto Dio Padre, viene inteso il Figlio e lo Spirito Santo in una sola persona. Pertanto, con queste parole devo aver detto: "Io, Dio dell'Amore, della Sapienza e della Onnipotenza, ho mandato Me stesso". Da questo fatto risulta chiaro che dichiarai Gesù abbastanza liberamente e apertamente il giorno della festa delle Palme, il 21 marzo dell'anno 33: Io sono Uomo solo esteriormente, mentre interiormente sono Jehova Zebaoth nel Messia, e sto davanti a voi come Dio visibile. (Salmo 24,7-10).

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13/7 - Chi accoglie Me, Gesù, accoglie Dio Padre

35               Giovanni 13,20: «In verità, in verità vi dico: “Chi accoglie Colui che Io manderò, accoglie Me, e chi accoglie Me, accoglie Colui che Mi ha mandatoˮ».

36               Giovanni 3,16: «Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo Figlio unigenito, affinché chiunque creda in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna».

37      Giovanni, 17,1 / 17,3: «Poi levati gli occhi al cielo Gesù disse: "Padre, è giunta l'ora che Tu glorifichi Tuo Figlio, affinché anche Tuo Figlio glorifichi Te»; «La vita eterna è questa, che riconoscano Te, che sei il solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù il Messia».

38      Spiegazione: questi versetti parlano chiaramente, se si prendono in considerazione le prove qui esposte, in cui Mi sono manifestato come Dio Padre che devo essere decisamente Jehova, il Quale è il Dio trino, Padre, Figlio e Spirito Santo nella Mia persona.

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13/8 - Nessuno viene al Padre se non attraverso di Me

39      Figli Miei, le argomentazioni precedenti sono così chiare e incontestabili, che nessun uomo onesto che riconosca Me Gesù e Mi ami, potrà ancora dubitare che Io sia Jehova Zebaoth, ovvero Elohim, lo Spirito Santo della Creazione.

40      Dopo che le prove della Mia personalità vi stanno irrefutabilmente davanti, allora quest'ultima e principale prova per la beatitudine è facile da comprendere, perciò presento ancora un ultimo punto di prova dichiarato:

41      Giovanni 14,6: «Io, Gesù, sono la Via (attraverso i Miei comandamenti del Sinai), sono la Verità (ovvero Dio), sono la Vita (eterna, ovvero Dio nel Suo Amore paterno per i Suoi figli)».

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42      L’ho ripetuto nell'ultima cena, quando, secondo Giovanni 14,6, Io, Gesù, dissi: «Io sono la Via, la Verità e la Vita, e nessuno viene al Padre se non attraverso di Me».

43      In queste poche parole la divinità di Cristo è pienamente fondata, perché la Via di Cristo sono le virtù e le caratteristiche di Dio, di cui parlano i Dieci Comandamenti; infatti, quando il giovane ricco mi chiese: "Maestro, cosa devo fare per guadagnare la vita eterna?“ – Allora Io gli risposi: "Osserva i Comandamenti". Ma nella Bibbia i Dieci Comandamenti di Dio sono chiamati anche Le Dieci Parole (Es. 31,8 / 34,28). La Parola di Dio, secondo Giovanni 1,1-14, è Dio stesso che, secondo il Vecchio Testamento si chiama Jehova Zebaoth, e questa Parola si è fatta Uomo in Me, Cristo stesso, e si chiama 'Figlio di Dio', il che significa lo stesso che 'Parola di Dio' ovvero 'Dio'. La via di Cristo consiste quindi nell'osservare i Comandamenti di Dio.

44      E ancora ci sono Daniele 4,34 e Geremia 10,10, attraverso i quali Io, Dio, ho parlato ed ho definito il Mio stesso Io come l’eterna Verità. Nel corpo di Gesù, Dio è chiamato la Parola e perciò, Io Gesù, dissi di Me stesso: «Io sono la Verità» e nello stesso luogo dissi: «Padre, la Tua Parola è la Verità», il che significa: la Tua Parola è Dio Jehova Zebaoth diventato Uomo e si chiama Gesù ovvero Salvatore e Redentore; Egli è Cristo o Re del mondo. Si domanda: chi è allora lo Spirito di Verità se non Io Gesù Jehova Zebaoth? Sì, certamente nessun altro che Io, Gesù stesso, poiché non c'è mai stato un altro Dio che Jehova Gesù, come vi insegnano e vi dimostrano le fonti della Bibbia.

45       Ma, Io, Gesù, dissi anche che sono la Vita, quindi dissi per l’appunto che Io solo sono Dio, perché Dio è la Vita dell'Universo e dei Cieli secondo il Suo stesso Amore.

46       Alla fine dissi: «Nessuno viene al Padre se non attraverso di Me». Cosa vuol dire questo? Vedete, questo significa: Io Gesù sono la Parola diventata carne, ma la Parola di Dio è Dio stesso e si chiama Jehova Zebaoth, cioè Dio Padre, Signore delle schiere dei Suoi figli nel mondo e nel regno degli spiriti; perciò nessuno può giungere a Dio, al Padre, nella Nuova Gerusalemme, come un figlio Suo, se non adempie la Parola, ovvero, il Comandamento di Dio, e considera Gesù, in base a questa Parola, per lo stesso Dio Padre che ha creato il mondo, che ha dato i Dieci Comandamenti sul Sinai e si è fatto Uomo nel Suo corpo di carne. Infatti, nessuno può vedere Dio nel suo purissimo aspetto spirituale e continuare a vivere (Es. 33,20), poiché Io, sono un Fuoco divorante (Deut. 4,24), e sono l’Amore (I Gv. 4,8-16). Perciò, le parole pronunciate nell'ultima cena «Io sono la Via, la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non attraverso di Me», hanno quindi un contenuto altamente spirituale.

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Cap. 14

Due verdetti di Dio

 

1. Ebrei 4,12 – «Disse Pietro : “La parola di Dio … è un giudice dei pensieri e dei sentimentiˮ (perciò anche della fede, perché è il risultato del pensiero e del comprendere la realtà».

2. Giovanni 12,48 «Gesù disse: "Chi Mi disprezza e non accoglie le Mie parole, ha già colui che lo giudica; la parola che ho pronunciato lo giudicherà nell'ultimo giorno”».

3. Queste due citazioni del Nuovo Testamento vi dicono inequivocabilmente che chi non crede alle Mie parole, o se si prende la libertà di non comprendere il Mio chiarimento come tale, allora arriverà dove arrivano i grandi criminali contro l'alta Santità di Dio.

4. Poiché, l‘Interprete delle Mie presenti parole sono Io, Dio stesso, e la Mia Parola è sacrosanta e perciò non può essere contraddetta!

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14/1 - Gesù accentua espressamente che Egli stesso è Dio Padre, il cui Nome è Jehova Zebaoth

5. In Giovanni 14,7-10 Gesù disse ai Suoi discepoli all’ultima cena: «Se riconosceste Me, riconosceste anche il Padre Mio. E d’ora in poi Lo conoscete e l’avete vedutoˮ. Gli disse Filippo: “Signore mostraci il Padre e ci basteràˮ. Gesù gli disse: “Da tanto tempo sono con voi, e tu non Mi conosci. Filippo! Chi vede Me vede il Padre; come puoi dire mostraci il Padre? Non credi tu che Io sono nel Padre, e il Padre è in Me? Le parole che vi dico non le dico da Me stesso, Ma il Padre che dimora in Me, è Lui che fa le opereˮ».

6. Con questo, Io, Gesù, dissi che non posso mostrare nessun altro Padre, perché non c'è nessun altro Padre celeste all'infuori di Me, Gesù.

7. Vedete, con questa risposta ho affermato in modo inconfutabilmente chiaro e determinante, che Io sono Dio Padre Jehova, poiché Dio, come Padre, esiste solo sotto il nome di 'Jehova’.

8. Chiunque conosce a fondo la Bibbia e non è di limitato comprendonio, riconoscerà, attraverso la profezia di Isaia, che ho detto la verità; perché questa Mia risposta coincide con la profezia di questo profeta 7,14; 9,5 e la caratterizza per vera.

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14/2 - Il Padre Jehova dimora nel cuore di Gesù

9. Giovanni 14,10. «Filippo! Non credi tu che Io sono nel Padre, e il Padre è in Me? Le parole che vi dico non le dico da Me stesso. Ma il Padre che dimora in Me, è Lui che fa le opere».

10. Spiegazione: qui ci sono due prove che Mi qualificano come Padre: 1) che Dio Padre dimora in Me; 2) che Io, Gesù, dimoro nel Padre. Che questo modo di parlare, se lo si prende così come sta scritto, sarebbe il più puro nonsenso, è ovvio, perché come può il Padre dimorare nel Figlio e il Figlio allo stesso tempo dimorare nel Padre? L'assurdità di prendere la Bibbia materialmente, e credere alle parole come suonano, qui è evidente per ognuno; ma allora, come bisogna interpretarla? Giovanni insegna: «Dio è l‘Amore (I Gv. 4,8-16)»; ma se è così, allora l'Amore deve avere allo stesso tempo questo senso: Padre, perché Dio come Creatore è Padre di tutte le cose create, e poiché in quattro punti della Bibbia si dice che attraverso di Me, Gesù, quale Sapienza e Potenza in Dio, è stato creato tutto, allora certamente il Mio Amore deve essere il Padre; e in effetti è così: il Padre dimora in Me, ma poiché anche nella Mia Sapienza sono diventato pieno d‘Amore, attraverso questo Mio Amore ero nel Padre (nell'Amore) e l'Amore attraverso il Suo Amore in Me, nella Mia Sapienza passata nell'Amore.

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14/3 - Gesù dice che Lo ha mandato il Padre

11. Giovanni 8,28-30: «Dissi dunque loro: “Quando innalzerete il Figlio dell'uomo, allora riconoscerete che sono Io e che niente faccio da Me stesso, ma come Mi ha insegnato il Padre mio, così parlo. E Colui che Mi ha mandato è con Me. Il Padre non Mi lascia solo, perché faccio sempre ciò che piace a Luiˮ. Mentre così parlava, molti credettero in Lui».

12. Spiegazione: questa volta non potevo dire in modo apodittico come altre volte, che il Padre dimora in Me, o come dissi pieno di vigore ai Miei discepoli nell'Ultima Cena che il Padre significa il Mio Amore in Dio, altrimenti avrebbero cominciato a lapidarMi per bestemmia, perciò dovevo dire con parole velate ciò che, espresso liberamente, non potevano né comprendere né tollerare.

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14/4 - L'Amore del Padre e del Figlio come un Essere congiunto di virtù

13. Giovanni 10,37-38: «Se non faccio le opere del Padre Mio, allora non credeteMi; ma se le faccio, credete almeno alle opere, se non volete credere a Me, affinché riconosciate e crediate che il Padre è in Me ed Io in Lui».

14. Queste ultime parole, se non le afferrate spiritualmente, , come ho già spiegato, risulterebbero il più grande nonsenso dell’insegnamento, poiché, come potrebbe il corpo di un Padre dimorare nel corpo del Figlio? E come, il corpo del Figlio, dimorare nel corpo del Padre?

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14/5 - Il Padre Jehova è con Me (e in Me)

15. Giovanni 16,32: «Ecco, viene l'ora, ed è già venuta, che vi disperderete, ciascuno per conto suo, e Mi lascerete solo. Ma Io non sono solo, perché il Padre è con Me (“Perché dimorante in Me come Amore”. – Gv. 14, 9-10; I Gv. 4,8-16)».

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14/6 - Il Figlio di Dio quale Dio Padre stesso

16. Giovanni 5,19-23: «Allora Gesù rispose e disse loro: “In verità, in verità vi dico: il Figlio non può far nulla da sé, se non ciò che vede fare dal Padre; perché tutto ciò che fa Lui, lo fa anche il Figlio. Il Padre, infatti, ama il Figlio, e Gli mostra tutto ciò che Lui fa; e Gli mostrerà opere ancora più grandi, tanto che voi vi meraviglierete. Come, infatti, il Padre resuscita i morti, e li rende viventi, così pure il Figlio rende vivente quelli che vuole. Inoltre il Padre non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio. Affinché tutti onorino il Figlio, come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che Lo ha mandatoˮ».

17.   Queste parole trovano la loro giustificazione nel triplice risveglio dai morti. Per prima è stata la figlia di Giairo, il capo della sinagoga di Cafarnao, poi il giovane di Nain, e per terzo il grandioso risveglio, possibile solo a Dio, di un uomo che era già fortemente entrato in putrefazione e deposto nel sepolcro, e questi era Lazzaro di Betania.

18.   Se fossi stato un semplice uomo, avrei ringraziato Dio per il Suo aiuto; solo che ho preteso per questo la stessa venerazione, come l‘hanno presentata al Padre. Non sarebbe una grande presunzione nei confronti di Dio Padre, se Io fossi stato il Padre attraverso l‘Onni Amore? Io stesso ho detto che il Padre è più grande di Me (Gv. 14,28) e tuttavia ho preteso dagli uomini gli stessi diritti per Me che essi erano tenuti ad adempiere a Dio Padre, il che è un'ulteriore prova del fatto che il Padre non solo dimorava in Me, ma che Egli stesso era il Mio Amore, che Io, la Sapienza di Dio, chiamavo così spesso Padre.

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14/7 - Gesù dice che Egli è il Messia Jehova Zebaoth

19. Giovanni 5,36: «Io, Gesù, ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni, poiché le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che Io compio, testimoniano di Me, che il Padre mi ha mandato».

20. Giovanni 6,36: «Vi ho detto che voi Mi avete visto (il Messia, Gv. 5,36), e tuttavia non crederete (che sono Io).

21. Giovanni 8,23-24: «E Gesù disse loro: “Voi siete dal basso, io sono dall'Alto; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Per questo vi ho detto (Gv. 5,36 / 6,36) che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che Io lo sono (vale a dire il Messia), morirete nei vostri peccati».

22. Spiegazione: tramite il Messia è stata profetizzata l'incarnazione di Dio Jehova Zebaoth. Si legga Mal. 3,1; I Gv. 1,14; Mt 17, 1-5; Gen. 3,15; Isa. 7,14; 9,5; Mic. 5,1; Isa. 40,3; Gv. 1,23; Salmo 24,7-10.

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14/8 - Il Nome di Jehova dopo la Sua incarnazione: Gesù, in altre parole Jehova = Salvatore

23. Anno   3433 dopo Adamo – 718 prima di Cristo, Nain 24 luglio. Isaia 52,6: «In quel tempo il Mio popolo dovrà conoscere il Mio Nome, perché Io sono Jehova, Colui che dice: Io, Jehova, sono qui (nel Messia Gesù)».

24. Spiegazione: perché gli uni pensavano: “Gesù è il grande profeta (Deut. 18,18)ˮ; altri invece dicevano: “Egli è il Messia (Gv. 7,40-41)ˮ, perciò dissi loro che Io sono Colui che aspettavano (Gv. 6,36; Mal. 3,1). – Considerato che le profezie sul Messia veniente dicevano che il Messia sarebbe diventato Jehova Zebaoth, perciò dissi ai giudei interroganti che Io Lo ero; ma poiché non ci credevano, sarebbero morti nel peccato dell‘incredulità e della mondanità (Gv. 8,24).

25. Giovanni 10,22-25: «Era la sagra di Gerusalemme ed era inverno. E Gesù andava in giro nel Tempio, nel vestibolo di Salomone. Allora Lo circondarono i Giudei, e Gli dissero: “Fino a quando ci terrai con l’animo sospeso? Se Tu sei il Messia diccelo liberamenteˮ. Gesù rispose loro: “Ve l'ho detto e non credete (Gv. 5,36 / 6,36 / 8,24). Le opere che faccio nel Nome del Padre Mio testimoniano di Meˮ».

26. Spiegazione: questo passo delle Sacre Scritture si basa sulla Mia precedente dichiarazione in Giovanni 6,36 secondo cui Io sono il Messia, il Re d'Israele. Solamente, che i Giudei non comprendendo le Scritture, pensavano sempre ai vantaggi terreni e al potere regale terreno, perciò sfuggiva loro l’elemento principale, vale a dire che Jehova Zebaoth aveva detto che sarebbe venuto Lui stesso: perciò, l'incomprensione e l'incredulità. Si vedano i passi in Michea 5,1; Isa. 9,5-6 / 40,3; Salmo 24,7-10.

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14/9 - Gesù dice che le opere miracolose testimoniano che Egli è Dio Padre Jehova

27. Giovanni 5,36-39: «Io, Gesù, ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni, perché le opere che il Padre Mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che Io faccio, testimoniano di Me che il Padre Mi ha mandato. E il Padre, che Mi ha mandato, Egli pure ha testimoniato di Me. Voi non avete mai sentito la Sua voce né visto il Suo volto; e la Sua Parola non ha dimora in voi, perché non credete a Colui che Egli ha mandato. Voi scrutate le Scritture, credendo di avere in esse la vita eterna; e sono proprio queste che testimoniano di Me».

28. Giovanni 10,25 / 10,37-38: «Gesù rispose loro: “Ve l'ho detto e voi non ci credete. Le opere che faccio nel nome del Padre mio testimoniano di me» –.«Se non faccio le opere del Padre mio, allora non Mi credete. Ma se le faccio, credete alle opere, se non volete credere a Me, affinché sappiate e crediate che il Padre è in Me ed Io in Lui».

29. Giovanni 14,10-11: «Ma il Padre che dimora in Me, è Lui che fa le opere. CredeteMi, che sono nel Padre e il Padre è in Me; se non altro credeteMi per via delle opere».

30. Spiegazione: Mi son richiamato alle Mie guarigioni miracolose e agli altri miracoli da Me operati che, come potete vedere dalle relative argomentazioni (nel libro "Gesù è Jehova"), dimostravano l'Onnipotenza sovrannaturale dimorante in Me, e accentuavo che questi miracoli li operava Dio Padre Jehova che dimora in Me come Amore. Solo che accentuai e dissi che anch'io Gesù dimoro in Dio Padre Jehova, il che significa che attraverso il Mio Amore come Sapienza di Jehova dimoro nell'Amore del Padre e sono quindi di un solo sentimento con Lui e di un solo Essere come Amore (I Gv. 4,8-16).

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14/10 - I Giudei dissero: “Egli si fa uguale a Dio“

31. I Giudei compresero giustamente le Mie parole, per il fatto che Mi feci uguale a Dio, quindi, per Jehova.

32. In Giovanni 5,1-47 I Giudei cercavano di ucciderMi non solo perché avevo violato il Sabato guarendo un malato, ma anche perché avevo detto: "Il Padre Mio opera fino ad ora e anch'Io opero", riferendoMi continuamente a Dio come Padre Mio e rendendoMi con ciò uguale a Dio. Quindi i Giudei compresero giustamente le Mie parole e non si sbagliarono.

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14/11 - Io sono il Principio, ovvero Dio

33. Giovanni 8,25: «I giudei mi chiesero: "Dunque: Chi sei Tu ?ʺ – Ed Io risposi loro: "Il Principio", che vi parlaʺ».

34. Spiegazione: con 'Principio' viene inteso Jehova Elohim, il Creatore del mondo, poiché Io, Jehova Elohim sono il Principio di tutti i principi, perciò niente può sorgere se Io, Dio, non lo permetto o lo faccio sorgere da Me stesso.

35. La creazione del mondo una volta non c'era, ma era aria che esisteva ancora in atomi. Questa l'ho condensata, indurita, e da ciò ho creato l'acqua, la Terra, le pietre e tutto ciò che è.

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14/12 - Gesù, il Re di Sion

36. Anno 3108 dopo Adamo – 1043 prima di Cristo. Gerusalemme, 21 maggio. Jehova profetizza la Sua futura missione sulla Terra come Messia dell‘Insegnamento di Dio.

37. Salmo 2,6 «Io, Jehova, ho unto il Mio Re (Gesù), sul Mio santo monte Sion».

38. Spiegazione: il re sul santo monte Sion significa Dio Zebaoth come Sapienza di Dio Padre Jehova, perciò Maestro divino della religione.

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14/13 - Gesù si denomina Dio, perché è il Signore del Cielo

39. Io, Gesù, parlai a Nicodemo e gli feci notare che sono il Signore del Cielo.

40. Giovanni 3,13 (Nicodemo! Presta attenzione alle Mie parole): «Nessuno è asceso al Cielo se non Colui che è disceso dal Cielo, il Figlio dell'uomo che è nel Cielo».

41. Spiegazione: con queste parole Io dissi che sono sceso dal Cielo, sono andato di nuovo su e in spirito sono sempre nel Cielo. Ma questo era solo un discorso avvolto nella rispondenza, dal momento che Io sono Dio, perché Dio, con il Suo Amore, forma il Cielo nel cuore, dove Egli dimora come Spirito di Dio.

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14/14 - Io sono la Luce del mondo

42. Considerato che Dio Jehova Zebaoth è la stessa Luce (I Gv. 1,5), questa ha dato i Dieci Comandamenti, i due Comandamenti dell'Amore e l'intero Insegnamento che Io ho insegnato come Jehova-Salvatore del Golgota nel Messia, quindi: "Io, Gesù, sono la Luce del mondo" (Gv. 8,12), significa tanto quanto: Io, Gesù, sono Dio, il Salvatore del Golgota, Jehova Zebaoth, il vostro Legislatore del Sinai, perciò vostro Maestro e Giudice nella Legge (Gv. 12,48) dei Miei precetti di vita per i figli del mondo.

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14/15 - Gesù disse ai Giudei che Egli è Dio Jehova che invia loro i profeti

43. In Matteo 23,34 dissi agli ascoltatori che ero Io ad inviare i profeti e i saggi ai Giudei.

44. Con questo, dissi metaforicamente, ma inequivocabilmente chiaro, che Io sono il loro Dio Jehova, poiché Lui li ha inviati, e tuttavia non Mi compresero!

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14/16 - Gesù è il Legislatore del Sinai

45. Le Leggi di Dio le ha date Jehova attraverso la Sua onniveggente Intelligenza (Proverbi 8,14) che viene chiamata "la Sapienza di Dio" (Mt. 11,19; Lc. 7,35; I Cor. 1,24) e quindi "il Consiglio di Dio (Is. 9,5).

46. È evidente che ho dato Io la Legge del Sinai (Es. 20,1-18), altrimenti detta 'Decalogo', ovvero 'le Dieci Parole' (Es. 31,18 / 34,28), attraverso la Mia onniveggente Intelligenza che è chiamata 'Parola di Dio' (Gv. 1,1), e nell'Incarnazione di Dio è chiamata 'Gesù il Messia' (Gv. 1,14).

47. Per questo dissi sul monte Garizim: «Non crediate che Io sia venuto ad abolire la Legge (del Sinai) o i Profeti (attraverso i quali, Io, Jehova, ho dato parole di vita per gli uomini); non son venuto ad abolirla ma ad adempierla (Mt. 5,17)».

48. Dopo che Io, Jehova, dissi in Gesù che Dio Padre ha consegnato il giudizio degli uomini al Figlio, che è la Sapienza e il Consiglio del Padre (Gv. 5,22), aggiunsi:

49. (Giovanni 12,48): «Chi disprezza Me, Gesù, e non accoglie le Mie (divine) parole (che espressi attraverso i profeti e personalmente da Me stesso), ha già chi lo giudica; la parola che ho pronunciato (come Dio), è quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno (quando dal mondo verrà nel regno degli spiriti)».

50. Queste argomentazioni vi mettono in chiaro che Io, Gesù, sono il vostro Legislatore ed insisto decisamente sull'osservanza dei Miei comandamenti e voglio vederli adempiuti. Perciò non fatevi nessuna illusione come se la fanno molti dicendo: “Dio Padre non punisce poiché Egli è l‘Amoreˮ.

51. Sì, il Padre quale Amore in Dio non punisce, ma la Sua Sapienza punisce, e questo vi è stato detto chiaramente attraverso il Vecchio e il Nuovo Testamento. Perciò siate uditori e sostenitori della Mia Legge, in modo da non ingannare voi stessi! – Il libro “La giustificazione davanti a Dio” vi insegna largamente cosa dovete fare.

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14/17 - Jehova dice che all'infuori di Lui non c'è nessun altro Dio, e quindi solo dinanzi a Lui tutte le ginocchia devono piegarsi

52       Anno 3433 dopo Adamo, – 718 prima di Cristo, Nain, 24 maggio: Isaia 45,21 «Annunciate, avvicinatevi e tenete consiglio insieme. Chi ha fatto proclamare questo fin dai tempi antichi e chi lo ha annunciato fin da allora? Non l'ho fatto Io, Jehova? Infatti, all’infuori di Me non c'è nessun altro Dio. Io, Jehova, sono un Dio giusto e un Salvatore; e non c'è nessun altro Dio e Salvatore all'infuori di Me!»

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[1] Gv. 12,48: «Chi Mi respinge e non accoglie le Mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell'ultimo giorno»

[2] Io, Schumi, ho chiesto a Dio le date e - come ho percepito – me le ha date in buona fede.

[3] La citazione di questo salmo non sembra congrua rispetto al dettato del Signore, e forse il testo del Salmo fu inserito a posteriori, poiché il più indicato potrebbe essere il Salmo 22.

[4] Apodittico: (inconfutabile) in filosofia, che non ha bisogno di essere dimostrato; per se stesso evidente.

[5] Gv. 1,23: «Giovanni rispose: “Io sono la voce di uno che grida nel deserto:Preparate la via del Signore’, come disse il profeta Isaia». Questo è il testo falsificato, che invece avrebbe dovuto essere: «Giovanni rispose: ‘La mia voce grida: ‘Nel deserto preparate la via del Signore’, come disse il profeta Isaia». Infatti, il testo di Isaia al cap. 40,3 dice: «Una voce grida: “Nel deserto preparate la via al Signore, nella steppa appianate la strada per il nostro Dio”.»

[6] Ciro il grande (600-528 a.C.), re di Persia, fondatore dell’Impero persiano; figlio di Cambise, cui successe nel 558. Egli conquistò la Media (550), la Lidia (546), l’impero babilonese (539), liberando gli Ebrei dalla cattività di Babilonia. Fu esaltato da Senofonte nella Ciropedia.

[7] La traduzione “in principio” non è corretta, poiché Dio non ha principio.

[8] La Parola come sapienza di Dio è in Dio e non presso Dio!

[9] Nell’originale ebraico stava scritto Jehova e non Dio.

[10] I padri d’Israele erano padri anziani o patriarchi, ed erano anche profeti.

[11] L’Amore di Jehova ha la propria Sapienza, secondo la quale la Sapienza è passata interamente nell’Amore, unito con Se stesso in un Essere ed è stato posto per Onnisovrano (perciò non per erede).

[12] Perché Figlio o Parola di Dio significa la Potenza elettrica dell’intero mondo in Dio.

[13] Mt. 28,18

[14] Ap. 1,8-11: «Io sono l’Alfa e l’Omega, Colui che è, che era e che viene».

[15] Ja-bu-sim-bil: significa “Io ero, sono e sarò” è un tempio scolpito nella roccia dell’Alto Egitto. Per maggiori dettagli si veda G.V.G. 4/193; 6/214; 10/192.