1898 - 1901

Rivelazioni

a

Franz Schumi

 

 

Cristo e la Chiesa

 

Scritto teosofico cristiano

n. 58 / 5

 

Parte V

La vera Chiesa di Cristo e le cerimonie ecclesiastiche mai ordinate

 

Titolo originale:  “Christus und Kirche Band V

 Per l’edizione in lingua originale (1904):

Casa Editrice di Franz Schumi a Zurigo;

Editore su commissione: Cécil Bägel, Altona (Elbe) Holstenstraße 191

Stampa di Otto Bucholz in Amburgo (Germania)

 Traduzione e revisione a cura del gruppo “Amici della nuova Luce

 

 

 

 

INDICE

 

Prefazione

Riflessioni sulla Chiesa, sui sacerdoti, sui sovrani giustificati, sul proibizionismo, sulla pretesa riverenza – (F. Schumi)

 

Cap. 1

Gli edifici pagani della Chiesa profetizzati in Osea

 

Cap. 2

La vera chiesa di Dio, quale ‘Roccia’, è Cristo

 

Cap. 3

Profeti, pastori e insegnanti delle prime comunità

18.04.1901

Cap. 4

Lo sfarzo della Chiesa

 

Cap. 5

Spiegazioni sul significato letterale di Ecclesia e Chiesa – (F. Schumi)

 

Cap. 6

Nelle S. Scritture l'unica Chiesa beatificante è quella interiore

 

Cap. 7

Un errato concetto degli uomini su Dio

 

Cap. 8

La vera Chiesa è il cuore dell’anima, non un edificio

1.02.1898

Cap. 9

La vera adorazione è interiore

 

 

 

 

Allegato 1

La falsificazione della Bibbia – (F. Schumi)

 

Allegato 2

Preti, cerimonie, eucarestia, visite e processioni, mai ordinati! – (J. Lorber)

15.07.1841

(inedito)

Allegato 3

Esempi della Chiesa che afferma: “…la sola che rende beati” – (J. Lorber)

22.03.1843

Allegato 4

La vera libera Chiesa – (J. Lorber)

1860

 

 

Date storiche

1038 a.C. = profezia a Natan per Davide

 


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Prefazione

Riflessioni sulla Chiesa, sui sacerdoti, sui sovrani giustificati,

sul proibizionismo e sulla pretesa riverenza

L'uomo è un Tempio di Dio Gesù Jehova Zebaoth dimorante in lui, – perciò un cuore amorevole dell'uomo è l'unica vera Chiesa spirituale di Dio, perché è la sola che rende beati, e l'unica vera religione è l'amore dell'anima, come insegna Cristo, e questa Chiesa spirituale – come Chiesa pura, quale anima, ama Dio sopra ogni cosa e il prossimo come se stessa, ed è la sposa di Cristo, poiché nel suo cuore, come nel Cielo spirituale, dimora il suo sposo, Cristo stesso come Spirito di Dio.

*

I ‘presunti’ servitori di Dio di oggi stanno sotto la protezione e il mantenimento dello Stato, e sono quindi servitori e parte correggente del potere statale, perciò essi devono tacere verso le trasgressioni e i crimini delle autorità statali verso gli uomini; quindi non sono servitori di Dio, bensì mercenari dello stato, poiché altrimenti essi leverebbero la loro parola contro l'autorità pubblica quando questa agisce contro i Comandamenti di Dio e pecca senza riguardo contro Dio e contro i Suoi figli, gli uomini. L'apostolo Giacomo (Gc. 4,4)[1] definisce questi sacerdoti, non servitori di Dio, ma nemici di Dio.

*

I sacerdoti pregano per la conservazione del monarca. Essi non dicono nulla e non sollevano obiezioni se il governo, il cui capo è il sovrano, pecca contro tutti i Comandamenti di Dio, e il suo comportamento sta nella più stridente contraddizione con le leggi divine; solamente, lo si lascia in pace. Questo fa il clero, perché essi stessi peccano verso tutti i Comandamenti, perché si oppongono alle parole di Gesù: «Nessuno può servire Dio e Mammona allo stesso tempo» (Mt. 6,24; Lc. 16,13), avendo accumulato un enorme capitale e, continuando ad aumentarlo, siedono su grasse prebende, e le persone dell'aristocrazia formano uno speciale Stato nello Stato, spirituale e monarchico altamente privilegiato. Perciò i due leoni si sopportano bene nello Stato. Da qui la reciproca protezione dello Stato per la Chiesa, come lo dimostrano alcuni intrighi giudiziari austriaci.

*

Non appena qualcuno parla o scrive qualcosa sulla religione, i sacerdoti gridano al disturbo religioso. Ora si domanda: “Quando è stata emanata una legge che proibisce di dire e scrivere la verità come risuona nella Bibbia il puro Insegnamento dell'amore di Gesù, per chiarire come questo Insegnamento è stato distrutto dai sacerdoti con lo stabilire statuti umani avidi, ambiziosi, con sete di potere e resi non cristiani, se si presentano delle prove piene di forza attraverso i testi biblici?”

*

I sacerdoti cattolici romani e gli avvocati che li rappresentano esordiscono con questa argomentazione o motivazione accusatoria, quando qualcuno critica le cerimonie della Chiesa oppure quando il clero romano e gli ecclesiastici durante le loro cerimonie, come per esempio il passaggio del sacerdote che porta il viatico[2] o durante le processioni, non si rende la dovuta presunta riverenza da loro pretesa, come se avessero un privilegio sulle altre Chiese, cosa che però non è il caso, poiché secondo la legge costituzionale dello Stato austriaco – art. 14 – tutti i sudditi hanno garantita piena libertà di credo e di coscienza. Essi si richiamano alla sezione 303 che tratta della derisione delle usanze di una Chiesa riconosciuta dallo Stato. – Nondimeno, anche in Germania crescono le spine per i divulgatori della Verità.

Franz Schumi

 

 

 

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Cap. 1

Gli edifici pagani della Chiesa profetizzati in Osea

1. Io, Jehova, ho profetizzato tramite il profeta Osea 8,14 come un giorno, in millenni lontani (nel futuro da allora), le chiese romane sarebbero state costruite piene di idoli e statue idolatre chiamati "santi" e "sacri" dicendo: «Israele (Israele significa "il chiamato e scelto") ha dimenticato il suo Creatore e si è costruito templi idolatri (nella vulgata sta scritto ‘delubri’)[3]».

2. La storia del popolo ebraico vi dimostra che sotto ‘Israele’ è inteso il popolo cristiano, e sotto i ‘templi idolatri’ solo le Chiese cattoliche romane e le Chiese ortodosse, perché gli ebrei non hanno mai costruito templi idolatri, bensì solo altari idolatri. – Quindi vedete che le sante chiese esteriori, dinanzi a Me, Gesù Jehova, sono templi idolatri pagani e nient'altro.

 

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Cap. 2

La vera chiesa di Dio, quale ‘Roccia’, è Cristo

1. La roccia sulla quale Cristo affermò di voler edificare la Sua Chiesa non è la personalità di Pietro, bensì la quintessenza[4] delle caratteristiche morali della salda fede, e Pietro queste caratteristiche le aveva in comune con gli altri apostoli. Egli era il loro fratello umano, ma non il loro principe, poiché ‘la dignità di principe distrugge l’apostolato’. Si confronti a questo riguardo la dignità del principe dei vescovi, delle eminenze, dei cardinali, il titolo divino del "santo padre" in Roma, ecc. (Mt. 23,9).

2. «Su questa roccia (di Pietro) Io edificherò la Mia Chiesa e le porte dell'inferno non la vinceranno». Anche questo deve essere compreso spiritualmente; infatti, come si può costruire una chiesa sul corpo di un uomo?

3. Spiritualmente,roccia’ significa "Verità", e tuttavia la Verità è Cristo, ovvero Dio, come Mi definii all'ultima cena e perché Pietro disse: «Tu sei Cristo, il Figlio del Dio vivente», il che era una verità, perciò quando lo Spirito di Dio portò questa Verità alla consapevolezza in Pietro, Io gli dissi, «Simone, figlio di Giona, tu sei Pietro», cioè portatore della divina Verità nella tua dichiarazione su di Me, «e su questa Verità», cioè sul Mio Insegnamento della Verità, «edificherò la Mia comunità dei fedeli, e le porte dell'inferno», che sono le mosse degli anticristi contro la Mia divina Verità, «non la vinceranno». ("La Teosofia cristiana", cap. 14/39-40)

4. Se gli uomini desiderano un luogo di adunanza per la preghiera, …che sia un luogo semplice e libero da ogni ricercatezza che possa distrarre il sentimento e turbare lo spirito. Dio non è una materia visibile o tangibile, Dio è lo Spirito più puro e può essere percepito dal cuore umano solo nello stato del più umile raccoglimento.

5. Non per niente Io, Cristo, ho comandato di chiudersi nella cameretta segreta quando si prega. Il silenzioso raccoglimento dell'uomo illumina in sé da parte a parte la sua anima con la Verità, mentre l’esteriore artificiale la acceca. Quanto più l’uomo si abbandona allo splendore esteriore creato da lui stesso e alla preghiera cerimoniale esteriore, tanto più tenebroso e misero diventa nel suo interiore.

 

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Cap. 3

Profeti, pastori, evangelisti e insegnanti delle prime comunità

Graz, 18 aprile 1901

1. Io, Gesù, vidi in anticipo cosa ne sarebbe stato del Mio Insegnamento celeste nel corso del tempo, che sarebbe diventato un'opera di sfruttamento cerimoniale sacerdotale, i quali avrebbero provveduto il popolo ignorante con statuti umani per l’arricchimento dei sacerdoti, invece che col Mio Insegnamento celeste, e l’avrebbero degradato all’asservimento attraverso il potere sacerdotale. Perciò non ho mai detto che si devono costruire templi o chiese. Non ho stabilito nessun sacerdote, e ancor meno una qualche cerimonia, perché tutto questo si è già dimostrato contro Dio e contro il Suo Insegnamento sotto il sacerdozio ebraico.

2. Paolo disse (Ef. 4,11) che Io ho stabilito alcuni come profeti, (Cor. 12,28) alcuni come evangelisti, alcuni come pastori e alcuni come insegnanti (Atti 11,27 / 13,1).

3. Gli apostoli, quali Miei speciali messaggeri di fede, attraverso il battesimo dello Spirito furono dotati di tutto ciò che era necessario, di cui tutto è annoverato e visto sotto ‘i doni dello Spirito Santo’, come nel libro "La Santa Trinità".

4. I profeti della primitiva comunità cristiana erano graziati che talvolta ottenevano spiegazioni sul futuro, ebbero anche la grazia di comprendere correttamente il Mio Insegnamento spirituale, perciò erano interpreti delle Sacre Scritture del Vecchio e del Nuovo Testamento.

5. Gli evangelisti furono chiamati tutti Miei discepoli, perché predicavano e diffondevano il vangelo dappertutto.

6.Pastori’ si chiamavano quelle persone della comunità che dovevano provvedere all’ordine nella stessa. Quest’ordine consisteva nel fatto che nessuno intraprendeva qualcosa di propria volontà, ma prima doveva essere sottoposto tutto alla comunità per un parere, e se lo avevano trovato buono, veniva anche convertito in opera.

7. Infine gli insegnanti. Questi erano pii uomini esegeti, padri di famiglia sposati, le cui mogli e i figli erano un modello per l'intera comunità. Da questi si formava al tempo stesso lo stato del sorvegliante della comunità nello spirituale, in greco chiamato “episcopos”, in italiano “vescovo” (1° Tim. 3,2). Tuttavia questi padri di famiglia non erano visti meglio degli altri componenti della comunità, non avevano neanche una retribuzione, ma si sostenevano dal proprio. Da questi sorveglianti si formò più tardi lo stato episcopale. Ai primordi essi non erano in alcun modo migliori di qualsiasi altro membro. Devono la loro successiva considerazione al potente asservimento dei più piccoli e di intere comunità, perciò il Mio Spirito non è con loro, perché essi sono ancor sempre manipolanti despoti, mentre laddove governa il Mio Spirito divino, c’è la libertà (Cor. 3,17).

 

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Cap. 4

Lo sfarzo della Chiesa

1. Figli Miei, guardate solo a questi templi (chiamati chiese) che si costruiscono. Decorazioni su decorazioni, un abbellimento dopo l'altro, lusso su lusso, quadri intagliati, pareti artistiche dipinte e arredi puramente smorti. Crede dunque l'umanità di trovarmi lì? Oh, no! In una casa del genere non vengo mai come Ospite, bensì solo in un cuore umile e modesto.

2. Miei cari figli, guardate solo come vanno in giro impettiti nelle loro splendide vesti, serviti da molte mani! Il Figlio dell'uomo non è venuto per farsi servite, ma per servire, anzi perfino per dare la Sua vita, in redenzione dei molti» – Mt. 20,28; Gv. 13,4 e seguenti). – La chiamo umiltà? – Un uomo del genere si avvicina a Satana, poiché in lui si trova solo orgoglio e avidità, ma nessuna modestia o umiltà. Vedete quale sfarzo si preparano per onorare se stessi; dovrebbe questo, essere un sacrificio dinanzi a Me? – Invece di andare in giro come i samaritani e soccorrere i poveri ad uscire dal loro disperato bisogno, essi stessi pretendono ancora tesori, affinché la loro casa di Satana s’ingrandisca invece di diminuire per i poveri. Oh, quanti bisognosi sarebbero aiutati, se i fedeli dessero i loro oggetti preziosi e denaro agli indigenti, e non alle chiese!

3. Oh, sì, Miei cari, faccio già una piccola eccezione, ma particolarmente in campagna, poiché lì spesso essi devono scontare per gli altri la cattiva via; in tal modo portano sacrifici perdonabili al Mio onore, dal momento che lì Io ricompenso la fatica che portano per quelle persone (malate). Ma nella città, in un luogo comodo, il clero se la passa bene, poiché lì ci si fa trasportare invece di camminare. Deve servire questo da esempio per il Mio Insegnamento? – Miei cari, Mi sono avvolto in vesti dorate? Mi son fatto servire dappertutto? – Ero avido di danaro? – Oh, certamente no, poiché faccio tutto per amore. Invece il danaro dell’oro è a Me ripugnante, perché al Satan i suoi biglietti sono per l'inferno.

4. Figli Miei, Io faccio tutto per amore, e questo splende come l'oro più bello nell'intero universo, poiché l'oro dell'amore (a Dio e al prossimo) è il puro oro non falsificato, questo è l'oro che Io uso e che rimane eternamente oro. Figli Miei, adornatevi con l'oro dell'amore, poiché in questo dovete splendere, come la stella più bella del firmamento. Sì, l'oro dell'amore che il vostro clero non conosce, conoscendo solo l'oro di Satana.

 

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Cap. 5

Spiegazioni di Schumi sul significato letterale di Ecclesia e Chiesa

Il termine ‘Chiesa’ del sacerdozio romano non è da intendere come ai tempi degli apostoli lo era la ‘comunità cristiana’ ma come gerarchia esercitante il potere (vale a dire sacerdozio) oppure papa; poiché in primo luogo la comunità cristiana non ha più il diritto, com’era consuetudine nel cristianesimo primitivo, ma il rispettivo papa deve dettare e indicare le leggi della Chiesa. Nella primitiva comunità cristiana, coloro che avevano la parola interiore proclamavano la Volontà di Dio; da molti secoli ogni papa si è preso per sé questo privilegio, senza avere la parola interiore, sostenendo che a lui viene dettato dallo Spirito Santo, da dove le leggi ecclesiastiche portano anche la denominazione "Sante leggi della Chiesa", ma queste sante leggi papali sono compilate in maniera così anticristiana, che in genere il popolo non le può soffrire per non procedere con violenza contro il sacerdozio. – In secondo luogo, la Chiesa romana non si consulta mai con il popolo, ma gli detta ‘Leggi obbligatorie’ che devono accettare e seguire tacitamente, se non vogliono essere maledetti e condannati all'inferno, perché così recita la frase finale[5] dell’ecclesiale legge papale.

La Chiesa è un continuo vecchio giudaismo: lì il Tempio quale sola Casa dell’adorazione di Dio che rende beati, qui la Chiesa quale sola casa dell’adorazione di Dio che rende beati; là i farisei, qui i farisei; là macellazione degli animali come immolazione dell’ostia santa, qui la crocifissione di Cristo come immolazione dell’ostia santa; lì cerimonie, qui cerimonie; lì nelle sinagoghe ebraiche si insegnava la dottrina di Dio mischiata con falsi statuti umani proposti dai farisei, qui nella Chiesa cattolica vi espone la storia dei santi contenenti colossali menzogne e statuti umani papali, mescolandoli nelle prediche; lì l’istupidimento e lo sfruttamento del popolo, qui l’istupidimento e lo sfruttamento del popolo; lì alla fine l’annientamento degli orrori davanti a Dio, qui alla fine l’annientamento degli orrori davanti a Dio! – Amen!

Paolo scrisse  a Timoteo (1° Tim. 3,15): «…la casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, pilastro (o colonna) e fondamento della Verità». Questo è riferito agli uomini e non a una casa costruita che sarebbero la dimora di Dio. Nel testo originale in greco e in latino c’è “Ecclesia”, e Martin Lutero tradusse questa parola in "comune", il che significa lo stesso come comunità. La Chiesa romana tradusse ‘Ecclesia’ inChiesa’, e in ciò sta la contraddizione, poiché la parola originale ‘Chiesa’ (l’etimologia sulla parola primordiale Chiesa si trova nel libro “La Teosofia cristiana” cap. 22,28) è kiri-ka, cioè ‘la casa del Signore’ o ‘di Dio’. Eccle-sia in greco-latino significa invece, l’insieme di coloro che confessano l’una e la stessa fede.

 

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Cap. 6

Nelle S. Scritture l'unica Chiesa beatificante è quella interiore

1. In Matteo, cap. 22, versetti 37-40: «Ama Dio sopra ogni cosa e il tuo prossimo come te stesso»; poiché in questo sono contenuti Mosè e i profeti, così Io, Gesù, ho spiegato questa domanda nei libri teosofici cristiani.

2. Atti 17,23-25: Paolo disse ad Atene sull'Areopago (ovvero = suprema corte di giustizia): «Al Dio sconosciuto, al Quale voi avete eretto un altare e lo adorate, è il Dio che ha creato il mondo e tutto ciò che vi si trova. Egli però, quale Signore del Cielo e della Terra, non dimora in templi (o chiese), che gli uomini hanno costruito; né è servito dagli uomini (con cerimonie), come se avesse bisogno di qualcosa o di qualcuno; Egli stesso è Colui che dà ad ognuno la vita, il respiro e tutto».

3. Quando, Io, Gesù, ho comandato di costruire templi e case di preghiera o chiese a caro prezzo, e per questa causa far patir la fame a migliaia di poveri? Non ho forse consigliato di praticare le opere dell’amore per il prossimo invece di costruire chiese? (Mt. 22,37-40 / 7,12; Lc. 10,25-37; Giac. 2,14-26; Gal. 5,6; 1° Cor. 13,1-13). La Mia vita e i Miei insegnamenti non sono stati un continuo esempio d’amore per il prossimo? Vedete, l'attività nell'amore per il prossimo attraverso l'amore universale per Dio, presso di Me è l'unica chiesa che rende beati; ma non chiese costruite di legno e pietre.

4. Giovanni nel suo Vangelo 4,21-24 riferisce il dialogo tra Me Gesù e la donna samaritana, alla quale Io dissi all’incirca: «Donna, credimi, è venuto il tempo in cui voi Samaritani adorerete il Padre vostro celeste né sul vostro monte Garizim né a Gerusalemme nel Tempio di Salomone. Il tempo, infatti, è già qui, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre loro celeste nello spirito (del loro amore) e nella verità (mediante l'attività nell’amore per il prossimo); poiché Dio è spirito, e quelli che Lo adorano devono adorarLo nello spirito (del loro amore del cuore) e nella verità facendo questo attraverso l'attività d’amore».

5. Nel 1294 Papa Bonifacio VIII emise una bolla papale in cui tra l’altro fu affermato: “Con la presente dichiariamo, diciamo, determiniamo e decidiamo, che tutte le creature umane siano sottomesse al papa, e che non si può diventar beati senza credere a questo”.

6. Gli apostoli vi dicono completamente il contrario su cosa serve per diventar beati, per esempio Giacomo 1,27: «Un servizio divino, puro e senza macchia davanti a Dio, davanti al Padre, è questo: visitare gli orfani e le vedove nella loro afflizione, e mantenersi puri dinanzi al mondo».

*

7. Così è anche nel libro “La conduzione di Martin Lutero nell’aldilà”, al cap. 34 e 35 già dettato:

 

[cap. 34]:

16) « Poiché nessuno voleva iniziare a parlare, dissi Io (Gesù non ancora riconosciuto da loro) ai sacerdoti cattolici romani: “Voi avete parlato di una Chiesa che è l’unica a rendere beati, e questa sarebbe la romana. Bene! DiteMi: quando ha istituito Cristo una talChiesa in Roma che unicamente rende beati’?”.

17) Questa domanda li raggiunse inaspettatamente, ma uno di loro si raccolse e disse: “Eppure è un dato di fatto, che l'apostolo Paolo fu in Roma, scrisse diverse lettere e istruì la comunità di Roma! Di conseguenza i cristiani romani ricevettero dalla bocca di Paolo l’autentica Dottrina di Cristo, e quindi l'unica che rende beati, dunque la Chiesa romana è l’unica che rende beati, perché le altre si staccarono da lei e predicarono altre dottrine di fede, diverse da quelle della loro Chiesa madre”».

 

[cap. 35]:

1) (Gesù, quale loro guida non ancora riconosciuto): «“Ah, così tu vieni a Me con la tua ‘unica che rende beati’! Allora dovrai anche spiegarMi come stanno le cose con i vostri insegnamenti contrari all’autentica Dottrina di Cristo. Ora ti faccio una domanda:Quando, Paolo ha insegnato che i sacerdoti sono una classe di uomini speciali tra gli uomini, e che devono essere pagati dagli uomini per le loro bugie e cerimonie pagane, e devono essere mantenuti senza lavorare?’. Non hanno gli apostoli, come si legge nella prima lettera ai Corinzi (4° e 9° capitolo), dovuto guadagnarsi faticosamente il loro pane con il lavoro delle loro mani? Non lavoravano essi l’intera settimana come operai, e il sabato istruivano gratuitamente la comunità?

2) E si dice anche:Ogni operaio è degno del suo salario’, allora l’operaio deve essere dapprima assunto dal datore di lavoro! Voi invece v’imponete con il potere ecclesiastico e punizioni politiche, e tiranneggiate coloro che vi dovevano assumere nel lavoro, li avete gettati in carcere, li torturate e bruciate sul rogo, quando questi poveri datori di lavoro soggiogati con violenza sollevano una voce d’incredulità o indignazione contro le vostre trame di fede da briganti. Sono stati così, Cristo e Paolo, ad aver inculcato nella testa dei credenti i principi della Dottrina di Dio? E si sono lasciati grandemente, e a così caro prezzo, rimpinzare? Parlate, voi unici che rendete beati!"

3) Queste parole pronunciate con tutto l’impeto, furono per loro schiaccianti. Quell’epoca, infatti, (nel XVI secolo) era il tempo della grande depravazione ecclesiastica degli insegnamenti e dei costumi, e il povero popolo pativa sotto il peso della Chiesa romana…».

 

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Cap. 7

Un errato concetto degli uomini su Dio

1. Gli uomini di oggi pensano che Dio dimori in alto sopra le stelle, ed è per questo che Lui non può udire la voce dell'uomo e che, generalmente, è troppo Santo e troppo Onnipotente per praticare con la singola persona. Altri, anche uomini pii, si esprimono dicendo: “Dio non è onnisciente, ma ha i Suoi consiglieri, i vescovi e i santi, come un governante mondano ha i suoi di consiglieri!” – Da ciò si può vedere come i fedeli credono al loro predicatore solo perché per loro alcune cose non sono afferrabili, oppure non riescono a vedere certi esempi nei loro predicatori così da essere portati alla fede incondizionata.

2. Voi pensate che Dio abbia i suoi consiglieri, i vescovi, i papi e i santi! – Oh, voi, saggi uomini del mondo! Chi era il Mio consigliere quando creavo così artisticamente gli innumerevoli mondi stellari, il Sole, la Terra, i più differenti minerali, piante, fiori, animali e i primi uomini? – Non sapete che con tali vedute, degradate Dio e le Sue altissime sante virtù e Lo bollate per un Uomo debole che avrebbe bisogno di altri per il Suo ammaestramento?

 

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Cap. 8

La vera Chiesa è il cuore dell’anima, non un edificio

Graz, 1° febbraio 1898

1. I vostri sacerdoti dicono che la Chiesa è la sposa di Cristo. Questo insegnamento non si trova nella Bibbia tra i Miei Insegnamenti. O figli, quanto miseramente siete guidati nell’errore dai vostri sacerdoti! Credete veramente che Io, la Vita di ogni vita, consideri i muri freddi e morti della Chiesa come Mia sposa? Figli Miei, considerate il cuore della vostra anima come Mio Tempio, dove Io, Gesù Cristo, vostro Dio, ho eretto il Mio trono, allora troverete che nessun altro, tranne la vostra anima, può essere la Mia sposa! Per vero, quando i religiosi sono messi alle strette, vi dicono che la comunità della Chiesa è la sposa di Cristo, ma tutto questo è solo un inganno, poiché invece del vostro corpo hanno eretto la Chiesa come tempio; al posto del cuore della vostra anima hanno eretto il tabernacolo, invece Me, L’hanno preso come un pezzo morto di impasto di farina come Dio Gesù Jehova Zebaoth. Avete bisogno di ulteriori chiarimenti? Sì, allora sareste sordi e ciechi, e quindi ancora a lungo non maturi per il Rio Regno dello spirito.

2. Ora, dal testo della Bibbia, ascoltate la Parola di Dio in quale Tempio, ovvero in quale Chiesa Egli dimora: – nell'anno 1038 prima di Cristo Io ho profetizzato a Davide tramite il profeta Natan! (2° Sam. 7,5 / 7,12-13; 1° Cron. 17,4-14 / 17,27). «Tu non Mi devi costruire una casa in cui dimorare», ma un giorno «…nel tempo futuro, attraverso la Mia Sapienza Mi incarnerò nel seme della stirpe di Davide» sotto il nome ‘Figlio di Dio’ e «…Egli costruirà a Me la vera casa di Dio nei cuori degli uomini». (su questo, la spiegazione approfondita nel libro “La Santa Trinità” cap. 13,145-150).

3. Il figlio di Davide fraintese questa profezia, poiché si indirizzò solo secondo il senso letterale, senza prestare attenzione al senso fondamentale spirituale, e perciò voi leggete nel libro 2° Cronache cap. 6, 7-10 / 6,18-21, che di tutto ciò che Io avevo detto di Gesù, che si riferiva a Me stesso, Salomone lo espresse nel modo seguente:

«Era nel cuore di Davide, di mio padre, costruire una casa di Jehova, del Dio d'Israele; Ma Jehova disse a Davide, mio padre: “Poiché è nel tuo cuore costruire una casa al mio nome; hai fatto bene che sia nel tuo cuore; tuttavia non tu dovrai costruirai questa casa, bensì tuo figlio ... questi dovrà costruire la casa al mio nome”. Così Jehova ha ora adempiuto la sua parola data. Poiché io sono sorto dopo il padre mio Davide e mi sono assiso sul trono d'Israele come aveva detto Jehova, ed ho edificato la casa al nome dell'Eterno, del Dio d'Israele».

«Ma Dio doveva veramente dimorare presso gli uomini sulla terra? Vedete! Il Cielo e il cielo dei cieli non si possono afferrare, quanto meno questa casa che io ho edificato. Tuttavia, Jehova mio Dio, guarda alla preghiera del tuo servitore e alla sua supplica, e ascolta il grido della preghiera che il tuo servitore eleva dinanzi a te. Fa che i tuoi occhi siano aperti di giorno su questa casa e di notte sul luogo dove hai posto la dimora del tuo nome! Ascolta la supplica che il tuo servitore ti rivolge in questo luogo. E ascolta la supplica del tuo servitore e del tuo popolo Israele che fanno in questo luogo della tua dimora in cielo; perciò ascolta, e perdona».

4. Nel profeta Isaia al cap. 66,1-2 e 66,5 voi leggete i seguenti passi:

«Così dice Jehova: “Il cielo è il mio trono, la terra lo sgabello dei miei piedi. Dove deve stare la casa che mi volete costruire? E dove deve essere il posto che sarebbe il Mio luogo di riposo? Tutte queste cose l’ha fatto la mia mano, dice Jehova. Io guardo agli umili e al contrito di spirito e a chi ha timore davanti alla mia parola».«Ascoltate la parola di Jehova, voi che avete riverenza dinanzi a lui! I vostri fratelli che vi odiano e vi scacciano a causa mia, dicono: Jehova mostri la sua gloria e che noi vedremo la vostra gioia; ma essi saranno confusi». –

5. Quindi leggete negli Atti degli apostoli 7,48 e 17,24: «Dio, l'Altissimo, il Signore del Cielo e della Terra, non dimora in templi o chiese che vengono fatte da mani umane», come dice Isaia, il profeta di Dio.

6. Mi sono espresso in modo ancora più deciso attraverso il profeta Osea 8,14:«Quando Israele (cioè la razza umana) dimentica il suo Creatore (cioè diventa pagana), allora costruisce templi (delubri secondo la Vulgata) o chiese pagane».

7. Se Dio, secondo il testo di Atti degli apostoli 7,48, «…–non dimora nei templi o chiese, che sono costruite da mani umane», dove dimora Egli dunque? Su questo, l'apostolo Paolo vi porta notizie decisive oltre ad altre notizie nella Lettera ai Corinzi 3,6-17: «Non sapete voi che siete Tempio di Dio? Se qualcuno guasta il Tempio di Dio, Dio lo distruggerà, poiché il Tempio di Dio è santo, e questo siete voi». – Altrettanto nel cap. 6,19: «Non sapete che il vostro corpo è un tempio dello Spirito Santo dimorante in voi?»

8. Che il vostro corpo di carne, che dovete mantenere casto e libero da tutte le voglie sensuali e materiali che vi allontanano dall'amore per Dio e per il prossimo, è un Tempio del Dio Gesù Jehova Zebaoth dimorante nel vostro cuore dell’anima, è confermato anche attraverso di Me Gesù stesso, che chiamai il Mio corpo di carne un "Tempio" (Gv. 2,18-22; Mt. 27,40; Mr. 14,58 / 15,29). Leggete anche nella 2° Lettera di Paolo ai Corinzi 6,16: «Voi siete un Tempio del Dio vivente, come dice Dio:In loro Io voglio dimorare, e camminare in mezzo a loro; sarò il loro Dio, e loro saranno il Mio popolo».

9. Questo Spirito Santo (Cor. 6,19) e Dio vivente (Cor. 6,16) sono Io stesso Gesù Cristo, poiché dopo la resurrezione dai morti venni dai Miei discepoli, alitai su di loro e dissi dalla Mia stessa assoluta autorità: «Ricevete lo Spirito Santo!» (Gv. 2,18-22). Proprio come un giorno Jehova quando formò Adamo dallo spirituale fine della terra, poiché anche allora Jehova alitò o soffiò il Suo Spirito Santo nelle narici di Adamo, e così l'uomo divenne un'anima vivente (Gen. 2,7).

10. Paolo nella seconda lettera chiede ai corinzi, in 13,5: «Non avete ancora notato che Gesù Cristo è in voi?» – Lo stesso Paolo scrive ai Galati in 2,20: «Cristo vive in me». Nella Lettera ai Romani 8,10-11 Paolo dice espressamente che lo spirito di Cristo dimora nell'uomo.

11. Pietro scrisse in Ebrei 3,6: «Cristo, come Figlio di Dio, è posto a capo della Sua casa, e la Sua casa siamo noi, purché manteniamo incrollabile fino alla fine la fiducia e la speranza di cui ci gloriamo».

12. E così leggete l'esortazione in 1° Pietro 2,5: «Diventate una casa spirituale, un sacerdozio santo (cioè consacrato) per portare sacrifici spirituali che siano graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo».

13. Apocalisse 21,22: Quando Giovanni scrisse l’Apocalisse, gli furono aperti gli occhi spirituali, affinché vedesse cosa doveva scrivere, e allora riferì quanto segue sulla città della Gerusalemme celeste: «In essa non vidi alcun tempio (o chiesa), poiché Dio, il Signore, l’Onnipotente, è Lui stesso il suo Tempio e l'Agnello (ovvero l’umiltà e l’innocenza)».

14. Secondo questi testi biblici vi è chiaro che Dio non dimora nei templi e nelle chiese costruite dagli uomini, ma solo nel loro cuore, e lì si rivela a coloro che credono in Lui fermamente e camminano nelle Sue leggi dell'Amore.

15. Nonostante tutte queste dimostrazioni bibliche, la menzogna viene fermamente e rigidamente sostenuta nelle chiese cattoliche romane, dove si afferma che Dio vive nel tabernacolo nell'ostia impastata di farina; lì si fa adorare, e Lui, come prigioniero, viene tenuto in questa, imprigionato dai sacerdoti e rimossa sotto chiave, affinché gli stupidi che si lasciano spennare e svuotare la loro borsa dai sacerdoti attraverso il "sacrificare a Dio", non possano sfuggire all'abominio della desolazione nella Chiesa di Dio.

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16. In Zaccaria 6,12-13 il profeta racconta della sua visione che egli aveva avuto, e ciò che l'angelo (del Signore) gli aveva reso noto, tra cui: «Così dice il Signore Zebaoth: “Ecco, c'è un uomo il cui nome è Germoglio (cioè “Servo di Dio” e “Figlio di Dio”), poiché crescerà sotto di Lui; ed Egli costruirà il Tempio del Signore (nel cuore degli uomini)». Sì, Egli costruirà il Tempio del Signore è porterà l'ornamento (l'Amore di Dio; 1° Gv. 4,8-16), e siederà e regnerà sul trono (spirituale - Mt. 26,64 / 25,31). Egli sarà anche Sacerdote (secondo la Sua anima, come al tempo di Melchisedek) sul suo trono (spirituale) e ci sarà pace tra i due (vale a dire tra Gesù Jehova Zebaoth e i Suoi figli, gli uomini).

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17. 1° libro di Samuele 2,35: «Io Jehova Mi voglio suscitare (in Cristo) un sacerdote fedele che agirà secondo il Mio cuore e la Mia anima; al Quale voglio costruire una casa permanente (dell'amore di Dio nel cuore degli uomini), affinché (l'uomo) cammini in eterno davanti al Mio Unto (ovvero Cristo secondo la Mia volontà)».

18. Tutte queste citazioni prodotte dalla Bibbia (che io Schumi ho ricevuto da Gesù nel 1°.02.1898 in Graz) v’insegnano come Io, il Signore, voglio che il Mio Insegnamento venga presentato ai Miei figli. Solo che nella Chiesa si nasconde tutto ciò che potrebbe danneggiare la sua autorità e aumentare la consapevolezza dell’uomo che egli stesso è un tempio vivente di Dio Gesù Jehova Zebaoth dimorante in lui. Cosa dovrei dire Io, il Signore, a tali servitori? “Allontanatevi da Me, voi affittuari ingiusti della Mia casa che dovrebbe essere una casa di preghiera, poiché spargete solo pula e pretendete il grano per voi stessi, mentre Io come Gesù semino solo grano per tutti i Miei figli, senza eccezioni. Cosa dovrei dirvi, dal momento che vi sviluppate così rettamente con il Mio santuario spirituale, e per di più vietate[6] di leggere la Bibbia, affinché nessuno possa sperimentare la vostra ingiustizia?”. – In verità, in verità vi dico: “Come il lavoro, così la ricompensa! Guai a voi che vi siete innalzati, non chiamati, a capi pastori delle Mie pecore, per abbandonarle ai vostri lupi!”

19. Se ogni uomo sapesse quale Santuario porta in giro, che lui stesso è il Tempio di Dio dimorante in lui, che la sua anima deve essere il suo vero sacerdote, allora  con l'umanità  non sarei venuto al punto che devo continuamente brandire su di essa la sferza dell’ira divina e visitarla con ogni sorta di sfortunati eventi, per cui dovrebbero riconoscere che non stanno nell’amore per Me. Io sono il Dio vivente in voi, poiché con il Padre nel Cielo sono ‘Unico’, e sono lo Spirito proveniente dallo stesso Spirito di Dio che, in atomi, è rappresentato dappertutto nell'intero universo, ma tutti rappresentano uno e lo stesso Spirito di Dio. Infatti, il vostro spirito è una scintilla dello Spirito di Dio, ma attraverso la preghiera e l'amore sincero, voi attirate l’intero Gesù in voi, poiché solo Io sono rappresentato attraverso l'amore, e con questo governo il mondo, e tutti i fili dell'infinità convergono nelle Mie mani.

20. Vedete, così anche voi, quali figli Miei, ho legato a Me attraverso il Mio Spirito che ho posto in voi, ma affittuari ingiusti del Mio Insegnamento divino vi hanno tenuto tutto nascosto, ed hanno fatto del vostro spirito uno schiavo, mettendo le catene della maledizione sulla vostra ragione e vi hanno costretto ad accettare una cosa completamente estranea, anziché il Mio Insegnamento. Se il Mio Insegnamento fosse rimasto puro, allora la Terra si sarebbe trasformata già da tempo in un paradiso, ma così è diventata il peggior inferno. Invece della libertà spirituale, uguaglianza e fratellanza con Me al vertice, come Padre dei Miei figli, è diventato un mondo di classi privilegiate e di lavoratori oppressi, pieno di vizi, peccati e atrocità.

21. Con il chiarimento suddetto risulta chiaro ciò che Gesù disse con le seguenti parole non solo per gli apostoli e il clero romano, bensì per l'intera umanità:

«Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo» (Mt. 28,20).

22. Io, il Padre, sono con voi tutti i giorni e continuamente, quindi le parole di cui sopra hanno il loro vero significato, come ho fatto scrivere e chiarire attraverso l'apostolo Paolo nella prima e nella seconda Lettera ai Corinzi (Cor. 3,16-17; 2° Cor. 6,16). Non ho espresso queste parole solo per i Miei apostoli, ma per tutti i Miei figli, poiché non ho guardato gli apostoli per qualcosa di meglio di tutti gli altri uomini! Io non conosco preferenze, perciò non conosco neanche grazie speciali per una classe privilegiata! Ho forse stabilito uno status privilegiato di apostolo? Sì, ben ho stabilito una preferenza, cioè quella che il più grande deve essere il servitore di tutti, quindi il più umile (Mt. 23,11-12).

23. Perciò indirizzatevi conformemente a questo, voi che rivendicate Me o il Mio Spirito per voi stessi, se sarete i più umili, i servitori di tutti, allora avrà un valore dinanzi a Me, altrimenti no. Il minimo mendicante, il più piccolo, il più disprezzato servitore o persona, sta più in alto dinanzi a Me, poiché ciò che è grande e stimato dinanzi al mondo, non ha nessun valore dinanzi a Me; Io Mi prendo cura degli oppressi e dei disprezzati e li metto in alto nel Mio Regno spirituale! Pensate ed agite di conseguenza! Amen!

24. Io, Gesù, nei Miei tre anni d’insegnamento ho dato differenti spiegazioni agli uomini, che non compaiono nella Bibbia (Gv. 21,25) e tra queste anche le seguenti:

«Il Regno di Dio in voi è l'amore a Dio in voi, e questo amore è anche il vostro spirito come unica verità, unica realtà ed eterna vita indistruttibile che ognuno sperimenterà attraverso se stesso, se vive secondo i Comandamenti di Dio – e se amerà Dio sopra ogni cosa e il prossimo come se stesso. Fino a questa propria esperienza significa: credere e sperare nel sicuro adempimento di tutto ciò che il Signore ha fedelmente promesso a tutti voi come eterna primordiale verità» (GVG 10/242,1-2).

*

25. Cari figli, la Chiesa romana ha rigettato il Mio Insegnamento che Io ho dato così chiaramente tramite gli apostoli, ed ha stabilito statuti umani che stanno in diretta contraddizione con i suddetti insegnamenti apostolici cristiani. Si è fatto di Me un Dio inavvicinabile per mani mondane e intelletto mondano. E quelle mani stese sulla Mia Santità e su di Me, hanno fatto del Signore un detenuto; Mi hanno chiuso sotto chiave nel tabernacolo dove dimoro, secondo l'affermazione dei sacerdoti. Loro, i sacerdoti, vanno in giro liberamente, mentre Io, come Dio, come loro prigioniero, come un malfattore, dovrei aspettare nella prigione, rinchiuso sotto chiave, la grazia dei sacerdoti, quando si degnano di mostrarMi nell'ostensorio, o farMi mangiare come un cibo farinaceo. O voi irragionevoli! Chi Mi può rinchiudere nel tabernacolo? Chi può governare e comandare con Me? Da chi devo andare oppure no? Come può uno sporco peccatore avere il coraggio di praticare con Me come con i suoi simili e volerMi costringere a dimorare in un uomo allevato nell’eresia? Ogni comunione è un oltraggio del sacerdote alla Mia Santità! Volete che Io debba dimorare in una pozza di peccati e di vizi con la Mia Santità, dalla quale, semmai, se ci fosse la possibilità che Io volessi entrarvi, dovrei tuttavia uscire già lo stesso giorno, poiché vi confessate, fate la comunione e subito dopo commettete nuovi peccati? O voi pigri che pensate così nella vostra stoltezza! La luce del Sole non è nulla rispetto alla Mia Santità, …e voi volete che Io debba recarMi nel pantano del vostro cuore peccaminoso con tutta la Mia Santità? Certamente una scintilla del Mio Io dimora in voi continuamente; se però venissi così come ve l’immaginate, allora quanto prima dovete lasciare entrare in azione i seguenti punti:

I) I vostri pensieri non devono essere altro che questi: di amare Me sopra ogni cosa e il vostro prossimo come voi stessi.

II) Dovete esercitare la massima castità nei pensieri, nei desideri, nelle parole e nelle azioni.

III) I vostri occhi devono portare amore e misericordia compassionevole a tutti, agli amici e ai nemici (poiché questi ultimi non vi è permesso averli!), e fare solo del bene ovunque.

IV) Non dovete avere ulteriori pensieri sulla vostra bella vita, ma i vostri pensieri devono essere questi: vivere per amore per Me e per i Miei figli, cioè verso il vostro prossimo senza distinzione di religione, di nazionalità e condotte personali, e fare loro del bene, spiritualmente e fisicamente, quando vivono nell’eresia o nella povertà.

V) Non dovete mai guardare le pagliuzze negli occhi del vostro prossimo, ma sempre e solo le travi nei vostri, e cercare di strapparle. Solo quando avrete fatto questo, allora andate dal prossimo e, con l’insegnamento più mite, portagli la guarigione dei suoi occhi.

VI) Non dovete mai voler brillare, ma comportatevi tranquilli e ritirati. Dovete prima dimostrare la vostra conoscenza, chiedendo se il vostro prossimo vuole ascoltarla, e se vuole, allora mettetela in campo assai umilmente come Mia proprietà, poiché voi vi dovete considerare solo come strumenti indegni del Mio Amore, ma non come più assennati, più colti e più istruiti! Dovete sempre avere davanti agli occhi che tutto ciò che è grande dinanzi al mondo, oppure vuole essere grande, è un abominio dinanzi a Me; Io, nondimeno, Mi prendo cura dei poveri e degli ignoranti e li renderò grandi, perché sulla Terra sono stati disprezzati, denigrati e maltrattati.

VII) Per il vostro benessere e progresso spirituale, siate prudenti come i serpenti e mansueti come le colombe verso il vostro prossimo, quando ha bisogno di voi nel suo bisogno chiedendo aiuto, ma non lasciatevi abusare maliziosamente, bensì siate di nuovo prudenti e ritiratevi dove si ha in mente di fare giochi malvagi e peccaminosi con il vostro amore e la vostra bonarietà.

VIII) Siate come i bambini, piedi di fiducia e pieni d’amore per Me e per i Miei Insegnamenti riconosciuti come genuini e lasciate la sapienza intellettuale e la critica mondana completamente fuori di voi, perché il modo di intendere di chi critica sulle condizioni del mondo, non può avere né fede, né fiducia, né amore per Me e quindi neanche per il suo prossimo, perché non conosce le cause spirituali del malessere, e quindi trae conclusioni e giudizi sbagliati su di Me e sul Mio Governo nell'Universo. Voi non venite alla sapienza spirituale attraverso la sapienza e la prudenza intellettuale, ma attraverso la preghiera e l'umile supplica a Me, affinché Io risponda ed illumini le vostre domande e dubbi.

IX) Non dovete considerare il vostro prossimo come estraneo, bensì come figli dello stesso Padre, il Quale è anche Padre vostro, e dovete avere un cuore pieno di compassione, un amore per loro come fossero vostri fratelli e sorelle, come se fossero vostri figli, ai quali volete fare tutto ciò che potete, se sono spiritualmente o fisicamente bisognosi.

X) Dovete avere tutti i vostri pensieri, desideri, parole e azioni concentrati e pronti a operare solo per il vostro stesso progresso spirituale, così come del vostro prossimo.

XI) Ogni pensiero che sorge in voi ed ha per scopo qualcosa di non spirituale, deve essere stroncato sul nascere, e devono essere coltivati solo pensieri spirituali d'amore per Me e per il prossimo.

XII) Il vostro stesso io deve passare completamente in secondo piano; in cambio, tutti i vostri pensieri e aspirazioni siano solo questi: fate tutto ciò che Mi allieta in voi(solo) per amore per Me! Perciò seguite quanto più puntualmente possibile ciò che vi ho comandato, e non più per vivere né desiderare per voi, ma solo per Me e per il prossimo quale figli Miei. Allora potrò avvicinarMi a voi e venire a dimorare nel vostro cuore, ma non altrimenti. Da questo potete vedere quali sciocchezze fate con le vostre dottrine errate con la confessione e la comunione! I vostri peccati non vi saranno mai perdonati, perché li commettete di nuovo sempre spensieratamente, sui quali Mi sono spiegato a fondo nella discussione sulla confessione, e ancor meno verrò da voi con la cosiddetta comunione clericale per dimorare nel vostro cuore. Amen!

*

(conclusione di Schumi): Altamente interessante è la spiegazione di Dio sulla vita interiore degli uomini tramite la rivelazione del 1840 a J.Lorber nel Governo della famiglia di Dio che dice:

(G.F.D volume 1° cap. 4,9-13): – « Dillo ai figli e dillo a tutti, di qualunque religione, se romana, se protestante, se ebrea, se turca, se induista, se tenebrosi pagani; in breve per tutti deve essere detto: “Sulla Terra c'è una sola vera Chiesa, e questa è l'amore per Me in Mio Figlio, il cui Amore però è lo Spirito Santo in voi, e si fa conoscere a voi attraverso la Mia Parola vivente, e questa Parola è il Figlio, e il Figlio è il Mio Amore, ed è in Me, ed Io Lo compenetro interamente, e siamo Una cosa sola, e così Io sono in voi; e la vostra anima, il cui cuore è la Mia dimora, è l'unica vera Chiesa sulla Terra. In essa soltanto c'è la vita eterna, ed essa è l'unica beatificante”.Vedete, Io sono il Signore sopra tutto ciò che esiste! Sono Dio, l’eterno e potente, e come tale sono anche Padre vostro, il Santo e amorevolissimo. E tutto questo Lo sono nella Parola; ma la Parola è nel Figlio, e il Figlio è nell’Amore, e l'Amore è nella Legge, e la Legge vi è stata data. Se la osservate ed agite di conseguenza, l’avete accolta in voi; essa allora diventa vivente in voi, ed eleva voi stessi e vi rende liberi, ed allora non siete più sotto la Legge, ma sopra di essa nella Grazia e nella Luce, è tutto ciò è la Mia Sapienza.E questa è la beatitudine, ovvero il Regno di Dio in voi, ovvero l'unica beatificante Chiesa sulla Terra, e in nessun’altra c’è la vita eterna se non solo e unicamente in questa.Oppure ritenete forse che Io dimori tra delle mura, o nella cerimonia, o nell’urlio delle labbra, o nella venerazione (dell'ostia)? Oh, no, vi sbagliate di grosso; poiché là non sono da nessuna parte; ma solo dove c'è amore, là sono anch’Io, perché Io sono l'Amore ovvero la Vita stessa. Io vi do Amore e Vita, e Mi unisco solo con l’amore e la vita, giammai con la materia, ovvero con la morte (Mt. 28,18; Col. 2,9-10; 1° Cor. 15,54-55). – Per questo, infatti, Io, in quanto Figlio dell'uomo, ho vinto la morte ed ho reso il Mio Amore una cosa sola con l'Amore di Dio, per avere ogni potere su tutto ciò che esiste, e il Mio Amore unito con Dio, governa eternamente e rende vivente tutto ciò che gli è soggetto ».

 

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Cap. 9

La vera adorazione è interiore

1. Io, Cristo, ho insegnato: (Gv. 4,24) «Dio è uno Spirito, e chi Lo vuole adorare deve adorarLo nello Spirito (cioè nel cuore dove Egli dimora) e nella Verità (vale a dire attraverso la pratica delle opere d’amore per il prossimo)».

2. Onorare e adorare Dio con cerimonie svolte piene di fasto è così poco possibile, come ricevere un sovrano con preghiere e adorarlo, perché questo sarebbe certamente paganesimo egiziano-faraonico. Dio si adora solo con amore e umiltà nel cuore, perché così Io, Cristo, ho insegnato. Il sovrano si può onorare solo con parate pubbliche, cioè con cerimonie.

3. Ci sono due religioni: una cristiana, che gli apostoli insegnarono e vi hanno tramandato attraverso la Bibbia, la cui essenza è l'amore per Dio e per il prossimo, l'altra è un’invenzione umana; essa è la religione delle cerimonie, ma nessun culto nel cuore, nell’interiore, dove c’è il vero Tempio vivente.

 

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(allegato n.1)

La falsificazione della Bibbia

 

(Parla Schumi):

Sulla falsificazione della Bibbia romana, ma anche di quella protestante, riguardo il tempio-chiesa così da attribuirvi altri concetti, oppure quando si tratta del pane (l’ostia), voglio qui presentarvi tre esempi tra i molti che si trovano nella Bibbia, poiché è noto che sotto i papi Pio V e Gregorio XIV sono state riportate nella Bibbia oltre 3000 correzioni. Ma quante nella Bibbia protestante? Dovreste avere un'antichissima Bibbia per scoprirlo. Qui cercherò di svelarle con alcune prove:

I ) In Osea 8,14 si dice: «Israele ha dimenticato il suo Creatore e costruisce palazzi, ecc.». Così tradusse Leander van [7] nel 1803; così il dott. Martin Lutero tramite il privilegiato Istituto Biblico di Württemberg nel 1808, e così anche secondo la critica Società Biblica estera nel 1898. Essendo concordanti con il termine ‘palazzi’ invece di ‘chiese’, ciò ha attirato la mia attenzione; cercando ulteriormente ho trovato in un’antica Bibbia latina secondo la Vulgata, invece di ‘palatia’ la parola ‘delubro[8]’ ovvero ‘chiese’, come le cattoliche romane che sono adornate con statue di idoli e immagini, e per questo ha il significato di ‘delubro’ ovvero ‘templi idolatri’. Anche secondo la traduzione della Bibbia da parte del prelato Dr. Hüffel del 1836 (Karlsruhe e Lipsia) c’è ancora ‘chiese’ anziché ‘palazzi’.

II ) Secondo la Vulgata, in Amos 8,3 sta ancora oggi: «In quel giorno i canti del Tempio diventeranno ululati, dice il Signore Jehova; numerosi saranno i cadaveri che sono stati gettati ovunque nel silenzio». Nella concordanza protestante, pubblicata dalla casa editrice di Brema, la Chiesa sta ancora per Tempio; solo l'alto clero protestante contemporaneo (1900) teme per il suo pane, e perciò ha rimosso la parola Chiesa dalla Bibbia e, in luogo di questa, ha introdotto ‘palazzo’. Quindi anche i protestanti vengono truffati e defraudati della loro salvezza animica attraverso la Bibbia, e tuttavia molti protestanti darebbero la loro vita in cambio, affinché nella Bibbia non si trovasse nessun errore e nessuna bugia! – E qual è il significato spirituale del versetto 3, cap. 8 in Amos? Non significa né un Tempio costruito, né una Chiesa costruita, come si può leggere tra le righe dalle morte lettere della Bibbia, ma il versetto significa quanto segue: Amos 8,3: «Ululati (ovvero l’impudicizia e la bestemmia) saranno i canti del Tempio (di Dio)» che, secondo la rivelazione divina attraverso Paolo ai corinzi e ai romani, è il corpo dell’uomo. «In quel giorno (al ritorno di Cristo) parlerà il Signore Jehova, e i cadaveri (ovvero i morti nello spirito per la Parola e la Verità di Dio) che sono stati gettati ovunque nel silenzio (attraverso libri e riviste dei falsi profeti) diventeranno numerosi». Ecco qui! Era necessario falsificare il testo biblico a causa di questa verità che ogni adulto vede milioni di volte? Che la Bibbia latino-romana e greco-protestante avesse dall'anno 325 lo stesso testo discreto, dovrebbe essere evidente a ciascuno, perché sono state scritte entrambe da un originale e allo stesso tempo, ma quanto differente è diventato il testo con le molte false traduzioni e correzioni fino ad oggi, ognuno può convincersene da se stesso.

III ) Un terzo esempio: Paolo nella Lettera ai Romani capitolo 13 scrive che ci si deve sottomettere ad ogni autorità[9]. Tuttavia, secondo quanto rivelato dal Padre Gesù negli scritti teosofici cristiani, viene detto che davanti alla parola ‘autorità’ deve essere scritta la parola ‘buona’, ma le buone autorità possono essere tali solo davanti a Dio, e non contrapposte! Nel versetto 9 dello stesso[10] si legge però la norma, ciò che non solo non deve fare il singolo uomo, ma tutti, e quindi neanche il governo, vale a dire, operare contro i Dieci Comandamenti di Dio! Così vedete che la Bibbia è stata falsificata; e vedete anche com'è con la costruzione delle morte chiese di pietra, se s’interpreta falsamente la Chiesa e il Tempio.

Io (Schumi) voglio citare ancora alcune prove della Bibbia, per far comparire la verità ancora più radiosa, e così ascoltate:

IV ) Isaia 54,5 scrive: «Tu, anima, chi ti ha fatto o creato è il tuo Sposo, Jehova Zebaoth è il Suo Nome; Egli è il tuo Redentore (del Golgota), il Santo d’Israele, Colui che è chiamato Dio di tutto il mondo».

V ) Paolo scrive ai corinzi (Cor. 3,16-17 / 6,19; 2° Cor. 6,16) e ai romani (Rom. 8,11) che lo Spirito di Dio vive nell'uomo come Tempio vivente di Dio, e che questo spirito è lo “Spirito Santo” il Dio vivente e Colui che ha resuscitato il corpo di Gesù dalla morte. E questo Spirito è Gesù, Jehova Zebaoth stesso, secondo Isaia 54,5, poiché non c'è nessun altro Dio e nessun altro Spirito di Dio.

VI ) In Matteo 25, le anime pure sono chiamate "vergini" e "spose", le quali attendono il loro Sposo celeste Gesù.

VII ) Paolo dice ai corinzi (2° Cor. 11,2): «Vi ho promessi ad un unico Sposo (dell'amore di Dio e degli uomini), per portarvi come vergini pure (secondo l'anima) a Cristo (al Re del Cielo e della Terra, che dimora nei vostri cuori)».

VIII ) Apocalisse 21,9-10: «Vieni! Ti voglio mostrare la donna (cioè l'amore), la sposa dell'Agnello (del Golgota)! E mi trasportò in spirito su una grande e alta montagna (cioè nel Cielo) e mi mostrò la città di Gerusalemme (che consiste delle più pure amorevoli anime degli uomini)».

Queste dimostrazioni dalla Sacra Scrittura sono chiare e nette che la Casa di Dio, o il Tempio di Dio, è sempre solo l'uomo stesso, ed è quando egli è colmo del più puro amore spirituale; allora è chiamato ‘sposa’ o ‘donna di Cristo’ (il che significa ancora ‘amore’), che è l'uomo-anima. Dunque, si chieda al cattolico romano se in vita sua ha mai sentito queste verità nella Chiesa! No, mai! Non ha mai sentito altro che questo: “Dio dimora vivente nel tabernacolo e può essere adorato solo lì, e si fa mangiare interamente mediante l'ostia con la comunione”. – Quindi, pure bugie!

Viene inoltre insegnato che chi oltraggia i santuari delle chiese di Dio, vale a dire le immagini o le statue o le cerimonie della Chiesa romana, diventa un peccatore contro lo Spirito Santo; inoltre che un peccatore contro lo Spirito Santo non ha da aspettarsi il perdono né qui né nell’aldilà e sarà preda nell'inferno in eterno (Cap. 42B II. 262, nuovo n. 63, cap. 229). Tuttavia e da ricordare che questo delle chiese è lo spirito romano-papale, e non lo Spirito Santo divino!

Nelle Scritture tramite Mosè troviamo:

IX ) (Lev. 26,1): «Non fatevi idoli, non vi erigete simulacri o cippi, e non collocate nel vostro paese pietre con figure scolpite per adorarle, poiché Io sono Jehova, Dio vostro».

X ) (Lev. 26,2): «Dovete osservare i Miei sabati eterni dell’amore e della pace, non i giorni pagani del Sole, e rispettare il Mio santuario (cioè i Miei Insegnamenti e Comandamenti provenienti dalla Santità divina); Io sono Jehova».

XI ) (Deut. 27,15): «Separato (non maledetto!) dalla comunità sia l'uomo che fa un'immagine scolpita o di metallo fuso, opera di mano d’artefice, e la colloca in luogo occulto; un abominio per Jehova ».

 

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(allegato n.2)

“Preti, cerimonie, eucarestia, visite e processioni, non li ho mai ordinati!”

(inedito)[11]

Dettato in Graz a J. Lorber il 15 luglio 1841

(Gal. 1,8): «Ma quand’anche noi stessi o un angelo dal cielo vi annunziasse un Vangelo diverso da quello che noi vi abbiamo predicato, sia scomunicato!»

(1) Ascolta! Questo è un versetto dei versetti che qui da solo è abbastanza notevole da mandare in frantumi, con un colpo solo, tutta l'attuale natura cerimoniale ecclesiastica; tuttavia, prima si deve riassumere tutte le Lettere di Paolo in una, e da ciò vedere che egli:

- per primo, non ha mai introdotto un servizio cerimoniale, perché questo è stato completamente abrogato da Me;

- per secondo, che ha fondato esclusivamente una vivente Chiesa interiore spirituale nel cuore dell'anima, ma mai e da nessuna parte una Chiesa esistente di puri sacerdoti oziosi;

- per terzo, che Paolo, proprio come Me, ha predicato l'unico comandamento dell'amore, ed ha confermato quest’unico comandamento con lo stesso pasto d’amore e quella volta lo ha ben distinto da un (qualunque) altro pasto abituale, richiamando l’attenzione di tutte le comunità partecipanti, affinché volessero ben distinguere ilMio corpo’, che è il Mio infinito grande Amore, dall'amore degli uomini.

(2) Da questo, comunque, emerge che Paolo ha sicuramente predicato l'amore più puro, nel quale governa ogni libertà dello spirito immortale, il quale non deve essere minacciato dalla minima pressione della legge; insomma, secondo Paolo lo spirito dell'uomo, allevato da Me stesso, deve stare lì nella massima libertà come una folgore, come un sole mondiale dal quale dipende tutto, verso il quale tutto si deve indirizzare, che è o deve essere e potrebbe essere perfettamente ‘Uno’ con Me!

(3) Ora però rifletti: cosa diventa lo spirito dell'uomo con un insegnamento pagano completamente falso? Uno schiavo, proprio un mezzo essere vivente; egli, che secondo Paolo dovrebbe essere la vita proveniente dalla Vita, diventa così un vile servitore della legge mortifera, un servitore della morte; in breve, un essere a cui non è nemmeno concesso osare di muoversi minimamente per propria forza da Me insufflata eternamente, senza per questo precipitarsi subito in un mare di puri rimorsi di coscienza mortiferi che lo condannano in eterno.

(4) Non vedi, per lo spirito libero, quel mondo verso il quale Paolo tira fuori dal più giusto zelo perfino maledizioni? – E nondimeno, la schiavitù ha riportato la vittoria sui vincitori. I preti sono i decisi nemici della vita! Io però ti dico: “I nemici della vita troveranno la loro ricompensa nel giudizio di Paolo, e tuttavia renderò liberi in pienezza tutti gli spiriti catturati dalla loro cattiveria!”

(5) Se i nemici della libertà di vita hanno soggiogato anche questa Terra, allora Io ho già altre terre che non dovranno mai in eterno diventare una proprietà dei nemici della vita! Mi capisci tu?

(6) Vedi, Io sono un Padre, e non un giudice vile, sono un eterno animatore, ma nessun uccisore dello spirito. Comprendi tu questo? Sì, comprendilo, affinché tu viva eternamente! Amen!

(7) L'apostolo Paolo accenna alla lettera inviata alla comunità di Laodicea[12] con le seguenti parole: «E non appena questa lettera sarà letta da voi, allora provvedete che venga letta anche nella comunità a Laodicea. E anche la vostra leggetela a quelli di Laodicea».

(8) Solamente, che la lettera alla comunità di Laodicea è andata perduta, cioè la si è lasciata andar perduta perché tuonava con tutto l’impeto contro le cerimonie del Vecchio Testamento e del paganesimo. Se questa lettera fosse stata riportata nella Bibbia, allora il servizio cerimoniale non sarebbe venuto in uso in nessuna chiesa cristiana nel modo in cui si trova oggi.

(9) Per più di 1800 anni il governo della Chiesa cristiana è stata una tale matrigna e madre snaturata che non era affatto concepibile una restituzione della lettera alla comunità di Laodicea senza misure violente, poiché il clero avrebbe imperversato terribilmente con tortura e rogo contro tutti coloro nelle cui mani si fosse trovata una parte o una copia di questa lettera. Io, Gesù, ho rimandato la restituzione nell’anno 1844, in modo che sarà stampata in un tempo in cui non potrà essere soppressa e distrutta, in un tempo in cui subito dopo sarà eseguito il primo giudizio di Dio – la liberazione dalla servitù della gleba[13] dal sacerdozio. E questa lettera esiste sotto il titolo: “Lettera dell'apostolo Paolo alla comunità di Laodicea”.[14]

(10) Se il Mio Insegnamento dell'Amore fosse passato come l’hanno applicato gli apostoli, allora la Terra si sarebbe trasformata in un paradiso; solo che i successori degli apostoli non potevano riposare e introdussero, per cupidigia, brama di piaceri e avidità di dominio, i dogmi, ovvero gli statuti umani che, come dimostrano le spiegazioni, sono la diretta contraddizione alla Mia Dottrina dell'amore.

(11) Miei cari figli, le cerimonie si chiamano ‘usanze ecclesiastiche’, ‘solennità’, e tutto ciò che appartiene all'elevazione dello sfoggio mondano esteriore, che però è per lo spirito delle pompe funebri, poiché si viene avvolti nelle tenebre spirituali delle esteriorità materiali. È come un teatro caffè-concerto che attrae i figli spiritualmente minorenni perché corrisponde alla loro stupidità e realtà, simile al teatro dei burattini per anime del tutto infantili.

(12) Oltre alla cerimonia del battesimo, della cresima e delle messe, sulle quali avete già ricevuto la spiegazione, vogliamo dare uno sguardo ai lamenti funebri con il loro “Libera me Domine a morte aeterna”.

(13) Là viene molto sbraitato, cantato, incensato e scampanellato. E per chi? Non per i morti, bensì per il sacerdote funzionante, perché viene pagato bene e molto per questo, tanto col funerale, come anche con l'ottava[15]. Ma preghiere pagate, canti, viatici ecc. non sono ascoltati da Me, perché non sono compiuti per amore per il prossimo, ma sono fatti puramente per le buone intenzioni di guadagno.

(14) Quindi i sopravvissuti pagano il sacerdote perché egli mette davanti a loro una commedia-teatro funebre! Il che in se stesso è sommamente ridicolo, ma d'altra parte è un comune inganno del popolo da parte dei sacerdoti. Chi ha denaro per foraggiare i sacerdoti per il loro imbroglio e inganno, farebbe meglio ad elargire ai poveri per conto del defunto, poiché Io ascriverei questo come bene per la povera anima, mentre l'inganno dei sopravvissuti è un abominio dinanzi a Me, e per questo i preti lo ripagheranno con l'inferno!

(15) Le visite[16] cattoliche sono grossolane menzogne e inganni, come lo potete scorgere dall'illuminazione sulla messa. Nel complesso esse sono un inganno sacerdotale, perché danno ad intendere ai malati e ai moribondi qualcosa nella quale la maggior parte di loro stessi non crede, perché a loro sembra strano che il Regno dei Cieli sia così facile da guadagnare; ma quanti sacerdoti ci sono che non credono in Dio e nella stessa continuazione della vita e sono puri materialisti!

(16) Se ora voi riflettete a quante grandi assurdità si trovano in queste ‘visite’ dal momento che ognuno deve togliersi il cappello o cadere sulle ginocchia davanti all'impasto di farina "reverendissimo", come davanti a Dio, ecc., allora potete pensare quanto Io veda in modo tenebroso questo teatro della stupidità mondana dei sacerdoti, che ora raggiungerà presto una fine.

(17) Le processioni sono pure esteriorità di un popolo istupidito dai sacerdoti, poiché in queste si tratta dello spiegamento dello sfarzo pubblico, dell'orgoglio dei sacerdoti e degli uomini, quindi un grossolano peccato.

(18) Io, che sono il puro Spirito dell'Amore, voglio essere adorato solo nella silenziosa cameretta del cuore, attraverso il grande amore che Mi si dimostra e attraverso le opere dell'attività d'amore per il prossimo. Tutto il resto che non avviene in questo senso spirituale, è un abominio dinanzi a Me, perché avviene solo allo scopo dello sviluppo del più grande paganesimo dei sacerdoti.

(19) Quanto criminosa è la presentazione dell'ostia e la sua adorazione, ve lo insegna la spiegazione sulla messa; da questo vi deve essere chiaro quale assurdità pagana è la processione con l'ostensorio e l'adorazione di un dio imbrattato di farina, che i sacerdoti fabbricano ogni giorno!

(20) Le messe solenni cattoliche-romane, dove parecchi sacerdoti s’inchinano l'un l'altro, bruciano incenso e uno si frappone all'altro in modo che la messa non venga sbrigata in una, ma fino a due ore, è una commedia ecclesiastica ampliata alle quotidiane istupidenti crocifissioni di Dio da parte dei sacerdoti, e quindi, quanto più grossolanamente pagana, tanto più gli uomini diventano stupidi e rimbecilliti nel discernimento della verità.

(21) Ed è lo stesso con le grandi cerimonie che si celebrano a Natale, nella Settimana Santa e a Pasqua; esse non sono altro che pompe funebri pagane, ovvero il funerale allo spirito dell'uomo di fronte allo spirito di Dio nell'uomo.

(22) Cosa dovrei dirvi sulla consacrazione dei sacerdoti o sulla prima messa? Non è nient’altro che la nomina di un uomo spiritualmente morto per diventare uccisore dello spirito nell'anima umana e preparatore degli uomini per l'inferno, poiché tutti i suoi insegnamenti sono statuti umani con i quali i sacerdoti vivono bene, mentre i credenti vengono spennati e derubati spiritualmente della loro salvezza animica mediante il loro disastroso insegnamento portante morte. Quindi, la consacrazione sacerdotale è, ai Miei occhi, la consacrazione per il lupo travestito da pecora, e nient'altro.

(23) Io non ho bisogno di preti e di nessun clero, bensì posso allevare da Me stesso i Miei apostoli e mandarli per il mondo, come ho già fatto una volta. Amen!”

 

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(allegato n.3)

(parla F. Schumi): già nel 1842 tramite Jakob Lorber, nell’opera “Sole Spirituale”, l’apostolo Marco ci aveva fatto comprendere come l'uomo forma in se stesso la vera Chiesa e la religione vivente, perciò dobbiamo sempre orientarci secondo queste spiegazioni.

 

Esempi della Chiesa che afferma: “…la sola che rende beati

 

Dettato in Graz a Jakob Lorber il 22 marzo 1843

[“Il Sole spirituale” vol. 1° cap. 79]

(1) (parla l’apostolo Marco nell’aldilà): «Se riflettete solo un poco, non vi potrà sfuggire che il vero e proprio Regno dei Cieli del Signore, quale Vita fondamentale dello Spirito in sé, non può essere raggiunto diversamente se non quando l’uomo in se stesso, cioè nel suo spirito, adempie pienamente le condizioni stabilite dal Signore per l’effettivo conseguimento proprio di questa Vita. Ciò significa che deve dapprima trovare questa Vita in se stesso, e quando l'ha trovata, allora deve rafforzarla e fortificarla secondo l'ordine prescritto dal Signore, il Quale è il solo che può sapere ciò che è necessario per il raggiungimento della Vita spirituale realmente stabilita.

(2) Se ora qualcuno con dei mezzi folli, mondanamente egoistici e, oltre a ciò, completamente morti e carichi di sudiciume vuol comprarsi il Regno dei Cieli che, come già detto, è la vera e propria Vita dello spirito perfettamente sviluppata, questo suo modo di agire è molto più pazzo e insensato come quello di un uomo che ha seminato del frumento in un campo molto pietroso e che, poiché il frumento non vuol germinare, porti ancora più pietre nel campo, per spingere in tal modo il frumento a germinare. – Un agricoltore assennato, non dovrebbe invece dapprima trasformare il suo campo in un buon terreno, poi concimarlo, e solo dopo spargere il nobile seme nei solchi affinché germini e germogli, portando molto frutto? Ogni agricoltore, in un certo qual modo versato in agricoltura, deve ammetterlo.

(3) Se già un seme di grano diventa fruttifero solo sotto quest’unica vera condizione, e in nessun altro modo gli può essere tolta la benedizione, come dovrebbe allora il molto più nobile seme della vita dello spirito, crescere in un campo impossibile e diventare un frutto vivente dell’eterna Vita?

(4) Voglio darvi un esempio ancor più chiarificante, dal quale dovreste vedere questo punto estremamente importante in modo oltremodo chiaro. Tuttavia, per comprendere questo esempio nella piena chiarezza, vogliamo anticipare alcuni punti prima di esporlo, per mezzo dei quali la correttezza del presente esempio dovrà essere mostrata in modo veramente corretta; e quindi ascoltate!

(5) Voi sapete che grandezze diverse e ineguali non si possono né sommare né dividere; chi ad esempio ha un sacchetto di denaro di circa mille grossi, potrà forse aumentare questo denaro aggiungendovi mille pietre? – Se qualcuno possiede una casa, riuscirà forse ad averne una seconda e più grande se, con questa intenzione, si procurerà molti mobili da un falegname? – Se qualcuno ha dieci pecore, otterrà più pecore per il fatto chi vi ha aggiunto un’altra stalla vuota? – Quindi è evidente che, per moltiplicare degli oggetti o cose, è necessario aggiungervi ulteriori e oggetti simili.

(6) – Ora che abbiamo chiarito questo, andiamo all’esempio: c’è, in un luogo qualunque, un uomo stolto che ha un desiderio ardente di avere dei figli propri, al fine di veder poi continuare in essi la sua vita, ma siccome è uno stolto che non sa come vengono generati i figli, si rivolge ad un falso amico e gli chiede consigli sul modo di attuare questo suo desiderio. Ma poiché il falso ed interessato amico nota la stoltezza del nostro uomo, il quale è discretamente ricco, egli pensa tra sé: “Nel torbido si pesca sempre bene. Voglio trasformare la follia di quest'uomo in un utile per me, e nel modo più divertente”. E dopo aver preso questa decisione, dice allo stolto: “Ascolta, buon amico, quello che vuoi ottenere è molto difficile e richiede molte spese; ma se si tratta di una cosa veramente seria, ti darò questa opportunità e poi istruirti sul modo in cui devi comportarti. Tuttavia pongo come condizione assoluta che tu segua le mie istruzioni senza porre alcun dubbio. Se mi seguirai, allora l’opera che hai progettato riuscirà, altrimenti sarai perduto per tutti i tempi dei tempi!”.

(7) In risposta a questa premessa del falso amico, lo stolto lo rassicura dicendo: “Poiché so che tu solo sei un uomo molto ricco di conoscenza, mi affido completamente a te; indicami dunque il modo, e nulla sarà troppo caro per me”. – Ebbene, cosa fa allora il nostro falso amico? – Ascoltate! Anziché procurare allo stolto una donna vivente, gli vende a caro prezzo una morta statua di legno e gli dice: “Mettila a letto ed alita su di essa diligentemente; se anche tu ti corichi nel letto con lei, col tempo avrai, senza dubbio, una ricca discendenza”. – Dopo queste istruzioni, il nostro uomo prende una statua del genere e la porta a casa, la mette subito nel suo letto ed anche lui si mette accanto alla statua, cominciando ad alitare su di essa. Continua a farlo per un anno, ma nessuna prole viene alla luce; allora si reca dal falso amico e gli chiede quale ne potrebbe essere la causa. Ma questo gli dice: “A quali cose sciocche stai pensando? Chi può pretendere di avere frutti viventi in un anno, dal momento che un albero, piantato nel terreno, comincia a dar frutti solo dopo parecchi anni?”. – Nello stesso tempo però il falso amico gli mostra parecchi altri mezzi per il raggiungimento di tale scopo, mezzi che, ovviamente, sono acquistabili presso di lui.

(8) L’uomo stolto li acquista al prezzo richiesto e li usa nel modo indicato dalle false prescrizioni. Tuttavia, nonostante ciò, non si vede nessun frutto vivente, e di nuovo lo stolto ingannato ritorna dal falso amico e gli chiede la causa del fallimento. Il falso amico con astuzia attribuisce la causa della mancata riuscita ad ogni sorta di circostanze inventate, atteggiandosi a saggio e permeando il tutto di mistero, e poi continua a tranquillizzarlo finché lo stolto, anche in seguito all’avanzata età, non ha più la vera forza di procreare e, alla fine, il nostro falso amico lo consola dicendogli che avrà senz’altro una vivente discendenza quando avrà lasciato la vita temporale e, in aggiunta, gli indica addirittura dei mezzi di protezione che lui dovrà attuare nei riguardi della statua, in modo che alla sua morte, dalla statua sorga una sicura e vivente discendenza. E vedete, alla fine quel pazzo si dichiara soddisfatto perfino di questa promessa!

(9) Quindi ora abbiamo l'esempio; ma sorge la domanda: “Da quale punto di vista dobbiamo considerarlo per trarne la dovuta luce?”. – Io vi dico che questo seguirà adesso molto facilmente: – Per primo, è chiaro che la vita si può riprodurre unicamente nella vita, e non da una materia morta; quindi (per primo) l'uomo deve avere una donna vivente, e non una statua di legno morto.

(10) Per secondo, consideratevi ora come uomini nei quali il vero Regno dei Cieli deve essere generato con la santa sposa della vita, che è la Parola vivente di Dio ed è chiamata ‘Chiesa del Signore’.

(11) Se però la Chiesa è una statua di legno morto nella quale non c’è alcuna vita, ma che, da avidi e falsi amici che si fanno chiamare sacerdoti di Dio, viene venduta per denaro, dichiarandola con inganno, ‘vivente’ e‘l’unica e sola idonea a generare la vita’, mentre la vita può essere generata soltanto dalla vita, allora si deve necessariamente concludere che una tale Chiesa è un inganno indegno oltre ogni dire, tanto che è impossibile immaginarne uno maggiore; - e inoltre, che i seguaci di tale Chiesa non sono per nulla meno sciocchi del nostro uomo preso come esempio, ciò deve risultar chiaro come il Sole al primo sguardo a chiunque sia in grado di pensare anche solo un poco in modo illuminato.

(12) Paolo, infatti, non ha predicato con grande agitazione nella sua anima, che chiunque avrebbe predicato un Vangelo diverso da quello che il Signore aveva predicato, vale a dire quel Signore stesso che era stato crocifisso, che è Gesù Cristo in spirito e verità, non sarebbe entrato nel Regno dei Cieli senza la rinascita?

(13) Ma ora considerate una Chiesa edificata con le pietre; una Chiesa il cui scopo principale è l’oro e l’argento; una Chiesa che promette un Cielo che essa stessa non conosce minimamente, una Chiesa che tormenta, che porta alla disperazione, che giudica e, per di più, condanna rigorosamente i suoi stolti credenti, promettendo con ogni tipo di mezzi misteriosi e naturalmente per denaro, il raggiungimento di un Cielo ancora più stolto; ebbene, se osservate questo attentamente, allora dovrete riconoscere al primo sguardo, in questa Chiesa, la statua di legno nel letto del nostro uomo stolto, poiché alla fine a quell'uomo non rimane altro che il vivente desiderio di avere dei successori viventi, senza però mai potersi rallegrare di ciò.

(14) Vedete, così si presentano purtroppo i fatti religiosi nel mondo, e non soltanto nella vostra Chiesa cattolica, ma anche in ogni altra Chiesa settaria che si considera anche l'unica Chiesa.

(15) Se ora considerate il nostro Cielo attuale secondo questo esempio, lo scorgerete di certo perfettamente corrispondente, poiché esso è un frutto di una Chiesa che è simile ad una statua morta, così tutto ciò che in sé dovrebbe essere vera vita, è ugualmente una goffa e morta scultura, e nient'altro che il prodotto di un desiderio sciocco e falso, e perciò anche impossibile da realizzare. Ma che un simile ‘Cielo’ abbia anche poca consistenza, lo si può dedurre molto facilmente se si considera non essere altro che una scultura ingannevole dello spirito, il quale di certo avrebbe voluto generare la vita, ma non ha potuto farlo perché gli mancavano i mezzi viventi».

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(allegato n.4)

 

(parla F. Schumi): di seguito riporto le spiegazioni che furono date da Gesù nell’anno 30 ai suoi discepoli, dettate a Jakob Lorber, e riportate nell’opera “Il Grande Vangelo di Giovanni.

 

La vera libera Chiesa

 

Dettato in Graz a Jakob Lorber nel 1860

[“Il Grande Vangelo di Giovanni” vol. 1° cap. 202,5-13]

(5) (Gesù insegna ai Suoi discepoli nell’anno 30): «Quando insegnate agli uomini nel Mio Nome, fate sempre come faccio Io, per primo procedete con buone opere, e solo dopo con semplici, modeste e vere parole, e in tal modo potrete ben presto annoverare molti veri discepoli!

(6) Ma se voi stessi vi esprimete nei più profondi misteri ben oltre le stelle, e volete far comprendere agli uomini che siete chiamati da Dio per giudicarli, benedirli o maledirli, e per di più vi irritate se i Miei angeli non vi vogliono sostenere in tali cose, allora deve pur risultarvi chiaro che questo modo di procedere non deriva assolutamente dalla Mia Volontà che vi viene rivelata, ma voi stessi vi siete creati un ordine, e da questo avete voluto edificare, al posto dell’antica Chiesa mosaica, una nuova Chiesa ben circoscritta, davanti alla quale i vostri agnelli dovrebbero già da lontano piegare le ginocchia.

(7) Vedete, così era con la Chiesa mosaica, ed essa portò, come venne circoscritta, nessun frutto, oppure solo pochi, e questi per lo più atrofizzati!

(8) Ora vi do una Chiesa perfettamente libera che non ha bisogno di alcuna recinzione se non quella di ogni singolo uomo nell’assoluta intimità del proprio cuore, nel quale dimora lo Spirito e la Verità, dove Dio vuole essere solo riconosciuto e amato dai veri adoratori.

(9) Voi, quali coloro ai quali ho comunicato per primi il Mio Spirito, non dovete considerarvi neppur di un pelo migliori di quanto è ogni altro uomo, e del dono che vi è stato elargito non dovete farne una qualche carica fissa, come fanno i pagani e i doppiamente ottenebrati scribi e farisei, ma qui solo Uno è Signore di voi tutti; voi tutti invece siete completamente uguali come fratelli e sorelle, e non vi deve mai essere alcuna differenza tra di voi!

(10) Quindi tra di voi non deve neanche esistere nessuna regola, e neanche dovete tenere determinati giorni e tempi come se fossero in qualche modo migliori o peggiori, oppure che Dio abbia stabilito solo determinati giorni nei quali potrebbe ascoltare le vostre preghiere e accettare i vostri sacrifici! – Io vi dico: “Presso Dio tutti i giorni sono uguali e il migliore tra i molti è quello in cui avete mostrato al vostro prossimo del vero bene!” – E così in futuro unicamente le vostre buone opere devono stabilire qual è il giorno del Sabato in cui il vero Dio trova compiacimento!

(11) Nel giorno in cui farete del bene, quello stesso giorno sarà anche il vero Sabato che presso Dio viene conteggiato.

(12) Ma se volete edificare una cosiddetta casa di Dio, allora costruite ospedali e ospizi per i vostri poveri fratelli e sorelle, servite loro in questi con tutto ciò di cui hanno bisogno, allora eseguirete il vero servizio di Dio, nel quale il Padre nei Cieli avrà il Suo più grande compiacimento!

(13) In tale autentico e unico vero servizio di Dio, si riconoscerà che voi siete veramente Miei discepoli!»

 

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[1] «Adulteri, non sapete che l’amore del mondo è odio verso Dio? Chi dunque vuol essere amatore del mondo, si fa odiatore di Dio».

[2] Viatico: l’Eucarestia che viene somministrata ai moribondi, si dice: “Portare, ricevere il viatico”.

[3] Già nella prima stesura della Bibbia cattolica in lingua latina il termine ‘tempi idolatri’ era stato sostituito con ‘Delubri’: il cui significato indica il ‘santuario’, la parte più interna del tempio pagano.

[4] Quintessenza: grado massimo nel possesso di una qualità o caratteristica.

[5] L’indicazione di Schumi nasce dal fatto che nel 1900, a causa della proliferazione in Graz delle rivelazioni di Jakob Lorber che Franz diffondeva nelle sue conferenze, l’antagonismo della Chiesa che pensava di perdere potere, fece sì che determinasse la diffusione di 21 canoni spacciati per quelli pontifici della Bolla “Dei Filius” emessa il 24.04.1870, nei quali, per incutere paura a chi avesse seguito queste ‘nuove rivelazioni’, terminavano tutte con l’epiteto “…sia maledetto”. (vedi il cap. 17 del libro “Spiritismo nella Bibbia e nella Chiesa”)

[6] Nel 1631 il papa Urbano VII ingiunse a tutti i possessori di copie della Bibbia non autorizzate (cioè non dalla ‘vulgata’) di consegnarle alle autorità per bruciarle, pena la denuncia all’inquisizione. Fu solo nel 1758 che furono riviste alcune proibizioni e, in particolare, fu eliminato il divieto di lettura della Bibbia nelle lingue nazionali, quelle non aventi l’imprimatur della Chiesa. Ma solo nel 1943 dopo la stampa dell’ultima edizione preparata a cura dei monaci benedettini, fu concessa la lettura in quest’ultima versione.

[7] Leadner Van Ess: (1770-1824) monaco benedettino dall’età di 18 anni, poi sacerdote, fu parroco a Schwalenberg per 13 anni ed anche professore di diritto ecclesiastico. Tradusse in tedesco la Bibbia dalla Vulgata in latino, in parte inizialmente con l’aiuto del cugino Karl; pubblicò il Nuovo Testamento nel 1803 e l’intero Vecchio Testamento nel 1824. 

[8] Delubro: luogo di purificazione, tempio, santuario. “Delubrum alicuius didicare”, dedicare un tempio a qualcuno (Cicerone).

[9] [Rom. 13,1-2]: «Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all'autorità (alla buona autorità), si oppone all'ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna».

[10] [Rom. 13,9]: «Infatti il precetto: non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso».

[11] Questo testo, per la sua particolarità di illuminazione sulla Chiesa cattolica e sulle sue prescrizioni, contestate dal Signore già nel 1841, non fu mai inserito nei libri stampati dalla casa editrice che si occupò della stampa della Nuova Rivelazione. [n.d.r.]

[12] È strano che nelle lettere di Paolo inviate a tutte le comunità, nella Bibbia non risulta che abbia inviato una lettera anche alla comunità di Laodicea, in quanto sono nominate in Colossesi 2,1 e 4,15, ed anche in Apocalisse 1,11 e 3,14.

[13] Gleba: nel medioevo, gli agricoltori destinati a lavorare la terra per conto del loro signore, in condizioni di assoluta servitù.

[14] Questa lettera è pubblicata in un libretto a parte dalla Casa Editrice “Gesù la Nuova Rivelazione”.

[15] Ottava: spazio di otto giorni che precedono o seguono una solennità religiosa.

[16] In tedesco è adoperato il vocabolo “Versehgänge” che letteralmente vuol dire: passaggio del sacerdote che porta il viatico. Viatico è l’Eucarestia che viene somministrata ai moribondi.