1902 - 1905
Franz Schumi
trattato sull’anima
E’ una raccolta di tre
conferenze tra il 1902 e il 1905 di Schumi, attraverso cui lo Spirito di Gesù
dimostra l’esistenza dell’anima e la sua continuità della vita dopo la morte,
tramite citazioni bibliche e testimonianze accadute all’epoca, che testimoniano
dell’autenticità dei ragionamenti sulla sua esistenza.
Parole ispirate dal Padre
Scritto
cristiano-teosofico
Nr. 55
Titolo
originale: Die Seele
Per l’edizione
in lingua originale:
Casa Editrice di Franz Schumi a Zurigo;
Editore su commissione: Cécil Nägel, Altona (Germania)
Stampa di Otto Bucholz in
Amburgo (Germania)
Mail: info@verlag-hoff.de
Conto per donazioni per la
stampa del libro: Postbank Colonia
Per pagamenti dall’estero europeo
Rudolf R. Hoff : Blz:
370 100 50
BIC: PBNKDEFF
Conto-Nr.: 599 211 504
IBAN: DE 11 3701 0050 0599 2115 0
Edizione italiana a cura del gruppo “Amici della nuova Luce”
Traduzione di Ingrid Wunderlich
Revisione di Antonino Izzo
Cap. 1: Esortazione ad accettare la nuova teosofia, quale verità proveniente daDio
Cap. 2: La
Parola profetica interiore
Cap. 3 Di che cosa è composta
l’anima dell’uomo?
Cap. 4 Come appare l’anima?
Cap. 5 Chi forma l’anima?
Cap. 6 Ogni uomo vede durante
il sogno con la sua stessa anima
Cap. 7 L’anima
dell’uomo durante il sogno
Cap. 8 I
sogni non sono schiuma
Cap. 9 Il racconto di un
sognatore visto dalla madre chiaroveggente
Cap. 10 Gli Ordini di Dio
durante il sogno ai magi ed a Giuseppe
Cap. 11 Il sogno della moglie di
Pilato
Cap. 12 Il sosia spirituale
Cap. 13 Una
dimostrazione a Schumi dello stato di sosia spirituale
Cap. 14 L’ipnotismo quale
contrario del magnetismo
Cap. 15 Lo spiritismo quale
pratica concessa per credere nell’aldilà
Cap. 18 Il sonnambulismo generato attraverso il sonno magnetico
Cap. 22 Spiriti dell’inferno reclamanti la camicia – Anime del cimitero in attesa
del giorno del giudizio
Cap. 24 Il ricco crapulone Saul e
il povero Lazzaro
Cap. 32 Relazione della morte di Giuseppe, il padre putativo di Gesù
Introduzione di Schumi sulla divinità di Gesù che era Dio stesso alla
luce di Malachia, Isaia, Michea,
Paolo e Giovanni
Egregi presenti! Come introduzione per la comprensione
della conferenza, io devo esprimere
alcune parole chiarificatrici, affinché si possa comprendere da dove io conosca
questo e quello di cui altri non sanno niente.
Mi sono lanciato a scrivano del Padre celeste Gesù
attraverso l’adempimento dei dieci Comandamenti, attraverso la vita secondo le
sette caratteristiche di Gesù, e attraverso l’adempimento dei due più grandi
Comandamenti che Gesù propone a ogni vita umana, se si
vuole strappare a sé con violenza il Regno dei Cieli, cosa che all’uomo è
possibile. Tali scrivani, un tempo erano i profeti; anch’io, infatti, ho la
Parola profetica interiore, come gli apostoli dopo il battesimo di Pentecoste,
così che mi posso rivolgere direttamente a Dio per il chiarimento di ogni
domanda non chiara.
Gli uomini odierni non credono più che Dio abbia
relazione direttamente con i figli Suoi; essi, infatti, hanno dimenticato che
Dio è immutabilmente di Eternità in Eternità lo stesso Padre amorevole e buono
per i Suoi figli che Lo amano. Cristo non era nessun altro, che Dio-Padre
stesso, e aveva relazioni con tutti gli uomini. Lasciate che io vi porti con poche
parole la prova dell’affermazione che Cristo è Jehova,
ovvero Dio-Padre stesso:
Jehova, attraverso il profeta Malachia, dice: [cap. 3,1] «Ecco, Io, Jehova mando il Mio
angelo (Elia) che deve preparare la via dinanzi a Me. E presto verrà al
Suo Tempio il Signore (Jehova) che voi cercate; e
il messaggero dell’Alleanza che voi desiderate! - “Ecco, Egli viene
certamente!”, dice Jehova-Zebaot».
Questa
profezia finora non compresa dai non chiamati, nel suo nocciolo spirituale ha
il seguente significato: Jehova nella lingua antica
ebraica dal tempo di Mosé, significa tanto quanto “Dio-Padre”. – L’angelo
Elia era Giovanni Battista; il Tempio qui nominato è ‘il vivente Tempio di Dio’, cioè ‘il Corpo carnale di Gesù’, di cui Egli disse: «Distruggete questo
Tempio e in tre giorni Io lo riedificherò», cosa che ha anche fatto;
il tempio di Gerusalemme - che Egli chiamò: spelonca di ladri - decisamente non comprese questo. – E l’angelo della nuova
Alleanza era appunto il Messia atteso. Jehova in
questa profezia disse del tutto chiaramente e inconfutabilmente, che Elia
sarebbe venuto prima di Lui stesso, e non prima di Suo
Figlio. La profezia dice con ciò: “Io, Dio-Padre,
voglio mandare il Mio angelo Elia come predicatore nel deserto, sotto il nome
velato di Giovanni il Battista prima di Me, Dio-Padre stesso, come preparatore della via. E presto verrà nel Suo Tempio
vivente, Tempio che si chiama ‘Corpo umano’. Jehova, con la Sua Incarnazione, verrà in Colui che aspettate, ed è il Jehova
incarnato sotto il nuovo nome di Gesù il Messia, ovvero ‘il Re del Cielo
e della Terra’. Vedi, Egli verrà
come Messaggero della nuova Alleanza nell’Amore che voi desiderate!” (Quale Redentore dal peccato originale). – Dice Dio-Padre, il
Signore degli eserciti dei figli Suoi.
Un tale preciso chiarimento ve lo può dare per la
prima volta solo uno che lo riceve direttamente da Dio. Che questo chiarimento
sia giusto lo confermerà qui la seconda profezia, e così, insieme al
chiarimento già esposto, ascoltate per la vostra migliore comprensione.
Dio-Padre, ovvero Jehova, parla attraverso il
profeta Isaia [cap. 9,5]: «Ci è nato un Fanciullo, un figlio ci è dato (di
nome Gesù) e
(nonostante come Fanciullo appena nato giacesse ancora nella mangiatoia in
Betlemme) sulle
Sue Spalle giace comunque il dominio del Cielo e della Terra, il Suo nome,
infatti, è divino Principe della Pace», che In Michea
[cap. 5,1] Jehova chiama ‘il Regnante dall’Eternità’, sì,
Questi è Lui, perché Egli si chiama, comunque ancora nella mangiatoia a Betlemme,
secondo Isaia, ‘Dio-Padre
dall’Eternità’ e come Tale Egli è magnifico come Creatore del mondo,
dato che tutta la Creazione è un’inimitabile meraviglia delle meraviglie;
inoltre Egli si chiama ‘Consigliere di Dio-Padre dall’Eternità’,
perché secondo l’Anima, come c’insegna Paolo nella lettera
ai Corinzi [I° Cor. 1,24] è «Sapienza di Dio», ma secondo Giovanni [cap.1,14] la
Sapienza di Dio è la «Parola di Dio», inoltre proprio lì Giovanni
sostiene che la Parola di Dio, Dio il Creatore del mondo, è Jehova-Zebaot
stesso, e che questa Parola si è incarnata in Cristo, che nel Linguaggio divino
si chiama ‘il Figlio primogenito’.
Con ciò, il Figlio di Dio non significa altro che ‘la Parola della
Sapienza di Dio’. Isaia dice inoltre: «il Fanciullo appena
nato è la Forza o l’Onnipotenza di Dio-Padre dall’Eternità» e
questo, secondo il linguaggio della Bibbia, è lo
Spirito Santo. E lo Spirito Santo,
che procede dal Padre ovvero dall’Amore, e dal Figlio ovvero dalla Sapienza, è
la presenza trina di Dio in Cristo stesso,
poiché secondo Isaia e secondo le altre fonti del vecchio e nuovo Testamento, Gesù-Padre nel linguaggio celeste viene
descritto ‘Padre’ secondo il Suo Amore,
‘Figlio’
secondo la Sua Sapienza, e ‘Spirito
Santo’ secondo la Sua Onnipotenza
e Grazia.
Da ciò si capisce che la Dottrina di un Dio tri-personale è un’eresia cattolica-romana, eresia che il clero romano stabilì nel Concilio di Nicea nell’anno 325.
E nonostante una quantità di schiaccianti
dimostrazioni nella Bibbia, che Cristo è Jehova-Zebaot
del vecchio Testamento che si è incarnato, ci sono sacerdoti che sostengono
fermamente: “Cristo non era Dio, ma solo
un uomo, poiché Egli stesso non si è mai chiamato Dio”. – Io, Schumi, dico
il contrario: “Gesù
Cristo si è espresso più volte molto chiaramente che Egli è Dio, ma lo ha detto quasi sempre velatamente”.
Vedete, io sono questo scrivano del Padre-Gesù, e questo mio buono e spirituale Padre stesso mi
ha istruito su ciò che ho bisogno di sapere, come si legge nei profeti: «I figli di Dio che
vivranno secondo la Sua Volontà, saranno istruiti nella nuova Alleanza
dell’Amore, dal loro divin Padre stesso».
[indice]
۞
(Premessa del Signore attraverso
Schumi riguardo all’errato concetto religioso che Dio non può parlare agli
uomini – Dimostrazioni con esempi sulla preghiera che è un rapporto con Dio, e
Isaia 54,13 – Invito ed esortazione a desiderare di parlare personalmente con
Lui e di accettare gli insegnamenti teosofici che spiegano le Sacre Scritture.
– Primo chiarimento: le nuvole del cielo sono le Sue Parole)
Egregi
presenti! Nella conferenza odierna[1]
ho da riferirvi cose trascendentali dove occhi e orecchi umani non giungono,
perciò, per la maggior parte, parlerà al posto mio
Colui che è il mio Maestro e che io servo già da molti anni come Padre mio.
Egregi! Ascoltate la voce dell’Onnisublime, Jehova in Gesù Cristo che parla a noi, figli Suoi:
1. “Miei cari figli! Oggi Io, vostro Dio e Padre Gesù Cristo Jehova-Zebaot, comincio, attraverso il Mio servitore Schumi, come un giorno attraverso i profeti Mosè, Davide, Isaia o Daniele, ecc., a parlare direttamente a voi.
2. Credete a Me, al vostro
Padre e Redentore del Golgota: la vostra concezione religiosa che Io, quale
Padre degli uomini, non abbia relazioni con i Miei figli, è completamente
sbagliata! Se Io non avessi relazioni con voi, diteMi:
non è allora una stoltezza, pregarMi? Non è la vostra
preghiera, un rapporto con il Re degli spiriti? Perciò
è uno spiritismo altamente spirituale, poiché è un
rapporto con uno Spirito, Spirito che voi non vedete, bensì Lo frequentate solo
spiritualmente.
3. Io vi domando: “Che cosa sono i rimproveri o i rimorsi di coscienza nel vostro petto, se non, la Mia accusa contro i vostri peccati e mancanze contro di Me?”. Vi domando: “Perché non volete lasciarvi istruire da Me stesso e, con le vostre argomentazioni che Dio non abbia relazioni con gli uomini, rendete la Mia profezia attraverso Isaia 54,13: «Tutti i tuoi figli saranno discepoli dell’Eterno, e abbondante sarà la loro pace», un’impossibilità che Io stesso, Padre vostro nel nuovo Testamento, istruisco i figli Miei?”
4. Perché, molti fuggono dalle conferenze dove Io –Padre vostro in Gesù Cristo stesso – v’istruisco e vi faccio istruire? Chi non vuole ascoltare la Mia voce, come quella del suo Padre celeste, e fugge da essa come eresia, costui dimostra pubblicamente che non è ancora maturo per ascoltare la Verità divina!
5. Figlioli Miei, credete voi che Io Mi sia ritirato davvero dietro tutte le stelle, e non rivolgo più nessun Occhio al vostro fare e disfare? Oh, voi poveri, che fate di voi stessi degli orfani, vale a dire senza il vostro Padre celeste! Che cosa deve essere di voi, se non volete riconoscere né sentire la Mia voce dell’Amore, come quella del vostro Padre celeste? CredeteMi: la vostra falsa interpretazione delle Sacre Scritture, di conseguenza la vita del mondo che non conduce a Me, è la causa per la quale Io già comincio a intervenire con spaventosi avvenimenti del Giudizio del mondo.
6. Figlioli! Non fuggite davanti alla Voce che vi parla attraverso la bocca dei Miei profeti di oggi, altrimenti gli avvenimenti sterminatori del Giudizio del mondo, al Mio ritorno, che presto seguiranno nel mondo con eventi di terremoto, porteranno disperazione, spaventosa morte e distruzione a tutte le magnificenze mondane.
7. Il Giudizio del mondo sta dinanzi alla porta, lo hanno provocato gli uomini con la loro fuga davanti alla Mia eterna Verità!
8. Non vorreste sentirMi parlare personalmente a voi, e insegnarvi Parole dell’eterno Amore? Oh, guai, voi figli! Con ciò, vi allontanate e provocate il Giudizio, dove i monti si fenderanno e usciranno fiamme di fuoco dall’interno della Terra, consumando tutto e distruggendo tutto attraverso spaventosi terremoti.
9. Se vi si espone la Dottrina del futuro Regno dell’Amore che Io ho depositato nella teosofia cristiana, allora voi dite freddamente, che “…questa non sta scritta nella Bibbia, e perciò non è vera!”
10. Questa rimostranza è sommamente inconsapevole e insensata! Se la Sacra Scrittura provenisse da un unico uomo, quindi, se Mosè l’avesse scritta da solo, allora avreste ragione! Solo che tra Mosè e il tempo della Mia incarnazione trascorsero circa 1500 anni, e durante questo tempo sono comparsi differenti profeti da un secolo all’altro, e ognuno ha portato cose nuove, nuove spiegazioni come integrazioni dei precedenti, e quindi, anche la teosofia cristiana, come interpretazione spirituale della Bibbia, è un’integrazione principale dei Miei insegnamenti che ho dato attraverso i profeti e gli apostoli. – Tuttavia, le Mie ultime Rivelazioni attraverso l’insegnamento della teosofia cristiana, saranno spiegate come eretiche e false profezie perché non stanno scritte nella Bibbia.
11. Questo modo di agire della falsa sapienza biblica contro di Me, Gesù Cristo, è la più grande arma offensiva contro la Verità della Bibbia stessa, perché con ciò, ogni profeta che è comparso dopo la morte di Mosè ed ha portato novità e completamenti che non si trovano in Mosè, secondo il giudizio di alcuni fanatici cristiani della Bibbia viene presentato come un eretico e falso profeta, quindi come un ingannatore religioso.
12. Ora però, nel primo capitolo di Giovanni sta scritto francamente e chiaramente, che la Parola di Dio è Dio, Gesù-Jehova-Zebaot stesso, e perché attraverso tutti i profeti, parlavo sempre Io, Jehova stesso, che ora porto il nome di Gesù Cristo; perciò le sunnominate obiezioni sollevate che ‘questo non sta scritto nella Bibbia’, secondo le argomentazioni presentate, fanno di Me – vostro Dio e Padre in Cristo – un Eretico, un falso Profeta e perciò, un Ingannatore religioso! – E tali fanatici della Bibbia, vorrebbero, dopo la morte, giungere subito a Me nella nuova Gerusalemme? Allora per loro durerà ancora un tempo, finché non avranno espiato i peccati contro di Me!
13. Vi ho detto chiaramente come stanno le cose. Ora vi do la spiegazione che non è possibile comprendere lo spirituale senza di Me, oppure senza un alto spirito del Cielo, oppure ciò che si erge maestoso nel Regno degli spiriti, perciò trascendentale, che corrisponde perfettamente alla Verità, e perciò, nell’ascolto delle spiegazioni trascendentali che Io vi faccio giungere attraverso i Miei figli nel mondo, non dovete cadere nelle stesse opinioni e osservazioni sommamente dannose per la salvezza delle vostre anime, affinché un giorno nel regno degli spiriti non dobbiate pentirvi amaramente e piangere.
14. Ho ritenuto necessario premettere questa introduzione ai chiarimenti di Schumi; lui, infatti, può chiedere a Me, suo Padre celeste, il chiarimento su tutte le questioni oscure, ed Io, Gesù stesso, gliele spiego. Perciò non urtatevi in Me, vostro Dio e Padre, se Io stesso, parlando, vi spiego questo o quello attraverso le nuvole celesti, nelle quale ritornerò, perché le nuvole del Cielo sono proprio le Mie personali parole, attraverso le quali ora sentite parlare Me, senza vederMi personalmente.
[indice]
۞
La
Parola profetica interiore
1. Un giorno questa parola la possedevano i profeti, poi gli apostoli, e ora i Miei medium scriventi.
2. Questa Parola è data solamente a coloro che si distinguono attraverso l’amore per Me e i Miei figli, come vostro prossimo. Attraverso la Parola interiore non parla uno spirito basso, ma solamente Io e gli spiriti celesti. Io, l’eterna Verità, non racconto certamente nessuna bugia; gli spiriti celesti parlano solo attraverso un profeta, quando Io lo permetto, e quando parlano loro, allora essi dichiarano la Verità, altrimenti si allontanerebbero dal Cielo, quindi da Me e si avvicinerebbero al Mio polo opposto, al principe della menzogna.
3. Così, quando leggete o sentite le Mie Parole, allora riflettete bene prima di criticarle in modo avventato. Poiché Io e la Mia Parola siamo una e la stessa cosa, perciò chi critica la Mia Parola, costui critica Me stesso nella Parola. Se questo vi basta, allora è bene, altrimenti verrà un’ora in cui avrete da render conto di ogni parola sconsiderata! – Dopo quest’introduzione veniamo all’argomento:
۞
Di
che cosa è composta l’anima dell’uomo?
1. L’anima dell’uomo è un efflusso proveniente dalla divina Fiamma dell’Amore, e quando sta nella Luce di Dio, cioè, quando è pura dal peccato, essa è una Luce spirituale ed è fine come l’etere, perciò invisibile agli occhi carnali. Nel peccatore essa non è Luce, ma una figura spirituale grigio scuro.
[indice]
۞
Come
appare l’anima?
1. L’anima appare altrettanto come il corpo di carne che essa ha organizzato secondo la sua immagine dal sangue, e che occupa come sua dimora materiale e usa come strumento per potersi manifestare materialmente.
[indice]
۞
Chi
forma l’anima?
1. L’anima, come efflusso di raggi del divino Amore, i quali sono proceduti dalla Fiamma di base dell’Amore divino, sono plasmati nella forma dallo Spirito di Dio, così come lo Spirito di Dio ne ha bisogno per questa o quell’essenza vitale. L’anima dell’uomo è l’ultima forma nella nobilitazione dei divini Pensieri primordiali che, come anime, vivono e agiscono in differenti forme di vita invisibili nel mondo. L’ultima trasformazione di quest’anima che si è sviluppata nobilitandosi incessantemente in differenti forme attraverso il regno minerale, vegetale e animale, ed ha unito in sé tutte le specifiche animiche che si trovano nella terra, nell’acqua e nell’aria, è stata formata nella figura dell’anima umana.
2 .La figura dell’anima dell’uomo è tuttavia a immagine di Dio, perciò Io dissi attraverso il profeta Isaia 54, 4: «Anima! Colui che ti ha fatto, è il tuo sposo, Jehova-Zebaot è il Suo nome, ed Egli è il tuo Redentore (in pratica, del Golgota), il Santo in Israele, il Quale è chiamato Dio in tutto il mondo».
3. Vedete, figli Miei, quanto alta e sublime è la vostra discendenza animica! La vostra anima è la Mia sposa, ed Io, Gesù-Jehova-Zebaot, il Re del Cielo e della Terra, e secondo la Rivelazione che diedi attraverso l’apostolo Paolo nelle sue lettere ai Corinzi [1° Cor. 3,16,17; - 6,19; - 2 Cor. 6.16] e Romani [Romani 8,11], dimoro come una scintilla dello stesso santo Spirito di Dio in voi, e che, come Gesù-Jehova, risvegliai il corpo di Cristo dai morti e incorporai come dimora spirituale l’Anima di Cristo, la quale è l’Anima di Dio stesso!
4. Da ciò, vedete chi voi siete, come Miei figli spirituali, e perciò afferrerete anche che Io, vostro Dio e Padre-Gesù, che dimora in voi, sono Colui che ha dato alla vostra anima la vita e l’intelligenza, Colui che ha potuto organizzare così artisticamente il vostro corpo carnale nel corpo della madre.
(Schumi): “Esistono già tante dimostrazioni
sulla vita dell’anima qui e nell’aldilà, che su questo compito potrei tenere
molte conferenze. Questo però sarebbe troppo. Mi limito solo
ad alcune poche dimostrazioni che sono ben convalidate, e queste ci basteranno”.
[indice]
۞
Ogni
uomo, durante il sogno, vede con la sua stessa anima
1. Quando l’uomo vuole dormire, allora l’anima – quale vita del corpo carnale – prima che l’uomo possa addormentarsi deve ritirarsi e uscire dal corpo; poiché fintanto che l’anima dimora nell’intero corpo, questo non può addormentarsi, perché il sonno del corpo non è altro che l’uscita dell’anima dallo stesso, la quale anima è la stessa vita del corpo, perché questo è materia morta, ma vivificato dall’anima.
2. Questa dimostrazione ve la fornisce sia il sonno quotidiano, quando non avete sogni, come anche la morte del corpo stesso. Durante il sonno quotidiano vi abbandona solamente l’anima, ma essa vi lascia nel corpo lo spirito nerveo, il quale ha da Me l’intelligenza di mantenere in azione, durante il sonno, le necessarie funzioni del corpo, come respiro e attività del cuore per la circolazione del sangue.
3. Questo spirito nerveo, però, allo stesso tempo è il telegrafo dell’anima nel corpo. Esso, attraverso un tendine elettrico, è in costante comunicazione con l’anima, quale suo telegrafista nella fossetta epigastrica, la cui anima, durante il sonno del corpo, dimora da qualche parte nel Regno degli spiriti. Appena un rumore, una voce, oppure un tocco del corpo dormiente è così forte da far tremare l’elettrico spirito nerveo, allora questo tremore si muove nel tendine elettrico attraverso l’elettricità dello spirito nerveo che unisce l’anima con la fossetta epigastrica, che altrimenti si chiama ‘il plesso solare’, e in questo modo l’anima, che a volte si trova in qualche luogo lontano, migliaia, anzi milioni di miglia, viene avvisata telegraficamente, cosicché lei stessa, quale Luce divina consistente di pura elettricità, tramite Me – suo Spirito divino Gesù Cristo – che dimoro nel suo cuore animico, ritorna nel suo corpo alla velocità del pensiero.
4. La dimostrazione che l’anima si trovi spesso molto lontano dal corpo dormiente, sta nel fatto che essa non vede l’uomo che silenzioso striscia furtivamente nella sua vicinanza e lo deruba, oppure attraverso una lesione con un arnese lo rende o solo un po’, oppure del tutto inutilizzabile come dimora dell’anima, cosicché poi l’anima prende con sé il suo spirito nerveo e, separata dal corpo, entra nel regno degli spiriti abbandonando per sempre il corpo al suo destino. Se l’anima fosse nel corpo o nelle vicinanze durante l’imminente rapina o assassinio, allora entrerebbe all’istante nell’intero corpo, e così lo vivificherebbe e risveglierebbe in modo da fargli notare il pericolo incombente. Che i nervi sani di un uomo giovane siano incomparabilmente più forti e perciò non più suscettibili verso avvenimenti esterni, rispetto a quelli di un uomo nervoso malato, è ben noto a tutti voi e non ha bisogno di nessuna motivazione speciale. Veniamo ora alla contemplazione dell’anima.
[indice]
۞
L’anima
dell’uomo durante il sogno
1. Quando l’uomo sogna, allora egli vede la sua anima. Essa, come figura elettrica di Luce, ha la caratteristica di potersi rimpicciolire a piacere e, quando vuole, anche ingrandirsi. Con questa caratteristica le è possibile rimpicciolirsi, così che può dimorare nella fossetta epigastrica, come una crisalide grande quanto una spanna.
2. Ogni anima è costituita dal suo corpo originario, dal quale essa può separarsi e inviare un corpo mentale dello stesso preciso aspetto con cui opera al di fuori del suo corpo. Questo corpo, anche se è soltanto un corpo mentale dell’anima, è spirituale-materiale, perché è una realtà spirituale pienamente vera, poiché questo corpo mentale è per l’anima molto più reale e vero che il corpo materiale di carne, il quale è per lo spirito solo un corpo apparente, oppure come una forma nebulosa o offuscata.
3. Quando l’anima si è ritirata dal corpo nella fossetta epigastrica, per cui il corpo cade nel sonno, oppure quando l’anima che per un certo tempo si è trattenuta al di fuori del corpo entra nella fossetta epigastrica e là comincia ad agire verso l’esterno, allora manda il suo corpo mentale via da sé, laddove essa vuole. Questo corpo mentale sta in collegamento con la sua anima mediante i cosiddetti tendini elettrici, attraverso il tendine elettrico che procede dalla fossetta epigastrica; attraverso questo tendine le trasmissioni dei pensieri dell’anima passano nel cervello del corpo mentale, da dove viene diretto poi l’intero corpo mentale. Dal cervello carnale passa però anche un tendine elettrico al cervello del corpo mentale, attraverso il quale, ciò che esegue il corpo mentale attraverso la conduzione dell’anima, viene portato visibilmente e udibilmente al cervello carnale, dove si trova la macchina telegrafica spirituale; questa accoglie il telegrafato e lo consegna così, pienamente cosciente, alla vostra ragione e all’intelletto, dove rimane poi eternamente conservato nel cervelletto come novità spirituale.
4. Ogni uomo sperimenta questo procedimento nel sogno, e perciò nei sogni ogni essere umano vede pure la sua stessa anima, la quale appare altrettanto come il suo corpo carnale. Che questa sia la sua anima e non il suo corpo quotidiano, è riconoscibile dal fatto che durante il sogno il corpo carnale giace immobile nel letto. E che in tali sogni il sognatore non veda mai il corpo carnale giacente nel letto, il motivo è perché l’anima dimorante nella fossetta epigastrica guida le manifestazioni della sua volontà al corpo mentale attraverso le conduzioni dei suoi pensieri, parlando, camminando e agendo attraverso di lui, frequentando le anime di coloro che sono ancor viventi e dei defunti, cantando e agendo, ecc. come usa fare quando è nel corpo carnale. E ciò che telegrafa al corpo mentale, il corpo mentale lo telegrafa al cervello spirituale-carnale del corpo, come un fatto eseguito visibilmente.
5. Da ciò voi vedete che ogni uomo, quando sogna, vede la sua stessa anima, ma vede anche le anime dei conoscenti, dei viventi e dei defunti; perciò nessun uomo può affermare che non ha mai visto l’anima, anzi, ancor più, d’averla vista, poiché egli ha perfino frequentato con gli spiriti dei defunti, in quanto i sogni animati del sonno profondo sono piene realtà, e non allucinazioni.
(Schumi): “I sogni sono
quindi la dimostrazione che ogni essere umano sa di avere un’anima, poiché la
vede nei sogni come il suo stesso io, ed egli sa bene che questo non può essere
il corpo carnale, perché quest’ultimo giace come morto durante il sogno, mentre
il corpo animico che vede spiritualmente, è colmo di
vita e movimento”.
[indice]
۞
I
sogni non sono schiuma
1. I sogni sono realtà, come è già stato spiegato nel capitolo precedente con la spiegazione sull’anima nei sogni, ma sono di natura spirituale, perciò di rado gli uomini sanno interpretare giustamente i loro sogni.
2. Qui voglio richiamare l’attenzione solo sui sogni veri che sono storicamente dimostrati e autenticati, affinché sappiate che ‘i sogni non sono schiuma’, come usano dire gli uomini mondani non iniziati nei misteri spirituali della vita umana; e così entriamo subito nella discussione di alcuni di questi sogni a voi ben noti. Essi, infatti, per l’appunto, sono la dimostrazione che l’anima dopo la morte continua a vivere e agire come spirito nell’aldilà.
۞
Il
racconto di un sognatore visto dalla madre chiaroveggente
(Graz, 9 marzo
1903. Peter Apat, che a me, Schumi, è ben noto
personalmente, racconta il suo sogno che egli ebbe in Cilli,
che sua madre, dotata di chiaroveggenza, vide eseguirsi nello stato di veglia
nel suo operare in Graz.)
«Io
Peter Apat, nato nell’anno 1878 a Graz in Stiria, fui
chiamato alle armi nell’anno 1899 per otto settimane nell’87° reggimento di
fanteria per l’esercitazione militare a Cilli (dato che io secondo Franz sono pertinente nel Santal). Negli
ultimi 14 giorni del mio esercizio nel maneggio con le
armi, ebbi un gran desiderio di andare a casa da mia madre, e allora una notte
sognai di andare a casa, entrai nella stanza dove dormiva mia madre, mi
avvicinai al suo letto, lì rimasi alcuni secondi presso di lei, poi però andai
al tavolo, mi sedetti, e in quell’istante mi svegliai.
Quando otto giorni prima di Natale tornai a casa, mia madre raccontò di avermi visto entrare, sebbene la porta della stanza fosse chiusa, e andare al suo letto mentre io respiravo profondamente; dopo di che andai al tavolo, mi sedetti e poi, all’improvviso, scomparvi dalla sua vista».
*
Questi fatti concordi forniscono la dimostrazione che
la madre di Apat vide il corpo mentale della sua
anima, e in Graz lo vide procedere e fare proprio come il figlio aveva sognato
in Cilli. Poiché sua madre era dotata di chiaroveggenza,
vide quest’avvenimento del sogno, anche se nel letto, ma non dormendo, ma in
completo stato di veglia. Pertanto, quest’avvenimento è una bella dimostrazione
della realtà della vita dei sogni, e che i sogni non sono
schiuma, ma realtà.
[indice]
۞
Gli
Ordini di Dio durante il sogno ai magi ed a Giuseppe
1. L’angelo del Signore-Jehova, apparve il 18 gennaio all’alba, nel sogno, ai tre astronomi provenienti dalla Persia, e disse loro di non tornare da Erode, ma di tornare a casa. Lo stesso angelo venne nel sogno a Giuseppe, il 19 gennaio al mattino presto, e gli ordinò di trasferirsi con tutta la famiglia a Ostracine in Egitto; e dopo quasi tre anni gli apparve di nuovo nel sogno e ordinò a Giuseppe di ritornare a Nazareth. (Gesù non nacque il 24 dicembre, ma il 7 gennaio.)
2. Oltre a questi sogni veritieri la Sacra Scrittura ne contiene ancora diversi altri che si sono adempiuti.
3. Ora segue un sogno proveniente dalle Rivelazioni di Gesù nei nostri libri cristiano-teosofici, esso riguarda il sogno della moglie di Pilato, e questo è:
[indice]
۞
Il
sogno della moglie di Pilato
(il 25 marzo
dell’anno 33, di buon’ora in Gerusalemme, la moglie di
Pilato, Tullia Innocentia, viede
nel sogno Gesù, come Giudice del mondo che nel Suo fervore d’Amore prendeva in
Giudizio Gerusalemme e tutti gli uomini del mondo.)
1. Quando Io, Gesù, con addosso una veste bianca, tornai indietro da Erode a Pilato, Tullia Innocentia, la moglie di Pilato, fece chiamare suo marito [Mt. 7,19] e gli riferì la sua visione come l’aveva vista chiaramente: «Che questo Gesù, che lui voleva condannare appunto a morte, si librava sulle nuvole del cielo, accompagnato da innumerevoli miriadi[2] dei più meravigliosi geni (angeli); tutti gridavano con voce tuonante:
2. “Salvezza al nostro grande Dio, salvezza all’eterno onnipotente Vincitore della morte e dell’inferno! Guai però a Gerusalemme! Guai a voi che vi abitate! La vostra sorte sarà l’eterna morte, perché non volete riconoscere Gesù e Lo giudicate! A Lui solo, il Giusto di ogni giustizia, sia eterno onore, gloria e ogni salvezza!”. Dopo questo, Gesù guardò giù alla Terra (spirituale) e vedi, allora essa s’incendiò tutta, e tutto era fuoco, e tutto ciò che respirava, veniva consumato da questo fuoco (Fuoco è “Il fervore dell’Amore”). Perciò, caro Pilato, non avere nulla a che fare con questo Giusto!»
3. Questo sogno corrispondeva perfettamente alla Verità, Gerusalemme, infatti, fu distrutta; – la Terra, nel Fervore dell’Amore divino, sarà purificata e giudicata, o per il nuovo Regno dell’Amore, oppure per l’inferno, dove avrà meritato l’uno o l’altro, secondo la sua condotta di vita.
[indice]
۞
Il
sosia spirituale
1. Il sosia è: o l’anima stessa di un uomo, oppure il suo corpo mentale che essa manda fuori, come è stato detto nella spiegazione sull’anima al capitolo sette.
۞
Una
dimostrazione a Schumi dello stato di sosia spirituale
Io, Schumi, il 3
agosto 1902 alle 3 e mezza circa del pomeriggio, ero
nella cabina d’attesa del tram in piazza Jakomin a
Graz con il fratello Prokop, aspettando il tram che
porta alla stazione sud. Aveva piovuto un po’, quando all’improvviso notai il
fratello Michael Stroj con l’ombrello aperto in mano
venire dalla via Schongau e andare verso la cabina
d’attesa; quando fu già molto vicino, voltò a sinistra e andò verso il tram in
arrivo, come se volesse salire, ma giunto lì alla fermata, scomparve dietro il
vagone tra la folla.
Lunedì, il 4 agosto,
andai dal fratello Stroj e gli chiesi
dove era stato il giorno prima, nel pomeriggio alle ore 3 e mezza. Dopo
breve riflessione mi rispose: “Qui a casa!”. Allora gli raccontai che allo
stesso tempo l’avevo visto davanti a me nel vicolo Leitner
venendo dal vicolo Schongau,
e lo avevo riconosciuto precisamente nell’aspetto, nel capello, nel vestito e
dalle sembianze, ed ero sicuro che fosse lui. Inoltre, quando era giunto alla
fermata, non salì nel vagone, ma scomparve tra la folla, anche se prima aveva
corso con la ferma intenzione di salirvi
*
1. (Spiegazione del Padre): Spesso l’uomo va in giro per il mondo come sosia animico, mentre il corpo carnale è occupato da qualche altra parte e terrenamente non sa nulla di essere attivo animicamente in due luoghi, qui materialmente, là spiritualmente. Quindi è stato anche qui il caso: Michael Stroj era a casa, pensava a Schumi e lo visitò con il corpo mentale dell’anima – il quale è appunto attivo all’esterno ed è il corpo rappresentato nei sogni che viene visto agire e camminare[3] – e questo sosia visitò Schumi nella sua abitazione; e poiché non lo trovò a casa, ritornò a casa sua e, dato che pioveva, pensò all’ombrello, e anche questo fu presente all’istante, con il quale Schumi lo vide passare attraverso la piazza Jakomin. Tuttavia, nell’attimo in cui Stroj voleva salire sul tram, il cervello di carne (il senso esteriore) lasciò cadere il pensiero rivolto a Schumi e pensò ad altre faccende, e questa fu la causa del fatto che il sosia visto da Schumi con gli occhi spirituali da Me aperti, venne all’improvviso ritirato e scomparve dalla sua vista.
[indice]
۞
L’ipnotismo
quale contrario del magnetismo
1. L’ipnotismo è il contrario del magnetismo, perciò è proibito dal Mio volto divino, e cioè per il fatto che attraverso l’obbligo e il comando, si maltratta quell’anima facendole fare e credere ciò che vuole l’ipnotizzatore; seppur con ciò si volesse ottenere qualcosa di buono, tuttavia l’ipnotismo è ugualmente computato come magia nera, secondo Matteo 7,22.
2. Se però si omette il comandare e si usa il comando ‘tu devi!’ solo in senso amabile, senza accentazione rozza ed evitando la menzogna, allora l’ipnotismo come metodo di guarigione non è proibito da parte Mia.
۞
Lo
spiritismo, quale pratica concessa per credere nell’aldilà
1. Lo spiritismo è l’aver relazioni con gli uomini defunti che si fanno riconoscere attraverso i medium spiritici.
2. Lo spiritismo è stato concesso per il tempo attuale – anno 1848 – allo scopo di convincere i dubbiosi e menzogneri dell’esistenza di Dio e dell’anima. Gli uomini hanno però oltrepassato di molto quest’intenzione di Dio e quindi si sono intromessi di là nel territorio proibito, dove di solito li ha spinti la brama dell’intrattenimento con i defunti.
3. Qui non è Mia intenzione descrivere lo spiritismo nei dettagli, ma dirvi solamente che, attraverso lo spiritismo, molti uomini incappati in concetti sbagliati, tramite tale mezzo sono stati convertiti nuovamente e portati a Dio e alla fede nell’anima e la sua sopravvivenza dopo la morte del corpo. Se nei circoli dove si tengono le sedute ci sono uomini religiosi e puri, allora giungono comunicazioni di spiriti provenienti dal paradiso mediano; ma se nella catena intorno alla seduta si trovano uomini peccaminosi e corrotti, allora scorazzano solo spiriti infernali cattivi, menzogneri e maligni. Nello spiritismo non sono rappresentati gli spiriti celesti. Da ciò, vedete che nelle sedute spiritiche imperano menzogna e verità.
4. L’insegnamento ecclesiastico che gli spiritistici[4] siano spiriti provenienti dal seguito degli spiriti che un giorno caddero con Lucifero, è sommamente ridicolo, e rivela quanto poco si conosce la vera Dottrina del cristianesimo. Chi è radicalmente istruito nella teosofia cristiana, si occupa poco o per niente di spiritismo, poiché non è possibile ricevere da nessuna parte un Insegnamento migliore, che da Me, dal vostro celeste Padre-Gesù.
5. D’altra parte, non è da sottovalutare che proprio attraverso lo spiritismo vi siano stati rivelati la maggior parte dei misteri del regno degli spiriti. Le visioni più alte dal regno degli spiriti, di cui potete fidarvi meglio rispetto a ciò che dicono gli spiriti spiritistici, vi sono state date tuttavia attraverso i Miei figli e attraverso di Me, vostro Padre celeste Gesù stesso, e poiché la frequentazione nello spiritismo ha portato al menzionato abuso e al disconoscimento della Verità che Io, Gesù, sono Dio stesso incarnato, perciò vi basti questa piccola menzione. Chi volesse conoscere la pura verità su di Me, deve leggere il libro: “Cristo e la Bibbia”.
[indice]
۞
1. L’insegnamento della reincarnazione o reincorporazione, secondo la Mia rivelazione, v’insegna che
oggigiorno sulla Terra vivono milioni di uomini reincarnati, i
quali un giorno hanno già vissuto sulla stessa. Tutti costoro sono
morti, e dopo molte centinaia di anni sono di nuovo entrati nella carne nel
mondo attraverso la reincarnazione, e vivono di nuovo come uomini tra di voi.
Essi perciò, dai morti, sono ritornati nel mondo!
2. Le dimostrazioni che gli uomini
muoiono ed alcuni (vedi Elia in Giovanni Battista) entrano di nuovo nella carne come fanciulli appena
nati, si trovano nel salmo 90(?); – in Ezechiele 34(?); in Malachia 3,1(?) e 4,5(?); in Maccabei 7(?); – nei cabalisti Sochar due volte; – in Giuseppe Flavio dal tempo della distruzione di
Gerusalemme due volte, quindi 9 dimostrazioni dagli scritti giudaici.
3. Il Nuovo Testamento ne parla
direttamente e indirettamente, come nei seguenti passi: Giov. 1,23; –
Matt. 11,10 e 11, 14; – 1° Cor.
3,18-19(?),
quindi 7 (sono 4!) conferme della reincarnazione. Con ciò esistono 16 passi nella Bibbia e negli scritti giudaici come
dimostrazioni della fede nella reincarnazione e 9 insegnamenti ecclesiastici
dei primi secoli insegnavano la stessa come Dottrina cristiana altamente
spirituale.
4. Alla fine nell’anno 553 la chiesa
romana si presentò nel concilio di Costantinopoli, rese
eretico e maledisse l’insegnamento della reincarnazione, che è
dimostrata come vera attraverso i profeti, attraverso Jehova,
in Cristo, attraverso l’apostolo Paolo, e attraverso 9 padri della chiesa
romana, quindi mediante 25 testimoni.
5. Tuttavia, prima che uno spirito
superiore che voglia reincarnarsi, riceva la Grazia della chiaroveggenza, egli
deve chiederla prima della reincarnazione. Tale Grazia subentra poi, spesso,
senza che l’interessato la desideri. In tali occasioni egli vede nel passato
oppure spiritualmente nel presente, oppure nel futuro, vale a dire nelle
condizioni e faccende che sono nascoste all’occhio carnale, e quindi talvolta
gli viene aperta la vista spirituale per mezzo della
quale vede gli spiriti dei defunti; ma se è altamente progredito, allora egli
può anche parlare con loro come la veggente Marta di
Endor, di cui si parla in Samuele [cap. 28].
Un raro caso e conferma della
reincarnazione è il sogno seguente che mi ha raccontato un mio amico, della cui
integrità mi posso fidare.
[indice]
۞
Graz,
22 aprile 1901
(Il fratello
Gustav Schwarz descrive a Schumi la visione del suo
sogno, che la sua stessa anima nell’aspetto e vestito, gli apparve com’era
nella sua ultima incarnazione, e si fece da lui riconoscere.)
(Egli scrive): «Dormivo, e nel sogno vidi un uomo grande
e forte, senza barba con bei lineamenti romani e capelli corti; la sua veste
era una toga romana nera con orlatura al collo e teneva nella mano un rotolo di
papiro. I suoi occhi erano grandi e spirituali, il volto di forma nobile e
giovane. Guardai in alto verso di lui, poiché egli era molto più alto e più
forte di me, e sentii la sua voce che mi diceva: “Costui un giorno eri tu!”,
dopo di che mi svegliai. Nondimeno, la figura nello spirito la vidi ancora pure
da sveglio davanti a me, come si era mostrata nel sogno, e per un’ora intera
riflettei su questo strano sogno».
(Il Chiarimento del Padre Gesù su questo sogno di reincarnazione):
1. Il giovane romano era, di fatto, la figura del fratello Gustav Schwarz, come visse nel quinto secolo dopo la Mia nascita. Egli era figlio di una famiglia di Rimini in Italia (provincia di Forlì, alle foci del fiume Marecchia nel Mar Adriatico). Il rotolo di papiro che egli teneva nella mano, indicava che era un erudito, in pratica, secondo il suo talento, un poeta che aveva belle disposizioni per creazioni poetiche, che però nel corso dei moti burrascosi del tempo sono andate tutte perdute. I suoi genitori lo educarono con cura, e anche nella scuola egli ebbe un’ottima educazione cristiana e sarebbe diventato un buon maestro del suo popolo, se un’infreddatura non lo avesse precipitato anzitempo nella tomba.
2. La capacità dell’anima che può trasferirsi consapevolmente e fisicamente nella sua precedente incarnazione, è una Mia Grazia, Grazia che tocca solo a pochi, ma che deve comunque verificarsi, affinché il mondo degli increduli venga a sapere che nell’anima esistono molteplici facoltà, se lo spirito del Mio Io, che dimora nel cuore di ogni uomo, trova buono di provvedere l’anima con questa o quella Grazia.
3. Il fatto che qui compare per la prima volta una visione di reincarnazione, è nello stesso tempo una dimostrazione che non è, né l’anima onnisciente né lo spirito, a conoscere tutto nel corpo, ma è unicamente lo Spirito di Dio che, secondo il Suo giudizio, provvede l’anima con questa o quella facoltà, affinché vengano estirpati gli errori nelle deduzioni dei ricercatori.
[indice]
۞
Il sonnambulismo generato attraverso il
sonno magnetico
(Shumi):
Il
sonnambulismo è un Dono di Dio a un anima devota, la quale dall’aldilà vuole di
nuovo entrare nella carne e raccogliersi nel mondo nuovi meriti per la Vita
spirituale, perché questo accade molto più facilmente che nel Regno degli
spiriti. Che tali reincarnazioni avvengano, sono confermate nel vecchio e nuovo
Testamento. Vi faccio solo notare Elia come Giovanni il Battista, e il nato
cieco davanti al tempio.
1. Esistono alcune persone chiaroveggenti, tra le quali è particolarmente rappresentato il sesso femminile. Tali persone vedono, di quando in quando, apparizioni spirituali di questo o quel genere, e quindi anche spiriti, e a volte odono anche le loro voci. Tali persone dotate di chiaroveggenza diventano molto chiaroveggenti quando li si trasferisce nel sonno magnetico, e attraverso di loro si può aver relazioni con gli abitanti del Regno degli spiriti. Se vengono o si annunciano genitori, fratelli e sorelle, o amici defunti per la discussione, allora, come conferma della verità che l’annunciato è veramente la persona riguardante, ci si fa riferire qualcosa che nessun altro conosce se non colui che pretende la conferma e la persona defunta. Se è data la conferma, allora si sa davvero di avere a che fare con il caro deceduto. Colui che chiede la conferma, però, non deve pensare a nulla mentre il defunto gli ha fornito la conferma; in caso contrario, infatti, il defunto riferirebbe i pensieri del vivente, perché lo spirito sente forte le parole espresse in pensieri, poiché per gli spiriti i pensieri sono parole fortemente udibili.
2. Pertanto, riflettete attentamente su ciò che dite silenziosamente a voi stessi con i pensieri: se sono parole cattive o peccaminose, allora voi stessi peccate! Voi, infatti, siete colpevoli per il fatto che gli spiriti che vi accompagnano ovunque e vi ascoltano, sono istruiti o guidati attraverso i vostri pensieri a peccare, se sono di natura peccaminosa. In terzo luogo, se l’anima della persona interessata ode qualcosa di male o di bene che le si dice contro – perché Io, come giusto Giudice di tutti i Miei figli lascio questo privilegio all’anima o allo spirito stesso per riconciliarsi qui in bontà, oppure là nel Regno degli spiriti impartire contro l’un l’altro il giudizio con parole, oppure anche con evidenti dimostrazioni di ricompensa, quindi, lascio agire la Giustizia – a nessuno deve essere negato di cercare e trovare da se stesso il suo diritto, perciò lascio fare di lui lo stesso diritto nella propria faccenda.
3. E perciò capita che due amici che qui sulla Terra erano i migliori compagni, giunti nell’aldilà diventano i più grandi nemici, e si perseguitano e battono selvaggiamente, perché qui sulla Terra, uno alle spalle dell’altro aveva diffuso cattive calunnie. Guardatevi di pensare e parlar male del vostro prossimo, perché se qui seminate vento, là raccoglierete tempesta! I vostri pensieri, parole e opere, infatti, vi seguiranno nell’aldilà [Ap. 14, 13].
Dopo questo, per chiarimento del Padre-Gesù, arriviamo ad alcune testimonianze provenienti dal sonnambulismo.
[indice]
۞
Nell’anno 1900, io, Schumi, trasferii una fanciulla un po’ dotata di chiaroveggenza, nel sonno
magnetico per quattro serate. Poiché curavo tre malati nella città, indicai a
questa sonnambula il vicolo, il numero civico, la scala e la stanza
dove si trovavano i malati. Lei li trovò subito. Ad
uno di loro, io feci guardare il polmone e riferire come stavano le cose con la
malattia. Lei me lo riferì assai giustamente. Con una donna che era malata di
stomaco e di intestino, lei non poté guardare bene. La
causa fu la non sufficientemente forte disposizione alla chiaroveggenza di
questa medium. Ad un altra
donna io le dissi di osservare il piede malato e annunciare che cosa ci avrebbe
visto di sofferente. Lei disse: “Vedo del sangue sul piede”. Poiché lo stesso
giorno avevo detto alla donna di fare un impacco d’aceto, pensavo che il piede
fosse molto rosso dal forte aceto e dissi: “Questo non è sangue, il piede è
così, rosso, per l’impacco d’aceto”. Ma la chiaroveggente si
oppose, e poiché non lo ammisi, disse lei stupendosi fortemente: “Che cosa?
Questo non è sangue, questo non deve essere sangue?”.
Più tardi scoprii che la veggente aveva ragione, era sangue raggrumato.
Le feci dare uno sguardo in diverse
stanze di famiglie conosciute e mi feci riferire quali persone vi vedeva, e
tutto era giusto. Dopo averla di nuovo svegliata, non ha mai saputo che cosa
aveva fatto e raccontato durante il sonno.
[indice]
۞
Nell’anno 1893, il 4 giugno morì in Hegnau
presso Volketswyl (nel
Cantone di Zurigo) la Signora Anna Barbara Ötiker,
battezzata con parecchi doni dello spirito, oppure rinata nello spirito, delle
cui Grazie apostoliche alcuni guariti sapevano raccontare; lei, infatti, era
nota a molte persone come guaritrice e consigliere benefattrice.
Nell’anno 1904, il 29 dicembre il
Signor R. in Zurigo, alla presenza di quattro altre persone, trasferì una
sonnambula nel sonno magnetico. Io sfruttai quest’occasione, e mediante la
sonnambula – per legittimare l’insegnamento di teosofia cristiana che io
portavo avanti dinanzi ai presenti – chiesi della Signora Ötiker
se, in effetti, provenisse da Dio-Padre-Gesù,
e lei rispose che nemmeno nel Cielo hanno un altro insegnamento.
La medium parlò
spiritualmente con la Signora Ötiker personalmente
nella sua regione celeste.
Lei aveva intorno a sé una moltitudine di piccoli fanciulli
che istruiva. La sonnambula disse: “Oh, ma tu sei molto bella!
È stupendo presso di te!”.
Vedete, questa è la frequentazione
con l’aldilà attraverso le persone trasferite nel sonno magnetico. Una
sonnambula non è un’imbrogliona, ma una chiaroveggente così come lo è una
persona di Dio molto dotata. Quando viene risvegliata
lei non sa nulla di ciò che ha visto, udito o detto.
Attraverso i sonnambuli si può
stabilire meglio di tutto e più sicuro il contatto con l’aldilà, perché
attraverso il medium lo spirito può essere visto e
descritto come egli appare, e può essere interrogato.
۞
(Parla Gesù)
1. Molti uomini dicono: “Non esiste nessuna continuazione della vita dopo la morte del corpo, perché nessuno è ancora ritornato”. Questa opinione è molto inconsapevole e proviene dal fatto che tra il popolo esiste un troppo grande inadeguato chiarimento religioso, mentre quelli che sono iniziati nella scienza spirituale conoscono un’infinità di conferme, le quali gli mostrano un’immagine abbastanza chiara delle condizioni nell’aldilà e, di queste, alcune devono essere qui discusse come chiarimento religioso.
[indice]
۞
Spiriti dell’inferno reclamanti la camicia
Anime del cimitero in attesa del giorno del giudizio
Zurigo,
15 maggio 1905
(Il Padre-Gesù detta attraverso
Franz Schumi una storia di spiriti dell’anno 1837 che si svolse nel villaggio
parrocchiale di Glogowtiz all’est di Oberkrain con una donna del luogo, attraverso cui si può
comprendere il falso insegnamento ecclesiastico della resurrezione dai morti
nel giorno del giudizio universale.)
1. Trenta chilometri dalla capitale Laibach in Krain, Austria, si trova la parrocchia Glogowitz, chiamata in slovacco Blagovica. Io, Schumi, sono stato in questa comunità cristiana dall’anno 1855 fino al 1862 presso parenti, e poiché la casa dei miei parenti era una locanda, allora da tutta la gente della comunità veniva per bere, e in parte per comprare tabacco, perciò essa mi era conosciuta.
2. Tra i visitatori c’era anche la Bizèlka, cioè moglie del contadino Bizèl, la cui casa stava dietro la chiesa parrocchiale. Questa donna tremava sempre e molto forte con la testa, come una malata di gotta, e perciò si raccontava il seguente avvenimento:
3. Quando questa donna era ancora giovane, una vitella soffriva di una malattia contro la quale la donna non conosceva nessun mezzo. Durante questa situazione venne una vecchia mendicante nella casa, e poiché tali persone riescono a sapere diverse cose nel loro vagabondare, allora la Bizèlka si rivolse alla mendicante, lamentandosi per chiederle consiglio su cosa si sarebbe potuto fare per guarire la sua giovane mucca, o vitella.
4. La mendicante le consigliò il seguente mezzo: ‘Va’ al cimitero, prendi una manciata della terra di una tomba fresca, impastala e cuocila in una pagnotta, dalla da mangiare alla giovane mucca ed essa guarirà’. Poiché la donna doveva cuocere il pane lo stesso giorno, questo consiglio fu subito messo alla prova. Andò al cimitero, prese una manciata della terra di una tomba scavata di fresco, la mescolò nell’impasto, la cosse e la diede da mangiare alla vitella; ma questa non guarì, bensì ben presto cessò di vivere.
5. Dopo questo tentativo di guarigione, il giorno passò senza disturbo. Alla fine si fece sera e la donna si apprestò a preparare la cena per la famiglia. Quando, alle sette di sera, cominciarono a suonare le campane, lei si mise sulla soglia della porta di casa in direzione del cimitero e pregava il suo Ave-Maria, come è d’uso presso i cattolici romani. Alla fine, terminato che fu l’ultimo tocco delle campane, vide all’improvviso una quantità di uomini salire sul muro del cimitero, saltarono giù dalla sua parte e corsero direttamente verso di lei.
6. Poiché quest’apparizione le sembrò alquanto strana, guardò completamente stupita a questi che correvano verso di lei, e quando furono già molto vicino, li osservò più precisamente, ma non riconobbe nessuno, essendo tutte facce estranee. Solo in quell’istante distinse le loro parole: “Restituiscici la camicia!”. E si spinsero sempre più vicino a lei, ripetendo questa pretesa.
7. La donna riconobbe ora che questi esseri erano spiriti di defunti, i quali reclamavano da lei la restituzione della terra prelevata. Spaventata a morte saltò nel soggiorno di famiglia, si sedette a tavola e disse alla domestica di finire di cuocere la cena, cosa che costei anche fece, senza vedere qualcosa degli spiriti.
8. Poiché stava lì così silenziosa, suo marito le domandò: “Neza (che significa Agnese) che cosa ti succede che sei così silenziosa e non vuoi nemmeno cucinare come tutti i giorni?”; ma lei non gli diede nessuna risposta. Dopo aver mangiato, andarono a dormire com’è d’uso nel paese.
9. Appena coricati e spenta la luce, la donna cominciò a tremare di spavento in tutto il corpo, e solo ora raccontò al marito che cosa aveva fatto e sperimentato, e che i defunti la guardavano stretti stretti dalla finestra nella camera da letto, e ripetevano la loro pretesa: “Restituiscici la camicia!”.
10. La donna pianse, si lamentò dell’impossibilità di adempiere la loro pretesa e rabbrividì davanti ai morti, sudando e tremando in tutto il corpo. Il marito la consolò. Egli, infatti, non vedeva nulla, ma lei continuava a vedere i morti alla finestra che ripetevano la loro pretesa: “Restituiscici la camicia!”.
11. La tortura spirituale della povera donna durò otto ore, finché le campane annunciarono di nuovo lo spuntar del giorno. Quando queste tacquero, gli spiriti scomparvero, e allora ci fu quiete per tutto il giorno fino al suono serale delle campane.
12. I contadini temettero di raccontare questa faccenda al parroco, per non essere sgridati, ma specialmente non per questa ragione, ma poiché pensarono anche che le apparizioni degli spiriti sarebbero cessate. Invece andò diversamente! Gli spiriti aumentarono la loro pretesa della restituzione della loro camicia, ancor peggio del giorno prima. La povera donna fu completamente intessuta dell’immenso spavento, terrore e paura dei morti, tanto che entrambi i coniugi piansero, e riuscirono solo ad aspettare la liberazione da questa pena infernale. Alle quattro del mattino, quando cominciò a suonare la campana del giorno, fu nuovamente quiete e sparì l’apparizione degli spiriti infernali; poiché se essi non fossero stati dei diavoli, e precisamente diavoli molto malvagi, allora non avrebbero fatto gustare fino in fondo una tale pena infernale alla povera donna.
13. Dopo la messa delle sette del mattino, entrambi i coniugi andarono dal parroco, di nome Thalmeiner e, tra le lacrime, gli raccontarono le loro vicende e la loro angoscia. Il parroco promise di aiutarli e disse alla donna: “Signora Bizèlka, venite di sera nella casa parrocchiale, ma precisamente prima del tocco dell’Ave-Maria. Allora vi voglio aiutare!”. E così avvenne.
14. Quando cominciò l’Ave-Maria, il parroco prese in mano un libro, il crocifisso e una candela accesa e chiamò la Bizèlka a venire con lui. Essi si recarono all’ingresso del cimitero, il quale si trovava direttamente davanti alla casa parrocchiale, e quando giunsero là, la donna cominciò a tremare e disse: “Vedo salire da tutte le tombe, stretti stretti i defunti, e tutti ci vengono incontro”. Il parroco le disse di rimanere tranquilla accanto a lui, poiché lui le avrebbe dato subito l’aiuto.
15. Cominciò subito a leggere ad alta voce agli spiriti, da un libro latino di esorcismo, e questi si fermarono e ascoltarono, e quando lesse per intero i passi riguardanti il divieto ed espulsione, fece il segno della croce con il crocifisso verso il basso, e in quell’istante gli spiriti scomparvero di nuovo come nebbia nella terra. Ora il parroco accompagnò la tremante donna fino a due minuti da casa e, in tono fermo, le disse di non permettersi mai più di fare qualcosa con i morti, affinché il secondo male non fosse peggiore di quanto fosse stato il primo.
Questa
vicenda si svolse nell’anno 1837, che io Schumi, appresi da altri ed anche
dalla bocca della Bizèlka stessa nell’anno 1858 nella
casa presso Breznik, e che a norma della Verità mi fu
dettata per il pubblico dal Padre-Gesù. La
conclusione di questa vicenda è la seguente: i defunti non dormono nelle tombe,
ma vegliano e vanno in giro e fanno ciò che fa loro piacere; poiché se il
defunto dormisse sempre, allora non esisterebbe nessun
inferno e nessun Cielo, nell’aldilà, per lui.
D’altra
parte, da ciò vedete che questi defunti dimoravano nelle tombe e salirono dalle
tombe. La causa di questo fatto è il falso
insegnamento ecclesiastico della resurrezione dei morti il giorno del Giudizio,
e perciò i guidati nell’errore credono che essi devono
aspettare nella tomba fino alla resurrezione della carne, pur essendo
entrati subito nell’ultimo Giudizio, quando hanno abbandonato il mondo terreno
e sono giunti nel regno degli spiriti. Il fetore del corpo marcente nella tomba
è certamente un giudizio assai orripilante per il delicato organo olfattivo
dell’anima, e la fredda tomba è un tormento per coloro che – nel falso
insegnamento ecclesiastico, legati nella tomba della morte – aspettano il
Giudizio Universale che non vuole mai arrivare.
[indice]
۞
1. Nel libro di Tobia leggiamo che Azaria, il figlio grande di Anania, morì e poi venne come Rafael – un angelo – dal vecchio Tobia diventato cieco per cateratta a Ninive, e accompagnò suo figlio Tobi nella città di Rages in Media, aiutandolo nella città Ekbatana da una ragazza di nome Sara, figlia di Raguel, e per la riscossione del denaro prestato a Gabael in Rages, così come per la guarigione dalla cateratta del padre suo per mezzo della bile di un pesce, il quale gli fece recuperare nuovamente la vista.
2. Questo viaggio durò 45 giorni, e durante quel tempo Rafael mangiò, bevve, dormì e si comportò in tutto in modo che nessuno lo considerasse per qualcosa di diverso da un uomo normale. Solo al ritorno a Ninive, dopo che avevano compiuto tutto, egli disse chi fosse, e scomparve davanti agli occhi della famiglia di Tobia.
[indice]
۞
1. Dalla storia del ricco crapulone e del povero Lazzaro [Luca 16,19-31], risulta che ciò che qui si è seminato, là si raccoglierà, cosicché ognuno all’ingresso nel regno degli spiriti riceve subito il suo ultimo Giudizio: o per il Paradiso o per l’inferno! E quindi, nel regno degli spiriti non esiste nessun sonno simile alla morte fino al Giudizio Universale, ma un vivacissimo animarsi e muoversi.
۞
1. Nell’ultimo tempo del suo dominio, re Saul fu abbandonato da Me, e alle sue domande Io non davo nessuna risposta. Nella sua afflizione andò dalla chiaroveggente Marta di Endor [1° Samuele 28] e la pregò di chiamargli dal limbo il defunto profeta e giudice in Israele ‘Samuele’, per la discussione, il quale, pur venne, e annunciò al re la sua fine, visto che non seguiva Dio.
2. Da questa storia voi imparate che esistono veramente persone chiaroveggenti, le quali vedono e sentono i defunti, e quindi possono parlare con loro; inoltre, là, Paolo (Samuele ?), anziché scendere dalle regioni dell’etere, dovette ascendere dal mondo inferiore, per corrispondere al falso insegnamento dei giudei del limbo, nel quale Mi aspettavano i defunti come Redentore dal peccato originale di Adamo. Questo limbo non era però altro che l’ardente desiderio inappagato dei figli, per giungere a Me, al loro Padre nel Cielo.
[indice]
۞
1. Il defunto patriarca Jared, padre di Enoch, apparve sotto il nome celeste di ‘arcangelo Gabriel al sommo sacerdote Zaccaria’ e gli annunciò la nascita di un figlio di nome Giovanni [Luca 1, 12], del futuro battezzatore presso il Giordano.
2. Lo stesso arcangelo Gabriele portò più tardi alla vergine Maria il messaggio della concezione di Gesù.
3. La frequentazione di Gabriele con Zaccaria, che era la reincarnazione di Mosé, vi dimostra chiaramente che Io invio i Miei servitori visibilmente, udibilmente e operanti, nel pieno potere della Mia potenza, quando intendo eseguire qualcosa di importante.
4. L’apparizione dell’arcangelo Gabriel avvenne entrambe le volte, circa alle 10 del mattino. Zaccaria e Maria [Luca 1, 26] lo videro e parlarono con lui. Egli è uno dei grandi angeli che davanti al Mio Trono – nella nuova Gerusalemme – ricoprono il più alto posto d’onore. Con ciò vi è fornita la dimostrazione che la frequentazione tra l’aldiquà e l’aldilà ha luogo quando le circostanze lo richiedono come una necessità.
[indice]
۞
1. Con la trasfigurazione sul monte Tabor apparvero Mosè ed Elia e parlarono con Me alla presenza dei Miei tre discepoli Pietro, Giovanni e Giacomo [Mt. 17,3].
2. Con l’Ascensione al Cielo apparvero gli stessi due arcangeli e parlarono ai discepoli del Mio ritorno, il quale ora avrà luogo. Si aspetta certamente che Io venga nelle nuvole del firmamento, solo che le nuvole del Cielo sono appunto le Mie parole d’Insegnamento della teosofia cristiana, e null’altro! Chi non Mi riconosce in queste nuvole, aspetterà invano altre nuvole, perché le ‘nuvole del Cielo’, spiritualmente, si chiamano ‘Parole di Dio’.
3. Dai comunicati avuti finora avete notato i Miei arcangeli Mosè, Elia, Raphael, Samuele e Gabriel, i quali sono entrati in contatto con gli uomini e quindi sono ritornati dall’aldilà.
4. Ora si penserà: “Sì, questi erano arcangeli, non normali defunti!”. – Ma questa opinione, è sbagliata! Fino ad oggi, infatti, si sono annunciati più di 60 mila defunti nei circoli spiritici ai loro parenti, amici, conoscenti e partecipanti ai circoli, attraverso differenti manifestazioni. Quindi, più di 60 mila è certamente una somma rispettabile di morti, i quali come spiriti hanno dimostrato la loro vita dopo la morte del corpo nelle sedute spiritiche attraverso comparse personali, parlando, predicando, porgendo le mani ai presenti, sollevando oggetti pesanti e spostandoli qua e là, giocando con la musica, scrivendo e mettendosi in mostra attraverso una moltitudine di altre produzioni. Non credete però a coloro che descrivono questo come illusione e menzogna; ma non credete nemmeno a coloro che nelle sedute spiritiche non fiutano che diavoli e demoni provenienti dagli angeli caduti con Satana/Lucifero. Questa non è che ignoranza e nonsenso! Non lasciate degradare i vostri cari defunti genitori, fratelli e sorelle, amici ecc., subito, a diavoli, da tali falsi maestri.
Io, Schumi, non sono spiritista, poiché come servitore
e scrivano del Padre celeste,, non posso e non devo
occuparmi dello spiritismo, ma di dire la Verità, questo è il mio dovere, perché
sono stato radicalmente istruito sullo spiritismo in parte attraverso la
lettura, in parte attraverso l’osservazione, in parte attraverso il Padre-Gesù.
[indice]
۞
1. Nell’anno 32, il 17 ottobre, Io risvegliai alla vita Lazzaro di Betania, il quale era morto già da quattro giorni e diffondeva da sé un forte odore di morte, e visse poi ancora 15 anni dopo il risveglio alla vita. Egli tornò con un debole ricordo di ciò che aveva veduto, udito e vissuto nell’aldilà; una piena reminiscenza gli avrebbe reso completamente disgustosa la vita nel mondo. Egli morì nel 47° anno per la seconda volta come perfetto uomo per il primo Cielo, poiché aveva utilizzato bene il suo tempo terreno per la vita spirituale.
۞
1. Quando pronunciai la Mia ultima Parola sulla Croce: «È compiuto!», il Mio corpo terreno morì, e in quell’istante la Terra tremò, le pietre si spaccarono e 346 spiriti di defunti, timorati, ottennero il permesso di mostrarsi, viventi, ai loro parenti sulla Terra, come un segno straordinario della catastrofe. Questo grandioso avvenimento colmò di gioia la grande città di Gerusalemme, per la Mia attesa Resurrezione il terzo giorno, ma nello stesso tempo colmò di timore i colpevoli, su che cosa ne sarebbe seguito. Questo fu uno dei più grandi avvenimenti della storia del mondo, che tanti defunti comparvero in una sola volta e si mostrarono ai loro parenti.
[indice]
۞
1. Dopo la Resurrezione il Mio corpo era uno Spirito, e poi operai degli eventi materiali solo con i due discepoli che andavano ad Emmaus. Io percorsi e parlai con Kleophas e Barsaba Justus per l’intero percorso tuttavia, nella locanda di Emmaus, quando Mi riconobbero nella Benedizione e nello spezzare il pane, scomparvi davanti ai loro occhi.
2. Di sera apparvi a porte chiuse all’improvviso in mezzo ai Miei discepoli. Essi si spaventarono, poiché credettero di vedere uno spirito. Consolidati attraverso la Mia forza di Volontà, Mi feci toccare in carne ed ossa e mangiai un pesce e focaccia di miele davanti ai loro occhi. E tuttavia Io ero uno Spirito proveniente dall’aldilà, poiché nel lasciare i discepoli, scomparvi altrettanto all’improvviso dai loro occhi, com’ero comparso all’improvviso al Mio arrivo.
۞
Nell’anno
1900, il 17 febbraio, io, Schumi, mi svegliai alle sei e mezzo del mattino, e
quando aprii gli occhi, vidi la mia stanza da letto rischiarata da una luce gialla,
nello stesso tempo percepii un indescrivibile benessere attraverso tutto il mio
corpo. Fui trasferito nel cosiddetto Cielo dei profeti, in cui per otto secondi
godetti il benessere celeste dei beati, cosa che si può bensì sentire, ma non
descrivere. Non percepii nemmeno il letto, anche se ero del tutto
sveglio, ma fu come se mi librassi nell’aria. Lo strano di questa sensazione fu
che percepivo il benessere attraverso tutto il corpo e non solo nel cuore o
nella parte superiore. Questa Luce gialla è stata la Luce spirituale dell’Amore
di Dio.
[indice]
۞
Relazione della morte di Giuseppe, il
padre putativo di Gesù
1. L’evangelista Giovanni negli ultimi due capitoli del suo Vangelo dice quanto segue:
2. Giov. 20,30: «Gesù ha fatto anche molti altri segni davanti ai Suoi discepoli che non sono scritti in questo libro».
3. Giov. 21,25: «Or ci sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatto, le quali se fossero scritte ad una ad una, credo che il mondo non comprenderebbe i libri che sarebbero da scrivere».
4. Ai nostri giorni, l’umanità, poiché civilizzata, è più comprensiva del fatto che Gesù abbia potuto far scrivere attraverso i Suoi strumenti gli indicati libri in dieci spessi volumi che Egli stesso ha dettato[6], e in questi si trova registrato quanto segue sulla morte di Giuseppe:
5. «Gesù trattò e spiegò ai presenti la Sua personalità con le seguenti parole: “Quello che Io nel Mio Cuore chiedo al Padre Mio, Egli me lo concede, e ciò che il Figlio vuole, lo vuole ugualmente e per l’eternità anche il Padre, e non vi è mai una divergenza tra la Volontà del Padre e quella del Figlio! – Poiché credeteMi: il Padre e il Figlio non sono due, bensì in tutto, perfettamente, Una sola Persona” [7]. (Cosa che significa: l’Amore quale Padre, e la Sapienza quale Figlio, sono sempre Uno in Dio, e non due, di cui Gesù era appunto il Rappresentante dei due).
6. A ciò, Joses, il secondo figlio di Giuseppe, rispose: “Signore e Fratello! Certamente noi tutti lo crediamo, e come non crederlo, poiché siamo vissuti con Te fin dalla Tua nascita, e siamo stati testimoni degli innumerevoli segni da Te compiuti che ci hanno dimostrato anche troppo chiaramente Chi sei veramente. Il fratello Giacomo ha perfino scritto un intero libro voluminoso in cui sono narrati gli avvenimenti che Ti concernano, dalla Tua Nascita al Tuo dodicesimo anno di vita[8] da quel tempo fino alla Tua attuale età di Vita non si ebbe da Te più alcun segno (eccetto quello nel 20° anno) ed hai lavorato e vissuto insieme a noi come un qualsiasi altro uomo, cosicché noi avevamo quasi dimenticato Chi Tu fossi, se la morte corporea del nostro amato padre Giuseppe avvenuta un anno fa, non ci avesse scosso violentemente.
7. Quando, infatti, Giuseppe spirò tra le Tue braccia, le sue ultime parole furono accompagnate da un sorriso raggiante di grandissima beatitudine, e queste ultime parole furono: «O mio Dio e mio Signore! – Fino a che punto sei con me benigno e misericordioso! – Oh, …ora vedo che non esiste nessuna morte; io vivrò eternamente! – Ah, quanto splendidi, …o Dio, …sono i Tuoi Cieli! – Figli, guardate Colui che ora sorregge col Suo braccio il mio capo morente! – Lui è il mio Dio, il mio Creatore! – Oh, quale beatitudine, morire per questo misero mondo, nelle braccia onnipotenti del proprio Creatore!».
8. Dopo queste parole egli spirò, e noi tutti abbiamo pianto ad alta voce; solamente Tu non hai pianto. Noi però lo capimmo, perché Tu non piangesti!
9. E vedi, da quel momento non potemmo mai più dimenticare Chi sei; Giuseppe, infatti, nell’ultima ora della sua vita terrena, l’aveva espresso fin troppo chiaramente! – Come non dovremmo, ora, credere a tutto ciò che Tu dici, ben sapendo Chi, in fin dei conti, sei!?”.»
(Giuseppe morì
nell’anno 29, il 14 novembre, nel 98° anno di vita.)
[indice]
۞
(Zehlendorf presso Berlino,
28 ottobre 1905)
La sorella Sophie Kirchner scrive la sua
gioia per gli stupendi Insegnamenti del Padre Gesù, e racconta che è morta due
volte e con tentativi di rianimazione fu richiamata nella vita dell’aldiquà;
lei raccontò quanto meravigliosa aveva trovato la vita nell’aldilà, e quanto fu
triste che si dovette richiamarla indietro. Come tale
lei serve il Padre Gesù come testimone vivente proveniente dall’aldilà per
quelli che hanno dubbi sulla fede.
Questa cara sorella mi scrisse quanto segue nello Spirito di Cristo: “Caro fratello Schumi, salute a Dio! ….. Io ringrazio il caro Padre Gesù giornalmente per tutto, tutto ciò che ci viene detto e insegnato da Lui nella Sua grande Grazia attraverso la mediazione di questa. Sul pregare e comprendere c’è del meraviglioso nel nostro foglio principale d’insegnamento‘l’Amore’. Per questo, Dio sia lodato per il Suo infinito Amore e Benignità per i Suoi deboli figli. Ah, se tutti gli uomini sapessero che cosa contengono i nostri Scritti cristiano-teosofici con le magnifiche Parole del Signore, del Padre nostro Gesù, tutti diventerebbero buoni cristiani e amerebbero il Padre di cuore. Ah, talvolta mi prende una grande angoscia perché facciamo così poco per Dio! Ma perché non giunge più fervore nei cuori degli uomini, e non viene più predicato, affinché siano letti gli Scritti che contengono tante cose meravigliose, grandi e necessarie da sapere, affinché tutti gli uomini non vadano perduti nel Giudizio del mondo?
Io stessa sono malata dall’anno scorso, il mio Signore e Dio mi ha visitato, Egli ha avuto ben molto da dirmi: che dovevo soffrire così per comprendere bene quel che mi manca ancora nello spirituale. Sono rimasta paralizzata al lato sinistro e si è formato un male nel cuore che forse non guarirà mai più. I medici affermano che è avvenuto per lo strapazzo e il lavoro. Io stessa dico: per le preoccupazioni della vita quotidiana (sono queste tre cose insieme ad aver provocato la paralisi.). A noi donne è reso così difficile in Germania di essere indipendenti e provvedere al pane quotidiano in fila con gli uomini, e mettere il nostro sapere e potere al servizio dell’umanità. Oltre a ciò, io ho dimenticato di badare alla mia salute come avrei dovuto fare. Già non ero più giovane quando mi sedetti sui banchi di scuola per la seconda e terza volta per studiare, con questo mi sarei potuta formare di più nella cura dei malati e nel trattamento medico. In questo tempo ho anche sperimentato grande emozioni di cuore. Nel febbraio del 1905 mi capitò la paralisi; ma devo ringraziare di cuore il mio Dio. Egli, infatti, mi ha aiutato magnificamente; Egli mi ha messo profondamente nella miseria del corpo; mi è stato detto che sarei stata veramente morta due volte, e solo attraverso i mezzi di rianimazione sarei stata richiamata faticosamente alla vita.
Io stessa ricordo ancora che ero molto triste quando mi sono risvegliata, dato che prima mi sentivo così bene. Era tutto così magnificamente bello e pieno di pace dove sono stata, era luminoso e chiaro intorno a me, e c’era un canto a grande distanza, ero completamente meravigliata, ma non c’era nessuno che mi dicesse dove dovevo andare. Allora mi sono svegliata di nuovo in una stanza da letto quasi buia, e la vecchia vita è ricominciata di nuovo. Subito riferii la mia condizione ai medici e all’infermiera curante, ma non seppero controbattermi nulla. Il mio Dio mi ha aiutato dopo suppliche e preghiere. È andato tutto bene, ma a causa della sofferenza del cuore dovetti rinunciare alla mia pratica di medicina naturale e, da Wiesbaden, dove prima vivevo e lavoravo, dovetti trasferirmi a Zehlendorf presso Berlino”.
* *
*
Con ciò è terminata l’odierna conferenza. Ogni domenica
presto alle 9.00 teniamo preghiera e predica qui, nel blauen Seidenhof, ma nella parte
anteriore della casa, 1° scala. Come ogni venerdì sera alle 8
conduco la riunione di discussione e insegnamento, dove impartisco volentieri
fondamentali schiarimenti in ogni orientamento della Dottrina di Cristo, poiché
il Mio Maestro è lo stesso Padre-Gesù. D’altra parte
vi consiglio di venire nelle nostre riunioni, perché da noi è visibile la pura
Dottrina di Cristo; di questo, infatti, io sono perfettamente convinto, così
come lo era Mosè, il quale ricevette i 10 Comandamenti
da Jehova stesso.
* * * * *
[indice]
[ Prima
pagina ] [ Home
Schumi ]
[1] Questa
conferenza fu tenuta il 26 novembre 1905 in Zurigo, nella grande sala del Blauen Seidenhofes.
[2] Una miriade è
uguale a 10.000.
[3] L’uomo non
vede questo procedimento di giorno, perché lo spirituale è di una natura molto
delicata, cosicché senza il Mio speciale allentamento della carne, non vi può
penetrare durante il giorno a tale consapevolezza.
[4] I medium
teosofici che ricevono la nuova parola rivelata
[5] Le
considerazioni sulla reincarnazione espresse in questo capitolo, non sono in
linea con altre rivelazioni del Signore, pertanto occorre considerarle come
interpretazioni di Franz Schumi, che probabilmente credeva nella reincarnazione
e non chiese veramente una spiegazione approfondita su tale tematica.
Nell’esempio relativo alle citazioni, si tratta sempre
di Elia profetizzato quale Giovanni Battista. I riferimenti evidenziati in
giallo non esprimono a nostro avviso alcun riferimento sul tema. Sochar e Giuseppe Flavio non sono in nostro possesso. La
risposta del Signore esposta al successivo capitolo 17
riferisce di un caso (un singolo caso!) come una Grazia particolare, e ciò è in
linea con quanto esposto nelle rivelazioni a Bertha Dudde ben oltre 40 anni dopo, attraverso numerosi dettati
su questo tema, attraverso cui viene rivelato che la reincarnazione sulla Terra
è solo un atto di Grazia per dei motivi particolari, ma solo ad anime dall’Alto
– spiriti di luce – per un compito speciale per aiuto all’umanità che è nel
bisogno spirituale. Invece, per quelli che trapassano in una condizione di
disconoscimento dell’Opera di redenzione di Gesù attraverso il Suo sacrificio
sulla croce, è prevista la reincarnazione su uno degli infiniti mondi materiali
della Creazione, ma ad essi gli sarà però preclusa la possibilità di diventare
‘figli’. [fascicolo
n. 20 e fascicolo
n. 123] .
[6] Trattasi
dell’Opera “Il
Grande Evangelo di Giovanni” in 10 volumi (oltre 9000 pagine) comunicati a
Jakob Lorber dal 1851al 1864, più un undicesimo
volume comunicato a Leopold Engel nel
1891-1893).
[7] Dal Grande
Evangelo di Giovanni, vol. I cap. 230, di Jakob Lorber,
in cui come diario, sono descritti tutti i viaggi, avvenimenti, insegnamenti e
i fatti meravigliosi compiuti da Gesù durante i Suoi tre anni d’Insegnamento,
accompagnato spesso anche dai figli della prima moglie di Giuseppe, Simeone, e
Giacomo, mentre gli altri li visitava. Questo episodio
ebbe luogo nella casa del plurimilionario e grande
doganiere Giona nella località Kis
presso Capernaum, che perciò lo si chiamò anche Kisjonah.
[8] Si tratta del libro “L’Infanzia di Gesù” di Jakob Lorber