RIVELAZIONI DI DIO
Gottfried Mayerhofer
1807 – 1877
Comunicazioni ricevute attraverso la Parola interiore
sul tema della salute fra il 1870 e il 1877
Salute e
dieta
Per l’anima
e per il corpo
Estratti di
dettati pubblicati nel 1925
in una raccolta
a cura della casa editrice
‘Nuova Salem” di Johannes Busch
al N° 48
"La nostra
conoscenza è frammentaria!"
"La
semplicità è il segno distintivo della verità"
"Io, il
Signore, sono il tuo Dottore"
Titolo originale: “HEIL ~ DIÄT”
Copyright © by ‘Casa editrice Gesù La Nuova
Rivelazione’
Casa editrice: Lorber-Verlag - Bietigheim Württ. – (D)
ISBN 978-88-98788-25-5
Traduzione di Ingrid Wunderlich
e Antonino Izzo
Casa editrice GESÙ La Nuova
Rivelazione
Via Vittorio
Veneto, 167
24038 Sant’Omobono Terme (Bergamo)
E-mail: damianofrosio@tiscali.it
Sito internet: www.jakoblorber.it
Questa edizione a cura di: “Amici della nuova
Luce”
Cap. 1 29.04.1870
“Vuoi guarire?” – (consigli paterni)
Cap. 2 17.05.1870 Consiglio paterno per
un sofferente di cuore
Cap. 3 21.05.1870 Pazienza e fiducia – (soprattutto nelle
malattie)
Cap. 4 4.09.1870 Vegetarianismo e spiritismo
Cap. 5 9.09.1870 Una parola di Luce per
una malata
Cap. 6 12.09.1870 È immorale uccidere gli animali per
alimentarsi?
Cap. 7 10.10.1870 Consigli ad un
magnetizzatore
Cap. 8 11.01.1871 Una parola ad un
malato responsabile della sua malattia, e una preghiera
Cap. 9 21.01.1871 Il futuro del
vegetarianismo materiale e del vegetarianismo spirituale
Cap. 10 4.02.1871 L’Amore del
Padre è il grande Magnetismo
Cap. 11 5.02.1871 Su magnetismo e coscienza
Cap. 12 26.04.1871 Consigli dietetici del Signore – (in
primo luogo per E.)
Cap. 13 8.11.1871 Come si raggiunge il magnetismo
spirituale? – Sulla via per la rinascita
Cap. 14 8.02.1872 Guarigione per mezzo del magnetismo
Cap. 15 13.06.1872 Il vero metodo di guarigione, ovvero, sulla dieta e sul giusto guarire
Cap. 16 8.07.1872 Consigli per medici e malati
Cap. 17 8.07.1872 Sull’essere malato, sul
guarire e cura spirituale
Cap. 18 26.09.1872 Dietologia alimentare (I)
Cap. 19 29.09.1872 Dietologia spirituale (II)
Cap. 20 11.11.1873 Coltura e natura
Cap. 20bis 12.11.1873 Sul trapianto degli alberi (supplemento)
Cap. 20ter 13.11.1873 Precisazione sul forzare la natura (allegato)
Cap. 21 8.01.1875 A tutti gli operatori di guarigione
Cap. 22 14.02.1875 Predestinazione? – Le cause del vaiolo
Cap. 23 8.06.1875 Allopatia, omeopatia, eliopatia, idropatia, magnetismo
materiale, magnetismo animico e magnetismo divino
Cap. 24 5.08.1875 Ulteriori cenni
sulla fisiologia, sulla dieta e una giusta guarigione
Cap. 25 8.11.1876 Nascita
Cap. 26 11.11.1876 Vita
Cap. 27 13.11.1876 Morte
Cap. 28 8.01.1877 Il sonno
Cap. 29 28.03.1877 A una sorella molto malata (Gv. 11,4)
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“Vuoi guarire?”
29 Aprile 1870
«E quivi c’era
un uomo che da trentotto anni era infermo.
Gesù,
vedutolo giacere e sapendo che già da molto tempo era in quelle condizioni,
gli disse: vuoi
guarire?”» [Gv.
5,5-6]
1. Quanto spesso chiedo anche a voi, come ad ognuno: “Vuoi guarire?”. E quale risposta ottengo nella maggior parte dei casi?
2. “Sì, di tutto cuore! Solo, non deve costar troppa fatica!”. Così suona ovunque. E quando metto la mano per render veramente sano l’uno o l’altro, specialmente quando avviene attraverso amare medicine, allora ci si ribella con le mani e con i piedi.
3. Il malato alla vasca di Betsaida che giaceva lì malato già da 38 anni, e a causa della sua gracilità non poteva raggiungere l’acqua al tempo giusto quando l’angelo la muoveva, sapeva bene che cosa significa soffrire a lungo senza aiuto; mentre altri che potevano muoversi più facilmente erano anche aiutati più velocemente. Proprio per questo anche Mi impietosì, e sebbene sapevo che ai giudei non sarebbe piaciuto guarirlo, e in più ancora in un Sabato, sapevo però anche che le sofferenze avevano reso docile la sua anima, e che dopo la guarigione del corpo sarebbe avvenuta anche la guarigione dell’anima.
4. Ciò che Io feci là con quel malato, lo faccio adesso con molti, spesso non una volta, bensì più volte. Io lascio sentire ad alcuni, attraverso differenti condizioni spiacevoli, la gracilità del loro corpo, oppure la breve durata della soddisfazione terrena, per mostrar loro con ciò, il vuoto e l’altezzoso di questo mondo terreno e la sua esistenza corporea, e per far provare loro che non sono stati creati solo per questo mondo; e quando qualcuno, stanco della sofferenza, eleva finalmente lo sguardo al Cielo, e là cerca conforto, allora esclamo anche a lui: “Vuoi guarire?”. – Che la risposta risulti sempre affermativa, s’intende da sé, solo in quale modo il diventar sani, allora di solito le nostre opinioni divergono: le Mie sono di render sana la sua anima, mentre il sofferente ha dinanzi a sé per lo più le sue condizioni terrene, per poi, di nuovo ristabilito, ricominciare là, da dove egli le aveva lasciate prima della malattia o prima della sua disgrazia, anzi probabilmente per agire ancora peggio, per recuperare ciò che crede di aver perduto.
5. E così, Miei cari figli, la Mia chiamata, come quella di Giovanni Battista nel deserto, è quasi sempre inutile. Gli uomini non se ne interessano, e quando giornalmente Io sovraccarico ancora con benefici e grazie anche il più ingrato per convincerlo con ciò della nullità del suo falso tendere, e gli esclamo giornalmente: “Vuoi guarire?”, allora egli o non sente la Mia voce, oppure se la sente, interpreta l’aiuto diversamente da come l’ho inteso Io.
6. Anche a voi e ancora ad altri ho esclamato: “Vuoi guarire?”; anche voi giacevate tutti malati alla vasca di Betsaida, cioè all’acqua della vita terrena che, quando non viene usata e adoperata per scopi spirituali, promuove solo la vita terrena, e diventa salutare solo allora, quando un raggio di Luce della vita celeste vivifica divinamente gli elementi che vi giacciono morti e trasforma la vita animica. Anche voi giacevate malati. Alcuni hanno badato al raggio di Luce del Cielo prima, alcuni più tardi, alcuni si son potuti liberare prima dal terreno, alcuni più tardi, ma in tutti voi giunse la chiamata: “Vuoi guarire?”, e quanto fa bene al Mio Cuore paterno, devo confessarlo, quando voi – per lo meno la maggior parte – seguite la Mia chiamata, essendovi sottoposti pazienti a tutti i mezzi che ho trovato necessari per l’uno o per l’altro, per restituirgli la salute spirituale e mostrargli la via che porta al Mio Cuore e alla sua beatitudine.
7. Badate bene alla chiamata del Padre vostro, questa ancora più spesso risuonerà nel vostro cuore: “Vuoi guarire?”, specialmente quando condizioni terrene potrebbero farvi vacillare. Badate bene alla chiamata, e fatevi coraggio il più presto possibile per non scivolare indietro dal gradino che avete raggiunto, poiché avanzare di nuovo per la seconda volta è in genere doppiamente difficile che la prima volta.
8. «Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione!», esclamai un giorno ai Miei discepoli in un’ora colma di dolori. Questo esclamo anche a voi. Se volete essere guariti, allora vegliate e pregate affinché non ignoriate la Mia voce paterna quando vi chiamo! Riflettete bene: è un breve lasso di tempo questa vita, dove deve essere fatto molto, e dopo questa, una grande eternità, dove poi si deve vivere del capitale qui ottenuto!
9. Perciò, Miei cari figli, lasciate la vasca di Betsaida, lasciate il mondo terreno con le sue seduzioni! Non aspettate fino a che lo spirituale trasformi il terreno in celestiale, fate come il malato da 38 anni, seguite la Mia chiamata paterna, prendete il vostro letto e venite con Me, venite a Me, e secondo le Mie parole, all’eterna beatitudine mediante l’amore per Me e per il vostro prossimo!
10. Anche il malato alla vasca di Betsaida rinunciò al movimento dell’acqua, credette alla Mia chiamata e Mi seguì, dopo che l’invito e la Mia parola lo guarì. Seguite anche voi la Mia chiamata, gettatevi nelle Mie braccia! Prendete il vostro letto e le vostre mancanze che sono ancora attaccate a voi dalla vita terrena, confidate in Me, vi voglio alleggerire questo peso e il letto, ovvero le false abitudini che nella vostra vita vi sono servite come base; dimenticatele, affinché un giorno possiate essere degnamente accolti puri e senza macchia nei Miei Cieli da Me, il Padre!
11. “Vuoi guarire?”, esclamo ancora oggi ad ognuno. Tutti voi rispondete con un ‘Sì!’, con un gioioso cordiale ‘Amore, – sì!’, e sebbene i mezzi impiegati potranno essere spesso dolorosi, non disconoscerete il Medico che vi vuol risanare, e con gratitudine cadere un giorno ai Suoi piedi perché Egli, il Creatore e Padre, vi ha ritenuti degni di permettervi di calcare la breve, ma gravosa via mediante la Sua grazia e la Sua compassione che conduce direttamente al Suo Cuore, invece di aspettare finché l’acqua della vasca terrena della vita, mossa dalle Potenze celesti, vi abbia liberato e purificato da tutti i peccati e infermità!
12. Seguite quindi la Mia chiamata: “Vuoi guarire?”, e presto vedrete che, Colui che ha fatto questa chiamata, conosce anche il giusto modo di guarire, vale a dire, che anche se forse con croci e sofferenze, nondimeno con la Sua paterna benedizione vi guiderà sulla giusta via che porta al Suo Cuore! – Amen! Amen! Amen!
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Consiglio paterno per un sofferente di
cuore
17 maggio 1870
1. Tu vorresti avere alcune parole per tua sorella che ti ha pregato di chiedere a Me a motivo del suo mal di cuore, ovvero, detto diversamente, a causa del suo (rallentato) battito del cuore e temporaneo rallentamento del flusso sanguigno, per cui deve respirare pesantemente, cosa che le causa un’oppressione al petto.
2. E per essere liberata da questo male deve intanto evitare tutti i movimenti impetuosi che accelerano il battito del cuore, inoltre deve bere abbastanza spesso tè alla gramigna, specialmente quando è molto affannata per il pesante respiro.
3. Il male è un trascurato catarro di cuore già fin dalla giovinezza, ovvero, detto diversamente, un (aumentato) temporaneo raccoglimento di acqua nel pericardio[1], per cui, appena vi è troppa acqua, disturba le camere nelle loro funzioni del pompare il sangue dentro e fuori, e poi ne deve soffrire l’intero organismo.
4. Il mezzo che ti ho indicato qui, le migliorerà in parte la condizione, e con fervente preghiera e salda fiducia nel Mio aiuto, il male si perderà poi un po’ alla volta.
5. Sulla vostra Terra ci sono molte malattie del cuore che però non possono essere guarite per mezzo di tè o altro, ma con azioni d’amore e con la fervente osservanza delle Mie parole; finché la sorella non cade in questa malattia, può essere consolata col piccolo male che Io le ho addossato, affinché non Mi dimentichi del tutto. Deve solo seguire il Mio consiglio, e presto vedrà che Io, anche come Medico, so mettere la giusta pezza sul giusto buco. La Mia paterna benedizione a lei e ai suoi! – Amen!
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Pazienza a fiducia
21 maggio 1870
(per il fratello P. per la malattia della
moglie)
1. Poiché
adesso hai scritto il necessario a quel tuo fratello
per chiarirgli un po’ lo stato di salute di sua moglie e anche per
tranquillizzare lei affinché non creda che Io l’abbia dimenticata, voglio darti
anche alcune parole per il tuo caro fratello, da cui lui potrà vedere se è
sulla retta via che porta al Mio cuore paterno oppure no! – Ascolta dunque:
2. Per quanto riguarda la malattia di sua moglie non deve
preoccuparsi, non appena sarà stabilita la fermissima fiducia nel petto
dell’ammalata, ma una fermissima fiducia in Me, allora anche la guarigione
avverrà più velocemente. Finora è sempre stato soltanto un oscillare tra fede e
dubbi, ma se mettesse tutto saldamente soltanto nelle Mie mani, essa si
stupirebbe quale effetto le procurerebbe la tua giornaliera imposizione delle
mani, rafforzata dalla Mia benedizione. Lei deve solo ricordarsi le prime
imposizioni delle mani e il loro effetto, quando per giorni interi stava nel
sudore, poiché questo sarebbe stato il mezzo migliore e più breve per diventare
sana radicalmente, solo che quando il sudore cominciò a diventar fastidioso, la
sua piena fiducia si trasformò in malumore, a causa della forte traspirazione.
E quale ne fu la conseguenza? Il sudore cessò, la rapida guarigione fu
interrotta, e al suo posto ne dovette subentrare una più lenta.
3. Vedete, Miei cari figli, quante
volte danneggiate voi stessi! E cosa devo fare poi Io? Devo stare a guardare
aspettando, finché l’anima malata stessa si rivolge di nuovo liberamente a Me,
affinché Io – senza disturbare la sua stessa libertà – possa di nuovo agire con
tutto il Mio potere. Adesso dinanzi a voi due sta
illuminato ‘il perché’.
4. Se comprendeste giustamente ciò che Io intendo sotto ferma fiducia, in un giorno, anzi in
un’ora, tua moglie sarebbe guarita; soltanto che questa fiducia deve fluire
incontro a Me dall’interiore puro e con fervore, allora sentireste visibilmente
di che cosa è capace l’Amore, e che cosa può offrire il Padre ai Suoi amati
figli!
5. Considerate ciò che vi ho fatto scrivere qui, e non
scoraggiatevi! La Mia benedizione è sempre con voi, Miei cari figli, sia che la meritiate del tutto o solo a metà questo non ha
importanza. Io considero le cose proprio diversamente da voi uomini di vista
corta, e da ciò proviene anche la Mia illimitata longanimità. Dove voi al Mio
posto avreste ben spesso colpito con tuoni e fulmini, Io lascio seguire la
soave e mitigante pioggia dell’amore, e raggiungo più facilmente e più
sicuramente il Mio scopo di quanto lo avreste raggiunto voi! – Amen!
[indice]
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Vegetarianismo
e spiritismo
Trieste, 4 settembre 1870
1. Il tuo amico e fratello
ti ha rivolto alcune parole per il chiarimento di dubbi che ha sul
vegetarianismo e spiritismo, perché egli non è sicuro come possa effettivamente
portare queste dottrine una volta così venerate, sotto lo stesso tetto con il
Mio insegnamento, per avere finalmente la vera e propria pace nel cuore, e per
dedicarsi solo alle Mie parole. E poiché egli si preoccupa della sua salvezza e
del suo progresso spirituale per avvicinarsi sempre di più a Me, allora voglio
illuminargli più da vicino alcuni suoi dubbi, ed
esporgli più di quanto sospetta.
2. Non appena una questione comincia ad
essere discussa seriamente, bisogna studiarla dalla base e innanzitutto chiedersi:
3. "Se questo argomento trattato
interessa uno studioso o un ricercatore, per cosa mi sarebbe utile questa cosa
(in generale) se la esercitassi praticamente nella vita? A
cosa servirebbe veramente a me stesso?"
4. Se ora applico questa domanda al vegetarianismo, allora
domando anche a tuo fratello: “Perché si
è entusiasmato per questo, e perché l'ha accettato?”. – La sua risposta
sarà: "Perché con una dieta più semplice, molte o quasi tutte le malattie
saranno evitate, raggiungendo un’età avanzata, e loro stessi rispetto al cibo,
limitandosi a esigenze più semplici, alla fine con un tale modo di vita saranno
evitate una quantità di tentazioni e stimolazioni; ciò perché la condizione
fisica del corpo non prescrive all'anima leggi così impetuose, come con un uomo
che ha nutrito il suo corpo con cibi cosiddetti buoni e stuzzicanti".
5. Per quanto riguarda il primo punto, esso è
accettabile anche nella Mia dottrina di salvezza per l'anima, poiché, per la
sua vita futura, solo un'anima sana può lavorare conforme all’ordine solo in un
corpo sano.
6. Per quanto riguarda il secondo punto, cioè
raggiungere un’età avanzata, e oltre ciò, cosa che si
comprende da sé, non perdere le proprie caratteristiche intellettuali, è
altrettanto bene per Me; infatti, quanto più a lungo vive un uomo, tanto più
può preparare la sua anima qui sulla Terra per la vita futura, cosa che, se
fosse chiamato prima, dovrebbe farlo nell'aldilà con il doppio dello sforzo.
7. Il terzo punto, vale a dire per avere quanto più
possibile pochi bisogni riguardo al cibo, è
applicabile altrettanto per Me e per il Mio insegnamento, poiché con il
limitare le proprie necessità di vita, ogni uomo proprio in tal modo rinuncia
ai piaceri mondani, e può dirigere più facilmente lo sguardo ai bisogni spirituali.
8. Invece, per quanto
riguarda l'ultimo punto, colui che vive
semplicemente così come prescrive il vegetarianismo, non è esposto a tante
tentazioni e stimolazioni come qualcun altro uomo, non avendo egli, in
relazione a ciò che voglio Io, nessun merito tanto grande, ma avrebbe tanto
poco merito come l’onestà di un ladro imprigionato; poiché dove non c'è
tentazione non c’è lotta, e se qualcuno rimane virtuoso perché non ha ricevuto
alcun impulso alla caduta, allora neanche la sua anima sarà rafforzata con il
resistere contro la pressione delle passioni, bensì quest'uomo porterà con sé
il suo capitale nell'altro mondo, come colui che invece di acquisire interesse
dal suo bene a lui affidato, piuttosto lo ha seppellito.
9. A Me è più caro quel
figlio che ha combattuto, sofferto e tollerato, ma alla fine ha trionfato, che
un altro che ha evitato tutte le occasioni per essere tentato in quei punti in
cui la sua forza sarebbe stata messa alla prova per capire se poteva resistere
alla tentazione oppure no.
10. Per ciò che riguarda
nell’insieme questi modi di vita 'frugali', dove gli uomini attuali vorrebbero
veramente imitare i padri primordiali, allora devo
solo osservare che quegli uomini avevano una costituzione completamente diversa
che l’attuale stirpe vivente; essi conducevano un altro modo di vivere che era
proprio opposto al vostro, come riguardo al vivere nelle case, dormire nei
letti, una maggiore convivenza nelle città, ecc.. Inoltre, avevano anche pochi
o proprio nessun difetto ereditario, come li hanno nel tempo attuale molti
uomini, purtroppo non per colpa loro, ma per malattie ereditate. Preso tutto
questo insieme, in poche parole voglio dire questo:
11. Chi si è abituato a questo modo di
nutrire il proprio corpo ed ha evitato tanti mali moderni, fa bene se non
danneggia il proprio corpo per rimanere accanto a questo; purché egli abbia
dappertutto in prospettiva la sua salvezza spirituale, cosa che l’ottiene più
facilmente sia attraverso questo modo di vivere, come molti altri. Per vero,
non gli sarà attribuito a merito ciò che non gli è costato nessuna fatica. Io
però sotto altri aspetti gli chiederò di più, poiché ha evitato molte calamità,
mentre altri hanno dovuto lottare con difficoltà.
12. L'esempio che tuo fratello ha esposto a causa del Mio
cammino di vita sulla Terra, qui valga per lui solo questa parola: "Al puro tutto è puro!”
13. Io ho vissuto con i Miei discepoli
altrettanto come viveva lì l’intero popolo, affinché né l’uno né l’altro
potesse venire e dire: "Sì, questo è
facile, vivere timorati e virtuosi, poiché con un tale modo di vivere (cioè il
vegetarianismo) non viene nessuna voglia e nessuna tentazione". – Io e
miei apostoli siamo vissuti come tutto il popolo, ed
abbiamo combattuto tutte le passioni e tentazioni, tuttavia da vincitori, che
per la prova e il rafforzamento del nostro spirito, come uomini, ci incontrammo
sul nostro percorso di vita.
14. Così tuo fratello sarà ben soddisfatto con questa
spiegazione, e sarà in grado di scoprire ciò che in realtà non gli appare in
una luce completamente chiara; poiché può ben immaginare che Io sia del tutto
indifferente a ciò con cui si riempie lo stomaco, se accade solo per scopi
naturali; ma se si basa sul sostegno spirituale, si portino
anche frutti spirituali, e solo questi saranno presso di Me da portare in
considerazione, tutto il resto è niente!
15. Che Io tolleri questo, specialmente il verificarsi adesso
del vegetarianismo e molte altre cose in questo mondo, e anzi perfino l’assecondare
e il promuovere, ha il suo fondamento per più alte intenzioni, perché con ciò vengono salvati molti dagli eccessi e dalle loro conseguenze
naturali, e sono poi più accessibili al dolce sussurro del Mio vento d’amore.
*
16. Per quanto riguarda il secondo punto del dubbio di
tuo fratello, allora su questo voglio dargli ancora alcune parole, affinché
possa vedere in maniera più chiara anche lì, dove adesso scorge ancora alcune
ombre che lo limitano nella sua prospettiva spirituale. Lo 'spiritismo' o
'rapporto con il mondo degli spiriti', come voi lo chiamate, in realtà non è
altro che una concessione da parte Mia, affinché attraverso queste
manifestazioni tanti materialisti e increduli possano essere resi
attenti, sul fatto che al di là di ciò che vedono e possono afferrare con le
mani, c’è tuttavia ancora qualcos'altro. Cosicché Io lascio affiorare qua e là
prove così potenti, che non possono essere negate con tutta la filosofia, così
che perfino i più ostinati inizino a perderci la testa. Già in tutte le parti
del mondo si sono formati molti congressi, dove alcuni mediatori da Me
destinati a tal proposito, ricevono questo collegamento spirituale, quelli che
voi chiamate "medium" (o media del Padre).
Dovunque si riflette, ma qui, come dice l'apostolo Paolo: "Come l'albero cade, così rimane!", quindi i trapassati
non sono (di certo) diventati più saggi di quanto lo
erano qui, e solo dei singoli progrediscono, e questi, anche lentamente. Allora
con questi è altrettanto il caso, poiché (nelle sedute spiritiche) si
presentano solo quegli spiriti che sentono ancora un desiderio di trattenersi
su questa Terra, la loro precedente dimora, visto che
le gioie dei Cieli più puri a loro non piacciono, – cosicché gli interroganti
non sentono altro da loro che lamenti sul tralasciato qui sulla Terra, e parole
di ammonizione per quelli rimasti da questa parte.
17. Questo flusso spirituale che adesso passa attraverso molti
cuori e risveglia, è proprio quell’immagine che delinea
l'uno o l'altro quando comunicate dall’altra parte, e serve principalmente a
dirigere ai viventi lo sguardo nel loro stesso interiore, affinché osservino
alla fine con stupore quale erba cresce anche lì dalle erbacce. Essi cominciano
poi a diventare anzitutto più attenti su se stessi, perfino a riconoscersi, a
trovare interesse per queste comunicazioni per un certo tempo, e così a
prepararsi senza che lo sappiano, quando la Mia Luce proveniente dal Mio
insegnamento ora ridato per intero e puro si verserà su tutti i popoli perché
sia compreso ed accolto con più facile sforzo.
18. Così Mi educo un gran numero di
figli, adesso con passatempi e trastulli, finché raggiungeranno la più matura
conoscenza e, con gioia, brameranno ciò che solo potrà placare completamente la
loro sete e la fame spirituale.
19. Ora, dopo che il mondo è diventato del tutto materiale e l’unico suo interesse sono l’egoismo e l’avidità di dominio, e questo è il suo unico impulso che lo spinge in avanti, ho dovuto adottare altri mezzi contro i trastulli esercitati nel silenzio e che non fanno paura a nessun regnante – prima di stendere la Mia mano ad altri mezzi di punizione e rigore di disciplina come ultimo tentativo – affinché la Mia Casa spirituale sia provveduta con i necessari mattoni. Questi giacciono ancora sparsi ovunque, ignorando per che cosa e quando dovranno essere utilizzati; ma passerà pochissimo tempo ancora, poiché nel cuore di molti spiritisti è stato posto un seme che, se giungerà alla giusta sveglia, (quel seme) ne trarrà ben il suo beneficio, un beneficio di cui nemmeno i più ferventi spiritisti ne hanno una qualche idea.
20. Perciò lascia che gli spiritisti continuino il loro
affaccendarsi; adesso si mischia ancora tutto, verità e inganno, spiriti buoni
e cattivi fanno ressa, gli uni per migliorare, gli altri per noia. Molti, anzi
la maggior parte, prendono tutto come moneta sonante, perché il loro orizzonte
è limitato. Quando sarà esteso, allora essi, sapendo distinguere il buono dal
cattivo, diventeranno già i primi, ma poi, con gli spiriti buoni, si
rivolgeranno alla mia vera e pura dottrina, ovvero,
'come poter diventare figli Miei', e lì apprenderanno e vedranno con stupore
che tutte le vie su cui furono guidati tra il vero e il falso, dovevano servire
solo a fornire ai loro cuori il giusto sostegno, dovendo poi sostenere il
processo come fertilizzante, e così preparando il loro campo del cuore,
contribuire fruttuosamente al nuovo insegnamento!
21. Qui hai spiegato lo spiritismo, cosa ne ottieni e come devi
apprezzarlo; solo considera sempre – qualunque cosa possa essere ‒ che
nella Mia mano tutto diventa benedizione, poiché Io so e conosco le vie che
devo percorrere per portare i cuori a Me, senza adoperare mezzi violenti.
22. Tu stesso affermi e paragoni il vegetarianismo con il fuoco
che passò davanti a Mosè. Bene, il vegetarianismo è il fuoco, cioè l'elemento
che riscalda, consuma e purifica; il vegetarianismo riscalda
il corpo umano con un sangue più puro, consuma gli 'umori peccaminosi' e quindi
purifica lo strumento che ti è stato dato da Me, il corpo.
23. Lo spiritismo tu lo paragoni al 'vento
burrascoso' che risveglia gli elementi spiritualmente addormentati nell'uomo,
getta nel mucchio tutto il creduto fermamente e acquisito con lo studio, e
mostra all’uomo che si fida così fermamente di se stesso, la sua impotenza
spirituale! È un risveglio dopo un lungo sonno. Ma
come il vento burrascoso purifica l'aria e lo colma con nuove forze, così anche
lo spiritismo purifica i cuori e pone in essi una speranza delicata e soave di
un altro mondo, quello con il Mio Vangelo come vento sussurrante. E infine dona
completamente pace all'anima, la rende forte e stabile, e così dopo lunghi
processi di purificazione corporale e spirituale, la rende matura per
congiungersi con il suo spirito (rinascita), vale a dire per mostrarle la via
giusta per la perdurante beatitudine, per diventare in questo modo 'figlia
Mia'.
24. Perciò, mio caro
figlio, bada a queste parole a te dette; riflettile attentamente, e tu, come da
un alto monte, getta le colline che stanno sotto di te che prima dovevi
oltrepassare per arrivare là in alto. Riconosci come gradino necessario che
tutto conduce a uno, vale a dire al
punto di vista più elevato, alla rinascita
dello spirito. Rivolgiti a tutto quello che ti è capitato nella vita sotto questo aspetto, e tra poco non disconoscerai con sguardo
chiaro la mano Paterna che guida te e migliaia di altri alle dande[2],
come figli minorenni, affinché non cadiate, finché non sarete abbastanza forti
per andare da soli, e possiate giudicare amare e apprezzare l’Accompagnatore.
25. Tanto per queste due
domande rivolte da te a Me. Impara, vivi e ama di conseguenza! Impara a
comprendere le Mie vie, vivi secondo il Mio insegnamento, e sopratutto ama Colui che te lo ha dato! Questo è ciò che Io auguro a te
come Padre, e per raggiungere questo scopo ti sosterrò sempre con la mia
benedizione! – Amen!
[indice]
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Una
parola di Luce per una malata
9 settembre 1870
(per una sorella malata dello scrivano)
1. Per quanto riguarda tua sorella malata, ti devo purtroppo ripetere ciò che ho già detto una volta: se lei avesse più fiducia e dedizione alla Mia volontà, starebbe meglio già da lungo tempo. In lei c’è ancora qualcosa che deve uscire, e finché non avviene questa separazione, dovrà soffrire.
2. Le donne sulla vostra Terra sono tutte gelose, e quando hanno un uomo, vogliono dominare da sole nel proprio cuore. E ciò che una donna, una creatura terrena sulla vostra Terra, pretende con diritto, non dovrebbe essere permesso anche a Me, al Creatore di tutto il terreno? Anch’Io voglio dominare da solo nel cuore, e non Mi arrendo finché tutto l’ostile ne è allontanato.
3. Qui hai tutta la storia della malattia di tua sorella. Se Io non l’amassi tanto, non soffrirebbe così! Lei è ancora come una figlia ribelle, vorrei attirarla al Mio petto, ma non vuole, e così tiro e tiro tutti i fili della sua vita finché non l’avrò portata là dove c’è già suo marito, cioè sulla retta via, – per diventare figlia Mia!
4. Se tua sorella malata potesse vedere quanto male fa a Me e a se stessa – con questa mancanza di fiducia nella Mia mano paterna – di sicuro crollerebbe all’istante di pentimento e dolore, ed esclamerebbe: “O Signore, perdona a me povera, a me tormentata! Non ho riconosciuto il Tuo aiuto. Vedevo ombre dove tutto era Luce, vedevo dolore dove regnava solo gioia, perdona a me oppressa, a me abbandonata!”.
5. Ed Io, a ciò risponderei: “Vieni al Mio cuore e diventa spiritualmente sana! Il corpo seguirà già poi”. – Amen!
[indice]
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È
immorale uccidere gli animali per alimentarsi?
12 settembre 1870
1. Tuo fratello, al quale poco tempo fa ho chiarito i suoi dubbi sul vegetarianismo, con la delucidazione più precisa della prima domanda, si è urtato in merito ad alcune parole che lo hanno smosso a nuovi dubbi, il che l’ho voluto veramente Io con queste frasi poste così, affinché si sentisse costretto a privarsi anche delle ultime cose che stanno ancora appiccicate alle sue idee precedentemente assorbite, dalle quali altrimenti egli non sarebbe riuscito a liberarsi! Dunque, secondo ciò che ha chiesto, voglio anche rispondergli.
2. La prima cosa che lo colpì fu che Io, come egli crede, avrei tralasciato del tutto col tacere il motivo principale del vegetarianismo. – In altre parole, perché sarebbe immorale togliere agli altri animali la loro vita per conservare la propria, se per l’appunto non lo esige la necessità!
3. Per quanto riguarda questo primo punto, allora devo Io, come ho già fatto spesse volte, rispondere con un’altra domanda, e questa chiede: “Cosa definite voi propriamente per ‘morale’, e cosa intendo Io con la parola ‘morale’?”
4. Qui si confrontano due pareri, in merito all’uno e allo stesso argomento, per il quale ciascuno, dal suo punto di vista, ha ragione. Si tratta solo di vedere quale delle due opinioni deve essere subordinata all’altra, ovvero se ben l’una non sia proceduta dall’altra!
5. Voi uomini che su questa Terra attraverso le leggi morali e i Miei insegnamenti – almeno la maggior parte di voi – vi siete familiarizzati con le Mie Leggi della dignità spirituale, tramite queste leggi vi siete anche formati un ideale della massima Potenza spirituale che, come Io stesso ho predicato e lo insegna anche la Mia intera Creazione (premesso, se volete considerarla spiritualmente), mostra che l’amore è il Mio principale pensiero fondamentale, e tutto, per quanto possa anche essere evidente il contrario, avviene comunque, solo per amore. Voi avete anche stabilito il principio che la suprema morale per la natura umana sia quella secondo la quale solo l’amore – come lo è anche presso il Creatore di tutto ciò che è terreno – è solo la causa principale anche presso di voi in tutte le azioni!
6. Per questo, voi che aderite al vegetarianismo, avete messo in piedi la prima frase come principio fondamentale: ‘È disdicevole, secondo la natura spirituale di un essere umano liberamente pensante, il togliere la vita agli animali ai quali il Creatore ha dato la vita, ai quali ha dato il sentimento per la gioia e per il dolore!’. Pertanto, avrebbe dato loro ancora altre destinazioni, che solo per servire a voi, quali ultimi membri della Creazione su questo globo terrestre, come nutrimento.
7. Il vostro logico modo di giudicare ha il suo fondamento buono e spirituale, ed è proprio questo fondamento l’unico del vostro vegetarianismo che finora, senza la conoscenza del Mio Vangelo dato da Me tramite i Miei servitori, vi ha distinto dagli altri come esseri superiori che si avvicinano a Me, poiché il vegetarianismo ha per vero anche i suoi vantaggi solo per amore del benessere fisico, cosa che Io ho sviluppato nei precedenti dettati, ma come spirituale mezzo di avvicinamento a Me afferrando questa direzione, il vegetariano, o il seguace di questo modo di vivere senza spargimento di sangue, raggiunge prima a quel gradino, dove tutto appartiene a ciò che si fa per amore nel Mio Nome e nel Mio insegnamento.
8. Quindi voi credete che la parola ‘morale’ o ‘legge morale’, vi vieti di uccidere gli animali per utilizzarli come nutrimento!
9. Adesso vi voglio domandare: “Se considerate Me dal vostro punto di vista, quale titolo meriterei Io, avendo stabilito l’assassinio e la consumazione di un animale attraverso l’altro, nella maggior parte come primo principio di vita, e tuttavia voglio essere il Padre pieno d’Amore, Pazienza e Umiltà?”
10. Osservate la Mia Creazione a voi conosciuta. Come vanno le cose lì? Più d’un animale per tutto il giorno non pensa ad altro che uccidere; alcuni hanno ancora perfino la caratteristica di non consumare subito gli animali inferiori destinati al loro nutrimento, bensì prima ancora li tormentano, oppure li lasciano morire di una lenta morte. Osservate i gatti, il ragno, gli uccelli rapaci e molti altri animali, e dietro a tutto questo dovrebbe trovarsi solo amore?! Sì, considerato dal vostro punto di vista, qui c’è pochissimo amore, e senza parlare del sentimento di pietà! Osservate un boa come avvolge strettamente l’animale innocente che ha destinato come suo nutrimento, con le sue compatte spire gli stritola tutte le ossa e poi ricopre lentamente l’intero animale con la bava e lo inghiotte nelle sue fauci; in verità, chi dovesse stare a guardare un tale atto di necessaria alimentazione di questo animale, non potrebbe immaginarsi un Dio assai misericordioso e amorevole, poiché in questo atto, dove la compassione muove il vostro cuore e lo distogliete con orrore e dolore, dovrei Io come Dio e Padre amorevole, rimanere molto indietro ai vostri impulsi delicati.
11. In alcuni di voi risuonerebbe questa chiamata del cuore: “Perché, o Padre, tale crudele gioco nella Tua natura dove tutto respira amore? E perché, nonostante i sentimenti più dolci e più belli che s’impadroniscono profondamente del cuore umano alla vista di tutte le Tue meraviglie e lo dispongono alla mitezza e all’amore, perché in mezzo a ciò, tali stonature, tale spietate distruzioni e tali scene abominevoli?”
12. Sì, figli Miei, avete ragione! Se voi, in particolare come vegetariani, avreste fatto questa Terra, avreste certamente disposto tutto diversamente da Me, in altre parole avreste ordinato tutto secondo la vostra conoscenza umana, e non secondo Leggi spirituali superiori che, per il momento, non conoscete e non riuscite nemmeno a comprenderle, poiché per questo ci vuole, oltre alla Mia concessione per un discernimento più elevato, anche un grande, superiore gradino spirituale, sul quale voi, come uomini, di gran lunga non siete ancora arrivati.
13. E nonostante ciò, vedete, fin dove Io ve lo posso far comprendere, ve lo dico: eppure, dietro questa crudele strage nell’intera natura, c’è l’angelo della pace che, al momento giusto, anche all’animale tormentato da’ un’insensibilità, laddove voi davanti ai suoi spasimi palpitate, di riflesso l’animale non sente più nulla, e va svolgendosi solo l’elementare separazione con la quale certe sostanze del suo io devono essere eliminate con mezzi violenti che all’altro animale, volendosi appropriare di lui, del minore come nutrimento, sarebbero dannose, e di ostacolo nella sua lotta verso un gradino più alto.
14. Quale esempio migliore volete voi, se vi metto davanti agli occhi il vostro affaccendarvi umano? È questo, forse diverso da quello del mondo animale? Non vive l’uno della vita dell’altro, anzi spesso di molti altri? Come proprio adesso un sovrano ambizioso ed assetato di gloria, non rovina migliaia di condizioni di vita, non porta ovunque afflizione e dolore? E tuttavia vedete: – Io come Padre, il Padre dell’Amore, concedo questi assassinii e stragi, lascio passare sui mucchi di macerie di città e villaggi ridotti in cenere, orgogliosamente, il vincitore incoronato di gloria, che si crede un dio, e dietro a questa distruzione e devastazione di tanta materia, indignando ogni cuore umano, fiorisce il fiore della Pace spirituale, splende il Sole della Luce spirituale! Un giorno si farà luce laddove precedentemente sugli animi stava offuscamento, e invece di disgrazie famigerate come piaghe, le tribolazioni sopportate saranno mezzi di purificazione per il bene spirituale di uomini e popoli!
15. Così succede anche nel regno animale! Figli Miei, innalzatevi al di sopra del vostro pensare mondano! Elevatevi fino a Me, e vedrete che dal punto di vista umano i vostri principi morali sono bellissimi e lodevoli per gli uomini , e che Io stesso li onoro in voi, dal momento che essi dimostrano quanto volete spogliarvi della materia, basandovi sulle Mie Leggi dell’Amore.
16. Continuate a rimanere fedeli alla vostra dignità. Se anche vi fa orrore uccidere gli animali per mangiarli, tuttavia questo non vi impedisce di comprendere che sotto il profilo spirituale, l’uccidere non è prescritto, ma solo permesso!
17. Io stesso ho insegnato agli uomini durante il Mio cammino terreno, come possono preparare l’uno o l’altro animale come cibo per gli uomini (come all’oste Ebal al lago di Genezaret)[3]. Io stesso ho mangiato animali uccisi. Tutto questo da solo, mostra all’uomo che solo in questo riguardo, quando mancano altri alimenti, gli stessi elementi di cui abbisogna l’anima umana per l’organizzazione del suo corpo sono contenuti anche negli animali, e non soltanto racchiusi nei frutti e granaglie contenuti nei prodotti vegetali e alcune specie di erbe (cereali).
18. Nondimeno, un altro motivo ancora più profondo di quanto forse voi possiate sospettare, ragion per cui mangiare la carne non è proprio necessario, può anche perfino essere evitato, si trova in parte nelle condizioni climatiche; nella digestione si svolge un processo del tutto diverso nei paesi caldi, che in quelli freddi e umidi.
19. Accanto a questo motivo se ne trova ancora un altro e molto più profondo nell’astensione da cibi di carne, e particolarmente del sangue degli animali che già Mosè riconobbe, e vietò al suo popolo la consumazione di questo sangue sotto ogni forma; questo è perché ogni specie di morte è un violento intervento nella vita di un animale organizzata da Me, così in questo atto avviene una distruzione di moltissimi specifici che, nella vita tranquilla dell’animale, dormivano in modo innocuo, legate nel corpo e nel sangue dello stesso.
20. Con la morte violenta il sangue, come anche la carne dell’animale, si modifica, si svolgono processi che poi in parte, attraverso il processo di purificazione del fuoco, vengono eliminati con la cottura e l’arrostire, ma non vengono mai del tutto eliminati, per cui il corpo umano, se non subito, ma in seguito, deve ringraziare per certe malattie che sorgono da tale alimentazione, in particolare nel caso di animali, come la selvaggina attraverso la caccia, che hanno dovuto esalare la loro vita in una straordinaria eccitazione e grandi paure.
21. Un motivo ancora più profondo in riferimento al mangiar carne sta nel fatto che gli animali nella loro specie sono altrettanto differenti nella natura della loro stessa specie, come lo sono gli uomini; infatti, ci sono animali pacifici e malvagi, litigiosi e bonari, così s’intende da sé che la carne dell’uno deve essere enormemente differenziata da quella di un altro.
22. Chi dunque può astenersi dal mangiar carne, oppure la usa solo il più possibile moderatamente, si sottrae in questo modo da una quantità di specifici o elementi spirituali che un altro introduce sbadatamente nel suo stomaco; ma per quanto riguarda il suo lato spirituale, ci guadagna solo in quanto l’uno porge alla sua anima un corpo sano, mentre l’altro è tormentato più facilmente da malattie e mali di cui non sa decifrarne la ragione.
23. Il vostro principio ‘morale’ come lo chiamate voi stessi, si limita perciò solo alla seguente spiegazione:
24. Se voi siete compenetrati dallo stupendo spirito della compassione e non volete togliere la vita a un animale solo per trasformare la sua carne nella vostra stessa, allora fate bene; giacché di tutto ciò che l’uomo, come essere spirituale, è convinto, non deve fare il contrario, perché questo può agire su di lui solo in modo dannoso. – Che però il consumar carne sia ora del tutto vietato e bandito dai mezzi nutritivi dell’uomo, è pertanto non necessario. Se lo avessi voluto, allora avrei potuto disporre la vostra costituzione corporale così che voi, come per esempio il bue, l’asino e il cavallo, non avreste potuto digerire altro che erba e piante erbacee, oppure vegetali o frutti soltanto. Dal momento però che ho fatto l’uomo signore del mondo, così gli ho dato anche un corpo che lo rendesse idoneo a poter vivere in tutti i climi e di tutti i prodotti.
24. Dato che, come s’intende da sé, il ‘troppo’ è nocivo, allora l’uomo, oltre alla facoltà di gustare tutto, ha ricevuto anche il suo intelletto per riservare la giusta misura e tempo in questo riguardo. Io gli ho dato i mezzi e la capacità (di mangiare ogni cosa), ma accanto a questo volli mettere anche la base per combattere le sue voglie e brame, e non proclamare lo stomaco quale suo dio.
25. Questo esclusivo ‘combattere’, che spiritualmente per Me è il primo, sta come principio di base nel vostro vegetarianismo. Esso rafforza la vostra anima attraverso la lotta, mantiene sano il vostro corpo con l’alimento moderato, affinché serva all’anima come valente strumento!
26. Quello che vi obiettano gli eruditi e i naturalisti, che il vostro modo di vivere (vegetariano) avrà un dannoso influsso sui vostri discendenti, se non già su voi stessi, ecc., lasciatelo tranquillamente da parte. Tali obiezioni dei cosiddetti eruditi, ciò che loro non sanno, lo so meglio Io, e siatene certi, che se un uomo per amore per Me, e non a causa del suo corpo, conduce una vita moderata con la quale è rimasto sano e forte, allora può stare tranquillo.
27. Chi ha fatto qualcosa, oppure colui che è vissuto per venire più vicino a Me, Io non lo punirò, né nella sua vita fisica, né nei suoi figli o nei figli dei figli!
28. Quando nel precedente dettato Io dissi: “Chi si è abituato al vegetarianismo, rimanga con lo stesso finché non nuoce alla sua salute”, con ciò ho inteso che ognuno deve essere ben prudentemente attento, e non appena la sua natura si contrappone ad uno o all’altro cibo ‘frugale’, allora non rimanga ostinato con la precedente via intrapresa, bensì ceda nell’attenersi alla rigida osservanza, laddove la rigidità procurerebbe solo danno. Infatti, dovete solo riflettere che nell’età avanzata le malattie, anzi perfino la morte, non possono trarre origine solo dai generi alimentari ingeriti, bensì anche dall’inettitudine subentrata degli organi.
29. Se dunque gli organi della digestione sono diventati logori
e deboli cosicché hanno bisogno di mezzi stimolanti,
allora dalle precedenti abitudini bisogna tralasciare quello che potrebbe
nuocere più di tutto, e rimpiazzarlo con altri mezzi, come forse proprio il
mangiar carne, oppure bere acqua invece di vino, per restituire di nuovo la
tensione ai suoi nervi, e al corpo la sua elasticità, affinché esso serva
all’anima come giusto strumento fino all’ultimo respiro! Tutti voi vi metto in guardia dalla pedanteria![4]
“Nulla sulla Terra è sempre buono, e
nulla è sempre cattivo!”
30. Vedete come Io governo il mondo! Dal cattivo traggo il bene, e dal bene traggo il cattivo che così di nuovo, per vostra istruzione, come bene vi porta a un gradino superiore. Per tale motivo anche voi non dovete attenervi fanaticamente alle massime assorbite da uno o dall’altro difensore del vostro vegetarianismo, ma dovete subordinarvi alle circostanze, ai climi e alle condizioni sociali!
31. Attenetevi sempre alla via di mezzo! Anche del bene, fatto troppo, alla fine è male.
32. Usate il vostro intelletto come guida e mantenimento del vostro corpo, e il vostro cuore per il miglioramento della vostra anima e per la possibile chiarificazione del vostro spirito con essa! Ciò che fate ‘nel Mio Nome’ e a causa Mia, non vi nuocerà mai, ma porterà solo benedizione; di questo potete essere sicuri!
33. Così adesso credo di avervi mostrato il punto di vista, stando sul quale dovete giudicare Me, la Mia Creazione e il vostro vegetarianismo. Riflettete bene su ciò che ho comunicato, e agite sempre secondo le Mie vedute spirituali e non secondo le vostre mondane, e la Mia benedizione non vi mancherà mai! – Amen! Amen! Amen!
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Consigli ad un
magnetizzatore[5]
Trieste, 10 ottobre 1870
1. Mio caro figlio, tu Mi domandi che cosa significa quest’apparizione che vedi spesso ad occhi chiusi, e vorresti anche sapere oltre a ciò se tali apparizioni abbiano qualcosa di reale in sé, e se le stesse, sviluppate ancora di più, possano diventare più comprensibili al tuo intelletto.
2. A questa tua domanda Io rispondo che queste apparizioni sono solo il prodotto dell’agitata attività dei tuoi stessi nervi ottici, i quali sono sempre più stimolati con la tua manipolazione magnetica, e trasferiti in uno stato molto eccitabile.
3. Ora vorresti domandare: “Ma da dove viene questo?”. – Anche a questa domanda voglio risponderti, perché sei un fervente ricercatore, ma non hai ancora trovato la giusta via.
4. Vedi, su questa Terra voi avete differenti modi di aiutare i malati, oppure perfino di guarirli. Questo avviene, oppure si cerca di intervenire direttamente sulla parte malata sofferente, come in quel metodo da voi cosiddetto allopatia, oppure mediante l’anima, come nell’omeopatia, oppure si cerca di sostituire ciò che manca tramite dei mezzi solari come prodotti più spirituali che i nominati precedenti, oppure si prendono i primi elementi principali che tengono insieme la Mia intera Creazione e la si costringe alla continua sussistenza, cioè il magnetismo e l’elettricità, per quanto gli stessi si trovino dappertutto legati nel mondo materiale, e perfino i vostri corpi sono conduttori per queste enormi forze della Mia Volontà.
5. Tu hai percepito il potere di questi fattori del mondo ed impieghi il magnetismo materiale di vita del tuo stesso corpo e complesso animico, per sostituire ad altri il mancante e mettere di nuovo in moto la loro macchina vitale.
6. Ciò che fai e come lo fai, ti ha già portato più di un buon risultato, ma anche alcune amare delusioni.
7. Adesso che hai già intrapreso la via più spirituale per aiutare il tuo prossimo, ti voglio mostrare un magnetismo ancora più grande di quanto è la tua stessa volontà, e questo Magnetismo è la Mia stessa Volontà.
8. Se la sai unire con la tua, allora con questa otterrai risultati ancora più grandi che finora, ma devi solo dare questo mezzo così come te l’ho do Io, e questo significa concederlo di nuovo gratuitamente al tuo prossimo.
9. Se ad ogni imposizione delle mani Mi invochi prima, lasciando tutto a Me, allora non è il tuo fluido materiale di vita che guarirà i malati, bensì la Mia benedizione, e mostrerà loro, proprio con ciò, che soltanto Io sono qualificato a guarire, e nessun medico, qualunque nome possa avere secondo il suo metodo di guarigione.
10. Provalo una volta, e ti stupirai nel riconoscere che cosa può fare l’irremovibile fiducia nella Mia Volontà.
11. Finora hai aguzzato la tua stessa forza della natura per ottenere risultati vantaggiosi; ti sei trasferito in uno stato d’animo superiore fin dove te lo hanno concesso i tuoi nervi, ma dopo la compiuta manipolazione è rimasta in te una debolezza e uno stato di eccitazione di quei nervi che sono più di tutti, partecipi nel magnetizzare, come l’occhio, da dove le formazioni successive che si mostravano sulla tua retina e ti stavano dinanzi come immagini nebbiose, risplendendo lentamente, e lentamente trasformandosi, si sono di nuovo mutate in altre formazioni, formazioni del tuo interiore uomo animico, il cui linguaggio tu non puoi ancora leggere.
12. Nondimeno, non appena impiegherai il Mio magnetismo, cioè la preghiera e la fiducia in Me, allora voi due, il magnetizzante e il magnetizzato, percepirete la stessa fortificazione.
13. Le sovreccitazioni dei tuoi nervi ottici cesseranno, ma aumenterà il tuo chiaro sguardo nel Mio Regno spirituale, e un po’ alla volta diventerai cosciente di una Forza cui furono partecipi già i Miei apostoli, e bastava una sola parola, un solo sguardo, per raggiungere ciò che hai raggiunto adesso, spesso solo dopo lunghi spazi di tempo e non sempre completamente.
14. Diventa figlio Mio! Spargi la benedizione sugli altri, che tanto spesso fluisce senza successo sul tuo stesso capo, e sperimenterai che al di sopra delle tue formazioni nebbiose di un’agitata fantasia, prospera ancora una vita superiore, la quale accanto all’aiuto per gli altri, porta benedizione e pace all’aiutante stesso!
15. Cerca di raggiungere questa altezza spirituale, spogliati del materiale che ancora aderisce a te, vivi per Me e non per il mondo, e la tua forza magnetica, abbinata alla Mia, vale a dire con la Mia Volontà, si moltiplicherà per il meglio dei sofferenti e per te stesso.
16. Se invece vuoi aiutare gli altri, allora ricorda che per guidare gli altri su un superiore punto di vista spirituale, si deve dapprima conquistarlo.
17. Questo per la tua riflessione. Segui il Mio consiglio che non ha ancora ingannato nessuno, ma ha sempre guidato solo a quella meta che tutti gli uomini sono destinati a raggiungere, vale a dire: diventare un giorno figli Miei! – Amen!
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Una parola ad un malato
responsabile della sua malattia, e una preghiera
11 gennaio 1871
(a
un fratello spirituale dello scrivente)
1. Dopo che (lo scrivano del Signore) Mi hai supplicato da intermediario per portare a questo fratello un sollievo nella sua sofferenza, allora adesso scrivi e digli:
2.Io so bene ciò che gli manca, e lui sa il perché gli manca, e così noi due non dobbiamo darci a una confessione generale. Dal momento che già da lungo tempo lui chiede il Mio aiuto – reso docile dal suo misero stato – allora voglio far passare Grazia davanti al diritto, e mostrargli la via come può ottenerla da Me, e che cosa deve dapprima fare per se stesso, affinché la Mia benedizione possa portare dei frutti. Così ascolta:
3. Il principale impedimento nel suo male è l’inattività dei nervi motori. Per eliminare ora questo male, i nervi devono essere nutriti da un sangue migliore, e per questo ci vuole forse per lui un forte ma necessario rinnegamento delle sue abitudini principali; Io, infatti, non posso migliorare il suo sangue se in ogni momento lui contribuisce a questa intossicazione, in particolare con tabacco e caffè.
4. Per primo c’è la massima: aiuta te stesso e dopo ti aiuterò anch’Io. Quindi devono essere evitati i sopranominati cibi, oltre a tutti gli acidi, salati e mezzi putrefatti, come formaggio, aringhe, prosciutti, ecc. Dopo sarai sostenuto dalla Mia benedizione, gli magnetizzerai un panno di lino che, in forma di croce, deve essergli legato sulla schiena, e precisamente così che sul corso del midollo spinale la parte più lunga si espanda e in alto legata intorno al collo, la parte trasversale fissata intorno ai fianchi del corpo nudo.
5. Con questa fascia in forma di croce i nervi inattivi saranno rianimati a nuova attività, e con la rigida osservanza del prescritto modo di vivere, sentirà poi in breve tempo un piccolo alleggerimento, in altre parole potrà parzialmente muovere l’uno o l’altro membro.
6. Poiché anche nei vostri umani farmaci e medici la fiducia è la leva più importante per l’effetto della medicina somministrata, allora deve anche lui mettere in Me, quale primo Medico del mondo, tutta la sua fiducia. Con fervida preghiera deve mettere nelle Mie mani tutto il suo destino, e poi attendere paziente, il come e il quando Io farò subentrare lo sperato lenimento.
7. Anche adesso lui prega, ma non è la giusta preghiera come la voglio Io e come Mi è gradita. Non deve essere meccanica, deve essere una preghiera spirituale corrispondente a Me come Spirito, e solo allora penetrerà fino a Me, poiché deve essere fatta col cuore e non con le labbra.
8. Nondimeno, per trovare la via a questa preghiera, deve dapprima riflettere un po’ su tutta la sua vita, deve guardarla nel passato, come si è comportato verso di Me, come ha rispettato o disprezzato la Mia Grazia, come alla fine, dopo tanti errori contro di Me, contro la sua anima, e alla fine anche contro il suo corpo, sia venuto laddove si trova adesso.
9. Se poi giunge su di lui un vero pentimento dal cuore, se ammette chiaramente quanto e quanto spesso ha mancato contro di Me, se poi comprenderà chiaramente che gli sarebbe potuto andare ancora peggio come punizione per i suoi errori, allora resti vicino a Me, confessi apertamente davanti a Me la sua colpa, confessi quanto poco abbia meritato questa indulgenza del Padre suo che gli offre ancora adesso, nell’età avanzata, di nuovo la mano per salvare il figlio da tempo perduto.
10. Se starà così contrito davanti a Me, lasciando tutto alla Mia Grazia e alla Mia benevolenza, solo allora lascerò fluire nella sua anima nuova vita, e tramite questa, nel suo corpo; e adesso, con la sua santa promessa di lasciar andare tutte le idee mondane, ricercando solo la sua salvezza spirituale, sentirà poi presto che cosa significa confidare nel Padre suo Celeste, il Quale, come un padre sulla vostra Terra, altrettanto mai respingerà un figlio supplicante.
11. Qui sta la via largamente spiegata dinanzi a lui; se la vuole intraprendere, ne vedrà presto le buone conseguenze. Ma se il suo amor proprio e l’amore per il mondo è più forte, allora in quest’ultimo caso dovrà attribuire a se stesso le conseguenze che ne sorgeranno.
12. Io ho creato l’uomo libero, e libero devo lasciarlo. Egli è padrone del suo destino e può scegliere la via o verso l’Alto o verso il basso. – Amen!
*
13. Qui voglio ancora dargli una preghiera da rivolgere a Me sul come Mi deve supplicare, e non in formule di preghiera senza spirito imparate a memoria e vuote di contenuto che non dicono nulla. Scrivi dunque:
“Affettuosissimo
Padre! Sto qui già da anni
immobile, di peso a me e ai miei; un rimprovero vivente della mia stessa vita
passata. O tu affettuosissimo, pietosissimo e benevolissimo
Padre e Signore che sei stato a guardare pazientemente così a lungo come ho
rovinato un po’ alla volta sventatamente, senza premeditazione, la mia
esistenza mondana e il mio corpo. Con quale coscienza devo farmi innanzi a Te,
se rifletto che ho reso infelici e fatto cadere nella miseria mondana non solo
me, ma anche la mia compagna di vita e i figli che ho generato in boriosa
cupidigia.
Tu, o Padre, nonostante
tutti questi errori, non mi hai tuttavia dimenticato, e adesso, in cui non
spero più in nessuna salvezza, adesso Tu mandi a me, indegno, l’aiuto! – Che
cosa Ti posso offrire per questo? Un cuore straziato dai rimproveri e una
coscienza carica di peccati; questi sono i doni che posso deporre dinanzi al
Tuo trono, e nonostante ciò, dopo tali sacrifici, Tu mi degni di porgere a me
la Tua mano soccorrevole.
Sì, che l’afferri, questa Mano che mi è stata vicina tanto spesso e
sempre da Me rifiutata; lascia che l’afferri e la tenga stretta, affinché mi
tiri fuori da questa miseria, nella quale mi ha gettato la mia stessa colpa.
Padre! Come figlio
abbandonato, ma pentito, Ti invoco: aiutami e
perdonami! Non posso chiedere di più, perché anche questo non lo merito, ma il
Tuo sconfinato Amore e la Tua Grazia che non dimentica nemmeno il verme nella
polvere, mi colma con l’ardente speranza che accoglierai anche me, il figlio
perduto, nelle Tue braccia, e guarderai le mie sofferenze sopportate finora
come un piccolo acconto per i miei errori.
Tu volevi guidare me,
cieco, a costruire da tutti i miei errori e smarrimenti, in verità, solo la
miglior scala che porta al Tuo Cuore. Chi può apprezzare una tale benevolenza e
un tale Amore? Non un mortale, bensì solo piangendo in silenzio il proprio
stesso io smarrito può seguire alla Tua chiamata
paterna! Amen!”
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Il futuro del vegetarianismo materiale e del
vegetarianismo spirituale
21 gennaio 1871
1. Allora ascolta, dapprima hai la domanda: “Accetteranno un giorno tutti gli uomini il vegetarianismo, e vivranno tutti così come hanno vissuto i padri primordiali?”. – A questa domanda, ti rispondo: “Se il vegetarianismo verrà un giorno esercitato e ammesso anche nello spirituale, allora l’altro al quale già da tempo rendi omaggio, ben seguirà!”
2. Dapprima però voglio spiegare il vegetarianismo nello spirituale e domandarti dov’è, e se tu e molti seguaci ne sapete qualcosa!
3. Vedi, il vegetarianismo spirituale, come quello materiale, si limita solo a quel nutrimento che è più adatto e più salutare per lo spirito dell’uomo o della sua anima.
4. Guarda tutte le sette religiose, quante cose inutili consumano ancora spiritualmente che, per trovare la via che porta a Me, non sono necessarie, e proprio per questo può solo nuocere all’organismo spirituale dell’anima, come può nuocere al corpo, se per nutrimento si sono scelte cose che sono in opposizione alla sua organizzazione.
5. Nel vegetarianismo naturale o materiale voi evitate tutti i cibi di carne presi da animali che, a causa vostra, hanno dovuto perdere la vita per dilettare e solleticare il vostro palato per il breve tempo che lo stesso si trova nella bocca. Evitate tutti gli alimenti acidi e salati come non adatti alla natura umana, perché per lo più sono cibi nei quali viene trattenuta artificialmente la putrefazione, che per vero hanno un gusto squisito e stimolano il palato, ma non hanno più nessuna vita in sé, e non ne possono nemmeno dare. Voi disprezzate perfino il pane cotto di grano battuto, perché supponete che dallo stesso siano stati tolti gli elementi migliori e, piuttosto, preferite consumare il pane di puro grano senza lo stimolo della fermentazione e del lievito, considerando quest’ultimo, parimenti, una mistura mortale; ugualmente non bevete nessun vino, rimanendo con l’acqua, perché il vino eccita il sangue e non favorisce le voglie buone, bensì quelle cattive. Voi fate tutto questo e ancora di più per conservare un corpo sano, e anche perché credete che vivere in questo modo, cioè non a scapito di altre creature, sia più adatto e degno all’organismo umano spirituale e a voi come uomini! – Adesso vogliamo passare in questo modo al vegetarianismo spirituale, e capire cosa fa veramente la maggior parte degli uomini a questo riguardo e che cosa dovrebbero fare!
6. Vedi, il vegetarianismo spirituale non sarebbe veramente nient’altro che questo: “Scolpirsi i Miei due grandi Comandamenti dell’Amore profondamente nel cuore, vivere di conseguenza, e ottenere così per la propria anima la salute più grande possibile!”
7. Cosa fanno invece gli uomini? Nella maggior parte delle cerimonie religiose introducono altrettanti ‘cibi di carne’, ‘del salato’ e ‘dell’acido’, elementi spirituali al loro interno che, coloro che rendono omaggio solo al culto e credono di aver fatto tutto il possibile per Me con questo esercizio, altrettanto portano nel loro sangue spirituale del male, come quegli uomini materiali che sono diventati solo buongustai e a loro non vanno più a genio i cibi normali, peggiorando il loro sangue materiale con stimoli piccanti.
8. Qui fanno parte soprattutto le cerimonie della religione cristiana-cattolica, dove i sacerdoti non sanno procacciarsi abbastanza cose scintillanti e sfoggianti per “spargere sabbia negli occhi” ai frequentatori di chiese.
9. I protestanti hanno per vero rimosso molto, anzi quasi tutto di questo superfluo, e nonostante ciò sono comunque rimasti sempre con ‘l’acido’, col ‘salato’ e il ‘decomposto’[6]. Hanno conservato la musica per i loro Salmi, e questi ultimi vengono pure cantati senza riflettere e con indifferenza, come dalla massa vengono sciorinate le preghiera della Chiesa cattolica.
10. Essi si attengono alla Bibbia; ma in cosa? Rosicchiano, scrutano la corteccia esteriore, e vogliono spiegare ad altri ciò che loro stessi non sanno; perché nella corteccia vi è poca vita, essa è solo la veste esteriore che sempre si rinnova e sempre si decompone, ed è maggiormente distante dal nocciolo della vera vita. Anche loro non sono ancora (spiritualmente) ‘vegetariani’, lo vorrebbero essere, ma nessuna luce ha ancora illuminato un alto capo della Chiesa e mostrato loro la via che porta al nocciolo. Così la maggior parte degli uomini continua a vivere spiritualmente ancora della forma, per amore dell’esteriore.
11. Finché in loro, o per lo meno in molti, non si risveglia l’impulso a lasciar andare ogni cerimoniale e occuparsi solo di religione come l’ho posta nei Vangeli, quando dissi: “Chi Mi vuole amare e adorare, Mi deve amare e adorare nello Spirito e nella Verità, poiché Io sono uno Spirito!”
12. Finché non si risveglia quest’impulso del vegetarianismo spirituale, finché gli uomini non pensano ‘che cosa sia propriamente il vero cibo dell’anima’, e poi quando lo avranno trovato vorranno anche vivere di conseguenza, fino ad allora il vegetarianismo materiale non troverà consenso, per lo meno non nel senso che intendo Io, poiché gli attuali vegetariani, anzi la maggior parte, non hanno rivolto tutta l’attenzione alla loro anima, bensì al loro corpo.
13. Dapprima il Mio pane (la Parola) deve essere accolto puro, come lo do Io, senza aggiunta, senza lievito, condito con l’acqua del Mio Amore misericordioso; dopo seguirà facilmente il vegetarianismo materiale, poiché presto gli uomini riconosceranno che la Chiesa, adesso altamente stimata, è solo la seconda farmacia, dove agli uomini malati vengono offerte non sostanze di vita, ma solo, come nelle farmacie, veleni con un rivestimento facilmente accettabile, per facilitar loro, un’ora prima, la via nell’altro mondo.
14. Qui, figlio Mio, hai la spiegazione riguardo ai tuoi dubbi sul vegetarianismo.
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L’Amore
del Padre è il grande Magnetismo
4 febbraio 1871
(A una conoscente del
circolo triestino)
1. Tua sorella nell’angustia del suo cuore ti chiede attraverso un paio di tocchi magnetici di portarla là dove potrebbe ricevere più ferma fiducia nelle sue stesse forze. Ora tu Mi chiedi: “Che cosa potrebbe accadere in questo caso?”.
2. Dunque, per risolvere in modo giusto ad ognuno i propri dubbi e le proprie speranze, voglio fare quindi Io stesso il Mediatore, il Guaritore e il Magnetizzatore, poiché senza la Mia mano, senza il Mio aiuto, il tuo stendere la mano è solo un influire materiale, e non animico spirituale che – potenziato di più solo tramite Me – procurerebbe in tua sorella l’effetto desiderato. Quindi alla faccenda:
3. Io a tua sorella domando soltanto: “Non ha mai sentito quanto dà la preghiera per conforto, forza, beatitudine e letizia, quando la stessa è rivolta a Me dal più profondo del cuore? E chi prepara poi questo sentimento?” – Vedi, questo sono Io attraverso il Mio penetrare fortificante nell’anima malata, quando si apre e si abbandona del tutto a Me. Dov’è una forza magnetica che sia da paragonare nel suo effetto con questo sentimento beatificante?
4. Tua sorella deve provare ad elevare il suo cuore nella più profonda umiltà a Me, al Padre Celeste suo; deve presentare a Me le sue sofferenze e preoccupazioni, deve sprofondare dinanzi al Mio Trono nella polvere della nullità, e quando poi giacerà impotente e contrita, lasciando tutto solo a Me, quando si sarà umiliata fino al più piccolo punto, allora Io la solleverò, poiché in questa profondissima umiltà Mi sarà proprio più vicina. Allora farò fluire in lei il conforto, l’amore e la forza dello spirito, per non considerare il suo presunto malessere per primo in modo così funesto, e per secondo per poter anche sopportare lo stesso anche più facilmente.
5. Il Mio Amore è il grande Magnetismo che attira tutto e non respinge nulla da Sé. Oh, chi si reca nel Suo campo, può solo guadagnare, ma niente perdere.
6. Perciò lei si alzi, per elevare lo sguardo a Me, al Padre suo. Io come Padre non respingo nessun figlio che si avvicina a Me supplicando, e quanto meno se il suo cuore è divenuto un altare dell’Amore, dove arde l’eterno fuoco di questa Mia divina Caratteristica e con raggi luminosi attraversa l’intero uomo, e ancora riscalda con delizia perfino anche il corpo.
7. Quindi tua sorella cerchi questo Magnetismo (il più puro e più alto – nella potenza della preghiera) che le porterà più e migliori frutti che se tu stendi la tua mano dove sarebbe bensì presente l’effetto secondo la tua elevazione personale-spirituale, ma che non è da paragonare con quello che Io le do, quando le dono il Mio Cuore paterno come ricompensa di una filiale devozione alla Mia volontà! – Amen!
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Su
magnetismo e coscienza
Trieste, 5 febbraio 1871
1. Di nuovo un’anima malata spiritualmente e fisicamente chiede a Me attraverso di te, e vorrebbe perfino che Io le dessi per iscritto che questo modo di guarire indicato da te sia quello giusto, e che tramite lo stesso venga anche procurato il desiderato risultato. Per aprire a questa figlia prima ancora un po’ i suoi occhi spirituali, sui quali porta ancora una benda molto spessa, devo metterle davanti il suo interiore, affinché riconosca che Io non sono cieco come lei, bensì solo troppo vedente. In queste righe ci saranno forse cose a lei non tanto piacevoli, ma è comunque vero ed ancora di più, perché le dico Io.
2. Ebbene vedi, Mia cara figlia, hai una piccola indisposizione che ti preoccupa molto, e a causa della quale hai già chiesto consiglio al mondo intero. Adesso ti è venuto anche all’orecchio di un processo spirituale di guarigione, e dopo che hai provato tutti gli allopatici e omeopatici, anzi perfino il Mio mezzo solare, e in nessuno hai trovato un risultato soddisfacente, allora vuoi anche provare questo ultimo metodo di guarigione spirituale, con l’idea: “Se non aiuta, non fa male!”. Tu lo consideri solo come una delle molte altre solite manipolazioni del magnetismo, vorresti avere inoltre, per così dire, rilasciato un attestato che questo mezzo deve aiutare.
3. Ebbene per rispondere convenientemente a questo tuo concetto dominante, devo dirti prima che Io so molto bene perché vorresti adesso essere liberata da questo male; infatti, il tempo spinge, si avvicina il momento in cui vuoi andare a piene vele nelle gioie del mondo e dello stato matrimoniale, e a causa di questi tuoi desideri così materiali e mondani, Io, il Creatore e Signore dell’Infinità, Mi devo dare a te, e certificarti perfino ancora per iscritto che con questo mezzo diventerai libera dal tuo male, male che già da lungo tempo ti è molesto e adesso ancora più sgradito. Vedi, tu vuoi sentir da Me qualcosa di percettibile, e non badi comunque alla voce nel tuo interiore, alla voce che voi uomini chiamate ‘coscienza’! Che cosa ti dice spesso questa coscienza? Non ti dice parecchie volte: “Non esercitare così materialmente la religione! Rifletti che Dio è uno Spirito e deve essere adorato e amato anche solo spiritualmente, e la Sua Dottrina anche compresa spiritualmente!”. Non ti dice la tua coscienza spesso: “Più tolleranza verso il tuo prossimo! E più amore verso il tuo Dio, Padre tuo!”. Ora dopo che credi di aver fatto proprio tutto il tuo dovere come persona verso di Me con l’andare assiduamente in chiesa, allora pretendi una cura spirituale, mentre non credi in queste parole rivolte qui a te, come proveniente da Me! Come puoi dunque pretendere con una tale incredulità un risultato spirituale dal tuo trattamento che può essere compreso solo spiritualmente ed agisce anche solo spiritualmente?!
4. L’elevazione spirituale della tua anima a Me nella fervida preghiera; ma così che tutte le fibre del tuo corpo siano coinvolte in questo sentimento, questo darsi completamente alla Mia Volontà, col dimenticare totalmente tutto il mondano, questo mandar luce a tutte le forze interiori del tuo spirito unite con la salda fede nel sicuro aiuto da parte Mia, può rendere efficace un panno magnetizzato del Mio scrivano, perché allora non sono le sostanze umane magnetizzate che il panno contiene, ma la Mia benedizione che accompagna la sua salda volontà, e procura così al suo panno magnetizzato questa forza guaritrice che può guarire non solo il tuo male, ma ognuno può guarire; ma fino a quando non sarai in grado di risvegliare in te questa preghiera come Io te l’ho descritta, allora ti consiglio, lascia stare le cure magnetiche, perché non conducono a nulla, ti dai solo a vane speranze, alle quali segue subito la delusione.
5. Impara prima a riconoscere la tua posizione spirituale verso di Me, e solo allora saprai apprezzare la tua mondana, e certo comprenderai dove si trova la maggior importanza e il maggior valore. Finché non torni indietro dalla tua via seguita finora e intraprendi quella che ti consiglio Io, passeranno sulla tua testa ancora parecchi uragani e tempeste, e sarai tormentata con sofferenze e paura! Amen!
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Consigli dietetici del Signore
26 aprile 1871
(a un conoscente dello
scrivano)
1. Mio caro figlio, pretendi da Me una parola a causa di differenti incidenti nel tuo stato di salute (molto indebolito).
2. Vuoi continuamente sapere da Me e tramite il Mio scrivano ciò che il tuo cuore e la Mia voce può riferirti tramite lo stesso, e su una via ampiamente più breve che spesso ti ha già detto.
3. Il tuo ultimo malessere è di nuovo sorto da un errore di dieta, dove non hai osservato precisamente ciò che ti è stato già spesso consigliato, e che adesso ti devo di nuovo rammentare.
4. Per primo una certa regola in riferimento al momento di mangiare, e per secondo, una certa regola in riferimento a ciò che mangi.
5. Vedi, nella Mia natura tutto è regola, tutto è ordine, e quanto più l’uomo corrisponde a queste Leggi, tanto più ordine avrà anche nella propria vita, sia spiritualmente che corporalmente.
6. La vita contro l’ordine punisce se stessa, e quando all’errore segue a ruota la punizione, allora domandate a Me che sia Io ad aiutarvi, dove veramente voi, quali mancanti, dovreste aiutare voi stessi.
7. Ascolta quindi tu stesso il tuo organismo, stai attento ad ogni effetto del cibo assimilato o di cambiamento nel modo di vestire; attieniti particolarmente affinché la parte superiore del corpo rimanga fresco, la parte inferiore e i piedi caldi e asciutti, allora sfuggirai a più d’una cosa, e la tua salute si consoliderà sempre di più. Infatti, i tuoi lamenti sulla paura di perdere la salute, ecc., sono soltanto sfoghi di cuore del momento in cui sei sofferente, ma non sempre sono verità.
8. Confida in Me, e bada a ciò che ti suggerisce la ragione; nello stato di salute e nel benessere non dimenticare le sofferenze, ma lascia che queste sofferenze siano un fedele guardiano, affinché ti preservi dalle ricadute.
9. Questo è tutto ciò che ti posso dire, poiché spiegarti la relazione del tuo malessere nell’addome con i nervi nella testa, come il plesso[7] solare e il quarto paia di nervi che ti preparano questi infortuni, non è per te, perché tu non conosci né il tuo stesso organismo, né la relazione dei nervi e la loro reciproca corrispondenza.
10. Anche se ti spiegassi questo, non avrebbe per te nessuna reale utilità, perché con ciò non viene eliminato il tuo malessere, se sai che qui o là l’uno o l’altro nervo non svolge le sue funzioni, ovvero con sovreccitazione ti prepara ore spiacevoli; per te è sufficiente evitare le cause che possono produrre tali disturbi nel sistema nervoso. Il resto, anche se tu lo sapessi, non lenirebbe i tuoi dolori.
11. Perciò ripeto: bada a te stesso, non commettere errori, così in compenso sfuggirai anche alla punizione. Questo ti dice il Padre tuo, il Quale ti ha già spesso mostrato che a Lui è molto più importante vederti sano spiritualmente e fisicamente, che vederti lì infermo tra convulsioni e dolori.
12. Tu fa’ la tua parte, e sii assicurato: Io non farò mancare la Mia benedizione e il Mio influsso, proteggendoti là dove la tua forza non è sufficiente. – Amen!
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Come si raggiunge il magnetismo spirituale?
Sulla via per la rinascita
8 novembre 1871
(allo
stesso fratello R.-T.,
magnetizzatore in Dresda)
1. Mio caro figlio! Poco fa ho fatto comunicare tramite il Mio scrivano le vie e le condizioni sotto le quali potresti raggiungere la tua meta presunta, e fin dove il tuo comportamento si lascia conciliare con la Mia dottrina come Io vorrei vederla compresa ed esercitata. Sembra però che tu non abbia afferrato nel giusto senso le Mie ultime parole, e così ti vorrei chiarire i punti messi in dubbio da te.
2. Il tuo primo punto è: “Come devi conciliare il tuo modo di procedere finora con il Mio consiglio?”, dove Io ti consiglio, non ti devi far pagare il Mio dono divino di benedire la tua mano magnetizzante.
3. Vedi, qui ti devo spiegare questo Mio consiglio più precisamente, affinché tu veda come puoi guadagnarti il pane senza agire in opposizione al Mio punto di vista. Dove deve operare la Mia benedizione, e non ‘il tuo fluido magnetico’, qui deve essere osservato strettamente il medesimo principio che Io tengo saldo nella Mia intera Creazione, altrimenti non potrei essere nessun Dio coerente, bensì dovrei misurare e pesare come le Mie creature, spesso con due specie di pesi e di misure, poiché vedi, Io lascio splendere il Sole sui buoni e sui cattivi, senza differenza! Questa Stella, quale unica portatrice di tutta la vita vegetativa, distribuisce i suoi benefici ugualmente per tutti , e non chiede chi li merita e chi no. Così – se vuoi essere uguale a Me – anche tu devi procedere con la tua forza vitale, se la Mia benedizione la deve accompagnare.
4. Ciò che ti ho detto del Sole, voglio propriamente dire a te: tu devi stendere le tue mani su poveri e ricchi con uguale devozione nella Mia Volontà; non devi tassare la tua azione magnetica, bensì solo accettare ciò che i benestanti ti offriranno per questo, e non sottrarre ai poveri ciò che possiedono solo per necessità, possedendolo solo per la vita.
5. Vedi, figlio Mio, così corrispondi alla Mia Volontà, se aiuti disinteressatamente gli uomini, e gli uomini ai quali ristabilisci la salute più rapidamente e più facilmente di quanto è riuscito finora, ti ricompenseranno anche per questo, così che puoi esserne soddisfatto; infatti, il tuo primo grado di soddisfazione deve essere: aver guarito secondo e con la Mia Volontà, e considerando questo come cosa principale, devi accettare il compenso in denaro dai fratelli e sorelle guariti come questione secondaria, perché, sinceramente espresso, si può tassare o apprezzare la salute riconquistata come un’altra cosa materiale o un prodotto artificioso?! Dove vi è un ‘troppo’, oppure un ‘troppo poco’? Afferra il Mio consiglio dato nella Mia ultima parola, e non andrai a mani vuote, anzi, forse, ancora meglio di quanto ti è andata finora.
6. Sul secondo punto, vale a dire: come raggiungere un punto di vista spirituale più elevato, su cui Mi domandi ‘come sia da raggiungere’, allora ti devo semplicemente dire:
7. “Colui che adempie i Miei Comandamenti, raggiunge un punto di vista spirituale sempre più elevato!”, non solo perché Io glieli ho dati, ma perché deve essere convinto nel più intimo che solo con l’osservanza di tali Comandamenti d’amore può essere possibile un avvicinamento alla Mia Persona divina, e un’ascesa sempre più in alto nel valore spirituale e morale.
8. Nondimeno, i Miei Comandamenti sono soltanto due, e questi sono: “Ama Me sopra ogni cosa, e il prossimo tuo come te stesso!”. Ma questi Comandamenti– ben inteso – devono essere presi nel senso più rigoroso, se l’uomo deve poter migliorare e accrescere la sua condizione spirituale e morale. Non si deve disporre l’osservanza in modo tanto comodo, così che tutto il resto nella vita umana possa essere anche vissuto tanto comodamente.
9. Vedi, Mio caro figlio, l’uomo consiste di anima e corpo. Ognuna di queste parti costituenti ha i suoi bisogni, i suoi desideri.
10. Il corpo è stato da Me così disposto che in generale vuol proprio il contrario di ciò che desidera l’anima, e perché? Proprio perché con ciò, l’anima rimane sempre in fermento (se non vuol perdere la sua dignità) col combattere contro le esigenze del corpo per renderlo obbligato a servire, e non diventare schiava dello stesso. Se dunque l’anima deve raggiungere gradini morali superiori, allora deve essa solo giudicare le esigenze del corpo, così che a nessuna delle stesse vengano attribuiti valori più alti di quanto meritano.
11. Tutte le Leggi spirituali fin dall’esistenza del mondo hanno sempre cercato di salvare l’anima dalla schiavitù del corpo! Così erano i ‘Dieci Comandamenti’ mosaici, così la Mia stessa Dottrina d’amore durante il Mio cammino terreno, così le Mie parole adesso di nuovo rivelate tramite lo scrivano e servitore devoto a Me, perché Io ho creato gli uomini per qualcosa di meglio di quanto sono oggigiorno la maggior parte.
12. Ebbene vedi, “Ama Dio sopra ogni cosa” vuol dire: “Cerca con tutte le forze di corrispondere a questo Essere superiore nell’osservanza dei Suoi Comandamenti d’Amore!”
13. Già nella vita terrena, quando ti sei affezionato a una persona, vuoi guadagnare tutto il suo rispetto e amore. Non fai tutto il possibile per raggiungere questo scopo? Non eviti tutto ciò che gli potrebbe dispiacere? E perché? Perché vorresti salire sempre di più nel suo rispetto ed essere sempre più degno del suo amore.
14. Se applichiamo questo esempio alla Mia prima Legge dell’amore, allora risulta chiaramente che voi uomini – che Io ho creato per amore – possedete una scintilla del Mio Io divino che vi ho innestato. Altrettanto dovete fare di tutto per guadagnare il Mio Amore, dove però alla fine il vero e proprio grande guadagno rimane a voi stessi, poiché un uomo, quanto più si avvicina alla Mia Legge dell’amore, più spiritualizza se stesso; e quanto più diventa cosciente della sua origine spirituale, tanto più vede schiudersi in sé superiori abissi, e nello stesso tempo è diventato soprattutto maestro del mondo e delle sue cattive caratteristiche e desideri.
15. Quindi, amare Me sopra ogni cosa, non è così facile di quanto si creda, poiché ciò significa, combattere l’amor proprio, combattere contro il mondo con tutte le sue comodità.
16. E per raggiungere un punto di vista spirituale superiore, dove l’anima con la sua forza di volontà può prescrivere leggi al corpo e a tutta la materia legata, si deve dapprima essere vincitori perfino su questo.
17. E allorquando – combattuto e vinto – il mondo e il proprio corpo giace ai piedi dell’uomo, l’anima s’innalza nel volo spirituale in quelle altezze da dove un giorno è venuta e dove andrà di nuovo, dopo la totale deposizione del suo corpo, e là, nell’insieme della Luce della Verità, vedrà le cose con l’occhio spirituale, e comanderà con vigorosa forza di volontà laddove prima poteva solo esprimere un ‘io vorrei’, invece adesso un ‘io voglio!’ Questo è il punto di vista spirituale superiore, dove l’Amore di Dio ti può condurre, se lo eserciti così come te l’ho mostrato adesso in brevi tratti!
18. Tuttavia, dal momento che l’uomo non vive da solo su questa Terra, ma in comunione con altri uomini, allora deve esercitare e dimostrare questo comandamento dell’Amore anche al suo prossimo, poiché come anch’Io mantengo e abbraccio tutti i Miei esseri creati con uguale Amore, allora anche l’uomo, se vuole avvicinarsi a Me, anche in questo riguardo deve fare quanto gli è possibile per mostrare agli altri ciò che in lui stesso dovrebbe esclamare il proprio io: “Ama il prossimo tuo come te stesso!”
19. Pertanto, questo significa: sacrifica per il bene di tuo fratello, oppure di tua sorella, non soltanto ciò di cui puoi fare a meno, ma se c’è di bisogno, sacrifica i tuoi stessi interessi, i tuoi stessi vantaggi, per mostrare un servizio d’amore agli altri!
20. Sii superiore a tutte le debolezze umane che vedi negli altri: dimentica, perdona, e fa’ del bene in cambio di ciò che ti ha fatto qualche figlio smarrito del tuo Creatore! Vedi, così voglio aver compreso l’amore per il prossimo, così aumenta il valore morale dell’uomo, dandogli una consapevolezza di forza d’azione e di spirito di sacrificio che sovrasta tutto ciò che gli offre il mondo e i suoi beni di fortuna.
21. Per raggiungere questo punto di vista, per essere elevato oltre tutto il borioso movimento del mondo (senza esiliarsi dallo stesso), per avere sempre il proprio Dio davanti a sé, tutto quello che deve essere fatto è di ricondurlo solo a Lui, di scrivere sulla sabbia le ingiustizie degli altri e poter esclamare con sconfinato amore dal petto gonfio di delizia: “Signore, perdona loro, perché non sanno quello che fanno!”, questo è l’elevato punto di vista a cui devi tendere, da dove poi cominceranno i gradini della rinascita. Allora, solo allora avrai vinto la materia, l’avrai sottomessa a te, e potrai compiere con parole, sguardo e mano, azioni come un giorno li compivo Io durante il Mio Cammino terreno, e come ho anche lasciato questa forza ai Miei apostoli.
22. Quello che hai letto nelle annotazioni di Swedenborg comincia solo allora, quando avrai raggiunto un tale superiore gradino spirituale. Le attuali immagini illusorie sono soltanto ciò che ti ho già spiegato, poiché quando avrai letto questo, spero che tu possa riconoscere che per la rinascita ci sono per te ancora ‘le sue vie indicate’! Poiché sappi: quanto più procederai nella conoscenza di te stesso, quanto più riconoscerai la Mia dottrina, la Mia Creazione, il Mio mondo materiale e spirituale, e tanto più si accumuleranno per te degli ostacoli dell’avanzamento.
23. Segui i Miei insegnamenti, allora entrerai nella fascia dei figli Miei, ed essere chiamato ‘un figlio del Creatore dell’Infinità di Dio’. Questo non si raggiunge tanto comodamente come si suppone nella vita normale.
24. Nessuna corona della vittoria viene conquistata senza lotta, e se un giorno vorrai diventare vincitore sulla dura materia, se vorrai prescrivere leggi agli spiriti, imparare a cacciarli fuori dai corpi estranei, allora il tuo stesso spirito dovrà star lì libero e indipendente nella Creazione.
25. Devi spogliarti del vecchio Adamo mondano e indossare il nuovo spirituale. Il vecchio uomo, come prodotto del mondo, deve essere morto, e deve rinascere il nuovo spirituale, ovvero devi essere ‘un rinato’, così come un giorno Io dissi:
26. «Se non rinascerete nello Spirito e nella Verità, non entrerete nel Mio Regno dei Cieli».
27. Comprendi adesso che cosa significa ‘rinascere’? Bene! Allora segui il Mio esempio, come lo diedi quale Gesù sulla Terra; là voi tutti avete un modello di un Uomo sommamente morale; là vi ho dato la dimostrazione di ciò che l’uomo dovrebbe essere spiritualmente, e quando lo diventa, sapere ciò che può fare con la sua volontà.
28. Non vi ho presentato invano quest’immagine dell’umiltà, dell’abnegazione e del sacrificio. Non l’ho fatto per Me, perché leggeste un giorno la storia della Mia sofferenza e il Mio cammino di vita sulla Terra, e forse, in punti assai tragici, dobbiate versare alcune lacrime di compassione, no! Vi ho stabilito questo Esempio come permanente, eterno, affinché siate sempre ammoniti di questo: per quale motivo l’uomo è stato creato, e per avere un Esempio di quanto lontano l’anima umana possa estendere la sua manifestazione di forza, e se unita con il Mio Spirito può comandare agli elementi e alla rigida materia, come con l’imposizioni delle mani e con l’elevazione dello sguardo al Padre di tutto il Creato, per guarire in una volta malattie di lunga durata.
29. Con il Mio cammino terreno ho voluto presentarvi il contrasto tra un comune uomo terreno,
e uno rinato spiritualmente proceduto dalla mano di Dio.
30. Qui hai tu il Modello, tendi a questo. Quando l’avrai raggiunto, allora potrai esercitare anche tu delle opere, come un giorno il tuo Dio come Gesù e come lo hanno fatto i Suoi seguaci, gli apostoli.
31. Dapprima devi essere tu stesso puro, affinché la Mia benedizione nella tua volontà puramente spirituale, ottenga il potere di cui hai ardente desiderio già da lungo tempo. – Amen!
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Guarigione per mezzo del magnetismo
8 febbraio 1872
1. Già prima vi ho dato una parola sul magnetismo, cosa esso è, e come – se si vuole agire guarendo gli altri – deve essere utilizzato.
2. Soltanto, dal momento che tra voi ancor sempre imperano idee errate e anche negli altri che proprio non hanno questa sorgente della Mia diretta comunicazione come l’avete voi, ancora ci sono falsi concetti in circolazione, allora vi voglio dare ancora una nuova chiarificante parola, affinché alla fine vi sia in voi una buona volta Luce, anzi, Luce completa in questa faccenda. Inoltre, ad alcuni di voi ho perfino concesso questo dono, cioè l’impiego del magnetismo per mezzo della Mia benedizione come mezzo universale, quale dono, che sebbene venga subito compreso dai Miei magnetizzatori, tuttavia non viene afferrato completamente nella sua portata dagli stessi, dove, se fosse il caso, la guarigione procederebbe più velocemente e più facilmente.
3. Ebbene, per mettere fine a tutti questi dubbi sull’effetto e la causa, e per sviscerare l’argomento in questione per voi e per i futuri lettori di queste Mie parole, per quanto voi uomini lo potete comprendere, allora anche questa parola deve diventare un monumento permanente del Mio Amore e della Mia Grazia, un monumento di queste due caratteristiche del Mio Io divino, le quali fluiscono continuamente su di voi, che vi piaccia oppure no. Così ascoltate dunque:
4. Come faccio con tutte le Mie parole, così si deve procedere anche con questa. Comincerò con l’analisi della radice e poi continuerò nella spiegazione fino al pratico impiego della stessa. Con ciò voglio insegnarvi a pensare, dal momento che vi date il titolo di esseri pensanti, per lo meno non dovete portare questo nome per finta, ma anche meritarlo veramente.
5. Ebbene, vedete, il magnetismo vi è noto anche come una forza che per vero non è visibile all’occhio, nondimeno può essere percettibile alla sensibilità; il magnetismo è quindi ‘qualcosa’ che esiste, perché vedete il suo effetto.
6. Dunque, per venire un po’ più vicini alla traccia di questa forza, dobbiamo specificare questo invisibile ‘qualcosa’ più da vicino, e penetrarvi più profondamente, e in questa indagine venire a sapere: che cos’è il magnetismo, come si manifesta, e per cosa viene usato.
7. In una parola precedente[8] vi ho detto: ‘il magnetismo è la Mia Volontà!’. Ebbene, che cosa vuol significare questo? Questo vuol significare che, come la Mia Volontà ha creato il mondo materiale, allora ha dato a ogni cosa una forza ad essa misurata, in primo luogo per la conservazione di se stessa, e in secondo luogo per resistere agli influssi di altri elementi o sostanze che possono, vogliono o devono, provocare la sua distruzione.
8. Per opporsi ora a questa distruzione – fintanto che una cosa creata debba dapprima perfezionare se stessa per essere degna di un gradino superiore – allora questa forza è la conservante, essa è la sua forza vitale.
9. Il magnetismo è quindi veramente, nel senso più ampio della parola, la forza vitale che conserva tutto nell’insieme e nel singolo.
10. Questa conservazione passa attraverso tutti gli spazi della grande Creazione, è il legame che unisce tutto l’uno all’altro, è il fattore che spinge tutto allo sviluppo, all’ulteriore formazione, alla distruzione, per formare del nuovo da quello che è stato distrutto.
11. Voi avete suddiviso il magnetismo in minerale, in materiale e in animico.
12. Quello minerale lo conoscete attraverso l’influsso delle correnti magnetiche, attraverso il vostro ago magnetico che ha portato più vicini anche i popoli l’uno all’altro con il suo impiego nella navigazione, così che siete diventati signori anche della superficie inospitale del grande mare del mondo.
13. Voi notate il magnetismo materiale attraverso l’influsso di alcuni esseri viventi su altri, e attraverso l’azione dell’umana forza di volontà su altri uomini, dove poi il magnetismo materiale manifesta già il suo effetto con l’animico.
14. Dunque, al di sopra di tutte queste azioni sta ancora la potenza per mezzo della preghiera, per rafforzare e utilizzare i differenti modi del magnetismo prima descritti, e così, essere utili all’umanità.
15. Come vi ho detto sopra, in ogni cosa si trova una certa quantità di forza vitale che serve alla conservazione dell’oggetto creato e al suo sviluppo per un gradino superiore. Ora questa forza vitale si trova in una costante azione reciproca con gli oggetti, con i quali viene in relazione una cosa creata, sia attraverso il contatto, sia solo attraverso la mescolanza delle sue atmosfere o aria che la circonda che, ad ogni cosa, è il suo ultimo ma spirituale involucro.
16. Appena un oggetto s’incontra con un altro, allora sorge il processo di scambio reciproco di forze vitali, ogni oggetto consegna all’altro ciò che ha in sé oppure anche spesso il superfluo, e riceve dall’altro ciò che può assimilare o appropriarsi.
17. Questo effetto è maggiormente percettibile in particolare nelle malattie, poiché – premesso – cos’è malattia? – Allora segue la risposta: “Malattia è lo stato in cui questa forza vitale è disturbata nel suo processo evolutivo, dove la stessa, per così dire, esce per un certo tempo dal legame armonico con il mondo che la circonda, e così l’irregolare si manifesta poi anche mediante dei sintomi o dei segni esteriori.
18. Che cosa fa ora una medicina o un farmaco? Esso consegna a un organismo malato qualcosa della sua forza vitale, ovvero stimola l’attività affievolita dei singoli organi, per procurare ciò che a loro manca, oppure introduce direttamente nel corpo gli elementi che mancano al corpo malato, e così tramite lo scambio, ristabilire la salute.
19. Ciò che viene prodotto nel mondo materiale corporeo in ogni organismo vivente, questo accade anche su un gradino superiore, nella sfera animica o spirituale, dove i corpi viventi agiscono di nuovo su altri corpi viventi.
20. I corpi viventi– come anche quelli materiali grossolani – hanno una forza vitale per la loro stessa esistenza, per il loro stesso sviluppo, e mentre questo sviluppo spirituale si trova nelle condizioni contrarie a quello corporeo, allora la distruzione del materiale diventa il progresso della vita spirituale.
21. Con il contatto degli esseri viventi, accade quindi – come mostrato prima nella natura inorganica – lo stesso processo di scambio delle particelle vitali, cosa che nessun essere può impedire, e che si svolge perciò involontario senza sapere né volere.
22. Se ora un uomo vuole per esempio agire particolarmente su un altro, allora egli nella sua anima, quale padrona del corpo oppure dell’involucro che l’avvolge, possiede il potere di lasciar defluire più o meno da sé questa forza vitale; l’uomo opera quindi per mezzo di ciò, proprio perché vuole agire di più su organismi altrui, e con quest’azione può essere d’aiuto ai sofferenti, regolando in questo modo le loro disturbate condizioni di salute, oppure per lo meno volendo dare a questo l’impulso.
23. Ebbene, per quanto riguarda però l’ultimo modo di magnetizzare, se viene implorata la Mia benedizione come suprema forza di volontà o di vita, questo ha di nuovo tutta un'altra ragione, ed è proprio qui dove da voi dominano idee così sbagliate, a causa delle quali devo premettere tutto questo, affinché vediate chiaramente in questa considerazione finale.
24. Vi ho detto come la forza vitale individuale del singolo può agire sugli altri; nell’implorare la Mia benedizione non viene però veramente unita la Mia Potenza con questa forza di volontà, oppure quest’ultima rafforzata, poiché Io mando perfino, senza che voi lo vogliate, correnti di Grazia ad ogni respiro giù dai Miei Cieli. Quindi per aiutarvi non ho avuto bisogno di nessun magnetizzatore, né della sua forza di volontà, perché la Mia basterebbe per voi tutti; soltanto, che è un altro risultato spirituale che voglio ottenere con questo genere di magnetismo, ovvero rafforzare la fiducia del Mio magnetizzatore per Me, e poi, per operare proprio a causa del risultato favorevole del suo operare magnetico, per sé e per gli altri al Mio scopo, oppure, se il sofferente è informato dell’atto di questa magnetizzazione, per guadagnare per l’appunto, tramite tale Atto di grazia, anche la sua anima per Me. Infatti, nel metter sopra (il punto malato) una fasciatura benedetta con la Mia Potenza, passa attraverso il sofferente sempre un superiore, spirituale veicolo, che quello del solito magnetismo animico, e se questo atto avviene con più rassegnazione alla Mia Volontà – quanto più questa Forza viene data e ricevuta col più alto entusiasmo – tanto più grande e più potente è l’effetto di questo. Ciò perché rende capace ambedue le anime, quella del guarente e del guarito, alla più intensa accettazione della Mia benedizione e della Mia Grazia, che senza questo stato d’animo elevato fluisce bensì anche su di loro, ma sarebbe scivolato in loro senza lasciar traccia, e non avrebbe prodotto nessuna differenza sostanziale.
25. Se però Io consiglio a qualcuno una tale magnetizzazione, allora il malato o il guarente non deve credere che sia necessaria solo la Mia parola, come fu un giorno presso il comandante di Capernaum, il quale disse: «Signore, dì solo una parola e il mio servitore sarà guarito!» [Mt. 8,8]. Allora erano altri tempi e altre circostanze, che qui non possono essere prese in considerazione. A quel tempo, quale Signore della Creazione, accelerai spesso nella Mia Forza di Volontà l’effetto reciproco delle forze vitali; adesso invece preferisco vederlo attuato in altro modo. Adesso vi esclamo: “Aiutate voi stessi, e poi anch’Io vi aiuterò!”
26. Quando un uomo ammette e comprende che il suo stato di malattia dipende dal falso modo e maniera di vivere, dove ha peccato contro le Mie Leggi della natura, non può pretendere da Me che cambi le Leggi una volta stabilite da Me a causa sua. Egli deve avere di un Dio un’idea diversa che ha di un uomo; infatti l’uomo può errare, può sbagliarsi, e proprio per questo può allontanarsi dalle leggi prescritte da altri, per raggirarle o addirittura abrogarle, ma non posso farlo Io come Dio, come Essere supremo. Presso di Me tutto è perfetto, dall’inizio dell’esistenza delle cose fin nell’eternità. Posso al massimo operare così che l’attività di vita ampliata conduca a risultati più rapidi, ma non posso agire in opposizione ai Principi fondamentali stabiliti da Me.
27. Se quindi l’uomo sbaglia per debolezza verso le sue voglie corporee, allora le deve combattere dapprima in se stesso e fare quanto gli è possibile; se Io vedo questa volontà, allora accelero l’eliminazione delle sostanze nemiche mediante l’influsso della forza vitale di un altro con la Mia Volontà, su un animo ricevente preparato a questo, ma voler continuare a vivere (vale a dire nella vecchia stortura), senza voler rinunciare a nulla, senza voler sacrificare nulla del solito modo di vivere, e (solo) desiderare di essere guariti attraverso il magnetismo e la Mia Forza di Volontà, – questa è un’impossibilità.
28. Perciò voi tutti che M’invocate per un aiuto, e questo per lo più solo quando gli uomini non vi possono più aiutare, riflettete bene queste Mie parole: dovete dapprima aiutare voi stessi; dovete purificare il vostro corpo dalle sostanze estranee, affinché anche l’anima possa agire di più sullo stesso, e non vi dovete tenere passivi e stare tranquillamente a guardare come gli influssi estranei distruggono anzitempo la veste (il corpo) ad essa affidata, e poi come un parto prematuro giunga mezza matura o completamente immatura laddove si può progredire soltanto come un frutto sull’albero della Vita maturato nell’esistenza terrena!
29. Riflettete! La Mia benedizione possiede forza solo là dove il terreno è preparato per l’accoglienza. Cominciate quindi voi per primi ad eliminare il letame che avete accumulato nel vostro corpo forse già da anni, e poi, quando questo è fatto, la Mia benedizione avrà il giusto effetto.
30. Se uno vuol godere il puro raggio della luce solare, allora dapprima deve pulire i vetri delle sue finestre dal sudiciume, affinché questa luce possa giungere nella sua stanza, pura e genuina, come viene mandata dalla Mia mano sulla vostra Terra. Da questa pura luce scaturisce poi il calore, l’amore, il benessere e la gioiosa consapevolezza di aver agito bene, di aver fatto tutto ciò che spetta all’uomo come uomo, e allora il magnetizzatore può, senza alcun timore, stendere la sua mano, mettere al malato una fasciatura magnetizzata, oppure dare anche acqua, per vero satura della sua forza vitale, ma portando in sé anche la benedizione del Padre suo Santo, e come il vetro della finestra pulito, così sarà poi il cuore purificato di un sofferente non più ostacolato a lasciar passare questi raggi animici spirituali della divina Forza vitale fino al luogo della loro destinazione, e così ristabilire la salute del corpo insieme a quella dell’anima.
31. Così deve essere il magnetizzato, così deve essere dato il magnetismo, e così ricevuto. Il cibo celeste può agire solamente laddove esiste già il Cielo. Se il cuore umano è diventato un Cielo, allora il raggio della Mia Grazia e del Mio Amore riscalda, vivifica e fortifica lo spirito, l’anima e il corpo, e prepara tutti e tre ad essere un valente organo d’accoglienza per la Mia benedizione, per la Mia Grazia e per le Mie parole.
32. Dove Io magnetizzo insieme, là deve essere manipolato spiritualmente, là tutto il mondano deve essere espulso, deve essere creato solo spiritualmente e guarire dall’interiore all’esteriore; bisogna agire dallo spirito sull’anima, e solo da questa sul corpo.
33. «Dio è Spirito, chi vuole adorarLo, Lo deve adorare in Spirito e in Verità!» [Gv. 4,24]. Questo dissi un giorno, ed è sempre ed eternamente vero. Finché non accoglierete il Mio influsso spiritualmente, questo non sarà fruttifero, e solo quando sarete più spirito che corpo, più con Me che con il mondo, solo allora la Mia cura magnetica opererà miracoli, che però opererete voi stessi, non Io; infatti, la Mia Grazia è sempre stata presso di voi, e senza il Mio Amore voi non esistereste più. Io ho versato l’Amore su di voi, ma non è penetrato nel vostro cuore, non ne eravate coscienti; ma se il vostro cuore è consapevole del Mio influsso, allora anche l’effetto della Mia Grazia sarà un altro, sarà un effetto aumentato che produrrà in breve tempo ciò che altrimenti sarebbe accaduto solo in più lunghi spazi di tempo. Perciò ricordate bene questa parola:
“Chi
vuol essere guarito, deve dapprima metter mano su se stesso e sulle sue
abitudini sbagliate.
Solo allora verrò Io con la Mia benedizione, e a questa con la Mia Grazia”. – Amen!
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Il vero metodo di guarigione
ovvero
Sulla dieta e sul giusto guarire
13 giugno 1872
(Per adesso a C.F. in
D., proprio per il genere femminile a causa dell’anemia[9], ecc.)
1. Mio caro figlio! Ti sei rivolto a Me a causa di una preghiera scritta, per avere aiuto e consiglio per amor di tua figlia adottiva malata. Per rafforzare la tua fede, voglio anche risponderti; e così, dunque, sappi che se da un lato si riparano delle parti danneggiate, dall’altro si causano altri danni da cui non potrà uscirne niente di buono.
2. Il medico che ha curato tua figlia adottiva, voleva regolare per mezzo di alcuni preparati di ferro le sue disturbate funzioni del basso ventre, e le ha anche portate parzialmente in ordine, raggiungendo così ben il suo scopo; soltanto che, scalzando questo male e togliendogli il sostegno, con ciò non lo ha estinto, e appena la natura oppure l’intero organismo si è ripreso dalla debolezza tramite medicamenti, il male si è mostrato di nuovo.
3. Per dare completamente il colpo di grazia a questo male devo entrare con te un po’ in ulteriori dettagli, affinché tu possa comprendere giustamente anche il Mio metodo di guarigione (cioè quello vero).
4. Vedi, figlio Mio, il genere femminile deve attraversare tre fasi principali nella sua vita, ma questi cambiamenti non procedono mai così impercettibili, e talvolta sono perfino sostenuti da altri errori dell’organismo, e possono diventare fatali al corpo sofferente.
5. Dalla nascita fino allo sviluppo dell’età virginea, la fanciulla, sebbene già provveduta con tutti gli apparati per la sua futura destinazione, è tuttavia veramente asessuale, in altre parole tutti gli istinti dormono per scopi futuri, e anche gli organi destinati a ciò si comportano come sofferenti o passivi, mentre si sviluppa la restante parte del corpo.
6. Appena quindi si avvicina lo stato della vita virginea, allora subentra un cambiamento di tutte le funzioni nel corpo femminile, per rendere la fiorente fanciulla adatta a ciò per cui fu da Me destinata, dal momento che Io posi la donna nel mondo come organo di riproduzione dell’umanità.
7. Questa completa trasformazione porta alla seconda fase nel femminile complesso fisico e animico.
8. Quando poi la vergine ha compiuto la sua missione come donna, allora nell’età avanzata subentra la terza fase, cioè la donna come madre ritorna di nuovo, per lo meno nelle sue funzioni interiori, nella prima fase, dell’asessualità, ovvero come qui viene detto meglio, nell’ulteriore insensibilità.
9. Come l’entrata nello stato virgineo e anche l’uscita dallo stato di madre o dalla facoltà di partorire è condizionata attraverso una completa trasformazione nelle funzioni attive fino a quel momento, così si manifestano spesso disturbi, comparse di malattia o altri sintomi fastidiosi, a seconda che l’individuo ha vissuto secondo natura oppure no (dove concorrono naturalmente anche costituzione e disposizione), poiché questi disturbi nell’età avanzata, derivanti per lo più da propri errori, col primo ingresso nel tempo ricettivo sono spesso anche colpa di errori ereditati dalla madre trasferiti al figlio, proprio per questo sono però da guarire essenzialmente solo attraverso una totale trasformazione del modo di vivere fino ad allora condotto.
10. Poiché vedi, figlio Mio, tutto ciò che mantiene il corpo umano e lo eleva, da lui viene (prima) assorbito e (poi) espulso, essendo tutto questo il prodotto della forza vitale del sangue; se ora il sangue si riempie di umori andati a male, conduce gli stessi agli organi sani. Che altro potrà sorgere se non che l’organo stesso poi si ammalerà e non potrà adempiere le sue funzioni nella misura che richiede da lui l’intero organismo umano? Invece negli organi la mancanza di nutrimento sano, secondo la natura e il modo di vivere, si manifesta innanzitutto visibilmente.
11. Ora il medico generico vuol dapprima per lo più guarire l’organo, stimolandolo a maggiore attività, ma in ciò dimentica del tutto che in fondo non è l’organo, ma è il sangue che affluisce nello stesso a procurare questo disturbo; e così somiglia ad un uomo che vuol turare i buchi ad una brocca causati da un elemento distruttivo che vi influisce, mentre dovrebbe scambiare lo stesso con altri liquidi per cui il suo rattoppo sarebbe più durevole!
12. Ebbene, tua figlia adottiva soffre per l’appunto in disturbi della trasformazione in avvicinamento verso la successiva, più matura condizione, e per guarirla, per alleviarle questo ingresso e per prepararla adeguatamente per la prossima condizione, deve anche pensare a purificare il suo sangue dagli elementi impuri, poiché ciò che si mostra in lei, sono appunto solo le secrezioni, sostanze impure che la natura vuole espellere!
13. Tuttavia, per purificare il sangue non significa impiegare mezzi medicinali di purificazione, ma ricondurre la figlia (rispettivamente la paziente) all’ordine naturale della vita, tenerla lontana da tutti i cibi eccitabili e guasti.
14. Così poi il sangue verrà purificato un po’ alla volta dalle sostanze cattive, condurrà agli organi mezzi funzionali migliori, e le eliminazioni si svolgeranno più spontanee e in maniera regolata, e l’organo stesso diventerà nuovamente sano (per vero lentamente ma stabilmente), e con esso tutti gli altri dell’intero organismo collegati.
15. Ebbene, adesso veniamo a come devi cominciare affinché si possa mettere in atto questa purificazione. Anche in questo ti voglio dare una chiara spiegazione per combattere in parte i tuoi pregiudizi da tempo abituali: vedi, essere ‘ben nutrito’, mangiare molto e spesso, non sempre è vantaggioso per la salute! Il corpo umano ha bisogno di molto meno per il suo sostentamento di quanto voi credete in generale che debba essere introdotto in esso.
16. Il modo di vita secondo natura, senza – in prevalenza – carne di animali uccisi, senza spezie stimolanti, senza caffè, né vino né birra, conserverebbero l’uomo molto più sano di come trascorre ora, col solito modo di vivere, la maggior parte della vita con cucinare, mangiare e bere.
17. Perciò segui per tua figlia adottiva una dieta naturale, abbandona tutto il cosiddetto sostanzioso (vale a dire cibi di carne), e tutto lo stimolante, dalle da mangiare pane nero e frutti maturi, e il male diminuirà, e con il tempo scomparirà con tutta la conseguenza dei disturbi del basso ventre. Portala spesso all’aperta aria fresca, (purificata dalla luce solare), e il sobrio movimento nella stessa accelereranno e faciliteranno l’evacuazione, fortificando gli organi e ravvivando il sangue.
18. Questi sono i Miei medicamenti che Io ho creato per gli uomini già da tempi immemorabili, ed è da attribuire solo ai concetti assai invertiti di voi stessi se, invece di conservare e mantenere la vita con elementi ed efflussi dell’amore e della grazia come mezzi provenienti dalle sorgenti spirituali, vi abbreviate e rovinate la vita con medicamenti di materia assai grossolana, con veleni e acidi, e con ciò vi consegnate alla morte precoce!
19. Segui il Mio consiglio, e presto vedrai chi ha avuto ragione, se i vostri dottori oppure Io, il Guaritore di tutto il mondo! – Amen!
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Consigli per medici e malati
8 luglio 1872
“Quindi
rifletti: quanto più aiuti altri, tanto più sarai aiutato tu stesso!”
1. Ciò che riguarda la sorella sulla quale vuoi una spiegazione dal Mio scrivano, allora ti dico questo: se questa figlia imparasse a conoscere meglio Me e la Mia Essenza, allora l’aiuterebbero i mezzi matteici[10] (e perfino anche un bicchiere d’acqua) se li prendesse in piena fiducia in Me e non in fiducia nei mezzi soltanto.
2. Scrivile che si deve rivolgere a Me con fervore, in un’ora silenziosa deve immergersi completamente nel suo cuore, ascoltarlo poi attentamente, e percepirà la Mia voce che le infonderà conforto e vera fede.
3. Che ora questi mezzi – quelli matteici e altri medicamenti – non sempre danno i risultati desiderati che tuo marito desidera ottenere con questi, deriva dal fatto che egli non sa perché gli uni o gli altri l’hanno fatto ammalare, forse per guarirlo spiritualmente, e perciò non può essere inconseguente verso Me stesso, nel rendere di nuovo buono ciò che Io intenzionalmente volevo lasciar peggiorare esteriormente!
4. Tuo marito deve solo voler aiutare, con tutto il cuore e tutta la fiducia in Me e nelle Mie conduzioni, allora riconoscerà meglio talvolta il ‘perché’ Io ho introdotto le circostanze così e non diversamente.
5. Seguite solo le Mie paterne ammonizioni e l’impulso del vostro cuore, e troverete il Padre e il Suo Amore in tutto ciò che volete intraprendere! Come la Mia mano onnipotente interviene e deve anche intervenire dappertutto, così guida essa anche il destino dei mondi, degli spiriti e degli uomini, e conduce tutti alla comune meta, alla meta di una futura unificazione con l’eterno Amore, quel legame che avvolge tutti ed ha legato anche i vostri cuori al Padre Celeste, che anche qui vi dà la benedizione! – Amen!
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Sull’essere malato, sul guarire e cura
spirituale
8 luglio 1872
(A un amico dello
scrivano)
1. Dopo che tu, Mio caro figlio, a mezzo del Mio scrivano Mi hai chiesto di comunicarti direttamente se il tuo modo di vivere e il metodo di cura del tuo male era quello giusto, allora ti posso solo rispondere che se Io non fossi stato d’accordo con questo, tu adesso non saresti ristabilito fino al punto da poter di nuovo presiedere alle tue faccende. Tuttavia, affinché tu non interpreti male questo ‘essere d’accordo’, voglio illuminarti più da vicino come lo intendo Io; poiché vedi, Io sono veramente d’accordo con tutto ciò che gli uomini fanno, perché essi sono libere creature e possono fare quello che vogliono, solo lo spirituale scopo finale è faccenda Mia, dove dai più grandi errori degli uomini Io ottengo anche spesso proprio il miglior risultato.
2. Per ritornare al tuo caso, allora ero d’accordo con la tua malattia, perché essa era adatta per stimolarti alla riflessione sul mondo, sul suo valore e sul Mio mondo spirituale, sulla sua guida e conduzione, sulla Mia divina parola e sulla Mia mano guidante, per incitarti e darti più chiarimenti.
3. Ero d’accordo con la tua malattia, e anche se il medico ha impiegato mezzi (allopatici) che non erano proprio i più adatti e più semplici, ho comunque concesso che tramite gli stessi tu ottenessi un risultato vantaggioso, affinché egli, come lo ha imparato e sperimentato, ti restituisse di nuovo alle faccende mondane e alla tua famiglia!
4. La convalescenza spirituale e la sua reazione è stata faccenda Mia, per tenere aperta a te la via spirituale, affinché tu non Mi dovessi dimenticare nel traffico del mondo.
5. Quello che ti ha scritto nell’ultima lettera il Mio scrivano, e che anche in quella odierna c’è l’inizio, queste sono ben le comuni Leggi fondamentali della Mia natura che devi conoscere, affinché tu possa anche, con il tempo, ritornare alla stessa, cosa che però per il momento non ti è consigliato, poiché ti procurerebbero dei risultati che forse a te comparirebbero come una reazione.
6. Possa tu accogliere questo sempre come fondamento principale che, quanto più è semplice un modo di vivere, tanto più è secondo natura, e che, se un uomo fa di tutto per purificare il suo sangue da elementi estranei, non lo può mai danneggiare, ma solo essergli utile!
7. Disponi la tua vita secondo queste direttive affinché non subentrino ricadute, e riuscirai a scacciare con l’occasione quelle piccole abitudini che vanno contro le Mie universali Leggi della natura, allora ne avrai un doppio guadagno: per primo di aver fatto il tuo corpo più povero di un bisogno, e per secondo, di aver reso la tua anima più ricca di una conquista, dove quest’ultima poi ti renderà un guadagno spirituale in sostituzione di quelle perdite di godimento fisico.
8. Un tanto, figlio Mio, sui tuoi dubbi. Continua ad avvicinarti a Me, e quanto più questo accade, tanto più il tuo istinto naturale, come uomo spirituale, ti impedirà di mescolare cose con il tuo corpo, che offrono solo dell’edificante sensuale, ma del debilitante spirituale.
9. Come avrai notato, sei stato nella Mia mano, stavi vicino all’aldilà, ma Io non volevo ancora averti di là, e ti ho riconsegnato all’affaccendarsi mondano, perché ho bisogno solo di frutti completamente maturi, e non a metà o a un quarto.
10. Vivi ora spiritualmente secondo le Mie parole e secondo la tua ragione fisica, tuttavia, comportati in modo tale affinché quest’ultima non prenda mai il sopravvento sulla prima, e ti convincerai che Io ti dimostrerò con la Mia benedizione di essere d’accordo con la tua cura spirituale, per il meglio tuo, della tua famiglia e del tuo prossimo! – Amen!
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Dietologia
alimentare
[ I ]
26 settembre 1872
(seconda risposta per un amico dello
scrivente)
1. Per quanto riguarda la tua seconda domanda, a causa dell’indicazione di generi alimentari speciali che dovrebbero procurare all’uomo salute e lunga vita, ti voglio solo dire questo: ciò che l’uomo s’inventerà e combinerà ancora per stuzzicare il palato, e che ancora preparerà come cibo nella sua cucina, sta nel fondo e nel minimo nella Mia cucina, dove Io già in anticipo sapevo meglio di tutti come i frutti devono diventar maturi per essere utili all’uomo!
2. Vedi, quando posi il primo uomo sulla Terra, allora questo legame era già da molto tempo intrecciato, legame che lo annodava alla Terra, e la Terra all’uomo; essi erano entrambi scambievoli, uno per l’altro, e così la Terra, in armonia, aveva prodotti salutari per l’uomo, e l’uomo aveva organi che potevano assimilare i prodotti della stessa per il suo io!
3. Che gli uomini con il tempo si allontanarono da questo regime (primordiale), che assunsero ogni cosa come genere alimentare, tutto questo lo dovettero pagare loro stessi nuovamente con malattie e una vita più breve.
4. E come adesso metto a voi tutti di nuovo in tavola del cibo spirituale e voglio abituare le vostre anime guastate di nuovo al semplice, al solo salutare, altrettanto dovete ritornare di nuovo alla semplicità nel mangiare e nel bere; in tal modo poi questo rapporto primitivo sarà riavviato tra Terra e uomo e sarà conseguito dai singoli. E come l’intero mondo animico sarà di nuovo ricondotto allo stato normale fino alla Mia discesa spirituale, altrettanto una semplice dieta secondo natura vi porterà di nuovo in possesso di quelle forze che, un po’ alla volta, l’umanità ha perduto. –
5. Ecco, figlio Mio, hai avuto la spiegazione spirituale anche di questa domanda. Cerca la semplicità nello spirituale come nella vita fisica, e ciò raffinerà i tuoi organi dell’udito e della vista; imparerai meglio a comprendere la natura che ti circonda, e quando un giorno verrà anche il momento in cui la Terra esigerà indietro ciò che ti ha prestato, allora questo momento non sarà un lacerare, ma un dolce sciogliersi da quel legame che ti aveva avvolto dalla nascita ad essa, e continuerai le tue vie per il perfezionamento, libero come essere animico, incurante di ciò che un giorno ti aveva legato alla Terra e ad essa fu consegnato ancora per l’ulteriore consumo!
6. Come l’organizzazione di una Chiesa futura sarà solo quella del cuore dell’uomo, dove Io solo sarò assorbito come nutrimento, altrettanto in quel tempo anche il vostro stomaco desidererà solo ciò che nella Mia cucina maturerà con il Mio Sole e il Calore del Mio Amore. Tendi alla semplicità in entrambe le cose, e tu stesso un giorno, semplicemente, non vorrai albergare e possedere in te null’altro che Colui che ti manda queste parole, affinché tu possa meglio giudicare e comprendere Lui, la Sua natura e l’intera Creazione!
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Dietologia
spirituale
[ II ]
29
settembre 1872
(terza risposta per un amico dello scrivente)
1. Mio caro figlio, ciò che ugualmente ti ho detto nella Mia ultima parola all’inizio, te lo devo ripetere adesso, perché tu non afferri e non comprendi le Mie parole come si deve. Al tempo della Mia vita sulla vostra Terra, ai Miei discepoli dovevo esclamare anche spesso: “Ma quando Mi comprenderete una buona volta? Quando comincerete a comprendere ciò che vi ho già detto spesso, che dietro le Mie parole sta sempre nascosto qualcosa di più spirituale e di più profondo?”
2. Quello che allora dovevo richiamare di continuo alla memoria ai Miei discepoli, sebbene essi sentissero tutto nella Mia vicinanza direttamente dalla Mia bocca, ciò che anche adesso faccio scrivere a tutti voi di nuovo indirettamente, così è con te e ancora con molti altri che non finiranno con le domande, e non vogliono darsi nessuna fatica di sollevare un poco il velo del senso letterale, per intuire le Mie idee o pensieri spirituali che vi sono celati.
3. Vedi, figlio Mio, ti voglio dimostrare che ciò che ora vuoi da Me, te l’ho già reso noto l’ultima volta! Così ascolta dunque.
4. Quando ti ho detto che tutt’al più saranno adunanze dove i più forti istruiranno i più deboli, e così li aiuteranno a progredire spiritualmente, a questa frase ne precede un’altra, dove sta scritto che tali adunanze saranno l’unico culto religioso, quando gli uomini saranno progrediti al punto in cui cesseranno le differenze di rango e di nascita, e tutti si riconosceranno come fratelli e sorelle.
5. Quando sarà subentrato questo grado d’amore per il prossimo, allora s’intende da sé che anche gli uomini saranno giunti a quel gradino spirituale dove essi, attraverso il vero amore per il prossimo, saranno giunti all’amore per Dio e anche a quella conoscenza tale da sapere che la lettera, da sola, – uccide, e che la Mia parola afferrata deve essere compresa spiritualmente e anche essere esercitata.
6. Come puoi pensare che tali uomini dovrebbero desiderare ancora una cerimonia, un culto, dove per loro la Chiesa sarà tutta la Mia Creazione visibile, il canto e il giubilo di tutti gli esseri viventi sarà la loro musica sacra, e l’uomo veramente illuminato e più dotato spiritualmente sarà il loro sacerdote?
7. Vedi, figlio Mio, tutto questo lo puoi leggere già tra le righe dalle ultime parole, se vorrai rifletterci soltanto un pochino. Invece tu vorresti da Me risposte così precise, da non farti avanzare più nessuna ulteriore conclusione, e tale da dover credere in maniera servile nella Mia stessa parola e aspettare inattivo il suo adempimento.
8. Io però non voglio simili figli, ve l’ho già detto spesse volte: «Vi ho creati liberi e liberi dovete anche rimanere!»
9. Così anche la tua seconda domanda è una domanda impegnativa, perché chiedi di un alimento speciale. Ebbene, se ora ti facessi scrivere una lista di vivande (secondo natura), ma conformemente al tuo organismo tu non potessi dar seguito alla stessa, diventando malato invece che sano, che cosa ne sarebbe del tuo stato d’animo se ti vedessi costretto, volendo rimaner sano, a commettere una mancanza, forse giornaliera, verso le Mie disposizioni?
10. Vedi, ogni consiglio da Me posto a questo riguardo, sarebbe una costrizione per te e per tutti coloro che leggono queste parole.
11. Nelle Mie ultime parole ti ho detto: “Sforzati di semplificare, come nell’alimento spirituale, anche il tuo corporeo, così che proprio con ciò ci si avvicini allo stato conforme alla natura”. – Ora ti dico: “Ciò che viene cucinato nella Mia cucina, è meglio di quello che la vostra è in grado di produrre!”. Con ciò ti voglio dire solamente: «Rimani col naturale, e lascia perdere l’artificioso! Evita tutti i cibi nei quali non vi è esistente più nessuna vita, i quali così vengono ben bloccati artificiosamente nella loro decomposizione, e seppur al palato possono forse diventar gradevoli attraverso i suoi piccanti, tuttavia possono essere dannosi all’intero organismo umano. Evita tutto ciò che è bruciato (fortemente arrostito), poiché con la bruciatura è scomparsa tutta la primitiva forza di vita, e l’oggetto stesso entra in una serie di combinazioni tutte diverse che, anche se da fresco sarebbe utile al corpo, bruciato può solo nuocere».
12. Studia la Mia natura, come e per che cosa Io l’ho creata, e troverai anche nella mano della scienza qualcosa che a tale riguardo ti potrà essere istruttivo.
13. Ti guiderà il tuo stesso naturale istinto a gustare solo quei cibi, attraverso i quali il tuo corpo mai diventerà signore sul tuo spirito. –
14. Così ognuno può individualmente essere messo nella situazione di vivere tranquillo, sano e soddisfatto già per questa ragione, perché egli impone un fermo alle sue voglie, ed è più fortunato solo colui che ha pochissime necessità.
15. Questa semplicità che ti ho consigliato nelle Mie ultime parole, questa semplicità è la chiave per la beatitudine nella vita fisica e spirituale, perché proprio le necessità mondane hanno perduto la loro attrattiva e presunto valore, e l’uomo spirituale può poi seguire più facilmente e senza impedimenti la via che lo porterà alla sua grande destinazione per l’eternità.
16. Leggi ancora solo una volta la Mia ultima parola, e già troverai ancora più chiaramente che, per primo, non indico mezzi speciali, ma ben posso stimolare voi tutti a semplificare il vostro modo di vivere, come a ricondurre l’intero caos di dogmi religiosi, catechismo, insegnamenti di fede e costumi, all’unico comandamento dell’Amore, sia all’amore per Dio come per il prossimo, e quindi vorrei vedere anche la lista delle vivande della vostra cucina così semplificato, che voi, liberi da tutte le voglie, non viviate per mangiare, bensì mangiate per vivere.
17. Questa è la risposta alle tue due domande poste; Io spero che adesso Mi comprenderai del perché a una domanda specifica Io do sempre una risposta evasiva, perché per i Miei figli la Mia parola sarebbe Legge o costrizione, e li legherebbe sempre solo di più, mentre li vorrei allevare ad esseri autonomi e liberi per il Mio grande regno degli spiriti nell’aldilà! Il tiranno ha schiavi! – Il Padre della grande Creazione vuole ‘figli’ amanti! Comprendi questa differenza e opera così, affinché tu possa diventare non il primo, ma ben il secondo! – Amen!
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Coltura e natura
11 novembre 1873
1. Già da parecchio tempo ho fatto passare attraverso la tua anima il significato di queste due parole; esse si libravano nella tua Luce interiore come uno scenario, cambiando di immagine in immagine, rivelandoti sempre del nuovo, sempre qualcosa di più grande, sempre qualcosa di più profondo.
2. Là dove questo accadde, non era né il luogo né il tempo di riportare sulla carta queste immagini afferrate frettolosamente, e poiché ora M’implori per la riproduzione delle stesse, allora questa spiegazione deve diventare di pubblico interesse per l’utilità di tutti, affinché alcuni pregiudizi e concetti terreni scompaiano davanti alla Mia Luce.
3. ‘Coltura’ (coltivazione), oppure come la chiamate voi in alcuni casi ‘nobilitazione’, è un concetto così naturalizzato presso gli uomini, che le idee unite a questa parola vengono considerate dai più come giuste.
4. Ora per porre rimedio a quest’errore e per respingere questa presunta nobilitazione alla giusta dimensione, allora questa parola dovrà servire come direttiva per tutti coloro che vivono nell’illusione come se potessero creare qualcosa di meglio, di più giudizioso e di più nobile di quanto Io, il Creatore dell’intero Universo, abbia determinato in anticipo e stabilito come regola e norma.
5. La maggior parte dirà: “Sì, guardate per esempio i frutti. Se l’uomo non intervenisse continuamente attraverso differenti mezzi artificiosi, chi potrebbe gustarli, se gli stessi si presentano come selvatici?”
6. Bene, figli Miei, ora però vi domando: “Sapete voi come Io creai i frutti fin dal principio? Erano tali come li vedete crescere adesso selvatici, oppure erano diversi e forse sono diventati così con il tempo?”. Da un lato, dopo che l’uomo ha cambiato le condizioni climatiche con la sua presunta ‘coltivazione’, oppure dall’altro perché egli ha trapiantato i frutti in regioni per le quali Io non li avevo destinati, e ciò per il semplice motivo che là non c’erano gli elementi nell’aria, nell’acqua e nella terra che a voi servono per farli prosperare!
7. Vedete, qui c’è il nodo o la pietra angolare nella quale tutti si urtano. Voi dimenticate il primo motivo del fallimento delle vostre aspettative, e vi attenete solo al risultato visibile, senza riflettere che ciò che un Dio, un Creatore, ha fatto quale Sua opera, deve essere altrettanto divino, cioè immutabile, perfetto nel massimo grado, e capace di nessuna correzione[11], altrimenti Egli stesso non sarebbe Dio, bensì un Essere sottoposto al caso e al vacillare, come più o meno siete voi e tutti gli spiriti.
8. Presso di voi deve essere salda la prima regola della Mia conoscenza: “Ciò che ha fatto un Dio, proprio perché lo ha fatto Lui, deve essere sommamente perfetto (cioè non migliorabile)!”, altrimenti non potreste mai comprendere, mai afferrare Me e le Mie creazioni! Oppure volete voi, come dice il proverbio: “Essere, come uova, più saggi della gallina?”
9. Vedete, Miei cari figli, a poco a poco la vostra cosiddetta coltivazione e anche la vostra ignoranza sulla Mia natura, ha cagionato nella maggior parte delle regioni altre condizioni climatiche, avete cambiato il solido terreno e l’aria fuggevole nelle sue componenti così precisamente, che se volete produrre i vostri necessari prodotti che voi, secondo l’attuale (sbagliato) modo di vivere, ritenete sommamente necessari, dovete ricorrere a mezzi ausiliari artificiosi per aiutare il suolo, le piante e gli animali alla crescita che avevano certamente una volta, ma non sotto questo tratto di cielo e non in questo clima proprio dove voi ora li volete.
10. Vedete, voi dovete concimare il terreno. Ho Io nella Creazione del mondo vegetale adoperato del concime artificiale? Certamente no! Io già provvedo per questo, affinché tutto s’ingrani come una catena, e la lenta putrefazione di piante e corpi animali doveva depositare il giusto concime oppure ‘l’humus’, come lo chiamate voi, dove poi con lo scomparire dell’uno veniva sviluppato dell’altro.
11. Ma che cosa fate voi con il concime che impiegate sui campi e sui prati, nei giardini e nelle vostre serre artificiali? Vedete, sono costretto ad insegnarvi ancora l’economia rurale come la intendo Io e come vorrei anche vederla compresa da voi, ma non come la praticate.
12. Per la crescita di ogni pianta o di un essere, perfino l’uomo non escluso, ci vogliono per primo certi elementi e anche adeguati organi, per utilizzare gli stessi alla propria individualità.
13. Ora se si vuole ottenere un risultato più veloce nella maturazione, nella crescita e nella prosperità, allora l’uomo si serve di solito di certi mezzi stimolatori che accelerano e aumentano il processo nutrizionale, per ottenere così in breve tempo, per esempio, un grosso frutto o un animale più grasso.
14. Ma cosa succede per mezzo di questi mezzi stimolatori? Rifletteteci un po’, e allora troverete che dove vengono usati mezzi stimolanti, gli organi sono posti in una più alta attività, per produrre più velocemente e più di quanto venne da Me assegnato loro nello stato naturale.
15. Ebbene, riflettiamoci su e valutiamo questo come illustrante esempio: vedete, una ruota da carro gira tante volte intorno a se stessa nella normale corsa tirata da un cavallo, camminando al passo o al trotto. Bene! Ma se con l’incitamento del vostro cavallo si vuole ottenere una maggiore velocità del procedere, e presumiamo fino alla massima velocità possibile, quale sarà il risultato?
16. Se va bene, arriverete più velocemente sul posto, ma è facilmente possibile che la ruota si rovini a causa dei veloci movimenti e per il troppo grande attrito viene resa incapace per un ulteriore uso.
17. Qui avete un esempio con riferimento ai mezzi stimolatori, il che dimostra come attraverso gli stessi potete ben ottenere un più veloce e maggior risultato, ma al costo degli organi di sviluppo. Voi date alla pianta o all’animale uno sviluppo che dall’esterno è illusorio, e interiormente è contro la loro naturale esistenza normale, poiché i loro organi non hanno generato un essere o una cosa in maniera naturale, bensì in uno stato febbricitante che, invece di essere sano, ha formato solo un’esistenza malata, accresciuta oltre l’usuale. Questo risultato voi poi lo chiamate ‘nobilitazione’.
18. Osservatelo solo da questo lato come ve l’ho appena mostrato Io, e poi vogliamo vedere se con questo risultato potete andar fieri come se foste più assennati di Me!
19. Guardate solo i vostri campi. Cosa guadagnate con il vostro concime? Voi stimolate il suolo, e poi lo dovete di nuovo lasciar riposare perché esso non può sopportare il continuo incitamento, e il secondo anno darebbe poco e nel terzo proprio più niente.
20. Che adesso dobbiate metter mano a tali mezzi è naturale; poiché voi stessi avete provocato altre condizioni climatiche con la distruzione dei boschi, condizioni che vi costringono ad inventar mezzi per sostituire ciò che voi stessi avete rovinato.
21. Così è con i frutti. Per prima cosa voi avete trapiantato frutti dal clima meridionale fino nel più alto nord, pretendendo dall’albero o dal prodotto vegetale ciò che era facile nei paesi caldi; che cosa dovete fare in questo caso? Vedete, dovete fare ciò che un albero non può. Qui voi innestate un ramo nell’organismo di un altro albero, aumentandone in tal modo la forza d’azione. Qui voi con fatica, con il calore artificiale, con il concime e l’annaffiamento sostituite ciò che nel clima caldo avverrebbe da sé, e voi chiamate tutto questo, ‘innestare’, e ne fate ancora una scienza, e credete che se non interveniste voi nel circuito della Mia Creazione, sarebbe finita con le piante e con la loro coltivazione! –
22. Quanto siete tutti di vista corta! Quanto giudiziosi si credono molti!
23. Ciò che voi vedete in questo prosperare materiale dei vostri prodotti ottenuti con la forza, questo accade anche nei cosiddetti processi spirituali di nobilitazione delle anime di animali e uomini.
24. Voi cercate di ottenere ovunque maggiori risultati con dei mezzi stimolatori; spingete l’animale fuori dalla sua sfera da Me assegnatogli, costringendolo alla degenerazione, e particolarmente quelli che voi considerate così necessari per il vostro nutrimento. Così il vostro sistema di nobilitamento si esprimerà nelle malattie, alle quali gli uomini devono poi soggiacere, poiché hanno fatto degli stessi la loro derrata alimentare.
25. Così la vostra nobilitazione è propriamente una giusta punizione che voi stessi vi attirate. Infatti, voi trascinate sia la Terra a causa dell’attività stimolata, sia gli animali per l’eccessiva alimentazione (ingrasso) nella sfera della rovina della vita umana, e così abbreviate sia la durata della vostra stessa vita come quella di tutte le piante e degli animali, i quali furono creati per scopi del tutto diversi da come per lo più voi li usate.
26. Nondimeno, anche la vostra coltura spirituale, come nobilitazione dello spirito umano, percorre la medesima via.
27. Già un selvaggio delle foreste primordiali dell’America rabbrividisce davanti alla vostre coltivazioni: quanto più lo dovrebbe fare un uomo che vorrebbe far valere il valore spirituale!
28. Che cos’è dunque veramente il vostro mondo civilizzato ovvero ‘la società umana’ in quelle parti del mondo che voi chiamate “civilizzato”? Guardatela e confrontatela con il vostro processo di nobilitazione di piante e animali!
29. Là voi ottenete un risultato permanente solo attraverso mezzi stimolanti. Ma parimenti, cos’è nella vita normale lo scopo della vostra cosiddetta ‘educazione’? Né più né meno che la stessa cosa!
30. Lo spirito o l’anima umana viene
spronata con mezzi stimolatori o con concime spirituale per una maggiore
attività, volendosi conseguire una maggiore vita esteriore; la testa viene
riempita con tutte le possibili cosiddette ‘scienze’
oppure ‘lingue’, che tutte, come
risultato finale, non hanno nessun altro scopo che promuovere la vita sensuale,
solo il cuore rimane inosservato,
trascurato, indurito!
31. Così come voi, corti di vista, osservate con ammirazione una mela che fu coltivata a diventar grande, anzi grande oltre la sua disposizione, nel cui interiore sono stati accumulati una massa di umori i quali sono solo premuti in essa ma veramente non vi appartengono, proprio così sta qui l’uomo equipaggiato con tutte le conoscenze, ma senza cuore, come un fenomeno che all’ignaro sembra una fine persona colta, mentre per l’uomo spiritualmente vedente è un bel ‘pezzo di legno’ lucidato dall’esterno che, ancora a causa della sua liscia superficie, rigetta con orgoglio tutta la luce che forse potrebbe riversarsi in lui dall’alto.
32. Qui voi avete il risultato dell’umanità nobilitata, secondo i concetti umani, non però secondo i Miei!
33. Così analogamente, cominciando dalla Terra fino all’ultimo membro della creazione di questo globo terrestre, il medesimo processo di nobilitazione prende il suo giusto corso, uno guastando l’altro, finché tutto ricade nella sua distruzione, e un altro regno verrà creato più da principi spirituali che materiali.
34. Voi influite sulla Terra, quale vostra dimora, ed essa vi porta i frutti delle vostre fatiche come voi, uomini liberi, li volete avere. La cosiddetta ‘materia nobilitata’ opera ovviamente sull’animico, sullo spirituale, e anche là genera le migliaia e migliaia di degradazioni in una razza lentamente degenerata, e così la decadenza dell’uno dovrà provocare la rovina dell’altro.
35. Quanto più grande procede la raffinazione e nobilitazione
nello spirituale, tanto prima dovrà subentrare una reazione. Adesso l’umanità è
costretta dal proprio atteggiamento a vivere così come vive;
essa stessa si è messa queste catene, dalle quali nessuno la può liberare,
poiché esse sono le giuste punizioni per il peccare contro le Mie Leggi della
natura.
36. Io ho creato uomini, animali, piante e la Terra intera per una unione armoniosa, per un paradiso; l’uomo con la sua libera volontà ha scacciato se stesso da questo paradiso, si è fatto la natura per nemica, è diventato schiavo, mentre sarebbe potuto essere un signore!
37. E così anche lui stesso deve portarne le conseguenze, conseguenze che non un Dio iracondo, bensì l’uomo cieco, guidato dalle passioni, poteva inventare solo per se stesso!
*
38. Così, figli Miei, dovete considerare i vostri presunti concetti di ‘nobilitazione’ e ‘coltivazione’, allora comprenderete più facilmente due cose: innanzitutto, che adesso non può essere diverso da ciò che è realmente diventato, secondariamente che la Creazione, proceduta dalla Mia mano, era una Creazione completamente diversa da come voi la vedete adesso, sicché essa fu sempre perfetta, e ogni trasgressore che vuol scuotere o correggere in questo edificio eretto da Me, punisce solo se stesso, perché nel Divino non sono possibili dei cambiamenti per il miglioramento.
39. Io ho sempre inviato in tutti i tempi degli ammonitori per arrestare la totale rovina della natura spirituale; nemmeno Io stesso, con la Mia discesa sul vostro mondo trascurai di spianar la via per questo possibile ritorno a Me.
40. Solo che la libera volontà dell’uomo doveva essere rispettata da Me e dai Miei spiriti. E così, se adesso dal mondo, dalla specie vegetale, animale e umana è venuto qualcosa d’altro di quanto Io avevo per scopo attraverso il Mio insegnamento, non sono Io il colpevole, ma lo sono gli uomini stessi.
41. Se il Mio Amore non fosse infinito, e se tutto il Creato – qualunque cosa si vuole – non fosse un’emanazione perfino del Mio Amore divino, il mondo andrebbe incontro alla sua fine o al cambiamento spirituale ancora più velocemente di quanto avviene realmente.
42. Ma poiché nell’intero Universo nulla può andar perduto, dal momento che nulla è stato creato invano e tutto, presto o tardi dovrà conseguire il suo scopo e la sua meta, allora Io non cesserò di aprire le fonti di questo Amore infinito, per aver comunque ancora la possibilità di una via per il ritorno, – quando tutto è lo stesso degenerato – affinché chi voglia possa ritornare.
43. Ciò che materialmente è stato allontanato dalla sua posizione da Me assegnatagli, entrando a forza in altre forme e venne così contrapposto alla sua primitiva destinazione attraverso dei mezzi artificiali, dovrà di nuovo essere ricondotto alla sua dimensione precedente tramite una reazione spirituale.
44. Con la materia cominciò l’uomo calcolatore, e con lo spirito deve egli stesso, e la sua natura che lo circonda, essere ricondotto di nuovo nei giusti limiti.
45. Questo è lo scopo di tutte le Mie parole: cercar di salvare ciò che è ancora salvabile di coloro che stanno in mezzo a tutte le calamità della vita umana sociale, come esiste adesso e ancora continuerà ad esistere!
46. Perciò il grido del Mio regno degli
spiriti in tutti gli angoli di questo globo terrestre: “Svegliatevi voi dormienti e aprite i vostri occhi, affinché
riconosciate dove vi conduce il vostro modo di coltivare’, la vostra
‘civilizzazione’!
47. C’è ancora tempo! Non lasciatevi sfuggire ciò che vi è dato, ciò che vi è offerto dal Padre vostro, il Quale non vuole nessuna decadenza, nessuna distruzione, nessuna rovina di ciò che è creato, ma vorrebbe unire tutto sotto un unico scettro, sotto lo scettro del placante Amore!”
48. In differenti forme e in differenti luoghi risuona questo grido ammonitore; sono le ‘trombe degli angeli’ che ancora avvertono, prima che vengano riversate tutte le coppe dell’ira, quali l’umanità stessa ha riempito sul suo capo con pene di ogni genere[12].
49. Vi sarebbero facilmente comprensibili le profezie di Giovanni, se solo poteste osservare con uno sguardo un po’ più spirituale l’affaccendarsi degli uomini e calcolarne le necessarie conseguenze da questo affaccendamento.
50. L’attuale affaccendarsi degli uomini somiglia alla serra di un giardiniere che si è messo in testa di forzare ogni organizzazione vegetale fino al massimo; per questo egli concima, riscalda e bagna. Tutto si gonfia, tutto trabocca di linfa vitale, secondo l’apparenza; solo che il risultato sarà la completa rovina e la non godibilità dei frutti ottenuti.
51. Così è l’attuale affaccendarsi degli uomini. A loro non basta più niente, essi sono materiali, e così vogliono solo godere più di quanto possono sopportare, e spiritualmente rinnegano tutto ciò che vorrebbe opporsi intralciante i loro godimenti.
52. Questo (attuale) stato febbrile che, come risultato finale avrà il completo indebolimento, M’induce a dissipare dai vostri cuori anche le più piccole ombre e dubbi, affinché nel mezzo dell’apparente splendore possiate riconoscere la naturale decomposizione, la naturale dissoluzione di tutto l’esistente, onde anche voi non incorriate in falsi giudizi decadendo su vie dove sarà pur difficile aiutare.
53. Voi ancora non conoscete la portata di certe parole che vi ho dato, non siete ancora penetrati nel vero e profondo senso che si trova in ogni parola proveniente dalla Mia bocca[13], perché siete ancora troppo occupati con cose mondane e non riuscite ad afferrare completamente ciò che vuol significare: “Una parola dalla bocca del Creatore di ogni essenza!”
54. Proprio per questo vi rendo attenti con differenti spiegazioni, ora sull’una cosa ora sull’altra, perché in voi c’è ancora attaccato molto di ciò che spesso vi porta lontanissimi dal credere di essere su vie sbagliate.
55. Per Me è innanzitutto importante non perdere di nuovo ciò che è salvato, ma di ricondurre ancora più figli smarriti sulla retta via; e così non rifiuto nessun mezzo e nessuna occasione – senza pregiudicare la libera volontà dell’uomo – di mostrare a ciascuno ciò che è e ciò che doveva essere, e dove l’intera umanità corre nella sua folle erudizione, dove certi uomini si credono già da tempo di essere superiori a Me stesso, perché essi, come si esprimono, “possono nobilitare la natura”.
56. Adesso sapete che cosa significa ‘nobilitare’ e, cosa, ‘civilizzare’.
57. Mirate a questo, se davvero deve essere nobilitato qualcosa: cercate di nobilitare il vostro cuore, cioè eliminate dallo stesso, dapprima, tutto il male, affinché poi il bene e il nobile trovino fondamento per la crescita! Allora, presto sentirete le conseguenze della nobilitazione spirituale e sarete elevati oltre i fronzoli dell’altra conoscenza, e nella contemplazione spirituale della Mia natura saprete apprezzare la cosiddetta coltura dello spirito umano, dove poi risulterà vero il proverbio: “Non è tutto oro quel che luccica”.
58. Questa parola possa di nuovo essere una piccola pietra per il grande edificio che Io intendo erigere sulle rovine della vostra ‘coltivazione civilizzata’, dove poi la Mia natura, la Mia Volontà e il Mio Amore che mai finisce, porgerà ai figli smarriti la Mano soccorrevole, per scalare il monte della conoscenza, sul quale, come punto supremo, troneggio Io stesso soltanto, e sotto di Me, come fondamento, ho l’intera Creazione materiale e spirituale.
59. Molti sono chiamati a questa conoscenza, ma saranno pochi i prescelti che la raggiungeranno. Fate sì che dove vi stanno a disposizione tante risorse e mezzi, non siate voi i negligenti, poiché agli ignari può essere perdonato e scusato, se essi mancano contro le leggi che non conoscono; ma voi, ai quali Io ho già mostrato tanto spesso quanto è importante per Me un’anima umana, voi avete una responsabilità maggiore sulle spalle, poiché sapete come dovete vivere, e comunque non lo fate!
60. Perciò vi possa servire questa parola per istruzione, conforto e chiara comprensione, per penetrare nei segreti della Mia natura e del cuore umano, dove spesso c’è ancora attaccato qualcosa che deve dapprima essere estirpato, per essere chiamato “figlio Mio”.
61. Adesso, Mio scrivano, hai di nuovo ricevuto, attraverso la Mia Grazia, le immagini che passavano davanti al tuo spirito; tu e i tuoi utilizzatele come si addice a un uomo spirituale.
62. Un giorno il mondo a venire si stupirà oltremodo nel vedere quali Tesori furono accumulati per ricondurre il genere umano ultra civilizzato di nuovo alle leggi della natura; essi si meraviglieranno di quante parole furono necessarie per mostrarvi e per provarvi che la natura, come espressione visibile del Creatore invisibile, non può essere nobilitata – ben però denigrata – e che da parte Mia ci vollero tante dirette Comunicazioni per far notare a coloro che vivevano là, ciò che ad ogni vedente spirituale stava così chiaro e distinto davanti agli occhi. Essi vi rimprovereranno e vi chiameranno ‘semiciechi’, e nonostante ciò qualcuno di voi sosterrà di vedere già tutto! Quale nome meriteranno poi quelli dietro di voi, ai quali rimasero chiuse a lungo tutte queste risorse di vita che a voi fluirono così riccamente?
63. Vedete, così Io insegno, così nobilito, così civilizzo, non che impieghi sostanze stimolanti, bensì vorrei proprio allontanare il sovreccitante, per ritornare alla chiara contemplazione dove sono comprensibili al meglio il Mio creare e il Mio Io.
64. Così insegna un Padre ai Suoi figli affinché Lo comprendano e Lo capiscano, perché solo da questo può sbocciare l’amore per Lui, visto che davanti alla conoscenza, tutt’al più, ha posto il timore nel cuore dei figli.
65. È facile pretendere l’amore, ma dapprima si deve conoscere completamente il soggetto che si elogia per tale amore. Solo conformemente alla conoscenza delle alte Caratteristiche può crescere anche l’amore.
66. Perciò il comandamento: «AmateMi sopra ogni cosa!» è fattibile solo allora, quando avrete compreso nel pieno valore Me e il Mio mondo con le Mie Creazioni.
67. Tuttavia, per conseguire quest’amore nella giusta misura, esso deve anche essere protetto da ogni sottovalutazione che, naturalmente, può sorgere con facilità quando succedono casi in cui perfino l’uomo nel suo vanitoso sapere, nelle singole scoperte, vuol porsi al di sopra di Me, della Mia natura e delle sue Leggi – il che è la vicinissima via che porta al rinnegamento di Dio – un fatto che potete incontrare in molti luoghi nel mondo attuale, dove la materia è riconosciuta come idolo e lo spirituale solo come prodotto dello stesso, oppure proprio nulla.
68. Guardatevi da tale modo di coltivare! Poiché esso non conduce nemmeno alla natura, bensì solo all’anomalia, come polo opposto della vera meta della Mia Creazione!
69. Adesso, a te e a tutti ho detto abbastanza su cosa devono pensare di queste due parole, ‘coltura’ e ‘natura’, del loro significato spirituale e del loro vero valore; dipende perciò solo da loro se vogliono diventare ‘uomini civili’ secondo il senso mondano, oppure secondo il senso divino!
70. Essi possono scegliere liberamente, e poi attribuire a se stessi le conseguenze, se le stesse ridondano per loro per il bene o per il male! – E così per oggi basta. – Amen!
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Sul trapianto degli alberi
(supplemento
a ‘Coltura e natura’)
12 novembre 1873
(A
seguito di una domanda di un fratello)
1. Tu domandi il perché questi frutti (di alberi nobili come i meli) hanno prosperato prima proprio nei paesi caldi, visto che poi l’uomo li ha dovuti trapiantare solo più tardi in Europa.
3. Attraverso la coltivazione di steppe desertiche e con il diradamento di boschi bui, l’uomo doveva eseguire simbolicamente ciò che deve accadere altrettanto nella sua stessa vita animica; egli dapprima deve rimuovere il male, affinché il bene possa riprodursi. Ha cominciato con la materia, con boschi e steppe, e dovrà terminare con la coltivazione del suo spirito. – Comprendi tu questo?
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Precisazione sul forzare la natura
(allegato al supplemento su
‘Coltura e natura’)
13 novembre 1873
(da una lettera dello
scrivano [Mayerhofer], all’editore Br. Mfr)
1. (il Signore risponde) :«“Ciò che Br. ha detto a Vienna a causa dell’esposizione dei frutti (poiché egli, come tutti, si stupiva delle gigantesche mele provenienti dalla Svezia e da alcuni altri paesi), credendo che la coltivazione formi più che la natura, allora vorrei istruirlo Io ben su qualcosa di meglio, ma Mi costerebbe troppo tempo a metterlo giù per iscritto, e allora vorrei solo chiedergli a titolo di esempio: “Un bue ingrassato, quale prodotto della ‘nuova coltura’, come animale malato di grasso, è esso, essendo grande e moderatamente grasso, diventato sano per sé e per gli altri, come un bue nella sua giusta dimensione della natura?”. Lascio il resto a ogni pensatore che riflette da sé! – Che cosa vuol raggiungere l’uomo con il suo minuscolo intelletto, di fronte all’eterna legge della natura, dove a tutto è assegnato il giusto peso e la sua giusta grandezza, e tutto ciò che va al di sotto o al di sopra è invece da considerare come condizione anomala?
2. Vedi, ti voglio dare ancora un esempio: per l’uomo esistono essenzialmente due tipi di alimentazione. Gli uni si nutrono secondo natura, gli altri stimolano gli organi all’attività. I primi sono nell’insieme i cosiddetti vegetariani; per gli altri ci vuole (soprattutto) anche carne (e ciò che dipende da questa).
3. Ora, un uomo che si nutre di molta carne, si sente più forte (perché più stimolato), ha quasi sempre una ‘sembianza migliore’ rispetto a un uomo che si alimenta di frutti e granaglie! Gli si vede, come si dice, la salute in faccia, e tuttavia l’intero mondo dimentica, con quest’immagine di una turgida salute, che la stessa, acquisita con mezzi stimolanti, aiuta anche a consumare più velocemente il congenito capitale di vita, e così la durata o la necessaria permanenza sulla Terra dovrà essere notevolmente cambiata e abbreviata. Applicate questa norma in tutto, e presto saprete chi è più giudizioso: l’arte o la natura?
4. Un tanto per i miei fratelli ai quali è ancora attaccato qualcosa del mondano, e si lasciano ingannare facilmente dall’apparenza».
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A tutti gli operatori di guarigione
8 gennaio 1875
1. Molti di voi si occupano con l’arte della guarigione, dedicano alla stessa la loro intera vita, studiano e si affaticano, dove alla fine – se un ‘dottore’ vuol dire la verità – deve ammettere che non sa nulla, e che non è troppo definire le sue affermazioni un artificioso edificio costruito di teoremi empirici[14], imbiancate con genuini nomi greci e latini, ‘scienza’, di cui si dovrebbe essere veramente convinti che si sta ciechi davanti ad un labirinto di fatti a cui ancora non è stato trovato ‘il filo di Arianna’. Infatti, che cos’è l’ultima frase conclusiva con la quale i medici si scusano se le cose non vanno come devono? Questa è: “Non io, ma la natura guarisce!”.
2. Ebbene, qui siamo arrivati al punto da dove voglio cominciare, e precisamente con due domande: per primo, che cosa significa ‘guarire’, e per secondo, che cosa significa ‘natura’, poiché la frase: ‘la natura guarisce’ è per vero espressa subito, ma non spiegata tanto presto e precisamente, così che ognuno la possa afferrare.
3. Qui voglio Io aggiungere di nuovo una pietra da costruzione alle fondamenta del Mio palazzo della conoscenza, affinché possiate di nuovo comprendere chiaramente che, anche se avete studiato molte scienze, non sapete nulla! È Mia abitudine, ed è ed è sempre stata, quando voglio spiegare qualcosa di esporla chiaramente e comprensibilmente davanti agli sguardi di ognuno, come la convinzione che due per due fa quattro, perché solo quando qualcosa è spiegata chiaramente può essere illuminante per gli altri.
4. Ebbene vedete, vogliamo al momento esaminare la prima parola ‘guarire’, cosa significa e come viene usata, prima di andare al ‘come’.
5. ‘Salute’ significa generalmente uno stato, sia esso morale, spirituale o fisico, dove il normale percorso vitale di tutti gli organi e delle loro funzioni non è disturbato in nulla, e l’uomo o l’animale, oppure ogni essere vivente, non percepisce la presenza del singolo organo, ovvero in un certo qual modo non sa dire se e dove esso esiste. Non appena viene disturbato questo normale stato attraverso influssi interiori o esteriori, allora l’animale o l’essere umano si sente ‘malato’, o nel minimo grado, ‘indisposto’. In questo stato si manifestano dolori nelle differenti parti del corpo, e con ciò comunicano che nell’intero organismo dell’essere vivente le cose non vanno come dovrebbero.
6. Rimuovere ora questo disturbo, affinché gli organi possano di nuovo continuare le loro funzioni meccanicamente come prima, significa ‘guarire’, cioè liberare il malato dal suo stato di malattia. Ebbene, questo guarire, come voi sapete, avviene in differenti modi e secondo differenti sistemi che in altre occasioni[15] vi ho spiegato chiaramente. Ora però si domanda: “Cosa succede veramente in ogni guarigione, secondo un qualsiasi sistema?”
7. Nel guarire o nell’eliminare degli stati di malattia che riguardano gli uomini oppure ogni altro essere vivente, si cerca di allontanare il virulento[16] impiegando mezzi artificiali e sostituirlo con del buono, oppure si cerca di stimolare tutto l’organismo del malato così che gli organi sofferenti eliminano da se stessi ciò che non vuole riuscire agli artefici della guarigione con i loro rimedi, cosa che veramente è la cosiddetta guarigione tramite la natura stessa.
8. Ebbene, per venire alle fondamenta e per sciogliere in una volta il nodo gordiano[17] come un giorno fece un grande guerriero, vogliano considerare tutta questa faccenda da un altro lato, e ritornare poi là dove ci siamo fermati.
9. Vedete, già spesso vi ho detto che in tutto ciò che esiste è da considerare solo lo spirituale come la cosa principale, e il materiale come cosa secondaria. Anche qui dobbiamo considerare non solo gli uomini e tutti gli esseri viventi, bensì l’intero Universo creato, da un lato del tutto differente, per poter tornare con profitto alla piccola parola ‘guarire’ e alla citazione ‘la natura guarisce’.
10. Tutto il creato è proceduto da Me, ed è stato chiamato all’esistenza attraverso la Mia potente Volontà. Tutto ciò che è creato non è tuttavia la stessa cosa, ma innumerevoli mondi, incalcolabili creature, incalcolabili spiriti su tutti i gradini possibili fino alla Mia più prossima vicinanza, stabiliscono l’intero Universo.
11. Tutto ciò che fu creato, ebbe ed ha ancora la propria organizzazione, il proprio modo del sorgere, dell’esistere e dello scomparire, e del passaggio in altre forme. Ora si domanda: “Di che cosa consiste il tutto?”
12. Vedete, già prima, attraverso il predecessore (J. Lorber) del Mio attuale scrivano, vi ho spiegato il Mio Io come essenza di sette Spiriti o sette caratteristiche principiali[18] dello Spirito del Mio Io; considerando queste caratteristiche nel corporeo materiale, esse sono per l’appunto anche la base di tutto l’esistente, poiché come tutte stabiliscono Me spiritualmente, così ciascuna di esse stabilisce in differenti rapporti tutti i mondi creati e tutta la materia.
13. Le sette caratteristiche emerse dalla Tri-Unità, sono quindi anche le cose principali nella Creazione, le quali formano proporzionalmente gli individui e le cose, espresse in maniera corrispondente nella materia.
14. Qui però si aggiunge ancora: poiché come il freddo e il caldo generano il medesimo prodotto, da dove presso di voi si ha la massima: ‘gli estremi si toccano’, il che vuol dire: ‘Ogni caratteristica del Mio Io, si può, nel più alto dei casi, senza saggia avvedutezza, rovesciare nella caratteristica opposta’; ovvero: che se dai Miei attributi (caratteristiche), quali ‘Virtù’, possono essere indicati gli opposti, i ‘vizi’, allora da questo risulta anche chiaro che accanto alle Mie tre (le prime: Amore, Sapienza, Volontà) o a tutte le sette caratteristiche come ‘Caratteristiche divine’, ne possono esistere anche altrettanto infernali che, nella creazione di esseri materiali, immateriali e cose, influenzano insieme la loro differenza.
15. Ora procediamo di un passo e diciamo ancora: tutti gli elementi chimici a voi finora conosciuti, sia del corpo terrestre e sia degli esseri viventi su questo, perfino della luce, fino agli elementi da voi stabiliti e inspiegabili, sono composti proprio di atomi e di elementi materiali ancora più fini i quali, materialmente, rappresentano in parte i Miei e in parte gli opposti del Mio avversario. Voi non potete richiamarvi al linguaggio delle rispondenze, perché non lo comprendete, ma siate sicuri: nonostante ciò, esso esiste e un giorno vi sarà ben comprensibile, quando sarete come spiriti nelle sfere superiori.
16. Se ora osservate un oggetto o una qualsiasi altra cosa, allora dovete sempre pensare così: “Questa cosa o questo essere è composto dallo spirituale legato e, come materia visibile, ovvero percettibile, contiene elementi che possono presentarsi all’uno in maniera benefica, all’altro danneggiante; esso contiene caratteristiche spirituali che, per mezzo di altri processi, come per esempio attraverso processi chimici, può essere liberato da alcune singole caratteristiche, oppure gliene possono essere aggiunte anche altre, cosa che lo rende poi in qualcos’altro di ciò che era prima, sia l’oggetto che l’essere”. – Vedete, così vi sono spiegati tutti i vostri processi dell’arte della separazione, perché quest’arte della separazione può modificare tutto, ma non distruggere nulla totalmente, perché Io sono la base di tutto il Creato, un infinito ed eterno Dio. Su questo si basa tutta la vostra farmacia, soltanto che la stessa ha lo scopo specifico di preparare cose che siano utili per animali e uomini nei vari casi di malattia.
17. Per spiegarvi tutto questo ancora più chiaramente, vi rimando all’arcobaleno, dove voi ottenete dapprima i tre colori di base[19] procedenti dal bianco raggio della luce, e poi con la sua mescolanza, i sette colori, dove ogni colore esprime un’altra caratteristica e scompone chimicamente anche ogni raggio e, se vi fosse possibile – si mostrerebbero altri risultati magnetici ed elettrici. Qui il raggio di luce è spezzato oppure diviso solo dalle gocce d’acqua (nell’arcobaleno) o nel vetro prismatico. Come però le sue caratteristiche s’infrangono diversamente in tutti gli oggetti, lo potete ben notare perfino al vostro occhio nelle sue differenti sostanze e nell’arcobaleno, ma non spiegare con un unico sguardo nella libera natura, né quale processo complicato si svolge là nella vostra organizzazione, senza calcolare l’impressione spirituale sull’anima e sullo spirito.
18. Così state ciechi davanti al tutto (in riferimento al vero e proprio essenziale), e se non fosse ‘la Mia parola’ che talvolta vi solleva il velo dalla Mia Creazione, non sapreste proprio che cos’è la vita, né perché vivete o di cosa deve essere la natura che vi circonda. Ebbene, dopo aver accennato abbastanza ciò che potrebbero essere veramente le singole parti componenti di ogni cosa o di ogni essere vivente, passiamo di nuovo alla nostra prima domanda; dunque:
“Che cosa significa ‘guarire’?”
19. Vedete, ‘guarire’ significa quindi nient’altro, che mediante altri mezzi che vengono dati ad un malato, sostituire le caratteristiche in lui mancanti, la cui mancanza aveva provocato la sua malattia, e così ristabilire il vero riequilibrio nell’organizzazione. Ebbene, per farvi un breve concetto (o un presentimento del Divino) di tutto il Creato, vi voglio solo dire che non avete nessuna idea e mai potreste averne una, di quali elementi ci vogliono per una singola fibra dei vostri nervi, per fare della stessa ciò che deve essere nel corpo.
20. Proprio questo ignorare determina nell’uomo di corte vedute, il provare, il cercare di aiutare, l’impiegare farmaci. Ed Io vi dico: “Egli stesso non sa che cosa sta veramente facendo, poiché vede soltanto gli effetti, ma non conosce il ‘perché’!”
21. Così accade anche spesso che i mezzi impiegati distruggono invece di ricostruire, oppure – come quelle caratteristiche opposte alle Mie, quale odio, ira, ecc. – che nell’organismo suscitano un impulso a rimuovere istantaneamente l’estraneo, che nel corpo, esso in quell’istante lo reputa come veleno.
22. Qui è la natura ovvero la legge, secondo la quale è formato ogni individuo che – spronato dall’abuso della sua stessa individualità – rimuove con ira oppure aggiunge ciò che nell’insieme potrebbe essere dannoso all’organismo.
23. Alcuni medici vogliono arrivare allo scopo offrendo all’anima elementi con cui essa stessa deve aiutarsi, questa è per lo meno la via più breve; altri vogliono dapprima mettere in piedi l’organismo materiale, dove poi l’anima deve guarire da se stessa. Del resto entrambi, anche se riescono, non sanno ciò che hanno fatto, poiché non conoscono il vero e proprio effetto dei loro medicinali, quali caratteristiche veramente possiedono e come questi abbiano contribuito al ristabilimento della salute, aiutando o distruggendo.
24. Voi non potete presentarMi un solo rimedio, con cui poter dire: “Io conosco il processo spirituale che si produce nell’organismo umano o in ogni singolo organo!”.
25. Mostrarvi, di fatto, il processo spirituale, non è possibile nemmeno a Me stesso, nondimeno lo potreste presumere, e proprio questo presentimento è già sufficiente per convincervi dell’importanza e della portata di ogni passo che fate come ‘guaritori’, come tutto è costruito in modo molto speciale, tutto è formato in modo molto speciale, e che se vi riesce di aiutare qualcuno a ritrovare la salute, lo avrete fatto inconsapevolmente, cosa che mai sonderete, poiché la chiara conoscenza su questo punto significherebbe intromettersi nella Mia stessa potenza creativa, cosa che non sarà mai possibile a egli esseri o a creature finite.
26. Così, vedete quanto grande è in ciò la vostra scienza? Il giudicare il motivo delle malattie, non sempre è corretto, oppure lo è molto raramente, e anche i mezzi non sempre sono quelli giusti, e inoltre, come gli stessi agiscono veramente sotto l’aspetto spirituale, questo vi è del tutto sconosciuto, poiché, per questo ci vogliono sentimenti molto più fini, e occhi spirituali, per ravvisarne le mancanze, vale a dire: che cosa è veramente uno stato normale, che cosa la sovrabbondanza di elementi spirituali in un organo, e come è possibile di nuovo ristabilirne lì l’equilibrio!
27. Prove di quanto è stato detto sono le disposizioni dei sonnambuli che, dotati di sensi più acuti, prescrivono cose, quanto per se stessi come per altri, che secondo i vostri concetti contraddicono spesso il sano intelletto dell’uomo, e contribuiscono comunque alla guarigione.
28. Voi vi accontentate al massimo con questa formula conclusiva:
“Il medico ‘cura’, e la natura ‘guarisce’!”
29. Sì, il medico vuole aiutare, e le spirituali eterne leggi che hanno assegnato ad ogni individuo o ad ogni essere il suo sicuro quantitativo delle Mie caratteristiche incorporate nella materia, queste leggi guariscono, vale a dire che alla fine ristabiliscono un equilibrio nell’assimilazione, se l’uomo nel suo organismo non ha assorbito molto delle sette passioni opposte, tanto che non è più possibile nessuna compensazione, bensì il male ha conquistato il sopravvento, cosa che è da considerare uguale al deperimento o al totale dissolvimento.
30. Ecco, figli Miei, osservate: fin dove esiste ancora un ciclo di elementi invisibili, impercettibili oltre gli elementi visibili, la loro differente distribuzione e unificazione procura il sorgere, il sussistere e il trasformare, purché le sostanze negative o cattive, ugualmente sottili, prodotti dalle cattive caratteristiche, non accelerano il processo dei tre stadi: sorgere, sviluppo e dissoluzione. Altrettanto vedete come molto dello spirituale sta nascosto sotto l’involucro materiale, dove non si parla ancora di un vero sapere, poiché il medico non sa quello che fa, il farmacista non sa ciò che sta mescolando, e il malato non sa quale processo spirituale produrrà nel suo organismo ciò che gli è stato propinato.
31. Perciò vi esorto: “Non siate così orgogliosi del vostro sapere!”, non è molto e non si va lontano. Siate modesti, e ammettetelo sempre, che il più grande tra voi è ancora molto piccolo dinanzi ai Miei occhi, se non vuole ammettere umilmente la sua ignoranza.
32. C’è ancora molto nella Mia Creazione dove tutti i vostri eruditi non troveranno nulla con l’intelletto, mentre col cuore, con l’amore confidente in Me, si apre la vista spirituale, e anche se non si vede chiaramente, nondimeno si può prevedere ciò che c’è ancora celato dietro il visibile, e come il tutto si lascia ricondurre un po’ alla volta a principi completamente semplici, a Leggi del tutto semplici del Mio Amore e della Mia Sapienza, Leggi sempre operanti, che tuttavia sono le cause principali di tutto l’esistente, di ogni sviluppo e di ogni perfezionamento.
33. L’armonia delle Mie caratteristiche divine, l’unità della Mia triplicità, la ritrovate in tutto. Nelle orbite dei pianeti e dei mondi[20], nelle loro distanze, nelle suddivisioni dell’età umana, nei legami materiali e spirituali dell’essere umano. Nei colori si dilettano i vostri occhi, nei suoni gioisce il vostro animo, e vi elevano molto oltre la materia. Un dolce sussurro spirituale di delizie insospettate percorre l’anima che si dà a queste impressioni; essa non sa cosa le succede, non trova parole per questo linguaggio, e nonostante ciò comprende questa interpretazione simbolica. Vedete, questo e ancora di più si trova solo nella Legge di base dell’unità armonica delle Mie caratteristiche. Dove queste prevalgono, là domina l’armonia spirituale e la salute spirituale, e dove questi spiriti mantengono nel corpo materiale la giusta misura, c’è altrettanta salute, l’esprime la bocca, la mostra l’occhio, e l’intera figura umana come Mia immagine vi mostra in linee armoniose l’intera simmetria e la grande unità di corpo, spirito e anima, come gli stessi devono rappresentare la Trinità di Dio nell’uomo.
34. Il corpo deve essere l’immagine esteriore di un’anima dimorante in esso che, mediante la scintilla spirituale (vivente in essa) di origine divina, nobiliti entrambi e li elevi alla dignità spirituale, dove poi tutti questi soavi e sottili elementi dei sette-astri spirituali facciano riconoscere, scintillando in trasparenza, che nessuna copertura, nessun rivestimento è così fitto da non lasciar trasparire la nobiltà, se ha la sua sede nell’interiore.
35. Lo spirito è tutto. La Creazione è costruita spiritualmente. La materia deve ridiventare spirituale, e spirituali sono le creature create. Per vero, possono anche ammalarsi spiritualmente e andare incontro immaturi alla trasformazione, ma vengono anche guarite solo spiritualmente, e precisamente con siffatti mezzi che sono più di tutto spirituali e possono agire spiritualmente.
36. Perciò cercate, voi artefici della guarigione, di conoscere a fondo il legame spirituale di ogni richiedente aiuto. Cercate tra i vostri mezzi quelli miti e delicati, e non quelli opposti che eccitano le passioni, come i veleni o altri elementi estranei all’organismo umano, bensì cercate di sondare quali parti costitutive dell’intera farmacia si adattano ai vostri malati. Con questo, non guarirete una malattia, ma lascerete indietro nel corpo umano, tramite le medicine somministrate, della sostanza per altre (malattie).
37. Non la momentanea guarigione mostra la provata capacità di un medico, – no, ma la riparazione di un organismo disturbato nella condizione normale, così che non possa essere di nuovo facilmente rovinato o turbato. Sia questo il vostro compito a cui siete chiamati attraverso una spontanea dedizione! Così, andrete mano nella mano con le Mie Leggi, e da ciò si acutizzerà la vostra facoltà di giudizio, specialmente quando accondiscenderete a credere che sapete poco o addirittura nulla, e che a sollevare il velo di Iside, c’è da scoprire e imparare ancora molto, affinché il corpo umano, insieme alla sua organizzazione semplice e comunque molto complicata, non rimanga un eterno mistero, visto che voi credete di imparare sempre di più solo su un corpo morto, e con ciò mancate di osservare seriamente e attentamente i viventi. Io non dovrei essere un Dio, e la Mia Creazione non divina, se fossi capito già completamente da voi, minuscole creature, nel breve spazio della vostra vita.
38. Che esista un altro, spirituale mondo, lo potete scoprire in ogni battito del cuore umano, oppure nell’osservazione del calore della vita, oppure in ogni caso di nascita; ovunque vi splende una scintilla misteriosa in un grande labirinto, dove – se voleste vedere – molte cose vi potrebbero portare ad altri pensieri.
39. Osservate il vostro cervello, le sue sinuosità, le sue parti costituenti, ecc., e ditemi sinceramente: “Dove ha sede il pensiero? Dov’è pensabile la forza vitale per dedurre? Dove si trova la sede di quelle alte idee che rimarranno eternamente le uniche vere, le idee di un Creatore, le meraviglie del mondo stellato, – le inesauribili splendide opere del Micro e del Macrocosmo?”
40. Elevate il vostro spirito oltre il materiale, poiché là non troverete più nulla di spirituale, dove la vita è da un pezzo fuggita, dove il pulsatore che attraverso tutti gli spazi del corpo-Universo diffonde Vita, si è appunto fermato, per iniziare nuove preparazioni a nuova vita. Elevate il vostro spirito! È inutile, il mondo esiste, ma non esiste così come lo credete voi, esso esiste secondo altre Leggi, secondo le Leggi dell’Amore e dell’armonia; non il caso mescola gli elementi chimici, affinché formino il vostro solfato e ossido, è un impulso completamente diverso che cerca di unire tutti gli elementi in un insieme armonico spirituale, a cui in ogni atomo, in ogni creatura al suo sorgere, è posta già la base. Consolidare questa base, quando è disturbata, sia il vostro compito di ristabilire questa armonia, dove altri elementi spirituali hanno causato disarmonia. Questa sia la vostra professione di vita, affinché ricominci a fiorire la vera, sana, spirituale vita che fa l’uomo per uomo e lo rende capace di attendere alla sua missione spirituale che voi dovete soddisfare come uomini, se volete raggiungere la vostra meta come spiriti, e il vostro scopo come medici, affinché non ‘il medico curi’ e ‘la natura guarisca’, ma il medico diventi ‘guaritore’, come lo sono stato Io durante il Mio cammino terreno, dove per vero ho guarito corpi malati, ma tanto più ho anche sparso dello spirituale, risvegliato dello spirituale, ed ho dato i primi impulsi all’eterno progresso spirituale.
41. Qui avete una parola per la vostra osservazione. Non mettetela da parte, vi è molto per colui che sa misurare l’intero significato di una parola che Io ho dato per l’informazione e una linea di condotta, affinché anche il più grande erudito possa essere memore di ciò che un giorno disse il Mio apostolo Paolo, quando esclamò: «Tutto il nostro sapere e opera imperfetta!». – Amen!
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Predestinazione?
Le cause del vaiolo
14 febbraio 1875
(a due genitori per la morte dei loro
figlioli)
1. Un tuo amico e fratello ti domanda un chiarimento
su questa domanda; “Esiste una
predestinazione?”, da voi chiamata destino, al quale
nessun uomo può sfuggire, – “Oppure no?”
2. Affinché adesso una
giusta parola giunga all’uomo giusto, ed anche presso alcuni di voi siano
dissipati gli ultimi dubbi, allora voglio rispondere
invece che alla tua, alla domanda di tuo fratello. Principalmente ci sono anche
dei versetti nella Bibbia che in questo senso possono essere interpretati in
modo ambiguo.
3. Affinché quindi anche
qui ‘sia fatta luce’, scrivi dunque
ciò che Io ti metterò nel cuore.
4. ‘Predestinazione’ (destino) non esiste,
all’infuori di questa, per la quale voi tutti siete creati, cioè a diventare
figli Miei, ovvero di ritornare a Me, da dove siete venuti!
5. Tutto il resto e falso,
poiché con ‘predestinazione’ e corso di vita fissato,
cessa o dovrebbe cessare la libera volontà, e l’uomo sprofonderebbe al livello
di una macchina, il quale però non sarebbe nemmeno più responsabile delle sue
azioni, buone o cattive, perché lo costringerebbe ad agire non un ‘volere’,
bensì un ‘dovere’, dove non si potrebbe più parlare di una reale vita d’azione,
ovvero di un libero non fare.
6. Se nella Bibbia sta
scritto: “Tutti i vostri capelli sono
contati e nessun passero cade dal tetto senza la volontà del Signore o del
Padre Mio”, – come là Io dissi, con questo non è inteso che lo volessi così
direttamente, bensì che ho solo concesso tal cosa, e
Mi riservo di trarne una spirituale utilità per la Mia faccenda.
7. Esiste certamente una
divina Provvidenza, dove Io prevedo che secondo questo o quell’agire o
quell’atteggiamento deve seguire questo o quello, – una previsione che presso
di Me è tutto comprendente, e presso di voi è
limitata. Presso di Me si chiama certamente Onnisapienza,
e se voi in tutte le vostre azioni, pensieri e idee andreste con attenzione
all’opera, anche voi potreste prevedere in alcune cose, ciò che deve avvenire
come conseguenza del precedente. Tuttavia, invece di essere ‘prudenti’, al fine
di conseguire la caratteristica della preveggenza anche solo in misura
limitatissima, voi siete imprudenti, oppure per la maggior
parte completamente ciechi, brancolate nel buio, e se non va come
credete oppure volete, allora lo imputate al buon Signor Iddio, “È Lui che ha
voluto così, e allora prenda anche su di Sé la responsabilità”.
8. Così è sbrigata la
vostra filosofica conclusione, e dopo ogni sciagura non diventate più
assennati, ma rimanete come prima: figli minorenni che si dovrebbero guidare
con le dande[21].
9. ‘Predestinazione’
esiste ben ancora in un caso, dove spiriti da altri mondi vengono rivestiti
come figli terreni, poiché si tratta della via di prove e di purificazione di
cui ogni spirito ha bisogno per il suo progresso spirituale; soltanto che
l’intero percorso di vita, sia che adempia o no la sua missione per il proprio
meglio, deve essere lasciato solo a lui, come spirito libero e uomo libero.
10. Le differenti
concatenazioni dei destini umani, i quali non stanno nella vostra
ma nella Mia mano, dove spesso i vostri piani vengono intralciati, ma talvolta
anche favoriti, questa non è una disposizione per voi obbligatoria, poiché
avete la libera volontà e potete fare ciò che volete, e tuttavia l’utilizzo del
vostro atteggiamento per i Miei scopi è e rimane sempre una faccenda Mia.
11. Osservate lo spirito
inquieto di un uomo che affatto soddisfatto vorrebbe salire sempre più in alto,
oppure vorrebbe diventare sempre più potente o sempre più ricco. Dov’è la meta
che gli presenterebbe un arresto nei suoi desideri e nelle sue pretese? – Siate
sicuri: se lasciassi fare all’uomo ciò che vuole, allora, se a questi fosse
possibile, Mi avrebbe già da lungo tempo scacciato dal Mio posto come Sovrano
assoluto, e si sarebbe lanciato sullo stesso. Ma come
sarebbe poi il suo governo? Questa è ancora una grande domanda! E lui – anche
al Mio posto – sarebbe soddisfatto?
12. Guardate i vostri
conquistatori, i vostri cresi[22],
i vostri eruditi! Se non ci fossi Io che metto loro un cuneo d’arresto, se non
esclamassi loro un “fin qui e non oltre”, avrebbero già da lungo tempo formato
e cambiato del tutto per lo meno questa piccola Terra.
13. Voi già da tempo avreste una ‘predestinazione’ o ‘destino’ del tutto
diverso da come lo avete ottenuto quali uomini e spiriti liberi, sareste
diventati già da tempo servi e schiavi di singoli uomini avidi di dominare che,
se fosse possibile, vi avrebbero perfino proibito il libero pensiero; essi vi
avrebbero dato una predestinazione o un destino, come voi lo avete inflitto in
generale all’intero mondo animale, dove nessuno deve essere vostro amico, ma
ognuno deve essere solo vostro schiavo[23].
14. Così quindi
‘predestinazione’ e ‘autorizzazione’, ovvero la Mia
Provvidenza e Onnisapienza è ben da distinguere l’una
dall’altra.
15. In questi casi
specifici in cui tuo fratello ed amico ti scrive, gli
interroganti non sanno quanto spesso una voce interiore ha messo in guardia
quest’uomo deceduto, suggerendogli di non avvicinarsi così sventatamente alle
macchine quando sono in movimento; questa voce ammonitrice sapeva molto bene
che una volta o l’altra la conseguenza della disattenzione avrebbe portato al
risultato di ciò che ha sperimentato adesso[24].
16. Voi non potevate
sapere i pensieri dell’infortunato, e altrettanto poco egli stesso vi ha
badato, come lo ha dimostrato la conseguenza. E così è
successo, procurato da altre casualità che stavano nella possibilità dell’agire
imprudente.
17. In un’altra parola vi
ho parlato degli spiriti che si sono dati per compito di essere vostri costanti
accompagnatori e guide nel corso della vostra vita; anche altrove vi ho detto
che non siete mai soli, bensì sempre circondati da spiriti, influenzati una
volta da buoni, una volta da cattivi, perché gli
spiriti, anche se non li vedete, invisibilmente sono comunque sempre ciò che
erano ai tempi della loro vita, vale a dire ‘uomini’, solo in altre condizioni
e con altra veste.
18. Ora questi spiriti,
ognuno secondo il suo modo di vedere, cercano di
guidarvi là dove essi credono sia meglio, oppure dove essi stessi preferivano
andare durante la loro vita.
19. Questi spiriti
v’influenzano: i buoni ammoniscono, i cattivi acquietano, ma solo a voi stessi
rimane di scegliere ciò che volete. Anche qui è dato solo un cenno, non un
ordine, cosa che vi dice spesso la vostra coscienza e poi lascia a voi stessi
l’osservanza.
20. Soltanto, che cosa fate
di solito voi tutti? Per lo più ignorate la vostra voce interiore non appena
essa non parla così come voi la volete sentite volentieri, – e a ciò segue il
risultato della propria azione, per la quale solo voi stessi dovete
naturalmente assumervene la responsabilità!
21. A nessun uomo manca
questa voce interiore, ma di solito manca a tutti la volontà di obbedire al suo
suggerimento al momento giusto, e solo quando avviene la disgrazia e un duro destino, dove questa voce diventa più forte e
prorompente, solo allora le vien dato ascolto, ma spesso purtroppo troppo
tardi.
22. Quasi ogni disgrazia
nel mondo proviene sempre dall’ostinazione degli stessi uomini, così anche le
malattie e i casi di morte, perché gli uomini, inseguendo più i bisogni del
loro palato, agiscono in opposizione alle leggi della natura, e così, poiché le
leggi non si cambiano, lo stato di salute deve passare in malessere e malattia.
23. Vedi,
gli uomini si sono già considerevolmente accorciati il tempo della loro stessa
vita; migliaia muoiono ancor prima di sapere perché sono veramente venuti al
mondo. Altre migliaia si trascinano in giro malati in lenta agonia, senza
essere né morti né viventi, ma sono di peso per se stessi e per gli altri.
Altri di nuovo, già fin dalla nascita, sono con il sangue e umori cattivi;
chissà in quali momenti di assenza di spirito sono stati generati. Essi portano
già in sé nel ventre materno il germe della morte come parte ereditaria, poi
inconsciamente continuano questa vita illecita, senza sapere cosa fanno
veramente. E presto muoiono lasciando talvolta i bambini che, insieme alla
sostanza di malattia ereditata, ora di nuovo ne ricevono altre dal loro padre o
madre, e poi loro stessi ne aggiungeranno anche altre
durante la loro vita.
24. Così l’umanità andrebbe
lentamente incontro alla dissoluzione, se non intervenissi Io e non
risvegliassi la scintilla spirituale nell’uomo tra il suo affaccendarsi
terreno; scintilla che deve mostrare allo stesso, portandolo molto al di sopra del suo involucro terreno, che è l’anima la
padrona del corpo, e il corpo con le sue voglie non deve opprimere il potere
dell’anima, affinché gli uomini imparino a comprendere che devono mangiare per
vivere, e non vivere per mangiare, appunto perché attraverso cibo e bevanda
sorgono quasi tutti i mali (del corpo e anche dell’anima), se su questa via
vengono immessi elementi in quantità che sono in opposizione alle leggi, non
adatti alla natura umana.
25. Comprendi
così i lamenti o i rimproveri che fanno i due consorti di tuo fratello, dal
momento che guardano volentieri alla perdita dei loro figli come
‘predestinazione’, e vorrebbero mettere la stessa in carico a Me!
26. Ma affinché
comprendano ciò che essi ancora non sanno, allora voglio spiegar loro per
primo, cos’è effettivamente il ‘vaiolo’ o ‘pustola
vaccinica’, e poi rivelare fin dove sono colpevoli o no della morte del loro
figlio, perché, se si deve accettare che nella natura ci sono leggi che non
sopportano cambiamenti, e contro le quali nessuno può e deve mancare
impunemente, allora dovete anche accettare che quando Io ho creato l’uomo, l’ho
anche fatto in modo che i suoi organi stessero in armonia con i prodotti del
suo globo terrestre, dai quali si deve procurare il nutrimento.
27. Queste leggi però un
po’ alla volta furono trascurate e represse sempre più, e si peccò contro,
perché non subentrava quasi mai un’improvvisa punizione contro il peccatore, e
così gli uomini si sono assopiti con la scusa: “Ho mangiato e bevuto, ho fatto
questo e quello già spesso, e non mi è mai successo niente!”
28. Con questa breve scusa
molti si sono ben acquietati, ma con ciò nessuno di loro ha rimosso il male
che, crescendo lentamente, alla fine ha cagionato un’intera rivoluzione in
tutti gli organi, o malattia, o perfino la morte.
29. Così la trasgressione
contro le Mie Leggi veniva punita solo nella prima
giovinezza o nell’età matura, quando gli organi, privati della loro forza
d’azione, nell’età avanzata non hanno più potuto porre rimedio al male, e
l’uomo, invecchiando, doveva scendere nella tomba prima di quanto era stato
veramente assegnato al suo percorso di vita.
30. In alcuni casi
subentra la circostanza che appunto si sono depositati elementi non consentiti
nel sangue o negli organi, il che significa che un ulteriore
lavoro dell’anima non è più possibile – e ora si sforza di fare l’ultimo
tentativo per eliminare a mezzo della pelle, tutto il non consentito, dove poi
si manifesta sulla stessa ciò che voi chiamate ‘vaiolo’ o ‘pustola vaccinica’!
31. Se ora su questa via,
l’anima riesce a liberare il suo corpo da tutti gli elementi estranei che
l’hanno finora ostacolata nella formazione del suo corpo, allora lo stato di
salute sarà poi assicurato per lungo tempo[25],
premesso, se il modo di vivere, vale a dire quello (sbagliato) di prima, non
continuerà; se non le riesce, se le manca l’energia degli organi di scacciare
tutto dall’interiore alla superficie della pelle, oppure se si
verificano errori incauti della persona curante una tale malattia, per
cui l’anima viene fermata a metà strada, allora segue la morte come conseguenza
naturale, perché sotto tali circostanze non era più possibile l’ulteriore
funzionamento del corpo umano.
32. Che poi questi veleni
spinti sulla pelle, con la caduta della stessa, simili a funghi e ad altri
parassiti, – provvisti pure di piccoli uncini e spine, si attaccano facilmente
a tutto, e inalati dai conviventi (che si trovano nella stessa stanza)
provocano la stessa malattia, poiché ne sono contagiati, questo lo potete
sapere per esperienza ad ogni comparsa di questa
malattia, dove è portata da una casa all’altra, spesso decimando interi
villaggi e borgate.
33. Nei bambini è per la
massima parte il caso che le parti velenose ereditate, parti che i genitori –
senza saperlo – portavano per lo più in sé in gran quantità, mediante cibi
salati o a metà putrefatti e forti bevande, ostacolano
ora l’anima (la forza vitale dei figli) nella formazione del suo organismo, fa
sì che proprio questa malattia sorge nei bambini più che negli adulti, perché
gli organi dei bambini possono sopportare ancor meno veleni rispetto agli
adulti.
34. Così anche i tuoi
amici hanno in parte la colpa in questo, per il fatto che
almeno un bambino ha avuto il vaiolo, poi ha contagiato il secondo, perché loro
– quantunque inconsapevolmente – hanno nutrito e ancora nutrono il loro stesso
corpo con elementi che sono contrari alle Mie Leggi.
35. È inutile, Io non
posso cambiare il mondo, perché altrimenti non lo avrei fatto perfetto! Esso è
stato creato perfetto sia nel grande come nel piccolo, vale a dire, bello e
buono, ma quando gli uomini peccano contro il Mio ordine della natura e della
vita, allora non é né ‘predestinazione’ né ‘destino’, né ‘punizione di Dio’, ma
una conseguenza naturale, dove il contrario alla legge deve nuovamente
cagionare dell’anormale.
36. Ecco, proprio perché
gli uomini non conoscendo Me, né il mondo, né la loro Terra, né il loro stesso
corpo, allora si accorciano la vita, si amareggiano la
loro esistenza, e poi giungono immaturi e incompleti nello spirituale, in un
Regno degli spiriti dove rimane loro molto da recuperare, e così devono
dapprima procacciarsi il mancante e solo dopo acquisire il necessario.
37. Scrivi questo a tuo
fratello con il consiglio che lui stesso, come i suoi amici e fratelli in
Cristo, devono ritornare ad una vita secondo la legge
naturale, devono riflettere che solo in un corpo sano un’anima sana può essere
libera e attiva, e che solo in un corpo sano si trovano anche tutti i mezzi per
conservare la loro vita di prova finché è necessario per questa vita, per
passare lentamente e dolcemente dalla vita terrena a quella spirituale, come lo
richiedono le Mie Leggi, e per seguire là ciò per cui sulla Terra fu posto il
fondamento! – Amen!
[indice]
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Allopatia, omeopatia, eliopatia,
idropatia, magnetismo materiale[26],
magnetismo animico e magnetismo divino
8 giugno 1875
1. Qui avete un gran numero di titoli di metodi di guarigione che devono operare con differenti mezzi contro le malattie che voi, uomini ciechi, vi caricate da voi stessi mediante disattenzione, dissennatezza e avidità di piaceri.
2. Tutti questi mezzi di guarigione che nel titolo sono stati indicati, oltre alla loro classificazione stabilita dagli uomini, essi ne hanno una ancora più alta, più profonda, che voi non conoscete, e lo scopo di questa parola deve essere quello di svelarvela, affinché l’umanità scorga una volta per tutte con quali mezzi sta manipolando, e perché tanto spesso, come risultato, si manifesta il contrario di ciò che doveva avere per scopo.
3. Vi ho citato in alto le espressioni prese da lingue straniere per certi metodi di guarigioni, perché proprio con questi nomi, non solo è rigorosamente delimitato il modo di guarire di ogni sistema dall’altro, ma perché anche voi, tra e con questi nomi, vi possiate orientare meglio, mentre se prendessi i nomi (nella sola lingua tedesca) meglio indicati per questi metodi di guarigione, dovrei aggiungere la necessaria spiegazione di ciò che veramente intendo con ciò.
4. Ma poiché Io so meglio di tutti come devo procedere con voi, allora ho scelto questi titoli, e dagli stessi verrete a capo molto più facilmente nelle Mie vedute, piuttosto che riprendere il Mio giudizio sui vostri concetti. I vostri eruditi e medici hanno fatto bene quando hanno dato ai loro sistemi e anche alle loro cose e alle leggi scoperte, quasi sempre dei nomi presi da lingue straniere, in particolare da lingue di popoli scomparsi, perché così – scoprendo lo spirito indagatore degli uomini sempre qualcosa di nuovo – i nomi che impone alle cose scoperte se provengono da una lingua che non subisce più nessun cambiamento, allora lo studio di queste scienze viene molto più facilitato per tutti gli uomini a qualunque nazione possano appartenere.
5. Questo denominare in latino o in greco non nuoce all’insieme e serve allo studente, perché non gli è necessario molto tempo per trasferire nella sua lingua madre le denominazioni che nelle lingue più antiche sono più brevi e più semplici che date nella sua stessa lingua. Come lo fanno ora gli eruditi e i dottori, così anch’Io voglio procedere in questi metodi di guarigioni, e voglio accludere loro, altrettanto, dei nomi provenienti da antiche lingue che, proprio accanto al nome, devono nello stesso tempo spiegarne anche l’essenza, il perché, il come e quando un metodo terapeutico potrebbe essere o no coronato da successo.
6. Dunque, come i vostri dottori partendo dal perfetto organismo di un corpo umano deducono su di lui difetti e disturbi, impiegando poi i necessari mezzi per ristabilire di nuovo l’ordine, altrettanto voglio anch’Io dimostrarvi chiaramente, partendo dai principi di base della Mia Creazione, quale grande Organismo di vita, il perché viene punito colui che agisce contro le Mie Leggi, e solo il ritorno al Mio Ordine può ristabilire l’equilibrio disturbato tra lui e la Mia natura.
7. Vedete, figli Miei, quando chiamai in vita il mondo materiale e stabilii le grandi Leggi di base per l’eterna durata, per lo scambio e rinnovamento dell’esistente, secondo i quali doveva formarsi e perfezionarsi tutto il creato e tutto il vivente, alla fine affinché si spiritualizzasse; quando stabilii questo, come per esempio “la luce”, dovevano sorgere con la luce naturalmente anche le ombre, con il bene anche il suo contrario, cioè il male, con l’ordine anche l’impulso al disordine, e nelle Leggi la tentazione all’agire contrario.
8. Poiché solo così la materia, il cui fondamento più intimo è tuttavia solo spirito, poteva essere in grado di un ulteriore sviluppo, e come – cominciando nella materia più bassa – le Leggi cosmiche dovevano sostituire la libera volontà delle classi superiori. Così doveva esserci un peccare contro la Legge, un combattere e lottare tra luci e ombre, tra bene e male, tra giusto e ingiusto, affinché gli esseri liberi messi alla prova, in questo modo plasmassero se stessi, perfezionassero se stessi e potessero istruire se stessi, e così, purificando lo spirituale attraverso la materia, ritornando alla fine di nuovo alla propria origine, potessero raggiungere la meta, riconoscendo tutto il percorso come via di prova e di purificazione, a causa della quale è stato creato il mondo materiale.
9. Ebbene vedete, tutto il peccare contro le Mie Leggi primordiali è per l’appunto nient’altro che un diventar malato; in altre parole: un disturbare il giusto Ordine. Questo disturbo può essere provocato dalla propria o da un estranea colpa, da determinate necessità oppure anche da cambiamenti volontari dell’edificio organico di ogni cosa; infatti, ‘malato’, in questo senso, significa altrettanto come nella pietra quando deve entrare in altre condizioni contro il suo ordine primitivo, tali da avviare per vero i suoi cambiamenti, ma condizionati attraverso degli influssi interiori spirituali ed esteriori materiali che devono determinare ed avere per scopo le sue trasformazioni, la sua diversa destinazione o la sua dissoluzione. Ciò perché, così come fu creata, non poteva rimanere, poiché come in ogni creatura col primo respiro lotta con la vita contro la morte, anche in essa, col primo minuto della sua esistenza, agiscono su di essa già le Leggi del cambiamento.
10. Perciò si potrebbero suddividere le malattie o i disturbi del processo naturale in tutto il creato come necessarie, determinate oppure libere, e anche involontarie, come anche nell’uomo e in ogni creatura vivente, la morte ovvero il passaggio da uno stadio nell’altro è la conclusione del processo di disturbo dell’esistente avviato dalla nascita, che anche in vista dell’esistenza o della salute può essere chiamato l’eterno cambiamento, oppure ‘malattia’ fino alla scomposizione.
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11. Ebbene, dopo aver descritto più da vicino il vero e proprio concetto di salute e malattia, ci rimane ancora solo fin dove questa malattia o continuo disturbo dell’organismo vivente, cominciando dalla nascita, è giusto, e fin dove lo stesso non è al suo posto.
12. Tutto ciò che esiste, come ho detto prima, ha l’impulso dell’esistere, del cambiamento, della scomposizione e dello spiritualizzarsi. Ad ogni cosa però, nella sua stessa organizzazione, è stata data tanta forza vitale, così che gli influssi distruttori del mondo esteriore non possono raggiungere così velocemente il loro scopo, ma affinché il processo del cambiamento e scomposizione si debba compiere solo un po’ alla volta secondo certe Leggi di età o di sviluppo.
13. Perciò il periodo di disturbo o malattia di ogni cosa, viene sempre compensato con l’aggiunta di nuova forza vitale, finché la cosa ha adempiuto il suo scopo nella grande catena di tutto il creato, per ciò che era stato messo nella creazione. L’accelerazione di questo processo attraverso errori artificiosi contro la Legge della natura ereditata, determina perciò la vera e propria malattia a noi visibile, rivelatasi più vicina, ovvero la visibile punizione verso il disprezzo delle universali Leggi della natura.
14. L’uomo adesso, quale ultimo membro delle creazioni sul vostro globo terrestre, può fare quello che vuole essendo dotato di libera volontà, ma quest’uomo libero, spinto dal suo potere spirituale e dalle sue passioni materiali, agisce più di tutti in questo riguardo, attraverso devastazioni della superficie della Terra, oppure attraverso l’apertura delle sue ricchezze interne, tanto che perfino la Terra si ammala nei suoi elementi, così che deve modificare le sue parti costitutive – siano esse ponderabili o imponderabili – e reagendo sui suoi abitanti fa ammalare anche questi, li spinge al processo di scomposizione e cambiamento e, con ciò, produce malattie che si manifestano visibilmente nelle piante, negli animali e negli uomini.
15. Per ricompensare adesso questi disturbi, chiamati ‘malattie’, gli uomini si sono sforzati già nei primissimi tempi di trovare mezzi di cura contro questi, affinché fosse restituito loro ciò che hanno perduto, spesso in maniera così sventata: la salute!
16. Quanto più gli uomini nei tempi antichi vivevano secondo il grande piano della Creazione, tanto meno si ammalavano, e tanto meno disturbavano il corso assegnato dalla natura che era stato affidato loro, per compiere la loro missione come uomini terreni e poter intraprendere più facilmente quella spirituale. Essi vivevano in accordo con la natura, e il loro stesso organismo non soggiaceva a nessun altro disturbo che quello conforme alla legge, il quale attraverso l’inutilità degli organi doveva provocare alla fine la morte, poiché tutti gli altri influssi venivano ricompensati con la quotidiana sostituzione della forza vitale.
17. Con l’allontanamento da questa via, subentrarono differenti segnali che minacciarono la sana vita degli uomini.
18. Più gli uomini si allontanarono dalle Leggi originarie, tanto meno li aiutarono i mezzi più semplici e più naturali per il ristabilimento della loro salute perduta; essi dovettero cercare dei mezzi così da agire più energicamente, perché quelli semplici non erano più sufficienti. Così gli uomini decaddero, si accorciarono la loro vita e si moltiplicarono le loro sofferenze, e così sorse un po’ alla volta ciò che nel periodo precedente ognuno sapeva, come scienza di quei singoli che si erano completamente dedicati alla medicina.
19. Il primo e più facile metodo di guarigione per questi artisti della guarigione fu naturalmente di cercare, da ciò che faceva ammalare gli uomini, altrettanto anche il rimedio, e poiché gli uomini si ammalavano quasi sempre a causa del godimento eccessivo di cibi e bevande materiali, allora si cercarono i rimedi anche dal regno dal quale provenivano i cibi.
20. Così sorse ‘l’allopatia’, ovvero, come vorrei chiamarla Io stesso: ‘l’arte di guarire dalla materia’.
21. Il materiale fa ammalare gli uomini; il materiale dovrebbe di nuovo guarirli. – Materiali erano essi stessi diventati, e così doveva corrispondere al meglio questo metodo di guarigione con l’organismo del corpo umano, dove l’uomo in generale veniva di nuovo ristabilito materialmente (in quel tempo anche la giusta conoscenza dell’essenza delle singole erbe medicinali ecc. era ancora più sicuro), per potersi di nuovo rovinare materialmente. Così anche oggigiorno questo metodo di guarigione è ancora il più diffuso, cosicché per il momento aiuta più facilmente, sia i loro medici che i pazienti.
22. Quanto più l’umanità sprofonda nel materiale, tanto più diventa complicato il suo modo di vivere, ma tanto meno incidono i precedenti mezzi per rinfrancare di nuovo un organismo che è scosso dal disordine. Perciò s’interviene coi veleni; infatti, le gradevoli, balsamiche erbe, i mezzi più leggeri, non bastano più per soccorrere gli uomini avidi di piaceri, e così i veleni devono sostituire ciò che i mitiganti, innocenti mezzi non possono più fare.
23. Se ora ai medici allopatici muoiono molti assistiti, se loro, guarendo così una malattia, ne cacciano dieci altre nel corpo del sofferente – malattie che solo con il tempo dovranno venir fuori di nuovo – allora è naturale che la durata di vita del genere umano scemerà sempre di più, diventerà sempre più breve, e i discendenti dei genitori indeboliti saranno sempre più malati.
24. In mezzo a questa decadenza materiale che – se andava avanti così – avrebbe condotto alla totale estinzione della razza umana, oppure alla durata di vita più breve, come una faccenda che dura poco, Mi impietosii dell’umanità e illuminai dei singoli uomini che dovevano presentare un altro metodo di guarigione che non operasse sull’organismo corporeo dell’uomo, bensì sul suo organismo animico, e così attraverso una potenza superiore – la forza dell’anima (o forza vitale) – doveva di nuovo ristabilire il corpo materiale e l’equilibrio nel suo organismo.
25. Questo metodo di guarigione si chiamava ‘Omeopatia’, oppure, come lo vorrei chiamare Io: ‘medicina dell’anima’. Infatti, l’anima agisce in e attraverso la stessa, proprio con i medesimi mezzi in piccolissima misura per la guarigione, cosa che nel grande provocherebbe delle malattie. E perché? – Proprio per questo: perché nella Mia natura non vi è nulla di dannoso, ma il motivo sta solo nel modo e maniera come è dato, e in quantità e in qualità, dove il medesimo porta utilità oppure danno. Vedete, l’acqua certamente non è dannosa, se usata nella misura giusta, e ciononostante, impiegata in sovrabbondanza, vi porta la morte; e così molto altro.
26. Con le medicine che vengono date nella omeopatia, non agisce la materia, bensì solo lo spirituale della materia. Ma questo spirituale ha molto di affine con le sostanze dalle quali è composta l’anima dell’uomo e dell’animale, e dove, in caso di malattie, manca l’una o l’altra cosa, allora viene poi risostituito omeopaticamente il mancante dell’anima, e così viene di nuovo ristabilito l’Ordine.
27. Se gli allopatici[27] volessero essere solo un po’ attenti, allora potrebbero facilmente scoprire dai mezzi omeopatici ciò che con i loro metodi di cura sono proprio i più dannosi per l’organismo umano; soltanto che, purtroppo, questi ‘dottori’ sono così gelosi e inaccessibili verso ogni rimostranza, che perfino la Mia stessa ammonizione non riuscirebbe a portarli ad un punto di vista migliore.
28. Con l’omeopatia l’anima ottiene di nuovo la sua forza, si integra e lavora animicamente per ottenere ciò che l’allopatico cerca di ottenere materialmente.
29. Gli effetti e il tempo in cui è possibile l’uno o l’altro (per guarire), come i dolori postumi di un caso o l’altro di malattia, sono gli unici contrassegni, secondo i quali un metodo è da preferire all’altro; mentre ogni uomo segue precisamente la propria convinzione (o inclinazione), e da ciò riconosce se egli stesso è più materia o più spirito!
30. Subito dopo l’omeopatia sta ‘l’eliopatia’ ovvero: ‘la medicina del Sole”, come un modo per ristabilire le condizioni disturbate dell’organismo umano per mezzo della luce solare[28], guarigioni sia legate alla materia, sia attraverso l’influenza della stessa direttamente sul sofferente. Io vi ho fatto descrivere più precisamente questo metodo di guarigione, e ne conoscete in parte il fondamento come anche l’effetto. Ciò che qui vi dirò su questo, è per coloro che non sanno ancora nulla di questo metodo di guarigione, con il quale forse potrebbero essere guariti del tutto semplicemente attraverso lo stesso.
31. Il Sole è il portatore, la sua luce la conservatrice di ogni vita; senza il calore del Sole, senza la sua luce non esisterebbe né la vostra Terra né ancora tutti gli altri pianeti orbitanti intorno ad esso! Se dunque il Sole sta lì come conservatore dell’intero sistema, deve anche possedere tutto ciò che fa parte della conservazione dello stesso, e proprio per questo, giacché la conservazione è sinonimo col regolare ordine nel tutto, il Sole deve anche essere il compensatore di stati malsani, dal momento che, come tutti i suoi corpi celesti subordinati riconoscono il Mio Ordine come Legge suprema, possono procedere solo nello stesso.
32. Il Sole ha quindi la forza e la facoltà di compensare tutti i disturbi, e dove c’è una mancanza, ha la forza per sostituirla; e proprio per questo la cura del Sole è anche una delle più semplici, ma anche la più efficace, perché esso, come l’omeopatia, restituisce semplicemente gli elementi spirituali dell’anima che essa aveva perduto attraverso gli smarrimenti.
33. I migliaia di mezzi dell’allopatia sono nell’omeopatia già ridotti al minimo, la cura solare la semplifica ancora di più al minimo, il che fornisce la dimostrazione che perfino il Mio grande edificio mondiale giace solo su pochissime principali leggi fondamentali, e che quanto più l’uomo diventa spirituale e si avvicina di nuovo al Regno da dove è preceduto, tanto meno ha bisogno di mezzi per ristabilire il suo organismo, affinché un’anima sana in un corpo sano possa sempre più procedere e salire in Alto verso il suo Creatore per la lode e il ringraziamento.
34. Dopo l’eliopatia o medicina solare, per mezzo della quale il grande processo spirituale conferma la sua forza guaritrice nel mondano, viene ora la successiva, cioè ‘l’idropatia’\ o ‘cura dell’acqua’, un metodo di guarigione che, come nella cura solare con la luce, nella cura dell’acqua si vuol agire con luce raddensata o atmosfera raddensata sul corpo malato, e precisamente soprattutto attraverso la superficie del corpo sull’organizzazione interiore[29]. Quello che procura la cura solare come metodo di guarigione con l’etere universale o luce solare, lo fa la cura dell’acqua con gli elementi dell’anima terrena che, nell’acqua, quale madre di tutto il creato, sulla vostra Terra possiede sempre ancora la forza creatrice e generatrice come un giorno, quando dal suo grembo è proceduta l’intera terraferma, che ancora oggi viene nutrita da questa madre, conservata e guidata alla sua destinazione.
35. O uomini, voi siete figli della Terra, e proprio per questo la Terra, ciò che è su di essa e ciò che la circonda, ha anche un influsso materiale sulla vostra esistenza; e come agite voi su di essa, così può agire anch’essa su di voi, perciò il potere dell’acqua sui vostri organi, dal momento che già perfino il vostro stesso organismo gli appartiene per più di tre quarti.
36. Così attraverso la pelle lo spirituale creato di questo elemento agisce sull’organizzazione interiore, e come l’acqua su e nella Terra produce il suo prosperare, il suo splendore e bellezza, così l’influsso dell’acqua vi vivifica anche interiormente ed esteriormente e vi rende capaci di conservare alla vostra anima un corpo sano. Con la cura solare già vedete la vostra medicina ridursi al minimo, qui nella cura dell’acqua c’è un’unica cosa che, in parecchi casi è particolarmente salutare, in generale mai da ignorare.
37. Adesso passiamo ai metodi di guarigione ancora più sottili, più alti, così che Io vi possa mostrare alla fine che, dove tutto unisce (e sono adempiute tutte le condizioni) non può mai arrecare del male, ma solo del bene.
38. Ora arriviamo al successivo modo di guarigione, che è la manipolazione magnetica, nota come ‘magnetismo materiale’. Vedete, figli Miei, ogni cosa ha un certo campo nel quale la forza sottile può anche esprimersi sugli altri, e questo campo è la sua aria che lo circonda, ovvero la sua stessa atmosfera. Per mezzo di questa atmosfera ogni cosa separa se stessa, ma attraverso la stessa è appunto anche riunita con tutte le altre cose.
39. Questa propria atmosfera è per l’appunto quella che esercita il suo influsso su altri esseri viventi oppure anche su cose non viventi, influsso che può essere rafforzato e diminuito nelle cose organiche ma, con la volontà, addotto coscientemente. Anche ogni uomo ha questa atmosfera vitale (la propria aura) per mezzo della quale egli sta sempre in collegamento con il suo prossimo e con il mondo che lo circonda.
40. Usare quest’atmosfera come cura, è già di vecchia data, e molti l’hanno usata e ne hanno abusato, senza sapere veramente quello che hanno fatto, senza sapere che cosa potrebbero fare ulteriormente con questa.
41. Questo procedimento, noto sotto il nome di ‘magnetismo materiale’, non è altro che far affluire questa atmosfera vitale in altri tramite la forza di volontà, conformemente a piacere, molto o poco, portandolo così alla guarigione, anzi perfino al malanno.
42. Qui in questo procedimento di guarigione le più sottili sostanze imponderabili della Creazione del mondo hanno già cominciato a farvi notare l’influsso sotto il quale tutto vive e tesse, e a cui nulla può sottrarsi. È già un’influenza spirituale delle più fini sostanze materiali che, mancando all’uno, gli vengono portate attraverso le vene, e ciò nonostante non é l’ultimo corso, dove e come può essere procurata la guarigione e attuato il ristabilimento della salute.
43. In questo magnetismo materiale, infatti, s’inserisce, anzi si unisce del tutto strettamente con lui il ‘magnetismo animico’ ovvero ‘il potere dell’anima’ per agire sull’anima degli altri, per trasportarli in stati d’animo o situazioni, dove per esempio loro stessi poi possono diventare medici e guaritori della loro malattia (trasferendoli in uno stato di sonnambulismo).
44. In questo metodo di guarigione è già condizionato non l’organico, materiale agire, ma il superiore e più spirituale che ha l’anima: la sua Scintilla divina deve qui presentarsi (nel manipolatore), e conferire all’anima (del sofferente) il potere di allentare il vincolo che la lega al suo corpo, per aprirle l’occhio spirituale, affinché essa stessa scorga i danni che pregiudicano il suo organismo, ed essa diventi così l’auto guaritrice, mentre finora ha dovuto curare solo gli altri. Qui in questo metodo di guarigione scompaiono le barriere che annodano il medico al suo io, alla sua zolla terrena e ai suoi prodotti; qui si uniscono tempo e spazio nel concetto di eternità, non domina nessuna oscurità, solo luce, luce dappertutto, eccetto che nel corpo materiale e in lui. L’anima riconosce qui il suo spirito, il suo corpo, il suo collegamento con il regno degli spiriti, la sua posizione verso di Me, verso l’unico grande Creatore e affettuoso Padre!
45. Se tutti gli uomini potessero o volessero guarire in questo modo, dovrebbero dapprima compiangere la loro cecità, ma non è possibile che gli uomini raggiungano questo punto di vista, per lo meno non nel generale, perché per questo ci vuole un superiore punto di osservazione spirituale; dapprima si deve star lì come essere più nobile, prima di poter far appello all’uso di forze che devono appunto di nuovo risvegliare negli altri il supremo e più nobile. Come al guarente non è facilmente possibile giungere qui, tanto meno è possibile risvegliare del nobile là dove non è esistente.
46. Proprio per questo ci vuole un alto grado di bellezza spirituale o animica che potrà procurare e compiere tali guarigioni, perciò la rarità delle stesse, perciò il molto abuso, perciò le molte delusioni che sono spesso connesse a tali comunicazioni.
47. Non è facile guarire, ma dapprima deve essere raggiunta la condizione dove vi stanno a disposizione tutti gli elementi della natura, e proprio questo rinascere non é facile; tuttavia, dove prospera, là subentra anche l’ultimo e supremo magnetismo, il Divino, dove anch’Io con il magnetizzatore stendo la Mia mano e posso guarire con una parola, con un pensiero, se veramente viene dapprima richiesto solo per sincera intenzione da parte del magnetizzatore, e sia anche nei Miei piani divini di guarire veramente.
48. Guarire nel Mio Nome è il massimo, è la cosa più facile e più efficace, ma non è dato ad ognuno! Per questo, infatti, ci vuole molto, anzi moltissimo, ci vuole un’anima auto purificata, tutta la fiducia e un alto entusiasmo che elevi fuori l’anima dal pantano del terreno, per avvicinarsi a Me; solo allora è possibile, ad eccezione di questi casi dove Io stesso metto nel cuore ad uno o all’altro, l’ordine di imporre le sue mani nel Mio Nome.
49. Se Io un giorno dissi: “Se volete seriamente, allora si leveranno i monti e si precipiteranno nel mare”, con queste parole fu detto che se voi uomini vi poteste congiungere con la Mia Volontà, così che la vostra non urti mai contro i Miei piani, contro le Mie divine intenzioni, allora potrete anche compiere ciò di cui Io stesso sono capace! E vi obbediranno anche tutti gli elementi della natura, per cui, naturalmente, diventa anche facile una guarigione. Ma giungere fin là è una lunga via, è necessaria molta fiducia, è necessaria una visione spirituale molto più ampia.
50. Non gli occupati nel terreno possono operare con gli elementi, non ai credenti a metà e ai mezzi devoti è concesso di eseguire in comunione con Me, cose che solo Io stesso ero una volta in grado di eseguire, e solo eccezionalmente i Miei discepoli.
51. Per questo ultimo, grande ed unico metodo di guarigione, ci vuole molto di più di quanto credete voi tutti, ci vuole questa grande certezza come l’aveva un giorno Enoc verso di Me, e che non si può raggiungere facilmente. – Tendete a questa, ma non la pretendete, finché Io stesso la do ad ognuno! Infatti, voi non sapete ciò che pretendete, poiché non potete afferrare la responsabilità che sarà posta poi su di voi, affinché, nonostante spesso la migliore volontà, non ne facciate nessun abuso. In genere, voi non desiderate condizioni straordinarie, esse non sono sempre ciò che voi v’immaginate. Quanto più potere è concesso a qualcuno, tanto più questo saprà discernere le condizioni spirituali da quelle mondane. Quanto più difficile la sua posizione nel mondo, tanto più grandi le tentazioni, e tanto più grande l’abnegazione di operare nelle condizioni nelle quali viene posto da Me.
52. Vedete, allopatia, omeopatia, eliopatia, idropatia, magnetismo materiale, animico e divino, – sono tutti gradini per una conoscenza più elevata. Così sale la vostra scienza, così gli uomini nell’insieme e l’uomo nel singolo, salgono verso l’alto, dalla materia all’animico, dall’animico allo spirituale, alla fine fino a Me.
53. Così va nella Mia Creazione, così nelle aspirazioni dell’uomo animico spirituale. Dapprima deve rimettersi in sesto a forza di lavorare dalla materia grossolana della vita mondana, poi innalzarsi alla vita dell’anima, dove lo spirituale in lui vuol far valere il suo valore, e non appena l’anima è poi diventata spirituale, più spirito che anima, dopo sono anche ampliate e ingrandite le caratteristiche della stessa, e può operare poi cose che l’uomo comune guarderà come miracoli, proprio perché non ha confidenza con le Leggi spirituali della Creazione mondiale, e mai comprenderà come alla fine, come da Me stesso, solo la Mia volontà poteva creare mondi con la parola ‘Sia fatto!’, essendo la stessa Forza messa in ogni cuore umano, benché in condizione legata. Ma per essere cosciente di questa Forza ci vuole dapprima una grande penitenza, una grande purificazione, affinché Io, il Purissimo, unendoMi con lui, possa far agire la Mia potenza attraverso di lui!
54. Come questi metodi di guarigione trovano, salendo gradualmente, in Me il loro punto finale, così salite anche voi di grado in grado, di gradino in gradino, dove poi si amplierà anche il vostro orizzonte spirituale e, salendo in alto come in una mongolfiera, afferrando in maggior misura il mondo sotto di voi, sorriderete sulla vostra precedente veduta limitata.
55. Perciò, ancora una nuova parola a voi, per guidarvi a un gradino superiore dove, giacendo il mondano ancora di più ai vostri piedi, come su un alto monte inspirando Luce celeste e presentendo la Mia vicinanza, vi potrebbe rendere capaci di diventare operai sempre migliori nella Mia vigna!
56. Lasciate indietro ogni pathos[30], e siate dapprima voi stessi purificati e guariti, se un giorno vorrete guarire gli altri!
57. Questa è la Mia parola paterna a voi, amandovi tutti, così che per amor vostro, impiego tanto tempo per farvi comprendere con molte parole quanto siano semplici le Leggi della natura, e quanto Io stesso sono semplice, mostrandovi e rivelandovi tutte le Mie Creazioni, cosa che stabilisce il Mio Io. Questo significa: ‘Amore’, e unicamente ‘Amore!’
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Ulteriori
cenni sulla fisiologia[31],
sulla dieta e una giusta guarigione
Trieste, 5 agosto 1875
1. Mio caro figlio, Mi invochi con le parole provenienti dal Mio cammino di vita terrena: ‘Chiedete, allora vi sarà dato!’, e così voglio concedere anche a te, qualunque cosa ogni figlio può chiedere al Padre suo, cioè per una risposta chiarificante e fidata. Così ascolta dunque.
2. Per quanto riguarda tua figlia adottiva, il suo male sarà guarito già con il tempo; per lei basta un modo di vivere più semplice possibile che non sia d’impedimento allo sviluppo dell’organismo femminile.
3. Faresti molto bene se le dessi da mangiare il ‘pane Graham[32]’, come i cosiddetti vegetariani lo chiamano, vale a dire secondo il suo inventore Graham, che è talmente nutriente e possiede la maggior parte degli elementi che sono necessari all’organizzazione del corpo umano; anche frutti, quanto gliene puoi dare, sia naturali (crudi), oppure cotti o cotti a vapore, sarebbero molto adatti al suo stato, con ciò berrebbe meno acqua che nelle vostre città già da tempo ha perduto tutto il salutare, e si accontenterebbe dell’acqua che Io preparo nei frutti per i Miei figli che sono sulle Mie stesse vie.
4. Così un po’ alla volta tua figlia adottiva abituandosi a un modo di vita semplice secondo natura, il suo cambiamento alla sessualità si svolgerà senza disturbo, e poi si rallegrerà di una costante salute.
5. Per ciò che riguarda la tua seconda preghiera a causa del ragazzo accolto, anche con questo – oltre a pazienza e amore – il modo di vivere fisico è uno dei fattori principali, per mezzo del quale lo puoi portare più facilmente ad afferrare ciò che deve imparare; poiché vedi, ti voglio spiegare questo praticamente: osserva attentamente un pianoforte, allora vi osserverai che lo stesso consiste di piccoli martelletti che battono su corde metalliche, e poi la cassa armonica formata appositamente, il genere di legno, le corde, il rivestimento dei martelletti, tutto questo procurerà un suono, e appena viene premuto sui tasti questo organismo viene messo in movimento. Che ora questi suoni diventino piacevoli anche all’orecchio, allora nelle corde, secondo la loro lunghezza e tensione, deve produrre una certa armonia, affinché i suoni prodotti siano piacevoli all’orecchio, e obbedendo a leggi di un ordine superiore, devono produrre un effetto che può riuscir gradito agli uomini colti.
6. Ebbene vedi, ciò che è il pianoforte descritto a te adesso, questo è anche l’organismo umano, anch’esso consiste di differenti conduttori (nervi) e altri apparati, come gli organi del linguaggio, con cui attraverso il loro operare insieme all’anima è possibile comunicare al mondo esterno ciò che si custodisce nell’interiore; anche nell’uomo come nel pianoforte una mano ben esercitata può esprimere i suoi sentimenti solo dopo, quando tutto il meccanismo è accordato armonicamente. Anche il più grande virtuoso di pianoforte spronerà inutilmente tutte le sue forze se il pianoforte è scordato e parecchi martelletti non battono per rendere comprensibile all’ascoltatore ciò che egli sente o pensa.
7. Negli uomini di scarso intelletto non è quindi l’anima o lo spirito che è incapace di afferrare e imparare, no! Sono gli organi di cui egli si vuol servire che, malati, sono difettosi e deboli, e non sono adatti alle richieste.
8. Così come nella vita normale si consiglierebbe a qualcuno: “Se vuoi ascoltare una buona musica, allora procura al suonatore uno strumento buono, ben accordato”, così anche nella corporatura umana si dice: “Se vuoi avere un’anima capace, che afferra facilmente, allora procurale un corpo sano”.
9. Vedi, figlio Mio, nel corpo umano i martelletti del pianoforte sono i nervi; questi sono i conduttori, come da voi il filo metallico del telegrafo; se questi conduttori hanno il necessario principio di vita e possono trasportare facilmente più lontano ciò che viene loro comunicato, allora l’azione reciproca dal mondo esteriore a quello interiore e viceversa, è molto facile da attuare ed è normale. Se invece questi conduttori sono fiacchi, allora questo processo si svolge più lentamente o talvolta proprio per niente.
10. Ebbene, i nervi, da che cosa vengono nutriti e tenuti in attività? Chi fornisce loro sostanze leggere o pesanti come animatori della loro missione? Vedi, figlio Mio, questo è il sangue; il sangue nutre i nervi, così come mantiene il corpo intero. Il sangue, ora, con che cosa diventa agile o fiacco? Attraverso gli elementi: luce, aria e nutrimento.
11. Per aumentare dunque l’attività dei nervi, per rendere all’anima il suo strumento capace per il proprio uso, si deve cominciare dai primi fattori di base, deve essere accettata come norma una dieta spirituale e corporea regolata secondo natura, per dare all’anima sana, come risultato finale, un corpo sano.
12. Questa dieta consiste per primo in molto movimento all’aria aperta, nel calore della luce del Mio Sole, poiché i primi animatori del vostro sangue sono l’aria pura e l’influsso stimolante del calore e della luce solare; per secondo, i cibi e le bevande quanto più sono semplici tanto più sono nutritivi, e infine per terzo il lavaggio di tutto il corpo giornalmente con acqua fresca.
13. Attraverso la pelle l’attività dell’intero organismo viene aumentata, col movimento viene accelerato il processo metabolico, e con la luce e il calore del Mio Sole viene portato del nuovo in sovrabbondanza!
14. Così, in questo modo vengono indotti tutti gli organi all’attività, la macchina viene tenuta sempre in movimento, e in tal modo all’anima viene preparato un capace strumento col quale può adempiere la sua missione.
15. Da ciò puoi vedere che non attraverso il frequente inculcare di quanto detto divengono più forti i nervi del cervello, ma attraverso il regolare processo metabolico vengono resi più capaci gli elementi dei nervi stessi, per adempiere più facilmente le loro funzioni.
16. Comincia quindi, figlio Mio, col fondamento: regola il corso della vita fisica del ragazzo a te affidato, e conseguirai prima un risultato vantaggioso, che se indebolisci giornalmente ancora di più il suo cervello già di per sé debole. Non cercare sul tetto ciò che si trova in fondo all’edificio, e otterrai i risultati migliori.
17. Tu pretendi da Me dei doni spirituali per il figlio tuo adottivo, soltanto che i doni spirituali sono visibili solo attraverso mezzi materiali. Accorda dapprima il pianoforte, e poi il suonatore ti potrà già presentare anche le melodie desiderate; ma senza il pianoforte accordato, se Io stesso volessi suonare, con tutta la Mia Divinità produrrei del pari solo dissonanze e suoni orripilanti. Tanto a te per l’osservanza.
18. Cerca di risolvere con amore il tuo compito, come educatore di questo essere abbandonato; sii paziente, e allora non mancherà nemmeno la Mia benedizione! – Amen!
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Nascita
8 novembre 1876
1. “Nascita, vita, morte”. – Tu non vuoi far passare il tuo onomastico senza lasciare ai tuoi confratelli un segno commemorativo. Io so bene che in questo giorno non hai pensato al tuo onomastico, ma alla parola ‘Gottfried’ (Pace di Dio) di cui hai già ricevuto tempo addietro una parola da Me.
2. Ebbene, questa volta invece di darti una parola, te ne voglio dare tre, e precisamente così che nelle stesse non sarà illuminata la parte spirituale del già noto e comunicato, ma persino ciò che la scienza sa riferire su queste tre parole sopracitate, le quali sono note o comprese da pochi, ma da molti persino del tutto negate.
3. “Inutile e vana è ogni tendenza!”, vi dico soffermandoMi su questa frase che già spesso vi ho messo davanti agli occhi. Voi non vedete, non percepite né udite nulla; voi vivete alla giornata. Credete solo nel materialmente visibile, ma non riconoscete, non afferrate né comprendete il portatore e motore spirituale di tutte le apparizioni materiali – siano esse in, intorno, oppure al di sopra di voi – e così queste tre fasi della vita dello spirito e del corpo dell’uomo, vi dovranno di nuovo dare una conferma che la cosa principale, il perché e la spiegazione di tutti i fenomeni, di tutti i misteri e persino le apparenti contraddizioni, devono avere certamente la loro origine, dove di solito voi stessi non cercate. Ebbene, dunque, alla faccenda!
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4. La prima parola è ‘nascita’, cioè il visibile ingresso di un’anima, legata in un corpo umano nel regno materiale di una vita in generale. Dall’atto del concepimento fino all’atto della nascita la scienza medica vi ha comunicato e dimostrato molte cose, ma non è mai riuscita a scoprire il segreto ‘Tessitore’ che unisce tutti questi fili come in una rete, affinché venga al mondo un tutto ordinato, un’organizzazione umana nel piccolo che, con il primo respiro dall’aria atmosferica, ricade poi nel generale processo di trasformazione e progresso, a cui ogni materia è e deve essere sottoposta.
5. Vedete, già altrove vi ho detto che la procreazione è un atto creativo nel quale Io vi concedo un certo diritto che altrimenti nell’intera Creazione apparterrebbe unicamente a Me (vedi nella parola su “La sensualità”[33] del 10 novembre1870), ma che proprio questo atto sia un Mio attributo e non dipende dalla vostra volontà, lo potete vedere tutti i giorni, perché lo stato della gravidanza subentra quando voglio Io, e non quando volete voi! – Già dall’esperienza (se aveste più comprensione dell’agire spirituale in genere) dovreste riconoscere che qui c’è un perché, per qual motivo in una famiglia ci sono figli in abbondanza, e in un’altra totale sterilità, la quale preoccupa spesso proprio le classi superiori presuntuose della vostra società, dove qualche vanitoso bellimbusto vorrebbe un erede che potesse, degno della sua posizione, di nuovo spendere e sperperare le sue ricchezze rapinate!
6. Persino col sesso dei singoli figli – se femmina o maschio – Io ho di nuovo da pronunciare la parola più importante, perché so Io meglio di tutti quali cambiamenti sorgeranno dall’avvenimento, e se il nuovo arrivato apparterrà all’uno o all’altro sesso. Tutti questi sono solo dei singoli indizi con i quali vi voglio dimostrare che ovunque un effetto spirituale dovrà determinare risultati materiali.
7. Se vogliamo passare allo stesso concepimento e poi osservare con occhio attento l’intero sviluppo dell’embrione, allora vi voglio presentare una similitudine che può essere attuata con queste tre parole: nascita, vita e morte; e questa similitudine è quella di una rete da pescatore, la quale, prima e dopo la nascita viene distesa, poi usata nella vita, e infine, morendo, viene di nuovo dissolta maglia dopo maglia, nodo dopo nodo.
8. Vedete, secondo tutte le ricerche scientifiche si mostrano come primi inizi dell’embrione due punti, i quali sono congiunti strettamente per mezzo di un delicato filo. Uno di questi punti diventerà il cervello, l’altro il cuore, e il filo che li collega la spina dorsale o la colonna vertebrale.
9. Esse sono le prime maglie della rete da pescatore, le quali come un filo e due nodi potrebbero rappresentare simbolicamente l’inizio, da cui poi viene stesa l’intera rete come un tessuto cellulare diversificato che annoda e serra in un tutto la casa di tutta l’organizzazione umana.
10. Così, iniziato da questi due punti microscopici, si sviluppa da un lato l’intero sistema dei nervi, e dall’altro quello delle artiere, vene e capillari degli importanti vasi sanguigni; il primo come stimolatore e motore, l’ultimo come esecutore, espulsore e perfezionatore che completa lentamente in un determinato tempo il corpo umano con l’aiuto della vita materna, – finché subentra il momento in cui la vita materna non ha più nulla a che fare con quella vita ora nascente, ed essa la deve espellere dal suo corpo, affinché la lasci al suo ulteriore sviluppo sotto altre condizioni e altre influenze di una Guida superiore, dove la prima inconsapevole vita nel corpo materno, a dire il vero la base, il principio, ma non lo scopo principale, non può essere la fine.
11. Così vengono costruiti tutti gli organi nel corpo umano, poiché nell’embrione, con la prima pulsazione del cuore, l’anima immessavi comincia la sua opera e continua con il costruito, e precisamente con i mezzi che essa trova nel corpo materno e con l’aggiunta che riceve continuamente dalla vita materna.
12. A seconda se ora questi mezzi sono sani e nello stato normale oppure contengono elementi inservibili, anche il nuovo essere che deve nascere riceverà, conforme a ciò, la durata della sua vita, le sue sofferenze o le gioie, dove oltre agli squilibri fisici ne soffriranno persino anche quelli spirituali, cosa che lo dimostra la decadenza della razza umana e la propagazione di ogni possibile malattia, poiché la maggior parte di queste non sono errori commessi da se stessi, bensì sono malattie ereditate, le quali mettono molti ostacoli sulla via dello sviluppo spirituale su questo mondo, non potendo, attraverso le malattie, essere completata l’opera del progresso spirituale, e spesso questo progresso viene riservato per l’aldilà, dove però il miglioramento non può avvenire facilmente come potrebbe avvenire qui!
13. Non appena il neonato fuoriesce dal corpo della madre ed entra nel circuito della vita planetaria, allora la sua vita (intanto) è puramente vegetale, poiché gli strumenti di cui con il tempo l’anima dovrebbe servirsene per la manifestazione della sua vita interiore sono ancora troppo delicati, non sopportano uno sviluppo spirituale, e dapprima si deve aspettare che occhio, orecchio e lingua si abituino a ricevere le impressioni dall’esterno, per rimetterle all’anima, e poi, di nuovo, restituire retroattivamente al mondo esterno ciò che l’anima, come essere spirituale, vuol comunicare agli altri esseri spirituali.
14. Per il neonato il latte materno è il primo nutrimento; questo latte non è solo un prodotto delle ghiandole, ghiandole che si trovano nel seno della madre, bensì esso è il prodotto dell’amore, il primo amore materno mai percepito che, nel poppante, scorge un organismo umano formato dal proprio corpo, e con il latte vuol continuare l’ulteriore sviluppo dello stesso, dato che questo non era più concesso nel suo corpo, e altri fattori e altri elementi sostituiranno in breve tempo anche questo latte.
15. In questo modo la vita vegetativa va crescendo lentamente, l’organizzazione corporea diventa un po’ alla volta strumento dell’anima che vi dimora, e il tempo seguente dimostra poi come l’anima, servendosi sicura dei suoi strumenti, comincia il lento percorso evolutivo, dove, traboccante di forza vitale materiale, mette in primo piano movimenti bruschi, impetuosi moti d’animo, come ridere o piangere, e impetuosi sforzi, come desideri prediletti.
16. Così il fanciullo cresce per diventare ragazzo, o ragazza, così si sviluppa l’orientamento conforme al sesso; l’educazione compie poi ciò che l’anima non può far da sola, e così ha inizio la vita più seria tra smarrimenti ed errori, tra desideri non esauditi e amare esperienze, dove le condizioni della famiglia, inclinazioni e avvenimenti mondani, motivano l’ulteriore vita che, le condizioni successive, riconducono di nuovo là, da dove essa è proceduta.
17. Se avete osservato attentamente una rete da pescatore (quella di un certo tipo), allora avrete notato che all’inizio la rete ha aperture più ampie, e poi raccogliendosi sempre più strettamente finisce in un sacco, dove perfino il più piccolo pesciolino non può più sfuggire.
18. Quello che ora notate in questa rete, questo è anche il caso con l’uomo dalla nascita; nel corpo materno le maglie della rete sono grandi, poiché lì si tratta di costruire solo il corpo materiale, e niente limita questa operazione; ciò che la madre riceve attraverso il mondo esterno, tutto diventa bene comune tra lei e il bambino.
19. In tale fase non si presentano questioni serie, poiché l’anima (forza vitale) del bimbo ha ancora le mani legate, non può fare quello che vuole, perché gli organi non sono capaci di prestarle la minima obbedienza, tanto più che all’inizio gli organi si costruiscono un po’ alla volta. Quanto più questa costruzione progredisce, tanto più l’anima tende ad arrivare al punto dove, in parte indipendente dalla madre, può prendere in mano le redini.
20. Il tessuto diventa sempre più stretto e più serrato, senza lasciar più passare tutto ma afferrando tutto per utilizzarlo per la costruzione del proprio corpo, per preparare così il corpo umano affinché diventi un adatto strumento per l’anima, così che alla fine tutte le impressioni mondane e spirituali conducano alla meta, come anche il pescatore usa la sua rete, vale a dire per guadagnarsi il suo sostentamento e adempiere la sua missione terrena.
21. In questo modo i delicati fili intessuti nell’embrione diventano sempre più forti, sempre più stretti, si uniscono in gruppi, in maglie e nodi, che poi sono abbastanza forti da utilizzare convenientemente tutto il difficile e il facile che il Costruttore della vita fa entrare nella rete vitale, per la costruzione del proprio io spirituale.
22. È il Soffio spirituale della Mia Onnipotenza che compenetra tutto, che concede all’embrione la forza per l’ulteriore sviluppo per perfezionarsi secondo le leggi generali. È esso che immette l’anima nello stesso; è esso la forza per combattere tutti gli ostacoli, a provvederlo un po’ alla volta con quei mezzi, affinché l’anima, posta nello stesso, possa manifestarsi per la sua utilità e di quella degli altri, per provocare così, gioia e amore, per diffondere e godere lei stessa di questi. Infatti, il Mio regno dal quale provengono tutte le anime è un regno della gioia e del godimento spirituale, regno che spetterà ovviamente solo a coloro che possiedono gli elementi idonei per sentirsi bene in questo futuro regno (vale a dire nell’Amore).
23. Se il primo risveglio della forza materna consiste solo in due punti e in un sottile filo, dove il primo punto rappresenta la vita spirituale e l’altro la vita materiale, e il filo nerveo il collegamento di entrambi, allora è ugualmente il caso nella vita dell’aldilà. Anche là esistono i due punti e un filo conduttore, in cui lo spirituale proveniente da Me e riconducente a Me, è vivente in quelle anime dove entrambi, uniti attraverso l’amore, tendono a una sola meta.
24. Anche là c’è la rete con le sue maglie larghe e strette che circonda tutto, la quale tende ad afferrare tutto sempre più strettamente, affinché anche là (nel mondo spirituale), dopo che la nascita ha avuto luogo nel corporeo, quella spirituale (la rinascita) si svolga più facilmente, dove un corpo spirituale-eterico dovrà avvolgere un’anima perfetta che ha avuto il suo inizio in due punti nel corpo materno, e possa di nuovo rinnovare e continuare la sua nascita spirituale nell’altro mondo, vale a dire come vita spirituale ed eterna per la salvezza del proprio io, e come vittoria sulla materia, come Mia discendente, da dove è proceduta e dove deve ritornare! – Amen!
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Vita
(Continuazione dell’11 .11. 1876)
1. Nel capitolo precedente vi ho detto com’è lavorata la rete da pescatore, come un nodo dopo l’altro la completa, così iniziato dalla formazione embrionale fino alla vita completa, l’uomo diventa più autonomo, fissato più forte e più compatto, può anche sopportare tutte le tempeste della vita.
2. Là vi ho mostrato come dalla vita vegetativa del neonato, dal seno materno fino all’età di ragazzo o giovinetto, si formano a poco a poco le diverse facoltà, ma per lo più solo nella natura più indomita, dove la rete della vita è aperta e lascia penetrare tutto nelle sue fessure ampiamente aperte, perché l’indole giovanile non pensa a nessuna conseguenza e non conosce pericoli.
3. Adesso vogliamo procedere di un passo e osservare la rete da pescatore come complesso tanto dell’organismo materiale, come anche come strumento riguardo allo spirituale, come la stessa viene usata, affinché con ciò sia dimostrata chiaramente la necessità della sua esistenza dall’inizio della nascita, come per mezzo di ciò l’ulteriore impiego. Ebbene, ascoltate dunque.
4. Vedete, quando la rete da pesca viene immersa nell’acqua per l’uso, è agganciata normalmente tra due barche da pescatori. Ambedue trascinano la rete in avanti, e in questo modo vengono catturati la maggior parte dei pesci che incontrano sulla loro strada.
5. Queste due barche da pescatori, presso gli uomini, sono ora giunte (in rispondenza) alla loro vita materiale e spirituale, alla quale vanno incontro legate al corso della vita terrena, e accolgono in sé tutto ciò che incontrano, adeguandolo allo scopo della loro vita, dove all’inizio, come nella rete da pescatore con le sue ampie aperture, viene fatto passare anche molto di inutile; solo negli anni successivi si comincerà a riconoscere – come nella rete col tessuto lavorato più strettamente – che devono essere presi in considerazione anche i piccoli avvenimenti e le loro conseguenze, e si devono attendere i pesci grossi, ovvero, che non dalle circostanze inattese dipenderà sempre la propria salvezza ovvero la propria felicità.
6. Le due barche da pescatori trascinano la vita umana nella concatenazione di tutti gli avvenimenti mondani, sempre in avanti e nelle differenti direzioni, volendo l’una il materiale e l’altra lo spirituale, in cui la rete materiale, a causa della propria colpa, riceve qualche strappo, e anche spiritualmente non si pensa al miglioramento.
7. Così avanza il processo della vita, spalancata e piena di speranza è la rete per le brame e i desideri. Tutto vi passa dentro o attraverso, procura brecce oppure strappa con violenza i fili della vita. Sempre gli avvenimenti corrono verso il tessuto più stretto della rete, là vengono trattenuti saldamente, esaminati più attentamente, sfruttati di più; là, nella consapevolezza più quieta, si risvegliano le prime domande: “Da dove? Per dove?”. Là soltanto l’uomo comincia a comprendere quanto di importante, spesso di grande, ha perso negli anni della sua giovinezza, quanto ha lasciato rovinare oppure ha trascurato ciò che, se tornasse indietro, sfrutterebbe del tutto diversamente. – Così qualche grosso pesce si aggroviglia nelle fessure spalancate della rete della sua vita, e la strappa perché mancava la mano abile per afferrare lo stesso e farlo proprio.
8. Tra godimenti materiali e momenti spiritualmente migliori, il tempo della vita scorre, mostrando già qualche errore, qualche danno nella rete della vita; anche la corrente alla quale viene sospinta non è rimasta la stessa. Largo e con sponde piane graziosamente provvedute era il suo inizio, ma sempre più strette, sempre più ripide diventano le sponde, la visuale precedentemente molto aperta viene limitata, la prospettiva resta coperta da oggetti più vicini, e alla fine non rimane nient’altro che la visuale diretta in avanti o indietro, fin dove lo permettono le svolte della corrente vitale. Tutto si presenta come un filo d’argento, una strisca d’acqua che inizialmente scorreva tranquilla, ora ancor di più attraverso le rocce viene rallentata da ostacoli e cascate, e così la rete della vita è minacciata assai spesso con la completa lacerazione della stessa.
9. Così qualche pesciolino, e spesse volte anche qualche grande pesce, viene gettato fuori bordo, riconosciuto come inutilizzabile perché non lo si è potuto adoperare, oppure perché la conservazione dello stesso avrebbe avuto conseguenze ancora peggiori che la messa in libertà.
10. La vita procede sempre verso l’alto e in avanti, inarrestabilmente va incontro agli avvenimenti tra due guide opposte, spirito e materia. – Per dove? Chi lo sa precisamente? Chi ha un giusto concetto di ciò che deve venire o verrà? – L’unica cosa certa è solo il fatto di riconoscere che la rete della vita comincia a diventare logora e sempre più inutilizzabile; quanto più si vorrebbe trattenere e utilizzare, negli anni avanzati, proprio tutto ciò che il corso della vita ci ha portato, tanto meno la rete vuol trattenere, e si strappa. Medici e medicine, sacerdoti e predicatori cercano di rattoppare, ma non hanno i mezzi necessari, né gli adatti strumenti o i fili sufficienti, essi portano con sé solo elementi del tutto usati e logori che, nella rete asciutta, forse si terrebbero fermi, non appena però vi penetra l’acqua del corso della vita, si mostrano come inutilizzabili. Perfino le barche da pescatori diventano non impermeabili, l’una brama di tornare indietro, l’altra viene spinta in avanti.
11. Così scorre la vita umana sotto costante paura e speranza, tra gioie e sofferenze, dove gli uomini non sanno godere le prime e non sanno sfruttare le ultime.
12. Tutti gli ostacoli nel corso della vita si moltiplicano, si ha bisogno di più forze per l’avanzamento e, con sgomento, …se ne trova sempre meno.
13. Il barcaiolo materiale rifiuta il suo aiuto (dell’altro spirituale), mentre quello spirituale esige la resa alla sua volontà (di quello materiale).
14. La rete, strappata da mille ostacoli, è appesa tra le due barche, nulla tiene più di ciò che le nuota incontro o vi passa attraverso, ovvero non è più utilizzabile; i fili sono allentati, logorati, non sopportano né peso, né possono porre alcuna resistenza.
15. Così la rete della vita, trascinata da due differenti barche, va’ incontro alla stretta valle, alla porta più buia, dalla quale scaturisce il flusso della vita, e oltre la quale i calcoli umani non sono sufficienti.
16. La vita, con tutti i suoi belli e seducenti dintorni del tempo della gioventù, quelli dell’età più matura, tutto è finito, trascinato alle sponde del corso della vita, tutto ha momentaneamente dilettato, momentaneamente vivificato e momentaneamente ha portato gioia.
17. Da lungo tempo sono scomparse dall’orizzonte tutte le belle idee e aspettative che si serbavano del futuro, fugaci, come il rifluire della riva, è stata la loro venuta e la loro scomparsa.
18. Vanitoso è il mondo e inutile fu l’impulso a tenere stretti i piaceri materiali mondani; essi, scomparsi, lasciano indietro al massimo il ricordo, come in quei tanti sogni in cui non si sperò né si desiderò mai qualcosa di reale.
19. Così procede il grande processo vitale cominciato da due punti nell’embrione, tessendo la sua rete della vita, utilizzandola per il prosieguo davanti a sé, fino alla sua fine, la morte, o il continuo morire a poco a poco di tutto il goduto, maglia dopo maglia di tutta la rete della vita, disciolta negli elementi primitivi dai quali fu presa, restituendo alla materia ciò che le spetta, e solo il guadagnato spirituale viene portato insieme attraverso la stretta porta d’ingresso nella vita dell’aldilà. –
20. Sì, figli Miei, se veramente sapeste che cosa è la vita nel senso spirituale, se poteste comprendere chiaramente quale compito vi è veramente misurato qui su questa Terra, agireste in modo del tutto diverso di quanto realmente fate, disporreste del tutto diversamente la rete della vostra vita, la usereste del tutto diversamente e non oscillereste tra le due guide, sempre indecisi a quale delle due vi dovete veramente affidare, bensì, come dissi una volta: «Date all’imperatore ciò che è dell’imperatore, e a Dio ciò che è di Dio!» [Lc. 20,25], in altre parole, utilizzate il mondo materiale in modo che ne debba derivare il guadagno spirituale, e precisamente per due motivi: primo, perché il guadagno spirituale è più duraturo; e secondo, perché la vita spirituale nell’aldilà è anche molto più lunga di quanto lo è la vita materiale, anzi nell’aldilà essa è eterna.
21. Invece così, purtroppo, vedendovi solo barcollare come storditi, non prestando fede del tutto alla vita materiale ma facendo anche poca attenzione a quella spirituale, vedo come non intendete usare tutto il bene che vi ho messo sulla via della vostra vita, osservandovi sempre smaniosi nel flusso vitale, mentre percorrete in avanti la sponda dove credete di trovare certi tesori, nel cui luogo ci sarebbero ben da costruire buone capanne, ma in realtà non vi è sostegno. Io vedo, come voi – abbagliati dal mondo materiale – vi lusingate sempre a questo pensiero: ‘Per lo spirituale c’è pur sempre tempo!’, e tuttavia non potete arrestare il presente, né richiamare il passato.
22. Così perderete la vostra futura missione per vostra stessa colpa, sprecando il vostro tempo e le vostre forze, per giungere alla stretta porta d’ingresso nella vita spirituale come un’anima piena di voglie materiali, la quale, anche se porterà con sé queste brame nell’aldilà, in quel luogo non le potrà adoperare, né le potrà utilizzare.
23. Ecco perché tante parole, tante molteplici illuminazioni della vita umana da tutti i lati, affinché possiate venire al discernimento che è inutile volersi opporre alle Mie leggi, questo non aiuta; questo mondo, nel quale voi vivete, è proprio diverso da come avreste voluto averlo volentieri, e il successivo aldilà è ancora molto più diverso da tutto ciò che voi immaginate, e né quello materiale né quello spirituale cambierà a vostro favore, bensì entrambi erano e saranno come li ho fatti Io, secondo la Mia deliberazione e non come vorrebbe costruire gli stessi qualche erudito o filosofo per la sua comodità!!
24. Perciò aprite i vostri occhi, osservate il mondo come esso è, utilizzatelo spiritualmente come dovete, e la morte non sarà nulla di spaventoso, nulla di sorprendente, poiché essa vi guiderà non all’annientamento, bensì in un territorio dal quale voi un giorno siete venuti, e nel quale dovete ritornare.
25. Così la vostra rete spirituale deve raccogliere pesci spirituali in quantità innumerevole sulla via della vita e, con questi elementi, confezionare la veste spirituale dell’anima necessaria per l’aldilà.
26. Anche il pescatore getta la sua rete per pescare, tramite la quale ottiene in parte il suo nutrimento e in parte il suo guadagno. Fate anche voi altrettanto! Voi siete esseri spirituali, e spirituale deve essere il vostro guadagno.
27. Questo è il compito della vostra vita! Ben per colui che lo comprende e, dando al mondo solo il valore che ha veramente, si sente con ciò liberato da molte delusioni e speranze frustrate. Amen!
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Morte
(Continuazione del 13.11.1876)
1. Qui ci troviamo ora alla conclusione dell’intero viaggio, e davanti a noi c’è la destinazione finale di tutta la vita terrena corporea, una porta buia dalla quale scaturisce il flusso della vita e un ingresso incerto attraverso il quale ogni vivente deve passare: – morire, …ovvero la morte!
2. Che cos’è dunque questa conclusione della vita terrena? Come avviene, e qual è la conseguenza di questa?
3. Queste sono domande che inquietano spesso l’uomo e lo fanno sobbalzare di spavento tra divertimenti rumorosi o magnifici godimenti.
4. La cosa più amara di tutto, però, è proprio il pensiero che nessun essere può evitare questo passo, e tutti devono passare attraverso questa buia porta.
5. Cosa attende poi dietro questa porta ad uomini e animali? Chi lo sa con certezza com’è veramente? Sapete solo che non sarà come vorreste volentieri che fosse.
6. Ebbene, dal momento che vi ho già dato diverse parole, e precisamente su differenti processi finora inesplorati nella natura visibile e invisibile, allora questa parola vi dovrà diventare un anello di questa catena, spiegandovi ancora come la morte diventi la conclusione di questa vita, e così formi un perfetto nesso con quello che è stato appena detto su ‘nascita’ e ‘vita’, come parola finale delle tre citate all’inizio.
7. Iniziando dalla prima parola sulla ‘nascita’ vi ho guidato attraverso il labirinto della formazione del corpo materiale, da lì con la successiva separazione dal corpo materno fino all’autoconsapevolezza; poi con la parola ‘vita’ attraverso tutte le fasi della stessa, dalla vita dei giovani o delle ragazze esuberanti, fino al vegliardo o donna anziana, mostrandovi nel paragone di una rete da pescatore, dapprima il suo inizio, poi il suo tessuto, dopo il suo uso, e ora siamo arrivati al punto dove alla porta d’ingresso nell’altro mondo non serve più questa rete da pescatore e, secondo l’eterna legge di trasformazione nel Mio regno della natura, sono anche già stati dissolti un po’ alla volta i singoli fili e nodi di cui era fatta la rete, il cui bottino della rete stessa è adoperato per l’utilità propria e di altri, e ora – per rendere possibile un procedere – deve essere prodotta, dalla rete precedente, un’altra rete da pescatore.
*
8. Prima di trattare tutto ciò che è necessario per l’aldilà,
ci vogliamo occupare dell’atto del morire, del suo
procedimento come anche del suo seguente naturale percorso, perché gli uomini,
per impulso innato, conservano la loro vita il più a lungo possibile,
impiegando tutto per conservarla – per lo meno come essi credono – da loro
stessi.
9. Ebbene, la morte ha migliaia di cause sul perché essa subentra, dato che di solito l’uomo la provoca per propria colpa o, in genere, per intervento estraneo, e precisamente prima di quanto sarebbe stato destinato nell’organizzazione originale.
10. Nel vostro linguaggio avete un’espressione ben appropriata per il morire, che però (purtroppo) raramente è opportuno per descrivere giustamente il decesso di un uomo morente, e quest’espressione è: “Addormentarsi nel Signore!”. Questo vorrebbe dire tanto quanto il trapassare di un figlio per estrema vecchiaia, in uno stato di vita vegetativa, in certo qual modo uscire inconsapevolmente dal mondo come si è entrati nello stesso come fanciullo.
11. Un tale atto lo potete contare come rarità tra la razza umana attualmente vivente, così come le sette meraviglie del mondo antico, poiché ciò che indicate spesso negli annunci di morte come estrema vecchiezza (marasmus senilis), non è per nulla ciò che intendo Io, dove un dolce trapasso condurrebbe l’uomo vivente nell’altro regno, affinché non debba esserci nessun salto, bensì una dolce morte dell’involucro materiale, e dovrebbe aver luogo una simultanea vestizione della veste spirituale.
12. Ora presso di voi, dove in virtù del vostro modo di vivere (artefatto) siete pieni di sostanze estranee al vostro organismo e lo ostacolate soltanto nelle sue funzioni, con ciò accelerate la morte e la provocate prima. Adesso molti uomini passano anzitempo immaturi nell’aldilà, come una mela caduta troppo presto dall’albero, senza però adempiere lo scopo della vita terrena e sentendosi stranieri anche nell’aldilà.
13. Io vi dico: la rete da pescatore durante il viaggio si disfa a monte, nodo per nodo, maglia per maglia, tuttavia durante questo dissolvimento materiale si forma un’altra rete spirituale per un'altra esistenza, e questa rete viene prodotta da sostanze più fini delle sostanze materiali, e così dalla rete della vita strappata e lacerata, se ne forma un’altra per il mare dell’infinità.
14. Di conseguenza, quanto più velocemente e in fretta un uomo deve scambiare il temporaneo con l’aldilà, tanto meno, di là, la rete è pronta per servirgli. Egli, quindi, arriva nell’aldilà pieno di lacune, poiché non può portare con sé la rete temporanea materiale, e la futura non esiste ancora o non è ancora completata per adoperarla.
15. Questo vi sia in generale un piccolo accenno su come si dovrebbe vivere qui, se nell’aldilà si dovrà recuperare il tralasciato senza difficili lotte.
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16. Per quanto riguarda l’atto stesso del morire, anche questo lo dovremmo osservare un po’ più da vicino, affinché qualcuno vada incontro più tranquillo a questo inevitabile passo. Che voi tutti dobbiate morire – come detto – lo sapete, per sfortuna, solo troppo chiaramente; nondimeno ci sono in circolazione molte idee su come questo morire avvenga veramente, tanto che coloro che stanno intorno a un morente giudicano in genere del tutto diversamente di quanto lo sia in realtà, e qualche apparente sofferenza di colui che lotta per la vita viene considerata come dolorosa, dove spesso il morente non sente proprio più nulla.
17. Per spiegarvi più da vicino il morire, vi devo dire in anticipo che la morte, e come suo ultimo atto il morire stesso, non subentra solo all’ultimo momento, bensì questo processo continua già dalla nascita, iniziato come scambio di sostanze, finché il ricevuto giornaliero non basta più per il dispendio quotidiano, e allora deve essere cagionata una fine del processo vitale, poiché gli organi non ricevono più il necessario contributo per la conservazione del corpo, oppure essi stessi vanno incontro alla dissoluzione per mancanza di mezzi di sostentamento.
18. La rete della vita con il tempo perde la sua durata, non tiene più nessun filo, e così i buchi diventano sempre più grandi, finché alla fine, la rete lavorata da un filo ininterrotto si dissolve un po’ alla volta da se stessa.
19. Questo è il processo nel corpo umano! L’anima, invece, per operare secondo la sua missione, ha bisogno di un organismo intero, organismo che non sia esposto a nessun disturbo o arresto nel processo di vita, e perciò, dove ci sono delle lacune, cerca di ripararle con fretta febbrile, facendo questo dall’inizio della vita fino alla fine, finché è possibile. –
20. In caso di malattie le viene spesso inviato un aiuto attraverso le medicine che lei stessa usa, finché gli organi stessi le sanno impiegare; ma se anche questo non va più, allora cessano tutti gli sforzi, le energie nel corpo e quelle assimilate dal mondo esterno non bastano più, l’orologio va sempre più lentamente, finché si ferma, o per una rottura, oppure per mancanza di forze vitali. – Ecco che avete un’immagine di come la morte si faccia avanti lentamente sempre più possente, e si può ancora sentir la vita solo attraverso lente pulsazioni.
21. Per quanto riguarda i dolori, le deformazioni delle membra e dei muscoli che si presentano in malati molto gravi, ciò è solo una lotta dell’anima, perché essa vorrebbe nuovamente ristabilire con forza lo stato di salute, sforzandosi di raddrizzare pure le membra che si muovono sotto (le leggi) e influssi cosmici; ma è inutile, la vita va alla fine, e l’anima deve separarsi dalla dimora a lungo abitata, e calarsi in altre condizioni, che lo voglia oppure no!
22. L’uomo stesso avverte poco di questa lotta, poiché diminuisce costantemente l’attività nervosa e sempre più è immerso in una vita da sogno, nella quale gli si modificano le immagini dell’aldiquà e dell’aldilà, e a lui sembra come un addormentarsi, tanto che nessuno sa effettivamente dove sia davvero, e solo il suo risveglio più tardi gli mostrerà dove si trova veramente.
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23. Da tutto questo voi vedete che nell’ultimo atto del morire è cessata ogni resistenza, l’uomo diventa già un po’ alla volta insensibile, e il suo passaggio nell’aldilà non è così spaventoso come spesso sembra a coloro rimasti qui.
24. Inconsapevole, Io metto l’uomo nel mondo, e dolcemente lo rimuovo di nuovo dallo stesso. Così è stata la Mia Volontà! Quando in via eccezionale, rimorsi e un troppo grande attaccamento al suo corpo – di un’anima mondanizzata – rende più difficile la separazione dallo stesso, questi singoli casi sono colpa degli uomini e della loro educazione sbagliata; così come la loro vita passata è una pregustazione di ciò che li aspetta di là, perciò poi si fa innanzi pure il pensiero penoso che, di tutto il male che hanno commesso per tutta la vita, niente più potrà essere annullato, e da là dovranno forse stare ancora a guardare le conseguenze di quelle azioni. (Le vostre opere vi seguiranno)
25. Com’è il vostro mondo attualmente, così questi casi accadranno in numero crescente, tanto più che migliaia di uomini non credono né in una continuazione della vita, né in un’esistenza del Mio stesso Io, mentre un minimo sguardo nella Mia Creazione potrebbe dimostrar loro facilmente entrambi.
26. Naturalmente l’intero mondo materiale riceve un’altra opinione, quando l’uomo è messo sul letto dell’infermo, dove dapprima deve imparare ad ammettere cosa valgono veramente tutti i tesori mondani, titoli e dignità, senza quella salute che glieli faccia godere.
27. Allora s’impadronisce di loro un raccapriccio, ma quasi sempre è troppo tardi, il corpo è rovinato dal troppo godimento, la rete della vita è talmente lacerata che rifiuta il suo servizio, e così si aggrappa poi a una boccetta di medicina, cerca guarigione ovunque, ma non nell’interiore, perché là è rimasto buio, là si è contribuito in tutto a distruggere ogni fiammella dell’origine spirituale.
28. In questo modo poi il morire è doloroso. Così la morte è ‘la regina degli sgomenti’, perché essa indica all’uomo l’oscura porta del coperchio della bara, dove in breve tempo il suo molto amato corpo andrà in putrefazione, dissolvendosi in altre sostanze, cessando tutte le forme prosperose, tutte le arti di toelettatura, e il fetore pestilenziale staccherà l’uomo (animico) dai cari resti, ed egli si allontanerà con ribrezzo da un oggetto che un giorno aveva avvolto con amore, anzi con libidine.
29. Qui, profondamente sotto terra, derubato della luce e del calore, si svolge il processo di decomposizione, e proprio per questa ragione, perché l’uomo ama così intimamente la luce, la luce del Sole e la vita esuberante, rabbrividisce davanti all’ultimo luogo di riposo dei suoi resti corporei, dove al non credente non risplenderà più nessuna luce confortante dallo stesso.
30. Oh, voi di vista corta! Anche adesso nel vostro tempo si vuol ritornare all’antica usanza che era usuale nei tempi pagani, tempi in cui si bruciavano le salme. Questo esprime l’attuale spirito del mondo del tutto come esso è completamente: materiale ed egoistico, che pensa solo all’utile! Infatti, una volta che si sarà introdotta la cremazione nel generale, allora sarà subito presente lo spirito speculatore dei chimici, e si dimostrerà quale utilità si può trarre ancora dalle ceneri delle salme cremate, in modo che perfino dai trapassati non rimarrà altro che il ricordo, mentre, come adesso, quando qualcuno va al cimitero e trova un posto dove giace sepolto un amato congiunto, (sebbene l’anima non sia più nel corpo) vi è comunque qualcosa di materiale che lega ancora alla zolla di terra del cimitero i pensanti e sensibili uomini; ma anche quest’ultimo sentimento dovrà scomparire sotto la pressione dell’egoismo, sotto l’impeto del capitalismo!
*
31. Pensate, infatti, una sola volta – ammesso che abbiate in casa un’urna con le ceneri di un amato defunto – quale pensiero gradevole o superiore vi possa afferrare la vista di una casseruola piena di cenere che somiglia, all'incirca, a quella che la vostra signora ha preso dal forno! Al volo dell’anima s’intona molto meglio un salice piangente e un sempreverde, per decorare una tomba, piuttosto che una casseruola riempita di cenere!
32. Lascio a voi stessi giudicare e comprendere che il cancellare e rimuovere tutto lo spirituale dalla vita umana è il più terribile progresso tra la natura animalesca che gli uomini possano fare (sul quale si perderebbero anche completamente), se non ci fosse la Mia mano a risvegliare tutti da questa vita materiale temporale al suono della tromba dell’apostolo Giovanni e con le coppe dell’ira degli angeli, che però gli uomini stessi hanno versato su di loro!
33. Non abbiate paura, figli Miei, dinanzi alla morte, non è così nera come ve la dipinge il vostro sacerdote; essa è un dolce angelo che vuole solo sostenere l’uomo morente nell’ultima lotta, e apparirà sempre deliziosa a colui che già qui sulla Terra ha vissuto spiritualmente, poiché già qui era più di là che di qua.
34. Solo gli uomini materiali si spaventano dinanzi alla morte, perché non hanno mai conosciuto nulla dello spirituale. Perciò, l’abbandonare il corpo sembra loro così terribile e triste.
35. Adesso Io vi domando solamente: “Che cosa volete, se questo corpo non serve più a nulla e vi rifiuta il servizio di tutti i godimenti e brame? Non è anche un tormento, il lottare con le sofferenze giornaliere, il non riuscire a vivere materialmente e non poter morire spiritualmente?”.
36. La morte è una volta nel mondo, essa è un apparente cessare dell’esistente; mentre è solo la scomposizione dell’inutilizzabile e una nuova formazione sul gradino superiore. Così è la Mia Legge, e se ugualmente, migliaia e migliaia non credono e non vogliono saperne nulla, è comunque così e non diversamente! L’uomo si sforza inutilmente di costruirsi un altro mondo, ma è inutile, egli non raggiungerà mai il suo, quindi è meglio rassegnarsi al Mio, per quanto meglio lo possa; perché la delusione rimane sempre dalla sua parte, e non dalla Mia. Quale aspetto avrà veramente questo ‘altro mondo’, ve l’ho già indicato in parte in altre parole; l’idea esteriore dello stesso corrisponderà sempre all’interiore dell’uomo, perché solo così esso potrà entrare in lui con un’armoniosa azione reciproca, e proprio per mezzo di ciò diventerà più facile anche il suo procedere.
*
37. Il morire, quindi, visto sotto l’aspetto spirituale non è
da considerare un atto così spaventoso come la fantasia dell’uomo e i suoi
concetti (sbagliati) appresi in gioventù glielo dipingono, ma un atto di lenta
dissoluzione della rete della vita, un arresto
dell’orologio della vita, affinché l’anima, che durante la vita era stata
intimamente unita e fissata saldamente al corpo, può dissolvere lentamente le
sue maglie e i nodi della rete materiale, e allo stesso tempo farne una futura,
spirituale.
38. Se il materiale tessuto di vita dell’intero corpo, congiunge tanto intimamente in voi l’anima e la Scintilla divina proveniente da Me, per tessere un tutto dalla trinità, allora naturalmente la rete spirituale dovrà possedere meno sostanze di materia grossolana e piuttosto delle più fini, con cui si potrà poi di nuovo formare un individuo del tutto ultimato nel regno spirituale, per contrastare lì, l’infinito senza spazio.
39. Come la pietra cade velocemente a terra e là, a causa della sua gravità, deve giacere finché si scomporrà in piccole parti e alla fine anche in polvere, dalla quale potrà di nuovo solo sollevarsi in aria, mentre una leggera piuma oppure un polline può essere portato con il minimo venticello nelle regioni superiori dell’atmosfera, – altrettanto le anime andate dall’altra parte con le loro brame materiali, vengono attirate giù alla Terra e non sono in grado di nessuno slancio, finché ciò che voi chiamate carattere o individualità non si divide in singole particelle ed elimini da sé il cattivo e il pesante, per poi librarsi più in alto con gli elementi spirituali più leggeri. Invece quell’anima già qui più spiritualizzata, potrà compiere il suo distacco dalla materia più facilmente e, senza alcuna difficoltà, seguire lo slancio verso l’alto!
40. Qui avete dunque l’intero ciclo della vita umana terrena, cominciata dalla formazione dell’embrione, dalla prima vita manifestatasi nella materia, fino alla dissoluzione in elementi spirituali, riassunto in poche parole.
41. Vi ho dato queste parole affinché vi sia chiaro come cominciate e come cessate ad essere cittadini di questa Terra! Vi ho mostrato simbolicamente nella forma della rete il suo inizio, prosecuzione, uso e dissoluzione, dove né l’uno né l’altro è così misterioso come lo credete voi e molti altri.
42. Secondo la Legge della Mia eterna Volontà, dall’embrione si forma l’intero edificio osseo, il sistema nervoso e gli organi necessari per la vita, solo per servire all’unico scopo superiore e spirituale come mezzo per l’adempimento della missione dell’anima, – e proprio secondo la medesima Legge si forma l’embrione spirituale per il mondo successivo, nel continuo estinguersi della materia e del metabolismo spirituale.
43. Come il bambino nel corpo materno è arrivato al punto in
cui il nutrimento attraverso la madre non ha più nessuno scopo e viene perfino espulso dal suo organismo e consegnato al
mondo materiale, altrettanto avviene alla fine della vita col morire. Il mondo
non avrà più nessuna parte nella formazione del futuro uomo spirituale, e lo
consegna, avendolo curato e protetto durante tutta la vita, solamente a un
altro mondo del tutto diverso dal suo, dove – come nel simbolo della farfalla – uguaglia la prima vita del bruco, il quale
strisciante nella polvere sulla terra dipende dal tessuto cellulare delle
foglie o della corteccia degli alberi per il proseguimento della
sua vita, la farfalla invece sguscia dal bozzolo, passando leggera nell’aria
nutrendosi della sostanza più fine e più delicata del polline.
*
44. Perciò state tranquilli e non vi spaventate. Confidate in
Me, Io sono un Padre dell’Amore e della Pace, non ho nessuna gioia quando i
Miei figli tremano dinanzi a Me!
45. Io ho creato l’intera Creazione per Amore, ho disposto per tutti gli esseri l’ingresso nella vita e l’uscita dalla stessa, in modo che – nonostante l’apparenza della crudeltà col nutrimento degli animali, dove uno deve vivere dell’altro – l’atto mortale dello stesso è spesso ripugnante solo allo spettatore, mentre l’animale, che non conosce la morte, ha già da tempo perduto la sua coscienza, prima che il dente del leone o della tigre lo sbrani completamente.
46. Il passaggio da una vita all’altra è disposto in tutti gli esseri viventi in modo che entrino in altre condizioni, senza sapere come ne sono arrivati.
47. Guardate la vostra vita da sogno, cosa essa è veramente per l’uomo desto, nulla o perlomeno di scarso significato, perché egli non la conosce e non la sa interpretare!
48. La vita degli animali, parimenti, è più sogno che vera vita, e anch’essi giungeranno alla più chiara conoscenza quando dovranno abbandonare questa vita.
49. Così tutto è subordinato alla Mia Volontà, tutto percorre la via che è necessaria per la conservazione del tutto, e proprio per questo non dovete giudicarMi secondo i singoli casi, poiché – come voi dite – l’uovo non potrà mai essere più saggio della gallina!
50. Voi vedete transitare tempeste e bufere che distruggono tutto, lamentate la perdita della proprietà, la perdita di vite umane, ecc., ma dimenticate che, accanto a questo, tali singoli eventi elementari, dove colpiscono, rendono sì tutto spaventoso, ma nell’insieme portano solo benefici e sono avvenimenti necessari per il bilanciamento di diverse condizioni climatiche, portando spesso morte a dei singoli ma vita all’insieme.
51. La nascita di un essere porta spesso la morte alla partoriente, oppure viceversa, è il nato sotto i dolori che entra presto di nuovo nel Regno da dove è venuto.
52. Tutto questo e migliaia di altri casi sono contraddizioni apparenti verso la Legge dell’amore da Me tanto spesso presentatavi! Solo che voi non vedete le conseguenze di un’azione, non vedete il risultato di un avvenimento della natura; voi vedete solo l’atto stesso, giudicando secondo i vostri concetti umani, senza riuscire ad elevarvi su un gradino superiore, dove predominano altre opinioni e altri mezzi. Per voi il bambino viene partorito con dolori, l’uomo come ragazzo, giovinetto vegliardo, tormentato da preoccupazioni e sofferenze, e perfino alla sua morte non lo abbandona la paura di un’altra vita, di cui egli dubita, dato che non sa se ne esiste una oppure no, e come sarà formata.
*
53. La vita terrena (attuale) comincia con sofferenze e dolori,
e cessa con sofferenze e dolori, e ciò nonostante, prendete questa vita
considerandola da un punto di vista spirituale più alto, come Io l’ho predisposta, come Io la giudico, come poi si dispone
del tutto diversamente!
54. La materia perde il suo valore, il mondo i suoi stimoli, e un grande piano spirituale della vita sta dinanzi a voi, essendo raggiungibile solo così, come sono ora le condizioni del mondo.
55. Che cosa sarebbe la vita senza contraddizioni, senza basse passioni? Uno strisciar dentro senza lotta, oziosa, senza significato, dalla nascita fino alla tomba, senza scopo.
56. Dove sarebbe il valore della virtù, dell’umiltà, del sacrificio? Dove, la perseveranza di combattere contro tutto l’avverso, per raggiungere una meta spirituale superiore, per conservare la dignità spirituale degli uomini?
57. Quale valore avrebbe per voi la luce, se non conosceste l’oscurità? Vedete, la vita è lotta, le sostanze elementari si contendono tra loro inconsapevolmente in tutto il Mio Universo, opponendosi a vicenda!
58. Un mondo lanciato negli ampi spazi dell’infinità vorrebbe seguire in linea retta la direzione dovuta alla prima spinta, ma non può, poiché un altro Potere lo attira a sé, per deviarlo dalla primiera direzione e costringerlo a orbitare intorno a un altro mondo, per fargli adempire così il suo scopo e la sua missione, il che non sarebbe mai stato possibile su diritte vie ininterrotte, perché nella progressione rettilinea questo mondo sarebbe arrivato in altre regioni dove non ci sarebbe stato nessun elemento, nessuna sostanza disponibile per la sua formazione. Qui, dove fu creato, è il suo posto; qui trova il necessario per la sua formazione materiale e spirituale e per tutti gli esseri che vivono su di esso. Qui esso è idoneo per sé e per gli altri!
59. E così come questo mondo, orbitando intorno a se stesso e intorno al suo corpo centrale, sviluppando luce e calore, vivifica tutto, mantiene tutto e conduce oltre, – così anche l’uomo nel piccolo, e ogni essere vivente, perfino la materia apparentemente inerte è, come ogni cosa, al suo posto; sotto queste condizioni egli dovette nascere, sotto queste circostanze conservare la sua vita e, sotto queste conseguenze del compiuto corso della vita, esalare il suo spirito, perché tutto è una catena di cause ed effetti che non escludono perfino le libere azioni dell’uomo, poiché le azioni sono affidate ben alla mano dell’uomo, ma non le sue conseguenze. Là Io guido il governo, Io guido tutto, dai più grandi corpi solari ai più piccoli pianeti, secondo le loro missioni spirituali.
60. La formazione spirituale, l’ascesa spirituale a Me, al Mio regno degli spiriti, è lo scopo finale di tutto il Creato.
61. Gli uomini devono diventare figli Miei! Tuttavia, per raggiungere questa figliolanza devono avere un qualche merito, e la consapevolezza che questa deve essere conquistata lottando, il che per loro solo così avrà un valore, e non cadendo nel grembo senza fatiche potranno generare una consapevolezza di dignità spirituale!
62. Perciò, perfino la vita umana dalla nascita fino alla morte, osservata materialmente, rimarrà un eterno mistero, e starà aperta solo all’occhio spirituale, dove, lontano e al di sopra di tutto il mondano e il materiale, il trionfo dello spirito sulla materia, porgerà al vincitore la palma della vittoria, dopo essersi svincolato dalla vita vegetativa del bambino, lottando per tutta la vita e, combattendo coraggiosamente fino alla fine, conquistare una migliore sorte superiore in un altro mondo, dove egli guarderà tranquillo nell’occhio della morte alla sua dissoluzione materiale, e avrà riconosciuto la Mano superiore che sotto la materia come rivestimento ha posto del creato spirituale, formato dello spirituale e dello spirituale ha dato come ricompensa per le afflizioni della vita terrena.
*
63. Concepite così la vita, figli Miei, allora riconoscerete in tutto il percorso della vita mondana il suo scopo superiore e, perfino il separarsi dall’ambito dei vostri cari, non vi sarà così doloroso, poiché saprete: non esiste nessuna separazione, ma il breve distacco materiale sarà ricompensato più tardi con una lunga vita insieme, premesso che voi, stando tutti sullo stesso gradino morale, occuperete proprio lo stesso mondo degli spiriti!
64. Per rendervi più facile l’ingresso, la permanenza e l’uscire da questo mondo, vi è stata data questa parola. Chi l’afferra come Io l’ho data e dettata a te nella penna, troverà quiete e pace, perfino nelle perdite più gravose, perché saprà che non tutto l’apparente è il vero essenziale.
65. Invece per coloro che prenderanno in mano solo occasionalmente queste Mie parole, per ingannare con loro il tempo, per inseguire di nuovo, dopo averle lette, i loro godimenti e brame materiali, – per costoro si formerà poco diletto pacifico, e precisamente con ragione, perché non meritano neanche di più!
66. Chi vuol rimanere attaccato al mondo, …che vi rimanga attaccato! Se non vuol abbandonare il mondo, dovrà ben lasciarlo e girargli le spalle quando il suo organismo comincerà a non essere più utilizzabile per il servizio mondano; allora, pur volendolo, non lo potrà più, e riceverà questo come risposta.
67. Triste, anzi veramente senza speranza è un separarsi, una morte, uno sporgersi fuori da questo mondo, se l’intera vita non ha portato nessun altro risultato che delusioni e speranze frustrate, dove nessuna fede e nessun raggio di gioia ha illuminato, da un altro Mondo, l’oscurità materiale durante tutta la vita. Tali uomini avranno pronunciato a se stessi la loro sentenza: essi furono tenebrosi durante la loro vita, e in una tenebra passeranno dall’altra parte, dove poi avranno tutte le ragioni per rabbrividire davanti alla stessa.
68. Per tali uomini sono state date queste parole, non avendo essi mai riconosciuto la voce del Padre e avendo rinunciato per lungo tempo all’essere nominati ‘figli Suoi’.
69. Fate attenzione a non diventare tali uomini; in tal caso il Mio aiuto vi sarà inutile! Io posso dare parole, metterle nel vostro cuore, ma voi dovete interpretare il loro senso e vivere e imparare a operare secondo lo stesso!
70. Questo è il vostro compito! Io faccio il Mio, nel senso completo della Mia forza d’azione; quindi sta a voi fare il vostro, se la vita non dovrà diventare una valle di lacrime, e se la morte (per voi) non dovrà diventare la regina della disperazione. – Amen!
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Il sonno
8 gennaio 1877
1. In una precedente parola vi ho mostrato la differenza tra l’uomo diurno e l’uomo notturno, vi ho mostrato come durante la notte tutti i movimenti degli umori, nelle piante, animali e uomini, hanno una propria circolazione; vi ho mostrato come il calore manca in tutte le parti esteriori, poiché lo stesso è necessario nella vita interiore.
2. Ora ti voglio riprodurre ciò che stava accadendo davanti alla tua anima nelle prime ore del mattino, ed aveva per soggetto solo il sonno in generale e in particolare.
3. Così questa parola deve completare la precedente, e deve darvi di nuovo una dimostrazione di quanto di spirituale sta nascosto sotto la materia, cosa che non potrete mai interpretare completamente.
4. Ascoltate dunque: dapprima dobbiamo definire più precisamente la parola ‘sonno’ e poi passare al processo che accade nel sonno negli animali e negli uomini viventi.
5. ‘Sonno’ in generale indica lo stato in cui cessa apparentemente la vita esteriore, e uomini e animali vengono trasferiti in uno stato di incoscienza che, per primo, è necessario per sostituire di nuovo la sostanza vitale consumata durante la veglia, e per secondo, per utilizzare l’acquisito durante il giorno per il proprio io.
6. Nel sonno comincia del pari ‘un‘altra vita’, vale a dire la vita onirica che gli uomini non possono interpretare né spiegare, in parte a causa del linguaggio simbolico non chiaro della stessa, in parte perché essi non sono consapevoli di nulla, e oltre a ciò non sanno distinguere influssi spirituali da immagini fantasiose.
7. Uno dei vostri eruditi disse nel suo libro: “Durante la veglia, tutti gli uomini hanno un mondo in comune; invece nel sonno, ognuno ha il proprio!”. E non aveva torto, poiché è proprio così! Nel sonno i legami che legano l’anima al corpo, in generale sono allentati; essa può guardarsi intorno in due mondi, può darsi ad influssi spirituali, oppure ancora fantasticare nel sonno, e perfino dedicarsi a mondani godimenti. All’uomo freddo ragionatore il suo linguaggio rimarrà comunque sempre buio, per quanto vorrebbe anche decifrarlo.
8. Nel sonno, dove la vita è concentrata solo nell’interiore, l’anima comprende poco della vita esteriore (se delle circostanze particolari non la rendono smarrita), dove poi mescola passato con futuro, mondano con spirituale, così che al risveglio non può essere esistente nessun chiaro ricordo di immagini che, passando rapidamente, cambiavano come in un panorama (film).
9. Esistono differenti generi di sogni che sono ben da distinguere, vale a dire: quelli nell’addormentarsi, quelli di mezzanotte e quelli del mattino.
10. I primi portano spesso immagini come continuazione del vissuto corporeo, quelli di mezzanotte sono più profondi, più spirituali, e quelli del mattino per lo più tali, dove lo spirituale si mescola col mondano.
11. I primi sono così perché l’influsso materiale del Sole sulla Terra e su tutto ciò che ci vive, non è ancora cessato. I secondi, spirituali, perché lì gli influssi terreni sono molto deboli oppure non agiscono per nulla, e nei terzi, la mescolanza, perché il Sole, appena comincia a sorgere sull’equatore, disturba la vita interiore, e prepara così animali e uomini al giorno veniente.
12. Ad un osservatore attento da se stesso dovrebbe aver già da tempo notato che, ciò che si chiama ‘anima’ non dorme mai, che non ha bisogno di riposo, ma continua a lavorare per costruire dall’acquisito materiale e spirituale il suo futuro corpo spirituale, il quale non soggiace né al tempo né allo spazio, e cosciente di se stesso può recarsi laddove viene attirato dalla direzione del suo spirito.
13. ‘La vita’ quindi, considerata spiritualmente, è un perpetuo procedere, un meccanismo che non si ferma mai, che nel sonno da’ al corpo il suo riposo materiale soltanto per raccogliere nuove forze per la spirituale, superiore vita.
14. Nel sonno o durante lo stesso, le funzioni del corpo materiale hanno una continuazione regolata. La digestione si svolge nel modo migliore, la secrezione degli umori, il processo metabolico, tutto si svolge in maniera più quieta, perché non pregiudicano gli affetti dell’anima stessa. Là l’anima lavora con più accuratezza, per riparare tutti i danni che durante il giorno si sono insinuati. Nel sonno, durante lo stato di riposo, questo deve accadere perché là non arriva niente di nuovo.
15. Se vi dico tutto questo, allora s’intende da sé che Io intendo con ciò il tempo che è inserito nella Mia natura come tempo di sonno, ovvero di riposo, ma non il sonno dove l’uomo in mezzo alle sue voglie vorrebbe fare della notte il giorno e del giorno la notte, dove crede di sostituire, col dormire di giorno, ciò che ha perduto nella notte. Qui si sbaglia enormemente, perché mentre il Sole esercita il suo influsso sulla Terra e sui suoi abitanti, spingendo il sangue fin negli ultimi vasi capillari, non può aver luogo nessuna quiete nell’interiore, e nessun pareggio del perduto.
16. Tali uomini si accorciano notevolmente la vita e muoiono presto, o per indebolimento o per mancanza di sangue. A causa loro non cambierò le Mie Leggi, e così devono pagare ciò che vogliono sacrificare ai loro godimenti mondani.
17. Nella notte il sonno appartiene al Mio Regno degli spiriti, e proprio per questo non ha bisogno di nessuna luce materiale del Sole, perché deve splendere la Luce dello spirito, per lasciare libero spazio agli spiriti, con o senza corpo.
18. Tutta la natura si riposa nella notte, raccoglie il vissuto, impiega l’assimilato per i propri progressi; così anche l’animale e l’uomo hanno bisogno del riposo per adempiere la loro missione che hanno sulla Terra, dove la vita terrena è solo un preludio che passa rapidamente per una vita molto più lunga. Ciò che è la notte, il sonno nel singolo, questo è l’inverno per il globo terreste nel grande.
19. Da un lato sul globo terrestre deve subentrare uno stato di riposo, affinché l’anima terrestre possa impiegare tutta la sua attività e attenzione sull’altra metà; poiché sarebbe impossibile mantenere nella stessa attività la vita vegetale e animale su entrambe le metà della Terra.
20. E così l’attività, nei mondi grandi e piccoli, è la stessa Legge fondamentale che si deve ripetere nel piccolo presso i singoli individui.
21. Presso di Me non esistono molte Leggi con le quali mantengo il mondo, ma proprio queste poche sono efficaci, così come Io ottengo sempre molto con poco!
22. Osservate: cos’è l’inverno? La mancanza di calore è il fattore principale, per trasformare l’acqua in ghiaccio e in neve. Anche la Terra ha bisogno di un mantello di sostanze solide, sotto il quale può ancora continuare lentamente ad agire nella sua vita onirica. Dall’alto la neve tiene lontano i forti venti, e dal basso il costante calore terreno spinge allo sviluppo i teneri germi dei frutti, finché saranno maturi per compiere l’ultimo processo nella luce del Sole.
23. Quello che accade nella vita della Terra, lo trovate altrettanto nella vita umana, quiete deve subentrare all’esaurimento, per continuare a stimolare gli uomini attraverso la sostituzione del consumato.
24. Perfino le sue inclinazioni spirituali, fin dove appartengono alla professione, devono avere un punto di riposo, se nel futuro devono essere efficienti. Così vedete, il matematico scambia spesso il suo serio studio con occupazioni di genere più leggero, come musica e letteratura.
25. L’incurante desidera ardentemente qualcosa di più serio, perché tutti questi contrasti, come il giorno e la notte, come attività e riposo, stanno l’uno di fronte all’altro. Il sonno, come ordinato riposo, è rafforzamento; come esagerato, è infiacchimento.
26. Nessuno sostituisce le sue forze nel rimanere a lungo a letto, e nel lungo inseguire i godimenti materiali dovrà alla fine anche atrofizzare tutto lo spirituale. Tutto ciò che ho inserito nella natura come Legge, è giovevole solo nella misura come Io l’ho stabilito, troppo o troppo poco si punisce da sé!
27. Vedete, Mi è stato bene darvi un’educazione spirituale, affinché nella vita materiale non vi addormentiate del tutto, come ne potete vedere migliaia intorno a voi, i quali sono talmente sprofondati in questo sonno, che in questa vita terrena non si risveglieranno più. Essi un giorno dovranno attribuirlo a loro stessi, quando scopriranno ciò che avrebbero dovuto fare su questa Terra, oppure il perché hanno vissuto sulla stessa.
28. Costoro, che sono entrati nella vita terrena e non hanno saputo il perché, e ne escono di nuovo senza rendersi minimamente conto di qualcosa di spirituale, per loro non è mai sorto un Sole spirituale di vita, essendo corsi dietro ai godimenti, ai tesori e alle dignità materiali, per lo più senza ottenerli, e poi uscendone poveri e ingannati da un mondo che accompagnerà il loro commiato ancora con risate di scherno.
29. Come il sonno è un mezzo di ripristino spirituale e fisico, se viene usato saggiamente, altrettanto la vita da svegli è un piacevole contrasto alla stessa.
30. Quanto è bella tuttavia la vita, quando interiormente ed esteriormente tutto percorre il suo regolato cammino, quando la vita spirituale si alterna dolcemente con quella materiale, dove l’anima stessa da quest’ultima può anche trarne un guadagno spirituale.
31. Osservate la natura come essa dopo il sonno invernale spinge da tutte le parti i fiori e le gemme, frutti del suo operare interiore durante l’apparente sonno invernale, come tutto si muove, tutto risorge a nuova vita, dove bosco e campi si ravvivano, e offrono a Me, al Creatore, al Signore dell’amore, il loro canto di giubilo!
32. Così sarà anche il risveglio spirituale dell’uomo nell’aldilà, dove in un’opera, con un pensiero, scorgerà il suo intero percorso terreno, pieno di nobili azioni, pieno di vittorie conseguite lottando, dove ha dovuto passare attraverso lotte, i cui perché non aveva potuto decifrare, dove ad un tratto riconoscerà la Mia mano, la Mia mano guidante, ed ammetterà chiaramente che poteva avvenire solo così e non diversamente, per sorgere dal sonno della vita materiale come un prodotto spirituale!
33. Ben per colui che avrà parte a tali sorprese, dimenticando certamente le amare medicine che gli vennero offerte nella vita, e sarà soddisfatto che su questa via è potuto venire a Me e nella Mia vicinanza.
34. Guai invece a coloro che hanno stravolto le Mie Leggi, oppure non le hanno osservate, essi comprenderanno la vita nell’aldilà tanto poco, quanto hanno compreso sulla Terra la loro vita materiale, la loro spirituale e la loro onirica.
35. Tutto il libro spalancato della Mia natura è stato per loro pieno di geroglifici quando erano in vita, da dove l’amore parlava da tutti i calici dei fiori, da ogni goccia di rugiada, là dove mediante le onde sonore dell’aria, suoni armoniosi sia nell’espressione o nella musica, dovevano mettere davanti ai loro occhi la loro origine spirituale; tutte queste impressioni sono passate in loro come in un pezzo di legno. Essi volevano solo godimenti del tutto volgari e materiali, per raggiungerli e saziarsi degli stessi, cercando solo questi. E quante volte sono stati ingannati, quando avendoli raggiunti, mancò lo sperato godimento!
36. Questi uomini sono da compiangere in quale stato entrano nell’altro mondo, ma ancora di più, quando cominciano ad imparare a conoscere la loro reale situazione, dove non esiste nessun altro mezzo che mettere ordine in se stessi, eliminare da sé ciò che là non è più idoneo, e dove poi tutte le condizioni credute erroneamente dell’altra vita saranno scomparse, dove nessun paradiso, nessun Cielo, ma davanti a loro starà la nuda realtà che farà sentir loro la propria povertà di spirito solo nella vera Luce.
37. Per evitare subito questo sonno dello spirito e tale risveglio, vi rammento di non lasciarvi cullare nei dolci sogni, ovvero di acquietarvi da futili massime, dove si dice continuamente: “Per l’altro mondo ho sempre ancora tempo; quando sarò là, vedrò quello che ci sarà da fare!”
38. Sì, povero uomo, certamente vedrai ciò che c’è da fare, ma vedrai anche quanto facile sarebbe stato sulla Terra e quanto difficile è là recuperare ciò che era destinato per la vita terrena!
39. L’uomo, nella sua stolta presunzione del mondo, crede di potersi trovare già in tutte le situazioni; egli pensa, come qui sulla Terra, finché è sano e forte: “Non perderò l’equilibrio nel Regno degli spiriti!”
40. Povera creatura, confidi troppo in te, e nondimeno vedi, non appena la morte bussa alla porta della tua vita nella veste di una malattia, quanto velocemente scompare la tua opinione a sangue freddo, quanto presto rivolgi preghiere a Me che ti dovrei aiutare, Io, cui prima non hai nemmeno creduto come esistente. – Ciò è il presentimento della fine del sonno della vita materiale che ti mette in angoscia; vorresti continuare sempre ininterrottamente a vivere, ma non a causa della formazione del tuo spirito, no! Per nulla! Ma per ricominciare là, dove l’hai lasciata prima della malattia. Ed Io ti dovrei aiutare in questo! – Quale stolta presunzione!
41. Già da lungo tempo dormi spiritualmente, ed hai vissuto una vita di sogno con pure immagini piacevoli; Io ti ho risvegliato, e il risveglio non ha corrisposto alle tue aspettative. Qui è l’inganno! Non Io, tu stesso ti prepari questa sorte e raccoglierai i frutti che hai seminato!
42. Così guarderà esitante qualcuno al risveglio, così dirà più d’uno: “Sì, se l’avessi saputo, allora avrei agito diversamente!”
43. Ed Io allora gli risponderò: “E se fosse stato detto anche a te, – lo avresti accettato come assoluta verità spirituale? – Se talvolta ti ho fatto sentire le tue stesse stoltezze – attraverso le amare esperienze – sei tu diventato più assennato?
44. No! Tu amavi troppo la tua condizione materiale, non hai saputo sradicarti dall’ebbrezza dei godimenti, finché il tuo corpo ti ha rifiutato il servizio. – Solo allora cominciavi a riflettere un po’ sui desideri e sui godimenti mondani, ma era per lo più troppo tardi, e alla vita assurda seguiva a ruota il pentimento e l’effettiva retribuzione.
45. Hai passato le notti vegliando con canti e suoni. Forse dicesti: ‘Chi dorme, non vive!’, e volevi occupare tutte le ore della tua vita con divertimenti materiali, finché cadesti esausto sul letto dell’infermo. – Questo fu il tuo destino, e non ne hai meritato uno migliore! – Tu stesso te lo sei creato, e devi vuotare il calice della sofferenza!”
46. Vedete, come il sonno naturale è compensazione e un mezzo di integrazione della vita materiale, così è il sonno spirituale, se dura tutta la vita, non è più per il meglio dell’uomo, bensì per suo danno, poiché invece di elevare l’anima, la lascia del tutto alla materia.
47. Molte migliaia dormono spiritualmente, non trovano che valga la pena riflettere sul loro dualismo; deridono gli altri che vogliono vivere spiritualmente, e quello che loro lasciano come parte al prossimo, lo verranno a sapere da altri spiriti nell’aldilà, dove soffierà un vento spirituale che non sarà adatto ai loro polmoni unicamente troppo mondani.
48. Perciò, figli Miei! utilizzate la vita materiale (terrena), come Io l’ho predisposta; non abusate delle vostre forze, e non sprecate la vostra salute, perché pagherete caramente tutt’e due, in parte qui, in parte nell’aldilà!
49. Il sonno come stato di riposo deve ben ristorare la vostra natura corporea, ma non viziarla, non distruggerla! – Tutto ciò che viene gustato nella giusta misura e al tempo giusto, può solo essere giovevole all’organismo umano; infatti, dovete sempre considerare che voi (come uomini terreni) non siete mai del tutto spirito, mai del tutto corpo, ma entrambi, perciò dovete coltivare l’uno a causa dell’altro.
50. Il sonno nella vita terrena è il ponte dal materiale allo spirituale, poiché nel sonno l’anima raccoglie più strettamente i suoi fili della vita, lasciando alla vita materiale solo il necessario per l’ulteriore continuazione della vita vegetale, ma in cambio apre le porte nel Regno degli spiriti, da dove poi differenti influssi di stati sconosciuti, elevandoli spesso al di sopra di tutto il terreno, di frequente in disaccordo con immagini simboliche, fa sentire l’eterna catena di causa ed effetto, che uniscono l’universo in un tutto.
51. Questo passaggio sottile e delicato che passa attraverso l’intero vivente Regno degli esseri e che nel chiaro del giorno non viene notato nello stato di veglia, – è questo passaggio, che nel sonno riunisce di nuovo l’affine e, da molto tempo, separato.
52. È là nella vita onirica, in cui gli spiriti angelici riversano su alcuni dormienti torrenti di benedizione, e dove qualche cuore amorevole dall’aldilà si può riavvicinare ai rimasti indietro cercando di agire su di loro, cosa che è molto difficile, poiché solo nel sonno c’è la condizione in cui l’anima umana è accessibile a tali influssi, e proprio per questo (dall’altra parte) tutti usano quest’occasione per ammonire, per chiedere e ricordare.
53. Normalmente nello stato di veglia rimane poco in consapevolezza del notturno contemplato o udito. Anzitutto in genere viene creduto molto poco, e inoltre, tutto è espresso in un linguaggio che l’uomo non sa interpretare, ed è sempre solo lo stato di sonno, in cui a tali ispirazioni potrebbe essere dato ascolto.
54. Se lo osservate precisamente, allora il sonno è la parte più importante della vostra futura formazione dello spirito; infatti, di giorno si agisce soltanto, e di notte viene tutto ordinato, per costruire così il futuro uomo spirituale.
55. Guardate fuori nel Mio universo, là vi regna l’eterna notte, – solo separatamente orbitano i mondi splendenti nell’etere oscuro. – Soltanto che proprio in questa notte buia, nello spazio sconfinato, proprio là vive e tesse misteriosa la Mia potenza eterna, e a tutto ciò che esiste dà ciò che abbisogna. Là dallo spirituale si forma il materiale, e il materiale diventa di nuovo spirituale, secondo l’eterno corso degli elementi.
56. Da voi, quando la natura annuncia il tempo del generale riposo dopo l’operato del giorno, quando tutto sprofonda nel sonno letargico, quando anche l’oscuro Universo si apre, dove milioni di mondi inviano a voi la loro dolce luce, là comincia la grande Opera spirituale nella natura, per trasformare il raccolto materiale in spirituale, – e proprio là, anche da voi uomini e nella maggior parte degli esseri viventi è stabilito il periodo del sonno, affinché in mezzo all’operare spirituale intorno a voi, anche voi dobbiate prender parte a questo operare, poiché anche voi ne fate parte, quali membri del tutto; anche voi dovete trasformare poi, tutto il raccolto dell’esteriore, il vissuto durante il giorno, in spirituale, così come va il movimento generale attraverso l’intero regno mondiale. In questo sonno notturno, in questo riposo legittimo, tutto deve seguire il tratto dell’amore che, procedente da Me, continua fino nell’atomo più piccolo.
57. Così questo sonno non è uno sprofondare incosciente, ma un risveglio di forze spirituali che sotto l’involucro della materia inoperosa preparano dello spirituale per una vita dove non splende nessun Sole materiale, ma uno spirituale che non tramonta mai, e il cui Portatore principale sono Io stesso!
59. Risvegliatevi, voi figli! Guardatevi intorno, come molti milioni di cose ed esseri vi predicano il Mio Amore e le Mie Leggi.
59. Risvegliatevi dal sonno dello spirito alla Vita spirituale! Riconoscete nel più piccolo ciò che vi esclama nel silenzio notturno dalle ultime e più lontane stelle:“Riconoscete il Creatore dell’Amore che vuol operare per molti misteriosamente, ma per voi chiaramente e in maniera intellegibile!”.
60. Riconoscete la figura paterna del Signore, il Quale dimentica tanto poco il più piccolo verme, come il più grande mondo, il Quale esclama a tutti voi:
61. “Ho ben introdotto il sonno nella natura, ma il sonno non è riposo incosciente per l’anima; il sonno è attività spirituale. E solo per colui che lascia sprofondare il suo spirito, altrettanto come il corpo soggiace al tempo della notte, ha del sonno un significato diverso, dove tuttavia il corpo si risveglia al mattino fortificato. Invece nel sonno spirituale un risveglio è molto più difficile, poiché è subentrato il vero e proprio sonno, quando durante la sua vita non è stato fatto nulla per il presente, nulla per il futuro”.
62. Molti dicono: “Il sonno è vita onirica!”, ed Io vorrei rispondere loro: “La vostra vita è vita onirica, e l’anima durante il vostro sonno non trova nulla per poter utilizzare questa fase della vita per lo spirituale produttivo!”
63. Gli animali – come ho detto in un’altra parola – vivono una vita onirica, e quegli uomini che sono sprofondati al di sotto dell’animale, questi hanno altrettanto una vita onirica sia di giorno che di notte.
64. Questa parola deve informarvi dell’agire spirituale nel sonno, al quale voi attribuite ampiamente poca importanza come alla veglia del giorno.
65. Come l’agire spirituale si sottrae volentieri al ricercatore se non lo guida una giusta intenzione spirituale, così è Mia faccenda mostrarvi – come nel sonno, quale apparente riposo – due mondi che si tendono le mani, dove l’uno dice all’altro: “Ciò che sono io, lo sarai anche tu!”. E l’altro risponde: “Ciò che sei tu, lo sono stato anch’io!”
66. Legato o non legato, – lo Spirito è tutto! Tutto tende alla libertà spirituale, tutto può e deve diventare spirituale.
67. Questa la stupenda tendenza, la stupenda vita che deve sopravvivere ad ogni transitorietà; poiché è la Mia Caratteristica fondamentale, unita con l’inclinazione dell’eterno Amore!
68. Tutto è proceduto dall’Amore, e tutto deve ritornare all’Amore! Questa è la grande Parola che santifica ogni tendenza e deve compenetrare tutto. Solo con l’amore la vita ha uno scopo, solo con l’amore è raggiungibile questo scopo. Di giorno spetta all’uomo raccogliere opere d’amore, e di notte le stesse vengono registrate nel Libro dell’eternità, dove, mai cancellabile, al portatore della stessa pace e gioia un giorno sorrideranno, dove i suoi passi lo condurranno!
69. Perciò, figli Miei, lasciate al sonno spendere ogni notte il ricco tesoro che voi gli portate in dote dal lavoro del giorno.
70. Guardatevi invece dal sonno dello spirito, poiché il risveglio dallo stesso vi porterebbe illusioni amare! – Amen!
[indice]
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A una sorella molto malata
28 marzo 1877
«Udito ciò, Gesù
rispose: “Questa malattia non è per la morte, ma è per
la gloria di Dio,
affinché il Figlio di Dio ne sia glorificato”» [Gv. 11,4]
1. In occasione della prossima lettera vorresti impiegare volentieri questo testo sulla tua malata, per metterle di più al cuore ciò che le manca.
2. Allora scrivi, Mio caro figlio, e riferiscile che anche la sua malattia non è mortale, ma per la Gloria di Dio, per lei e anche per gli altri che devono ottenere la guarigione.
3. Anche lei deve splendere spiritualmente e fisicamente guarita come una stella e diffondere luce e calore nelle sue vicinanze, affinché non soltanto lei, ma anche molti altri possano essere guadagnati per i Miei Cieli spirituali.
4. Non preoccuparti, entrambi avremo la soddisfazione che i nostri mezzi impiegati debbano aiutarla per la salvezza dell’anima e per la guarigione del corpo, affinché da ciò venga elevata nel suo cuore per la Gloria di Dio unitamente al Figlio.
5. Adesso manca certamente ancora qualcosa nel suo interiore che tuttora deve essere migliorato, e solo quando la sua fiducia verso di Me verrà scossa e diventerà ancora più salda attraverso alcune sofferenze, allora anche l’ultimo male dovrà piegarsi sotto il potere dell’anima e dello spirito.
6. Con la prossima risposta scrivile solo che non deve assolutamente vacillare, deve immergersi giornalmente nel Mio Amore leggendo il Salmo 26,8: «O Eterno, io amo la dimora della tua casa e il luogo ove risiede la tua gloria». Quanto più si vorrà gettare nelle Mie braccia, tanto più forza riceverà da Me il suo corpo attraverso la sua anima, tramite il tuo magnetismo guidato verso di lei, così che alla fine, per vero, lei stessa sentirà effettivamente il Mio influsso in tutto il suo organismo.
7. Appena avrà raggiunto questo gradino, subentrerà anche la salute nel corpo e nell’anima, potrà gioire nuovamente della sua vita, e trasmettere anche ad altri l’insegnamento conquistato attraverso la sua malattia, i quali poi altrettanto sospirando verso questi mezzi spirituali ottenuti tramite la Mia mano, saranno portati sulla via dove li voleva la Mia Volontà, senza pregiudicare la loro stessa libertà. Solo allora il senso del testo citato starà lì splendente nel loro cuore; solo allora comprenderanno cosa significa: “la tua malattia non è per la morte, ma affinché il Figlio di Dio sia glorificato”.
8. Scrivi questo alla Mia cara figlia e dille che se non l’amassi così, non l’avrei provata in questo modo. Solo Io so bene quello che può sopportare e quali mezzi devono essere impiegati per condurla a questo scopo della consacrazione del suo animo.
9. Solo non deve desistere nella fiducia in Me, poiché l’amore e la fiducia per il Mio effettivo aiuto è la chiave per la salute, ed è anche la chiave per la Mia Grazia. Quanto più lei vi s’immergerà, tanto più rapida sarà la guarigione, affinché attraverso la sua malattia e la guarigione dalla stessa, il Figlio di Dio e Dio come lo stesso figlio, sia glorificato!
10. A lei la Mia benedizione paterna, come anche a suo marito che Mi è diventato un servitore molto gradevole nella Mia vigna, di cui ho una grande gioia! – Amen! Amen! Amen!
* * * * * * *
[1] Pericardio:
in anatomia, duplice membrana che avvolge il cuore; quella esterna di natura
fibrosa, quella interna di natura sierosa.
[2] Danda:
ciascuna delle due strisce di tela forte con le quali un tempo si reggevano per di dietro i bambini per insegnar loro a
camminare.
[3] Grande
Vangelo di Giovanni vol. 2
[4] Pedante:
detto di chi grettamente sta attaccato alle regole più minute.
[5] Probabilmente
un amico di Mayerhofer (R.T.),
un magnetizzatore in Dresda. – (vedi dettato al ca. 13 del 8.11.1871)
[6] Per
approfondimento si rimanda il lettore alle “Prediche del Signore” la n. 8, ‘Le nozze di Cana’.
[7] Plesso: in
anatomia, intreccio di vasi sanguigni o di diramazioni nervose. Plesso celiaco
o solare.
[8] Rif. dettato del 22.10.1870 – “Il magnetismo”. [Vedi “Segreti della Creazione” cap. 2.]
[9] Anemia:
impoverimento del sangue per la diminuzione dei globuli rossi.
[10] Mezzi matteici; Si tratta dell’elettromeopatia,
è una terapia medica inventata dal conte Cesare Mattei nella metà del XIX secolo,
basata sull’abbinamento di granuli e liquidi medicinali detti “fluidi
magnetici”.
[11] Nel senso che
qualunque opera creata, già in sé essendo perfetta, non ha bisogno di nessun
miglioramento, come se fosse stata creata imperfetta e bisognosa di una successiva
revisione. (ndr)
[12] Vedi
Apocalisse 16.
[13] “Il mondo ha
la parola nel senso, ed Io il senso nella Parola!”,
dice il Signore in un’altra comunicazione.
[14] Empirico: che è proprio dell’esperienza, che proviene
dall’esperienza: conoscenza empirica.
[15] Il
riferimento è a Jakob Lorber a cui
nel 1851 furono comunicati diversi metodi di guarigione tramite l’esposizione
di sostanze alla luce del Sole, una raccolta poi pubblicata con il titolo “La
forza salutare della luce del Sole”.
[16] Virulento:
dal latino virulentus, ‘velenoso’..
[17] Nodo
gordiano: dal nodo complicato col quale Gordio, mitico re della Frigia, soleva attaccare il giogo
del suo carro e che Alessandro Magno, per scioglierlo, dovette tagliare con la
spada.
[18] Le sette
caratteristiche: Amore – Sapienza – Volontà – Ordine – Serietà – Pazienza –
Misericordia, spiegate a J. Lorber
nel 1841 [cfr. ‘Governo Famiglia di Dio’ vol. 1 cap. 5,22]
[19] I tre colori
di base o primari: il rosso, il blu e il giallo, cui naturalmente occorre il bianco e il nero per le gradazioni di tonalità.
[20] Con ‘mondi’ possono essere intese le galassie.
[21] Danda:
ciascuna delle due strisce di tela forte con le quali un tempo si reggevano per di dietro i fanciulli per insegnar loro a
camminare.
[22] Da Creso:
(590-546 a.C.), re di Lidia; figlio di Aliatte,
ricchissimo e amante del fasto, godette grande fama nel mondo greco.
[23] Vedi nel
“Governo famiglia di Dio” terzo volume – Hanoch,
comunicato a J. Lorber nel
1842.
[24] Un giovane
valente proprietario di fabbrica fu afferrato da un asse rotante a 100 giri al minuto, e in seguito a ciò sopraggiunse il decesso.
[25] Similmente,
vedi la spiegazione sulla ‘lebbra’ in “Prediche del Signore” dello stesso
autore, la n. 9, del 11.01.1872.
[26] Il termine
tedesco è ‘magnetismus animalischer’
[27] Allopatici: da
allopatia, comunemente la medicina ufficiale, quindi gli allopatici sono i
medici ordinari.
[28] La medicina
solare è un insieme di metodi per la preparazione di sostanze esposte ai raggi
del Sole per un certo tempo, comunicati a Jakob Lorber
nel 1851 in una raccolta dal titolo “La forza salutare della luce del Sole”.
[29] Tra acqua e acqua c’è una grande differenza, qui s’intende quella
vivente, quella corrente o acqua di sorgente.
[30] Pathos:
patema afflizione d’animo, passione interiore.
[31] Fisiologia:
disciplina scientifica che studia le funzioni degli organi degli animali e dei
vegetali.
[32] Professore
dottor Sylvester Graham, uno degli uomini più nobili nel campo della
rigenerazione della medicina, in New York, raccomandò innanzitutto un tipo di
pane prodotto con farina non raffinata ed impastato
solamente con acqua.
[33] Questo
riferimento non è in nostro possesso, probabilmente inserito in un altro
libro/raccolta dei dettati a Mayerhofer non ancora
tradotto in lingua italiana.