Commentino
al testo
Giovanni l’annunziatore
Ciò che viene donato dai Cieli, resta dono
sempiterno per l’umanità in cammino, ora guidata per mano da forze
invisibili che operano nel continuo tra Cielo e Terra, affinché la
volontà dell’Iddio fattasi carne in Gesù, e poi tornato di
là a guidare tutti gli spiriti in cammino, si realizzi tramite la
collaborazione di tutti i figli redenti e di quelli non caduti che Lo servono.
Tramite Libia, un’altra opera ci è
stata donata per la crescita di quanti vogliano seguire la Parola dai Cieli e,
adeguarsi a tale verità. Quindi, non un insegnamento umano –
tratto da intelligenza umana offerta da guide terrene asservite a dottrine
umane, basate sull’intuizione o sullo studio intelligente delle Sacre Scritture,
legate alla professione di fede sottomesse al gruppo al quale aderiscono, o
ispirate interiormente da spiriti amici – ma è più che una
guida, profusa da dove tutto nasce, da quel mondo spirituale da dove tutto
viene preordinato, dal sempiterno volere di una Divinità onniveggente
che da eoni di tempo sa già come dovranno svolgersi – e si sono
già svolti – i principali fatti storici nei tempi stabiliti da
Essa, essendo tutto derivazione della Sua essenzialità.
Tutto ciò che esiste, originato prima nel
piano spirituale, poi per necessità della salvezza dei caduti, anche nel
piano materiale, è volontà di Dio, materia apparentemente immota,
ma che spiritualmente trasmuta in altra materia sempre più fine, fino ad
avere più libertà; prima dal materiale, poi dal vegetale e quindi
nell’animale, fino all’essere umano che ha una coscienza e il
libero arbitrio di scegliere il bene – o restare nel suo male – cui
sarà obbligato a riscattare per la sua redenzione.
Questa rivelazione su Giovanni il Battista
è un ulteriore elemento di riflessione, al fine di comprendere un altro
tassello dell’immenso piano spirituale da cui tutto è derivato.
Ora, tramite i colloqui che si svolsero a quel tempo, compresi i pensieri di
quei personaggi presentati sinteticamente nel Nuovo Testamento, ci viene donata
la possibilità di entrare nella loro personalità, e così
ci è possibile capire il perché sono avvenuti certi atti che ne
hanno tracciato la storia dell’umanità di allora, al fine di
preparare la via all’atteso Redentore.
Ciò che non poteva essere espresso nella
Bibbia, per l’ampiezza degli eventi e degli elementi da raccontare in
modo particolareggiato, né poteva essere compreso fin da allora da
un’umanità quasi completamente analfabeta, ai nostri giorni ci
è stato svelato, perché ora l’umanità è in
grado di capire autonomamente, e finalmente può scremare tutto
ciò che di falso è stato profuso da teorie o da dottrine umane,
di quelle guide che predicano più secondo l’istinto o interessi
personali del proprio gruppo, che non dal vero amore per il prossimo,
affinché ciascuno si indirizzi spontaneamente e autonomamente alla
Divinità che tutto guida e a cui tutto deve ritornare senza altri
intermediari. Dio è unico, e non occorre alcun intermediario per ritornare
a lui. Solo la figura di Gesù servirà a ogni anima per il suo
personale cammino di crescita spirituale, finché non riconoscerà
l’essenza della Divinità originaria da cui tutto è sorto.
In questa rivelazione la figura di Giovanni il
Battista è presentata nella sua interezza, aprendoci nella comprensione
della storia di quel tempo, tramite non soltanto i colloqui dei vari
personaggi, ma donandoci riflessioni sulla loro indole interiore, sui loro
pensieri e atteggiamenti, così da scoprire, oltre Giovanni, anche la
personalità di Pilato, della moglie Tullia, di Erode e della sua amante Erodiade, quella di Simon mago e della giovane
Salomè, nonché la vita di corte in un palazzo e la funzione dei
vari servitori, facendoci dare anche uno sguardo al mondo occulto degli spiriti
maligni.
Perfino con la figura di Barabba e di quella del
tentatore di Gesù nel deserto, qui riferito con il nome di Satan-Nael, si riesce ad assurgere a verità che non
potevano essere presentate sinteticamente nelle Sacre Scritture. Capire
l’individualità di questi personaggi è quanto di più
importante ogni buon cristiano dovrebbe fare, e adesso, tramite questa
rivelazione, uno scorcio è possibile.
Anche conoscere gli usi e costumi di quel tempo,
capire come si vestivano, com’era gestita la giustizia e qual era la
condizione del popolo asservito ai monarchi, nonché il peso del mondo
spirituale del regno delle tenebre, compreso l’episodio della richiesta
della testa di Giovanni in cui una giovane fanciulla innamorata diventa invece
preda di forze demoniache, è importante. Inoltre, si scopre anche che il
compito del battezzatore di Dio nella spoglia carnale, non avrebbe potuto
essere acquisito da un uomo qualunque, né soltanto da un uomo
integerrimo come Giovanni, ‘il senza peccato’, ma era necessario
che questi avesse in sé uno
spirito elevatissimo dai Cieli, un serafino guidato da quello stesso spirito di
Elia che, ci viene rivelato, è uno degli spiriti originari al cospetto
della Divinità.
Con tale narrazione, la Luce della verità
proveniente da Dio dà ogni onore alla Scrittura e ogni realtà
allo spirituale, elevandoci, riempiendoci di ‘grazia’, per una
conoscenza sempre più approfondita dell’essenza dello spirituale,
quale origine del tutto.