Prefazione
all’opera
Il vescovo Martino
Alle questioni più profonde
dell'esistenza appartiene anche quella del senso della vita terrena, nella
quale l'uomo entra, per poi uscirne nuovamente dopo un periodo più o meno lungo; periodo nel quale egli si trova a
comprendere cosa significhi essere veramente uomo e fare realmente uso delle
forze dell'anima e della ragione, le quali dimorano in lui com’essenze
spirituali dall'eternità.
Nel
nostro tempo è in atto uno strappo interiore, già indicato nell’antica profezia
come la futura separazione degli spiriti che l’umanità affronta in due diversi
modi: per una parte, quella che decadde nel materialismo che uccide lo spirito
e, nel suo diniego di Dio, rifiuta anche l'eterna consistenza della vita, così
che la morte terrena significa cessazione definitiva, di conseguenza, la sua
attenzione è rivolta solo ai valori effimeri dell'aldiquà. Riconoscendo il
sensuale, afferrabile come unica realtà, essa scorge, nello svanire di tutte le
forme dei corpi materiali, solo distruzione e annientamento, anziché
liberazione del contenuto vivente, per il suo passaggio in forme sempre più
alte di espressione dello spirito.
Per
altri milioni di uomini, invece, il presentimento del valore eterno della
creatura uomo, non è mai andato perduto. Se non fosse questo il caso, dovrebbe
anche essersi spento ogni sentimento religioso sulla Terra, e con ciò l'umanità
sarebbe stata derubata del suo ultimo essenziale sostegno. Proprio per questo
oggi una grande ricerca della verità è maggiormente attiva nelle anime di
coloro il cui sentire metafisico vuole essere interpretato molto più
profondamente di quanto le confessioni religiose, o i sistemi filosofici non
siano in grado di fare. E dunque, da generazioni, sempre più persone attingono
alla potente opera della Nuova Rivelazione rappresentata dagli scritti di Jakob
Lorber, il mistico stiriano benedetto da Dio che, per
ventiquattro anni, dal 1840 al 1864, servì la Parola interiore:
la Voce dello Spirito divino, il Quale gli fornì, sotto dettatura, molteplici
opere riguardanti i segreti della Creazione e della vita, la cui imponenza ed
estensione non sono paragonabile a niente di simile.
Tra
gli scritti che, in particolare, riguardano le condizioni dell'uomo dopo la
morte, e le sue vie evolutive nell'Aldilà fino al suo perfezionamento nello
spirito, “Il Vescovo Martino” di Lorber occupa un
posto di rilievo. Qui vediamo, come un uomo, dopo il suo ultimo respiro
terreno, attraversi la grande porta per l'Aldilà, e in che modo di là si formi
la sua “sfera” – inizialmente simile a una vita di sogno che ancora rispecchia
completamente i suoi errori, le immaginazioni e i desideri terreni. Lo
accompagniamo poi nei suoi molteplici progressi e regressi sul sentiero della
conoscenza, e vediamo come vari esseri spirituali superiori e angeli si
avvicendano al suo fianco, per prepararlo ad una vera conoscenza di Dio,
attraverso avvenimenti purificanti e istruttivi.
Seguiamo
come nell'anima dell'ex vescovo si fa sempre più Luce, e come il suo risveglio
spirituale lo conduce infine nei mondi superiori delle sfere celesti. Ed è là
che il suo crescente amore gli permetterà di riconoscere ora il divino in
GESU’, quale PADRE dell'eternità, e con ciò entrerà, nello stato del suo
perfezionamento, nella figliolanza di Dio con tutta la sua libertà, la capacità
creativa e la pienezza di beatitudine.
Confrontando
così le prime scene di quest'opera d’addestramento dell'Aldilà, con la méta
finale raggiunta, ciascuno potrà valutare quale via uno spirito umano sia in
grado di percorrere, facendosi strada di evento in
evento, fino a raggiungere le altezze sublimi.
Per
il lettore aperto, questo libro costituisce non solo una felice testimonianza
della guida piena d'amore e sapienza che è riservata all'uomo, dopo la sua vita
terrena, ma nei discorsi e nelle esperienze di vita che Martino intesse con
spiriti perfetti come Pietro e Giovanni e infine col Signore stesso, ogni
ricercatore della Verità potrà trovare un'abbondanza di risposte chiarissime alle
domande sulle cose ultime, come anche percepir il soffio di un santo presentimento che riconduce all'incommensurabilità
della grande Idea della Creazione, nonché della dignità dell'uomo, quando
diventa maturo per la corona della Creazione nel raggiungimento della
figliolanza di Dio.
La
casa editrice augura anche a questa nuova edizione del “Vescovo Martino” una
benedizione di Dio, nel cuore dei suoi lettori!
Autunno
1960
Casa
editrice Lorber