PREFAZIONE

Sull’opera dal titolo

Dall’inferno al Cielo

 

Dalla seconda edizione della presente opera sono passati quasi sei decenni – un periodo di avvenimenti incalzanti nel mondo intero, periodo in cui la seconda guerra mondiale ha lasciato i suoi segni di sangue, miseria e sofferenze su milioni di persone. Neanche dopo questa guerra si è instaurata la vera pace tra gli uomini. La scissione in blocchi di potere che si contendono l’egemonia politica ed economica ha creato la nuova follia del riarmo, al cui servizio, la scienza e la tecnica stanno sacrificando le loro forze migliori.

Nonostante l’ingresso trionfale della civilizzazione, la bomba atomica resta la caratteristica più rilevante della nostra epoca: un minaccioso spettro che nutre il demone della paura del mondo e non lascia essere felice l’umanità dei suoi progressi. Cultura ed arte mostrano potenti fenomeni di decadenza, anche la religione – rappresentata dai culti e dogmi delle chiese – non è in grado di porre un freno all’operato dei responsabili avversi alla vita, perché essa non è più un’esigenza del cuore, bensì si è irrigidita nella pura tradizione.

Nella chiara conoscenza oppure nell’inconscio presentimento delle future conseguenze di un disprezzo di tutti i comandamenti divini, sono tuttavia non pochi gli uomini che aspirano agli eterni valori dello Spirito. Essi rinunciano ad attingere dalle torbide sorgenti del presente e preferiscono placare la loro sete spirituale a quelle pure sorgenti della verità, verità che ci furono dischiuse in tutti i tempi da intermediari chiamati da Dio. Un tale messaggero di Dio fu Jakob Lorber, al quale la vivente Parola interiore, lo Spirito del Cristo nell’uomo, fece mettere per iscritto opere di valore imperituro sull’essenza di Dio, dell’Universo e dell’Uomo.

Tra queste nuove rivelazioni vi sono anche libri che si occupano dettagliatamente delle condizioni post-mortem dell’uomo e delle sfere evolutive dell’aldilà. Il presente scritto “Dall’Inferno al Cielo” va annoverato tra quelli più completi di questi libri. Esso descrive non solo lo sviluppo di un grande spirito, ma tocca soprattutto i problemi più profondi dell’esistenza umana. Esso dà al lettore che si pone le ultime domande sulla vita, risposte convincenti e rappresenta un’autentica rivelazione dei massimi segreti della Creazione.

Oggi viviamo in una decisiva svolta dei tempi che sempre più urgente fa sentire il problema della sopravvivenza o dell’autodistruzione dell’umanità. Nessuna meraviglia è il fatto che sempre più uomini sono alla ricerca di libri che hanno per contenuto la continuazione della vita dopo la morte, ed hanno per contenuto la descrizione dei mondi dell’aldilà. Proprio qui sta la sorgente, dalla quale provengono tali rivelazioni, della più grande importanza per il loro contenuto di verità. La scala giunge dalle dubbiose comunicazioni di anime trapassate, ancora legate alla Terra, con le loro limitate facoltà conoscitive fino alle grandi rivelazioni compenetrate dallo Spirito, per esempio di un Jakob Böhme, Emanuel Swedenborg e non ultimo di un Jakob Lorber. Perciò tali opere sono senza tempo e di valore duraturo, e la loro accoglienza presso i cercatori della verità assai seri comporta sempre nuove edizioni della loro letteratura, per soddisfare la domanda crescente.

Una tale nuova edizione, vive ora anche questo libro, ragion per cui con un’impostazione più fluida dello stile linguistico di Lorber, in parte condizionato dall’epoca, dovrebbe rendere l’opera più accessibile al lettore moderno. Se una frase della Bibbia dice: “La lettera (la forma esteriore della parola) uccide, lo Spirito (il senso interiore) soltanto rende vivente” – quindi la Casa Editrice Lorber, fedele a questo principio, mira a mantenere rigorosamente che il senso di tutte le descrizioni rimanga invariato in ogni dettaglio, cosa di cui i conoscitori delle precedenti edizioni potranno facilmente convincersene.

Per concludere ancora un accenno: Lorber stesso con la messa per iscritto dell’opera ricevette una comunicazione che, a causa della sua importanza, viene qui riportata. Essa vuole prevenire una critica talvolta sollevata, secondo cui certe sceniche esperienze ed espressioni sarebbero inconciliabili con l’ispirazione divina dell’opera – senza riflettere che l’anima anche dall’altra parte, prima della sua unione con lo Spirito, non è in grado di pensare, parlare ed agire diversamente. Da quella comunicazione ecco i capoversi:

…“Che alcune scene siano riportate qui in immagini e parole così come esse realmente avvengono nel mondo degli spiriti, avviene per dare al lettore di questa rivelazione una prova evidente di questo: che l’uomo dopo la deposizione del suo corpo terreno, resta completamente lo stesso uomo, con il suo linguaggio, le sue opinioni, abitudini, usanze, costumi, tendenze e passioni. Altrettanto con le sue risultanti azioni, come avvenivano nel mondo durante la sua vita fisica. Tutto questo, finché egli non avrà raggiunto la completa rinascita nello Spirito. Per tale ragione questo stato dopo il suo trapasso si chiama «spiritualità secondo natura», mentre uno spirito completamente rinato si trova nello stato della «spiritualità pura». L’apparizione della località è invece sempre un’insegna di come gli spiriti sono costituiti soprattutto interiormente”...

Possa questo accenno facilitare lo studio di questa grande opera sull’aldilà a qualche nuovo lettore ancora poco familiarizzato con gli insegnamenti spirituali. Inoltre questo libro deve essere letto soprattutto con il cuore, per risvegliare nell’uomo un presentimento dell’amore e della sapienza, con il quale il PADRE guida i propri figli di sfera in sfera fino alla loro perfezione nella massima libertà e beatitudine.

 

La Casa Editrice – 1963