Nota

per

Anselm Hüttembrenner

 

Dopo che Jakob Lorber mise giù per iscritto la 58° strofa della “Redenzione” e l’aveva letta ad Anselm Hüttembrenner, questi disse a Jakob: «Ogni Opera del Signore è la più grande, e la Sua grandezza operosa non può essere misurata col cubito dell’intelletto umano e del cuore umano; l’Incarnazione del Signore è così grande, quanto la Sua Missione d’Insegnamento, e questa è così grande come la Sua Morte sulla Croce, e questa così grande come la Sua resurrezione e l’invio dello Spirito Santo, e questi sono così grandi come il dimorare del Signore nel cuore dei Suoi poveri e deboli fedeli».

Dopo di ciò furono dati nella penna a Jakob i seguenti quattro versetti:

«Tu zelante della parola, non ti devi immergere in contesa vuota,

oh, guarda, un fanciulletto innocente ti accennerà la grande Verità fedelmente!!!

Perciò in nulla ti devi fondare, allora già l’Opera più grande potrai trovare.

Io Amen, Io Amen, Io Amen

Il Signore prosegue nel testo della poesia con un inciso per accentuare che la risposta non si può trovare nel grande (strofa 59,7-9 / 60,1-4).

(il 5 aprile 1841, alle 10 di sera)

 

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