[Estratto dal “Grande Vangelo di Giovanni” di Jakob Lorber]

[volume 4 - cap.199, 2-3]

 

Sulle effemeridi

 

2. (parla Gesù): Oh, certo, ci sono alcuni che hanno talento e doti eccellenti, e possiedono anche ogni altra capacità. Essi comprendono tutto, presto e facilmente, ma giuntovi il necessario momento della loro prova, pensano ai vantaggi del mondo, temono di dover sacrificare troppo e tentano poi, quanto più è possibile, di dimenticare e di liberarsi di quelle cose spirituali che, anche se per loro sono inconfutabilmente vere, non rendono alcun interesse a questo mondo! Simili persone somigliano a quelle effemeridi (insetti alati) quasi perfettamente trasparenti che tutto il santo giorno scherzano piene di vita nella luce, esse stesse quasi completamente compenetrate dalla luce, ma poi, quando giunge la notte che mette alla prova la vita, anche la loro luce e il loro ardore hanno fine, e con ciò pure la loro vita!

3. Perciò quegli individui che in principio sono un po' più lenti a comprendere una qualche verità superiore, sono più adatti al Regno di Dio di altri che comprendono facilmente la stessa verità; infatti i primi trattengono poi quanto hanno compreso con fedeltà e con il calore della vita, mentre i secondi, cioè coloro che comprendono con facilità, scherzano con la luce dai Cieli precisamente così come le effemeridi scherzano con la luce del Sole, ma alla fin fine essi non traggono dalla luce dei Cieli maggior vantaggio di quando ne traggano le effemeridi dalla luce del Sole.