Commento
al libro
Il Governo della Famiglia di Dio
Questo è il
primo libro dettato a Jakob Lorber, un testo monumentale in tre volumi di oltre
1500 pagine scritto in quattro anni (1840/1844) che riguarda la storia della
Creazione primordiale del mondo spirituale e materiale, nonché dei primi
patriarchi, ovvero la “Genesi” della Bibbia raccontata fin nei più piccoli
particolari fino al Diluvio universale.
Già dalle prime pagine ci si trova di fronte alle più profonde esortazioni per tutto il genere umano, affinché chiunque sia messo davanti alla proprie tendenze e possa comprendere quanto queste lo hanno finora allontanato dal divino in sé. Infatti, non è possibile comprendere lo spirituale se si è ancora ammantati del materiale, per questo è necessario lasciare tutto alle spalle, qualunque conoscenza del mondo, qualunque tendenza, qualunque credo o fede, per accedere alla vera Sapienza. Già alle prime parole il Signore dirà: “A coloro che qui cercano non col cuore, ma esaminano e criticano sempre e soltanto con la loro pura intelligenza mondana, e anziché bussare al Nome vivente dell’eterno Donatore di ogni buon dono, bussano soltanto alla dura e morta scorza della materia, a questi non sarà dato né sarà aperto”.
La vastità di tale opera non si limita alla trattazione di tematiche puramente bibliche, ma abbraccia argomenti di carattere scientifico fornendo indispensabili chiarimenti alle teorie sulla creazione dell’universo e sull’evoluzione umana partendo dal fondamentale principio dell’auto formazione che testimonia come Dio non voglia uomini-macchine ma esseri autonomi che si formino da sé attraverso un processo di errori e tentazioni, decidendo liberamente sul proprio destino.
Non è soltanto il racconto biblico ad emergere con una ricchezza di particolari di personaggi, luoghi, storia, che proietta il lettore in quei tempi remoti, ma attraverso i vari insegnamenti in quest’opera si può comprendere che il fine stesso per cui è stata dettata è quello di far sapere a tutta l’umanità che Dio ha creato per Amore, ma questo Amore è del tutto particolare, perché prevede non solo l’Amore del Padre per i figli, ma anche la necessità del Padre di essere amato dai Suoi figli superando quella solitudine nella quale era immersa da sempre la Divinità.