Commento
all’Opera
“La mosca”
Gli scienziati parlano
dell’essenza della Creazione osservando gli astri e le costellazioni, e
interpretano il macro con le stesse leggi che regolano
il micro, supponendo le enormi forze e masse dell’infinito numero di soli e
galassie, come se fossero polvere cosmica o atomi di materia, e spiegando le
distanze con il termine ‘anni luce’ come se con la
citazione di tale indicazione del tempo, fosse possibile comprenderne il senso
delle distanze e le varie grandezze in gioco.
Dire 100.000 anni luce, o
100 anni luce, e basandosi semplicemente sulla
colorazione derivata dallo studio delle immagini all’infrarosso, li fa sembrare
‘grandi’, ma ciò non deve trarci in inganno, poiché: chi può obiettare tali
asserzioni? Nello spazio le enormi distanze in anni luce non
consentono affatto di poter fare alcuna ipotesi sull’essenza di ciò che
l’osservazione visiva di immagini elaborate al computer, lascia intravedere
all’occhio materiale. Tutt’alpiù
è possibile calcolare a grandi linee lo spazio del nostro sistema solare, non
oltre.
Tutto ciò che viene mostrato nei vari documentari, nei quali gli
scienziati/osservatori o astronomi presentano ipotesi, frutto di elaborazioni
computerizzate di immagini, sono solo frutto di supposizioni. Anche se ciò che
sembra all’osservazione, con foto a colori frutto di lunghe esposizioni con appositi filtri, viene paragonato a cose conosciute qui
sulla Terra, nessuno mai potrà avere la più pallida idea della realtà
dell’essenza della vita presente su ciascun pianeta o sole, che noi vediamo
come puntini, ma che nella realtà sono mondi di immane grandezza. Perfino
‘nuvole di materia’ tra le galassie tale sembrava fino
a che nuovi più potenti telescopi ne hanno mostrato, ancora, essere
assembramenti di galassie. Nemmeno le forze agenti tra le enormi distanze, e
che mantengono in equilibrio tutti i corpi celesti, è
evidente, sono conosciute.
Nelle diverse Rivelazioni
comunicate, il Signore spiega l’impossibilità a comprendere qualcosa da parte
dei terrestri. ‘Non ci è concesso!’. Per comprendere
le assurdità delle teorie degli scienziati occorre innanzitutto avere delle
basi che non siano delle simulazioni prodotte al computer, come se fossero
realtà veramente esistenti. Perciò conviene innanzitutto rifiutare tutto ciò
che essi propinano: tanto, sono solo teorie! E invece, far posto all’ascolto di
un’altra campana: quella della Verità proveniente da Chi ha fatto la Creazione, e solo dopo ponderare un confronto per
analizzare le cose avendo almeno due elementi di paragone.
Ad esempio, la prima cosa
che posso presentare al lettore, e l’essenza dei buchi neri, sui quali gli stessi scienziati sono
sempre tra loro discordi. Le ipotesi si sprecano, propinando all’umanità ipotesi, che a me personalmente hanno sempre fatto ridere, e
molto, poiché la loro interpretazione è sempre basata sull’osservazione a
enormi distanze, e questa non potrà mai concedere una comprensione senza una
vera Guida, che non sia legata all’amore verso il Signore e alla Sua Verità.
Tutto ciò che si è detto
sui buchi neri, dalla sua densità alla sua attrazione, e pura umana follia,
poiché esso, semplicemente – e lo si può scoprire
leggendo l’Opera ‘La mosca’ – è solo un nodo di luce, nel quale, per effetto
dell’intersezione dei raggi di miliardi di soli che propagano in ogni direzione
la propria luce, si formano nello spazio dei punti/nodi, dove le stesse forze
della luce, là sono imbrigliate, e la luce stessa scontrandosi e opponendosi,
lì non vi esce più, cosicché all’occhio umano viene presentato come se ci
fosse, per l’appunto, un buco. Ma è un buco vuoto! Non
è materia, né antimateria! Nessuna
densità!
E quindi: nessuna
attrazione a ciò che lo circonda! Per convincerci di questa spiegazione, il
Signore vuole però che ciascuno si umili, e segua la Sua semplice parola che ci
guida presentando un animaletto modesto e ributtante per l’uomo: la mosca! Solo accettando l’insegnamento
sulla mosca, un insignificante (per noi) ma utile insetto, è possibile lasciare
le proprie arzigogolate convinzioni, e porsi all’ascolto della Sapienza di Dio.
E solo dopo aver compreso qualcosa dell’essenza della luce, presentata
attraverso le caratteristiche dell’inverosimile insetto, si può essere iniziati
al segreto del buco nero, per l’appunto, dichiarato come nodo di luce.
Sia il lettore invitato ad essere più accorto sulle affermazioni degli scienziati, o
astronomi materialisti, o botanici, o chimici, poiché il Creatore è senz’altro
il migliore scienziato e astronomo e botanico, e chimico, e senz’altro, essendo
Lui che ha creato il tutto, saprà molto meglio di chiunque altro dell’essenza
di ciascuna materia, dal micro al macro, senza eccezioni.