Prefazione
all’Opera
del
Dott. Walter Lutz
La domanda, se dopo quest’esistenza
terrena c’è una continuazione della vita e che aspetto abbia, ha da sempre
toccato profondamente il cuore umano. Molti speravano di ricevere determinate
spiegazioni da diretti messaggi dall’Aldilà. Il caso più conosciuto di una tale
comunicazione avallato dalle Scritture, è la vicenda del re Saul con la donna
di Endor. L’apparizione di Mosè
e di Elia sul monte della trasfigurazione (Mt. 17, 3) può ben altrettanto
essere annoverata qui in senso più che divino.
Anche ai nostri tempi noi sperimentiamo
che messaggi diretti provenienti dal mondo dello Spirito sono inviati in gran
numero all’umanità. Migliaia di persone hanno potuto ritrovare la loro fede
perduta attraverso i risultati dell’occultismo e dello spiritismo e su questa
via convincersi specialmente di questo, che dopo la morte corporea avviene una
continuazione della vita: in un regno, il cui Creatore e Regnante è un Santo
Dio d’Amore e Sapienza. Certamente questi fatti, per la loro natura,
generalmente lasciano ancora dubbi ad una persona dura di fede. E così non
possiamo ringraziare abbastanza profondamente il nostro Padre Celeste perché –
nonostante la Bibbia e la Chiesa – ha donato al genere umano, così smarrito ai
nostri giorni, una nuova, imponente rivelazione delle divine verità di vita..
Questa intercessione, colma di una
nuova, completa luce di conoscenza, avvenne mediante l’austriaco Jakob Lorber, veggente e
messaggero di Dio, vissuto a Graz dal 1800 al 1864. Negli scritti di quest’uomo, ispirati dalla parola interiore dello Spirito,
è svelato anche il segreto della continuazione della vita e dell’Aldilà, in un
modo chiarissimo e completissimo.
Una certezza del proseguimento
dell’esistenza umana dopo la morte la suscita già l’insegnamento lorberiano sulla creazione e sulla vita. Qui ci viene
rappresentato l’intero avvenimento del mondo come un grande processo spirituale
di sviluppo della vita, nel corso del quale, attraverso una scuola pratica
infinitamente saggia e piena d’amore il Creatore da creature imperfette e
dipendenti alleva vere immagini viventi e figli di Dio. In spiegazioni
profondamente convincenti viene svelato con quest’insegnamento
di sviluppo il vero e proprio senso della vita umana ed anche dell’intero
Creato. Già attraverso queste rivelazioni impareggiabili deve diventar chiaro
ad ogni uomo pensante che con la morte del corpo è impossibile che la nostra
esistenza possa avere la sua fine. Poiché l’opera di Dio iniziata in noi trova
ora la propria continuazione su un altro gradino ed in altre forme di vita, per
potersi avvicinare continuamente all’elevata meta del perfezionamento in Dio.
Corrispondente a questa grande verità
sono anche le ulteriori spiegazioni che noi riceviamo attraverso Lorber sulla singolarità del perfezionamento che c’è di là
dell’anima umana. La più importante di questa è ciò che segue: alla morte corporea dell’uomo l’anima, sotto la guida
della scintilla spirituale divina quale guida ed animatrice della vita in lei
dimorante come spirito umano eterico, si stacca dal suo involucro terreno.
Questo distacco avviene con maggiori difficoltà, quanto più l’uomo è ancora
attaccato alle cose terrene con i propri pensieri e volontà. In quanto allo
spazio, l’anima, dopo la separazione, generalmente si eleva negli spazi
superiori dell’atmosfera terrestre. La maggiore parte dei trapassati che nella
loro vita terrena non hanno raggiunto, perlomeno approssimativamente, la
purificazione per la rinascita spirituale, giungono qua in un primo momento in
una condizione particolare, meglio di tutto paragonabile ad una vivace vita
onirica o fantastica. Questo mondo di anime imperfette viene nominato da Lorber regno intermedio, poiché da qui le vie dello
sviluppo dell’anima conducono o verso il basso alla lontananza da Dio, in
condizioni tormentose, infernali, oppure però verso l’alto, in condizioni di
unità con Dio, luminose, beate, paradisiache e celesti condizioni.
Nel regno intermedio di regola è tolto
alle anime il dono visivo della realtà materiale. Esse non vedono e non
percepiscono nulla più del mondo terreno che sta sotto di loro né delle sfere
celesti sopra di loro, bensì riconoscono e sentono soltanto quello che c’è in loro
stesse. La loro esistenza è come una specie di sogno chiaro, nel quale l’anima
vive per così dire in una regione venuta fuori da lei (vale a dire dalla
propria fantasia) ed agisce completamente così come se si trovasse nel mondo
naturale.
In questa particolare prigionia però
l’anima non resta senza aiuto, abbandonata a se stessa. Gli spiriti custodi,
che già nell’esistenza terrena si sono sforzati per la sua purificazione e
maturazione, pieni d’amore proseguono anche adesso la loro opera, influenzando inosservati
la visione interiore ed esperienze dell’anima, e la plasmano per una scuola di
vita spirituale.
Certamente dura spesso a lungo, finché
un’anima segua tali saggi insegnamenti. Finché abbandona i suoi vecchi pensieri
e voglie egoistiche per adattarsi alla fine umile nel sacro ordine d’amore del
Regno di Dio. Noi apprendiamo attraverso Lorber che
per un’anima indolente il progresso nell’aldilà è un progresso molto più
difficile che sulla Terra; che un giorno da questa parte può essere più di
mille anni dall’altra parte e perciò la scuola temporale della vita va
utilizzata con tutta serietà! A seguito della sua libertà di volontà un’anima
ostinata nella sua vita irreale che c’è di là si sviluppa anche in modo
altamente infelice, volgendosi via nel suo amore impuro sempre più dal Divino e
passa a pensieri e passioni infernali. A seguito di tali sentimenti, anche le
esperienze interiori di quest’anima diventano poi
sempre più infernali e penose, finché essa, istruita da esperienze spesso
spaventose, riconosce infine la sua falsa direzione e torna tuttavia ancora
indietro.
Se un’anima nell’aldilà, presto o tardi
si abbandona alla conduzione dei suoi angeli custodi ed alti servitori di Dio,
essa giunge presto in condizioni spirituali più luminose, che alla fine mettono
al sicuro in sé sempre più verità, realtà e beatitudine. Poiché in una tale
anima, nutrita attraverso la Luce divina penetrante in essa, si sviluppa poi la
pura spirituale Scintilla divina che diviene una potenza nella quale è insita
l’eterna Vita tutto beatificante.
“Quando un’anima”, così
leggiamo noi nella Nuova Rivelazione, “giunge una volta al punto che il suo spirito interiore la
penetra totalmente, perviene poi anche alla completa chiaroveggenza e chiara
conoscenza. Altrettanto al ricordo di tutto ciò che essa era, cosa era
divenuta, cosa aveva fatto, e com’era ordinato il mondo nel quale essa ha
vissuto nel corpo”. Essa rivedrà poi anche tutti i suoi cari che le
stettero vicini nella vita terrena, per rimanere unita con loro in eterno. Una
tale anima può poi contemplare l’intera Creazione, e grazie al suo potente
amore divino d’ora in poi è abilitata a cooperare all’infinita opera della
Creazione divina dei mondi e degli esseri in beata unione con il suo Dio e
Padre, e con gli altri spiriti maturi e perfetti”.
Quest’insegnamento sull’Aldilà, qui abbozzato in
semplicissime linee fondamentali, lo troviamo soprattutto nel Grande Evangelo
di Giovanni di dieci volumi dato attraverso Jakob
Lorber ed in particolare anche nelle opere: “Il Sole spirituale”,
“Vescovo
Martino” e nella presente opera in due volumi Robert Blum. Come un grande esempio ci viene
qua presentato l’ulteriore sviluppo ultraterreno di un illustre uomo della
storia politica del tempo. Sperimentiamo il suo risveglio spirituale nell’aldilà
e siamo testimoni di come il Signore stesso si avvicina a quest’uomo,
colmo d’amore, nel suo fantasioso mondo spirituale, per scioglierlo dai suoi
errori terreni e fare, del purificato, un purificatore di molte altre anime che
nella vita terrena già si erano avvicinate alla sua sfera d’azione.
Leggendo gli avvenimenti descritti nel
presente libro, ogni lettore vi troverà una pienezza di grandi impressioni e
stimoli. Immagini di un’epoca, descrizioni di caratteri, il profondo quadro
dell’anima, e molte discussioni piene di spirito, avvinceranno ognuno,
principalmente la struttura di quest’opera spazia
dall’immagine dell’anima che si risveglia solitaria, fino all’ampio panorama
dell’umanità e della Creazione. La cosa più importante però, è l’insegnamento
completo che si esprime in tutti gli avvenimenti: le
divine Verità avvincono i cuori con lo spirito del nuovo messaggio lorberiano, lontano dalla fugacità del tempo e
dall’imperfezione terrena! All’insù dalla notte alla luce, al Regno imperituro
dell’eterno Amore divino!
Questo è l’importante contenuto anche di
questo scritto della rivelazione, come da sempre era ed è il santo senso di
ogni vera parola di Dio.
- - - - -