JOHANNE LADNER

1824-1886

 

 

 

Lettere del padre

PAROLE DALL’ETERNO AMORE

 

 

Volume 1

dal 27.09.1877 al 21.11.1880

Cap. 1-203

 

 

 

 Questa edizione è stata tradotta e revisionata

 a cura degli: “Amici della nuova Luce”

 Sito internet:  www.legamedelcielo.it

 

 

Premessa dell’editore

È stata una semplice donna del popolo, attraverso la quale l'Amore di Dio ha inviato agli uomini di questo tempo, eletti a figli, così tante parole di incoraggiamento e di insegnamenti raccolti in questo piccolo libro. Le parole ricevute da Johanne, in un primo momento erano destinate a quella piccola cerchia di amici della luce di Dio eletti a figli, risvegliati dalle rivelazioni avute qualche decennio prima dal grande veggente dei tempi moderni Jakob Lorber, tuttavia, la prorompente amorevole sapienza di queste semplici "Lettere del Padre", le rese presto un vero e proprio bene anche per l’umanità, una fonte di consolazione, di istruzione e conforto per tutti coloro che desideravano un collegamento diretto con il cuore di Dio, il Padre in Gesù.

Johanne Ladner, la mediatrice di queste "lettere", visse in Württemberg dal 1824 al 1886. Per molti anni fu donna di servizio in un ospedale del noto filantropo Gustav Werner in Reutlingen. Successivamente fu attiva come assistente ostetrica nei reparti di maternità in differenti luoghi e, come anima caritatevole, dedicò per tutta la vita le sue energie al servizio dell’amore per il prossimo. In età avanzata si stabilì a Bietigheim, nella provincia del Württemberg, e qui conobbe le opere e gli scritti di Jakob Lorber, grazie all’allora direttore della casa editrice Neu-Salem, E.F. Landbeck.

Compenetrata dalla verità celeste e dallo spirito d'amore delle rivelazioni di Jakob Lorber, essa pose tutta la sua esistenza e il suo operare sotto questa luce, e poiché il Signore stesso ha promesso: "Chi conosce e osserva i Miei comandamenti in umiltà ... a lui Mi voglio rivelare", così alla semplice e amorevole ancella fu dato in dono di poter sentire nel cuore la voce dello Spirito divino. Di solito, era durante le ore serali che concludevano un’estenuante giornata di lavoro particolarmente piena di abnegazione, che l’eterno Amore del Padre celeste si chinava per donarle queste “lettere” nel cuore con parole corrispondenti alla sua capacità di comprensione, e come insegnamenti ai fratelli del circolo spirituale con i quali si riuniva periodicamente, soprattutto la domenica e nei giorni festivi.

Possa la Luce di questi memorabili messaggi, mostrare a molti uomini la via dell'umiltà e dell'amore attivo verso la casa del Padre, e per un’eterna, benedetta vita in Dio, anche nelle odierne grandi decisioni e tempi di svolta!

 

Gli editori:

New Salems-Gesellschaft, E.B.

Bietigheim, Württemberg

 

 

«Chi ha e osserva i Miei comandamenti è colui che Mi ama,

 ma chi Mi ama, sarà amato dal Padre Mio,

ed Io lo amerò e Mi rivelerò a lui».

[Gv. 14, 21]

 

«Ho ancora molte cose da dirvi,

ma adesso non le potete sopportare,

ma quando verrà Lui, lo Spirito della verità,

vi guiderà in ogni verità».

[Gv. 16, 12-13]

 

 

cap.

INDICE

 

1

“Abbiate fede in Me e impegnatevi nell’amore per Me e per il prossimo!”

28.01.1877

2

“Io ho creato i Miei figli a Mia immagine”

30.09.1977

3

“Rafforzatevi nella fiducia e nell’amore per Me!”

3.10.1877

4

“Abbiate fiducia, anche se ciò che chiedete e sperate, non sempre l’otterrete”

7.10.1877

5

“Siate ben consapevoli che il Padre è con voi!”

9.10.1877

6

“Sforzatevi di ottenere la Mia voce nel vostro cuore, purificandolo prima!”

14.10.1877

7

Sulla vera fedeltà di un figlio per il più amorevole Padre

17.10.1877

8

Brevi esortazioni per spingere gli uomini verso il Signore

18.10.1877

9

"Esaminatevi e scrutatevi ogni giorno"

21.10.1877

10

"Tendete all’amore e ad amarvi reciprocamente"

25.10.1877

11

“Unitevi saldamente tra di voi”

26.10.1877

12

“Approfondite ciò che avete, e preparatevi con umiltà”

28.10.1877

13

“Sforzatevi verso l’umiltà del cuore”

30.10.1877

14

“Siate veritieri e dimostrerete la vera umiltà”

1.11.1877

15

“Impegnatevi nel diventare figli, e a spingere i vostri simili a credere in Me”

2.11.1877

16

“Accettate ciò che vi mando, perché è per la vostra crescita”

3.11.1877

17

“Attenetevi completamente a Me nella fiducia”

7.11.1877

18

“Dedicati di più a Me, Io sono sempre con te!”

10.11.1877

19

Brevi regole di comportamento per i ‘figli’

12.11.1877

20

Sul valore della Bibbia, e sulla dracma smarrita

13.11.1877

21

"Non lasciatevi fuorviare dalle tentazioni, ma applicatevi a migliorare"

16.11.1877

22

"Dedicatevi all’amore verso il prossimo"

17.11.1877

23

"Cercate, allora troverete!"

18.11.1877

24

"Tutti voi che vi sforzate per Me, unitevi tra voi attraverso l’amore"

19.11.1877

25

"Siate coraggiosi davanti alle avversità!"

22.11.1877

26a

"Mantenete il silenzio quando necessita!"

23.11.1877

26b

"Attendete con pazienza di capire le incomprensioni, e pregate per il chiarimento"

23.11.1877

27

"Non preoccupatevi di come Io scelga gli appartenenti al vostro circolo"

25.11.7877

28

"Chi mi ama, osserverà la Mia parola!"

27.11.1877

29

"Immergetevi nella Mia essenza, per ottenere la Mia immagine in voi"

30.11.1877

30

Un insegnamento nel giorno dell’Avvento

2.12.1877

31

Sulla venuta del Signore

5.12.1877

32

Cenni sul comportamento nella vita giornaliera

7.12.1877

33

Un momento di prova arriva è utile a tutti voi

12.12.1877

34

"Abbiate misericordia verso gli animali, come l’avete per gli uomini"

15.12.1877

35

"Preparatevi per il Natale!"

18.12.1877

36

Sull'incarnazione del Signore

20.12.1877

37

"Nel giorno di Natale, ringraziate ancor più la Mia diretta Parola a voi"

25.12.1877

38

Annuale sguardo retrospettivo

28.12.1877

39

"Non perseguite interrogativi di conoscenza, ma con la Mia Parola, amatevi e onorateMi!"

31.12.1877

40

Sull'amministratore fedele

6.01.1878

41

Il Padre santo invita i medium a prestare attenzione a quali spiriti concedere il corpo

9.01.1878

42

"Resistete alle contestazioni!"

14.01.1878

43

Sull’ottavo comandamento: "Non dire falsa testimonianza!"

21.01.1878

44

Non lasciatevi vincere dal male, ma vincete il male con il bene!

26.01.1878

45

Il nome ‘Gesù’

3.02.1878

46

Quale preparazione nel tempo della Quaresima?

10.02.1878

47

"Comprendete la Parola dalla croce"

25.02.1878

48

"Abbiate sempre fiducia in Dio!"

5.03.1878

49

L'Amore di Dio come Padre

17.03.1878

50

"Prendetevi cura dei vostri fratelli che accettano queste Comunicazioni”

23.05.1878

51

Sull'Ascensione di Gesù

30.05.1878

52

Chi ha orecchi per intendere, intenda!

2.06.1878

53

La Pentecoste, ovvero la rinascita

9.06.1878

54

Sulla festa della Trinità

16.06.1878

55

Sull'essenza del Signore come Creatore

22.06.1878

56

“Valutate i lavoratori autorizzati, come Lutero, per stimolare i dibattiti”

25.06.1878

57

Sull’essenza del Padre come 'Figlio'

1.07.1878

58

I tre aspetti dell’essenza di Dio e dell’uomo

7.07.1878

59

Sull'Onnipotenza del Signore

14.07.1878

60

Sull'eterna immutabilità del Signore

21.07.1878

61

Sulla divina Misericordia

28.07.1878

62

Sull’Amore del Padre celeste

4.08.1878

63

Sulla venuta del Signore auspicata da molti

11.08.1878

64

Una Parola a un nuovo predicatore

14.08.1878

65

“Non chiedeteMi di chiamare i beati spiriti, ma chiedete a Me!”

14.08.1878

66

“Intercedete per i vostri fratelli e sorelle, dimostrando il vostro amore!”

14.08.1878

67

Dopo la seconda venuta in spirito del Signore, verrà la grande Pentecoste

18.08.1878

68

“Sia benedetto chi ricerca la vicinanza e il rapporto diretto col Signore”

25.08.1878

69

Regole di condotta per svolgere il compito assegnato a ciascuno

27.08.1878

70

Sull’autenticità delle promesse del Signore

1.09.1878

71

Sull’Onniscienza del Padre celeste

8.09.1878

72

“Accettate anche voi la Mia Misericordia”

15.09.1878

73

Sulla divina Longanimità

22.09.1878

74

Sulla pazienza del Signore

29.09.1878

75

Una chiamata mattutina per presentare il grande Giorno veniente

6.10.1878

76

Sulla voce del Signore

13.10.1878

77

Sulla Santità e Giustizia di Dio

20.10.1878

78

“Lasciate che i piccoli vengano a Me!”

22.10.1878

79

“Tutti coloro che amano Dio, sono aiutati da schiere di spiriti protettori per tendere tutti al bene!”

27.10.1878

80

“Attenetevi alle parole delle Sacre Scritture!”

8.11.1878

81

«Vedete, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo!» [Matteo 28,20]

10.11.1878

82

Principali cenni di come affrontare la vita

17.11.1878

83

«Siate santi, poiché Io sono Santo!» [Levitico 19,2-11]

24.11.1878

84

I° Avvento: “Diventate umili, come anch’Io Mi presentai in modo umile al popolo!”

1.12.1878

85

II° Avvento: “Riflettete su di Me, per riconoscerMi, poi pentirvi, e affidarvi del tutto a Me!”

8.12.1878

86

III° Avvento: “Preparatevi al Natale, portandoMi sempre nel cuore e adempiendo i comandamenti!”

15.12.1878

87

IV° Avvento: “Evitate di abituarvi a molte comodità che vi allontanano da Me!”

22.12.1878

88

Alla festa di Gesù, ovvero, alla festa della Mia nascita nella carne

25.12.1878

89

“Nella Domenica dopo il Natale, riflettete a come proteggervi dagli attacchi del mondo”

29.12.1878

90

“Pregate così la sera dell’ultimo dell’anno”

31.12.1878

91

“Il Mio nome è: Magnifico, Consiglio, Forza, Eroe, Padre eterno, Principe della pace.”

1.01.1879

92

“Abbiate fame e sete della giustizia!”

5.01.1879

93

Solo attraverso Gesù è possibile essere ricondotti al Padre

12.01.1879

94

Corpo, anima e spirito, tre essenzialità in uno, a immagine del Padre

19.1.1879

95

Sulla conoscenza di se stessi: “Senza di Me non potete far nulla!”

26.01.1879

96

"Il cap. 8 della Lettera ai Romani, e ve lo spiegherò”

2.02.1879

97

"Vegliate e pregate!", ovvero: "Rimanete nell’umiltà e praticate l’amore!"

9.02.1879

98

Sulle tempeste del tempo veniente, fiducia, abnegazione e protezione, prima della lotta

16.02.1879

99

“Cari figli, vegliate, e col vostro amore, rappresentateMi ai fratelli per ricondurli alla Casa del Padre”

23.02.1879

100

I° di Quaresima: “In questi giorni di penitenza, dimostrate il vostro amore, intercedendo, aiutando e pregando”

2.03.1879

101

“Siate sobri nella preghiera!”

9.03.1879

102

“Lasciatevi benedire i ricordi speciali nella Quaresima, e non l’abominio del Carnevale”

16.03.1879

103

“Non siate avidi, come lo era Giuda”

23.03.1879

104

“Ricordate il Getsemani, e anche voi pregateMi allo stesso modo”

30.03.1879

105

“Ricordate la Mia crocifissione e la Mia lotta contro le tentazioni della carne, e seguiteMi in questa lotta!”

6.04.1879

106

“Affrontate la lotta nella vostra vita, come l’affrontai Io nel Getsemani, con l’Amore

11.04.1879

107

“Come il Mio Spirito risorse in Me, anche il vostro deve risorgere con la rinascita”

13.04.1879

108

Sulle attuali tenebre spirituali dell’umanità

20.04.1879

109

“Riponete la vostra fiducia in Colui che ha creato Cielo e Terra per Amore”

30.04.1879

110

Solo dopo la sepoltura della carne, può seguire la resurrezione per una la nuova vita

4.05.1879

111

“L'amore è il segno di riconoscimento di chi appartiene al Mio gregge”

11.05.1879

112

“Pregate affinché Io non Mi allontani da voi”

11.05.1879

113

“Siate amorevoli e concordi tra di voi, e vi rafforzerete”

18.05.1879

114

“Non dimenticate l’intercessione verso gli spiriti beati, per anticipare la Mia venuta”

25.05.1879

115

“Contro gli errati insegnamenti, voglio dare Io stesso la verità a coloro che vogliono collaborare”

25.05.1879

116

“Posso mandare il Consolatore solo a coloro che soffrono, se lo desiderano”

1.06.1879

117

“Vedete, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo!”

8.06.1879

118

“Rimanete sempre in collegamento con Me!”

8.06.1879

119

“Osservate la natura e paragonatela al vostro stato spirituale”

15.06.1879

120

“Io ho istituito l’ultima Cena, per ricordarvi la Mia sofferenza e la Mia morte”

22.06.1879

121

Il Signore con i discepoli di Emmaus

28.06.1879

122

“Io non ritiro la Mia benedizione, una volta che Mi avete accolto!”

4.07.1879

123

“Nella vita materiale, ascoltate la coscienza, per trovare Me, la Sorgente di ogni vita”

13.07.1879

124

“Rallegratevi, poiché la mano del Padre guida tutto meravigliosamente!”

20.07.1879

125

“Come Io ho portato la croce, anche i Miei discepoli non possono esimersi dal portarla, almeno in parte”

27.07.1879

126

“Siate gioiosi nella speranza, pazienti nella tribolazione e perseveranti nella preghiera!”

3.08.1879

127

“Nei momenti della tentazione, confidate sempre nel Mio Amore!”

10.08.1979

128

“I Miei mezzi educativi sugli uomini, sono come quelli che uso in natura”

17.08.1879

129

«Chi ha, riceverà ancora di più; a chi è stato dato molto, sarà preteso molto!»

24.08.1879

130

Cielo e Terra uniti per la testimonianza del Signore nel tempo dell’apostasia

31.08.1879

131

“Tenetevi strettamente a Me, Io non respingo nessuno!”

7.09.1879

132

La comunità dei figli di Dio somiglia a un lago

14.9.1879

133

“Nella preghiera del Padrenostro stanno tutti i Miei comandamenti”

16.09.1879

134

Beati coloro che sono puri di cuore

21.09.1879

135

Sull’intercessione: tenete stretto il vincolo dell'Amore, e sostenetevi a vicenda!

28.09.1879

136

Sull’Amore e la Sapienza di Dio

5.10.1879

137

Anche il tempo della tribolazione è solo un tempo di grazia per l’anima

12.10.1879

138

“Se volete essere purificati dalle vostre impurità, chiedete a Me di farlo!”

19.10.1879

139

In Gesù è riposto tutto ciò che c’è nel Padre

26.10.1879

140

Sulla seconda venuta del Signore

2.11.1879

141

Perché il Figlio dell'uomo disse che non aveva dove posare il Suo capo?

8.11.1879

142

Cenni sulla missione: sulla nella navicella della vita, affidarsi solo a Gesù

15.11.1879

143a

“In chiusura dell’anno ecclesiastico vi ripeto: non abbiate paura, se siete con Me!”

23.11.1879

143b

“Se siete nel bisogno, ricordate il primo Comandamento!”

23.11.1879

144

Il tempo dell'Avvento fu stabilito per esortare alla preghiera in attesa della venuta del Signore

30.11.1879

145

“Tenetevi pronti, la Mia venuta è vicina!”

7.12.1879

146

L’episodio del cieco dalla nascita, un'immagine del tempo presente

14.12.1879

147

“Andate alla mangiatoia di Betlemme, e lì imparate l'umiltà e l'amore”

21.12.1879

148

“Unitevi al canto degli angeli per chiedere la pace sulla Terra”

25.12.1879

149

“Se desiderate un amorevole pasto d'Amore per amor Mio: Io sarò presente come Padre in Gesù

28.12.1879

150

La più alta preghiera di Gesù: in Giovanni cap. 17

28.12.1879

151

“Per il nuovo anno: operate spiritualmente, proprio come Io opero spiritualmente”

1.01.1880

152

”Se vi attenete a Me, voglio mandarvi il Consolatore”

4.01.1880

153

Sull’Epifania: una festa della ricerca e della rinascita

6.01.1880

154

Regole di comportamento ai discepoli: non doni di grazia, bensì il cambiamento in amore e luce per rendere felici

11.01.1880

155

“Ponete amore e fiducia in Me, ed Io vi consolerò!”

18.01.1880

156

Cenni sulla missione: “Tenetevi stretti all'umiltà!”

23.01.1880

157

Sulle beatitudini della predica del monte: qual è la vera umiltà?

1.02.1880

158

Corrispondenze tra il tempo del cammino terreno di Gesù e l’attuale tempo

8.02.1880

159

Nessuna cosa è impossibile all'Amore di Dio

15.02.1880

160

La preghiera del “Padrenostro”

22.02.1880

161

Sull'arte di riconoscere la Parola di Dio, ovvero la verità

29.02.1880

162

“Non vergognatevi di Me e delle Mie parole..., ma preparatevi alla lotta!”

7.03.1880

163

“In tutto ciò che vi capita, riconoscete il Mio Amore paterno!”

14.03.1880

164

“Attenetevi al Padre celeste, riconosceteLo pubblicamente senza paura”

21.03.1880

165

Cenni per la celebrazione della Settimana santa

22.03.1880

166

Ponetevi sotto la croce e chiamate Me, 'Padre', e comprendete le ultime parole: "È compiuto!"

27.03.1880

167

Oggi vengo a cercare la fede in voi: "Mi riconoscete redento?" – Osservate i segni del tempo come predetto in Luca cap. 21

28.03.1880

168

“Preparatevi! Sarete perseguitati, ma Io sarò con voi, se sarete umili, pazienti e amorevoli”

4.04.1880

169

Sulla potente resurrezione di Lazzaro, …e non solo per lui

11.04.1880

170

Analogie tra il padre e il figlio, sulla Terra e in Cielo

18.04.1880

171

“Beati sono coloro che non vedono, e tuttavia credono!”

25.04.1880

172

“Osservate la natura, attraverso la quale i cambiamenti servono per la vita, e sono stato Io a donarvela”

2.05.1880

173

“Abbiate il desiderio di Me, e quando ci sarà affinità tra noi, riceverete il Mio Spirito”

6.05.1880

174

“Se amate il Padre, dovete onorarLo, temerLo e avere rispetto di Lui”

9.05.1880

175

A Pentecoste: “Lo Spirito Santo testimonia in voi, sia che siete siate figli, o servitori”

14.05.1880

176

“Purificate prima la Mia dimora, affinché Io possa entrare e prendere dimora in voi”

16.05.1880

177

Sulla Trinità: il Figlio e il Padre sono Uno!

23.05.1880

178

La parabola del granello di senape

30.05.1880

179

Per conquistare la vita eterna, basta osservare i due comandamenti dell’amore

6.06.1880

180

“Non chiedete una ricompensa in anticipo, ma adeguatevi a tutto ciò che dovete sopportare”

13.06.1880

181

“Vegliate, e pregate, restate con Me, Io sono sempre davanti alla vostra porta!”

20.06.1880

182

“Attenetevi con fiducia al Mio saggio Amore paterno!”

27.06.1880

183

“Tutto ciò che accade proviene da Me, non solo queste Mie amorevoli disposizioni”

4.07.1880

184

“Non contate sulla vostra sicurezza, è pericolosa per la crescita spirituale”

11.07.1880

185

Un insegnamento sulla natura e sulla grandine

19.07.1880

186

“Se voi desiderate Me, avete un obbligo doppio di afferrare la Mia Luce e trasmetterla

25.07.1880

187

“Accettate solo ciò che siete in grado di sopportare, altrimenti non potrò affidarvi altro!”

1.08.1880

188

Sulla giusta preghiera, e a chi è concesso l’esaudimento

8.08.1880

189

“I Miei figli devono attaccarsi a Me con tutto il cuore!”

15.08.1880

190

“Non lamentatevi delle vostre condizioni, esse non sono un ostacolo, ma un aiuto spirituale per ciascuno di voi”

22.08.1880

191

Cos'è “Come capire la Bibbia, se essa contiene concetti da comprendere solo rivolgendovi a Me?”

29.08.1880

192

“Non disputate contro coloro cui Io faccio grazia anche se voi non lo comprendete!”

5.09.1880

193

“Nell’uomo, il Regno di Dio è piccolo all’inizio, e solo Io lo porterò a maturazione, se avrà amore per Me”

12.09.1880

194

«E Dio non renderà giustizia ai Suoi eletti che Lo invocano giorno e notte, e si mostrerà lento verso di loro?» [Luca 18,7]

19.09.1880

195

“Accrescete la vostra fede, se volete veramente che Io venga a voi!”

26.09.1880

196

“Chi conosce il bene che deve fare e lo fa, avrà la Mia benedizione”

3.10.1880

197

Suggerimenti nel caso di vuoto di fede: nostalgia o amore per Me!

9.10.1880

198

«Beati coloro che soffrono, perché saranno consolati» [Matteo 5,4]

17.10.1880

199

Sulla guarigione del nato cieco nel Vangelo

24.10.1880

200

“Analizzate bene la vostra volontà di seguire Me, perché il nemico vi metterà subito alla prova!”

31.10.1880

201

«Signore, questo vale per noi, o per tutti?» [Luca cap. 12,41]

7.11.1880

202

“Non contrastate con la vostra opinione coloro che si attengono a Me, ma donate loro il vostro amore!”

11.11.1880

203

La più grande domanda: “Mi ami tu?”

21.11.1880

Suppl.

Cenni per la missione dei fedeli per la vigna del Signore

3.09.1882

 

 

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Prefazione del Padre

1. Cari figli, per alcuni che leggono queste parole che vi faccio pervenire direttamente, è una pietra d’inciampo il fatto che Io Mi rivolga ai Miei figli in modo così condiscendente, tuttavia, questi dubbiosi non possono fornire alcuna prova concreta del perché ciò non sia possibile, bensì, è diventata una loro abitudine considerare come vera fede solo ciò che è stato insegnato nella scuola e nella Chiesa, una giustificazione che fa affidamento proprio sulla riconciliazione, perché (asseriscono) “…non è possibile diventar beati attraverso le opere!”

2. Questi, in parte hanno ragione, perché queste opere, che essi intendono qui per la Mia ‘riconciliazione’, non hanno alcun valore davanti ai Miei occhi, perché per lo più sono sacrifici materiali, a cui il cuore e l'amore non vi partecipano, e nei quali, in Cielo, la forza motrice può essere chiamata "speculazione”.

3. Sembra un compito troppo grande per queste anime entrare in un rapporto più vivente con Me, quale santo e amorevolissimo Dio. Esse sono spesso troppo timide, e riferiscono che nelle Scritture non si trova alcuna prova di ciò – mentre in queste ci sono molti passi che ad un ricercatore veramente onesto diventerebbero presto chiari, e gli indicherebbero come Io, agli uomini, ho sempre rivelato in modo meraviglioso, Me e la Mia onnipotenza.

4. Così, ad esempio, alla vasca di Bethesdà [Gv. 5,2-4] dove un angelo benediceva l'acqua affinché i malati potessero essere guariti. Qui sorge la domanda: “Perché proprio solo il primo che vi entrava, ne era guarito?”. E ciascuno rimarrà certamente debitore della risposta. Infatti, quella (risposta) giusta è: “Questa istituzione della grazia e dell’amore che era stata elargita dal Cielo, appartiene anch’essa alle cose imperscrutabili che testimoniano il collegamento tra Cielo e Terra (cosa che con l'intelletto naturale non può proprio essere compresa)”. Tuttavia, la benedizione di questa fede è ciò che vi deve render chiaro che è verità, ciò che voi credete!

5. Ebbene, quella volta ho anche guarito un malato, senza quel rimedio esteriore che lui aveva cercato così a lungo (nella vasca). Quel malato cercava la sua guarigione anche in un rimedio esteriore, e lo aveva atteso a lungo. Nondimeno, Mi pregò anche in cuor suo per il successo. E perciò – poiché si rivolse a Me – gli fu anche concesso il giusto aiuto.

6. Rivolgete adesso i vostri occhi sul territorio di cui un giorno il Mio profeta si lamentava in modo così triste perché vedeva “un campo di morti e l’odore dei cadaveri lo ricopriva”, (egli vedeva nello spirito le anime degli uomini che andavano incontro alla morte spirituale, e che in parte, erano già abbastanza spenti, e in parte si sentivano spinti a cercare la salvezza) – allora vi sarà chiaro che (anche oggi) è necessario un aiuto del tutto straordinario per porre rimedio all'attuale rovina. E perciò, come Dio eternamente immutabile perché già prima della Mia incarnazione ho costantemente fondato dei luoghi di cura, in parte per dare rimedi esteriori, in parte per la salvezza delle anime, voglio anche adesso usare dei mezzi imperscrutabili per infondere vita sulle ossa morte di questo campo di cadaveri.

7. Perciò, dite agli increduli o a coloro che sono ancora ignoranti, che per questo adesso ho di nuovo relazioni direttamente con alcuni di voi.

8. E come una volta posi la benedizione nell'acqua della vasca di Bethesdà, così voglio dare la Mia benedizione anche a questo attuale ordinamento di grazia, affinché tutti coloro che si sentono spiritualmente malati e già da tempo aspettato aiuto (che però non sarà portato da nessuno) – ora saranno visitati da Me stesso. Come il malato di gotta che aspettava con tenace perseveranza il rimedio della grazia, che fu benedetto dal Cielo, così ora, ancora molti di voi devono essere benedetti dall'acqua della vita che vi giungerà dal Cielo.

9. Indicate a molti la "vasca di Bethesdà"! – E come un giorno, Io, là, benedicevo, come l’Eterno immutabile, voglio farlo anche adesso, poiché, ancora una volta, non son venuto per dissolvere, bensì, per adempiere!

10. Molti dovranno ancora testimoniare come la fede nel Mio grande e accondiscendente Amore paterno, li abbia aiutati a guarire spiritualmente. Perciò, anche la vostra fede dovrà essere coronata dalla vittoria! Amen!

 

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Cap. 1

“Abbiate fede in Me e impegnatevi nell’amore per Me e per il prossimo!”

«Beati coloro che soffrono, perché saranno consolati!»

[Matteo 5,4]

Giovedì 27 settembre 1877

1.             Miei cari figli, voglio benedire tutti coloro che con gioia speciale Mi riconoscono nel loro cuore come Padre, e si abbandonano al pensiero (beatificante) che Io dimoro in mezzo a loro e che comunico loro Parole dirette; e se ora, attraverso le Mie ammissioni, sono caduti nel dubbio, e per questo si sono rattristati, sappiano che Colui che cercano ha preso dimora presso di loro.

2. Io non lascio che Mi si chieda invano, bensì, Mi faccio trovare nel Mio Amore e nella Mia Misericordia.

3. “È una cosa deliziosa che il cuore sia saldo!”. Queste parole valgono soprattutto per coloro che credono nelle Mie parole dirette, poiché, senza una salda fiducia e una salda fede, Io non posso fare di loro, strumenti in grado di portare il loro prossimo a Me, quale unico Padre. Perciò impegnatevi nell'amore per Me e per il vostro prossimo con una salda fede e altrettanta fiducia, e nessuno guardi l'altro, bensì, ciascuno beva alla vera Sorgente, l'acqua vivente che dà la forza per guidare se stessi e gli altri alla meta a cui l'uomo è destinato, vale a dire: giungere alla Sorgente originaria, a Me, …al Padre dell'Amore! – Amen!

 

 

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Cap. 2

“Io ho creato i Miei figli a Mia immagine”

«Loda il Signore, anima mia, e ciò che è in me, lodi il Suo santo Nome!»

[Salmo 103]

Domenica 30 settembre 1877

1. Miei cari, i Miei figli non devono solo amarMi, ma anche onorarMi, devono accoglierMi nel loro intero essere, …anche come Sovrano, e la loro anima deve lodarMi, deve diventare sempre più di natura divina, ed essere unita con Colui che è in loro, vale a dire, con il (divino) respiro del Mio Io, per testimoniare che è di origine divina e vuole affrettarsi a giungere di nuovo alla sua origine.

2. Così, attraverso i Miei veri figli, attraverso la loro vita e il loro operare, viene rilasciata la testimonianza che ho creato l'uomo a Mia immagine, e un giorno voglio innalzarlo di nuovo a Me.

3. Vedete, cari figli, questo è il vostro compito. Prendetelo bene a cuore, nella vostra vita lavorate in silenzio, e poi non tarderà ad arrivare il tempo in cui potrete diventare divulgatori delle Mie parole dirette, e vi darò in aggiunta la Mia piena benedizione paterna. – Questo, per la vostra piccola cerchia di fratelli e sorelle, dal vostro caro Padre!

 

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Cap. 3

“Rafforzatevi nella fiducia e nell’amore per Me!

Mercoledì 3 ottobre 1877

1. Cari figli, queste parole valgono anche per voi che avete girovagato con così tanti dubbi; con ciò nel vostro cuore siete giunti sempre più alla convinzione di essere stati rafforzati nella fiducia e nell'amore per Me, grazie al Mio aiuto. Voi avete cominciato a cercarMi nel vostro cuore, che è il solo in grado di riconoscerMi, nonostante volevate prima afferrarMi con l’intelletto, e per questo foste confusi; e non siete riusciti a risolvere le contraddizioni che Io ho permesso, per ricondurvi al vostro cuore, e prestargli attenzione.

2. Ora, però, vi dico ancora una volta: è una cosa meravigliosa che il cuore sia saldo nella fiducia e nell'amore per Me! Perciò, non pensate troppo alle vostre conduzioni esteriori, bensì, queste stesse lasciatele a Me, e preoccupatevi del vostro cuore, per ordinare ciò che dovete fare o lasciare, secondo il comandamento dell'Amore.

3. Io voglio prendere dimora presso di voi, ed ho lasciato che le Mie parole dirette che feci scrivere attraverso i Miei servitori, giungessero nelle vostre mani[1]; leggetele col proponimento di seguirle e mantenerle in alta considerazione attraverso l'amore e con l’esempio davanti al vostro prossimo, affinché possiate riuscire a conquistare ancora molti per il Mio cuore paterno!

4. Il primo squillo di tromba è finito, il secondo si avvicina in un modo completamente diverso da quello che supponete; questi squilli sono esortazioni all'azione, al procedere seriamente. Dopo che vi ho dato il Mio Amore da gustare in piena misura, dovete onorare questo Amore più della legge, dovete conseguire con gioia ciò che prima volevate ottenere solo con la lotta; non deve più essere un vostro dovere pensare a Me, bensì, deve dominarvi un sentimento di gratitudine tanto da non farvi sentire la Mia mancanza!

5. Vi perverranno ancora molte parole che portano in sé la forza operante per unirvi sempre di più a Me, se le leggerete nell’amore e nella salda fede in Me.

6. Perciò, ricominciate a comprendere le Mie parole con il cuore bramoso, non crediate di essere sazi avendo avuto abbastanza Pane celeste tra le mani; Io, il donatore dello stesso, so meglio di tutti, quanto ne avete ancora bisogno, e farò scrivere ancora molto per rafforzarvi. – Amen! Il vostro Gesù!

 

 

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Cap. 4

“Abbiate fiducia, anche se ciò che chiedete e sperate, non sempre l’otterrete”

Domenica 7 ottobre 1877

1. Miei cari, quando un figlio viene da Me, credendo che la sua preghiera sia giusta, soprattutto perché basata sull’amore per il prossimo, spesso lo faccio aspettare a lungo, a volte completamente, per l’esaudimento della sua preghiera, perché spesso si traduce per lui in una benedizione molto più grande che attraverso un aiuto veloce; questo significa: "Scavare attraverso il muro!"

2. Anche voi dovete scavare sempre più a fondo attraverso il muro (vale a dire, riflettere nell’animo) sul vostro stesso essere; così, anche riguardo alla guarigione dei malati, che pur essendo tanto richiesta in voi per amore per il prossimo, tuttavia viene spesso invocata più per l'esteriore, che per la crescita verso lo spirituale. Perciò credetelo: anche se tutto fallisce con questi malati, la vostra preghiera per loro non sarà stata comunque vana, bensì, la sua forza, prima o poi si manifesterà dall’interiore, e neanche voi stessi rimarrete estranei.

3. Perciò, quando vi giunge una richiesta (di intercessione), continuate a lavorare sempre di più sulla salute delle anime, e presto sperimenterete che anche se la malattia esteriore non viene eliminata così rapidamente come voi supponete, l’effetto è comunque quello stesso che Io volevo ottenere proprio con l’aver concesso quella malattia. Siate dunque instancabili, se non ci riuscite (secondo il vostro desiderio), e solo gradualmente vi sarà concesso di più dal Padre vostro!

 

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Cap. 5

“Siate ben consapevoli che il Padre è con voi!”

Martedì 9 ottobre 1877

1. Miei cari, dopo che i Miei figli, perfino dopo molte lotte e dubbi, mantengono fermamente nel loro cuore che sono Io che parlo loro, allora voglio farMi riconoscere da loro ogni giorno di più, ma questo non deve accadere con parole esteriori, bensì nel loro cuore.

2. Ciascuno di voi deve preoccuparsi principalmente di prestare attenzione a cosa accade in lui, e presto gli sarà chiaro se le parole esteriori che ho fatto mettere per iscritto, vi richiameranno per l’intima unione tra molti di voi che siete stati chiamati a diventare i Miei veri figli, per imparare a comprendere il Nome del Padre nel suo pieno significato, se queste parole concordano con ciò che accade nel vostro cuore.

3. Anche se in voi portate il desiderio di lavorare per Me, solo quando sarete completamente convinti in che modo dovete sentire e godere il Mio Amore davanti a molti altri, vi sarà possibile fare di più per Me, poiché la consapevolezza che sono Io stesso che opero in voi ed ho relazioni con voi, è una condizione essenziale. Allora confesserete con umiltà di non poter fare nulla senza di Me, e vi sforzerete di rendervi sempre più degni di essere Miei! Perciò esaminate seriamente ciò che vi viene dato, essendo necessario per il vostro progresso. – Amen!

 

 

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Cap. 6

“Sforzatevi di ottenere la Mia voce nel vostro cuore, purificandolo prima!”

Domenica 14 ottobre 1877

1. Cari figli, questo, o diletti, è adesso il vostro compito: che vi accertiate sempre più, di sentire la voce del Padre nel vostro cuore! In tutto ciò che vi si presenta, anche negli affari mondani, dovete essere in grado di affidarvi completamente su di essa!

2. Per ottenere ciò, dovete sforzarvi di rimuovere dal vostro cuore tutto ciò che non si unisce alla Mia natura, come questi: amor proprio, superbia, orgoglio, invidia, falsità, generale mancanza d’amore, sia contro Dio che contro il prossimo; infatti, Io posso dare la Mia immagine in voi solo quando il cuore è puro, ma se diventa torbido, non potrete gioire né operare come veri figli Miei.

3. Dunque,  non è solo una questione di vita emotiva, bensì dovete diventare utili a Me nella condotta e nell’azione. Come un bambino che somiglia a suo padre, il quale ha ancora poco valore finché il padre non vedrà che è capace di giudizio e può scegliere da solo; solo allora accoglierà suo figlio nel suo interiore con tutto l’amore, e ogni giorno cercherà sempre più di comunicargli il suo pensiero, la sua conoscenza e la sua arte; così è anche con voi!

4. Ora che è giunto il tempo in cui avete imparato a riconoscere sempre più l'essenza del Padre, la vostra decisione deve essere quella di conformarvi completamente secondo la Mia volontà, e pensare e agire di conseguenza, e mantenere sempre di più l'ordine che Io ho stabilito nel governo della Mia casa, per il bene dell’intera l'umanità, e quindi non posso affidarvi un compito più grande di quello che avete già. Cominciate a svolgerlo nel piccolo, e non vi mancherà di crescere nelle cose più grandi. – Amen! Il Padre vostro!

 

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Cap. 7

Sulla vera fedeltà di un figlio per il più amorevole Padre

Mercoledì 17 ottobre 1877

1. Miei cari, un figlio che ama suo padre, lo segue, anche se non riesce a comprendere come questa o quella delle sue disposizioni sia giovevole al suo benessere; Egli sa: "Il padre mi ama, e comprende meglio di me ciò che è per il mio bene".

2. Allora, Miei cari figli, dopo averMi invocato come Padre, anche voi, in tutte le vostre vicende, dovete abbandonarvi al pensiero che Io, come un caro padre, so meglio di tutti cosa è bene per voi e, guidati da questo pensiero, subordinare la vostra libera volontà per proprio impulso e per amore per Me, alla Mia volontà.

3. Solo quando l’intelletto non dominerà più il cuore, questo vi sarà sempre più possibile. L’intelletto sceglie in base a ciò che gli viene inculcato a giudicare dall’esterno attraverso gli organi sensoriali, e quindi le sue opinioni si riferiscono più a eventi e a interessi esteriori. Ugualmente, anche il giudizio su una persona avviene superficialmente (si giudica), mentre il cuore, quale sede dell'amore, sia nella fiducia nella Mia guida, sia nel giudicare, si sforza di scoprire solo ciò che è giusto attraverso l'amore, e quindi ci si attiene a Me con fiducia (anche se alcune cose non gli sono chiare), perché si vuol rimanere fedeli a Me e seguirMi, allo stesso modo di come un bambino accetta spesso, incondizionatamente, il consiglio del padre, anche se non ne comprende appieno le conseguenze, nella speranza che in seguito gli diventi più comprensibile. E così compie il suo dovere verso il padre e si sente tranquillo.

4. Così devono agire anche i Miei veri figli, perché sanno bene che Io da loro non pretendo nulla che vada contro il Comandamento principale: "Ama Dio e il prossimo tuo!". Quando esaminano quello che, secondo il loro giudizio, appare inaccettabile, allora ben presto troveranno che è calcolato contro ciò che appartiene a loro, sia che si tratti di guadagnare, sia per rinnegare, poiché attraverso il rinnegamento si ottiene ancora una volta il miglior guadagno. Proprio come nell’esteriore ha luogo un sacrificio prima di arrivare a un possesso, così avviene uno scambio anche con i beni spirituali.

5. Perciò i Miei figli possono rivolgersi a Me ancor più pieni di fiducia, ed esercitarsi con fedeltà in ciò che è loro familiare; allora scopriranno presto di guadagnare di più con una dedizione completa, che non, se lasciano guidare la loro libera volontà dall’intelletto calcolatore. – Amen!

 

 

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Cap. 8

Brevi esortazioni per spingere gli uomini verso il Signore

Giovedì 18 ottobre 1877

1. Miei cari figli, adesso voglio descrivervi la via che conduce a Me più da vicino. A ciascuno di voi deve essere svelato di più il proprio essere, per riconoscere ciò che forma il muro divisorio tra voi e Me. Non scoraggiatevi se vi rendete conto di quanto sia ancora grande la vostra distanza; anche gli eventi esterni serviranno ancora per imparare ad esaminarvi meglio.

2. Voglio assegnare a ciascuno di voi il proprio compito scolastico; quindi non preoccupatevi se parlo di attività, perché non avete la possibilità di applicarla. Perciò, innanzitutto siate attivi in voi stessi, cercando di estirpare tutto ciò che non è adatto alla Mia presenza, avendo su questo punto abbastanza istruzioni, e poi, con il vostro buon esempio nell’amore, preoccupatevi di conquistare coloro che vi circondano , prima di cercare di usare le Mie parole con loro, poiché solo l'amore spiana la via che porta al cuore, e non gli insegnamenti, che spesso si basano sulla presunzione.

3. Rendetevi ogni giorno sempre più liberi dal giudicare i vostri fratelli e sorelle, principalmente sotto l’aspetto spirituale. Ricordatevi che sono Io che ho chiamato tutti coloro che sono collegati a voi, e se sono graditi a Me, allora anche voi dovete accoglierli tutti nel vostro cuore con amore, poiché solo in questo modo può avvenire il progresso spirituale che lega più saldamente il vincolo di una comunità, e vi rende adatti a fare qualcosa per Me nel suo insieme.

4. Esercitate più pazienza, sia con voi stessi che con gli altri! Se percepite in voi stessi quanto sia difficile sbarazzarsi di un errore che vi affligge, allora sperate nel Mio aiuto e perseverate nella preghiera; non dimenticate di pregare anche per coloro sui quali spesso il vostro sguardo nota un particolare difetto, invece di giudicarli. Allora il Mio aiuto sarà assicurato a tutti!

5. Non guardate troppo indietro al passato, bensì tendete in avanti verso la meta che il vostro occhio spirituale scorge; sperate nella Mia assistenza per tutto ciò che intraprendete nel Mio Nome, e lasciate a Me il tempo di esaudire la vostra preghiera, con la quale spesso devo perdonare a lungo, per il bene vostro e degli altri.

6. Considerate queste parole che ora vi faccio mettere giù per iscritto, come un'aggiunta al dono principale: le Sacre Scritture che ho fatto scrivere al tempo del Mio cammino sulla Terra! Non dimenticate di trarre dalle stesse la verità che è prevista per tutti i casi della vita, e cominciate con i vostri simili ad attirare più attenzione su queste, prima di voler servire le Mie (nuove) parole date dai Miei attuali scrivani.

7. Il desiderio di lavorare per Me deve occuparvi maggiormente nel cuore, fino a quando non sarete capaci di mostrare una convinzione interiore anche nell’esteriore. Siate memori della massima: "Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto", vale a dire, cercate prima il Cuore del Padre, poi il cuore del vostro prossimo. – Amen!

 

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Cap. 9

"Esaminatevi e scrutatevi ogni giorno"

Domenica 21 ottobre 1877

1. Cari figli, avendo iniziato a mostrarvi la via che porta a Me, voglio indicarvela più da vicino, sia nell’esteriore che nell’interiore. Tutti i difetti che avete sperimentato più volte, non solo non devono più comparire nella vostra vita esteriore, ma a poco a poco devono essere rimossi completamente dal vostro cuore, e al loro posto riceverete quelle virtù che dovranno governarvi e che, per ottenerle, dovete rivolgervi a Me con suppliche e preghiere, poiché la strada che porta a Me, sarà spianata tramite il desiderio della forza per acquisire tali virtù.

2. Non appena vorrete seriamente iniziare a lottare per ciò che vi è diventato chiaro attraverso la grazia, allora il desiderio di assistenza diventerà tangibile in voi, e così il rapporto tra Me e voi sarà una necessità.

3. Perciò esaminatevi sempre se questa necessità è presente in voi, allora sarete spinti sempre più verso di Me, e il Mio Amore non vi respingerà, ma per questo, vi benedirà. Questa benedizione non consiste sempre in un sentimento di gioia, ma piuttosto, anche nel riconoscimento della propria debolezza, poiché per mezzo di ciò siete esortati a lottare.

4. Da questa lotta sorge la ricerca, dalla ricerca sorge il trovare, dal trovare sorge il ringraziamento, l'unione e la comunione con Me; e così cresce la fiducia in Me, e con la consapevolezza che il Padre vi ha accettato, cresce anche la sensazione di beatitudine che per questo vi fa stare tranquilli su tutto ciò che accade, sapendo certamente che sono Io a guidare voi e il vostro percorso evolutivo, perché voi Me lo avete consegnato di vostra spontanea volontà!

5. Allora scrutate ogni giorno di più su di voi e in voi stessi, fino a che punto vi sforzate seriamente di giungere a Me, e la via non vi sarà troppo difficile, anche se vi sembrerà lunga. Io voglio assicurarMi che la stessa via non sembri un deserto, ma che molti fiori vi delizino durante il vostro viaggio.

6. I Miei figli non devono mai essere lasciati languire e depressi nel percorso della loro vita, bensì, rafforzati attraverso l'afflusso dall’interiore e dall’alto, devono trovare con coraggio la loro strada, certi della loro meta e del guadagno associato a questa, quindi stimolando gli altri, e per loro, chiedendo la forza quando ce ne sarà bisogno. – Amen!

 

 

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Cap. 10

"Tendete all’amore e ad amarvi reciprocamente"

Giovedì 25 ottobre 1877

1. Cari figli, voglio attirarvi sempre più al Mio cuore con parole d'amore. Non urtatevi per la loro semplicità, esse sono interamente rivolte al vostro stato e possono esservi più utili di una grande erudizione. Prendetele a cuore nel vostro fare e operare, e molte altre parole dovranno ancora essere date nelle vostre mani per testimoniare di Me e farvi conoscere meglio la Mia essenza.

2. Ora voglio porre nel vostro cuore il vero fondamento, che è l'Amore, il quale è contento di tutto ciò che gli accade, e in esso vede anche soltanto Amore.

3. Perciò amateMi e imparate ad amarvi correttamente l’un l’altro, soprattutto nel rapporto spirituale, allora la tenebra che ancora vi impedisce di sperare e credere fermamente nel Mio rapporto paterno, scomparirà presto, e troverete abbastanza occasioni per provarvi nell’azione verso i vostri simili; l'impulso a progredire diventerà ogni giorno più potente in voi, ma anche la gioia nel vostro cuore, quando potrete sperimentare quanto rendono felici le Mie disposizioni.

4. Pregate per tutti coloro che avete trovato su questa via; anzi, pregate per l'intera umanità, affinché il Mio regno possa manifestarsi presto, e ogni giorno sperate sempre più nel Mio paterno aiuto. – Amen! Il Padre vostro in Gesù.

 

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Cap. 11

Unitevi saldamente tra di voi”

Venerdì 26 ottobre 1877

1. I Miei cari figli non devono solo rallegrarsi del fatto che Io voglia avere di nuovo relazioni con loro, ma adesso devono aggrapparsi a questa gioia più saldamente, così che l'amore tra loro diventi saldo e fraterno. Perciò ognuno si sforzi di avvicinarsi all'altro nell’amore.

2. Dovete stringere sempre più saldamente il vincolo dell’unità, appianare tutto attraverso l'amore, anche i malintesi riguardo i punti di vista sullo spirituale. Fate in modo che il puro, vero amore, prevalga ovunque, e nessuno si creda più dell'altro. Se uno ha più conoscenza e sapienza, allora consideri che è un dono di grazia del Padre, e cerchi presso di Me di implorare questa stessa conoscenza e sapienza anche per i suoi fratelli e sorelle.

3. Sappiate che Egli vuole mettervi tutti sullo stesso piano, a seconda delle vostre aspirazioni. Perciò, appropriatevi dell'amore, il quale desidera più per gli altri che per se stesso, e inoltre, pensate al Padre come al Punto centrale in mezzo a voi, quindi ugualmente distante e ugualmente vicino ad ognuno; questo contribuirà alla vostra soddisfazione, e in tal modo vi confermerete sempre di più nell’unità tra di voi e nell’amore per Me. – Amen!

 

 

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Cap. 12

“Approfondite ciò che avete, e preparatevi con umiltà

Domenica 28 ottobre 1877

1. Cari figli, ora che sapete che voglio dispensare di nuovo in mezzo a voi la Mia benedizione paterna, allora non voglio darvi nulla di nuovo, ma anzi, voglio cercare di inculcarvi profondamente le parole che avete già letto. Esse sono parole che vi danno sempre più informazioni sulla Mia essenza, e contribuiscono a far sì che quando avrà luogo la Mia seconda venuta, i cuori di molti siano già preparati.

2. Riconoscete perciò la grande Grazia che vuol chiamarvi ad essere precursori della Sua venuta; sforzatevi quindi di operare correttamente con l'esempio, e vigilate affinché in questo importante compito non manchi l’umiltà, perché solo chi ha il cuore umile è in grado di realizzare qualcosa.

3. Per questo, nel guidarvi devo anche permettere alcune cose che evochino continuamente l'umiltà, e per le quali anche degli eventi esterni possano essere d’aiuto. Perciò, non ve lo ripeterò mai abbastanza: “Vegliate e pregate!”, e accogliete con gratitudine ciò che l'amore del Padre vi invia, sia che si tratti di gioia o di sofferenza, sia che si tratti di una croce per ogni singolo di voi o per la vostra intera comunità. Inoltre, riflettete che si tratta di una guida spirituale, e non una guida esteriore, tramite la quale voi siete molto predisposti a voler percepire i vostri progressi nell’esteriore.

4. Allo stesso modo di come in natura la crescita avviene senza poter essere osservata con gli occhi, e tuttavia vi convincete che certamente c'è in atto una crescita, così anche nel vostro sviluppo spirituale non si ferma la progressione, anche se non potete afferrarlo subito, e solo più tardi riconoscerete la Mia influenza. – Il Padre vostro Gesù.

 

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Cap. 13

“Sforzatevi verso l’umiltà del cuore

Martedì 30 ottobre 1877

1. Miei cari figli, la prima cosa di cui l'amore ha bisogno come fondamento è la vera umiltà del cuore, che innanzitutto comincia in se stessi (con la conoscenza di sé), per cui il cuore sente la sua totale incapacità di volere e realizzare qualcosa di buono da se stesso senza assistenza dall'alto. Chi è veramente umile sa che la sua volontà non richiede ciò che è giusto da se stesso, bensì si lascia guidare dalla Grazia come se fosse lui stesso, quindi avviene tutto sotto la Mia influenza.

2. Perciò, chi è giunto un po’ al discernimento che tutta la crescita spirituale avviene attraverso la Mia influenza, e chi è giunto prima a questo punto di vista attraverso mezzi esterni, sia attraverso l'insegnamento che attraverso il rapporto con i figli di Dio e in tal modo si sente spronato a rivolgersi a Me, Io lo illuminerò sulla sua incapacità, e riceverà la prima grazia, il che costituisce l'inizio per l'ulteriore conoscenza e per la resa della propria volontà.

3. Una volta che a un’anima è accaduto questo, anche se in maniera imperfetta, spesso sono necessari mezzi per condurla oltre nel suo impegno, mezzi che per voi sono del tutto incomprensibili, poiché solo Io come Padre so perché devo agire così, perché nessuno di voi può vedere attraverso l'altro e sapere cosa può essere aggiunto o anche rimosso prima. Perciò la fiducia in Me è così necessaria, attraverso la quale potete giungere alla vera umiltà.

4. Con la vera umiltà cresce l'amore per il prossimo, poiché, chi considera se stesso ancora debole e scorretto, non esigerà di più dal suo prossimo, bensì, la pazienza, e molto spesso la compassione, spingeranno al sentimento tramite cui sopporterà e opererà, che poi sarà accolto come amore per il prossimo.

5. Pertanto, l'umiltà è il fondamento dell'amore! Perciò fate uso di questa indispensabile virtù, affinché anche le altre virtù, che sono collegate ad essa come una catena, vi diventino proprie; cominciate ad accogliere saldamente l'umiltà e l'amore nel vostro cuore, ed Io vi illuminerò ancora tutto il resto che è necessario per la vostra perfezione.

6. Queste Mie parole, come ve le faccio pervenire qui, sono una pietra di paragone (dell’umiltà), sia per capire se con la vostra conoscenza vi riteniate al di sopra di queste, sia se con gioia filiale le troviate del tutto adatte a voi e vogliate indirizzarvi di conseguenza! – Amen! Il vostro Gesù.

 

 

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Cap. 14

“Siate veritieri e dimostrerete la vera umiltà”

Giovedì 1 novembre 1877

1. Miei cari figli, alla vera umiltà e all’amore dovete riunire ancora altre virtù, soprattutto è necessaria la veridicità, poiché, solo chi si presenta come sente e pensa è nella vera umiltà; infatti, se qualcuno è più incline alle debolezze, non ama esporsi. Chi è veramente umile, è sincero e confessa i suoi peccati, sia davanti a Me, come anche, se necessario, davanti al suo prossimo, e così gli può essere dato più aiuto e rimedio. La persona veritiera ha più fiducia nei suoi simili, perché lui stesso è sincero, e quindi crede che anche gli altri lo siano, perciò aiuta anche volentieri dove è necessario, e non permettere che alcun motivo sia un pretesto.

2. Chi è veritiero conquista il cuore di molti, e quindi, chi si affida saldamente a lui, seguirà volentieri le sue parole, e così gli toccherà una sfera d’azione che l'ipocrita non raggiungerà mai. Perciò, anche questa virtù è di grande importanza, più di quanto possiate immaginare. Allora non risparmiate alcuna fatica per acquisirla pienamente, e sperare in Me con i vostri seri propositi e preghiere, poiché Io do anche nuova forza a ogni nuovo compito, e voi dovete solo attenervi a Me con totale devozione, e vegliare su voi stessi, poiché ogni fredda interpretazione delle Mie parole vi riporterà molto più indietro di quanto possiate comprendere.

3. Perciò prefiggetevi di diventare ogni giorno più sinceri, purificatevi sempre di più da tutto ciò di cui dovete vergognarvi, e per il cui motivo cercate di nascondervi. – Amen!

 

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Cap. 15

“Impegnatevi nel diventare figli, e a spingere i vostri simili a credere in Me”

Venerdì 2 novembre 1877

1. Miei cari figli, adesso von dovete più meravigliarvi delle vostre precedenti conduzioni che Io stesso, come vostro Padre amabile, ho concesso per purificarvi e rendervi abili per qualcosa. Voi dovete diventare figli Miei nell'amore, nell'umiltà, nella verità e ancora in molte altre virtù, ciò che costituisce anche la Mia essenza.

2. Come figli, tuttavia, avete il dovere di seguire il Padre, finché Egli non vi troverà capaci di trasmettervi qualcosa. Fino ad allora, però, dovete accettare con pazienza tutto ciò che vi capita, e cercare di usarlo per il miglioramento di voi stessi.

3. Non crediate che io abbia bisogno di voi per conquistare i cuori per Me, ma il Mio Amore vuole farvi partecipare a questo beatificante compito. Perciò, se lo riconoscerete bene, tuttavia non attribuitevelo come merito, quando avrete conquistato un'anima per Me, ma rivolgetevi a Me con cuore riconoscente per questo dono di grazia.

4. Quante cose devo ancora rivelarvi, finché afferriate correttamente il vostro punto di vista nei Miei confronti! Devo cominciare a educarvi dal principio, devo spiegarvi precisamente l'importanza e le conseguenze associate a ogni virtù, affinché siate spronati più seriamente a tendere verso le stesse. Voi siete già cresciuti troppo nella vita di tutti i giorni, avete le Mie parole in abbondanza, e perciò le leggete spesso, ma più per passatempo che col proposito di cogliervi ancora un nuovo incoraggiamento. Proprio come le Sacre Scritture sono diventate un libro quotidiano e pochissime persone ne apprezzano l'alto valore, così succede con le Mie nuove Parole dirette anche nel tempo presente. Alcuni tra di voi si sono già saziati in abbondanza e non desiderano più nulla che possa attirarli di nuovo a Me, sono soddisfatti della loro vasta conoscenza, e molti sono inaccessibili per il Mio ulteriore piano del Regno, perché li abbaglia il loro amor proprio!

5. Credete poi, che Io, il caro Padre, voglia renderne felici solo pochi con queste comunicazioni, e limitarne la diffusione ai singoli? Certo che no! Bensì, voglio suscitare in molti cuori che chiedono di Me, la sensazione di poterMi trovare nel loro cuore.

6. Questa è l'opera invisibile del Mio Spirito, poiché ho già molti figli sulla Terra che si aggrappano silenziosamente a Me e chiedono un rimedio alla vista dei loro simili assorti nell'oblio.

7. Senza queste voci imploranti che penetrano nel Mio cuore, già da lungo tempo avrei dovuto lasciare che la dissoluzione si abbattesse su questa cattiva umanità, ma poiché ci sono anime che più di altre sanno apprezzare il Mio Amore, la Mia Pazienza e la Mia Misericordia, e quindi vengono a Me con amore per implorare il perdono anche per i loro simili, allora voglio perdonare ancora coi Miei giudizi.

8. Perciò lasciate che sia il vostro più grande desiderio consegnare voi stessi alla Mia Misericordia e spingere anche i vostri simili a farlo, affinché vengano da Me e implorino per loro stessi. Non pensate di essere troppo impacciati per questo, poiché non appena vi consegnerete a Me non soltanto con le parole, bensì vi sforzerete a diventare figli Miei con il vostro comportamento, allora sarò con voi come vostro Soccorritore e Padre. – Amen!

 

 

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Cap. 16

“Accettate ciò che vi mando, perché è per la vostra crescita”

Sabato 3 novembre 1877

1. Miei cari figli, mantenetevi tranquilli in tutto ciò che vi viene imposto per il vostro meglio. È il Mio amore che vi manda tutto, gioia e sofferenza. A Me stesso sovente è spiacevole se devo privarvi delle gioie e mandarvi afflizioni per la vostra educazione, affinché sia raggiunto ciò che è assolutamente necessario per la vostra perfezione.

2. Quale grande vantaggio è per voi se già in questo mondo potete impiegare di tutto per ottenere la crescita dall'interno, vi diventerà chiaro solo quando arriverete dall’altra parte. Perciò non sperate di giungere alla meta attraverso dei semplici avvenimenti che vi elevino gioiosamente, piuttosto, riconoscete quanto sia indispensabile per voi la Via Crucis, che anch'Io ho percorso nella Mia veste terrena. Continuate a rafforzarvi sempre l'un l'altro nell'amore fraterno, siate sinceri verso gli altri e confortatevi a vicenda nei momenti della tentazione, ricordando che Io sono in mezzo a voi come Padre affettuoso. – Amen!

 

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Cap. 17

“Attenetevi completamente a Me nella fiducia

Mercoledì 7 novembre 1877

1 . Mia cara figlia, devi attenerti completamente a Me, ogni giorno Io ti do la forza necessaria, ma tu resta ferma su ciò che hai deciso di fare nel tuo interiore. Che tu sia così triste per il (lento) cammino missionario, è perché hai ancora troppo poca fiducia in Me, e non riesci a cogliere abbastanza il Mio grande Amore per te, che deve purificarti sempre di più, finché non sarai in grado di fare di più per Me. Spesso vuoi squarciare con violenza la cortina del futuro e vedere in modo impetuoso il successo delle Mie parole.

2. Vedi, io sono un Dio dell’ordine, della pazienza e della longanimità! È la Mia longanimità che sorregge anche te, e il Mio Amore ti educa, e finora ti ha guidato paternamente, e non ritirerà la Sua mano da te, così come anch'Io voglio essere un Padre per tutti voi, anche se spesso scegliete altre strade da quelle che Io vi ho indicato. Allora devo impiegare altri mezzi, finché non ritroverete il Mio cuore, e comunque, a causa di ciò il Mio Amore per voi non si è alterato, bensì, spesso siete voi stessi ad allontanarvi da Me, e quindi, in tali momenti quest’Amore lo sentite meno. – Amen!

 

 

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Cap. 18

“Dedicati di più a Me, Io sono sempre con te!”

Sabato 10 novembre 1877

1. Cara figlia, ora devi dedicare a Me ancora più  tempo, Io stesso ti darò forza e gioia per questo, e dovrai sentire la Mia vicinanza. Non lasciarti ingannare come se tu fossi troppo incapace e ignorante, non voglio che tu mescoli delle tue parole alle Mie, bensì devi scrivere ciò che gli altri sentono nel loro cuore, per testimoniare a tutti che è il Mio Spirito che cerca di pervadervi. Attraverso tali comunicazioni dovete riconoscere non solo la Mia influenza su di voi, ma anche, che attraverso di Me siete tutti collegati, gli uni agli altri. Perciò solo alcuni di voi possono scrivere, mentre gli altri fratelli e sorelle, esaminandovi, e illuminati dalla voce interiore, dovranno sostenervi.

2. Perciò continua a fare con amore ciò che, con gratitudine, hai accettato da Me come dono di grazia, questo sarà una benedizione per te e per i tuoi fratelli e sorelle, e presto riconoscerai l’aumento del vostro amore spirituale che ne deriverà per tutti voi.

3. Il perché tu ti senta così povera, proviene spesso dalle tue faccende, e per questo adesso sei anche così preoccupata se sarai in grado di continuare; ma se credi che Io, come Padre, so meglio di tutti, quanto sei in grado di fare, confida sempre nel Mio aiuto che finora hai ricevuti in abbondanza, ed esercitati nella pazienza e nella mansuetudine che ancora ti mancano. – Amen! Il Padre tuo fedele

 

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Cap. 19

Brevi regole di comportamento per i ‘figli’

Lunedì 12 novembre 1877

1. Miei cari figli, devo interrompervi spesso quelle speranze a cui vi affidate. Non dovete sperare come se foste destinati a rappresentare presto una comunità per il mondo esterno, ma è un legame invisibile che vi unisce senza che il mondo lo debba sapere. Dovete prima radicarvi ancor più nell’amore per Me, e nell’amore per i vostri fratelli e sorelle e per i vostri simili.

2. La vostra preoccupazione principale deve essere quella di rendervi sempre più degni di portare il nome di “figlio”, e solo allora, quando sarete degni “figli”, potrò dotarvi di quei doni che sono utili a sostenere il Piano per il Mio regno, poiché, annotatevi bene la differenza tra figli ‘chiamati’ e figli ‘meritevoli’: quelli che sono chiamati sentono il tocco del Padre, ma solo quando seguono il tocco e si sforzano con tutta la serietà a ricambiare al caro Padre il Suo Amore, anche in parte attraverso il ringraziamento che consiste nell'adempimento dei Suoi comandamenti, diverranno degni del loro nome e in grado di riconoscere la Mia volontà, così che non avranno più nessuna legge, ma tutto sarà accettato da loro con gioia come un’amorevole disposizione, e per loro, perfino dei compiti spesso insondabili, non saranno più difficili, nella convinzione che il Padre ama suo figlio. Essi, essendo desiderosi di esaminare nel loro cuore se sono Io oppure se è stato il loro proprio io a indurli a fare questo o quel passo, poi, su differenti vie sapranno che sono stato Io ad essere andato loro incontro con la Mia risposta.

3. Perciò, dovete essere sempre più attenti a diventare tali figli degni, e aspettare sempre la Mia risposta alle vostre situazioni, affinché impariate anche nell’esteriore a distinguere le Mie vie e le Mie disposizioni da quelle scelte da voi stessi, che spesso, attraverso molte deviazioni, devono essere di nuovo riparate. – Amen!

 

 

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Cap. 20

Sul valore della Bibbia, e sulla dracma smarrita

Martedì 13 novembre 1877

1. Miei cari figli, ora che ho iniziato a mostrarvi il percorso che Io intendo percorrere con i Miei degni figli, voglio farvi conoscere quelle storie (bibliche), le cui rispondenze sono per la vostra unione interiore, e darvi spiegazioni sul loro profondo significato, poiché alcuni di voi si sono rivolti a Me con la preghiera di fare affluire in ricca misura il vero Pane della vita. Allora vorrei attirare la vostra attenzione sulla Bibbia che ne contiene tutte le circostanze, di cui deve prima essere rivelato il vero significato, che Io farò adesso nel modo in cui il vostro vaso di accoglienza, il cuore, si presta a questo. Pertanto, oggi descrivo “la dracma perduta” che era stata cercata da una donna[2]

2. La donna indicata lì, designa un'anima che si rattrista per le piccole perdite, perché cercava di conservare ciò che aveva ricevuto per grazia nella sua conoscenza e nella sua dedizione così risvegliata; lei l’aveva conservata come un tesoro che le era divenuto indispensabile, e quando credette che fosse diminuito o era andato perduto qualcosa di questo, allora si rattristò e cercò con ogni diligenza di rientrare in possesso di tale grazia. Non le bastava averne una parte, ma sentiva il bisogno di possedere qualcosa di intero, e poi, quando raggiunse l’intero possesso, arrivò al punto di desiderare di rendere felici anche gli altri. Allora racconta ai suoi vicini di aver trovato la dracma che aveva perduto, e tramite il suo annuncio, li attira a sé a partecipare alla sua gioia, e anche loro diventano consapevoli dello stato felice di quest'anima.

3. Così, anche voi dovete cercare la dracma perduta, e non mollare finché non avrete raggiunto e ritrovato tutto; allora sarete spronati a coinvolgere la vostra cerchia di amici, e chi poi si affretta a farlo, sicuro e con gioia, a questi riuscirà di conquistare (per Me) anche altre anime.

4. Perciò la prima cosa da fare è l'apprezzamento di ciò che vi è stato affidato, poi averne cura, quindi ricercare diligentemente l'uno o l'altro adempimento del dovere quando sono mancanti, cioè se avete la sensazione che una parte del tutto è andata perduta, e sforzarsi subito di riottenerlo, finché può aver luogo la gioia di quanto è stato trovato; poiché solo il vero e proprio possesso di qualcosa rende felici!

5. Se riconoscete abbastanza, questa o quella virtù, ma non vi sforzate di possederla, allora il vostro riconoscimento rimane inutile! Cominciate perciò a cercare diligentemente ciò che vi manca per completarvi, e prima di confidare pienamente la vostra gioia e i vostri sentimenti, pregate piuttosto insieme, affinché ciascuno cerchi di aiutare l'altro nell'amore! – Amen! Il fedele Padre vostro.

 

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Cap. 21

"Non lasciatevi fuorviare dalle tentazioni, ma applicatevi a migliorare"

Venerdì 16 novembre 1877

1. Miei cari figli, non lasciatevi ingannare quando vi assalgono le tentazioni, che Io devo permettere finché non imparerete a comprendere pienamente a chi appartenete, finché non vi sforzerete sempre più di afferrarMi come Padre vostro. Attenetevi saldamente a ciò che avete già ricevuto da Me come comandamenti; fate ciò che ho scritto come Legge nel vostro cuore, cioè praticate l'amore per quanto è possibile in voi, anche verso coloro che vi opprimono. Dimostrate così, attraverso il vostro comportamento, che vi attenete a Colui che vi ha chiamati a praticare tutto ciò che un padre può desiderare da suo figlio, e la vera luce vi sarà già data nel vostro cuore.

2. Non smettete di pregare l’uno per l’altro, ed esaminate il vostro cuore più delle parole che sono scritte come mezzo per il vostro miglioramento, e usatele per questo, allora presto scoprirete se queste parole indicano a Me o vi allontanano da Me! Abbiate fiducia e credete che Io sono un Padre onnipotente, Colui che ha stabilito il Comandamento dell'Amore. – Amen!

 

 

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Cap. 22

"Dedicatevi all’amore verso il prossimo"

Sabato 17 novembre 1877

1. Miei cari figli, dovete affidarvi fermamente a Me nelle vostre richieste! Dovete solo applicarvi sempre di più nell’amore, principalmente verso coloro che sono contro di voi. Solo dove c'è un puro e disinteressato amore nel cuore, Io stesso posso anche regnare. L'amore è il segno che mostra il luogo dove Io dimoro. Così, anche voi dovete riconoscere da questo, se sono Io che dimoro nel vostro cuore, o un altro spirito, e non potrete smarrirvi. In tutte le vostre parole e azioni, l'amore deve essere la molla motrice, prima che Io possa benedirvi completamente con la Mia piena benedizione paterna.

2. Perciò non smettete di amarvi reciprocamente sempre di più con la vera umiltà di cuore per amor Mio, e le vostre opinioni, così diverse, presto si uniranno, così da consentire che il Dio dell'Amore regni sempre di più in mezzo a voi, così che tutte le forme esteriori non siano più d’ostacolo al vero legame tra di voi, come è già stato detto in Giovanni: «…dall’amore li riconoscerete» (i Miei veri figli), cioè: «…nell’amore che tutto sopporta, tutto tollera, tutto perdona» (come scrive Paolo – 1°Corinzi 13,7), per guadagnare con questo, l’una o l'altra cosa per il Padre. – Amen!

 

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Cap. 23

"Cercate, allora troverete!"

[Matteo 7,7]

Domenica 18 novembre 1877

1. Miei cari figli, oggi vi benedico con il Mio Cuore paterno! Vi siete riuniti nel Mio nome, che si chiama: “Amore”. Per amore per Me cercate luce, quella che vi deve essere inviata, ma in un modo diverso da come ve la immaginate. Ogni giorno nel vostro cuore dovete ricevere un aumento di questa luce. Io stesso voglio essere il vostro Luminare nelle tenebre che ancora dominano su di voi, e non può essere scacciata dalle circostanze esterne.

2. Chi Mi cerca nel cuore, da lui Mi farò trovare; chi intraprende un'azione per amor Mio, dovrà essere benedetto, e chi viene a Me fiducioso di ricevere una risposta paterna a una preghiera, a questi voglio rispondere, e riconoscerà la risposta, sia che venga da Me, sia attraverso la percezione nel cuore, oppure attraverso altra comunicazione (dall’esterno). La cosa principale nella vostra preghiera sia questa: tenersi stretti a Colui che vi ha messo l'amore nel cuore! Egli è un Padre che non inganna i Suoi figli, ma si preoccupa che il loro desiderio di Lui sia soddisfatto!

3. Amatevi l'un l'altro! Questo è ciò che devo ripetervi sempre, e in questo modo viene eretto un argine al potere delle tenebre che non può superare.

4. Chi si rallegra per un granello di sabbia perché è stato creato dall’amato Padre, Mi è gradito quanto l'ammiratore della Mia grande Creazione, al quale precedentemente tutto deve apparire come un miracolo, prima di sentirsi spinto a riconoscere (la Mia Onnipotenza) e ringraziare per il Mio amore e la Mia Grazia.

5. Perciò, un grato cuore filiale è la cosa più cara che i Miei figli Mi possono portare, e quindi, chi venera queste semplici parole (qui riportate) nel suo cuore, come provenienti dal caro Padre, giungerà sicuramente alla meta, come coloro che rinunciano a molte conoscenze e ricerche per raggiungere la loro destinazione.

6. Se vi assale una contestazione interiore, prendete in mano la Bibbia (nel Mio Nome, cioè nel Mio Amore), ed Io vi farò pervenire già la giusta risposta. – Amen! Il Padre vostro fedele

 

 

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Cap. 24

"Tutti voi che vi sforzate per Me, unitevi tra voi attraverso l’amore"

Lunedì 19 novembre 1877

1. Miei cari figli, ora è veramente necessario che vi uniate tutti su questo punto: che giudichiate solo attraverso l'amore tutto ciò che vi è sottoposto da esaminare! E poiché nessuno di voi vuole allontanarsi da Me, e tutti cercate e vi sforzate di possederMi completamente, allora questo vostro fervore per Me, da un altro lato può danneggiarvi, se non vi aggrappate con tutte le forze ad afferrarvi anche l'un l'altro con amore fraterno per amor Mio

2. Questa sia per adesso la vostra principale preoccupazione, affinché Io possa benedire sempre di più la vostra cerchia.

3. È attraverso questo proposito che la Mia vicinanza diventerà più tangibile a ciascuno di voi e, in tal modo sarà rimosso tutto il resto che ancora vi impedisce di legarvi sempre più spiritualmente. – Amen!

 

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Cap. 25

"Siate coraggiosi davanti alle avversità!"

[Luca 21,36]

Giovedì 22 novembre 1877

1. Miei cari figli, non dovete tentennare quando arrivano le tempeste, le quali sono necessarie per scuotere sempre di più il vostro cuore e rafforzarvi in ciò che vi unisce a Me. Se sono le Mie vie che volete percorrere, allora sappiate anche che differiscono ampiamente da quelle umane, poiché i Miei hanno una meta spirituale, mentre gli umani, all’opposto, cercano solo quella alla quale conduce l’intelletto; e se in ciò è anche collegato uno sforzo per Me, allora (come uomini) sono comunque troppo miopi per capire il perché deve accadere questo o quello. Perciò voi aggrappatevi a ciò che vi spinge all’amore verso di Me e verso il vostro prossimo, riponete tutta la vostra fiducia sulla Mia conduzione paterna, e consegnate alla stessa anche tutti quelli che vi appartengono.

2. Mi dà una grande gioia quando l’uno consegna l'altro a Me nel vero amore del cuore, e la Mia sapienza disporrà già che  ciò che vi sembra come ostacolo nella vostra comunità che deve essere fondata sull'amore di Dio, Padre vostro, serva alla salvezza di tutti voi! – Amen!

 

 

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Cap. 26/a

"Mantenete il silenzio quando necessita"

Venerdì 23 novembre 1877

1. Cari figli, la vostra preghiera sarà esaudita, perché per il vostro reciproco amore non volete far nulla che possa arrecare offesa, e così voglio continuare a benedirvi con quelle parole che vi conducono a Me. Credete fermamente che è già stato deciso ciò che è il meglio per voi. Accettate su di voi tutto ciò che è necessario per combattere fino in fondo. Rimanete fermi sul principio che è meglio rinunciare a tutto, piuttosto che imporre qualcosa con cui l'amore possa soffrirne mancanza.

2. Rinunciate il più possibile dall’esprimere parole esteriori, e invece, pregate tanto più, finché non giungerà il momento di comunicare maggiormente il vostro amore agli altri, anche su questo punto. Io voglio benedire solo ciò che l'amore intraprende, quindi perfino ciò che tralasciate di fare per amore – ma fatto per puro amore – è per Me un gradito sacrificio.

3. Perciò siate tranquilli se nel prossimo futuro sperimenterete ancora molte tempeste, sopportale per amor Mio, e da queste, scaturiranno benedizioni per voi e per gli altri. – Amen!

 

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Cap. 26/b

"Attendete con pazienza di capire le incomprensioni, e pregate per il chiarimento"

Venerdì sera 23 novembre 1877

1. Miei cari figli, non è necessario farvi pervenire sempre molte parole come ho fatto ultimamente, per ricordare a tutti voi ancora una volta che dovete frequentarMi continuamente in modo più appassionato, ma dal momento che alcuni di voi dubitano delle Mie parole paterne, allora desidero Io stesso lasciare a tutti voi la possibilità di giudicare da soli; esaminatevi in voi stessi, se vi sentite più felici senza queste parole dirette, o se ne sentite la mancanza.

2. Non tutti, tra di voi, siete sullo stesso livello, e la maggior parte ha bisogno di uno incitamento esteriore, il che gli diventa una benedizione se lo accoglie con gratitudine. Perciò non opponetevi tanto a qualcosa che innalza di più a Me i vostri fratelli e sorelle e li rende felici, poiché a tutti possono necessitare momenti in cui si ha bisogno di una parola esteriore. Considerate che è il Mio Amore a lasciarvi affluire queste cose, e perciò, per amor Mio, dovete tacere su quelle parole che, anche se non riuscite a trovarne la fonte col vostro intelletto, tuttavia, nel vostro cuore testimoniano l’attrazione per Me.

3. Attendete perciò con pazienza, e rivolgete la domanda al vostro Dio e Padre, con l'intercessione per tutti coloro che, proprio come voi, desiderano ardentemente la risposta, e siate certi che tutto ciò che porta l’impronta dell'amore, è impossibile che possa arrecarvi del male. Perciò non desiderate ulteriori spiegazioni dalle circostanze esterne, bensì, cercate nella preghiera di ricevere ciò che è necessario per la vostra soddisfazione e la ricerca; e comunque, sforzatevi anche di eliminare tutto ciò che disturba l'amore fraterno! Allora riceverete la benedizione che ogni figlio riceve quando, per amore del Padre, lascia dominare una fiducia incondizionata nel suo cuore. Non è l’attenzione esteriore a proteggervi dai malintesi e dall’inganno, bensì, è la vera vigilanza nel cuore, la quale si ottiene da Me con la preghiera.

4. Ognuno di voi deve esaminare in quale contesto si sente chiamato, e presto scoprirà quanto ha bisogno di Me e quale beneficio può ricevere attraverso un legame comune. Perciò unitevi per il vostro stesso bene; accettate dalla mano di un Padre amorevole tutto ciò che viene su di voi, quali che siano le varie esperienze, e non lamentatevi degli altri, ma in tutto, dite: "Forse, …glielo ha detto il Signore!". Allora, nel pensarlo, il fuoco dell'amor proprio e dell’arroganza viene smorzato, e il vostro più puro amore per Me e per il prossimo, aumenterà sempre di più! – Amen!

 

 

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Cap. 27

"Non preoccupatevi di come Io scelga gli appartenenti al vostro circolo"

Domenica 25 novembre 1877

1. Miei cari figli, non preoccupatevi inutilmente di come e in che modo voglio raccogliere sempre di più i Miei figli e unirli tra di loro nello spirito; questo deve essere lasciato al Mio Amore e alla Mia Sapienza. Voi siete stati riuniti tutti da ambiti e circostanze diverse, affinché impariate a conoscervi secondo lo spirito attraverso la Mia guida; così voglio anche rendere felici molti dei Miei figli con le Mie parole dirette. Il vostro sforzo sia solo quello di indirizzarvi completamente secondo queste, in modo da imparare a conquistare i vostri simili per Me, più con l'esempio che con le parole.

2. Cominciate a farlo tra voi stessi, e rafforzate il vostro circolo nell'amore, allora troverete presto che anche a questo riguardo vi faccio pervenire la Mia benedizione, ricevendo ancora molti fratelli e sorelle. Molto vi è ancora destinato per la vostra crescita nello spirituale, se rimanete fedeli a Me, tuttavia, non posso darvi sempre esteriormente a vostra discrezione come voi desiderate. Perciò sforzatevi di riporre completa fiducia in Me, e attendete con più pazienza ciò che ancora potrebbe accadere.

3. Adesso voglio richiamare la vostra attenzione sulla parabola del granello di senape [Mt. 13,31], che è illuminata nella predica di oggi[3]. Prendete a cuore l'inizio poco appariscente, ma anche il buon terreno che è necessario affinché il seme non resti soffocato.

4. La prima cosa necessaria, affinché vi sia di benedizione, è il riconoscere la Mia voce in questa parabola; è un cuore infantile che deve tendere a Me e subordinarvi l’intelletto. Perciò, anche in questo caso, come in tutte le Mie rivelazioni, ciò che opera benedizione presso l’uno, diventa dispiacere presso l’altro. E ora fate in modo che attraverso la vigilanza e la preghiera, otteniate ciò che è necessario per il vostro bene, vale a dire, la ferma convinzione che in essa si nasconde la forza operante del Padre. Allora l'amore diventerà forte tra di voi, e anche il Mio Amore vi diventerà sempre più tangibile. – Amen! Il Padre vostro

 

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Cap. 28

"Chi Mi ama, osserverà la Mia Parola!"

[Giovanni 14,23]

Martedì 27 novembre 1877

1. Miei cari figli, voglio darvi delle parole che vi serviranno ad aumentare la vostra vera quiete. Perciò non preoccupatevi tanto per i vostri fratelli e sorelle, ma per voi stessi, affinché possiate riconoscere ciò che vi unisce sempre più intimamente a Me: è l'amore che si rallegra di possedere Me, cioè come un Padre nel cuore, e la testimonianza: “Il Padre ci ama, e ci impartisce anche parole esteriori”.

2. Rimanete perciò nell’amore, e allora rimarrete in Me e riconoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi da ogni dubbio sulla Mia attività, liberi da tutte le preoccupazioni di fare qualcosa per Me.

3. Siate figli anche in questo senso: lasciate al Padre tutto ciò che volete fare per Lui, e innalzatevi tranquilli al di sopra di tutto ciò che vi sembra d’ostacolo alla Mia causa, poiché Io stesso voglio prenderMi cura del Mio gregge! Ricordatevi di queste parole quando siete afflitti per il fatto che questo gregge è sparpagliato; tutto deve servire per il suo meglio, è così vi do queste parole per consolarvi: "Chi Mi ama con tutto il cuore e con tutta l'anima, presso questi voglio dimorare".  (come Padre, come Figlio e come Spirito) – Amen!

 

 

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Cap. 29

"Immergetevi nella Mia essenza, per ottenere la Mia immagine in voi"

Venerdì 30 novembre 1877

1. Cari figli, ora con il vostro pensiero e la vostra volontà dovete immergervi nella Mia essenza, affinché impariate a riconoscere sempre più, quanto ci vuole per creare la Mia immagine in voi, cosa che dovrebbe essere la vostra attività preferita. Ogni ora che vi è concessa per liberarvi dal lavoro materiale, usatela per pensare prima a Me e poi a voi stessi (nel cuore).

2. Cominciate a riconoscere la Mia onnipotenza in tutta la Mia natura, ed esaminate cosa fareste voi con tale potere, alla vista di così tanta ingiustizia, se non distruggere tutto? Allora troverete abbastanza materiale che vi rinfaccerà la vostra impazienza, rispetto alla Mia Longanimità.

3. Una volta fatto questo, vi sarà anche chiaro di come l'amore sia ancora il portatore del tutto, e di come la sapienza tenga tutto in ordine. Anche la sapienza non è indispensabile per voi, ma deve unirsi all'amore, il quale deve essere chiesto a Me come dono di grazia. L’amore potete renderlo più personale per voi stessi attraverso la libera volontà, e poi sarà la sapienza quella ricompensa che Io aggiungerò all'amore, affinché possiate giungere sempre di più alla perfezione.

4. Perciò dovete ritirarvi spesso da tutto, affinché possiate immergervi in una contemplazione che per voi diventerà di grande benedizione.

 

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Cap. 30

Un insegnamento nel giorno dell’Avvento

Domenica 2 dicembre 1877

1 . Miei cari figli, oggi, il giorno in cui i cristiani celebrano l'Avvento, il cui scopo è di ricordarvi la Mia venuta, voglio attirare la vostra attenzione in modo particolare sulla Mia venuta. A voi che Mi cercate, devo dire che Mi avete trovato, perché la vostra gioia consiste di possederMi nel cuore, allora adesso sono anche vicino a ciascuno di voi.

2. Voglio guidare ognuno di voi sempre di più, affinché diventi una gioia per lui avere rapporti con Me. Dovete sforzarvi sempre più a rimanere calmi e tranquilli, poiché il tempo del raccoglimento interiore è ora molto necessario per voi, affinché possiate spargere (la Parola) solo quando lo riterrò opportuno. Ecco perché ancora una volta ho cominciato con voi dall'inizio, a inviarvi parole semplici, il cui valore ciascuno deve apprezzarlo nel proprio cuore, per poi testimoniarMi il suo ringraziamento nei fatti e nella vita.

3. Fino a quando questo risultato non sarà più legato alla sola lettura e al riconoscimento quotidiano delle parole del Padre, non posso affidare ai Miei figli nell’esteriore più di ciò che è necessario per promuovere la Mia seconda venuta. Perciò tenetevi saldamente a Me! Non lasciatevi influenzare dalle opinioni, poiché le parole possono ancora essere discusse da voi ogni momento, ma contro l’intenzione di portarle all’azione e alla vita, qualunque potere è troppo piccolo, se volete impegnarvi seriamente.

4. Perciò, non crediate che Io voglia solo venire da voi, bensì, che Io sono già con voi. Allora continuerete coraggiosamente a fare ciò di cui voglio attirare la vostra attenzione sempre di più attraverso queste parole esteriori. – Amen! Questo è il saluto del Padre vostro (nel giorno) dell'Avvento !

 

 

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Cap. 31

Sulla venuta del Signore

Mercoledì 5 dicembre 1877

1. Dopo avervi dato il saluto dell'Avvento, desidero continuare a riferirvi sulla Mia venuta, e precisamente nel modo com’è necessario per il vostro attuale punto di vista. Adesso è giunto il momento che tutti coloro che Mi cercano, Mi trovino, perciò anche i movimenti tendenti allo spirituale.

2. Tutti desiderano la verità, e tuttavia, non tutti la desiderano per amore per Me, ma per lo più, solo per fare ulteriori progressi in molte conoscenze attraverso l’informazione. Ognuno si sforza di sovrastare l'altro, ma pochissimi si rivolgono a Me stesso per la verità, e vogliono ottenerla attraverso lo studio e la lettura, perché solo il loro intelletto vuol trarne profitto, ma nel loro cuore non sentono il bisogno di Dio, e quindi per loro non è nemmeno necessario credere in una vita eterna.

3. In questo tempo potete comprendere da voi stessi quanto sia importante conservare dei veri figli, se considerate le attuali tendenze dell'umanità. Perciò voglio venire in aiuto in modo straordinario anche verso coloro che cercano di riconoscerMi con il cuore, e quindi voglio versare lo spirito di profezia (ovvero della vera conoscenza) in molti luoghi, così da toccare tutti in modo non solo che Mi riconoscano, ma che si sforzino di disporre il loro modo di vivere secondo le leggi del Mio Amore.

4. Nondimeno, anche il potere del male è adesso più scatenato che mai, questo potere percepisce quanto gli sarà tolto, quando le Mie leggi si faranno valere, e perciò esercita in modo particolare un forte influsso sui Miei figli. Per questo vegliate e pregate, affinché possiate riconoscere gli astuti tentativi che Io non sempre posso impedire; ma siate assicurati, voi che siete sotto la Mia protezione, che solo quando Mi invocate, riconoscendo il momento del pericolo, ve la posso concedere.

5. Con la vostra libera volontà dovete conseguire ciò che vi renderà capaci di lottare per Me come combattenti, attraverso il rinnegamento e l'umiltà, che sono le armi contro la cupidigia e la superbia, poiché proprio questi sono i principali nemici che operano contro le Mie leggi. Perciò Io stesso ho dovuto mostrarvi la via dell'umiltà, altrimenti non avreste potuto conseguire la vittoria. Usate tutto ciò che vi capita, per raggiungere l'umiltà e rimanere con essa; perfino piccole deviazioni possono spesso causarvi grandi sconfitte. Perciò, nel vostro zelo per Me, lasciate piuttosto qualcosa senza difendervi, e non opponetevi, per conservare l’impronta dell'umiltà con il vostro esempio. – Amen!

 

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Cap. 32

Cenni sul comportamento nella vita giornaliera

Venerdì 7 dicembre 1877

1. Miei cari figli, il giorno della salvezza e della grazia è già venuto a voi, in quanto potete rallegrarvi di essere giunti al punto di vista in cui il vostro cuore Mi comprende come il Supremo. Quanto siete scampati alle influenze causate dal desiderio del possesso di beni materiali! Quando ci si ritira dal mondo, si evitano molte cose che disturbano la pace e la quiete interiore, ma per quanto lo richieda la vostra professione, considerate quest’ultima come un terreno in cui si deve seminare.

2. La gioia nel cuore non deve dipendere dalle circostanze mondane, bensì dovete rallegrarvi per averMi trovato, e allora riuscirete ogni giorno di più a riportare la vittoria sugli ostacoli che separano Me e voi. Sforzatevi sempre di più a tenerMi saldamente nei pensieri anche durante le vostre occupazioni, e non vi mancherà la Mia benedizione paterna! – Amen!

 

 

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Cap. 33

Un momento di prova è utile a tutti voi

Mercoledì 12 dicembre 1877

1. Miei cari figli, il Padre vostro è con voi, anche se ritenete che si sia allontanato a causa della vostra indegnità. RiconosceteMi sempre di più come Colui che è l’Amore stesso, e non giudicate secondo il vostro stato attuale, che spesso è provocato solo dall'esterno. Questo deve anche essere così, affinché non lasciate indietro la ricerca e la vigilanza.

2. Se il vostro cuore Mi ha afferrato saldamente, allora tali momenti non possono farvi cadere, ma sono mezzi per portarvi un passo più vicini a Me. Quindi non lasciatevi ingannare, tanto da lasciare la via che avete intrapreso nel Mio nome, ma imparate a proseguire con pazienza. Io non posso rimuovervi tutto ciò che vi preoccupa, bensì, voglio darvi la forza affinché impariate a sopportarlo, e portarvi, sia voi sia gli altri, alla meta che è fissata per coloro che cercano di raggiungerMi con tutta serietà e con la completa dedizione del loro stesso io.

3. Perciò la tribolazione è varia tra di voi e tra la vostra comunità, e ora questo figlio, ora l'altro, viene maggiormente messo alla prova dal Padre, in modo che vi sia data la possibilità di correre in aiuto l'un l'altro nell’amore. Perciò non cessate di amarvi, non vi raffreddate gli uni gli altri, quando credete che il Padre sia assente, perché arriva il momento in cui Egli sarà di nuovo in mezzo a voi, e nessuno ne sentirà la mancanza! – Amen!

 

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Cap. 34

"Abbiate misericordia verso gli animali, come l’avete per gli uomini"

Sabato 15 dicembre 1877

1. Miei cari figli, è per misericordia che Mi sono abbassato sul vostro globo terrestre nella carne, poiché solo attraverso la Misericordia mi è stato possibile avvicinarMi a voi. La Mia santità Mi separò da voi e pose un abisso insormontabile tra Me e voi.

2. Attraverso la Mia Misericordia è stato costruito un ponte su questo abisso, perciò, se volete giungere a Me, allora dovete anche voi avere misericordia, e precisamente, verso il vostro prossimo e le altre creature, poiché non solo gli uomini ne hanno bisogno, ma spesso anche il mondo animale. Come anch’Io già alla Mia nascita ho sopportato gli animali nelle Mie vicinanze e Mi feci affluire da loro perfino un beneficio, così anche voi dovete cercare di estendere sempre di più i vostri sentimenti per gli animali. [Infanzia di Gesù -cap. 18,9-12].

3. Questo appartiene proprio alla nobilitazione della vostra anima, quanto l'amore per il prossimo. Infatti, chi possiede un amore per gli animali, il suo amore è più disinteressato, in quanto non si basa sul fatto che li si ama secondo il modo di pensare o secondo il rapporto con loro, ma spesso li si ama senza sapere perché.

4. Quindi imparate anche da questo concetto, cos’è propriamente l'amore; esso è l'altruismo più disinteressato che si rallegra di tutto ciò che c’è nella natura, e per questo motivo si ringrazia il Creatore. Questo ringraziamento aumenterà quando vi sarà chiaro che il Creatore è il Padre vostro, e si è fatto ‘Carne’ per illuminarvi sulla Sua essenza, e quindi, ha portato il Suo Spirito attraverso la Sua parola, su di un livello tale che è possibile comprendere in quale intima relazione ci si trova con il Creatore stesso.

5. Questo è diventato possibile solo attraverso la Mia venuta nella carne, poiché prima c’era solo un timoroso presentimento di un Dio, mentre adesso c’è il gioioso riconoscimento di un Padre divinamente amorevole.

6. Quanto poco possono comprendere Me, il loro Dio, coloro ai quali non è ancora stata data la Mia Parola della Mia attività terrena, lo potete vedete nei pagani. Perciò ce ne sono sempre molti che testimoniano della differenza (nello stato spirituale) in cui Io sono riconosciuto come Dio e Padre nella fede, e quella di coloro che non hanno ancora una religione rivelata (direttamente da Me).

7. Il vostro compito deve essere quello di considerare il Natale anche sotto questo aspetto, e non solo quello di sperare nella benedizione della Mia nascita, ma di ringraziare per la stessa già adesso, col proposito di impegnarvi sempre più per appropriarvi della Mia Misericordia, del Mio Amore, della Mia Umiltà, della Mia Pazienza e della Mia Longanimità, affinché anche voi, come discendenti da Me, possiate contribuire a indicare all'umanità le benedizioni elargite al globo terrestre con la Mia comparsa.

8. Questa è la vera missione, quando, attraverso il vostro procedere, mostrate ai vostri simili quali grandi capacità ho dotato gli uomini per Amore, e come la Misericordia ha spinto Me stesso a venire da voi, per insegnarvi e mostrarvi la via, il che significa: abnegazione e umiltà, che conducono a Me! Allora la domanda su cosa dovreste fare per Me, non vi occuperà più! Insegnate con l'esempio, operate con i mezzi che vi stanno a disposizione, anche esteriori, e pregate ogni giorno più ferventemente, in modo che il Mio regno si diffonda sempre di più ovunque.

9. Allora il prossimo Natale vi dovrà essere un’esortazione a entrare in profonde considerazioni, che vi riveleranno il grande vantaggio di cui godete rispetto a molti dei vostri simili. – Amen!

 

 

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Cap. 35

"Preparatevi per il Natale!"

Martedì 18 dicembre 1877

1. Miei cari figli! Anche quest’anno voglio donarvi una speciale gioia natalizia, dandovi parole sulla Mia apparizione nella carne. Questo è per voi di grande importanza, dato che vi ho chiamati a trasferire la Mia immagine nella carne. Il vostro comportamento esteriore e il vostro rapporto (con il prossimo) devono testimoniare lo spirito che dimora in voi e che cerca di manifestare ogni giorno di più la sua divinità attraverso il corpo conformato a lui.

2. Come Io ho preso un corpo per poterMi rivelare ai Miei simili, così anche voi dovete considerare il vostro corpo come strumento del vostro spirito. Se avete ben chiara la vostra discendenza, allora voi stessi vi adopererete per rendere onore al Padre vostro, verso Cui dovrà spronarvi un amore riconoscente; e anche il Mio stesso esempio di quando son vissuto sulla Terra, contribuirà a far sì che la vostra ricerca su di Me vi procuri sempre più delizie. Allora imparerete a riconoscere quanto ho cercato di rendervi facile, attraverso le leggi del Mio Amore, il superamento del vostro periodo di prova in questa vita; nessuna sofferenza, nessun ostacolo vi sembrerà troppo difficile, nessuna felicità, nessuna gioia vi dovrà disturbare nell’appartenere completamente a Me!

3. La consapevolezza dell'alta dignità di riconoscere Me, il Creatore e Padre del Cielo e della Terra, avvolto nella stessa forma del vostro stesso spirito, vi eleverà all'amore per Me, al benvolere verso il vostro prossimo che è posto sullo stesso piano di parità con voi, così come alla perseveranza di portare e sopportare tutto ciò che è necessario per portare voi e gli altri al giusto punto di vista, per arrivare un giorno, come figli di Dio, nell'aldilà, dove altrettanto, gli angeli si rallegreranno della vostra nascita spirituale. Proprio come allora si rallegrarono sulla Mia nascita fisica, ora intoneranno un "Gloria a Dio", quando un'anima sarà nuovamente guadagnata.

4. Oh, non smetterò di ricordarvi costantemente l'alta destinazione per la quale vi ho creato! Ogni giorno sia per voi un Natale, in cui immergervi nella Mia venuta e nel suo scopo. – Se considerate inoltre, che è stata una grotta a ospitarMi per prima, allora saprete come consolarvi se troverete il vostro cuore troppo inadeguato e la vostra comunità troppo indegna per averMi in mezzo a voi. – Amen!

 

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Cap. 36

Sull'incarnazione del Signore

Giovedì 20 dicembre 1877

1. Miei cari figli, dopo aver iniziato a spiegarvi il valore della Mia apparizione sulla Terra, voglio ora condurvi su qualcos’altro di grande importanza: non solo ora vi è chiaro di Chi siete discendenti, ma è anche necessario che sappiate quali privilegi avete in tutta la Mia Creazione, poiché ora siete diventati degni di frequentarMi personalmente, e quindi, di conoscerMi più da vicino, in un modo che non è concesso nemmeno agli angeli.

2. È stato il Mio involucro che ha reso possibile questo agli uomini. Così come il vostro corpo, anche il Mio  ha dovuto sopportare un processo di raffinamento, poiché la Mia anima non ha avuto nessun vantaggio fin dalla nascita. Tuttavia, proprio attraverso questa umiliazione dovevo fornire al mondo degli spiriti la prova che avevo creato gli uomini in modo che fosse loro possibile, attraverso la seria volontà, giungere a ciò che avevo stabilito per loro, vale a dire: alla Mia figliolanza!

3. Per questo sono stato assediato da tante tentazioni interiori ed esteriori, e proprio per questo, anche coloro che riconoscono maggiormente la loro meta, devono sopportare così tanti pericoli e lotte. Tuttavia, proprio come Io ho vinto attraverso la Mia divinità dimorante in Me, anche i Miei figli otterranno la forza attraverso la Scintilla divina in loro, rafforzandosi sempre di più, se si atterranno a Me e lasceranno che la loro libera volontà sia influenzata da Me, poiché Io non posso governarla completamente, bensì, devo usare quei mezzi che servono a farvi riconoscere ciò che vi rende veramente felici, e poi scegliere da voi stessi.

4. Una volta che Mi avrete riconosciuto nel Mio Amore per voi, sarà facile afferrarMi come Colui al Quale volete subordinarvi, ed Io lo accetterò da voi come un dono volenteroso, e poi all'amore si aggiungerà la sapienza come educatrice, la quale, spesso vi prescrive vie completamente diverse da quelle che intraprenderebbe la vostra volontà.

5. Vedete, perciò è così necessario che vi fidiate completamente di Me, e otterrete questa fiducia accogliendo le Mie parole della Bibbia, le quali vi dischiuderanno molte cose sul Mio imperscrutabile governo, dove si narra come anch’Io, secondo il Mio eterno Ordine, Mi sottoposi in obbedienza al Padre e dovetti tollerare tutto ciò che operava contrariamente alla Mia natura.

6. Così è anche con voi. Se lo spirito riceve i suoi diritti, e voi vi consigliate con lui sul vostro fare e disfare, presto avrà luogo anche una concessione da parte della natura, che però deve essere allontanata, se volete diventare Miei figli spirituali.

7. Allora verrò in vostro aiuto e aumenterò presso di voi il Mio influsso divino, se Me lo chiedete, e così sarete confortati dalla consapevolezza che Io stesso ero Uomo, e che ho preso su di Me tutte le debolezze per rafforzarvi nella vostra debolezza con la Mia forza, affinché anche voi possiate giungere alla vittoria attraverso la lotta, e poi giubilare: "Il Signore è nato non solo sulla Terra, ma è nato anche in me per governare me nella mia vita".

8. Che Natale profondo per un figlio che sa questo: "Il Padre santo, che mi ama, è venuto adesso nella mia vita e nel mio cuore, e la mia anima e il mio corpo Lo testimoniano con atti e con la mia condotta di vita!"

9. Così la Mia venuta nella carne, che ha avuto luogo a Betlemme, possa non solo essere per voi una gioia, ma questa vostra gioia sia accresciuta dal fatto che attraverso la carne avete trasfigurato la Mia venuta nel vostro cuore, se, dopo un serio esame di coscienza, sarete in grado di conoscere questo: "Il Creatore del Cielo e della Terra, come Padre attraverso Gesù, si è costruito anche in me una grotta di Betlemme, e certamente, come un Bambino, per diventare un giorno, grande e forte, e regnare proprio lì come Re".

10. Fate risplendere la Stella dell'Amore, così che quando i magi vi chiederanno del Re appena nato, possiate dir loro: "Egli ha aperto la sua dimora nel nostro cuore, se lo cercate altrove, non lo troverete!". –  Amen!

 

 

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Cap. 37

"Nel giorno di Natale, ringraziate ancor più la Mia diretta Parola a voi"

Martedì 25 dicembre 1877

1. Miei cari figli, essendo stati chiamati a salire i gradini davanti al trono dell'Agnello, allora anche oggi, nel giorno di Natale, i Miei figli devono apparire in uno stato d’animo riconoscente, poiché essi sono chiamati non solo a lodarMi con le labbra, ma il loro cuore deve elevarsi in un grande ringraziamento per tutto ciò che viene concesso loro attraverso le Mie dirette parole di grazia.

2. Ciò è un’elevata grazia per tutti coloro che ne sono in possesso, poiché quanto più riconoscono Me (anche) nelle Mie (semplici) parole, tanto più sentono in se stessi l’amore per Me, e quelli che possono seguirle per amore, non sentiranno il peso della legge ma, innalzati al di sopra di tutto ciò che accade come sgradevole sul loro percorso di vita, seguiranno una via che li condurrà a Me.

3. Essi accetteranno tutto ciò che Io impongo loro, poiché il giorno odierno vi ricorda come sono entrato nel Mio cammino di vita con profonda umiliazione, come l'ho continuato e concluso, come pure, che solo l'Amore fu il motivo che mi spinse a sceglierlo; ed è solo l'Amore che segna anche il vostro cammino, se vivete in unione con Me. Riconoscete quindi la grande benedizione che vi è stata concessa attraverso la Mia nascita in voi, e voglio benedirvi ogni giorno di più. – Amen!

 

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Cap. 38

Annuale sguardo retrospettivo

Venerdì 28 dicembre 1877

1. Miei cari figli, dopo avervi spiegato il Natale e il suo significato, ripercorrete con la memoria il tempo passato di quest'anno con tutte le sue tempeste, che voi, quali miei figli, avete sperimentato nella vostra cerchia, e riconoscerete che avete passato poche ore con sobrietà, in cui siete stati di fronte a Me con quello stato d'animo che dovevate al vostro Dio e Creatore. Le vostre riunioni avevano negli occhi troppe cose esteriori, e sebbene avevate implorato il Mio aiuto, volevate comunque progredire nell’esteriore, prima di pensare al miglioramento del vostro cuore con grande serietà. Ho permesso che alcune cose vi accadessero senza danneggiarvi, perché il motivo era l'ignoranza, e non la cattiveria.

2. Così, tutto ciò che vi è venuto incontro, doveva entrare in contraddizione allo stesso modo di come i vostri concetti stavano in contraddizione con Me. Io ho permesso che ciò accadesse per rendere i vostri cuori più accessibili a Me. Non credete che sia stato Io Colui che quella volta vi ha dettato questo o quello nella penna, ma l’ho permesso solo nella Mia Misericordia, e Mi faccio trovare solo adesso, dopo che avete imparato a riconoscere l'inutilità delle vostre attività di allora attraverso le Mie manifestazioni di grazia.

3. Ora siete alla soglia di questo anno pericoloso e tempestoso, e vi domando: “Cosa vi è rimasto? Forse il rimorso? La verità? L’amore? La fiducia? La vigilanza? Oppure avete intrapreso altre vie?”. Non datemi una risposta tutti insieme, ma ciascuno si rivolga a Me in preghiera, affinché Io stesso gli riveli quanto ci ha guadagnato o perso. Questo è l'esame di coscienza più ricco di benedizioni, quando nessuno guarda l’altro, ma ognuno guarda se stesso. In tal modo tutti voi raggiungerete così tanta umiltà, che solo allora penserete giustamente ai vostri fratelli e sorelle.

4. Soprattutto vi chiedo: “Quanto siete cresciuti nell’amore?”. Proponetevi di iniziare il prossimo anno nell’amore, e di ampliarlo sempre di più, non solo per alcuni, ma per l'umanità in generale; anzi, pregate per tutti gli uomini! – Ci sono molte anime che pregano anche per voi, senza che le conosciate, perché anch'esse Mi riconoscono come il loro Dio e Padre amorevole, e vorrebbero volentieri vedere felici i loro simili.

5. Astenetevi da ogni preconcetto su altre opinioni, poiché non la forma, bensì il cuore Mi è un sacrificio gradito, ed Io benedirò ogni sua dedizione a Me. Attenetevi alle parole che avete già tra le mani, e alle Sacre Scritture, come vi ho già insegnato più volte. Ognuno di voi si sforzi di mantenere saldo il vincolo dell'amore fraterno! Aspettate con pazienza in quale modo la vostra comunità diventerà più rafforzata!

6. La preoccupazione principale sia il vostro cuore, e così sentirete la Mia vicinanza, sia che vi faccia pervenire parole esteriori, sia che Io Mi testimoni solo nel vostro cuore. La vostra parola d’ordine sia: "Fin qui ci ha condotti il Padre, Egli non ritirerà la Sua mano neanche in seguito!". Quindi, potete guardare indietro con fiducia, nessuno di voi ha subito danni, e non voglio perdervi nemmeno il prossimo anno, se rimarrete fedeli a Me!

7. Perseverate in tutto ciò che vi spetta per il vostro bene spirituale sulla vostra via; riflettete, che è la via che conduce a Me, ed Io, quando verrete da Me, non vi manderò via, senza avervi prima benedetti dal Mio Amore! – Amen!

 

 

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Cap. 39

"Non perseguite interrogativi di conoscenza, ma con la Mia Parola, amatevi e onorateMi!"

Fine anno 1877

1.            Miei cari figli, vi trovate davanti alla porta del nuovo anno e vorreste entrare nello stesso dopo aver dato prima uno sguardo retrospettivo all'anno passato, e dopo una seria osservazione di voi stessi, secondo la guida che vi ho dato, porgerMi un cuore grato.

2.            . Certamente avete molte domande silenziose che devo lasciarvi ancora senza risposte, perché non servirebbero a portarvi più vicini a Me attraverso un cuore umile, bensì, il vostro intelletto vorrebbe dare uno sguardo attraverso molte cose oscure (richieste), le quali non possono servire proprio a farvi rivolgere a Me con tutto il cuore.

3. Adesso che avete imparato a riconoscere come solo Io stesso sono Colui che dovete inseguire con i vostri sforzi, nel prossimo anno voglio rivelarMi sempre di più nel vostro cuore come Colui che ha abbastanza mezzi e vie per ordinarvi la direzione da prendere, in modo che possiate continuare con gioia a relazionarvi con Me.

4. Non sono nemmeno parole scientifiche quelle che avete ricevuto finora, ma solo di un latte puro, come all’inizio è necessario a un bambino fino a quando non sarà in grado di ricevere cibi conditi (sebbene voi li avete già assaporati prima). Allora lo chiedo a voi stessi: "Con questo (latte), avete percepito più stimoli ad abbracciarMi pienamente come Padre, come in queste semplici parole, attraverso le quali il vostro cuore infantile si rallegra continuamente?"

5. Non vi faccio nessuna promessa, come se volessi arricchirvi attraverso molta conoscenza, ma, come Padre amorevole, vi esclamo questo: "Chi Mi onora in queste parole che testimoniano del Mio Amore, e Mi ringrazia con gioia infantile, Io lo attirerò sempre di più a Me, e in se stesso raccoglierà un tale tesoro senza averne nemmeno il presentimento, tanto che il suo amore infantile diventerà sua proprietà e non lo scambierà con nessuna erudizione!"

6. Pertanto, Miei cari figli, continuate a inviarvi l’un l’altro queste Parole paterne con la semplicità infantile, e la Mia benedizione paterna non vi mancherà. Non vi farò mancare l'occasione di dimostrare ai vostri fratelli e sorelle, che voi li amate per amor Mio!

7. Se prima vi lasciate stimolare da queste parole esteriori per dedicare a Me le vostre riflessioni, allora sentirete in voi una pienezza di pensieri come finora non è ancora stato il caso! L'unione con Me diventerà sempre più rafforzata, e quindi, i mezzi per lo scopo non vi sembreranno così piccoli, come alcuni di voi credono, così che il vostro cuore sia abbastanza forte da farvi immergere completamente in Me senza alcuno stimolo esteriore.

8. Questo è un mezzo di grazia che vi viene concesso con questo modo di comunicare. Pertanto, non guardatevi l’un l'altro, bensì, ciascuno ne prenda quanto ritiene sia necessario per il suo cuore, e alla fine del prossimo anno chiederemo di nuovo se in quest’ultimo avrà vinto o perso! Il Padre vostro nel vecchio e nel nuovo anno, e Lo stesso dall'eternità! – Amen!

 

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Cap. 40

Sull'amministratore fedele

Domenica 6 gennaio 1878

1. Miei cari figli, ora voglio citarvi ‘il fedele amministratore’[4] come modello di come non solo cercò di conservare ciò che gli era stato affidato, ma si sforzò anche di guadagnarne sempre di più, per la gioia del suo padrone. Egli sapeva che una crescita continua è legata a un simile impegno, e per questo lo fece crescere (il Talento).

2. Così anche i Miei figli, per quanto riguarda i doni che sono stati accordati loro, non devono limitarsi solo a conservarli, ma devono cercare di ricavarne il massimo profitto possibile, per sé e per gli altri, affinché anche loro un giorno alla Mia resa dei conti, Mi diano la gioia di poter esclamare: "Voglio porti al di sopra di molto, perché Mi hai amministrato fedelmente ciò che ti ho dato!"

3. Oh, quanto vi è ancora nascosto di ciò che già possedete! Perciò è così necessario che voi cerchiate e vi sforziate di guadagnare di più, e così vi riuscirà di avanzare sempre di più nella conoscenza, così come, nel fervore di tendere alla vostra meta, che è ‘il completo accordo’ con Me, potrò mettervi al di sopra di molte cose, e accludervi la forza interiore per le vostre virtù, per rendere felici anche gli altri.

4. Chi invece è soddisfatto con ciò che ha già, si troverà nell’immobilità, e stare fermi è spesso l'inizio di un regresso. Quindi dovete andare avanti, anche se vi vengono fatte obiezioni di ogni genere, perché voi sapete che il Padre vostro ha posato in voi il germe della crescita permanente. Quindi rendete a Lui l’onore, crescendo ogni giorno nella conoscenza e nell'amore per Me, come per Gesù Cristo, vostro Signore.

5. Dimostrate al mondo che non sarà mai possibile all’uomo star fermo, quando riconosce il suo compito come figlio di Dio, e riconosce che la sua beatitudine consiste nel cercare di progredire e migliorarsi sempre in ogni genere di virtù, le quali si basano sul comandamento: «Ama Dio sopra ogni cosa, e il prossimo tuo come te stesso!»

6. Dimostrate chi è il prossimo secondo la vostra opinione, e non ritenete nessuno troppo lontano quando avrà bisogno del vostro aiuto. Così dovete iniziare il vostro sviluppo in quest'anno, ed Io vi benedirò per questo. – Amen!

 

 

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Cap. 41

Il Padre santo invita i medium a prestare attenzione a quali spiriti concedere il corpo

Mercoledì 9 gennaio 1878

1. Cari figli, oggi riceverete qualcosa su Me stesso, e precisamente, sul Mio influire presso i Miei veri figli. Se essi Mi cercano seriamente, Mi avvicinerò a loro sempre più attraverso un avvedersi nel cuore, il che è possibile se cercano di spiritualizzare sempre di più la loro anima. Infatti, quanto più questa assume caratteristiche divine, tanto più forte diventa il suo spirito, e si unisce ad esso prendendo parte alla reggenza sul corpo. L’anima deve essere governata dallo spirito, e se è così, allora l'uomo vive spiritualmente, se subordina la sua libera volontà alla sua voce interiore e vive secondo la stessa.

2. Ora voglio darvi maggiori spiegazioni sulla scrittura (medianica), fino a che punto essa è un grande pericolo per voi, poiché, se non ha luogo un’unione interiore con Me, e se la vostra anima è ancora di natura completamente sensuale e materiale, allora anche il vostro spirito è debole. E se ora, in aggiunta a questo, prestate il vostro organo (il corpo), che per sua natura è così che anche altri spiriti possono facilmente dominarlo, allora il vostro stesso spirito sarà respinto, e per di più si perderà e si ammalerà per questo atto, se ripetuto spesso, perché la sostanza dell'anima sarà consumata da altri spiriti, dove poi prenderanno possesso del vostro corpo. Ecco che il proprio io viene respinto, per cui si difende, e questa opposizione somiglia a un cielo nuvoloso, dove talvolta le nuvole vengono allontanate e subentra un piccolo sprazzo di luce, ma presto, questo si oscurerà di nuovo.

3. Dal momento che proprio le persone idonee alla scrittura hanno un corpo molto sensibile (in seguito a un fluido nervoso molto flessibile), allora accade molto presto che gli spiriti vengano in possesso di tali persone. Io lo permetto, perché rispetto sempre la libera volontà degli uomini (e degli spiriti). Eppure, per Me, come Padre, è triste che ci siano così pochi che vogliono scrivere solo per il Mio onore, poiché la curiosità, spesso innocente, spesso per desiderio di conquista, è di solito la forza trainante di queste imprese, e qui gli spiriti inferiori si accalcano, perché una tale sfera si addice a loro, e con ciò sorgono sciagure.

4. Quelli che vogliono entrare in contatto con Me attraverso la scrittura sono pochi, e devo anche metterli in guardia in anticipo con ogni tipo di mezzi, ed esortarli ad essere vigili, prima che giungano al vero discernimento sul fatto che se non li sostenessi Io con il Mio soccorso, diventerebbero il trastullo degli spiriti inferiori.

5. Se invece portano in sé il desiderio di entrare in contatto con Me solo per questo motivo, allora invio loro degli spiriti (puri) dall'aldilà, esseri superiori che testimonieranno di Me e del Mio Amore; e allora il loro spirito ne guadagnerà, invece di perdere, e uniti, renderanno omaggio al Padre e respingeranno tutto ciò che gli spiriti inferiori vogliono perseguire. Questo comporterà un avvicinamento o un condurre a Me stesso, ed Io mi farò trovare nel modo in cui ci si sforza di trovarMi.

6. Se lo scrivano (il medium) è arrivato a comprendere questo concetto, allora mai più darà la sua libera volontà a questi, così da prestare i suoi organi a uno spirito di cui non sa se è di natura divina, e questa distinzione sarà facile per lui se si renderà dipendente da Me, dal Padre suo celeste, non solo con lo scrivere, bensì, con tutto il suo fare e lasciare, e con tutto il suo tempo.

7. Se questa è la sua premura principale, allora Io verrò in aiuto anche al suo spirito, in modo che i suoi organi diventino i Miei, e gli darò parole che dovranno essere di utilità ai Miei figli, ma non per interessi mondani, bensì per il progresso della loro vita spirituale.

8. Siate perciò impavidi, finché desiderate parole nel Mio nome, finché sono Io il possessore del vostro essere, e nessun altro potere potrà provocarvi una caduta attraverso il vostro rapporto con Me. Tuttavia, vi dico ancora una volta: "Tutto il vostro modo di vivere, tutto il vostro tempo, tutta la vostra volontà, deve servire a collegarvi sempre più a Me!". – Amen! Il Padre vostro!

 

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Cap. 42

"Resistete alle contestazioni!"

Lunedì 14 gennaio 1878

1. Miei cari figli, resistete a ogni tipo di contestazione che prendete su di voi per amor Mio! In questo modo voglio legarvi a Me sempre di più, e anche se v’immaginate che il vostro circolo vada incontro allo scioglimento, sono Io Colui che saprà collegarvi di nuovo.

2. Perciò, ognuno di voi venga da Me con la sua preghiera, e voi tutti sperimenterete il Mio aiuto. Dovete liberarvi maggiormente della grettezza e, in generale, evitare la segregazione verso coloro che hanno altre opinioni, poiché le Mie parole dirette devono essere lette da molti altri figli che voi ancora non conoscete, e questi porteranno non solo benedizioni tra voi, ma il momento quando questo accadrà, voglio riservarlo a Me.

3. Nel frattempo, sforzatevi di applicare le Mie parole a voi stessi. Esaminate quanto contribuite voi stessi, quando vi si presenta un ostacolo. Utilizzate tutto per il vostro perfezionamento, e riconoscete in ogni cosa la Mia amorevole mano che vi guida, poiché, non potete aspettarvi che gli altri accettino una testimonianza diversa da quella che sarà confermata col vostro stesso esempio. – Amen!

 

 

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Cap. 43

Sull’ottavo comandamento: "Non dire falsa testimonianza!"

Lunedì 21 gennaio 1878

1. Miei cari figli, dal momento che nel tempo presente dovete sopportare l'amarezza della diffamazione, allora voglio far scrivere qualcosa sulla falsa testimonianza verso il prossimo.

2. In questo caso, chiunque è il vostro prossimo, e merita che voi lo giudichiate solo con amore e benevolenza, poiché ogni giorno potete vedere quanta sventura viene causata nel mondo da un giudizio senza amore, ma ancora, molto di più, una lingua diffamatoria danneggia sia se stessa, che il suo progresso spirituale.

3. Questo peccato è la più grande prova della mancanza d’amore! Infatti, se non si vigila seriamente in questo terreno, l'amore non può mettere radici. Non solo non dovete parlare falsamente, ma dovete anche cercare di estirpare tutti i cattivi pensieri.

4. Una caratteristica principale dei Miei veri figli è che non parlano mai dei loro simili senza dare amore. Infatti, questa caratteristica è apprezzata anche dagli uomini mondani, ed ha su di loro, più effetto di qualsiasi altra virtù, cosa che spesso non possono negare nemmeno a voi. Ecco perché permetto che proprio coloro che Mi cercano, siano guardati acutamente e calunniati dai loro simili. Questi sono per loro, come dei guardiani, affinché poi s’impegnino non solo per amor Mio, ma a causa del loro stesso io, a non dare scandalo, ragion per cui i loro impegno aumenterà ancor più. Infatti, se vi esaminate precisamente, scoprirete che ancora fate e tralasciate molto, sia per voi stessi, che per Me.

5. Se ora su di voi si perpetra una calunnia, allora anche questa amara esperienza vi servirà, affinché siate molto più coscienziosi a dare giudizi e, in questa eventualità, non veniate a Me con lamentele o accuse, ma prima, chiedete amore per voi stessi, amore che perdoni, perché in esso si vedrà anche la Mia paterna approvazione, e si riconoscerà la benedizione congiunta ad essa. E poi, proponetevi seriamente di non causare a nessuno una tale afflizione con la calunnia come l’avete provata voi, e sperate che tutto serva per il vostro meglio. – Amen!

 

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Cap. 44

Non lasciatevi vincere dal male, ma vincete il male con il bene!

Sabato 26 gennaio 1878

1. Miei cari figli, anche voi dovete intendere e sopportare con bontà e con amore tutto ciò che incontrate, sia che provenga da amici, come dai nemici. Dovunque dovete opporvi solo con l'amore, poiché solo con l’amore diventerete forti. Tutti gli altri sforzi sono vani, perché non sono secondo la Mia volontà, e a questi, Io non concedo la Mia benedizione.

2. Sotto questo ‘amore’, tuttavia, s’intende principalmente quell’amore che non solo fa qualcosa che ha l’apparenza dell'amore, bensì, l'amore puro nel cuore deve spingere all'azione ed essere vero in senso pieno, poiché solo allora il male è vinto col bene. Perciò spesso è meglio tacere per amore e aspettare tranquilli, finché non si presenti l’occasione, che spesso proviene da un falso zelo, per rimproverare, per così dire, l’avversario, attraverso l'amore, e ottenere così la vittoria.

3. Tenete sempre presente davanti a voi la Mia immagine! Quanto devo sopportare Io, con Longanimità e Pazienza! Quante volte devo chiudere il Mio cuore amorevole per salvare un'anima, perché la Mia sapienza lo ritiene buono! Perciò, dovete collegare la vera sapienza con il vero amore, e un non reagire, che presso di voi deve essere raggiunto lottando (in sé), può portare spesso a voi e agli altri, più benefici che la vostra azione intempestiva.

4. Allora imparate a osservare sempre di più la Mia parola, e così adempirete al meglio il vostro dovere verso il vostro prossimo. – Amen! Il vostro fedele Padre in Gesù!

 

 

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Cap. 45

Il nome 'Gesù'

Domenica 3 febbraio 1878

1. Miei cari figli, dovete imparare a conoscere il nome 'Gesù' nella Sua importanza, dato che è molto importante che voi non solo Mi riconosciate come l'amorevole Padre e Creatore del Cielo e della Terra, bensì, il Medesimo, anche nel nome 'Gesù', poiché solo con il Suo ingresso avrete raggiunto il Padre, e non come insegna erroneamente la fede, come se il Padre si fosse riconciliato prima per mezzo della Mia umiliazione e la Mia morte sulla croce. Infatti, già prima è stato il Mio Amore che Mi ha indotto a questo atto, per annunciarvi che nel vostro Creatore batte per voi un Cuore paterno, e quindi dovevo incontrarvi su questa via, ma dovevo anche permettere che si accettassero concetti sbagliati sulla Mia riconciliazione come se Io fossi un Dio dell’ira, e dovessi essere riconciliato solo attraverso una punizione crudele che doveva essere perpetrata sul Mio corpo.

2. Io dovevo orientarMi secondo la ricettività degli uomini che era sprofondata così ampiamente in basso a causa del peccato, e anche secondo questo: poiché tutto deve seguire il corso dello sviluppo secondo il Mio Ordine, ho dovuto tollerare questi falsi concetti finché non sarebbe giunto il momento di riconoscerMi in tutto il Mio Amore e in tutto il Mio piano di salvezza!

3. Attraverso le parole sul Mio cammino terreno (in particolare nel ‘Grande Vangelo di Giovanni’), potete accedere a continue spiegazioni su cosa consiste la vera riconciliazione tra Me e voi, cioè, con quella fiducia filiale, se vorrete seguirMi, che Io vi sosterrò con la Mia forza proveniente dall'Amore che ha fatto tutto per voi, che ha versato il Suo sangue, che ha lasciato la Sua vita per rendere adatta, attraverso il Padre (la Divinità in Me), anche la vostra Scintilla divina, ovvero, il vostro vero e proprio io, o l’eterno essere (di cui voi uomini consistete), e rendere la vostra anima e il vostro corpo capaci di risorgere nel regno celeste come figli di Dio. Infatti, solo attraverso la Mia comparsa è stata rivelata agli uomini tutta la loro essenza, essendo costituiti di spirito, anima e corpo, e perciò hanno il compito di unirsi a Colui secondo la Cui immagine sono stati creati, il Quale con il Suo esempio ha mostrato loro la via che conduce a quel regno, vale a dire: essere obbedienti fino al massimo grado, come anch’Io – quale Gesù – ho seguito il Padre e presi la via del rinnegamento su Me stesso, attraverso scherno e derisione, fino alla morte sulla croce.

4. Se voi, come Miei figli, onorate così il Padre in Gesù e vi appropriate della Sua redenzione, vi saranno date vere benedizioni, ma non le avrete se volete farvi purificare dal Mio sangue senza i vostri sforzi, e aspetterete finché l'Amore del Padre vi sarà concesso attraverso un’intercessione; la Mia intercessione è l’insegnamento che dimostrerà la sua forza solo osservandolo.

5. Perciò, siate autori della parola, e non v’ingannerete, bensì, acquisirete il diritto di essere figli, mediante la vostra obbedienza e la fiducia filiale in Me. – Amen!

 

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Cap. 46

Quale preparazione nel tempo della Quaresima?

Domenica 10 febbraio 1878

1. Cari figli, ora, secondo l’anno liturgico, è il tempo nel quale vivete la Quaresima, in cui voi, secondo le leggi della vostra Chiesa, dovreste rifiutare tutti i piaceri esteriori; tuttavia, i Miei figli devono riconoscere in modo diverso il loro tempo presente, che non sia solo la rinuncia alle cose esteriori! Essi devono prepararsi nel loro cuore dopo che Io, come Bambino, avrò preso dimora presso di loro, per rendere la Mia abitazione sempre più grande e più pura per Me, affinché lì, prima che inizino i giorni della sofferenza, possa essere accolto e pienamente riconosciuto come Re che fa il Suo ingresso.

2. Io verrò da voi anche su un’asinella, poiché solo attraverso l'umiltà Mi è possibile avvicinarMi sempre di più a voi. Perciò adesso è così necessario che facciate uso della vera umiltà e facciate volentieri ciò che vi viene comandato, proprio come i Miei discepoli dovettero andare a prendere l'asina con l’istruzione: “il Signore ha bisogno di lei!”. Così, anche voi dovete procedere tranquillamente per la vostra strada, con la certezza che Io devo prima esigere la vostra umiltà, per mostrarMi come Re presso di voi e, attraverso di voi, anche presso gli altri.

3. Anche voi dovete essere preparati sulla via della Mia sofferenza, con una forte fiducia in Me, se dovete sperimentare come sono sempre più esposto al più amaro scherno e disprezzo. Allora, come i Miei discepoli di quel tempo, dovete tenervi saldi all'ingresso che ho tenuto presso di voi sulla via dell'umiltà, e fidarvi imperturbabili delle Mie parole: “Il Signore lo richiede!”, senza domandare ulteriormente,: “In che modo?”

4. Restate saldi, anche se un "crocifiggiLo! crocifiggiLo!", risuona verso di voi. Come i Miei discepoli quella volta dovettero tenersi nascosti, ma rimasero attaccati fedelmente a Me, così dovete anche voi tenervi a Me in tutta quiete. L'amore deve spingervi a questo, e non sperate oltre! – Il Padre vostro in Gesù! – Amen!

 

 

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Cap. 47

"Comprendete la Parola dalla croce"

Lunedì 25 febbraio 1878

1. Miei cari figli, "la parola dalla croce" deve diventarvi ogni giorno più comprensibile, perciò tenetevi tranquilli e, nell’interiore, occupatevi solo di Me, poiché proprio come il Padre e il Figlio sono Uno nel più intimo, così anche voi dovete essere 'Uno' con Me. Perciò guardate il Mio percorso di sofferenza, e siate anche voi d’accordo con questo: di rimettere al Padre tutto ciò che vi capita, con la fiducia che contribuirà a un legame più intimo con Lui.

2. Adesso è un tempo di grande fermento tra gli animi, tempo di ricerca della verità e della Luce, ma anche una lotta per la sete di potere. Perciò è così necessario che i Miei figli si tengano stretti alla Luce che è stata data loro per grazia Mia, e tendano all'umiltà, che è la difesa contro la brama di potere, poiché solo colui che Mi cerca nell’umiltà, potrà trovarMi, e a chi Mi avrà trovato, gli risarcirò tutto quello che ha perduto nel mondo per Amor Mio.

3. Io voglio essere e rimanere vostro Dio e Padre, e voi dovete diventare i Miei veri figli obbedienti! Nel frattempo, rallegratevi della vostra solitudine, e non reclamate nessun possesso al di fuori di Me. Soffrite con Me, poiché Io, come Padre vostro, devo sopportare di più, e allora anche voi potrete gioire con Me! – Amen!

 

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Cap. 48

"Abbiate sempre fiducia in Dio!"

Martedì 5 marzo 1878

1. Miei cari figli, non siate confusi all’idea di sentirvi trascurarvi perché ricevete così poche parole. Voi dovete parlare con Me ancor più nel cuore, che non attraverso la parola esteriore, poiché sapete già cosa è necessario per rimanere in costante collegamento con Me.

2. Continuate con la preghiera e con l'amore verso i vostri simili, e vi riuscirà di avvicinare a Me alcune anime. Il tempo della raccolta solo adesso è all'inizio, e viene favorito al meglio se vi mantenete tranquilli, se vigilate su voi stessi, e se il vostro desiderio è di poter lavorare per Me.

3. Miei cari figli, il Padre che amate è con voi, Egli guida i vostri passi, conosce i vostri desideri e li realizza secondo la Sua sapienza. Sopportate tutte le contestazioni, esse sono l'acqua di cui la pianta ha bisogno, affinché il fiore non cada, bensì porti frutto! Gettatevi con fiducia nelle Mie braccia paterne, le quali non sono troppo corte per proteggervi, sia dai nemici invisibili, che dalle tribolazioni esteriori!

4. Cercate di ottenere consiglio e consolazione nella cameretta silenziosa del vostro cuore, poiché solo lì dimoro Io come Consigliere; tutti gli altri modi sono solo mediatori per giungere alla vera destinazione, mentre per voi la via è stata accorciata, poiché padre e figlio non hanno bisogno di molta mediazione, se il loro rapporto non è stato separato in modo violento. – Il Padre vostro!

 

 

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Cap. 49

L'Amore di Dio come Padre

Domenica 17 marzo 1878

1. Miei cari figli, rallegratevi dell'amore che vi dimostro come Padre, perché attraverso l’influenza della Mia grazia, vi rendo sempre più forti per riconoscere maggiormente il buono della vita materiale e rinunciarvi, così che il vostro spirito riceva sempre più il suo diritto, e l’anima e il corpo gli diventino servizievoli.

2. Breve è il suo tempo (dell'uomo) sulla Terra, grande è il suo compito in essa, per rendersi capace di ricevere l'eredità celeste nell'aldilà, che deve essere condivisa con coloro che in tutte le contestazioni e le prove di questa vita, non smettono di invocare “Padre!”, bensì, cercano di preservare il diritti di figlio a ogni costo.

3. Perciò non smettete di difendere questo vostro privilegio, non voltateMi le spalle, bensì, moltiplicate il vostro grido accumulando molte prove di fede. La Mia forza in voi è più potente di quanto spesso crediate, finché mantenete strette le armi dell'amore e della fiducia, e non dubitate della vittoria.

4. Nell'aldilà, un giorno chiederete: “Perché non mi è stato imposto di più?”, quando i frutti (benedetti) delle vostre tribolazioni vi saranno mostrati, e se li avete sopportati secondo la Mia volontà. Non rinunciate alla speranza che, alla fine, una comunità interiore sboccerà in mezzo a voi! – Il Padre vostro! Amen!

 

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Cap. 50

"Prendetevi cura dei vostri fratelli che accettano queste Comunicazioni”

Giovedì 23 maggio 1878

1. Miei cari figli, non astenetevi dal prendervi cura di coloro che sono anch’essi chiamati a ricevere queste Comunicazioni dall'aldilà, affinché attraverso queste conduzioni essi imparino a sopportare e a comprendere meglio le loro sofferenze, nonché a cercare di acquisire sempre di più il diritto di figliolanza, di vivere solo per Me attraverso una diligente premura, e imparare a comprendere il tempo in cui permetterò sempre di più agli spiriti di prendere possesso degli organi umani.

2. Beati coloro che preparano i loro cuori ad essere una dimora, affinché i Miei servitori possano prendervi alloggio; è vero che non saranno del tutto risparmiati dalla lotta con le potenze oscure, perché la libera volontà deve essere onorata, ma se si abbandonano al Mio aiuto e si attengono a Me, Io benedirò ciascuno secondo lo stato del loro cuore!

3. Voi, invece, che siete stati purificati attraverso l’esperienza, porgete loro la mano per l’unione spirituale, intercedete per loro con suppliche e preghiere! Infatti, secondo il Mio eterno Ordine, Io lascio decidere a ciascuno in quale ambito si vuol muovere, allora anche voi contribuirete affinché sia spianata la via agli spiriti buoni, e tutti coloro che sono in collegamento con queste Comunicazioni avranno davanti agli occhi un solo obiettivo: giungere al Mio cuore paterno! – Il Padre vostro in Gesù!

 

 

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Cap. 51

Sull'Ascensione di Gesù

Giovedì 30 maggio 1878

1. Miei cari figli, la Mia Ascensione è quel percorso attraverso tutte le sfere e gradini in cui si muovono gli spiriti, è la ripetizione della Mia vita terrena, dove ho dovuto penetrare attraverso tutti gli strati spirituali per raggiungere l’elevatezza in cui Io e il Padre eravamo una cosa sola, ovvero, la Mia anima seppe appropriarsi di questo attraverso il corpo, perché era in armonia con lo Spirito divino, e quindi voleva solo cose divine.

2. Questo punto di vista è stato simbolicamente rappresentato ai Miei discepoli attraverso l’elevarsi verso l’alto del Mio corpo risorto, e così fu mostrato anche al mondo degli spiriti che il Mio tempo sulla Terra era scaduto, e ora riprendevo il Mio potere in Cielo, così che anch’essi dovessero tendere di più verso il celestiale.

3. Ora il simbolo dell'amore è stato eretto nel Cielo, e come sulla Terra ho portato un corpo che racchiudeva in sé il segno del Mio più grande Amore e Misericordia, così ora la croce è il più grande segno del Mio Amore in tutto l’Universo! Chi si rifugia sotto questo segno può sperare di essere aiutato. Come sulla Terra, sofferenza e tribolazione sono designate con il nome di "croce", e queste sono portate nel Mio Nome, portando un guadagno spirituale, così la croce designa coloro che sentono l’impulso verso il progresso spirituale, la via che conduce alla meta!

4. Anche voi sulla Terra avete le ali dello spirito; sollevatevi in alto con le stesse, attraverso le nuvole scure che vi tengono così vicini alla Terra! Pertanto, quanto più lotterete, tanto più penetrabile troverete l'aria, e tanto più facilmente troverete la direzione che vi condurrà in alto. Proprio come Io ho dovuto spianare la via con l'azione e la vita, così anche voi dovete cercare di acquisire con l’azione e la vita le caratteristiche alla vostra anima che un giorno vi permetteranno, con l’uscita da questo mondo, di aprirvi la strada verso il luogo in cui vi unirete a Me, al Padre in Gesù, e lì, potrete aspettare il vostro ulteriore sviluppo per tutte le eternità! – Amen!

 

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Cap. 52

Chi ha orecchi per intendere, intenda!

Domenica 2 giugno 1878

1. Cari figli, "Chi ha orecchi per intendere, intenda ciò che dice lo Spirito di verità". Questo è molto importante per il veniente tempo di Pentecoste, in cui moltiplicherò il Mio Spirito in coloro che chiedono di Me e vogliono ascoltarMi, poiché la pura verità può essere data solo tramite il Mio santo Spirito, e precisamente, così che ogni anima che la desidera seriamente, la troverà in se stessa; sarà la sua stessa percezione a rafforzare la propria fede.

2. Perciò: chi ha orecchi, ovvero si rende ricettivo a questa percezione, distaccandosi sempre più dal mondano e tende allo spirituale, ascolti, cioè cerchi di sforzarsi di prestare attenzione a ciò che lo Spirito di verità suscita nel suo cuore e nel mondo dei suoi pensieri! Un sicuro riconoscimento lo renderà partecipe!

3. I sentimenti di beatitudine che vi portano così vicino al Padre, non vengono dall'esterno, ma essi sono solo provocati da mezzi e insegnamenti esteriori; tuttavia, lo spirito che vi unisce al Padre dimora in voi dall'inizio della vostra esistenza, e bisogna solo risvegliare in voi il desiderio di organizzare la vostra attività vitale secondo la vostra discendenza divina, e a questo punto rendere la vostra anima e il vostro corpo servizievoli a lui (allo spirito), affinché raggiungiate la vostra meta stabilita. – Amen!

 

 

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Cap. 53

La Pentecoste, ovvero la rinascita

Domenica 9 giugno 1878

1. Miei cari figli, la festa di Pentecoste che celebrate oggi nel suo significato, è per voi ciò che è stata per Me la nascita nella carne. Come Io stesso Mi sono recato in un corpo per poterMi avvicinare a voi, così adesso è di nuovo la Mia divinità che viene a voi in spirito, per unire il vostro spirito di più a Me.

2. Dovete essere spronati sempre di più dall'influsso dall'alto per formarvi secondo la Mia immagine! Perciò diedi ai Miei discepoli la promessa che avrei inviato loro lo Spirito Santo.

3. Esteriormente dovevo abbandonarli; essi sentivano di essere ancora abbastanza deboli nella fede, e ora dovevano essere sostenuti in altro modo. Perciò furono ricolmi del Mio Spirito, che è Santo nella Sua volontà.

4. Non sentivano in sé solo il coraggio e lo zelo, né solo conoscenza e capacità oratoria, ma principalmente, il bisogno di essere uniti a Me come Dio-Padre, e di amarMi sopra ogni cosa. Essi sentivano in se stessi molto forte questo santo impulso, poiché tutto ciò che emana da Me, porta in sé il desiderio di tornare nuovamente a Me. E questo desiderio fu risvegliato nuovamente tramite la Mia apparizione fisica sulla Terra e col Mio insegnamento.

5. Da allora, tra gli uomini c’è lo sforzo di riconciliarsi con Me come Dio e Padre (perciò il Figlio viene anche chiamato “L’intercessore”). Tutte le fazioni nel cristianesimo si basano su questo; esso è il fondamento che rimane sempre, anche se l'ampliamento passa in forme diverse, cosa che devo permettere, ma allo stesso tempo, a ogni anima che Mi cerca onestamente, Io mando un aiuto speciale attraverso il Mio Spirito, affinché Mi trovino. Per questo motivo anche alla prima Pentecoste con la discesa dello Spirito Santo, molti chiesero: «Non parla costui la nostra lingua?» [Atti 2,7], perché a ogni ascoltatore appassionato, la comprensione era particolarmente aperta. Amen!

 

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Cap. 54

Sulla festa della Trinità

Domenica 16 giugno 1878

1. Miei cari figli, il Padre, il Figlio e lo Spirito in una sola persona, sono la Mia essenza. Io sono il Padre come Genitore di tutto l’esistente; e proprio come un padre ama i suoi figli, così anche il Mio Amore è illimitato per tutto ciò che esiste, specialmente per gli uomini, che ho formato completamente a immagine Mia.

2. Il Mio Amore si spogliò e mise in loro tutte le facoltà, attraverso cui possono diventare simili a Me; perciò dovevo aggiungere in loro, anche la libera volontà, e dopo che furono così dotati, pretesi dagli stessi, che Mi dovessero seguire.

3. Tuttavia, dal momento che poi abusarono della libera volontà, dovevo apparire come 'Figlio', assumendo la carne, per legarli di nuovo a Me mediante il Mio insegnamento e la Mia Parola, che è lo Spirito, e per render loro comprensibile la composizione della loro essenza, così che imparassero a capire quanto sia necessario subordinare la loro volontà alla Mia, per poter un giorno, governare insieme nell'aldilà.

4. Come l'uomo non può separare la sua trinità, perché altrimenti non sarebbe più un uomo, poiché lo spirito è il vero e proprio io che procede da Me e l'anima è il mezzo o lo strumento che lo mette in collegamento con il corpo affinché possa perfezionarsi sempre di più, …così questi tre elementi insieme formano un tutto, che quindi è attivo e afferrabile per le altre creature. Allo stesso modo, anch’Io attraverso l'involucro del Mio Essere (il Figlio), e attraverso le manifestazioni nella Parola (lo Spirito), sono diventato il Dio afferrabile, così che per coloro che imparano a riconoscerMi nella Mia vera essenza, i nomi: Dio, Padre, Figlio e Spirito, sono equivalenti per indicare Me.

5. I tre Nomi messi insieme sono l'espressione che deve contrassegnare tutta la Mia essenza, come accade presso la maggior parte dei cristiani. Nondimeno, nel vostro cuore potete avere una sola immagine, ma sotto differenti Nomi a seconda dei bisogni del momento, venerandoMi ora, più come Creatore, quando vi sentite elevati per la stupenda natura e per la sua molteplicità; poi come Figlio e Intercessore, quando la vostra insufficienza vi diventa chiara nella lotta contro il peccato e vi rifugiate nella misericordia e nella riconciliazione, dove c’è poi la Mia Sapienza che vi ha reso possibile ricevere lo Spirito, ovvero il Consolatore che vi guida in ogni sapienza, e voi Lo riconoscete, dicendo perciò: "Padre, dammi lo Spirito Santo!". Quindi sono di nuovo Io la forza operante, e non posso essere separato dal Figlio e dallo Spirito.

6. Chi venera in Me il Dio trino come ve l’ho spiegato adesso, ha il vero Dio in tutte le condizioni della vita interiore; egli ha bisogno di Lui, sia come Creatore, sia come Intercessore o come Consolatore, e quindi non potrà mai fare a meno di Me, e sarà spinto a mostrarsi altrettanto (triplice) ai suoi simili, vale a dire: nei sentimenti, nelle parole e nei fatti, attraverso cui si renderà riconoscibile che è un figlio proveniente da Me.

7. Come un padre terreno ha spesso un triplice appellativo, cioè: un nome, un titolo, ed è anche chiamato "padre", e tuttavia il figlio dirà solo: "Padre", quindi anche voi, con tutti i nomi che l’umanità Mi attribuisce, dovete tenervi saldi al nome "Padre", il che vi ricorda che un figlio ha più doveri da osservare verso il padre, che chiunque altro che è al suo servizio per amore del compenso, e questo dovere si chiama: "amore”; sì, l'amore deve essere il vostro fondamento, per amore dovete invocare Me, poiché le forme di venerazione non hanno nessun valore.

8. Tutte e tre le essenzialità che testimoniano di Me, come Creatore e Donatore di ogni bene, come Figlio e Intercessore, e come Spirito e Consolatore, sono così disposte che suscitano amore ricambiato. Chi riflette sul compito di ciascuno delle tre, troverà che l'Amore e la Sapienza costituiscono sempre la Mia essenza. – Amen!

 

 

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Cap. 55

Sull'essenza del Signore come Creatore

Sabato 22 giugno 1878

1. Miei cari figli, dopo avervi comunicato la Mia essenza e come la stessa è vigente presso di voi in differenti forme, voglio prima darvi ancora qualcosa in più come Creatore, affinché impariate a capire che l'intera Creazione aveva bisogno di una forza di volontà per Me stesso, attenendoMi saldamente al pensiero: "Sia!", e il pensiero creativo divenne realtà in forme della più grande molteplicità, le quali, tuttavia, cooperando, devono formare e rappresentare un solo insieme, e precisamente l'Amore personificato della Mia essenza!

2. Ogni cosa che esiste ha in sé qualcosa attraverso cui qualcos’altro può essere beneficiato, poiché l'amore può essere praticato solo attraverso l’alienazione, essendo esso, sempre un'offerta per gli altri, sia con le parole che con i fatti. Esso è un’emanazione dell’essere, sia nel regno minerale che nel regno vegetale, e attraverso il mondo animale fino all'uomo, il quale è destinato a fuoriuscire secondo il Mio criterio, perché l'uomo, attraverso il suo spirito e la sua libera volontà, che in tutte le altre creature manca, oppure appare solo debolmente in differenti creature del mondo animale, non appena è posto sul gradino del Divino attraverso il suo intelletto e tutta la sua intera disposizione, deve continuare a nobilitarsi sempre di più, cosa che gli viene facilitata se entra in contatto con Me stesso, di cui già dalla Creazione del mondo ho ripetutamente dato disposizione, fino a quando alla fine sono venuto Io stesso nella carne sulla Terra.

3. Questa forza creativa in voi Mi autorizza a pretendere ciò che è espresso nelle Mie Leggi dell'Amore. Il vostro percorso di sviluppo, attraverso la Sapienza, è disposto in modo tale che tutto può giungere alla perfezione. Inoltre, in voi c’è ancora qualcosa di non sazio, che è quello stesso stimolo a cercare, finché non trovate ciò che è necessario per essere un giorno completamente felici. Tuttavia, questo non è del tutto possibile, finché non siete ritornati alla vostra origine, che è l’Amore divino!

4. Pertanto, il vostro impegno e la vostra ricerca continueranno per l'eternità, rendendovi felici sempre di più ogni volta che avrete fatto un passo avanti. – Amen!

 

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Cap. 56

“Valutate i lavoratori autorizzati, come Lutero, per stimolare i dibattiti”

Martedì 25 giugno 1878

1. Cari figli, adesso voglio informarvi che ho permesso che ci sia una disputa tra gli spiriti, ovvero una differenza di opinioni sulla Mia essenza e sul Mio operare come Padre, come Figlio e come Spirito, e sulla Mia dottrina della riconciliazione.

2. Perciò molti spiriti si accalcano attorno ai medium per farsi sentire, e così si appropriano anche del nome "Lutero", e lo rappresentano come pentito (rif. dal libro “Riflessi dal mondo degli spiriti” – La grande depressione dal 1873 in avanti).

3. Lutero è stato un Mio servitore già al suo tempo sulla Terra; egli è stato un lavoratore che ha preparato la Mia seconda venuta, Infatti, attraverso Lutero le Sacre Scritture sono state rese accessibili ad ogni uomo, il che doveva avvenire prima che Mi annunciassi ulteriormente attraverso (nuove) comunicazioni dall'alto, poiché gli insegnanti e i superiori si erano messi tra Me e gli uomini, e ancora una volta avevano presentato loro dei concetti errati su di Me a proprio vantaggio. Perciò Lutero dovette mettere in evidenza con forza la dottrina della riconciliazione, al contrario dei molti abusi attraverso i sacrifici, cioè mediante il servizio cerimoniale e le forme esteriori, nei quali il cuore non ne era coinvolto.

4. Al tempo di Lutero l'umanità era tenuta ancora troppo nell’ignoranza, e quindi bisognava offrirle qualcosa (di più semplice) che potesse accettare con gioia. Come ogni cosa si sviluppa gradualmente secondo il Mio eterno Ordine, così anche il Mio insegnamento.

5. Il significato delle Sacre Scritture sarà svelato a poco a poco, non attraverso una persona particolarmente dotata, bensì attraverso la lotta e la ricerca di molte anime oneste; all'una verrà aperto questo, all'altra quello, per generare amore in tutti, affinché si rendano reciprocamente indispensabili.

6. Ciò perché tutte le opinioni sulla religione e sulla conoscenza della Mia essenza sono influenzate dall'alto, e anche se il loro fondamento è l'Amore, un’opinione impiega più tempo per arrivare al punto in cui si raggiunge l'Amore, mentre un'altra opinione giunge subito all’Amore.

7. L'amore viene prodotto dall'azione, perciò tutti gli uomini di fede, per far apprendere agli altri le loro opinioni, non devono evitare alcuno sforzo né fatica. Io, comunque, benedico ogni fatica che si fa per Me, se si vuole aspirare alla meta di contribuire a qualcosa in Mio onore e al benessere del prossimo.

8. Perciò, come veri figli di Dio, quando leggete gli scritti di uomini che lo spirito di Dio ha suscitato per fare qualcosa per il Mio regno, dovete sempre lasciar dominare l'amore prima di giudicare, e se doveste imbattervi in qualche contrarietà alla vostra comprensione, allora rivolgetevi a Me per lo Spirito Santo, il quale vi guiderà in ogni verità!

9. Considerate poi, che è il Mio Spirito a venirvi in aiuto, invece altri spiriti che chiamate dall'aldilà, spesso non sono in grado di darvi i chiarimenti necessari, e spesso non sono autorizzati a comunicare, perché ciò potrebbe causare molti danni e si produrrebbero ulteriori errate interpretazioni. Infatti, gli uomini, quando s’imbattono in un punto di vista che sembra loro scorretto, respingono subito tutto, e non riflettono che l’uomo somiglia sempre a una bilancia, dove una volta prevale il bene, un’altra volta il male. Perciò la Mia Sapienza si è riservata il diritto di dare all'uomo lo spirito dell’illuminazione secondo il grado del suo stesso amore.

10. Quindi applicatevi in quell'amore che dimostra la discendenza divina, sia nei vostri pensieri che nel vostro operare, e allora avrete accesso diretto a Me, e non avrete bisogno dell’intercessione degli spiriti. – Amen!

 

 

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Cap. 57

Sull’essenza del Padre come 'Figlio'

Lunedì 1 luglio 1878

1. Cari figli, ora voglio spiegarvi la parola "Figlio" affinché possiate afferrare meglio l’immagine completa della Mia Trinità. Il 'Figlio' è stato scaturito dal Mio Amore, ovvero, ne è 'l'espressione'. E proprio per renderla comprensibile, la comunicazione doveva avvenire attraverso qualcosa di sostanziale, e ciò era la Parola; tuttavia, la Parola aveva bisogno di un organo per la Sua risonanza, che può produrlo il corpo umano, («e la Parola divenne carne e venne ad abitare in mezzo a noi»;) perciò 'il Figlio' è anche chiamato "Mediatore".

2. Il termine 'mediatore' viene spesso frainteso, perché s’intende un operatore di pace, mentre esso indica la mediazione che viene fatta per poter essere accessibile all’uomo!

3. Nondimeno, Io, come Padre e Artefice della mediazione, alla cui base stava l'Amore, non potevo portare in Me, allo stesso tempo, l’odio che doveva essere estirpato da ciò che era uscito da Me stesso (il figlio perduto), ma fu la profonda misericordia per lui e per i Miei figli creati, che Mi spinse ad avvicinarMi di nuovo a loro in questo modo.

4. La Mia essenza doveva essere velata dalla carne, la quale, prodotta dalla Mia forza di volontà, è chiamata "Figlio, ed è perciò inseparabile da Me stesso. Per questo dissi: «Chi vede il Figlio vede il Padre», poiché, chi riceve le parole date dal Figlio, riceve le Mie parole, ovvero, la Mia stessa comunicazione.

5. Non è il corpo a parlare, ma è l'io che dimora interiormente. E così come "il Figlio" che visse sulla Terra con il nome "Gesù" che è la Divinità, ovvero Dio stesso designato dallo stesso ‘Io’ «Io sono la Via e la Verità», così sono stati creati anche gli uomini. Al loro spirito, oppure all’Io divino, ho dato anche il linguaggio per poter comunicare ciò che accade nel loro mondo dei pensieri (che è una forza creativa).

6. Il linguaggio, ovvero la parola, è l’ausilio per poter produrre o operare qualcosa; attraverso il linguaggio siete illuminati sul vostro essere, e inoltre, siete istruiti a rendervi utili.

7. A cosa vi servirebbe una pienezza di pensieri, se non aveste dei mezzi per comunicarli? L'Amore divino che è posto in voi, si manifesta nell’impulso di comunicare con gli altri per essere più strettamente uniti a loro, tuttavia, a causa del peccato originale, che fu un abuso di vantaggio nei confronti di altre creature, e degenerò in superbia e sete di potere, la Mia immagine fu alterata, e poi ho dovuto vivere visibilmente tra l'umanità, per mostrare loro con l’insegnamento e l’esempio, come devono vivere per giungere di nuovo sul gradino al quale li avevo destinati quando li creai, vale a dire, a 'figli Miei', che il Padre, secondo la loro capacità, adopera per co-governare. – Amen!

 

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Cap. 58

I tre aspetti dell’essenza di Dio e dell’uomo

Domenica 7 luglio 1878

1. Miei cari figli, è lo Spirito Santo che vi collega a Me, sono i Suoi effetti, attraverso i quali l'uomo si rende conto che c’è qualcosa di più elevato che influenza la sua anima con il suo corpo. Egli sente che quando la sua natura lo spinge a compiere qualche atto empio o malvagio, in lui ha luogo una contraddizione. Questa contraddizione è l'azione dell'Io divino, poiché, sebbene Io abbia dato all'uomo la libera volontà, non è tuttavia possibile per lui disfarsi completamente della Scintilla divina; anche l’uomo malvagio ha sempre dei momenti in cui ha luogo un bussare interiore in lui, e anche se con questo non si riesce a ottenere nulla di più, egli viene comunque reso insicuro e inquieto.

2. In modo completamente diverso si comporta una persona che si sforza di subordinare la sua libera volontà a Me. Là gli influssi del Mio Spirito si rafforzano sempre di più; una persona del genere si sente innalzata nella prospettiva e nella fiducia in Me. I suoi pensieri sono rivolti a Me, accetta tutti gli ostacoli che si frappongono tra Me e lui come un’esortazione a un nuova lotta, perché egli sa che senza lotta non è possibile nessuna vittoria, e così guadagna sempre più forza, per rendere servizievole anche la sua anima e il suo corpo al Suo influsso divino, e quindi mette a nudo verso i suoi simili, la sua affinità con Me, e percepisce la sua dipendenza dal Mio Spirito (ovvero da Me stesso).

3. Con questo riconoscimento, che è l'illuminazione dello Spirito Santo, viene portato alla luce il proprio essere e la propria essenza, tanto nel bene quanto nel male, oppure, attraverso il giudizio o l’intelletto, dispone la volontà ad agire. Per questo, il Padre e il Figlio devono precedere e istruire, affinché la volontà sia spinta verso ciò che è giusto, e poi, lo spirito presti il suo aiuto.

4. Quindi, per primo, il Padre è il Creatore, l’Autore della vostra essenza; il Figlio è il Mediatore e il Maestro; e lo Spirito è l’Ammonitore e il Consolatore. I tre Esseri, separatamente, non possono esservi utili per produrre la Mia immagine in voi.

5. Anche in voi è posto il triplice aspetto secondo la Mia immagine: ciò che genera, ciò che comunica, ciò che discerne e riconosce. – Amen!

 

 

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Cap. 59

Sull'Onnipotenza del Signore

Domenica 14 luglio 1878

1. Miei cari figli, dopo avervi spiegato la Mia personalità trina, e adesso non potete avere più dubbi sul fatto che ci sia un solo Essere nel Quale trovare il vostro rifugio, …ora voglio darvi qualcosa sulle Mie caratteristiche, e per prima cosa sulla Mia onnipotenza.

2. Ciò significa che ogni potere è riunito in Me, Io posso fare ciò che voglio, edificare e distruggere con la Mia volontà. Non c'è alcun essere che Mi possa ostacolare, perciò anche il Mio Ordine eterno, che Io ho stabilito con la Creazione, non potrà mai essere cambiato! Tutto rimane nella sua orbita, nella sua crescita, nella sua riproduzione.

3. L'intero corso di sviluppo di tutto ciò che esiste, sia in altri mondi che sulla vostra Terra, è stato chiamato in vita con l'espressione: "Sia", e fermamente e immutabilmente deve fare il suo corso di sviluppo verso la meta che gli ho stabilito Io.

4. Così anche l'uomo, sebbene abbia ricevuto da Me la libera volontà, può certamente prendere molte vie traverse, cosa che non posso e non voglio impedire, ma la meta che ho stabilito per lui è immutabile, e secondo il pensiero umano sembra incomprensibile che la stessa possa mai essere raggiunta dagli uomini; poiché per questo, spesso ci vogliono eternità, ma deve essere raggiunta!

5. Nell'uomo è stato immesso qualcosa, o meglio, immesso nello spirito dell’uomo, che mai riposa, come anch’Io non giungo mai a una fine, né posso riposare, ma ricominciare continuamente. Come ogni anno la natura si ripete, e un naturalista rileva nuove scoperte e nuove crescite, così in tutto il mondo visibile e invisibile c'è sempre un accrescimento.

6. Anche nel vostro mondo interiore, come lo chiamate voi quando avrete adottato una direzione più spirituale, farete nuove scoperte, riceverete nuovi concetti e proverete progressi nella conoscenza e, con ogni ulteriore sviluppo, anche nuovi profitti.

7. È la Mia onnipotenza che opera tutto questo; perciò, consideratela con più attenzione, e scoprirete che nulla può opporsi a Me senza il Mio permesso, poiché il Mio Ordine porta in sé così tante armi, così che ciò che va disturbando contro quest’Ordine, può percepire in ogni momento la Mia onnipotenza, quando ciò che si oppone è contro il Mio permesso.

8. In verità, tutto ciò che la Terra porta, fino alla più piccola creatura, ha in sé qualcosa che si oppone al suo essere originario, affinché attraverso la lotta e l’affaccendarsi costante, sia prodotto ciò che è utile al suo scopo. Anche per questo, ogni cosa ha il suo nemico, che influisce su di essa in modo dannoso.

9. Così, ad esempio il Sole, che è il principale benefattore della Terra, può servire a distruggere una pianta a causa del suo grande calore, ma non per questo è un distruttore, piuttosto, favorisce a raggiungere ciò che può essere raggiunto solo attraverso la decomposizione. Così un animale uccide spesso l'altro per un determinato scopo (superiore). Allo stesso modo lo è con voi uomini, l’un con l’altro. Una brava persona può spesso ferirne un'altra, spesso inconsapevolmente, ma in tal modo viene raggiunto uno scopo, e spesso porta ad entrambe le parti un profitto spirituale. Io lo permetto, e comunque, metto dei limiti: "Fin qui e non oltre!"

10. Anche nella natura ci sono grandi fenomeni in cui gli uomini riconoscono visibilmente la Mia onnipotenza, dove gli elementi distruggono tutto con grande violenza, dove però, la Mia onnipotenza è anche quella che a sua volta circoscrive il loro corso e il loro tempo.

11. Così la Mia onnipotenza deve essere riconosciuta dappertutto, ed è la prima caratterista della Mia Essenza, è il fondamento su cui deve essere costruita la fiducia dei Miei figli. – Amen!

 

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Cap. 60

Sull'eterna immutabilità del Signore

Domenica 21 luglio 1878

1. Cari figli, con tutto ciò che ho fatto scrivere, ognuno di voi dovrebbe avere di nuovo un rapporto speciale con Me. Solo allora verreste a sapere che sono Io che vi vuol benedire e che, in questo modo, vi è già stato comunicato molto che ancora non conoscevate.

2. Dal momento che Io, come Padre, sento il bisogno di comunicare con i Miei figli il più strettamente possibile, allora voglio anche farvi sentire specialmente la Mia grazia, e portare con pazienza le vostre debolezze che mostrate quando dubitate della Mia ispirazione. (ricordatevi:) Io sono l'eterno, immutabile Dio, e ciò che trovavo fosse buono da fare nel passato, lo è ancora oggi!

3. Proprio questo punto è molto importante per voi sotto molti aspetti, e perciò ora voglio comunicarvi qualcosa sulla Mia immutabilità nei confronti dei Miei figli, i quali sono coloro che Mi cercano e che anche Mi trovano attraverso la Mia accondiscendenza. Per loro, Io sono un Dio dell'Amore e della Misericordia. Io invio loro continuamente i profeti e dei bravi maestri, affinché ricevano ristoro e sia placato il loro desiderio di apprendere ancora di più dal loro Padre celeste.

4. E inoltre, attraverso il loro spirito lascio che diano uno sguardo nel Governo della Mia Casa, sia nel come conduco i loro singoli cuori, sia nella guida della comunità dei Miei figli. D'altra parte, faccio anche in modo che riconoscano le disposizioni che devo prendere nei confronti della malvagità dei figli del mondo, al fine di attirarli su vie migliori, affinché alcuni possano ancora essere salvati.

5. Io lascio volentieri che i Mie veri figli prendano parte a questa attività, e perciò li equipaggio con i doni necessari per questo, i quali sono: vera conoscenza di Me, amore e fiducia sulla Mia assistenza, come anche, amore in generale per il prossimo! Tuttavia, il bisogno di sentirsi uniti con Me e di portare anche gli altri verso questo punto di vista, è la condizione principale dei Miei figli!

6. A causa di ciò, Io Mi sono sentito anche spinto a dare Comunicazioni straordinarie, come mezzo per motivarvi verso uno sforzo più diligente del vostro dovere filiale.

7. Negli uomini è posto da Me l'impulso per imparare sempre più, ed è proprio per questo impulso che la vecchia Parola (biblica) diventa meno efficace, e negli uomini deve riprendere la sua forza con l’aggiunta di qualcosa di nuovo; quindi entrambe le cose sono corrette.

8. Per l'essere umano, le Sacre Scritture sono assolutamente sufficienti , se le mantiene pulite e rette per sé, ma purtroppo, ora questo non è il caso. Perciò Io continuo ad inviare nuovi mezzi stimolanti tra gli uomini, che tuttavia non devono diffondere nulla di (veramente) nuovo, ma avere solo uno e lo stesso scopo, quello di rapresentarMi come Dio e Padre, il Quale cerca di attirare i Suoi figli al Suo cuore paterno, e che è immutabile dal principio del mondo! – Amen!

 

 

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Cap. 61

Sulla divina Misericordia

Domenica 28 luglio 1878

1. Miei cari figli, voglio venire in vostro aiuto con la Mia grande compassione e insegnarvi la Mia Misericordia, che viene concessa a tutti quelli che sentono in sé come sia necessario avere un Dio che si prende cura di loro. Grazie alla Mia Misericordia, voi ricevete il grande dono di essere influenzati dall'alto dai Miei angeli e servitori. La Mia santità Mi tiene lontano da voi, essendo stati deturpati dal peccato originale, e l’impronta della Mia immagine in voi è sbiadita; e ciò, è sempre più il caso in questo tempo, perché gli uomini sono sempre più lontani da Me.

2. Tuttavia, è la Mia Misericordia che vi fa cercare e vi esorta a ritornare a Me, e usa tutti i mezzi per rendervi attenti sul vostro punto di vista verso di Me, affinché riconosciate quale grande privilegio vi è stato concesso, e anche – quanto vi sbagliate quando non fate il giusto uso di questo e vi allontanate da Me. La Mia Misericordia, sostenuta dalla Pazienza, le quali provengono entrambe dal Mio grande Amore, sono ciò che vi sosterrà sempre e vi permetterà di avvicinarvi a Me!

3. Dovete invocare questa Misericordia nelle situazioni difficili della vostra vita, e prestare più attenzione a promuovere il vostro progresso nell’interiore, che non, a chiedere la rimozione della croce, poiché proprio nella croce la Mia Misericordia è più forte, perché poi vi avrò particolarmente davanti agli occhi, certamente non per volgervi al benessere esteriore o ai piaceri del mondo, ma per lavare le macchie che vi deturpano così tanto, essendo figli Miei. Perciò comprendetelo: Io sono un Padre misericordioso, e non abbiate paura, quando vi colpisco come se volessi punirvi! Piuttosto, ringraziateMi per avervi resi degni di un’educazione speciale.

4. Quanto più siete in relazione con Me, tanto prima scoprirete a cosa voglio mirare con questo o con quell'avvenimento. Infatti, quanto più si conosce un padre o un amico, tanto più sicuramente può essere giudicato il suo modo di fare. Perciò, anche i Miei veri figli devono imparare a conoscerMi sempre più da vicino, per sopportare con soddisfazione, ciò che riterrò opportuno imporre loro! – Amen!

 

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Cap.62

Sull’Amore del Padre celeste

Domenica 4 agosto 1878

1. Miei cari figli, “Amore – Amore – Amore”, significa l'intera espressione della Mia essenza, tutto ciò che vedete, che conoscete, che comprendete, è scaturito dal Mio Amore! Quest’Amore è la Mia essenza originaria, Esso (l’Amore) ha portato all’esistenza tutto ciò che esiste. È stata la Sua volontà e una Sua necessità, quello di creare cose belle, grandi, utili e piacevoli, come anche, dar vita a creature ricettive e riconoscenti per tutto. Perciò il vostro sforzo dovrebbe essere altrettanto, quello di rendere felici e rallegrare, e a questo scopo, unirvi l'un con l'altro in modo da poter essere utili reciprocamente. L'Amore deve anche essere (cioè diventare) la vostra essenza originaria. Dall’Amore deve scaturire la vostra volontà e le vostre azioni.

2. La vista della Mia Creazione, sia nella natura, sia nel firmamento, come anche nell’investigare su voi stessi, deve risvegliare l’Amore per Me. Ovunque troverete un motivo per dire che solo l'Amore può fare ciò che sopporta e tollera tutto, poiché ogni respiro della vostra vita dipende dal Mio Amore.

3. Tutte le Mie caratteristiche si basano sull'Amore, e il Mio Ordine nell'intero Universo è Amore. Anche se tutto va incontro alla dissoluzione, ciò che spesso induce voi uomini ignoranti al borbottio, è pur sempre ‘l'Amore’ che opera uno scopo superiore, e, sia nella restaurazione delle cose, sia nella natura, come anche in qualcos'altro, viene risarcito di nuovo ciò che vi è stato strappato; per esempio, la primavera si ripete con la sua esuberanza, così come l'estate e l'autunno con i suoi doni, e anche il regno animale offre sempre nuova gioia, poiché nello sviluppo di ogni cosa s’impara a conoscere sempre qualcosa di nuovo.

4. Io con i Miei figli parlo di queste cose, affinché si sforzino di indagare in tutte le Mie istituzioni e nel Mio Ordine, verso le quali è impossibile restar fermi alla sola indagine. Pertanto, viene continuamente offerta loro l'occasione di fare osservazioni, e la loro vita non rimane uniforme e piatta, bensì, attraverso il persistente ricevere e il rinunciare, la loro crescita viene favorita, e il loro collegamento con Me è ininterrotto. Costantemente essi devono chiedere: "Padre, perché?", e il Mio Amore sarà sempre pronto a rispondere loro nell’interiore attraverso il Mio Spirito, e le Mie risposte saranno una vera gioia per loro, perché li renderanno insensibili ai piaceri mondani del possesso, dal momento che raggiungeranno un alto grado di abnegazione. Essi avranno compassione dei loro simili, verso coloro che sono ancora completamente dipendenti dai piaceri mondani, li seguiranno con amore, perché portano in sé, come patrimonio ereditario, l'Amore del Padre, per rendere felici gli altri, e in tal modo diventare sempre più simili a Me. Dopo, la loro immagine, senza che se ne accorgano, si trasformerà sempre più in un'altra, la quale porta l’impronta della discendenza divina.

5. Così è il Mio Amore che pervade tutti gli avvenimenti della vostra vita! Come il Sole illumina ogni fessura, così anche il Mio Amore può essere riconosciuto nella più piccola cosa!

6. O cari figli, prestate attenzione affinché impariate ad afferrare il Padre dell'Amore! È necessario per Me, vedere progredire anche solo pochi tra tanti, per la Mia gioia, perché la devastazione è così grande in questo tempo. Siate coraggiosi, e nonostante l'intero inferno vi circondi per disconoscere il vostro privilegio, nondimeno, vi dico ancora una volta: “Siate coraggiosi nell’aver fiducia nel Padre vostro, che è Amore onnipotente, immutabile, misericordioso e di grande pazienza”, …e non sarete delusi! – Amen!

 

 

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Cap. 63

Sulla venuta del Signore auspicata da molti

Domenica 11 agosto 1878

1. Miei cari figli, dopo avervi fatto conoscere il Mio Amore e avervi incoraggiato a praticarlo voi stessi, desidero lasciarvi dare uno sguardo alla Mia attuale venuta, che molte anime desiderano ardentemente, poiché il Mio Spirito opera ovunque in misura crescente, e dappertutto si trovano dei Miei figli che alla vista delle grandi depravazioni del mondo, gridano: "Vieni, Signore Gesù, vieni presto!", e ai quali Io metto nel cuore queste consolanti parole : "Ecco, Io sono con voi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo!", se però, desiderate farMi dimorare nel vostro cuore!

2. Ogni anima che cerca di afferrarMi seriamente, può testimoniarlo: essa percepirà una forza in grado di sfidare tutte le tempeste esteriori, come anche, riuscire a chiudere i propri orecchi all'influsso delle potenze sinistre, perché impiegherà ogni momento per parlare con Me, e non vorrà essere interrotta.

3. Proprio le tempeste esteriori che si percepiscono di più, aiutano a raggiungere questo punto di vista; tali anime prendono rifugio in Me, e il Mio Amore è pronto ad andare loro incontro. Quest’ultimo dà consolazione e consiglio, e considera questo approccio come se fosse la libera volontà dell'uomo, mentre spesso è una questione dettata dalla necessità. Allora la Mia Sapienza sa nobilitarle, così che a questa, possa essere congiunta la benedizione, e in tal modo, Padre e figlio si uniscono sempre di più, e poi subentrerà la Mia venuta, la sensazione della Mia vicinanza.

4. Così come accade con certi individui, e sicuramente, spesso nel tempo attuale, così anche interi popoli devono essere conquistati attraverso tribolazioni che li portino a Me; solo l'inizio deve essere fatto nel piccolo.

5. Come nel Mio Ordine il più piccolo diventa sempre il più grande, così l'inizio è fatto anche da pochi che procedono completamente al Mio fianco, e questa è una preparazione silenziosa, fino a quando giunge il momento in cui sarà necessario che (i pochi) si facciano avanti per la consolazione dei loro simili e per l’onore del Mio Nome.

6. Beati voi se riconoscerete questo grande compito, e veglierete e pregherete sempre di più, affinché il Satan, che va in giro urlando perché sa che la sua fine è vicina, non catturi anche voi. Siate perciò guardinghi anche nei piccoli avvenimenti di ogni singolo giorno, egli sta in agguato per imprimere il suo marchio su di voi, Perciò affidatevi sempre di più al Mio aiuto, poiché Io sono ricco nell’Amore, onnipotente nella forza e misericordiosamente paziente! Correte tra le Mie braccia paterne tutte le volte che volete e potete, Io non vi respingerò neanche nei tentativi infantili, se vi rivolgete a Me in solerte filiale amore, e chiedete la vostra educazione a Me! Così, anche oggi vi benedico di nuovo. – Il fedele Padre vostro in Gesù! Amen!

 

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Cap. 64

Una Parola ad un nuovo predicatore

Mercoledì prima mattinata 14 agosto 1878

1. Miei cari figli! «Dove due o tre sono radunati nel Mio Nome, Io sono in mezzo a loro». Questa sia anche la vostra promessa, ma particolarmente anche per quel Mio figlio che è entrato in mezzo a voi col proposito di esaminare tutto ciò che deve essere intrapreso per il Mio onore.

2. A lui stesso dico: «Chiedi a Me stesso nel tuo cuore: – cos'è la verità? e non sarai mai sviato! Nel tuo futuro percorso di vita è tanto necessario che tu sia sicuro e fermo in ciò che intendi servire ai tuoi simili. Poni davanti a loro del vero Pane celeste che riceverai tu stesso da un Padre assai amorevole, com’è necessario per te e per le anime che ti saranno affidate.

3. Tieniti stretto alla Mia Parola (biblica) ed Io ti verrò in aiuto, e toglierò l’involucro con il quale spesso si nasconde una verità. E se avrai delle contraddizioni nel tuo interiore, allora discutile con Me, e non impegolarti in nessuna forma esteriore, e presto scoprirai come sia solo il Mio Spirito che può renderti adatto all'ufficio pastorale, in modo che tu possa imparare a pascolare le tue pecorelle su verdi pascoli, e non avrai bisogno di dare loro il foraggio preso a prestito.

4. Dovrà essere l'amore per Me a spingerti di annunciare ai tuoi simili, molto riguardo a Dio–Padre, universalmente amorevole, affinché anche tu possa diventare uno strumento capace di trasformare le leggi del ‘devi’, in leggi dell'Amore. Perciò impara a metterti alla prova su te stesso, disponi la tua vita secondo la Mia Volontà, ed Io ti verrò in aiuto. Anche se non sempre sarai addobbato con fiori come su un roseo sentiero, voglio comunque che il Sole della Mia grazia splenda su di te, affinché le piante amare portino frutti salutari, e non rimpiangerai mai la strada che hai scelto e che intendi percorrere secondo la Mia Volontà».

*

5. È necessario in questo tempo ottenere veri figli per Me, poiché le mezze misure non sono sufficienti a porre un argine all'assalto delle potenze oscure, perciò anche la depravazione sarà sempre più grande, e la lotta nel mondo degli spiriti sulla Terra, diventerà sempre più palpabile.

6. Dove solo in qualche modo uno spirito maligno può penetrare, prenderà possesso di un essere umano. Tuttavia, anche l'influsso di specie divina aumenterà, quindi le molte comunicazioni; infatti, ora lascio spesso che le Mie parole siano scritte o annunciate per vocazione straordinaria, e ciò è un mezzo di grazia per questo tempo (gravemente ultimo)!

7. Chi, però, Mi tiene stretto nel cuore, voglio che percepisca il Mio Spirito mille volte! Pertanto, non anteponete queste rivelazioni agli impulsi del cuore, bensì, consideratele solo come un'aggiunta della Mia grazia. Anche per te vale quella parola pronunciata da Me: "Ti basti la Mia grazia, poiché la Mia forza è potente nei deboli!". – Amen!

 

 

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Cap. 65

“Non chiedeteMi di chiamare i beati spiriti, ma chiedete a Me!”

Mercoledì seconda mattinata 14 agosto 1878

1. Io sono Colui che sono!” – Anche oggi vengo di nuovo a voi con quei beati spiriti, o angeli, che sono chiamati a portare i Miei figli vicino a Me. Questa incombenza aumenterà la loro beatitudine.

2. Oh, con quanta gioia essi vi osservano quando cominciate a chiedere di Me, perciò permetto che anche loro possano prendere parte a questo tipo di comunicazioni a voi. Perciò non siate timidi, come se in questo modo Mi umiliaste, poiché ovunque viene annunciato il Mio Amore, Io come Padre sono nel mezzo.

3. L'Amore è la Mia essenza! Anche l'amore fraterno fuoriesce da Me, quindi continuate ad amarvi gli uni gli altri, e a rallegrarvi a vicenda, e non abbiate paura di sollecitarMi a far venire i vostri fratelli (benedetti) dall'aldilà. Tuttavia, vi esclamo incessantemente: “Piuttosto, se vi manca qualcosa, venite al Mio petto!”

4. Io sono il vero medico dell'anima, e voglio rendervi completamente sani, poiché tutti gli altri rimedi sono cose secondarie, le quali possono solo alleviare le malattie, ma non eliminarle completamente. Io ho riservato il completo rimedio a Me stesso, come fa quella madre che, per amore, non si lascia privare di curare il suo bambino.

5. Così benedico il vostro incontro odierno, con la Mia piena benedizione paterna, ed al figlio N.N. gli esclamo: "Va nel paese che voglio mostrarti! Le tue vie non sono le Mie, però confida fermamente che te le ha indicate un amorevole e saggio Padre!". – Amen!

 

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Cap. 66

“Intercedete per i vostri fratelli e sorelle, dimostrando il vostro amore!”

Mercoledì sera 14 agosto 1878

1. Miei cari figli, adesso, ricordate con molto amore, coloro che si sono allontanati dalle vostre file. Pregate per loro! Mostrate amore per i vostri fratelli e sorelle attraverso una fervida intercessione, e badate di rimanere saldi nell'amore, poiché vi ho già insegnato spesso che l'amore costituisce la Mia essenza originaria: «Chi rimane nell’Amore, rimane in Me ed Io in lui» (Gv. 15,5).

2. Non parlate molto dell'amore, ma tanto più, agite nell’amore, poiché l'amore è il magnete che attira a sé gli spiriti, non solo li attira a voi dal regno degli spiriti, ma esso (l’amore) penetra anche l’involucro materiale dell'uomo. Ad esempio, se continuate a trattare una persona, per quanto malvagia, con vero amore spirituale, sperimenterete quale potere irresistibile esso mostra. Naturalmente, questo richiede pazienza; poiché senza pazienza, l'amore è solo un lavoro imperfetto.

3. La Mia essenza divina è inseparabilmente congiunta con il Mio Amore; perciò, se volete diventare simili alla Mia immagine, allora attenetevi strettamente all'amore, e questo vi insegnerà come attrarre a sé tutte le altre caratteristiche, poiché esso (l’amore) è la radice dell'eterno albero della vita. – Amen!

 

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Cap. 67

Dopo la seconda venuta in spirito del Signore, verrà la grande Pentecoste

Domenica 18 agosto 1878

1. Miei cari figli, è apparso il grande giorno della salvezza, ovvero la chiara Luce spirituale che non si spegnerà mai più per coloro che la ricevono attraverso il Mio Spirito.

2. Che questo giorno sia apparso, lo riconoscerete dal fatto che tutti coloro che si tengono a Me, hanno la vera Luce in se stessi; il loro mondo dei pensieri è occupato da Me, ed essi afferrano la Mia essenza attraverso la Mia grazia, e non si lasciano guidare da guide cieche, bensì: Le Mie pecorelle riconoscono la Mia voce, anche se ascoltano le prediche e gli insegnamenti dei loro superiori. In loro affluiranno benedizioni anche attraverso le prediche, se le ascolteranno in Mio Nome, poiché Io benedico le parole in ciascuno secondo le necessità del suo cuore.

3. Perciò, figlioli, partecipate alle funzioni religiose collettive con questa fiducia che vi do nel cuore: "Il grande giorno è arrivato, la luminosa fiamma dello spirito sta ora penetrando gradualmente tutte le tenebre, e lascerà affluire un raggio di grazia anche a te e agli altri".

4. Perciò, quando andate in chiesa per un sermone, pregate giustamente nel cuore per le Mie benedizioni, non solo per voi, ma anche per gli altri. È la Mia Parola che vi sarà annunciata lì, e sebbene sembri che non abbia più alcun effetto, la sua forza che procede da Me è tuttavia eterna e non appassisce. Ora è giunto il tempo in cui deve mostrarsi di nuovo potente. Perciò fate il vostro dovere attraverso orazioni e preghiere, unitevi in spirito con le Mie legioni che avanzano contro le potenze oscure.

5. Così anche voi, figli degli uomini dovete entrare partecipanti al Mio fianco in questa lotta spirituale, lotta che è sottratta all'occhio materiale e riconosciuta solo da pochi, attraverso la Mia comunicazione di grazia; ma per questo voi pochi dovete essere tanto più pieni di zelo a portare ancora molti a Me. Questa grande lotta si svolge spiritualmente attraverso il vero Amore, attraverso la preghiera e il perdurante rapporto con Me, affinché Io possa istruire ogni singolo nel cuore su ciò che deve fare, poiché la grande 'Pentecoste' è alle porte (come festa della vittoria), rallegratevi di questa!

6. Quando i figli del mondo attendono con timore e trepidazione gli eventi mondiali e chiedono: "Cosa accadrà?", allora dovete sapere con gioiosa fiducia che la tenebra deve ora lasciare il posto al giorno luminoso, alla grande Luce della conoscenza, dove Io sarò riconosciuto come Colui che sono, come l’Amore, nel Padre, nel Figlio e nello Spirito.

7. Come a quel tempo nacqui a Betlemme riconoscibile solo per pochi, e tuttavia con ciò fu proposto il ricongiungimento dei Miei figli con Me, quindi, anche la Mia seconda venuta è adesso non appariscente, solo pochi la comprendono, e tuttavia è impossibile fermarla: la piccola Luce diventerà una fiamma struggente!

8. Miei cari figli, non pensate a come sopportare una trasformazione esteriore in generale, poiché, con tali pensieri (materiali) aprite solo una fessura al malvagio nemico, invece, consapevoli della vostra debolezza, chiudete bene a chiave la porta del vostro cuore verso tutte le passioni, le quali sono messaggere di Satana, e lui imparerà ad evitarvi, e non vi indurrà a combattere esteriormente.

9. Un forte eroe che ha già vinto molte battaglie, non sarà più molto desiderato dai suoi avversari, perché temeranno la sconfitta; allo stesso modo, nella sfera spirituale, un uomo ben armato, il cui equipaggiamento testimonia la piena potenza di Colui che lo manda, con la sua comparsa avrà già riportato mezza vittoria, essendo il coraggio dei suoi nemici scemato. Essi, quindi, escogiteranno solo astuti attacchi contro di lui, e cercheranno di approfittare dei momenti in cui sarà incustodito. Perciò chiudete a chiave la porta del vostro cuore, vegliate e pregate! Colui che vi ha reso chiaro il giorno, in futuro si aspetterà da voi anche una grande vittoria! – Amen! Amen! Amen!

 

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Cap. 68

“Sia benedetto chi ricerca la vicinanza e il rapporto diretto col Signore”

Domenica 25 agosto 1878

1. Cari figli, se riflettete sulla Mia venuta e in tal modo vi avvicinate a  Me, allora questo vostro avvicinamento sarà per Me una gioia che voglio benedire. Infatti, il desiderio di avere qualcuno più vicino, si sviluppa solo dall’amore. Così anche voi dovete sentire la Mia vicinanza nella misura in cui la desiderate.

2. Questo desiderio e questa ricerca è presente in ogni individuo in base alla sua specie. L’uno cerca nella natura, l'altro nei libri, e un altro ancora nelle differenti comunità dove regnano ancora differenti opinioni di fede. Solo tutte queste ricerche portano alla vera meta, e sono lavori preparatori per sentirMi (e trovarMi) nel proprio cuore, perché lì ho il Mio posto, e così ho rapporti con voi, e questo è il massimo che può ricevere un figlio di Dio.

3. Tuttavia, Io vengo spesso in aiuto alle anime deboli attraverso segni e manifestazioni straordinarie che solo loro sono in grado di percepire, e questo è qualcosa che accade più frequentemente nel tempo attuale. Anche qui c'è di nuovo lo stesso scopo: che esse Mi debbano accogliere nel loro cuore! Perciò, tutti questi Miei figli possono anche vantarsi di essere guidati dalla grazia, perché vengo Io ad aiutarli. È la Mia Sapienza che lo determina, e secondo la capacità di comprensione di ogni cercatore, li dispongo sulla strada che conduce a Me.

4. Purtroppo, a questo si associa anche il grande pericolo della sicurezza, dove alcuni credono di aver già raggiunto la meta, e considerano il Mio rapporto diretto con loro, solo come una conferma della Mia soddisfazione. Oh, qui ci sta un grande errore! – Al contrario, solo allora devono essere suscitate quelle facoltà che sono conferite all'uomo per afferrarMi completamente!

5. L'apprendimento (vero e proprio) prende solo qui il suo inizio, e deve essere portato avanti attraverso la vera umiltà e la quieta rassegnazione, e non deve esserci la presunzione di porre gli altri sotto di sé, altrimenti subentra sempre una profonda oscurità in questo rapporto con Me. Io permetto che tali anime siano toccate da dubbi provenienti dall'esterno attraverso i loro simili che sono altrettanto alla ricerca, affinché si rifugino in Me, e solo così può essere data loro la vera Luce.

6. Perciò, voi potete anche supporre che tutti questi aspetti esteriori siano gli effetti della Mia grazia, invece la forma che Io dispongo secondo la Mia Sapienza non ha molto valore per voi. Piuttosto, riconoscete in queste persone i vostri vicini attraverso il Padre stesso, e frequentatele con amore. In parte, essi devono ricevere da voi, in parte dovete anche voi ricevere da loro.

7. Secondo il Mio eterno Ordine, fa parte del grande insieme che voi vi influenziate a vicenda, poiché, così, potete riconoscere i vostri fratelli e sorelle in tutti coloro che sono in relazione con Me. Rallegratevi se condividono i loro sentimenti gioiosi con voi, riguardo alle loro esperienze; rallegratevi con loro per il fatto che anch’essi possono prendere parte a questi straordinari effetti della grazia, e non lambiccatevi il cervello sulla verità e sull'inganno.

8. Il vostro segno caratteristico sia questo: “Chi tiene a Me con tutto il cuore, di questi, Io sono Padre, e con lui avrò paterni rapporti nel modo come la Mia Sapienza ritiene più opportuno”. Sopportate tutto con amore e pazienza, anche se si presentano contraddizioni verso le vostre stesse opinioni; sostenetevi l’un l’altro con l'intercessione, e date anche tutta l’assistenza esteriore che è richiesta per quel momento, poiché, fino a quando vorrò rimanere nascosto, anche voi dovete mantenerlo così (il nascondimento), e quando giungerà il momento in cui si deve fare di più esteriormente, vi sarà indicato.

9. La crescita avviene prima attraverso la quiete, mentre le tempeste possono essere utili solo quando una radice ha già preso piede. Così, nei cuori, le idee sulla Mia venuta e sulla Mia apparizione sono adesso (1878!) ancora come delle tenere piante, e voi coltivatele, affinché in seguito, il desiderio diventi grande, e nel frattempo purificate le dimore dove Io voglio entrare, così avrete abbastanza lavoro! – Il Padre vostro!

 

 

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Cap. 69

Regole di condotta per svolgere il compito assegnato a ciascuno

Martedì 27 agosto 1878

1. Miei cari figli, non smettete di pregare per tutti coloro che vi stanno vicini attraverso questa connessione spirituale. Dovete fare in modo che quelli che hanno ricevuto il dono della comunicazione lo usino per il Mio onore.

2. Perciò trattateli con amore sincero; siate memori che all'inizio la Terra era oscura, e che la vera luce fu creata solo in seguito. Il grande giorno della Creazione ha sviluppato gradualmente la sua intera pienezza di magnificenza.

3. Così è anche presso l'uomo con la sua nascita fisica; prima il divenire, poi lo sviluppo, poi la consapevolezza, poi il carattere distintivo, poi il volere, e poi la realizzazione, e allo stesso modo il colmarsi di gioia (vivendo in armonia).

4. Questo percorso è altrettanto nella rinascita; solo che lì il divenire non è così riconoscibile, perché lo spirituale (per voi) non è così evidente, ma si rende percepibile solo se si è avveduti e sensibili.

5. Rendetevi questo percorso assai chiaro, contribuirà molto alla vostra pazienza, e accetterete innanzitutto nel vostro prossimo il divenire o l'essere come un segno che vi invita a rivolgere lì la vostra attenzione con particolare amore, affinché l'ulteriore corso di sviluppo sia guidato secondo la Mia Volontà. Perciò non urtatevi per l’involucro di uno spirito se vi sembra duro e goffo, poiché, dove ci sono molti talenti, ci sono anche molti stimoli opposti.

6. Ben per coloro che riconoscono il motivo per cui i talenti sono stati conferiti loro e perciò cercano di nobilitarli per usarli secondo la Mia Volontà. Per questo, una guida è spesso molto necessaria verso un altro, e questo rapporto serve poi ad entrambi per il progresso. Pertanto, in tali incontri con un fratello, deve esservi chiaro anche il vostro compito di porgergli la mano affinché impari a valutare quanto pesa; questo è di grande valore, e riempie una gran parte della vostra vocazione interiore.

7. Ora, cari figli, rendetevi conto ancora una volta di quanto poco comprendete dell’intero lavoro che avete da svolgere, e non è necessario guardarvi intorno per averne di più. Ve ne aggiungerò già da Me stesso quando sarete in grado di capire di più. Per il momento accontentatevi di ciò che il fedele Padre vostro vi ha dato.

 

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Cap. 70

Sull’autenticità delle promesse del Signore

Domenica 1 settembre 1878

1. Miei cari figli, ora dovete continuare a scrivere sulle Mie caratteristiche, e oggi, precisamente oggi sulla Mia veridicità. Io, infatti, garantisco o impiego la Mia essenza per una Parola che ho pronunciato una volta, che è, e rimane vera, e ogni promessa da parte Mia va in adempimento.

2. Su questo punto vi imbatterete in molte contraddizioni, ricordandovi quante promesse rimangono inadempiute secondo i vostri punti di vista, sia di quelle espresse nelle Scritture, sia anche di quelle che i Miei figli ricevono adesso nella comunicazione diretta.

3. Tali opinioni si basano su una completa ignoranza e vista corta nei confronti del Mio divino governo spirituale. Voi siete ancora troppo materiali, e spiritualmente siete solo all'inizio della conoscenza, perciò non potete ancora comprendere correttamente la Mia paterna opera spirituale.

4. Qui c’è più l'intelletto in voi che cerca e indaga, mentre dovrebbe essere il cuore a ricevere la Luce attraverso il suo collegamento con Me.

5. La vera Luce vi sarà data solo se avrete una fiducia infantile in Me, e se imparerete a penetrare con lo sguardo la Mia essenza. Allora non vi sarà più così difficile afferrare le Mie parole nel senso giusto, e non avreste più nessuna esigenza di chiedere l’adempimento di questa o quella promessa; perché allora saprete che questa, spesso, passa inosservata a livello spirituale, dal momento che il Padre vostro è Spirito; perciò anche le promesse valgono in gran parte per lo spirito, e voi non potete tastare i beni spirituali, ma il loro possesso vi diventerà palpabile solo un po’ alla volta.

6. Invece, per quanto riguarda l'adempimento delle promesse fisiche, dove voi spesso trovate un esaudimento dalle preghiere, queste sono solo mezzi educativi, poiché attraverso il piacere fisico viene spesso ristorato anche lo spirito. Essi sono così strettamente collegati, che lo spirito non solo viene servito dal corpo, ma, all’opposto, deve anche servire il corpo. Ciò potete vederlo meglio nel caso di una malattia, quanto dipende e contribuisce a diventar sano, quando lo spirito si eleva al di sopra dei disturbi del corpo.

7. L'uomo costruisce spesso su una promessa, ed Io, in molti casi la adempio, in modo che attraverso l'adempimento esteriore, egli si rafforzi maggiormente nel credere nell’adempimento di tutte le promesse, poiché in queste si trova la meta prevista per coloro che si attengono a Me. Chi le tiene strette e le accetta come provenienti da un Dio e Padre veritiero, riceverà l’adempimento delle stesse in ricca misura, e così la Mia veridicità diventerà un ulteriore legame tra Me e lui, perché egli sa: "Il Padre Mio è veritiero, e ciò che promette, certamente lo manterrà!" – Amen!

 

 

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Cap. 71

Sull’Onniscienza del Padre celeste

Domenica 8 settembre 1878

1. Miei cari figli, la veridicità non può essere separata dalla Mia Onniscienza, poiché, spesso gli uomini sono nell’illusione di essere stati dimenticati da Me, e ciò è dovuto al fatto che afferrano e intendono troppo poco la Mia essenza, e pensano che Io abbia bisogno che Mi si ricordi di questa o quella promessa, e quindi rivolgono le loro preghiere in modo da determinarMi, con parole adulatrici o promesse, a spingerMi a mantenere la Mia Parola.

2. Vedete, perciò è così necessario che voi abbiate una visione corretta di Me, poiché, se sono onnisciente, allora so in anticipo cosa v’induce a desiderare, a confidare e a credere. Io non ho bisogno della vostra confessione, poiché spesso, voi non ne riconoscete i motivi, come Me. Se vi dovessi giudicare e darvi secondo le richieste, spesso vi andrebbe male, se le vostre preghiere fossero esaudite. Invece è il Mio Amore che vi ascolta, e questo dà completamente in modo diverso da come meritate. È la Mia Onniscienza a sostenere questo, in modo da poter considerare tutto ciò che serve per il vostro meglio. È la Mia Onniscienza che penetra tutto precisamente con lo sguardo e sa favorire o ostacolare ciò che non è utile alla vostra crescita spirituale.

3. Se volete essere educati spiritualmente, dovete anche imparare a fidarvi spiritualmente, e liberarvi dell'abitudine di trarre conclusioni da eventi esteriori, i quali dovrebbero giustificarMi come vero Padre. Elevatevi al di sopra di questi punti di vista, essi conducono a non molto più che a dubbi e congetture; non aspettatevi dalla Mia guida di comprenderli subito, passo dopo passo, ma accoglieteMi nel vostro cuore come un Padre onnisciente, e potrete rimanere quieti, anche se, dopo inutili sforzi, la tenebra non vi diventerà più Luce. Accontentatevi di questo: "Così vuole il Padre mio onnisciente, Colui che è Amore, onnipotente, immutabile e veritiero", e potrete utilizzare molte ore di inutili preoccupazioni per frequentare Me in un modo diverso, rallegrandovi di possedere un Padre le cui meravigliose caratteristiche vi saranno aperte nel vostro interiore in una pienezza mai immaginata.

4. La Creazione, il vostro ambiente circostante, il vostro stesso io, si trasformeranno in insegnanti per voi, e così, i pesi che spesso vi devo addossare nella vita di prova, perderanno la loro oppressione. L'elevazione dello spirito è la cosa più grande che conferisco ai Miei figli quando sono in relazione con Me; Io li attrezzo con la stessa, quando sono onesti e zelanti al fine di raggiungere il diritto della figliolanza.

5. Io sono un Padre onnisciente e conosco esattamente i vostri cuori, perciò siate calmi e fate affidamento sulla Mia assistenza, se il vostro cercare è sincero. – Amen!

 

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Cap. 72

“Accettate anche voi la Mia Misericordia

Domenica 15 settembre 1878

1. Miei cari figli, la Misericordia che vi sostiene, non è una Misericordia di commiserazione al fine di non recare più dolore alla vostra carne, bensì, è una Misericordia in senso spirituale, prodotta dall'Amore, al fine di prendersi cura di coloro che hanno ancora il desiderio di conoscere un Dio che li ama, affinché Lo preghino e si rivolgano a Lui con il desiderio che abbia pietà di loro; cosa che ovviamente avviene in un modo completamente diverso da come possono comprendere.

2. La maggior parte degli uomini pensa che la misericordia consista nel togliere la croce, mentre spesso consiste piuttosto in un aumento della stessa, perché solo la Mia Onniscienza sa calcolare il raggiungimento dello scopo.

3. Se la libera volontà si consegna a Me, allora nulla M’impedisce di raggiungere ciò che un giorno l’anima raggiungerà se tiene a Me; purtroppo, però, spesso questo accade solo su molte vie traverse e con continui aumenti di ogni sorta di preoccupazioni, dispiaceri e danni.

4. Oh, quanti esercizi di sofferenza si potrebbero risparmiare, se le anime subordinassero a Me la loro libera volontà! Spesso, per il Mio amorevole cuore paterno, è difficile dover distribuire colpi così duri, finché si arriva al punto in cui i Miei figli creati chiedono finalmente di Me e riconoscono la Mia esistenza! Tuttavia, spesso vogliono utilizzarla per dei vantaggi esteriori, e la meta – di essere figli degni di un Padre divino – sta spesso ancora molto lontana da loro.

5. È comunque la Mia grande Misericordia che non smette mai di seguirli, e li chiama sempre con Amore, per ritornare da Me.

6. Che grande abuso si fa con la Mia Misericordia! La maggior parte degli uomini vuol farne uso solo quando il loro corpo non è in grado di essere attivo; allora devo renderli felici attraverso la Misericordia, anche se non hanno mai riflettuto su cosa significa essere o diventare 'felici'; essi, in un certo qual modo, Mi prescrivono di dare loro qualcosa che, secondo i loro concetti, li renda felici.

7. Tali ricercatori della Mia Misericordia sono sobillatori verso il Mio eterno Ordine, pieni di ingratitudine verso la grande preferenza che l'uomo ha ricevuto nella libera volontà. Io dovrei privarli della libera volontà, e allora non sarebbero più 'uomini', e (un giorno) potrebbero non sentirsi felici con coloro che hanno santificato la loro libera volontà attraverso la Mia assistenza nella vita, con parole e azioni, e non hanno dimenticato di seguire Colui che hanno riconosciuto come il Padre più vero, e la cui Misericordia hanno saputo glorificare in tutti gli avvenimenti della vita.

8. Afferrate anche voi la Mia Misericordia in questo senso, affinché essa possa imprimere il sigillo della dedizione filiale, e un giorno sarete annoverati tra coloro a cui è "capitata la Misericordia", essendo stati posti sul sentiero della croce che conduce a Me.

9. Riconoscete l'indulgenza del Padre vostro e la Sua Misericordia nei vostri eventi quotidiani, e alla fine della vostra vita avrete ragioni sufficienti per rifugiarvi nella Mia Misericordia. Vi deve solo essere chiaro in cosa essa consiste, cioè, non nelle cose esteriori o tastabili, ma è l’atto amorevole del Padre che vuole rendervi idonei all'eredità dei santi. (Perché solo coloro che sono puri, possono vedere Dio). – Amen!

 

 

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Cap. 73

Sulla divina Longanimità[5]

Domenica 22 settembre 1878

1. Miei cari figli, è particolarmente importante per voi apprendere oggi qualcosa sulla Mia Longanimità. Ve la voglio descrivere in modo più dettagliato, affinché vi indichi la vostra stessa direzione. Riflettete a quanto spesso avete bisogno di questa Mia Longanimità, quando vi rivolgete a Me con buoni propositi e promettete tutto, …per diventare più degni di Me e seguirMi. Se per farlo, chiedete il Mio aiuto, e poi ve lo concedo secondo la Mia Sapienza e il Mio Amore, cosa che non potreste comprendere col vostro intelletto naturale, allora mormorate che Io non agisco secondo la vostra disposizione e la vostra opinione. Quanta Pazienza e Longanimità necessito per ascoltare continuamente le vostre suppliche, e poi sopportare il vostro malumore!

2. Un Mio vero figlio ha doppiamente bisogno di longanimità, perché così, posso pretendere di più da lui, affinché egli sia rafforzato ancora di più nella fiducia in Me, e interpreti spiritualmente la Mia conduzione. Dal momento che ha più familiarità con la Mia essenza, Io comunico con lui nel cuore, e perciò le cose materiali non possono indurlo a nessuna insoddisfazione. È di nuovo la Mia Longanimità che risponde volentieri quando ci si sente troppo deboli nella propria posizione, per scoprire da sé il bene in questo o in quel caso. Come Padre amorevole non mi stancherò mai di far intravedere ai figli le Mie intenzioni che portano loro benedizioni, e già in questa vita imparerete a riconoscere meglio alcune cose, a differenza dei figli del mondo.

3. Anche voi, da quando ricevete parole direttamente da Me, avete un grande bisogno della Mia Longanimità. Continuamente sorgono tra di voi dei dubbi e domande intellettuali, invece di confidare fermamente in Me, che sono con voi e aspetto solo che domandiate a Me stesso, affinché Io possa poi rispondervi attraverso il vostro cuore. Infatti, queste parole date dall'esterno devono contribuire solo a rivolgervi a Me, ma non vi devono soddisfare completamente.

4. Io non voglio solo lasciarvi dire qualcosa, bensì, voglio intrattenerMi a colloquio con ciascuno di voi. Ci sono certamente incessanti domande che solo il Padre e il figlio devono discutere l’un l’altro, cioè ciascuno di voi fratelli e sorelle a modo suo, come Io ritengo sia bene, vale a dire indicando a ciascuno la propria via. Perciò, anche il linguaggio nel cuore è differente.

5. Sebbene dovete essere unanimi nel cantare le lodi, le vostre richieste e preghiere sono tuttavia del tutto differenti, poiché le stesse sono disposte secondo la vostra libera volontà; queste le dovete portare davanti a Me, ed Io non vi risponderò in modo determinante, bensì, vi conferirò lo spirito, il quale vi guiderà nella verità e vi farà riconoscere (nello specifico) ciò che è utile per la vostra pace e la vostra salvezza.

6. Perciò rivolgetevi a Me! Io sono longanime, e vi farò sentire costantemente la Mia vicinanza e il Mio Amore anche nella vostra sensazione di debolezza. Continuate – anche nel prossimo anno – a non desiderare altro che ciò che vi unisce a Me, e il Padre vostro, Longanime, vi benedirà ancora una volta! – Amen!

 

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Cap. 74

Sulla pazienza del Signore

Domenica 29 settembre 1878

1. Miei cari figli, afferratelo nel vostro cuore con gratitudine, se vi riesce chiaro questo: "Misericordioso, indulgente, benevolo, longanime e di grande pazienza è il Signore, Creatore del Cielo e della Terra, e noi possiamo chiamarlo Padre, e sentirLo come Padre in mezzo a noi!". Egli è certamente un Dio nascosto, ma in segreto sa anche distribuire grandi tesori che nessun potere al mondo può sottrarre a coloro cui sono devoluti, se sorvegliano la loro libera volontà affinché questa non li lasci procedere indifferenti.

2. Perciò, Miei cari figli, non guardate gli altri che spesso ostentano i loro doni e si vantano di una grazia speciale; ognuno, allo stesso modo, ha ancora molto bisogno della grazia, poiché essa è distribuita solo sotto diverse forme. Invece il rapporto con Me nel cuore deve essere il più grande dono di grazia. Perciò rivolgetevi a Me in ogni cosa, e quanta più fiducia avrete, tanto più chiaramente riconoscerete il Mio linguaggio!

3. Sebbene nell’insieme voi siete spesso abbastanza deboli nella vostra fede, voglio già benedirvi subito per una singola ora in cui vi aggrappate strettamente a Me. Io sono di grande Pazienza, e perdono sempre volentieri le deviazioni dai vostri propositi che Mi avete promesso, se riconoscete la vostra debolezza e chiedete a Me una soluzione. Solo, non accusate la Mia conduzione destinata a voi, ma approfonditevi nelle Mie Caratteristiche come voglio rendervele chiare, e un po’ alla volta imparerete a impadronirvi delle vostre debolezze.

4. Se talvolta credete che Io Mi ritiri perché ho dato all'uomo la libera volontà, allora vi dico che questo è il caso solo presso coloro che non Mi chiedono nulla; e tuttavia, anche in questo caso la Mia grande Pazienza ha provveduto ad attirarli continuamente a Me. Io voglio essere un Padre per i Miei figli, e stare con loro consigliandoli. Io li illumino e mostro loro la Mia essenza, e questo renderà loro più facile scoprire le Mie intenzioni.

5. Perciò: «Cercate, e troverete! Bussate, e vi sarà aperto!». Non il Cuore paterno, che per voi è sempre aperto, ma cercate il vostro stesso cuore, affinché possa affluire una conoscenza più elevata. Osservate questa in tutto ciò che vi opprime, e troverete il fardello più leggero, in questa consapevolezza: "Il Padre mio mi sorregge ed ha pazienza; se voglio stancarmi, mi darà la forza per resistere; se voglio essere come vuole Lui, Egli parlerà chiaramente con Me non appena presterò più attenzione alla Sua voce; Egli è paziente e longanime, e di grande forza, ed è incomprensibile come governa!" – Amen!

 

 

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Cap. 75

Una chiamata mattutina per presentare il grande Giorno veniente

Domenica 6 ottobre 1878

1. Sta per sorgere il grande Giorno, già vi salutano i primi raggi del mattino, dove il Mio Io sarà osservato da molti nella vera Luce. Il Sole spirituale, che sono Io stesso, illuminerà allora molti cuori; esso sorgerà in segreto, e il Suo splendore sarà visibile solo a coloro che vi presteranno attenzione e prepareranno i loro cuori.

2. Non lasciatevi disturbare se avete la speranza di ricevete questa Luce non appena vi sforzerete seriamente. Questo è il grande potere invisibile della Mia essenza, dove non è possibile nessuna reazione esteriore. Nessuna croce, nessuna sofferenza, nessuna condizione sarà poi in grado di spegnere questa fiamma nel cuore, se la si desidera seriamente.

3. Prendiamo un esempio in Paolo che esclamò: «Niente mi dovrà separare dall'Amore di Dio». – Perciò anche voi dovete poter esclamare: “Niente più ci separa dall'amore per il nostro Padre celeste, nostro Dio, Signore e Maestro; tutto ciò che incontreremo è la forza motrice che ci attira più vicini a Lui, è il Suo potere nascosto che sa come trasformare in benedizione ogni avvenimento sul nostro percorso di vita".

4. Se avete acquisito questa certezza attraverso i vostri sforzi di diventare figli Miei obbedienti, sia in parole che in opere, allora arriverete al punto in cui vi circonderà il raggio mattutino del Mio Amore, il quale annuncia il potente Sole, davanti al quale la tenebra dovrà ritirarsi, cioè la vostra sfera diventerà luminosa, gli spiriti tenebrosi fuggiranno da voi, perché non potranno sopportare la luce che vi circonda, sapendo bene da dove proviene; e allora vi sentirete alleggeriti nelle vostre lotte. Questo è il grande aiuto nascosto del Mio Amore che viene dato ai Miei veri figli; essi devono crescere sempre di più nella luce, in modo che anche il loro circondario ne senta benedizione. Qui la preghiera è così necessaria, come l’olio puro che sostiene la luce. Allora il Sole spirituale, ovvero l'Amore spirituale, sorgerà sempre più in alto, fino ad illuminarvi completamente, e poi un po’ alla volta illuminerà l'intero globo terrestre.

5. Attraverso queste spiegazioni imparerete a riconoscere in quale modo dovete metter mano al Mio grande Giorno, o aprir la strada alla Mia venuta. Il Sole spirituale sorge, anche se solo pochi desiderano la Sua luce e il Suo calore con tutto il cuore, e si aprirà un passaggio nelle nebbie più fitte; ma ben per coloro i quali sanno apprezzare già i primi raggi del mattino con un cuore giubilante. Essi inizieranno il giorno, ristorati e fortificati, e si esporranno ai raggi del Sole, anche se gli stessi illumineranno spesso la loro testa con un calore opprimente (cioè se la croce non può essere afferrata dal loro intelletto come un Raggio di grazia).

6. Perciò, anche voi iniziate quanto più seriamente possibile il giorno, incoraggiati dall'aurora che scaccia le tenebre. Cercate la luce in Me e, attraverso di Me, per voi stessi, ma implorate anche per l'illuminazione del vostro prossimo, per scacciare le nebbie oscure con la preghiera. Allora gli spiriti infernali dovranno arretrare, e voi sarete rafforzati per imparare a sopportare il necessario calore del mezzogiorno, affinché il frutto maturi, e poi il rosso del tramonto vi renderà felici, e alla sera della vostra vita guarderete indietro con gratitudine alle molte benedizioni che vi sono state concesse, grazie alla direzione che l'eterno Amore vi ha indicato. – Amen!

 

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Cap. 76

Sulla voce del Signore

Domenica 13 ottobre 1878

1. Miei cari figli, «Se udite la voce del Signore, non indurite il vostro cuore» [Ebr. 3,8 / 3,15 / 4,7] – questo si legge nella Mia Parola, ovvero nelle Sacre Scritture! E ora vi dico ancora una volta: “Non indurite il vostro cuore se udite la Mia voce”, ma sforzatevi di ascoltare sempre di più questa voce; prestate attenzione ad essa in ogni momento, soprattutto quando vi agitano delle preoccupazioni materiali. Riflettete che anche in questo caso dovete rivolgervi a Me, e la Mia voce, che è percepibile solo all'orecchio spirituale, vi risponderà; cioè, se ponete la vostra questione nelle Mie mani per metterla in ordine, con l'augurio che vinca il vostro progresso spirituale, allora la vostra convinzione interiore vi renderà chiaro come dovete operare. Questa è quindi la Mia voce!

2. Come ammonizione, vi esclamo ancora una volta: "Non indurite il vostro cuore!", anche se spesso essa si fa sentire in modo molto diverso da come voi vorreste sentirla volentieri. Di solito, questa o quella via si contrappone al vostro intelletto, e quindi è forte la tentazione di indurire il vostro cuore e dare più ascolto all’intelletto, e non ai migliori sentimenti del cuore. Questo atto si verifica soprattutto in occasione dell’amore per il prossimo; quante scuse e contraddizioni si presentano verso le Mie parole: «Ama il prossimo tuo come te stesso!». Da nessuna parte ho stabilito in aggiunta: "Ama il tuo prossimo, dopo che lo hai giudicato”, bensì: «…amalo come te stesso!»

3. Fate solo un po’ di attenzione su voi stessi, quanto abilmente siete capaci di giudicare e scusare la vostra stessa debolezza; fate lo stesso anche col vostro prossimo, e scoprirete presto quanto grande (o piccola) risulta essere la sua debolezza rispetto alla vostra; dunque, questa è la Mia voce, la voce del Padre dell'Amore. Lasciate parlare l'Amore in voi, per voi e per gli altri, e i vostri cuori rimarranno protetti dall'indurimento, e saranno stimolati all’amore verso di Me e verso il vostro prossimo.

4. Questo comandamento fondamentale dovrà essere la vostra regola, per voi che siete stati privilegiati davanti a tanti altri, per riconoscere più da vicino la Mia essenza con il Suo Amore tutto abbracciante, attraverso le Mie parole dirette, come attraverso le parole d'incoraggiamento dall'interiore!

5. Molto vi è dato, ma adesso da voi pretendo anche di più, che non da coloro che prima devono ancora essere istruiti. Perciò tenetevi stretti alla Mia voce, tenetela in gran conto in questo tempo, e prestate meno ascolto ai suggerimenti dell'intelletto. È così triste per un Padre pieno d’Amore quando deve cominciare daccapo con la preghiera: "AscoltateMi!". Perciò, proponetevi di ascoltare solo la voce di Colui che vuole allevarvi spiritualmente, affinché possiate diventare figli di un Padre spirituale, anzi, divino. Pensate troppo in alto per attaccarvi ai desideri materiali. – Il Padre vostro in Gesù. Amen!

 

 

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Cap. 77

Sulla Santità e Giustizia di Dio

Domenica 20 ottobre 1878

1. Miei cari figli, voglio prenderMi cura di voi nella vostra debolezza, se implorate a Me il vostro aiuto, poiché Io sono di grande pazienza, specialmente verso coloro che cercano rifugio in Me, ma devono sforzarsi affinché Io possa essere vicino a loro, poiché la Mia essenza è anche santa e giusta, e mira sempre a distribuire il Mio Amore in modo che i Miei figli siano favoriti a seguire il Mio esempio. Per questo si verifica sempre qualcosa che rivela loro la loro debolezza, affinché riconoscano quanto sono ancora indietro nel preciso adempimento dei Miei amorevoli comandamenti.

2. Come governereste voi al posto Mio? Esercitereste punizioni su punizioni a ogni trasgressione? Usereste dei mezzi coercitivi verso la libera volontà, anche se Io vi ho spiegato già spesso il suo alto valore, e voi sapeste che solo uno sviluppo graduale è in grado di condurre alla vera e felice destinazione? Perciò è necessario sperimentare ripetutamente in voi stessi quanto velocemente si può commettere un errore, se non vegliate e pregate incessantemente, e non vi sforzate di essere in relazione con Me.

3. Proprio come Io, nella Mia grande Misericordia, vi attribuisco un grande merito per questo sforzo affinché l’abisso tra Me e voi possa essere superato in riferimento alla Mia Santità e Giustizia, così dovete anche voi fare con i vostri simili. L'amore dovrà darvi la forza di frequentarli secondo la Mia Volontà, anche se credete di poter tracciare un abisso tra voi e loro a causa dei loro errori.

4. Se poteste afferrare Me nella Mia giusta Santità e Giustizia, indietreggereste vergognosamente da Me; invece Io lascio prevalere Mio Amore verso di voi, figli dell’uomo! Perciò imparate dal Padre vostro anche su questo punto. Le vostre situazioni sono sempre così disposte da non potervi scusare di non aver avuto l’opportunità di formarvi in qualunque cosa per diventare Miei perfetti seguaci secondo il Mio esempio, come quando son vissuto sulla Terra.

5. Se dal vostro prossimo vi aspettate più di quanto potete ricevere da esso, allora pensate alla Mia Santità e alla Mia Giustizia che altrettanto vi separerebbero da Me; e pensate anche al Mio grande Amore che vi abbraccia amorevolmente con molta pazienza, fino a vincervi e a spingervi ad amare a vostra volta, dove ovviamente, devo ancora accontentarMi di una assai piccola porzione, e devo sempre prendere disposizioni per ottenerla di nuovo mendicando.

6. Proprio come un padre terreno è sempre felice quando i suoi figli degenerati gli portano incontro solo un po’ d’amore, così anch’Io, con molta Pazienza e Longanimità, devo lasciar decidere alla vostra libera volontà quanto amore e pazienza dimostrare al vostro prossimo per Amor Mio. – Amen!

 

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Cap. 78

“Lasciate che i piccoli vengano a Me!

Martedì 22 ottobre 1878

1. Miei cari figli! «Lasciate che i piccoli vengano a Me, e non impedite loro di farlo», dissi un giorno sulla Terra, quando i Miei discepoli credettero di renderMi un servizio impedendo ai genitori di sollecitarMi a impartire la benedizione per i loro figli. Essi ritenevano questo affollamento ingiusto, perché si erano resi conto che quella gente Mi adorava solo per amore del benessere (dei loro figli). Io invece dissi loro: «Lasciateli venire a Me, essi non sono malvagi, bensì ignoranti; e tuttavia hanno fiducia in Me. perciò proprio per questo li amo, perché vengono da Me a chiedere ciò che ancora manca loro!»

2. Tali anime infantili sono destinate al regno di Dio, le quali vengono a prendere da Me la loro conoscenza e le loro benedizioni; anche se all’inizio sono spesso gli interessi esteriori che li inducono a implorare il Mio aiuto, la strada che conduce a Me è comunque stata loro spianata. Beati quelli che continuano a camminare su di essa, finché Mi avranno trovato, poiché il trovare Me è l'inizio della beatitudine, ed è la conseguenza di una chiamata dalla grazia. Chi l’ascolta e si mette alla ricerca, a questi riuscirà di trovarMi. E chi mi avrà trovato, a questi è già più un dovere di contribuire al fatto che Io possa rimanere presso di lui. Infatti la Mia essenza richiede condizioni che devono essere adempiute, prima di prendere dimora nel cuore di una persona. Tuttavia, il Mio Amore misericordioso ha posto queste condizioni in modo che per rispettarle è necessario solo un sentimento infantile.

3. Tutte le aspirazioni e gli sforzi per formare il cuore in un luogo di dimora per Me attraverso molta erudizione, non hanno alcun valore. Piuttosto, ripeto le Mie parole: «Se non diventate come bambini, non entrerete nel Mio regno!», cioè, dovete nutrire amore disinteressato, fiducia nel Padre, con la consapevolezza che "Egli si prende cura di me", senza criticare le Mie disposizioni con un sospiro: "Perché così?". – Abbiate un sentimento infantile anche nel rapporto con i vostri simili! E proprio come i bambini che entrano in relazione con altri bambini senza diffidenza, e s’intrattengono con loro apertamente, così anche voi dovete aver relazioni con tutti gli uomini senza diffidenza; e come i bambini che, quando vengono oltraggiati si appoggiano al padre e corrono da lui lamentandosi, e poi si comportano secondo i suoi dettami, così anche voi rivolgetevi a Me per un consiglio, quando vi capita un insulto, ma non dovete difendervi prima.

4. Se Io sono l’Onnisciente, i Miei figli non saranno mai soli! Perciò non devono subire torti superiori a quelli che Io permetto. Se si rivolgono a Me nel giusto spirito, presto diventerà loro chiaro quale beneficio ne possono trarre; solamente, non possono presentarsi a Me eccitati o arrabbiati, per pretendere, per così dire, di averMi come Interlocutore dalla loro parte, ma con la loro richiesta devono rivolgersi a Me così che Io rinforzi il loro amore, affinché sia loro possibile operare secondo la Mia Volontà. Essi devono pregarMi di aprir loro la strada, come anche, di dare ai loro simili un cuore ricettivo per l'Amore emanato da Me, e li renda felici; essi devono prenderMi, per così dire, per mano, come Padre e Intercessore, e condurMi là dove la conciliazione è necessaria.

5. Oh, quanto volentieri Mi lascio afferrare dai Miei figli che hanno idee affini alle Mie, che portano in sé pensieri di pace! Io li accompagnerò nel loro cammino e, se necessario, dimostrerò la Mia forza verso coloro che cercano maliziosamente di perseguitarli per Amor Mio.

6. Io sono misericordioso, benevolo e longanime, ma anche Santo e Giusto; perciò, cari figli, lavorate su voi stessi, …per compiacerMi sempre di più, ed Io stesso difenderò i vostri diritti verso gli altri! – Il Padre vostro in Gesù! Amen!

 

 

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Cap. 79

Tutti coloro che amano Dio, sono aiutati da schiere di spiriti protettori

per tendere tutti al bene!”

Domenica 27 ottobre 1878

1. Miei cari figli! «A coloro che amano Dio, tutte le cose devono servire per il bene!» [Romani 8,28]. Questa massima, cari figli, è il contenuto principale di ciò che vi deve infondere fiducia e rassegnazione infantile, poiché nel Mio governo, il fine ultimo di ogni cosa è solo il bene, come anche presso di voi, nella vostra conduzione come figli spirituali, tutti gli avvenimenti devono portare solo un guadagno spirituale, e sono calcolati per la vostra salvezza.

2. Ora, però, questa massima non si riferisce solo a coloro che Mi dicono “Padre”, come se solo per loro dovesse servire tutto per il bene, bensì, a tutti coloro che 'amano Dio'. Qui sono incluse tutte le anime che credono in un Dio e dipendono da Lui, e perciò cercano di entrare in contatto con Me. Questo è il motivo per cui vanno in chiesa, dove Io sono predicato, e lì Mi pregano, e perciò faccio disporre la loro guida in modo che si avvicinino sempre di più a Me.

3. Infatti, presso tali uomini che dirigono la loro volontà verso di Me, l'influsso dei buoni spiriti protettori è solo rafforzato, e anche se a loro sembra che essi stessi scelgano e creino il proprio destino, è tuttavia sempre presente il Mio influsso attraverso l'amore che, in parte, promuove ciò che è loro utile, e in parte cerca di impedire ciò che sarebbe loro dannoso sul cammino già intrapreso, che conduce a Me.

4. Questo è da parte Mia un 'seguire' i Miei figli creati che si sono allontanati troppo da Me, e ora devono essere gradualmente ricondotti a Me dagli spiriti protettori e dagli angeli designati a fare questo; ecco perché devo spesso permettere la sofferenza, che il Mio Amore non vorrebbe, affinché ai Miei servitori provenienti dalle sfere spirituali superiori venga aperta la strada, al fine di conquistare queste anime per Me e riportarle completamente a Me. Il loro spirito (di servitori) opera sui cuori attraverso il Mio Spirito, con il quale Io li equipaggio per il loro compito, e lo fanno nel Mio Nome.

5. Per questo è lo Spirito Santo che vi ammonisce e vi vuole educare, e per conseguire ciò, dovete prima pregare Me per questo, perché gli spiriti protettori devono osservare i confini che onorano la vostra libera volontà. Se, però, voi consegnate questa, volontariamente, a Me per guidarla, allora questo è una grande beatitudine per loro, e il loro influsso che esercitano su di voi sarà tale che, quanto più crescete nell’amore per Me, tanto più sicuramente potrete fare affidamento sulla vostra voce interiore.

6. In alcuni casi essa vi verrà chiaramente in aiuto, ma la vostra preoccupazione principale deve essere sempre quella di ottenere un guadagno spirituale, e subordinare le vostre situazioni esteriori al rinnegamento, con la consapevolezza che, se Mi amate, questo amore serve per il vostro bene.

7. Perciò mettetevi alla prova per vedere quanto amore avete per Me, per rinnegare qualcosa, per tollerare, per sopportare, e potrete supporre che vi benedirò proprio allo stesso modo. – Amen! Il Padre vostro!

 

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Cap. 80

”Attenetevi alle parole delle Sacre Scritture!”

Domenica 8 novembre 1878

1. Cari figli! «Ancora un poco, e poi non mi vedrete, e ancora un poco, mi vedrete di nuovo!» [Gv.16,16]. – Queste parole Io le diedi un giorno ai Miei discepoli, i quali mi vedevano personalmente, ma nel loro cuore diventava sempre più buio sulla Mia Persona; una volta si convincevano fermamente che ero Jehova stesso, un’altra volta erano tormentati dai più forti dubbi al riguardo, ed Io sapevo bene che una volta che non avessi più camminato in mezzo a loro, questa condizione sarebbe subentrata ancora di più. Perciò lo dissi loro in anticipo, affinché potessero consolarsi se si fossero rattristati di fronte a questi pensieri dubbiosi. Infatti, non appena un’anima s’impadronisce del fatto che Io non sono più con lei, dopo che precedentemente aveva imparato ad apprezzare la grande felicità di possederMi, lei si sente infelice e diventa triste, perciò espressi queste consolanti parole per tutti i tempi: «tra poco Mi vedrete di nuovo!»

2. Perciò attenetevi anche voi con ferma fiducia alle parole delle Sacre Scritture, affinché non siate scoraggiati dalla sensazione di essere abbandonati, ma tanto più, fate del vostro meglio per poter percepire di nuovo la Mia presenza. Senza questa convinzione che Io sono presso di voi, i Miei comandamenti dell'Amore diventano un peso per voi, e solo sostenuti dal pensiero che “Il Padre è con me, e mi dà la forza per poter compiere ogni cosa”, vi rafforzerete per pensare a Me con gioia e agire secondo la Mia Volontà, e anche se avrete momenti in cui vi crederete lontani da Me, allora sperate che un po’ del Mio Amore misericordioso vi ristori di nuovo.

3. Questo modo di educare è predisposto da Me così, poiché proprio come i figli, quando i loro genitori sono fuori, imparano a rendersi meglio conto del valore che essi hanno per loro, e aspettano con molta nostalgia il loro ritorno, e corrono ad incontrarli con gioia, …così fa bene anche al Mio cuore paterno se non volete sentire la Mia mancanza, e quindi, benedico ancora una volta la vostra nostalgia col Mio Amore paterno. – Amen!

 

 

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Cap. 81

«Vedete, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo!»

[Matteo 28,20]

Domenica 10 novembre 1878

1. Miei cari figli, in questa frase è contenuta la verità secondo la Mia Parola, come anche nelle parole precedenti: «Ancora un poco, e poi non Mi vedrete» ecc. Riflettete sul fatto che questi sono opposti, e tuttavia, entrambi procedono da Me, il Veritiero e l'Immutabile.

2. Per afferrare correttamente queste parole come appartenenti insieme, dovreste trovarvi nella condizione di aver già provato quali sentimenti si provano quando Io sono con voi, per distinguerli da quelli che avete quando Mi credete lontano, poiché le parole "Io sono con voi tutti i giorni", valgono per questi momenti o condizioni, perché la sensazione di sentirsi abbandonati, contiene in sé la nostalgia di Me, di cui ho compiacimento.

3. Ecco perché le parole: “Ancora un poco e Mi vedrete di nuovo” sono del tutto concordi, poiché, quando Mi vedete (cioè sentite la Mia vicinanza), siete soddisfatti e sicuri, vi esaltate della pace interiore che percepite. Questo è spesso causato anche dalle vostre condizioni esteriori, quando vi va tutto bene, come dite voi, cioè, che se non avete niente da lamentarvi; e allora, poi pensate che anch’Io sia soddisfatto di voi, e nel vostro zelo diventate incuranti di Me.

4. Ecco perché un’apparente ritirata dal Mio fianco è sempre così necessaria, e le parole sono certamente così vere: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo!».

5. Sì, voi non potreste esistere neanche un'ora senza di Me! Dipende solo dalla vostra volontà fino a che punto Mi concedete il diritto di potervi influenzare.

6. Ogni sofferenza, ogni privazione attraverso cui vi viene mostrato quanto poco potete deviare o giungere a questo o a quello secondo il vostro arbitrio, contiene un grido di avvertimento da parte Mia, per così dire, pregando: "Voi, come figli Miei, volete attraversare la vostra vita di prova? Allora aggrappatevi a Me sempre più saldamente!"

7. Solamente Io sono onnisciente, e posso valutare ciò che vi è utile per soddisfare i vostri propositi che avete preso nell’amore per Me, dopo averMi riconosciuto meglio di quanto sia il caso di molti altri che pure vengono a Me con i loro desideri e le loro preghiere, ma più per i beni esteriori che essi considerano come felicità, con i quali cercano il Mio Amore, ciò che spesso anche concedo, poiché Mi viene offerto molto più ringraziamento per i beni terreni, che prima o poi passano di nuovo, che per i beni spirituali su cui si fonda la vita eterna (un atto di accusa per lo stato così basso della nostra umanità. – l'editore).

8. Anche voi siete ancora così puerili e scoraggiati quando un'avversità vi colpisce, e desiderate girarvi dall’altra parte invece di rivolgervi a Me e chiedere il perché vi chiamo, e pregare lo Spirito affinché vi guidi in ogni verità, vale a dire, che Lui vi riveli chiaramente le vostre cattive strade, le vostre mancanze e i vostri difetti. Questa preghiera sarà subito esaudita da Me, e così potrete convincervi che Io sono con voi. Prestate solo la giusta attenzione a voi stessi, e presto scoprirete che le vostre cose esteriori sono sempre adatte al vostro progresso spirituale. Per questo, siete anche in grado di imparare a riconoscere che Io sono con voi tutti i giorni con lo stesso Amore, e da parte vostra, il non vederMi dipenderà solo da voi stessi, se vi siete allontanati troppo per negligenza. Tuttavia, la chiamata dalla Mia grazia vuol ricondurvi indietro.

9. Cari figli, rimanete presso Colui che è con voi, dato che l’oscurità diventerà sempre più fitta, affinché attraverso un incauto allontanamento da Me non perdiate la chiara luce dal vostro occhio spirituale, dove vi potrebbe essere difficile un tornare indietro; adesso, infatti, l’oscurità è così grande, che non è più possibile per voi, figli umani, che l'uno guidi l'altro, bensì, solo la Luce della Mia grazia è in grado di farlo. Perciò rivolgetevi a Me, se un'anima vi preoccupa a causa del suo stato di smarrimento. Io voglio correre in vostro aiuto, e solo dopo, se l’avrete concordato con Me, metterete mano all’opera, e allora avrà successo, sebbene nel tempo attuale, sotto questo aspetto, non potete prendere su di voi molto lavoro, poiché, in considerazione del grande afflusso delle potenze oscure, anche voi dite: "Chi sta in piedi, faccia in modo di non cadere!"

10. Sappiatelo: voi siete ancora molto deboli contro gli astuti tentativi di Satana! Perciò accoglieteMi nel vostro cuore, e riconoscete che Io voglio ordinare anche nell’esteriore le vostro faccende, poiché "Senza di Me non potete far nulla!" – Tenetevelo stretto, ed Io rimarrò con voi! – Amen!

 

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Cap. 82

Principali cenni di come affrontare la vita

Domenica 17 novembre 1878

1. Miei cari figli, siate sinceri come è sincero il Padre vostro nei Cieli , fondato sull'Amore!

2. Quanto più amore avete, tanto più precisi sarete con la verità, perché essa, allo stesso tempo, è un’opera di bene, poiché solo se credete che ciò che vi ho già detto tramite le Sacre Scritture e vi ripeto ancora oggi, è vero e potete riporre la vostra fiducia in Me, e questo vi sarà di conforto in molte situazioni della vita. Allora non esitate, …se non vedete prove immediate su questa o quella promessa.

3. Questa fiducia, però, si basa sull'esperienza, e certamente sull'esperienza del cuore verso di Me, perché Io sono Spirito, e vi frequento spiritualmente. Invece voi dovete dimostrare con le parole e le opere la vostra sincerità ai vostri simili nei rapporti ordinari, e solo quando vi sarete guadagnati in tal modo la fiducia presso di loro, vi procurerete anche l'accesso in un rapporto spirituale, e le eterne verità saranno riconosciute.

4. Così potrete vedere costantemente come il vostro corpo è il servitore indispensabile dello spirito, e come Io abbia disposto tutto per dare allo stesso la possibilità di formarsi a Mia immagine. Con una zelante buona volontà potete appropriarvi di tutte le Caratteristiche che Io possiedo, anche quelle che vi sembrano irraggiungibili.

5. Per esempio, se siete completamente sinceri, nel prossimo scoprirete subito la sua slealtà, ma per questo, la vostra verità deve fondarsi altrettanto sull'amore, e non sia incline a dare giudizi affrettati, ma deve mettere in anticipo tutto sul piatto della bilancia, prima di accettare ciò che è dannoso. Così come Io non giudico alla maniera umana, ma in modo armonioso unisco  Misericordia, Sapienza e Giustizia, così anche voi, se volete mettere alla prova la verità, dovete unire queste Caratteristiche; e allora anche voi sarete sinceri!

6. Fa parte di questo processo il fatto che prima di mettere alla prova gli altri, pensiate veramente a voi stessi.

7. Cari figli, quanti compiti vi sono ancora tracciati, fino a quando non sarete più infantili e supporrete che Io possa usarvi come lavoratori. Può, un padre, affidare a suo figlio la professione, se il figlio la capisce a pezzi e bocconi, o se solo temporaneamente ne ha felicità? Non aspetterà con ansia il momento in cui potrà farlo collaborare completamente? Il padre non risparmierà nessun mezzo per formarlo a questo scopo; e così è il caso anche presso di Me.

8. Come mezzi per la vostra educazione nel corso della vostra vita sono previste sia gioie, per l'incoraggiamento, come anche sofferenze per ammonirvi, anche delle buone e delle cattive persone nella vostra cerchia di amici, per esercitarvi con privazioni per l'abnegazione, con proprietà per poter esercitare opere di bene, e il massimo che vi viene offerto è la Mia Parola e le Mie verità. Chi le tiene saldamente e le fa diventare verità attraverso l'azione e la vita, a questi è promessa la Mia immagine. – Amen!

 

 

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Cap. 83

«Siate santi, poiché Io sono Santo!»

[Levitico 19,2-11]

Domenica 24 novembre 1878

1. Miei cari figli! «Siate santi, poiché Io sono Santo!» – Questo vuol dire che la Mia essenza è pura, senza alcun pensiero di egoismo, superbia, odio o inconciliabilità. Essa è puro Amore! La Mia gioia consiste nel rendere felici le Mie creature fino al punto che diventino simili a Me; ma questa gioia appartiene solo a un essere santificato che rinneghi continuamente se stesso, per poter rendere felici.

2. Tra i Miei figli ci sono certamente uomini in grado di rinnegare molto, per Amor Mio, e si sforzano ardentemente anche di compiere il loro dovere verso il prossimo, ma il loro amore non è ancora completamente puro. Essi conservano ancora un certo privilegio per se stessi, cosa che lascia prender parte al prossimo solo fino a un certo punto, ma non ammettono che spesso il prossimo può fare più di quanto fanno essi stessi, né gli permettono di essere armoniosamente insieme. Tale cosa è ancor più nascosta nei pensieri, e perciò non siete ancora santificati, vale a dire, che tutti i vostri pensieri e le vostre azioni non devono star lì solo nell'espressione come amore, in cui il vostro amore è solo un dovere; piuttosto, l'amore deve essere una gioia interiore, libero da ogni arroganza, benevolo e grato di fronte a Me, se il vostro prossimo riesce a star meglio di voi stessi, e attivi, se nel farlo vi causa perfino uno svantaggio nell’esteriore.

3. Queste sono le condizioni che vi portano sui gradini della santità. Se le avrete accettate di buon grado e cercherete di soddisfarle, allora sarete rafforzati e illuminati dal Mio Spirito, e vi sarà mostrata l'impurità dei vostri pensieri, poiché non solo l'azione deve essere buona, bensì il motivo fondamentale deve essere solo il puro, santo Amore!

4. Io sono Santo, e anche voi dovente diventarlo! Io non chiedo nulla ai Miei figli di cui non siano stati dotati precedentemente, perché possano diventarlo. Perciò non vi giustificate dicendo che non è possibile adempiere questi insegnamenti; piuttosto, cominciate a ordinare i vostri pensieri davanti a Me (siate pii!). Siate memori della Mia Onniscienza, ma anche della Mia Misericordia, affinché possiate esistere; e anche questo compito vi mostrerà che sono Io, Colui che vi indica la via per la vostra salvezza eterna.

5. Se v’immergerete in tutto ciò che finora avete ricevuto direttamente da Me, allora vi rimarrà poco tempo per dare ascolto ai pensieri del mondo, e l'ambiente infernale fuggirà da voi, poiché, chi può sussistere davanti alla Mia Luce, che è data a coloro che chiedono di Me con tutto il cuore, con tutta l'anima e con fiducia infantile? Perciò rendetevi sempre più degni di essere chiamati “figli Miei”. – Il Padre vostro. Amen!

 

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Cap. 84

Diventate umili, come anch’Io Mi presentai in modo umile al popolo!”

(I di Avvento)

Domenica 1 dicembre 1878

1. Miei cari figli, è la Mia venuta che viene annunciata oggi nella Chiesa cristiana ed elogiata in modo formale, così che gli ascoltatori sappiano già in anticipo cosa sentiranno oggi. È per lo più un lamentarsi sull'intera umanità che non Mi accoglie più degnamente, e ciò è del tutto vero. Infatti, anche se accadesse di più tramite delle forme esteriori, nel cuore mancherebbe tuttavia la vera solennità dell'accoglienza. Io voglio troneggiare in ogni uomo, poiché ho scelto quest’unico luogo per la Mia venuta, e questo deve essere ripulito da ogni sporcizia che è penetrata con l'astuzia di Satana, solo poi terrò il Mio ingresso!

2. E come mandai avanti due discepoli al Mio ingresso in Gerusalemme per andare a prendere un’asina sulla quale Mi sedetti e, attraverso un influsso segreto, feci riconoscere il Mio potere al popolo che Mi venerava, così ho inviato a tutti coloro che si chiamano cristiani, due servitori, consistenti dello spirito e dell’insegnamento, i quali annuncino loro ciò che è necessario per la Mia venuta. Un’asinella è il simbolo della vera umiltà, che deve essere offerta a Me volontariamente, cioè una resa, dopo di che, potrò farMi vedere come Re da coloro che Mi onorano in questo modo.

3. Così, anche voi dovete offrirMi costantemente la vera umiltà del cuore, poiché lì, quando sarete in grado di percepire la Mia vicinanza, ci sarà sempre il pericolo di insuperbirvi volentieri sul vostro prossimo, e ritenere che la vostra dignità vi abbia dato un vantaggio.

4. O cari figli, se volessi regolare i conti con voi, spesso sareste molto al di sotto di loro, poiché presso di Me, tutto viene messo sul piatto della bilancia, anche l’intero percorso educativo. Pensate su quanto in anticipo avete ricevuto in discernimento, in conoscenza e in ammaestramento, esperienze spesso gioiose, spesso amare, le quali vi hanno costretto a chiedere di Me.

5. Per altri, invece, non è ancora giunto il momento giusto in cui prestare attenzione alla Mia chiamata, e la Mia Pazienza e la Mia Sapienza devono aspettare finché la loro volontà Mi chiederà di più. Nondimeno, il diritto filiale è riservato anche a loro, poiché Io andrò anche da loro, e spesso il Mio perdono è un bene per loro. Essi, in cambio, Mi afferreranno tanto più appassionatamente, quando mi avranno trovato dopo aver vagato in precedenza su lunghe vie traverse.

6. Io sono pronto a presentarMi sempre e ovunque! Anche presso di voi desidero poterMi spingere sempre di più, non solo come Maestro e Consolatore, ma anche come Reggente e Padre e in tutte le Caratteristiche della Mia essenza, affinché anche di voi, in tutta verità, si possa dire: “Sono figli di Dio, nell'amore, nella verità, nella giustizia, nella mansuetudine, nella pazienza e nella vera umiltà!

8. Perciò, pregate ogni giorno di più per la Mia venuta nel vostro cuore, affinché non siate ingannati dalla speranza di una venuta esteriore, la quale avrebbe poco valore per coloro che Mi vedono spiritualmente, per il fatto che la Mia immagine sta già davanti ai loro occhi col pensiero e con le opere, percependo la Mia voce, e così, il seguire e l'imitare il loro Gesù, diventa per loro una gioia. – Amen! Questo ve lo dice Lui!

 

 

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Cap. 85

“Riflettete su di Me, per riconoscerMi, poi pentirvi e affidarvi del tutto a Me!”

(II di Avvento)

Domenica 8 dicembre 1878

1. Miei cari figli, la Mia venuta vi deve occupare nei vostri pensieri, fate perciò un serio esame di coscienza! Inoltre, confrontate nella vostra condotta di vita tutto il bene che avete goduto, come il peso che avete dovuto portare, e considerate cosa siete diventati come risultato, se siete più spirituali o più materiali.

2. Quando pongo questa domanda, Mi riferisco ai Miei figli, i quali Mi conoscono più da vicino ed hanno rimesso la loro educazione alla Mia guida; e tanto più deve essere rivelato loro quanto hanno perso e quanto hanno guadagnato. Essi resterebbero scioccati nel vedere quanto sia grande la loro trascuranza e l'insoddisfazione nei Miei confronti, e che non potrebbero sussistere dinanzi alla Mia Giustizia e Santità, se non fosse per il Mio grande Amore che, ancora una volta, va loro incontro con consolazione e misericordia.

3. Questi sentimenti devono essere presenti in voi in maniera struggente, e poi esclamare: “Vieni Signore Gesù, vieni presto, e con la Tua Grazia, donaci nuova forza e nuova gioia, per percorrere le Tue vie educative con il cuore grato, affinché la Tua venuta a noi sia duratura!"

4. Questo punto di vista è indispensabile, se la Mia venuta deve essere una benedizione per voi. Prima il riconoscimento della propria indegnità, poi il pentimento, ma con fiducia infantile, un attenersi a Me per la Mia assistenza, la quale è assicurata a coloro presso i quali posso inserirMi con il Mio Amore, il quale porta con sé tutte le altre caratteristiche. Allora il Mio luogo di nascita deve essere riconoscibile anche dall'esterno, se queste caratteristiche passano nella carne o nell'azione, dove spesse volte vi si rende la testimonianza: "Qui è nato il Signore!"

5. Le vostre azioni e la vostra condotta di vita deve essere così che anche gli angeli possano rallegrarsi di voi, e intonare un "Pace sulla Terra", perché sulla Terra si trovano figli di Dio come un'immagine del Padre, il cui Amore e Misericordia, un giorno li vorrà accogliere nell'aldilà come da pari a pari, affinché non desistiate dal chiedere che Io non debba più perdonare, per rendervi adatti alla Mia venuta e preparare il vostro cuore in un luogo di nascita, dove Io, come Re e Reggente, sarò amato e onorato nel fare e lasciare.

6. Così, anche voi venite ora con Me a Betlemme! Questo viaggio è certamente faticoso e povero, la nascita è esteriormente meschina, spesso povera fino alla commiserazione, ma per voi contiene un'abbondanza inimmaginabile di ricchezza e magnificenza interiore.

7. Come a Betlemme solo i magi videro la stella e pochi ne compresero il grande significato, così in questo tempo sono altrettanto pochi che Mi riconoscono nel modo in cui vengo da coloro che Mi desiderano e cercano di rendere il loro cuore adatto a riceverMi secondo l'insegnamento che ho dato nelle Sacre Scritture.

8. Come un giorno Io nacqui fisicamente per poter vivere unito a voi in questo mondo, così adesso dovete rinascere spiritualmente, per poter un giorno, vivere lì con Me non solo come vostro Creatore, ma come Padre vostro eternamente. Amen!

 

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Cap. 86

“Preparatevi al Natale, portandoMi sempre nel cuore e adempiendo i comandamenti!”

(III di Avvento)

Domenica 15 dicembre 1878

1. Miei cari figli!, dopo avervi indicato quali cerimonie di accoglienza desidero affinché Io possa venire ed entrare nei vostri cuori, dovete  apprendere che per il momento vengo piccolo, non subito come Re. Voi stessi dovete applicarvi a farMi grande, dovete portarMi ogni giorno più amore, sia nel rapporto con Me e nell’incessante preghiera, sia nell’adempimento dei Miei comandamenti che richiedono soprattutto il sincero amore verso il prossimo.

2. Ecco perché a Natale si manifesta negli animi l’impulso di allietare gli altri e dar loro un dono; c’è un influsso dall'alto rafforzato in questa ricorrenza della Mia nascita. Purtroppo, anche questa bella consuetudine è ora degenerata, come tutte le usanze che vengono osservate in Mio onore.

3. Adesso, tutto è diventato troppo sensuale, in ogni cosa si annidano cattive passioni: avidità, avarizia, superbia, arroganza e invidia sono molto coinvolte, e spesso, il vero significato non viene affatto ragionato. Perciò dovete donare in modo diverso rispetto ai figli del mondo, perché voi conoscete quali sono i doni che hanno il valore più alto. Quindi, rivolgetevi a Me con la preghiera di donarli a coloro che amate. Io conosco il bisogno di ciascuno e accoglierò la vostra preghiera come un Dono di grazia per voi stessi; dovete solo essere memori del Mio modo di agire, e credere con piena fiducia che sarete esauditi, ma lasciate a Me il tempo dell'adempimento.

4. Se andate incontro al Natale in questo modo, avrete parte a una vera benedizione, e anche la vostra gioia esteriore aumenterà. PortateMi con voi quando festeggerete il Natale da qualche parte, e sarete anche circondati da molti (i Miei beati dall’aldilà) che Mi accompagnano e gioiscono quando Mi viene dato il vero amore e l'adorazione dei figli sulla Terra, che Io intendo attirare a Me, dove poi, in verità, può essere intonato l'inno di lode: “Pace sulla Terra! Il Signore è nato! Alleluia!!!”

5. Leggete ora in Isaia il capitolo 60. "Alzati e diventa luce…". – Amen!

 

 

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Cap. 87

“Evitate di abituarvi a molte comodità che vi allontanano da Me!”

(IV di Avvento)

Domenica 22 dicembre 1878

1. Miei cari figli, povero e piccolo era il luogo in cui sono nato. Era una grotta, uno spazio buio e vuoto, come immagine corrispondente ai cuori degli uomini, i quali sono anch’essi bui e vuoti, dato che non conoscono più lo scopo cui dovrebbero servire, e tuttavia il Mio Amore è così grande, che scelsi per Me un simile posto per la Mia nascita.

2. La promessa che si trova in questa rispondenza della grotta, deve servirvi per la gioia e la consolazione, se Mi desiderate ardentemente e vi sforzate di diventare degni della Mia venuta in voi; eppure, allo stesso modo, siete spaventati per il vostro esame di coscienza, e titubanti per le vostre grandi mancanze.

3. Il luogo della Mia dimora era così vuoto, senza alcun arredo che potesse rendere la vita più confortevole. Perciò anche voi sforzatevi affinché i vostri cuori diventino sempre più, liberi dai desideri e dai bisogni delle comodità esteriori, poiché, nel coltivare questi desideri, si nasconde il pericolo di intraprendere quelle vie che vi allontanano da Me, per giungere al possesso di certe cose esteriori. Quindi, durante la vostra vita evitate di abituarvi a molte comodità nelle necessità, poiché, dove il cuore non ha molti desideri, lì c'è più spazio per Me, ed Io stesso lo illuminerò senza pretendere prima più luce. Il Mio lume è l’eterna Luce, e dove questa luce illumina, gli angeli salgono e scendono; quindi aspettatevi la vera conoscenza solo da Me, quando verrò da voi; così, per voi, sorgerà il giorno luminoso.

4. Per questo, andate diligentemente nella cameretta del vostro cuore, sgombrate i desideri inutili che vi si trovano e, riconoscendo le tenebre che ancora vi regnano, sperate nella Luce della Mia grazia.

5. E poi, come un giorno a Betlemme la Mia grande umiltà scelse per Me stesso le condizioni più misere per penetrare dappertutto con il Mio Amore, così, ancora una volta, in Me vi è la più grande umiltà, con la quale Mi accontento della più piccola rinuncia, per poter poi distribuire, con la rinascita, il Mio Amore in ricca misura.

6. Così come a quel tempo Mi sottomisi volentieri a tutti gli ordinamenti mondani, così in ogni momento onoro anche la vostra libera volontà, rallegrandoMi quando la deponete come dono ai Miei piedi, ben sapendo che sono Io a volervi rendere ricchi nella conoscenza e nell’amore. Apprezzate questi doni, e prendeteli con preghiera e fiducia come doni di Natale presso di Me. Vostro Padre in Gesù! – Amen!

 

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Cap. 88

Alla festa di Gesù, ovvero, alla festa della Mia nascita nella carne

Mercoledì 25 dicembre 1878

1. Miei cari figli, alla festa di Gesù, ovvero alla festa della Mia nascita nella carne, Io sono ricordato dall’intera cristianità più di quanto lo sia dalla maggior parte degli uomini in altri momenti, in cui essi si ricordano poco e per niente di Me.

2. Presso di voi deve essere diverso, poiché dovete accogliere la Mia nascita in voi come un giorno di gioia, ma anche, se questo accade, riconoscere in questo giorno i vostri doveri di elevare il Fanciulletto a essere un Governante.

3. Proprio come un bambino che viene al mondo ancora debole e incapace, e solo col piangere e col movimento manifesta la sua vita perché tutte le sue caratteristiche si sviluppano solo un po’ alla volta, così è il caso anche con la rinascita, in cui lo sviluppo avviene solo gradualmente. Tuttavia, questa crescita spirituale deve essere promossa sempre di più attraverso i vostri sforzi, ed Io vi concederò la Mia grazia per farlo.

4. Così uniti, Io in voi e voi in Me, il Mio Spirito divino deve diventare anche in voi, carne e sangue, ovvero, passare all'azione e alla vita, e anche il vostro corpo diventi per Me un organo attraverso il quale il Mio eterno Amore si possa annunciare.

5. Questo è poi il vero atto della nascita (rinascita) presso i Miei figli, attraverso il quale essi sono benedetti.

6. Come ogni anno si festeggia il compleanno come ricordo e, presso alcuni, lo sguardo retrospettivo sull'anno passato determina un ringraziamento o una tristezza in relazione al corso esteriore della vita su ciò che si è sopportato come pesantezza, dipendente a come Io sono stato accolto, ugualmente voglio benedirvi queste silenziose riflessioni, affinché un giorno possiate portare con voi nell'aldilà i vostri doni di Natale, dove l'intero significato della Mia ulteriore nascita, prima vi diventerà chiaro, e poi potrete unirvi ai cori celestiali dell’alleluia! – Amen!

 

 

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Cap. 89

“Nella domenica dopo il Natale,

riflettete a come proteggervi dagli attacchi del mondo”

Domenica 29 dicembre 1878

1. Cari figli, la festa del Mio compleanno è passata, e ora vi domando: "Quanto vi resta delle benedizioni e della distribuzione dei doni natalizi che la stessa offre ai Miei veri figli? Mi avete accolto come un Bambino povero, ben sapendo che la Sua cura comporta fatica e lavoro?”. – Questa, per voi, è una domanda seria e particolarmente importante in questo tempo, poiché ci sono molti Erodi che Mi perseguitano e cercano di distruggerMi. Ovunque vengono prese disposizioni per dichiarare il Mio insegnamento, il Mio Amore e la fede in Me come una favola, affinché l'incredulità e la tirannia debbano mantenere il dominio, Purtroppo, bisogna dire “mantenere”, poiché essa (la tirannia) non lo deve prima vincere, il male ha già conquistato il sopravvento come al tempo della Mia nascita corporea, quando ogni insegnamento era talmente distorto, che perfino all’onesto non era più possibile trattenere saldamente la verità, e se, spinto dal Mio Spirito, una scintilla migliore veniva conservata nel singolo, l’oscurità era comunque troppo fitta intorno ad essa, affinché la si potesse illuminare.

2. Quindi la condizione spirituale degli uomini (o piuttosto degli ebrei, come popolo di Dio) fu confermata lì, ed è altrettanto adesso con la cristianità. La tenebra nello spirituale è molto grande, e per illuminarla devo di nuovo Io stesso riaccendere la luce, solo che questa volta non attraverso una venuta personale (cioè per il momento), ma è attraverso il Mio Spirito che voglio dare in ricca misura a coloro che chiedono di Me, poiché Io stesso voglio essere il loro Maestro!

3. Perciò state calmi, prestate attenzione quando la Mia voce risuona in voi e vi mostra la via sulla quale nessun Erode vi potrà danneggiare. È già stato provveduto affinché poi le sue persecuzioni siano vane, poiché la fiaccola è posta nel vostro stesso cuore, intoccabile per i persecutori, i quali sanno che Io sono la Luce stessa che dimora in voi, e perciò, anche se cercano di mettervi le mani addosso, devono comunque ritirarsi e soccombere nella lotta.

4. Là da Bambino Mi scansai e Mi ritirai dai persecutori, poiché a questo loro odio in un tale fermento avrei potuto opporre solo un giudizio, per estirparlo, ma il mio scopo era quello di salvare molti di coloro che si univano nel cieco fervore alla grande massa, spesso anche costretti a questo dalle circostanze, e salvarli attraverso l'amore. Così è ancora adesso! Per amore di questi devo tacere nuovamente, poiché molti, molti sono spronati da Me, ma ancora troppo deboli per entrare nella lotta per Me .

5. Anche presso di voi è uguale, e perciò devo guidarvi in modo da proteggervi dai forti attacchi dall'esterno, poiché la forza per riportare la vittoria è ancora troppo debole, ed Io non posso deviare dal Mio Ordine per portare gli uomini al Mio fianco attraverso la loro libera volontà.

6. Perciò attenetevi al Mio esempio anche nella pazienza, nell'amore e nella perseveranza; andate con Me, mano nella Mano, Mi avete scelto come vostra Guida, quindi riponete in Me la piena fiducia, anche se spesso pensate di saperne più di Me. Se perseverate, verrete a sapere che vi ha guidato il Padre onnipotente e fedelmente affettuoso! – Amen!

 

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Cap. 90

“Pregate così la sera dell’ultimo dell’anno

Martedì 31 dicembre 1878

1. Cari figli, pregate per avere parole di ringraziamento per l’anno passato, dal momento che vi sentite troppo deboli per esprimerle dinanzi a Me, soprattutto per delle benedizioni spirituali. Ebbene, pregate l’un l’altro insieme, e anche per gli altri, in questo modo:

2. “Padre buono! Tu che con così grande grazia hai visitato noi indegni, e ci hai fatto affluire le Tue parole in modo così chiaro, così distinto e così paterno, non disdegnare il nostro debole ringraziamento che oggi, alla fine di quest'anno, siamo più sollecitati a fare e sentiamo di offrirTi più di quanto facciamo di solito, dove la tiepidezza subentra continuamente. Non smettere di rafforzare e vivificare costantemente i Tuoi figli ed espandere la nostra cerchia di fratelli e sorelle; vogliamo rallegrarci per ogni fratello e sorella che ha accolto il Tuo Amore misericordioso al suo posto di figlio; anzi, dona ancora a molti altri il sublime piacere della parola ‘Padre!’. Sii e rimani Padre nostro, come Lo sei sempre stato, e concedici di seguirTi sempre di più con amore filiale e salda fiducia. Oh, benedici tutto ciò che proviene da Te, benedici il Tuo insegnamento in tutti i cuori degli uomini, e preparali affinché Ti accolgano degnamente, e Tu non sia costretto a perdonare più a lungo, per porre il Tuo trono in mezzo a noi. Ascolta la preghiera dei Tuoi fedeli, quando esclamano: ‘Vieni Signore Gesù, vieni presto! Amen!’."

3. Così, cari figli, deve essere la disposizione del vostro cuore quando vi sentite particolarmente stimolati a entrare in comunione con Me, cosa che la fine dell'anno o qualsiasi altro atto solenne nella vita suscita di più in voi.

4. Non rivolgetevi mai a Me solo per voi stessi, ma nelle vostre preghiere portate con voi sempre qualcosa da chiedere per i vostri simili, pregando molto per loro.

5. Ce n’è un così grande bisogno in questo tempo, poiché solo se fate prevalere il giusto amore fraterno sarà possibile ai Miei servitori dall'alto di influenzarvi di più (cioè di farvi sentire la Mia benedizione).

6. Questo amore è un segno caratteristico con un potere di attrazione speciale, poiché l'amore per Me è più un sentimento di gratitudine; invece l'amore per il prossimo è più vicino al Mio Amore divino che ama sempre in modo disinteressato, e il cui impulso è: …rendere felici! Allora vi sentirete felici perché percepirete la Mia vicinanza,

7. Perciò, portate da Me anche i vostri simili, e se Mi pregate per questo, Mi affretterò a correre loro incontro. Ecco perché l’intercessione e l’amore per il prossimo è il più caro ringraziamento da parte vostra. Entrate nel nuovo anno con questo proposito, ed Io darò la Mia benedizione secondo i vostri desideri. – Il Padre vostro. Amen!

 

 

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Cap. 91

“Il Mio Nome è: Magnifico, Consiglio, Forza, Eroe, Padre eterno, Principe della pace

Mercoledì 1 gennaio 1879

1. Miei cari figli, il Mio nome è: Magnifico, Consiglio, Forza, Eroe, Padre eterno, Principe della pace! Finora è rimasto "il Magnifico", ma solo pochi cristiani sanno interpretarLo, perché non ne hanno ancora sperimentato in se stessi la potenza e il significato.

2. La fede in Me, che i maestri esigono dagli uomini, è una fede forzata, non possono afferrarla né con l’intelletto, né col cuore, perché essa si basa troppo sulla storia.

3. Nelle Sacre Scritture si dice: «Consiglio, Forza, Eroe» [Isaia 9,5/11,2/28,29/40,29/42,13]. Attenetevi a queste parole e, nella vostra incredulità o debolezza di fede, venite a prendere da Me, consiglio e forza, e diventerete consapevoli di come Io stesso Mi testimonierò con voi come Eroe e Vincitore, e così, tutto ciò che è espresso in queste parole profetiche andrà in adempimento.

4. 'Padre' è la parola che porta in sé tutto il Mio Amore, la Mia intera essenza, il Mio intero rapporto con voi, ma in questo, dovete riconoscere anche la vostra opinione di fronte a Me, come 'figli' è vostro dovere riporre in Me tutta la vostra fiducia, accettare consigli da Me, ben sapendo che tutta la vostra forza si basa sulla Mia cooperazione. Come 'figli' non potete nemmeno disonorarMi, restando indifferenti ai Miei ordinamenti, e il vostro fare e lasciare dovrà testimoniare la vostra discendenza e il vostro collegamento con Me.

5. Entrate perciò in questo nuovo anno come i Miei veri figli, i quali fanno affidamento sul Padre loro, la cui forza e potenza vi è nota, ed Io vorrò altrettanto testimoniare Me in voi come Padre. Allora con fiducia potrete guardare al futuro. – Amen!

 

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Cap. 92

“Abbiate fame e sete della giustizia!”

[Matteo 5,6]

Domenica 5 gennaio 1879

1. Miei cari figli, «Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati!». Voglio spiegarvi queste parole in modo più dettagliato, poiché molti uomini pensano di essere giusti, se nessuno può accusarli di aver parlato o agito male (in senso civile), e certamente nella misura in cui ciò può essere giudicato esteriormente. Tuttavia, alla giustizia che rende beati, appartiene un sentimento molto più sottile.

2. Dovete averne fame, dovete desiderarla con ardente brama nel vostro interiore, dovete pregarMi per aiutarvi, affinché impariate a pensare e a giudicare con giustizia, poiché solo se siete giusti potete praticare il vero amore. L'amore non sempre si basa sul fare del bene, ci sono anche casi dove esso pretende persino severità (cioè amare con serietà e sapienza).

3. Questo è il motivo per cui la giustizia è così necessaria, affinché a ciascuno possa essere dato ciò che serve al suo bene eterno; infatti, Io parlo con voi dell'Amore e della Giustizia divina, la quale cerca sempre e solo di rendervi veramente felici in modo duraturo ed eterno.

4. Questa giustizia deve spesso soffrire molto, e quindi è altrettanto una caratteristica che deve essere acquisita attraverso la lotta, avendo spesso da giudicare qualcosa mettendo da parte il proprio io. È proprio allora che essa è di natura divina, perché agisce in modo disinteressato, e in essa prevale questo motivo: rendere felici gli altri, invece di giudicarli!

5. Anch'io, Padre vostro, sono disconosciuto più di tutto nella giustizia, perché gli uomini sono ancora solo esteriori, e perciò afferrano tutto esteriormente (senza lungimiranza) di tutto ciò che avviene nel Mio governo. Essi vorrebbero solo un tale Dio dell'amore che, (come una madre debole), soddisfi tutte le loro voglie e desideri, ma sono indifferenti alla salvezza della loro amina. Perciò, ancora oggi devo sopportare la più amara derisione e scherno come al tempo del Mio cammino sulla Terra, per salvare le anime; e anche a tutti coloro che si sono schierati dalla Mia parte, non posso promettere una situazione migliore, del fatto che, per amor della Giustizia e dell’Amore divino, dovranno sopportare, tollerare e amare secondo il Mio esempio, e dovranno volgersi dal visibile all'invisibile, e quindi avranno fame di giustizia! – Amen!

 

 

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Cap. 93

Solo attraverso Gesù è possibile essere ricondotti al Padre

[Atti 4,12]

Domenica 12 gennaio 1879

1. Cari figli, l’uomo non ha nessun’altra salvezza, che nel nome di Gesù! Questo Nome designa la Mia incarnazione, poiché solo attraverso questo Nome era ancora possibile ricondurre gli uomini alla meravigliosa meta per la quale li ho creati, vale a dire, …ad essere figli Miei, per essere in relazione con Me come Padre loro, e vivere secondo la Mia Volontà!

2. Dopo aver dovuto dar loro la libera volontà per produrre una fedele immagine di Me, essi ne hanno abusato in tutti i modi, tanto che solo una piccola traccia della loro effettiva discendenza poteva essere trovata, e anche questa, solo presso pochi, mentre gli altri erano sfigurati dal peccato, e perciò sfiguravano anche Me come loro Dio.

3. Così accadde che solo la contemplazione esteriore era ancora valida presso di loro, perciò gli idoli tra i pagani; il loro interiore percepiva ancora una Divinità, ma non poteva più afferrarLa nello spirito. Solo come Uomo ho potuto Io (attraverso la Mia Parola e il Mio insegnamento) presentar loro di nuovo i concetti più giusti, e annunciare la salvezza.

4. Il nome "Gesù" è quindi il Canale attraverso cui vi affluisce l'eterno Amore. Senza questo Canale, gli uomini guadagnerebbero poco di beni spirituali. Tuttavia, Lo stesso, per gli uomini non può avere alcun valore se non Lo considerano come l’Involucro dell'eterno Amore, e precisamente come inseparabilmente collegato allo Stesso. E come l'Amore defluisce attraverso questo Canale (Gesù), allora esso richiede anche un vaso d’accoglienza, e questo deve essere il vostro cuore.

5. Per questo, esso deve accogliere prima l’amore, e poi, la Mia immagine di questo vero amore deve defluire di nuovo attraverso di voi, poiché Io vi ho creato secondo lo stesso, ed ho cinto il vostro spirito, che emana da Me, con lo stesso involucro come lo indossavo Io (come lo indossate anche voi come uomini terreni), per farvi capire quali facoltà sono riposte in voi, se restituite a Me la vostra libera volontà come pegno del vostro amore, e disponete la vostra formazione secondo la Mia Volontà. Allora attraverso di Me, Gesù, potrete ritornare su quel gradino dove ottenere la vera salvezza che vi renderà spiritualmente felici.

6. Considerate che il Canale è una Forma necessaria, e che il contenuto nello Stesso, lo Spirito, ne costituisce l'essenza. Perciò anche la vostra preoccupazione deve essere di adattare il corpo allo spirito, invece di utilizzare il corpo, non secondo la sua vera destinazione, ma, vale a dire, come strumento per servire allo spirito, affinché lo spirito diventi sempre più simile al Padre suo divino, per poter un giorno, nell’aldilà, essere uniti ai figli della luce. – Amen!

 

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Cap. 94

Corpo, anima e spirito, tre essenzialità in uno, a immagine del Padre

Domenica 19 gennaio 1879

1. Miei cari figli, “chi crede in Me, sarà beato!”. Queste sono parole Mie, parole di un vero Padre che, nella Sua grande Misericordia, dà sempre più di quanto ha fatto sperare nelle Sue promesse. Oh, perciò, credete a Lui, poiché in questa gioiosa speranza c'è già una grande parte di beatitudine, e questa speranza vi incita ad accettare le condizioni che vi sono connesse per diventare beati.

2. Questa beatificante fede consiste di tre importanti punti principali, i quali sono: che riconosciate la Mia essenza come vi è stata spiegata attraverso le Mie parole. Se questo è il caso e agite di conseguenza, non potrete più dubitare delle promesse che devono essere adempiute in voi, se unite anche l'obbedienza che dovete a Me, secondo la certezza del Mio Amore, Giustizia, Verità e Onnipotenza.

3. Dovete comunque essere anche fermamente sicuri della vostra stessa discendenza (divina), dovete credere che Io, come Padre, ho messo in voi, quali figli Miei, la capacità di poter diventare simili a Me in tutte le Mie Caratteristiche divine, e questa capacità deve iniziare già qui sulla Terra.

4. Tutto il vostro essere, la vostra struttura fisica, la vostra anima, il vostro spirito, sono predisposti a questo, il cui corpo è l'organo col quale potete servire nel vostro ambiente, e allo stesso tempo, esso è il corrispondente dell'anima la quale sceglie o vuole essere sostenuta dallo spirito.

5. In ciò sta il mistero della libera volontà. Lo spirito, in quanto di natura divina, è incline allo spirituale, ma può solo influenzare, non forzare; il vero e proprio essere è l’anima e il corpo, e il compito dello spirito è di guadagnare questi due per sé, cioè portarli alla spiritualizzazione. Per questo motivo sorge una lotta, perché le impressioni del mondo sono tangibili, e l'uomo le preferisce.

6. Attraverso il godimento sensuale, ovvero il peccato originale, il rapporto con Me fu interrotto; a questo punto divenni un Dio temuto e inavvicinabile, ma il Mio Amore non riposò, nel prendere provvedimenti per ristabilire quest’intimo rapporto. Perciò divenni anch’Io 'Uomo', ed ho mostrato agli uomini la loro nobiltà perduta. Lui (l'Amore) è diventato rappresentante dell'umanità, ed ha chiesto – nei confronti della Mia Santità e Giustizia – di rafforzare il Mio influsso divino tra gli uomini; ed Io Mi son lasciato commuovere così da effondere il Mio Spirito Santo, e darlo in ricca misura a coloro che avrebbero riconosciuto di nuovo la loro posizione nei Miei confronti.

7. Su questo c'era anche una grande gioia nel Cielo, perché ora agli angeli era permesso di fare più uso della loro influenza sugli uomini, affinché allo spirito nell’uomo fosse possibile spiritualizzare prima anima e corpo, cioè far ‘rinascere’ l'anima, e spiritualizzare in modo ‘naturale’ il corpo, secondo le impressioni ricevute dall’esterno!

8. Dapprima siete nati nella carne, ma poi dovete spiritualizzarvi, cioè la vostra scelta, ovvero la vostra volontà, dovrà lasciarsi determinare dai suggerimenti del Mio Spirito. A questo scopo il Mio Amore misericordioso vi ha messo tutti i mezzi a portata di mano, come la parola, l’insegnamento e l’azione o l’esempio; tutta la vostra dotazione è in grado di soddisfarlo.

9. Gesù ve lo ha dimostrato e confermato con la Sua resurrezione; Egli vi ha mostrato che l'uomo è destinato a portare spirito, anima e corpo, su, nelle dimore del Padre, il che gli riuscirà anche, se già nella vita terrena l’uomo si metterà decisamente dalla parte del Padre, e nella lotta tra la volontà spirituale e la naturale, il Suo Amore misericordioso è stabilito per portare aiuto!

10. Perciò credete in Me come vostro Dio e Padre, che apparvi in Gesù per rendervi beati e felici qui temporalmente, e là eternamente!

11. Vi ho fatto conoscere la Mia essenza, ora esaminate a fondo anche il vostro stesso io e le sue inclinazioni; e se le riconoscerete, allora la scelta (del bene) non vi sarà difficile, affinché il vostro spirito, ovvero il Padre in voi, consegua il predominio! – Amen!

 

 

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Cap. 95

Sulla conoscenza di se stessi: “Senza di Me non potete far nulla!

Domenica 26 gennaio 1879

1. Cari figli, oggi voglio darvi ciò che vi serve per trovare ciò che è giusto nella vita quotidiana e nel rapporto col vostro prossimo.

2. Non crediate che con l’amore possiate fare meglio di Me. Se vi proponete di trattare tutti con lo stesso amore, allora scoprirete presto quanta sapienza sia indispensabile per praticare il vero amore.

3. L'Amore divino ha sempre in mente di concedere a ciascuno un bene eterno, ma a causa del rispetto della libera volontà dell'uomo, spesse volte viene impedito di effettuarlo con mezzi che, allo stesso tempo, siano adatti alla natura umana, e perciò sono spesso utilizzate anche sofferenze e disagi di ogni genere per attirare l’attenzione dell’uomo sui beni spirituali che l'Amore eterno ha stabilito per lui, se li riconosce, e così gli sia concesso un benessere permanente.

4. Per insegnarvi il vero amore, bisognerebbe scrivere molto, poiché ogni caso, ovvero ogni avvenimento, ha le sue particolari caratteristiche. Perciò vi consiglio di eliminare prima il vostro amor proprio, e poi, di essere diffidenti solo verso voi stessi, invece che verso gli altri, e di invocarMi, se volete mettervi alla prova.

5. Se la vostra preghiera è germogliata da un cuore sincero, allora illuminerò il vostro stesso essere, e poi troverete ciò che è giusto anche per gli altri. Io voglio darvi la pienezza della sapienza, affinché voi, come Miei strumenti, possiate contribuire al benessere eterno del vostro prossimo, il che a sua volta aumenterà la vostra stessa beatitudine, se riconoscerete questa grazia con vera umiltà.

6. Allora non ci sarà più bisogno di forme e leggi esteriori, poiché "l'amore è il miglior maestro", come si dice già in un proverbio, il che trova conferma anche nelle differenti circostanze della vita, come ad esempio nella madre e nel bambino, dove, naturalmente, ancora una volta è Mia cura che l'amore sia rappresentato in ricca misura e il bambino sia circondato da un’amorevole sfera. Perciò un uomo che possiede amore, si sente anche attratto ed elevato dai bambini, e con le persone violente, spesse volte si può vedere quanto velocemente si calmano alla vista di un bambino. È proprio questa sfera d'amore che fa loro bene, poiché la loro violenza è spesso, solo un eccesso di zelo.

7. Perciò attenetevi a Me, prima di giudicare ed agire, e pregate affinché Io possa unire il vostro amore alla sapienza. Ricordate le mie parole: «Senza di Me non potete far nulla!» [Gv. 15,5], nemmeno, amare veramente. Perciò voglio scrivere la Mia legge nel vostro cuore, che non cadrà mai in disuso: «Ama il prossimo tuo come te stesso!», cioè: "…se qui ti sforzi a diventare un figlio di Dio, allora aiuta il tuo prossimo a fare lo stesso, vale a dire, sulla via che Io, come Padre, voglio mostrarti nell’interiore!". –Amen!

 

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Cap. 96

“Leggete il cap. 8 della Lettera ai Romani, e ve lo spiegherò”

Domenica 2 febbraio 1879

1. Cari figli, oggi vi presenterò l'ottavo capitolo che Paolo scrisse ai romani, poiché, dopo avervi già dettato così tanto nella penna, con la lettura di un tale capitolo dovete essere benedetti con la vera comprensione, poiché è il senso spirituale che deve rinvigorire il vostro cuore.

2. Perciò leggete molto la Mia Parola (la Bibbia, ecc.), e lo Spirito Santo verrà in vostro aiuto e vi guiderà in tutta la verità, la quale vi renderà liberi dal timore del Giudice punitore, poiché riconoscerete sempre di più il Mio Piano di salvezza e il Mio Amore, anche nelle enunciazioni ivi citate, dove è collegato un caldo, amorevole Cuore paterno.

3. Queste enunciazioni del Mio amorevole Spirito provocheranno in seguito, ancora amore, e di conseguenza, dei principi che vi renderanno liberi dalla costrizione della legge, poiché la trasformeranno in pure, amorevoli disposizioni.

4. Proprio Paolo dovette mettere giù per iscritto queste parole, poiché, nell'insegnamento dell'amore, aveva sperimentato più di tutto la trasformazione della Legge, e ora poteva gloriarsi di una sovrabbondanza di delizie e di libertà dello spirito, e conosceva esattamente la posizione tra Me e i Miei figli diligenti, come la carne deve essere sottomessa allo spirito.

5. Esaminate in voi ciò che Paolo ha indicato in queste parole, e su questo voglio aiutarvi Io stesso (a riconoscerlo correttamente), e vi assicuro che finora il Mio Amore non è diminuito, ma è sempre pronto a dotarvi, come a un Paolo, con conoscenza, coraggio e forza, se vi rivolgete completamente a Me! – Amen!

 

 

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Cap. 97

"Vegliate e pregate!", ovvero: "Rimanete nell’umiltà e praticate l’amore!"

Domenica 9 febbraio 1879

1. Cari figli: «Vegliate e pregate!» [Mc. 14,38]. – Queste parole sono di grande importanza per voi, dove il principe delle tenebre sta in agguato tutt’intorno, particolarmente per spegnere anche a voi la Luce della grazia, in un modo sottile che ora voglio indicare. Per esempio, è la presunzione verso gli altri in differenti modi, se vi rendete conto di quanto siete superiori verso gli altri nella conoscenza di Me e della Mia essenza, che potreste rallegrarvene, e tuttavia, prima che lo sospettiate, s’insinua in voi l’amor proprio.

2. Invece di riconoscerlo come un dono di grazia nella vera umiltà e ringraziarMi per questo, volete ostentarlo come se fosse un vostro merito e una vostra proprietà!

3. La stessa cosa è con l'amore. Quanto presto voi dimenticate che vi ho detto: «Senza di Me non potete far nulla!» [Gv. 15,5], perciò vegliate, affinché non dimentichiate mai che: «…chi non rimane in Me, non può neanche rimanere nell’amore», poiché l'amore è un dono da parte Mia, che Io offro a tutti, e lo do a coloro che vengono da Me e pregano per questo. Perciò venite qui e pregate, affinché vi equipaggi con lo stesso dono contro gli astuti attacchi di Satana, che qui sono: collera, odio, arroganza e il loro seguito, ecc.

4. L'amore è l'unica arma contro di loro. Perciò, pregate per avere più amore verso il vostro prossimo, affinché impariate a trattarli sempre di più con pazienza e tolleranza, e pregate anche che Io possa fornirli con l'amore.

5. Oh, cari figli: «Vegliate e pregate!». Il pericolo in cui si trovano attualmente i Miei figli è grande, essi non si rendono conto di quanto sottilmente il Satan stia lavorando su di loro. Perciò, ancora una voltavi dico: "Il cappio è l'arroganza!". Invece di praticare l'amore compassionevole, si tirano indietro e vorrebbero trovare ascolto presso di Me, piangendo sulle ingiustizie dei loro simili.

6. Inoltre, essi dimenticano che Io sono l'Onnisciente e conosco già da lungo tempo questa rovina, e proprio per questo, aspetto che i veri figli si rivolgano a Me implorando, affinché li equipaggi con l'amore, per ricondurre i loro simili che sono stati creati altrettanto da Me, di nuovo nelle Mie braccia paterne.

7. Veramente Io stesso, per salvare gli uomini, non ho usato nessun altro mezzo che l'Amore, sì, un Amore che ha preso su di Sé il più grande percorso di rinnegamento. Perciò non posso offrire ai Miei figli, nient’altro che amore, poiché solo all'amore è concessa la vittoria, l'amore vince i singoli cuori, ed è anche destinato a trasformare l'intera Terra.

8. Questo è ben noto al principe delle tenebre. Per questo, egli s’impegna al massimo per sminuire l'amore in tutti i modi, sia verso di Me che verso i vostri simili, e contro di questo cerca di diffondere ovunque la sete di potere, il che non è nell’amore, o amor proprio, che contrasta anche l'Amore divino. A questo appartiene anche un giudizio ovunque senza amore, e il giudizio sui "brutti tempi".

9. Battetevi il vostro stesso petto ed esaminate quanto anche voi avete contribuito a questo brutto tempo, e quanto è ancora lontana la distanza tra Me e voi che volete essere figli. Applicate inoltre la scala dell'amore, considerate fino a che punto porgete la vostra pazienza, l’umiltà e la mansuetudine verso i vostri simili, e riflettete su ciò che Io faccio per voi!

10. Perciò vi esclamo: "Vegliate!", perché non posso impiegare quei figli che, ebbri di sonno, vogliono cooperare a costruire l’argine contro il potere della rovina, e se vi sentite troppo deboli, oh, allora pregate! Anzi: «vegliate e pregate!», perché non sapete quando viene il Signore della Casa. Chi è il Signore, voi lo sapete, e sapete anche che sicuramente verrà! Ben per voi se potete venirMi incontro come figli che non si sono mai allontanati, bensì, che vi siete resi partecipi dell'Amore attraverso il vegliare e il pregare, il che vi autorizza a chiamarMi "Padre". – Amen!

 

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Cap. 98

Sulle tempeste del tempo veniente,

fiducia, abnegazione e protezione, prima della lotta

Domenica 16 febbraio 1879

1. Cari figli, si avvicina sempre di più il tempo in cui voglio intervenire sulla vostra piccola Terra con il Mio potente braccio, farMi strada per stabilire sulla stessa il Mio dominio e frequentare per sempre gli uomini come Padre e Reggente, e precisamente con ciascuna anima. Al Mio ritorno, lo Spirito dovrà parlare allo spirito. Dopo tutto, il vostro spirito proviene da Me, perciò siete Miei discendenti spirituali, e dovrete spiritualizzarvi di nuovo e, attraverso di voi, tutte le creature!

2. Come in natura, prima dell'arrivo della primavera che suscita i germogli per nuove riprese delle piante, precedono molte tempeste, e spesso si verificano anche delle scosse sismiche, così è altrettanto nell’ambito spirituale prima che cominci la primavera. Sorgeranno ancora molte tempeste e giudizi che renderanno più morbido il terreno, ovvero il cuore umano, per renderli ricettivi e fertili per influssi superiori. Perciò si avvicinano così tanti giudizi, poiché devo affrettarMi affinché il corruttore, nella sua libertà concessagli, non faccia anche dei Miei figli le sue vittime.

3. O cari figli! Perciò devo esclamarvi così seriamente di vegliare e pregare! Egli (il corruttore) usa soprattutto l’astuzia per incantarvi in ogni modo, così che Io sono costretto a disporre le vostre situazioni esteriori in modo tale da essere costretti ad attenervi a Me. Perciò devo spesso privarvi di qualcosa esteriore che sarebbe un ostacolo tra Me e voi in questo tempo in cui dovete essere sempre più saldamente e più vicini a Me, se non volete che il flusso di distruzione e di seduzione vi trascini via con sé.

4. Quanto spesso siete preoccupati con la prospettiva del vostro progresso esteriore, che è così incerto in questo tempo in cui povertà, inganno e ribellione, minacciano di esplodere al massimo grado. Giustamente, dovete essere preoccupati. Tuttavia, Io chiedo: “Che ne è della vostra preoccupazione per il vostro progresso spirituale?”. Riconoscete anche questo pericolo che vi minaccia in differenti modi, e spesso, vi allontana, più che avvicinarvi a Me?”. Spesso volete crearvi perfino un aiuto con il vostro intelletto, e non vi rendete conto come proprio in questo modo vi coinvolgete in preoccupazioni inutili, in avidità e insoddisfazione verso di Me, e così, un po’ alla volta perdete il bene spirituale, tanto che, se non vegliate rigorosamente e nella preghiera non vi procurate delle armi, prima di crederci, prenderete parte al generale movimento mondiale e butterete fuori la vostra dignità spirituale.

5. Perciò andate diligentemente nella cameretta del vostro cuore e chiudete a chiave la porta (al mondo esterno), affinché non penetri qualcosa che soffochi in voi la Mia voce. Prestate attenzione alla Mia Parola in questo tempo, come Padre voglio confortarvi e proteggervi, non dovete aver timore di stare dinanzi a Me come davanti a un giudice, ma comprendere la necessità di tali avvenimenti, poiché siete iniziati nella Mia essenza e nel Mio santo Ordine. Solo nella fede e nell'amore per Me è ancora possibile trovare un luogo di rifugio dove la vita interiore non vada in rovina.

6. Dai tribunali sarò sempre più screditato come un Dio spietato, e perfino i Miei figli si troveranno a dubitare del Mio Amore. Io ve lo dico in anticipo, perciò esaminate la vostra armatura, se è sufficiente per entrare in lotta contro l’imperversare del nemico che diventa sempre più grande. Anche a voi non può essere risparmiata la lotta, ma se resterete fedeli a Me, voglio dimostrare la Mia forza in voi e vi concederò la vittoria!

7. È giunto il tempo, la misura della perdizione è piena, e devo intervenire, se voglio che Mi rimangano preservati ancora dei figli. Il Mio Amore non si lascia trattenere di corteggiarli con la forza, perciò rallegratevi per il fatto che sono con voi nell’Amore, ma anche col Potere, che ora voglio dimostrare a coloro che non chiedono di Me! Essi apprenderanno che non possono cambiare il piano del Mio regno. Perciò vegliate e pregate, per voi e per gli altri! – Il fedele Padre vostro. Amen!

 

 

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Cap. 99

“Cari figli, vegliate, e col vostro amore

rappresentateMi ai fratelli per ricondurli alla Casa del Padre”

Domenica 23 febbraio 1879

1. Cari figli, prestate attenzione alla Mia Parola, la quale vi suona come una dolce voce di avvertimento, per attirare la vostra attenzione sull'afflusso delle potenze oscure a cui è stato dato un grande potere, perché la maggior parte degli uomini non sanno apprezzare la loro libera volontà come un grande dono dell'Amore da parte Mia, ma piuttosto, Mi rimproverano di non averli creati bene fin dall'inizio. Essi non combattono contro le loro passioni ma, come erbacce, le lasciano crescere nel campo del loro cuore, attraverso cui il seme della Scintilla divina viene soffocato. Dal momento che questa Scintilla divina in loro non è riconoscibile né per se stessi né per i loro simili, non si sentono obbligati all’amore verso di Me. E invece, dove l’amore è spento, Io Me ne sono già andato e le tenebre hanno preso il suo posto.

2. Attraverso tali elementi è ora possibile al Satan di importunare fortemente i Miei figli. Egli li incita in ogni modo possibile per suscitare collera e odio, e imprimere così la sua impronta su di loro.

3. Perciò, Miei cari figli, vegliate! In questi casi l'arma migliore è l'amore. Mostrategli questo certificato, egli lo riconoscerà come rilasciato da Me, e arretrerà.

4. Sebbene nel tempo attuale la sua malvagità sia grande e causi molti danni, non manca l'amore per compensarla; poiché ovunque si verifichi una disgrazia o un giudizio, mando i Miei figli a rimediare con l’amore. C’è un solo motivo del perché Io non subentro ancora con giudizi più seri: nei Miei figli, l'amore non ha ancora raggiunto quel grado per combattere in comunione con altri contro il nemico, perciò egli provoca ancora divisioni tra i Miei figli.

5. O cari figli, Io vorrei soprattutto impegnarvi ad estendere il vostro amore a tutti i partiti di fede, ed insegnar loro, attraverso l'amore, che nel vostro cuore adorate un Padre che impone solo amore, e attraverso Lo stesso, il Padre ripone in voi tutto il potere che è necessario per vincere i cuori e conquistarli per Lui.

6. Il tempo attuale è molto favorevole per coloro che vogliono diventare veri figli Miei, essi possono imparare tutto: amore, longanimità, pazienza, misericordia, perdono e far del bene, e dovrebbero diventare umili nei sentimenti, non importa se in loro mancano ancora così tanto in queste caratteristiche, avendo certamente la facoltà di svilupparle dentro di sé.

7. Perciò ripeto la chiamata: cari figli, vegliate! Guardate il grande campo di lavoro con gli occhi aperti, e non fingete di non vedere il vostro grande compito nella vita quotidiana di rappresentarMi come Padre vostro, Colui che Si è sentito spinto a mostrarvi, attraverso il Suo stesso esempio sulla Terra, a cosa l'uomo è chiamato a fare.

8. Proprio come Io ho seguito tutti gli uomini con amore, per ricondurli alla Casa del Padre e così renderli eternamente felici, così dovete anche voi considerarvi 'figli' che accettano volentieri ogni lavoro e il relativo disagio per riunire un'anima col Padre.

9. Lascio che tutti i Miei figli prendano parte alla grande opera di riconciliazione, solamente, devono mantenere lo stesso ordine che si basa sull'amore e sull'umiltà. Il tempo in cui deve diventare "Un pastore e un gregge" è iniziato; se correrete dietro al Pastore, molti altri si uniranno a voi in questo tempo arido, quando si accorgeranno che Egli vi conduce su verdi pascoli ed acque fresche, le quali daranno forza e potenza per sopportare tutte le tempeste del tempo. – Amen!

 

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Cap. 100

“In questi giorni di penitenza, dimostrate il vostro amore,

intercedendo, aiutando e pregando”

(I di Quaresima)

Domenica 2 marzo 1879

(nel grande giorno della penitenza)

1. Cari figli, anche se la maggior parte dei cristiani non vuol sapere più nulla di Me, tuttavia, in generale c'è la paura di Me, che li spinge a cercare, attraverso qualche atto, di mantenerMi ben disposto verso di loro; perciò anche i sacerdoti utilizzano questa opinione e predicano al popolo la penitenza, e quindi vengono celebrati i giorni del pentimento (nella Quaresima).

2. Io stesso sfrutto questa opportunità, perché spesso ci sono molte anime oneste che in questi momenti vengono a Me e riconoscono la loro debolezza, ed Io le benedico con la forza divina. L'influsso dall'alto è più forte, per questo anche voi in questi giorni dovete rivolgervi a Me con serietà e fervore, sia per voi che per gli altri.

3. Non siate indifferenti su tali modi formali che sono necessari per scuotere di nuovo gli uomini. In questi giorni soffermatevi solo interiormente per la benedizione, e non opponetevi, volendo trovare da ridire su tali disposizioni come 'esteriori'.

4. Proprio in questi giorni i cuori sono più ricettivi e accessibili anche per i vostri sforzi, se vi sentite sollecitati a fare qualcosa per Me; solo che in questo processo dovete riconoscerMi come Padre e cercate con amore di rimuovere agli angosciati il giogo di ferro che li opprime al pensiero dell’ira e della punizione (di Dio). Operate affinché i mezzi per il miglioramento che Io devo applicare per Amore, siano compresi come tali, e non siano considerati come giudizi punitivi attraverso i quali gli uomini si allontanano ancor più da Me.

5. È giunto il tempo in cui potete dimostrare al vostro prossimo che non avete paura con l’avanzare del triste futuro, ma che comprendete le Mie vie, e anche voi vi sforzate di percorrerle per raggiungere lo scopo al quale devono portare.

6. Mostrate loro l'esistenza eterna dei beni spirituali, i quali rendono felici e sono incontestabili. Rendeteli consapevoli che Io stesso verrò presto e aspetto già alla porta del loro cuore per prendere dimora presso di loro, ma ricordatevi anche che, chi è felice solo esteriormente, non può consolare bene con le sole parole una persona infelice esteriormente. Perciò, per quanto vi è possibile, agite per rimediare alla situazione, e se questo non vi è possibile a causa della vostra impotenza, allora sappiate che è proprio la vostra rassegnazione che deve servire da buon esempio a chi è altrettanto oppresso.

7. Non fatevi fuorviare come se non aveste nessun compito in questo tempo, poiché Io lo do a ciascuno secondo il suo modo di vedere, perché vi conosco meglio di tutti. Certamente, nel vostro cieco fervore voi pensate di poter fare di più, ma ricordate il Mio discepolo Pietro come anch’egli divenne un abile strumento per il Mio Regno, solo grazie al Mio sguardo di grazia, dopo che in precedenza, aveva sperimentato che un piccolo evento poteva causargli una sconfitta.

8. Perciò, cari figli, state silenziosi verso di Me; prestate attenzione a tutto ciò che accade intorno a voi. Voglio consultarMi con voi e accettare la vostra intercessione che l'amore fraterno opera in voi. Non aspettate una posizione più grande di quella che avete già raggiunto, e così condividerete la sorte con il vostro fedele Padre in Gesù. – Amen!

 

 

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Cap. 101

“Siate sobri nella preghiera!

(II di Quaresima)

Domenica 9 marzo 1879

1. Miei cari figli, siate sobri nella preghiera! Questo ammonimento si riferisce meno al vostro comportamento esteriore, poiché deve essere chiaro ad ogni uomo che, quando si rivolge a Me con una preghiera, egli non deve precedentemente rendersi incapace di farlo mangiando e bevendo molto, ma in questo vi saranno dati maggiori suggerimenti. “Dovete essere sobri quando pregate”, ciò significa che dovete percepire in voi il bisogno di essere saziati da Me, e i vostri desideri devono procedere in modo che siano ordinati secondo la Mia Volontà.

2. Considerate quante cose sciocche pretendete spesso da Me, cose che ha escogitato il vostro intelletto. Perciò siate sobri e lasciate a Me il modo in cui voglio saziarvi o soddisfarvi, prima di sforzarvi a trovare parole per Me e presentarmele, affinché Io abbia in queste un compiacimento, e così sia spinto a esaudire prima una preghiera. Con ciò, continuate a dimenticare che Io sono il Padre onnisciente, ed ho anche già deciso da tempo di dare a voi ciò che trovo per buono.

3. La vostra preghiera deve essere una gioiosa convinzione del vostro cuore di appartenere a un Padre che vi pensa sempre con Amore, e si prende cura di voi. Ogni avvenimento della vostra vita deve indurvi a questa convinzione interiore, e di esprimere, in certo qual modo in silenzio: "Padre tutto proviene da Te!”. Ogni gioia, ogni nuova scoperta, ogni contemplazione della natura, ogni beneficio di cui il corpo gode, sia per sua disposizione, sia attraverso i mezzi che gli vengono offerti per la conservazione, dovrà accrescere questa gioia interiore, e allora l’espressione di tali sentimenti con le parole, sarà un beneficio per voi, con cui date sfogo al vostro cuore, come voi stessi dite, e ne riversate la misura traboccante, prima dinanzi a Me, e in certi casi la comunicate anche agli altri.

4. Allo stesso modo, anche negli avvenimenti opposti come nelle sofferenze, nelle malattie, nelle perdite, nelle dolorose delusioni, dovete nuovamente riconoscere che il Padre vostro ha nascosto solo amorevoli piani per voi, e la parola "Padre" nel suo pieno significato, come 'il divin Padre celeste', la cui essenza avete imparato a conoscere, per quanto è possibile comprendere da voi, figli umani, deve incoraggiarvi a sollevare lo sguardo a Me, anche qui, con lo stesso amore e la stessa fiducia, come quando percepite in voi un maggiore sentimento di gratitudine. Perciò, non rinunciate ad affidarvi saldamente anche nello svolgere i compiti più difficili, poiché sapete che Egli ha Amore, Sapienza e Potenza, sufficienti per aiutarvi, affinché possiate affrontarli con grande profitto per voi stessi.

5. Perciò siate sobri! Non bramate desideri e progetti di ogni genere dinanzi a Me, ma piuttosto, accantonateli e aspettate con pazienza e gioiosa fiducia per vedere quale cibo scelgo Io per soddisfare il vostro ardente desiderio di Me, il cui desiderio è la vera sobrietà appartenente alla preghiera, che non lascio inascoltata, ma alla quale concedo potenza e forza, affinché possiate subordinare i vostri desideri e le vostre interiori richieste alla Mia Volontà. – Amen!

 

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Cap. 102

“Lasciatevi benedire i ricordi speciali nella Quaresima,

e non l’abominio del Carnevale”

(III di Quaresima)

Domenica 16 marzo 1879

1. Cari figli, la Quaresima che presso i cristiani viene celebrata ogni anno, deve ancora suscitare in modo particolare il bisogno di stare in relazione con Me, e ora il ricordo del Mio ultimo tempo di vita deve occuparvi di più.

2. Così è stato il caso presso i primi cristiani: ogni giorno si verificava un ricordo speciale per coloro che erano ancora in contatto personale con Me!

3. Io benedicevo in modo particolare questi loro ricordi, i quali provenivano dal grande amore per Me. Il significato spirituale delle Mie parole e delle Mie opere fu rivelato loro sempre di più, e il loro legame con Me divenne sempre più intimo. Allora seppero mettere tutto in ordine, perché presero a modello la Mia grande umiliazione, e così furono in grado di sopportare, equipaggiati con forza spirituale, le dure persecuzioni che si abbatterono su di loro.

4. Anche a voi, Miei cari, è stato rivelato in cosa consistono le Mie benedizioni; queste non sempre possono creare situazioni piacevoli, ma spesso sono più adatte a rendere efficaci i mezzi che Io impiego per attirarvi a Me, in modo che riconosciate che esse provengono da Me, e quindi le accettiate con gratitudine come mezzi di grazia.

5. Se l'amore per il prossimo e l'amore per Me in uno di voi raggiungesse la giusta misura, allora egli potrebbe pervenire alla vera meta senza tali mezzi. Invece l’abisso è troppo grande e la lontananza da Me, nel suo insieme, troppo vasta perché l'uomo possa ancora riconoscere il suo vero destino. Devo perciò rispondere a ciascuno individualmente, e fargli giungere forti grida di avvertimento attraverso sofferenze di ogni tipo. Infatti, anche se Mi cerca, la felicità mondana è per lo più un ostacolo per lui a tenerMi stretto, mentre una situazione bisognosa d’aiuto, in cui è più convinto della sua debolezza per aiutare se stesso, ha un effetto più favorevole. In nessun luogo Io ho figli che tengano a Me per amore completamente disinteressato; il Mio Io non è più un movente per loro, ma sono ancora tollerato solo come un Dio che aiuta, e non riconosciuto come un Padre amorevole! (non si ha bisogno di Dio)

6. Perciò anche il Carnevale è stato trasformato in un tempo di abominio, dove tutto l’infernale movimento ha raggiunto il suo massimo grado! Ed Io devo digiunare, perché gli uomini non mi offrono più l’amore. Oh, quanto pochi sono quelli che vengono a Me nella silenziosa cameretta e testimoniano la loro partecipazione, quando a Me sanguina il Cuore paterno!

7. Io ho creato gli uomini a Mia immagine e somiglianza per la Mia gioia, e loro stessi scelgono di essere stolti con la testa di buoi e di asini! Nella loro follia, essi passano accanto ai loro simili, i quali guardano verso di loro con lo stomaco affamato, e poi vengono da Me con mormorazioni e rimproveri amari, dicendo: "Per quale ragione Egli distribuisce in modo così disuguale?”, come se, dal Mio Amore, avessi dato Io a quei pazzi smarriti i mezzi per le loro folli attività!

8. Cosa fanno i Miei figli in questo tempo? La maggior parte digiunano, poiché pensano: "Le cose stanno così, non possiamo cambiarle!", invece di supplicare con preghiere e intercessioni, affinché Io sia desiderato, e il principe delle tenebre interrompa le sue folli influenze.

9. O figli, ascoltate il vostro compito: “Un Mio vero figlio, dotato del Mio potere, potrebbe erigere un argine contro migliaia di persone”.

10. Solo in questo tempo di Quaresima, immergetevi ben profondamente nelle Mie sofferenze che ho dovuto sopportare per amor vostro, allora, quando ero sulla Terra, e scoprirete come le stesse portino in sé una rispondenza con il Mio attuale tempo di sofferenza, in cui devo andare incontro a morte certa, poiché tutto è avviato per annientarMi completamente!

11. Condividete la sorte con Me, affinché anche voi possiate celebrare la risurrezione con Me, e il buio sepolcro sarà illuminato quando lì esploderà con la Sua potenza Colui che era lì, e che presto tornerà di nuovo come vostro Padre–Gesù! – Amen!

 

 

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Cap. 103

“Non siate avidi, come lo era Giuda

(IV di Quaresima)

Domenica 23 marzo 1879

1. Cari figli, dal momento che ora sapete che questa Quaresima è più adatta per avere rapporti con Me e vi ho consigliato di attenervi a Me, allora adesso voglio attirare la vostra attenzione sul tradimento che è stato compiuto in Me da un discepolo, e precisamente, non per inimicizia, bensì per avidità o avarizia. Proprio a questo discepolo Io ho sempre rivolto il Mio Amore, poiché dovevo proteggerlo dai suoi compagni, i quali riconoscevano in lui troppo chiaramente quale fosse il motivo che lo spingeva a non volerMi più lasciare. Egli giudicava con il suo intelletto, concludendo, che al Mio fianco poteva condurre una vita più gradevole, che se avesse vissuto del mondo. Talvolta con influssi più potenti dall'alto, si rafforzava di nuovo nell’amore per Me, ma poiché egli mancava in volontà e cooperazione, rimase col suo vecchio punto di vista, dove l'avarizia governava il suo intero essere, e allora la via era aperta al Satan per trascinarlo nell'abisso.

2. Così anche oggi i Giuda Iscariota sono rappresentati più di tutto in coloro che si rivolgono a Me per amore di possedimenti esteriori, e mirano sempre a ottenere solo benedizioni esteriori, ma nel cuore non vogliono sapere nulla dei comandamenti del Mio Amore.

3. Questi pseudo-cristiani Mi seguono solo finché un'occasione favorevole non offre loro un maggiore profitto esteriore, e quando poi si tolgono la maschera e si mettono contro di Me, allora sono maturi per il tradimento, e gridano "crocifiggiLo!" su di Me. Essi sanno offendere molto abilmente; per questo si separano da coloro che Mi sostengono con serietà e verità perché vogliono diventare figli Miei.

4. In questo tempo viene sempre di più alla luce lo spirito di Giuda, tutto viene fatto per amore del denaro, tutte le caratteristiche e le virtù vengono imitate fino a quando non si ottiene un profitto, oppure un favore umano. Se frutta soldi, allora nessuna virtù è troppo difficile, finché gli uomini hanno raggiunto il proprio scopo, ma non si può far molto solo per amor Mio, poiché le condizioni sono troppo difficili, mentre Io offro tutto, e nessuno potrebbe esistere senza il Mio Amore. Io devo sempre dare per primo, e dare per Amore.

5. Questo Mio Amore vuole anche continuare a dare. Invece gli uomini tengono al Mio avversario e Mi tradiscono senza motivo, cioè, poiché Io non soddisfo completamente i loro insaziabili desideri, allora ci sono molti che si volgono indietro verso il mondo, e rendono ridicoli Me e i Miei veri figli in esso. Io devo sopportarlo e dare ai Miei figli anche l’ordine di non opporre resistenza, ma abbandonarsi tranquillamente alla Mia Potenza e alla Mia Sapienza, che alla fine sarà vittoriosa, per di più senza distruggere.

6. Quindi, cari figli, proteggetevi dallo spirito del tempo dell'avidità, affinché non vi rendiate conto troppo tardi della sua indegnità, e volete rigettarlo solo dopo, quando sarà troppo tardi.

7. In questo tempo, il miglior mezzo di protezione è l'abnegazione sotto ogni aspetto, sia per quanto riguarda l’onore e il prestigio, che in altri bisogni. Perciò digiunate in questa grande Quaresima, e aspettate in silenzio ciò che Io, come vostro Signore e Maestro, compirò dopo la deposizione. Nel frattempo, voi tutti che vi siete uniti a Me come al Padre, vivete unanimi tra di voi nello spirito. Amen!

 

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Cap. 104

“Ricordate il Getsemani, e anche voi pregateMi allo stesso modo”

(V di Quaresima)

Domenica 30 marzo 1879

1. Cari figli, il Getsemani è il luogo dove ho combattuto la lotta tra il Padre e il Figlio, e dove la Mia anima, che attraverso l'organo (il corpo) si era completamente perfezionata per l’unione col Divino (Spirito), subordinò al Sua libera Volontà allo Spirito, fino alla morte. Per cui la missione è stata portata a termine, l'umano è stato divinizzato, l'accusa di Satana ha dovuto tacere, all’accesso che portava al Padre è stata spianata la via, e sono state confermate le parole "Io (Gesù) e il Padre (ovvero lo Spirito in Me come Padre) siamo Uno”, L'anima con il suo corpo designa l'uomo, e la stessa prese su di sé volontariamente tutto ciò che Mi univa al Padre, e così ho sopportato la morte della carne per il misericordioso Amore verso gli uomini.

2. Attraverso questo grande Amore, anche il Mio umano è stato divinizzato, e la sopravvivenza dello stesso fu resa possibile, e poté essere accolto nei Cieli, dove può esistere solo il Divino.

3. In questo consiste anche il compito della perfezione dell'uomo, poiché non posso farlo risorgere finché non si sarà dato alla morte nella carne ed abbia volontariamente rinunciato a tutto ciò che disturba l'armonia con lo spirito. – A questo scopo vi è stata data la coscienza, la quale è lì come un essere che si rende percettibile nei pensieri o nelle azioni dell'uomo, poiché influenza l'anima o con gioia e fiducia, o la mette in ansia. Quanto più siete inclini a divinizzarvi, tanto più chiaramente essa parlerà in voi, e il Sole spirituale illuminerà la vostra cameretta del cuore, affinché ogni macchia impura possa essere scoperta proprio lì.

4. Tuttavia, per far sì che questi Raggi della grazia possano penetrare, dovete pregarMi di agire in voi secondo la Mia Misericordia, e non secondo la Mia Santità e Giustizia, così come anch’Io, in quel giardino, sono stato fortificato dagli angeli attraverso la preghiera incessante per il completo abbandono al Divino, che è Amore, Misericordia e Pazienza, quale metà della Mia essenza, che con ciò si è subordinata alla seconda metà, che è Sapienza, Giustizia e Santità, entrando nella dissoluzione dell'uomo attraverso la morte, affinché voi, come uomini pervasi completamente dal peccato, possiate anche prendere parte alla grazia, altrettanto per la resurrezione, se Mi seguite nell’Amore con piena dedizione.

4. Come ho creato il vostro corpo a Mia immagine e somiglianza, così anch’Io ho preso lo stesso organo – cioè divenni Uomo – e così, l’abisso tra Dio e l'uomo è stato colmato, e il rapporto con Me conciliato.

5. Nel Mio insegnamento e nel Mio esempio si trova la forza per assolvere il vostro compito. Dovete solo pregare il Padre per l’aiuto, affinché lo spirito non cessi di ammonirvi in ogni momento, affinché anche la vostra deposizione diventi il ponte verso la beata vita eterna secondo la volontà del Padre. – Amen!

 

 

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Cap. 105

“Ricordate la Mia crocifissione e la Mia lotta contro le tentazioni della carne,

e seguiteMi in questa lotta!”

(nella domenica delle Palme)

6 aprile 1879

1. Cari figli, dopo aver sottomesso completamente la Mia carne alla Divinità nel Getsemani, Io attesi volentieri e con calma le molte sofferenze che dovevano ancora passare su di Me, poiché doveva essere messa a morte ogni amore naturale, o piuttosto, ogni inclinazione che il Satan cerca di provocare nella carne. Presso di Me rimasero solo come semplici tentazioni e non giunsero al compimento o all'esecuzione, poiché lo Spirito in Me le combatteva, perché l'Amore divino, come autore di ogni bene, concede la forza della vita solo per effetti utili, e non per la distruzione. Questo Amore (puramente divino), unito alla Sapienza, era la forza insita in Me che ha riportato la vittoria.

2. In considerazione del grande bene che, mediante la Mia sofferenza e morte, è stato elargito all’umanità, lo Spirito ha vinto, e l'anima si è subordinata per lasciare il suo corpo allo stesso per la purificazione e la trasfigurazione. Tutte le facoltà dell’Uomo in Me furono compenetrate dall'Amore divino; così la Giustizia fu trasformata in Misericordia, e tutte le Mie altre Caratteristiche dovettero lasciar stare l'Amore al primo posto. La Mia Volontà umana fu ora completamente disposta in questo rapporto appena regolato tra il "divino" e "l’umano"; era importante portare il Divino al dominio anche presso l'anima, e così renderla capace di nobilitare il suo corpo per la resurrezione alla vita eterna.

3. Nessun uomo può comprendere la grande opposizione che ho dovuto affrontare da parte di Satana. E se i tormenti esteriori che ho dovuto sopportare, provocano spesso compassione presso i Miei figli, allora questi sono solo una debole allusione della lotta che l’eterno Amore ha dovuto sostenere in quel luogo!

4. Anche i Miei figli non possono essere completamente risparmiati da questa lotta, per conseguire il diritto alla figliolanza; se però si rivolgono a Me e riconoscono la loro debolezza, per ottenere la vittoria, allora li sosterrò tramite il Mio Santo Spirito!

5. Cari figli, nel tempo presente è ancora peggiore che al tempo del Mio cammino sulla Terra, dove per lo meno c'era ancora il desiderio di un Messia Redentore, mentre adesso, questo desiderio ardente è passato. Ora si ritiene la Mia venuta per una vecchia faccenda concordata e, a dir tanto, invocano la Mia redenzione quando muoiono, mentre gli uomini non vogliono rendersi "liberi" dai loro peccati, e piuttosto, con la loro ostinazione rendono la Terra già per l’inferno, e non possono afferrare il Cielo, che è comunque vicino a loro come lo è l'inferno, cioè nel cuore sono costruite le porte per entrambi, e all'uomo è posta la libera scelta, se vuole aprirle all'influenza del Cielo o all’influenza dell'inferno.

6. Perciò, venite anche voi con Me fino alla crocifissione, affinché possiate per lo meno avere interiormente un presentimento di ciò che ho sofferto per voi. Voglio farvi un piccolo esempio: se vedete l'uno o l'altro dei vostri cari correre incontro a un pericolo o perfino alla morte, e voi gli andate dietro mettendolo in guardia per leale amorevole preoccupazione, per poter preparar loro la più grande felicità dall'altra parte, ma lo stesso vi volta le spalle e non vuol sapere nulla di questo, oh, quale profondo dolore vi coglierà a causa di questa insensatezza, se un tale amore disinteressato, che è di natura divina, viene rifiutato.

7. Ebbene, cari figli, riflettete a come Mi sento Io alla vista di così tanti uomini che non vogliono saper nulla di Me. Perciò, trasformate anche voi il vostro sentimento di giustizia in profonda compassione per questi poveri uomini smarriti, e la Mia grazia vi benedirà particolarmente, perché attraverso tale amore, renderete lo spirito, l’anima e il corpo, degni di entrare nel Cielo. – Amen!

 

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Cap. 106

“Affrontate la lotta nella vostra vita, come l’affrontai Io nel Getsemani, con l'Amore

(il venerdì santo)

11 aprile 1879

1. Vedete, come lì nel Getsemani ho dovuto prima combattere e rendere completamente volontaria la resa della carne, solo dopo sono stati risolti gli altri compiti necessari per essere completamente Una cosa sola con il Padre.

2. Tutte le passioni dovevano essere soppresse e far sì che l’Amore prendesse volentieri su di sé la morte. Io ho potuto sopportare serenamente tutte le sofferenze dell'anima, tutti i dolori del corpo e tutti gli scherni e il disprezzo, perché l'Amore Mi aveva reso forte per farlo. Esso era l'angelo ristoratore proveniente dal Cielo, che stava al Mio fianco, ed era anche il legame che Mi univa così intimamente col Padre, tanto che all’infuriare dell'inferno non poté riuscire a dissolverlo di nuovo, ma piuttosto, si confermò la parola: «Ciò che legherete sulla Terra, dovrà essere legato anche in Cielo» [Mt. 18,18]. Al Satan doveva essere mostrato che nulla poteva separarsi dall'Amore di Dio, rivelatosi in Cristo Gesù.

3. L'umiliazione più profonda, il portare la pesante croce con le Mie deboli forze, l’affrontare una morte piena di tormenti, non ha più cambiato il Mio Amore per Dio e per l'uomo, poiché avevo immerso la Mia libera Volontà, come Dono del Padre, nella Sua Volontà, e così siamo rimasti Una cosa sola.

4. Cari figli, tutta la Mia vita è presentata come un esempio per voi, dalla nascita nella grotta, fino alla morte sulla croce. Ogni atto nella stessa è una rispondenza anche per il corso della vostra vita interiore, e qui il tempo della Mia vita è particolarmente importante. Voi sapete anche, che chi vuol seguirMi deve prendere su di sé la croce, ma prima che questa vi sia caricata, andate al Getsemani, lì anche voi, anche se è una lotta difficile, implorate la forza per questo, forza che consiste nel vero Amore per Dio e per gli uomini.

5. Se avete questo amore come accompagnatore, allora sarete anche voi in grado di sopportare scherno, disprezzo e derisione. Invece di vendetta e indignazione, farà emergere in voi, compassione e misericordia, e in tal modo renderà anche la vostra carne sempre più capace di formarsi secondo lo spirito. Il vostro desiderio verso il Bene e il Divino sarà placato. Anche nelle ore più difficili dove la croce fa piegare la testa, riconoscerete che il Padre dell'Amore vi ha trasmesso un esempio attraverso di Me, e se per amore di una unificazione con Me, vorrete accettare la lotta, allora la vittoria sull'inferno e sulla morte vi è assicurata.

6. Pertanto, quando vi sentite soli, e intorno a voi è buio, tanto che la paura vi assale di sorpresa e vi sentite troppo deboli per accettare la lotta, e così vi trovate in spirito in un Getsemani, dove anche i vostri fratelli dormono, senza alcuna partecipazione alla vostra sofferenza animica, allora anche voi esclamate: "Padre se è possibile, allontana da me questo calice!", e pensate a Me, così che alla fine potrete anche dire: “Ma non la mia volontà sia fatta, ma la Tua! Amen!", e alla promessa aggiungerò anche il Mio grande “Amen!”, poiché: “Ciò che legherete sulla Terra sarà legato anche nel Cielo”, ovvero, che il vincolo d'amore tra voi, figli umani, e il Padre, dovrà rimanere nell'eternità! – Amen!

 

 

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Cap. 107

“Come il Mio Spirito risorse in Me, anche il vostro deve risorgere con la rinascita”

(la domenica di Pasqua)

13 aprile 1879

1. Cari figli, la resurrezione dal sepolcro ha un'importante analogia con la vostra vita spirituale. Infatti, come Io sono stato ucciso secondo la carne, e in tal modo l'organo dell'anima è stato reso inservibile perché privo di vita, tuttavia lo Spirito non fu pregiudicato, poiché in sé è divino e perciò continua a vivere completamente anche da sé, così anche voi, come figli provenienti da Me, avete in voi tutte le capacità per elevarvi al Divino, proprio come i figli naturali che devono crescere. In questo si mostra il più grande amore del Padre, il fatto che si è privato del Suo potere e della Sua santità, per onorare la libera volontà nei Suoi figli.

2. Perciò la vera felicità può subentrare solo nella consapevolezza di aver contribuito al proprio e all’altrui benessere. Pertanto, la più grande beatitudine consiste nell'amore attivo, e quindi anch’Io ho portato l'Amore al suo vero valore attraverso l'azione.

3. Così anche il vostro spirito, allo stesso modo, deve imparare a vincere con il Mio potere “il sepolcro” nel quale è bandito, ovvero, deve vincere le passioni dell'anima e le tendenze del corpo, per poter risorgere alla vita divina. Questa resurrezione deve avvenire (per la maggior parte) già sulla Terra, e dovete cercare di vincere le vostre debolezze consegnandole a Me; e se vi mando ogni sorta di mezzi per questo scopo, allora anima e corpo devono rendersi disponibili allo spirito, in modo che esso possa sviluppare le sue insite capacità e mostrarle visibilmente attivandosi nell'amore.

4. Questo è poi anche il giorno della vostra resurrezione, ovvero rinascita, che è una nuova vita, in cui allo spirito è accordato ogni diritto sull’uomo naturale.

5. Come Marta e Maria, cercando, andarono al sepolcro e così poterono sperimentare per prime che ero risorto, così anche l'amore attivo che viene praticato per amor Mio, Mi troverà per primo. Io Mi presenterò presso costoro, prima che lo credano, e sarò il loro Compagno, dove poi, anche se capiterà di oscurarsi nella loro anima, con la Mia luce sarò la loro vera Guida e il loro Consolatore! Perciò vi esclamo ancora una volta: “Svegliatevi, perché dormite! Risorgete dalla morte, e Cristo vi illuminerà!"

6. Il Mio Spirito sarà unito col vostro, come Maestro, come Consolatore e come Perfezionatore! Attraverso i Miei insegnamenti, la Mia sofferenza e la Mia morte, ho acquisito l’amore dagli uomini, e questo Amore Mi ha aperto il sepolcro, ovvero, mi sono stati resi accessibili l’anima e il corpo, così che attraverso la Mia influenza lo spirito nei Miei seguaci può essere trasformato in azione e vita, affinché poi, anche voi possiate dire: “D'ora in poi, non io vivo, bensì Cristo vive in me!”, cioè, quel Dio che, con l’incarnazione, si è rivelato a voi in modo tangibile. – Amen!

 

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Cap. 108

Sulle attuali tenebre spirituali dell’umanità

Domenica 20 aprile 1879

1. Cari figli, se il tempo in cui vivete adesso è tenebroso e triste, è un segno che l'umanità Mi ha deposto nel sepolcro, e ne sono rimasti solo pochi che desiderano una Mia pronta resurrezione, poiché non vogliono che la Mia Parola diventi spirito e vita, con la maggioranza che è ben contenta di vivere senza Dio e senza alcun dovere verso di Lui, e gozzovigliare nel materiale come meglio possono.

2. Per questo, essi non possono sopportare che ci siano ancora coloro che restano fedeli a Dio e alla religione, quindi si lasciano usare come strumenti (dell'inferno) contro i Miei figli, cosa che Io tollero in una certa misura, perché in primo luogo, lascio loro anche la libera volontà, e in secondo luogo, perché con ciò il desiderio verso di Me e nel Mio aiuto viene sempre più desiderato nei Miei figli.

3. In questo modo imparano sempre di più a riconoscere il valore dei Miei ordinamenti divini, e cercano di adempierli, soprattutto quando sperimentano come gli empi, nonostante tutta la loro corsa sfrenata, non ottengono nessuna soddisfazione.

4. Le cose materiali, per quanto grandi siano possedute dagli atei, non li renderanno mai completamente felici, perché non vengono usate da loro secondo la Mia Volontà; Io ho anche messo negli uomini la necessità di essere collegati con Me, affinché sempre un impulso segreto, ora più forte, ora meno, ha luogo anche presso coloro che non chiedono nulla di Me, e spesso, anche gli avvenimenti esteriori devono provocarlo!

5. Altrettanto in questo tempo solo al Mio potere divino è ancora possibile riportare le dissestate condizioni verso un percorso ordinato. Quanto più viene cercato un rimedio, sia nell’intelletto, sia nei consigli umani e nel possesso esteriore, tanto più gli uomini che si sono liberati di Dio dovranno sperimentare che tutti i loro piani sono inutili.

6. Adesso voglio rendere valida la Mia Parola, affinché essi debbano cercare così a lungo, finché alla fine riconosceranno da chi dipende il loro benessere! Perciò, voi cari che avete già l’esperienza che solo Io posso soddisfare, vigilate! Se vi vogliono derubare, dimostrate di possedere un bene intoccabile protetto da un Dio che essi possono sì sfidare, ma non sconfiggere. Dimostrate loro quale Amore vi viene insegnato attraverso la Mia Parola, affinché attraverso di voi, Io possa dar loro altrettante prove del Mio divino Amore misericordioso. Pregate affinché vi dia la sapienza, in modo da guadagnarli per la Mia parte non solo attraverso l’esteriore, ma attraverso lo spirito che dimora in voi e vuole educare altrettanto, solo in modo spirituale.

7. Perciò, vedete quanto è necessario che Io risorga in voi. Come il tenebroso sepolcro in cui l'umanità Mi ha sepolto vi rattrista, così anche la Mia resurrezione in voi è altamente necessaria, perché solo attraverso questo atto riceverete più coraggio e gioia di confessare il Mio Nome davanti al mondo intero, e a sopportare volentieri le derivanti persecuzioni nella ferma fiducia in Lui, che poi potrete percepire dentro di voi. – Amen!

 

 

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Cap. 109

“Riponete la vostra fiducia in Colui che ha creato Cielo e Terra per Amore

Mercoledì 30 aprile 1879

1. Miei cari figli, se pensate a quando vi trovate spesso in condizioni e situazioni che vi sembrano impossibili da cambiare, è perché inducete a consiglio il vostro intelletto, e anche se invocate Me, allora molto spesso pensate che Io non possa o non sia in grado di aiutare. Perciò, non dimenticare mai che Cielo e Terra esistono per Mia volontà, e che Io sono Onnipotente e Onnisciente. Se Mi afferraste nella Mia intera essenza, allora la vostra fiducia non sarebbe spesso così carente, e la vostra fede non sarebbe così debole.

2. Sì, Io sono Colui che ha creato i Cieli, non solo all'inizio della Terra, bensì, sono l'eterno Dio, la cui forza creatrice non cessa e non diminuisce mai! Perciò, date uno sguardo indietro alla storia del passato, e imparerete a riconoscere la Mia Sapienza e la Mia Potenza, e come con esse ho eseguito tutto in modo così meraviglioso e magnifico. Come la conoscenza di Me è incancellabile, e come finora le anime sono state salvate e preparate per il diritto filiale, così degli spiriti migliori escono sempre dall'oscura confusione, guidati dal Mio invisibile potere protettivo, e come nei singoli uomini la conoscenza di Me si fa valere continuamente, così è anche nel grande insieme.

3. Sono in arrivo eventi e tempi che Mi annunceranno di più, e l’attuale è proprio un tale tempo. La Mia voce risuonerà così nel mondo: "Chi è Colui al quale Cielo e Terra devono essere soggetti?". E se anche voi percepirete questa Voce, allora ricordate che è il Padre, il Quale vuol costruire anche nella silenziosa cameretta del vostro cuore un Cielo così meravigliosamente adornato, come la Creazione esteriore si offre allo sguardo, anzi, un Cielo ancora più grande, più glorioso e felice, che non può essere subordinato a nessuna violazione, se ci si sforza a trattenerlo.

4. Come nessun potere terreno può sciogliere il Cielo, il Firmamento e la Terra, così nessun potere terreno sarà in grado di sottrarvi il Cielo in voi, quel Cielo che l'eterno Amore, attraverso il Padre, e a sua volta l'amore per il Padre, ha creato in voi.

5. Perciò, se avete paura di fronte a un minacciante pericolo, allora riponete la vostra fiducia in Me come il Creatore di tutti i Cieli, e poi, Io assicurerò anche la vostra esistenza. – Amen!

 

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Cap. 110

Solo dopo la sepoltura della carne, può seguire la resurrezione per una la nuova vita

Domenica 4 maggio 1879

1. Cari figli, secondo l’ordinamento della vostra Chiesa, adesso è il tempo in cui, dopo la Mia resurrezione, andavo di tanto in tanto dai Miei discepoli per rafforzarli, confortarli e attrezzarli completamente a Miei apostoli, cosa molto necessaria, poiché solo dopo la Mia morte, con la resurrezione, furono convinti della Mia divinità, e tutto il Mio insegnamento e il Mio operare, divenne comprensibile in loro.

2. Prima, solo per Mia Volontà c'era in loro un inconscio attaccamento, il quale si sarebbe sciolto dopo la Mia morte senza la Mia personale presenza tra loro, mentre con la resurrezione si convinsero con gioia della divinità della Mia essenza, e quindi, con questo grande equipaggiamento spirituale furono in grado di affrontare con consolazione tutte le sofferenze e i pericoli che li attendevano. Tutto il loro desiderio e sforzo era di essere uniti a Me, non solo nello spirito, bensì, anche nella vita secondo l’uomo esteriore, per disporre il loro fare e lasciare, fedelmente al Mio esempio; poiché ora Io ero con loro ed ero risorto in loro, il Mio essere aveva ottenuto in loro, vita, manifestandosi nei Suoi effetti, e il Mio Spirito poteva iniziare in loro il compito della santificazione.

3. Il tempo dei discepoli (Atti degli Apostoli), che è descritto storicamente nella Mia Parola, corrisponde anche al corso di ogni singola anima umana. Dopo la sepoltura della carne con i suoi desideri, segue la resurrezione in una nuova vita. Presso tali discepoli prenderò alloggio con conforto e forza. Il Mio Spirito li colmerà in ricca misura con doni di Grazia, di Amore, di Sapienza, di Giustizia e di Santità.

4. La Mia Parola è la scuola nella quale viene insegnato quali caratteristiche sono necessarie per giungere a questa resurrezione. Ciononostante, per il raggiungimento di tali virtù sono spesso necessarie sofferenze di ogni tipo, e l'intera conduzione della cristianità, come delle singole anime, è simile al Mio stesso corso di vita. Non pretendo dai Miei figli, più di quello che ho fatto Io stesso.

5. Se ora imparate a riconoscere quanto siano indispensabili tali conduzioni, allora non scandalizzatevi, anche se spesso va completamente contro la vostra ragione, e abbiate fiducia in Colui che, da un Amore, che non necessitava riceverne ancora, ha preso su di Sé lo stesso destino terreno e sa giudicare meglio di tutti voi la vostra intera situazione, e per questo sarete riccamente benedetti, se rimarrete fedeli a Me nell’amore, nella fiducia e nell’obbedienza. – Amen!

 

 

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Cap. 111

L'amore è il segno di riconoscimento di chi appartiene al Mio gregge

Domenica 11 maggio 1879

1. Cari figli, come molto presto, dopo la Mia resurrezione, apparvi alla schiera dei Miei discepoli che erano riuniti per incoraggiarsi a vicenda, per portare loro il saluto della pace, e presto andai anche da altri singoli (i discepoli di Emmaus), per placare il loro struggente amore per Me e rafforzare la loro fede che Io ero veramente Dio, …così faccio tuttora. Dove una schiera si raduna nel Mio Nome, là Io sono in mezzo a loro e li benedico, e la Mia influenza su di loro è assicurata.

2. L'amore e la venerazione per Me sono molto differenti tra i Miei seguaci, sia nelle opinioni che nelle forme; e dove c’è un motivo principale, un desiderio sincero verso di Me proveniente dalla fiducia, allora l'anima diventa accessibile, ed Io prendo dimora in lei e la istruisco Io stesso!

3. Perciò, anche dalle differenti parti di fede (cristiane), da ognuna germogliano dei veri figli per Me; e non è l'influenza esterna il solo mezzo stimolante a causarlo, bensì il desiderio interiore di Me.

4. Come gli uomini sono differenti secondo il corpo e, conformemente a questo, necessitano di un trattamento diverso, così è anche con le anime. In una, questa visione è dapprima più comprensibile, in un’altra è diversa. Io permetto tutto questo affinché l'uomo stesso possa esaminare e scegliere, e tendere così al vero scopo, che è l'amore disinteressato per Me e per il prossimo.

5. Quando un'anima fa progressi in questo, allora lascia cadere i pregiudizi verso le altre parti religiose, perché sa che io corro dietro a tutti coloro che Mi cercano sinceramente; tali anime cercanti sono incitate a camminare sotto l’insegna dell'Amore, dove solo Io sono la Guida come l'unico Pastore che dà a ciascuna delle sue pecorelle il Pane della vita dalla Propria mano! L'Amore sarà il segno di riconoscimento di questo gregge, esso possiederà e governerà la Terra.

6. Ovunque nel tempo presente viene data a questo amore l'opportunità di crescere, poiché difficoltà, miseria, povertà e disgrazie di ogni genere, immoralità e dissolutezza rivendicano l'amore, e ad esso viene concesso il diritto di dominare ovunque. Quindi attraverso l’amore deve essere preparato il sentiero che porta al Mio Regno. Perciò devo esclamarvi sempre: "Chi rimane nell’Amore rimane in Me, ed Io in lui, e opero attraverso di lui come un padre rende nota la sua volontà e la esegue attraverso il figlio!". – Amen!

 

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Cap. 112

“Pregate affinché Io non Mi allontani da voi

[Luca 24,29]

Domenica pomeriggio 11 maggio 1879

1. “Signore, resta con noi, perché si fa sera!”. Miei cari figli, oggi vi ho anticipato le parole con cui visiterò coloro che sono stati guidati insieme dalla nostalgia di Me, e ora voglio darvi anche la Mia benedizione con i Miei (dall’aldilà) che sono venuti da Me supplicando di raccomandarvi a non separarvi senza prima esprimere il desiderio: «Signore, resta con noi, perché si fa sera!»

2. Nel tempo attuale dovete coltivare questi sentimenti, perché la grande Luce della grazia si va spegnendo, cioè la Mia Parola ha perso nei cuori la sua forza operante, e nessuno la sente più come la sentirono allora i Miei discepoli.

3. Infatti, anche se adesso le anime cercano di nuovo sinceramente, non lo fanno con lo stesso struggente desiderio di allora; questo desiderio deve ora essere nuovamente provocato attraverso il Mio rapporto diretto con gli uomini.

4. Così deve essere anche presso di voi il caso, perché dovete sentire la Mia vicinanza; perciò la vostra preghiera dovrà essere questa: "Che non Mi allontani mai più da voi!", dal momento che voi riconoscete la sera, o piuttosto la notte (spirituale) che minaccia di schiacciare l'umanità, poiché se voglio rimandare ancora di più la Mia apparizione, allora i Miei uomini saranno così deturpati in alcuni luoghi, che difficilmente potranno essere paragonati agli animali, e qui vale quella parola che dice: "Il Signore non si lascia beffeggiare!". Quindi, devo prepararMi prima che tali atrocità si accumulino troppo, e il principe della notte possa celebrare il trionfo.

5. Perciò è così necessario che vi atteniate fermamente alla preghiera: "Resta con noi. Anche tutti i Miei servitori vogliono rimanere con voi, ma solo dove ci sono Io, essi possono collaborare.

6. Anche per loro vale la parola: "Senza di Me non potete far nulla!" [Gv. 15,5]. Perciò tutti gli influssi dall’alto provengono da Me, e i Miei servitori possono comunicare con voi solo attraverso la Mia Volontà. E così anche voi vi fonderete insieme a loro attraverso l'ardore dell'amore, per essere in comunione con Dio, il Padre in Gesù Cristo. – Amen!

 

 

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Cap. 113

“Siate amorevoli e concordi tra di voi, e vi rafforzerete”

Domenica 18 maggio 1879

1. Cari figli! «Soave è il Mio giogo e leggero il Mio carico» [Mt. 11,30], se lo considerate come imposto da Me. Invece questo non è sempre il caso presso di voi, perché spesso, voi non siete verso di Me nella condizione come deve essere il figlio verso il padre. All’inizio la vostra obbedienza è manchevole, e per giustificare questo, il vostro intelletto Mi mette contro ogni sorta di ragioni.

2. Io voglio richiamare la vostra attenzione su cosa c’è da intendere qui per "obbedienza". Questa si riferisce principalmente all'amore per Me e per il prossimo, tutte le altre disposizioni hanno il solo scopo di rendervi comprensibile come e dove, queste devono essere osservate. Se  i vostri sforzi sono così disposti da avere sempre in vista il benessere dei vostri simili, allora riuscirete in ogni caso ad essere d’accordo con Me e sopporterete meglio le difficoltà che ne derivano, perché anch’Io le sopporto con grande pazienza, essendo il Mio Amore certamente perfetto, ma voi dovete ancora crescere molto in esso.

3. L'amore per Me deve prima essere saldamente fondato in voi, in cui credete fermamente che ciò che Io vi comando è solo una disposizione dell'Amore e della Sapienza divina, i quali vogliono promuovere il vostro benessere e quello degli altri, cercando di ottenere una concordia che vi renda forti.

4. La concordia è la benedizione dell'Amore; in ogni essere umano è posto l'impulso verso l'Amore e la concordia, cosa che potete percepire perfino negli uomini più grezzi, poiché là c’è sempre un qualcosa che essi amano. Invece con voi, che siete i Miei figli, questo impulso deve essere usato per attirarvi a Me, e per Amor Mio, suscitare anche una generale benevolenza verso i vostri simili.

5. Proprio in questo amorevole impulso c’è la capacità nascosta di stabilire la Mia immagine in voi; perciò il Satan cerca più zelantemente di ottenere la freddezza, tanto nella comunità, che negli individui.

6. Se ora sapete quanto potere c’è nell'Amore e che può essere raggiunta la vittoria solo attraverso di esso, allora tenetelo saldamente stretto; Io voglio rafforzarvi, se è vostra volontà a non portare nessun'altra arma se non quella che il Padre vostro vi ha insegnato con le parole e le opere, e ha dato un esempio di questo, anche con la Sua morte.

7. Ricordate che l'essenza del Padre si manifesta nell'Amore, affinché anche voi facciate conoscere la vostra essenza al vostro prossimo come amore. – Amen!

 

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Cap. 114

“Non dimenticate l’intercessione verso gli spiriti beati, per anticipare la Mia venuta”

(nel giorno dell’Ascensione)

Domenica 25 maggio 1879

1. Miei cari figli, oggi, nel giorno della memoria della Mia Ascensione, dove un giorno ho promesso di essere presso coloro che Mi adorano nello spirito, nell’amore e nella verità attraverso il loro ricordo di Me, voglio esclamarvi ancora particolarmente: “Adesso è il tempo del Mio ritorno”.

2. Perciò, non lasciate che l'olio nella lampada si esaurisca, poiché è mezzanotte, e la luce è tanto più necessaria affinché possiate vedere la vostra via e l'orrore della desolazione!

3. Questa luce, tuttavia, ha bisogno dell'olio per la sua esistenza, che qui è il vero amore verso i vostri simili; la compassione e la misericordia sincera devono spingervi a invocare Me come Soccorritore; e come potrei allora ancora perdonare, volendo il Mio Amore aiutare tanto volentieri? Nondimeno, il Mio Ordine eterno richiede che gli uomini, nella loro libera volontà, chiedano il Mio aiuto.

4. “Vedete, perciò la preghiera di intercessione è così necessaria nel tempo attuale. Essa deve spianare la strada alla Mia venuta".

5. Allo stesso modo, anche coloro che sono presso di Me come spiriti beati, possono apparire solo dove c'è luce, cioè, dove l'Amore ha stabilito la pura vera sfera!

6. Considerate che per voi è di grande guadagno essere trasferiti nella loro comunità.

7. Allo stesso modo di come voi scegliete prima la vostra comunità nell’esteriore, se vi sta bene, così è anche con l'avvicinarsi dei beati. Con la Mia grazia deve sempre essere reso possibile l’accesso, prima di poter stare in relazione con voi. Perciò dovete anche portare amore verso di loro attraverso la sincera intercessione, e così la celebrazione dell'Ascensione sarà di nuovo la gioia del rivedersi.

8. Presto, molto presto questo dovrà diventare più generale! Beati coloro che si tengono adesso già pronti all’accoglienza attraverso l’ardente preghiera di prendere alloggio anche presso di loro! – Amen!

 

 

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Cap. 115

“Contro gli errati insegnamenti,

voglio dare Io stesso la verità a coloro che vogliono collaborare”

Domenica pomeriggio 25 maggio 1879

1. Miei cari figli, in questo tempo dominano differenti opinioni sul Mio ritorno; molti , come gli ebrei di quel tempo, credono che Io apparirò esteriormente con splendore e prestigio, e questo perché gli uomini sono diventati troppo materiali e possono comprendere solo qualcosa che viene dalla materia. Per loro è afferrabile nient’altro che ciò che la materia offre.

2. Anche coloro che Mi riconoscono come loro Dio e Salvatore sono ancora indietro nel vero concetto di Me e della Mia essenza, perché loro, pur possedendo le Sacre Scritture, il vero significato delle stesse è stato loro sottratto dai maestri, che all’interpretazione aggiungono i loro intrugli, e così, invece di rompere il guscio con il martello dell’amore, in modo che il nocciolo possa preparare ai loro allievi un vero piacere, essi lo rompono certamente, ma allo stesso tempo contaminano il nocciolo con ogni sorta di impurità derivanti dallo svuotamento del loro cervello, e in tal modo il sapore in questo nocciolo viene reso disgustoso alle anime che se ne servono. Esse lasciano stare l’intero frutto, il che è ancora peggio che se il nocciolo fosse stato conservato ancora nel guscio, e così, per lo meno, si sarebbe mantenuto puro!

3. Per rendere adesso di nuovo attivo questo nocciolo con tutta la sua consolazione, sono necessarie grandi purificazioni, ed Io stesso devo portare avanti questo lavoro , per cui lascio collaborare i Miei, se Me lo chiedono. Che questo lavoro prosegua senza scalpore, potete certamente riconoscerlo voi stessi, se riflettete su di Me e sul Mio Regno.

4. Voglio cominciare tacitamente nei singoli a spazzar via la sporcizia della superstizione e dell'incredulità che si è insinuata attraverso l’errata educazione e gli insegnamenti abituali, per insegnare loro le verità che in realtà già da lungo tempo provengono da Me stesso, ma che fino adesso non sono ancora state trasmesse agli uomini nella loro purezza.

5. Per questo rinnovamento ho scelto ancora una volta lo stato dell’umiliazione, servendoMi di nuovo del corpo umano, per dare parole dirette, ma in modo diverso rispetto alla prima volta. Io non sono in una sola persona, bensì opero attraverso molte persone che ho chiamato a questo, e che saranno chiamate ancora in futuro, e certamente, influenzandole attraverso il Mio Spirito a mettere per iscritto parole che invitano al rapporto con Me e a ristabilirlo.

6. Proprio come Io, quale Padre, opero in ogni cosa, così è concesso anche ai Miei figli nell'aldilà, e a loro è data la possibilità, attraverso la Mia grazia, di contribuire, attraverso gli organi corporei, a questo scopo di purificazione sulla Terra.

7. Perciò subentra adesso dappertutto, ora qui, ora là, un rapporto diretto (dell’aldiquà con l'aldilà) che (come unione di Cielo e Terra) deve essere completamente ristabilito come prima del peccato originale. Tuttavia, a causa di ciò, questa via è tanto più pericolosa per coloro ai quali è stata aperta, perché Satana (e le sue schiere) cerca di abusarne; egli si scaglia con tutte le sue forze contro questi medium (graziati), e cerca di attirarli e portarli dalla sua parte. Egli invia legioni contro di loro per impossessarsene, ed essendo il principe della menzogna, promette loro grandi ricompense mediante seduzioni allettanti che sono queste: predizioni, doni miracolosi, possesso, prestigio e molta conoscenza (quindi: attenzione!).

8. Ebbene, chi si lascia catturare da tali seduzioni, diventa preda di Satana, e il suo spirito si ammala a causa della grande pressione che gli spiriti maligni esercitano senza sosta su di lui.

9. Perciò, cari figli, riflettete bene cosa vuol dire maneggiare la penna (che collega l’aldiquà e l'aldilà), e verificate voi stessi se volete attenervi saldamente a Me. Se avete preso la decisione più seria, allora la Mia forza e la Mia potenza vi proteggeranno, e sarete strappati al Satan, anche se cercherà di fare dei tentativi (contro di voi)!

10. È questa potenza e forza che dovete sperimentare quando verrò con i Miei angeli. Contro questa apparizione ai Miei figli, qualunque potere è troppo corto per attaccarla, poiché prima che i figli del mondo lo notino, aprirò con forza la Mia sede in molti cuori: "Io vengo come un ladro nella notte", non solo tramite parole esteriori dirette, le quali sono date solo per preparare i cuori, bensì, il Mio Spirito sarà udibile in chiunque Mi desidera in questo tempo e si dichiara per il vessillo del Mio Regno. Quindi anche voi, che siete stati degnati di una chiamata di grazia attraverso questo percorso, state attenti, è una decisione: o per Me, o contro di Me!

11. Chi sul campo di battaglia si trova tra due avversari, la sua rovina è inevitabile, quindi: vita o morte! Scegliete voi stessi a chi presumete la vittoria: a Me o al Satan? – Amen!

 

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Cap. 116

“Posso mandare il Consolatore solo a coloro che soffrono, se lo desiderano”

(festa di Pentecoste)

Domenica 1 giugno 1879

1. Cari figli, Io posso consolare solo coloro che soffrono, e tuttavia, dipende dal perché essi soffrono. Può trattarsi di vera tristezza – che dovrebbe consistere nel fatto che le anime che Mi hanno già riconosciuto sono entrate in contatto con Me – avendo un’ulteriore desiderio ardente, cioè di possederMi completamente. Questo è possibile solo se la loro essenza si armonizza sempre di più con la Mia. Nondimeno, per raggiungere questo è necessaria la Mia assistenza divina, che viene operata attraverso il Consolatore, ovvero, attraverso lo Spirito Santo.

2. Se vi affliggete fervidamente nella sensazione della vostra impotenza, allora vi viene garantito questo Spirito, il quale deve sostenere l'opera redentrice della rinascita. Esso è lo Spirito del Mio Amore, e si manifesta in voi ammonendo, consigliando, aiutando e consolando, sia attraverso suggerimenti gioiosi che suscitano in voi amore e ringraziamento, sia con presentazioni ammonitrici che vi scuotono quando vivacchiate sonnolenti, senza sentire il bisogno di essere sempre più vicini per unirvi a Me.

3. È un continuo richiamo dell'amore che si rivela in tutte le forme, poiché la Mia essenza, che può essere designata in modo completo solo con l’amore, si rivela nel Padre, nel Figlio e nello Spirito, solo attraverso l'amore.

4. Dio vi ha creato per Amore, vi redime per Amore e vi conforta per Amore!

5. La Mia essenza vi si rivela sicuramente in differenti nomi, e tuttavia, ognuna di queste manifestazioni denota l’Amore; perciò, anche i Miei figli possono dimostrare la loro discendenza da Me solo attraverso l'amore, e i doni dello Spirito Santo consistono principalmente nel fatto che il vostro amore per Me e per i vostri simili deve aumentare sempre di più, poiché con questo aumento stabilite la Mia immagine in voi. Per questo, il desiderio (la brama) di Me deve prima avere luogo in voi, e solo poi il Mio Amore può riversarsi in voi.

6. Come i Miei discepoli si rattristarono molto perché non rimasi più visibile in mezzo a loro, bensì salii al Cielo, per la qual cosa promisi loro di inviare il Consolatore, attraverso il quale avrebbero dovuto rimanere invisibilmente congiunti a Me, così è ancora oggi con quelle anime che Mi riconoscono, che Mi amano, e che non vogliono più separarsi da Me, poiché lo Spirito del Mio Amore dimora presso di loro come Maestro, Consolatore e Ammonitore.

7. Vedete, cari figli, questo desiderio di Me dovrebbe essere più grande e più generale in questo tempo; ma purtroppo è completamente scomparso nella maggior parte degli uomini, e per molti, Io non sono affatto comprensibile a causa di concetti errati sulla Mia essenza; essi considerano lo Spirito Santo un alto Servitore procedente da Me, e mettono in serbo la loro completa devozione per Me, ma poi non ci arrivano.

8. Oh, come sarebbe completamente diverso se Mi accettassero, e se il Padre e il figlio si sentissero in costante comunione! Invece così, per lo più sono ritenuto solo per il santo Giudice, al Quale bisogna prima chiedere la grazia, mendicando, mentre sono stati il Mio Amore e la Mia Grazia paterni che vi hanno creati come figli e vi hanno visitato come Miei stessi figli sulla Terra, e il Figlio vi ha presentato e dimostrato tangibilmente il Mio Amore attraverso la redenzione, e continua costantemente l'opera di redenzione attraverso lo Spirito Santo!

9. La festa di Pentecoste, ovvero la discesa del Mio Spirito, è l’ininterrotta redenzione dei peccati, come voi leggete nelle Mie parole: «Ma quando verrà il Consolatore che proviene da Me, vi guiderà in tutta verità» [Gv. 15,26], poiché la verità è luce, ovvero, corretta visione e conoscenza; e dove questa viene accolta, qui il Satan non può più produrre illusioni, perché queste vengono riconosciute e respinte, e attraverso tale conoscenza del Mio Amore, lo slancio verso di Me diventerà più forte, e con ciò subentrerà la redenzione dei peccati, poiché per amore osserverete poi i comandamenti dell'Amore.

10. Perciò pregate! Pregate per ricevere lo Spirito Santo, per voi e per gli altri! Infatti, in questa preghiera sta il desiderio di Me stesso, e allora Io dimorerò in mezzo a voi, …in spirito e verità! – Amen!

 

 

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Cap. 117

“Vedete, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo!

Domenica 8 giugno 1879

1. Cari figli!, quando sono vissuto sulla Terra ho dato queste promettenti parole ai Miei seguaci: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo!» [Mt. 28,20]

2. Da queste parole potete scoprire che il Mio Io è un Essere invisibile, ovvero qualcosa che non può essere visto con gli occhi corporei, ma che è una questione di spirito il riconoscerMi, cioè che esso – il vostro spirito – sente che tra Me e lui non c'è nessuna distanza.

3. Questa promessa è data solo a coloro che Mi seguono, cioè, che prestano obbedienza in tutto ciò che procede da Me come Volontà e comando; il Mio Spirito si farà percepire da loro nei pensieri, nelle parole e nelle azioni, ed Io resterò unito a loro fino alla fine della loro vita terrena, e solo poi giungeranno a contemplare in modo giusto, perché qui da voi continuerà ad affermarsi il materiale, e questo spinge a pensieri disonesti anche tra i sentimenti puri di cui godono coloro che sono uniti a Me. Questi sono inevitabili perché appartengono al processo di purificazione dell'anima, la quale si sforza costantemente di procurare al corpo, suo servo, il maggior piacere possibile. Perciò l'anima è in costante lotta tra spirito e corpo, poiché lo spirito parla del Divino e dell'obbedienza verso Dio, e a questo appartiene l’amore e l’umiltà; il corpo, invece, vuole godimento e sete di potere, e non si subordina alle Leggi divine.

4. A questa lotta appartiene la Luce divina, ovvero il Sole di grazia, che evidenzia all'anima la sua grande destinazione. Questa Luce sono Io stesso, rivelato attraverso lo Spirito Santo, il Quale è con tutti (coloro che Lo desiderano veramente) in ogni momento, finché cessa la vita di prova sulla Terra.

5. Ogni anima viene resa degna della grazia; Io busso alla porta di tutti, nessuno può giustificarsi di non aver ricevuto una chiamata e un’ammonizione.

6. Presto dovrò bussare con la sofferenza, attraverso malattie, mancanze, povertà, ecc., per richiamare l’attenzione dell’anima su di Me e portarla dalla Mia parte. A volte saranno anche ammonizioni interiori che scuoteranno gli uomini e li indurranno alla ricerca della pace beatificante.

7. La ricerca di Me e l’attrazione verso di Me sono impressi ovunque; purtroppo, però, gli uomini sono troppo indietro nel desiderio di Me, almeno la maggior parte di loro. Perciò dovranno subentrare costantemente dei tempi in cui farMi conoscere come Padre divino da un numero complessivo di uomini, come è ora il caso nel tempo presente, che devo visitare intere famiglie, città e paesi, per richiamare di nuovo la loro attenzione su di Me.

8. Anche questa è una breccia per Me, affinché Io possa entrare nei cuori, dopo lo squillo di tromba che annuncia la Mia venuta!

9. Beati coloro che sono pronti ad accoglierMi, essi sanno che non apparirò in una magnificenza esteriore, bensì, Mi conoscono come Colui al Quale un cuore purificato è la dimora più cara, perciò non vorranno più scambiare le ricchezze che vedranno interiormente, con i tesori esteriori. Amen!

 

 

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Cap. 118

“Rimanete sempre in collegamento con Me!”

Domenica pomeriggio 8 giugno 1879

1. Miei cari figli, oggi vi ho già dato una Parola sugli effetti dello Spirito Santo e di come non potete far nulla senza di Me, Esaminate seriamente quelle parole, e se in voi avete sperimentato cosa significa vivere senza di Me, ne eravate soddisfatti?

2. È possibile! Però un tale stato è ancora più triste, perché testimonia che siete senza Dio, e il desiderio di Me è completamente scomparso in voi.

3. Vedete, questo è il motivo per cui vi seguo costantemente per richiamarvi, e vi ho mostrato la Grazia di mettervi in contatto diretto con Me, per rafforzare la vostra fede e la vostra fiducia.

4. Vi ho inviato i vostri fratelli beati dall'aldilà, per mostrarvi l'importanza del collegamento del Padre divino con i Suoi figli.

5. Ora sapete qual è il vostro destino; perciò attenetevi saldamente al proposito di restare solo presso di Me, affinché un giorno anche voi possiate essere inseriti tra il numero dei beati. – Amen!

 

 

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Cap. 119

“Osservate la natura e paragonatela al vostro stato spirituale”

Domenica 15 giugno 1879

1. Miei cari figli, oggi voglio condurvi nella Mia natura, dove adesso è il tempo in cui dal fiore si sviluppa il frutto, e tutto si prepara a diventare maturo.

2. Questa osservazione dovrà essere per voi un’immagine di come anche sul terreno spirituale sul quale voi state, allo stesso modo il fiore – con il quale è da intendere il vostro primo entusiasmo per le Mie parole dirette a voi – deve adesso iniziare a svilupparsi a frutto. Perciò fate ben attenzione ai nemici distruttivi, come la nebbia, cioè a quei concetti ancora poco chiari che vi paralizzano spiritualmente e vi aggravano con i dubbi. Anche questi devono essere scacciati dal vostro ambito spirituale mediante il Sole di grazia che splende chiaramente su di voi. I parassiti che minacciano di divorare molto, sono un’immagine delle domande dell’intelletto incredulo che non vuol riconoscere molte profonde verità.

3. Per la buona crescita dei frutti nella Mia Creazione, Io mando alternativamente, spesso il Sole, spesso la pioggia, aumentando il calore del Sole o lasciandolo calare di nuovo, come voi sapete per esperienza. Questa alternanza suscita negli uomini ora gioiose speranze per un ricco raccolto, ora provoca scoraggiamento a causa della scarseggiante crescita.

4. Tutte queste immagini sono rispondenze della vita spirituale, e ugualmente lo sono i frutti che, anche se cominciano a crescere, sono ancora esposti alla rovina; ad esempio a causa di un forte temporale, o al caldo eccessivo o ai parassiti, dove c'è una costante preoccupazione per loro.

5. Quando l’uomo comincia a passare dal suo entusiasmo all’azione e alla vita, allora questo è il tempo in cui dal fiore si sviluppa il frutto.

6. E per rimanere fedeli e saldi a questo principio, per continuare a crescere nella vita interiore, il Mio Amore deve dare una mano a superare i molti ostacoli con differenti mezzi, sia attraverso i raggi intensificati del Sole di grazia che il Mio Spirito vi irradia attraverso l'illuminazione interiore, sia attraverso tempeste e pioggia (che designano sofferenze e prove), affinché non cadiate nella presunzione e nell'arroganza, in quella consapevolezza che vi è stato dato e affidato molto.

7. Queste due passioni sono i pericolosi vermi che spesso distruggono il frutto quando ha già raggiunto un certo grado di maturazione, e qui (in senso spirituale) è come in natura, cioè, non c’è alcun mezzo umano per impedirlo o sradicarli, se non il Mio Potere. Perciò dovete pregarMi giornalmente per questo, affinché Io vi assista aiutando e proteggendo, e usi i mezzi che servono per la vostra maturazione.

8. Lasciate a Me di sceglierli per voi stessi, e un ricco raccolto dovrà essere vostro, quando la vostra crescita sarà benedetta dal Mio Amore. – Amen!

 

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Cap. 120

“Io ho istituito l’ultima Cena, per ricordarvi la Mia sofferenza e la Mia morte”

Domenica 22 giugno 1879

1. «Prendete e mangiate, questo è il Mio corpo consegnato alla morte per voi!» [Mt. 26,26]. Cari figli, Io ho espresso queste parole ai Miei discepoli qualche tempo prima della Mia morte, all'inizio dell’ultima Cena, quando erano così preoccupati di ciò che il futuro avrebbe portato loro nell’immediato, perché dappertutto c'erano segni di quanto Io fossi perseguitato.

2. Per questa ragione essi erano tristi, ed Io dovevo rafforzarli in modo particolare, il che accadde con l’amorevole Cena che essi accettarono con prontezza e ringraziamento. In tal modo il Mio Amore doveva pervadere anche il loro corpo, così come il Mio corpo era stato compenetrato dall'Amore e fu quindi trasfigurato.

3. Ecco perché l'amore, che non Mi vuol perdere, bensì al pensiero della perdita si affligge profondamente, è degno di accoglierMi! Io terrò il pasto con questi tali, e la loro anima sarà rafforzata da Me e attirata maggiormente a Me.

4. Tale sincero desiderio e brama di Me, non sempre ha luogo immediatamente, perciò introdussi nel cristianesimo l’ultima Cena come segno commemorativo, per provocare di volta in volta lo stesso desiderio dall'esterno e attraverso la comunità, affinché Io possa entrare continuamente nei cuori.

5. Per questo motivo, grazie alla Mia assistenza, l’ultima Cena fu considerata come un atto sacro anche fino ai giorni nostri, e la stessa vale come un’aperta dichiarazione per Me, e quindi porta anche benedizione a chiunque ne prende parte.

6. È assai necessario esortare ripetutamente l’uomo a consegnarsi a Me mediante l'azione esteriore; egli deve essere stimolato spesso dai suoi simili a farlo, perché molto volentieri si scusa dicendo che nel contempo anche gli altri vivacchiano. Perciò rafforzo la Mia influenza proprio nell’ultima Cena, e spesso con il Mio Amore abbraccio molti uomini indifferenti, perché così vengono attratti da Me e richiamo alla loro memoria la Mia sofferenza e la Mia morte.

7. Così la Mia grande Misericordia già quella volta, con l'istituzione della sacra Cena – per non essere completamente dimenticato da voi, e pregandovi di ricevere il ristoro – ha provveduto a ricordarvi di Me per accogliere la Mia intera essenza in voi.

8. Secondo la Mia Volontà, l’ultima Cena non potrà essere sradicata nella Chiesa – in memoria del tempo in cui camminavo sulla Terra, mostrando ai Miei in questa azione il Mio grande Amore – bensì continuerà ad esistere sempre come un atto per la Mia adorazione e del ricordo di Me. Tutti gli altri ordinamenti possono essere rovesciati, ma non l’ultima Cena. Questa deve rappresentare sempre Me stesso, anche se in modi diversi.

9. Perciò è necessario – sebbene voi crediate di possederMi completamente come Padre – godere anche nella vostra comunità dell’amorevole pasto, dato che voglio dimorare in mezzo a voi. – Amen!

 

 

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Cap. 121

Il Signore con i discepoli di Emmaus

Sabato 28 giugno 1879

1. Cari figli, quando apparvi ad alcuni dei Miei discepoli dopo la resurrezione, parlai con loro, e quando dovetti separarMi, essi Mi pregarono: «Resta con noi, perché viene la sera e il giorno volge al tramonto!» [Lc. 24,29].

2. Questa preghiera fu espressa da loro per amore del prossimo, essi volevano accogliereMi come un forestiero che per loro era diventato caro, perché parlavo di argomenti che, nella loro afflizione, rispondevano alle domande più sentite nel loro cuore.

3. Non solo intorno a loro era buio per la sera naturale, ma anche la luce che avevano ricevuto attraverso il Mio insegnamento e il Mio contatto nella conoscenza spirituale era offuscata dalla Mia morte che avevo sofferto.

4. Come poteva non essere altrimenti? Essi avevano i concetti più alti della Mia Onnipotenza e del Mio Amore, e perciò non riuscivano a capire il perché Mi ero lasciato martirizzare così, e poi con il sepolcro completamente vuoto, dunque, una completa rimozione (secondo i loro concetti) li aveva resi completamente confusi; solo l'Amore per Me non poteva essere sradicato dal loro cuore.

5. Essi erano tristi, non a causa delle perdute speranze che avrebbero potuto portar loro prestigio e potere, bensì sentivano la mancanza di Me stesso e del Mio rapporto. Perciò desideravano trattenere con sé il loro ‘compagno’ con grande amore. Egli parlò con loro a Mia giustificazione e li consolò.

6.  Allora anch’Io entrai con loro, Mi sedetti alla loro tavola e spezzai il pane, affinché Mi riconoscessero.

7. Così, cari figli, dovrebbe anche essere lo stato del vostro cuore quando vi deridono e scherniscono a causa Mia come fecero con Me, e se percorrete la vostra via, tristi e solitari, allora portate silenziosamente in voi la nostalgia di Me. Allora fate tesoro di tutto ciò che sentite e ricevete e leggete di Me; siate fraterni con coloro che altrettanto Mi cercano come 'il Signore' e, anche qui, l'uno Mi scorgerà prima dell'altro, e vi annuncerà: "Io ho visto il Signore! Egli è risorto anche in me!"

8. Anche se non Mi allontano da voi, ma sono al vostro fianco tutti i giorni, il riconoscimento che sono Io, è nondimeno un’accresciuta beatitudine, quando entro, quando prendo dimora e condivido il pane con voi, cioè, quando vi lascio affluire il Mio Amore così che siate rafforzati e Mi riconosciate. Dopo tale rafforzamento, che appone il sigillo alla fede, lo Spirito Santo continuerà il Suo compito; infatti, nella convinzione che il Signore è con voi e i flussi di Grazia sgorgono solo da Lui, potete aprire tranquillamente l'orecchio allo Spirito Santo, affinché vi guidi in ogni verità.

9. Anche davanti ai vostri occhi spirituali con i quali state in intimo contatto con Me attraverso il rapporto diretto, sono di nuovo deposto in un sepolcro mediante derisioni e scherno che gli eruditi scrivono su di Me, per estirpare la luce dello Spirito dai cuori e innalzare i loro prodotti intellettuali.

10. Se ora camminate da soli sulla vostra via della vita, nostalgici e malati perché non siete ancora in grado di trovarMi, allora amate coloro che incontrate lungo la via! Accoglieteli con amore nel Mio Nome! Anche loro vi potranno dare spesso chiarimenti su di Me, ed Io verrò a darvi il Pane che è necessario per riconoscerMi pienamente, come Colui al Quale è dato ogni potere in Cielo e sulla Terra anche sui vostri cuori, se aprite la porta dello stesso.

11. Così, anche oggi prendete la Mia benedizione; il Sole della Mia grazia vi illumini la via che dovete percorrere, cercando Me, affinché Mi troviate, prima che la notte scenda completamente. – Amen!

 

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Cap. 122

Io non ritiro la Mia benedizione, una volta che Mi avete accolto!”

Venerdì 4 luglio 1879

1. Non preoccupatevi!”, cari figli, oggi voglio esclamarvi queste parole come Padre, poiché voi, credendovi figli deboli, vi preoccupate che le parole che vi ha elargito direttamente la Mia grazia abbiano validità. Sì, cari figli, voglio certamente benedire questo vostro desiderio, ma fate in modo che le parole valgano di più, tenendole bene nel vostro cuore e cercando di utilizzarle attraverso l'amore attivo. Mettete quindi in mostra la loro forza operante, ed Io aggiungerò il Mio di Amore, e vi mostrerò anche il posto dove le stesse saranno accolte.

2. Infatti, anche se dopo il Mio ritorno alla Casa dal Padre il Mio completo annientamento fu accettato secondo l’esteriore, questo tuttavia non è il caso fino al tempo presente. Eterno e Onnipotente sono Io, vostro Dio, e nessun potere, nessun ostacolo può impedirMi di compiere ciò che il Mio Amore e la Mia Sapienza ritengono per buono!

3. Il Mio Nome è incancellabile, se una volta è stato scritto in un luogo, cioè, nessun intelletto umano e nessun occhio umano può cancellarlo! Il cuore è la targa commemorativa che Mi sono riservato! Non appena vengo invitato dagli uomini ad imprimere anche su di loro la scritta fiammeggiante, questo – il Mio Nome – rimane incancellabile, anche se si abbattono su di loro tante tempeste, e perfino se l’uomo ridiventa completamente contrario a Me, allora la Mia grazia continuerà a bussargli costantemente, poiché tutto ciò che proviene da Me esiste eternamente, perciò anche un consegnarsi a Me, a cui poi do la Mia benedizione, è irrevocabile. Io riprendo sempre lo stesso discorso, se una volta una cosa del genere ha avuto luogo seriamente; e dovessero intercorrere anche periodi che testimoniano una completa apostasia, cosa che è molto triste, allora il Mio percorso di grazia rimane comunque, e viene rafforzato al minimo pentimento.

4. È quindi una verità eterna il fatto che nulla vada perduto di ciò che porta l’impronta della Divinità, quindi: perché le Mie rivelazioni, che sono accompagnate dalla grande forza operante, dovrebbero andar perdute? Mai accadrà una cosa del genere! Credetelo fermamente, e non lasciate che il vostro intelletto, che suscita in voi così tanta impazienza, vi faccia smarrire, quando essi (gli eruditi) cercano di rimuoverMi completamente, poiché in tali parole (dirette contro l’intelletto) vedono la loro rovina; tuttavia, tali stolti non sanno che tra la sepoltura e la resurrezione c’è solo un breve tempo, e proprio attraverso questo viene spianata la via verso il trionfo!

5. In ogni avvenimento della Mia vita ho posto una rispondenza al Mio insegnamento su come andrà a finire; così anche la resurrezione dopo la morte. Perciò, cari figli, voi che pensate che Io sia già sepolto, Mi troverete sulla via solitaria per Emmaus, lì vi ristorerò con le Mie parole, e non importa quanto fosse piccola la schiera dei discepoli, poiché ora il Mio insegnamento è diffuso in tutti i paesi. Così le verità eterne! Se dapprima esse devono dimostrare la loro forza solo nei singoli, dopo dovranno diventare un bene comune. Fate ciò che le condizioni vi concedono, e sperate che anch’Io mantenga la Mia Parola. – Amen! Il Padre vostro in Gesù Cristo!

 

 

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Cap. 123

“Nella vita materiale, ascoltate la coscienza, per trovare Me, la Sorgente di ogni vita”

Domenica 13 luglio 1879

1. Cari figli, nella vita materiale vi è offerta la più grande opportunità di nobilitare lo spirito alla sua alta destinazione, influenzando l'anima a unirsi a lui e a non abusare della libertà che le è stata data per perseguire i piaceri sensuali, rendendola così incapace di raggiungere la sua meta felice.

2. È proprio la conservazione del corpo che rende necessario che cura e lavoro siano legati alla vita, certamente in gradi diversi, spesso attraverso urgenti preoccupazioni per il pane, come anche, dove queste sono soppresse, ci sono spesso preoccupazioni per la salute. L'uomo ha sempre qualcosa per pensare a se stesso, e proprio questo qualcosa dovrebbe spronarlo a consultarsi con un Essere superiore, ovvero con Me, poiché in questi casi gli diventerebbe chiaro che non è del tutto indipendente, se vuol trovare ciò che è giusto, e risolvere il suo compito come uomo.

3. A tal fine, sia le leggi con gli insegnamenti dall'esterno, sia la voce interiore, attireranno la sua attenzione, voce che risuonerà sempre, e non potrà essere completamente eliminata in nessun essere umano, sebbene possa essere attenuata al massimo, ma che alla fine si farà sentire tanto più forte, cosa che accade molto spesso solo quando ha luogo la separazione tra anima e corpo (con la morte). E così, anche questo è un ulteriore Atto di grazia benefico per l'aldilà! Invece coloro che chiudono l’orecchio anche a questo bussare, un giorno dovranno fare nell’aldilà un lungo e difficile cammino per raggiungere l'alta destinazione che il Mio Amore ha stabilito per loro.

4. Ecco perché gli avvenimenti in questa vita sono disposti in modo da favorire una maggiore rapidità. Chi ne approfitta consultandosi con Me, può, già qui, considerarsi come figlio Mio!

5. Proprio come Io, come Padre, regno tra di voi attraverso forze invisibili, e tuttavia guido tutto nel miglior modo possibile, così i Miei figli dovranno ottenere la forza spirituale per utilizzare tutti i loro avvenimenti per il profitto spirituale, prima di tutto per se stessi. Essi, con il loro completo abbandono a Me, possono entrare in un legame più intimo con Me, in modo che l'amore verso di Me e verso i loro simili cresca costantemente. Allora sarà possibile un’effusione d'amore tale, da diventare una benedizione anche per il loro circondario.

6. Grazie al godimento dello stesso, si sentiranno spinti a cercare la Fonte principale da cui proviene l'Amore beatificante, e con il Mio aiuto sarete messi in grado di mostrare ai cercatori la via che porta a Me, come Sorgente principale di ogni vita, di ogni amore e di ogni potenza, affinché anch’essi imparino ad apprezzare la vita materiale come la via più breve che conduce alla beatitudine, e non s’immaginino un abisso, sopra il quale un giorno, dopo il loro trapasso da questa parte, potrebbero essere innalzati allo stato di beati con mezzi straordinari, ma devono iniziare già qui, attraverso la loro volontà e le loro azioni, a organizzarsi secondo la Mia Parola scritta nelle Sacre Scritture, la cui autenticità è garantita dalla Mia vita e dalla Mia morte, come anche dall'influenza dello spirito che voi chiamate "coscienza".

7. Dovete riconoscere che la coscienza è lo spirito in voi, dal fatto che quando l’uomo cerca di disporre la sua volontà secondo la Mia, la coscienza si presenta sempre più sensibile e più fine, e rimprovera anche i più piccoli errori, cosa che è meno il caso presso quegli uomini impigliati nel materiale, perché in essi la loro libera volontà non è proprio incline a prestare attenzione ai suggerimenti che tendono al bene, considerando che questi suggerimenti proibiscono loro l'avidità, l'avarizia, l'orgoglio e tutte le cattive passioni, le quali prendono possesso degli uomini che tendono alle cose terrene.

8. Voi che avete percepito il grido di avvertimento non solo attraverso la vostra coscienza, ma anche attraverso l'illuminazione delle Mie Sacre Scritture che vi sono state date mediante le (nuove) parole dirette, leggete spesso le parole nelle Scritture, e queste incidetele profondamente nella vostra volontà e nel vostro modo di fare:

9. «Cercate innanzitutto il Regno di Dio e la Sua Giustizia, e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta!». – Amen!

 

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Cap. 124

“Rallegratevi, poiché la mano del Padre guida tutto meravigliosamente!

Domenica 20 luglio 1879

1. Cari figli, è una gioia speciale che oggi provano i vostri cuori con l'esperienza che avete fatto, perché voglio guidare tutto meravigliosamente. Dopo che vi siete preoccupati a lungo per entrare in possesso delle Mie altre Parole dirette, ora vi rallegrate che le avete ricevute in modo del tutto inaspettato[6], perlomeno quelle che vi sono già note.

2. Come il capomastro fa preparare prima le pietre e solo dopo provvede per gli altri materiali prima che la costruzione sia eseguita, così è anche la Mia attività per fabbricare il nuovo Tempio, le cui vette devono innalzarsi fino al Cielo, affinché Cielo e Terra siano congiunti l’un con l’altro.

3. Tutti i preparativi per questo avvengono il più possibile in segreto, e se ne accorgono solo coloro che partecipano con grande interesse al fatto che Io sia amato e onorato di più, e che perciò nel tempo presente pregano con cuore appassionato, guardando al grande allontanamento da Dio: «Venga il tuo regno! La tua volontà sia fatta!»

4. Che la Mia Volontà debba realizzarsi nel governo del mondo, lo potete riconoscere dal tutto, poiché ciò che ora ostacola il Mio Regno, sarà annientato, spesso al di là di tutti i concetti degli uomini che, in alcuni casi, non credono più di poter essere aiutati!

5. Tali ulteriori istruzioni sono necessarie per gli uomini, affinché non rifiutino completamente il Mio potere; perciò devo concedere anche spesso una condizione oscura con quei Miei figli che non riescono a vedere, nonostante l'illuminazione interiore. Essi devono quindi essere guidati di più verso il Mio Amore e la Mia Potenza, affinché osino compiere qualcosa nel Mio Nome, e non si cerchino nessun sostegno mediante l’intelletto.

6. Anche per voi questo è altamente necessario, se volete diventare Miei veri figli, che vi ricordiate con gioia del Padre vostro, poiché Io sono pronto a dimostrare con il Mio potere, che voglio e posso aiutare.

7. Quando così appoggiati a Me, nella vostra miseria, esclamate: "Sia fatta la Tua Volontà!", allora la vostra volontà non Mi impedirà più di agire per il vostro meglio e, sia per la gioia o per la sofferenza, dovrà diventare per voi benedizione, anche se va contro le vostre aspettative.

8. Se la vostra preghiera è: "Venga il Tuo Regno!", e: "Sia fatta la Tua Volontà sulla Terra come nel Cielo!", allora la Mia benedizione dirà: "Amen!". – "Amen!"

9. Dapprima questo ha luogo presso singoli; attraverso questa dedizione viene reso possibile ai Miei angeli di rafforzare la loro influenza sui singoli uomini, e quando sarà il momento che questi veri figli diventeranno la maggioranza, verso la quale tutti gli eventi stanno ora operando, sia attraverso disgrazie ed eventi naturali, sia attraverso le molte depravazioni morali, che sono permesse affinché gli uomini imparino a capire chi sta meglio: colui che tiene a Me e subordina la sua libera volontà alla Mia, oppure coloro che con la stessa sono in balia di tutte le passioni malvagie, ed erigono così il loro regno infernale?”

10. Quando alla fine sarà pronunciato il Mio grande “Amen!”, solo allora sentiranno realmente la differenza tra il Regno dell'Amore e della pace, e il regno dell'odio e delle tenebre.

11. Nel frattempo, voi che siete schierati dalla Mia parte, godetevi la pace che vi viene data non appena vi rivolgete con fiducia a Me, e il vostro cuore si aprirà dinanzi a Me, con questa certezza: "Mio Padre è Dio, e Dio è il Padre mio! Egli vuole aiutare e può aiutare! Alleluia!". – Amen!

 

 

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Cap. 125

 “Come Io ho portato la croce, anche i Miei discepoli

non possono esimersi dal portarla, almeno in parte”

Domenica 27 luglio 1879

1.             «Se qualcuno vuol seguirMi, prenda la sua croce e Mi segua!» [Marco 8,34]. Cari figli, queste parole contengono la principale condizione per chi appartiene al Mio seguito, poiché, come Io stesso non ho fatto altra via che quella della croce, e ancora nelle ultime ore della Mia vita terrena ho portato volentieri la Mia croce di legno con la consapevolezza che era destinata a Me per i tormenti dell’agonia, e quindi Io, Uomo come voi, sono crollato sotto di essa, …così anche ai Miei discepoli la croce non può essere completamente allontanata, ma si presenterà sempre come mezzo di trasporto verso la loro perfezione.

2. La croce proviene dal materiale, in parte sono le perdite, le privazioni, le sproporzioni, le malattie, la povertà e le delusioni che la provocano per voi, e se vi viene imposta da altri, il peso diventa ancora maggiore, perché allora dovete lottare contro le accuse, il disamore e perfino contro l'odio; ma proprio queste lotte vi devono portare la vittoria e la benedizione.

3. Come Io, quando caddi a terra ricevetti un portatore della croce (Simone di Cirène), il quale dovette portarla dietro di Me fino al luogo di destinazione, ovvero, prenderla in parte, …così anche voi potete credere che quando il peso minaccia di schiacciarvi, il Mio Amore misericordioso invia un toccasana, che può essere uno amico partecipe che vi alleggerisce il peso della croce, affinché possiate percorrere la via che conduce alla morte, vale a dire, che causa in voi la completa scomparsa del naturale.

4. Così come ho dovuto trascinare la Mia croce su una schiena ferita, con scherno e derisione del mondo, ma allo stesso tempo Mi fermai interiormente presso il Padre per accrescere la Mia forza, …così anche voi dovete distogliervi dal mondo col portare la croce. Voi dovete cercate la vostra forza presso il Padre, perché già sapete: "Essa è la via che porta a Lui! Egli non mi lascia per strada, bensì mi manda una guida che mi condurrà a Lui".

5. Anche nella guida che portò la Mia croce e veniva dalla campagna, c’è per voi una rispondenza; la guida è il seminatore che ha portato i semi nel campo e lo ha coltivato; così anche lo Spirito Santo è un guida e un seminatore che, dopo aver seminato e coltivato, quando ha fatto il suo lavoro, vi alleggerisce la croce con la consolazione spirituale. Esso la porta insieme a voi e vi accompagna fino al luogo in cui alla carne deve essere dato il colpo di grazia.

6. Perciò, chi Mi vuol seguire, deve imparare a portare la croce che il mondo gli impone, con la fiducia che “Come il Padre-Cristo si fece portar dietro la Sua croce quando stava per crollare, così darà anche a me al momento giusto, se non mi allontano da Lui, lo spirito e la forza che sono necessari per raggiungere la meta, dove la morte conduce alla vera vita, ovvero: dalla notte alla luce!"

7. Cari figli, la via della croce è santificata dalle orme dei Miei passi, quindi, se volete venire in contatto con i Miei, cercateli sulla via della croce, lì c'è il luogo di raccolta dove anche i Miei servitori dell’aldilà si sono radunati per primi, e sono pronti a prestare a ogni viandante il maggior aiuto possibile, quando egli, stanco della croce, implora il Padre per la deposizione. E quindi vi esclamo: “Prendete la croce su di voi, con la ferma fiducia che, a chi porta la croce secondo la Mia Volontà, è destinata la corona della vittoria!”. – Amen!

 

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Cap. 126

“Siate gioiosi nella speranza, pazienti nella tribolazione e perseveranti nella preghiera!

Domenica 3 agosto 1879

1. Miei cari, i Miei figli devono appropriarsi completamente di queste tre regole: la loro speranza deve basarsi (esclusivamente) sul Mio Amore paterno, il quale ha destinato loro solo il vero bene, quindi non devono tentennare quando le Mie scelte vanno contro le loro opinioni in ciò che Mi hanno affidato per sistemarle; quindi anche la seconda regola, di essere pazienti nella tribolazione, deve essere allo stesso tempo osservata, come anche la terza: la perseveranza nella preghiera!

2. Nella speranza, infatti, deve esserci la fiducia che Io farò la cosa giusta; perciò anche la tribolazione, che spesso vi viene imposta da Me, deve servire per il miglior bene.

3. Da questa fiducia nel Mio Amore e nella Mia premura paterna scaturisce la pazienza, la quale si getta completamente tra le Mie braccia, con la preghiera incessante. Se ritenete di non poter sopportare la tribolazione con quella calma e pazienza che si addice a un Mio figlio dopo che ha già avuto molte esperienze di come conduco tutto meravigliosamente, allora siate incessantemente occupati con Me nella preghiera, in silenziosa conversazione fate in modo che la stessa sia elevata e che vi renda felici; allora l'amaro della tribolazione si ritirerà.

4. Non lambiccatevi il cervello su come potreste porre rimedio nel modo migliore alla vostra situazione esteriore, ma mettete su di Me le vostre preoccupazioni. Se Io sono con voi, non dovete portarle lontano, ma rimetterle solo a Me.

5. Io non rifiuto una tale fiducia dei Miei figli, bensì, la guardo paternamente e metto in ordine tutto ciò che è necessario, poiché anche la paziente attesa ne fa parte. Anch'Io voglio essere riconosciuto come il Veritiero, Colui che sono, anche se indugio a lungo con il Mio aiuto, ma voglio comunque ricevere la testimonianza dei Miei figli: "Signore, Tu operi oltre la preghiera e la comprensione!"

6. Allora, cari figli, fate fluire queste parole anche presso di voi come un salmo di ringraziamento proveniente dal vostro cuore, non solo in retrospettiva dell'aiuto che avete già ricevuto, ma anche al momento della tentazione queste parole siano il vostro inno di lode, affinché possiate sperare con gioia, soffrire pazientemente, e non stancarvi nella preghiera, ed Io potrò operare in mezzo a voi come tra i Miei veri figli che sanno apprezzare la loro Guida come proveniente dal Padre stesso, e attraverso la loro quiete e la loro soddisfazione Mi daranno anche la testimonianza davanti al mondo, che nessuno dei Miei che Mi spetta sarà svergognato.

7. Così, muniti di beni inviolabili, correte armati nella lotta che vi è stata ordinata, fissando il vostro sguardo su Colui che vi ha iniziati alla fede, e vuole anche completarla, affinché possiate giungere da vincitori alla Sua beatitudine che, nella Luce, vi renderà idonei all'eredità dei santi! – Io, il vostro Precursore, Gesù Cristo! Amen!

 

 

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Cap. 127

“Nei momenti della tentazione, confidate sempre nel Mio Amore!

Domenica 10 agosto 1879

1. Cari figli, il Mio Amore si è manifestato in voi fin dall'infanzia, e attraverso il respiro di questo Amore, in tutta la vostra dote ho messo in voi l’impulso a tendere verso di Me. E invece voi, inconsapevoli di quest’impulso, cercate dappertutto di placare i vostri desideri, e avete girovagato fino allo sfinimento, dove poi, la Mia Sapienza ha pensato bene di farvi giungere un cibo per il vostro ristoro, cosa che nel tempo presente sono ancora molto pochi coloro che l’ottengono per poterlo gustare.

2. Prima del Mio cammino terreno, questo era ancor più il caso con i Miei figli di allora, perché il legame tra Me e loro non doveva mai cessare, ma poiché adesso Io son venuto di nuovo in contatto con gli uomini attraverso la Mia Persona e con il Mio insegnamento, in un primo momento con i Miei discepoli e, tramite loro, con il resto degli uomini, …allora ho messo un grande potere nel Mio insegnamento, che non potrà mai più essere estirpato o annientato!

3. Dal momento che sono proprio le Mie parole che preparano la caduta al regno di Satana, per questo, anche lui le attacca con ogni sforzo, in parte nei singoli cuori, in parte attraverso l'incredulità pubblica, qualora Io abbia portato dei singoli al punto da sfoggiare la stessa per portare anche altri alle loro opinioni. Tuttavia, la Mia azione contraria bussa continuamente alla loro coscienza; essi non giungono a nessuna vera pace e a nessuna quiete, e in tal modo, già qualche ateo è diventato il Mio più zelante seguace.

4. Adesso, però, dove l'incredulità ha la meglio, voglio anche accingerMi a usare un potere invisibile, e così restaurare la forza delle Mie parole, rivelandoMi ancora più direttamente.

5. Nondimeno, cari figli, non crediate che il Padre vostro sia così debole da non aver potuto impedire la grande apostasia! Egli è vero, giusto e immutabile, il Suo Ordine rimane eterno, l'amore ha dato agli uomini, quali Suoi figli, la libera volontà, ed Io non voglio riprenderMela, anche se potrei, ma in questo modo dovrei rifiutare ai miei figli la meta suprema. Se però riconoscono questa alta Grazia e si sforzano a vivere di conseguenza, allora avranno da fare enormemente con il principe delle tenebre, e non potranno essere risparmiati da questa battaglia, ma potranno rivolgersi a Me per prendere un’aggiunta di Forza divina in ogni momento.

6. Perciò, siate coraggiosi nelle ore della tentazione. Sappiate che è solo un tentativo di colui che non ha nessun potere di rovinare i Miei figli che si affidano completamente a Me. Anche se ne avesse l’apparenza, un solo fervido sospiro indirizzato a Me, …e lui dovrà ritirarsi, dopo aver contribuito a far sì che i Miei figli si sono affrettati ad avvicinarsi ancora di più a Me. – Amen!

 

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Cap. 128

“I Miei mezzi educativi sugli uomini, sono come quelli che uso in natura”

Domenica 17 agosto 1879

1. Cari figli, vi ho già dato molte parole che vi dovranno servire come regola per essere in relazione con Me sempre più intimamente e in maniera più confidenziale.

2. Io vi ho messo a disposizione la Mia intera essenza, affinché possiate accedervi da tutti i lati, come Padre, come Figlio e come Spirito Santo, e afferrarMi come il vostro punto di vista lo richiede nel momento in cui Mi cercate particolarmente. Infatti, essendo le vostre situazioni molto differenti, spesso vi elevate e considerate la vostra conoscenza come una ricchezza acquisita, dove diventa necessaria una forte tentazione come antitodo, cosa che Io devo permettere affinché vi ricordiate di più della Mia massima: «Senza di Me non potete far nulla!» [Gv. 15,5], e non vi allontaniate troppo dall'aiuto del Padre.

3. Spesso ci sono anche altri esercizi con voi, causati da ciò che vi circonda, i quali vi devono mostrare fino a che punto il vostro amore e la vostra pazienza verso questi sono sufficienti; anche la povertà e le privazioni sono buoni maestri che richiamano l’attenzione su di Me per la fiducia e, con il loro aiuto, il ringraziamento!

4. Quindi le Mie parole sono sempre in relazione con coloro che ancora le apprezzano e si sforzano di attenersi a queste, il che contribuisce a portarle facilmente nella vita e nelle azioni.

5. I Miei mezzi educativi non possono consistere solo di parole, ma provvedo per i Miei figli affinché abbiano anche la necessaria opportunità di esercitarsi in ciò che riconoscono come buono e vero.

6. Naturalmente, per questi figli c’è poi anche qualcosa che va completamente contro la loro volontà, specialmente nel tempo presente, dove l'allontanamento da Me è così grande e generale, che un figlio Mio ha molto da combattere fino alla fine. Egli è come una tenera pianticella nel mezzo di un campo pieno di erbacce, e questa pianticella ne viene ricoperta, quindi ogni afflusso dalla terra che dovrebbe sostenerne la crescita, le viene tolto, e sarebbe esposta alla distruzione se il Sole non l’attirasse verso l’alto, illuminandola allo stesso modo con le restanti piante, solo che su di essa ha un effetto molto più ricettivo perché non ha altre fonti di nutrimento.

7. Altrettanto è con un Mio figlio. Ora è ancora tollerato solo tra le piante della scienza, della ricchezza e dell'onore; egli sta accanto a loro limitato, e se talvolta le sue radici si sono allentate dal terreno, ovvero, quando le sue aspirazioni si distolgono dalla materia e si rivolgono al Cielo, allora c’è la necessità del giusto Sole di grazia, e il suo ulteriore progresso dipenderà da questo amorevole calore.

8. Come in natura le piante e i frutti più belli e più squisiti sono quelli maggiormente esposti al Sole, mentre le piante all’ombra producono meno fioritura e frutti quasi non commestibili, ma per la loro esistenza non possono fare completamente a meno del Sole, così è anche con gli uomini. Coloro che lasciano agire su di sé il Sole di grazia, sono già una benedizione in più per coloro che li circondano, poiché nei rapporti con gli altri favoriscono il loro benessere e preparano agli stessi un piacere, se quelli sono ricettivi; mentre coloro che si limitano all’ammirazione, sarebbero completamente rovinati se la Mia grande Misericordia non facesse affluire anche su di loro il Raggio di grazia che cerca continuamente di scaldare e ravvivare gli irrigiditi.

9. O cari figli, la Mia Terra somiglia ora a un giardino devastato, in cui le erbacce ricoprono completamente la bella semenza, e si trovano pochi operai che mettono veramente mano a sradicarle, la loro forza è sufficiente solo a mantenere se stessi. Perciò devo usare anche con loro tutti i mezzi di protezione possibili dall'esterno per preservarli. Il tempo della mietitura è ormai alle porte, per cui devo far raccogliere e legare le erbacce, affinché non tutto il bene soffochi sotto di loro.

10. Dapprima devo estirpare la stessa cosa nel cuore dei Miei figli, cosa che spesso deve essere fatto con mezzi pungenti e con dolore, alla carne, poi lascerò che il numero totale sia chiamato attraverso grandi eventi mondiali, dove il Mio Amore misericordioso sta ancora aspettando di riportarli nelle dimore della beatitudine eterna. – Amen!

 

 

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Cap. 129

«Chi ha, riceverà ancora di più; a chi è stato dato molto, sarà preteso molto!»

[Lc. 8,18]

Domenica 24 agosto 1879

1. Cari figli, oggi è il vostro stesso Padre a rivolgervi queste parole, perciò esaminate se esse vi elevano con gioia quando pensate a quanto avete già ricevuto attraverso il vostro rapporto con Me; non sono soltanto parole, bensì è l'Amore che vi fluisce attraverso di esse e deve provocare in voi il felicitante amore ricambiato!

2. Oppure, potete rimanere insensibili se vi guido per gradi, come un padre che prende per mano un figlio e lo conduce attraverso una regione bellissima, dove questo figlio pensa di prendere più tardi la sua dimora. Allora il padre attirerà la sua attenzione su ogni genere di cose che stanno lungo la via; in parte sono piante utili, stupendi frutti, pianure, montagne, acqua, campi e boschi, in parte ogni genere di animali, insetti e vermi, anche differenti tipi di uccelli che spesso allietano con il loro splendido canto, spesso sono anche silenziosi, ma per un beneficio ancora maggiore. Il padre vorrebbe utilizzare tutte queste cose per insegnare al figlio, coraggio, capacità e istruzione, e si rallegra in silenzio se il figlio cammina con lui con molta attenzione, passo dopo passo, senza chiedere quando si giungerà alla meta; dopo tutto, è con il padre, e gode di molte cose, e anche il padre non ha veramente nessun altra gioia, ma è felice nel presente, dove lo circondano così tante cose utili, belle, piacevoli e artistiche.

3. Ovunque volgerà lo sguardo, vedrà la vita mescolata di gioia e dolore, e ciò dipenderà molto dal sentimento con cui sarà interpretata; il figlio continuerà a camminare tranquillo alla mano del padre, e il suo compito principale sarà proprio di andare col padre ovunque egli vada, non si lascerà disturbare troppo da ogni sorta di avvenimenti, ma li utilizzerà secondo la guida del padre, la lunga via non lo stancherà, non camminerà da solo, e avrà l’occasione di formarsi con una tale grande molteplicità, che la sua felicità, la sua soddisfazione, si baserà sullo stare insieme e in accordo col padre, quindi non si stillerà il cervello su cosa lo attende o dove fare un po’ di sosta.

4. Vedete, cari figli, questa immagine deve mostrarvi come comportarvi sui sentieri della vostra vita, proprio come ogni figlio! Tutto ciò che vi accade lungo la via vi è messo per l’incoraggiamento e per l’avvertimento, come ne avete bisogno. Gioia, sofferenza e ristoro sono designati da monti, valli e acqua, animali e vermi sono le vostre caratteristiche e passioni, gli uccelli canori sono i vostri elevati pensieri; in parte sono pensieri delle tentazioni che sono muti, ma spesso portano molte benedizioni.

5. Così ogni cosa nella natura è una rispondenza per il corso interiore dell'uomo che è entrato nella rinascita, così che il suo occhio contempla adesso la Creazione spiritualmente, e non più con avidi sguardi materiali. Perciò, "Chi ha, riceverà ancora di più". Chi ha accolto in sé l'amore per il Padre, a questi aumenterà ogni giorno di più, grazie alle contemplazioni interiori; egli si sentirà sempre più felice quando in lui gli si chiarirà di nuovo una soluzione su questa o quella rispondenza.

6. Tuttavia, molto sarà anche preteso da lui, poiché deriveranno grandi responsabilità per tali anime, e in alcuni casi non potrete più agire secondo il parere mondano, ma indagherete precisamente qual è la Mia Volontà, e se vorrete adempierla, spesso saranno necessari molti rinnegamenti e lotte.

7. Pertanto: «A chi è stato dato molto, sarà preteso molto!» [Lc. 8,18]. Quindi non stupitevi se anche voi sul vostro sentiero della vita incontrate molti scogli e contraddizioni. Contemplate tutto alla mano del Padre, ed Io non ve la ritirerò, bensì, starò al vostro fianco istruendovi. Perciò non desiderate molto ardentemente una meta come luogo di riposo, vi sia sufficiente avere Me con voi, e così la via diventerà già abbastanza ricompensante per stabilire la vostra pace interiore. – Amen!

 

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Cap. 130

Cielo e Terra uniti per la testimonianza del Signore nel tempo dell’apostasia

Domenica 31 agosto 1879

1. Cari figli, oggi vi siete riuniti per trasferirvi di più nel Regno dello spirito e mettervi in comunicazione con i fratelli dell'aldilà, e questo, affinché essi possano testimoniare di Me.

2. Dunque, anche oggi voglio innanzitutto essere in relazione con voi, soprattutto perché la Mia cara figlia si è presa la briga di cercarMi dove crede di trovare una sorgente delle Mie parole dirette, ma non ne è ancora del tutto convinta. Perciò le dico ancora qui: "Colui che stai cercando, Lo puoi trovare qui, è il Padre tuo che vi ha già visitato tanto spesso in questo modo anche nel tuo paese natio".

3. Porta questo messaggio a casa con gli altri tuoi fratelli e sorelle spirituali, e dì loro: "Dove regna l'Amore puramente divino, lì il caro Dio dimora come Padre e testimonia Se stesso nella Sua Parola", che però, scorre solo come un olio soave e delicato senza alcun rumore e senza molto sapore (appariscente), ma produce comunque un effetto meraviglioso dove il cuore è aperto.

4. Cara figlia, voglio che le cose rimangano così. Adesso è il tempo in cui i miei figli non devono più avere a che fare con gli avvenimenti mondiali che feci loro annunciare precedentemente, affinché riconoscessero il pericolo che poi li avrebbe attesi. Adesso il tempo è giunto, è il tempo dell'apostasia, dove ogni lusso e ogni avidità del piacere raggiungeranno il massimo intento, e i miei figli hanno ora il compito di difendersi e proteggersi dal contagio che è tanto pericoloso, perché questo pericolo non sarà più riconosciuto, ma si crederà che tutto debba essere come realmente esiste; perciò il grande allontanamento da Dio!

5. E ora voi, che già da anni siete i graziati e i favoriti mediante il Mio rapporto diretto con voi, dove vi fermate? Rivolgo questa domanda a tutti coloro che nella vostra cerchia hanno potuto sentire la Mia vicinanza, ed Io chiedo di non dimenticare il Padre vostro, il Quale vi corre sempre dietro e vi manda perfino dietro a Lui, affinché non vi fermiate per strada, ma veniate al Suo Cuore! – Il Padre vostro dall’eternità. Amen!

 

 

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Cap. 131

“Tenetevi strettamente a Me, Io non respingo nessuno!”

Domenica 7 settembre 1879

1. «Bene a colui che sta sotto la protezione dell'Altissimo!» [Salmi 91,1]. Cari figli, così parlò un giorno Davide che riconobbe il grande valore della benedizione di stare nel più stretto contatto con Me, egli era "Un uomo secondo il cuore di Dio", come voi dite di lui, ed Io stesso gli do questa testimonianza, perché si teneva saldamente a Me e cercava tutto il suo aiuto presso di Me; anche con le sue grandi debolezze e tentazioni, egli si rivolgeva sempre a Me pieno di fiducia, e chiedeva forza e potere per essere degno di Me.

2. Altrettanto, cari figli, dovete fare voi, in quanto conoscete ancora di più il Mio grande Amore per voi con la Mia personale apparizione sulla Terra. Io voglio "figli" in ogni caso! Anche se si sono allontanati troppo contro la Mia Volontà, possono sempre ritornare pieni fiducia per fare appello al Mio Amore, Io non respingo nessuno e porgo a ciascuno la mano della riconciliazione.

3. Spesso devo permettere che loro – i Miei figli – imparino a conoscere la differenza tra camminare “senza di Me” o “con Me”, poiché senza l’esperienza non possono giudicare e scegliere ciò che è disposto secondo l'Ordine divino, affinché la loro libera volontà possa farsi valere.

4. È posto nel loro essere, e di certo individualmente differente, che gli opposti siano presenti, e precisamente, a seconda del grado di forza dell’individuo, ad esempio, in ogni uomo è posto l’impulso verso l'amore, così che egli possa amare un oggetto in misura maggiore o minore.

5. Una volta che le anime si saranno schierate dalla Mia parte, si chiederanno: “Quanto amore devono dedicare a un oggetto o a un essere umano per rispettare il Mio Ordine?”. Sia per ciò che concerne un possesso, così da organizzare gli sforzi secondo i Miei comandamenti, sia per ciò che concerne gli uomini, cercheranno di conquistarli per se con l'amore solo nella misura in cui riusciranno a unirli all’amore per Me. Per questo Mi consultano per un consiglio e un sostegno, affinché Io possa dir loro cosa è meglio per questo o per quel caso, se pazienza e longanimità, o zelo instancabile.

6. La Mia Sapienza contribuirà se farete affidamento sui Miei consigli, e così vi sarà assicurato il vero benessere o la pace interiore in ogni situazione, proprio come un giorno fece Davide, il quale augurò il "benessere", a colui che sedeva sotto la Mia protezione. E se vi trovate sotto di essa, allora starete calmi e quieti, non cercherete di far troppo per voi stessi, il che è provocato dalla vostra impazienza, ma aspetterete i Miei suggerimenti, per riconoscere ciò che voglio Io.

7. Questa è la vera e propria capitolazione della volontà: vivere soddisfatti e accettare ciò che ogni giorno porta con sé! Oltre a ciò, prestare attenzione anche ai più piccoli avvenimenti, a come la Volontà del Padre possa essere onorata e, con gratitudine in ciò, scorgere sempre la Mia mano, anche se il vostro intelletto non sempre è in grado di dare la risposta al perché. – Amen!

 

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Cap. 132

La comunità dei figli di Dio somiglia a un lago

Domenica 14 settembre 1879

1. Miei cari figli, anche se esteriormente state lì da soli e apparentemente impotenti di fare qualcosa per il Mio Regno, come lo capite che dovrebbe essere secondo la vostra opinione, poter vedere e contare con gli occhi esteriori quanti (cioè quanto pochi) fratelli e sorelle siete nella vostra associazione, – così la Mia forza è nondimeno potente nei deboli ma onesti, e il vostro zelo per la Mia causa e per il Mio Regno, con il quale venite a Me in preghiera per voi e per gli altri, è di grande benedizione!

2. La vostra silenziosa e nascosta comunità deve essere simile a un quieto lago, poiché la superficie è tranquilla, ma che, se qualcuno gli si avvicina, presenta uno specchio in cui ci si può specchiare, se ci si sforza un po'.

3. Così anche voi dovete mostrare la vostra immagine alla vostra cerchia di amici, senza una parola, attraverso il vostro silenzio e la vostra rassegnazione alle circostanze, e così incoraggiare gli altri a esaminare l’acqua della verità, e a render chiara in essa la propria immagine o natura.

4. Come un lago ha degli scarichi nascosti senza che nessuno lo sappia, nondimeno, questi scarichi irrigano molte zone e le rendono fertili, oltre a rinfrescare molti animali e piante, senza che il lago perda qualcosa, poiché proprio attraverso questo defluire, la sua acqua è mantenuta pura e fresca, perché riceve sempre un afflusso puro. Vedete, le vostre preghiere nascoste, per il Mio Regno somigliano al deflusso di un lago, per cui molte anime assetate ricevono refrigerio, e la vostra acqua della vita rimane fresca, perché la Mia grazia la benedice nuovamente grazie al vostro implorante amore.

5. Come la tempesta provoca spesso in un lago forti onde, e in tal modo i canali di afflusso e deflusso vengono sfondati e purificati con più forza, affinché il deflusso diventi più puro e più forte, così voglio che avvenga anche con la comunità dei Miei figli. Momenti di calma, somiglianti all'acqua quieta, vengono dati affinché ognuno possa avvicinarsi e riflettersi in essi, dove il lago restituisce l’immagine con un senso di benessere; cioè, se nella comunità domina amore e pace, i frequentatori della stessa saranno ristorati e vedranno la loro immagine senza alcuna particolare fatica.

6. Tuttavia, affinché la comunità non s’innalzi troppo, sono necessarie alcune tempeste che liberino di nuovo l'acqua della vita dalle accumulate sostanze tossiche, che consistono di veleno e sicurezza, presunzione e arroganza, che intasano i canali, i quali dovrebbero avere un effetto benefico.

7. Croce e sofferenza liberano da questi ostacoli, così che le anime siano stimolate alla preghiera – per se stesse e per gli altri – e l'influsso dall'Alto è ancor più desiderato e accolto con gratitudine, il che, poi, quieta il lago dell’animo.

8. Perciò, cari figli, fate sì che la vostra comunità sia silenziosamente e chiaramente consapevole di ciò che persegue, affinché diventi una gioia e uno specchio per gli altri, e quando vi invio tempeste, spesso al singolo o a tutti voi, allora alzate le mani in alto a Me con gratitudine, consideratele come un grande rimedio contro l'intossicazione della vostra interiore sostanza di vita, affinché il vostro deflusso nella preghiera e nel cammino non operi in maniera devastante, ma in maniera benedicente!

9. Quanto lontano lo stesso (il deflusso) arrivi, è a Mia discrezione! Credete inoltre che il vostro amore non è più grande del Mio, e che se vi partecipo Io, il limite della vostra benevolenza sarà superato di gran lunga!

10. Perciò state tranquilli finché lo voglio Io, e siate assicurati del fatto che anche se i vostri occhi non scorgono nessuna crescita, nondimeno, le vostre preghiere silenziose, vanno spesso ampiamente lontane da voi, ristorano e rinfrescano in maniera benefica, sovente in un luogo in cui l'origine di queste preghiere non è affatto riconosciuto. Io vi do tutte le Mie benedizioni paterne, con il Mio saluto della pace. – Amen!

 

 

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Cap. 133

 “Nella preghiera del Padrenostro stanno tutti i Miei comandamenti”

(innanzi tutto dato per i fratelli e sorelle in un altro luogo)

Martedì 16 settembre 1879

1. Cari figli, la parola che desiderate dovrà esservi data con la preghiera: "Venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua Volontà!"

2. Dal momento che vi rivolgete a Me dichiarando "Padre nostro!", allora presupponete che Io non sono solo il Padre di un solo singolo tra voi, ma che ho, e voglio, molti figli, e poiché sapete che questa è la Mia Volontà, allora la preghiera "Venga il Tuo regno" è quella in cui è pronunciato in modo coerente, più di tutto, l'amore per Me e per il prossimo. Infatti, il Mio Regno è un Regno dell'Amore, e quindi rende felice colui che l'ha accolto in sé, e in questa gioia si eleva a Me per ringraziarMi di questa felicità e per pregarMi di rendere felici anche gli altri. Questo è un efflusso dell’Amore divino, che non desidera mai solo per sé, bensì, vuol condividere.

3. Perciò, voi cari, nella preghiera che Io stesso vi ho insegnato nella Bibbia, stanno tutti i Miei comandamenti; ma questo vale di più per i Miei figli veramente diligenti, poiché solo questi, con l'espressione delle labbra, congiungono nel cuore anche il desiderio ardente per il Mio Regno.

4. Perciò prendetevi assai a cuore questa preghiera, per guadagnare dei figli per Me e fratelli e sorelle per voi, e come voi spesso dite nella massima “L’unione fa la forza”, questo vale anche per voi per quanto riguarda le vostre preghiere congiunte. Io le benedico e voglio già presentarvi a coloro che parlano a Me come al Padre, solo che dovete evitare qualsiasi cosa esteriore e sconsiderata. Sappiate che a Me basta la voce del cuore, e inoltre, è far capire a ciascuno quanto possa contribuire a promuovere il Mio Regno. – Il Padre vostro in Gesù Cristo vi benedice. – Amen!

 

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Cap. 134

Beati coloro che sono puri di cuore

Domenica 21 settembre 1879

1. Cari figli, è necessario un cuore puro per comprenderMi nella Mia intera essenza. Per 'cuore', qui è inteso un amore puro che non fluisce per promesse o per profitto, ma, senza ricevere, non cessa mai di rallegrarsi, se può rendere felici.

2. Questo amore è degno di vederMi, e può sussistere dinanzi a Me anche con la consapevolezza della Mia grande santità e giustizia! L'uomo, infatti, mai potrà elevare se stesso così da poter dire: "Io sono giusto!", poiché il suo interiore, ovvero l'Io divino in lui, rivelerà sempre qualcosa che è d’ostacolo per avvicinarsi completamente a Me.

3. Solo il puro disinteressato amore, che racchiude in sé del Divino, fornisce l'avvicinamento secondo cui potete guardarLo infantilmente e con fiducia come Padre vostro, il Quale ha la sua gioia nel dare, e richiede solo il vostro abbandono a Lui, per darvi ancora del nuovo, e anche per potervi arricchire sempre di più, affinché tutta la pienezza del Divino con il quale vi ho dotato, sia applicata, e in tal modo impariate a vederMi nel Mio Amore, nella Mia Sapienza, nella Mia Giustizia, nella Mia Santità, Misericordia, Longanimità e Pazienza!

4. Se quindi il vostro cuore è tale da essere libero dall'avarizia, dall'egoismo e dall'odio, e se l'amore costituisce la parte più grande, allora vi riuscirà di entrare in un intimo collegamento con Me, e allora sarà la vostra beatitudine.

5. Nel tempo attuale gli uomini non cercano più il senso della Mia Parola, la mettono completamente da parte come una faccenda troppo grande per loro, mentre la Mia grazia sarebbe pronta a spiegar loro le piccole condizioni attraverso il Mio Spirito.

6. Perciò, chi si attiene a Me, Io stesso lo guiderò in ogni verità, e si rallegrerà del suo Dio, il Quale è solo Amore e pretende in cambio, solo amore, ma con la Sua forza vuol provocare in voi tutto il resto. – Amen!

 

 

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Cap. 135

Sull’intercessione: “Tenete stretto il vincolo dell'Amore, e sostenetevi a vicenda!

Domenica 28 settembre 1879

1. Cari figli, tenete stretto il vincolo dell’Amore che vi abbraccia nel Mio Nome. Voi tutti che vi sentite legati l’un con l’altro tramite le Mie parole dirette, Io stesso vi ho scelti per l’invisibile edificazione della Mia nuova Gerusalemme, le cui pietre si basano sulla fede della preghiera (nell’amorevole intercessione)!

2. La vostra fede deve essere così forte e grande, che ciò che Mi chiedete dovrà diventare una benedizione per voi e per gli altri, anche se non sempre è possibile secondo la vostra opinione umana, dove vorreste vedere i frutti con i vostri occhi carnali. Infatti, se Mi consegnate qualcuno, pensate che dovrebbe rivolgersi subito a voi confessandovi i suoi peccati affinché possiate goderne la gioia, cosa che sarebbe poi la ricompensa dei vostri sforzi!

3. A volte, questo è il caso, ma raramente; spesso passano anni secondo i vostri calcoli, e voi già da lungo tempo siete diventati di nuovo negligenti, prima che si possa scorgere un germoglio del granello seminato, perché con ogni onesta intercessione per il prossimo, quest’ultimo riceve un supplemento di influsso divino, che talvolta viene assegnato copiosamente, talvolta strisciante, cosa che la Mia Sapienza esegue a sua discrezione, perché una cosa del genere deve servire al meglio, sia al supplicante che al beneficiato.

4. L'intercessione è il mezzo migliore per promuovere la crescita nell'amore, ma che voi, Miei cari figli, dobbiate osservare questo, tanto più diligentemente nel vostro gruppo che è stato fondato da Me stesso e vi siete associati per Amor Mio, lo capirete certamente. Tuttavia, fino a che punto, quanto lontano si estende (l’intercessione) con i fratelli dell'aldilà, non lo capirete ancora a lungo!

5. Per loro è una grande gioia, spesso senza che ve ne rendiate conto, produrre un sentore a questo o a quello dei fratelli e sorelle, per indurvi così a pregare in modo particolare, per l'uno o per l'altro. State quindi particolarmente attenti a questi sentimenti (come li chiamate voi), quindi sorvegliatevi, guardatevi dall'eccitazione e dalla distrazione (affinché il vostro senso interiore rimanga aperto), poiché un tale messaggero del Cielo potrebbe bussare alla vostra porta e affidarvi un incarico vantaggioso per tutta l'eternità, e voi potreste non percepirlo, per cui il nemico celebrerebbe un trionfo, e potrebbe opprimervi.

6. Vedete, cari figli, è tempo di rendervi sempre più chiare le Mie istituzioni tra spirito e mondo, affinché riconosciate quanto sia importante e cosa ci vuole per diventare un figlio Mio, figlio che posso equipaggiare con un potere superiore contro il nemico che cerca di sottrarMi così tante anime; ma per questo ho bisogno di un’obbedienza totale, di vigilanza costante, tenersi saldi ininterrottamente, se le vostre condizioni esteriori o la professione vi portano in situazioni in cui la vostra serietà o il vostro isolamento causerebbero risentimento e scandalo. Perciò, non siate timorosi, proseguite tranquilli, ma prima rivolgetevi a Me per chiedere un 'guardiano'. Tenete poi un orecchio aperto all'influsso divino, finché è necessario prestare l'altro orecchio al dovere; allora ne uscirete senza pregiudizi, e la Mia condiscendenza vi toccherà nelle vostre debolezze.

7. Se riconoscerete la vostra debolezza in un’iniziativa o in altri momenti e circostanze piene di tentazioni, allora condividetela con i vostri fratelli e sorelle, affinché vi sostengano ancora di più in tali momenti. Anche loro possono circondarvi amorevolmente nello spirito, proprio come i fratelli e le sorelle dell’aldilà, perché anch’essi sono equipaggiati con la Mia forza, per ordinare al nemico l’allontanamento! Così benedico anche oggi il vostro collegamento spirituale come Padre in mezzo a voi! – Amen!

 

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Cap. 136

Sull’Amore e la Sapienza di Dio

Dopo la lettura della predica n. 43[7]

Domenica 5 ottobre 1879

1. Cari figli, avete appena letto del comandamento più grande, vale a dire dell'Amore com’è impresso ovunque nella Mia Creazione, e di come ogni piccola pianta, ogni insetto e animale può godere lo scaturire dello stesso da Me attraverso il Sole naturale, e l’uomo, di un grado superiore, non deve lasciar splendere su di sé solo i raggi del Sole naturale, ma anche quelli del Mio Sole di grazia. Egli deve esporsi affinché esso possa influire su di lui. Perciò è necessario il suo contributo; sicché egli deve cercare, deve esaminare, e poi con la sua libera volontà deve scegliere, cioè la sua volontà deve rendersi propensa a compiere buone azioni e acquisire buone virtù.

2. Ben presto riconoscerà che la crescita può aver luogo solo attraverso l'effetto del Mio Sole di grazia, e in questa consapevolezza deve rivolgersi a Me, esponendosi ai raggi di questo Sole di grazia.

3. Tuttavia, proprio come quando potete stare sotto il Sole naturale, e spesso preferite l'ombra quando i suoi raggi vi sembrano caldi in maniera soffocante, così è anche con l’azione del Mio Sole di grazia. Quando ben presto esso vi sembrerà troppo caldo e insopportabile, perché adopera mezzi di purificazione tramite sofferenze e avvenimenti di ogni genere, e voi lo evitate preferendo cercare l'ombra che vi sembra più confortevole, ma in tal modo impedite il prosperare della vita spirituale.

4. Immaginatevi una certa immagine, secondo la quale il Mio Amore deve operare con voi oppure deve indirizzarsi secondo il vostro modo di pensare, e con ciò dimenticare la Mia predominate Sapienza, che spesso vi tratta in modo completamente differente e deve perfino oscurare il Mio Amore dinanzi a voi.

5. Perciò è così necessario che disponiate il vostro amore secondo i Miei comandamenti, così anche l'esperienza negli altri v’insegnerà tutto ciò che l'amore deve osservare, e attraverso questa auto-esperienza, imparerete a essere sempre più d'accordo con Me sul perché il profondo Amore divino non sempre può essere afferrato così facilmente. (I Miei pensieri non sono i vostri pensieri).

6. Perciò, in primo luogo amate il vostro prossimo, e così l'amore per Me si accrescerà da sé. Allora vi renderete conto di come questo comandamento è il più grande, il quale conduce alla vera meta, e rende il figlio più simile al Padre; tutte le altre caratteristiche sono rami dell'albero dell'Amore, e portano frutto solo quando il tronco è sano e le sue radici affondano nel Cuore del Padre, il Quale si chiama: “Amore”. – Amen!

 

 

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Cap. 137

Il tempo della tribolazione è solo un tempo di grazia per l’anima

Domenica 12 ottobre 1879

1. Cari figli, il tempo della tribolazione è un tempo di grazia; questo, da parte Mia, è uno speciale andar dietro ai Miei figli, dove vorrei ottenere ciò che deve necessariamente trovarsi in loro per essere riconosciuti da Me come veri figli, poiché secondo il Mio Ordine eterno devono esserci certe caratteristiche che anch'Io devo rispettare.

2. I Miei figli nell'aldilà sono molto istruiti a questo riguardo, e sono giunti all’osservazione, e quindi conoscono ogni macchia impura in loro stessi e negli altri. Perciò anche negli spiriti buoni e zelanti c’è un desiderio di venire in vostro aiuto, di potervi influenzare, e in loro la gioia è grande se voi Mi chiedete l’aiuto, perché allora possono contare sulla buona riuscita dei loro sforzi.

3. Perciò, uno stato di timore opprimente in voi non sempre è la conseguenza degli spiriti tenebrosi, ma spesso è anche la conseguenza di essere circondati da spiriti buoni che provocano tali sentimenti, e con ciò vogliono condurvi al Padre, che se vi lasciate invogliare veramente a seguirli, scaturirà la più grande benedizione.

4. Tuttavia, poiché anche gli spiriti maligni sanno questo, anche loro sono tanto più attivi, e così sorge per l’anima una grande lotta con un tale afflusso di due poteri, tanto che spesso anche il corpo ne soffre. Vi richiamo all’attenzione su un tale stato, il quale è necessario per il progresso nella vita spirituale, e si ripeterà sempre.

5. Perciò non perdetevi d’animo, come se il nemico avesse già preso da voi più diritti e possessi, ma rivolgetevi solo a Me nella sensazione della vostra impotenza, e ricordate inoltre di avere a che fare con un Padre estremamente amorevole, il Quale ancora una volta vi ha destinato un dono di grazia come premio dopo la lotta, se avete combattuto fino in fondo in Suo onore e avete dimostrato al nemico che la vostra volontà si mantiene saldamente stretta a Me, anche nel momento della tentazione, perché voi sapete di cosa si tratta.

6. Allora in questi momenti, l'unione con Me diventa più salda, e in tal modo avete accresciuto la felicità dei vostri cari spiriti protettivi; anch’essi verranno poi da Me ringraziando per questo, e loderanno nuovamente il Mio Ordine divino.

7. Perciò, cari figli, finché dimoro in mezzo a voi, e vi faccio pervenire anche parole e istruzioni dirette da Me stesso, non abbiate paura! Qualsiasi cosa vi capiti, approfittate di tutto ciò che vi è dato per il vostro perfezionamento, affinché portiate già con voi, nell’aldilà, il marchio di un vero figlio Mio. Questo è certamente possibile, il Mio Amore e la Mia Sapienza ha provveduto per questo durante il Mio cammino sulla Terra, il Mio Santo Spirito non cessa di essere attivo come allora, la Sua forza non è caduta in disuso oppure è diminuita; sta quindi a voi sostenere con ferma fede e fiducia che, chi sta sotto la Mia protezione, non sarà messo in difficoltà!

8. Tenetevi saldi a questa fede, essa vi darà la forza di superare tutto ciò che vi sta d’impedimento sulla via, in parte è il vostro stesso senso di debolezza, in parte sono gli effetti dall’esterno che consistono in scherno, disprezzo, persecuzione e in privazioni; tutto questo è una piccola immolazione rispetto al grande valore di essere veri figli di un Padre, il cui trono è in Cielo, ed è Eterno, Immutabile, Onnipotente, Onnisciente, e il Suo efflusso è solo Amore. – Amen!

 

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Cap. 138

Se volete essere purificati dalle vostre impurità, chiedete a Me di farlo!”

Domenica 19 ottobre 1879

1. Cari figli, nella Bibbia leggete di un lebbroso che s’inginocchiò dinanzi a Me con la preghiera piena di fiducia: «Se Tu vuoi, mi puoi certamente purificare» [Marco 1,40].

2. Egli disse queste parole con piena fiducia che ciò sarebbe stato possibile per Me, così che Io non potei rifiutare tale fiducia, poiché Mi affliggeva questo stato miserabile che lui sentiva così dolorosamente, sapendo solo che era impossibile attraverso i suoi simili, e che poteva essere salvato solo col Mio aiuto.

3. Così, cari figli, anche voi dovete sentire la vostra lebbra e la vostra impurità nella vostra vita spirituale, e rivolgervi a Me piangendo (e supplicando), quando vi rendete conto che non c'è nessun altro rimedio per aiutarvi a rimuovere questa impurità che è ancora attaccata a voi, dalla quale vorreste essere liberati.

4. «Se Tu vuoi, mi puoi certamente purificare!». Tenetevi stretti a queste parole, anche se, d’altra parte, l’intelletto soppesa sempre la vostra libera volontà. Allora per Me è certamente possibile rendervi puri e guarirvi, se vi rivolgete a Me con profondi sospiri, poiché tutto deve cedere ed essere assoggettato al Mio Amore. E se questo viene invocato, allora subentra la Misericordia, ed hanno luogo gli influssi straordinari. Perciò alcuni uomini sanno riferire come si sono convertiti a una certa ora, perché da una tale dedizione ed esaudimento della preghiera, spesso sono cambiati completamente, e per questo hanno sentito in sé la forza.

5. Così, anche voi attenetevi a ciò: «Se Tu vuoi, mi puoi certamente purificare!». Queste parole espresse da un vero desiderio, scuotono il Mio Cuore paterno, per cui spesso arrivate in breve tempo a un punto di vista molto migliore nel vostro progresso spirituale. Per questo motivo vi può essere tolta improvvisamente una passione che, in precedenza, trascinavate con fatica con la vostra volontà e lotta, se solo, come veri figli, vi confidate con il Padre, con la fiducia che Lui può e vuole aiutarvi, e si prenderà anche cura di voi in modo straordinario!

6. Leggete perciò queste parole nelle Scritture con particolare attenzione, fatene subito uso nella piena fede, per le infermità esteriori e interiori, così anche voi sarete aiutati! Nondimeno, come avvertii i lebbrosi di tacere, anche voi dovete tacere, affinché poi non vi vantiate se siete stati aiutati, ma questo aiuto lo accettiate con un silenzioso ringraziamento, trasmettendo anche ai vostri simili il Mio Amore in questi casi di grande importanza.

7. Così, anche le parole odierne devono accrescere la vostra fede, basata sui fatti accaduti a Me. Riflettete inoltre, che finora il Mio Amore non è ancora diminuito, ma è sempre pronto a porgervi la mano nelle difficoltà. È il Padre vostro in Gesù che vi esclama questo! – Amen!

 

 

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Cap. 139

In Gesù è riposto tutto ciò che c’è nel Padre

Domenica 26 ottobre 1879

1. Cari figli, oggi voglio richiamare la vostra attenzione alla promessa fatta in Giovanni cap. 14, versetti 2 e 3: «Vado a preparare un posto per voi, e quando sarò andato, tornerò di nuovo e vi prenderò con Me, affinché anche voi siate dove sono Io!»

2. Io diedi queste parole ai Miei discepoli, di cui sapevo quanto sarebbero stati angosciati al pensiero che potessi separarMi da loro, ed Io stesso diedi loro accenni al riguardo, perché anche le persecuzioni alla Mia persona diventavano sempre più forti. Io dissi loro che il Mio allontanamento o il Mio andar via era solo per il loro bene, e sarei tornato di nuovo da loro e li avrei presi con Me.

3. Quella volta i discepoli compresero la Mia personale separazione solo in questo senso, cosa che accadde anche in modo esemplare, volendo conoscere vie e luogo per seguirMi. Invece Io dissi loro solamente questo: «Io sono la Via, la Verità e la Vita, nessuno viene al Padre, se non attraverso di Me!» [Gv. 14,6].

4. Tutto ciò che è necessario per afferrare Dio come Padre, è presentato nella Persona di Gesù; in Lui c’è l'intera espressione dell'eterno Amore e Potenza, come anche tutte le altre caratteristiche della Divinità hanno in Lui la loro espressione, ovvero, la loro essenza attraverso Gesù. Egli è l'unica e più grande rappresentazione del Padre, perché in Lui, l’amore splende più fortemente dappertutto.

5. Solo attraverso questo involucro di Dio nella carne è stata spianata la via, è stata resa chiara la verità, e la vita proveniente da Dio fu risvegliata nell'uomo, ovvero, il divino Io (lo Spirito) nell'uomo divenne di nuovo consapevole della sua parentela con Me, e ricevette la forza per avvicinarsi di nuovo a Me come Mio discendente.

6. Il Mio seguito, i Miei discepoli che erano con Me quando son vissuto sulla Terra, potevano percepire tutta la Mia Divinità e il Mio Amore, e a loro volta, attraverso la forza del Mio Spirito, l’hanno lasciata in eredità alla futura umanità nell'insegnamento e nella storia. Essi riconoscevano il Padre in Me, ovvero l'Essere originario di ogni esistenza da cui tutto è proceduto (l'intero Universo) che, come Dio e Creatore, era certamente già stato adorato in precedenza, ma al Quale l'Amore non era stato attribuito come prima caratteristica fondamentale, e perciò era rimasto ancora più inavvicinabile.

7. Ora, però, l'Amore nel Figlio Gesù si riflette in tutta la sua grandezza, e gli uomini riconoscono che il Padre ha posto anche in loro una parte del Suo Essere fondamentale, e in aggiunta ha dato dei comandamenti, ovvero una guida, affinché questa parte (l'Amore) debba essere accresciuta sempre di più attraverso la crescita, per diventare quindi più simile all'Essere originario, ovvero, più simili al Padre.

8. Dio, ovvero “il Padre”, ha l’Amore da Se stesso, ed è quindi l'Essere più perfetto e più beato; ma proprio per questo Egli voleva rendere felici altrettanto gli uomini, e diede loro la libera volontà, affinché anche loro si perfezionassero da se stessi, poiché, se avessi messo lì gli uomini subito perfetti, allora sarebbero stati solo istintivi, come gli animali, cosa che Io non volevo.

9. Dunque, l'Amore divino entrò nella carne per mezzo di Gesù, e attraverso questo involucro ha presentato la Sua rivelazione!

10. Vedete, cari figli, il Padre e Gesù sono Una cosa sola, ed Io stesso vi ho dato la via, la verità e la vita, perciò anche nel Mio Nome, 'Gesù', sta la forza più grande, perché nella stessa fede è espressa la Mia intera essenza; il Nome 'Gesù' è – come voi potete dire – il Mio titolo più alto, perché, Padre, Figlio e Spirito, sono designati con questo Nome; perciò tutte le ginocchia devono piegarsi al Nome di Gesù!

11. Chi riconosce in Gesù il suo Dio, questi ha il Padre, poiché l’operare e la condotta di Gesù sono paterni, divinamente grandi, la quintessenza di qualunque amore, ovvero il riflesso dell’Essere fondamentale di Dio.

12. Così, cari figli, anche queste parole sono destinate a voi per la benedizione, affinché possiate riconoscere che, nelle parole che vi faccio pervenire attraverso il Mio Spirito, Io vengo a voi, e voglio prepararvi un posto, affinché anche voi raggiungiate la pace che dovrà confortarvi con queste parole: «Io e il Padre siamo Una cosa sola!». Questa fede in Me, attraverso Gesù, supera di gran lunga tutto ciò che il mondo vi offre. – Amen!

 

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Cap. 140

Sulla seconda venuta del Signore

Domenica 2 novembre 1879

1. Cari figli, la Mia seconda venuta, secondo il modo come avverrà realmente, è altrettanto incomprensibile per molti uomini quanto la prima volta, perché i cuori sono strapieni di desideri di natura materiale che sperano si realizzino alla Mia comparsa. Ad esempio, molte sette credono che con la loro devozione – a Me – siano migliori delle altre, e sperano in speciali posizioni d'onore. Essi non si rendono conto che proprio in questa speranza (egoistica) l’amore per il prossimo e la vera umiltà, sono meno rappresentate, le quali sono due cose indispensabili per avvicinarMi di più a loro! Altri sperano di ottenere una posizione esteriore migliore (migliori tempi), e non riconoscono la Mia saggia disposizione nel governo del mondo, come nei destini che devo imporre agli uomini per conservarli possibilmente per una beata eternità.

2. Questo accade soprattutto perché a causa di un'errata interpretazione dei Miei insegnamenti e l’inosservanza degli stessi, in effetti la sua luce non penetra più nei cuori, ma ha luogo solo un brancolare nell’oscurità, per cui è deplorevole che questa carenza spirituale non venga affatto riconosciuta né sentita, e al contrario, molti eruditi presentano le loro opinioni così da avere l’apparenza come se adesso in questo tempo di illuminismo il Regno dei Cieli sia completamente vicino!

3. Io invece vi dico: “Avete esaminato se le parole (divine) che leggete senza che lo spirito in voi produca di applicarle anche nella vita, vi soddisfino?”. Esse echeggeranno in voi come suoni, e tutt’al più, un gioco a rincorrere il nuovo renderà senza valore ciò che avete letto, poiché, davanti alle molte cose già date, voi non riconoscete il poco che racchiude il tutto, e questo è contenuto nelle brevi parole: “Amore verso Dio e verso gli uomini!

4. Per rimettere questo amore nei cuori, ora ancora una volta vengo Io dagli uomini, ed Io stesso busso alla porta di tutti coloro che Mi cercano onestamente e quindi pregano: "Vieni Signore Gesù, vieni presto!". E anche se una tale anima ha un concetto errato sulla Mia venuta, Io la illumino e la benedico silenziosamente per tenerla accanto a Me.

5. Per amore verso tali anime ho sempre adoperato dei mezzi speciali, affinché il vero pane celeste potesse essere gustato ancora una volta puro, che non come adesso, falsificato con ogni sorta di aggiunte attraverso i maestri (spiritualmente ciechi), non offre più allo spirito alcun nutrimento sano, e perciò nel tempo attuale la malattia cronica nella vita spirituale ha raggiunto il suo massimo grado.

6. Ora devo ricorrere a mezzi straordinari e dettare la Mia Volontà e il concetto di Me e della Mia essenza (non solo nel cuore, bensì anche) nella penna di molti ricercatori, e sicuramente in modo semplice e, con condiscendenza, devo parlare e frequentare umanamente, sebbene anche questo diventerà una pietra d’inciampo, dove molti se ne faranno beffe.

7. Continuate ad accettare queste semplici parole come un puro cibo spirituale dalla Mia mano, come dal vostro Padre celeste che vi nutre, e sentirete la sazietà del vostro spirito, quando gli altri si struggeranno per qualcosa che non riescono a trovare con il loro intelletto.

8. Ad esempio, così come ebbi una conversazione molto semplice con il centurione a Cafarnao [Mt. 8,5-10], e rimasi stupito quando mi parlò del governo della sua casa, nonostante lo conoscessi precisamente, così faccio ancora adesso. Io lascio che Mi preghino e parlino con Me, e Mi rallegro quando trovo la fede. Io rimango l’eterno immutabile Dio, ora ancora completamente Lo stesso come Mi sono rivelato a voi come Gesù, e come Gesù, nell’Affabilità, nell’Umiltà e nell’Amore, ora voglio di nuovo trasferirMi nei cuori, per fondare lì il Mio Regno della pace.

9. Perciò, chi prega che Io debba venire, deve occuparsi anche dell'accoglienza, affinché Io trovi un luogo purificato per poterMi ricevere. La Mia Sapienza ha previsto per ciascuno, con il suo stile di vita, la possibilità di adempiere questo lavoro silenzioso, e la Mia assistenza non mancherà. – Amen! Il Padre vostro in Gesù!

 

 

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Cap. 141

Perché il Figlio dell'uomo disse che non aveva dove posare il Suo capo?

Sabato 8 novembre 1879

1. Cari figli, quando vi ricongiungerò con i figli di Dio, come la Mia Sapienza riterrà opportuno, affinché molti altri che Mi hanno cercato a lungo nel silenzio, imparino a riconoscere in voi delle persone affini attraverso le Mie parole dirette che saranno trasmesse loro, dovranno per lo più confessarvi come sono stati spinti dalla Mia grazia attraverso sofferenze di ogni genere a un tale desiderio di Me.

2. Molti di questi sono ancora adesso in situazioni molto misere, poiché, come vi ho già comunicato spesso che sulla via della croce i Miei figli s’incontrano il più sicuramente, allora anche oggi voglio darvi una massima, la quale dovrà rendervi chiaro come anch'Io ho trovato la povertà più adatta per Me stesso, per assolvere il Mio compito.

3. Perciò, a uno dei Miei seguaci, dopo averMi detto: “Ti seguirò ovunque Tu vada”, dichiarai: «Le volpi hanno tane e gli uccelli sotto il cielo hanno nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove poggiare il capo» [Luca 9,57-58].

4. Con il termine 'volpi' volli indicare quegli uomini che sanno appropriarsi di molto con la loro astuzia, e, senza riflettere, si mettono in salvo nelle loro tane o nella loro agiatezza costruita, e sanno fare una sortita solo quando c'è una preda. Invece, "gli uccelli sotto il cielo" sono quegli uomini che sanno librarsi al di sopra degli altri e, in tal modo, si procacciano una vita sicura e confortevole.

5. In modo del tutto diverso Io ho dato un esempio ai Miei; “Non avevo dove poter poggiare il capo”, perché volevo (in realtà) che l'uomo non possedesse alcuna proprietà materiale, ma doveva considerare la Terra come casa di un grande Padre nell’universale amore fraterno, il Quale è abbastanza ricco da provvedere per tutti i Suoi figli!

6. Tale disposizione (purtroppo) era stata completamente annullata durante il Mio cammino terreno, poiché i farisei e gli scribi avevano spinto al massimo l’avidità, ma a quel tempo, perlomeno la Legge era ancora mantenuta sacra tra il popolo per portare sacrifici (offerte) a Jehova, e spesso pagavano tributi molto grandi, e quindi era ancora meglio di adesso!

7. I Miei primi seguaci riconobbero la Mia Volontà in questo, e Mi seguirono. Le loro condizioni esteriori erano del tutto adatte a questo, così come le grandi persecuzioni resero necessario stare al fianco caritatevolmente di tutti coloro che erano uniti l’un con l’altro attraverso di Me, e con questa pratica dell’amore (per il prossimo), nei fatti Mi divenne possibile dimorare in mezzo a loro, così che ho potuto colmarli completamente col Mio Spirito, e attraverso quella forza insita, considerare dannoso tutto ciò che non riguardava il Cristo, il loro Salvatore.

8. Con il più grande rinnegamento e senza inorridire, quelli che Mi seguirono andarono spesso incontro alla morte più straziante; anch’essi divinizzarono la loro natura per amore del Padre, e perciò divennero i Miei veri seguaci, come ho già detto nelle parole precedenti, cosa avrebbero dovuto rinnegare.

9. Ora il tempo è completamente privo di tale significato. Molti uomini scherniscono perfino se dei singoli vogliono fare ancora qualcosa di buono nel Nome di Dio, poiché questo è il tempo della grande apostasia, in cui accade così poco per Amor Mio.

10. Spesso faccio in modo che proprio i Miei figli si trovino in situazioni molto tristi, affinché suscitino la compassione dei figli del mondo,  e questi ne vengano a conoscenza, ed entrino in contatto con loro; purtroppo, però, i Miei figli accettano raramente la loro povertà con la fiducia in Me come la desidero Io, e come li avvantaggerebbe di una grande benedizione. Essi dimenticano che in queste cose Io ho sempre dato l’esempio, e perciò in questo, devono riconoscere calmi e tranquilli il Mio Amore e la Mia Sapienza.

11. Perciò, se qualcuno Mi vuol seguire, allora ricordi le parole che dissi ai Miei discepoli, e verifichi fino a che punto gli è possibile seguirMi nella posizione in cui si trova al momento di prendere questa decisione. Allora gli rivelerò Io stesso le difficoltà che lo tengono ancora troppo legato al mondo, se vuol consegnarsi a Me; solo, non deve voler fingere davanti a Me, poiché Io so quando egli mette la sua mano all'aratro, se in sé porta ancora troppe preoccupazioni mondane.

12. Perciò ricordate il vostro Signore e Maestro anche nella povertà esteriore. Siate come fedeli seguaci, e allora, di giorno in giorno aumenterà in voi la ricchezza interiore! – Amen!

 

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Cap. 142

Cenni sulla missione: nella navicella della vita, affidarsi solo a Gesù

Sabato 15 novembre 1879

1. Cari figli, nel Vangelo di Giovanni al capitolo 6, voi leggete come i Miei discepoli salirono sulla navicella senza di Me e presero il largo; ma presto furono sopraffatti dalla paura. Essi sentirono la Mia mancanza perché conoscevano gli elementi, e perciò temettero un incidente o addirittura la loro rovina. Se Io fossi stato con loro si sarebbero affidati alla Mia Forza e Onnipotenza, e poiché sapevo di questa fiducia, li sottoposi a una prova di fede, lasciandoli navigare da soli in mare e, in aggiunta, con un forte vento e si era fatto buio.

2. Vedete, questo atto racchiude in sé, interamente, l’immagine di un'anima che sta nella Mia imitazione, dove spesso la navicella della sua vita viene spinta al largo, ovvero l'anima perde la sua solida base a causa di un’improvvisa tempesta di sofferenza, e allora si accorge che Io non sono con lei. Solo nella consapevolezza che Io le sono accanto, si affida completamente a Me, ma spesso, apprezza poco il valore della Mia vicinanza, e solo quando viene la sofferenza si rende nuovamente conto della sua impotenza e si rafforza il desiderio di Me. Io, poi, la seguo in un modo incredibile, e prima che se ne accorga, essa è già sulla terra ferma, ovvero, ha raggiunto nuovamente una solida base, grazie al Mio aiuto, e allora sente le Mie parole: «Non aver paura, sono Io!»

3. Questo navigare è particolarmente importante per voi, sia per ogni singolo, sia per la vostra comunità che si allontana galleggiando sul mare (della vita) senza una meta, e aspetta solo di vedere dove Io voglio dirigere la vostra navicella. Adesso è ancora completamente buio intorno a voi, e per giunta siete ancora esposti ai grandi venti e non Mi vedete. Se però tenete saldi la vostra fiducia e il desiderio di Me, allora vi saranno particolarmente valide quelle parole: «Non abbiate paura, sono Io!», poiché vi seguo in modo incomprensibile, e prima che voi lo afferriate, vi conduco dove potrete avere una solida base (con "base" è intesa anche la stabilità spirituale, così come "la Mia comparsa" presso di voi è un riconoscimento della Mia vicinanza). Molti Mi cercano per avere vantaggi esteriori, ed Io Mi faccio anche trovare da loro, ma presto vengono a sapere che non sempre sono soddisfatti secondo i loro desideri, e il loro paniere esteriore viene benedetto solo come principianti, come la Mia Sapienza lo ritiene buono. Però, non appena cercano di trattenerMi per avidità, Mi allontano e ricordo loro, con la Mia Parola, quale fede richiedo.

4. Questa specie di uomini vuole oggigiorno ancora dei segni e prodigi, perciò anche le semplici parole che Io ancora una volta vi dono adesso, sono perfino perseguitate da loro, e non vogliono credere! Solo se ci fosse in loro un maggiore desiderio di Me, riconoscerebbero presto il linguaggio paterno nelle semplici parole date, e le comprenderebbero. Perciò, anche nelle Mie parole, che sono secondo la Bibbia, c’è il vero cibo che soddisfa, ovvero, sazia il desiderio dello spirito.

5. Verso questi uomini mantenetevi calmi e tranquilli, perché lì otterrete ben poco, anche se sembra che cerchino con grande fervore. Io stesso devo quindi mettervi in guardia da tali persone, perché spesso siete esteriormente più bisognosi di loro, e la vostra prosperità e situazione non sono allettanti per loro; inoltre, non dovete acquisire fratelli e sorelle imponendo le Mie parole, che essi cercherebbero solo di sfruttare per ottenere molta conoscenza, e le accetterebbero solo per questo scopo.

6. È secondo la Mia Volontà che queste – Mie parole – vengano diffuse a certe condizioni, cioè, voi fratelli e sorelle che portate in voi la convinzione della veridicità di tali parole, siete tutti destinati a darle ai vostri simili con vera accortezza; pertanto, se queste parole devono essere annotate da qualche parte, allora ognuno nella sua cerchia deve prima esaminare a chi può trasmetterle.

7. Un segno caratteristico di questo è anche la disponibilità della sostituzione, laddove Io stesso voglio collaborare (cioè il Signore lavora al posto nostro) e portarvi coloro nei quali il terreno è già arato e il seme può germogliare. Tuttavia, ricordate e disponete poi la vostra pazienza sul fatto che il seme deve essere seminato prima di potersi aspettare la fioritura e il frutto. Perciò salite sulla navicella, ma serbateMi nel cuore, e non abbiate paura. Presto vi esclamerò in modo percettibile: «Sono Io! Non abbiate paura!». – Amen!

 

 

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Cap. 143a

“In chiusura dell’anno ecclesiastico[8] vi ripeto:

non abbiate paura, se siete con Me!”

Domenica 23 novembre 1879

1. «Di cosa avete paura?» [Mt. 8,26]. Cari figli, Io posi questa domanda ai Miei discepoli quando la loro navicella minacciava di colare a picco ed erano scoraggiati perché s’immaginavano che Io dormissi.

2. Nonostante avessero avuto prove della Mia onnipotenza e del Mio aiuto tempestivo, erano comunque sempre in preda alla paura e alla trepidazione quando capitava loro un’avversità, perché non riuscivano proprio ad afferrarMi con il loro naturale intelletto come Colui che sono, e anche perché la loro preoccupazione maggiore era ancora incentrata intorno al loro corpo, dove in segreto speravano di guadagnare qualcosa anche esteriormente.

3. Che tali cose fossero per loro contrapposti al loro imminente futuro, potete rendervene conto meglio di loro, perché la storia è nelle vostre mani, e sapete cosa li aspettava. Tuttavia, dovete anche sapere che le Mie parole e le Mie promesse si riferivano al Regno della pace, dove lì tutte le Mie parole andranno in adempimento, anzi, si sono già in gran parte adempiute.

4. Considerate il grande coraggio dei Miei apostoli nelle persecuzioni su di loro, la loro perseveranza di fronte alle molte tribolazioni e sacrifici, e infine la loro morte affrontata con gioia, e allora riconoscerete le parole come adempiute: «Vedete, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Senza la Mia vicinanza e il Mio aiuto, per loro non sarebbe stato possibile adempiere il compito della loro vita.

5. "Chi crede in Me non morirà!". Per loro, infatti, la morte era un ingresso nella vita, perché lo spirito in loro costituiva il vero e proprio io, ed era il possessore o il reggente dei loro organi, quindi lo stesso (lo spirito) aveva considerato la deposizione del corpo umano come una liberazione dalle catene, e il dolore della morte, ovvero l’essere inservibile del loro corpo, non li turbava nella loro felicità di essere presto a Casa presso di Me.

6. Allora, cari figli, chiedo anche a voi: "Cosa temete, se le onde minacciano di inghiottirvi?". Anche se Mi trovate addormentato sulla navicella, sono tuttavia ancora con voi! Io conosco il pericolo, ma aspetto il vostro grido angoscioso, che dovrà rendervi chiara la vostra impotenza e accrescere la fiducia in Me.

7. Al tempo del Mio cammino terreno non potevo risparmiare ai Miei discepoli di quel tempo questa scuola di prova e di fede per educarli al Mio servizio, affinché anch'essi un giorno potessero seguire le Mie orme che Io ho iniziato sulla via della sofferenza, e anche loro hanno percorso questa via con grande gioia. Pensate, ad esempio, a Paolo quando esclamò: «Considero tutto un danno e un escremento rispetto all’esuberanza della Grazia» [Filip. 3,8], ecc.

8. I Miei discepoli ebbero bisogno di più fede per la loro chiamata, di quanta ne abbiate voi adesso, dopo quasi duemila anni in cui la storia ha dimostrato che il Mio Regno non può andare in rovina, e quindi voi avete dimostrazioni esteriori della Mia potenza. Se a quel tempo facevo anche miracoli, allo stesso tempo gli uomini non erano ancora così illuminati da distinguere il vero dal falso, motivo per cui, fui scambiato per un esseno, la cui setta a quel tempo stupiva gli uomini ingannandoli.

9. I Miei discepoli erano ovviamente convinti del contrario, ma la Mia sofferenza e la Mia morte furono usate dal Satan per sferrare un duro attacco su di loro, e anche gli allievi che più tardi essi istruirono, furono molto oppressi dalle opposizioni dei loro persecutori.

10. È stato solo il Mio potere che li ha aiutati a superare le prove, e così è il caso per tutti quelli che Mi cercano sinceramente. Essi si troveranno in situazioni in cui impareranno a riconoscere che Io, anche se invisibile, sono comunque con loro, e che il loro aiuto consiste altrettanto in una forza nascosta, per sopportare, per amor Mio, ciò che gli uomini spesso impongono nella loro accecata illusione.

11. Sappiate: «Nessuno viene al Padre, se non attraverso di Me, Gesù!» [Gv. 14,6]. Il Divino che vi unisce a Dio, deve essere trovato sulla via che Io stesso, come Gesù, ho segnato, e questa è una via di persecuzione, disprezzo, vergogna e povertà, fino alla morte sulla croce! – Amen!

 

 

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Cap. 143b

“Se siete nel bisogno, ricordate il primo Comandamento!”

Domenica pomeriggio 23 novembre 1879

1. «Io sono il Signore Dio vostro, non dovete avere altri dèi accanto a Me!». Cari figli, queste parole vi sono date in differenti gradi. Come in una noce c’è prima il guscio e solo dopo il nocciolo, così anche con queste parole. In primo luogo queste significano la Mia adorazione esteriore, al quale non dovete accostare nessun idolo, né dovete farvi un'immagine di Me, e così questo è un comandamento universale per tutti i popoli.

2. Questo comandamento ha un significato ancora più grande per i Miei veri figli, in quanto voglio essere messo al primo posto presso di loro come Signore e Dio, ovvero, come colui che riconoscono, a Cui è dovuto il dominio su di loro, e che Io, quale Dio onnipotente, ordino di fare solo ciò che essi sono in grado di fare.

3. Cari figli, se vi trovate in situazioni in cui pensate che "altri dèi" debbano venire in vostro aiuto e rendere la vostra situazione più facile, in tal caso devono essere afferrate saldamente quelle parole: "Io sono il Signore, vostro Dio!"

4. Perciò, non cercate l’aiuto presso gli uomini, ai quali spesso portate e serbate più amore che a Me, ma aspettate! Rivolgetevi al vostro Dio! Riponete la fiducia completamente in Me, e poi accogliete l’aiuto come uscente da Me! E allora darò la Mia benedizione, e vi metterete già al posto giusto, dove rimarrete fedeli a Me e vedrete davvero realizzati i vostri desideri. – Questo dal Padre vostro. Amen!

 

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Cap. 144

Il tempo dell'Avvento fu stabilito per esortare alla preghiera in attesa della venuta del Signore

(I domenica di Avvento)

30 novembre 1879

1. Cari figli, il tempo dell'Avvento vi ricorda maggiormente la Mia venuta. Per Mia Volontà è stato disposto che anche nella Chiesa i Miei giorni commemorativi siano celebrati ogni anno con una certa suddivisione del tempo, in modo che ogni periodo rilevi un atto speciale della Mia vita, affinché voi uomini non diventaste troppo indifferenti verso tutto, specialmente verso di Me.

2. Io non ho ancora trovato in nessun cuore una fedeltà e un amore tale, che in esso la Mia intera immagine sia sempre stata venerata durevolmente, ma devo sempre accontentarMi di pezzetti che devo prima suscitare con la Mia grazia. Devono sempre esserci circostanze o motivi esteriori, affinché gli uomini, come ogni singolo cuore, e anche intere comunità, si rivolgano a Me.

3. L’istituzione dei giorni di festa deve contribuire a questo,. Essi sono importanti perché in essi vi partecipa un particolare influsso superiore, anche verso coloro che osservano le feste solo per abitudine, poiché un simile giorno è un serio richiamo al pentimento.

4. Perciò anche voi, in tali momenti del tutto particolari, dovete rivolgervi pregando per i vostri simili, affinché le porte del cuore si aprano ed Io possa entrare come Spirito Santo!

5. Sebbene portate in voi la consapevolezza che Io sono con i Miei tutti i giorni, tuttavia, anche per voi è necessario pregare: "Vieni, o Gesù!", poiché per portarMi pienamente in sé, ci vuole molto, come anche, per poterLo sentire dentro di sé, non solo come Aiutante, come Consolatore e Riconciliatore, ma anche come Maestro ed Esempio per seguirLo nell'amore, nell'umiltà e nei fatti.

6. Come Io ho reso il corpo soggetto alla Volontà del Padre, così anche voi dovete rendere il vostro corpo sottomesso al Divino, affinché Io possa essere accolto da voi come Reggente e Re.

7. Questo procedimento è la Mia seconda venuta nell'umanità, attraverso cui il Mio Spirito vuol consegnarvi tutti al Padre, quando udrete la Mia voce; questa è la tromba che suonerà al momento della Mia apparizione.

8. Molti animi saranno dapprima spaventati dalla situazione mondiale, e poi spronati a pensare e cercare. La verità sarà data a molti, affinché la stessa possa essere trovata; vale a dire: a coloro che si trovano nel vero amore, la verità è assicurata! Questi devono entrare al Mio servizio e crescere con i talenti loro affidati, in modo che quando esigerò da loro la resa dei conti, Mi verranno incontro con gioia, come coloro che hanno aumentato i Miei talenti con i loro sforzi, e non si sono accontentati egoisticamente del fatto di avere in possesso la verità, ma l'amore li aveva anche spinti alla condivisione.

9. Perciò, nella stessa  parabola, colui (senza cuore) che aveva seppellito il suo talento finché non sarei ritornato, ovvero, che aveva trattenuto solo per sé la conoscenza di Me avuta come una grazia speciale, e pensava che gli altri avrebbero potuto farne un uso indebito, o che sarebbe potuta diventare un giudizio per loro, proprio costui disse: "Io so che tu sei un uomo duro" [Mt. 25,24]. E il giudizio su costui vi è noto.

10. Perciò aumentate il più possibile i talenti che vi sono stati affidati, e in tal modo preparate la via alla Mia venuta, perché sapete che è vicino il tempo in cui voglio apparire in tutto il Mio Amore e nella Mia Magnificenza. Infatti, il grande tempo dell'Avvento è qui, dove si opererà per l’intera umanità, la quale Mi deve accogliere così com’ero, come sono, e come rimarrò per tutte le eternità! – Amen!

 

 

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Cap. 145

“Tenetevi pronti, la Mia venuta è vicina!”

(II domenica di Avvento)

7 dicembre 1879

1. Cari figli, il capitolo 24 di Matteo racchiude un chiaro quadro del tempo in cui Io verrò di nuovo. I Miei discepoli si erano già occupati molto della Mia seconda venuta, e perciò indicai loro anche i segni esteriori, affinché potessero orientarsi di conseguenza nel loro insegnamento che dovevano portare ai loro simili; poiché queste parole da Me espresse dovevano comunque servire come regola per i Miei futuri seguaci, affinché potessero riconoscere quando si sarebbe avvicinato questo tempo.

2. Perciò, anche in questo capitolo sono riportate così tante indicazioni che già in parte sono andate in adempimento, per ciò che riguarda di ravvivare alcune parti del cristianesimo e rinnovare il Mio insegnamento. Ripeto 'rinnovare', poiché esso non può decadere completamente in nessuna fazione di fede, dove ciascuna di loro ha ancora alcune verità di base nelle proprie opinioni.

3. Da qui le feroci lotte nelle guerre di religione, dove ogni fazione si affida al proprio Dio con particolare fiducia, e anch'io benedico ciascuna fazione. Spesso, però, la sconfitta esteriore contiene più benedizioni della vittoria, poiché così, tutti i pensieri e gli sforzi spronano gli uomini a tenersi stretti a Me.

4. Questo accade sia per interi popoli, come anche per le singole sette, ma anche per ogni singola anima che spesso, nonostante il suo fervore per Me, deve sostenere una sconfitta, e spesso deve riconoscere come si diventa schiavi di false opinioni, e l'ingiustizia ha il sopravvento quando l'amore non viene più praticato in modo caloroso.

5. Quando queste esperienze si avvicineranno a voi, allora sappiate che il tempo della Mia venuta è vicino. Fate sì che la vostra fuga non avvenga in inverno, cioè non ritiratevi dal mondo con freddezza e senza amore, bensì cercate rifugio nel Mio Cuore paterno; esso vi rafforzerà nell'amore, in modo che possiate ottenere la vittoria invece della sconfitta, e ai vostri simili possiate contrapporre amore e giustizia, invece di freddezza e ingiustizia.

6. Leggete questo capitolo di Matteo, per questo Io vi do la Mia speciale benedizione, affinché possiate riconoscere se siete pronti per la Mia apparizione. Esaminatevi se potete sussistere nella fede, nell'amore e nella lealtà come Miei veri amministratori, poiché spesso Io giungo inatteso, prima che i Miei figli se l’aspettano. Soprattutto nel tempo presente, in cui deve avvenire l’adunata per il grande giorno, ha luogo il seguire le singole anime, affinché, quando inizierà il Mio giorno e si annunceranno i grandi giudizi mondiali, i Miei figli possano alzare il capo all’insù nella fiducia che questo giorno sia un giorno di redenzione, e non di sgomento. Perciò in ogni azione ponetevi la seria domanda: "Se il mio Padre Santo venisse da me oggi, come potrei sussistere?"

7. Vedete, cari figli, voi invocate giornalmente la Mia venuta, e tuttavia, non siete forse in una posizione tale, che un giorno di ritardo sia ancora auspicabile per voi? Non rimandate i vostri buoni propositi che intendete realizzare per amor Mio, spesso per certe considerazioni mondane? Perciò, voi che riconoscete la Mia apparizione nelle parole date, adornatevi per la Mia accoglienza con ogni azione, e con la vostra disponibilità portate dietro a Me il vessillo della croce, e prendete su di voi tutto ciò che vi viene ordinato da Me. Riguardo a questo non penso a fatti particolari, ma attenetevi alle Mie disposizioni nella Bibbia, e cercate di rispettarle nelle vostre relazioni, poiché ognuno di voi deve essere guidato in modo speciale, affinché le pietre siano poi adatte per il grande edificio. – Amen!

 

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Cap. 146

L’episodio del cieco dalla nascita, un'immagine del tempo presente

(III domenica di Avvento)

14 dicembre 1879

1. Miei cari figli, il racconto dell’uomo nato cieco è un ulteriore immagine del tempo presente nella sfera spirituale, poiché la vera luce nella Mia Parola è completamente scomparsa, così che senza i Miei speciali flussi di grazia nessuno è illuminato dalla Parola. Proprio come a quel tempo quando son vissuto sulla Terra, l’antica (autentica) Arca dell’alleanza non era più esistente, bensì fu sostituita da una falsa e artificiale che la si presentò al popolo come autentica, così è adesso con il Mio insegnamento; anche l'attuale fariseismo usa le Mie parole nel miglior modo possibile, per mantenere il popolo nella fede cieca, e sicuramente in modo da tornare a loro vantaggio, mostrando un grande zelo nel perseguitare quelle anime che Io stesso rendo di nuovo vedenti.

2. Come i farisei di quel tempo, così ora anche questi sanno trovare subito una grande violazione della Legge in tutto ciò che accade adesso per una maggiore conoscenza e una vera illuminazione dell'anima.

3. Come quella volta colui che divenne vedente fu tempestato con ogni sorta di domande sospette, così è di nuovo adesso quando un'anima viene a conoscere verità su di Me e sul Mio Essere, che gli uomini ciechi non possono comprendere a causa della loro ostinata presunzione, e invece di esaminare e cercare, preferiscono sospettare subito di tutto, non potendo negare il riappropriarsi della vista, come in quel caso con quel giovane che, pur essendo messi di fronte all’evidenza, addussero ogni sorta di false motivazioni che cercarono di trovar valide.

4. Così è anche nel tempo presente, in cui Io ho compassione degli uomini nati ciechi, e allo stesso modo apro loro anche l'occhio spirituale con mezzi meravigliosi. Allora tali uomini sono perseguitati dal mondo con ogni tipo di intrighi e calunnie, e tempestati con domande, solo che, chi una volta Io ho guarito, dovrà rimaner sano e riconoscerMi pienamente come Colui che sono, e se il mondo lo ripudierà, lo accoglierò Io completamente, affinché Mi riconosca come il Figlio di Dio, e in tal modo la sua fede in Me si accrescerà. Infatti, adesso Io vengo (principalmente) da coloro che si sentono spiritualmente ignoranti e ciechi, per renderli vedenti e ricchi della conoscenza di Me, e a questo scopo scelgo spesso dei mezzi poco appariscenti, ma comunque meravigliosi, che ai farisei con la loro sapienza acquisita rimangono incomprensibili, quando si sforzano invano di comprendere tali cose.

5. Beati coloro sui quali la Grazia diffonde la sua Luce; e oltre a ciò non dimenticate che costoro sono chiamati a testimoniare la Luce meravigliosa che è diventata parte di loro per mezzo del Mio Amore, poiché le Mie parole valgono adesso anche per voi: «Sono venuto in questo mondo per il giudizio, affinché coloro che non vedano, diventino vedenti» [Gv. 9,39] – e certamente attraverso le Mie comunicazioni dirette, che dai farisei sono chiamate 'escrementi', cioè, per loro, come un mezzo sommamente non appariscente. Invece per voi valgono anche le parole: «Se foste ciechi, non avreste nessun peccato; ma voi sapete cosa vi ho fatto, e che ho aperto il vostro occhio spirituale, affinché riconosciate chi è Colui che opera in mezzo a voi e si prende cura di voi» [Gv. 9,41].

6. Se dall'esterno siete troppo tempestati da domande intellettuali, allora fate come il cieco guarito, e dite: "Io credo Signore, aiuta la mia incredulità!", affinché poi vi possiate gloriare così: «Abbiamo visto il Signore; Questi è Colui che parla con noi e dimora in mezzo a noi. A Lui sia ogni onore e adorazione!» [Gv. 20,25] – Amen!

 

 

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Cap. 147

“Andate alla mangiatoia di Betlemme, e lì imparate l'umiltà e l'amore

(IV domenica di Avvento)

21 dicembre 1879

1. Cari figli, nel vostro calendario, il Natale in cui l’intera cristianità celebra la memoria della Mia nascita, si avvicina. Come esso viene celebrato lo sapete tutti, ma presso la maggioranza Io sono un Elemento secondario, e sto davanti alla porta del cuore che presso i ricchi è traboccante di ogni specie di desideri di splendore e di lusso, ed è molto se vengo ancora menzionato, ma alla mangiatoia, dove l'Amore eterno ha mostrato la più grande umiltà, non si trattengono in molti, anzi perfino pochi di coloro che si fanno chiamare veri cristiani. Questo giorno appartiene a loro e, quando arriva, donano qualcosa della loro abbondanza, e precisamente dopo una lunga verifica su coloro che essi ritengono meritevoli. Così facendo, spesso esercitano proprio la più grande iniquità e presunzione verso il loro prossimo, e non riflettono che Io, il Signore di tutti i mondi, sono venuto lì come Fratello di tutti gli uomini, per ripristinare l'Amore secondo la Mia essenza.

2. Così, purtroppo, questo giorno (di salvezza e di grazia) per molti diventa più un giorno di giudizio. E questo, anche per i poveri, i quali, invece di andare davanti alla mangiatoia e imparare la vera abnegazione e l'umiltà dal loro Signore e Dio, borbottano e invidiano i benestanti. Così la benedizione che la notte consacrata dovrebbe recare ogni anno ai cristiani, viene rifiutata dagli uomini.

3. Perciò a voi ricchi dico: “Ricordate che ho preferito la povertà, e dapprima Mi sono posto dove non si trovava né ricchezza né splendore!”. Quindi, se avete il desiderio di trovarMi, cercateMi di più nella povertà e nell'umiltà spirituale; in tali cuori dimoro volentieri e, volentieri, voglio illuminare le tenebre con una luce che può essere riconosciuta solo da coloro che la desiderano, ai quali apro la porta del cuore, affinché Io possa entrare con il Mio Amore misericordioso e renderli ricchi!

4. A voi poveri, invece, dico: “Cosa innalzate voi al di sopra del vostro Signore e Dio, avendo Io scelto una stalla per la Mia prima dimora, per dimostrarvi quanto poco valore sta nell'esteriore, e che è solo lo spirito, nel quale i cuori devono essere ricchi?”. Riconoscete in Me che non sono necessarie né ricchezza né povertà, per poterMi chiamare "Fratello", ma solo la resa del cuore, affinché Io lo governi secondo la Mia Volontà, e così possa benedirlo in ogni forma.

5. Al ricco voglio ricompensare le sue opere di bene, e al povero la sua soddisfazione e la sua fiducia in Me! Voglio dare a ciascuno, qualcosa per la sua felicità. Perciò, ciascuno venga alla Mia mangiatoia guidato dall'amore per Me, e prediliga questo trattenersi con Me nella silenziosa cameretta, invece di tutti gli splendori e possedimenti, in modo che nei cuori sia preparata per Me una Betlemme, dove Io voglio rimaner nascosto finché non avrete più timore dinanzi al mondo, ma sarete diventati grandi e forti per lodarMi pubblicamente come Colui, la cui potenza e forza vi ha convinto che vi sono apparso come vostro Dio e Padre in Gesù. – Amen!

 

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Cap. 148

“Unitevi al canto degli angeli per chiedere la pace sulla Terra”

Giovedì 25 dicembre 1879

1. Miei cari figli, un giorno gli angeli cantarono "Pace sulla Terra" , quando Mi videro nella grotta di Betlemme. In quelle parole sta l’intera benedizione della Mia venuta nella carne o della Mia incarnazione!

2. Cos’è la pace che Io ho portato sulla Terra? È l'eterno Amore divino che ho cercato di risvegliare negli uomini attraverso il Mio contatto personale, poiché ogni uomo ha in sé una scintilla di questo Amore divino (altrimenti non sarebbe uomo). Io volevo far sì che questa scintilla diventasse una fiamma in Me stesso[9], per mostrare ai Miei simili, attraverso il Mio esempio, quale grande ricchezza è nascosta in loro, ricchezza che non viene nemmeno riconosciuta, perché è troppo soffocata dal peccato (dall’egoismo).

3. Grazie a questo amorevole esempio, la vittoria nella lotta tra spirito e carne dovrebbe stare dalla parte dello spirito, e gli uomini ottengano così una direzione spirituale.

4. Se questo è il caso, ossia che gli uomini afferrino più spiritualmente il compito della loro vita, allora la pace regnerà sulla Terra, e la concordia e la quiete si troveranno sia nel cuore di ogni singolo, come anche nella totalità, e un periodo di pace dissiperà il tempo del litigio e dell’ira (della guerra).

5. Questo fu riconosciuto dagli angeli già alla Mia nascita, e furono pervasi di gioia beata per le benedizioni che per questo motivo sarebbero state elargite agli uomini.

6. E dove si trova la vera pace? Io vi dico: da nessuna parte, se non nella Mia mangiatoia! Chi lì si sente a proprio agio, avrà la vera pace nel cuore. Egli sa che tutto ciò che possiede è da considerare come un Dono di grazia del suo Signore e Maestro, il Quale, essendo il più ricco nel Cielo e sulla Terra, ha tuttavia preferito la povertà, per rendere ricchi gli altri.

7. Io, come Gesù, dalla culla alla morte sulla croce, ho santificato le disposizioni che erano state prese, affinché un giorno l'uomo potesse entrare nel regno del Padre come “figlio di Dio”, come co-erede della beatitudine. Chi si sforzerà di attenersi a queste, la grazia lo aiuterà alla realizzazione, e così anche i figli della Terra riconosceranno la pace che provano gli angeli.

8. Cari figli, siete ancora lontani dal comprendere il grande Amore misericordioso che ha seguito voi figli terreni attraverso la Mia incarnazione, e tuttora vi segue, e la grazia vi elogia. Per quanto poco comprendiate la benedizione che risiede quando vi attenete a Me, altrettanto poco comprendete quale grande ingiustizia il figlio esercita verso il Padre quando dà più ascolto a tutti i piaceri mondani, a tutti i suggerimenti mondani, che non all’impulso verso il Padre, il Quale ogni giorno e ogni ora non manca di indicare le disposizioni di salvezza, tramite il Suo Santo Spirito.

9. Quanti mezzi esterni devo usare per fermare gli uomini dalla perdizione, e purtroppo, per la maggioranza è quasi tutto inutile! Solo pochi ascoltano ancora la Mia voce e Mi seguono; questi voglio benedirli e stabilirMi presso di loro quando tornerò di nuovo. E ora, affinché non tutto vada completamente in rovina, lascio che venga proclamato con mezzi potenti il giorno in cui la Mia apparizione sarà un giudizio per molti.

10. Beati coloro che hanno già riconosciuto il loro Signore alla mangiatoia nel Bambin Gesù, e presso i quali la pace, che gli angeli hanno annunciato, è entrata nel loro cuore. Essi Mi brameranno e Mi accoglieranno con gratitudine come il grande Portatore di pace per il Cielo e la Terra, e si accorderanno a quel canto: «Pace in Terra e agli uomini di buona volontà!». – Amen!

 

 

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Cap. 149

“Se desiderate un amorevole pasto per amor Mio, Io sarò presente come Padre in Gesù

Domenica 28 dicembre 1879

1. Miei cari figli, voi vorreste invitarMi affinché Io celebri con voi un amorevole pasto, ed Io vi do la promessa che questo l’ho espressamente convalidato per sempre nelle Sacre Scritture: «Dove due o tre sono riuniti nel Mio Nome, là Io sono in mezzo a loro!» [Mt. 18,20]. Solo nel Mio Nome, solo nel Mio Amore dovete riunirvi, solo per Amor Mio dovete tenere il pasto, e ognuno di voi deve portare in sé il più grande desiderio di essere rafforzato di più nell'amore per Me e per i fratelli e le sorelle attraverso il Mio Spirito, e questo desiderio voglio benedirvelo abbondantemente.

2. Tenete saldo il fatto che avete ancora troppo poco amore per Me, innanzitutto per i vostri fratelli e sorelle, e poi, in generale, per il vostro prossimo. Rivolgetevi a Me nel vostro sentimento di debolezza in un’ora in cui volete gustare il pasto in memoria di Me, affinché Io possa venire in mezzo a voi con il saluto: «La pace sia con voi» [Gv. 20,19], e conservate questo saluto come una sacra eredità nel vostro cuore.

3. Ognuno sia memore di queste parole quando una tempesta di passione si scatena nel proprio cuore, e si ricordi del Mio Amore che ha accolto in sé, e non sia ingrato col mancato rispetto di questo Dono di grazia, considerando bene che ho preso dimora presso di lui, e quindi non profani questo luogo sacro con qualcosa che testimoni il contrario. Perciò riconoscete voi stessi e le vostre debolezze che, ancora una volta, vi separano da Me; deponetele sull'altare dell'abnegazione, e attraverso il Mio Spirito aggiungerò l’Amore come fuoco, in modo che le consumi.

4. Dunque, celebrare così l’amorevole pasto, non per iniziare una formalità con esso, come segno di un patto tra voi, ma il vostro cuore deve sentire una santa serietà, una promessa solenne alla Mia vicinanza, poiché Io, come Padre, e non come Giudice, voglio sederMi a tavola con voi, con le parole: «Prendete e mangiatene tutti» [Mt. 26,26-27]. La Mia gioia è: dare a ciascuno ciò che serve per la sua pace!

5. Io voglio darvi ancora molto, ma dovete sforzarvi a diventarne degni destinatari, e quindi non voglio benedirvi solo in questo giorno, ma adempiere anche un'altra promessa: «Ciò che chiederete al Padre nel Mio Nome, Egli ve la darà!» [Gv. 16,23]. Perciò pregate! Pregate per tutti coloro che si sentono legati a voi nel cuore! – Amen!

 

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Cap. 150

La più alta preghiera di Gesù: in Giovanni cap. 17

(dopo l’amorevole pasto)

Domenica sera 28 dicembre 1879

1. Miei cari figli, ora leggete la più alta solenne preghiera [Gv. cap. 17]. – (e dopo averla letta, il Padre dice):

2. In quelle Mie parole è espresso per voi il Mio (intero) Amore. Questo stretto legame deve unire il Padre e il figlio, e proprio come Io e il Padre siamo una Cosa sola, così anche voi dovete dimorare in Me ed Io in voi. E se le vostre passioni (e debolezze) vi separano di nuovo da Me, voglio darvi queste parole come mezzo affinché torniate indietro. Leggetele in tali ore, ed Io voglio avere misericordia di voi e correre in vostro aiuto.

3. Ogni passo che farete nel desiderio di Me vi porterà un più stretto contatto con Me. Io vi metterò in conto tutti i sospiri che avrete fatto per Me come Amore, e perciò ignoro tanto volentieri le mancanze, se poi vi pentite!

4. Questo deve essere oggi il nostro patto, poiché con questo siete in vantaggio se Io ripago il vostro amore mancante, mille volte con il puro Amore divino!

5. Così oggi vi do la Mia piena benedizione da portare a casa, e vi prometto di bussare presto alla porta di ciascuno di voi, e chiedervi come vi sentite! – Amen! Amen! Amen! Il Padre vostro insieme a voi!

 

 

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Cap. 151

“Per il nuovo anno: operate spiritualmente, proprio come Io opero spiritualmente”

1 gennaio 1880

1. Miei cari figli, il nuovo anno appena iniziato sta adesso davanti ai vostri occhi, e voi lo aspettate con grande preoccupazione, perché siete influenzati più di molti altri uomini da ciò che sta accadendo nel movimento spirituale. Prendete questi presentimenti come una grande Grazia che vi è concessa affinché possiate essere pronti quando verrò. Infatti, alla Mia apparizione è necessaria una forte vigilanza, perché è spirituale ed è riconoscibile solo dal suo effetto, e non per una Mia apparizione personale. Finché questo non avverrà in generale, il vostro computo del tempo sarà troppo breve, e per voi non avrà un gran valore, per dei figli educati spiritualmente, poiché voi dovete operare spiritualmente proprio come opero Io, ed essere spiritualmente in contatto con Me. Il vostro operare deve essere una testimonianza che lo Spirito divino governa in voi; solo in questo modo potrete diventare sempre più simili alla Mia immagine.

2. Quanto più vi sforzerete a vivere e operare nel Mio Nome, tanto più vi darò la forza e l’opportunità di dimostrare la divina forza in voi anche ai vostri simili.

3. Perciò, se ora sentite che è giunto il tempo in cui inizierò a conquistare il Mio Regno, allora alzatevi pieni di coraggio e gioia per seguirMi sempre di più; sopportate con pazienza ciò che Io vi addosso, e poiché senza armi non potete combattere, proprio i pesi che vi opprimono dovranno servirvi come armamento.

4. Non perdetevi in profezie e allarmismi di fronte ai vostri simili, bensì tacete e pregate per tutti coloro di cui sentite che gravi afflizioni li hanno colpiti.

5. Riconoscete in ciò un amorevole grido del Padre vostro, e allora potrete dire ai vostri simili che non voglio punire come un Giudice, ma come Padre voglio salvare i Miei figli dall’eterna rovina. Allora, , come Padre, vi prometto il Mio aiuto spirituale nel prossimo anno, se anche voi comprenderete spiritualmente il Mio governare, se sarete pronti ad accettare con fiducia e fede ciò che vi mando.

6. O figlioletti: rimanete con Me, poiché si fa sera e il giorno volge al tramonto! – Amen! Amen! Amen!

 

 

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Cap. 152

“Se vi attenete a Me, voglio mandarvi il Consolatore”

Domenica 4 gennaio 1880

1. «Vi lascio la Mia pace, vi do la Mia pace, ma non come la dà il mondo [Gv. 14,27]. Miei cari figli, esclamo queste parole anche ai Miei attuali discepoli che, come i Miei discepoli di quel tempo, guardano altrettanto al futuro con apprensione, perché avvertono la grande depravazione che oggi ha il predominio, poiché, se considerano la propria debolezza, allora è difficile per loro credere di poter fare qualcosa per Me in questo tempo, mentre il loro amore per Me li spinge a farlo.

2. Anche i Miei attuali discepoli sono ancora troppo tormentati da concetti esteriori sulla Mia seconda venuta, e vorrebbero dimostrare la Mia potenza verso gli altri attraverso i miracoli, poiché la via dell’Ordine divino che sa allevare il piccolo nel silenzio e in segreto, sembra troppo noiosa anche per loro. Lo spirito di elevazione vuole affermarsi anche in loro, e per contrastarlo in modo diretto, Io devo usare molti mezzi che portano all'umiltà, il che, provoca lotta.

3. Perciò, nella promessa «Vi do la Mia pace» vi è stato dato tanto; essa è la cosa più grande con la quale posso dotare i Miei veri figli, 'la vera pace interiore', la consapevolezza che tutto ciò che viene su di loro, sia inviato o permesso, vuol trasformare il Mio Amore in benedizione per loro, poiché, Padre e figlio devono godere la pace reciproca. In queste parole vi ho dato la promessa che con voi c’è la Mia pace, e non l’ira o la vendetta.

4. Allora tutto ciò che nella vostra vita di prova vi appare come sofferenza e croce, vi fortifica ancora di più nell’amore per Me. Invece di lamentarvi o mormorare, rivolgetevi a Me con calma e, come Padre, vi darò Io stesso consigli su come utilizzare questi momenti per il vostro guadagno spirituale. Non si perda d’animo il vostro cuore se non vi tratto secondo i vostri pareri mondani e se il Mio Amore non vi dà ciò che potrebbe rendervi felici secondo il vostro punto di vista. «Non abbiate paura!» [Gv, 6,20], bensì, pensate alla Mia vita terrena, alle Mie parole nelle Sacre Scritture e alla storia del Mio Regno fino a ora; lì dappertutto troverete quanto spesso dalle tenebre divenne luce, e anche se apparentemente si è agito contro il Mio santo Ordine, questo tuttavia non poteva mai essere sradicato. Altrettanto è con voi.

5. Se vi attenete a Me, allora dovrete sperimentare lo stesso aiuto, come un giorno lo ebbero i Miei primi discepoli. Io voglio inviarvi il Consolatore, sarà il Mio Spirito che vi darà forza e sapienza, affinché possiate riconoscere ciò che serve per la vostra vera pace e felicità. – Amen!

 

 

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Cap. 153

Sull’Epifania: una festa della ricerca e della rinascita

Martedì 6 gennaio 1880

1. Cari figli, la festa dell'Epifania vi narra la storia dei magi venuti dall’Oriente come si misero in cammino, spinti dallo spirito, per cercarMi e adorarMi.

2. Questo avvenimento è un’ulteriore rispondenza del percorso dell'anima, la quale viene indotta dallo spirito a cercare qualcosa di cui ha un presentimento. Lei cerca un qualcosa che dovrebbe renderla felice, e che possa dissuaderla dalla sua abituale attività, ma non le è ancora del tutto chiaro dove si trovi il vero e proprio luogo di sosta.

3. A questo, adesso, vi aiuta il Mio insegnamento, come ai savi quella volta la stella, per indicarvi la "Via di Betlemme", dove si trova l’umiltà e la bassezza vera, dopo aver cercato in precedenza presso i governanti di questo mondo (che sono splendore, sete di potere, ricchezza, ecc.), ma invano hanno chiesto lì, per poter soddisfare il loro impulso interiore, perciò dovettero continuare a chiedere.

4. Questi magi venivano dall'Oriente, e significano le tre caratteristiche che lo Spirito Santo, con la Sua illuminazione, spinge all’ulteriore sviluppo: Amore, Sapienza e Giustizia. Questi continueranno a cercare finché non avranno trovato il loro Signore, e potranno ripresentare a Lui le loro ricchezze, che consistono in questi doni, consegnando i loro cuori!

5. Come i magi non si rivolsero più al prepotente Erode, bensì Io, il Signore, mostrai loro la via secondo la Mia Volontà, così anche l'anima, quando Mi riconosce e si è consegnata a Me, non deve più tornare ai desideri mondani, bensì, deve lasciare la sua offerta presentata completamente a Me, affinché Io stesso possa invitarla a percorrere la via, attraverso cui raggiungerà sana e salva la sua patria che proviene da “Oriente”, ovvero dall’origine dell'Altezza.

6. Voi che avete già ricevuto molta corrispondenza da Me, questa festa, quando la celebrerete in chiesa, sia una festa della rinascita, nella quale dovete offrire di nuovo il vostro amore e tutto il vostro cuore a Me!

7. Non prendete nessun altra via se non quella di cui siete convinti sia designata dal Mio insegnamento, allora un giorno farete il viaggio in modo sicuro e felice, con questa beata sensazione: “Abbiamo trovato il Signore come ci era stato annunciato! Tutti i nostri affanni ci sono stati abbondantemente ricompensati, e abbiamo eluso lo spirito del mondo che attenta alla Sua vita, e non ha sospettato di Lui, del grande Re in una misera grotta”.

8. Allo stesso modo, gli uomini del mondo non cercano la dimora di un grande Dio presso i poveri e gli insignificanti; perciò questi sono protetti dalle loro persecuzioni, se percorrono la via dell'umiltà. Perfino i sacerdoti e gli eruditi non poterono indicare il luogo della Mia nascita, pur avendo la parola della promessa, e la visione interiore fu aperta solo ai pastori fedeli.

9. Altrettanto è oggi! Gli eruditi sono ancora abbagliati nelle cose spirituali, e solo i fedeli osservatori vedono lo splendore che annuncia l'alba di grandi cose, e sanno che con il Mio ritorno, l’oscurità deve cedere, ed avrà inizio il grande giorno della pace. Quindi non stancatevi di percorrere la via che porta a Me, essa è gravosa, ma ne val la pena! – Amen!

 

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Cap. 154

Regole di comportamento ai discepoli: non doni di grazia, bensì il cambiamento in amore e luce per rendere felici

Domenica 11 gennaio 1880

1. Cari figli, nel capitolo 10 del Vangelo di Luca, diedi ai Miei primi discepoli le regole di comportamento che dovevano tenere, per annunciare il Vangelo ai loro simili nel Mio Nome.

2. Allora, come anche adesso, davanti a loro c'era un vasto campo di lavoro, e c'erano pochi operai in grado di annunciare la Parola secondo la Mia Volontà. Perciò dovevo dotare questi pochi discepoli di una forza ancora maggiore, e per prima cosa pretesi da loro la massima abnegazione, affinché nessun bisogno fisico li ostacolasse nel Mio servizio. Io dissi loro: «In qualunque casa entrerete, prima dite: "La pace sia con voi!", e se sentirete questa pace, allora rimanete» [Lc. 10,5-7].

3. Anche i Miei discepoli dovevano ottenere il loro sostentamento attraverso l'amore e, grazie a questa accettazione, la loro attività fu resa più facile, perché su tali anime Io avevo posto le Mie benedizioni speciali, come avevo promesso con le parole: «Chi accoglie voi nel Mio Nome, accoglie Me!» [Mt. 10,40]

4. Io diedi loro la forza miracolosa affinché potessero dare ai non credenti un’effettiva testimonianza della partecipazione divina che domina nell'insegnamento, ma in questa forza miracolosa esisteva anche il più grande pericolo di elevarsi al di sopra degli altri, nell'opinione che fossero preferiti; perciò diedi le ulteriori parole: «Non rallegratevi che gli spiriti vi siano soggetti; rallegratevi invece che i vostri nomi siano scritti in Cielo!» [Lc. 10,20]

5. Ebbene, cari figli, queste parole sono di grande importanza anche per voi. Esse contengono la conferma che Io presto ai Miei veri figli il potere di rendersi soggetti gli spiriti. Questa capacità risiede in ciascun uomo, questa è una parte del Potere divino con il quale (in origine) l'ho dotato, e che si sviluppa sempre di più nella misura in cui l'uomo si sforza di diventare più simile alla Mia immagine.

6. Questi uomini vengono in più stretto contatto con Me, il loro amore li spinge poi ad attirare gli altri a Me, e spesso concedo loro quelle forze meravigliose per tali oneste operazioni, dopo aver prima dato loro il dono di distinguere i figli della pace dai figli dell'odio. In tal modo i loro rapporti diventano più sicuri, e nell’accettazione, essi trovano il frutto dei loro sforzi. Ora, però, arriva per loro il momento del pericolo, rallegrandosi del loro dono di grazia come se fosse un privilegio.

7. Perciò Io vi dico: "Non date troppo valore al rapporto con il mondo degli spiriti, ma provvedete affinché un giorno giungiate al Cielo". Fate in modo di esserne degni, così che gli spiriti della luce e dell'amore possano avvicinarsi di più a voi, penetrando con lo sguardo i vostri pensieri segreti, tanto che fuggireste da loro se poteste vedere quanto ancora sareste lì così neri, davanti alla loro purezza.

8. Perciò, fate in modo di giungere al Cielo! Vale a dire: provvedete affinché diventiate puri, in modo che il Cielo possa circondarvi con il suo splendore.

9. Se in più, avrete raggiunto questo, allora fornirete alle altre persone la prova che in voi domina un Potere divino, e quindi diventerete sempre più capaci di diffondere la Mia Parola. Se però avete bisogno di una risposta sul perché gli spiriti devono obbedire agli uomini quando vengono trattati nel Mio Nome, allora dite: “Dio è Lo stesso dall'eternità, il Quale è immutabilmente Santo, Saggio e Giusto nelle Sue caratteristiche!”. Perciò, Egli, in ogni tempo, conferisce lo stesso potere ai Suoi veri discepoli adesso come 1800 anni fa, se Lo seguono nel Suo Nome come allora, ed entrano nell’abnegazione per arricchire gli altri attraverso di Me.

10. Esaminate questo capitolo per vedere quanto ancora vi manca per potervi mandare tra i lupi, perché anche voi siete Miei discepoli. Infatti, la mietitura è alle porte, dove ho bisogno di operai che seguano “senza bagaglio”. Io voglio entrare in ogni casa in cui entrate voi, e farvi da interprete. – Amen! Il Padre vostro in Gesù!

 

 

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Cap. 155

“Ponete amore e fiducia in Me, ed Io vi consolerò!”

Domenica 18 gennaio 1880

1. "Non temere, piccolo gregge, ho piacere di darvi il Mio Regno!”. Miei cari figli, attenetevi strettamente a queste parole provenienti dalla Mia assicurazione, quando pensate di essere così pochi nel campo dell'amore e della giustizia, e (per di più) circondati da lupi che minacciano di aggredirvi.

2. Questo è (spiritualmente) un tempo del pericolo, in cui talvolta devo lasciarvi arrivare, affinché il vostro grido verso di Me venga nuovamente rafforzato in voi, e impariate a riconoscere Chi vi protegge.

3. Perciò vi dico: "Non temete!", non valutate la vostra forza secondo il numero dei componenti del gregge, anche se è piccolo, ma quanto più ponete amore e fiducia su di Me, tanto più 'è compiacimento del Padre' che queste parole vi confortino, quando siete spesso perseguitati nel vostro restar fedeli all'amore e alla pratica dei Miei comandamenti.

4. Perciò non guardate gli altri se riescono meglio di voi, bensì, come Io stesso ho fatto in modo che il Mio inizio fosse il più piccolo possibile con la fondazione del Mio Regno su questa Terra, così anche i Miei figli devono stare adesso di nuovo isolati, così che ad ognuno sembrerà di stare da solo, e cercherà il suo aiuto solo presso di Me.

5. In tal modo Io instauro di nuovo il Mio Regno; esso appare a molti già adesso nello spirito, e così Mi riconoscono. Allora Io Mi avvicino anche a voi nel Mio Amore e vi consolo dicendovi: “Non temete”, allo stesso modo di come ho consolato i Miei discepoli quella volta, poiché a quel tempo avevo solo dodici discepoli intorno a Me. Chiedetevelo: “Cos'è questo per Me, quale Creatore e Padre di tanti milioni di esseri?. Nondimeno, essi Mi bastarono per fondare il piano per il Mio Regno, e voi avete adesso l'esperienza della crescita costante del cristianesimo!

6. Così, cari figli, voglio adesso ancora una volta confermare il Mio Regno e purificarlo dalla corruzione che si è insinuata; per questo Mi scelgo gli operai che devo prima purificare Io stesso per renderli utilizzabili per il loro compito, e fino a quando questo non sarà avvenuto, occorrerà da parte Mia un grande Amore e grande pazienza, ma anche dai chiamati devo richiedere perseveranza, che si basa sull'amore filiale e sulla fiducia in Me!

7. Perciò il Mio Amore vi consola dicendovi: "Non temete, non lasciatevi prendere dalla paura nel senso della vostra impotenza! È Mia Volontà darvi il Regno così come l’ha stabilito il Mio piano di salvezza!". E ora vi benedico con Amore paterno. – Il Padre vostro in Gesù. Amen!

 

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Cap. 156

Cenni sulla missione: “Tenetevi stretti all'umiltà!

[1° Pietro 5,5][10]

Domenica 25 gennaio 1880

1. “Tenetevi stretti all’umiltà!". Cari figli, queste parole sono soprattutto per voi, in modo che possiate fare tanto più per Me.

2. È necessario che adesso Io vi mostri sempre di più le vostre regole di comportamento verso gli altri, perché è arrivato il tempo in cui le Mie nuove parole date devono essere diffuse più ampiamente. A questo scopo dovete essere equipaggiati, e tutte le passioni che causano così tanti danni, essendo in contraddizione con i Miei comandamenti, devono essere sradicate completamente da voi.

3. Già da lungo tempo siete a conoscenza che la superbia (la presunzione), l’avidità, l'avarizia e l'amor proprio, sono i difetti principali, ma purtroppo vi rendete conto ancora troppo poco a quanti di questi nemici capitali date alloggio, essendo essi dentro di voi; questi, spesso si nascondono in voi sotto altri nomi, per questo è necessario farvi entrare in situazioni dove questi nemici possano emergere, e contro di loro dovete usare quelle armi che vi sono state mostrate da Me e che devono servire a vostro vantaggio, poiché, non a causa Mia, non per amor Mio dovete praticare l'amore, ma per voi stessi, per raccoglierne la ricompensa.

4. Tutte le Mie disposizioni sono predisposte in modo tale da farvi godere delle loro benedizioni; così è anche con l’umiltà. Essa è stata creata men che meno per essere perseguitata, bensì è stata benedetta da Me per aprire la strada dappertutto, perché Io stesso ho scelto e santificato questa via attraverso il Mio cammino sulla Terra.

5. Così anche voi dovete percorrete questa strada con gioia, con lo sguardo al vostro Gesù, pensando che questo sia il modo più sicuro per far parte della Sua comunità. Non per niente vi ho reso partecipi di tutta la Mia storia, quasi di ogni giorno, del tempo dei Miei tre anni di insegnamenti[11]; quanti insulti, persecuzioni e contraddizioni trovate lì che non sono registrati nella Bibbia, quanti esempi di come ho conquistato solo attraverso l'insegnamento dell'Amore le anime che venivano da Me come nemiche.

6. A quel tempo i Miei discepoli volevano spesso rivendicare anche il Mio potere e si vergognarono. Così lo ritengo anche adesso; da parte vostra sia sufficiente l'intercessione, la pazienza, la fiducia nella Mia Sapienza e Potenza e voi, come i Miei discepoli, crescerete ogni giorno di più nella fede e nella fiducia, pensando: “Il Padre mio può e aiuterà, se lo ritiene buono!"

7. Perciò lasciate a Me la vostra ambizione; Io l’abbatterò, e per questo benedirò la vostra umiltà.

8. Per oggi considerate la serietà di queste parole. – Vi benedico con Amore paterno, quale vostro Gesù. Amen!

 

 

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Cap. 157

Sulle beatitudini della predica del monte: qual è la vera umiltà?

Domenica 1 febbraio 1880

1. Cari figli, oggi vi propongo il 5° capitolo del Vangelo di Matteo per una riflessione speciale, e per una pietra di paragone per il vostro modo di comprendere.

2. Questo capitolo contiene molte promesse ed è molto gradito agli uomini sentire come ad ogni singola virtù sia promessa la ricompensa della beatitudine. Ecco perché essi usano le Mie massime tanto volentieri anche in quei casi in cui spesso, dopo lunghi sforzi, non riescono a cambiare, e poi pensano di poter riferire queste parole a se stessi, mentre la loro libera volontà viene spesso costretta a questo; ad esempio si dice: “Beati i poveri in spirito[12]. Quindi, (secondo loro) se un'anima non si sforza di pensare e di operare più spiritualmente, rimarrà povera (ma) per colpa sua, e oltre a ciò, (dico Io) non si sentirà nemmeno povera. Se invece si sforza di progredire spiritualmente, allora imparerà a riconoscere la sua debolezza, e questa illuminazione è la vera grazia che porta alla beatitudine, e in seguito a questo emergeranno le altre virtù. Ecco perché la povertà di spirito (la consapevolezza della propria manchevolezza), ovvero la vera umiltà sta davanti a Me al primo posto.

3. Ci sono molti uomini che si ergono orgogliosi e arroganti davanti agli occhi dell’umanità, perché si vantano di stare in contatto con Me, e quindi stimano i loro simili troppo piccoli per frequentarli come fratelli e sorelle. Tali uomini godono poi poco amore corrisposto, e in seguito si vantano della persecuzione per amor Mio(!), durante la quale non Mi riconoscono affatto nella Mia essenza originaria, che è Amore, ma desiderano ardentemente che Io faccia sentire al loro prossimo il braccio della giustizia attraverso la sofferenza.

4. Queste parole (sulla vera umiltà) non si applicano a tali uomini, ma piuttosto a coloro che si rivolgono a Me silenziosamente nel sentimento della loro indegnità, con la preghiera di renderli adatti per il Mio Regno, e in questo sentimento non chiedono nessun riconoscimento né amore dai loro simili, bensì aspettano quieti con fiducia infantile ciò che Io mando loro; e poi, se qualcosa tocca loro in sorte, poter esclamare con gratitudine: "Signore, io non sono degno di tutta la misericordia e la fedeltà che Tu mostri in me!"

5. Solo questi troveranno occasioni per raggiungere tutte le virtù che Io elogio beate, attraverso le relazioni che creo per loro, e poiché in seguito, questi le riconoscono come guide della grazia, non saranno disturbate nella loro beatitudine o nel legame con Me, ma diventano un sale per i figli del mondo.

6. Leggete ora queste parole dell'intero capitolo, le quali riferiscono in molti dettagli il modo come possiate esaminarvi meglio, con il prescritto senso della vera umiltà, e voglio mettere il Mio Spirito in ognuno di voi, affinché vi guidi nella verità. Allora avrete una guida sicura per la beatitudine. – Amen!

 

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Cap. 158

Corrispondenze tra il tempo del cammino terreno di Gesù e l’attuale tempo

Domenica 8 febbraio 1880

1. Cari figli, è giunto il tempo che denota una rispondenza col tempo nel Mio cammino terreno, quando sono stato tradito e consegnato al giudizio, del quale ora potete leggere nel capitolo 26 di Matteo.

2. Come quel tradimento fu commesso nei Miei confronti, ora molti tra gli uomini ponderano sempre di rimuovere completamente Me e il Mio insegnamento.

3. Come a quel tempo ho rafforzato in anticipo i Miei discepoli e li ho messi in guardia, come ho fatto con Pietro ed ho tenuto il pasto con loro, così voglio rafforzare di nuovo i Miei attuali fedeli attraverso il Pane celeste che mando loro direttamente dal Cielo, e di certo lo do in parte Io stesso, in parte tramite i Miei beati prescelti, la cui gioia è grande di potersi avvicinare agli uomini con amore. Essi, per così dire, vogliono recuperare ciò che hanno trascurato – ciò che ora è diventato loro chiaro poiché sono giunti alla contemplazione – ovvero, ciò che a quel tempo, invece di accoglierlo come amore, ritennero fosse croce e punizione.

4. Attualmente c'è una grande attività nel mondo degli spiriti, ma anche al principe delle tenebre con la sua legione non sfugge che si sta aprendo la via per la Mia seconda venuta; perciò la sua influenza si fa sentire sulla Terra e usa la forza per farlo, perché rispetta poco la libera volontà dell'uomo, così da portare molti dalla sua parte.

5. Questo è il tempo (nella rispondenza) in cui Io lotto ancora da solo nel Getsemani, e i Miei discepoli sono insonnoliti, poiché non vedono il grande pericolo in cui Mi trovo, e non riconoscono la fine imminente che minaccia.

6. Perciò il Mio Amore esclama con voce potente: «Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione, poiché lo spirito è volenteroso, ma la carne è debole!»

7. Pietro era troppo sicuro perché riponeva la sua speranza sul Mio potere, e perciò non credeva nella Mia eliminazione. Invece, quando tutto prese forma, fu colto dalla paura, e allora Mi rinnegò.

8. Oggi ho molti come Pietro, forti nella speranza del Mio ritorno nella magnificenza, e vedete, questa fede non è sufficiente contro l'astuzia di Satana, che qui, solo il vero amore per Me può proteggere, e precisamente un amore che è in relazione con Me nella cameretta silenziosa, che con Me veglia e prega, che non pretende nulla, bensì vuol condividere con Me il Mio destino, il che significa: disprezzo, povertà, spirito di sacrificio per amore verso il prossimo, e un non reagire contro ogni accusa, così come Io ho taciuto davanti ai sommi sacerdoti ed ho sopportato la falsa testimonianza su di Me.

9. Voi, invece, dovete portare la testimonianza in voi, perché ora siedo alla destra del potere e vengo sulle nuvole del cielo.

10. Dovete riconoscere questa convinzione ad alta voce, e non aver timore di esprimerla, se si tratta di contribuire al Mio onore. Gli uomini devono riconoscere dal vostro coraggio e dal vostro amore che voi siete equipaggiati da un Dio, per vero invisibile, ma potente.

11. Esercitatevi ogni giorno in questo coraggio e in questo amore per Me, poiché anche adesso, nei più piccoli avvenimenti, il pericolo è spesso minacciato, e inaspettatamente potete cadere in un rinnegamento, proprio come Pietro di fronte alla serva.

12. Anche presso uomini poco appariscenti vale una testimonianza di Me, e spesso porta frutti a Mio profitto. Per ogni amore per Me che viene risvegliato negli uomini attraverso di voi, ve ne renderò merito, come se aveste fatto grandi cose per Me, poiché Io sono ricco in Potenza, in Amore e in Sapienza, anzi, in tutto. Solo in una cosa sono povero, e questo è nell’amore corrisposto dagli uomini.

13. Perciò benedico l'amore più di tutto, e in esso metto la forza per raggiungere tutte le altre virtù; non attraverso la lotta, ma attraverso la volontà che rende felici. Perciò, ora siate forti nell’amore! Su di esso dovrà essere costruita la vostra fede, quando verranno le tempeste che vi faranno temere di diventare co-eredi del Mio regno. – Amen!

 

 

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Cap. 159

Nessuna cosa è impossibile all'Amore di Dio

Domenica 15 febbraio 1880

1. Miei cari figli, nella vostra fede inserite volentieri le parole: «Presso Dio, nessuna cosa è impossibile!» [Mc. 10,27], e su queste parole voglio dirvi alcune cose.

2. Voi usate queste parole nel caso in cui con il vostro intelletto non vedete più alcun aiuto, e allora desiderate che sia Io a portarvi il Mio aiuto, cosa che in alcuni casi accade anche. Invece la vera fede parla diversamente, essa vuole solo ciò che voglio Io, e non esige da Me che Io debba mostrare il Mio Potere in modo che sia appagato il desiderio dell'uomo, bensì, ripone la sua vera fiducia nel Mio Amore e nella Mia Sapienza, e in tal modo riconosce la propria vista corta.

3. Se l’uomo è così messo, allora è certo di ricevere il Mio aiuto, ma non sempre nel modo in cui l’intelletto se lo immagina.

4. Questa è la vera forza della fede, la quale sa che non lascerò mai che i Miei figli obbedienti subiscano danni, ma per questo devono fare un vero esame di coscienza per capire se sono in grado di rivendicare il Mio Amore paterno, o se non cadono nelle difficoltà e nei fardelli per propria scelta. Se ciò (la prima ipotesi) è accaduto, allora possono credere che riceveranno il Mio vero aiuto.

5. Non solo al Mio Potere, ma anche al Mio Amore niente è impossibile; questo può perdonare tutto e riparare tutto. Perciò i Miei veri figli non devono appoggiarsi al Mio Potere, ma al Mio Amore, e allora saranno aiutati, anche se spesso, nulla di ciò viene notato esteriormente.

6. Io ho raggiunto il Mio scopo con l’imposizione della croce, e la toglierò di nuovo secondo il grado dell’amore per Me.

7. Questo percorso del Mio Amore è solo per coloro che si dedicano a Me e Mi hanno consegnato la loro direzione. A questi, l’afflizione sarà per benedizione, ma non per coloro ai quali Io sono solo un Dio per le necessità e, per così dire, vengono da Me come venne da Me il Satan nel deserto e disse: «Se sei il Figlio di Dio, mostralo adesso, e fa’ che queste pietre diventino pane» [Mt. 4,3]. Là le pietre rimasero dure e opprimenti come prima, ma presso i Miei voglio trasformarle in pane, cioè trasformare i loro carichi opprimenti in Pane celeste, e le loro lacrime in Vino.

8. Il Mio Amore vuole saziarli, come ho promesso nelle Sacre Scritture: «Venite a Me, voi tutti che siete stanchi e aggravati, Io vi voglio ristorare» [Mt. 11,28], poiché nella sofferenza ripongo un rafforzamento speciale per l’anima e lo spirito.

9. Perciò ora, nel momento della tentazione, siate saldi nella fede, e quando dite: "Presso Dio nessuna cosa è impossibile”, allora non dimenticare mai che il Mio Potere è subordinato al Mio Amore, e troverete riposo per la vostra anima! – Amen!

 

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Cap. 160

La preghiera del “Padrenostro”

Domenica 22 febbraio 1880

1. Cari figli, questa preghiera, che Io stesso ho insegnato ai Miei discepoli, affinché anche i Miei futuri seguaci dovessero riceverla, inizia con le parole: “Padre nostro”. Tali parole dovevano allo stesso tempo contrassegnare il Mio Essere, in modo che ogni persona che vuol pregare, sappia che adesso parla con il suo Dio, il Quale, allo stesso tempo, è Padre.

2. Vale a dire, che non voglio che l'uomo si senta indotto dal titolo a scorgere il potente Creatore o il Giudice in Me, bensì, il Padre.

3. Tutte le suppliche in questa preghiera del Padrenostro contengono la fiducia in Me, e perciò i Miei figli possono esporMi ciò che desiderano e cosa manca loro. Chi Mi invoca come Padre celeste, deve anche averMi riconosciuto come il Medesimo, e precisamente così da poter pregare con fiducia: «Venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà».

4. In queste parole è espresso il più grande desiderio di Me, e la situazione dell'essere interiore che indica il rapporto tra Me come Padre, e l’uomo come figlio, come dovrebbe essere. Infatti, in essa si fa notare come Io, quale Padre santo, Mi prendo in ogni caso cura di tutto, ascolto le debolezze dei Miei figli, li perdono e li proteggo dal male, se vengono da Me, però anche da parte dei figli deve aver luogo una confessione dei loro errori, perciò questo è raccomandato nelle preghiere.

5. Se ora nel vostro cuore avete il desiderio di pregare e intrattenervi con Me, allora recitate il "Padrenostro" come presso di voi viene chiamata la preghiera di tutti, anche se purtroppo la maggior parte degli uomini ne è così sazia, che preferirebbe comprare per molti soldi una formula di preghiera da un elogiato saggio maestro, e quindi s’immaginano più degli altri che – come si suol dire – restano semplicemente al "Padrenostro".

6. Quante poche persone ci sono oggi che danno ancora il massimo valore alla Mia preghiera data da Me stesso, e procurano accesso allo spirito attraverso un serio esame di coscienza col pronunciare queste parole.

7. Così scorgete dappertutto, come un segno dei tempi: empietà e disprezzo della Mia essenza e accecamento, anche presso quegli uomini i cui peccati sono già stati rivelati. Anche presso costoro il “Padrenostro” non ha più il suo valore divino; spesso essi invocano la Mia misericordia fino ad aver la voce rauca, perché pensano che Io sia un Giudice implacabile, e alla fine di tali preghiere alcuni si affrettano ancora ad aggiungere e a recitare in modo monotono il "Padrenostro", perché questa è un’abitudine tanto acquisita.

8. Dove sono i Miei figli che vengono a Me con gioia, che Mi presentano il loro intero essere e si rendono conto che senza il Mio Amore paterno non avrebbero nessun diritto a questo? Adesso Io cerco questi figli, e pongo loro la domanda: "Avete già recitato seriamente il “Padrenostro” e vi siete poi esaminati?"

9. Beati coloro ai quali lo spirito può testimoniare che ciò è già accaduto; presso costoro aprirò il Mio Regno ed esaudirò loro tutte le altre richieste, come ho promesso in Matteo 11. – Amen!

 

 

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Cap. 161

Sull'arte di riconoscere la Parola di Dio, ovvero la verità

Domenica 29 febbraio 1880

1. Miei cari, una volta dissi ai farisei: «Io sono la Luce del mondo, chi segue Me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la Luce della vita!» [Gv. 8,12]. Queste parole sono valide anche oggi per tutti coloro che cercano di adempiere i Miei comandamenti attraverso l'amore attivo e attraverso l'obbedienza.

2. Essi le troveranno registrate nei loro cuori, non appena vi presteranno attenzione, e non sarà difficile per loro distinguere la pura verità dalle aggiunte umane, poiché questa verità è così storpiata attraverso l'interpretazione umana, che solo coloro che si attengono (direttamente) a Me la riconosceranno nella sua giusta luce.

3. Per questo la stessa è così rara da trovare, e fa sorgere la grande domanda: "Cos'è la verità?". Tuttavia, questa domanda non può essere risolta in modo generale, ma ogni anima deve essere istruita su di essa singolarmente, attraverso lo Spirito Santo.

4. Proprio come i farisei si scandalizzavano delle Mie parole, non perché non Mi riconoscessero, ma perché erano infedeli e apostati al loro Dio Jehova, e proprio come loro, se avessero disposto il loro modo di vivere secondo i comandamenti di Dio come fingevano di fare davanti al popolo, avrebbero sentito in loro la potenza dello Spirito Santo e attraverso la stessa avrebbero realizzato molte altre cose, …allo stesso modo è ancora adesso!

5. Non è nelle parole derivate da una grande conoscenza che ripongo la forza operante, ma nello sforzo di adempierle, cosa che viene determinata da queste in tutti coloro che sono di onesta volontà.

6. Chi ha iniziato ad ascoltare la Mia voce, che in lui parla sempre più chiaramente quanto più l’uomo si mette dalla Mia parte e non dà più ascolto ai suggerimenti mondani – sia attraverso i sensi oppure attraverso l'ambiente degli altri – arriverà alla piena certezza di cos'è la verità.

7. Questa convinzione costituisce la felicità dell’uomo, poiché conduce a Dio, al Creatore, al Padre, e gli rende possibile il rapporto con Lui.

8. Quindi, anche il vostro benessere dipende dal fatto che voi riconosciate il Padre e lo seguiate secondo la vostra coscienza, la quale diventa sempre più raffinata se vivete in costante rapporto con Me, dove voglio guidarvi in ogni verità, e nessuno vi dovrà strappare dalla Mia mano.

9. Allora, senza il vostro intervento e la vostra conoscenza, lascerò che la Mia benedizione affluisca attraverso di voi anche agli altri, in modo da poter riconoscere in essa la Mia Sapienza e la Mia Onnipotenza. Purtroppo non posso ancora darvi il diritto alla figliolanza nella sua completezza, finché l'amor proprio avrà ancora troppo spazio in voi, e finché tutto il vostro cuore non Mi apparterrà.

10. A causa del vostro amor proprio, Io sono spesso costretto a ledere una parte della vostra volontà con ogni sorta di circostanze, in modo che il successo non accresca ulteriormente il vostro amor proprio. Spesso devo perfino sventare imprese a Me compiacenti, solo per amor vostro, poiché, tutto ciò che fate, deve innanzitutto essere un guadagno spirituale per voi stessi, e solo allora servire per il Mio onore.

11. Perciò esaminatevi precisamente in tutto ciò che volete intraprendere, e così potrete ottenere spesso  la risposta immediata a una domanda nell’interiore. Infatti, presso di Me è diverso che presso gli uomini. Io accetto solo doni e offerte affinché il donatore ne tragga profitto, mentre presso gli uomini è il destinatario ad essere reso felice.

12. Io ricompenso ogni dono dell'amore portato a Me, con valori divini eterni, mentre le offerte che vengono fatte per amor proprio, raccolgono malcontento e ingratitudine. Quindi, ancora una volta, attenetevi oggi alle parole della Mia promessa, allora riceverete ciò che è più prezioso: la vera Luce della vita, che risplende sicura sulla via che porta all’eterna beatitudine! – Amen!

 

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Cap. 162

“Non vergognatevi di Me e delle Mie parole, ma preparatevi alla lotta!”

Domenica 7 marzo 1880

1. «Chi si vergogna di Me e delle Mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, si vergognerà anche del Figlio dell'uomo quando verrà nella gloria del Padre Suo, con gli angeli santi!» [Marco 8,38].

2. Queste parole, che rivolsi ai Miei discepoli già durante il tempo della Mia vita terrena, vanno adesso in adempimento e indicano in un ampio grado ancor più elevato di ciò che dissi ai Miei discepoli di quel tempo, poiché nel tempo attuale è altrettanto il caso che la maggior parte dei nobili e dei ricchi, così come anche degli eruditi, si guardino bene dal testimoniarMi a causa del bon ton[13], anche se nel loro cuore forse Mi adorano (il che viene ancora tollerato per amore della religione). Nondimeno, per prendere su di sé per amor Mio, vergogna e persecuzione – che spesso sono associate ad esso quando un'anima si esprime liberamente e agisce anche di conseguenza – pochissimi, anche dalle classi più povere, giungono a questa confessione, poiché anche loro calcolano innanzitutto i loro vantaggi esteriori, prima di aderire in qualcosa a cui spesso lo spirito li spinge dall'interiore.

3. L'intelletto è allora l'interprete dei pensieri, come ora guida il controllo sulle Mie Sacre Scritture in generale. Perciò quei pochi che si rivolgono a Me per chiarimenti, non sono compresi dalla maggioranza, bensì, nella loro migliore conoscenza e nel loro sforzo, vengono criticati e perseguitati dalla generazione adultera e peccaminosa.

4. A queste anime bramose valgono quindi queste parole: «Chi si vergogna di Me e delle Mie parole...» [Lc. 9,26] poiché questi ricercatori sono chiamati a riconoscerMi come l’amorevole Padre, e a loro voglio rivelarMi direttamente con i Miei santi angeli.

5. Voi che siete in grado di sentire l’attrazione del Padre attraverso i fatti, siete quindi doppiamente obbligati a non vergognarvi di Me, ma in ogni occasione, quando siete esortati già nell’interiore, dovete testimoniare di Me come dell’accessibile 'Padre'.

6. A tale adempimento della Mia Volontà appartiene il fatto che voi ne sopportiate volentieri anche le conseguenze per amor Mio, poiché vergogna e persecuzione non vi saranno risparmiate, se non volete confermare ai vostri simili il loro Dio (che si son creati), che per loro è così comodo. Piuttosto, elogiate loro il Padre!

7. Essi sanno bene che il figlio deve obbedienza al Padre, mentre adorano il loro Dio nelle lontananze, e delegano una terza persona per ottenere la loro beatitudine presso il Giudice celeste.

8. Non è in vostro potere demolire questa fede, che pregiudica così poco la vostra libera volontà, ma dovete tenervi stretti a Me, affinché Io possa adoperarvi come strumenti per provare il Mio potere e la Mia magnificenza, e precisamente, prima di tutto, che voi stessi osserviate i Miei comandamenti, dei quali la maggior parte degli uomini ritiene troppo difficili!

9. Per primo, vi do coraggio e gioia non appena l'unione tra noi è giustamente conclusa. Per secondo, vi metto in bocca le parole di sapienza quando ne avrete bisogno. Per terzo, Io stesso vi conduco quelle anime che cercano, cui dovete solo dimostrare la vera pazienza e amore in loro. Per quarto, Io cammino in mezzo a voi quando siete riuniti per amor Mio e parlo chiaramente attraverso la Mia Parola, affinché la vostra comunità tra voi diventi sempre più pura e ricca d’amore. Per quinto, anche i Miei santi angeli vi devono stare fraternamente al fianco, poiché la protezione interiore è ora più necessaria della protezione esteriore.

10. Senza che gli uomini lo sospettino, una grande preparazione per la Mia venuta è già avvenuta nella legislazione esteriore che, nel tempo attuale, non permette un toccare, tanto meno un completo sradicare o perfino bruciare i Miei uomini di fede.

11. L'illuminismo anche nel popolo basso è ora progredito a tal punto che non si lascia più guidare nell’oscurità, ma esamina, cerca e domanda: “Cos'è la verità?”. E ora Io stesso voglio dare agli uomini la giusta risposta a questa domanda: come un giorno fui appeso alla croce come povero Nazareno, e tuttavia, adesso, molti si mettono sotto la stessa secondo il Nome, così ora voglio purificare e guadagnare completamente il Mio Regno con uguale potenza.

12. Perciò preparatevi alla lotta per Me (nel senso sopra indicato), poiché solo dopo la lotta, se resisterete fedelmente, potrete ricevere la corona della vittoria! – Amen!

 

 

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Cap. 163

“In tutto ciò che vi capita, riconoscete il Mio Amore paterno!

Domenica 14 marzo 1880

1. Cari figli, dopo avervi invitato a mantenere l’alleanza con Me, allora voglio portarvi sempre di più davanti agli occhi la Mia Volontà, affinché possiate vedere, come anche i Miei seguaci, con la lettura delle Sacre Scritture in cui la stessa è contenuta, passano indifferenti su parecchi passi che spesso, nelle loro condizioni, potrebbero essere per loro di consolazione.

2. Oggi vogliamo esaminare l'invio dei dodici apostoli [Luca cap. 9]. Questi discepoli, infatti, ebbero il più grande privilegio rispetto agli altri uomini, poiché erano sempre vicini a Me, potevano chiedere qualsiasi cosa, tutti i Miei miracoli avvennero in loro presenza, ho benedetto molte persone intorno a loro, perciò essi conoscevano il Mio Potere e il Mio Amore, ed avevano anche la speranza di essere benedetti nella vita terrena, solo che quest’ultima cosa non l’ottennero, poiché la loro fede doveva mettere radici molto più profonde, quando li mandai come pecore in mezzo ai lupi feroci.

3. Solo con una tale fede è possibile assoggettarsi i demoni, cioè quando all’uomo vengono tolti tutti i supporti esteriori sui quali egli ancora conta; allora si appoggia solo su di Me ed ha bisogno del Padre che lo accudisca, lo aiuti, lo consoli, lo consigli e lo ami. Allora ho libero accesso a lui e posso renderlo felice.

4. Quanto gli fa bene il pensiero: “Il mio Dio è anche Padre mio!”. Egli si accorge di ciò che l'Amore paterno vuole ottenere con una croce inviatagli. Invece, com'è del tutto diverso con coloro che vedono in Me ancora il santo Giudice e nella vita procedono con timore, solo per non essere vittime della Mia giustizia punitiva. Come potrebbero, questi, testimoniare poi di Me, con gioia?

5. Anzi, essi faranno sì che gli altri rabbrividiscano e tremino dinanzi a Me; tali uomini accettano anche tutto ciò che di buono perviene loro, come una benedizione ben meritata, e se ne vantano perfino davanti ai loro simili. Perciò il Mio Amore e la Mia Sapienza si son presi cura di coloro che si sforzano (nel modo giusto) di portare le anime a Me.

6. Ai Miei discepoli già dissi cos’è che ostacola l'apostolato, e ancora oggi lo faccio con i Miei, togliendo loro tutto ciò che può ostacolare il loro rifugiarsi in Me; Io li custodisco come una pupilla dell’occhio, e spesso taglio con un coltello affilato ogni escrescenza del loro cuore che potrebbe fruttificare nel mondo. Inoltre, li seguo sulle loro vie e li richiamo (in caso di pericolo), solo che prima devono imparare a distinguere la Mia voce da quella ingannevole di Satana.

7. Per questo è necessario che i Miei figli abbiano fiducia delle Mie (viventi) Parole; le Sacre Scritture forniscono loro una pietra di paragone, poiché in esse trovano in ogni situazione della vita un consiglio proveniente da Me.

8. Ebbene, voi che avete ricevuto un ulteriore supplemento delle Mie parole attraverso la Mia grazia, riconoscete il Mio Amore paterno in tutto ciò che vi giunge. Allora potete fare molto per Me, …di fronte ai vostri simili. Osservate solo l’appagamento di un uomo nonostante esteriormente sia povero, la cui ricchezza consiste nel credere in Me, se non viene ammirato perfino dagli empi, e in tal modo porta alcuni sulla retta via verso di Me!

9. Riconoscete la necessità delle Mie disposizioni, il che significa, abnegazione per coloro che si mettono al Mio servizio; allora Io non mancherò di fornire il resto dell'equipaggiamento. – Il Padre vostro in Gesù. Amen!

 

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Cap. 164

“Attenetevi al Padre celeste, riconosceteLo pubblicamente senza paura

(domenica delle Palme)

21 marzo 1880

1. Cari figli, questo giorno nella Chiesa (cattolica) è una commemorazione del Mio ingresso a Gerusalemme, dove il popolo Mi ha reso ogni onore e Mi ha riconosciuto come Re, ovvero, come "Figlio di Davide".

2. Questo entusiasmo del popolo era un influsso dall'alto, e quindi doveva essere rilasciata una vera testimonianza dalla bocca dei profani. Nonostante in precedenza il popolo avesse evitato di unirsi a Me, adesso, invece, fece risuonare negli orecchi dei sacerdoti: «Questi è Colui al quale è dovuto l’Osanna!» [Mt. 21,15]

3. Dove desidero che Io debba essere riconosciuto pubblicamente, lì ogni paura o calcolo nell'uomo deve ritirarsi, poiché questo equipaggiamento – per entrare nella lotta per Me – si basa sul grado d’amore per Me.

4. Se un'anima tiene a Me, non ha bisogno di essere istruita, neanche di fare qualcosa di fantastico per Me, bensì, si difende per Me, per amor Mio, ed è grata per il suo benessere interiore, e invece di farselo carpire, preferisce donarlo anche ai suoi simili.

5. A chi è di questo sentimento e cerca di difendere la Mia causa – e non per amor proprio e prepotenza – viene promessa la vittoria.

6. Se entrate in contatto con coloro che vi contraddicono con cieco ardore, ricordate le parole: «Dove due o tre sono radunati nel Mio Nome, là Io sono in mezzo a loro!» [Mt. 18,20]

7. Perciò siate calmi e tranquilli, lasciate a Me l'influsso che implorate da Me per i vostri simili, rafforzatevi nell’amore per loro, e se li sopportate con la stessa longanimità, come voi siete sopportati da Me, allora la benedizione è inevitabile.

8. A cosa è servito il grande entusiasmo del popolo al Mio ingresso a Gerusalemme? In pochi giorni scomparve, e Mi si mise in croce! Io dai Miei voglio essere amato e adorato più profondamente! Essi, attraverso continue contraddizioni e lotte, devono giungere alla vera convinzione che sono Io, Colui che cercano.

9. Perciò, anche presso i più grandi uomini di fede avvengono pause di vuoti di fede, e sono tormentati dalle tentazioni, finché tutto il loro sapere si azzera, e si sentono più felici con le parole e i detti più semplici, sui quali un tempo si ritenevano troppo avanti per poterne trarre benedizione e godimento.

10. Perciò, voi cari, diventate 'figli'! Accogliete le singole parole che vi metto nel cuore come i più grandi gioielli. Non disputate sulle opinioni di fede, poiché queste cose non hanno valore; solo la voce del Padre vostro nel cuore vi può portare in Cielo.

11. Non spargeteMi rami (di palma o ulivo) lungo la via quando entrerò, ma il vostro "Osanna" deve risuonare verso di Me dalla profonda convinzione interiore, allora starete saldi, anche sotto la croce, e alla festa della resurrezione non cercherete di nascondervi né per vergogna né per rimorso, ma camminerete con Me verso Emmaus, e là vi getterete consolati tra le Mie braccia.

12. Io, come Padre, Mi preoccupo adesso di attirare i Miei figli a Me attraverso l'Amore; invece i vostri fratelli spirituali dell'aldilà che hanno ancora molto da imparare nella longanimità, usano mezzi di incitamento esteriori d’aiuto. Ecco perché richiamano la vostra attenzione sui segni dei tempi. Ed Io lo permetto, perché ciò accade altrettanto per zelo d'amore, ma se vi attenete al Padre senza alcuna preoccupazione, allora avrete raggiunto il massimo, e potrete fare a meno di tutto il resto.

13. Perciò mettete alla prova il vostro amore per Me, ed Io, sempre più, vi rivelerò il Mio Amore per voi!

14. Come a quel tempo avrei avuto ancora tanto da dire ai Miei discepoli prima della Mia partenza, così vorrei anche adesso mettere molto, anzi, tutto nel cuore dei miei attuali discepoli (e figli), ciò che è necessario per loro per il tempo della tentazione. – Amen!

 

 

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Cap. 165

Cenni per la celebrazione della Settimana santa

Domenica sera 22 marzo 1880

1. Cari figli, se in questa settimana volete celebrare una Settimana santa che vi permetta di dare uno sguardo nell'opera di redenzione, dovete possedere la fede di Floran[14], il cui cuore era fermamente convinto che Io sono Dio stesso, il Padre e Redentore in persona.

2. Sebbene lo stesso (Floran) avesse colto tutti i concetti della Divinità e li avesse giudicati con il suo acuto intelletto, nondimeno, egli sentiva ancora in sé di non essere mai del tutto soddisfatto delle sue opinioni; era la radice del suo onesto sforzo a non conseguire un (utile) godimento dalla Divinità, bensì, si rapportava con la Stessa e, per così dire, per essere punito; (detto in breve) questo era un desiderio che la Mia grazia gli aveva dato, la cui grazia era ancora qualcosa di sconosciuto agli uomini di quel tempo; mentre ora è un bene comune del cristianesimo che, purtroppo, è rifiutata da molti, riconosciuta da altri solo in apparenza, come la via più sicura che conduce a Me nel Cielo, e perciò deve essere ottenuta pregando[15].

3. In questa Settimana (santa), Miei cari figli, esortate a mantenere l’intera fede nella mia Divinità, e vi darò ancora alcuni chiarimenti ricchi di benedizioni sulla Mia stessa Opera di redenzione, poiché è il tempo in cui i Miei veri figli hanno bisogno di dotazioni spirituali; quindi leggete nel Grande Vangelo di Giovanni maggiori particolari sulla fede di Floran, e poi, anche la preghiera del Sommo Sacerdote! [Gv. cap. 17]. – Il Padre vostro Gesù. Amen!

 

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Cap. 166

Ponetevi sotto la croce e chiamate Me, 'Padre', e comprendete le ultime parole: "È compiuto!"

Sabato  santo 27 marzo 1880

1. Cari figli, se oggi vi mettete spiritualmente sotto la Mia croce, allora vi benedirò, affinché risuonino nel vostro cuore le parole: «Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno!». "Padre!", ho esclamato quando sofferenze di ogni genere son ricadute su di Me; anche nelle ore più difficili della sofferenza il Mio umano Essere non ha rinnegato l'Amore divino, poiché proprio lì era coniato più fortemente, dove ha preso tutto su di Sé, per unirsi di nuovo con i Suoi figli.

2. «Non sanno quello che fanno», si giustificò l’Amore, e volle portare una parte della colpa dicendo: 'Non sanno quello che fanno!'. Tra questi non erano intesi solo i Miei nemici personali che Mi portarono alla morte in croce, ma l'intera umanità. Quest’ultima non sapeva più quale stretto legame Dio stesso (l’eterno Amore) aveva stretto tra Sé e l'umanità.

3. Egli voleva essere 'Padre', e gli uomini dovevano rimanere 'figli', perciò ha anche versato il sangue della Sua vita umana sulla croce! Quale profondo dolore ho provato Io a queste parole, quando le ho espresse, di questo i Miei discepoli non ebbero la minima idea, né della grandezza del Mio Amore che in quest'ora santa si stava svolgendo. Io stesso dovetti dire a Me stesso per consolazione: «Non sanno quello che fanno…».

4. Sì, oggi devo ancora mostrare clemenza in risposta a queste parole. Gli uomini sono ancora troppo ignoranti riguardo alla grande opera di riconciliazione; essi si mettono certamente sotto la Mia croce per ottenere tutte le sue benedizioni, ma solo sotto la croce storica, lì essi vogliono il Mio sangue per la loro purificazione, ma non secondo lo spirito, dove si tratta di prendere la croce su se stessi, come spetta ad un figlio quando è rafforzato per imitare il Padre nella Sua opera, per intraprendere tutto secondo la Sua Volontà, e perché ha riconosciuto la Volontà del Padre come l'unica che rende felice, per compierla completamente.

5. Là Mi si lasciò pendere da solo alla croce, e solo pochi stanno sotto di essa con amore, così come anche quella volta erano solo pochi straziati dal dolore interiore, non solo dal dolore fisico, poiché speravano che Io non lo sentissi come gli altri uomini, cosa che comunque, sapevano giustamente, poiché Io, sentivo l’intero tormento della natura umana.

6. E come i Miei erano così piegati dal senso del dolore per l’umiliazione e il disprezzo che dovevo sopportare, così anche il Mio dolore interiore per l’insensibilità degli uomini era il più grande.

7. Ah, quale immagine dell'uomo che, con bestiale sete di sangue, gioiva del sangue fluente dalle Mie ferite, laddove Satana poteva rivendicare l'uomo con diritto, perché tutte le sue caratteristiche si manifestarono lì nella massima misura.

8. Il suo trionfo fu grande, ma lo fu anche il suo sgomento, quando all’improvviso gli divenne chiaro che era in gioco il Mio Amore, la Mia natura umana completamente compenetrata dal Divino, e quindi fu fornita la prova che gli uomini erano stati creati a Mia immagine, e deturpati solo dal proprio arbitrio, ma non trasformati.

9. Egli in quell’immagine vide il suo tramonto, perché comprese che adesso avrei potuto continuare ad agire sugli uomini eternamente dopo la morte. Perciò i segni e i prodigi alla Mia morte, poiché anche il Regno spirituale aveva sperimentato tutto attraverso segni di rispondenza che, sicuramente divennero visibili anche sulla Terra, ma non compresi.

10. Cari figli, mettetevi sotto la croce, il Mio Amore sa che siete ancora ignoranti! Voglio istruirvi in modo che non solo possiate esclamare "Padre", ma anche, che siete in grado di sentire questo Amore paterno, come anche le parole: «È compiuto!» che (un giorno) anche voi potrete dire. – Amen!

 

 

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Cap. 167

Oggi vengo a cercare la fede in voi: "Mi riconoscete redento?"

Osservate i segni del tempo come predetto in Luca cap. 21

(domenica di Pasqua)

28 marzo 1880

1. Cari figli, anche oggi vengo da voi per cercare la fede, come a quel tempo con i Miei discepoli che, contro ogni loro speranza, Mi videro giacere nel sepolcro e, a quel punto, cominciarono a dubitare della Mia divinità.

2. La prova che dovettero sostenere nel credere in Me, era grande, se considerate l'ostinazione di quel tempo e la grande contraddizione degli scribi e dei farisei, così come il grande inganno degli esseni, i quali praticavano la risurrezione dei morti come mestiere.

3. Adesso è molto più facile credere in Me, dopo la storia dello sviluppo del Mio regno, poiché il Mio potere può essere certamente criticato, ma non contestato.

4. Così adesso il sepolcro sta di nuovo lì, in cui gli uomini Mi ripongono come un Uomo pio e timorato di Dio, ma non vogliono sapere nulla di un ritorno della Mia persona. "E perché mai?", dice l’intelletto che si accontenta delle cose materiali e, quanto più possibile, si considera l’abitante del corpo, quindi non vuol sapere nulla di una sopravvivenza spirituale, rinnegando i suoi compiti (veri e propri), che a lui derivano da questa falsa credenza.

5. Ora è il tempo di sollevare il coperchio del sepolcro, e trovarMi con coloro che hanno desiderio di Me, ma spesso vengo in un momento e in una forma tale, che non Mi riconoscono subito.

6. Per questo vi consiglio di vegliare, affinché non siate colti di sorpresa e incapaci di godere la vera gioia dalla Mia visita, poiché vengo in differenti modi. Tuttavia, è certo questo: che Mi ritrovo con tutti coloro che mi amano! E come i discepoli con la Mia apparizione divennero colmi di fede, così anche voi dovete ricevere forza nel rapporto con Me.

7. Rimanete perciò di comune accordo nell’amore – per Amor Mio – in modo che Io possa far affluire le Mie benedizioni nella vostra comunità;. Spesso è necessario che l'uno venga a Me per l'altro, affinché la Mia grazia possa fluire tanto più copiosa. Così anche oggi procedo tra voi con il saluto: «La pace sia con voi!». Amen! – Il Padre vostro Gesù!

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8. Il capitolo 21 di Luca contiene una profezia per i Miei discepoli su ciò che sarebbe accaduto poco dopo la Mia morte, ma anche dopo la Mia resurrezione. Ora è necessario che Io richiami l'attenzione dei Miei seguaci anche sui segni esteriori dei movimenti mondiali, poiché voglio trattare con loro affinché riconoscano in tutto ciò che vien fuori intorno a loro, in che misura è partecipe il Mio Amore e anche il Mio potente braccio. E anche con voi voglio fare lo stesso.

9. Voi sapete che anche nelle tribolazioni più difficili il Mio Amore partecipa di nascosto, soprattutto in quelle generali, dove spesso vengono colpite intere città, paesi e popoli, e quando sentirete parlare di tali avvenimenti, alzate il vostro capo verso di Me, perché la redenzione si avvicina, cioè, rivolgetevi a Me con piena fiducia come al Padre vostro, riconoscendovi una disposizione dell'Amore, attraverso la quale molte anime possono ancora essere salvate dalla rovina eterna.

 

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Cap. 168

“Preparatevi! Sarete perseguitati, ma Io sarò con voi, se sarete umili, pazienti e amorevoli”

Domenica 4 aprile 1880

1. «Alzate la vostra testa verso di Me, perché la vostra redenzione è vicina!» [Lc. 21,28]. Cari figli, riconoscete in ciò la Mia continua Opera di redenzione, che non cesserà mai di seguire le anime smarrite, bensì, cercherà di risvegliarle dal sonno mortale del peccato, attraverso gli squilli di tromba.

2. Come la Mia redenzione è un atto ininterrotto, così è anche la Mia resurrezione. Io dimostro costantemente la Mia divinità mediante nuovi miracoli che mettano a tacere i Miei avversari, e anche se tutti si adoperano di sradicare nei cuori la fede in Me come Figlio di Dio, allora Io risorgo tanto più vittorioso in loro, e così porto loro la vita eterna.

3. Le persecuzioni dei Miei veri figli si ripeteranno sempre, ma anche la discesa dello Spirito Santo! Quanto più grandi saranno le contraddizioni e i disprezzi che dovranno sopportare, tanto più li visiterò con il Mio Amore, e farò sentir loro quale alto compito ha un figlio Mio, e quali diritti possiede.

4. Nel loro amore, con il quale amano Me e coloro che sono stati assegnati a loro da Me, metterò una forza invincibile. Spesso invierò loro dei nemici, di cui so che li perseguiteranno solo per cieco zelo; allora i Miei figli diventano strumenti per Me, per guadagnare queste anime. Per questo è anche così necessario che i Miei figli si esercitino nell'amore, nell'umiltà e nella pazienza, poiché solo con queste armi possono vincere, non con la semplice volontà di insegnare.

5. Attenetevi a queste parole, sia contro i vostri persecutori, sia nella fiducia in Me, poiché vi mando come pecore in mezzo ai lupi, ma non dovete andar fuori come i Miei discepoli di quel tempo, bensì, solo tacere e vegliare, affinché riconosciate i lupi nella veste di agnello.

6. Ora aggiungete a queste parole la parola di conforto: «Vedete, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo!» [Mt. 28,20], e il vostro Gesù risorto nel vostro cuore vi darà anche la vittoria. – Amen!

 

 

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Cap. 169

Sulla potente resurrezione di Lazzaro, …e non solo per lui

Domenica 11 aprile 1880

1. Cari figli, l'undicesimo capitolo di Giovanni che tratta della resurrezione di Lazzaro, rivela la grande benedizione che, nel momento del bisogno, devono aspettarsi coloro con i quali Io frequento, ma soprattutto, quale benedizione si ottiene con questa, quando i fratelli e le sorelle si rivolgono a Me intercedendo l’un l’altro nell'amore spirituale.

2. Maria (la sorella di Lazzaro) Mi fece sapere: «Signore, colui che Tu ami, è malato» [Gv. 11,3]. Con queste parole lei voleva farMi capire che Io dovevo ricambiare l’amore e aiutarlo, dopodiché le diedi anche l’assicurazione: «La malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, affinché il ‘Figlio’ ne sia onorato!» [Gv. 11,4]

3. La sua fiducia in Me era grande, ma doveva essere provata al massimo grado, affinché la ricompensa fosse ancora più grande. Anche se Lazzaro era ormai morto, esse si affidarono comunque a Me; il loro amore per Me non diminuì dopo che le avevo lasciate apparentemente, mentre con loro ero certamente nello spirito.

4. Esse desideravano ardentemente il Mio arrivo, perché non Mi riconoscevano ancora come Colui che è sempre con i Suoi, anche se non Lo vedono, e perfino quando la notte del sepolcro le ricopre, tanto da sembrare che non ci sia più speranza di vita per loro.

5. Io lascio che tali casi si verifichino, per provare tutta la Mia potenza ai defunti (spirituali). Essi devono risorgere a una nuova vita, la Mia chiamata di grazia deve riportarli indietro e far capire che la loro vita interiore è un Mio dono, e perciò dipendono anche completamente da Me.

6. Solo allora l'anima comincia a riconoscere correttamente il suo atteggiamento verso di Me. Dopo la rinascita si rende conto che non è il volere, ma la "possibilità e capacità" di amarMi, rendono felici. È la resurrezione che può avvenire solo attraverso la Mia Parola e la Mia Potenza.

7. Tuttavia, com’è stato il caso di Lazzaro: "I giudei piansero per lui", poiché egli amava la sua cerchia di amici e da loro era amato a sua volta, con l’uomo, l’inizio deve essere fatto nel suo cammino esteriore, nello sforzo di riconoscerMi più da vicino, deve seguire i Miei comandamenti, deve cercare di conquistare i suoi simili, affinché anch’essi preghino per lui. Perciò ogni comunità, fondata per amor Mio, sarà benedetta da Me.

8. L'amore che basate e praticate tra voi in Mio onore, è per Me il sacrificio più gradito. Perciò siate attivi nell'amore tra di voi e confidate in Me, anche quando ogni speranza, spesso, cessa di risvegliare a nuova vita ancora una volta in un fratello o in una sorella.

9. Andate da loro nello spirito quando ve lo chiedo, e credete che Io posso ancora resuscitarli, anche se giacciono già da lungo tempo nella tomba, e l'odore della putrefazione vi verrà incontro. Voglio glorificarMi in loro e in voi attraverso il Mio Amore e la Mia Potenza. Rivolgetevi – come Maria e come i giudei – con le lacrime, a Me!

10. Se avete negli occhi tali lacrime di compassione per la morte spirituale dei vostri fratelli e sorelle, allora il Mio Amore andrà in collera e griderà il suo potente "Alzati!", nella tomba della morte! Allora perseverate sempre più fermamente nella preghiera per i vostri simili malati, e perfino con i defunti, affinché la resurrezione possa diventare per loro possibile! – Amen!

 

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Cap. 170

Analogie tra il padre e il figlio, sulla Terra e in Cielo

Domenica 18 aprile 1880

1. «Non dovete chiamare nessuno ‘padre’, poiché uno solo è il Padre vostro, e Questi è nei Cieli» [Mt. 23,9]. Cari figli, attenetevi particolarmente a queste parole che voi pronunciate volentieri secondo il senso, perché non Mi avete più afferrato solo come il grandioso Creatore e Dio, ma per grazia Mia siete giunti al riconoscimento che l'Amore Mi porta più vicino  a voi, e precisamente  che tra noi deve esserci l’Amore paterno e filiale! Tuttavia, a questo Amore e a questo privilegio sono legate grandi condizioni.

2. Anche nella vita terrena un padre inizia con il suo amore e fa molti sacrifici per il figlio, prima di esigere l’amore corrisposto, ma attende con pazienza la maturazione del figlio; egli chiede solo che il figlio si indirizzi gradualmente verso di lui e riconosca le sue benevoli opere.

3. E questo padre non sarebbe soddisfatto se, nel suo zelo, il figlio rimanesse fermo se si credesse sicuro che il padre continuerà a prendere su di sé ogni preoccupazione; infatti, in tal modo il figlio non raggiungerebbe la sua piena formazione, dovendo egli cooperare sempre. Quindi, quanto più grande è l'amore che il figlio ha per il padre, tanto più entrerà con gioia nella sua volontà, anche se spesso sono richiesti grandi sforzi per progredire.

4. Proprio in questa concessione, o cessione dell'attività del padre, risiede la felicità del figlio, e che Io parli qui solo di un vero e buon figlio, ve ne renderete conto voi stessi.

5. Queste condizioni familiari sono le analogie tra Me e i Miei figli terreni, poiché anche il Mio Amore persegue altrettanto questo percorso con ogni anima, solo che essa non può chiamare nessun altro come “Padre” all’infuori di Me; cioè l’intera sua dipendenza solo da Me deve esserle chiara, e altrettanto il Mio rapporto con lei deve essere una necessità.

6. Come un figlio è afflitto quando viene privato del padre, così deve anche essere afflitta un'anima quando pensa di aver offeso il Mio Amore paterno, e che per questo Mi sarei allontanato da lei, poiché lei non deve fare affidamento su nessun’altra assistenza che non sia la Mia.

7. Voi non dovete cercare la vostra gloria nell’intelletto, né nella ricchezza né nel prestigio o in particolari successi, bensì, solo in Me, il Padre celeste vostro; e se volete raccogliere lì tali benedizioni, allora il vostro cammino vi condurrà attraverso la valle dell'umiltà, dove montagne lussureggianti a destra e a sinistra possono allettarvi a salire, invece di proseguire tranquillamente lungo un sentiero la cui destinazione potete certamente vedere nello spirito, ma che spesso vi sembrerà deserta e vuota, perché la natura vi offre accanto a questo, dei piaceri momentanei.

8. Perciò camminate sicuri nelle orme del Padre vostro Gesù, il Quale ha percorso anche questa via; riflettete che Io, come il Padre più amorevole e più saggio, ho scelto bene e in sicurezza per voi figli, e con il Mio esempio vi ho preceduto. Perciò, rimanete nell’umiltà! – Amen!

 

 

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Cap. 171

“Beati sono coloro che non vedono, e tuttavia credono!

Domenica 25 aprile 1880

1. Miei cari figli, anch'Io vengo oggi in mezzo a voi con le parole: «Beati sono coloro che non vedono, e tuttavia credono» [Gv. 20,29]. Come sapete, Io rivolsi queste parole a Tommaso, il quale anche lui era sul punto di non credere finché non vide le Mie ferite e le toccò perfino col dito.

2. Così è anche con voi, perché non riuscite ancora a raggiungere la vera fede e fiducia, prima di ricevere visibilmente il Mio aiuto, e perciò, spesso perdete un grande guadagno per la vostra interiore vita spirituale.

3. Tuttavia, anche a voi voglio mostrare i segni dei Miei chiodi a vostra vergogna, poiché il Mio Amore segue sempre i Suoi figli. Allora vi esclamo anche adesso: «Beati coloro che non vedono, e tuttavia credono!»

4. Anche per voi questa fede è molto necessaria, perché in questo tempo non posso visitarvi personalmente, ma credete tanto più fermamente che non vi lascerò, né vi abbandonerò secondo lo spirito. Che voi lo afferriate sempre secondo il vostro punto di vista spirituale, è certamente bene da parte vostra, ma comprendete ancora troppo poco che anche le situazioni esteriori ne fanno parte per aumentare la ferma fiducia in Me; eppure, spesso riconoscete troppo poco le Mie disposizioni.

5. Solo quando le cose vanno secondo le vostre opinioni venite a lodarMi. Ecco perché, cari figli, spesso devo ritardare a lungo la Mia apparizione, perché vorrei prima vedere tanto volentieri la vera fede in voi.

6. Sforzatevi di contare fermamente sul Mio aiuto nelle più grandi necessità e situazioni critiche, ed Io entrerò in voi attraverso le porte chiuse, cioè, Mi prenderò cura di voi e benedirò la vostra fiducia, anche se non siete stati così fedeli a Me da come potrei aspettarmelo.

7. Costruite sulla Mia Grazia e sul Mio Amore, poiché, se pensate di avere delle pretese su di Me col vostro operare, allora devo ritirare da voi, sempre di più il Mio aiuto.

8. Come Tommaso non Mi riconobbe perché lui voleva riconoscerMi solo in un'apparizione secondo la sua idea, così, spesso accade anche con i Miei figli. Essi certamente Mi amano, ma in alcune situazioni non riescono a capire che Io, nondimeno, collaboro, perché secondo la loro opinione, non sanno come interpretare la Mia cooperazione.

9. Perciò credete nelle Mie parole di ciò che ho promesso, le quali non escludono nessun giorno: «Vedete, Io sono con voi, tutti i giorni fino alla fine del mondo!». Credete che anche oggi Io sia con voi, e andate in pace! – Amen! Il Padre vostro Gesù.

 

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Cap. 172

“Osservate la natura, attraverso la quale i cambiamenti servono per la vita,  e sono stato Io a donarvela”

Domenica 2 maggio 1880

1. «Mi hanno odiato senza motivo» [Gv. 15,25]. Cari figli! Questo versetto, soprattutto al giorno d'oggi, va molto spesso in adempimento, poiché molti uomini sono adirati con Me e Mi rimproverano, senza indagare chi sono Io! Essi accusano il loro Creatore e Sostenitore con una cieca collera, senza nemmeno sapere perché!

2. Io fornisco loro giornalmente le prove del Mio grande Amore e Potenza, e tuttavia non Mi ringraziano, non Mi temono, e non si rendono conto della loro dipendenza da Me, sebbene Mi mostri a loro magnificamente per tutto l'anno, e ogni stagione porta con sé differenti benefici. Io li risveglio dal letargo con il risveglio della rigogliosa natura attraverso il canto degli uccelli, i quali cantano per loro in letizia. Nessuno crede che Io abbia dato agli uomini meno sentimenti delle altre creature viventi, e tuttavia egli (l’uomo) è il più infedele di tutte le creature.

3. Raramente incontro uomini di cui posso dire che Mi amano con tutto il cuore e con tutta l'anima, sebbene anche in loro Io abbia immesso le quattro stagioni dell'anno con i loro benefici, solo che queste immagini sono nascoste dalla carne, e sono talmente soffocate dai suoi desideri che tali rispondenze sono diventate completamente estranee all'uomo.

4. Quanto è promettente la primavera nel suo sviluppo e nella sua fioritura! Come ogni mutamento del tempo ne minaccia la rovina, ugualmente è con le anime! Ogni piccola deviazione nella loro speranza, minaccia la caduta del fiore, e quando arriva il calore estivo per far maturare il tutto, quanti nobili propositi scompaiono poi sotto l'influsso della sofferenza, invece di tenersi saldi alla radice di ogni vita, attraverso la quale affluisce la forza necessaria per la crescita interiore. L'autunno, che offre il godimento dei frutti, spesso non viene raggiunto, e segue un rigido inverno, mentre l'autunno dovrebbe provocare sentimenti di gratitudine nel cuore, e l'inverno potrebbe anche essere accolto con gioia, somigliante al tranquillo riposo sabbatico, dove la materia verrebbe considerata solo come ausilio, e non dovrebbe occupare più il vostro intero essere.

5. Perciò gli uomini dovrebbero ringraziarMi per ogni raggio di Sole che arriva loro, i cui raggi li riscaldano e scacciano l'oscurità che li circonda.

6. Come il riposo invernale è benefico per il contadino, così anche per l'anima è una pausa, durante la quale Mi lascia agire da solo, sperando che il Mio grande Amore faccia ricominciare la primavera anche per lei. Come attraverso la diversità delle stagioni con il loro cambio vi affluiscono sempre più benefici, così anche la vostra anima, con il cambiamento del vostro destino, è previsto più bene che se vi lasciassi addormentare nella confortevole monotonia!

7. Risveglio, maturazione, godimento e riposo, sono necessari all’uomo per l’interiore crescita e per essere felici! Per questo percorso vi ha provveduto il Mio Amore, e questo non cessa mai di risplendere con il Suo Sole di grazia sul vostro piccolo mondo in voi, affinché voi, come la natura, portiate frutti ricchi di benedizione, che devono essere raccolti negli spazi eterni.

8. Perciò riflettete: come adesso è arrivata la primavera, dopo di ché, il caldo estivo farà maturare il raccolto, provvedete affinché anche i vostri frutti crescano bene, così che un giorno non avrete lavorato invano, quando il riposo eterno dissolverà il vostro corpo. Utilizzate la bella stagione per la contemplazione della vostra essenza e, come gli uccelli, intonate un canto di lode per il suo meraviglioso allestimento! – Amen! Il Creatore e Padre vostro!

 

 

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Cap. 173

“Abbiate il desiderio di Me, e quando ci sarà affinità tra noi, riceverete il Mio Spirito”

(giorno dell’Ascensione)

Giovedì 6 maggio 1880

1. Cari figli, dopo aver concluso il Mio cammino terreno con l'Ascensione, i Miei discepoli dovevano imparare a comprendere tanto più spiritualmente, e ora, cominciare a confrontare le Mie parole e il Mio insegnamento con le profezie dei profeti. In questo modo penetrarono nei misteri divini, usarono la nostalgia della Mia personalità per la comunione interiore con Me, e questo rapporto era il mezzo per renderli pienamente capaci per il ministero apostolico, e per ricevere lo Spirito Santo. Infatti, questo Spirito deve essere desiderato, prima che possa dimostrarsi efficace nei cuori. Solo a questo punto ai Miei discepoli fu chiaro che solo l'affinità spirituale con Me costituiva la felicità degli uomini, e perciò collocarono questo legame molto più in alto del Mio rapporto esteriore. Per questo motivo venne anche la grande gioia della Pentecoste: poter testimoniare di Me! Così come, ad esempio, Paolo esclamò: «"Considero ogni cosa un danno e un escremento, rispetto alla conoscenza suprema» [Filip. 3,8]; perciò anche la loro disponibilità a soffrire.

2. In loro non c’era avidità di lucro per poter governare in futuro con Me, bensì c’era un'armonia con Me, che può essere chiamata solo con il nome di "amore". Questo amore dei Miei discepoli è stato un trionfo per Me, poiché a questo punto ho avuto di nuovo degli uomini sulla Terra che erano stati educati dal Mio Amore stesso, e cominciavano a comprendere la loro dipendenza da Me, e perciò si rivolgevano a Me nella loro libera volontà, volendo esserMi soggetti.

3. Lo scopo della Mia incarnazione è stato così raggiunto. Io sono salito al Cielo per benedire tutti i Miei figli che vogliono accettare questo Amore ogni giorno in cui vengono da Me. Non dovranno mai rimanere senza benedizioni, se il loro sguardo è rivolto a Me, se la loro voce Mi invoca, e se i loro orecchi vogliono ascoltare Me, cioè le Mie parole.

4. Il Cielo è steso sulla Terra intera, sulla quale Io troneggio. Perciò tutti gli uomini hanno anche il diritto di rivolgersi a Me. Anche se non sono ancora convinti del loro cammino interiore verso di Me, possono comunque far uso delle Mie promesse, poiché attraverso difficoltà e sofferenze, Io esclamo loro: «Venite a Me, voi tutti che siete stanchi e aggravati, vi voglio ristorare!» [Mt. 11,28].

5. Tali stati di sofferenza e tentazione presso gli uomini, sono voci della Mia grazia. Tali voci di grazia sono necessarie anche presso coloro che si definiscono figli Miei e che si occupano più da vicino e più spesso di Me. Anche loro sono ancora deboli nella fede e considererebbero una Mia apparizione personale come la più grande felicità, dimenticando di porsi la domanda: “Come potrei esistere davanti alla Sua santità e purezza, davanti a Colui che ha dato la testimonianza di aver creato l'uomo a Sua immagine e, come Gesù, ha potuto portare con Sé in Cielo la Sua umanità, come trionfo, e come segno per tutti gli spiriti?"

6. Perciò, cari figli, ringraziate la Mia Longanimità e la Mia Pazienza che, con la Mia seconda apparizione ancora ritardo, e vi do mezzi e tempo per entrare prima e ancor più in comunione spirituale con Me. Attenetevi costantemente alle mie parole: «Vedete, Io sono con voi», affinché continuiate con più gioia, a poter credere alla Mia collaborazione nelle vostre situazioni e condizioni! – Amen!

 

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Cap. 174

“Se amate il Padre, dovete onorarLo, temerLo e avere rispetto di Lui”

Domenica 9 maggio 1880

1. Chi teme il Signore, onora anche il Padre!. – Cari figli! Queste parole vi son date per consolazione in quelle ore di tentazioni in cui percepite di essere troppo tiepidi nell'Amore per Me, e quindi non vi rivolgete a Me con quella gioia che, allo stesso tempo, vi fa sentire di nuovo la benedizione.

2. Questo stato d'animo gioioso, molto spesso è più un forte influsso dall'alto, affinché riconosciate più rapidamente questo o quel peccato, e impariate a riconoscere meglio voi stessi. Questo stato è una grazia speciale su cui spesso segue una pausa, dove siete lasciati a voi stessi, in modo da poter scegliere, e la vostra libera volontà può emergere di più.

3. Ebbene, se in tali momenti avete paura e temete di venire davanti a Me nella consapevolezza della vostra debolezza, allora temete in Me il Signore, ma allo stesso tempo onorate anche il Padre! Ogni figlio deve mettere il Padre molto al di sopra di se stesso, e se Lo ama veramente, deve anche onorarLo ed evitare di fare qualcosa che è contraria all'essenza sublime del Padre. Allo stesso modo, nella paura c’è anche una parte di quell'amore che può essere pienamente sviluppato solo attraverso il rispetto.

4. Il rispetto degli influssi della grazia, si ottiene proprio quando, in tale grazia, non li notate in voi, come sarebbe di solito il caso; una tale pausa è anche il miglior mezzo di protezione contro l'astuzia e l'attacco del peggior nemico, il quale si chiama "arroganza spirituale", che è il corruttore di ogni amore.

5. L'amore, infatti, non ha bisogno di avere la sensazione di essere esenti da debiti verso Dio e verso il prossimo, ma deve sempre includere in sé la gratitudine e l’umiltà, e per giungere a questo vero amore, le ore di debolezze e di tiepidezza sono spesso molto utili.

6. Perciò, cari figli, non disperate; onorate il Padre nel vostro timore, se non vi credete degni di poterMi amare, e presto sentirete di nuovo la Mia voce paterna nel vostro cuore che dice: «Beati sono coloro che soffrono, perché saranno consolati!» [Mt. 5,4]. Soprattutto, cari figli, se siete colti dallo smarrimento, tornate indietro pieni di fiducia; il Sole di grazia splende sempre sulla via e vi riporta al cuore del Padre, il Quale non castiga alla maniera umana, ma può solo punire dall’Amore e nell’Amore. – Amen!

 

 

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Cap. 175

A Pentecoste: “Lo Spirito Santo testimonia in voi, sia che siate figli, o servitori”

Venerdì 14 maggio 1880

1. Miei cari figli, già oggi vi do il saluto per la Pentecoste, poiché il Mio Amore non vuole lasciarvi soli nel senso di debolezza, bensì vi esclama: «Venite a Me!», proprio come un giorno ho esclamato a coloro che ascoltavano le Mie parole con il cuore disperato e non osavano conoscerMi più da vicino.

2. Dovete imparare a conoscerMi come Colui che può solo amare, ma non punire, a meno che voi stessi non scegliate quest'ultima opzione, spesso contro la vostra migliore conoscenza!

3. Io vi dico che voi Mi conoscete più di voi stessi, e in questo sta il motivo del perché voi siete sempre di così poca fede. Spesso confidate troppo saldamente nel vostro operato e nella vostra volontà, e in questo modo vi allontanate troppo da Me, cosa che vi diventa certamente percettibile quando Io busso con più forza, ma vi rende anche facilmente paurosi.

4. Perciò, se vi rattristate su tali circostanze che incontrate, allora vi vengo incontro con il Mio Amore paterno, ma non mancate di vigilare ancora di più, affinché tali circostanze non si ripetano spesso.

5. Non abusate delle Mie grandi testimonianze di grazia, ma ringraziate per questo, e mostrateMi questo ringraziamento nei vostri simili con la pazienza! Lo Spirito Santo è quindi così necessario per voi e per tutti gli uomini, perché ammonisce, insegna, consola e vi rilascia la testimonianza nell'interiore, sia che siate “figli” o “servitori”. Ascoltate la Sua voce, è una voce a voi ben nota che proviene da Me.

6. Perciò non lasciatevi turbare se Lui (lo Spirito Santo) si presenta in voi dapprima come potente ammonitore, in modo che in seguito venga accolto da voi, tanto più riconoscente come Insegnante e Consolatore, e rimanete saldi nel fatto che Io, Gesù, il Padre e lo Spirito Santo, siamo inseparabili – e solo attraverso l'Amore divino Io sono altrettanto unito a voi, e vivete nuovamente nel rapporto e nell'essenza del vostro Dio e Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Vi benedico di nuovo come Miei figli deboli ma diligenti! – Questo come saluto di Pentecoste da parte del Padre vostro in Gesù Cristo, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen!

 

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Cap. 176

“Purificate prima la Mia dimora, affinché Io possa entrare e prendere dimora in voi”

(domenica di Pentecoste)

16 maggio 1880

1. «Ecco, Io sto davanti alla porta e busso. Se qualcuno sente la Mia voce e apre la porta, Io entrerò e terrò comunione con lui e lui con Me» [Ap. 3,20]. Cari figli, così faccio alla festa di Pentecoste, e busso a ogni anima, ora più forte, ora più dolcemente, a seconda del grado del loro amore per Me, e vorrei che Mi si facesse entrare, cosa che però Mi viene concessa assai raramente.

2. Questo perché la dimora del cuore è ancora piena di sporcizia, oppure è uguale a un caos dove non sono affatto desiderato, oppure alloggiano ancora altri ospiti che non si possono unire a Me, e se di tanto in tanto dovessero anche piegarsi, conducono tuttavia sempre la supremazia, avendo Io in quel caso espresso: «Io sono il Signore tuo Dio, non dovrai avere altri dèi accanto a Me!» [Esodo 20,2-3].

3. In questo comandamento è contenuta la Mia Volontà, ciò che Io esigo per poter prendere dimora presso di voi, e cioè, una completa rimozione di tutte le passioni che non sono conciliabili con il Mio Amore divino, il quale è libero dall'egoismo, dall'orgoglio, dall'avarizia e da tutti i fardelli simili; all’opposto, al Mio ingresso sono legati: amore, longanimità e pazienza, i quale devono moltiplicarsi in voi ogni giorno.

4. Perciò fate spazio per Me nel vostro cuore! Questo è ciò che potete scegliere voi stessi e dovete lasciare il rimanente a Me, quando vi visiterò e vi farò sentire la Mia grazia.

5. Chi chiede il Mio Spirito, deve prima esaminare se stesso se può essere accolto da lui come Principe della pace, poiché l'anima a questo punto deve sottomettersi, non come molti credono, che Egli porti la pace con Sé in modo da addormentare la coscienza, bensì, busserà con forza e per prima cosa chiederà l'adempimento dei comandamenti (attraverso cui è condizionata la Sua permanenza); poi, però, metterà una potente lampada, in modo che il pericolo venga notato immediatamente, se i nemici vogliono avvicinarsi. Egli camminerà con voi e combatterà per voi contro di loro, aiutandovi a ottenere la vittoria.

6. Perciò, cari figli, esaminate bene per cosa pregate e se il vostro cuore è preparato così che se voglio farvi una visita inattesa, posso entrare senza che abbiate paura. Io verrò con gioia se Mi chiamerete, ma dovete accoglierMi anche con gioia, affinché il nostro legame diventi saldo ed Io sempre più possa farvi affluire del Mio Amore. Oggi proponetevi questo, di nuovo seriamente, ed Io vi benedico con il Mio completo Cuore paterno, quale vostro Padre Gesù.

 

 

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Cap. 177

Sulla Trinità: il Figlio e il Padre sono Uno!

Domenica 23 maggio 1880

1. «Chi vede Me, vede il Padre» [Gv. 12,45]. Cari figli, gli scribi e i farisei si irritarono a queste parole, perché non riconobbero il loro Dio e Padre nella Sua vera essenza. Per loro era troppo indifferente imparare a conoscerMi più da vicino, quindi essi si accontentavano di rendere il popolo timoroso di fronte a Me (come Gesù), e lo inducevano a grandi offerte, perché così ritornava a loro vantaggio.

2. Per questo motivo il Mio insegnamento che Io e il Padre siamo Uno, era per loro molto fastidioso, perché ero povero, umile e disinteressato, e tutto ciò che facevo e dicevo portava l’impronta dell'Amore. Perciò essi non solo non potevano accettarMi come "Figlio di Dio" e Messia, bensì, dovevano dichiararMi come un forte oppositore del loro Jehova. Anche questo riuscì a loro col popolo; più che nei riguardi delle loro stesse convinzioni interiori, lì la Scintilla divina del loro spirito si fece valere, perché riconobbero nello stesso l’affinità tra Me ed essa. Per questo essi volevano annientarMi, e per questo Io in molte occasioni parlai proprio di questo punto, per spiegare chiaramente lo stretto legame tra Me e il Padre.

3. Se la gente dell'attuale cristianesimo leggesse la Bibbia con amore e sforzo appassionato per comprenderMi nella vera luce, allora sarebbe impossibile che si verificassero così tante interpretazioni differenti, bensì, il Mio Spirito guiderebbe tutti alla verità, solo che la deformazione delle parole bibliche è onorata volentieri, perché esse, all'uomo naturale, sono più gradite e piacciono di più. Dappertutto troverete nelle Mie parole che il “fare la Volontà del Padre Mio” deve essere associato alla ricezione dei diritti che Io prometto a coloro che Mi riconoscono come proceduto dal Padre. Da nessuna parte nelle Scritture c’è scritto che deve aver luogo una riconciliazione tra Me e il Padre, per essere uniti, e tuttavia, molti dei non illuminati lo intendono in questo modo, e credono anche che Io Mi sia unito completamente al Padre solo nella morte.

4. Là si dice chiaramente: «Io e il Padre siamo Uno» [Gv. 10,30], una cosa sola nell'Amore, nella Giustizia, ecc., ma l'insegnamento del Vangelo è continuamente oscurato dalle interpretazioni umane che sono date al popolo, perché gli interessi egoistici (il desiderio del potere e del profitto) giocano un ruolo ancora troppo grande con gli attuali insegnanti. Perciò la Mia verità divina può essere raggiunta pienamente solo attraverso lo Spirito Santo, il Quale è pronto a stare accanto a tutti coloro che Mi vogliono conoscere e amare veramente; questi devono sperimentare in se stessi il vivente rapporto tra Padre e Figlio e portarlo al punto da poter dire anche loro: "Io e il Padre siamo Uno", ovvero, "Io sono d'accordo con la volontà del Padre!"

5. Io ho sempre alcuni veri figli sulla Terra che, attraverso l’influsso dall'alto, si sentono spronati a vivere in Me, e questi influssi sono molto aumentati nel tempo presente. Perciò anche qui e là in alcuni luoghi Io faccio mettere per iscritto, dai Miei servitori dell'aldilà, tali verità, le quali sono adatte per farvi avvicinare a Me.

6. Dal momento che la fiducia degli uomini per Me stesso è molto piccola – rispetto al Mio Amore per loro – la dottrina della riconciliazione della croce è troppo incomprensibile per molti, e anche se l’afferrano nel timore del loro cuore e la Mia grazia fornisce loro questa consolazione, tuttavia non porta a nessuna gioia di rapportarsi con Me come Padre, bensì crea sempre timore. Perciò, cari figli, è di così grande valore che lo Spirito Santo accenda in voi la vera luce. Richiedetela continuamente, affinché il Padre, il Figlio e lo Spirito possano essere accolti, onorati e amati in voi! – Amen!

 

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Cap. 178

La parabola del granello di senape

[Marco 4,30]

Domenica 30 maggio 1880

1. Cari figli, a cosa vogliamo paragonare il regno di Dio? Questa domanda deve riguardare soprattutto voi che avete ricevuto tante promesse da parte Mia negli ultimi tempi; infatti, è molto necessario riconoscere chiaramente in cosa consiste il Mio regno e il Mio ritorno, soprattutto, anche perché ognuno di voi, in segreto, spera ancora troppo nelle buone condizioni esteriori, che però, in tal modo saranno anche provocate, solo che per voi, che somigliate al seme di senape che deve essere prima seminato, tali condizioni (migliori) non sono più sperimentabili.

2. Tuttavia, non siete sminuiti per questo, poiché come il piccolo seme poco appariscente ha in sé l’intera forza motrice da cui cresce il grande albero, così altrettanto tutte le forze sono contenute nelle verità che il vostro cuore ha ricevuto, con le quali devono esser dotati coloro che godranno il Regno di Dio se le onoreranno come provenienti da Me, seguendole. Allora benedirò anche in voi la crescita, affinché le radici diventino salde e possano germogliare i rami.

3. Perciò apprezzate sempre di più la verità come uno speciale Dono di grazia, e riconoscetela come una grande fortuna che il granello di senape sia posto in voi, ovvero, che il regno di Dio vi è consegnato con il germe di tutta la Sua potenza. Se lo custodite fedelmente, esso germoglierà in albero, sotto il quale molti troveranno ombra nel fuoco dell’afflizione.

4. Non ci vuole l’apparenza del Regno di Dio, che è un regno di Amore e di Pace, ma la convinzione che la forza è già nascosta in voi, e voi siete in grado di diffonderlo e promuoverlo. Per designarlo più chiaramente, ho fatto scrivere ancora una volta parole dirette, soprattutto nel "Grande Vangelo di Giovanni". Chi legge queste parole e le esamina, certamente non potrà negare che contribuiscono a un futuro migliore, e provocano l'avvicinamento a Me, come al Padre.

5. Adesso queste verità sono ancora nascoste, e solo qui e là germoglia un ramoscello. Voi siate forti nel credere che la loro forza non tramonterà, ma continuerà a operare fino alla grande meta! Perciò attenetevi a questa parabola del granello di senape, come un giorno fu pronunciata da Me stesso. In questa, c'è una grande promessa.

6. Io, il Creatore e l'Onnipotente, le ho pronunciate e le adempio! Sì, continuate a credere e a sperare che il Mio Regno non solo è vicino, ma è già qui, …per coloro che lo bramano con un cuore puro, e rallegratevi per il granello che giace in voi.

7. Cercate di promuovere la sua crescita con la resa alla Mia volontà e, seguendola fedelmente, noterete che il regno della pace ha ricevuto vita in voi. – Il Padre vostro e grande Maestro in Gesù. Amen!

 

 

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Cap. 179

Per conquistare la vita eterna, basta osservare i due comandamenti dell’amore

Domenica 6 giugno 1880

1. «Lo scriba Mi domandò: “Cosa devo fare per ereditare la vita eterna?» [Lc. 10,25]. Cari figli, sento esprimere ancora questa domanda dai Miei figli, dopo che, attraverso il Mio Spirito, li ho introdotti nelle verità, nonostante il comandamento dell’Amore per Me e per i loro simili sia a loro ben conosciuto.

2. Anch’essi non vogliono proprio adempierlo completamente, ma solo così come sembra meglio alla loro volontà; inoltre considerano troppo poco, che per essere completamente veri figli di Dio, è necessario attuare del tutto (e principalmente) anche l'intera obbedienza, e non può aver luogo solo una temporanea osservanza dei comandamenti, se si vuol raggiungere la piena beatitudine ad essa congiunta.

3. Chi ancora ritiene che i comandamenti (dell'Amore) siano troppo difficili da vivere, rifiuta Me e il Mio grande Amore paterno, il quale non richiede altro che ciò che è possibile adempiere. È molto triste che ora la maggioranza (perfino dei cristiani) non si ponga nemmeno il problema, e li rifiuta completamente, per poter, tanto più comodamente, essere in balia delle loro passioni naturali, cosa che viene anche permesso, anche se fino a un certo culmine, spesso ai singoli, spesso a intere famiglie, spesso a intere città, anzi, a interi popoli, finché non intervengo Io stesso ed esprimo il Mio «fin qui e non oltre!», cioè quando tutti i tentativi di salvataggio che il Mio Ordine divino ha posto negli avvenimenti, sono stati vani.

4. Anche l’arbitrio degli uomini (del mondo) deve contribuire al benessere dei Miei figli, e questo è un mezzo per crescere nell'amore e nella pazienza; la Mia Sapienza la trasforma in benedizione nei Miei figli, se Mi pregano per questo, solo che tale arbitrio rimane comunque una deviazione dei Miei comandamenti, che è "empietà".

5. Anche senza queste amare esperienze e le oppressioni degli uomini gli uni contro gli altri, ho mezzi sufficienti per portare i Miei figli sul gradino della beatitudine che è destinato per loro; solo “il peccato originale” – nella disobbedienza e opposizione verso di Me – ha portato queste verghe disciplinari nel mondo, mentre in precedenza gli uomini dovevano essere guidati attraverso l'Amore.

6. Ebbene, quanto ho già fatto dalla Mia apparizione sulla Terra, per riprendere il Mio Regno con lo Spirito del Mio Amore, …e quale piccolo numero ha riconosciuto questo, di fronte ai molti uomini del mondo!

7. Perciò, cari figli, voi che Mi chiamate "Padre", se vi diventa chiara la grande deviazione di così tanti e la grande ingratitudine per il Mio Amore paterno vi rattrista, e riconoscete che dove Io non posso penetrare, neanche voi potete far molto, allora cercate tanto più di adempiere fedelmente i Miei comandamenti; poiché proprio come il numero e la grandezza degli ingrati sta verso quelli che sono grati, che si definiscono figli Miei, proprio così l'amor proprio ha ancora molto più spazio in voi dei Miei comandamenti e del Mio Amore divino.

8. L'uomo somiglia al mondo. Come la maggior parte delle forze nel mondo vengono sfruttate per scopi peccaminosi e non sono usate per il Mio onore, così, verificate quanta parte delle vostre forze dedicate a Me per contribuire a edificare il Mio Regno, al quale desiderate prender parte.

9. Chi dunque vuol entrare nel Mio Regno, deve presentare il suo diritto e la sua discendenza attraverso la somiglianza con Me e con il Mio Amore, lì non valgono il molto sapere e i vantaggi, ma l’attenersi alle leggi del Regno senza scuoterle; sono queste a portare il simbolo dell'amore, e nulla può essere messo da parte da queste.

10. Perciò, se volete continuare a stare sotto il Mio vessillo, mobilitate tutte le vostre forze, poiché con metà dei combattenti non potrà mai essere raggiunta una vittoria, né potrà essere conquistato un paese. Io vi nomino il paese in cui voglio entrare e dimorarvi completamente, affinché possiate combattere con tanto più coraggio. Questo paese è il vostro cuore! «Vedete, Io sto davanti alla porta» [Apocalisse 3,20]. – Amen! Il Padre vostro.

 

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Cap. 180

“Non chiedete una ricompensa in anticipo, ma adeguatevi a tutto ciò che dovete sopportare”

Domenica 13 giugno 1880

1. «I figli di Zebedeo dissero: “Maestro, noi vogliamo che Tu faccia per noi quanto Ti chiediamo!”» [Marco 10,35-45]. Cari figli, questo modo di rivolgersi a Me avviene molto spesso; infatti, quasi tutti i Miei seguaci e figli pensano che Io debba dar loro una prova speciale del Mio Amore paterno esaudendo le loro preghiere, e in effetti, le preghiere consistono per lo più in questo: che essi desiderano essere onorati dai loro simili! Ciò spesso sembra molto giusto e modesto, ma in sé porta il veleno mortale dell'arroganza e dell'amor proprio.

2. Ecco perché già allora non feci nessun’altra promessa ai Miei discepoli, che chieder loro: «Potete voi bere il calice che Io bevo, e farvi battezzare col battesimo col quale sarò battezzato?» [Mc. 10,38]

3. In ciò è descritto il grande compito che Io dovevo intraprendere per compiere la Mia missione, la quale è stata difficile, piena di sofferenze, e si è conclusa con la morte in croce.

4. Nel fervore della fede, anche i Miei discepoli Mi incalzano spesso con tali richieste, ma quando si tratta di perseverare, la maggior parte di loro soccombe. Perciò non posso promettere loro la ricompensa in anticipo, perché non è il portar la croce, che una buona volta deve essere trascinata se è imposta, a portare la ricompensa, bensì, il sentimento e l'amore con cui la si porta.

5. Non posso uscire dal Mio Ordine divino e donare arbitrariamente i gradi della beatitudine come voi credete, ma solo a coloro per i quali sono stati preparati, vale a dire, se si dispongono secondo le disposizioni che devono essere rispettate per raggiungere la meta, alla quale appartiene il Regno!

6. Anche le opinioni tra Me e voi differiscono spesso ampiamente, perché voi vorreste volentieri dominare, mentre l'umiltà esige la sottomissione della volontà, non solo nei Miei confronti – per quanto ciascuno di voi lo ritenga giusto – ma cedere di fronte ai vostri simili per amor Mio in cose in cui credete che sia perfino contro il Mio Ordine e la Mia Giustizia, è difficile, e proprio lì voi esigete da Me: "Facci sedere a destra e a sinistra, ovvero, governiamo insieme, guidiamo la questione in modo da ottenere giustizia e vittoria”, e il vostro intervento e il vostro ragionamento vorrebbe poi farsi valere.

7. In questi casi, Io vi dico: "Bevete il calice come ho dovuto berlo Io, e chiedete: Padre, se è possibile, allontana il calice da Me, ma non la Mia, bensì la Tua Volontà sia fatta!". Dopo aver pronunciato queste parole, dovete aspettare in silenzio e attenervi a Me con piena fiducia; solo allora Mi sarà possibile governare per voi e disporre le vostre richieste secondo la Mia Volontà, se, per questo, Mi avrete rilasciato la delega nel vostro cuore. Allora Mi mostrerò anche a voi, proprio come ho fatto con Tommaso, il quale non voleva credere che fossi Io Colui che li aveva visitato, prima che ne avesse una prova visibile e al quale esclamai: «Beati sono coloro che non vedono, e tuttavia credono!». – Amen! Il Padre vostro Gesù.

 

 

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Cap. 181

“Vegliate e pregate, restate con Me, Io sono sempre davanti alla vostra porta!”

Domenica 20 giugno 1880

1. «Vegliate e pregate, e non fidatevi troppo delle vostre forze!» [Lc. 21,36]. Cari figli, devo gridarvi sempre le parole di esortazione. Così anche oggi nelle parole di Luca 12,36 dove dissi: «Siate come coloro che aspettano il loro Signore quando viene dalle nozze!». Tale attesa è felice e gioiosa, poiché coloro che aspettano, sanno che il Signore verrà da loro altrettanto con gioia, dopo aver celebrato prima un matrimonio o una unione.

2. Così anche voi dovete rallegrarvi e sapere che voglio celebrare un festa nuziale con voi, dopo che Mi avrete riconosciuto e accolto nel vostro cuore. Ma non deve neanche essere un imperativo per voi mantenere le condizioni collegate a questo fatto, bensì, un bisogno di adempierle, affinché non solo Io possa servirvi, ma anche voi troviate la vostra beatitudine nel servire a vostra volta Me.

3. Perciò voglio sederMi a tavola con voi, e voi con Me, per ricevere il vero rafforzamento spirituale nel costante rapporto con Me, ed Io voglio operare in voi e attraverso di voi. Però,  siate vigili! Infatti, questo grande onore che vi viene conferito, è ben noto al nemico, il quale cerca di privarvene in ogni modo possibile, poiché egli sa che volete tenere duro, …per accoglierMi. Allora è con perfidia che egli vi suggerisce: "Oggi è già tardi per adempiere o per rinnegare questo o quello, allora voglio cominciare tanto più zelante quando sarà il momento". e così, un tempo dopo l’altro, scorre, e Mi si lascia stare e aspettare davanti alla porta, mentre il nemico viene servito in tutte le cose possibili, ed ha il diritto di pretendere la dimora del cuore come sua propria.

4. Ecco perché è così necessario attirare la vostra attenzione sui sottili e astuti tentativi che ancora causano il muro divisorio tra Me e voi. “Perciò, vegliate e pregate, e non fidatevi troppo delle vostre forze!”. Affidatevi invece sempre di più a Me, e non immaginatevi che Io sia lontano da voi, non come se, per così dire, dovesse sopraggiungervi un atto speciale per presentarMi a voi, bensì, ogni ora della vostra vita deve essere dedicata a Me come un’ora di accoglienza!

5. A questo punto Mi obietterete: “Perché ci hai organizzato così tanto lavoro materiale (che per questo motivo dovete preoccuparvi e lavorare molto), così che spesso non abbiamo tempo per pregare?”. – Vedete, adesso voglio rispondere a questa domanda con l'esempio del padre e del figlio, il cui padre vuole trasferire l'attività a suo figlio, o almeno, lasciarlo collaborare in qualche misura.

6. Egli, comunque, non pretenderà che il figlio rimanga sempre visibilmente nelle sue vicinanze, altrimenti sarebbe privato della sua libertà; non pretenderà nemmeno che parli sempre di lui, ma farà in modo che al figlio venga data la possibilità di operare secondo i suoi stessi principi, e che questi principi concordino con i suoi, il padre lo pretenderà, dopo aver offerto al figlio, con molto amore e fatica, tutto ciò con cui il figlio potrà essere convinto dell'amore del padre. Perciò il padre ora esigerà l'amore ricambiato, che dovrà indurre il figlio ogni ora e ogni giorno a scegliere tra due punti di attrazione ai quali si dirige, poiché dove questo amore comincia a volgersi verso il padre, anche dall’altra parte si fa di più per distoglierlo. Questo è il modo di vedere tra voi e Me!

7. Se percepite il Mio Amore e volete ricambiarlo, allora le condizioni in voi e intorno a voi daranno origine a contraddizioni e lotte, le quali sono necessarie per amore della vostra indipendenza, poiché altrimenti non potreste scegliere, e a questo scopo sono necessari i molti sviluppi e le molte implicazioni, così che spesso pensate di essere ostacolati da questi per giungere vicino a Me. Invece, Io sto lì davanti alla porta, sempre pronto a entrare, quando il nemico pensa che adesso può imperversare come vuole.

8. Un singolo grido di aiuto a Me, e si è aiutati! Dovreste riservare questo grido di aiuto in tutto ciò che fate, e considerare che avete molto bisogno del Mio aiuto una volta che vi siete schierati dalla Mia parte, dove il nemico ogni minuto attende con impazienza per assalirvi.

9. Perciò, pensate a Me in ogni momento e in ogni iniziativa, e questo Mi basta.

10. Io non sono un Uomo a cui è gradita la forma e l’intrattenimento esteriore, ma un Padre divino che calcola tutto con il metro dell'Amore e trasforma piccole deviazioni in benedizioni, se il cuore è diligente e sincero e vuole vegliare volentieri. Perciò non siate preoccupati nei momenti e negli affari in cui pensate di esservi allontanati troppo da Me, bensì, pensate subito alle Mie parole: «Vedete, Io sto davanti alla porta…» [Ap. 3,20], spalancatela, ed Io dimorerò presso di voi! – Il Padre vostro in Gesù. Amen!

 

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Cap. 182

“Attenetevi con fiducia al Mio saggio Amore paterno!”

Domenica 27 giugno 1880

1. Miei cari figli, è cominciato per voi un tempo in cui dovete rendervi conto che Io coopero dappertutto, anche nei più piccoli avvenimenti, quando i Miei figli sono arrivati al punto di tacere senza volere, anche là dove non viene comandato loro di lavorare, sia per il Mio Regno che per Me, ma un sentimento vuole quasi insinuarsi in loro come se fossero trascurati da Me o messi da parte.

2. Se i Miei figli si attenessero con fiducia al Mio saggio Amore paterno, allora sarebbe finalmente possibile affidare le loro faccende alla Mia volontà, e certamente, all’inizio in modo del tutto poco appariscente, così che poi, un po’ alla volta, si svilupperebbero grandi cose. Proprio in questo modo anche voi dovete imitarMi, e per questo avete ricevuto così tante istruzioni sul Mio governo del mondo; infatti, Io dissi ai Miei discepoli: «Se non diventate come i bambini, non potrete venire nel Regno dei Cieli» [Mt. 18,3].

3. Come un figlio non tiene in gran conto le sue prestazioni nei confronti del padre, ma è felice quando va’ dal padre con la buona coscienza di non essere stato in disaccordo nel rapporto, anche se si erano create piccole deviazioni dai suoi ordini, così anche voi dovete venire da Me confidando nel fatto che Io vi accoglierò comunque, e dovete mantenere costantemente lo sforzo per rendere il rapporto ancora migliore.

4. L'ultima volta vi ho presentato l'esempio di un padre e di un figlio corporei, e vi ho mostrato l'astuto tentativo del nemico; ma ora ha anche molto potere nel momento in cui disperate in voi stessi, perché non riuscite a notare abbastanza il successo dei vostri sforzi. Io stesso con i Miei sforzi non riesco a vedere lo stesso (successo) desiderato, ma devo estendere la Mia Longanimità fin nell'eternità, e tuttavia ciò che faccio, rimane eternamente benedetto.

5. Perciò è lo stesso anche con i Miei figli, poiché ciò che dicono, fanno e intraprendono nel Mio Nome, rimane eternamente benedetto, anche se spesso appare loro come il contrario.

6. Attraverso tale disposizione e ordine della Mia Sapienza divina, Mi è possibile guadagnare completamente gli uomini per lo spirituale, poiché, come potrebbe qualcuno, essere ancora accolto nel Regno dei Cieli se, per grazia Mia, non gli iscrivessi ogni sospiro, ogni parola, ogni buona volontà, di fare qualcosa per Me, come infinitamente buono nel libro della vita?

7. Vedete, così Io faccio i conti come un grande Maestro di aritmetica, la cui penna si chiama "Misericordia", affinché la somma contribuisca al vostro eterno benessere. Tuttavia, anche il Mio avversario fa i conti precisamente, e rilascia grandi obbligazioni su di voi. Egli sta sempre in agguato, in cerca di un bottino per sé.

8. Perciò vegliate e pregate, poiché, poi dovrà ritirarsi per un po', se voglio parlare con voi e attirare la vostra attenzione su come dovete fare questo o quello secondo la Mia Volontà! Rimanete sempre di più in contatto con Me! Questo è un dovere dei Miei figli, e anche il modo più sicuro per non andare senza meta. Attenetevi a questo ogni giorno di più, e rimarremo uniti come Padre e figli! – Amen!

 

 

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Cap. 183

 “Tutto ciò che accade proviene da Me, non solo queste Mie amorevoli disposizioni”

Domenica 4 luglio 1880

1. «Vedete, Io sto davanti alla porta e busso» [Ap. 3,20]. Miei cari figli, vi ho già dato queste parole alcune volte, e le ripeto anche oggi, affinché sappiate quanto Mi stia a cuore poter stare completamente con voi e governarvi come Signore della casa. Di certo, questo Mio governo è imperscrutabile per voi, perché spesso sembra come se Io, quale Padre, non mostrassi affatto l’Amore che vorreste sentire di più.

2. Questo avviene perché Io governo spiritualmente e divinamente, e voi volete comprenderlo e interpretarlo alla maniera umana, cosa che ancora una volta vi è reso impossibile dal Mio Amore, perché Io voglio darvi la benedizione o il beneficio che voi riceverete attraverso una prova, proprio al momento giusto e nel giusto stato d’animo, in modo che diventi permanente.

3. Certamente le Mie conduzioni paterne e amorevoli rimangono spesso oscure ai Miei figli, e infatti, la loro domanda: "Perché mi è accaduto questo?", rimane senza risposta, anche se, secondo la loro opinione, avrebbero più bisogno di consolazione.

4. Cari figli, proprio in tali situazioni dovete essere in relazione con Me confidando tranquillamente nella certezza filiale che Io vi guido solo per amore, il che vi porta al culmine di essere completamente uniti a Me, e vi assicura la Mia benedizione paterna, anche se spesso il destino che vi colpisce diventa troppo pesante. D'altra parte, vi do anche la forza per sopportarlo, e allo stesso tempo avete la beata consapevolezza del Mio influsso divino, così che spesso, ciò che ancora oggi chiamate duro, dopo poco, voi stessi lo chiamate "buono".

5. Nondimeno, voler tirare indietro la cortina sul futuro, gli uomini non lo possono e non lo devono fare, poiché questo è riservato al Mio Amore e alla Mia Sapienza, mentre i Miei figli devono credere fermamente che solo del bene è destinato per loro, e poiché la loro conduzione deve essere spirituale, anche la benedizione deve affluire in loro in modo spirituale.

6. Come potete dubitare che non sia Io, nei casi in cui nessun uomo può provocarli, come ad esempio, con la chiamata nell'aldilà? E se lo sapete bene, come potete ancora dubitare che da Me provengano solo le amorevoli disposizioni come Padre? – Amen!

 

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Cap. 184

“Non contate sulla vostra sicurezza, è pericolosa per la crescita spirituale

Domenica 11 luglio 1880

1. «Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò!» [Marco 14,29-31]. Cari figli, queste parole che Pietro espresse, le sento pronunciare spesso anche da voi. Esse sono certamente emerse dalla vostra decisione di rimanere fedeli a Me, perciò rivolgo anche a voi lo sguardo della grazia, ma queste parole sono anche una prova di quanto poco ancora conoscete le vostre debolezze, e quanto fate (molto) affidamento su voi stessi.

2. Voi credete di essere abbastanza forti da potervi prestare al completo rinnegamento per amor Mio, e rinunciare alla natura con le sue esigenze, come il Mio discepolo (Pietro), tuttavia, Io sapevo che il tempo della tentazione era molto vicino per lui, poiché quando la certezza della fede è al massimo, è anche più necessario metterla alla prova, affinché sia rimossa di nuovo.

3. La sicurezza è molto pericolosa per la crescita spirituale, e questa causa peccati che spesso vi sfuggono completamente, perché vi si può nascondere troppo l'orgogliosa elevazione, che è la prima causa della separazione tra voi e Me. L'impulso di essere uguali a Me, indusse i primi uomini alla disobbedienza, mentre Io ho messo in loro quest’impulso solo per questo: affinché potessero raggiungere questa meta con l’adempiere la Mia Volontà!

4. Il Mio Amore voleva far giungere loro qualcosa di proprio, perché solo così, l'uomo può diventare simile a Me, quando acquisisce le Mie caratteristiche divine attraverso la sua libera volontà. Come sono Io solo attraverso Me stesso, allo stesso modo, come Padre, volevo consigliare anche agli uomini di giungere a questo compimento, e aiutarli a farlo con le parole, con l’insegnamento e con l’influsso.

5. Purtroppo, l'uomo non arriva molto in alto in questo sforzo, perché diventa subito sicuro e si eleva innanzitutto al di sopra di Me, perché attribuisce tutto alla propria forza, e pensa che Io debba dargli la ricompensa in quelle situazioni che gli sembrano troppo oscure, e nelle quali la luce dell’intelletto non sa più illuminargli la via.

6. In queste prove necessarie, la fede non aspetta più il primo canto del gallo che annuncia l'avvicinarsi del mattino, bensì, dubita del Mio aiuto onnipotente e Mi rinnega. Spesso una cosa di poca importanza spaventa, e senza nemmeno riconoscere questa caduta, i Miei figli, che Io chiamo a costruire su di loro, Mi rinnegano.

7. Potete (solo) controbatterMi che la Mia grazia non debba lasciarvi tentare oltre le vostre facoltà. – Sì, voglio anche farlo! Io non lascio stare i Miei figli troppo a lungo nella tentazione, ma la sicurezza è già quella tentazione che deve essere rimossa, e per liberarsene, deve subentrare un effetto opposto, che porti all’autoconoscenza e all'umiltà.

8. Perciò invio i Miei messaggeri angelici, che si chiamano 'croce' e 'sofferenza', e non si ritireranno da voi finché non sarete grati per lo sguardo di grazia che vi rivolgo proprio per portarvi di nuovo a Me.

9. Quando questi Miei 'messaggeri' prenderanno alloggio presso di voi, allora affrettatevi ad esaminare precisamente tutto ciò che vogliono rimuovere, affinché possano andarsene tanto più celermente. Questo accadrà quando voi stessi darete una mano all'opera di purificazione, e questa è necessaria per rimuovere tutto ciò che contamina e rende irriconoscibile la Mia immagine in voi. – Amen! Il Padre vostro.

 

 

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Cap. 185

Un insegnamento sulla natura e sulla grandine

Lunedì 19 luglio 1880

1. Miei cari figli, se ora andate in un campo e osservate come tutte le piante sono pronte a dare frutti stupendi  perché la luce del Sole e la pioggia sono stati dati loro nella giusta misura, allora ricordatevi che anche voi siete 'piante' provenienti della Mia mano, alle quali applico la Mia amorevole cura in un grado ancora molto superiore, affinché portiate alla maturazione i frutti a Me compiacenti.

2. La luce del Sole spirituale opera sia dall'esterno attraverso la Parola, sia attraverso l’influsso interiore, e questo influsso Io lo lascio pervenire a ogni anima, in misura tale che un giorno nessuna scusa possa aver luogo, e l'anima dovrà incolpare solo se stessa se cade sotto i ciuffi delle erbacce.

3. Quanta fatica faccio ancora, specialmente per ogni singola anima, oltre ai grandi accorgimenti generali che utilizzo costantemente per ristorarle! Osservate la stupenda natura, il Mio Amore si legge su ogni foglia, su ogni fiore, su ogni frutto, e tutto è disposto per il ristoro e la gioia degli uomini! E invece, quanto vengo dimenticato dalla maggioranza, mentre tutto questo dovrebbe provocare in voi un amore ricambiato!

4. Un giorno ci furono 'nove ingrati' che Io purificai [Lc. 17,17], e solo uno di loro Mi portò i dovuti ringraziamenti! Invece ora, in proporzione, gli ingrati sono molto più numerosi, e i ringraziamenti per i Miei doni della Creazione Mi vengono offerti più dal regno animale che dagli uomini, come per esempio, attraverso il canto degli uccelli!

5. Perciò, anche nei frutti non può più essere posta la grande benedizione, come era ancora il caso presso gli antichi padri, e l’alimentazione serve solo a nutrire il corpo, mentre, come specifico per l’anima, c'è poco da trovare. E a che scopo anche? L'uomo è diventato troppo inadeguato per questi, e non è più così ricettivo, perché è troppo materiale, e quindi, tali parti nobili dei frutti, causano in lui più malattie che rafforzamento per l’anima e il corpo! È a causa di una maggiore avidità di piaceri, che gli uomini sono diventati molto più deboli e malati!

6. Pertanto, è di grande valore contemplare inizialmente i frutti del campo con una grata memoria di Me, e poi chiederne la benedizione, non solo per l'abbondanza, ma soprattutto per gli elementi (qualità) benedetti (gli specifici animici)!

7. Ecco perché un grande pezzo di terreno deve spesso essere improvvisamente distrutto dalla grandine, per proteggere gli uomini dall'avvelenamento spirituale! Questa è la Mia imperscrutabile e, tuttavia, amorevole opera, per la quale, poi, devo ancora farMi giudicare dagli uomini come un "Dio crudele"!

8. Miei cari figli, imparate a rendervi conto di quanto anche voi comprendete poco il Mio governo, e siate timorosi nelle vostre azioni. Infatti, da quanto è stato detto, potete apprendere quanto dipende dal vostro comportamento nel mangiare; potete vedere come tutto è concatenato, luce del Sole e grandine, … ma a cosa? Chiunque volesse credere a una cosa del genere, sarebbe considerato uno sciocco!

9. Perciò dovete attenervi tanto più a Me anche nelle cose che vi sono ancora incomprensibili, e cercare di scoprire sempre di più il Mio Amore in ogni cosa! Proprio queste considerazioni vi renderanno gradevole il rapporto con Me, e santificate le vostre passeggiate, perché poi, Colui che ha posto davanti ai vostri occhi la natura in modo così splendido, camminerà con voi e vi benedirà anche i frutti secondo la Sua piena potenza!

10. Egli benedice anche il vostro fare e lasciare in tutto ciò che volete fare nel Suo Nome, e rafforzerà l'anima e il corpo come Padre vostro, come Dio e Creatore del Cielo e della Terra! – Amen!

 

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Cap. 186

 “Se voi desiderate Me,

avete un obbligo doppio di afferrare la Mia Luce e trasmetterla

Domenica 25 luglio 1880

1. «Finché avete la Luce, credete nella Luce, affinché siate figli della Luce» [Gv. 12,36]. Cari figli, la Luce sono Io stesso, e queste Mie parole erano allora destinate in particolare ai Miei discepoli che si trovavano intorno a Me, chiamati a diffondere ulteriormente lo splendore della luce; per questo compito dovevano stare nella piena fede ed essere fermamente convinti che Io sono la Luce primordiale di ogni conoscenza e di ogni verità nella persona di Gesù; solo così gli effetti della Luce divina potevano diventar parte di loro, e quindi potevano camminare sulle Mie orme. Così è ancora adesso!

2. Colui che ha la Mia grazia deve illuminare particolarmente, deve rafforzarsi nella fede in Me e nelle Mie conduzioni. deve avere il giusto concetto della Mia intera essenza, ma soprattutto, deve credere nel Mio Amore e costruire su di esso. Dove l'oscurità è ancora grande, là Io sono predicato come un Dio potente e dominatore in generale, e nessuno contraddice questa visione. – Se però l'umiltà e l'amore vogliono stare in un rapporto fraterno con gli uomini, questo è troppo, troppo oscuro agli stessi uomini, o più correttamente, è troppo scomodo occuparsi sempre di Me, come con Colui che è sempre presente, e desidera dirigere tutti i pensieri, parole e opere, per puro Amore, per la vostra esistenza eterna piena di beatitudine!

3. L'uomo teme la luce, vuol solo tenere per sé tutto ciò che non gli vuol riuscire con la luce, e questo è l’impulso che lo spinge ad allontanarsi da Me, e ad accettare la Mia Luce divina solo da una certa distanza. Questa è una posizione sbagliata nei Miei confronti, dove i Raggi della Mia grazia non possono riscaldare come altrimenti potrebbero (e dovrebbero) fare, se vi esponeste completamente agli stessi. Anche se il calore necessario, che spesso questi esercitano, vi sembra insopportabile, allora credete nella Luce, come nell'Amore divino, e tenetevi tranquilli, invece di recarvi nell’oscurità, cioè scegliere un ‘auto-aiuto' attraverso l’intelletto, sia per il vostro stato d'animo, sia spesso per la rimozione delle afflizioni esterne.

4. Voi, cari figli, che mi avete accolto come Padre nel vostro cuore e desiderate che dimori presso di voi, avete doppio obbligo di afferrare con ferma fede la Luce che vi faccio pervenire perfino direttamente; poiché potrebbe arrivare un tempo in cui non riceverete più alcun afflusso dall'esterno. Perciò usate questo tempo di grazia per camminare come figli della luce, e per essere riconosciuti come tali. – Amen!

 

 

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Cap. 187

“Accettate solo ciò che siete in grado di sopportare,

altrimenti non potrò affidarvi altro!”

Domenica 1 agosto 1880

1. «Avrei da dirvi ancora molto, ma adesso non lo potete ancora sopportare» [Gv. 16,12]. Cari figli, così dico sempre ai Miei figli quando Io stesso parlo con loro, sia attraverso lo spirito, sia attraverso delle azioni reali, poiché, quando vengo da voi come Ammonitore per svelarvi le vostre debolezze, vi perdete d’animo, invece di scorgervi la Mia grande grazia nel fatto che accendo una luce in voi, affinché vediate voi stessi come siete secondo la verità. Allora vorreste nascondervi e trovare ogni genere di scusa dinanzi a Me, dinanzi all’Onnisciente.

2. Perciò riconoscete in questo la vostra grande debolezza, in modo da rivolgervi a Me con più fiducia per chiederMi il rimedio, che Io vi farò pervenire molto volentieri.

3. Quanto a lungo devo avere spesso pazienza con un uomo, finché alla fine riconosca dove sta l’errore che causa sempre una così grande separazione tra Me e lui! Ciò deriva dal fatto che l’uomo esamina troppo poco se stesso, e non sopporta quando voglio parlare alla sua coscienza, e anche perché conosce troppo poco il Mio modo di parlare.

4. Spesso Io parlo mediante lo spirito, e influenzo il suo sentimento in modo più forte; spesso ho bisogno di inviargli croce e sofferenza; spesso ci sono anche uomini che, senza saperlo essi stessi, vi lanciano parole in grado di provocare in voi un intero tumulto.

5. Voi conoscete ancora troppo poco questi eventi come disposizioni della grazia. Se vi atteneste a Me con più amore e più grande ardore, presto sareste in grado di valutare che sotto di queste sono nascoste le Mie autorizzazioni, e crescereste molto più velocemente nello spirituale.

6. Perciò non meravigliatevi se, invece  di superare questi casi, diventano per voi una tentazione ancora maggiore. Perciò pregate lo Spirito Santo per istruirvi e aiutarvi, affinché impariate a pensare veramente a voi stessi e agli altri. Siate severi verso di voi, ma tanto più indulgenti verso gli altri, e se vi viene incontro qualcosa che vi suscita malumore, allora venite a chiederMi quanto si nasconde sotto la Mia Parola, poiché, tutto ciò in cui s’imbattono i Miei figli, non avviene senza il Mio permesso, e se i Miei figli lo riconoscessero nei piccoli avvenimenti, spesso potrebbero essere risparmiate loro tribolazioni più grandi.

7. Perciò imparate a sopportare più di quanto avete fatto finora, affinché Io possa affidarvi dell’altro. – Il Padre vostro in Gesù. Amen!

 

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Cap. 188

Sulla giusta preghiera, e a chi è concesso l’esaudimento

Domenica 8 agosto 1880

1. Cari figli, come una volta i Miei discepoli Mi chiesero come e cosa dovevano pregare [Lc. 11,1], così accade ancora oggi a molti che vorrebbero pregare volentieri ma non sanno veramente per cosa, perché pensano che se volessero chiedere l’esaudimento di un desiderio esteriore, questo non sia permesso, bensì, pensano che sia un’intromissione nella Mia previdenza (cosa che, certamente, è spesso il caso).

2. Tuttavia se vedo che un'anima non riesce a risolvere il suo compito e per questo viene da Me su un’altra via, riponendo la sua piena fiducia su di Me e sul Mio aiuto mediante la Mia Grazia e la Mia Misericordia, allora esaudisco spesso la sua preghiera, perché si è avvicinato a Me, si è consegnato a Me senza volontà, si è reso conto della propria debolezza, così che la superiorità dell'intelletto deve retrocedere all'influsso del Mio Spirito.

3. Ecco perché certi uomini che in genere sono di idee ancora del tutto mondane, ma si trovano in grande necessità, si rifugiano poi in Me, e spesso ottengono un esaudimento più rapido alle preghiere, rispetto a coloro che si definiscono "figli Miei", e che rivolgono le loro preghiere sempre a Me. Tuttavia, per questo motivo non sono sminuiti da Me, solo che spesso, Io ritardo più a lungo con l'aiuto esteriore, affinché si arrendano e si sottomettano ancora di più al Mio imperscrutabile governo.

4. In questo modo i Miei figli raggiungono un livello più alto di unione con Me, perché con ciò crescono di più spiritualmente e quindi ottengono un guadagno più duraturo, mentre i figli del mondo (i pubblicani) si ricordano di Me solo di tanto in tanto come Benefattore nel momento del bisogno, e spesso devo aspettare molto tempo prima che si ricordino di nuovo di Me. Nel frattempo la loro fiducia in Me è spesso più infantile e più disinvolta, perché non si rivolgono a Me in maniera decisiva, come spesso è il caso con i Miei figli, i quali prima si esaminano su quanto possono fare di giusto con la propria giustizia, e spesso, in certo qual modo, chiedono il Mio aiuto come ricompensa. In questi casi, ovviamente, (i farisei) devo farli aspettare, affinché non sia sostenuta la loro sicurezza [Luca 18,10-14].

5. Spesso è anche invertito, e i Miei figli sono troppo inquieti per la loro situazione, vedono nella Mia conduzione una punizione momentanea, sono troppo scoraggiati di fronte al Mio amorevole Cuore paterno; e poi, devo anche nasconderMi con le Mie intenzioni, finché tutto non ridiventa per loro ancora più chiaro, e le Mie parole risuoneranno nella loro forza: «Venite a Me, voi che siete stanchi e aggravati» [Mt. 11,28].

6. Perciò è di grandissima benedizione per voi se ricercate sempre di più nella Mia Parola, e quindi è la preghiera più benefica se chiedete l'illuminazione attraverso lo Spirito Santo, il quale vi darà la giusta guida in tali momenti di tentazione, quando vi sentite troppo maldestri per poter esprimere la vera preghiera che vi dia il giusto accompagnamento.

7. Ve lo ripeto di nuovo: "A Me e molto più caro un orante maldestro, rispetto a uno che disprezza la preghiera, e spesso benedico doppiamente tali preghiere, temporalmente ed eternamente!". Perciò, quando pregate, deve essere un saluto di fiducia a Me, affinché il Mio amore vi ascolti, anche se non riuscite a percepire la risposta secondo i vostri concetti! – Il Padre vostro in Gesù Cristo. Amen!

 

 

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Cap. 189

“I Miei figli devono attaccarsi a Me con tutto il cuore!”

Domenica 15 agosto 1880

1. Cari figli, prima della Mia nascita, nel popolo d'Israele c'erano già uomini che riconoscevano bene che Io, con l’aiuto e la forza, soccorro tutti coloro che si rifugiano in Me, per questo motivo furono pronunciate da un certo uomo le parole : «Gli occhi del Signore scrutano tutta la Terra, per rafforzare coloro che nel cuore credono in Lui!» [2° Cronache 16,9]. Quanto più Lo devono riconoscere i Miei figli che Io sostengo con il Mio insegnamento, con il Mio esempio e con l’affluire ininterrotto del Mio Spirito divino, così che senza la Mia conoscenza, ovvero senza il Mio permesso, nulla può accader loro, e qualsiasi cosa accada, ha un effetto benefico grazie al Mio intervento, nondimeno, la condizione principale non deve essere trascurata, devono attenersi a Me con tutto il cuore.

2. Perciò esaminate il vostro cuore se è degno di una relazione con Me! I molti vizi che lo rendono inadatto li conoscete tutti, non voglio elencarli di nuovo, perché non avrebbe comunque alcun valore, poiché il vostro intelletto sa dare a ogni vizio e a ogni difetto un nome diverso (attenuante) e un significato diverso, motivo per cui la purificazione dello stesso non può avvenire del tutto dall’esterno, ma la Mia grazia vi deve illuminare ogni minuto, ogni avvenimento, ogni vostro pensiero, in modo tale che possiate diventare autentici verso voi stessi; solo allora è possibile rendervi degni con tutta diligenza e cercare di comparire davanti ai Miei occhi con piena fiducia, dopodiché vi rafforzerò sempre di più.

3. Quando si dice: "Gli occhi del Signore scrutano tutta la Terra", con questo è anche espresso che Io so ponderare tutto in un'anima: la sua volontà, la sua debolezza e gli ostacoli che spesso si frappongono sul suo cammino dall'esterno. Così anche le sue stesse capacità, poiché non ogni anima è uguale all'altra, proprio come è diversa la struttura esteriore dell'uomo. Per questo ogni anima ha la propria guida, ma ognuna deve raggiungere la stessa meta, vale a dire: l'unione con il Mio Spirito divino!

4. Dal momento che questa guida è molto difficile per gli uomini con le loro opinioni per lo più esteriori, il Mio aiuto è indispensabile e riesce solo in quelle anime che si attengono a Me con tutto il loro essere, cioè Mi consegnano spirito, anima e corpo, sforzandosi costantemente di vivere secondo i Miei comandamenti. Allo stesso modo possono dare ai loro simili solo dopo una direzione che porta veramente a Me, se essi nel frattempo si consultano prima con Me.

5. Spesso quelle anime che volete guadagnare per Me, Mi sono anche già più vicine di voi stessi, cosa che non scorgete in base ai vostri concetti. Perciò, cari figli, qui rientra in gioco la Mia massima: «Senza di Me non potete far nulla» [Gv. 15,5], e ancora: «Se giudico Io, il Mio giudizio è giusto» [Gv. 8,16], poiché "il Padre (l’Amore) unito a Me, giudica con giustizia". Perciò affidate pure la vostra preoccupazione per voi e per gli altri al Mio cuore paterno, e questo rafforzerà tutti coloro che si attaccano a Lui. – Amen!

 

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Cap. 190

“Non lamentatevi delle vostre condizioni, esse non sono un ostacolo, ma un aiuto spirituale per ciascuno di voi”

Domenica 22 agosto 1880

1. Cari figli, molti uomini vengono spesso da Me con la preghiera di dar loro l'opportunità di poter fare di più per Me e per il Mio Regno, e oltre a ciò, di quando in quando si lamentano delle loro condizioni che sarebbero un ostacolo per loro, e precisamente, in parte per la povertà, in parte per la bassa reputazione che non avrebbero fin dalla nascita, e così via.

2. Su questo, oggi a tali stolti devo dire qualcosa di più, proprio perché anche a voi che siete chiamati e vi considerate tali, vi metto in queste situazioni, perché Io so al meglio cosa è adatto a voi per adempiere i Miei comandamenti; per esempio: come potete esercitarvi a fidarvi di Me, se non aveste preoccupazioni e in molti casi non vi fosse chiara la vostra impotenza, dato che solo Io posso aiutare e non può farlo nessun braccio carnale?

3. Come potete dimostrare meglio verso di Me la vostra soddisfazione e il vostro amore per Me, se non rimanete calmi e devoti anche nelle situazioni spiacevoli per mostrare ai vostri simili che adorate il vostro Dio, ugualmente come 'Padre', le cui conduzioni racchiudono solo Amore? Come potete usare la pazienza e la pace, se voi stessi vi rendete dipendenti dalla pazienza degli altri, e spesso chiedete più amore da coloro che vi circondano, di quanto vorreste dar loro? Io ho detto: «Se non riuscite a fare il poco, perché vi preoccupate per l’altro[Luca 12,26]. Se non siete capaci di dominare voi stessi, spesso nei piccolissimi avvenimenti nella vostra vita quotidiana, tenendo presente che il Mio Regno della pace deve mettere radici in voi attraverso l'amore e la pazienza, come potete poi rappresentare Me come vostro Reggente, essendo solo Amore e Indulgenza, e che da voi pretende che vi appropriate sempre di più di queste Caratteristiche divine?

4. Capita spesso che alcuni pregano di essere liberati da questo o da quello perché hanno troppa poca volontà di esaminare certi fardelli. E quale sarebbe lo scopo della loro pressione? E quale progresso spirituale potrebbero fare? Tali preghiere sono come mettere un pesce sulla terraferma per la pura preoccupazione che non si bagni, per fargli un’opera di bene, mentre lui può prosperare solo nell’acqua, poiché è la sua natura a richiedere questo elemento.

5. Vedete, cari figli, così Io metto ogni Mia creatura al posto giusto! Riconoscetelo, e vergognatevi della vostra debolezza, se pensate forse, che Io abbia considerato meno gli uomini, quali Miei figli creati!

6. E se non credete a questo, perché dubitate spesso del Mio Amore e vi lamentate del compito da risolvere, che Io assegno particolarmente a ciascuno? Piuttosto, rivolgetevi a Me, e innanzitutto portate con voi la vostra ostinazione come lamentela; lasciatevi aiutare in questa, verso cui il Mio Spirito Santo è sempre pronto a rivelarvi completamente la verità! Una volta che questo è accaduto, potrò raggiungere i Miei scopi in voi, e a quel punto avrò meno bisogno dei mezzi esteriori, piuttosto li rimuoverò, quando la Mia Sapienza lo riterrà opportuno!

7. Perciò, quando pregate: "Venga a noi il Tuo Regno!", battetevi il petto, affinché lo Spirito vi aiuti a pronunciare: "Sia fatta la Tua Volontà!". E quando pronuncerete queste parole, sarete incitati da voi stessi a chiedere pazienza e perdono a causa della vostra debolezza, e vi renderete conto ancora di più, di quanto ancora vi manca, finché non sarete veramente abili, quali collaboratori secondo l’esteriore! – Il vostro Insegnante e Maestro Gesù!

 

 

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Cap. 191

“Come capire la Bibbia,

se essa contiene concetti da comprendere solo rivolgendovi a Me?

Domenica 29 agosto 1880

1. Cari figli, ci sono molti versetti nella Bibbia che si contraddicono completamente se li mettete insieme superficialmente, e per interpretarli usate solo l’intelletto.

2. Perciò accade spesso che se uno conosce la Bibbia a memoria, questo non gli offre alcuna consolazione e nessun chiarimento in alcune situazioni, perché tiene troppo al senso letterale, e con la contemplazione della stessa non si rivolge a Me come al Donatore dell'insegnamento divino, pur riconoscendo anche facilmente, che la Bibbia è un'opera ridotta del Mio insegnamento e del Mio cammino sulla Terra, nella quale è stato tralasciato parecchio di ciò che ha dato origine a questo o a quel detto.

3. Questo ve lo confermo, come altrettanto, che è un involucro del santuario, dove il senso spirituale delle parole si trova solo attraverso una diligente ricerca e col bussare a Me, a cui lo spirito interiore spinge, e poi le parole velate saranno spiegate espressamente dallo stesso Datore a tutti coloro che cercano, e precisamente, secondo il punto di vista che gli permetterà di ottenere la più grande benedizione.

4. È sempre il Mio Amore che, come l'amore materno, si limita a cedere solo in una certa misura la cura del figlio, ma non riserva mai la prerogativa al figlio, bensì, riserva a se stesso la sua educazione.

5. Così faccio anche con i Miei figli, e li educo Io stesso, di certo esteriormente, spesso in modo invisibile, e tuttavia, il Mio Spirito e il Mio Amore agiscono su di loro. Ora vi do due massime su cui riflettere oggi; il primo è: «Se amate coloro che vi amano, cosa fate di particolare?» [Luca 6,32], e la seconda recita così: «Se uno viene a Me e non odia suo padre, sua madre, sua moglie, suo figlio, suo fratello e sua sorella, neanche la sua propria vita, non può essere Mio discepolo!» [Luca 14,26].

6. Queste due massime provengono da Me, solo che sono state pronunciate in occasioni differenti. La prima volta è stato necessario per chiarire a un egoista pieno di sé, quanto poco amore avesse ancora per i suoi simili, e con ciò, dirgli che l'amore non deve porsi limiti.

7. La seconda massima si applica a coloro che si scusano molto volentieri per essere ostacolati dalle loro circostanze a servirMi come spesso richiede la loro coscienza. A questi Io dico: "Chi da’ ascolto a tali influssi scusanti, non può rivolgersi a Me e fingerMi una devozione completa, poiché questo richiede fiducia incondizionata in Me, anche se con questo è connesso il portar la croce". Oppure: "Come potete non credere al Mio Amore e alla Mia Sapienza, che vi sanno risarcire tutto in misura arricchita?”

8. Come potrei Io – in quanto Amore – pretendere da voi, odio verso la madre, verso il padre, e così via, dove l'amore naturale richiede già il suo diritto? Quindi il significato qui indicato, deve essere inteso diversamente, e perciò vi dico: odiate, fuggite ed evitate queste scuse che cercate di presentarMi, quando la vostra coscienza vi accusa di essere infedeli a Me, in questa o in quella questione! Infatti, da voi, Io posso certamente richiedere il primo e il meglio, perché precedentemente ve lo affido anche solo per amministrarlo. Perciò dovete poter rinunciare facilmente a tutto ciò che avete per amor Mio, perché solo così potete essere Miei veri figli! – Amen!

 

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Cap. 192

“Non disputate contro coloro cui Io faccio grazia anche se voi non lo comprendete!”

Domenica 5 settembre 1880

1. Miei cari figli, il cieco di cui si racconta nelle Sacre Scritture [Gv. cap. 9], che è diventato vedente attraverso di Me, è una corrispondente immagine per ogni anima che nasce cieca, cioè, che nasce e viene educata sotto condizioni nelle quali non c’è traccia di sviluppo e istruzione spirituale. Purtroppo, questa è ormai la maggioranza, poiché con il battesimo, la maggior parte degli uomini o dei cristiani hanno, secondo la loro opinione, adempiuto tutto il loro dovere verso i loro figli nei Miei confronti. Ciò perché essi stessi, non sanno ancora nulla della vita spirituale che porta un così grande beneficio a ogni anima, una volta che ha riconosciuto come la sua esistenza non è stata destinata al corpo, di cui prendersene cura come la cosa principale, ma che deve essere svolto un compito superiore, per divinizzare sempre di più il vero e proprio io, e che questa visione dovrà diventare parte di tutti mediante la Mia grazia.

2. Ovviamente, innanzitutto deve esserci il desiderio di questo in ciascun essere umano, affinché ciò avvenga, è soprattutto l'influsso del Mio Amore e della Mia Sapienza, che guidano e dirigono ogni cosa in modo che tutto possa avvenire senza togliere all’uomo la libera volontà. Purtroppo, spesso questa deve essere molto limitata per salvare un'anima, e per questo sono necessarie grandi afflizioni esteriori. Nondimeno, con la stessa è sempre congiunto un potente influsso dall'alto, come potete scorgerlo in alcuni casi, come ad esempio un criminale improvvisamente convertito, che può testimoniare della Mia Grazia e Misericordia, più di quanto faccia qualcuno che crede di essersi appropriato del nome di "Figlio di Dio".

3. Per questi ultimi, tali anime giunte alla vera luce e conoscenza attraverso Me stesso, sono spesso una pietra d’inciampo, ma dubitando di tali grazie speciali in esse, verso le quali si ritengono molto superiori e migliori, essi attestano una testimonianza della loro povertà spirituale, rifiutando in tal modo la Mia Onnipotenza, che è espressa nelle parole: «A Dio, nulla è impossibile!» [Lc. 1,37]. Perciò, cari figli, se un cieco viene da voi e si gloria di essere diventato spiritualmente vedente attraverso la Mia Grazia, allora consideratelo come vostro fratello o sorella, poiché, chi Io degno e guarisco, anche voi dovete considerarlo guarito, e accettarlo anche se non riconosce ancora esattamente chi Io sono, e (come l’uomo guarito nel Vangelo) Mi descrive solo come un profeta. Per voi, sia già abbastanza che gli sono stati aperti gli occhi.

4. Non siate come i farisei che si opponevano a tutto, pur di disputare sull’accaduto, affinché la loro reputazione non fosse sminuita.

5. Questa radice velenosa dell'amor proprio è conficcata molto profondamente in ogni cuore e mette perfino i sui germogli. Spesso 'sembra' che si indaghi così precisamente "solo per amor della verità" questa o quella persona o il suo punto di vista, mentre in realtà non si può o non si vuol proprio ammettere che una tale profonda verità è diventata parte di un'anima apparentemente piccola, alla quale essa si tiene salda, perché questa le affluisce dall'alto e, secondo la Mia disposizione, deve portarla alla crescita spirituale.

6. Cari figli, riconoscete una buona volta che voi avete solo un’idea del Mio governo mondiale, ma niente di più, e che ne siete solo dipendenti, …per educarvi e per offrirMi il vostro cuore! La molteplicità della Mia Opera di salvezza e di redenzione, per voi, figli degli uomini, è incomprensibile nella sua intera grandezza. Perciò accontentatevi delle disposizioni che vi do, le quali si riassumono brevemente come segue: «Ama Dio sopra ogni cosa e il prossimo tuo come te stesso!»[16]. In questo piccolo chicco di grano per il Regno di Dio è contenuta un’innumerevole molteplicità di doveri e di benedizioni, e ogni anima è destinata ad essere guidata alla luce anche attraverso la notte! – Il fedele Padre vostro. Amen!

 

 

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Cap. 193

“Nell’uomo, il Regno di Dio è piccolo all’inizio, e solo Io lo porterò a maturazione, se avrà amore per Me”

Domenica 12 settembre 1880

1. «Il regno di Dio è come un uomo che sparge dei semi sopra le terra, e sia che dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce, senza ch’egli sappia come» [Marco 4,26]. Cari figli, già ai Miei primi discepoli e apostoli, il cui fervore era grande nel veder crescere il Mio Regno ogni giorno, diedi quest’insegnamento sul Mio Regno; tuttavia, il concetto dello stesso era per loro, innanzitutto, di poter contare anche su molte anime che lo professassero con la bocca. Naturalmente, a ciò deve essere collegata anche la confessione esteriore, perché senza di questa non è possibile nessun ulteriore progresso, e quindi nessuna crescita neanche nell’interiore. Con la Mia suddetta osservazione sul Regno divino, voglio adesso descrivere più che altro lo stato del regno interiore in una singola anima, ciò che è precisamente uguale al seme che deve essere raccolto nel cuore per mettere lì radici e portare frutto. L'uomo deve quindi essere attivo e intraprendere un inizio per la rinascita spirituale, e poi dovrà affidare a Me la crescita, ma nella sua vita esteriore non si noterà nulla di particolare che sia un graziato da Me, bensì, tutto continuerà il suo corso umano, con la sola differenza che sarà guidato dall'interiore.

2. Come la crescita naturale dell'uomo non avviene tutta in una volta, ma viene notata solo di tanto in tanto, così è anche con il Regno di Dio. Dopo un certo periodo di tempo si noterà il progresso sia in una singola anima, se rimane fedele, sia spesso anche in intere comunità, se rimangono salde nella scelta del loro Capo supremo, e non Mi lasciano rimuovere da nessun capo supremo umano, cosa che purtroppo accade tanto spesso, e non sempre per disattenzione, ma perfino per troppo zelo, tanto che non rimango più Io la Guida principale di tali comunità, bensì, l'obbedienza principale toccherà a un sostituto (umano).

3. In questo sta anche il motivo per cui singole anime, che Io attiro completamente a Me perché sono oneste di cuore e vogliono appartenere interamente a Me, non trovano la vera pace in tali comunità!

4. All’inizio il Mio Regno in un’anima è molto piccolo e nascosto, e diventa sempre più grande solo grazie all'amore per Me. E affinché questo amore non diminuisca, come ad esempio attraverso il soddisfacimento di circostanze esterne favorevoli, di cui ce ne sono di molte specie, come un amico fedele sul quale si può di sicuro fare affidamento, oppure una ricchezza che protegge dalle preoccupazioni, oppure una grande prestigio che certamente offre un campo d’azione affascinante ma dove spesso non si ottiene nulla per Me, se non l’ipocrisia, …Io adopero tutte queste circostanze solo per autodifesa, e spesso metto in esse molte specie di croci, le quali rendono chiare ai Miei veri figli le carenze di tali divinità secondarie.

5. Come la crescita di un seme o di un granello di senape dipende solo da Me, e nessun uomo può favorirla senza il Mio intervento, così anche nel Regno della pace c’è quest’ordine che, certamente, viene affidato alla cura umana, ma ho riservato a Me la crescita secondo la Mia Sapienza e il Mio Amore.

6. Perciò provvedete di rivolgervi a Me per il vostro prosperare interiore, e non considerate troppo l'una o l'altra forma esteriore, per cui spesso credete fin troppo facilmente che la crescita della vita interiore dipenda da quelle.

7. Ogni richiamo a voi da parte di un vostro simile, o di una comunità, è solo un lavoro preparatorio che deve precedere il Mio intervento e, secondo la Mia Sapienza, prima o poi sarà per voi una benedizione. Considerate quindi che continuerò a esclamarvi: «Io sono il Signore tuo Dio, non avrai altri dèi accanto a Me!», (poiché: «Senza di Me, non potete far nulla!») – Amen! Il Padre vostro.

 

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Cap. 194

«E Dio non renderà giustizia ai Suoi eletti che Lo invocano giorno e notte, e si mostrerà lento verso di loro?» [Luca 18,7]

Domenica 19 settembre 1880

1. Cari figli, ovunque nelle Sacre Scritture troverete parole esattamente applicabili alle circostanze in cui si trova un'anima, poiché Io penetro con lo sguardo e misuro ogni peso dei carichi che l'uomo deve sopportare, se vuole svilupparsi spiritualmente come gli rivela di diventare la Mia grazia, per rivolgersi in intima unione a Me, e come figlio, diventar capace di aiutare a prendersi cura del governo della Casa del Padre.

2. Ovunque questi Miei seguaci iniziano a perfezionarsi di più in questa o quella caratteristica, affrontano i loro ostacoli che si sovrappongono ai loro sforzi. Perciò vi darò Me stesso come esempio, affinché impariate a riconoscere come Io sono il più caricato tra voi tutti!

3. Considerate dapprima il Mio grande Amore e, all’opposto, la grande avversione nei Miei confronti da parte dell'umanità! E quanto, voi, se credete di essere trattati senza amore, vi rattristate! Poi pensate alla Mia Giustizia e quanta Pazienza devo unire ad essa, affinché possa lasciare che tutto sussista.

4. Quante volte Mi invocate di venire in vostro aiuto con il giudizio della Giustizia e farvi giustizia, non considerando che la Mia Giustizia senza la Pazienza, dovrebbe spesso colpire duramente anche voi! Proprio per questo posso affidarvi anche così poco potere, perché ne abusereste, non avendo ancora il compassionevole Amore divino che deve penetrare completamente la libera volontà, per acquisire così tutte le altre celestiali virtù.

5. Ricordatevi sempre: nell'Amore risiede il potere più grande, e questo deve essere il reggente (e il Padre) di tutte le virtù! Quando un giorno avrete raggiunto questo concetto, allora ogni fardello che ancora portate, vi diventerà facilmente sopportabile, poiché il riconoscimento della sua benedizione vi diventerà più chiaro, e vi rivolgerete a Me con amore e fiducia, non chiedendo la rimozione del fardello, ma chiedendo forza per poterlo portare ulteriormente.

6. Ma poiché tutti voi non siete ancora giunti così lontani nel vostro essere spirituale e le Mie parole vi preoccupano spesso, allora è ancora una volta il Mio Amore che vi mostra il rimedio nelle parole dall'alto: "Ma Dio dovrebbe farlo". Attenetevi a queste parole nel momento in cui disperate di voi stessi, e quindi non potete rivolgervi a Me con la gioia che Io desidero.

7. Adesso, soprattutto in questo tempo, voglio fare in modo che molti sentano il Mio contatto diretto, poiché è arrivato il tempo in cui ritornerò; ecco perché la grande opposizione alla Mia apparizione, in questo modo si rende quasi necessario il nascondersi di coloro che si sentono completamente convinti della Mia vicinanza.

8. Manca ancora solo poco tempo prima che il Mio Potere si manifesti al mondo esterno, ma proprio questa breve pausa è la più difficile per i Miei eletti, poiché Satana desidera vagliarli. Perciò riflettete bene, voi che riconoscete queste parole come la Mia voce, e se vi turbate, attenetevi alle parole odierne della Scrittura, poiché senza figli sulla Terra, Io non posso farvi visita, perché il Mio santo Ordine deve essere preceduto da una chiamata a Me.

9. Quindi, rendetevi conto di quanto sia necessario pregare con tutto il cuore: "Vieni, o Gesù, vieni presto!". – Il fedele Padre vostro. Amen!

 

 

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Cap. 195

“Accrescete la vostra fede, se volete veramente che Io venga a voi!”

Domenica 26 settembre 1880

1. Cari figli, in questa narrazione proposta (Mt. 17,14-16), troverete come i Miei discepoli non riuscirono a guarire il malato dalla sua ossessione, perché non avevano la vera forza della fede che è necessaria nei casi in cui la ragione non può più cooperare, per tentare di guarire nella piena fiducia del Mio aiuto.

2. Per questo motivo metto spesso alla prova i Miei seguaci che si credono forti nell'amore e nella fede per Me, in modo che possano vedere quanto somigliano ancora al Mio Pietro che, nel momento in cui Mi assicurò la sua fedeltà, aveva veramente anche questa fedeltà in sé, e lì non si era sopravvalutato; invece la vigilanza costante è un grande compito, e su questo, devo lasciare che la Mia grazia prevalga in modo particolare presso ogni anima. Perciò agli uomini capita costantemente tra i piedi una decisione per la libera volontà, in cui imparano a conoscere meglio il grado della loro forza di fede (cioè della loro debolezza).

3. Figli Miei, tutti gli ostacoli che vogliono mettersi tra Me e voi, dovete rimuoverli attraverso il credere che vi è possibile superare e sopportare tutto attraverso di Me. Nelle Mie Sacre Scritture vi ho dato la promessa che tutto può accadere attraverso la fede, e che anche il Satan dovrà cedere; ed Io sono veritiero nella Mia affermazione.

4. Ora, pero, devo spiegarvi più in dettaglio che, con una fede simile, adesso non si tratta di fare miracoli e farsi guardare con meraviglia dagli altri uomini, ma soprattutto, di liberare se stessi dalla piaga del demonio, che sono le passioni uscenti da lui, le quali vi impediscono di esercitare l'Amore divino per i vostri simili.

5. Voi, per lo più, vi scoraggiate subito quando siete rifiutati, invece di affidare la questione a Me nella piena e forte fede, come al Padre, il Quale ha abbastanza Amore e Onnipotenza, per rendere possibile l'impossibile.

6. In Matteo 17,20 Io vi dissi: «In verità, se aveste fede…», cioè, di fare affidamento su queste Mie parole, anche se ci fossero montagne a ergersi contro di voi per impedirvi di continuare a percorrere la via scelta che conduce a Me! Infatti, la Mia forza, che finora ha operato tra i Miei per la loro salvezza, non è diventata vecchia, ma si dimostra ripetutamente ogni giorno in tutti coloro che hanno la buona volontà di aprire la strada con Me al Mio Regno, sia nel loro cuore, sia nel cuore del loro prossimo.

7. Ecco perché oggi vi esclamo, voi che desiderate che Io venga da voi: «Vegliate e pregate!», poiché non sapete quando verrò, se alla sera o alla mezzanotte, affinché non vi trovi di poca fede o addirittura addormentati! – Amen! Il Padre vostro in Gesù.

 

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Cap. 196

“Chi conosce il bene che deve fare e lo fa, avrà la Mia benedizione”

[Giacomo 4,17]

Domenica 3 ottobre 1880

1. Miei cari figli, quindi voi dovete sapere che anche adesso molte anime sono affamate di un vero ristoro spirituale, poiché proprio coloro che sono ancora alla ricerca, non possono più essere saziati da ciò che già possiedono, e anche se questo fa sembrare che adesso la Bibbia non abbia più alcuna forza, questo può essere compreso solo così:

2. – La vera sazietà dello spirito, che può avvenire solo attraverso la vera interpretazione delle Mie parole, deve ora essere effettuata offrendo agli affamati un’interpretazione non falsificata, cioè non contaminata dagli uomini e tradotta a loro vantaggio, poiché adesso è il tempo in cui voglio venire dai Miei figli come Padre, e anche loro devono accoglierMi come Tale, e prima di tutto, spiritualmente nel cuore, poiché, prima di incontrare simili figli sulla Terra, non ci si può aspettare alcuna generale apparizione personale (di Me).

3. Per questo motivo, terrò prima, consiglio nel cuore con i Miei figli, e li guiderò in modo tale che Mi ascoltino completamente, cioè devo togliere da loro ogni divinità secondaria; non devono far calcoli con il loro intelletto pensando di fare tutto da soli. Una volta che ciò è avvenuto in voi, allora Io stesso voglio aprire la strada al posto vostro, anche se pensate di volerla aprire voi la strada a Me.

4. Se sentite in voi l’impulso di condividere le verità riconosciute con i vostri simili, allora questo è un atto d'amore, tra Me, voi e il vostro prossimo, per cui voglio dare la Mia benedizione paterna. Inoltre, se sapete che è buono ciò che il vostro cuore desidera, allora fatelo!

5. Nessun uomo, nemmeno un fratello, può qui consigliarvi, perché non conosce la molla motrice, e quindi sono di nuovo solo Io che penetro tutto con lo sguardo, e posso solo consigliarvi, e voglio anche guidarvi così come figli inesperti, non con grandi promesse, bensì, assistendovi quotidianamente! – Il Padre vostro! Amen!

 

 

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Cap. 197

Suggerimenti nel caso di vuoto di fede: nostalgia o amore per Me!

Sabato 9 ottobre 1880

1. Miei cari figli, dopo la Mia morte (temporanea) i Miei discepoli non erano più in grado di credere in Me, ma per questo Mi amavano ancora di più, e attraverso questo amore che li addolorò molto per Me, quando giacevo nella tomba, il loro occhio spirituale fu aperto, in modo che Mi potessero vedere di nuovo, e anche il Mio spirito potesse essere con loro.

2. Gli 'Atti degli Apostoli' vi raccontano quanto fossero riccamente dotati di questo Spirito, e come erano in grado di parlare molte lingue, tanto che questo, di fronte al mondo, divenne una prova inequivocabile che una disposizione superiore doveva essere con loro.

3. Anche questo capitolo proposto, contiene una rispondenza e un’istruzione per il tempo presente su ciò che Mi può spingere ad apparire tra i Miei. È la nostalgia o l’amore per Me che, senza interessi secondari, vuole avere solo Me con sé, come era il caso a quel tempo con i Miei discepoli, di cui si dice sempre: «…essi erano insieme di comune accordo…» [Atti 2,44], ovvero, per amor Mio si amavano l'un l'altro e cercavano la pace per i loro cuori mantenendo la pace tra di loro. Perciò non li lasciai soli a lungo, ma li visitai e diedi loro il Consolatore che li guidò in ogni verità, e li attrezzò completamente per diventare strumenti capaci.

4. Così, cari figli, voglio venire anche da voi e dotarvi della forza, per poter lodare Me e i vostri simili. Devo solo porvi qui una grande condizione, e cioè, vorrei trovare anche tra voi l’amore per Me, perché è triste se ancora una volta devo essere disprezzato e annientato dal mondo, di cui sono già state fatte, e ancora vengono fatte, tante deliberazioni per sradicare la Mia Divinità.

5. Esaminatevi ora, e ammettete: "Quanto di questo disprezzo volete, o potete prendere su di voi per amor Mio, che potrebbe colpirvi, se doveste comparire pubblicamente per Me, per testimoniare delle Mie parole riferite?". – Oppure: "Credete di essere già abbastanza forti da sopportare le contraddizioni che vi tirate addosso quando combattete con ardore per Me, come per il Padre vostro, di cui credete e riconoscete che Egli frequenti direttamente con voi?". – Oppure: "Potete, per amor Mio, mantenete la pace gli uni con gli altri, anche se le vostre opinioni divergono ampiamente, nel caso in cui si tratta di fare qualcosa per Me?”

6. Vedete, cari figli, poiché Io solo posso esaminare i vostri cuori, e vi conosco meglio di quanto voi stessi riusciate fare, per questo la Mia guida vi è spesso imperscrutabile, e le vostre preghiere che Mi presentate con onesto fervore, non posso accordarle secondo le vostre opinioni, perché non sono Io che voglio raccogliere i benefici dei vostri sforzi, ma queste cose sono destinate a voi stessi, proprio com’era il caso con i discepoli, poiché anche loro furono rafforzati e incoraggiati, prima che testimoniassero di Me.

7. Procurate dunque anche voi di essere l'uno con l'altro di comune accordo, e possiate ricevere il vero Spirito che è necessario per la Mia santa causa, in modo da ricevere un linguaggio – l'Amore divino – che sia comprensibile a tutte le sette e fazioni, attraverso il quale troverete ingresso dappertutto. Come deve essere costituito l’Amore divino, lo avete già spesso sentito e letto, dove si dice : «(l’amore) subisce tutto, sopporta tutto, non si gonfia…»[1° Cor. 13,4].

8. Il vostro stesso cuore può indicarvi meglio di chiunque altro quando verrò da voi con il Mio aiuto, cioè, quando esso si sarà reso degno di accoglierMi, poiché non entrerò in una tana  dove si trovano ancora odio, amor proprio, arroganza, avarizia e insoddisfazione di ogni genere, per espanderla a favore del nemico.

9. Il Mio Regno è un Regno dell’amore, della mansuetudine, della pazienza e dell’abnegazione, e la Mia dimora è una roccaforte di pace.

10. E ora, cari figli, quando un padre affida a suo figlio un’attività importante, non si limita a mostrargli solo ciò che c’è di attraente in questa, ma pone anche le sue condizioni molto serie, e così lo ritengo anch’Io. Quindi esaminatevi seriamente in tutto il vostro fare e lasciare, e aspettate la Mia risposta che metterò particolarmente in ciascuno di voi. – Amen! Il Padre vostro.

 

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Cap. 198

«Beati coloro che soffrono, perché saranno consolati»

Domenica 17 ottobre 1880

1. «Beati coloro che soffrono, perché saranno consolati» [Mt. 5,4]. Cari figli! Questa promessa ha molte interpretazioni. In primo luogo si riferisce a un dolore oppure a un rimorso per la vostra natura peccaminosa, nella quale vedete voi stessi, e dovete essere aiutati ad uscire da questa condizione, se vi porta sofferenza; ma poi si riferisce anche a un'altra sofferenza, cioè quella che viene provocata dall'amore per Me.

2. Se davvero Mi amate seriamente come Padre, allora non potete assistere tranquilli a come vengo disconosciuto dai vostri simili, a come Mi disprezzano e a come non si trova traccia d’amore per Me, anzi, se capita il peggio, allora Mi temono, e così cercano di allontanarsi sempre di più da Me e nascondersi, cosicché Io vengo completamente respinto da loro.

3. Chi esamina questa condizione miserevole e si rivolge a Me per un rimedio, Io lo ascolterò e gli darò consiglio, starò con lui e lo consolerò attraverso il Mio Spirito, perché il Mio aiuto non sempre è subito percepibile esteriormente, bensì, è spesso più un’assistenza spirituale che vi renderà capaci e forti per porre un argine al flusso della rovina, e prima di tutto, mediante la preghiera e la fiducia infantile in Me, mediante lo scrupoloso tenersi saldi a tutto ciò che avete riconosciuto come beni spirituali provenienti da Me; e poi Io stesso vi porterò quelli che vi saranno affiancati, cioè i maturi.

4. Spesso, infatti, questo non è possibile per voi uomini, perché il valore principale di un'anima e la sua ricettività sono così profondamente nascosti in una persona, che il carattere esteriore forma un corteccia impenetrabile su di essa, così che la persona in questione sa troppo poco di se stessa, finché Io, il grande esperto di cuori, comincio a svilupparlo attraverso ogni genere di circostanze e impressioni d’animo.

5. Se facendo così, ho svolto il lavoro preliminare, allora si disporrà anche che voi possiate applicare il vostro amore, per portare queste anime, completamente a Me.

6. Se si verifica questo, allora applicatevi alla vera umiltà, con la quale potrete riconoscere che è la Mia grazia a permettervi di dare una mano, e non siate dell'opinione come se adesso, per così dire, vorreste renderMi un grande servizio, per il quale chiedete spesso la Mia benedizione con un grande diritto emotivo.

7. In quest'ultimo caso Mi limito a cedere ai Miei 'servitori', per invogliarli a una maggiore fedeltà; ma voi volete essere 'figli' Miei, e i figli vogliono e devono condividere tutto con il Padre. Perciò condividete con Me l’amore, la pazienza, l’abnegazione e tutto ciò di cui avete già abbastanza comprensione e su quanto viene addossato a Me, ed Io come Padre vi consolerò sempre e, se non esteriormente, allora di certo interiormente vi doterò di una forza superiore contro i nostri avversari.

8. Il tempo per ottenere questo è molto favorevole. Guardatevi intorno, e vedrete quanti hanno sperimentato l'impotenza della ricchezza, del prestigio e del potere in se stessi, vedrete come dappertutto gli uomini restano delusi quando si rifugiano ancora negli altri, come in occasione di grandi inondazioni, di incendi e catastrofi, devono riconoscere che dipendono da qualcuno che per loro è ancora completamente sconosciuto nei loro rapporti. In verità, si potrebbe gridare nel mondo, come Paolo: «Cercate il Dio a voi sconosciuto!» [At. 17,22]

9. Così, anche oggi vi benedico di nuovo con la Mia piena benedizione paterna. Accoglietela con cuore credente! – Amen! Il Padre vostro Gesù.

 

 

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Cap. 199

Sulla guarigione del nato cieco nel Vangelo

Domenica 24 ottobre 1880

1. Miei cari figli, oggi vogliamo considerare la guarigione del nato cieco al quale passai accanto [Gv. cap. 9]. Quello è il Mio modo di passare accanto anche ai ciechi spirituali, per mostrarMi a loro, ma senza cercare di danneggiarli, e piuttosto, aspetto finché M’implorano per l’aiuto.

2. Spesso ci sono anche altri che chiedono aiuto a Me per una tale persona sfortunata, certamente spesso con grandi pregiudizi nei confronti di questo essere umano sfortunato, al quale si applica la parola che dice: «Affinché le opere del Signore siano rese manifeste» [Gv. 9,3]. – Quindi non ho guarito il cieco solo con la Mia Parola onnipotente, però Mi costò fatica, cioè applicai dei mezzi, e spalmai del fango sui suoi occhi.

3. Proprio così sto facendo di nuovo adesso verso i ciechi del mondo: Io lascio sentir loro la futilità e il fango del materiale, in modo che i loro occhi spirituali riconoscano quanto sia stato buio con loro finora.

4. E quando ora diventeranno vedenti, allora riceveranno l'istruzione di essere attivi essi stessi, e dirò (versetto 7): «Va' alla vasca di Siloe e lavati», il che significa: "Usa il pane di grazia che ti è stato dato, e così purificati dalle opinioni sbagliate".

5. Non posso dare a nessuno un vero aiuto, se non è attivo lui stesso, per cui credere nel Mio aiuto e nell'obbedienza verso di Me, deve spronarvi ad adempiere liberamente la Mia amorevole Volontà.

6. L'intero capitolo designa la realizzazione visiva del mondo cieco, nonché, allora, la grande resistenza dei farisei e degli scribi che, quando incontravano un uomo che era stato reso vedente nelle cose spirituali mediante la Mia grazia e il Mio lavoro, pensavano ad ogni tipo di sospetti e deformazione del Mio influente potere.

7. Essi non esitarono a continuare la lotta con Me stesso, affinché la loro impotenza e nudità non venissero viste dal Chiaroveggente.

8. Ora considerate quell'uomo reso vedente, e prendete esempio dal suo comportamento, la cui convinzione si oppose ripetutamente alle pressioni dei farisei e, per gratitudine verso di Me, disse la verità senza timore, pur sapendo bene che se si fosse schierato dalla parte dei farisei gli sarebbero state risparmiate molte persecuzioni; solo che era stato guarito ed era diventato vedente, e quindi, poté presentarsi come testimone della Mia Potenza.

9. Sebbene i giudei lo perseguitassero, Io Mi presi cura di lui con più grazia, e gli accordai la conoscenza della Mia divinità.

10. Anche voi appartenete a coloro che sono stati guariti, dedicandoMi fatica e lavoro. Rimanete saldi nella fede e nell'Amore per Me, anche se molti cercano di opporsi a voi, ai quali l'effetto interiore della Mia grazia non è ancora toccato in quel grado come lo possedete voi, e frequentateli nell’Amore e nella Pazienza divina! – Amen! Il Padre vostro Gesù.

 

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Cap. 200

“Analizzate bene la vostra volontà di seguire Me, perché il nemico vi metterà subito alla prova!”

Domenica 31 ottobre 1880

1. Cari figli, nella vostra educazione che Io vi impartisco attraverso l'afflusso di verità spirituali [Mt. cap.6], devo riportarvi alla vostra vita quotidiana, affinché possiate esaminarvi se e quanto adempite i Miei comandamenti più di un uomo comune che, per così dire, si limita a seguire i propri sentimenti, senza potersi vantare di migliori afflussi di grazia; ma nondimeno, in alcune cose esercita grandi opere d'amore, anzi spesso, opere più grandi di quelle che dovrebbero fare i Miei figli!

2. Voglio attirare la vostra attenzione da dove proviene questo! Vedete, il nemico, che è sempre in agguato presso gli uomini, osserva tutti precisamente dove deve operare contro di lui con più forza, e sa anche esattamente che il Mio principale comandamento è l'Amore.

3. Perciò, quando qualcuno si sforza di diventare un figlio di Dio, per prima cosa il nemico gli presenta le proprie situazioni in modo tale che molte cose sembrano essere troppo insormontabili per il principiante, perciò egli (il principiante) cerca poi di aggirare alcuni punti, e si giustifica con la sua situazione esteriore.

4. Se il nemico con le sue simulazioni vi ha trovato accesso, allora per lui si apre un'ampia porta, e la completa dedizione di un'anima verso di Me ne è ostacolata, perché ciò esige sia 'l’obbedienza' alle Mie Leggi così come sono, sia, allo stesso tempo, 'la fiducia' che ho dato loro, ben conoscendo tutti gli ostacoli che si frappongono per mantenerli secondo la Mia Parola [1° Giovanni 5,3].

5. Proprio in questi ostacoli e contrasti, per ogni anima, secondo la sua particolare specie, consiste la lotta che deve condurvi alla meta. Nei dubbi che spesso avete sul compiere questo o quel bene d'amore, cercate di distinguere precisamente quanti falsi suggerimenti sono coinvolti, e se non vi fidate di voi stessi su questo punto, allora avete fatto un buon progresso per camminare al Mio fianco.

6. Devo darvi questo insegnamento se volete progredire come lavoratori del Mio Regno, poiché adesso, allo stesso tempo, inizia la lotta, e precisamente, prima con voi stessi – cioè quanto volete prendere su di voi per amor Mio – e poi rendetevi conto che non può accadere molto senza sacrifici da parte vostra, ed Io devo poter contare sui Miei servitori. Per questo motivo do seriamente a ciascuno di voi le proprie condizioni, affinché vi diventi chiaro cosa significa stare sotto la Mia bandiera, la quale porta l'iscrizione: «Ama Dio sopra ogni cosa e il prossimo tuo come te stesso!»

7. Ora Io domando: "Fino a che punto siete fedeli amministratori con i vostri tesori terreni? Quale decima avete destinato a Me per la realizzazione del progetto del Mio Regno? Che dire del vero amore per il prossimo o dell’amore fraterno? Quanto state più in alto nei giudizi, rispetto ai vostri simili mondani, i quali si giustificano tanto volentieri dicendo che ci sono troppi difetti nel cristianesimo e perciò preferiscono isolarsi?"

8. Vedete, queste sono le grandi domande di un esame di coscienza, le quali devono essere tutte ordinate in ogni anima che invoca la Mia imminente venuta. Il bussare è già avvenuto, e voi avete percepito la Mia voce, perciò preparate il cuore per l’imminente completo ingresso. – Il Padre vostro. Amen!

 

 

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Cap. 201

«Signore, questo vale per noi, o per tutti?»

[prima si legga Luca cap.12]

Domenica 7 novembre 1880

1. Cari figli, come Io feci con i Miei discepoli ai quali parlavo personalmente e li preparai a tutto ciò che dovevano ancora sopportare per amor Mio e a ciò cui dovevano rinunciare, così faccio con voi che Mi avete promesso di essere dei fedeli servitori e Mi pregate perfino di accettare la vostra buona e onesta volontà.

2. Io l’ho accettata con gioia, e per questo ho richiamato la vostra attenzione sul vostro esame di coscienza. Tuttavia, cercate di comprenderlo bene, poiché a quel tempo anche i Miei discepoli non riuscivano spesso ad afferrare le parabole e i discorsi, perché credevano che tali cose dovessero andare subito in adempimento e che fossero date solo per la loro piccola cerchia, mentre quelle parole poi contenute nelle Sacre Scritture, sono da applicare ancora oggi nel loro pieno significato.

3. Ora potete comprendere meglio il loro significato con uno sguardo retrospettivo nel processo evolutivo della Mia storia, e adesso, poiché è l'adempimento della stessa, esse sono più che mai necessarie. Perciò devo richiamare nuovamente questi Miei adoratori [Luca cap.12], e la domanda di Pietro Mi viene di nuovo incontro: «Signore, è solo per noi, o è per tutti?"» [Lc. 12,41]

4. Io vi dico: "Essa è per tutti coloro che Mi amano e che vogliono mostrare il loro amore nelle opere, ma in modo da poterle scegliere da soli, ed Io non do mai istruzioni specifiche, ma onoro anche la libera volontà, soprattutto nell’amore".

5. Infatti, attraverso certe forme di costrizione, alcune ottime iniziative che erano state avviate nel Mio Nome e dovevano servire per il Mio onore, furono di nuovo represse, perché le anime più oneste sono state abusate dal fanatico zelo degli altri, e invece di promuovere la loro vita spirituale, questa venne umiliata, così che attraverso i superiori, invece di essere attirate a Me, da questi fanatici furono completamente allontanati da Me a causa delle delusioni subite.

6. Perciò, Miei cari figli, comprendete bene queste parole rivolte a voi, e discutetene con Me nel cuore, prima di volerle interpretare voi stessi come cenni per esprimere iniziative. Anche su ciò ho dovuto guidare i Miei discepoli con molta pazienza, perché la Mia intera essenza e la Mia Parola, spesso apparivano loro come le più grandi contraddizioni.

7. Perciò pregate lo Spirito di verità, soprattutto quando leggete i capitoli sui quali Io attiro ancora particolarmente la vostra attenzione, e vorrò esservi vicino con la Mia benedizione paterna. – Amen! Il vostro Gesù!

 

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Cap. 202

“Non contrastate con la vostra opinione coloro che si attengono a Me, ma donate loro il vostro amore!”

[Giovanni cap.20]

Giovedì 11 novembre 1880

1. Cari figl, oggi voglio richiamare la vostra attenzione sulla fede con la quale si spera volentieri che Io appaia presto, tuttavia, questa somiglia alla fede del Mio Tommaso che richiese segni esteriori, prima di accettare la possibilità della Mia riapparizione. Da questi tali, Io entro con la porta chiusa come ho fatto con Tommaso, il quale aveva un grande amore per Me, e perciò aveva anche il desiderio di vederMi. Nondimeno, egli non era un credulone, ma voleva una prova della verità; perciò ho ceduto alla sua incredulità e Mi mostrai a lui secondo il suo desiderio.

2. Così anche adesso ci sono ancora molti Tommaso che, per amore, hanno il desiderio di Me, solo che il loro intelletto impedisce di accettarlo con il cuore, e perciò vi intrecciano ogni sorta di condizioni, prima di lasciarsi convincere dai loro compagni. Ci sono molte anime oneste che mi stanno aspettando, ed Io voglio apparire a loro secondo il grado del loro amore e della loro ricettività.

3. Perciò desidero farvi giungere qui delle speciali regole di comportamento: “Siate tanto più amorevoli verso coloro che si tengono saldi alle loro opinioni su di Me, poiché anche loro sentono la benedizione del Mio influire e vogliono preservarlo, perciò vi considerano come nemici o, perlomeno, come erranti, e non si fidano di voi per trovare la pace interiore, bensì vi evitano completamente, oppure cercano di portarvi dalla loro parte".

4. Apprezzate perciò in questi il loro zelo per Me, e riconosceteli in silenzio come vostri alleati; tuttavia, non cercate di avere successo se vi sforzate di guidarli secondo la vostra conoscenza. Ricordate le Mie parole: «…vi si riconoscerà da questo: se avete amore!» [Gv. 13,35], anzi: «…se rimanete nell’amore, sarete Miei veri discepoli!»

5. Vedete, l'Amore per Me è rappresentato in ogni partito cristiano, ma manca l'amore per il prossimo, esso è separato dall'amore per Dio a causa dall'amor proprio, e qui sta il grande errore che impedisce ulteriori progressi nella vita spirituale.

6. Estirpare questo errore, sia per voi la preoccupazione principale, e voi sapete che l'arma, o lo strumento, per farlo, si chiama: "Amore per il prossimo". Invece di isolarvi dai vostri zelanti compagni cristiani o cercare di controbattere, date loro esempi d’amore!

7. Come vi è possibile questo, lasciate che Me ne occupi Io, poiché ve li condurrò già quando sarete forti nell'amore, e poi darò la Mia benedizione particolare, affinché non lavoriate invano.

8. Il Mio Ordinamento è sempre comprensibile, ma soprattutto nel cercare di ottenere il Mio Regno; è l'amore che, ancora una volta, può essere altrettanto testimoniato e praticato molto facilmente. L’Amore si può manifestare già in uno sguardo, nelle parole, nelle azioni, e poi, nell'abnegazione e nel sacrificio; esso può essere conseguito gradualmente e quindi portato all'altezza celestiale.

9. Perciò collocatevi umilmente, ma seriamente, sul gradino più basso, e mettete l'amore nel più piccolo avvenimento, …per amor Mio, e crescerete rapidamente e sarete in grado di intraprendere grandi cose per Me! – Amen! Il vostro Gesù!

 

 

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Cap. 203

La più grande domanda: “Mi ami tu?

Domenica 21 novembre 1880

1. Miei cari figli, se ho posto tre volte questa domanda a Pietro: «Simone di Giovanni, Mi ami tu?» [Gv. 21,17], allora certamente capirete quale grande importanza contenga questa domanda! Essa esorta il credere nell’amorevole attività, poiché solo in questo modo può sussistere la fede che rende beati.

2. E come Pietro, senza ulteriori prove, Mi diede subito la risposta: «Signore, Tu sai ogni cosa, e anche che io Ti amo», così ancora oggi si esprime chi ha fede, solo che quando Io do l'incarico di pascolare e proteggere le Mie pecorelle, spesso manca ancora molto per un vero amore, poiché della vera fede non voglio esigere alcun servizio per Me, bensì, solo per i Miei che desiderano essere saziati così volentieri con il vero pane del Cielo attraverso l’amore per Me, e non voglio costringere nessuno a prendersi cura delle Mie pecorelle; perciò chiesi ripetutamente: «Mi ami tu?», e solo dopo (alla risposta affermativa) dissi: «Allora pasci i miei agnelli!»

3. Questo ufficio pastorale deve essere esercitato attraverso l’amore, se deve guadagnare delle anime per Me, perciò non posi a Pietro ulteriori condizioni che l'amore per Me, il quale può sussistere solo se è ordinato secondo la Mia Volontà, e questo ordinamento divino è l'amore per il prossimo. Ogni amore che gli uomini vogliono mostrarMi in modo diverso, porta a traviamenti, come potete convincervi dalla storia della Chiesa. Infatti, quanti sacrifici, quanto sfoggio e quali mortificazioni della carne ha escogitato la falsa fede, e certamente è vero come si dice, …"per amore per Me" ("ad majorem Dei gloriam", cioè: a maggior gloria di Dio), e il risultato di questo è stato ogni volta un sempre più grande allontanamento da Dio!

4. Ebbene, cari figli, proprio come lascio agire il Mio Amore in voi, in silenzio e in segreto, senza sfoggio, e tuttavia rendendovi felici, così dovete imitare Me, il Padre. Senza nessuno scalpore dovete far agire l'amore, prima in una cerchia ristretta, e poi in generale; e se vi sembra aspro trattare questa o quella persona (o spirito) secondo la Mia Volontà, allora pensate alla domanda che posi a Pietro, ovvero alla vostra fede: «Mi ami tu?»

5. Solo dove la vostra volontà o il vostro amore entrano in lotta, l'Amore divino comincia ad infiammarsi nei cuori, e li rende capaci per la cura animica verso gli altri, quantunque, prima Mi diate l’assicurazione che Mi amate.

6. Solo allora, quando comprenderete “la cura o il pascere delle Mie pecorelle”, e lo accetterete con gratitudine anche con una visione d'insieme delle difficoltà collegate a questo, solo allora riconoscerete quanto (o quanto poco) voi Mi amate!

7. Pertanto, in tutto quello che fate o non fate per amor Mio, ascoltate dentro di voi la domanda: "Mi amate?". Perciò non aspettate un incarico speciale da parte Mia! L'amore è incaricato di stabilire un buon pascolo per i suoi simili. Il dove, il come, il quando, se governato da Me, lo scoprirà da solo l’amore.

8. Anche voi siete dei 'Pietro' infocati; perciò la domanda vale anche per voi: "Mi amate?". – Il vostro Gesù.

 

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Supplemento –

 

Cenni per la missione dei fedeli per la vigna del Signore

 

Ricevuto attraverso Johanne Ladner, il 3 settembre 1882

 

1. «Simone, figlio di Giovanni, Mi ami tu più di questi?» [Gv. 21,15]. Cari figli, anche oggi voglio presentarvi questa domanda, perché nel vostro amore per Me vi considerate come coloro che lo posseggono in misura maggiore di altri che danno rilievo a quella fede che aspira più alla conoscenza, che all’amore fattivo.

2. Questa è sicuramente la cosa giusta, se al primo posto mettete l’amore. Tuttavia, poiché il Mio Regno è grande ed ha bisogno di molti operai, allora devo impiegarne anche altri che non sono del tutto della vostra fede, poiché anche loro hanno cura di comunicare con Me con la preghiera, e Mi offrono i loro servigi che spesso compiono anche in modo estremamente puntuale e completamente nell’ordine, e in tal modo realizzano veramente molto. Infatti, le anime languenti che Io porto anche a loro, spesso guardano all’esteriore, e perciò osservano molto l’ordine legale, per esaminare se possono affidarsi a tali guide.

3. Una cosa del genere anche in questi tempi malvagi non è solo perdonabile, bensì è perfino necessaria, poiché l’umanità nel tempo presente è troppo materiale e troppo ipocrita per essere influenzata subito dall’amore. Perciò deve essere offerto alla stessa, solo qualcosa di convincente e, altrettanto, deve prevalere la massima sincerità presso i Miei figli chiamati in quest’opera, al fine di rendere possibile l’inserimento di tali (critici) compagni come fratelli e sorelle.

4. A ogni domanda, bisogna rispondere loro con amore, anche se si basa sulla diffidenza, poiché, così facendo, essi devono proprio essere richiamati all’amore, il quale non deve mancare nella fede.

5. Tutte queste condizioni i Miei veri figli devono accoglierle volentieri, poiché per questo rivolsi a Pietro (come rispondenza alla fede) la domanda: «Simone, figlio di Giovanni, Mi ami tu più di questi? Allora pasci i Miei agnelli!» [Gv. 21,15]. A questa missione appartiene l’amore per Me, al quale, per amor Mio, si abbandonano tutte le proprie opinioni, e in tal modo si fa pervenire il più grande amore alle altre anime, e si assume il più grande autocontrollo su se stessi, attribuendo tutto a Me, affinché si possa imparare solo da Me come l’unico vero Pastore, per pascere giustamente le pecorelle affidate.

6. Nondimeno, qui devo ancora una volta accennarvi agli inconvenienti che continuamente si insinuano durante la missione. Un insegnante, oppure una guida, può spesso mostrare molto amore, ma nel farlo si eleva nel cuore ancora molto al di sopra degli appassionati come lui, che gli sono stati portati, e questo è poi un ulteriore grande ostacolo che Io non posso benedire come vorrei fare volentieri, perché lì la presunzione è ancora presente come una malata macchia di Satana.

7. Solo quando un insegnante o una guida non si considera più dei suoi fratelli e delle sue sorelle e non nasconde loro nulla di tutto ciò che Io gli ho affidato, allora il nemico è rimosso e si può continuare a lavorare con sicurezza. Perciò agite diligentemente e sacrificate voi stessi per amor Mio, e lasciate che ognuno tra di voi riconosca nell’altro il suo insegnante; solo allora imparerete veramente ad amarvi l’un l’altro, e allora potrò inquadrarvi tutti come pastori capaci, e il Mio gregge crescerà rapidamente. – Amen! Il Padre vostro.

 

 

 

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[1] Una parte importante di queste è già stata stampata, sia rivelazioni ricevute attraverso Jakob Lorber, sia attraverso Gottfried Mayerhofer, sia da altri riceventi. Si veda nell’indice dei libri presso la casa editrice “Neutheosoph” (Nuova Teosofia), a Bietigheim. [n.d.t]

[2] [Luca 15,8-9]. Vedi anche nel libro rivelato a Gottfried Mayerhofer “Prediche del Signore” la predica n. 29.

[3] “Prediche del Signore” di Gottfried Mayerhofer. (Predica n. 52)

[4] Luca cap. 19,1-26 / Matteo 14,30: La parabola dei talenti o delle mine.

[5] Longanimità: Carattere, attitudine e comportamento di persona disposta alla tolleranza, alla comprensione, alla sopportazione indulgente o paziente.

[6] Probabilmente si trattava di alcuni testi ricevuti da J. Lorber  e appena stampati dalla Casa editrice “Nuova Salem”.

[7] Si tratta delle “Prediche del Signore” di Gottfried Mayerhofer, la n. 43 – “Il più grande comandamento”

[8] Nella religione cattolica, l'anno ecclesiastico è il ciclo di celebrazioni liturgiche che si svolgono nel corso dell'anno. Esso non coincide con l'anno civile, ma ha una durata variabile in base alla data della Pasqua, che è la festa centrale del cristianesimo. L'anno ecclesiastico inizia con la prima domenica di Avvento, che è il periodo di preparazione al Natale, e si chiude con la solennità di Cristo Re, che celebra il regno universale. Queste due date sono mobili e possono cadere tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre per l'inizio, e tra la fine di ottobre e la fine di novembre.

[9] “Sono venuto a portare un fuoco sulla Terra; e quanto desidero che si accenda!”. Luca 12,49

[10] “Dio resiste ai superbi, ma agli umili fa grazia”

[11] Trattasi dell’opera comunicata nel 1860-1864 a J. Lorber in dieci volumi dal titolo "Il grande Vangelo di Giovanni".

[12] «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei Cieli». [Mt. 5,3]

[13] Bon ton: espressione usata per indicare modi e comportamenti educati, eleganti; galateo, buone maniere, conformi a quelle condivise in determinati ambienti sociali.

[14] Si veda il “Grande Vangelo di Giovanni” rivelazione data a Jakob Lorber, volume 3 cap. 157

[15] «Chi non è attirato dal Padre non viene al Figlio, e nessuno viene al Padre se non per mezzo del Figlio»; questo flusso di grazia è la celeste nostalgia che spinge i figli perduti al ritorno a casa. (Nota dell’editore)

[16] Si veda: “Prediche del Signore” di Gottfried Mayerhofer la Predica n. 43.