Pratiche
samaritane
Indicazioni
utili da applicare in qualunque malattia
Poiché il buon Padre celeste ci ha creati perfetti,
allora anche gli ausili per risolvere qualunque tipo di necessità è insita
nella forza interiore animica di ciascuno, per risolvere qualunque affezione si
dovesse andare incontro nella vita che ciascuno è soggetto a passare durante
l’incarnazione sul proprio pianeta.
Certamente le medicine, utilizzate in epoca recente,
nell’epoca dell’industrializzazione negli ultimi 100 anni, hanno cambiato la
mentalità di coloro che, lontani da Dio, piuttosto che rivolgersi al Padre
celeste, hanno preferito ‘fare da sé’, cercando espedienti per risolvere le
varie affezioni, con la cosiddetta ‘medicina ufficiale’.
Ci si domanda: “Ma
come hanno fatto gli uomini nei 6000 anni da Adamo, a curare le malattie?”
I ricercatori moderni rispondono che in tutte le
epoche si moriva come mosche, e che solo l’uso di ‘medicine’ o ‘erbe’, ha
determinato l’aiuto al malato. – Ma è
così? Qual è la risposta da dare a questi rinnegatori di Dio?
Certamente, l’uso di ‘erbe mediche’, ha aiutato nella
lotta di determinate malattie, ma solo, per aiutare – per misericordia – i
‘lontani dalla fede’, poiché chi invece era vicino al Signore, l’aiuto con la
preghiera è sempre stata la migliore medicina, poiché anche la malattia non è
altro che una guida soprannaturale per guidare invisibilmente ciascuno al
‘ritorno al Padre’. Infatti, le caratteristiche salutari delle erbe non si ebbero
– come asseriscono i ciechi medici moderni – con la sperimentazione, ma solo
con l’aiuto di spiriti che hanno indicato a determinati uomini di fede cosa
fare e come usare i vari ingredienti che la natura ha da sempre avuto nella
nostra sfera terrestre. Se i primi samaritani di cui si ha notizia furono certi
monaci solo nel medioevo, ciò è dovuto solo al fatto che prima, il fai da sé,
con metodi basilari di come comportarsi per i vari casi di affezioni, era
insito nella cultura di ogni popolo. Un esempio nell’antichità è il cammino
spirituale di santa 'santa Ildegarda
di Bingen', che essendo del XIII secolo, quindi abbastanza recente, ed
essendo benedettina, quindi portata al senso della scrittura (i benedettini
erano copiatori dei testi sacri), anche le sue pratiche samaritane di
erboristeria ottenute dagli spiriti sono passate alla storia a cominciare da
quel periodo, e sono rimaste utili sia per i credenti che per la gente comune.
Dicono i ciechi medici: “Metodi empirici!”
Ma che cos’è un metodo empirico? Questo è ciò che
appartiene all’esperienza, è vero, ma, se questo funziona, come è nato? Solo un
vero credente, nel suo rapporto con Dio, in seguito all’applicazione di un
metodo ‘empirico’, ottiene un risultato positivo. Mentre questo, non è detto
che funzioni anche sugli altri. Ciò è vero! Infatti, prima, un malato deve
rivolgersi a Dio, così da guardare in sé e riconoscere i suoi errori. Poi,
nella sofferenza della malattia, chiedere il perdono dei suoi peccati, e dopo,
applicando un metodo empirico, sperare di avere quella risposta organica – che
è spirituale – per allontanare ‘la malattia’, che è anch’essa spirituale.
Riflettere sul perché è così, qui di seguito si
rimanda il lettore alle varie rivelazioni:
-
La forza salutare della luce del
Sole; (di Jakob Lorber)
-
Salute e dieta; (Gottfried Mayerhofer)
-
Il trionfo della
procreazione; (Franz Schumi)
In epoca recente, anche altri ricercatori, pur senza
avere alcuna fede dichiarata, ma essendo sempre ispirati a dare amore al
prossimo, e quindi consigli su come stimolare la conoscenza del proprio corpo e
delle risposte organiche, se si seguono procedimenti naturali
trofo-fango-terapiche, hanno avuto seguito per l’aiuto e il recupero
fisiologico della salute. Solo a titolo di esempio ne citiamo due:
-
Scuola di naturopatia; (Luigi Costacurta – Lezaeta / libri)
-
Istituto di naturopatia: (formazione didattica / corsi)
Nel presente, poiché l’umanità da qualche settimana è
alle prese con il patogeno ‘coronavirus’, cui si
dà la causa scatenante di una mortalità preoccupante, sorge anche la necessità
di avere a portata di mano dei metodi immediati per aiutarsi nella lotta al
contagio e allo stimolo delle difese organico-immunitarie per ottenere la
guarigione. Come già indicato nell’essenziale già nella lettera inviata ai mezzi di
informazione quali ‘primi ausili’ nella
lotta contro il Covid-19, riteniamo far cosa utile aggiungere una semplice
pratica da praticare in casa, visto che nel prossimo futuro, sarà sempre più
difficile, come si sta dimostrando, ottenere l’aiuto dal servizio sanitario
che, non potendosi occupare di ‘tutti i
malati’, lascia che ciascuno si arrangi da sé al ‘proprio destino’.
Il nostro consiglio è: ciascuno diventi
samaritano di se stesso e del suo prossimo!
L’amore verso il prossimo sia la base che
ci accomuna verso questo primo ‘guai’ mondiale.
La febbre è la prima difesa dell’organismo che questo produce per attivare lo
stimolo delle difese immunitarie. Ciò che succede sotto l’aspetto scientifico,
poco importa, poiché il Padre eterno ci ha creati perfetti e il corpo reagisce
sotto l’aspetto fisiologico tramite l’anima che determina la sua attività in
tutte le cellule atte a preservare la vita secondo il destino assegnato a
ciascuno, subordinato però alla nostra volontà. La febbre va perciò ‘curata’
con un metodo empirico semplicissimo. Cioè, non aspettando che il tempo passi,
altrimenti per questo ci vorrà solo un ‘miracolo’ che, certo, è sempre
possibile per chi ha fede, ma per la maggioranza, occorre aiutare l’organismo a
reagire.
Poiché qualunque malattia ha una sua componente
spirituale, anche in questo caso, il ripristino della funzionalità deve essere
improntato allo stimolo della fuoriuscita di tali ‘spiriti negativi’. La
pratica è antica: stimolare la pelle per lo scambio
osmotico delle componenti nutrizionali e di eliminazione. Non per niente
nell’antichità il primo ausilio che il medico dava era il
clistere, oggi dimenticato dalla medicina moderna. Il secondo ausilio è:
stimolare la pelle.
Riportiamo
quanto indicato nella lettera su indicata:
Terza pratica = La pelle
La pelle nel nostro organismo è un secondo polmone.
C’è la traspirazione! Tutti sanno che se ci si veste con della plastica, anche
se dalla bocca si respira, il corpo va in mancata ossigenazione e
collassa. Pertanto, proprio per effetto
di questo virus che colpisce i polmoni, occorre far funzionare/stimolare quanto
più possibile la pelle, per supportare il maggior carico di lavoro.
-
Chi utilizza le normali pratiche igienistiche sa già cosa deve fare. Non è
soltanto il lavaggio della pelle che in questo periodo dovrebbe essere
consigliata/imposta a tutti per maggiore igiene, che non è solo per le mani ma
dovrebbe riguardare perfino i capelli specie dopo il rientro a casa dall’esterno,
ma l’atto del lavaggio deve essere compiuto stimolando la pelle.
-
Il metodo migliore è la sauna fatta giornalmente. Però i centri estetici e
palestre in cui c’è l’impianto sauna, sono chiusi. Ma perché questo? Il virus
(basta fare delle prove!), in un simile ambiente in cui la temperatura è oltre
i 40 gradi, non resterebbe stecchito? Se la conservazione dei campioni di virus
attivo viene effettuata in contenitori ermetici sottoposti a bassissime
temperature, allora con il calore muore! Chi ha la sauna/cassone casalinga/portatile
e in questo periodo si fa la sauna, non dovrebbe subire alcun rischio di
aggravarsi con l’infezione, ma sarebbe come un comune raffreddore.
-
La sauna si fa con un continuo accalorarsi col vapore e raffreddarsi con
dell’acqua fredda passata con un asciugamano bagnato, si può fare anche in
doccia, anche se con risultati meno efficaci. In questo caso, durante il
lavaggio si dovrebbe passare sulla pelle una spazzola, o il guanto di crine o
una spugna dura, per rendere revulsiva la pelle. Dopo il lavaggio del corpo
aumentare il calore dell’acqua quanto si resiste per almeno un minuto, e quindi
bagnarsi con acqua fredda per 20-30 secondi. Per chi non è avvezzo a questa
pratica, o per gli anziani, basta usare alla fine un asciugamano bagnato
nell’acqua fredda e un po’ strizzato e passarlo su tutto il corpo prima di
uscire dalla doccia. Il corpo NON VA ASCIUGATO! Ci si veste con il pigiama e si
va a letto, per almeno 20 minuti. In questo tempo si resti completamente
immobili (senza armeggiare col telefonino!) e ben coperti al fine di ottenere
la reazione organica di osmosi che comporta uno scambio umorale tra i tessuti
della pelle come una specie di ‘lavaggio del sangue’, che fa sì che le impurità
del sangue, con quell’umidità, vengono espulse dai pori della pelle che si
aprono per effetto del caldo-freddo precedente.
A questo aggiungiamo che, in mancanza di tempo, quando
il malato peggiora e quindi è già nella fase acuta, con febbre a letto, non
potendo più fare la doccia né i suffumigi, occorre l’aiuto di un
familiare/samaritano.
La pratica delle sei frizioni si fa così:
-
Nel letto si pone
sotto i malato un lenzuolo sussidiario che serve per la reazione di osmosi;
-
Lo si spogli
lasciandolo solo con gli indumenti intimi (cioè senza il pigiama);
-
Occorre una
bacinella con acqua fredda (a temperatura ambiente, cioè non calda);
-
Con una piccola
asciugamano che va bagnata ripetutamente e strizzata non troppo, la si passi
strofinandola cominciando dalle ascelle, poi sulle spalle dell’infermo seduto.
Poi il petto e la pancia (per le donne va bene solo la pancia), il collo e le
braccia;
-
Quindi coprire
subito con il lenzuolo ben aderente sulla pelle bagnata la parte superiore del
busto con la coperta;
-
Sollevare coperta
dal basso e il lenzuolo per scoprire le gambe e passare l’asciugamano
bagnata/strizzata su entrambe le gambe senza asciugarle;
-
Coprire con il
lenzuolo aggiunto, ben aderente, e poi con quello del letto e con la coperta;
-
L’infermo non
deve muoversi.
-
Ogni 5 minuti va’
dato un sorso di acqua con un cucchiaio/cucchiaino, oppure con la sua
bottiglietta con il foro praticato sopra;
-
L’acqua, con
questo metodo dei 5 minuti, si può cominciare a
prendere/dare anche prima della pratica delle sei frizioni, e la si prosegue,
se possibile, per altre 48-72 ore (due-tre giorni senza mangiare);
-
Con l’aiuto di un
timer impostato sui 5 minuti, aiuta molto.
-
Ripetere la frizione
su tutto il corpo ogni 20-30 minuti.
-
Di solito, dopo
la 6° frizione, l’organismo ha una reazione organica di sudorazione e quindi
l’abbassamento della febbre, cioè la fuoriuscita della parte animica della
malattia. Il malato in questa fase non va toccato, finché non smette di sudare.
Deve stare fermo. Ciò di solito avviene mentre dorme il sonno ristoratore che è
di breve durata dopo la sesta frizione.
-
Dopo questa fase,
fare un’ulteriore frizionatura del corpo come prima, ma togliendo il lenzuolo della
reazione e facendo indossare il pigiama e gli indumenti intimi puliti.
I continui sorsi di acqua ogni 5-10 minuti stimolano
tutte le difese dell’organismo, mantenendo una temperatura della pelle ottimale
per la continua ossigenazione, e inoltre, nell’aiuto dell’eliminazione delle
sostanze morte che devono essere espulse. In tal modo, molto spesso l’infermo
si sentirà ‘sudato’, e perciò si continuerà a fare una veloce pulizia della
pelle con l’asciugamano umida passata su tutto il corpo e con il ricambio
eventuale del pigiama.
Passare anche spesso un batuffolo di cotone bagnato,
sul viso e sulle orecchie, aiuta nella traspirazione della pelle anche dal
viso.
Il giorno successivo, riprendere la pratica dei suffumigi
fatti per 10-15 minuti due volte al dì:
I suffumigi si fanno così:
-
In un
pentolino/padella si porta ad ebollizione un po’ di acqua. Si possono mettere
dentro delle erbe, a piacere,: aloe, origano, aglio, alloro, salvia, timo,
finocchio, ecc, (se non si è allergici a queste);
-
Abbassare il gas
al minimo nel fornello più piccolo per mantenere l’ebollizione;
-
Con un
asciugamano sulla testa (che serve) aspirare ed espirare i vapori tramite il
naso, e tramite la bocca;
-
Ciò comporta
sicuramente della tosse e lo stimolo a soffiarsi il naso e a sputare;
-
Questa è una
benefica reazione organica che va aiutata, se possibile, lavando naso e bocca
piegati sul bidet o nella vasca da bagno con l’acqua calda e cercando di
espellere il muco dai polmoni, o anche dallo stomaco:
-
Ripetere questo
ciclo di aspirazione naso/bocca almeno 5-6 volte e cercando di espellere il
muco come sopra.
Dopo l’ultima volta, mettersi a letto e curare il
riposo per un po’ così da recuperare gli sforzi fatti. Tale pulizia profonda delle
vie aeree aumenta notevolmente le difese immunitarie e l’eliminazione dei muchi
dai polmoni, e perciò una rapida ripresa della funzione respiratoria. L’effetto
dura 4-5 ore, perciò si può ripetere due volte al giorno.
Un altro elemento di aiuto per le difese immunitarie è
l’aglio.
Questo non va mangiato, ma va tenuto uno spicchio in bocca per almeno 30-60
minuti una volta al giorno, succhiando la saliva che, stimolata, si forma.
L’aglio è un potente antinfiammatorio e antibiotico.
Innanzitutto, però, la preghiera è migliore di
qualunque medicina.
Rivelazioni
per meditare sul concetto delle cause di malattia:
(breve
storia del contadino Bartols alle prese con la
figlia nata storpia) |
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(La
malattia è una Grazia di Dio che ha lo scopo di salvare l’anima ai peccatori
- L’esempio del peccatore incallito che si è ravveduto solo dopo molti anni
di malattia e grande sofferenza - Attraverso i dolori del corpo, l’anima
dell’uomo diventa più umile, più paziente e più seria, e guadagna in forza
per diventare padrona dei sensi e della carne) |
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Sulla
possessione – Gli elementi estranei quali causa
delle malattie |
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Supplemento
alla possessione – La caccia di Satana alle anime |
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Sulle
cause della pazzia, quale possessione di spiriti |
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Sulle
epidemie da colera |
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Sulle
cause della clorosi o anemia della pelle |
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Nelle
piccole croci germoglia l’eterna Vita per l’anima e lo spirito |
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Consigli
salutari su alimentazione e comportamento nella vita |
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Causa
delle malattie dei bambini |
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Mosè
e l’alimentazione – Frutta immatura, patate e caffè |
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Sulla
possessione dei bambini |
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L’alimentazione
nell’ordine dei primi uomini sulla Terra |
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Il
perché della possessione verso uomini dall’anima progredita |
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Il
perché del dolore, della malattia e la paura della morte |
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Sulla
preparazione delle carni immonde per un alimentazione
sobria |
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Delle
malattie e della morte prematura |
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Le
cause principali delle malattie |
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Cause
e scopo delle malattie e dei dolori |
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Malattie
e disgrazie provocate non da propria colpa |
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Quali
effetti sull’uso e sull’abuso del vino |
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Cibi
puri e cibi impuri |
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Digiuno
corretto e alimentazione |
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Perché
il Signore permette l’indigenza e la malattia |
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Cause
che attivano la possessione da spiriti cattivi |
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Cause
delle malattie – Cause morte prematura ai bambini – Perché la possesione |
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Processo
nutritivo e digestivo del corpo umano – Il nutrimento dell’anima |
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Alimenti
buoni e alimenti nocivi |
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La
corretta alimentazione |
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