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27/03/2020
Pratiche di ausilio contro Covid-19
Spett.le Redazione
da giorni mi frulla nella testa un concetto che ora non
posso più contenere. Il Signore nostro Dio mi stimola a parlare, ed io offro le
mie considerazioni/cognizioni, poiché tutto ciò che può contribuire ad aiutare
come possibile l’umanità, è utile come guida per aumentare la consapevolezza e far
ragionare ciascuno con la propria testa, al fine di aiutarsi reciprocamente in
caso di bisogno. Inoltre, potrebbe servire anche a limitare la diffusione del virus,
le cui uniche indicazioni da parte del governo e della sanità sono di stare a casa e lavarsi le mani.
Ma ciò, fino ad oggi, a cosa è servito? Solo a limitare
un picco di contagi e di morti accertate che avrebbero reso ancora più
ingovernabile tutto il sistema. Sistema che sta colando a
picco in tutto il mondo per gli effetti diretti e indiretti della stasi.
Ebbene, non perdo tempo. Prima una considerazione e poi le
indicazioni.
-
Domanda:
Come viene effettuato il tampone?
-
Risposta: Nelle vie respiratorie: dentro il naso e dentro il
cavo faringeo. A tutti, così!
Ciò significa che il più che microscopico
animaletto, l’infinitesimale, si replica così tanto,
che non solo permane nei polmoni, aspirato, ma nella sua moltiplicazione è
diffuso nelle vie respiratorie, naso, bocca, faringe, laringe, e corde vocali
per molto tempo, sia in coloro che hanno sintomi più o meno gravi, sia negli
asintomatici, e permane fino alla completa guarigione. Questo significa che,
come prevenzione, ma anche come cura, finché non si entra in apnea
respiratoria, occorre fare solo ed esclusivamente PULIZIA! Altro che farmaci! Il
Padre eterno ci ha concesso la natura, e come tale, l’acqua che lava tutto. Ma come fare una pulizia, se nemmeno alla classe medica
viene in mente?
Risposta: Perché ci siamo talmente
impoveriti di amore per noi stessi, da farci diventare degli idioti zombi
ambulanti! Io, infettato a 62 anni, ho seguito delle
pratiche semplici che tutti possono fare in casa, e tali pratiche casalinghe le
possono ripetere tutti coloro che sono di buona volontà.
Prima
pratica = PULIZIA
Innanzitutto la pulizia delle vie
respiratorie: SUFFUMIGI o FUMENTI per tutti. Solo ai bambini sotto i 7-8 anni
diventa difficile, ma tutti gli altri la possono fare.
-
Si prende un
pentolino di qualunque dimensione e si porta ad
ebollizione l’acqua e si mette al minimo il gas sul fornello più piccolo. Chi vuole, può mettere dentro qualche foglia
di erba a piacere: Alloro, menta, origano, aglio, aloe, timo, ecc. Solo chi è
allergico a determinate piante, oppure dopo una prova le ritiene superflue o
controindicate, ne può fare a meno.
-
Con un
asciugamano sulla testa, ma non è indispensabile, si aspira il vapore, sia
attraverso il naso, più volte, sia dalla bocca.
Ciò provoca subito, sia della saliva immediata
che deve essere sputata, sia dei colpi di tosse per
espettorare l’umido aspirato, sia uno stimolo a soffiare il naso con un po’ di
carta igienica. Se c’è catarro, sicuramente presente se il virus ha attaccato,
è meglio tossire e quindi favorire l’espulsione del catarro piegandosi verso il
basso nel bidet o nella vasca da bagno. Aprendo l’acqua calda, quanto più
possibile calda, e si proceda ad un lavaggio del naso
e della bocca, effettuando qualche gargarismo sempre con l’acqua più calda
possibile.
-
Ripetere questo
ciclo a piacere, da tre a sei volte.
Questo comporta una prima fase di risposta
dell’organismo che si appresta a combattere, stimolando le proprie difese
grazie alla forza vitale in sé stimolata dalla volontà di reagire. Poi i malati
o gli anziani tornino a letto. L’effetto benefico dura tra le 2 e le 4 ore, durante le quali l’organismo reagisce.
Se questa pratica la facessero i medici
impegnati in ospedale a seguire i malati ricoverati, ogni due tre ore, non se
ne ammalerebbero così tanti.
Se un simile protocollo – che non costa
niente – fosse applicato agli stessi pazienti che arrivano al pronto soccorso
con le proprie gambe, prima di peggiorare, già questo aiuterebbe a dimezzare i
ricoverati, nonché i deceduti.
-
Per i bambini, domando: - Perché ancora
nessuno ha consigliato l’aerosol, nonostante in tutte le case in cui ci sono
bambini, si tiene sicuramente un dispositivo aerosol? Anche se non è vapore,
tuttavia serve proprio per le vie respiratorie, e quantomeno non fa male. Se
poi ci fosse un farmaco in grado di attenuare il virus, tanto meglio!
Seconda pratica = L’aglio
Ho fatto un esperimento: sono riuscito a
bloccare un piccolo insetto (una moschina) sotto un
bicchiere. Ho messo dentro un pezzetto di aglio, e – miracolo! – l’insetto non
ha più volato, si è messo a pancia all’aria dibattendosi, e dopo circa 30 minuti non si è mosso più! E questo solo per l’odore di un
piccolo pezzetto di aglio!
-
Perciò, se con un
piccolo insetto che comunque è centinaia-migliaia di volte più grande del virus,
è morto, tanto più farebbe effetto verso il microscopico mostriciattolo, almeno
mentre percorre le vie nasali o la bocca se là vi fosse l’odore dell’aglio.
-
L’aglio è un
potente antibatterico e antibiotico, e chi lo usa è
protetto.
Per chi non lo usa e gli dà fastidio, in
questo periodo ne può però tenere in bocca uno spicchio senza masticarlo, come
una caramella, specie quando si va al supermercato o in farmacia, al fine di
preservarsi nell’infezione. Lo spicchio comincia a sfaldarsi dopo circa 30 minuti, ma l’effetto diretto dura almeno due ore. Quello
indiretto dipende dalla risposta dell’organismo.
Terza pratica = La pelle
La pelle nel nostro organismo è un secondo
polmone. C’è la traspirazione! Tutti sanno che se ci si veste con della
plastica, anche se dalla bocca si respira, il corpo va in mancata ossigenazione
e collassa. Pertanto, proprio per
effetto di questo virus che colpisce i polmoni, occorre far
funzionare/stimolare quanto più possibile la pelle, per supportare il maggior
carico di lavoro.
-
Chi utilizza le
normali pratiche igienistiche sa già cosa deve fare.
Non è soltanto il lavaggio della pelle che in questo periodo dovrebbe essere
consigliata/imposta a tutti per maggiore igiene, che non è solo
per le mani ma dovrebbe riguardare perfino i capelli specie dopo il rientro a
casa dall’esterno, ma l’atto del lavaggio deve essere compiuto stimolando la
pelle.
-
Il metodo
migliore è la sauna fatta giornalmente. Però i centri
estetici e palestre in cui c’è l’impianto sauna sono chiusi. Ma
perché questo? Il virus (basta fare delle prove!), in un simile ambiente in cui
la temperatura è oltre i 40 gradi, non resterebbe
stecchito? Se la conservazione dei campioni di virus attivo viene
effettuata in contenitori ermetici sottoposti a bassissime temperature, allora con
il calore muore! Chi ha la sauna/cassone casalinga e in questo periodo si fa la sauna, non dovrebbe subire alcun rischio di aggravarsi
con l’infezione, ma sarebbe come un comune raffreddore.
-
La sauna si fa
con un continuo accalorarsi col vapore e raffreddarsi con dell’acqua fredda
passata con un asciugamano bagnato, si può fare anche in doccia, anche se con
risultati meno efficaci. In questo caso, durante il lavaggio si dovrebbe
passare sulla pelle una spazzola, o il guanto di crine o una spugna dura, per
rendere revulsiva la pelle. Dopo il lavaggio del corpo aumentare il calore
dell’acqua quanto si resiste per almeno un minuto, e quindi bagnarsi con acqua
fredda per 20-30 secondi. Per chi non è avvezzo a questa pratica, o per gli
anziani, basta usare alla fine un asciugamano bagnato nell’acqua fredda e un po strizzato e passarlo su tutto
il corpo prima di uscire dalla doccia. Il corpo NON VA ASCIUGATO! Ci si veste
con il pigiama e si va a letto, per almeno 20 minuti.
In questo tempo si resti completamente immobili (senza armeggiare col
telefonino!) e ben coperti al fine di ottenere la reazione organica di osmosi
che comporta uno scambio umorale tra i tessuti della pelle come una specie di
‘lavaggio del sangue’, che fa sì che le impurità del sangue, con quell’umidità,
vengono espulse dai pori della pelle che si aprono per
effetto del caldo-freddo precedente.
Se i medici in corsia, avessero la
possibilità di fare qualcosa di simile negli spogliatoi dell’ospedale
a metà del turno di lavoro, o almeno alla fine, non si ammalerebbero così in
massa!
Invece, a quanto si vede dai video, i
malati non vengono lavati né nelle vie respiratorie,
né curando lo scambio osmotico della pelle. Gli stessi medici così bardati e
per così tante ore, tutti sudati, con la pelle quasi morta e le vie
respiratorie non continuamente ripulite, poi non reagiscono più, anche se erano
in buona salute.
Il Padre celeste ci ha dato gli strumenti,
e noi non li usiamo, e preferiamo spendere tonnellate di danaro
per prepararci noi stessi il forno crematorio!
Quarta
pratica: Il
Sole
-
Se è vero che
bastano pochi minuti a rendere inattivo il virus se esposto al Sole, allora
questo sarebbe benefico anche per l’uomo se si assorbono i raggi solari che
stimolano la vitamina D indispensabile per aumentare le difese immunitarie. Se
eravamo in estate, bastava andare tutti al mare a disinfettarci! O no?
Quinta pratica: Le tisane
-
Ho notato che in
quel periodo di infezione, durante la notte la lingua
si asciugava, anche respirando solo col naso. Forse è un segno del continuo
svolgersi di processi antibiotici spontanei dell’organismo. A tal fine, è
consigliabile – come qualcuno ha indicato in rete – di bere spesso dei piccoli
sorsetti di acqua. Ciò può essere fatto tramite una
bottiglietta personale da ½ litro praticando un piccolo foro sul tappo (basta
farlo con un piccolo chiodo precedentemente messo sul
gas per arroventarlo) ed evitare di contaminare il contenuto, o con quelle con
l’apposito tappo.
-
Meglio e più
efficaci sono le tisane da bere almeno tre al giorno
molto calde, anche con una cannuccia, oppure versarle nella propria
bottiglietta dell’acqua. Questa va lavata con aqua
molto calda per il riutilizzo.
Le tisane hanno un doppio effetto:
-
stimolano il sistema neurovegetativo con la produzione di
anticorpi e per l’eliminazione delle scorie dell’organismo;
-
calde aiutano a pulire il cavo faringeo dal muco e dalle
particelle di virus più o meno ancora attive.
Sesta
pratica: il
controllo della temperatura
-
Orami è prassi
comune l’uso di antipiretici come la tachipirina, ma ciò proprio mentre
l’organismo viene stimolato a reagire e la febbre
serve a combattere l’intruso, questa pratica blocca il normale decorso di
guarigione. La febbre va combattuta, non bloccata. La
tachipirina è concessa solo se si superano i 39.5 ai bambini e agli anziani,
che non possono aiutarsi come gli adulti.
-
Nel
caso di febbre, le spugnature fredde fatte a letto con l’aiuto di una seconda
persona, oppure in piedi in bagno o vicino al letto con una bacinella e una piccola asciugamano bagnata e strizzata, e poi indossare
il pigiama bagnati e curare la reazione, ben coperti, eseguendo tale pratica
ogni 30 minuti, anche ogni 20 se oltre i 39, sono indispensabili – sempre – per
stimolare le difese dell’organismo. In tal modo si stimola la pelle provocando
un micro lavaggio del sangue come nel caso della sauna.
Queste indicazioni potrebbero diventare di
aiuto per quanti chiedono cosa fare in questo tempo di guerra ed attivarsi per una speranza di vita per sé e per i propri
familiari. Se voi ritenete utile dare tali indicazioni per aiutare il prossimo
affinché ciascuno abbia delle proprie armi, sicuramente troverete il modo e la
forma come informare. Ciò non significa mettersi contro le istituzioni. Ma ognuno faccia il suo. L’informazione anche.
(Firma)
Tempo di quaresima
“Andrà tutto
bene, andrà tutto bene”,
dice lo stolto probo dei suoi beni.
“Ancora
poco, poi farò questo e quello,
costruirò,
raccoglierò, e mi divertirò da monello,
non intendo
seguire i precetti del Signore
li facciano
quelli che, ottusi, pregano per ore”.
Ma un giorno la bilancia pende troppo,
il peso, l’onta verso il Cielo copre tutto.
Dice la Scrittura: “Oggi
stesso chiederò conto
e di ciò che
hai supposto non resterà niente!”
Infatti, ora è il Mio tempo come l’ho indicato,
nemmeno la quaresima hai ottemperato,
perciò ve la impongo a tutti quanti
anche se non volete rivolgervi nemmeno ai santi.
Vi do un consiglio, se volete seguirlo:
“Tornate
indietro, prima dell’ultimo squillo!”