[Estratto dal libro “Libro delle preghiere teosofiche cristiane” – (cap. 36) di Franz Schumi]

 

Rivelazione

a

Johann Tennardt

 

Spiegazioni sulla preghiera del Padrenostro

 

Norimberga, dal 6 al 14 novembre, 1707

 

1. O voi uomini riflettete, riflettete a tutta la vostra vita a come deve essere praticata: adesso, dalla vostra intera vita, vogliamo considerare il breve quarto d’ora più santo, anzi più santo di tutto, poiché tutto il tempo che voi uomini trascorrete sulla Terra lo sprecate senza vivere un tempo da dedicare all’onore del vostro Dio. Ora chiedetevi se con questo modo di recitare la preghiera del Signore (ovvero il Padrenostro), si renda veramente onore a Dio. Vogliamo esaminarlo ed apprendere come Mi onorate. Questo, …lo dice il Signore Zebaoth!

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2. Voi iniziate e dite: “Padre nostro che sei nei Cieli”. – Se il Mio Cielo e la Mia dimora sono in un cuore contrito e infranto, ebbene, – come possono essere i vostri cuori il Mio Cielo, se il demone, il peccato, la depravazione insieme a tutti i vizi, vi dimorano? Per volere del Mio Amore che ancora vi porto, esaminate se il demone della menzogna non dimori ancora nel vostro cuore. Chiedetevi se non usiate abbastanza spesso una menzogna o una stimabile bugia, o alcune falsità verso il prossimo (nel quale dimora la Mia immagine). Chiedetevi, lo dico Io, se non dimorano in voi la lussuria, l’amore per il mondo o per il danaro, e se non provate ancora la voglia di avere questo o quello, di godere questo e quello. Esaminate quanto male estirpate e quante cattive voglie e desideri che sorgono dal vostro cuore sopprimete. Esaminatevi, se il demone dell’ira dimora ancora nel vostro cuore. Esaminate se nel vostro cuore non dimora la preoccupazione di voler provvedere a voi stessi e ai vostri cari. Esaminate se l’egoismo, l’amor proprio e la volontà individuale non dimorano ancora in voi. Esaminate, dico Io, se l'impazienza, l’impudicizia, la disobbedienza, insieme ad altre depravazioni e vizi, non dimorano nei vostri cuori. – In verità, come potete dire adesso: “Padre nostro che sei nei Cieli”? – Oh, quale terribile menzogna voi concepite! I Miei (veri) figli si lasciano guidare dal Mio Spirito. I Miei (veri) figli osservano i Miei Comandamenti e fanno la Mia Volontà! Essi Mi amano con tutto il cuore e con tutta l’anima, ed amano il loro povero prossimo come se stessi! I Miei figli amano i loro nemici, benedicono coloro che li maledicono, e pregano per i loro offensori. I Miei figli accettano tutto da Me con lo stesso amore, sia che si tratti di croci, di vergognoso disprezzo, di tribolazioni o qualunque cosa possano incontrare. Essi ne sono soddisfatti e lo accettano dalla Mia amorevole mano, ben sapendo che tutto dovrà servir loro per il meglio. I Miei figli hanno crocifisso la loro carne insieme alle voglie e alle brame, si sono rinnegati e prendono su di sé la loro croce e Mi imitano nel rifiuto (delle cose del mondo) e nella rinascita. I Miei figli, in tutto il loro fare e non fare, non si equiparano più al mondo. I Miei figli ascoltano la Mia voce nei loro cuori e Mi seguono. I Miei figli credono in Me, si affidano a Me e Mi temono. Essi hanno sempre rispetto della Mia voce paterna nei loro cuori, e quando sentono da Me un ordine, sono felici di obbedire.

3. Vedete, questi sono i Miei figli e le Mie pecorelle! Questi possono dichiarare nella verità: Padre nostro che sei nei Cieli, vale a dire: nel loro cuore fedele. Perciò cambiate sentimento, fate penitenza e convertitevi a Me, ovvero, invocate il Padre cui servite e obbedite, che non vuole più essere pregato da voi in maniera così mendace e menzognera, dicendo: “Padre”, “…Padre nostro”, il che è un abominio dinanzi a Me. Quando volete pregare, allora pregate, ovvero ‘dite la verità’. Il demone è un padre di tutti i bugiardi, di tutti gli orgogliosi, di tutti gli adirati, di tutti i lussuriosi, di tutti i libidinosi, di tutti i fornicatori e adulteri, di tutti gli ingordi smodati e ubriaconi, di tutti i bestemmiatori e diffamatori; sì, il diavolo è il padre di tutti i disobbedienti, degli empi e degli idolatri, di tutti i vizi e depravazioni, ecc. Tutti loro saranno nel fango che arde con fuoco e zolfo. Dire “Padre”, “…Padre nostro”, non vi aiuterà in quel grande ‘giorno del giudizio’. Perciò purificatevi, togliete il vostro essere cattivo e ingiusto dagli occhi Miei, e siate misericordiosi verso il prossimo bisognoso. Poi venite e implorateMi nel bisogno; allora vi salverò dalle tribolazioni, dalle angustie e dai bisogni.

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4. Inoltre, voi dite: “sia santificato il Tuo Nome”. – Ebbene, in che modo il Mio Nome deve essere santificato, dal momento che conducete una vita non santa, immorale, doppia, ipocrita, lusinghevole, falsa, elogiandovi con parole inutili, espresse dalla vostra bocca? Perciò dico a voi tutti: “Esaminatevi!”. Dov’è il desiderio, ovvero i sospiri con i quali il Mio Nome, che in se stesso è Santo, Santo, Santo, dovrebbe essere santificato in voi e attraverso di voi? Dov’è che vi sforzate di santificare il Mio Nome? Dov’è che vi preoccupate per questo? Dov’è che ne parlate? Dov’è che si cerca l'onore del Mio Nome? Voi sì cercate il vostro onore, che è del diavolo, e conformi a questo correte e correte a precipizio; conformi a questo vi adoperate, conformi a questo lottate, per essere onorati dal mondo in tutto quello che fate. Nondimeno, imprimetevelo nella mente: “Senza il Mio Spirito, il Mio Nome non può essere santificato!”. Dapprima dovete essere santificati voi, se volete santificare il Mio Nome. – Come può, il non santo, santificare il Santissimo? Pertanto, chi vuol davvero pregare: ‘sia santificato il Tuo Nome’, si preoccupi seriamente di come (dapprima) può condurre una vita santa. Ebbene, voi non potete vivere una vita santa senza il Mio Santo Spirito, poiché il Mio Spirito non dimora assoggettato in nessun corpo colmo di peccati! Se dunque volete santificare il Mio Nome, allora dovete purificarvi seriamente da tutti i peccati, e cercare, pregare e supplicare di poter ricevere il Mio Spirito, perseverando nella preghiera e senza stancarvi. Quando poi avrete ricevuto lo Spirito Santo, questo potrà e vi insegnerà come dovete pregare nella verità ‘sia santificato il Tuo Nome’, anzi, vi applicherete ed avrete cura di non disonorare più il Mio Nome con discorsi inutili o altrimenti con le vostre azioni. Fino a quando non vi troverete in voi, la vostra preghiera non sarà altro che bugia e abominazione dinanzi a Me. Perciò esaminatevi, verificatevi e scrutate come la pensano i vostri cuori, poiché i veri adoratori pregano il Padre in spirito e in verità (il Mio caro Figlio è la Verità) ed esprimono nel cuore con l’amorevole bramoso desiderio: sia santificato il Tuo Nome!

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5. E ancora: “venga il Tuo Regno”. – Con la bocca voi dite: “venga il Tuo Regno”, ma non volete uscire dal regno del Satan! La rinuncia, ovvero la povera vita di Mio Figlio, non vi si addice! Voi presumete di giungere nel Regno di Dio solo quando sarete morti, così nel frattempo credete di poter godere con diletto il regno del mondo, credete di aver bisogno delle vostre comodità secondo la vostra stessa volontà e il piacere, vivendo in mollezze, piacevolezze e dolcezze (come piaceva al vostro vecchio Adamo caduto). Per questo la vostra bocca parla, e il vostro cuore non desidera abbandonare le sue vecchie radicate abitudini. Perciò fate penitenza, e cambiate il vostro animo! Vedete, Io presto verrò e porterò con Me la Mia ricompensa che vi siete guadagnati con la vostra mollezza e le vostre comodità, poiché vi dico: “Tu stesso, chiunque tu sia, anzi, pur se dovessi essere il sacerdote o il dottore più colto delle Scritture, fintanto che sei sostenuto nella tua carica e condizione sociale, amato e onorato dagli uomini del mondo, allora il regno del Satan è ancora in te”. Per questo non posso stabilire il Mio regno in te, per quanto volentieri lo vorrei, perché con la tua vita egoistica e ostinata, Mi ostacoli. Tuttavia, ricorda (nel Vangelo - Mt. 25) le cinque vergini stolte e il giovane che si è attenuto ai Miei Comandamenti dalla giovinezza (Mc. 10,17), così che anch’Io, per questo, dovevo amarlo. Tuttavia essi non volevano entrare nella giusta rinuncia e cambiare completamente il loro sentimento, perciò Io non potevo neanche stabilire completamente il Mio regno di grazia in loro, essendo la loro stessa volontà a non lasciarMi entrare nel cuore. Dato che già bussavo loro ogni giorno, e così non tutte le volte Mi fu aperto, perciò nemmeno a loro fu aperta la porta per il regno dell'onore. Se Mi avessero riconosciuto subito, pur non conoscendoMi giustamente secondo l'uomo interiore… Ma per questo, neanche Io li conobbi.

6. Perciò esaminati, caro uomo, chiunque tu sia! Quanto più in alto sei, tanto più umiliati. Va’ e dà una scorsa alla Mia povera vita; esaminala bene e prendila a cuore, comparala alla tua vita, allora troverai presto se Io vivo in te ed ho il Mio Regno in te. Se tu sei ancora onorato e amato dal mondo e accetti doni, titoli e gradi, anche se non ne hai bisogno e sei un grande e istruito sacerdote o dottore, allora sei ancora catturato dal diavolo. Anche Tauler[1] a suo tempo predicava e insegnava tanto quanto te, ed era conosciuto in lungo e in largo! Sì, lo si ascoltava volentieri; nondimeno, non ho potuto stabilire in lui il Mio Regno fino a quando non entrò nella completa rinuncia. Leggi il suo percorso di vita e te ne renderai conto.

7. Io ti assicuro che se non ti cambierai e non rinnegherai che Io in questo tempo possa erigere il Mio Regno in te, dopo la morte non entrerai affatto nel Mio Regno dell'Onore. Come ti troverò, così ti giudicherò. Se non vuoi accettare il regno della Grazia e farlo sorgere desiderandolo nel tempo, il Regno dell'Onore ti verrà a mancare anche nell'Eternità. Non lasciarti accecare ulteriormente dal diavolo, sottraiti in fretta dalle sue mani; cercaMi, desideraMi e migliorati in tutto, poiché con il libero arbitrio puoi diventare qualunque cosa. Il Mio Regno di grazia sta nelle tue mani. Stendi la mano alla croce e prega, al fine di conoscere i tuoi peccati; allora ti si mostrerà presto quale regno troverai ancora in te.

8. CrediMi, il Mio regno è in te se sei disprezzato, se sei deriso e perseguitato dal mondo, se ami solamente Me e non stimi né onore, né beni né soldi, neanche croci, tribolazioni e dolori, conoscendo Colui che ha la Sua dimora nel tuo cuore. Se il Mio Regno è in te, o caro uomo, crediMi, percepirai il Mio dolce Amore in te e, nei fatti, sarai purificato da tutti i tuoi peccati. Se il Mio Regno è in te, crediMi, non essendo Io muto, non essendo abituato a tacere, ma poiché parlo continuamente, ti annuncerò diligentemente la Volontà del Padre Mio; «…le Mie pecorelle ascoltano la Mia voce e Mi seguono, ed Io do loro la vita eterna, anzi, loro hanno già la vita eterna in sé». Se il Mio Regno è in te, allora crediMi e fidati delle Mie parole, dapprima nella Mia piccola e umile Figura secondo la cara semplicità, e poi secondo la forza, la potenza, l’autorità, l’onore e il vigore; allora ti meraviglierai delle Mie opere, …che ho in te, e come con la Mia presenza ristoro le anime, sì, per giunta dotandole ancora con un nuovo Nome che comunemente nessuno conosce, che solo tu. Sì, sentirai cantare a Dio anche gli angeli con le loro amabili voci nella tua anima, per lodarLo e glorificarLo in modo amabile. Anzi, ti mostrerò anche i tuoi stessi errori dove in un modo o nell'altro hai agito ingiustamente. Il Mio Spirito t’insegnerà anche ad essere giustamente umile, e passare completamente sotto la Mia volontà.

9. Vedi, caro uomo, non posso tacere più a lungo. Se non trovi tali testimoni in te, allora credi sicuramente a Me. Se va molto male con te, non riposare; prega, implora, sospira con diligente e grande desiderio. Oh, non accontentarti. Dopo percepirai che il Mio Regno è sorto in te. Perciò muori a te stesso, affinché abbia Io il dominio in te; allora voglio provvedere affinché l'arido suolo nel tuo corpo diventi fertile e il nascosto chicco di frumento rimanga nella tua anima, poiché non può germogliare rigogliosamente, prima che non sia stato innaffiato da Me con l'acqua divina. Allora diventerà verde e crescerà fino a diventare un albero, poiché allora si troverà in un nuovo terreno, dove il vecchio passerà e il presente esisterà con la tua preghiera e con la tua lode. Con il Padre Mio e tuo lassù, vedrai anche il Mio Regno venire con forza e potenza, poiché coloro che si fanno violenza, lo attirano a sé, e questi sicuramente credono così: «Sì, ora pregherò nella verità, e non più con ipocrisia: “Venga il Tuo Regno, e sia fatta la Tua Volontà, come in Cielo, così in Terra”».

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10. Com’è proseguito con l'altro (venga il Tuo Regno) così mendace e vergognoso, allo stesso modo prosegue precisamente qui, dove non è molto peggio. La tua bocca dice: “Sia fatta la Tua Volontà!”, invece il tuo cuore dice: “La mia volontà sia fatta!”. Tu, in tutta la vita fai secondo la tua, e non secondo la Mia volontà. Tu pensi sia sufficiente quando ti alzi e preghi, dicendo: “…sia fatta la Tua Volontà”? – No! Non è abbastanza. Devi fare la Mia Volontà, anzi devi farla se vuoi diventare beato; e se la tua preghiera deve essere gradita dinanzi a Me, devi sopprimere la tua volontà, devi arrenderti alla Mia ed accettare tutto dalla Mia amorevole mano, qualunque dispiacere ti possa accadere tra tutte le creature che sono nei Cieli e sulla Terra. Non devi essere aggressivo né litigioso, ma essere giusto in tutto, secondo la Mia Volontà. Allora ti darò la vita eterna, e dopo, nella vita che vivrai interiormente, potrai pregare non solo nella verità: “…sia fatta la Tua Volontà come in Cielo così in Terra”, ma farai con gioia anche la Mia Volontà, e secondo i Miei Comandamenti diventerai irreprensibile, non rimproverabile, anzi, Mi loderai, Mi glorificherai, Mi onorerai e Mi esalterai spesso e in svariati modi, interiormente ed esteriormente, come fanno gli angeli nel Cielo.

11. O caro uomo, ecco come ti trovo con la tua preghiera. – Non è un abominio ed un grande vergognoso peccato, il fatto che ti lasci sedurre dal diavolo, vivendo ed agendo secondo la sua volontà? Sì! Puoi ancora venire dinanzi a Me così impertinente e dire: “Sia fatta la Tua Volontà!”? E se talvolta voglio impedire che la tua volontà possa realizzarsi, …non ne sei affatto soddisfatto, bensì ti opponi e ti dispiace che non sempre vada secondo la tua volontà.

12. Vedi, così ti trovo nella tua preghiera. – Non dovrei forse lamentarMi e dire: “Gli uomini non vogliono più lasciarsi guidare dal Mio Spirito!”? Per questo desidero anche venire presto (1707!!) e fare secondo la Mia Volontà, affinché essi possano sentire così bene qui nel mondo, come anche lì nell’Eternità, cosa voglio dire. Amen!

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13. Ebbene, anche tu reciti: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano!”. – Sì, ma tu non desideri il Mio Pane, bensì quello ‘temporale’, il ‘materiale’, per questo preghi, per questo ti preoccupi, per questo corri e corri a precipizio, per questo operi e stai in guardia. Inoltre, guardi a bocca aperta e ti adoperi da mattina e sera. Poi cadi, poi lotti e combatti, disputi e guerreggi, ecc. Ma il Mio Pane celeste lo disprezzi, il Pane soprannaturale e predestinato non lo vuoi. Tu pensi che Cristo sia qui e là nel pane e nel vino, ma, o caro uomo, tu vuoi essere ingannato dal diavolo e dagli uomini! Non ti ho forse detto: «Quando diranno: ‘Ecco, qui c’è Cristo!’», non devi crederci! Perché non Mi segui? CercaMi nel tuo cuore e nella tua anima, lì Mi troverai, lì voglio nutrirti e ristorarti! Sì, figlio Mio, se vuoi che Io rinasca in te, dovrai prendere il ‘Pane’ che potrà nutrire, saziare e ristorare la tua anima. Cristo vuole essere il cibo e vuol nutrire solo l’anima; non il vecchio corpo adamitico che deve essere eliminato. Se uccidete (spiritualmente) le vostre membra sulla Terra, le cose miglioreranno presto con voi; anzi, imparerete a riconoscerMi e Mi chiamerete ‘Padre’ nel cuore. Dopo voglio darvi questo Mio Pane, che è la Vita sostanziale. Non vi ho anche prescritto e detto: «Non dovete preoccuparvi e dire: ‘Cosa mangeremo? Cosa berremo?’, e: ‘Con che cosa ci vestiremo?’. I pagani mirano a tutto questo». Invece voi, insubordinati, buttate tutto sottosopra: “Ciò che voglio Io, non lo volete voi; e ciò che Io non voglio, lo volete voi!”. – Nondimeno, credeteMi: Io sto davanti ad ogni porta del cuore e busso. Se Mi viene aperto, entro e celebro la cena con lui, e lui con Me. Invece voi Mi lasciate stare e lasciate che bussi, e nessuno vuol sentirMi, perché i vostri orecchi sono completamente distolti da Me, essi sono per il mondo e per Satana, al quale date ascolto. Ma badate, non durerà eternamente; allora anche voi starete lì, busserete e direte: “Signore, Signore, aprici, perché tutti abbiamo mangiato e bevuto dinanzi a Te un quarto di anno e ci hai istruiti nei vicoli di quella grande casa di pietra”. Ma Io dirò: “Non so di dove siete! Lasciate che i vostri istruttori vi aiutino, ai quali affidate le vostre anime e ai quali credete!” (Lc. 13,27). Allora piangerete disperatamente e batterete i denti insieme a loro, e la vostra parte sarà nel pantano che arde con fuoco e zolfo. Chi ha orecchi per intendere, intenda ciò che lo Spirito dice alle comunità dei fedeli: “L'uomo terreno è mondano, carnale e bestiale, si preoccupa e prega per il pane terreno che mantiene e nutre la carne, e grida come un animale o come una bestia affamata”. Invece l'uomo spirituale è spirituale, celestiale e divino, vuole da Me il Pane spirituale, il celestiale e divino, e vuole il giusto Padre spirituale, il Celeste e Divino; a questi sarà anche dato (il Pane), grazie al quale otterrà la vita eterna, e non avrà nell’Eternità mai più fame e sete, poiché se do il pane terreno ai giudei e ai pagani non invitati, perché non dovrei darlo ai Miei figli? Oh, quando costoro cercavano anzitutto le cose celesti, le cose terrene gli venivano date nella misura utile e necessaria in quel momento. Ma così è un abominio, una beffa e una vergogna che ho di coloro che si definiscono ‘cristiani’ usando il Mio Nome, che essi disprezzano poiché rifiutano Me, l'eterno altissimo unico vero Bene e Pane dell'anima, anzi perfino perseguitano. Eppure, nella loro preghiera chiedono e pretendono il pane transitorio. Perciò viene loro anche dato, perché hanno lì la loro ricompensa e il loro salario, perché pregano: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano’, dal momento che qualcuno ne ha già così tanto, che non riuscirà a mangiarlo completamente prima di mille anni.

14. Vedete, voi uomini, ingannati e accecati dal diavolo, come e cosa pregate! – Non sarebbe meglio per voi tacere, piuttosto che pregare l'impossibilità della beatitudine che avete anche sulle spalle? Vive l’uomo di solo pane terreno, e non piuttosto di ogni parola che esce dalla Mia bocca?

15. Ebbene, per il fatto che nessuno prega nel giusto ordine per il Mio Pane o per la Parola interiore animica, né vi adoperate conformemente, lottando e combattendo, allora neanche avrete nulla di questa Parola o ‘Pane’, da cui potreste ottenere la vita eterna della vostra anima! Chi ha orecchi per udire, oda ciò che lo Spirito dice agli increduli, non rinati, ipocriti cristiani: “Un animale, oppure una qualunque bestia, quando hanno da mangiare sono soddisfatti e stanno zitti; voi invece no!”. Oh, che orrore!

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16. Tu inoltre invochi: “E rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. – O misero uomo! Come o che cosa preghi qui? Non dovresti riflettere in primo luogo, se sei Mio discepolo o un seguace? Se tutto ciò che ricevi lo ricevi dalla Mia mano, cosa ti accade di avverso da tutti gli uomini? Quando perdoni, perdoni e dimentichi tutto ciò che ti hanno fatto, o no? Tu dici che Io devo perdonare la tua colpa, come tu perdoni il tuo offensore; ma come lo perdoni? – Abbastanza male! Tu, piuttosto, vorresti che il diavolo lo prendesse, che una brutta malattia o un male lo strozzasse, che morisse di morte improvvisa, che Dio lo castigasse; anzi, tu dici bene: “Volevo che il tuono e la tempesta lo uccidessero e che restasse dannato in eterno!”. Vedi, e ponderalo bene. Allora perdona il tuo offensore e prega altrettanto che anch’Io debba perdonarti. Sì, i migliori di tutti i cristiani che pretendono di essere i più devoti, dicono: “Io voglio ben perdonarlo, e tuttavia non posso dimenticare!”. Oh, non sei né caldo né freddo! Ah, se tu fossi (almeno) caldo o freddo! Cambia il tuo animo, altrimenti devo vomitarti! Se tu fossi Mio discepolo, ovvero figlio Mio oppure un cristiano dalla vera fede, ti rallegreresti se attraverso gli uomini ti aiutassi al fine di uccidere o soffocare i tuoi nemici (animici), cioè la tua ostinazione, il tuo onor proprio, il tuo amor proprio e tutto il tuo vecchio Adamo? Se tu fossi nella vera abnegazione, saresti soddisfatto se ti togliessi il denaro e i tuoi beni, attraverso chi e come Io volessi? Sì, ameresti i tuoi nemici, perché essi, aiutandoti a combattere contro i tuoi eterni nemici (animici), ti aiuterebbero a salvarti dall’eterna prigionia (spirituale)? Anzi, benediresti coloro che ti maledicono e pregheresti per loro se ti offendessero, e diresti a Me: ‘Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno’, dando loro a riconoscere il loro spirito immanente che li stimolerebbe a questo, salvandoli dai loro nemici animici? Daresti loro il tuo Santo Spirito, e li smuoveresti per Suo tramite?”

17. Invece, tu non vuoi perdonare i tuoi offensori in questo modo! Eppure pretendi che Io lo faccia con te. Ora rifletti su cosa preghi e cosa chiedi. Diverso sarebbe se tu dicessi: “Padre, consapevolmente, non voglio perdonare quest’uomo che mi ha fatto questo e quello, quindi non perdonare neanche me. Io lo maledico e lo condanno. Prima che io faccia o viva secondo la Tua volontà, voglio piuttosto che Tu maledica e condanni anche me. Prima di volerTi seguire e perdonare i miei offensori secondo la Tua volontà, voglio piuttosto essere dannato eternamente!”. – Vedi, tu, uomo ingannato e accecato dal diavolo. Prega così quando dici: “e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”.

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18. “E non c’indurre in tentazione, ma liberaci dal male”. – Io non induco nessuno al male! Con la bocca voi dite “non indurci in tentazione”, invece lottate e correte nella tentazione per tutta la vostra vita con tutto il vostro operare. Ognuno gradisce essere altamente onorato e amato dal mondo o nel mondo; ognuno vuole avere soldi, beni e giorni buoni; ognuno vuol mangiare e bere, preferibilmente ciò che ha un buon sapore; sì, ognuno cura ed attende al proprio corpo con tenerezza e affetto, in modo che il vecchio Adamo rimanga estremamente forte. In tal modo anche tutte le voglie e i desideri malvagi diventano poderosi e forti, per tentarvi in differenti modi e vie. Ecco perché questa è una preghiera bugiarda! Se veramente aveste il sincero desiderio di non lasciarvi cadere completamente nella tentazione del diavolo o del vecchio Adamo, allora vi sforzereste o stareste attenti a rinunciare a voi stessi, e sopprimereste il vecchio Adamo con l’astensione, la vigilanza, l’astinenza e la castità, come avete promesso nel santo battesimo, in modo che l’uomo nuovo, o l’Adamo (in voi), possa crescere in voi ogni giorno e preservarvi dalla tentazione, anzi, liberarvi da ogni male, come recitate successivamente ma in modo altrettanto falso e mendace.

19. La ricchezza, per gli scellerati e gli increduli, è un grande male e un grande impedimento al Regno di Dio. Nondimeno, tutti la desiderano, e con la bocca dicono: “Liberaci dal male”. L’emulazione della povertà di Mio Figlio, nell'umiltà e nella modestia, libera da tutto il male e conduce all’eterno bene portando l’eterna beatitudine. Tuttavia a nessuno garba questo, nessuno desidera questo, e tuttavia essi gridano a squarcia gola: “Liberaci dal male!”. Lui, Mio Figlio, è andato in povere condizioni. E perché? Perché voleva catturare il diavolo! – Se voi volete e desiderate essere liberi da ogni male, allora entrate nella rinuncia ed iniziate la povera vita di Gesù; uccidete le vostre membra quale l’amor proprio, l’onor proprio, la volontà propria, tutti i desideri e le voglie mondane transitorie insieme al temporaneo; ripudiate tutto: comodità, piacevolezze e tenerezze; resistete al diavolo, così egli fuggirà da voi! Questo è il male di tutti i mali.

20. Se ora evitate tutti i peccati e tutti i vizi e scacciate da voi tutte le depravazioni, Io verrò volentieri in aiuto e vi libererò da tutti i mali e da tutte le cattiverie. Invece voi non lo desiderate in questo tempo, bensì (solo) dopo la morte, nell'Eternità. In questo tempo volete servire deliberatamente il diavolo, il mondo e la vostra stessa carne e sangue, e volete accettare e godervi il temporaneo e il transitorio che il diavolo vi presenta e vi offre, e in questo modo vorreste sedere qui in paradiso, che (per voi) non ha nessuna consistenza, ma volete servirMi solo dopo la vostra morte. – Io vi dico: “Chi non Mi serve in questo (vostro) tempo, avrà e riceverà altrettanto lì un cattivo salario!”. Attraverso povertà, rinunce, croci e tribolazioni, dovete, dal regno del diavolo, entrare nel Mio Regno, e non attraverso comodità e ostinazione! Se questo non vi si addice e non volete seguirMi nella rinuncia come l’ho fatto Io, Mi accontento anche delle vostre vergognose e false bugie blaterate, quando parlate o pregate: “Liberaci dal male”. Chi vorrebbe questa preghiera da voi, voi increduli, cristiani a parole? L’ho insegnata Io ai Miei discepoli e ai Miei seguaci, e non voi! Chiunque serve se stesso, il mondo e il diavolo, costui prega anche se stesso, il mondo e unicamente il diavolo (come fate anche voi). Io non sono più stato adorato da voi, se non in questo modo mendace, poiché le vostre preghiere dei giorni di Sabato e dei giorni di festa, non sono niente! Voi siete un abominio dinanzi a Me, insieme a tutto il vostro servizio religioso! – Così parla il Signore Zebaoth!

21. Ebbene, com’è l'intera preghiera, così è anche la conclusione quando si dice biascicando, pontificando e mentendo con la bocca da meretrice idolatra: “Tuo è il Regno!”, poiché, certamente, il Satan domina ancora in voi, anzi, il migliore di voi usa queste misere scuse: “Siamo uomini deboli…”. – Oh, i Miei e i fervidi credenti non dicono così, bensì dicono: “Io sono forte e potente, e posso fare tutto attraverso di Lui che è in me e che in me ha il Suo Regno e mi rende potente. La mia fede è la vittoria che domina il mondo, il peccato, la morte, il diavolo, la carne e il sangue!”. – O voi altri, perversi e increduli! Voi ancora non avete mai sperimentato né riconosciuto il Mio Spirito, né quanto Io sia forte e potente nei Miei. Come potete dire davvero: “Tua è la potenza”, se della Mia potenza in voi non ne sapete nulla? La Mia forza è potente nei credenti deboli. Nondimeno, voi riconoscete di non essere nemmeno deboli credenti, giacché ammettete: “Noi predicatori e dottori altamente eruditi, siamo uomini deboli!”, considerato che dovreste rafforzare e confortare i deboli con la forza e il conforto, onde esserne voi stessi, rafforzati e confortati. Non è vergognoso e beffardo, pensare che il Mio Spirito sia debole, e quindi aggiungere maggiore potenza e forza al diavolo, nonostante diciate veramente: “Tua è la potenza…”, e alla fine: “…Tua è la Gloria in eterno! Amen!”? Ed Io, non posso giungere a nessun dominio in voi, perché nelle voglie e nei desideri camminate secondo la carne, e non secondo lo spirito, e con ciò disprezzate in voi il Mio dominio e non temete di bestemmiare le magnificenze in voi (2° Pietro 2,10). Perciò la vostra preghiera non è che menzogna, come le bugie sono del diavolo, che è il padre di tutti i bugiardi di cui voi siete figli, che seguite, che servite, a cui date il cuore, mentre a Me date le vostre parole mendaci!

22. Ebbene, vedete in che stato è il vostro migliore e più santo quarto d'ora quando siete occupati nella preghiera come la concepite voi? Che impressione vi farà, quando metterete la vostra intera vita, il vostro fare e procedere, dinanzi ai vostri occhi? Pensate ancora di voler sussistere?

23. O voi uomini, senza spirito e del tutto carnali! “Cambiatevi!”. Sì, così dice il Signore Zebaoth: “Cambiate i vostri sentimenti!”. Vedete, il Regno di Dio è venuto qui molto vicino. «Oh, volete solo dormire e riposare? Sì, dormite ancora un po', sonnecchiate ancora un po', riposate ancora un po', allora tutte le disgrazie vi verranno sul collo! Svegliatevi! Svegliatevi! Levatevi dal sonno della certezza! Ecco venire lo sposo. Andategli incontro! Prendete le vostre lampade. Ma dove avete l'olio? Volete comprarlo dal bottegaio? Ecco, Io vi dico: “I bottegai spirituali e gli stessi venditori non hanno olio spirituale nelle loro lampade, le loro lampade si spengono e non splendono più, perciò non si vedono neanche le opere buone, ma quelle cattive! Essi vi vendono acqua morta, prima dell’olio vivente, e lettere morte, prima della Parola di vita di Dio! Essi vi promettono libertà, e sono essi stessi servitori del peccato e schiavi del diavolo, figli della perdizione la cui cura del ventre è il loro Dio; essi sono falsi profeti e sacerdoti di Baal!”. Ma vedete, Elia verrà presto, egli è già sulla via. Se avete orecchi per intendere, intendete ciò che lo Spirito dice a tutte le comunità: “Ecco, Io vengo, e la Mia ricompensa è con me!”».

24. Oh, sì, vieni Signore Gesù. Amen!

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(Parla Tennhardt lo scrivano)

25. Questo è ora il Padrenostro, in cui Dio descrive o presenta agli attuali più devoti cristiani il loro quarto d’ora più santo, affinché possano riflettere come Dio li troverà un giorno quando esaminerà la loro intera vita, il loro essere e il loro fare. Il Signore in differenti momenti della notte (poiché la Parola onnipotente discende dal Cielo quando la gente dorme) mi ha dettato lo Spirito di Cristo, ovvero l’eterna Sapienza dal 6 al 14 novembre dell’anno 1707. Dopo essermi svegliato dal sonno mi è stato ordinato di alzarmi e di scrivere nel Nome del Signore. Talvolta mi è stato dettato per un'ora, mezz’ora o due ore di fila, e quando il tempo scadeva non ero più in grado di scrivere una parola, e non mi era neanche permesso. Perciò, caro lettore, dà a Dio l’onore e recita il Padrenostro con più attenzione; anzi, cambia il tuo sentimento ed entra nell'abnegazione, cosicché starai più attento e presterai attenzione a non essere colpito[2].

 

 

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[1] Tauler tàulër› (it.Taulèro)Johannes: mistico (Strasburgo 1300 circa – 1361). Discepolo di Eckhart, influenzato dallo pseudo-Dionigi, Tauler volse tutta la sua speculazione nell'intento di raggiungere Dio ed unirsi a Lui. Grazie al forte apprezzamento da parte del giovane Lutero, Tauler fu spesso annoverato tra i precursori della Riforma.

[2] Nota del traduttore: Vorrei far notare al lettore, che essendo il dettato del 1600, in tedesco antico, anche la traduzione è risultata difficile e a tratti complessa, sia per renderla comprensibile, ma anche per non stravolgere il linguaggio originale.