VITA
IMPERSONALE
“IO SONO”
( 1750 )
“Io sono” è una potentissima ‘luce’ spirituale
che per decenni, silenziosamente, è passata di mano in mano in tutto il mondo.
Una concentrazione di inviti spirituali per addivenire al rapporto diretto con
la Divinità dentro, per scuotere tutte quelle anime già pronte a seguirLo. Una spinta, passo dopo passo, ad interiorizzare
il proprio sé dopo aver lasciato alle spalle tutto ciò che è del mondo. Una
Rivelazione per l’adepto che aspira alla rinascita dello spirito per giungere
alla ‘voce interiore’.
«IO SONO la
Via, e voi non Mi seguite.
IO SONO la
Verità, e voi non Mi credete.
IO SONO la
Vita, e voi non Mi cercate.
Se siete
infelici, non rimproveratelo a ME!»
«E Dio disse a Mosè:
- Così dirai ai figlioli d’Israele:
‘Colui che si chiama IO SONO Mi ha mandato a voi’».
[Esodo,
cap. 3, versetto 14]
Questo libretto è una canalizzazione
della ‘parola spirituale’ accreditata, almeno nella sua diffusione, al conte
Claude Louis de Saint Germain [1712-1784], un
avventuriero francese, personaggio di rilievo alla corte di Francia, anche
abile musicista, conoscitore di molte lingue, pittore e alchimista, produttore
di portentosi cosmetici, grazie al quale questa rivelazione contribuì e
contribuisce ancora al giorno d’oggi a
tenere accesa la fiamma della spiritualità, per preparare il ‘nuovo Piano della
coscienza mondiale’, o cosmica.
La particolare ed esuberante
personalità di Saint Germain, il quale appariva
continuamente giovane, con la particolarità di sparire a volte inspiegabilmente
dai luoghi in cui si trovava, per poi ricomparire accreditato anche in più
luoghi contemporaneamente, insieme alla sua attività di incarichi diplomatici che
lo portarono ad avere contatti con vari eminenti personalità dell’epoca, come i
Rosacroce, Casanova, Voltaire, Mozart, Madame de Pompadour,
Cagliostro, fece di lui un personaggio conosciutissimo. Visse anche a Londra
per dodici anni e per alcuni anni in Germania dove completò i suoi studi
sull’alchimia, ma compì viaggi in India e perfino in Tibet. Giunto a Parigi nel
1758 riuscì ad ottenere una parte del castello di Chambord in cui installare un
laboratorio alchemico per condurre i suoi esperimenti. Tuttavia, dopo soli due
anni fu accusato di spionaggio e dovette lasciare la Francia per ritirarsi nei
Paesi Bassi. Successivamente lo si ritrova ancora in Inghilterra, in Italia, in
Russia e in Prussia, e infine in Danimarca dove finirà i suoi anni.
Le sue origini restano un
mistero. Una diceria lo accreditava come il figlio naturale della regina Anna
Maria del Palatinato, vedova di Carlo II di Spagna, ma un’altra fonte lo
riteneva figlio del principe Francis Rakoczy di
Transilvania e della principessa Violante Beatrice di Baviera. Qualunque sia la
sua origine, ciò che conta è fino ai nostri giorni lo si è accreditato per
questa grande rivelazione spirituale ‘Io sono’.
Nella misteriosa realtà del continuum-infinito-presente, si dice che ogni trent’anni il
Cielo sceglie degli individui affinché canalizzino dei Messaggi per far
evolvere la coscienza umana. Secondo gli esoteristi dei nove monasteri della
Fratellanza Sarmoun che hanno sponsorizzato la prima stampa
e la diffusione di questa rivelazione dai primi del ‘900, sono settantasette i
piani della vita umana che devono essere influenzati; ed è per questo che una
grande complessità di idee e di messaggi preme sempre sull'inconscio
collettivo, da un piano basso fino al più alto, ed è per questo che oggi sulla
Terra ci sono popoli ancora culturalmente dell'Età della pietra, insieme a
popoli più evoluti.
Il messaggio dell'Io sono
è un messaggio d'amore inviato per guidare l'individuo verso l'Età dell'Oro, di
pace e di illuminazione che da millenni si sta preparando per tutta l'umanità.
Questo messaggio appartiene a tutti, ma ci sono movimenti e centri che si sono
posti il compito di divulgarlo.
Tra quelli attivi oggi, vengono citati:
- I Am Ashram,
fondato da Sri Mata Atmanda
in Canada
(1778 Haig Drive, Ottawa, Ontario, Canada).
- I Am Ashram, diretto da Ella Fern (God’s
Acres, St. Gillies, Thunder
Bay, Ontario, Canada).
- The Summit Lighthouse
(Box A, Colorado Spríng, CO 80901, USA).
- I Am Ashram
(129 Lennox-Addington, Guelf
University, Guelf, Ontario,
Canada).
- I Am Ashram (715 Mokenzie Steet,
Thunder Bay, Ontario, Canada).
- New Age Teachings (P.O.Box 346, Brookfield,
MA 01506, USA).
- I Am - Institute of Applied
Metaphysics, diretto da Jennifer Fulton (P. O. Box 42, Nominique, Quebec, Canada).
- Anche Il Villaggio Verde segue questo
messaggio.
Io sono |
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Sii calmo e sappi! |
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Io, Vita, Dio |
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La chiave |
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Pensare è creare |
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La Parola |
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La Mia idea |
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Il Giardino dell'Eden |
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Il bene e il male |
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L’uso |
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Anime compagne |
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L’autorità |
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Intermediari e
intercessori |
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Maestri |
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Il Cristo e l'Amore |
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La scoperta di Me |
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L’unione |
Io sono
1. Io sono! A te che leggi, Io parlo! A te, che per
lunghi anni, vagando innanzi e indietro, hai con ardore cercato nei libri, negli
insegnamenti, nelle filosofie, nelle religioni, non sai neppure tu che cosa: la
verità, la felicità, la libertà, Dio.
2. A te,
Anima stanca e scoraggiata, quasi senza speranza, che molte volte hai afferrato
un barlume della verità cercata, solo per riconoscere che essa si dileguava
come il miraggio nel deserto.
3. A te che
credesti d'averla trovata in qualche grande istruttore, capo riconosciuto di
una Religione, Fraternità o Società, e che ti pareva un «maestro» - tanto
meravigliose erano la sua sapienza e le opere sue - solo per risvegliarti più
tardi alla scoperta che quel maestro era soltanto una persona umana, con
difetti, debolezze e colpe segrete, pur avendo potuto essere tramite di
splendidi insegnamenti apparsi a te come la più alta verità.
4. A te, di
nuovo stanco e affamato, senza guida; a te Io sono venuto.
5. E sono
venuto anche a te che hai cominciato a sentire la presenza della Verità nella
tua anima e cerchi la conferma di ciò che lotta vagamente dentro di te, per
esprimersi.
6. Sì, a
quanti hanno fame del vero «pane di
vita» Io
sono venuto.
7. Sei tu
pronto a ricevere il Mio cibo? Se lo sei, fa cuore. Siedi.
8. Calma la
tua mente umana e segui strettamente la Mia parola qui pronunciata. Oppure
forse ti allontani, deluso ancora una volta, con nel cuore il morso della fame
insaziata?
9. Io! Chi sono Io, che sembro parlare con
sì conscio potere e autorità?
10. Ascolta:
Io sono te; quella parte di
te che è e sa, che sa tutte le cose, che sempre seppe e sempre fu. Io sono te, il tuo Sé; quella parte di te che dice Io sono ed è Io sono. Io sono quella parte più alta di
te stesso, che vibra entro di te mentre leggi; che risponde a questa Mia
parola, che ne percepisce la verità, che riconosce per sua natura tutta la
verità e scarta ogni errore dovunque lo trovi. Ciò Io sono: non quella parte di te
che fino ad oggi s'è nutrita dell'errore.
11. Poiché Io sono il tuo vero istruttore,
il solo che tu conoscerai sempre, il solo Maestro; Io, il tuo Sé divino.
12. Io, il tuo Io sono, ti reco questo Mio messaggio, la Mia vivente
parola, come ti ho portato ogni cosa in vita, libro o «maestro», povertà o
ricchezza, amara esperienza o amore, allo scopo di insegnarti che Io, Io solo, il tuo vero Sé,
sono il tuo istruttore; il solo istruttore e il solo Dio, che provvede e ha
sempre provveduto a te, non solo il pane e il vino della vita, ma anche tutto
ciò che occorreva al tuo mantenimento e al tuo sviluppo fisico, mentale e
spirituale. Perciò, quello che fa appello a te mentre leggi è il Mio messaggio,
dettato alla tua coscienza umana esterna dal di dentro, ed è solo una conferma
di ciò che l'Io sono di
te sempre seppe interiormente, ma che non aveva ancora tradotto in termini ben
definiti alla tua coscienza esterna. Così pure tutto ciò che sempre fece
appello a te, venendo da qualche espressione esterna, non era che la conferma
della Mia parola già pronunziata dentro di te; quell'espressione esterna era il
canale, il mezzo da Me scelto in quel momento per impressionare la tua
coscienza umana.
13. Ma Io non sono la tua mente
umana, né il figlio suo, l'intelletto: essi sono soltanto l'espressione del tuo
essere, come tu sei l'espressione del Mio essere; essi sono soltanto fasi della
tua personalità umana, come tu sei una fase della Mia divina impersonalità.
14. Pesa e
studia attentamente queste parole.
15. Sorgi e
liberati per sempre dal dominio della tua personalità, con la tua mente e il
suo intelletto così gonfi ed esaltati di se stessi; poiché la tua mente, d'ora
innanzi, deve essere la tua serva e l'intelletto il tuo schiavo, se vuoi che la
Mia parola penetri nella coscienza dell'anima tua. Io sono venuto ora alla
coscienza dell'anima tua dopo averla stimolata per prepararla a ricevere la Mia
parola. Se sei abbastanza forte per sopportarla, se puoi sbarazzarti di tutti i
tuoi capricci, di tutte le tue credenze, di tutte le tue opinioni personali -
rottami da te raccolti nei campi coltivati da altri - se sei forte abbastanza
da gettarli via, allora la Mia parola sarà per te una sorgente inesauribile di
gioia e di felicità.
16. Ma sii
preparato al fatto che la tua personalità dubiterà di queste Mie parole man
mano che le leggerai, poiché la sua vita è minacciata, ed essa sa che non può
vivere e prosperare, né dominare più a lungo i tuoi sentimenti, il tuo andare e
venire, come prima, se tu accetti nel tuo cuore la Mia parola e le permetti di
dimorarvi.
17. Sì, Io sono venuto a te, ora, a
farti conscio della Mia presenza, poiché ho già preparato la tua mente umana in
modo che essa possa, fino a un certo punto, comprendere il significato di Me.
18. Io sono sempre stato con te,
ma tu non lo sapevi; ti ho espressamente condotto attraverso il ‘deserto’ dei
libri e degli insegnamenti, delle religioni e delle filosofie, tenendo sempre
davanti agli occhi della tua anima la visione della Terra Promessa,
alimentandoti con la manna del deserto, perché tu potessi ricordare e
apprezzare il pane dello Spirito e anelare ad esso.
19. Ora ti
ho condotto sulla riva del Giordano che ti separa dal tuo divino retaggio. Ora
è venuto per te il tempo di conoscerMi
coscientemente, è venuto il momento di attraversare il fiume e passare nella
Terra di Canaan, nella terra del latte e del miele. -
Sei pronto?
20. Vuoi andare?
21. Allora
segui questa ‘Parola’ che altro non è, che l'Arca del Mio patto, …e passerai a
piedi asciutti.
[indice]
Sii calmo e sappi!
1. Adesso, perché tu possa conoscerMi ed
essere perciò sicuro che sono Io, il tuo vero Sé, che dico queste parole, devi prima
imparare a essere calmo, ad acquietare la tua mente e il tuo corpo umani e
tutte le loro attività, fino a non essere più cosciente di esse.
2. Può darsi
che tu non sia ancora capace di fare ciò; ma Io ti insegnerò, purché tu voglia
realmente conoscerMi e sia disposto a darne prova
affidandoti a Me e obbedendoMi in quanto sto per
chiederti.
3. Ascolta,
cerca di immaginare l'Io che parla attraverso queste pagine come il tuo Sé
superiore e divino, che dà consigli alla tua mente e al tuo intelletto umani e
considera questi, per il momento, come una personalità separata. La tua mente è
costituita in modo che non può accettare nulla che non si conformi a ciò che
essa ha prima sperimentato, o imparato, e che il suo intelletto non considera
ragionevole. Quindi, rivolgendoti a essa, tu adoperi i termini e le espressioni
più consoni ad esprimere chiaramente al tuo intelletto le verità che esso deve
comprendere, prima che la mente possa svegliarsi alla coscienza del tuo
intento.
4. Il fatto
è che questo «Io» è te stesso, il tuo Sé reale. La tua mente umana è stata
finora così assorta nel compito di concedere al tuo intelletto e al tuo corpo
ogni sorta di favori, che non ha mai avuto tempo di venire a conoscenza di te,
suo vero signore e maestro. E intanto, tu ti sei talmente interessato ai
piaceri e alle pene del tuo corpo e del tuo intelletto, lasciandotene
influenzare, che sei quasi giunto a credere che tu sia il tuo intelletto e il
tuo corpo, che di conseguenza hai quasi dimenticato Me, il Sé divino.
5. Io non
sono il tuo intelletto né il tuo corpo, e questo messaggio è per insegnarti che
tu ed Io siamo ‘Uno’. Le parole che dico qui e il principale scopo di queste
istruzioni è di risvegliare la tua coscienza a tale grande fatto.
6. Ma tu non
puoi svegliarti ad esso finché non esci dalla coscienza di questo corpo e di
questo intelletto che così a lungo ti hanno tenuto schiavo. Tu devi sentirMi dentro di te, prima di sapere che Io vi sono.
7. Orbene,
affinché tu possa dimenticare completamente la tua mente, i tuoi pensieri, il
tuo corpo e le tue sensazioni, in modo da poter sentire Me dentro di te, è
necessario che tu segua scrupolosamente le Mie istruzioni.
8. Siedi
tranquillo in stato di rilassamento, e una buona volta stai completamente tranquillo
lascia che la tua mente assorba il significato di queste parole: «Sii calmo e sappi: Io - sono - Dio!»
9. Pronunzia
queste parole precisamente come sono scritte qui, cercando di realizzare che è
il Dio tuo che comanda e domanda dal tuo sé mortale implicita obbedienza:
studiale e cerca di capire il loro nascosto potere.
10. Senza
pensare, permetti a questo Mio divino comando di penetrare profondamente nella
tua anima. Lascia allora ogni altra impressione, che venga alla tua mente,
entrare a suo piacere, senza sforzo o interferenza da parte tua, ma notane
attentamente il senso, poiché sono Io, dall'interiore, che ti istruisco per
mezzo di tali impressioni. Poi, quando il loro significato incomincia ad
apparire alla tua coscienza, pronuncia queste Mie parole lentamente,
imperativamente, rivolgendole ad ogni cellula del tuo corpo, a ogni facoltà
della tua mente, con tutta la forza cosciente che possiedi: «Sii calmo e sappi: Io - sono - Dio!»
11. Medita
profondamente queste parole e portale con te nel tuo lavoro, qualunque esso
sia. Fa di esse il fattore vitale dominante del tuo lavoro e di tutti i tuoi
pensieri creativi.
12.
Pronunziale mille volte al giorno, finché non ne compenetrerai e scoperto tutto
il più intimo significato, finché ogni cellula del tuo corpo non frema nella
lieta risposta al comando «Sii calmo!» ed obbedisca istantaneamente, e ogni pensiero
errante che fluttui intorno alla tua mente, svanisca subito nel nulla.
13. Quando
le Mie parole risuoneranno attraverso la caverna del tuo essere divenuto vuoto,
quando il sole della conoscenza comincerà a sorgere sull'orizzonte della tua
coscienza, allora tu sentirai espandersi dentro di te l'impeto di uno strano,
meraviglioso respiro che riempirà fino all'estremo tutte le tue membra mortali,
facendo quasi esplodere i tuoi sensi con la sua estasi; allora sentirai a
fiotti levarsi in te una possente, irresistibile forza, che ti innalzerà quasi
sulla terra; allora sentirai dentro di te la gloria, la santità, la maestà
della Mia presenza. E allora, allora tu saprai: Io - sono - Dio. Quando tu Mi avrai sentito così in quei momenti
dentro di te, quando avrai gustato il Mio potere, ascoltato la Mia sapienza e
conosciuto l'estasi del Mio amore che tutto abbraccia, non potrai più essere
toccato da alcuna malattia, né indebolito da alcuna circostanza, né soggiogato
da alcun nemico, poiché tu saprai allora che Io sono dentro di te, e da allora
in poi ti rivolgerai a Me in ogni tua necessità, mettendo tutta la tua
confidenza in Me, permettendoMi di esprimere la Mia
volontà.
14. E quando
ti rivolgerai a Me, troverai sempre in Me, nell'ora del bisogno, un aiuto
pronto ed infallibile, poiché Io ti riempirò talmente con la realizzazione
della Mia presenza e del Mio potere, che ti basterà essere calmo e permettere a
Me di fare qualunque cosa tu voglia: risanare i tuoi mali o quelli degli altri,
illuminare la tua mente in modo che tu possa vedere con i Miei occhi la verità
che cerchi, o compiere alla perfezione ciò che prima ti sembrava quasi
impossibile.
15. Ma questa
conoscenza, questa realizzazione, non avverrà ad un tratto, potrà non giungere
per anni, …ma potrà venire domani.
16. Ciò
dipende solo da te. Non dalla tua personalità, con i suoi desideri umani e la
sua umana comprensione, ma dal tuo Io - Sono
- Dio dentro di te.
17. Che
cos'è che dal bocciolo fa sbocciare il fiore? Cos'è che fa rompere il guscio al
pulcino? Chi stabilisce il giorno e l'ora? - È l'atto cosciente e naturale
dell'intelligenza interna, della Mia intelligenza, diretta dal Mio volere, quello
che porta a maturazione la Mia idea e la esprime nel fiore e nel pulcino.
18. Il fiore
e il pulcino hanno qualche cosa a che fare in tutto ciò? No, essi si
sottomettono soltanto, uniscono la loro volontà alla Mia e permettono a Me e
alla Mia sapienza di stabilire l'ora nella quale maturerà l'azione. Solo quando
essi hanno obbedito all'impulso della Mia volontà ed hanno fatto lo sforzo che
Io imponevo loro di fare, hanno potuto passare alla nuova vita. Tu puoi, con la
tua personalità, tentare mille e mille volte di uscire dal guscio della tua
coscienza umana; ma potrai riuscire tuttalpiù ad
abbattere le porte che Io ho provvidenzialmente messo tra il mondo delle forme
tangibili e il regno dei sogni intangibili; una volta aperte le porte, tu non
potrai più, senza molto disturbo e sofferenza, tener fuori gli intrusi dal tuo
dominio privato.
19. Ma anche
questo Io permetto talvolta, perché attraverso tale sofferenza tu possa
acquistare la forza di cui manchi e la saggezza necessaria a capire che
soltanto deponendo ogni desiderio di sapienza, di bontà e persino di unione con
Me, a beneficio del tuo Sé, tu puoi schiudere i tuoi petali manifestando la Mia
perfetta bellezza e gettar via il guscio della tua personalità umana, passando
alla luce radiosa del Mio Regno celeste.
20. Io ti do
perciò queste istruzioni, adesso, al principio, perché tu possa imparare a
riconoscerle, e ti prometto qui che se tu accetti le istruzioni che ti do in
queste pagine e ti sforzi seriamente di comprenderle e metterle in pratica, tu
Mi conoscerai ben presto ed Io farò sì che tu comprenda tutte le Mie parole,
dovunque scritte, nei libri o nelle dottrine, nella natura o nei tuoi simili.
21. Se ti
pare che in quanto è qui scritto vi siano contraddizioni, cerca bene il Mio
reale intento prima di respingerlo; non lasciare una sola parola, un solo
pensiero, finché tutto ciò che esso suggerisce non ti sia divenuto chiaro.
22. Ma in
tutta la tua ricerca, in tutti i tuoi sforzi, abbi fede in Me, nel tuo vero Sé
interiore, e non essere impaziente di ottenere dei risultati, poiché essi sono
in Mia custodia ed Io ne avrò cura. I dubbi e l'impazienza sono soltanto della
tua personalità e, se tu permetti loro di persistere, essi ti condurranno
all'insuccesso e al disinganno.
[indice]
Io, Vita, Dio
1. Se ciò che hai letto ha risvegliato dentro di te una risposta e
la tua anima brama di ricevere ancora di più, allora tu sei pronto per quanto
segue.
2. Ma se tu
discuti ancora, o ti ribelli all'apparente pretesa dell’autorità divina con cui
qui ti si parla e il tuo intelletto ti dice che si tratta solo di un nuovo
tentativo per sedurre la tua mente con scaltri suggerimenti e sottile
sofistica, allora non avrai beneficio da queste parole, poiché il loro
significato è finora nascosto alla tua coscienza mortale e la Mia parola deve
giungere a te per altre vie e sotto altre forme.
3. Ed è bene
se la tua personalità, col suo intelletto, ti spinge a discutere così e a
ribellarti contro l'autorità che non sai ancora essere la Mia. Eppure sono
realmente Io che faccio ribellare così la tua personalità, poiché essa, con il
suo orgoglioso senso di separazione, Mi è ancora necessaria per sviluppare in
te una mente e un corpo abbastanza forti da poterMi
esprimere perfettamente, e finché tu non sia preparato a conoscerMi,
è sua missione, datale da Me, di discutere e ribellarsi. Però, dall'istante in
cui riconosci la Mia autorità, l'imperio della personalità comincia ad essere
minato, i suoi giorni diventano contati e tu ti volgerai sempre di più a Me per
guida e aiuto.
4. Quindi
non sgomentarti, seguita a leggere e forse il riconoscimento verrà. Sappi, che
puoi leggere e non leggere, come vuoi, ma che, comunque tu faccia, sono
realmente Io che scelgo, e non tu.
5. Per te
che apparentemente scegli di non leggere oltre, ho altri piani: a suo tempo tu
imparerai che, qualunque cosa tu faccia, o ti piaccia, o desideri, sono Io che
ti conduco attraverso gli inganni e le illusioni della personalità, affinché tu
ti possa finalmente svegliare alla loro irrealtà e volgerti a Me quale unica e
sola Realtà. Allora queste parole troveranno risposta dentro di te: «Sii calmo e sappi: Io - sono - Dio!»
6. Sì, Io
sono la più intima parte di te, che dimora nell'interiore ed aspetta, e veglia,
non conoscendo né spazio né tempo, poiché Io sono l'Eterno e riempio tutto lo
spazio.
7. Io veglio
ed aspetto che tu sia stanco delle tue follie, delle tue vane brame, ambizioni
e rimpianti, sapendo che tutto verrà a suo tempo. Allora ti volgerai a Me,
scoraggiato, vuoto e umile, e Mi domanderai di prendere il comando, senza
sapere che sempre Io fui che ti condussi.
8. Io sto
qui dentro aspettando quietamente che questo accada; e mentre aspettavo, ero
ancora Io che dirigevo la tua condotta, che ispiravo tutti i tuoi pensieri,
tutte le tue azioni, utilizzandoli e manipolandoli impersonalmente in modo da
portare te, e la Mia altra espressione mortale, al riconoscimento cosciente di
Me.
9. Io sono
stato sempre dentro di te, profondamente, dentro al tuo cuore. Io sono stato
con te attraverso tutto, le tue gioie e i tuoi dolori, i tuoi successi e i tuoi
errori, attraverso la tua malvagità e la tua onta, attraverso i delitti contro
i fratelli e contro Dio che tu credi d'aver commesso.
10. Sia che
tu procedessi innanzi, che ti sviassi o arretrassi, ero Io che ti stimolavo,
ero Io che ti spingevo innanzi mostrandoti qualche bagliore di Me a distanza e
coi contorni confusi; ero Io che ti allettavo con la visione di Me in qualche
volto incantevole, in qualche bellissimo corpo, in qualche piacere inebriante o
in qualche travolgente ambizione; ero Io che ti apparivo sotto le spoglie del
peccato, della debolezza, dell'avidità, della sofistica, e ti attiravo indietro
nelle fredde braccia della coscienza, lasciandoti lottare nelle sue strette
tenebrose; finché tu, risvegliato alla tua impotenza, ti scuotesti disgustato
e, ispirato dalla nuova visione, strappasti la Mia maschera.
11. Sì, sono
Io che ti faccio fare tutto ciò che fai e (puoi comprenderlo?) sono Io che
faccio tutto ciò che fai e tutto ciò che fa il tuo fratello, poiché in te, e in
esso tutto, ciò che è, sono Io, Me stesso.
12. Infatti,
Io sono la vita, sono Io che animo il tuo corpo, che faccio pensare la tua
mente e che faccio battere il tuo cuore! Sono Io che attiro a te il piacere o
il dolore, siano essi della carne, dell'intelletto o delle emozioni.
13. Io sono
l'Intimo, lo Spirito, la Causa animatrice dell'essere tuo, di tutta la vita, di
tutte le cose viventi visibili e invisibili e non c'è nulla che sia morto,
poiché Io, l'Uno impersonale, sono Tutto ciò che esiste. Io sono infinito e
sconfinato; l’Universo è il Mio corpo; tutta l'intelligenza che è in esso,
emana dalla Mia mente; tutto l'amore che vi è, fluisce dal Mio cuore; tutta la
forza che vi agisce, non è che la Mia volontà in azione.
14. La
triplice forza che si manifesta quale tutta la Sapienza, tutto l'Amore. tutta
la Forza o, se preferisci, come Luce, Calore ed Energia, ciò che mantiene tutte
le forme ed è dentro e dietro tutte le espressioni e tutti gli aspetti della
vita, siano essi creativi, coesivi o distruttivi, non è che la manifestazione
di Me stesso nell'atto e nello stato di Essere.
15. Nulla
può essere senza manifestare ed esprimere qualche aspetto di Me, essendo non
solo il Costruttore di tutte le forme, ma Colui che dimora in ciascuna di esse.
Nel cuore di ciascuna Io dimoro: nel cuore dell'uomo, nel cuore dell'animale,
nel cuore del fiore, nel cuore della pietra! Nel cuore di ciascuno Io vivo,
muovo e ho il Mio Essere, e dal cuore di ciascuno Io esprimo quell'aspetto di
Me che desidero esprimere e che si manifesta nel mondo esterno come una pietra,
un fiore, un animale, un uomo.
16. Che cosa
esiste, dunque, tranne questo grande Io? Ma tu domandi: «Non è dunque
consentita a Me nessuna individualità?». «No, non c'è nulla, assolutamente
nulla che non sia una parte di Me, dominata e retta eternamente da Me, l'una
Realtà mai definita.»
17. Quanto
alla tua cosiddetta individualità, essa non è altro che la tua personalità che
cerca ancora di conservare un'esistenza separata. E tuttavia, ben presto
conoscerai che non esiste nessuna individualità separata dalla Mia
individualità, e che ogni personalità svanisce nella Mia divina impersonalità.
18. Tu raggiungerai
presto quello stato di risveglio in cui potrai avere un barlume della Mia
impersonalità, e allora non desidererai più per te alcuna individualità, alcuna
separazione, poiché avrai compreso che essa è solo e unicamente, un’illusione
della personalità.
[indice]
La chiave
1. È possibile che tu non
sappia ancora chi Io sono, che tu non
creda che Io sono te, realmente, e
che Io sono in ugual modo tuo
fratello e tua sorella, e che siete tutti, parti di Me e ‘uno’ con Me. Tu puoi
non riconoscere che l'animo tuo e quello dei tuoi fratelli, le sole parti
veramente imperiture del tuo tu mortale, sono soltanto aspetti differenti di
Me, esprimentesi nella cosiddetta natura. Così pure
può essere che tu non comprenda che tu e i tuoi fratelli siete aspetti o
attributi della Mia divina natura, precisamente come la tua personalità umana,
con il suo corpo, la sua mente e il suo intelletto mortali, è un aspetto della
tua natura umana.
2. No, tu
non puoi ancora comprendere questo, ma Io te ne parlo ora, perché tu possa
conoscere i segni quando essi cominceranno ad apparire nella tua coscienza,
come certo appariranno. E tuttavia, per riconoscere questi segni tu devi
studiare attentamente e meditare quanto segue, e non passare oltre finché tu
non abbia, almeno in parte, afferrato quel che Io voglio dirti. Una volta
compreso bene il principio che Io qui stabilizzo, tutto il Mio messaggio
diviene chiaro e comprensibile.
3. Io ti do
innanzitutto la chiave
con la quale aprirai ogni mistero che ora ti nasconde il segreto del Mio
Essere. Quando avrai imparato ad adoperarla, questa chiave ti aprirà le porte
di tutta la sapienza, di tutto il potere nel Cielo e sulla Terra. Invero, essa
ti aprirà la porta del Regno dei Cieli e tu non avrai che da entrare per
divenire coscientemente ‘uno’ come Me.
4. Questa
chiave è: Pensare è creare. Ciò può essere espresso
così: Tu sei, così come pensi di essere
nel tuo cuore!
- Fermati e medita su questo, affinché ciò si fissi saldamente nella tua mente.
5. Un
pensatore è un creatore; egli vive in un mondo di propria cosciente creazione.
Quando tu sai come pensare, puoi creare a volontà qualunque cosa tu voglia: una nuova personalità, un nuovo ambiente, un
nuovo mondo.
6. Vediamo
se puoi afferrare alcune delle verità nascoste e dominate da questa chiave. Ti ho mostrato come
tutta la coscienza sia ‘una’ e come tale coscienza sia al tempo stesso la tua, quella
dell'animale, della pianta, della pietra e della cellula invisibile.
7. Hai visto
come questa coscienza sia retta dalla Mia volontà che unisce le cellule
invisibili, forma i vari organismi per l'espressione e l'uso dei diversi
«centri d'intelligenza» attraverso i quali Io desidero esprimerMi.
Ma non puoi ancora comprendere come tu possa dominare e dirigere la coscienza
delle cellule del tuo corpo e, più ancora, quelle degli altri corpi, quantunque
tu e Io, ed essi, siamo tutti ‘uno’, in coscienza e intelligenza. Facendo bene
attenzione a quanto segue, potrai riuscire a comprenderlo.
8. Hai mai
meditato su cosa sia la coscienza? Come essa paia essere uno stato impersonale
di attenzione, un'aspettazione a servire o di essere adoperata da qualche potere
latente in te e in intima relazione con te, e come molti sembrano essere il
tipo più elevato di organismo contenente tale coscienza, diretta e usata da
questo potere interiore, e che tale potere, latente tanto nella coscienza umana
quanto in ogni altra, è soltanto la Mia volontà?
9. Ti è
stato detto che ‘al principio’
Io creai l'uomo «a Mia immagine e somiglianza»; che poi alitai in lui l'alito
di vita, e che egli divenne un'anima vivente. Creando l'uomo a Mia immagine e
somiglianza, Io creai un organismo capace di esprimere tutta la Mia Coscienza e
la Mia Volontà, il Mio Potere, la Mia Intelligenza e tutto il Mio Amore. Io lo
feci perfetto fin dal principio, modellandolo secondo la Mia perfezione.
10. Quando
Io soffiai nell'organismo umano il Mio alito, esso divenne vivo di Me, poiché
in quell'istante Io alitai in esso il Mio volere non dall'esteriore, ma
dall'interiore, dal Regno dei Cieli dove sempre Io sono.
11. E
d'allora in poi Io respirai e vissi ed ebbi esistenza, sempre, dentro l'uomo,
avendolo creato a Mia immagine e somiglianza a questo scopo. Perciò, dovunque
sia l'uomo, Io sono; e qualunque cosa
l'uomo faccia, oppure tu, faccia, sono Io che la faccio! E qualunque cosa tu
dica o pensi, sono Io che dico e penso attraverso il tuo organismo. Ti fu pure
detto che quando l'uomo fu così compenetrato dal Mio alito, gli fu dato il
dominio su tutti i regni della Terra, il che significa che egli fu fatto
signore della terra, del mare, dell'aria e degli eteri, e che tutti gli esseri
viventi in tutti questi regni rendevano omaggio a lui ed erano soggetti al suo
volere. Naturalmente era così, poiché Io, dentro la coscienza umana e dentro
tutte le coscienze, manifesto continuamente il Mio volere; ed Io, il signore e
regolatore dell'organismo dell'uomo, sono pure signore e regolatore di tutti
gli organismi in cui dimora la coscienza. E poiché tutta la coscienza è la Mia
coscienza e dimora dovunque è vita e poiché non v'è sostanza in cui non sia
vita, la Mia coscienza dev'essere in ogni cosa: nella
terra, nell'acqua, nell'aria e nel fuoco, e deve perciò deve riempire tutto lo
spazio. Infatti, essa è spazio, ovvero, ciò che l'uomo chiama spazio.
12. La Mia
Volontà, essendo il potere latente in tutta la coscienza, deve estendersi
dappertutto; quindi la volontà dell'uomo, che è solo una localizzazione della
Mia volontà, deve pure estendersi dappertutto; e perciò la coscienza di tutti
gli organismi, compresa la tua, è soggetta al dominio e alla direzione
dell'uomo.
13. Occorre
soltanto che egli realizzi coscientemente che Io, il Sé imperante dentro di lui, continuamente dirigo, domino e uso la
coscienza di tutti gli organismi in ogni momento, in ogni giorno della loro
vita, e questo lo faccio per mezzo del suo pensiero. Io lo faccio per mezzo
dell'organismo dell'uomo. Egli crede di pensare, ma sono Io, il suo Sé reale, che penso per mezzo del suo
organismo. E per mezzo dell'atto del pensare Io compio tutto ciò che compie
l'uomo e faccio dell'uomo e del suo mondo, ciò che Io sono.
14. Non
importa che l'uomo e il suo mondo non siano ciò che egli suppone. Essi sono
precisamente come Io li ho creati per il Mio scopo.
15. Ma tu
dirai: “Se è unicamente questo, e sempre,
quell’«Io» che pensa, l'uomo non pensa e non può pensare!”. Sì, questo
sembra un mistero, ma ti sarà svelato se tu osserverai attentamente quanto
segue: poiché adesso, Io insegnerò a te,
uomo, come pensare!
[indice]
Pensare è creare
1. Ho detto che l'uomo non pensa; che Io, dentro di lui, sono Io che
penso. Ho anche detto che l'uomo crede di pensare, e siccome questo, in
apparenza, è una contraddizione, Io ti dimostrerò che normalmente l'uomo non
pensa, né fa, più che non qualunque altra cosa che egli supponga di fare,
poiché Io, dentro di lui, faccio tutto ciò che egli fa, ma lo faccio
necessariamente per mezzo del suo organismo, della sua personalità, del suo
corpo, della sua mente e della sua anima.
2. Cercherò
ora di farti comprendere come ciò possa essere.
3. Ricorda
prima di tutto che Io ti feci a Mia immagine e somiglianza, e che ho il Mio
Essere dentro di te. Ma questo non lo credi ancora. Tu credi che Io, Dio, sia
in qualche luogo fuori di te, che noi siamo separati. Inoltre, ciò che tu fai
quando credi di pensare, non è realmente «pensare» perché non è un pensare
cosciente, essendo tu inconscio di Me, l'Ispiratore, il Dirigente di ogni idea,
di ogni pensiero che entra nella tua mente. E ancora, essendo Io in te e tu
fatto a Mia immagine e somiglianza e possedendo quindi tutte le Mie facoltà, tu
puoi sì pensare, ma non essendo conscio del fatto che ‘pensare è creare’ e che ‘pensando’ tu adoperi uno dei Miei divini
poteri, tu hai certamente pensato durante tutta la vita, ma hai pensato male,
cioè hai pensato ciò che tu chiameresti ‘l'errore’. Questo pensare erroneamente
ti ha sempre più separato da Me, pur adempiendo il Mio piano, che più innanzi
ti sarà manifesto.
4. La prova
di questo è che tu credi di essere separato da Me e di vivere in un mondo
materiale; che il tuo corpo di carne produca ed accolga il piacere e il dolore,
e che nel mondo si manifesti una cattiva influenza, chiamata “Demonio”, la
quale si oppone alla Mia volontà.
5. E così è
per te, poiché tutto, per l'uomo, è come egli pensa o crede che sia. E in tal
modo sono ancora Io che ho fatto apparire all'uomo tutto ciò come se fosse ciò
che egli pensa che sia.
6. Anche
questo è in vista del Mio intento e per adempiere la legge del ‘creare’.
7. Infatti,
se tu credi che una cosa sia in un certo modo, non è essa, per te, realmente così?
Se una cosa ti sembra reale, sia essa una gioia o un dolore, un disturbo o un
cruccio o qualunque altra cosa, condizione o esperienza, non è essa reale per
te solo perché il tuo pensarla e crederla tale la fa tale per te? Però, essa
sembra reale soltanto a te, ma altri possono pensarla del tutto differente! Non
è vero?
8. E se è
così, allora il tuo corpo, la tua personalità, il tuo carattere, il tuo
ambiente, il tuo mondo, sono come appaiono
a te solo perché tu li hai pensati tali. Tu puoi quindi, se non ti
piacciono, cambiarli col medesimo processo, …non è vero? E tu puoi farli in
qualunque modo tu voglia, pensandoli tali.
9. Tuttavia
tu chedi: “Come
si può realmente, pensare, coscientemente pensare, in modo da produrre questo
cambiamento?”
10. Sappi
innanzitutto che Io, il tuo Sé reale, ho espressamente attirato la tua
attenzione su queste cose che ora ti dispiacciono, e che te le lascio credere
quali esse ora ti sembrano. Io, Io solo preparo così la tua mente umana, in
modo che quando tu ti volgerai interiormente a Me con fede durevole, Io possa
renderti capace di comprendere e manifestare esteriormente la realtà delle cose
che ora ti sembrano così poco soddisfacenti. Infatti Io ti porto tutto ciò che,
con la sua apparenza esterna, può attrarre o allettare la tua mente umana e
spingerla innanzi nella sua ricerca terrena, allo scopo di istruirti intorno
alla illusorietà di tutte le apparenze materiali ed alla fallibilità di ogni
giudizio umano. Cosicché tu, finalmente ti volga a Me, dentro, alla Mia
sapienza, come una e unica interprete e guida.
11. E quando
tu in tal modo ti sarai rivolto a Me, dentro, Io aprirò i tuoi occhi e ti farò
vedere che l'unico modo di provocare questo cambiamento nel pensare, è di
mutare prima il tuo atteggiamento verso tutte queste cose che ora tu pensi non
siano quel che dovrebbero essere; vale a dire, se esse non sono soddisfacenti o
ti sembrano biasimevoli e ti toccano al punto da recarti dolore o disturbo
della mente, ebbene, cessa di pensare che esse possano addolorarti o
disturbarti.
12. Chi è,
insomma, il padrone? Il tuo corpo, la tua mente, oppure, in te, l'Io sono interiore? Allora perché non
mostrare che sei tu il padrone, pensando le vere cose che l'Io sono dentro di te desidera che tu
pensi?
13. Tutte le
cose influiscono su di te solo in quanto tu le pensi e dai loro il potere di
turbarti o tediarti. Se però tu cessi di pensare che esse abbiano questo
potere, volgendoti all’interiore, a Me, e Mi permetti di dirigere il tuo
pensiero, esse spariranno immediatamente dalla tua coscienza e si dissolveranno
nel nulla, da cui tu, pensandole, le hai tratte. Quando sarai disposto a fare
questo, solo allora sarai pronto a riconoscere la verità e, per mezzo di un
pensare cosciente diretto da Me, a creare al loro posto le cose vere e
permanenti che Io, dentro, desidero che tu crei.
14. Allora,
quando tu saprai distinguere il vero dal falso, il reale dall'apparente, il tuo
pensiero cosciente sarà tanto potente da creare tutto ciò che desideri così
come lo è stato il tuo pensiero inconscio nel creare in passato quelle cose che
tu, un tempo, desiderasti e che ora trovi odiose poiché, …fu per il tuo
pensiero inconscio, o per il tuo pensare senza aver coscienza del dominio che i
tuoi desideri esercitavano sui tuoi poteri creativi, che il tuo mondo e la tua
vita sono ora ciò che tu qualche volta in passato desiderasti che fossero.
15. Hai mai
studiato ed analizzato il processo con cui lavora la tua mente quando le appare
una nuova fertile idea di possibilità? Hai notato la relazione che il desiderio
ha con quell'idea, e come, pensandola, essa alla fine possa realizzarsi?
16. Studiamo
questa relazione, questo processo. Prima di tutto c'è sempre un'idea, non
considerando adesso la necessità o l'occasione per cui essa è apparsa. E non
importa di dove essa venga, se di dentro o di fuori, poiché, in qualunque modo
essa giunga, sono Io che l'ispiro e faccio sì che essa impressioni la tua
coscienza in quel particolare momento. Poi, precisamente nella misura in cui tu
ti concentri su di essa, arrestando tutte le attività della tua mente ed
eliminando tutte le altre idee e pensieri dalla tua coscienza in modo che
questa possa avere pieno impero su tale idea, Io illumino la tua mente e faccio
svolgere dinanzi ad essa i vari aspetti, le varie possibilità che essa
contiene.
17. Tutto
ciò ha luogo, fino a questo punto, senza il concorso della tua volontà, tranne
che nel mettere a fuoco, nel concentrare la tua attenzione su quell'idea. Ma
una volta che Io ho dato alla tua mente umana una prospettiva delle sue
possibilità ed ho attirato ad essa il tuo interesse, allora diviene
responsabile la tua personalità; allora essa deve assumere il suo compito,
poiché, come Io creai e generai quell'idea, così nell'atto stesso Io generai in
essa il potere di creare e generare il desiderio, desiderio di portare a
manifestazione esterna tutte le possibilità dell'idea stessa. Il desiderio,
quindi, diviene l'agente mortale della Mia Volontà e fornisce la forza motrice;
precisamente come la personalità umana è lo strumento mortale adoperato per
costringere e mettere a fuoco quel potere. Quindi, per prima, nasce l'idea
nella mente, poi sorge il desiderio di realizzarla. Questo era per quello che
concerne la ‘relazione’. Veniamo ora al processo di realizzazione.
18. A
seconda della precisione con cui la mente afferra l'immagine dell'idea e nella
misura con cui l'idea possiede la personalità, procede nell'opera sua il potere
creativo sotto l'impulso del desiderio, e ciò lo fa costringendo la mente
mortale a pensare o immaginare o, in altre parole, a costruire forme mentali in
cui Io posso, come in un vuoto, riversare la forza vitale, elementare,
impersonale, dell'idea, cosicché subito comincia a realizzarsi, prima dirigendo
e dominando la coscienza e tutte le attività della mente e del corpo e di tutte
le menti e di tutti i corpi che sono in relazione con essa stessa, e poi
attraendo, guidando, modellando le cose e gli eventi in modo che prima o poi
quell'idea possa avere, definita e tangibile, una manifestazione.
19. Così
ogni cosa, ogni condizione, ogni evento, furono prima un'idea nella mente.
20. Pensa
questo e fa tu stesso la prova. Prendi un'idea qualunque e seguila
attraverso tutto il processo, dal suo primo apparire alla sua realizzazione.
Oppure prendi un atto qualunque da te compiuto, una tua opera d'arte, una tua
invenzione o qualunque cosa o condizione ora esistente, e risali alle sue
origini, all'idea prima da cui partì. Questo è il processo di ogni vero pensare
e quindi di tutta la Creazione.
21. In altre
parole, tu hai ora ed hai sempre avuto, per mezzo del potere del pensiero, il
dominio su tutti i regni della Terra. Se solo tu lo sapessi, ora tu hai, in
questo momento, solo da pensare o proferire una parola, e la coscienza
aspettante di tutte le cellule invisibili di tutta la materia su cui si
concentrano la tua volontà e la tua attenzione, cominceranno ad obbedire
immediatamente e ad agire a seconda dell'immagine o dei piani che tu hai
preparato pensandoli.
22. Una
volta che ti sei persuaso di questo e che sai che la coscienza dell'Io sono è in te, tu sei ‘uno’ con la
coscienza di tutta la materia animata e inanimata, e che la Sua volontà è una
con la tua, che anch’essa è Mia volontà, e allora tu comincerai a conoscere e
sentire Me, dentro, e riconoscerai il potere e lo splendore della Mia idea, la
quale esprime eternamente se stessa, impersonalmente per mezzo tuo.
23. Ma prima
è assolutamente necessario che tu impari
a pensare, a distinguere i tuoi pensieri, quelli diretti da Me, dentro, dai
pensieri degli altri, a rintracciare fino alla loro origine la sorgente dei
pensieri, a bandire dalla tua coscienza quelli che non sono desiderabili e,
finalmente, a dominare ed utilizzare i tuoi desideri in modo che essi servano
sempre te, invece di renderti loro schiavo.
24. Tu hai
in te tutte le possibilità, poiché Io sono in te, la Mia idea deve esprimersi
per mezzo tuo, ed essa si esprimerà perfettamente se tu lo permetterai, se tu
calmerai la tua mente umana, se metterai da parte le tue idee, credenze e opinioni
personali e la lascerai fluire all'esterno. Tu non hai che da volgerti dentro,
a Me, e lasciarMi dirigere il tuo pensiero, lasciarMi esprimere qualunque cosa Io voglia, accettando
personalmente e facendo ciò che Io desidero che tu faccia. Allora nella tua
vita ci sarà una grande armonia, il tuo mondo diverrà un paradiso e tu stesso
diverrai ‘uno’ con Me.
25. Quando
tu avrai cominciato a realizzare tutto ciò ed avrai avuto un barlume del suo
intimo significato, sarai pronto ad afferrare il valore di quanto segue.
[indice]
La Parola
1. Prendiamo ora la chiave e vediamo come il piano e il processo ora
descritti siano quelli con cui il mondo venne all'esistenza e come la Terra e tutto
quanto essa contiene, compresi te e i tuoi fratelli, non siate che
manifestazioni esterne di un'Idea, della Mia idea, che allora fu pensata in
un’espressione di vita.
2. Sappi
innanzitutto che Io, il Creatore, sono il Pensatore originario, l'Uno e l'Unico
pensatore. Come è stato detto prima, l'uomo non pensa. Sono Io che penso per
mezzo del suo organismo. L’uomo crede di pensare, ma prima d'essersi svegliato
alla realizzazione di Me, dentro, egli non fa che prendere i pensieri che
attraggo a lui o che ispiro alla sua mente. Ingannandosi intorno al loro reale
significato e al loro scopo, egli costruisce su di essi un edificio personale
e, con i desideri egoistici così suscitati, crea da se stesso tutti i suoi
affanni, tutti i suoi guai.
3. Ma tutti
questi apparenti errori, questi falsi concetti, questi intralci, sono in realtà
soltanto ostacoli che Io metto sulla sua strada affinché li superi e perché,
appunto, nello sforzo di superarli, egli sviluppi alla fine un corpo e una
mente forti e capaci di esprimere perfettamente e coscientemente questa Mia
idea che agisce eternamente nella sua anima.
4. L’uomo è
dunque soltanto l'organismo che Io ho preparato per potere, attraverso di esso,
manifestare la perfezione della Mia idea. Egli, con il suo corpo, la sua mente
e il suo intelletto, per mezzo dei quali Io posso esprimere questa idea, e con
il cervello fisico con cui Io posso pensarla in manifestazione esterna, ne
fornisce la personalità.
5. Io semino
nel cervello umano una qualsiasi idea, così che essa cresca, si sviluppi e
giunga a completa maturazione e fruttificazione esterna. Tuttavia, ciò non
avviene finché l'uomo non è divenuto capace di non attaccare più nulla di
personale all'idea che voglio ispirargli e voglio esprimere per mezzo suo! Non
finché egli non abbia abbandonato completamente a Me la sua personalità! Allora
Io semino nel cervello un'idea, così che possa crescere e svilupparsi e
maturare nella splendida ‘messe’ della sapienza che lo aspetta; però deve
lasciare che Io diriga il suo sviluppo e la sua espressione attraverso di se.
6. In una
delle altre Mie rivelazioni, chiamata Bibbia,
si parla molto della Parola; ma ben
pochi, anche tra i più dotti studiosi della Bibbia, comprendono chiaramente ciò
che lì intendo.
7. Là viene
detto: «In principio era il Verbo, il
Verbo era con Dio e il Verbo era Dio». Così era in principio riguardo a Dio. «Tutte le cose furono fatte da Lui e senza di Lui
nessuna cosa fu fatta!». Tu qui imparerai ora com’era
la Mia Parola in principio, come essa era con
Me e come essa era Io, Me stesso; come tutte le cose furono fatte da Me e dalla
Mia Parola, e che senza di Me e senza la Mia Parola, nulla di quanto esiste è
stato fatto.
8. Orbene,
la parola, secondo l'intelletto umano, è simbolo di un'idea, vale a dire,
rappresenta, dà corpo, esprime un'idea.
9. Vedi, tu sei ‘una Parola’, il simbolo
di un'idea. Così un diamante, una violetta, un cavallo. Se tu sei capace di
scorgere l'idea dietro il simbolo, tu conosci l'anima, ovvero la realtà della
manifestazione che appare come un uomo, come un diamante, come una violetta,
come un cavallo. Quindi ‘Parola’, nella precedente citazione, significa ‘idea’;
un'idea latente, non manifestata, che aspetta di essere espressa, ovvero
pensata, in una forma o in un'altra.
10. La Parola
che era in principio, e che era con Me, era quindi non solo un'idea, ma la Mia
idea di Me stesso espressa in un nuovo stato e una nuova condizione che tu
chiami ‘vita terrena’.
11. Questa
idea era Io, perché essa era parte di
Me, essendo ancora latente e non manifesta dentro di Me, poiché era la
sostanza, l’essenza del Mio Essere,
che esso stesso è un'idea, l'Idea ‘una’, ‘originaria’.
12. Tutte le
cose furono fatte da Me per mezzo dell'azione vitalizzante di questa Mia idea,
pensata ed espressa; nulla nella vita terrena fu o potrà mai essere espresso
senza avere la Mia idea come causa
prima e fondamentale, come principio della sua essenza.
13. Questa
Mia idea è ora in un processo di sviluppo, ossia di essere pensata
nell’espressione esterna; alcuni chiamano “evoluzione” questo processo.
Precisamente come all’inizio spunta il germoglio dal tronco e poi si forma il
bocciolo, poi si schiude il fiore, obbedendo all'impulso di esprimere la Mia
idea celata dentro la sua anima, precisamente così Io svilupperò tutti i Miei
strumenti d'espressione, i quali, finalmente riuniti insieme, rappresenteranno
completamente la Mia idea, esprimendola dalle loro anime nello splendore della
sua perfezione.
14. Al
presente questi strumenti sono di tal natura, che per esprimere la Mia idea
richiedono molte lingue, molti tipi, dal più semplice al più complesso, e
composti di un numero quasi infinito di parole. Quando però, Io avrò
completamente esternato la Mia idea, cioè avrò perfezionato i Miei molti
strumenti d'espressione, allora la Mia idea splenderà in ogni parola. Infatti,
essendo ognuna una parte o un aspetto perfetto della Mia idea, sono tutte
scelte e disposte in modo da essere realmente una sola parola irradiante la sublime intelligenza del Mio intento.
Allora le lingue si saranno mescolate e fuse in un solo linguaggio, tutte le
parole si saranno fuse in una Parola, poiché tutti gli strumenti saranno
divenuti carne e tutta la carne sarà divenuta Una carne, cioè lo strumento perfetto per la completa espressione
della Mia idea in una Parola.
15. Allora
la Mia idea, avendo possibilità di venire espressa da quelle perfette parole,
splenderà attraverso i suoi strumenti di espressione, attraverso le
personalità, attraverso i loro corpi, le loro menti, i loro intelletti, e la ‘Parola sarà divenuta carne’, cioè sarà
‘carne’.
16. Il che
significa, che tutte le parole per mezzo del potere rigenerante della Mia idea,
avranno evoluto attraverso la carne, trasmutandola, spiritualizzandola e
rendendola così pura e trasparente, che la personalità non avrà più in sé nulla
di terreno che possa impedirne l'espressione impersonale; quindi il Mio Intento
potrà irradiare perfettamente e divenire del tutto manifesto, amalgamando così,
di nuovo, tutte le parole e tutta la carne in una Parola. La Parola che era in
principio e che ora splende attraverso tutta la carne creata come il Sole della
manificenza.
17. Questo è
il piano e lo scopo della Mia
Creazione e di tutte le cose manifeste.
18. Un
barlume del processo della Mia Creazione, ossia del pensare la Mia idea di Me
stesso in espressione terrena, sarà data da quanto segue.
[indice]
La Mia idea
1. Ti è stato detto che la
Terra e tutte le cose che le appartengono sono soltanto la manifestazione esterna
della Mia idea che ora è in un processo
d'essere pensata in perfetta espressione. Ti è stato mostrato che la Mia idea è
responsabile di tutte le cose create e che Essa è la causa e la ragione di
tutte le manifestazioni, nelle quali tu e i tuoi simili compresi, poiché tutte
sono state pensate in esistenza da Me, il Pensatore e Creatore originario,
l'Uno.
2.
Rintracceremo ora il corso di quell'idea dal principio attraverso i suoi vari
stadi di espressione terrena, e così pure attraverso il processo del Mio
pensare quell'idea nel suo presente stato di manifestazione.
3. Se tu
considererai attentamente quanto segue e permetterai a Me, dentro, di dirigere
la tua meditazione sopra il suo intimo significato, ti apparirà non solo il
metodo per creare col pensiero qualunque cosa tu desideri creare, ma anche in
che modo tu venisti in esistenza e sei giunto al tuo stato presente di
manifestazione.
4. In
principio, quando, dopo un giorno di riposo durato eoni incalcolabili, all'alba
di un nuovo Giorno cosmico, la coscienza del mondo si era appena svegliata e
regnava ancora la calma della Notte cosmica, Io, il Pensatore, concepii la Mia
idea.
5. Questa
idea di Me stesso, nella manifestazione in una nuova condizione chiamata
“espressione terrestre”, Io la vidi completamente raffigurata nello specchio
della Mia mente onnisciente. In questo specchio vidi la Terra reale splendere,
irradiare luminosa nel cosmo, una sfera perfetta dove tutte le infinite fasi,
attributi e poteri della Mia divina Natura, trovavano perfetta espressione
attraverso l'opera di angeli di luce, messaggeri viventi della Mia Volontà,
della Mia Parola nella carne, come è nel celestiale Mondo dell'Eterno.
6. Tutto ciò
Io lo vidi rispecchiato nella Mia mente onniveggente e onnisciente, potendo vedere
e riflettere unicamente l'anima delle cose, ossia la loro realtà. Quindi, ciò
che Io vidi raffigurato nella Mia mente era la terra reale, il suo ‘principio’,
la sua concezione nell’esistenza cosmica.
7. Dunque,
la Mia coscienza è l'intima essenza di tutto lo Spazio di tutta la Vita. Essa è
la sostanza reale della Mia mente che
tutto include e tutto pervade, il cui Centro informatore e vitalizzante è
dappertutto, e i cui limiti e la cui circonferenza non sono in alcun luogo.
Solo nel regno della Mia mente Io vivo, Mi muovo ed ho il Mio Essere. Essa
contiene e riempie tutte le cose, e ogni sua vibrazione e manifestazione non è
che l'espressione di qualche fase o aspetto della Mia essenzialità.
8. Essere è espressione. Non si può
immaginare esistenza senza espressione. Quindi Io, tutto ciò che è, sto
continuamente esprimendoMi!
9.
Esprimendo che cosa? Ma se Io sono tutto ciò che è, che cos'altro potrei
esprimere, se non Me stesso?
10. Tu non
puoi ancora vedere o comprendere Me, ma puoi comprendere quando t'ispiro
un'idea. Quindi, se Io Sono tutto ciò
che esiste, allora quell'Idea che è diretta da Me dev'esserne
una parte, un aspetto di Me stesso in esistenza, cioè in espressione.
11.
Qualunque idea, una volta nata nel regno della Mia mente, diviene immediatamente,
come ti ho mostrato, realtà, poiché nell'eternità del Mio Essere il tempo non
esiste. Mentre in te, l'idea crea prima il desiderio, il desiderio di esprimere
quell'idea; poi il desiderio obbliga a pensare; il pensiero promuove l'azione e
l'azione produce risultati, cioè l'idea nell’effettiva manifestazione esterna.
12. Ma Io
non ho desideri, poiché Io sono tutte
le cose, e tutte le cose vengono da Me. Io non ho che da pensare per produrre
risultati. Pure quel desiderio che tu senti, viene da Me, perché è nato dalla
Mia idea, che Io seminai nella tua mente solo perché potesse manifestarsi per
mezzo tuo. Invero, qualunque cosa tu desideri è solo la Mia idea che preme in
te per esternarsi.
13. Ciò che in
te ti potrebbe sembrare un desiderio di esprimersi, è solo la necessità della
Mia idea, di Me stesso, di essere, cioè di esprimere se stessa. Perciò ogni
vero desiderio tu senta, esso deve necessariamente, una volta o l'altra e in
qualche modo, essere adempiuto.
14. Ciò che
nelle personalità umane è chiamato desiderio, non è che l'azione necessaria
della Mia volontà che spinge la Mia idea ad esprimersi nella manifestazione
esterna, cioè in una esistenza.
15.
Tuttavia, siccome Io non ho desiderio essendo tutte le cose, una volta che
quest'idea di esprimerMi in questa nuova condizione
nasce, Io non ho che da pensare, cioè
concentrare, mettere a fuoco la Mia volontà sulla Mia idea, ossia, com'è detto
nell'altra Mia rivelazione, ‘proferire la Parola creativa’, e subito le forze
cosmiche del Mio Essere, messe in moto dalla concentrazione della Mia volontà,
procedono a raccogliere gli elementi necessari dall'eterna riserva della Mia
mente e, con la Mia idea quale nucleo, plasmano, combinano e modellano intorno
ad essa questi elementi in ciò che si chiama la forma-pensiero, come di un
pianeta, riempiendola con la Mia sostanza vitale, con la Mia coscienza, e
dotandola di tutte le potenzialità del Mio Essere.
16. Questo
atto del pensare, produce solo la forma pensiero vitalizzata, ad esempio, di un
pianeta, e la sua manifestazione è solo in uno stato nebuloso nel regno del
pensiero.
17. Dalla
forma-pensiero il potere vivificante interiore dell'idea, con la Mia volontà
localizzata su di essa, procede a plasmare, formare e, a poco a poco, a
solidificare in una forma materiale i vari elementi della sostanza del
pensiero, finché la Mia idea appare in una manifestazione nel mondo delle forme
visibili come il pianeta chiamato Terra, uno strumento pronto ad essere espressione
vivente e capace a contenerMi e ad esprimerMi. Questo fu il corpo materiale preparato dal Mio
pensiero e nel quale già stava latente tutta la natura potenziale del Mio
Essere, in forza del potere formativo della Mia idea interiore.
18. Lo
stadio, seguente è lo sviluppo e la preparazione degli strumenti, per mezzo dei
quali Io possa esprimere in molteplici aspetti le possibilità e i poteri della
Mia idea. I regni minerale, vegetale e animale segnano successivamente il
processo di questa manifestazione e sviluppo, e di volta in volta degli stati
di coscienza sempre più alti e complessi Mi permettono di esprimere sempre più
chiaramente gli infiniti aspetti e varietà della Mia natura.
19. È a
questo punto che, come è detto nell'altra Mia rivelazione, che «Io guardai la Mia Creazione e vidi che era
buona».
20. Allora
rimaneva ancora l'ultimo e culminante mezzo d'espressione.
21. Fino a
quel punto, mentre ogni strumento o mezzo di espressione esprimeva
perfettamente qualche aspetto della Mia natura, tuttavia erano tutti inconsci
di Me, essendo mezzi di espressione come un filo conduttore lo è solo per il
calore, per la luce, per l'energia. Erano mature ormai le condizioni per la
creazione di un mezzo attraverso il quale i Miei divini attributi potessero trovare
espressione cosciente, cosciente non solo della loro relazione con Me, ma anche
della loro capacità e nel potere di esprimere la Mia idea.
22. In quel
momento, tu e i tuoi fratelli nasceste in quel tempo all'esistenza, quali
espressioni umane, venendo in manifestazione come gli altri strumenti, in
risposta al Mio pensiero concentrato, nel quale Io vedevo tutta l'infinita
varietà dei Miei attributi realmente espressi in entità di forme ed esprimenti
ciascuna particolarmente qualche aspetto della Mia essenzialità, e ciascuna
conscia di Me, del suo Pensatore e Realizzatore.
23. Io
vedevo te (quale uomo) in espressione perfetta come ti vedo ora, Tu reale, un
attributo di Me stesso, perfetto. Poiché in realtà tu sei un angelo di luce,
uno dei raggi del Mio pensiero, un attributo del Mio Essere, involuto nelle
condizioni terrene, con nessun altro scopo (che non è affatto uno scopo, ma una
necessità del Mio Essere) tranne quello di essere l'espressione ultima e
completa della Mia idea.
24.
Nell'Eterno non vi è tempo, né spazio, né individualità, ed è solo per il
fenomeno del pensiero, nato dalla matrice della mente nel mondo della materia,
che sorgono le illusioni del tempo, dello spazio e dell'individualità e che il
pensiero, cioè la Creatura, consegue la coscienza della separazione dal suo
pensatore o creatore.
25. Così
nacque in te la prima tendenza a pensarti separato da Me, mentrela
completa coscienza della separazione non avvenne che molto tempo dopo.
26. In
principio, quando tu entrasti così, dapprima in un’espressione terrena,
obbedendo all'impulso che Io avevo emanato per mezzo del Mio pensiero
concentrato, tu, uno dei Miei attributi, ti circondasti, ti rivestisti della
Mia idea di Me stesso nell’espressione, quale il particolare attributo che tu rappresentavi,
essendo tu la forza animatrice di quell'idea. In altre parole: la Mia idea di
Me stesso esprimentesi come quel particolare
attributo, divenne allora l'anima della tua particolare espressione. Ma
quell'idea, o anima, non è te, ricordalo, poiché tu sei una parte di Me,
essendo Me stesso in espressione per mezzo di quel particolare attributo. Una
volta che la Mia idea ebbe rivestito il tuo sé, essa, per la necessità del suo
essere, incominciò immediatamente ad attrarre a se stessa la sostanza-pensiero
necessaria all'espressione di quel particolare attributo e a modellarla e
costruirla a Mia immagine e somiglianza. Essa divenne così un sacro tempio,
pieno della Mia vivente presenza, poiché abitato da te, uno dei Miei divini
attributi. Questo tempio, fatto a Mia immagine e somiglianza, composto dalla
Mia sostanza-pensiero, circondante e rivestente la Mia idea, è conseguentemente
il tuo corpo reale. Esso è indistruttibile, immortale, perfetto. Esso, il Mio
pensiero proiettato contenente la Mia essenza vivente, aspetta il tempo in cui
potrà esprimersi esteriormente ed assumere forma materiale. Dunque:
27. Primo: l’Io sono che si esprime come te,
uno dei Miei divini attributi.
28. Secondo: la Mia idea di te, uno
dei Miei attributi esprimentesi in condizioni
terrene, ossia la tua anima.
29. Terzo: il Mio pensiero
immaginato di Te, formante il Tempio della Tua anima, ossia il corpo della Tua
anima in cui Tu dimori.
30. Questi
tre formano la parte divina o impersonale di te, l'immortale Trinità, tu, il Mio
pensiero latente, già completamente formulato, plasmato a Mia immagine e
somiglianza, ma non ancora vivificato e quindi privo del collegamento con la
personalità umana che non è ancora nata.
[indice]
Il Giardino dell'Eden
1. Che tu abbia afferrato interamente oppure no, quanto or ora ti
è stato detto, non respingerlo come impossibile a comprendersi.
2. Infatti,
in ogni riga è nascosto un significato che ti compenserà mille volte dello
studio necessario a chiarirtelo.
3. Questo
messaggio ha lo scopo di svegliarti alla comprensione di ciò che tu sei, del
tuo Sé reale, di renderti di nuovo conscio di Me, del tuo divino Sé, conscio in
modo che mai più tu possa essere ingannato da quell'altro sé che tu hai
immaginato fosse te e che così a lungo ti ha adescato, nutrendoti dei suoi
piaceri dei sensi che non ti soddisferanno mai con le sue dissipazioni mentali
e con i suoi godimenti emozionali.
4. Ma prima
che ciò possa effettuarsi, sarà necessario che tu conosca interamente questo
supposto altro sé, che tu creasti pensandolo reale e separato da Me e
mantenesti poi vivo dandogli il potere dì lusingarti ed ingannarti; sì, quel sé
auto-creato, con il suo orgoglio, la sua ambizione, il suo potere immaginario puramente
egoista, il suo amore della vita e delle cose, con il suo desiderio d'essere
reputato buono e saggio, ma che è soltanto la tua personalità nata solo per
morire come entità separata, e che, come tale, non ha realtà o permanenza
maggiore della foglia, della neve o della nuvola.
5. Tu sarai
messo faccia a faccia con questo meschino sé personale, e noi ne scopriremo,
con una visione perfetta, tutto il sordido egoismo, tutta l'umana vanità, ed
imparerai allora, se ti rivolgerai a Me e M'interrogherai con fede semplice e
con fiducia, che sono Io, la parte infinita, impersonale di te, dimorante sempre dentro di te, che ti addita
tutte queste illusioni della personalità che per sì lungo tempo ti hanno
separato coscientemente da Me, il tuo glorioso divino Sé.
6. Questa
realizzazione verrà certamente se riconoscerai che questo messaggio viene da Me
e se ti risolverai di seguirlo. A te, cui Io ispiro questa determinazione, Io
farò sparire ogni illusione, e tu Mi conoscerai nella Verità.
7.
L’esercitare la tua mente in questa direzione di pensiero astratto, non ti
nuocerà. Anzi, è precisamente ciò di cui la tua mente ha bisogno, poiché solo
quando tu potrai afferrare ciò che Io intendo, allorché ti viene presentato
dall'esterno e sotto forma delle idee qui espresse, che tu potrai percepire ed
interpretare esattamente la Mia idea, non appena Io te la ispirerò
interiormente. Io preparo così la tua mente perché tu possa adoperarla non per
acquistare maggior conoscenza terrena, ma perché tu possa ricevere e spargere la
Mia conoscenza celeste tra coloro che Io condurrò a te per tale scopo. Così,
con un’invocazione a Me, al tuo Sé reale, al tuo Dio interiore, può venirti
questa realizzazione. Procediamo quindi affinché tu possa vedere la verità in
questa esposizione e in tutte le cose, condizioni ed esperienze, che possano
venirti incontro.
8. Nel corso
delle nostre considerazioni intorno al processo di sviluppo della Mia idea, noi
siamo giunti al punto in cui l'Io sono
di te manifestantesi nel corpo della tua anima immortale,
ossia nell'immagine di pensiero creata dal Mio pensare, è pronto ad entrare in
una forma materiale, una forma adatta all'espressione terrena dei Miei
attributi. Questo cambiamento, da una forma mentale a una materiale, si
effettuò nel modo e col processo medesimo di tutta la Creazione, cioè per mezzo
del pensiero, ed è descritto letteralmente nella Bibbia, dove si dice che Io «…formai l'uomo con la polvere della terra e soffiai
nelle sue narici l'alito della vita; e l'uomo divenne un'anima vivente».
9. Debbo
spiegare ancora ciò che avvenne? Il potere vivificante dentro la Mia idea (la
tua anima) procedette ad attirare a sé i vari elementi della sostanza terrena
(polvere) e a modellarli e plasmarli, atomo per atomo, cellula per cellula,
ossa, in tessuti e organi secondo il modello dell'immagine-pensiero componente
il corpo della tua anima, formando così un rivestimento esterno finché la tua
forma mortale divenne realmente manifesta ai sensi psichici del mondo
esteriore, anche se non ancora agli occhi fisici. Allora tu, il Mio attributo,
soffiasti dentro e poi nelle sue narici (all'interno) l'alito di vita, e
facesti la tua prima apparizione sulla Terra quale essere umano tangibile,
divenuto un'anima vivente. La Mia idea poteva ora esprimersi coscientemente per
mezzo di un adatto strumento terreno, contenente nel tuo sé tutti i Miei
attributi, tutti i Miei poteri e tutte le Mie possibilità.
10. Così, fuano manifesti tutti i vari strumenti per l'espressione
terrena della Mia idea, e tu, essendo uno dei Miei attributi, avevi
naturalmente impero su tutti questi strumenti, ossia avevi il potere di
adoperarli tutti e ciascuno, all'occorrenza, per la piena e completa
espressione delle energie e delle possibilità tue, cioè del Mio attributo. In
questo modo e per questa ragione soltanto, tu e i tuoi fratelli veniste ad
umana espressione. Ma pur essendo in forma umana, la vostra espressione era
tuttavia tanto impersonale, che quantunque semicoscienti, voi cercavate solo in
Me, dentro, ispirazione e guida.
11. Queste
erano le condizioni in cui ti svegliasti entrando nell'espressione terrena e in
ciò che è chiamato “stato edenico”, ossia la dimora nel Giardino dell'Eden.
Questo stato edenico rappresenta la fase celestiale della coscienza
impersonale, ossia quello stato in cui tu eri ancora coscientemente ‘uno’ con
Me, quantunque confinato in un veicolo mortale di espressione.
12. Io non
ti descriverò dettagliatamente come e perché divenne necessario che cacciassi
fuori dal Giardino dell'Eden te, ora uomo, ovvero, ‘umanità’; ti ricorderò solo
la parte che il desiderio ha nell'espressione terrena e nella sua relazione con
la Mia volontà.
13. Una
volta che avrai risolto e compreso, almeno in parte, la ragione di questo,
allora, forse, tu capirai la necessità della caduta della tua coscienza (cioè
di quella dell'umanità) in un sonno profondo (essendo tu prossimo alla fine di
un altro ciclo, detto ‘giorno cosmico’) e di trovarti al tuo risveglio, non più
esternamente uno, ma due; una parte attiva, pensante, aggressiva, chiamata poi
“uomo”, e una passiva, sensitiva, ricettiva, una matrice umana, ossia una
“donna”. E capirai pure la necessità che qualche influenza terrena venisse ad
attirare la tua coscienza dalle delizie puramente celestiali a questa nuova
condizione, perché tu potessi concentrarti sulla tua missione terrena, ossia
sulla tua espressione mortale. Comprenderai che la Sapienza generò questa
influenza, prima nella tua parte passiva, sensitiva e ricettiva, per mezzo del
serpente della suggestione (forma che Io feci assumere alla Mia idea nella tua
mente), e come nacque così il desiderio, l'agente mortale della Mia volontà che
doveva fornire l'energia motrice per l'ulteriore e completa espressione dei
Miei attributi sulla Terra. E finalmente la necessità che il desiderio gettasse
su di te (sull'umanità) il suo incanto; che la tua natura celeste ed
impersonale fosse tenuta da parte, come in sospeso, finché, per mezzo del
libero ma ignorante uso del Mio volere, tu potessi gustare e mangiare
interamente il frutto del cosiddetto
‘Albero della scienza del bene e del male’, ed imparare, così, a discernere e
conoscere bene quei frutti per ciò che realmente sono, e ad acquistare la forza
necessaria ad usare la scienza, in tal modo acquisita, saggiamente e
perfettamente e solo per l'espressione della Mia idea.
14. Tu puoi,
forse ora, similmente, comprendere come gli occhi tuoi (dell'umanità) si
aprirono alle cose della Terra non appena assaggiato questo frutto e alla
conseguente conoscenza del bene e del male, e come, in seguito a ciò, sparisse
la conoscenza della realtà che è dietro di essi, e come e perché tu ti
accorgesti di essere nudo della tua parte pensante e in quella sensitiva, e
anche perché tu avesti paura.
15. Ora,
forse tu puoi capire il perché tutto ciò dovesse accadere, il perché tu,
umanità, dovessi lasciare lo stato edenico della coscienza impersonale e
perderti completamente in queste condizioni terrene per divenire capace di
creare un corpo e sviluppare in esso una coscienza personale, un sé atto ad
esprimere pienamente la Mia perfezione. Così nacque la tua personalità umana; e
dalla sua nascita in poi, Io ti ho spinto a nutrirla, mantenerla e rinforzarla,
riempiendoti di brame, di speranze, di aspirazioni, di tutte le varie
manifestazioni del desiderio, le quali sono soltanto gli aspetti umani della
Mia volontà, operante a preparare e sviluppare uno strumento capace di
esprimere perfettamente i Miei attributi sulla Terra.
16. Così ti
cacciai fuori dal Giardino dell'Eden, ti vestii d'una veste di pelle o, in altre
parole, di carne, come gli altri animali. Infatti, poiché per poter entrare nel
cuore delle condizioni terrene e così vivificare in espressione di vita attiva
la Mia idea, tu, Mio attributo, dovevi possedere un organismo e un involucro,
un vestimento adatto alle condizioni in cui stavi per manifestarti.
17. Dando a
te una veste di pelle, cioè un organismo fisico, Io fornii pure alla Mia idea
una forma confacente all'espressione terrena; ti diedi il potere di esprimerla
per mezzo di un organismo fisico, per mezzo di parole.
18.
Nell'impersonale non occorrono parole. Solo le idee esistono e si esprimono.
Esse, semplicemente, ‘sono’, poiché sono l'espressione dei vari aspetti del Mio
Essere. Tuttavia, nella nuova condizione in cui ogni espressione negli stadi
primitivi di esistenza esterna doveva avere forma e sostanza per essere udita,
veduta, percepita, gustata o toccata, in modo che il suo significato potesse
essere chiaramente appreso, bisognava evidentemente provvedere di un organismo
capace d'essere adoperato al doppio fine: esprimere
e comprendere ciò che esprimeva!
19. Man mano
che la Mia idea si sviluppava dopo la tua espulsione dall'Eden, tu - uno dei
Miei attributi divini, dimorante dentro la Mia idea di tale attributo in
espressione, Idea dimorante a sua volta nell'immagine-pensiero di Me stesso e manifestantesi finalmente all'esterno nella forma terrena
delle parole, allorché ricevesti l'impulso della Mia Volontà sotto forma di
desiderio ad esprimere il Mio intento - tu, dico, cominciasti a «crescere e moltiplicare» rapidamente. E così,
nella tua ricerca delle condizioni più favorevoli alla manifestazione dei tuoi
particolari attributi, tu ti disseminasti a poco a poco su tutta la faccia
della Terra, risvegliando ed eccitando l'intelligenza latente in tutte le forme
della vita con cui venivi a contatto, a una più piena e più attiva espressione
del loro particolare aspetto della Mia idea.
20. Così si
formarono le varie lingue della Terra, contenenti ciascuna molte parole, nate
tutte dal desiderio della mente umana di esprimere in termini terreni gli
infiniti aspetti della Mia idea che scaturiscono sempre dall'interiore.
21. E quanto
più la mente umana si sforzava di esprimere in parole la Mia idea, tanto più
grandi e miserevoli erano i suoi insuccessi.
22. Verrà il
giorno del grande risveglio, in cui si vedrà che tutte le parole sono soltanto
simboli di un'idea, e che tutte le idee di qualsivoglia natura non sono che
aspetti di una Idea, la Mia idea di Me stesso in espressione, e che ogni
desiderio di esprimere con le parole quell'Idea, se non è ispirato unicamente
dalla coscienza della Mia Volontà, è inconsistente!
23. Così
pure ogni desiderio di esprimere con azioni viventi quell'Idea senza perdere completamente
la coscienza della personalità umana, della parte tua personale, nell'azione,
senza concentrare tutto il tuo Sé in Me, è vana ed infruttuosa, e finirà solo
nell'insuccesso, nel disinganno, nell'umiliazione.
[indice]
Il bene e il male
1. Nel Giardino dell'Eden dove tu dimoravi prima d'intraprendere
la tua missione terrena, cresceva un albero il cui frutto è chiamato “della Conoscenza del bene e del male”. Durante la tua dimora in quel
Giardino dell'Eden tu eri completamente impersonale, perché non avevi ancora
gustato quel frutto. Ma una volta ceduto al desiderio, che è l'agente terreno
della Mia volontà e il cui compito principale è appunto quello di indurti a
gustare quel frutto, tu, appena mangiatolo, cadesti, ossia fosti costretto ad
uscire dal tuo stato edenico (come il pulcino dal guscio e la rosa dal
bocciolo) e ti trovasti immerso in condizioni del tutto nuove e strane, poiché,
invece d'aver dominio sui regni inferiori e ricevere da essi quanto ti occorreva,
ti trovasti a dover coltivare il suolo per ridurlo a produrre, a dover insomma,
«…guadagnare il pane col sudore della
tua fronte».
Tuttavia, avendo assunto questa missione terrena, era necessario che tu
entrassi pienamente nelle condizioni della vita terrena, allo scopo di
sviluppare una mente e perfezionare un corpo capaci di esprimere la Mia idea
sulla Terra, ragione e causa reali della tua entrata in tali condizioni.
2. Essendo
caduto, o meglio, uscito dal tuo stato impersonale edenico, e permettendo ora
al desiderio di guidarli, tu non sei stato più capace di vedere la realtà
dell'anima delle cose, poiché avevi rivestito un corpo fisico, un involucro
terrestre, con un cervello umano che, influenzato dal desiderio, agiva come un
velo sulla coscienza della tua anima, ottenebrandone la tua vista e velando la
tua mente, in modo che la Luce della Verità non poteva penetrarvi, e ogni cosa
era colorata e distorta alla tua umana comprensione.
3. E vedevi
tutte le cose confusamente come attraverso una nebbia, la quale t'impediva di
vederle nella loro realtà. Tu le vedevi solo nella loro nebulosa apparenza, che
però a te sembrava la loro realtà. Così è avvenuto per tutte le cose che vedevi
mediante i tuoi occhi fisici, cose animate e inanimate; per tutto quanto tu
concepivi nella tua mente umana, perfino per il tuo sé e per gli altri sé che
ti circondavano.
4. Non
scorgendo più l'anima delle cose ma soltanto la loro offuscata apparenza, tu
venisti a pensare che quelle ombre fossero la vera sostanza e che il mondo
intorno a te fosse composto e pieno di tale sostanza. Invece quella nebbia era
solo effetto della luce della verità che non poteva penetrare attraverso la tua
mente umana, il cui intelletto, come una lente imperfetta, distorceva ogni cosa
e la faceva apparire reale.
5. Orbene,
l'intelletto è una creatura del desiderio ed è completamente dominata da esso,
e non è, come altri suppongono, una facoltà dell'anima. In altre parole, quella
nebbia era la torbida lente del tuo intelletto umano che, poiché dominato dal
desiderio, rifletteva e faceva interpretare falsamente alla tua coscienza ogni
immagine, idea o impulso che Io ispirassi dall'interiore o attirassi
dall'esteriore durante il processo del risveglio mentre operavo nella tua
coscienza, fino al riconoscimento della Mia idea interiore sempre incalzante
per esprimersi esteriormente. Tutto ciò Io lo facevo appositamente, per mezzo
del desiderio, per condurti coscientemente nel cuore delle condizioni terrene.
6. Mentre
questa falsa visione, ispirata dal desiderio, cagionava molti errori, molto
travaglio e molta sofferenza, tu a poco a poco perdevi fiducia nel tuo vero Sé,
in Me, l'Uno impersonale interiore. Insomma, Mi dimenticavi, e così non sapevi
più dove rivolgerti nella tua impotenza. Eppure, se tu non avessi perduto la
memoria del tuo stato divino e non avessi concentrato tutta la tua coscienza in
queste condizioni terrene, Io non avrei potuto sviluppare la tua mente, la tua
volontà umana, tutte le tue facoltà, e fornire al tuo corpo umano la forza e i
poteri che Mi avrebbero permesso di esprimere perfettamente sulla Terra la Mia
idea divina. E ciò, …doveva essere!
7. Così,
attraverso i tuoi errori, le tue pene e le tue sofferenze, il desiderio di
alleviarle fece sorgere nella tua mente l'idea del male; e quando queste pene
non esisterono più, esso ispirò l'idea del bene. E a tutte le apparenze di cose
e condizioni tu attribuisti le qualità del bene e del male nella misura in cui
soddisfacevano o meno il tuo desiderio, il Mio agente, il Mio Sé umano, ossia
te, nella tua personalità umana.
8.
Nondimeno, tutte queste condizioni ed esperienze in cui tu entravi, che
chiamavi ‘bene’ se ti piacevano e ‘male’ se ti spiacevano, erano solamente
incidenti creati dal desiderio per suscitare in te certe facoltà dell'anima che
ti avrebbero reso capace di riconoscere la verità che Io, dentro, desideravo in
quel momento imprimere sulla tua coscienza.
9. Il male
(apparente) era l'aspetto positivo del frutto dell'Albero che sempre ti allettava, col suo bell'aspetto e con la
dolcezza del primo assaggio, a mangiarne e goderne fino alla sazietà, ovvero,
finché i suoi effetti dannosi si manifestassero e divenissero una maledizione,
apportatrice del disinganno che serviva a farti tornare pieno di umiliazione a
Me, il tuo vero Sé, il quale, per mezzo della nuova coscienza così risvegliata,
poteva allora estrarre l'essenza del frutto ed incorporarla nella sostanza e
nel tessuto dell'anima.
10. Il bene
(apparente) era l'aspetto negativo del frutto, venuto ad espressione mediante
il tuo riconoscimento e la tua obbedienza al suo impulso e che ora ti
permetteva di godere i suoi felici effetti naturali, e ricevere i benefici
esterni della Mia guida e della Mia ispirazione piene d'amore.
11. Però, questo
‘tu’ che era condotto dal desiderio attraverso tutte queste esperienze, era
soltanto la tua personalità umana che il ‘Tu’ reale sviluppava e preparava
affinché potesse divenire uno strumento perfetto per il tuo uso nell'esprimere
la Mia idea, la quale, cerca sempre di manifestare nella carne la sua
perfezione.
12. Tu
facesti tutto ciò non solo costringendo la tua personalità umana a mangiare il
frutto del cosiddetto albero della scienza del bene e del male, ma
costringendolo anche a vivere di esso, finché non avessi veduto e conosciuto il
cosiddetto male, e vivendo con esso tu non avessi scoperto in lui il germe del
cosiddetto bene e, raccoltolo e sollevatolo, non lo avessi rovesciato
dall'altro lato, in modo che da allora in poi tu sapessi che, ‘bene’ e ‘male’
non hanno esistenza reale, e sono soltanto dei termini relativi che descrivono
condizioni esterne osservate da differenti punti di vista, ossia aspetti
esteriori differenti di una verità centrale interna la cui realtà è appunto ciò
che tu cerchi di conoscere, di essere, di esprimere.
13. Così,
durante le ultime età, tu hai, per così dire, gettato via uno a uno gli strati
della tua coscienza umana, dissipando la nebbia e il miraggio creato
dall'intelletto intorno alla tua mente; soggiogando, spiritualizzando e quindi
rischiarando l'intelletto stesso, finché ora tu cominci ad afferrare, per mezzo
degli altri strati sempre più sottili, qualche barlume di Me, l'unica grande
Realtà dentro tutte le cose.
14.
Tuttavia, l'Onnisciente, l'Impersonale Io
sono, di te, ha fatto coscientemente ed intenzionalmente tutto questo, non
allo scopo di acquistare la sola conoscenza delle condizioni e delle cose
terrene, come il tuo intelletto l’ha proclamato a voce così alta e con tanta
autorità, ma perché tu potessi raccogliere ciò che avevi seminato nelle remote
età del passato e manifestare sulla Terra la Mia perfetta idea, come tu la
manifesti anche ora nello stato impersonale, nella tua casa celeste.
15. E tu,
ricordalo, sei il grande Io impersonale che fa tutto ciò, che muta
continuamente l'apparenza esterna, ma che dentro è eternamente Lo stesso.
16.
L’infinito succedersi delle stagioni, con la primavera col suo affaccendato
seminare, l'estate con la sua calda maturazione, l'autunno con la sua opulenta
raccolta, l'inverno con la sua fredda, tranquilla abbondanza, anno per anno,
vita dopo vita, susseguendosi durante i secoli e le innumerevoli epoche, sono
soltanto l'ispirazione e l'espirazione del respiro
della Mia idea, attraverso la Terra e attraverso di te, Mio attributo, e di
tutti gli altri Miei attributi durante il processo di manifestazione del Mio
sacro intento.
17. Si! Io
faccio questo attraverso di te, perché tu sei parte di Me, perché solo
attraverso di te, Mio attributo, Io posso esprimere Me stesso, Io posso essere.
Io sono perché tu sei. Tu sei perché Io esprimo Me stesso. Io sono in te come
la quercia è nella ghianda. Tu sei Me come il raggio solare è il sole. Sei una
fase della Mia espressione, tu, uno dei Miei divini attributi, e cerchi
eternamente di esprimere la Mia perfezione per mezzo della tua personalità
mortale.
18.
Precisamente come l'artista vede nella sua mente l'immagine perfetta che vuole
dipingere, ma la sua mano non può riprodurre completamente con i rozzi
strumenti del pennello e dei colori le qualità e gli effetti che egli vede,
così tu Mi vedi nel tuo Sé e sai che noi siamo uno; e tuttavia sei sempre
ostacolato ad esprimermi perfettamente, dalla imperfezione del materiale
terrena di cui è composta la tua personalità umana con il suo corpo animale, la
sua mente mortale, il suo egoistico intelletto. Eppure, Io creai il tuo corpo,
la tua mente, il tuo intelletto, allo scopo di esprimere Me stesso per mezzo
tuo. Feci il tuo corpo ad immagine della Mia perfezione; ti diedi la mente perché
tu conoscessi Me e le Mie opere; ti diedi l'intelletto perché tu interpretassi
la Mia idea che Io ispirai alla tua mente. Tuttavia, tu sei stato così
distratto dalle fasi umane di questo corpo, di questa mente, di questo
intelletto e dei loro usi esteriori, che hai dimenticato Me, l'una e unica
realtà interna, la cui natura divina Io cerco sempre di esprimere a te e per
mezzo tuo.
19.
Tuttavia, s'avvicina il tempo in cui gli usi esteriori non ti distrarranno più,
e in cui la Mia realtà ti sarà rivelata in tutto
lo splendore della sua perfezione, …dentro
di te.
20. Ma Tu,
allorché Io rivelerò così Me stesso, non sarai più felice di prima, se ciò che
ti avrò rivelato non diverrà pane di vita
per te, se non vivrai e non manifesterai la vita che esso rivela!
[indice]
L’uso
1. Di proposito Io non ho esposto chiaramente tutto il come e il perché di queste cose, poiché Mi riservo (quando tu Mi chiederai
di farlo e quando sarai capace di riceverlo) di ispirarti dall'interiore, con
una visione dello sviluppo della Mia divina idea e della sua finale,
perfezionata espressione, molto più vasta di quella qui raffigurata. Se adesso
ti comunicassi il significato reale delle Mie molteplici aspirazioni prima che
tu sia capace di sperimentare coscientemente la loro verità, tu non crederesti
alle Mie parole, né comprenderesti la loro applicazione intima e il modo di
adoperarle. Perciò, mentre Io comincio a risvegliare in te la realizzazione che
Io sono dentro e rendo sempre più la tua coscienza umana un canale impersonale
per mezzo del quale Io possa esprimermi, ti rivelerò gradualmente la realtà
della Mia idea, disperdendo a una a una le illusioni del tuo lungo passato, le
quali Mi hanno celato a te, e potrò così, alfine, manifestare sulla Terra,
attraverso di te, i Miei celesti attributi in tutta la loro umana divina
perfezione.
2. Io ti ho dato
qui solo un barlume della Mia realtà, ma precisamente nella misura in cui ciò
che ti viene rivelato ti riesce chiaro. Molto di più ti sarà dischiuso
dall'interiore e sarà ben più meraviglioso di quanto esso ti sembri adesso.
Infatti, la Mia idea interiore, allorché splenderà finalmente attraverso il tuo
involucro di carne, ti costringerà ad adorarMi e glorificarMi molto al di sopra di tutto ciò che la tua
mente e il tuo intelletto umani concepiscono ora come Dio.
3. Però,
prima che tu possa divenire conscio di tutto questo ed in grado, veramente, di
comprenderlo, tu e la tua personalità umana dovete rendere possibile a Me di
rivelarlo, volgendovi a Me, dentro, come l'una
e unica Sorgente, recando a Me la
coppa assolutamente vuota del sé, con mente e cuore semplici come quelli di un
bambino. Allora, e solo allora, quando nulla della coscienza personale umana
rimarrà ad impedire che Io ti ricolmi fino a traboccarne di Me con la
coscienza, potrò additarti gli splendori del Mio reale intento, per il quale questo
messaggio è soltanto una preparazione esterna.
4. Tuttavia
è giunto per te il tempo di comprendere qualcosa di tutto questo. Ti è stato
rivelato abbastanza per prepararti a riconoscere la Mia voce che parla dentro
di te.
5. Perciò,
procederò ora come se tu realizzassi che «Io
sono»
dentro di te. Tutte le verità che espongo per mezzo di queste pagine, hanno il
solo scopo di imprimere più fortemente nella tua coscienza quegli aspetti della
Mia idea che tu non potresti ancora ricevere in modo chiaro direttamente.
6. Quanto di
ciò che è scritto qui ti appare come verità e ti attira, è quindi solo una
conferma di ciò che la Mia idea si è finora sforzata di esprimerti dal di
dentro. Quanto non ti attira, quanto non ti persuade e non lo riconosci come
tuo, lascialo! È segno che Io non desidero ancora che tu lo accetti, ma ogni
verità che espongo qui, avanzerà vibrando, finché non raggiungerà le menti che
Io ho stimolato a riceverla, poiché ogni parola è piena della potente energia
della Mia idea, e alle menti che sono in grado di percepire la verità in esse
celata, questa verità diviene una realtà vivente, essendo essa quella fase
della Mia idea che esse sono ora capaci
e degne di esprimere. Infatti, tutte
le menti non sono che aspetti della Mia mente infinita, ossia le parti di essa manifestantisi in forme differenti di natura mortale.
Quando Io parlo per mezzo di queste pagine alla tua mente e ad altre menti,
parlo soltanto al Mio Sé mortale, pensando con la Mia mente infinita e
sospingendo la Mia idea in manifestazione terrena. Precisamente così, tu subito
penserai i Miei pensieri e sarai conscio che Io parlo direttamente
all’interiore della tua coscienza umana, e allora non avrai più bisogno di
ricorrere a questo libro o a nessun'altra Mia rivelazione esterna, scritta o
parlata, allo scopo di percepire il Mio intento.
7. Infatti,
non sono forse Io, in te? Non sono Io, te? E non sei tu, ‘uno’ con Me, che vivo
nella coscienza di tutte le menti e Mi esprimo per mezzo di esse, conoscendo
tutte le cose?
8. A te non
resta che entrare nella onniscienza della Mia mente e dimorarvi con Me, come Io
dimoro nella Mia idea nella tua mente. Allora tutte le cose saranno tue, come
ora sono Mie, essendo solo l'espressione esteriore della Mia idea, ed esistendo
solo in forza della coscienza che Io diedi loro quando le pensai all’esistenza.
9. È
soltanto questione di coscienza, di pensiero cosciente. Tu sei separato da Me
solo perché pensi di esserlo. La tua mente non è che un punto focale della Mia
mente. Solo che tu lo comprenda, ciò che chiami ‘la tua coscienza’, è ‘la Mia
coscienza’. Tu non puoi neppure pensare, e ancor meno respirare ed
esistere, senza che la Mia coscienza sia in te.
10. Non lo
comprendi?
11. Ebbene,
allora pensa: - credi che tu sei Me, che noi non siamo separati, che non
possiamo essere separati, perché siamo ‘Uno’:
Io dentro di te e tu dentro di Me!
Pensa che è così, immagina risolutamente che è così, e veramente, nell'istante
in cui tu sei conscio di questo, sarai con Me nel Cielo.
12. Tu sei
ciò che credi di essere. Nulla nella tua vita è reale o ha valore per te, se
non in quanto tu pensi e credi che ne abbia. Quindi, non pensare più che sei
separato da Me, e dimora con Me nel Regno impersonale, ove tutto il Potere,
tutta la Sapienza e tutto l'Amore, la triplice natura della Mia idea, aspettano
solo di esprimersi attraverso di te.
13. Io ho
ormai parlato molto su questo soggetto e, apparentemente, ho detto la stessa
cosa più d'una volta, benché con differenti parole, ma ho fatto ciò
espressamente; ti ho presentato il Mio intento sotto luci diverse perché tu
possa alfine, comprendere la Mia divina impersonalità, che in realtà è la tua
impersonalità.
14. Si, ho
ripetuto e continuerò a ripetere ancora molte verità, e tu puoi trovar ciò
tedioso e non necessario; però, se tu leggerai attentamente, troverai che ogni
volta che ripeto una verità, aggiungo sempre qualcosa a ciò che ho già detto e
che ogni volta sulla tua mente si staglia un'impressione più forte e più
duratura. Se è così, il Mio scopo è raggiunto, e ben presto la tua anima
realizzerà questa verità.
15. Ma se
anche tu non dovessi comprendere, gustando ogni parola, e leggendo e rileggendo
molte volte, acquisterai di conseguenza tutte le meravigliose perle di sapienza
che Io serbo per te. E questo libro e il suo messaggio saranno per te, d'ora
innanzi, solo una fonte d'ispirazione, ossia una porta per mezzo della quale tu
diverrai idoneo ad entrare nello stato impersonale e a mantenere dolce
comunione con Me, tuo Padre nel Cielo, insegnandoti tutte le cose che tu
desideri sapere.
16. Ti ho
raffigurato lo stato impersonale da molti punti di vista, allo scopo di
renderlo cosi familiare che tu possa infallibilmente distinguerlo da tutti gli
stati inferiori, ed imparare a dimorare coscientemente in esso a volontà. E
quando potrai dimorare coscientemente in esso in modo che le Mie parole,
ovunque e in qualunque tempo proferite, possano sempre trovare accoglienza e
comprensione nella tua mente, allora ti permetterò di adoperare certe facoltà
che ho risvegliato in te. Queste facoltà ti renderanno capace di vedere sempre
più chiaramente la realtà delle cose, specialmente le debolezze, le colpe, le
mancanze, come anche i tratti belli e piacevoli, nelle personalità che ti
circondano. Ma tu sarai reso atto a scorgere queste colpe, queste mancanze, non
perché tu possa criticare o giudicare ì tuoi simili, ma perché Io possa far
sorgere in te la risoluzione di sopraffare, di sopprimere quelle colpe e quelle
mancanze della tua personalità. Poiché, bada: - tu non le rileveresti se non le avessi ancora in te stesso, giacché Io,
dentro, non avrei più bisogno di richiamare ad esse la tua attenzione!
17. Dato che
tutte le cose sono fatte per essere adoperate e soltanto per questo, studiamo
un po' quale uso tu hai fatto finora delle altre facoltà, dei doni e dei poteri
che ti ho dato. A quest'ora tu sarai convinto che Io ti ho dato ogni cosa: -
tutto ciò che hai, che sei, sia buono o cattivo, gioia o dolore, successo o
insuccesso, ricchezza o povertà, tutto Io ti ho dato oppure ho attratto a te.
Ma a quale scopo? Per adoperarlo a svegliarti al riconoscimento di Me quale
Donatore. Così, anche prima di tale riconoscimento tutte le cose che possedevi
avevano la loro utilità, e se non eri conscio della loro utilità era solo perché
non potevi riconoscere Me quale Donatore. Né tu potevi riconoscerMi
come Tale finché non sapevi che Io sono
il Donatore. La tua personalità, infatti, si era così immersa nel travaglio di
liberarsi dì certe cose che ti avevo detto, o di buttarle, per altre che
credevi migliori, che naturalmente non potevi neppure sognare e ancor meno
riconoscere Me, il tuo Sé, come il Donatore. Ora, invece, tu riconosci Me come
il Donatore, come l'intima essenza, come il Creatore di tutte le cose nel tuo
mondo e nella tua vita e perfino del tuo presente atteggiamento verso queste
cose.
18. Entrambe
queste disposizioni d'animo sono opera Mia; sono soltanto le fasi esterne del
processo che Io adopero nell'esprimere la Mia idea della tua perfezione
interiore, la cui perfezione, essendo la Mia perfezione, si sviluppa
gradatamente dal tuo interiore. Man mano che questo tu lo approfondisci meglio,
ti sarà rivelato lo scopo delle cose, la meta delle condizioni e delle
esperienze che ti mando. Infatti, allora comincerai a scorgere qualche barlume
della Mia idea interiore e, avendo scorta quest’Idea, tu comincerai a conoscere
Me, il tuo Sé reale. Tuttavia, prima che tu possa veramente conoscerMi,
devi imparare che tutte le cose che Io ti do sono buone e servono per servire
Me, e che tu, personalmente, non hai interesse né diritto su di esse, e che
giovano solo in quanto tu le metti a tal servizio. Io posso esprimere per mezzo
tuo delle bellissime sinfonie di suoni, di colori, di immagini, sotto forma di
musica, pittura e poesia, secondo la terminologia mortale, e le opere tue
possono talmente colpire gli altri da farti acclamare come uno dei grandi del
giorno. Posso parlare per mezzo della tua bocca o ispirarti a scrivere molte
bellissime verità, che attirano a te molti seguaci, i quali ti salutano come il
predicatore, l'istruttore più meraviglioso. Posso perfino risanare per mezzo tuo
certe malattie, cacciare demoni, far vedere i ciechi, camminare gli sciancati e
compiere altre opere stupefacenti che il mondo chiama “miracoli”.
19. Sì, Io
posso fare per mezzo tuo tutto ciò, ma nulla di ciò gioverà alla tua
personalità, se tu non adopererai, non applicherai queste armonie di suoni in
ogni tua parola, di modo che esse sembrino a tutti gli uditori una dolce musica
celeste; se il tuo senso del colore e della proporzione non si manifesteranno
nella tua vita in modo che da te fluiscano solo pensieri gentili, elevati,
salutari, provando così che la sola vera arte è quella di vedere chiaramente la
Mia perfezione in tutte le Mie umane espressioni, e permettere al potere
vivificante del Mio Amore di riversarsi attraverso di te nei loro cuori,
raffigurando alla loro visione interiore la Mia immagine ivi celata.
20. Così
pure nessuna autorità potrai esercitare, siano pure meravigliose le verità che
Io dico o le opere che Io compio per mezzo tuo, se tu, tu stesso, non vivi
queste verità ogni giorno, ogni ora, se non fai servire queste opere come un
costante memento di Me e del Mio potere che Io riverso largamente per te, Mio
diletto, e per tutti, perché sia adoperato al Mio servizio.
21. E a te a
cui apparentemente non ho elargito nessuno di tali doni e che ti reputi indegno
e non ancora abbastanza avanzato per servirMi in quel
modo, a te Io dico: - precisamente nella misura in cui tu sinceramente riconosci
Me dentro e cerchi con vero fervore di servirMi,
precisamente in quella misura Io ti adopererò! Non importa quale sia la tua
personalità, non importa le tue colpe, le tue tendenze, le tue debolezze. Io
farò compiere anche a te, che cerchi di servirMi
così, molte cose meravigliose nel risvegliare e vivificare i tuoi simili a un
uguale riconoscimento di Me. Io farò in modo che tu possa influenzare le vite
di molti di quelli che vengono a contatto con te, ispirandoli e innalzandoli a
più alti ideali, modificando il loro modo di pensare e il loro atteggiamento
verso il loro prossimo e quindi verso di Me.
22. Sì,
tutti voi che cercate di servirmi, non importa quali siano i vostri doni, Io vi
renderò atti ad essere una forza vitale per il bene della comunità,
trasformando il tenore di vita di molti, ispirando e plasmando le loro
aspirazioni e ambizioni, divenendo insomma, un fermento benefico in mezzo alle
attività mondane in cui vi collocherò.
23. Ma tu,
per intanto, non saprai nulla di tutto questo. Tu forse aneli ancora a servirMi e brami una coscienza più intima di Me, credendo
di non fare nulla, di commettere molti errori e di non riuscire a vivere il tuo
alto ideale di Me, non comprendendo che questo anelare e bramare sono appunto i
canali per mezzo dei quali Io riverso la Mia forza spirituale, che essendo
completamente impersonale, viene adoperata da te senza avere coscienza che sono
Io dentro di te che l'adopero, per elaborare il Mio intento nel tuo cuore e
nella tua vita e nel cuore e nella vita degli altri Miei e tuoi ‘sé’.
24. Così,
quando alfine arriverai a comprendere tutto questo, come certamente arriverai e
lo proverai con l'uso pratico di tutto ciò che possiedi nel Mio servizio, Io ti
darò gradatamente la forza e l'abilità per usare coscientemente ed
impersonalmente il Mio potere, la Mia sapienza e il Mio Amore, nell'espressione
della Mia idea divina che si sforza eternamente di manifestare per mezzo tuo la
sua perfezione.
25. Vedrai
perciò ben presto che la tua personalità umana, con tutte le sue facoltà,
poteri e possessi, i quali in realtà sono Miei ed agiscono per mezzo tuo, è
pure completamente per il Mio servizio, e che, il vero successo e la
soddisfazione non si possono trovare che in tale servizio. Come il seme
piantato sviluppa la pianta, così tale uso sviluppa l'abilità di usare
coscientemente tutte le Mie facoltà spirituali nell'espressione finale,
perfetta, della Mia idea, che può essere espressa solo per mezzo della tua
personalità umana.
[indice]
Anime compagne
1. Esaminiamo ora alcune delle cose che Io ti ho dato,
specialmente quelle delle quali tu non puoi ancora riconoscerMi
come il Donatore.
2. Tu pensi,
forse, che la posizione che occupi attualmente nella vita non sia la più adatta
all'espressione della Mia idea che incalza dentro di te. Se così è, perché non
esci da codesta posizione e non vai in quella che sceglieresti? Il fatto stesso
che tu fai o non fai o non puoi fare ciò, prova che, per adesso, tale posizione
è la più adatta a risvegliare in te certe qualità necessarie alla Mia perfetta
espressione, e che Io, il tuo Sé, ti costringo a rimanervi finché tu non
riconosca il Mio intento e il significato nascosto nel potere che codesta
posizione ha di turbare la tua pace della mente e mantenerti così,
insoddisfatto.
3. Quando tu
avrai riconosciuto il Mio significato e il Mio proposito ed avrai deciso di
rendere tuo il Mio proposito, allora, solo allora, ti darò la forza di uscire
da codesta posizione e passare in un'altra che ho previsto per te.
4. Forse tu
trovi che il marito o la moglie che ti ho dato sono ben lungi dal convenirti e
dall'essere capaci di aiutarti nel tuo risveglio spirituale, che essi sono anzi
un impedimento e un danno. E tu, puoi avere segretamente desiderato di lasciare
e perfino aver coltivato l'idea di abbandonare quel compagno (o compagna) per
un altro/a che è affine a te nelle aspirazioni e nella ricerca, e che quindi ti
sembra più vicino/a al tuo ideale. Tu puoi sfuggire alla Mia scelta originaria,
se vuoi, ma sappi che non puoi sfuggire alla tua personalità, cosicché, nella
tua brama egoista di un compagno spirituale, tu sviluppi ancora di più il lato
egoistico della tua natura, mentre un compagno antipatico ti obbliga a
ripiegarti su te stesso, a volgerti all'interiore, dove Io dimoro.
5. Così
pure, un compagno amabile, fedele, condiscendente, incoraggerebbe in te
soltanto l'egoismo e la superbia, se tu non dimori ancora nella coscienza del
Mio Amore impersonale; mentre un compagno tormentoso ti fornisce appunto la
disciplina dell'anima di cui hai ancora bisogno e t'insegna il valore
dell'opposizione e del dominio di se stessi.
6. Solo che
tu lo sapessi, colui che assume la parte del tuo presente compagno è in realtà
un angelo del Cielo, uno degli attributi del Mio Sé divino, venuto a te per
insegnarti con il dispotismo e l'opposizione, con l'egoismo, la durezza, il
rigore - i quali sono soltanto ombre di qualità che esistono in te, che la luce
della Mia idea dentro, irradiando attraverso la tua annebbiata personalità,
getta sull'anima del tuo compagno, oscurandola, inceppandola, legandola alla
sua personalità, magnificando e, nello stesso tempo, distorcendo queste ombre
di qualità nella sua personalità, in modo che esse vengano innanzi audacemente,
ostentando davanti a te il potere di turbarti e di tormentarti - per insegnarti
che solo quando tu avrai purificato la tua personalità di tali qualità, in modo
che il Mio sacro amore possa esprimersi, tu potrai essere liberato dalle
condizioni che ora turbano tanto la tua mente e rendono così infelice la tua
anima.
7. Poiché,
sappilo: - quell'anima dolente e incatenata, questo angelo del Cielo,
questa altra parte di Me e di te, è venuta a te e batte le sue ali contro la
gabbia chiusa della tua personalità in cui tu l'aiuti a restar chiusa, mentre
essa continuamente anela e si forza di chiamare ad espressione attraverso di
te, l'amore impersonale, la tenera, attenta cura verso gli altri, la calma
della mente, la pace del cuore, il sereno e fermo impero di sé che possono
spezzare i ceppi, aprire le porte e permetterle di uscire nella libertà del suo
glorioso essere, ed essere per te il suo vero sé. Solo quando tu potrai vedere
in quest'anima tutta la sua divina bellezza, benché ora ammalata e indebolita
dai suoi ceppi terreni, sarà possibile per te trovare e riconoscere l'ideale
che cerchi.
8. Infatti,
quell'ideale non esiste all'esterno, in qualche altra personalità, ma solo
dentro, nella tua controparte divina, che sono Io, il tuo Sé superiore,
immortale. È solo la Mia idea di questo tuo perfetto Sé, che si sforza di
esprimersi e manifestarsi mediante la tua personalità, che ti mostra le
apparenti imperfezioni nel compagno che Io ti ho dato.
9. Tempo
verrà, ad ogni modo, in cui tu cesserai di cercare al di fuori, l'amore e la
simpatia, la considerazione e l'aiuto spirituale, e in cui ti volgerai
completamente a Me, dentro, e allora queste apparenti imperfezioni spariranno.
Allora tu vedrai nel tuo compagno unicamente il riflesso dell'amore altruista,
della dolcezza, della fiducia, della fedeltà e lo sforzo costante a rendere gli
altri felici, tutte qualità che irradieranno luminosamente e di continuo dal
tuo proprio cuore.
10. Forse tu
non puoi ancora credere completamente tutto questo e ti chiedi se Io, il tuo
Sé, sono proprio responsabile della tua presente posizione nella vita, e se
proprio Io scelsi per te il tuo presente compagno. Se è così, è bene che tu ti
interroghi finché tutto sia evidente. Ma, ricorda: - Io parlerò in modo molto più chiaro, direttamente dall'interiore,
purché tu ti rivolga fiducioso a Me per l’aiuto! Infatti, Io serbo sempre i
Miei più sacri segreti per coloro che si rivolgono a Me e che nutrono fede
profonda e perseverante che Io posso e voglio provvedere a ogni loro necessità.
Invece a te che non puoi ancora fare questo, ti dico: - se il tuo Sé non ti mise dove ti trovi e non ti
diede il compagno che hai, perché allora tu sei così? Perché hai quel compagno?
11. Pensaci!
12. Io, il
Tutto, il Perfetto, non commetto errori!
13. “Sì, ma…”, tu dici, “…la personalità ne commette!”. E la personalità scelse quel
compagno, e forse non ha meritato miglior posizione.
14. Ma che cosa,
e chi, fece scegliere alla personalità proprio quel compagno e quella posizione?
Chi scelse e collocò quel compagno in modo che tu potessi sceglierlo? E chi ti
fece nascere, fra tutti i paesi, proprio in questo paese e in questa città, fra
tutte le città del mondo, e proprio in questo tempo? Perché non in un'altra
città e cento anni dopo? Fu la tua personalità che fece queste cose?
15. Rispondi
sinceramente a queste domande dinanzi a te stesso, ed imparerai che Io, Dio in
te, il tuo proprio Sé, faccio tutte le cose che tu fai e le faccio bene.
16. Le faccio
nell'esprimere la Mia idea, che cerca di manifestarsi continuamente in forma
esteriore quale perfezione attraverso di te, Mio vivente attributo, pur
restando nell'eterno interiormente.
17. Quanto
alla tua vera ‘anima compagna’ che qualcuno ti ha indotto a credere che ti aspetti in
qualche posto, smetti di cercarla, poiché essa non esiste al di fuori, in
qualche altro corpo, ma dentro la tua anima!
18. Infatti,
ciò che in te chiede complemento è solo il tuo senso della Mia presenza,
dell'Io dentro, anelante di essere riconosciuto; Io, la tua controparte divina,
la tua parte spirituale, la tua altra metà a cui soltanto tu devi essere unito,
prima che tu finisca ciò che sei venuto ad esprimere sulla Terra.
19. Questo è
invero un mistero per te che non sei ancora unito nella coscienza al tuo Sé
impersonale! Ma non dubitare: - se tu verrai
in completa rinuncia e non ti curerai d'altro che dell'unione con Me, ti
schiuderò le dolcezze dell'estasi celeste che da lungo tempo ho in serbo per
te!
[indice]
L’autorità
1. A te, che senti ancora il desiderio di leggere libri, credendo
di trovare in essi una spiegazione dei misteri che ora ti nascondono il
significato delle espressioni terrene della Mia idea, Io dico: ‘È bene che,
seguendo gli impulsi che Io ti mando, tu cerchi così all'esterno altre
interpretazioni del significato che la Mia idea esprime per mezzo di essi; Io
renderò tale ricerca proficua per te, benché non nella maniera che tu immagini.
E anzi, è bene che tu cerchi negli insegnamenti, nelle filosofie e nelle
religioni dei tempi antichi, o in quelli di altri popoli e di altre razze, la
verità che Io desidero esprimerti, perché anche quella ricerca non sarà senza
profitto. Ma verrà il momento in cui tu comprenderai che i pensieri di altre
menti e gli insegnamenti di altre religioni, siano essi pur veri e belli, non
sono ciò che Io voglio per te, poiché Io ho riservato per te, pensieri e
insegnamenti che sono tuoi, soltanto tuoi, e che Io ti darò in segreto quando
sarai pronto a riceverli. E quando il tempo verrà, come inevitabilmente deve
venire, in cui tu, insoddisfatto della tua ricerca tra gli insegnamenti delle
varie religioni, filosofie e culti che ora ti interessano, diverrai scoraggiato
e sentirai di non esserti avvicinato di più al raggiungimento dei poteri e
dello sviluppo spirituale descritti con tanta autorità, e che credevi posseduti
dagli scrittori dei libri, dagli insegnanti delle filosofie e dai promulgatori
delle religioni, allora Io ti mostrerò che mentre tutti questi libri,
insegnamenti e religioni, furono originariamente ispirati da Me ed hanno fatto
e fanno ancora la loro parte eccitando i cuori di molti, è ora conveniente per te, cessare di rivolgerti a
qualsiasi autorità esterna, e limitare invece il tuo studio al Mio ‘libro della
vita’, guidato e istruito da Me, interamente, da Me soltanto! Se tu farai
questo con sincerità e con fervore, troverai che Io ti ho scelto per essere il
‘gran sacerdote’ di una religione la cui grandezza e il cui splendore saranno,
in confronto a tutte le altre presentate finora alla tua comprensione, come la
luce del Sole nel paragone dello scintillio d'una lontanissima stella.
2.
Riconoscerai che le antiche religioni furono date ai Miei popoli nei tempi
remoti e che le religioni dati a tali altre razze sono per i Miei popoli di
quelle razze, ma che nessuna di esse è per te! Anche se Io le ho portate a tua
conoscenza e ti ho additato in esse molte cose meravigliose che ti spinsero a
una più decisa ricerca di Me nei loro insegnamenti, tuttavia ti dico che queste
sono cose del passato e non hanno più nulla a che fare con te. È venuto il
momento, se puoi riconoscerlo, in cui devi mettere da parte tutta la conoscenza
accumulata, tutti gli insegnamenti, tutte le religioni, tutte le autorità,
anche la Mia autorità, la quale è espressa in questa e in altre rivelazioni
esterne, poiché Io ti ho risvegliato alla coscienza della Mia presenza dentro
di te, al fatto che ogni autorità, insegnamento o religione, venendo da una
sorgente esterna, sia pure alta e sacra, non può più avere alcuna influenza su
di te, tranne che come mezzo per farti rivolgere a Me dentro, alla Mia autorità
decisiva in tutte le questioni, di qualunque natura.
3. Perché,
dunque, cercare nelle cose del passato, nelle religioni, nella conoscenza umana
o in altre esperienze, l'aiuto e la guida che Io solo posso dare?
4. Dimentica
tutto ciò che è stato! Il passato è morto! Perché gravare la tua anima del peso
di cose morte?
5. Nella
misura in cui ti attieni alle cose passate, tu vivi nel passato e non puoi
avere nulla a che fare con Me, che dimoro nel continuum-presente, ora,
nell'eterno! Nella misura in cui ti attacchi ad atti, esperienze, religioni o
insegnamenti del passato, altrettanto essi annebbiano la visione della tua
anima, nascondendoti Me ed impedendoti continuamente di trovarmi, finché tu ti
libererai dalla loro influenza oscurante e passerai dentro, nella luce della
Mia coscienza impersonale che non conosce limitazioni e penetra nell'infinità,
nella realtà di tutte le cose.
6. Così
pure, non ti riguarda il futuro. Chi aspetta il futuro, per la sua perfezione
finale, è incatenato al passato e non può divenire libero finché la sua mente
non sia più carica delle conseguenze delle sue azioni, ed egli riconosca Me
come sua unica guida e getti su di Me ogni responsabilità.
7. Tu che
sei uno con Me, ora sei perfetto, e fosti sempre perfetto e non conoscesti mai
giovinezza né vecchiaia, né nascita, né morte.
8. Tu, il perfetto,
non hai nulla a che fare con ciò che è stato e ciò che sarà. Nulla ti riguarda,
fuorché l'eterno ora! Solo ciò che ti si presenta immediatamente ti riguarda,
cioè come tu debba esprimere perfettamente la Mia idea qui e adesso, nelle
condizioni in cui ti ho messo apposta per tale espressione. Compiuta l'opera
tua, perché non lasciarla dietro di te, invece che trascinartela a gravare
sulla mente e sulla tua anima con conseguenze che sono soltanto gusci vuoti da
cui hai estratto il cibo?
9. Tutto questo
si applica alla reincarnazione, alla cui credenza molte menti sono fortemente
incatenate.
10. Che cosa
hai a che fare tu, il perfetto, l'eterno, con incarnazioni passate o future?
11. Può il
perfetto aumentare la sua perfezione? Oppure, ciò che è eterno, uscire o
tornare all'eternità?
12. Io sono,
e tu sei uno con Me, e sempre fummo e sempre saremo! Il tuo Io sono dimora e si reincarna in tutti i corpi, con
l'unico intento di esprimere la Mia idea.
13.
L’Umanità è il Mio corpo! In esso Io vivo, muovo e ho il Mio Essere, esprimendo
la mirabile luce della Mia idea per mezzo dei Miei attributi, il cui celeste
splendore è oscurato e distorto alla visione umana dalle miriadi di imperfette
ed offuscate facce dell'intelletto umano.
14. Io e tu
- che sei uno con Me - ci reincarniamo nell'Umanità come la quercia si
reincarna nelle sue foglie e nelle sue ghiande, una stagione dopo l'altra, e
ancora nelle migliaia di querce che nascono dalle migliaia di ghiande e dalle
querce che da esse verranno, una generazione dopo l'altra.
15. Ma tu
dici di ricordare qualche tua vita passata. - Davvero? Ne sei sicuro?
16. Ebbene,
che significa ciò? Appunto, l'averti concesso di intravedere un bagliore della
realtà di una delle Mie passate espressioni per farti comprendere meglio il Mio
disegno che ora esprimo a te, non è una prova data da Me che tu personalmente
fosti il Mio tramite per tale espressione? Infatti, non Mi esprimo Io
attraverso tutti i tramiti e tu con Me? E non siamo noi, la Vita e
l'intelligenza di tutte le espressioni, indipendentemente di quali siano il
loro carattere, la loro età, la loro razza? Se però ti piace di credere che tu
realmente fosti quell'espressione, ebbene, Io farò in modo che tale credenza ti
sia di giovamento; ma solo in quanto essa concorrerà a prepararti alla grande
realizzazione che verrà dopo.
17. Intanto,
tu sei strettamente incatenato. La tua personalità, con i suoi desideri
egoistici e con le sue egoistiche ricerche, è ancora legata mani e piedi al
passato e cerca la sua liberazione nel futuro, dopo l'esaurimento di tutte le
conseguenze delle sue azioni. Essa, domina la tua mente e il tuo intelletto con
la falsa credenza della nascita e della morte, e che tale sia la tua sola via
per l'emancipazione finale e per l'unione con Me, impedendoti di riconoscere la
nostra eterna e sempre presente unità, e comprendere che tu possa liberartene
in qualunque momento tu voglia. Infatti, solo la personalità nasce e muore,
cerca e si sforza di prolungare il suo soggiorno nel corpo e nella vita terrena,
e poi di tornare ad altri corpi dopo che Io non ho più bisogno di quello che
ha.
18. Ed è
solo a questa personalità che tu sei legato, legato dalle credenze e dalle
opinioni che essa ha innestato in te attraverso le età durante le quali ha
tenuto la tua mente occupata con tali illusioni. Solo quando tu potrai
innalzarti alla realizzazione della tua divina immortalità, onnipotenza ed
intelligenza, e quando riuscirai a deporre tutte le credenze e le opinioni
personali, solo allora potrai liberarti da questa falsa relazione ed assumere
la tua vera posizione di maestro e di re, essere ‘uno’ con Me, seduto sul trono
del Sé, costringendo la personalità a prendere il suo posto naturale di servo e
di suddito, pronto e volonteroso ad obbedire al Mio minimo ordine, divenendo
così uno strumento degno di essere adoperato da Me!
[indice]
Intermediari e intercessori
1. O tu, che nel tuo desiderio di servirMi
sei entrato in una chiesa, in un'organizzazione religiosa, in una società
occulta, in un qualunque ordine spirituale, credendo di far cosa grata a Me con
l'aiutare ed appoggiare l'opera nella speranza di ricevere in cambio dei favori
speciali da Me, ascolta queste Mie parole e medita su di esse:
2.
Innanzitutto, sappi che già Mi compiaccio di te perché tu non fai nulla che Io
non ti faccia fare, e quanto fai è per compiere il Mio intento, anche se a
volte può sembrarti di procedere contro il Mio volere e solo per soddisfare i
tuoi desideri. Sappi inoltre, che Io provvedo a tutte le menti, a tutte le
esperienze della loro vita, che le utilizzo unicamente per preparare il loro
corpo, risvegliare il loro cuore e sviluppare la loro coscienza, in modo che
possano comprendersi e così esprimere per mezzo loro la Mia idea. Dunque,
mediante queste esperienze Io ispiro alle menti dei barlumi di Me e della Mia
idea, e con tali ispirazioni ho parlato a molti che hanno raccolto le Mie
parole, che le hanno scritte nei libri e le hanno insegnate ad altre menti. Con
tali parole ho risvegliato i cuori e la coscienza di quanti erano pronti a
riceverle, anche se gli scrittori e gli istruttori non comprendevano il Mio
intento.
3. Molti di
quelli le cui menti ispiro così, Io li faccio diventare istruttori e guide di
altri, ed essi, organizzando chiese, società e culti, attirano ricercatori e
seguaci, di modo che Io, mediante le parole che dico per mezzo di loro, possa
risvegliare i cuori e la coscienza di quelli che sono preparati a riconoscerMi. Ma sono Io, l'Impersonale interiore, che fa
tutto ciò; e gli istruttori e le guide, personalmente non fanno nulla! Essi
servono soltanto come canali attraverso i quali Io posso esprimere la Mia idea
alla coscienza di quelli che a tale scopo attiro verso di essi, poiché la mente
è soltanto un canale, e l'intelletto è uno strumento che Io adopero
impersonalmente, dovunque e in qualunque tempo sia necessario, per esprimere la
Mia idea; ma solo quando il cuore si è risvegliato e si è aperto a contenerMi, la personalità può, con la sua mente e il suo
intelletto, comprendere coscientemente il Mio intento, allorché Mi esprimo
attraverso la Mia idea.
4. Tu, nel
tuo desiderio di servirMi, puoi aver trovato in
qualche istruttore o in qualche guida una personalità che, dalle meravigliose
parole che Io esprimo per mezzo suo, ti sembra siano contenute già ora nel suo
cuore. Nei tuoi dubbi, nella tua brama di esserMi
gradito e nella tua paura di spiacerMi disobbedendo
ai Miei comandi, forse sei andato da qualcuno di quegli istruttori che
probabilmente asserivano di essere sacerdoti o sacerdotesse dell'Altissimo, ed
hai creduto di poter avere per mezzo di essi il Mio messaggio, oppure parole di
aiuto e di consiglio da qualche ‘maestro’ o ‘guida’ del mondo spirituale,
reputato da te ‘Mio emissario’.
5. Fa pure
questo, se vuoi. Anzi, sono Io che ti offro tale possibilità, se non vuoi o non
puoi contentarti di confidare in Me e di aspettare che Io ti risponda
aiutandoti al tempo Mio e a modo Mio.
6. Sì, ti mando
perfino da questi sacerdoti e da queste sacerdotesse e lascio che tu riponga in
essi la tua fiducia e la tua fede; lascio che essi ti nutrano di tutti gli
insegnamenti e consigli ‘spirituali’ provenienti da tali ‘maestri’ e ‘guide’
che tu puoi ricevere, affinché, nel dolore e nell’umiliazione per il disinganno
che inevitabilmente sussegue, tu sia ancora una volta respinto su te stesso,
verso l’Istruttore interiore, su di Me, sul tuo vero Sé.
7. Hai avuto
tante delusioni, ti sei sottoposto a tutte le discipline, hai dato tutto il tuo
ardore, tutta la tua devozione - per non parlare del tuo denaro e dei tuoi
servigi - credendo di aiutare il Mio lavoro; invece tutto ciò ti era carpito ed
è stato adoperato per costruire e rafforzare il potere personale e il prestigio
di tali istruttori. Essi ti hanno alimentato con sottili adulazioni e promesse
di avanzamento spirituale, usando un'abile sofistica sotto forma di altisonanti
insegnamenti spirituali, allo scopo di tenerti legato ad essi e di farti
continuare a onorarli, tenendo sempre su di te la minaccia del Mio malcontento
se tu non davi loro indiscussa fede ed obbedienza. Tutto questo te l’ho portato
perché è ciò che desideravi e cercavi, e il desiderio, invero, è l'agente della
Mia volontà.
8. Tu puoi
anche aver dato il tuo amore e la tua devozione a qualche istruttore visibile o
invisibile, forse bene intenzionato e spiritualmente saggio che ti sembrava non
potesse essere classificato tra coloro che ho menzionato, ed avesse ricevuto
insegnamenti che ti sembravano d'inestimabile valore. Tutto ciò è stato bene
finché sentivi il bisogno di ricevere, poiché ti ho dato quanto appagava i tuoi
desideri. Sappi però, che tutto ciò è stato vano e non ti ha portato i
risultati che cercavi, poiché la ricerca di un conseguimento spirituale è della
personalità, e quindi è egoistico e conduce solo alla delusione!
9. Se però
ben guardi, è appunto nella disillusione che hai raggiunto i veri risultati,
poiché Io stesso te li preparai e ti condussi verso di essi, presentandoti la
possibilità di avere aiuto da qualche istruttore umano. Le disillusioni e le
umiliazioni te le procurai apposta, affinché tu, ridiventando più umile e
docile come un piccolo fanciullo, ascoltassi ed obbedissi alla Mia parola
proferita dentro di te e, ascoltandola, potessi entrare nel Mio Regno. Così,
tutte le ricerche esterne finiranno, e ti riporteranno solamente e sempre a Me,
stanco, nudo, affamato, disposto ad ascoltare Me e a fare qualunque cosa anche
solo per una crosta del Mio pane, che prima, nella tua presunzione, disdegnavi.
Ma ora, se ne hai abbastanza degli insegnamenti e degli istruttori e sei sicuro
che dentro di te è la Sorgente d'ogni sapienza, queste parole porteranno al tuo
cuore una gioia ineffabile, poiché, non confermano esse ciò che tu hai già
sentito dentro di te come vero?
10. A te che
ancora non puoi vedere questo ed hai bisogno di un intermediario, Io ho
provveduto con la storia del Cristo crocifisso per la tua redenzione,
raffigurandoti in essa come desidero che tu viva, in modo che, attraverso la
crocifissione della tua personalità, tu possa innalzarti alla coscienza
dell'Unità con Me.
11. Invece a
te che sei forte abbastanza per comprenderlo, Io dico che non occorre alcun
intermediario fra te e Me, poiché noi siamo già ‘Uno’. Se tu puoi appena
percepire questo, puoi venire direttamente ed immediatamente a Me nella tua
coscienza, ed Io, Dio dentro di te, ti accoglierò e tu dimorerai con Me in
eterno, come fa Mio figlio Gesù, l'Uomo di Nazaret,
per mezzo del quale Mi esprimo ora come duemila anni fa, e come un giorno Mi
esprimerò per mezzo tuo.
12. A te,
che vorresti sapere come e perché Io dico queste cose tanto belle e spirituali
attraverso personalità che falliscono nel vivere gli insegnamenti che essi
danno per propri, dico: “Io adopero tutti i mezzi di comunicazione,
impersonalmente, per esprimere il Mio intento. Alcuni li ho preparati ad essere
mezzi di espressione migliori di altri, pur non conoscendo essi personalmente
nulla di Me. In altri ho risvegliato il cuore in modo che possano contenerMi meglio e divenire coscientemente più uniti con
Me. Alcuni, così, sono divenuti ‘Uno’ con Me, non sono più separati da Me nella
loro coscienza, ed Io vivo, Mi muovo ed esprimo in essi il Mio Essere.
13. Fin dai
primordi della Terra ho preparato i Miei sacerdoti, i Miei profeti, i Miei
messia, perché mostrassi al mondo la Mia idea, la Mia Parola che sarebbe
diventata finalmente carne.
14. Ma che
Io parli per mezzo di un sacerdote, di un profeta, di un messia, di un piccolo
bimbo o del tuo peggiore nemico, ogni parola che in modo vitale fa appello a
te, è la parola dell'Io sono di te, che parla
attraverso l'organismo di quell'Intermediario alla coscienza della tua anima.
15. Quando
alcuni sono riuniti ad ascoltare la Mia Parola proferita da uno dei Miei
sacerdoti, non è il sacerdote, ma sono Io, nel cuore di ciascuno degli
ascoltatori, che attiro dal sacerdote le parole vitali che penetrano
profondamente nella coscienza di ciascuno degli uditori. Il sacerdote non sa
che cosa nelle sue parole commuova gli astanti e non comprende neppure il Mio
intento nelle parole che dice. Ma Io, dentro di lui, attraggo dalla devozione e
dalla fede in Me, coscientemente e incoscientemente espresse da tutti quelli
che sono riuniti intorno a lui, la forza spirituale che serve come canale di
congiunzione mediante il quale raggiungo la coscienza di quelle menti preparate
a comprendere il Mio intento. Infatti, quantunque Io dica per tutti le stesse
parole, in effetti esse contengono un messaggio distinto per ciascuno, e
ciascuno comprende solo il messaggio che dico a lui, perché dentro di te Io
scelgo dalle parole il significato che intendo per te e così per ogni tuo
fratello dentro di esso; per tutti scelgo il significato che intendo per
ciascuno di essi.
16. Quando
due o tre sono riuniti insieme nel Mio nome, Io sono in mezzo ad essi, poiché
l'idea che li ha raccolti è la Mia idea, da Me ispirata dentro ciascuno, e con
l'unione delle loro aspirazioni verso di Me, Io cerco un canale per mezzo del
quale rendo la coscienza di ciascuna di quelle anime capace di afferrare
barlumi di Me nella misura delle sue possibilità.
17. Io
faccio in modo che ogni sacerdote, ogni istruttore, ogni intermediario, senta
istintivamente questo, poiché tutti sono Miei ministri, scelti da Me. Così pure
risveglio nel loro cuore il desiderio di circondarsi di seguaci, per poter
risvegliare nei cuori di coloro che sono pronti ad una coscienza della Mia
presenza dentro di loro. Il sacerdote, l'istruttore, l'intermediario, possono
non aver mai riconosciuto la Mia presenza dentro di loro e pensare che Io sia
personificato in qualche maestro o in qualche Dio, o in qualche salvatore fuori
di loro; anche per mezzo di certe parole che faccio pronunziare ai Miei
ministri, insieme alla forza spirituale fornita dai vari aspiranti, posso
risvegliare la coscienza dell'anima di coloro che ho condotto a quei Miei
ministri, alla reale comprensione di Me, l'Uno impersonale che risiede
nell'intimo, nel cuore di tutti e di ciascuno.
18. Infatti,
l'Io sono del Mio ministro e l'Io sono di ogni seguace è ‘Uno’; ‘uno’ in coscienza,
‘uno’ in comprensione, ‘uno’ nell’amore, ‘uno’ nello scopo, essendo il
compimento della Mia Volontà.
19. Questo Io sono, che è interamente impersonale e che non conosce
tempo né spazio né differenti identità, utilizza solo le personalità dei
ministri e dei seguaci e l'occasione del contatto personale come mezzo per dare
voce alla Mia idea, che sempre si sforza dall'interiore di esprimersi
esternamente.
20. I
ministri che approfittano della confidenza e della fede dei Miei seguaci
adoperandosi per avvantaggiare i propri interessi privati, Io li risveglio a
suo tempo al riconoscimento del Mio volere e della Mia idea. Questo risveglio è
però tutt'altro che piacevole per le loro personalità, e quasi sempre cagiona
molte sofferenze e umiliazioni, …ma le loro anime gioiscono e cantano lodi a Me
quando il fatto avviene.
21. Non
stupirti, dunque, se talvolta odi meravigliose parole di Verità da labbra
apparentemente disadatte a proferirle e da persone che forse non ne comprendono
del tutto il significato, né del fatto che spesso dei semplici seguaci si
risvegliano prima dei loro istruttori e si sviluppano più di essi. Io, che
dimoro tanto nell'istruttore che nei suoi seguaci, scelgo differenti condizioni
e fornisco diverse vie per l'espressione dei Miei attributi in ogni anima,
adattando ciascuna di esse al tempo e al luogo in cui possono completarsi ed
aiutarsi meglio a vicenda; unendole così tutte nella più armoniosa espressione
possibile della Mia idea, a seconda delle circostanze.
[indice]
Maestri
1. O tu,
che ti attieni ancora all'idea professata in varie dottrine che Io provvedo un maestro,
un istruttore divino, a ogni aspirante all'unione con Me: ascoltaMi.
2. Ti ho
permesso in passato d'immergerti in ogni sorta di libri e di insegnamenti
mistici ed occulti, incoraggiando il tuo desiderio di conseguire i poteri
necessari a raggiungere l'unione con Me, in quegli insegnamenti preconizzati
fino a risvegliare in te una lieve coscienza del possesso di tali poteri.
3. Ti ho
permesso di credere che, praticando certi esercizi, respirando in dato modo,
proferendo parole speciali, tu potessi dall'invisibile attirare un maestro che
ti aiuti a prepararti per alcune iniziazioni che ti farebbero ammettere ad un
grado avanzato in qualche Ordine segreto nei piani interiori dell'esistenza,
dove molto della Mia divina Sapienza ti sarebbe dischiuso. Non solo l'ho
permesso, ma ero Io stesso che ti conducevo a quei libri, che t'ispiravo quei
desideri, che fissavo nella tua mente quelle credenze; tuttavia, non per lo
scopo che immagini.
4. Infatti,
Io ti ho portato attraverso tutti quegli insegnamenti e desideri, cercando di
mostrare alla tua mente umana le forze che adopero per esprimere la Mia idea
divina.
5. Ho
raffigurato queste forze come gerarchie celesti e, perché il tuo intelletto
umano potesse meglio comprendere, le ho raffigurate come angeli o esseri
divini, agenti ed esecutori impersonali del Mio volere, impegnati nel processo
di espressione della Mia idea che era fin dal principio. Ma tu non hai
compreso! Il tuo intelletto umano, innamorato della possibilità d'incontrare e
comunicare con uno di questi esseri com’era asserito in alcuni insegnamenti, li
personificò, anelò alla loro apparizione, immaginando che essi s'interessassero
dei tuoi affari umani e che, vivendo secondo certe regole, stabilite in certi
insegnamenti, tu avresti potuto propiziarteli in modo che essi ti avrebbero
aiutato a conseguire il Nirvana o l'immortalità.
6. Ebbene,
Io ho permesso che tu ti abbandonassi a tali illusioni, lasciandoti agognare e
pregare e sforzarti ardentemente di obbedire a tutte le istruzioni, conducendoti
a volte fino ad avere, in sogni e visioni auto stimolate, qualche barlume degli
esseri ideali che Io ti ho lasciato credere che fossero Maestri. Posso persino
aver dischiuso in te certe facoltà che ti rendesse possibile percepire la
presenza di personalità che sono passate al lato spirituale della vita e che
sono state attratte dai tuoi desideri ed hanno cercato di rappresentare presso
di te la parte di Maestri e Guide. Ora però è venuto il tempo in cui tu devi
sapere che tali esseri non sono maestri, e così pure, che gli esseri divini non
sono maestri: che Io, solamente Io, il
tuo Sé reale, sono l'unico tuo Maestro! Che ogni essere, in forma umana o
di spirito che si presenti alla tua coscienza e si arroghi di essere un
Maestro, o che la tua mente presuma essere tale, non è che una personalità come
sei tu, e quindi non divino, malgrado le portentose verità che egli può
pronunciare e le cose meravigliose che può fare. Questo è un mistero, e finché
tu non puoi comprenderlo, hai ragione di pretendere che quanto ti dico non sia
conforme a certe affermazioni fatte qui e che contraddice gli insegnamenti di
altre Mie rivelazioni. Però non temere, questo mistero ti sarà rivelato se
sinceramente desideri conoscere il Mio intento! Fino ad allora, perché nelle
tue ricerche ti sentiresti soddisfatto, con quanto è inferiore al più elevato?
Perché cercare negli insegnamenti, nelle guide, nei maestri o negli angeli, le
manifestazioni necessariamente limitate della Mia perfezione, mentre puoi
venire direttamente a Me, Dio dentro di te, dall'Onnisciente,
dall'Onnipresente, dall'Idea ispiratrice che è dietro e dentro tutte le
manifestazioni?
7. Infatti,
Io sono in te come lo sono in chiunque tu cerchi, e poiché tutta la sapienza,
tutto il potere e tutto l'amore che essi posseggono viene solo da Me, perché
non venire subito a Me e lasciare che ti prepari Io, in modo da esprimere il
Mio Tutto per mezzo tuo? Finché la tua mente umana cerca o venera l'idea d'un
maestro in un altro essere qualunque, per quanto nobile e sacro ti sembri, tu
trai nutrimento da tali idee, e forse, Io posso anche permetterti d'incontrare
e comunicare con un tale maestro. Ma se tale ‘privilegio’ ti è concesso, è solo
per affrettare il tuo risveglio e la tua conseguente disillusione, quando
imparerai che quel maestro è solo una personalità, benché molto più avanzata di
te nel risveglio, ma pur sempre una personalità, e non l'Uno divino che l'intimo dell'anima tua brama di conoscere. Infatti,
se ti alimento con ogni idea capace di insegnarti la realtà dietro la parvenza,
e se ti conduco all'apparente disinganno ed alla perdita della fede in tutti
gli insegnamenti umani e in tutte le umane e perfino divine perfezioni, è solo
per renderti capace di distinguere più chiaramente tra la sostanza e l'ombra, e
per prepararti a quel ben più alto ideale che Mi propongo di presentarti.
8. Tu puoi
innalzarti nella tua personalità soltanto all'ideale che la tua mente umana è
capace di concepire, che Io, per mezzo del desiderio, manifesto attraverso di
te con il Mio volere, cosicché per mezzo del desiderio compio molte opere
meravigliose.
9. Ma per te
che ti sei innalzato al di sopra del desiderio, per te che non cerchi più un
maestro, né un istruttore e neppure Me, ma dimori solo nella fede della Mia
eterna presenza, per te ho in serbo un incontro e una comunione che porteranno
alla tua anima tale gioia e beatitudine, quali la tua mente umana è incapace di
concepire.
10. Tu sei
una personalità umana, ma sei anche divino, e quindi perfetto! Tu credi la
prima di queste verità, ma non la seconda, eppure entrambe sono vere. Questo è
il mistero.
11. Tu sei
precisamente ciò che pensi di essere?
12. L’uno, o
l'altro? Quale sei tu? O entrambi? - Tu sei uno con Me! Io sono te, sono nella
tua personalità umana, sono nel tuo corpo, nella tua mente, in ogni facoltà del
tuo intelletto! Io sono l'anima, il principio attivo di ciascuno. E tu sei in
Me. Tu sei una cellula del Mio corpo, un attributo della Mia mente, una facoltà
del Mio intelletto. Sei una parte di Me! Eppure, sei l’Io stesso, …il Mio Sé!
13. La tua
personalità umana è per te ciò che tu sei per la Mia divina impersonalità.
14. Sei uno
dei Miei attributi mentali, sei uno dei Miei divini poteri, una delle
irradiazioni del Mio volere che Io emano impersonalmente per compiere il Mio
intento. Sei un essere divino, il Mio angelo di luce, una parte vivente di Me
che Io ho emanato perché si manifestasse sulla Terra per esprimere
impersonalmente la Mia idea. - Può un angelo, un essere completamente
impersonale, un attributo del Mio volere, interessarsi di affari umani? No!
Egli adopera soltanto la tua natura umana e i tuoi affari umani come canali per
mezzo dei quali la Mia volontà può esprimere la Mia idea.
15. Io
portai all'attenzione della tua mente l'idea di un maestro solo per condurti e
prepararti a questa idea di Me, il tuo Sé impersonale, l’angelo di luce, unico
vero Maestro dentro di te.
16. La tua
mente umana è costituita in modo che a volte pensa di aver bisogno di un maestro,
di uno a cui potersi rivolgere nelle sue prove umane e nelle sue difficoltà
interne per averne consigli e spiegazioni, credendo che i problemi della vita
possano risolversi in questo modo. Se Io attiro a te qualcuno che vien meno
alle tue aspettative o t'inganna, e infine ti rigetta su di Me, rendendoti
disilluso e umiliato, è solo perché allora forse tu sarai pronto a rivolgerti a
Me, dentro, e ascolterai la Mia voce che durante tutti questi anni ti aveva
parlato, ma che la tua mente egoista e orgogliosa non si era degnata di
ascoltare.
17. Per te
che non hai ancora avuto quest'esperienza, che non hai ancora incontrato il
Maestro delle tue aspirazioni in forma umana o in forma spirituale, in cui le
Mie parole non sono riuscite a risvegliare né sollecitare una risposta alla
loro verità, Io ho in serbo certe esperienze che, certamente più tardi, ti
condurranno a Me, e allora capirai che sono Io il Maestro, l'Idea ispiratrice
dietro e dentro ogni pensiero e ogni aspirazione verso il maestro, cosicché entri
nella tua mente, sia dal di fuori che dall'interno.
18. Se
dubiti di questo, non hai che da applicare la chiave: pensare
a un maestro e crearne uno! Tale idea d'un maestro, pensandola, diverrà ciò
che tu desideri ed immagini che sia un maestro. In altre parole, pensando, tu
costruisci intorno a quest'idea tutte le qualità che immagini le possegga un
maestro. La tua mente umana, per mezzo del desiderio, dell'aspirazione,
dell'adorazione, deve necessariamente creare queste qualità in qualche essere immaginario
che è pure una personalità, perché tu non puoi ancora concepire un Essere
impersonale. Quindi, a seconda dell'intensità del tuo desiderio e del tuo
pensiero, quest'idea deve, presto o tardi, manifestarsi a te come personalità
nella carne oppure come un'entità nel regno delle visioni e dei sogni. Ricordi
che è insegnato questo: «Quando l'allievo è pronto il Maestro appare». Questo, in un certo
senso è vero, ma non come tu l'hai interpretato.
19. Il tuo
segreto desiderio di avere un maestro lo porterà sì a te, ma solo quando Io ti
avrò preparato per tale apparizione. Pure tale apparizione (essendo esteriore)
sarà soltanto un'apparenza di tale maestro. Il vero Maestro o Insegnante,
quando appare tu puoi non riconoscerlo, poiché può essere nascosto in un amico
interessante, in un socio negli affari, nel tuo vicino di casa, in tua moglie,
in tuo marito o in tuo figlio. Infatti, Io parlo con ogni mezzo necessario nel
momento utile ad impressionare la tua coscienza umana, e poiché t'insegno
continuamente anche quando non te ne accorgi, ho molte vie per raggiungere la
tua coscienza, e le utilizzo tutte per portarti alla comprensione del Mio
intento.
20. Io parlo
con molte voci: con la voce della paura, dell'amore, dell'invidia, della bontà,
dell'ambizione, dell'ubriachezza, del piacere, della sofferenza, della
vergogna; parlo con la voce di tutte le emozioni, di tutte le passioni, di
tutti i desideri umani. Parlo con la voce della natura, con la voce
dell'esperienza e perfino con la voce della conoscenza umana. Sì, tutte queste
‘voci’ sono ‘la Mia voce’ che Io adopero impersonalmente per esprimere a te un
fatto: che Io sono in Tutto, e che
Io sono Tutto!
Questa voce, nei suoi mille modi, ti dice che tu pure sei parte di questo
Tutto, e che Io sono in te, aspettando il tuo riconoscimento e la tua cosciente
cooperazione nell'espressione della Mia idea dell'impersonale perfezione sulla
Terra come essa si esprime in Cielo.
21. Solo
quando averrà questo riconoscimento, solo allora tu
incontrerai e conoscerai il vero Maestro. Allora, e solo allora, tu
comprenderai che Io, il tuo Sé impersonale, sono l'unico Maestro possibile
della tua personalità umana.
22. Allora
comprenderai il perché nessun essere umano, o chiunque altro, può così essere
impersonale da diventare maestro di altri, poiché un essere impersonale non può
mai essere conosciuto come maestro da un essere umano, e quindi non può
interessarsi di affari umani.
23. Se un
essere – che sembra divino – entrasse nella tua vita e mostrasse d'interessarsi
a te, sta sicuro ch'egli non è completamente impersonale. Egli può essere un
uomo-maestro, ma non può essere divino.
24. Ma tu
sarai forse soddisfatto di avere un simile maestro, anche se non fosse del
tutto impersonale. Se è così, Io più tardi ti porterò alla comprensione delle
sue personali imperfezioni per mezzo di un costante confronto con la Mia
impersonale perfezione, finché infine ti volgerai a Me in totale abbandono,
riconoscendo Me e la Mia impersonalità come unico Modello e Ideale, e come la
vera Causa che ispirò la tua lunga ricerca all'esterno della Mia perfezione che
puoi trovare solamente all'interno, profondamente nascosta nella tua anima.
[indice]
Il Cristo e l'Amore
1. A te che paventi (temi) che le Mie parole possano distruggere la
fede nel Signore Gesù Cristo e il tuo amore per Lui, Io dico: - circa duemila
anni or sono, quando il processo di espansione della Mia idea aveva raggiunto
lo stadio in cui potevo manifestare parte della Mia divina realtà, per far
questo, e così ricordare ai Miei attributi umani la loro missione sulla Terra,
fu necessario esprimere per mezzo di una Personalità umana e manifestare in una
forma umana i Miei attributi divini, affinché le menti e gli intelletti umani
potessero vedere e ricordare ed essere ispirati, da Me internamente, a lasciare
che allo stesso tempo la Mia idea si esprimesse e si manifestasse nelle loro
personalità umane. Questo Io feci, rappresentando alla comprensione umana per
mezzo dei Miei insegnamenti e della Mia vita, quanto era necessario per
esprimere pienamente la Mia divina idea. Io mostrai, tramite le esperienze di
natura simbolica per le quali feci passare la Mia personalità umana da Me
espressamente creata a tale scopo, ciò che tutte le personalità debbono
attraversare, affinché voi, Miei attributi umani che create queste personalità,
possiate diventare di nuovo impersonali abbastanza da rendervi espressioni
coscienti con Me della Mia idea divina.
2. Tutti
voi, Miei umani attributi, prima che l'Io sono possa risvegliare le
vostre menti umane alla realizzazione di Me, dovete nascere da un amore vergine
in un'umile mangiatoia, il luogo dove viene a nutrirsi il bestiame (con
un’umile fede e confidenza in Dio, a cui la natura umana o animale deve pur
giungere). Poi dovete essere portati in Egitto, la terra delle tenebre,
dell'attività intellettuale, per crescere colà e svilupparvi nel corpo e nella
comprensione, fino a divenire forti del sentimento di Me dentro di voi. Allora,
divenuti abbastanza consci del Mio potere e del Mio amore, Io comincerò a dire,
per mezzo vostro, parole di sapienza e di verità che confonderanno i dotti del
mondo e perfino i dottori della Legge. Seguirà un lungo periodo di studio e di
meditazione che maturerà la mente e svilupperà l'anima, finché arriverete alla
piena maturità della coscienza dell'«Io sono» interiore che vi prepara
al battesimo del Giordano, il quale solamente vi aprirà completamente a Me, e
Io potrò, da allora in poi, dirigere completamente la vostra vita.
3. Allora ti
condurrò nel mondo, chiamato, nell'altra Mia rivelazione, ‘il deserto’, per
metterti colà alla prova, per farti forte, per abituarti all'uso impersonale
dei Miei divini attributi. Là ti porterò le tre grandi tentazioni: del potere,
dell'orgoglio e della ricchezza, finché tu non abbia dato prova che nulla
dell'intelletto, nulla di te stesso, nulla dall'esterno può farti dimenticare
Me dentro di te, e che la Mia voce, la Mia sola, parli essa nel tuo cuore o in
quello dei tuoi fratelli, tu puoi oramai ascoltare.
4. Dopo
queste prove comincerà il periodo dei miracoli e dell'insegnamento alla
moltitudine, accompagnato dagli oltraggi e dalla persecuzione del mondo
miscredente e schernitore, seguito dal processo davanti a Ponzio
Pilato, rappresentante della legge mondana; la sentenza; l'ascesa al Calvario
portando la croce; l'inchiodatura alla Croce; l'agonia; i tre giorni nella
tomba e poi la resurrezione finale con cui si entra in completa unione con Me.
Ognuno di questi stadi ha il suo significato interiore e si applica allo
sviluppo dell'anima. Chi ha aperto a Me il suo cuore, li comprende facilmente.
Tale è stata in passato la via per te e per quanti hanno studiato e seguito i
Miei insegnamenti, dati nelle precedenti rivelazioni. Ora però è venuto il
tempo in cui ho preparato te e molti altri ad un nuovo ordinamento, col quale
voi potrete entrare nella coscienza di Me, direttamente e subito per la via
impersonale. Coloro che sono abbastanza sviluppati e forti da respingere tutte
le pretese della personalità umana, coloro che possono dire dell’Io sono e che sanno che Io, sono
l'Uno
interiore che
do loro la forza e li rendo capaci d'innalzarsi al di sopra delle attrattive e
delle influenze del mondo esterno, costoro Io li ho scelti per esprimere, per
mezzo loro, le meraviglie della Mia idea.
5. Il
Cristo, cioè la coscienza dell'Io sono, dev'essere nato nel
tuo cuore e in quello di ogni personalità umana; deve crescere e svilupparsi e
passare in qualche modo attraverso ogni esperienza simboleggiata dalla vita di
Gesù, prima che tu possa giungere al punto da divenire l’espressione cosciente
di Me, della Mia idea divina. L’esempio dell'amore e della compassione del
Cristo che Io manifestai in quella Vita, anche tu devi esprimerlo, almeno fino
a quel punto nella tua vita, prima che tu possa gustare i frutti di quell'amore
che in realtà non è amore, ma la sacra Trinità, cioè: Amore, Sapienza, Potere,
i quali sono la vera espressione della Mia Vita impersonale.
6. Tu non
hai compreso finora il significato della Vita impersonale, e quindi non puoi
conoscere che cosa s’intende per amore impersonale. L’amore per te, se analizzi
bene questo sentimento, è sempre stato un'emozione, un’espressione umana. Tu
ancora non puoi concepire l'idea di un amore privo e staccato da qualche
interesse umano e personale, ma ora, man mano che cominci a sentire Me nel tuo
cuore e ad aprirlo per contenerMi, Io ti riempirò di
un nuovo, strano, meraviglioso sentimento, il quale farà vibrare ogni fibra del
tuo essere di un istinto creativo che sarà per te un vero elisir della vita,
poiché nell'espressione esterna di quel sentimento, quando Io in tal modo lo
spanderò nel mondo per mezzo tuo, tu gusterai l'ineffabile dolcezza del Mio
sacro amore impersonale, con l'illuminazione della mente e con la coscienza
dell'illimitato potere che lo accompagnano, ed esso farà di te un canale
completamente altruista, e quindi, perfetto per l'espressione impersonale della
Mia divina idea.
7. Allora
realizzerai d'essere parte di Me e di ogni altro essere, realizzerai che tutto
quanto tu hai e sei, non è tuo, ma Mio, per adoperarlo dovunque e comunque Io
intenda.
8. La tua
vita non sarà più centrata su te stesso, ma il tuo sé sarà perduto, fuso con i
tuoi altri Sé; e darai la tua vita, la tua conoscenza, la tua forza, la tua
sostanza, che sono soltanto le fasi della Mia Vita impersonale e del Mio Amore
impersonale che ti ho impartito unicamente a tale uso.
9. Nella
personalità di Gesù, il Cristo, Io manifestai molto amore impersonale;
abbastanza da ispirarti e condurti a cercare di emulare la Sua vita e la Sua
impersonalità e, per mezzo di questi tentativi e di questi sforzi, risvegliare
la coscienza del Cristo dentro di te. Mediante questo risveglio, e con la
comprensione che il Cristo è soltanto un ‘canale’,
una ‘porta’ che si apre verso di Me,
ti ho finalmente portato al punto in cui puoi entrare nella Mia Vita
impersonale e divenirne coscientemente una parte. Tuttavia ti dico qui
chiaramente, che il Mio Amore impersonale non ha nulla a che fare con le vite e
gli amori personali. Tutti questi sono soltanto mezzi esterni che Io adopero
per spandere dal cuore dell'Umanità il Mio Amore reale nel mondo, dove esso
manifesta incessantemente il suo potere vivificatore, creativo, che eleva e che
tutto abbraccia. Il Mio amore non tiene conto di individui o di personalità;
esse non sono che pedine sulla scacchiera della vita, ed Io le muovo come Mi
sembra meglio per compiere il Mio intento: cioè la piena e completa espressione
della Mia idea divina nell’umanità.
10.
Unicamente nell'umanità posso esprimere la Mia idea, proprio come tu puoi
esprimere la tua idea di te stesso soltanto attraverso la tua personalità
umana.
11.
Nell'umanità Io vivo, Mi muovo ed ho il Mio essere. Essa è la personalità
umana, il corpo del Mio Sé immortale, proprio come la tua personalità e il tuo
corpo sono il mezzo con cui tu esprimi il tuo essere. Tutte le personalità
umane individuali, con i loro corpi, sono soltanto le cellule del Mio corpo
dell'Umanità. E precisamente, come l'Io sono costruisce ora il tuo
corpo in modo che esso possa esprimere perfettamente la Mia idea di te, ossia
il tuo Sé reale, così Io costruisco grado a grado l'umanità, in modo che essa
possa esprimere perfettamente la Mia idea di Me stesso.
12. Nella
misura in cui le cellule individuali del Mio corpo, dell'umanità - proprio come
quelle del tuo corpo umano - partecipando alla Mia vita divengono impersonali,
come parti armoniche degli organi che esse formano, così vivono una vita sana e
felice. Se però una cellula si oppone ed agisce contrariamente alla legge
generale di quell'organo, il suo funzionamento armonico diviene impossibile,
tutto il corpo subisce l'effetto dello squilibrio e sopravviene la malattia.
13. Ogni
cellula di qualunque organo è parte integrale di esso, e il suo lavoro è
necessario al perfetto funzionamento sia di quell'organo che alla perfetta
salute dell’intero corpo che è Mio. Cosicché, se ogni cellula non cede tutta la
sua energia e tutta la sua intelligenza, che sono solo attributi della vita che
Io le do, concorrendo così al perfetto funzionamento del Mio intero corpo, il
solo risultato che può venirne è la disarmonia, con le sue conseguenze:
malattia, sofferenza, peccato, schiavitù, miseria, mancanza di intendimento,
disintegrazione, morte! Similmente, se ogni organo non offre tutta
l'intelligenza e tutte le energie di cui l'ho dotato, all'unico scopo di
esprimere e mantenere la vita del Mio corpo in perfetta salute, l'unico
risultato possibile è la disorganizzazione, il dissolvimento, la ribellione e infine
la guerra; guerra tra i vari organi e tra le loro rispettive cellule, e un più
o meno grande stato di caos in tutto il Mio corpo. Nel Mio corpo, dell'umanità,
questo significherebbe guerra tra le nazioni, le quali sono gli organi. E
siccome ogni guerra è solo una malattia acuta, cioè una disarmonia, e poiché la
Mia vita che si manifesta nell'umanità come Amore impersonale si può esprimere
solo nell'armonia (appunto come nel tuo corpo fisico), essa utilizza
continuamente, compensa e prepara, le condizioni necessarie ad esprimersi
armonicamente. Essa fa questo sradicando a poco a poco dai vari organi del
corpo le cellule ammalate, deboli o disadatte al loro lavoro, oppure provocando
la malattia in una forma acuta o maligna (come la febbre, l'idropisia, il carbonchio,
l'infezione o la degenerazione nel corpo fisico) per espellere rapidamente, a miliardi, le
cellule dannose, finché l'organo non è purificato oppure distrutto. In altre
parole, la Vita reale e il lavoro di ogni cellula consistono nel rinunciare alla
propria vita individuale affinché il Mio corpo possa essere ed esprimersi in
perfetta armonia. Quando ogni cellula e ogni organo non hanno altra idea che
questa e diventano puri ed altruistici canali per cui può fluire la Mia Vita
impersonale, allora il Mio corpo divino diviene un Tutto-armonico
e perfetto, e la Mia idea può esprimere sulla Terra i suoi divini poteri e le
sue possibilità, come avviene nel regno celeste dell'Eterno.
14. Nella
misura in cui ti abbandoni completamente a Me, non avendo altro pensiero che la
perfetta espressione di quell'amore che è la Mia vita reale affinché per mezzo
tuo Io riversi il Mio sacro Amore impersonale, in quella stessa misura potrò,
per mezzo tuo, stimolare e risvegliare a poco a poco al riconoscimento di Me, il
Cristo, dentro coloro che ti circondano, in modo che anch'essi abbandonino il
loro sé completamente a Me, fino a quando l'organo, ovvero quella speciale
parte del Mio corpo dell'umanità che tu e loro formate, non raggiungano la
salute e l'armonia ed uniscano il loro contributo all'elaborazione e al
mantenimento della perfetta salute del Mio corpo.
15. Quando
verrà quel tempo, la Mia divina forza vitale, ossia il Mio Amore impersonale,
fluirà e si manifesterà attraverso tutta l'umanità, e la Mia idea si esprimerà
pienamente sulla Terra come nel Cielo. E la Terra e tutti i corpi terreni non
saranno più di grossolana materia fisica come prima, ma si saranno del tutto
purificati dall'egoismo e saranno ri-elevati di nuovo
allo stato da cui sono discesi, poiché lo scopo della loro creazione, cioè lo
sviluppo di organismi idonei alla manifestazione esterna ed all'espressione
umana della Mia idea divina, sarà raggiunto, e non avendo più bisogno di
intermediari esterni o umani per tale espressione, Io creerò e Mi esprimerò
soltanto con la mente, la quale nel mondo celeste è il solo mezzo necessario
della Vita impersonale.
[indice]
La scoperta di Me
1. O tu, che hai studiato diligentemente quanto ti ho detto fin qui
e che credi d'aver avuto un barlume di Me, ma non ne sei ben sicuro, avvicinati
ed ascolta con la tua anima ciò che ora ho da dirti:
2. «Sii calmo e sappi: Io - sono - Dio!»
3. Se tu hai
imparato a rimanere calmo, se hai studiato e meditato sopra questo Io, quale Dio dentro di te; se tu sai
distinguerlo dall'Io personale e se talvolta sei conscio di uscire, per così
dire, dalla tua personalità e dal punto di vista del tuo sé umano quale esso è,
di vederne le debolezze, le meschinità, i difetti, il basso egoismo, gli
appetiti e le passioni animali, i desideri puerili, le stolte vanità e
l'orgoglio. Se tu puoi fare tutto ciò ed hai scorto tali cose con visione
chiara, sappi che in quei momenti sei stato nella coscienza con Me; che era il
tuo Sé reale, l'Io dentro di te, che ti permetteva di vedere con i Miei occhi
la realtà delle cose. In quei momenti tu eri libero dalla tua personalità e
dimoravi nella Mia coscienza, chiamandola ‘cosmica’, ‘universale’, ‘spirituale’
o ‘impersonale’, come vuoi, poiché non avresti potuto vedere queste cose in te,
tranne che per mezzo di occhi impersonali, dei Miei.
4. Ancora
guardando indietro nella tua vita, ti ricorderai di essere stato molte volte
spinto a fare certe cose, alcune delle quali diedero ottimi risultati; altre volte
argomentasti contro l'impulso e l'intelletto, ti portò ad agire
differentemente, e sempre, allora, con insuccesso, con delusione e sofferenza.
Questa coscienza impellente era il tuo Sé reale, l'Io dentro di te che ti
guidava in quei momenti, dicendoti chiaramente ciò che dovevi fare. In quei
momenti tu ascoltavi con le tue orecchie spirituali, con i Miei orecchi, e
quando tu impersonalmente obbedivi, seguivano il successo e la soddisfazione;
mentre quando credevi di saperne di più, venivano la sconfitta, il rimorso,
l'infelicità. E ancora, in alcuni momenti tu hai sentito l'approssimarsi di
qualche evento, oppure la vicinanza di qualche persona invisibile, o vibrazioni
disarmoniche al contatto di altre. Questo è il Reale che tu senti con la tua
coscienza spirituale o impersonale, la quale, se solo tu la conoscessi,
sapresti che è sempre vigile a proteggerti, guardarti e consigliarti intorno a
tutte le cose, le condizioni e gli avvenimenti esterni. Ti indico tutte queste
cose per imprimere bene in te che sono Io, dentro di te, nel tuo corpo
spirituale, il corpo perfetto interiore dove Io dimoro, che ti parlo così, che
ti consiglio, ti istruisco, ti proteggo e ti avverto in tutti gli affari della
vita. Sì, in ogni minimo dettaglio! E basta solo che tu voglia volgerti a Me e
badare, studiandole attentamente, a queste impressioni che ricevi ogni momento,
e imparare a fidarti di esse, a servirMi, a riposare
in Me, mettendo in Me tutta la tua fede, che Io ti guiderò veramente in tutte
le tue vie, risolverò per te tutti i problemi, renderò facile ogni tuo lavoro e
tu sarai condotto tra pascoli verdeggianti, oltre le acque tranquille della
vita.
5. Ah!
Figlio Mio, se tu volessi impiegare soltanto una decima parte dell'energia che
sprechi nel cercare all'esterno, tra i gusci della conoscenza umana e degli
umani insegnamenti, in sforzi risoluti diretti all'interiore, per trovare Me!
Se tu consacrassi soltanto un'ora al giorno a Me solo, immaginando e praticando
la presenza Mia dentro di te!
6. Io ti
prometto qui, che non solo presto, molto presto Mi troverai, ma che sarà per te
una fonte inesauribile di tale sapienza, forza e aiuto, quale la tua mente
umana ora non può neppure comprendere.
7. Sì, solo
che tu voglia cercarMi così, dandoMi
il primo posto nella tua vita, e se non ti darai riposo finché non Mi avrai
trovato, non passerà gran tempo che diverrai conscio della Mia presenza e della
Mia voce amorevole che ti parla costantemente dalla profondità della tua anima.
Allora imparerai a venire a Me in dolce comunione, ti troverai gradatamente a
dimorare nella Mia coscienza e scoprirai che la Mia parola dimora in te; che
qualunque cosa tu desideri ti sarà concessa miracolosamente.
8. Ma
dapprima questo dimorare continuamente in Me sarà difficile, poiché il mondo,
la carne e il demonio sono ancora molto potenti nella tua coscienza. Tuttavia a
poco a poco ti avvezzerai ad adoperare i Miei occhi impersonali, e ben presto
saprai scorgere nella realtà delle cose e anche nella realtà di questi
apparenti signori della Terra. Allora troverai che dimori in un meraviglioso
nuovo mondo popolato di esseri angelici che usano i corpi di carne delle
personalità umane soltanto come veicoli o strumenti, ovvero ‘vesti’ per venire
in contatto con le condizioni e le esperienze terrene che essi hanno creato,
allo scopo di sviluppare le qualità dell'animo necessarie alla perfetta
espressione della Mia idea sulla Terra. Ai tuoi occhi non vi saranno più ombre,
né mali, e quindi nessun demonio, poiché tutto è luce, amore, libertà, felicità
e pace, e tu vedrai Me in tutto, e in ogni essere qualche attributo di Me. Non
avrai che da lasciare irradiare il Mio amore nel tuo cuore, ed esso illuminerà
per te il reale significato di quanto vedi.
9. Allora
avverrà il grande fatto: tu comprenderai d'aver trovato il Regno di Dio e di
camminare in esso; che esso è proprio qui su questa Terra, che si manifesta
dappertutto intorno a te e che tu hai vissuto finora in esso senza saperlo; che
invece di essere al di fuori, in qualche luogo remoto, esso è dentro di te,
dentro ogni altro essere, nell'intimo più recondito di tutte le cose
manifestate. In altre parole, troverai che esso è la realtà di tutte le cose e
che tutte le apparenze esteriori sono soltanto le ombre di questa realtà,
create dal concetto erroneo dell'uomo e dalla sua credenza d'essere separato da
Me.
10. Trovato
il Regno, tu troverai il tuo posto in esso. Comprenderai che, in verità, sei
uno dei Miei attributi divini, che il tuo lavoro era tutto stabilito per te fin
dal principio, e che tutto quanto è accaduto prima è stato solo una
preparazione, un adattamento della tua personalità a quel lavoro, e tutta la
tua anima balzerà, pregustando la gioia di tornare alla Mia casa dopo tale
lungo pellegrinaggio, di entrare infine nella Mia Vita reale: ‘Uno’ in
coscienza con Me e con gli altri tuoi sé, tutti impegnati ad elaborare l'ultima
perfetta espressione della Mia idea sulla Terra.
11. O tu,
cui la lettura di ciò ha risvegliato memorie di gioie precedenti e la cui anima
ha vibrato in risposta, non lasciare queste parole finché tu non ne abbia
appreso tutto quanto ho da dirti. Sta calmo, ascolta la Mia voce interiore ed
impara quali splendori ti aspettano, se sei capace di vedere con occhi
impersonali e di udire con intendimento impersonale, ma se la lettura di questo
ti procura per la prima volta la visione della Mia realtà dentro di te e del
Mio Regno, suscitando vibrazioni che t'innalzano a una temporanea estasi
spirituale e tu decidi di tentare di dimorare continuamente in questa coscienza
di Me e di obbedire sempre a Me, non scoraggiarti se fallirai ignominiosamente
alla prima occasione di provare la sincerità e la forza della tua risoluzione.
12. Infatti,
solo a forza di tentativi ed insuccessi e, compenetrandoti profondamente
conscio della tua mancanza di forza e di abilità a riposare e confidare in Me,
Io posso ancor più, svegliare in te la coscienza dei Miei divini poteri che
sono sempre in attesa di manifestarsi attraverso di te.
13. Queste
alte vibrazioni sono il sorgere di certe qualità dell'anima che debbono essere
svegliate prima che Io possa manifestare tali poteri. Naturalmente, allorché
quelle qualità sono risvegliate, esse attirano l’opposizione attiva di certe
altre qualità che finora avevano incontrastato impero nella tua natura e che
debbono essere sopraffatte e soggiogate prima che le qualità dell'anima possano
liberamente manifestarsi.
14. Questa opposizione non ha altro scopo che
rinforzare, mettere alla prova e perfezionare, l'espressione di determinate
qualità dell'anima, poiché esse debbono essere capaci di resistere a qualunque
attacco dall'esterno, prima di poter manifestare pienamente tutti i Miei divini
poteri che sospingono dall’interiore. Ma sappi che Io manifesto questi poteri
precisamente nella misura in cui tu puoi sopportarli e mantenerti forte.
15.
L’errore
che tu commetti è di cercare di crescere tu.
16. Io sono l'albero della Vita dentro di te. La
Mia vita vuole e deve farsi spingere innanzi, ma fa questo per mezzo di uno
sviluppo graduale e costante. Tu non puoi giungere al frutto se non hai
compiuto il debito sviluppo. Ma, ricordalo, la vita sta continuamente
costruendoti nella perfezione di salute, di forza e di bellezza in cui possa
esprimersi esternamente, come fin d'ora si esprime internamente.
17. Tu che hai
cominciato a realizzare che Io sono dentro di te ma ancora non hai imparato a
comunicare con Me, adesso ascolta ed impara:
18. Tu hai
imparato a calmare la mente ed hai forse sentito la Mia presenza dentro di te.
Se così è, realizzando che Io sono là, rivolgiMi una
domanda; poi, con tacita preghiera a Me, affinché ti risponda, senza ansia,
preoccupazione o interesse personale e con la mente perfettamente vuota,
aspetta l'impressione che verrà. Se in risposta ti giunge un pensiero che
riconosci di aver udito o letto in qualche luogo, respingilo immediatamente
dicendo: «No, Padre, che cosa dici?».
Altri pensieri possono giungere a te da altre sorgenti umane, ma tu, essendo
vigile, li riconoscerai subito come tali e rifiuterai di accoglierli. E allora,
se persisterai nel domandare a Me, otterrai finalmente una risposta che
sentirai essere realmente Mia.
19. Così
accadrà in principio; ma quando avrai imparato a distinguere la Mia voce da
tutte le altre e potrai far tacere completamente il tuo interesse personale,
allora potrai mantenere a volontà una silente comunione con Me senza
interferenze di idee, credenze ed opinioni provenienti da altri; allora potrai rivolgerMi domande a tuo piacere, oppure altri potranno
interrogarti su qualunque problema del quale abbiano bisogno d'aiuto e Io in
quel momento metterò nella tua mente le parole che dovrai dire, o
silenziosamente a te stesso, o udibilmente per mezzo tuo all'altro.
20. E tu,
Mio diletto che ti sei consacrato a Me e tendi con ogni sforzo a raggiungere
l'unione con Me, ma che invece hai trovato che ogni appoggio del mondo si è
ritratto da te o sta per ritrarsi, e che tu sei senza denaro, senza amici e non
sai dove volgerti per l’aiuto umano, sappi, o da Me benedetto, di esserMi ora molto, molto vicino, e che se continui soltanto
a dimorare in Me lasciando che la Mia parola dimori in te e ti guidi, riposando
e confidando assolutamente nella Mia promessa, Io ti porterò ben presto una
gioia, un adempimento, una pace, che parole umane e menti umane non sono in grado
di raffigurare, poiché hai obbedito ai Miei ordini, hai confidato in Me, hai
cercato prima il Mio Regno e la Mia Giustizia, e perciò Io aggiungerò a te
tutte le altre cose, anche quelle che il mondo ti ha negato!
21. E tu,
Mio caro che ti sei pure consacrato a Me ma che ancora ti attieni a qualche
legge mondana e non riesci ad abbandonarla e confidare pienamente in Me; tu a
cui perciò ho portato l'insuccesso, il disinganno e perfino la povertà, per
insegnarti il valore reale di tutte le cose mondane, la loro impermanenza, la loro impotenza a dare la felicità, per
insegnarti che esse non hanno nulla a che vedere con la Mia vita reale, tu,
caro figliolo che non puoi ancora vedere questo e hai il cuore pieno di ansia e
di paura perché non sai di dove ti verrà il pane di domani o il denaro per la
prossima pigione, o per la cambiale che devi pagare, …ascolta ancora una volta
le Mie parole che ti ho detto già molto tempo fa nel sermone della montagna:
22. «Perciò vi dico:
- Non prendetevi pensiero del domani, di ciò che mangerete, né di come
coprirete il vostro corpo. Non è la vita più del cibo e il corpo più delle
vesti? Guardate gli uccelli dell'aria: essi non seminano, né mietono, né
raccolgono, eppure il vostro Padre celeste li nutre. Non siete voi da più di
essi? Chi di voi, preoccupandosi, può aggiungere un cubito alla propria
statura? E perché vi date pensiero delle vostre vesti? Guardate i gigli del
campo come essi crescono; essi non s'affannano, né tessono, eppure, Io vi dico
che neppure Salomone nel suo splendore, era agghindato come uno di essi:
perciò, se Dio veste cosi l'erba del campo che oggi è, e domani è gettata nel
forno, non vestirà molto di più voi, o voi uomini di poca fede? Dunque, non
datevi pensiero dicendo: ‘Che cosa mangeremo?’, oppure: ‘Di che cosa
vestiremo?’, poiché il vostro Padre celeste sa che voi avete bisogno di queste
cose. Cercate prima il Regno di Dio e la Sua Giustizia; e tutte queste cose vi
saranno date aggiunte. Non datevi dunque pensiero del domani, poiché il domani
penserà a se stesso. A ogni giorno, basta la sua pena».
23. Ti
abbisogna comando più preciso, o una più precisa promessa, di questa?
26. O tu,
che ti sei consacrato a Me e che ti fai chiamare ‘Mio discepolo’, ascolta: -
non ho finora provveduto tutto per te? Sei tu mai stato nel bisogno che Io non
ti sia venuto in aiuto proprio al momento giusto? C'è mai stato un tempo in cui
le cose sembrassero scure e in cui non ti portassi luce? Puoi tu, con quello
che ora conosci, guardare indietro alla tua vita e vedere in che cosa avresti
disposto meglio? Baratteresti la tua comprensione spirituale con le possessioni
terrene di chiunque tu conosca? E non Io, che ho fatto tutto questo, benché tu
ti sia sempre ribellato, rifiutando di ascoltarMi
durante tutta la tua vita?
27. Ah!
Figli Miei, non vedete che il denaro, la casa, le vesti, il cibo e il loro
acquisto sono solo incidenti, e non hanno nulla a che fare con la vostra Vita
reale, tranne che per quel tanto che voi li considerate reali, pensando che
abbiano molta importanza e, …lasciando essere Me soltanto una ‘cosa’
secondaria? E se a Me diviene necessario togliervi le cose del mondo affinché
possiate imparare la verità - cosicché Io possa diventare la sola cosa
importante nella vita e diventare il Primo, se voi veramente Mi amate - e lo
faccio, come il medico che per portare il paziente alla salute rimuove prima la
causa della malattia, affinché possiate conseguire la felicità e la prosperità
reale e duratura, e questo si applica anche a te, figlio Mio che hai perduto la
salute, il coraggio, il dominio del tuo sé e, dopo faticosi anni di ricerca
all'esterno presso i medici e alle medicine della Terra, seguendo fedelmente
ogni istruzione e suggerimento datoti per recuperare la vita perduta ti sei
rivolto finalmente a Me dentro con la debole speranza che Io possa aiutarti,
…sappi, piccolino Mio, che pure tu devi venire in completo abbandono a Me,
l'Uno e unico Medico che può realmente guarirti! Infatti, Io sono la Vita
onnipotente dentro di te! Io sono la tua salute, la tua forza, la tua vitalità,
e tu non potrai godere la salute reale e duratura finché non riuscirai a
percepire Me dentro di te, e sapere che Io sono tutto questo per te!
28. E ora, fanciulli
Miei, avvicinatevi, poiché sto per dirvi con quale mezzo si ottengono tutte
queste cose.
29. Nelle
parole che seguono è il grande segreto. Beato colui che lo troverà.
30. «Sii calmo e sappi: Io - sono - Dio!»
31. Sappi
che Io sono in te, che Io sono tu, che Io sono la tua vita: tutta la sapienza,
tutto l'amore, tutto il potere in questa vita che liberamente fluisce ora
attraverso l’intero essere tuo! Io sono la Vita, l'Intelligenza e la Forza
nella sostanza, nelle cellule del tuo corpo, nelle cellule di tutta la materia,
nel minerale, nel vegetale, nell’animale. Io sono in te e in essi. Per mezzo
Mio, tutto ciò che essi hanno o sono è tuo, e tu puoi prenderlo. Parla a tutti
questi in Mio nome, ed essi ti risponderanno[1].
32. Sorgi, o
tu che aspiri all'unione con Me! Accogli il tuo divino retaggio! Schiudi
l'anima tua ed aspira il Mio alito di vita! Io ti riempirò a tal segno della
Mia forza, che essa da ogni parte traboccherà, cosicché ogni fibra, ogni nervo,
ogni cellula, ogni atomo del tuo essere sarà ora coscientemente vivo di Me,
della Mia Salute, della Mia Forza, della Mia Intelligenza, del Mio Essere,
poiché Io sono dentro di te e ‘noi’ non siamo separati, né mai potremmo esserlo,
giacché Io sono te stesso.
33.
Svegliati! Afferma la tua sovranità, conosci il tuo Sé e i tuoi poteri! Tutto
quello che Io ho è tuo. La Mia vita fluisce attraverso di te, affinché tu possa
prendere da essa quanto voglia, quanto tu comandi!
34. Immagina
questo e pensalo, sappilo. Con tutta la forza positiva della tua natura,
proferisci la parola creativa. Essa non tornerà a te vuota.
35. Però
sappi, o diletto, che ciò non potrà diventarlo, finché tu non sia venuto a Me
in assoluto abbandono e non abbia dato in Mia custodia il tuo sé, i tuoi
affari, la tua vita, e finché tu non abbia posto ogni cura e ogni
responsabilità su di Me, in Me soltanto riposando e confidando.
36. Quando
avrai fatto ciò, le parole che ti ho già detto stimoleranno a vita attiva i
Miei divini poteri latenti nella tua anima, e tu avrai coscienza di una
poderosa forza dentro di te, la quale, nella misura in cui dimorerai in Me e
lascerai le Mie parole dimorare in te, ti spianerà tutte le vie, ti darà tutto
quanto desideri, ti libererà per sempre da ogni dolore.
37. Allora
non vi saranno più dubbi né domande: tu saprai che Io, Dio, il tuo vero Sé,
provvederò sempre e ti indicherò la via, …se avrai trovato che tu ed Io ‘siamo Uno’.
[indice]
L’unione
1. O tu che sinceramente
desideri di consacrarti a Me e sei disposto a dare tutta la tua vita a Me,
rinunciando a tutte le tue idee personali, a tutte le tue speranze, a tutti i
tuoi scopi personali, perché Io possa esprimere per mezzo tuo liberamente e
pienamente la Mia idea impersonale, ascolta con attenzione queste parole.
2. Ti ho
condotto Io attraverso tutte le tue esperienze fino a questo punto, e se ora tu
sei realmente pronto e disposto a servirMi, se hai
imparato che tu, da te, non puoi sapere nulla e non puoi fare nulla, e che l'Io sono e ciò che tu chiami la tua intelligenza, la tua
forza e la tua sostanza, sono realmente Miei, se hai imparato che sono Io che
dirigo tutti i tuoi pensieri e che non solo ti faccio fare quel che fai, ma ti
do la capacità di farlo, allora potrai comprendere il significato delle Mie
parole e sarai pienamente preparato ad obbedire. Io ti ho portato finora,
appunto, le esperienze che potevano insegnarti queste cose, ma ora, se sei
pronto e degno, puoi lavorare coscientemente con Me ed aspettare con gioia e
anche con calma ogni nuova esperienza, sapendo che in essa sono contenute delle
meravigliose espressioni del Mio intento che Io voglio rendere del tutto chiaro
a te, e che ti porterà in unione sempre più intima e amorevole con Me. Così,
tutte le esperienze saranno d'ora innanzi, benedizioni, invece che prove o
cimenti o effetti karmici di atti precedenti, poiché
in ognuna, Io ti schiuderò la grandiosa visione della Mia realtà, quella del
tuo meraviglioso sé, finché tu non abbia più nessuna disposizione a seguire
alcuno dei tuoi antichi desideri, ma cercherai solo di conoscere i Miei
desideri e compiacerMi.
3. Questo si
manifesterà in molte nuove maniere. Nelle tue attività, di qualunque genere
siano, non ti preoccuperai più del compito che ti si presenta, e farai ogni
cosa ti capiti, sapendo che è ciò che Io ti richiedo, e ti sforzerai sempre e
solo di compiacere Me, agendo impersonalmente, il che Mi permetterà di compiere
speditamente la Mia volontà. Persino nei tuoi affari troverai che Io sono
presente. Sono sempre Io, infatti, che ti procuro quegli affari, qualunque essi
siano; non perché in essi tu possa riuscire o fallire, né perché tu possa in
essi affaticarti, né accumulare ricchezze per i tuoi discendenti, o perdere
tutto quanto possiedi, o non riuscire mai ad accumulare nulla, no, ma perché,
mediante il successo o l'insuccesso, per mezzo della mancanza in te
dell'ambizione o di speciali abilità, Io possa risvegliare il tuo cuore alla
realizzazione di Me, l'Uno impersonale che risiede nell'interiore, che ispira e
dirige tutte queste cose che fai, in attesa che tu partecipi coscientemente al
vero successo ed accetti le reali ricchezze che ho in serbo per te. Imparerai
allora che i tuoi affari, il tuo lavoro, le condizioni della tua vita, sono
solo incidenti, ossia veicoli esterni che Io scelgo e adopero per condurti
attraverso certe esperienze che itengo le più adatte
a portarti a tale realizzazione e, al medesimo tempo, a vivificare in te certe
qualità dell'anima che ora essa esprime solo imperfettamente.
4. Solo che
tu conosca che Io dimoro così nel tuo cuore, che tu senta come Io ti accompagni
al tuo ufficio, al tuo negozio, al tuo lavoro, qualunque esso sia, e Mi
permetti di dirigere i tuoi affari e i tuoi atteggiamenti, in verità, Io ti
dico che quando avrai fatto questo, diverrai immediatamente conscio di un nuovo
potere dentro di te, di un potere che fluirà da te come una dolce, soave
simpatia, un vero senso di fratellanza, un'amorevole comprensione verso tutti
quelli con cui verrai in contatto, che ispirerà loro principi più elevati negli
affari e nella vita e creerà in essi l'aspirazione a spargere nel proprio
ambiente un'influenza simile, un potere che ti attirerà affari, denaro, amici e
abbondanza di tutte le cose che ti occorrono, un potere che ti metterà in
comunicazione con i più elevati regni del pensiero, rendendoti capace di
scorgere chiaramente e di manifestare coscientemente tutti i Miei poteri
impersonali, tutti i Miei attributi in ogni momento della tua vita. Allora non
sentirai più il bisogno di andare in chiesa o a riunioni religiose di alcun
genere e neppure di leggere gli insegnamenti delle Mie rivelazioni, allo scopo
di trovarMi e di adorarMi.
5. Se invece
ti rivolgerai all'interiore, Mi
troverai sempre là e sarai pieno della gioia di comunicare con Me e servirMi e adorarMi, così che non
t'importerà d'altro che di ascoltarMi e obbedire alla
Mia voce, e sentire il fremito del Mio tenero amore, mentre esso ti riempie e
ti feconda, preparandoti le vie e mitigando e facilitando le condizioni
dovunque tu vada e qualunque cosa tu faccia.
6. Io farò
di te un'influenza elevatrice, un lievito nella comunità dovunque ti manderò;
attirerò tutti a Me, a ricevere la Mia benedizione per mezzo tuo, divenuto
capace di mettere la tua personalità al servizio della Mia sacra impersonalità,
in modo che essi dimentichino te e vedano solo Me, e sentano lo stimolo della
Mia presenza nei loro cuori, in modo che possano andarsene con una nuova luce
negli occhi e il senso di un nuovo scopo nella loro vita.
7.
Specialmente, dimorerò nella tua casa, e attraverso coloro che ti sono più
prossimi t'insegnerò molte cose meravigliose che ora puoi comprendere, mentre
prima ti ribellavi furiosamente contro la loro verità. Attraverso tuo marito,
la moglie, il figlio, il fratello, la sorella, il parente, specialmente per
mezzo del despota, del brontolone, dell'egoista, potrò sviluppare in te le
grandi qualità della pazienza, della sopportazione, del dominio della lingua,
della gentilezza amorevole, del vero altruismo e dell'intendimento,
l’intelletto del cuore, poiché ti farò vedere che Io, profondamente dentro ai
loro cuori, costringo le loro personalità a dare precisamente ciò che la tua
personalità, con le sue debolezze, attira da loro.
8. Ora tu
potrai apprezzare questo ed approfittarne, e quando comprenderai realmente
questa grande verità, sarai capace di vedere in tuo fratello o in tua moglie o
nel tuo parente o nel tuo bambino, Me, che ti chiamo con i loro occhi amorosi o
addolorati, che ti parlano sconsideratamente o egoisticamente, o nel furore
della collera. Tu, invece di biasimarli, ti volgerai a Me, dentro, all'Uno
impersonale, il Quale parlerà per mezzo tuo delle parole miti, amorevoli,
gentili, le quali immediatamente ammansiranno il cuore degli altri e ti
uniranno ad essi meglio di prima, poiché Io, l'Io reale nel cuore di ciascuno,
sono Uno e rispondo sempre quando ci si rivolge a Me in questo modo. Sì, …se
solo tu potessi saperlo!
9. La più
grande scuola per te e il tuo più grande Insegnante sono nella tua casa, presso
il tuo focolare. Molto, moltissimo è riservato a coloro che, coscientemente,
conoscono ciò e che permettono a Me, l'Uno impersonale interiore, d'insegnare.
Infatti, Io solo t'insegnerò molte cose per bocca di quelli che ti sono più
vicini; ma similmente, per mezzo tuo insegnerò loro. Tuttavia, con questa
differenza: che se sei cosciente di Me e riposi impersonalmente in Me e nella
Mia sapienza, allora Mi permetterai di scegliere le tue parole e dirigere le
tue azioni, senza darti pensiero dei loro effetti sugli altri o su te stesso, e
metterai tutta la tua responsabilità su di Me.
10. Quando
sarai capace di fare questo, ti meraviglierai dei cambiamenti che constaterai
nella tua personalità e nelle personalità dei tuoi cari, e infine potrai vedere
dietro alle loro personalità umane, Me, il tuo stesso Sé impersonale, splendere
nei loro occhi.
11. Quando
potrai vederMi così, per te si aprirà il cielo e non
vedrai più difetti in tuo fratello, né sentirai disarmonie intorno a te, né
durezze provenienti dai tuoi simili, poiché saprai che Io, l'Uno impersonale
dentro gli altri, sono la Fonte di ogni perfezione, di ogni armonia, di ogni
amorevolezza, e che attendo soltanto che la personalità umana compia il riconoscimento,
si metta sommessa da parte e lasci irradiare la Mia luce in tutto lo splendore
della Mia idea divina.
12. Allora
vedrai che tutte le condizioni in cui ti metto, sono posti che ho scelto dove
tu puoi servirMi meglio. Infatti, in tutti i posti e
in tutte le condizioni c'è molto, molto da fare, e che tanto più spiacevoli
riescono alla personalità, tanto più c'è bisogno della Mia presenza vivente.
13. Dovunque
tu sia allorché avviene il risveglio, qualunque sia stato il tuo allenamento,
in affari, in una professione, in un lavoro manuale, nella chiesa o nel basso
mondo, là è la tua migliore occasione di servire, poiché là tu conosci il modo
di comportarti. Come possono il Mio e i tuoi altri sé svegliarsi alla
conoscenza della Mia presenza interiore senza l'influenza stimolatrice che deve
venire prima dall'esterno? Voi che avete ricevuto dovete dare. Voi che siete
stati vivificati, dovete divenire vivificatori. Voi dovete portare negli
affari, nella professione, nel lavoro, nel mondo circostante, la Mia presenza
vivente; dovete aprire le porte dei cuori addolorati e ammalati e lasciare che
la Mia luce e il Mio amore risanatore si riversino in essi. Voi dovete essere
il lievito che farà lievitare la massa. Se le condizioni di questi cuori
debbono essere sollevate, tocca a voi, Miei risvegliati, di portare a questi
Miei ignoranti, traditi e illusi, la Mia ispirazione, la Mia benedizione, la
Mia forza, affinché essi possano sollevarsi, respingere lungi l'influenza del
mondo, ascoltare la Mia voce interna ed essere d'ora in poi i padroni delle
condizioni circostanti, e non più, schiavi. Nessuna condizione nella vita può
essere sollevata o dominata sfuggendo da essa. Il tocco divino è necessario e
deve essere provveduto, ma può essere dato solo da uno che ha sondato le
profondità e raggiunto i culmini dell'esperienza umana, con Me quale Guida e
Interprete.
14. O voi
che leggete e la cui anima comprende, siate benedetti, e il lavoro che dovete
compiere sia dinanzi a voi.
15. Invece
voi che ancora dubitate, mentre la vostra personalità trema di paura man mano
che la luce filtra attraverso il vostro intelletto annebbiato, voi pure
parteciperete presto alle Mie benedizioni, poiché Io vi preparo rapidamente
alla gioia che vi aspetta.
16.
Nondimeno, tutti voi che comprenderete e voi che temete, sappiate che anche
adesso Io manifesto la Mia volontà attraverso di voi, e che, tempo verrà
certamente, in cui non conoscerete altra volontà che la Mia e in cui tutte le
cose che voi vorrete, saranno!
17. Questo,
tuttavia, accadrà solo quando voi stessi sarete divenuti ‘uno’ con Me, finché
non rimarrà nella vostra personalità nulla che possa attirare da altri il
minimo pensiero o sentimento disarmonico, per un vostro atto o una vostra
parola. Allora voi procederete spargendo benedizioni intorno a voi! Dovunque
andrete, la Mia Luce e il Mio Amore irradieranno intorno a voi, creando pace,
concordia, unità. Tuttavia, la cosa migliore, benché naturale, allorché potrete
comprenderla, è che tutti saranno migliori e più felici per il fatto che voi
siete apparsi nella loro vita. Infatti, l'Io
sono in
essi, che mentre sono ancora nella carne avrà trovato e sentito dentro di voi
un vero tramite dall’impersonale espressione, sentirà quindi, benché la
personalità loro ne sia ancora inconscia, …lo splendore e la santità della Mia
vita impersonale!
[indice]
IO SONO l'Unigenito che procede
dal Padre e dalla verginea forza materna,
eterna, creatrice, matrice dell’Universo.
Io dimoro nel cuore,
nell'intimo più recondito di tutte le cose
manifeste
di coloro che discutono l'argomento IO
SONO.
[1]
Un esempio di questa affermazione può essere dedotto dalle rivelazioni a Jakob Lorber, il quale ricevette la ‘parola’, anche da elementi
della natura che gli parlarono, come ad esempio una fonte (“La fonte Andritz”),
oppure una rupe (“La rupe Schlossberg”).