[Estratto da: “La
Teosofia cristiana” - di Franz Schumi]
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Insegnamenti sulla reincarnazione
31/1 - L’insegnamento indù della reincarnazione
1. Gli indù vennero a conoscenza della reincarnazione nel 22°
secolo dopo la creazione di Adamo e precisamente dai discendenti di Noè che si
diffusero in India.
2. I maestri indù sono servitori formati verso l’alto attraverso l’ascetismo
dello spirito del loro io, mortificando i loro corpi per tutto ciò che è
terreno con l’ascetismo o l’uccisione della brama della carne, rendendola
docile allo spirito. Essi sono instancabili in questa mortificazione, che è la
missione della loro vita. Per mezzo di ciò l’anima viene resa vivente e si può
estendere oltre la vita ordinaria, e così essi diventano chiaroveggenti, chiaro
udenti e chiaro percepenti, una conseguenza naturale della mortificazione della
carne di lunga durata a favore dell’animazione dell'anima.
3. Se l'anima ha raggiunto il perfetto predominio sulla carne, allora emerge
la sua assoluta attività e peculiarità, poiché l’anima nello stato assoluto è
creativa, e ciò che essa vuole irrevocabilmente, accade. Inoltre, tali adepti
della formazione spirituale vengono istruiti da coloro che sono già iniziati in
tutti i misteri, e così giungono a tutti gli artifici immaginabili del mondo
degli spiriti. Però, non tutti sono ugualmente progrediti, bensì ci sono alcune
differenze tra loro.
4. Il loro progresso spirituale conseguito forzatamente attraverso l'ascetismo,
è privo di purezza della conoscenza in tutti i misteri spirituali; allora un
cristiano rinato è molto migliore in questo, perché in ciò possiede la Mia
grazia speciale per la spiritualizzazione effettuata che si è ottenuta senza
ascetismo, quindi con uno sforzo molto maggiore, mentre in India esiste
un'auto-costrizione che Io non approvo.
5. Anche i Mahatma indù hanno la parola interiore, come i medium cristiani
del Padre, ma è non così efficiente, perché il loro modo di vita rende più omaggio
alla sapienza, mentre quello dei medium del Padre all'Amore, e l'Amore è il Padre
in Dio.
6. Infatti, essi attendono troppo poco all’amore, perciò sono più indirizzati
alle proprie osservazioni, che però diventano in molteplici modi molto
ingannevoli. Essi conoscono ciò che vedono e ascoltano loro stessi, ma chiedono
molto poco la Mia illuminazione, perciò le falsità nell'insegnamento indù.
Verità e menzogne si mischiano, e perciò le assurdità di alcuni insegnamenti e disposizioni.
7. I maestri della religione indù insegnano che l'uomo deve entrare nella
carne (reincarnazione) tanto spesso, finché non ha raggiunto il suo scopo. Secondo
il loro insegnamento ogni incarnazione è la conseguenza dell'azione, come ha
vissuto nella sua ultima incarnazione, il che nel linguaggio indù è chiamato ‘karma’,
8. Il karma deve quindi essere la causa per cui l'uomo viene di nuovo nel
mondo, per portare la sua vita dall'ultima incarnazione in una migliore
formazione spirituale, e così slanciarsi più in alto.
9. Ad esempio, se l'uomo nell'ultima incarnazione era un sovrano e quindi
una persona altamente altezzosa che considerava i suoi sudditi come suoi
schiavi, allora desidera diventare l'opposto in seguito a questo karma, e
quindi si reincarna come lavoratore, al fine di opprimere, diventando sottomesso, la sua alterigia e la sua prepotenza.
E così egli va in sempre peggiori condizioni di come erano le precedenti.
10. Se invece era un artista, un erudito, un dottore, ecc., allora vorrebbe
ri-dedicarsi nelle stesse posizioni, ma… s’imbatterà in
genitori giusti? Questa è la domanda; quindi diventerà una faccenda rischiosa.
11. Ora si pensi alla reincarnazione che si deve ripetere ogni 1000-1500
anni per essere finalmente felice, allora, si potrà contare lunghi millenni
fino a quando qualcuno avrà raggiunto la sua fortuna!
12. Che il Dio cristiano sia lo stesso dell’indiano, nessuno lo metterà in
dubbio; ma un dato di fatto è questo: la religione buddista-induista l’ha
fondata un uomo peccaminoso! La cristiana, invece, Dio stesso, e in questa è l’Amore
il comandamento principale, e chi adempie gli ordinamenti dell'Amore, può giungere
in pochi anni là, dove i buddisti avrebbero bisogno di molte migliaia di anni.
13. Nel regno degli spiriti c'è la continuazione della vita come sulla Terra,
ma senza (il corpo di) carne. Gli stessi vizi, brame carnali e passioni che il
defunto coltivava nella carne, li porta con sé e continua a vivere in questi.
14. Queste caratteristiche si devono sopprimere e mutarle in amore, umiltà,
pazienza, altruismo, misericordia e castità, e allora il Cielo si conquisterà. L'unica
condizione accanto a questa, è che là va molto, molto più difficile e più lentamente,
perché là ci sono parecchi ostacoli spirituali che non sulla Terra.
31/2 – La dottrina della reincarnazione nel Vecchio Testamento.
Graz, 20 maggio 1902
15. Le più antiche testimonianze bibliche,
come lo potete notare nella discussione sull'insegnamento della cabala[1]
ebraica, sono di una data molto posteriore, sebbene gli Ebrei ne abbiano avuto
notizie antichissime che gli uomini muoiono e rinascono. Questi passi sono:
16. Salmo 90, 2-3 (anno
1026 a.C.): «Signore Iddio, tu sei il
nostro rifugio di generazione in generazione! Tu che lasci morire gli uomini e
dici: tornate di nuovo, figli degli uomini». – Qui David presenta la
reincarnazione di se stesso, vedi Ezechiele!
- I ) Ezechiele 34,23 (anno 587 a.C.): «Allora Io (Jehova)
susciterò loro un solo pastore che li
pascolerà, vale a dire il Mio servitore Davide; egli li pascolerà e dovrà
essere il loro pastore». – Questa notizia sulla reincarnazione di David è stata
data solo simbolicamente sul seme di David in Gesù, come rappresentanti
spirituali e pastori delle anime di tutti gli uomini.
- II ) Malachia 4,5 (anno 440 a.C.): «Ecco, Io vi mando il profeta Elia, prima che venga il grande e
terribile giorno del Signore». – Questo passo indica la venuta del Messia, su
cui forniscono i dettagli relativi a ciò i passi in Matteo, Marco, Luca e Giovanni.
- III ) 2°
Maccabei
7,23-29 (anno 184 a.C.) «Colui che ha
creato il mondo e tutti gli uomini, vi restituirà benignamente il respiro e la
vita». – Così parlò la madre ai suoi sette figli, che Antioco martirizzò. E
quando fu la volta del figlio più giovane, disse: «Perciò non ti spaventare dinanzi al carnefice, ma muori volentieri come
i tuoi fratelli, che l’Iddio misericordioso ti renderà di nuovo vivente insieme
a loro e vi darà di nuovo a me».
17. In queste poche parole si scorge che la dottrina della reincarnazione
ebraica non è di origine indiana, poiché gli indù posero lo spazio di 1000 fino
a 1500 anni tra una reincarnazione e l’altra, mentre in Maccabei
la madre sperava di riavere subito i suoi figli ancora nella sua vita, e questo
insegnamento è più corretto di quello indù, poiché per Me, che lascio rientrare
l'anima nella carne, nessun tempo è determinante, ma tutto accade secondo le
circostanze, quindi qualcuno può morire e subito rinascere, oppure solo dopo
molti anni, o anche mai più. – Io non Mi lascio fare dagli uomini nessuna prescrizione,
e nessuno senza la mia volontà e il Mio permesso può entrare di nuovo nella
carne. Questo è il vero insegnamento del karma e della reincarnazione, e nessun
altro!
18. Dal momento che gli Ebrei riconoscevano pubblicamente la dottrina della
reincarnazione, essa era ovviamente insegnata dai sacerdoti del tempio, e quindi
era ben nota al popolo. Pertanto, nel suo insegnamento segreto denominato ‘Cabala’
(quello ebreo), trovate due insegnamenti molto accentuati stabiliti quale tesi,
vale a dire: (1) “Che l'uomo viene
portato davanti al giudizio di Dio, già prima di entrare nel mondo”.
19. Questo insegnamento comprende lo stesso karma come presso gli indù, poiché
in queste parole sta apertamente espresso che l'uomo è un peccatore, che è un malfattore,
considerato che verrebbe portato davanti al giudizio di Dio prima della
nascita, e in questo starebbe la prova che egli abbia già vissuto prima come uomo
e deve aver peccato, poiché se fosse un essere trasformato dall'anima di un
uccello in un'anima umana, colui che entra nella carne non avrebbe peccati, per
essere portato davanti a un giudizio. Questa tesi nella cabala come scuola
esoterica degli Ebrei contiene in sé il senso di una precedente azione o karma,
che per l’appunto è la causa per l’effetto, cosicché il peccatore venga portato
dinanzi a un giudizio.
20. Con l’insegnamento del karma si collega naturalmente la reincarnazione,
poiché è questo che la cabala indica in una frase insegnandolo ulteriormente:
(2) “Tutte le anime sono assoggettate
alla migrazione e gli uomini non conoscono le vie del Santo (Jehova Zebaoth); essi non sanno che vengono portati davanti al giudizio prima di entrare in questo mondo,
come neanche dopo averlo lasciato; essi non conoscono le molte
trasformazioni e le prove segrete che devono sostenere”.
21. Sebbene i farisei e i maestri segreti Ebrei, detti ‘cabalisti’,
credessero nel karma e nella reincarnazione, il loro insegnamento non era tuttavia
così chiaro come l'ho annunciato agli uomini nei dettati teosofici cristiani attraverso
Jakob Lorber[2].
22. Lo potete vedere dagli scritti dello storico ebreo Giuseppe Flavio, il
quale dopo la distruzione di Gerusalemme scrisse ed intitolò l’argomento ‘Antichità
giudaiche’[3].
23. In questo testo (18,1-3) sta scritto: «Secondo l'insegnamento dei farisei le anime sono immortali, e uno stato
di retribuzione li attende dopo la morte: ricompensa per le virtù
e punizioni per i vizi. Per i virtuosi c’è il facile ritorno alla vita ... essi passano solamente in un altro corpo; al
contrario le anime dei viziosi vengono martoriati con la pena eterna».
24. Anche Giuseppe Flavio, che era lui stesso un ebreo, credeva in questo insegnamento
e trasmise alle generazioni future queste sue convinzioni nei suoi scritti sulle
guerre che i romani intrapresero contro i Giudei (de bello Jud.
III. 5).
25. L'affermazione che i depravati vengono tormentati nell'eterno martirio,
è compresa in maniera non giusta, poiché, non appena lo spirito malvagio modifica
il suo modo di pensare e fa contrizione e penitenza in tutta serietà viene
liberato dal tormento eterno attraverso se stesso, dal momento che in
quel caso gli offro la mano soccorrente attraverso i Miei angeli, i quali lo istruiscono
e lo guidano verso l'alto in condizioni sempre più elevate e migliori.
26. Là c'è eterno strazio, ma non eterno tormento, perché questo contraddirebbe
l'eterno Amore e la misericordia in Dio, e si farebbe di Dio un eterno spietato
tiranno. Eterno Amore e misericordia, ed eterna spietata tirannia sono due concetti
decisamente inconciliabili in Dio, perciò quest'ultima non esiste.
27. La dottrina della reincarnazione karmica presso
gli ebrei è datata dal 12° secolo dopo la creazione di Adamo, perché la
reincarnazione iniziò allora, laddove gli adamiti come Lamech,
il padre di Noè, sua moglie Ghemela ed altri, come un
giorno Enoch, avevano la parola interiore. Con Noè
questo è dimostrato perfino biblicamente, quando s’informarono sul soggiorno
dei loro defunti; e allora accadde che anch’essi domandarono di quelli che già ri-vivevano
tra loro, anche se con un’altra fisionomia, poiché l’uomo di solito mescola il
precedente viso con quello dei suoi (nuovi) genitori e così si rende
irriconoscibile. Questo deriva dalle impronte dei genitori sull'anima, la quale
forma il corpo di carne nell’uomo. L'anima riceve l'intelligenza dallo spirito
di Dio, che di solito riproduce il differente aspetto e il volto secondo i
genitori, e precisamente i fanciulli secondo la madre, invece le fanciulle
secondo il padre, con ciò sorgono le diversità delle fisionomie, ma non tutte
le volte, perché dipende proprio dalla volontà di Dio. – Anche il reciproco stato
d'animo dei genitori gioca spesso un ruolo determinante nella formazione del
viso. – Invece l'anima conserva sempre la sua fisionomia originaria,
indipendentemente da quante reincarnazioni possa aver attraversato.
31/3 - La reincarnazione è una dottrina confermata
Graz, 17 settembre 1902
28 . Dalla diffusione dei messaggi spiritistici e del movimento
buddista-teosofico, la conoscenza della re-incorporazione o reincarnazione è
penetrata nei vasti strati del popolo, – ma anche le Mie parole paterne v’insegnano
che hanno luogo reincarnazioni dei defunti. Quindi questo è un fatto da ogni
parte confermato, a cui bisogna credere, dal momento che Io stesso ve lo insegno
e lo confermo.
31/4 – La dottrina della reincarnazione è espressa nel Nuovo Testamento
Graz, 22 maggio 1902
29. La dottrina della reincarnazione presso gli Ebrei era una faccenda nota
tra il popolo, poiché tutti la conoscevano, e un insegnamento specifico della stessa
sarebbe stato inutile.
30. Anche nel cristianesimo non fu particolarmente insegnato, perciò la sua
conoscenza si perse sempre di più nel corso dei tempi tumultuosi delle
persecuzioni cristiane, finché non fu bandita dall'insegnamento come eretico, perciò
rimase completamente sconosciuto tra i cristiani fino alla seconda metà del XIX
secolo; ma fu insegnato sotto un’altra forma, sebbene sbagliata, vale a dire con
la credenza nella risurrezione della carne all’ultimo giorno prima del
giudizio universale.
31. Anno 30, il 25 maggio. – Quando Io ero nel deserto di Betabara, i giudei in Gerusalemme mandarono i loro
sacerdoti e leviti da Giovanni il Battista e gli chiesero: «Chi sei tu? Ed egli
disse apertamente e liberamente: "Io non sono Cristo"».
32. Gli domandarono: «Dunque, sei tu
il grande profeta? (riferendosi a Mosè che nel 1457 a.C., il 17 maggio,
nel deserto, Jehova gli aveva riferito di
profetizzare: «Io susciterò loro un
profeta come te dal mezzo dei loro fratelli, e metterò le Mie parole nella sua bocca,
e dovrà dire a voi tutto ciò che gli ordinerò» – [Deut.18,15-18]), ma Giovanni rispose negativamente
a questa domanda; poiché il grande Profeta ero solo Io stesso per ciò che
riguardò la distruzione di Gerusalemme e l'annientamento del regno giudaico.
33. Ancora gli domandarono: «Sei tu
Elia?». E poiché egli non era stato reincarnato nel senso del profeta Elia,
rispose negativamente anche a questa domanda. (Elia si separò dalla Terra il 5
gennaio dell’anno 805 a.C.).
34. Messi in imbarazzo dal fatto che Giovanni rispondeva negativamente ad
ogni domanda, gli dissero: «“Dunque: chi sei
tu? Che risposta dobbiamo dare a coloro che ci hanno inviato? Cosa dici tu di
te stesso?”. Ed egli rispose loro: “Io
sono la voce di un predicatore nel deserto: preparate la via al Signore!”». Come aveva scritto il profeta Isaia (Is.
40,3) nell’anno 723 a.C. il 17 maggio. (rif: Gv. 1,19-23; – Mt. 3,3; – Mc. 1,3; – Lc.
3,4)
35. Dalla domanda se egli fosse Elia, il quale si era separato dalla Terra 805
anni prima, si conferma la salda convinzione dei farisei che i defunti dopo un
certo tempo tornano di nuovo nella carne e vivono come uomini.
36. Anno 31, 5 febbraio. – Al tempo in cui Giovanni era in prigione, Io insegnavo
al popolo, guarivo gli ammalati e facevo differenti miracoli. Allora Giovanni il
5 febbraio dell’anno 31 mandò a Me due dei suoi discepoli e Mi fece chiedere se
Io fossi il promesso Messia o se si dovesse aspettarne un altro. Su questo
diedi ai discepoli la seguente risposta: «Andate
da Giovanni e riferitegli ciò che vedete e udite: i ciechi vedono e gli zoppi
camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risorgono e il
Vangelo viene annunciato ai poveri» (Matt.
11, 2-14 come in Isaia nell’anno 725 a.C. - Is. 35,5-6)
37. Profetizzai di Me, poi dissi ai Miei discepoli: «Giovanni è più che un profeta, poiché questi è colui di cui è scritto: “Ecco:
Io, Jehova, manderò il Mio angelo a preparare la via davanti a Me”, (Anno 440, 17
maggio: Malachia 3, 1) poiché tutti i profeti e la
legge hanno profetizzato (di Me) ad eccezione di Giovanni. – E se lo volete
accettare, egli è Elia che deve venire prima del giorno del Signore» (Mal. 3,23).
38. Come testimone della notissima dottrina della reincarnazione tra il
popolo di Israele, il nato cieco sta particolarmente dominante davanti al Tempio,
poiché i Miei discepoli mi chiesero: «Maestro,
chi ha peccato, questi o i suoi genitori, per il fatto che è nato cieco?» (Gv. 9,1-2). – In questa domanda c’è proprio la prova che doveva
aver vissuto già una volta, se aveva peccato prima della nascita.
39. Quando venni nel territorio di Cesarea Filippi (Matt. 16, 13-14 / Marco
8, 27-28), per mettere alla prova la fede dei miei discepoli, chiesi loro: «“Chi dice la gente che sia il figlio dell’Uomo?”
– Essi Mi risposero: “Alcuni dicono che
sei Giovanni Battista che Erode prima ha fatto decapitare; altri Elia; altri
ancora Geremia, o comunque uno dei profeti”».
40. Da questo vedete che la reincarnazione, come si può scorgere nei passi
menzionati, era generalmente conosciuta e accettata presso gli ebrei, ed Io non
ho confutato questa credenza, ma l'ho confermata a causa della reincarnazione
di Elia come Giovanni il Battista.
41. Nel frattempo tra il popolo sorsero ogni genere di voci su di Me e giunsero
al re Erode, e il 24 marzo egli si espresse: «Giovanni è resuscitato dai morti; ecco perché compie tali azioni. – Alcuni
invece dissero: Elia è apparso; altri ancora: è risorto uno degli antichi
profeti» (Marco 6, 14-16 / Luc. 9, 7-9).
42. Questi discorsi vi mostrano chiaramente che si credeva in maniera salda
nella reincarnazione.
43. Dopo la trasfigurazione sul monte Tabor (Matt.
11,14 / 17,1-13; Marco 9,10-11) scesi giù dal monte con i Miei discepoli i
quali Mi domandarono: «Perché dunque gli
scribi dicono che prima deve venire Elia?», pensando in silenzio: ‘…prima del Messia come lo abbiamo visto
oggi’. Ed Io risposi: «È vero, Elia deve
venire prima e ristabilire tutte le cose, ma vi assicuro che Elia è già venuto
e non l'hanno voluto riconoscere, ma gli
hanno fatto tutto quello che han voluto. Così anche il Figlio dell'Uomo dovrà
soffrire da parte loro (Isa. 53). Allora
i discepoli compresero che stavo parlando di Giovanni Battista».
31/5 - La dottrina della reincarnazione dalle lettere degli apostoli – e
tramite Lorber
44. Che Paolo abbia di fatto accennato alla reincarnazione, lo dimostra la
sua ‘Lettera ai Romani’, scritta nell’anno 57 dal 22 ottobre al 5 novembre, in cui
(Rom. 3, 25) dopo il chiarimento conosciuto tra parentesi dalle parole mistiche
riportate nel libro “Il peccato e la giustificazione” cap. 4,9 in cui si dice: «Dio (l’Amore) ha destinato Lui (Gesù
Cristo) per il sacrificio (per il
peccato originale [Gen. 3,15]), mediante
la fede (che Jehova ha risvegliato in loro attraverso
le profezie del Salvatore veniente nel Messia) nel Suo sangue (che significa l’Amore di Dio per i Suoi figli,
risvegliato in loro), per dare una prova
della Sua giustizia (verso i discendenti di Adamo che nelle incarnazioni
successive non sapevano nulla dei peccati passati che essi stessi avevano
commesso) con l’alleviare le trasgressioni precedenti (con l'espiazione sulla
croce per la giustificazione del peccato originale)».
45. Nella ‘Lettera agli Ebrei’, Pietro[4]
vi dimostra che con i precedenti peccati non sono intesi i peccati del Nuovo
Testamento, poiché in questa si esprime molto chiaramente: «Per questo, Gesù è mediatore di un nuovo patto. Quindi la Sua morte è avvenuta per redimere
dalle trasgressioni commesse sotto il primo (o vecchio) patto, affinché i chiamati ricevessero l’eterna eredità promessa» (Ebr. 9,15).
46. Qui si parla solo di coloro che hanno peccato nel Vecchio Testamento. Tuttavia,
nel capitolo 10, versetto 10, sembra come se Pietro avesse sbagliato, avendo espressamente
detto: «Secondo la volontà divina noi
siamo purificati una volta per tutte mediante il sacrificio del corpo di Gesù
Cristo». Nondimeno, questo contraddice ciò che egli stesso scrive nel capitolo
9 versetto 15.
47. Che Pietro abbia esteso il senso ‘una volta per tutte’ non ai
peccati commessi nel Nuovo Testamento, lo dimostra il fatto che lui al capitolo
10 versetto 26 afferma che non si può più peccare intenzionalmente o volontariamente
dopo che si è giunti alla conoscenza della verità, poiché per tali peccatori
non c'è più nessun sacrificio di Dio!
*
(Parla
Schumi)
48. Secondo la
dichiarazione del Padre celeste a me, (Schumi), Pietro ha pensato al peccato
originale e a tutti i peccati del Vecchio Testamento derivati da questo, ma
aveva in mente anche la reincarnazione, poiché questo senso è chiaramente
espresso, e perciò è anche degno di fede, perché al tempo degli apostoli la
dottrina della reincarnazione era generalmente conosciuta e creduta. Paolo ha scritto
un’ottima parola relativamente al karma e alla reincarnazione nella prima
lettera ai corinzi, dove presenta i cretini e i deficienti. Egli dice: (1° Corinzi: 3,18-19): «Nessuno s’inganni! Se qualcuno di voi presume
di essere un saggio di fronte a questo mondo, diventi stolto, affinché diventi saggio.
– Infatti, la sapienza di questo mondo è stoltezza dinanzi a Dio». Considerando
che i saggi rimangono saggi fino alla loro morte, così questa osservazione accenna
alla sola reincarnazione, allorquando essi verranno al mondo come stolti e
deficienti, per essere spiritualmente umiliati, altrimenti non rinunceranno alla
loro falsa sapienza. Che ci siano reincarnazioni, e che la Teosofia cristiana negli scritti di Lorber
possieda la dottrina della reincarnazione, si può apprendere dalle spiegazioni
di Gesù nel Grande Vangelo di Giovanni: vol. I cap. 213 – vol. IV cap. 34 e 138
– vol. V cap. 232 e 237 – vol. VI cap. 61 – vol. VII
cap. 217 – vol. VIII cap. 16.
31/6 - Lo Spirito di Dio è esistente prima dell'incarnazione
Graz, 2 novembre 1902
49. Anche la Mia stessa incarnazione in Cristo vi fornisce la prova che
l’uomo, con la personificazione nella carne, deve esistere spiritualmente già lì
(nello spirito) prima della generazione, poiché vi sarà certo ovvio che Io, come
Spirito di Dio, ero lì dall'eternità, e quindi è lo stesso Spirito di Dio, i
cui giorni secondo il profeta Michea, provengono
dall'eternità (Mich. 5,1), che è entrato nella carne
ed è diventato un Uomo come lo sono tutti gli uomini.
50. Questo fatto parla comunque così esplicitamente, che un uomo con uno
spirito luminoso non può sollevare nessuna obiezione logica, poiché se il corpo
di carne di Gesù ha attraversato la stessa formazione umana verso l'alto come quella
di ogni altro uomo, allora diventa certamente comprensibile che anche per tutti
gli uomini lo spirito animico deve essere lì prima
del corpo in cui dimora, così come un costruttore è sempre lì prima della casa da
costruire, essendo l'anima, per l’appunto, l’architetto della sua dimora dove essa
vive e lavora al tempo della sua vita.
51. Il fatto che l'anima possa essere lì già molto prima che venga nella
carne, ve lo dimostra ancora una volta la Mia stessa incarnazione, poiché Io
ero lì non solo dall’eternità, bensì dove occupavo l'intero incommensurabile
firmamento con i suoi mondi giganti, che Io creai dal corpo animico
di Satana, completando così quelle opere colossali ancor prima che nascessi come
Uomo in Cristo.
52. Con questo, però, è fornita anche la prova che l'uomo, quale figlio Mio,
e quindi come un essere fatto ad immagine Mia, precedentemente può anche aver
attraversato molte e differenti cose prima di entrare nella carne, poiché, come
il figlio di un padre terreno nella sua piena maturità è dotato degli stessi
sensi e facoltà come suo padre, così anche l'uomo spirituale, come figlio di
Dio, è dotato di tutto per diventare un giorno, nella piena maturità, ciò che
sono Io, il Padre suo spirituale. Nel frattempo egli matura lentamente, per
diventare ciò per cui è destinato.
53. Questo fatto della Mia stessa incarnazione come Dio in Cristo, dice
chiaramente che lo spirito umano deve essere esistente già molto prima di
essere generato, la cui differenza tra un'anima e un’altra è ben esistente, ma
doveva essere stata esistente come spirito umano finito, poiché dove non c’è un
architetto, lì non può essere costruito un edificio con milioni di artistici elementi,
e il corpo umano è una tale struttura che deve essere definita come meraviglia,
considerato che presenta in sé cose, in cui l’ordinaria ragione erudita può
solo constatare che sono esistenti, ma non imitarli; per tale ragione voi avete
un grandissimo presentimento della capacità della vostra anima già nel corpo di
un bambino, come l'irrazionale che osservate nella sua vita di fanciullo. Infatti,
l'intelligenza e gli effetti in loro sono doni dello Spirito Santo di Dio, il
Quale dimora nel cuore della loro anima.
31/7 - Nei sogni l’apparizione di
animali denota l’essenza animalesca di spiriti
Graz, 2 novembre 1902
54. Ci sono pochi uomini che non hanno mai avuto sogni in cui sono stati
perseguitati e spaventati da cani, cavalli o altri animali cattivi, ma questi
non sono animali naturali, ma autentici uomini trasformati nella forma di
quegli animali ai cui vizi si sono prestati come uomini.
55. Considerato che tali sogni veritieri succedono in ogni casa, perciò sono
un fatto noto a tutti, cosa che qui richiede solo il chiarimento necessario per
capirli.
56. Nel libro ‘Il mondo degli
spiriti’ sono menzionati i differenti animali e si descrive quale specie di
uomini nel regno dello spirito rappresenta il serraglio spirituale; perciò qui voglio
solo far conoscere il fatto che il secondo inferno è molto affollato da persone
sotto la forma di animali, e questi sono uomini che hanno assunto forme di
animali perché
una volta nel mondo, si comportavano con caratteristiche animalesche come gli
stupidi e gli imbecilli che ghignano in faccia agli altri, ed ancora parecchi
altri, come per esempio coloro che imprecano grossolanamente contro i loro
sottoposti, come anche quelli di natura maligna, furtiva, crudele, mordente, sarcastica,
immorale, ingrata, corrotta, avida, selvatica, ecc.
57. Che tali uomini-animali abbiano vissuto precedentemente sulla Terra, è proprio
la prova che (dopo) sono stati trasformati in animali, quindi hanno di certo
peccato talmente, da essere trasformati in quelle stesse forme animalesche.
58. Da adesso in poi questo fatto potrà essere fatto notare dappertutto,
perché i defunti vi si mostreranno in quell’aspetto che si sono guadagnati con
la loro vita sulla Terra; perciò questa diventa di fatto l'ultima prova della
verità, e quindi non è necessario motivare il fatto con le parole, bensì voglio
fornirvi prove sicure della verità, e questo vi servirà come esempio di come dovete
vivere e operare, affinché non vi capiti la stessa sorte.
31/8 - La dottrina della reincarnazione insegnata fino al 5° secolo e poi maledetta
Graz, 2 novembre 1902
59. Oltre ai sogni veritieri, anche gli uomini dotati di chiaroveggenza
vedono di quando in quando degli animali domestici e animali selvatici che incutono
loro paura. Vedete, anche questi animali sono gli stessi che si vedono nei
sogni, cioè defunti trasformati di là in animali, che nel mondo avevano vizi
animaleschi.
60. Poiché ogni uomo porta con sé nell’altro mondo le sue buone e le
cattive caratteristiche, quindi egli vive anche nell'aldilà nelle stesse condizioni
dei suoi vizi o virtù, come nel mondo, ma con la differenza che, entrato
nell'aldilà, perviene nella sfera dove appartiene con le sue caratteristiche, e
così il chiaroveggente lo vede poi nella forma delle sue virtù come effetto
della causa, come voi sapete e conoscete dalla vita della veggente di Prevorst[5].
61. Se si migliora, allora è bene per lui. Se non si migliora, se è dedito alle
cattive virtù, allora con il tempo dovrà attraversare di nuovo una vita di
prova nella carne, e così slanciarsi in regioni più alte, come ho spiegato su
questo.
62. Come detto sopra, la credenza nella reincarnazione era supposta anche
nel primo cristianesimo, ma più tardi, nel settimo secolo, scomparve
completamente tra il popolo.
63. Come vi conferma Hieronymus[6]
(† 420), tale dottrina fu tramandata ai suoi tempi solo come insegnamento
esoterico dei prescelti alle prime comunità cristiane.
64. Alcuni dei più eminenti, i cosiddetti ‘padri della Chiesa’, la portarono
in avanti del tutto apertamente, come Basilide († 235),
Carpocrate († 317), Epifanio
(† 403), Tatiano († 330), Athenagoras
(† 430), Clemente di Alessandria († 320), Origene
vescovo di Alessandria nato nel 185 († 254). Anche Tertulliano
(† 240) nelle sue argomentazioni si avvicinò molto a questo insegnamento e perlomeno
l'accettazione della preesistenza non fu respinta nemmeno dai più giovani maestri
della Chiesa. Cosi in Sinesio di Cirene
(† 317), Ilario di Poitiers († 367), Nemesio di Emesa († 430) e altri, perfino Agostino († 437). – Solo
sotto Giustiniano nel quinto concilio ecumenico di Costantinopoli del 553
questa conoscenza esoterica fu accusata di eresia; e tuttavia il suo
apprezzamento rimase per tutto il Medioevo sostenuta da molte sette eretiche e
da singoli mistici.
65. In ultimo, da Hübbe-Schleiden (1846-1916)[7],
in un suo libro negò l'insegnamento della reincarnazione nel cristianesimo,
confermando la negazione di tale
dottrina che era stata maledetta con queste parole: «Chi insegna la leggendaria preesistenza dell'anima con tutte le
conseguenze, e la sua mostruosa restaurazione (della reincarnazione), che sia maledetto». (1° canone contro Origene al quinto concilio ecumenico svolto a
Costantinopoli nell’anno 553).
31/9 - L’errata
credenza di infinite reincarnazioni nella religione indiana
Graz, 23 maggio 1902
66. La Teosofia indiana, quale giusta filosofia religiosa, insegna molto, ma
considerato che essa applica erroneamente l’intero progresso spirituale dell’uomo
sul karma e sulla reincarnazione, il che non corrisponde alla verità, quindi
voglio illuminarvi Io stesso la faccenda, per quanto vi è necessario sapere su
ciò.
67. Le reincarnazioni delle anime provengono dal primo e dal secondo
inferno, il terzo ne è escluso perché là ci sono anime troppo maligne. Le
ragioni del perché vengono reincarnate sono:
- stoica[8]
indifferenza per tutto, quindi non c'è né progresso né regresso nello
spirituale, e così devo mandarli di nuovo sulla Terra per iniziare una nuova
vita.
- Alcuni
chiedono loro stessi la reincarnazione, perché si sentono troppo deboli per procedere
in avanti.
- Altri
continuano a vivere così come hanno vissuto sulla Terra, in modo veramente malvagio
ed incorreggibile, ma neanche così tanto da retrocedere per il terzo o più
basso inferno. Quando vedo che dopo centinaia di anni, nulla si guadagna e
nulla si perde, allora decido Io stesso e li lascio reincarnare.
68. Molti hanno un tale ardente desiderio di vivere di nuovo sulla Terra,
che Io lo percepisco senza che loro ne sappiano qualcosa. Allora viene intrapreso
un nuovo corso di prova di vita nella carne. Talvolta c'è da intraprendere una via
migliore, talvolta no. – Alla fine è una misericordia da parte Mia reincarnare all’improvviso
tali anime che si considerano maledette e condannate per l’eternità secondo i
falsi insegnamenti ecclesiastici.
69. Quando un (Mio) ‘figlio’ si reincarna, il ricordo della sua vita
passata gli viene tolto, compare sulla Terra come privo di peccato e deve
cominciare completamente di nuovo il suo karma. Tuttavia nessun peccatore viene
reincarnato prima di aver trascorso un corrispondente tempo nella sfera del tormento,
poiché in ciò deve esserci una punizione per i peccati commessi, il che di
solito dura parecchie centinaia di anni, talvolta anche da 1000 a 2000 anni.
70. Se lo spirito reincarnato vive una vita virtuosa, allora tutto il
precedente viene dimenticato, poiché cammina secondo i Miei comandamenti, e in
tal modo si elimina i vizi precedenti; se al contrario vive di nuovo una vita
peccaminosa, allora la sua reincarnazione è una rinnovata continuazione dei
peccati e un peggioramento degli antichi vizi risvegliati, perciò quando muore si
procaccerà una sofferenza maggiore per l'aldilà.
71. Le reincarnazioni avvengono anche dal paradiso e dai Cieli. Tali anime
sono poi occupate più per lo spirituale, rispetto a quelle che sono venute qui dall'inferno.
Infatti, alcune di queste ultime ripetono più volte la prova della reincarnazione,
ma questa non avviene mai più di venti volte, poiché tra l'una e l'altra scorrono
parecchie centinaia di anni, talvolta mille e ancora di più.
72. Ora sorge la domanda: “Perché si reincarnano
gli spiriti dal Paradiso, dal momento che a loro di certo va molto meglio che
sulla Terra?”. – Vedete, questa domanda è importante e perciò merita tutta
l’attenzione. Gli stessi spiriti del Cielo pregano per la reincarnazione,
perché sono della buona opinione che con il discernimento che ora hanno desiderano
svilupparsi ulteriormente per avanzare più velocemente, e di fatto avanzeranno.
Essi chiedono di avere quei genitori che li alleveranno bene e li faranno anche
formare attraverso la scuola. E questa richiesta viene loro concessa. Solo che ora
viene la Chiesa con il suo istupidimento e lo Stato con le sue istituzioni
infernali e rovina gli uomini da cima a fondo E così accadde spesso che gli spiriti
scesero dal paradiso sulla Terra per avanzare più velocemente e… il risultato è stato l'inferno.
73. Ora veniamo a parlare ulteriormente delle reincarnazioni dai tre Cieli.
– In tutti e tre i Cieli gli spiriti vivono in una beatitudine mai presentita. Nel
terzo, come il più in alto, là i figli del Cielo sono già dèi, essendo in grado
di compiere tutto, quindi anche di creare mondi e popolarli con spiriti provenienti
dalla loro sfera, ma ovviamente sempre in accordo ed attraverso la cooperazione
della Mia volontà. E anche questi vedete scendere sulla Terra lasciandosi reincarnare,
ma quasi sempre in famiglie molto povere, affinché attraverso le fatiche di
tutta la vita, tribolazioni, privazioni e sofferenze, dopo si creino in tal
modo nuove acquisizioni spirituali che sono incomparabili in bellezza e
splendore.
74. Certamente ce ne sono alcuni che anche qui falliscono la via e
finiscono per diventare infelici, ma Io soccorro il più possibile, affinché
giungano su vie migliori. Ma se stupidamente percorrono le loro false vie e non
si lasciano risvegliare da nulla e non si lasciano distogliere dalle opinioni e
dai percorsi di vita sbagliati, allora dopo la morte, attraverso la Mia
misericordia, diventano consapevoli per quale intento andarono sulla Terra,
come hanno vissuto e percorso quelle vie sbagliate, e che invece di guadagnare
hanno solo perso.
75. Alcuni si accusano terribilmente, altri afferrano la mano offerta dagli
amici spirituali e si adoperano presto a rimediare a ciò che ha avuto un esito
infelice; altri invece maledicono se stessi e vanno incontro al proprio
destino.
76. Così vedete com’è provveduto con le reincarnazioni, poiché sono
derivanti da cause differenti. In una riescono ad andare avanti, in un’altra invece
no, dal momento che si tratta di questo: se l’uomo afferra oppure no l'aiuto
offerto.
77. Se uno spirito altamente progredito si reincarna, i suoi meriti finora posseduti
saranno per il momento messi in serbo e li riotterrà
solo quando sarà risalito nuovamente allo stesso gradino, raddoppiando così i
suoi meriti e quindi anche i suoi godimenti spirituali.
78. Gli spazi di tempo tra una reincarnazione e l'altra sono differenti: alcuni
hanno la grazia di reincarnarsi subito, poiché dipende dalle circostanze, poi
da preghiere inflessibili, inoltre da coincidenze che essi stessi non hanno
causato, altrimenti il tempo si può presumere tra subito e fino a 2000 e più
anni, poiché sono sempre determinanti le circostanze quando devono e possono
aver luogo. Se uno spirito progredito non vuole più andare sulla Terra, nessuno
lo costringe a farlo.
79. Che il progresso degli spiriti sia promosso solo attraverso la
reincarnazione è un’opinione completamente errata, poiché sarebbe una triste
testimonianza della Mia divina onnipotenza se non sapessi portare in avanti gli
spiriti in nessun altro modo! – Io vi dico: questa credenza disastrosa non è
venuta da Me, dall’eterna Verità, ma dalla sapienza (falsa) dei maestri indiani
(Mahatma), con la quale hanno prestabilito di raggiungere il progresso in un’eternità,
vale a dire in innumerevoli milioni di anni! Invece, un figlio che crede in Me,
Cristo, questo progresso lo compie in pochi anni di vita terrena, e questo attraverso
l'amore.
80. I suicidi, i quali costretti dagli eventi ricorrono addirittura ad
uccidere se stessi, prima o poi, in base alle circostanze, avranno la grazia di
ritornare nella carne e rimediare a ciò che hanno sbagliato.
81. L'opinione che si possa avanzare spiritualmente solo attraverso frequenti
reincarnazioni sulla Terra è un grosso errore. Per vero viene ammessa,
ma non è un presupposto affinché la reincarnazione debba aver luogo per la nobilitazione
dell’io peccaminoso e per il progresso nello spirituale, dal momento che si può
procedere nel regno dello spirito anche senza reincarnazione sulla Terra.
Quindi il karma non è un motivo per la reincarnazione.
82. Se la reincarnazione fosse un presupposto senza il quale non si avanzerebbe
nel regno degli spiriti, allora i reincarnati in Europa nel diciannovesimo e
all'inizio del ventesimo secolo (tempo di Schumi) avrebbero acquisito perlopiù
l'inferno come loro progresso, poiché in questo tempo l'Europa era ed è il centro
culturale della diavoleria infernale o dei facitori
demoniaci.
83. Che la religione indiana, la quale nello spirito, renderebbe dipendente
l'intero progresso dell'uomo solo da frequenti reincarnazioni, è molto
disastrosa per il credente. Ciò si osserva dal fatto che (nel regno dello
spirito) egli spera di progredire tramite una reincarnazione e l'altra,
altrimenti vive ‘alla giornata’ senza speranza. Perciò anche il poco progresso
degli indiani nel regno dello spirito, poiché là vedono l'intera eternità come un
lento progredire nello spirituale.
84. Per quanto riguarda la scala della reincarnazione, ciò che qualcuno era
prima e cosa vuol essere sulla Terra adesso, non si può dare una risposta prestabilita.
Alcuni vivono secondo le loro passioni e tornano sulla Terra con queste per riaverle
così di nuovo; – altri che vogliono progredire spiritualmente, scelgono una
posizione umile rispetto a come era precedentemente, per umiliarsi di più; – i
re diventano contadini e artigiani; – gli eruditi che vogliono umiliare la loro
erudita arroganza, chiedono di essere generati in una famiglia che non li possa
far studiare; – i sacerdoti che prima predicavano eresie, dopo la conversione chiedono
anche condizioni molto povere per sopprimere la loro cupidigia, ambizione e
avidità di dominio, e non venire in condizioni tali da diffondere di nuovo
insegnamenti erronei; – i patriarchi, i profeti e simili uomini altamente
spirituali, di solito scelgono la povertà per non capitare nelle tenebre spirituali,
ma non sempre riesce loro, perché ciò che non vogliono essi stessi, lo vogliono
i loro genitori o i loro protettori, e talvolta anche il loro impulso verso
l’istruzione superiore, e allora capitano spesso nel branco di lupi, dove
decadono spiritualmente.
85. I peccatori incorreggibili vengono solitamente portati in condizioni di
vita miserabile, in modo che non trovino così facilmente l'occasione di risvegliare
di nuovo quei vizi e quelle depravazioni latenti, e costruirsi un nuovo inferno,
più grande di quanto era il primo.
86. Le reincarnazioni avvengono in tutti i popoli e in tutte le religioni,
non solo presso alcuni, ma non così marcatamente come presso i cristiani e i buddisti.
La ragione per cui hanno luogo le reincarnazioni anche presso i pagani e nelle nazioni
arretrate, è l’intenso desiderio di vivere di nuovo come uomo tra i propri
discendenti. – Altrimenti di solito si reincarnano in migliori condizioni religiose
per conseguire con ciò un progresso.
31/10 - La reincarnazione come punizione di precedenti vite vissute nel peccato
Graz, 26 aprile 1901
87. Ogni uomo è un prodotto delle sue stesse azioni provenienti dalla sua
vita passata, che gli indù chiamano questo, ‘karma’, vale a dire ‘azione’. Tuttavia
queste azioni non sempre hanno bisogno di provenire da un fatto precedente, a
causa del quale ci si reincarna in condizioni sempre più misere, ma è dipendente
da varie circostanze, le quali perfino ai Mahatma indiani non sono note, perché
essi, senza credere in Gesù, non posso salire al Cielo supremo.
88. Le reincarnazioni sono provenienti da differenti punti di vista che conosce
solo Colui che le governa, poiché le anime non possono entrare nella carne da
sé, ma questa è un'autorizzazione di Dio. Se le anime potessero reincarnarsi da
sé, allora un neonato avrebbe lo stesso giudizio, le stesse conoscenze e facoltà,
come uno spirito che è creativo nel regno degli spiriti.
89. Se uno o entrambi i genitori peccano in un modo o nell'altro contro
Dio, contro gli uomini e gli animali, il che richiede una severa punizione dell’arroganza,
cattiveria o durezza di cuore, allora accade che tali creature sfortunate vengono
date loro come figli che essi vedono, e in tal modo ne sopportano le
conseguenze per tutta la vita, e di fatto, questa è poi una punizione di Dio.
90. Per quanto riguarda i figli venuti al mondo subito dopo la nascita, ciechi,
sordomuti o affetti da altri mali, non sono vittime innocenti di genitori
puniti per tal mezzo, ma tali figli sono prigionieri per la loro vita passata
nella carne e nello spirito, e quindi soffrono per i peccati della loro vita
precedente e così vengono migliorati e purificati per una vita spirituale
futura superiore.
91. Da questa Mia illuminazione pienamente vera su come punisco genitori e
figli per i loro peccati, dovete imparare a comprendere come si deve vivere per
apparire giusti ai Miei occhi, e per essere protetti dai mali della punizione.
31/11 - I cosiddetti ‘segnati’, come puniti, da non deridere
Graz, 30 ottobre 1902
92. L’espressione popolare “è un segnato”, caratterizza quelle
persone che hanno sul corpo un qualche segno o difetto. Io non vi renderei noti
questi sfortunati, ma lo faccio come esempio di avvertimento per tutti voi, sia
per i segnati che per i non segnati, affinché i primi riconoscano che vivono una
reincarnazione punitiva, gli altri invece si prendano un esempio per proteggersi
dai peccati che stanno nel ‘Libro delle preghiere’ e qui nella Teosofia cristiana, per non comparire in
una prossima reincarnazione di nuovo come ‘segnato’, come visibile detenuto della
vita passata. – Allo stesso tempo vi ammonisco seriamente di non rinfacciare a tali
segnati le loro imperfezioni fisiche in modo beffardo o malizioso, né di
parlarne in questo modo, poiché facendo ciò sappiatelo
subito: nella prossima reincarnazione voi stessi verrete al mondo come tali ‘segnati’,
per i peccati ora commessi.
31/12 - I genitori riflettano sui loro peccati, se hanno avuto un figlio segnato
Graz, 30 ottobre 1902
93. Alcuni genitori non sanno da dove deriva il fatto di essere stati beneficati
con un figlio ‘segnato’, pensando di non aver mai peccato. Tali genitori devono
indagare precisamente la loro intera vita, e facilmente troveranno i peccati e quando
e come li hanno commessi. Ma se non ne vengono a capo di niente, allora è la
prova che li hanno dimenticati; ma non Io, che sono stato deriso in un tale
povero essere! – Infatti, ciò che fate ai Miei figli, lo fate a Me che sono la
vita nel figlio! – Perciò riflettete bene prima di deriderMi
e beffeggiarMi come vostro Dio e Giudice inavvicinabile
nei più poveri! Vi troverò sicuramente al tempo giusto.
31/13 - Dai frutti si riconosce l’albero
Graz, 30 ottobre 1902
94. La vita umana è la lotta tra il bene e il male, e a seconda cui l'uomo
s’inclina, di questa riceverà i segni caratteristici spirituali e visibili.
95. Un uomo che s’inclina al bene, il suo volto diventa uno specchio della benevola
anima, e dai suoi occhi irradia la Luce divina del bene e della gentilezza. Corrispondente
a questo sono anche le sue virtù, poiché di tutto, parlerà solo di bene e di essere
ben disposto.
96. All’opposto, il volto di un uomo malvagio, come i suoi occhi, sono il segno
di riconoscimento esteriore del suo disvalore interiore e delle sue cattive
virtù, e non è difficile indovinare di quale spirito è figlio. Perciò
nobilitate la vostra anima, affinché la Luce divina dell'Amore splenda dai vostri
occhi verso tutti gli uomini, e li accogliate con amore nella vostra cerchia, e
li rendiate felici con la vostra bontà! Amen!
31/14 -Il perché dei nati ciechi
Graz, 23 giugno 1902
97. Il venire al mondo ciechi è una punizione di Dio agli uomini che hanno
commesso essi stessi una crudeltà rendendo ciechi gli animali o gli uomini, e
questo tocca a loro come compensazione divina nella reincarnazione. Oppure, se
tali uomini come genitori hanno dei figli, questi ultimi nascono ciechi; ovviamente
un tale bambino nato cieco nella sua vita passata non era stato della migliore
qualità, per il cui motivo deve provare una punizione che punisce la crudeltà
del suo passato.
31/15 - I ciechi di un occhio, strabismo, sguardo maligno
Graz, 30 ottobre 1902
98. L’essere ciechi da un occhio, non è un difetto di
nascita, tuttavia di solito è acquisito più tardi in seguito ad una disgrazia, ciononostante
è una punizione con la reincarnazione per un'offesa nella vita passata ad un
uomo, o anche ad animali, che per mezzo di ciò perse un occhio, accecandolo con
perfidia!
99. Lo strabismo, è la punizione per l'impiego degli occhi per impulsi
peccaminosi.
100. Lo sguardo maligno deriva dalla malvagità
dell'anima di uno spirito reincarnato dal secondo inferno, il quale nella vita passata
era stato spietato ed impassibile verso il prossimo.
31/16 – I nani
Graz, 13 marzo 1901
101. I nani sono uomini la cui vita passata era stupenda. Essi erano figure
prestanti, grandi e ben formate in tutte le parti, perciò per queste loro superiorità
fisiche, divennero orgogliosi e allo stesso tempo arroganti.
102. Nel regno degli spiriti essi portano la forma del serpente o del leone,
e quando vengono reincarnati devono assumere la forma opposta della vita
precedente, in modo da umiliarsi.
103. La forma gigante di un uomo è invece non una punizione, bensì una
comparsa naturale; anche le grandezze disuguali dei bambini non sono una
punizione.
31/17 - Gli storpi
Graz, 13 marzo 1901
104. Uomini con talenti encomiabili, con molta sapienza, con poca o addirittura
nessuna fede, quando sono morti pervengono nel secondo inferno. Lì assumono la
forma di quegli animali che ossequiano più di tutto le passioni, e vivono per
secoli in questa loro povera vita infernale.
105. Tali uomini sono storpi spirituali, e nonostante la loro sapienza e il
forte talento, sono esseri molto ripugnanti; gli altri spiriti si allontanano
da loro, perché sono di comportamento perfido, falso e disgustoso. Schiacciano
gli altri con la loro fragile sapienza e sono molto saggi e arguti in tutti i
loro discorsi.
106. Poiché non si migliorano, bensì rimangono nel loro essere, perciò li lascio
reincarnare di nuovo, per provare con loro una nuova prova di vita. Alcuni si migliorano,
altri no. La loro tagliente sapienza, spesso accompagnata dall’ateismo, è il contrassegno
del loro spirito interiore.
107. Nondimeno, questo spirito (interiore) non è né lo spirito di Dio né lo
spirito dell'anima, ma un fluido di sapienza proveniente dalla vita precedente,
che resta appiccicata all'anima e la controlla. – Si domanderà: “Come mai ciò? Tutta la sapienza mondana,
non marcisce con il cervello carnale, dal momento che in esso non c’è nulla
dello spirito d’amore?”. A questo punto devo rivelarvi un segreto, affinché
evitiate la ‘sapienza’.
108. Nell’uomo la sapienza senza amore è una tenebrosa aria spirituale e
rappresenta il Satan, il quale è padre suo. Questo Satan con la sua sapienza è un polo opposto in voi verso di
Me, e lo rimane, perché è essenza spirituale abitante nella parte della testa
dell'anima. Non appena il bambino inizia a svilupparsi spiritualmente, allora in
lui si risveglia anche la sapienza e inizia a rigenerarlo rapidamente secondo questa
sapienza; e poiché i vecchi vizi e le passioni della sapienza intellettuale sonnecchiano
ancora in questa sapienza offuscata, allora non c’è bisogno di molto e l’uomo diventa
di nuovo straordinariamente perspicace con parole pungenti e mentalità ateistica,
così che non si può trovare facilmente il punto debole dove prenderlo.
109. Io
faccio crescere tali uomini come storpi
nell'amore, – anche fisicamente brutti, e con piedi piccoli e il corpo lungo,
oppure con i piedi lunghi e il corpo piccolo, con il volto deforme con una
grande testa, ecc.; quindi con i segni fisici degli storpi, quei segni di come appaiono
nell’intimo, spiritualmente dinanzi a Me.
110. Avrei ancora altro da comunicare, ma a quale scopo? Riflettete che gli
storpi spirituali vi compaiono come storpi fisici, e allora diventerete saggi
nello spirito dell'amore, affinché diventiate immagini spirituali di Dio.
31/18 - Il perché degli zoppi e degli arti contorti
Graz, 30 ottobre 1902
111. Zoppicare. – Questa
punizione della reincarnazione colpisce coloro che nella vita precedente per
cattiveria o per un qualche motivo, sono stati responsabili affinché il loro
prossimo diventasse zoppo.
112. Piedi o mani contorte. – Questi difetti e imperfezioni non compaiono
come difetti di nascita, perché i bambini vengono al mondo senza difetti, ma essi
sorgono più tardi per un motivo o per l’altro; e tuttavia sono sempre punizioni
per i peccati commessi nell'ultima incarnazione.
113. Tali difetti fisici sono debiti da saldare per derisioni (canzonare) maligne,
fatte con mutilazioni spietate ad una persona, ad un bambino o ad un adulto, ciò
poco importa, così come di crudeltà verso gli animali, con lo stesso
orientamento. Perciò da esseri umani siate misericordiosi e compassionevoli, in
modo da non subire tali punizioni con la reincarnazione! Insegnate ai vostri figli
ad essere delicati, compassionevole e caritatevoli con ogni animale e bestiola,
e siate voi stessi il modello dell’amore e della misericordia per i vostri
figli, affinché s’indirizzino secondo la vostra vita e siano felici nel mondo.
31/19 - Il perché dei gobbi
Graz, 26 aprile 1901
114. Oggigiorno (anno 1901) si vedono molti uomini gobbi, ma una volta questo
non era il caso, perché le cause non erano così fortemente esistenti com’è il
caso adesso.
115. Dal punto di vista medico, ci sono differenti cause alle quali si
attribuisce l’essere gobbi. Dal Mio punto di vista, invece, le cause sono spirituali,
sulla base delle quali sorgono quelle materiali. Io conosco precisamente tutto
ciò che attende l’uomo nella carne, e quindi a questo scopo aggiungo la gobba a
tali anime, le quali devono espiare i peccati della vita passata attraverso
danni fisici.
116. I genitori che hanno figli gobbi non si devono affliggere per questo, poiché,
o sono colpevoli loro stessi di questo, o tali figli sono per loro una grazia in
uno o nell’altro rapporto. In verità, nessun bambino viene al mondo gobbo, perché
le anime non sono gobbe, ma ‘non vi è effetto senza causa’, e così è
anche qui, e solo Io so a chi lascio manifestare l'effetto.
117. Ci sono anime che nel corpo di carne utilizzano la bellezza del loro
aspetto come richiamo per le loro azioni non spirituali, e quindi sono completamente
cariche di peccati, e oltre a ciò immaginandosi qualcos’altro e… così pervengono
nel regno dello spirito. Tali anime, successivamente non possono essere guarite
con parole assennate, perché sono piene di vana immaginazione sulla loro
bellezza fisica. Cos’altro si può fare con loro se non lasciarle entrare di
nuovo nella carne, ma in condizioni tali che faccia provar loro esattamente il
contrario della vita precedente? Con il corpo sfigurato sono una beffa per gli
altri e un ostacolo per se stesse, cioè quello di rappresentare qualcosa di particolare,
e tuttavia, in tal modo imparano soprattutto l'umiltà, e per questo si è stabilito
per loro la reincarnazione.
118. Se tuttavia tali anime punite non diventano umili, bensì orgogliose, allora
dopo la loro morte devono ritornarvi di nuovo, ma entrare nella carne in
condizioni ancora più misere, perché adesso dovranno espiare i peccati per due
incarnazioni. Così Io punisco le anime senza presentarMi
a loro con il potere della parola della legge e annunziare il giudizio. Esse devono
espiare così spesso il giudizio, …la punizione, e così a lungo, …fino a quando
non si saranno umiliate. Perciò tenetevi lontani dalla vanità, dalle vostre
superiorità fisiche, in modo da non diventare prigionieri della vostra vanità e
altezzosa immaginazione!
31/20 – Il perché dei cretini
Graz, 23 ottobre 1900
119. All'uomo è data la libertà nella vita, cosicché può essere buono o
cattivo. Pertanto, ad ogni uomo, secondo la deliberazione divina, viene data quella
libertà che, a suo piacimento, gli consente di elevarsi a una divinità o
degenerare a un diavolo.
120. Molti uomini (spiriti-figli) vengono sulla Terra per trovare Me, il
Padre loro e Creatore, e qualcuno Mi trova veramente; tuttavia alcuni decadono
nella materia, non credono a nulla, diventano atei e, con ciò, ‘animali’
attraverso la durezza (di cuore) e le passioni, tanto che degradano peggio
degli animali. Esistono due specie di vie attraverso le quali un uomo diventa un
animale spirituale:
- I ) alcuni
vengono reclutati da quegli uomini che in altri tempi hanno vissuto come grandi
spiriti nobili in altri mondi stellari oppure (da uomini) che hanno già vissuto
sulla Terra una o due volte;
- II ) i
secondi, da uomini che per la prima volta si non fatti strada sulla Terra attraverso
il regno minerale, vegetale e animale, e sono giunti alla dignità di un essere
umano.
121. Se tali uomini sulla Terra si sono sbarazzati di tutta la fede ed
hanno inoltre ancora accolto caratteristiche animali e non spirituali, ad
esempio con una vita sessuale, come crapuloni, ubriaconi, ecc., oppure hanno
condotto perfino una vita pubblicamente immorale a scandalo degli altri, sia
come danzatrici o ballerini, cacciatori di canzonette con contenuti che
inducono al peccato, scrittori di libri moralmente corrotti, o tali pittori,
artisti, ecc., e tali uomini quando muoiono assumono sembianze di animali nel
regno degli spiriti, spesso con indole maligna, – dopo un lungo tempo li faccio
nuovamente incarnare, e qui vengono al mondo tali cretini che sono metà animali
e metà uomini, perché in loro dimora troppo poco o addirittura nessuno Spirito
di Dio. Se quest'ultimo è il caso, allora sono ad un gradino più basso degli
animali e non possono emettere un suono ragionevole da sé, perché in loro manca
Dio come donatore di parole. Essi sono un trastullo per tutti, un peso
per se stessi e spesso pericolosi per gli uomini.
122. I genitori che ricevono tali cretini sono molto infelici, ma essi
stessi sono colpevoli in questo: o con la derisione (in vite precedenti) di tali
poveri esseri, o con qualche altra mancanza verso Dio o verso gli uomini o verso
tali esseri infelici. Genitori che non hanno mai peccato contro questi, non vengono
puniti con tale mezzo.
123. Dopo la sua morte, un cretino dopo un certo tempo deve essere reincarnato,
al fine di diventare un uomo con intelletto e formazione. Infatti, la
reincarnazione come cretino essendo una punizione per l'anima, poiché il
cretino è per il trastullo degli uomini, la reincarnazione successiva gli
riporta la dignità di un uomo. In Stiria, la patria dei cretini, là essi si
chiamano ‘todel’, in Carinzia ‘tocker’.
31/21 - Gli idioti e gli scimuniti
Graz, 30 ottobre 1902
124. Di queste povere creature menzionate che spesso ridono guardandovi
ghignando, nelle Alpi orientali tedesche ce ne sono molte. Le loro origini sono
molto tristi. – Se davanti a voi aveste l’immagine dell’ultima incarnazione di
un tale idiota mezzo animale, allora vedreste un uomo eccellente, altamente
istruito, che un giorno impressionava il mondo con il suo talento, con i suoi lampi
d’ingegno e le sue capacità intellettuali. Infatti, la sua vita precedente,
intellettuale, è stata simile o quasi uguale a quella di un cretino (spirituale),
e lì trovereste ulteriori più precise informazioni su questo. Un giorno colui
che saltellava con piedi delicati sul palcoscenico teatrale o nei saloni da
ballo, ora cammina miseramente e con piedi pesanti e spesso balbetta parole appena
comprensibili; essendo vissuto come un animale, è morto come un animale, ed è diventato
spirito animale ritornato di nuovo al mondo reincarnato come uomo-animale!
31/22 - I pagliacci terreni diventano di là dei sorridenti ghignanti idioti
Graz, 30 ottobre 1902
125. Le ghignanti
risate si trovano per lo più tra i cretini e gli idioti, ed essi rappresentano
l'ex stupido Augusto dei circhi[9]
e degli scherzi di teatro, che una volta solleticava ed eccitava i muscoli del
ridere degli spettatori, e adesso invece, ridono ghignanti, per cui ogni uomo ragionevole
si gira rapidamente da loro, in modo che non vengano vicini a lui con la loro
stupidità ghignante. – Da questo potete apprendere quanto sono soddisfatto di
voi quando applaudite tali burloni nel teatro, nel circo o nel cantare pubblicamente
le canzonette, e li aiutate a diventare uno dei più grandi animali dell’inferno
dopo la loro morte del corpo, poiché, tali svaghi, scherzi e canzonette
scherzose, sono le più alte scuole del deterioramento morale.
31/23 – Idioti e geni nella stessa famiglia e la causa degli stupidi
Graz, 30 ottobre 1902
126. Idioti e geni nella stessa famiglia. – Questa eccezione deriva da ciò:
- I ) l'idiota è una colpa dei genitori,
quindi una punizione, sia dalla vita precedente che della presente. Anche
nell’ebbrezza vengono generati figli idioti per punizione, poiché la
generazione di un bimbo è la generazione di un figlio di Dio, quindi un atto
sacro. Invece voi praticate spesso questo più brutalmente del più comune animale,
e perciò la punizione!
- II ) il
genio è invece un progredito spirituale proveniente dal tempo passato
che è stato reincarnato di nuovo nella stessa famiglia; il che accade spesso su
preghiera di quello spirito.
127. La stupidità è una punizione per il trattamento troppo sfacciato e sprezzante delle
persone del vicinato con la cosiddetta lingua lunga e pungente che tratta il
prossimo con sapienza raffinata, con cui viene preso in giro, deriso e
maltrattato (con la diceria) come un essere inferiore attraverso la sapienza
spiritosa, che poi viene trasformata in idiotismo nella successiva incarnazione.
31/24 – Il perché di chi ha la testa grande o il gozzo
Graz, 30 ottobre 1902
128. Grande
testa. – Gli uomini con una testa proporzionalmente troppo
grande sono di solito puniti per i peccati della vita precedente nell'attuale
reincarnazione. Il deridere e il beffeggiare di un tempo, vengono adesso alla punizione.
– Il collo grosso non è una punizione.
129. Gozzuti. – Il gozzo viene scientificamente considerato come causa della mineralizzazione
dell’acqua. Questa opinione è certamente corretta, ma pone anche una punizione
spirituale per i peccati commessi, e precisamente per derisione e insulti, sia
a causa dei genitori o attraverso se stessi. Però, anche il peccato della vita
precedente viene punito come pena nella reincarnazione, se non è stato espiato
al tempo della vita (precedente).
31/25 - I duri d’orecchio o sordi
Graz, 27 maggio 1901
130. Gli uomini che invidiano agli altri la loro conoscenza e che questi
hanno acquisito per meriti spirituali attraverso la scuola e l'educazione, o
attraverso l’acquisizione spontanea della stessa, sono uomini orgogliosamente invidiosi
e pieni di gioia maligna, poiché
invidiano agli altri ciò che essi non hanno o non possono avere.
131. Tuttavia, poiché la conoscenza può essere acquisita solo attraverso gli
insegnamenti scolastici o l’educazione che si ascolta dal parlare e poi si riferisce
agli altri parlando, da qui il karma che un uomo così invidioso deve essere
privo di quell'organo che lo abiliterebbe ad ascoltare la conoscenza degli
altri o di esporre la propria agli altri.
31/26 – Il perché dei muti
Graz, 27 maggio 1901
132. Molti uomini hanno quella grande scortesia di non concedere a nessuno
il diritto di parlare o di esprimere la propria opinione, e vogliono essere dappertutto
dominanti e padroneggianti delle opinioni. Sia che questa corrisponde alla
verità oppure no, egli la opprime ferocemente, essendo per loro una questione
di minore importanza, mentre la loro opinione personale viene esaltata ovunque,
e la superiorità oratoria è la cosa principale. Tali campioni di parole e di
linguaggio vengono puniti con una reincarnazione come muti, in modo che la loro
arroganza di sentirsi primi e predominanti e padroneggianti ovunque, devono stare
lì come ultimi e muti. Tali muti hanno una grande voglia di parlare, ma sono
costretti ad espiare la loro sapienza intellettuale che un giorno trionfava
arrogantemente sui loro simili, attraverso l'avvilente umiltà del mutismo e di accettare
tutto. Per mezzo di ciò vengono curati dalla loro arroganza che vorrebbe dominare
l'opinione umana, e vengono resi adatti al progresso spirituale.
31/27 – Il perché dei sordomuti, da non disprezzare mai
Graz, 27 maggio 1901
133. L'uomo non deve mai includere i poveri che sono sordi o muti nella sua
sfera d’azione di disprezzo, permettendosi di fare scherzi, battute e ogni genere
di stupidità con tali uomini viventi in una punizione divina, o altrimenti di opprimerli
incessantemente.
134. La Mia mano punitiva è certamente indulgente verso tali malvagi senza
amore, ma non rimane inattiva. O vengono puniti già in questa vita, o nella
reincarnazione, affinché debbano soffrire essi stessi delle medesime colpe
durante la loro vita, a causa del disprezzare, denigrare e opprimere gli altri per
qualsiasi motivo, sia per scherzo o per tornaconto personale.
135. Perciò ognuno rifletta bene su cosa fa, affinché come ricompensa non
raccolga ciò che ha seminato.
31/28 - Corresponsabilità della madre e del padre nello sviluppo dei figli e
della fisionomia
Graz, 30 ottobre 1902
136. Un importante ruolo lo gioca il comportamento della madre nel primo
periodo di gravidanza, poiché il bimbo è ancora in formazione. L'anima del bimbo
è come un essere in contatto spirituale con l'anima della madre, quindi la
madre deve avere la massima attenzione su se stessa durante la gravidanza, in
modo che non commetta errori, i quali poi diventano all’esterno materialmente visibili
sul bimbo oppure innati operanti in modo spirituale-animico.
137. Il bambino attraverso il sangue di cui è costituito, riceve le caratteristiche
e le passioni della madre; le caratteristiche e le passioni del padre (le ha
avute) perlopiù attraverso lo spirito dell’effusione dal padre nell’accostamento
alla madre, poiché l'anima del bimbo assorbe tutto e lo utilizza per la costruzione
del corpo del bambino e di se stessa!
138. Se però la madre s’infatua molto significativamente di una persona e
vi si sofferma a lungo col suo sguardo, allora l'anima del bimbo viene come ipnotizzata
dai pensieri e dai sensi della madre, e dato che i pensieri e i sensi formano
corpi spirituali nel cervello della madre, allora sull'anima del bimbo viene più
o meno l'impressione di imitare questa figura così acutamente fissata, che essa
considera come modello della madre, e così i bambini ottengono il volto di
persone rinomate, o con il labbro leporino[10],
con il volto simile ad animali, e con differenti malformazioni che potrebbero facilmente
essere evitate, ma anche con le più magnifiche formazioni di testa e volto, se
l'oggetto di cui ci si è infatuati è un altro bimbo oppure anche un’immagine dipinta.
139. Le formazioni del corpo sono spesso responsabilità della madre. Perciò,
o madri: state in guardia, affinché viviate in condizioni tali, secondo le Mie direttive,
e lasciate pascere i vostri occhi solo nel meraviglioso e sublime! L'estrema
tristezza dei “Sette dolori di Maria” ha già dato a molti bambini la sua fisionomia.
– Perciò attenzione! Poiché la testa, occhi, orecchi, naso, viso, ecc., possono
diventare belli o brutti col guardare, a seconda di ciò in cui la madre si è assorta.
La madre è il disegnatore, l'anima del bimbo è l’architetto secondo il disegno.
140. Anche per la formazione del cervello e per l'intelligenza del bimbo, i
genitori sono il modello animico dei figli. – Come viene
riferito nel libro “Il trionfo della
procreazione” (cap.24), il bambino riceve una parte dello spirito del padre e
una parte di quello della madre, e con questi due, l'anima del bimbo è in
costante collegamento elettrico con la madre e con il padre e con quello che la
madre e il padre si occupano spiritualmente, cosicché arriva all’anima attraverso
tale collegamento elettrico. Ecco perché accade che da genitori dove ad esempio
il padre si sforza particolarmente nella scienza, il bambino ne ottiene il
flusso spirituale dell'intelligenza, quindi di solito figli intelligenti da
genitori intelligenti, a meno che, tra stupidaggini o errori dei genitori, non si
pregiudica o addirittura si distrugge in qualche modo anche il buono. Particolarmente
efficace è l'intelligenza del padre sul bambino quando il padre vive vicino
alla madre, perché l'anima del bimbo, con ciò, elettricamente e contemplando (coscientemente
e incoscientemente), attira a sé la struttura dell'intelligenza del padre e, assimilandola,
la incorpora.
141. Se invece i genitori al tempo della gravidanza commettono errori della
vita, allora non si parla più di un'intelligenza innata dei figli. Essi
diventano prodotti ordinari, nei quali il germe per il male è già stato posto.
142. Ci sono comunque eccezioni, ma queste sono nuovamente di natura
spirituale, e queste avvengono o attraverso uno dei genitori, o attraverso un ambiente
intelligente dove l'anima del bimbo vede solo del nobile e del sublime, oppure più
tardi attraverso l’inconscio ininterrotto risveglio dell’intelletto del fanciullo,
per mezzo del quale diventa un bambino intelligente. Ciò perché l'uomo assorbe
continuamente per il suo spirito animico ciò che gli
viene offerto, dal primo giorno del concepimento fino alla fine della sua vita.
143. Pertanto, se volete avere dei bambini bellissimi e intelligenti, allora
dovete voi stessi precedere così come lo richiede la formazione spirituale del
fanciullo, poiché tutto dipende dai genitori come saranno i loro figli. Se i
genitori vivono secondo i Miei precetti divini e sanno usare correttamente
questi precetti, avranno figli come li desiderano essi stessi, perché i sentimenti
dei genitori dell'anima del figlio sono il modello della loro stessa formazione;
e se i genitori d’aspetto e di fattezze non sono belli, la madre, attraverso
una bella immagine e il suo costante desiderio e approfondimento o
immaginazione, può accogliere spiritualmente in sé questa immagine, e nella ferma
convinzione che avrà un figlio come è l’immagine che desidera, può portare a
termine un fatto compiuto, poiché precedendo in questo modo dei genitori brutti
possono ricevere un figlio bellissimo. Naturalmente, la madre nel suo desiderio
e approfondimento, non deve fare affidamento su se stessa, ma anche pregarMi per l’adempimento del suo desiderio, e questo
desiderio si avvererà.
31/29 – La cleptomania è limitata con incarnazioni in famiglie ricche
144. Alcuni uomini dicono: “Se la
madre durante la gravidanza ruba qualcosa, allora suo figlio diventerà un
ladro!”
145. Questa opinione è falsa! Che genitori ladri allevino i loro figli a
ladri, è qualcosa di naturale; e che genitori a cui piace rubare non puniscano
i loro figli se si appropriano qualcosa di estraneo, è nella natura delle cose.
Piccola abitudine, vecchio fatto, già fondato e noto a tutti nel proverbio.
146. Solo la cosiddetta cleptomania si basa su un altro motivo, e
questo è dovuto al fatto che alcune persone ladre non riescono a rinunciare alla
loro abitudine, né come persona né come spirito, perciò di quando in quando
sono reincarnate in famiglie ricche dove hanno di tutto in abbondanza, per cui
non li stimola il desiderio al furto dal momento che possono comprare ed avere
tutto con il danaro. Se allora accade ancora, c'è una smania così grande al
rubare, che perfino la sovrabbondanza non è in grado di impedirlo del tutto, e
tuttavia la brutta passione viene ad ogni modo abbassata.
31/30 - La reincarnazione è concessa se ultradesiderata
Graz, 23 aprile 1903
147. Ci sono spiriti che hanno un impulso così intenso, corrispondente alle
loro voglie e brame impetuose di reincarnarsi in una (certa) famiglia, che non nutrono
né hanno un desiderio per nessun’altro pensiero e scopo. E dal momento che con
tali spiriti non c’è niente da fare, allora il loro impeto viene esaudito ed
essi entrano di nuovo nella carne. Talvolta presso tali soggetti viene
continuata la vecchia vita una volta condotta, mentre altri trovano un altro indirizzo
subentrato dalle circostanze che li guida su vie migliori, e in tal modo viene
raggiunto un progresso attraverso la reincarnazione. Perciò nessuno deve
giudicare falsamente la questione, poiché non dipende da Me, ma dall’esplicito e
persistente desiderio e impulso di uno spirito, di cosa lui decide, se migliorare
o peggiorare, dal momento che Io prendo il più possibile in considerazione la
libertà dello spirito.
31/31 - Il terzo sesso: l’amore ellenico
Graz, 13 marzo 1901
148. Gli uomini con il sangue caldo e tendenti all'amore sessuale contro
natura si trovano nei paesi caldi. Nei paesi freddi raramente c’è una persona
del genere, perché lo influenza il clima.
149. Persone in cui l'uomo desidera l'uomo ed è fervidamente innamorato di
lui, sono il prodotto di una pazzia spirituale. Esteriormente non si nota nulla
di speciale in loro, ma diverso è interiormente. Essi sono voluttuosi sfrenati
ed hanno un disgustoso impulso verso la congiunzione carnale, e precisamente nella
direzione opposta, perché il naturale per loro non ha stimolo, e alcuni hanno
anche paura delle conseguenze (procreazione).
150. Difficilmente è possibile curare questi uomini, perché sono troppo presi
dall’impeto selvaggio per questa causa. Essi hanno bisogno di una
reincarnazione sotto condizioni che possano ricondurli a un amore naturale non appena
diventano maritabili, e per mezzo di ciò riescono a disabituarsi completamente
della vita innaturale precedente e diventano uomini normali.
31/32 - Perché vengono al mondo ermafroditi?
Graz, 13 marzo 1901
151. Ogni uomo deve frenare i propri desideri libidinosi secondo il
possibile, e non lasciarli correre liberi affinché non degenerino.
152. Gli ermafroditi sono uomini che hanno condotto una vita sessuale
scandalosa nelle loro vite precedenti e in tali vite si sono degradati a maiali
umani. Giunti nel regno degli spiriti, continuano a fare quella stessa vita con
spiriti consenzienti e precisamente nella maniera più abominevole. La loro forma
fisica diventa per metà scimmia e per metà serpente in seguito alla
rappresentazione del degenerato peccato ereditario della fornicazione: scimmia
come animale lascivo; serpente come analogia del serpente paradisiaco di
voluttuoso egoismo.
153. Poiché l'anima di un uomo impudico non è così facile da domare, il
sesso deve essergli mutilato con la nuova incarnazione, al fine di mettere un
grande argine all'impetuoso impulso di lascivia.
154. Questa è quindi la causa delle nascite ermafrodite, e sarebbe opportuno
istruire tali uomini come essi stanno con questa faccenda, per non giungere
ancora una volta infelici nell'aldilà. Meglio di tutto è se si dà loro questa
spiegazione da leggere.
155. Che essi compaiano così differenti riguardo allo stimolo maschile o femminile,
è l’ulteriore motivo a seconda se erano di discendenza maschile o femminile. La
predisposizione dà il tratto alla bilancia, poiché la mutilazione non si
estende oltre il limite del sesso.
156. Per quanto riguarda l’impedimento artificioso (con l’ipnotismo),
questo non è permesso davanti a Me, poiché con la violenza posso cambiarli da
solo, e non ho bisogno di aiutanti. Io voglio che ognuno si guadagni il suo
Cielo, altrimenti non entrerà, perciò non derubate loro il Cielo!!! – Gli
insegnamenti devono aver luogo in stato di veglia!
157. Le predisposizioni di un uomo a maschio-femmina oppure di una donna a
femmina-maschio, sono entrambi libertini ellenici.
31/33 - Reincarnazione di un anima maschile a donna ermafrodita[11]
158. Una tale donna (ermafrodita) è animicamente un
uomo, ed è femminile solo il corpo carnale, per sfruttare per mezzo di ciò il
piacere.
159. Tutte costoro sono libertini (ex spiriti maschili lussuriosi) invasati
dagli spiriti della lussuria. Il loro miglioramento è per lo più possibile solo
nel mondo (terreno), perché qui li tengono a freno la decenza e la legge morale.
Nel regno degli spiriti dove c'è totale libertà, è messa male con il miglioramento
di tali anime. Questo è il motivo per cui si deve rendere attenti tali donne-uomini
sulla Terra, sul pericolo della loro attività e istruirle in tutto, affinché
non giungano nuovamente infelici nell'aldilà.
31/34 - Una valida prova dell’esistenza dell'aldilà
160. La storia vi ha mostrato che Io, Gesù, volli scacciare gli spiriti maligni
dai posseduti nel paese dei gadareni (Matt. 8,28-32).
Gli uomini libidinosi nel regno dello spirito hanno gli stessi vizi di quelli, e
si distinguono poco dalle anime degli animali. Essi Mi pregarono di lasciarli entrare
in un branco di porci, affinché potessero continuare a vivere secondo le loro inclinazioni
e desideri sensuali; solo che i porci erano più puri di questi spiriti, perciò i
porci divennero furibondi quando gli spiriti entrarono in loro, corsero
direttamente nel mare e vi annegarono, per cui gli spiriti maligni furono di
nuovo liberi e senza patria, e dovettero cercare nuovamente da qualche altra
parte il loro alloggio, perché con l’annegamento dei porci non trovarono
sollievo dai loro vizi.
31/35 - La trasformazione dell'anima nella reincarnazione
161. Le reincarnazioni dell'anima di un uomo come donna, o viceversa
dell'anima di una donna come uomo, non accadono abitualmente; un'eccezione è
dovuta solo al terzo sesso, come è stato spiegato sopra (l’ellenico - cap. 31,31).
31/36 - Sulle false affermazioni di
reincarnazioni di spiriti-parziali
Zurigo, 23 agosto 1904
162. Miei cari figli, ci sono alcuni dei Miei figli che non comprendono giustamente
l'insegnamento della reincarnazione e pensano che ci siano anche reincarnazioni
parziali, cioè che gli spiriti elevati rimangono in Cielo nella loro parte
principale e si reincarna solo una parte del loro io, e questa viene sulla Terra;
anzi, che tali spiriti elevati reincarnano le loro anime in molti uomini come
spiriti-parziali, oppure che uno spirito-parziale viene come guida di un uomo e
si reincarna in lui.
163. Questo insegnamento è assolutamente falso, perché è un’eresia scaturita
attraverso degli spiriti o attraverso Satana, il che ve l’insegnerà la seguente
spiegazione.
164. Ogni uomo è per se stesso un io completo, e due uomini non possono
essere uniti in un solo corpo, perché ciascuno ha organizzazioni diverse che
non corrispondono alle organizzazioni del secondo, perciò due uomini non
possono mai prendere il proprio diritto in un solo corpo, ovvero, essere uniti
in una sola anima.
165. D'altra parte è la regola che ogni uomo deve diventare da se stesso ciò
che vuol diventare, e che ciascuno è responsabile del fare e del non fare dinanzi
a Me. Come potrebbe venire poi a questo spirito-parziale di un elevato spirito
celeste, se l'anima di un reincarnato andasse su una via sbagliata, così che
anche lo spirito-parziale di un arcangelo fosse rovinato e trascinato insieme all'inferno?
166. Lo spirito-parziale di un arcangelo, non subirebbe un grande danno che
spesso non potrebbe essere riparato per centinaia di anni? Anzi, egli sarebbe decisamente
in grande svantaggio, perché lo spirito-parziale si dovrebbe riacquistare di
nuovo il perduto solo dopo molto tempo, dopo migliaia di anni, e rendere di
nuovo buono ciò che era diventato cattivo!
167. Se tuttavia in un altro caso l'anima del reincarnato procedesse in
avanti bene e quindi raggiungesse il suo perfezionamento, ma alla fine lo
spirito-parziale fosse separato da lei e di nuovo incorporato nel proprietario,
allora il reincarnato avrebbe finito di covare un Kukuksei[12],
perché si sarebbe tormentato a formare anche lo spirito-parziale che a sua
insaputa sarebbe stato incorporato in lui in maniera altamente spirituale, ma
non come il proprio io, bensì come schiavo di un altro, – poiché ogni incarnato
o reincarnato inizia a svilupparsi e a formarsi del tutto di fresco, perché il precedente
resta velato e conservato; perciò il reincarnato sarebbe un lavoratore felice
di un altro.
168. Che tali concetti sulla reincarnazione siano completamente falsi, lo
potete facilmente comprendere, perché si tratterebbe di una storia truffaldina;
in primo luogo da parte Mia che Io permetterei una cosa del genere, in secondo
luogo da parte dello spirito angelico che avrebbe intrapreso un tale traffico
illecito così fraudolento con il suo spirito-parziale.
169. Voi sapete che al giorno d’oggi molti arcangeli sono reincarnati, e
tuttavia vedete che esteriormente non si differenziano affatto dagli altri
uomini, anzi, non c'è da notare proprio nessuna differenza dove in un figlio c'è
uno spirito infernale e dove uno spirito angelico. Molti spiriti angelici e spiriti
elevati provenienti da altri mondi sono perfino così fortemente oscurati dal
metodo educativo di oggi, da libri che negano Dio e dalla letteratura che
trascina tutto il superiore e lo spirituale nel fango, che guastano se stessi e
negano Dio e la sopravvivenza dell'anima.
170. Sorge la domanda: “Che tipo di vantaggio avrebbe un tale spirito
angelico parziale, negli uomini che sono diventati diavoli? Perdita e
nient'altro che perdita! E danno alle sue qualità, perché nessuno dei
reincarnati sa qualcosa della sua vita precedente, ma ognuno deve svilupparsi
delle basi nuovamente da sé .
171. Quindi vedete che stanno aperte due sole vie se ci fossero spiriti-parziali
reincarnati come incorporazione in un'anima reincarnata: o inganno nel reincarnato che presterebbe servizi per un altro, o
perdite in qualità spirituali dello spirito-parziale.
*
172. Ci sono anche quelli che pensano che uno spirito elevato non discenda
dal Cielo, ma lascia reincarnare la sua anima sulla Terra solo da uno spirito-parziale
.
173. Anche questa opinione è completamente falsa, perché il centro
dell'anima è la parte determinante delle particelle animiche,
perché esse sono solo i corpi del pensiero dell'anima e dipende completamente
da questo, come quando voi inviate i vostri pensieri in qualche luogo
conosciuto della Terra. Finché vi trattenete lì (col pensiero), anche voi siete
lì con il vostro sosia come un corpo di pensiero, ma non appena dirigete i
vostri pensieri altrove, anche il sosia-corpo, che non è nient’altro che un
corpo animico del pensiero, scompare alla velocità
del lampo, come l’immagine riflessa quando ci si discosta da uno specchio.
174. Così è con gli spiriti-parziali nella reincarnazione: o è l'anima
della persona in questione completamente incarnata o reincarnata, o non è
affatto incarnata. Annotatevi questo come chiarimento dal Padre vostro Gesù.
Amen!
31/37 - Ad un’incarnazione terrena segue una reincarnazione sulla Terra o sulla
Luna come punizione
Graz, 3 novembre 1902
175. La reincarnazione di un'anima che già una volta era incarnata in
questo mondo, ha luogo di nuovo ancora su questa Terra. La Luna costituisce un'eccezione
come istituto di pena per le anime disposte troppo mondanamente[13],
le quali s’infatuano completamente nella materia della Terra, ed hanno in testa
solo i suoi beni, le sue case, i suoi beni mobili e immobili. Costoro non vengono
reincarnati sulla Terra, ma sulla Luna, dove ci sono condizioni patrimoniali
molto misere, e in tal modo si pone fine all'adorazione dei beni terreni, diventando
a loro chiaro che sono stati reincarnati nella scuola punitiva della vita,
sulla Luna, proprio a causa della loro predilezione per i visibili beni
terreni.
176. Questa disposizione li porta a un giudizio, e per mezzo di questo iniziano
a odiare la materia che li ha resi infelici.
177. Allo stesso tempo ci sono quelli che, oltre ai beni terreni, hanno
anche mostrato una predilezione particolare per le loro donne e non hanno
pensato molto a Dio. Come punizione devono ora (sulla Luna) con il loro nuovo matrimonio,
portare continuamente le loro mogli sulle spalle, cosa a cui viene loro
insegnato a fare già da bambini.
178. Gli abitanti provenienti da altre stelle, dai soli e dai pianeti, vengono
incarnati sulla Terra, e dalla Terra, però, non altrove che sulla Luna, poiché essa
è il suo satellite ed è il suo istituto di pena per le anime mondane.
31/38 - La Terra è l'ultimo mondo per le incarnazioni delle anime
179. C’è un insegnamento riportato nei circoli spiritistici che gli spiriti
che una volta erano incarnati sulla Terra, dopo la morte vengono incarnati
anche su altri corpi celesti.
180. Quest’insegnamento non è vero, poiché la Terra è l'ultimo corpo
celeste per quanto riguarda l’importanza spirituale per l'anima. Io, Gesù, attraverso
la Mia incarnazione ho fatto della Terra la prescelta di tutti i mondi stellari,
e perciò chi viene incarnato una volta sulla Terra non verrà più al mondo in
nessun'altra stella se l'anima procede normalmente in avanti, poiché la Terra
costituisce l'ultimo e il principale gradino nella migrazione delle anime,
perché solo da qui, con la sofferenza e la morte sulla croce, è stata acquisita
e stabilita la figliolanza di Dio.
181. Chi non ha ancora messo il piede su questa Terra non viene alla
figliolanza di Dio, perché qui sono da passare combattendo, i compiti più
grandi e più difficili della prova della carne, dopo di che può essere
raggiunta la rinascita dello spirito.
31/39 - Reminiscenza discontinua nelle incarnazioni
Graz, 3 novembre 1902
182. Che l'uomo non si ricordi della sua vita precedente, sia nel mondo che
nel regno dello spirito, dipende dal fatto che con l'incarnazione o la
reincarnazione vengono tolti all’uomo tutti i suoi precedenti ricordi, e così perde
tutti gli avvenimenti che aveva vissuto in passato.
183. Questa disposizione accade perché l’uomo ogni volta che mette piede di
nuovo nella carne, deve passare ancora l'intero sviluppo della vita in modo che
si raccolga in tutto i nuovi meriti, poiché con ogni reincarnazione, se è stata
vissuta felicemente, si aggiungono nuove acquisizioni di vita dall'amaro e dall’aspro
a quello già acquisito dalla vita precedente.
184. La dimenticanza o il non-sapere nulla della vita precedente
all'ingresso in una nuova reincarnazione, somiglia allo stato di risveglio da
una condizione di sonno ipnotico o magnetico, dove il risvegliato non ha
nessuna idea e nessun ricordo di ciò che ha detto o fatto e di ciò che gli è
capitato nello stato di sonno. Nella reincarnazione il ricordo della vita
precedente viene rimosso da Me – nel sonno ipnotico il violentamento dell'anima
allontana il collegamento tra lei e il suo cervello; invece nel sonno magnetico
il magnetismo entra come mediatore per il cervello tra l'anima e lo spirito nerveo.
[1]
Cabala: presso gli Ebrei, dottrina tradizionale per l’interpretazione del senso
mistico e allegorico della Bibbia.
[2]
Grande Vangelo di Giovanni, volume 5° cap. 232.
[3]
Giuseppe Flavio: (Gerusalemme 37-100). Storico di grande importanza per la
storia ebraica. Condotto prigioniero a Roma per aver partecipato alla
ribellione contro i Romani, fu liberato da Vespasiano. La guerra giudaica, - Antichità
giudaiche, - Contro Apione, - Opuscolo apologetico del giudaismo;
autobiografia.
[4]
La ‘Lettera agli Ebrei’ è stata erroneamente accreditata a Paolo, ma con gli
insegnamenti del Signore tramite Schumi, più volte nei diversi testi viene ribadito
che fu Pietro a scriverla.
[5]
La veggente di Prevost: uno dei libri del paranormale che ebbero più larga diffusione
nel XIX secolo, affascinando migliaia di lettori e suscitando accese
discussioni, fu Die Seherin
von Prevorst del dottor Justinus A. C. Kerner, dedicato a
un caso notevolissimo di facoltà chiaroveggenti e medianiche, da parte di un
soggetto femminile altamente sensitivo. Fu un'opera che fece epoca, spingendo
il pubblico delle persone colte a prendere posizione pro o contro la veridicità
degli straordinari fenomeni in esso riferiti con abbondanza di particolari.
Poi, dopo alcuni decenni di appassionati dibattiti, l'interesse per quel «caso»
andò gradualmente smorzandosi e alcuni studiosi del paranormale, che inizialmente
si erano mostrati possibilisti sulla sua serietà, finirono per bollarlo come una
gigantesca cantonata, e vi misero una pietra sopra.
[6]
Hieronymus: San Girolamo (347-420), dottore della
Chiesa.
[7]
Hübbe-Schleiden fu uno studioso, scrittore, teosofo, avvocato, e
occultista. Nativo in una famiglia protestante a 46 anni fondò a Berlino
‘L’associazione teosofica’ e poco dopo il ‘Circolo esoterico’.
[8]
Stoica: da stoicismo, è quella dottrina e quella tradizione che,
rifacendosi ai principi di Zenone di Cizio (sec.
III-II a.C.), considerava il cosmo come un ordine razionale e provvidenziale,
identificando la vera felicità nella virtù, e la sapienza nella serena
accettazione degli eventi e specialmente del dolore e della morte, la quale
poteva essere volontariamente ricercata quale mezzo per l'affermazione della
dignità e della libertà spirituale individuale.
[9]
L’Augusto dei circhi è il nome antico accreditato a quel personaggio circense
che ha il compito di divertire gli spettatori. Generalmente vestito in modo
buffo viene indicato col nome anche di clown o pagliaccio, ma anche con il
sinonimo di buffone.
[10]
Labbro leporino: malformazione per lo più congenita del labbro superiore che
presenta una fenditura verticale nella sua parte mediana; raramente interessa
il labbro inferiore.
[11]
Una donna ermafrodita può presentare contemporaneamente gli organi sessuali
femminili e maschili ben definiti, o in una condizione intermedia tra i due
generi sessuali con uno dei due più marcato dell’altro.
[12]
Kukuksei: un uovo di cuculo.
[13]
Su questo argomento c’è un’ampia rivelazione del 1842 a Jakob Lorber “La Luna”.