[Estratto da: “Il Terzo Testamento” – cap. 17,139-177]
Un insegnamento sul modo di come pregare Dio e quale deve essere il rapporto diretto con Lui
L’amore per Dio e la vera preghiera
139. Sappiate, o Miei nuovi discepoli, che la vostra adorazione e il vostro tributo per il Signore deve essere costante, senza aspettare determinati momenti o giorni per portarli, così come l’Amore del Padre vostro rimane lo stesso. Se però volete sapere come dovete ricordarvi giornalmente delle Mie amorevoli Opere senza cadere nel fanatismo, ve lo dirò: la vostra vita deve essere una costante adorazione per Colui che ha creato tutto, amandovi reciprocamente!
140. Comportatevi così, ed Io vi concederò ciò che Mi chiedete umilmente: che vi siano perdonate le vostre trasgressioni! Io vi consolo e vi dono sollievo, ma vi dico anche questo: quando scoprite i vostri errori e la vostra coscienza vi giudica, allora pregate, correggete i vostri errori, armatevi con forza, affinché non commettiate di nuovo gli stessi peccati e non dobbiate pregare nuovamente Me che Io vi perdoni! La Mia Parola vi istruisce affinché saliate in alto e concediate accesso alla luce e alla spiritualizzazione. (49,32-33)
141. «Ho sete», dissi a quella folla di popolo che non comprese le Mie Parole e si dilettava nella Mia lotta con la morte. Che cosa potrei dire oggi, quando vedo che non è solo una folla di gente, a tutto il mondo che offende il Mio Spirito senza rendersi conto del Mio dolore?
142. La Mia sete è infinita, immensamente grande, e solo il vostro amore la potrà calmare. Perché invece dell’amore, Mi offrite un culto esteriore? Non sapete che, mentre Io vi chiedo acqua, voi Mi porgete fiele e aceto? (94, 74-75)
143. In verità, vi dico, che proprio quelli che hanno sofferto molto, che Mi hanno ferito sovente, Mi ameranno più ardentemente, poiché dai loro cuori defluirà costantemente un dono offerto in sacrificio alla Mia Divinità. Non saranno certamente dei doni materiali, né salmi o altari terreni. Loro sanno che il dono offerto più compiacente per l’adorazione a Me, sono le opere dell’amore, che fanno per i loro fratelli. (82,5)
144. La vostra preghiera spirituale giunge a Me giorno per giorno, il cui linguaggio la vostra natura terrena non conosce, perché non sono parole pronunciate con le vostre labbra, né fantasie formate dal vostro intelletto. La preghiera dello spirito è così profonda, che è al di là delle facoltà e sensi umani.
145. In ogni preghiera l’anima giunge nelle regioni della luce e della pace dove dimorano alti spiriti, e là si sazia con quell’essenza, e poi ritorna al suo corpo perituro per trasmettergli forza. (256, 63-64)
146. O popolo: a voi è giunto il tempo nel quale dovete imparare a pregare. Oggi non vi dico che dovete cadere a terra, non vi insegno a pregare con le vostre labbra oppure ad invocarMi con parole scelte in belle preghiere. Oggi vi dico: rivolgetevi mentalmente a Me, elevate il vostro spirito, ed Io discenderò sempre per rendervi percettibile la Mia presenza! Se non sapete parlare con il vostro Dio, Mi basterà il vostro pentimento, i vostri pensieri, il vostro dolore, Mi basterà il vostro amore.
147. Questo è il linguaggio che a Me piace sentire, che comprendo, il linguaggio senza parole, quello della veridicità, della sincerità. Questa è la preghiera che vi ho insegnato in questo Terzo Tempo.
148. Sempre, quando avete fatto una buona opera, percepirete la Mia pace, la Mia tranquillità e la speranza, perché poi il Padre vi è di nuovo vicino. (358, 53-55)
149. Io aborrisco tutto ciò che è vanità e sfarzo umani, perché al Mio Spirito arriva solamente ciò che è spirituale, che è nobile e generoso, il puro ed eterno. Ricordatevi che ho detto alla donna della Samaria: «Dio è Spirito, e coloro che Lo adorano lo devono adorare nello spirito e nella verità». CercateMi nell’infinito, nel puro, e là Mi troverete.
150. Perché offrirMi ciò che ho creato per voi? Perché Mi regalate fiori, se non sono opera vostra? Se invece Mi offrite opere dell’amore, della misericordia, del perdono, della giustizia, dell’aiuto per il vostro prossimo, allora questo tributo sarà senz’altro spirituale e si eleverà al Padre come una carezza, come un bacio, che i figli mandano al loro Signore dalla Terra. (36, 26 + 29)
151. Non voglio nemmeno che limitiate la vostra adorazione a Dio a spazi materiali per le assemblee, perché allora rinchiudereste il vostro spirito e non gli lascereste dispiegare le sue ali per conquistare l’eternità.
152. L’altare che vi lascio per celebrare su questo il servizio religioso, che Mi aspetto, è la vita stessa senza alcuna limitazione al di là di tutte le religioni, di tutte le Chiese e sette, perché si fonda sullo spirituale, sull’eterno, sul divino. (194, 27-28)
Il dialogo tra Dio e l’uomo
153. Oggi vengo a voi con un insegnamento che – una volta compreso – …è il più facile da adempiere, anche se per il mondo può sembrare che sia impossibile da realizzare. V’insegno il sevizio religioso dell’amore per Dio attraverso la vostra vita, attraverso le vostre opere e la vostra preghiera spirituale, che non sia pronunciata da labbra in un determinato luogo, né ha bisogno di azioni di culto o immagini perché sia ispirata. (72, 21)
154. Mentre gli uomini volevano riconoscere in Me un Dio lontano, inavvicinabile, Mi sono prefissato di dimostrare loro che Io sono loro più vicino che le ciglia dei loro occhi.
155. Loro pregano in modo meccanico, e se non vedono subito realizzato tutto ciò per cui hanno pregato in modo insistente, esclamano scoraggiati: “Dio non ci ha esaudito!”
156. Se sapessero pregare, se unissero cuore e intelletto con il loro spirito, potrebbero sentire e percepire la voce divina del Signore, nonché la Sua presenza a loro molto vicina. Ma come vogliono percepire la Mia presenza, se Mi pregano per mezzo di culti esteriori? Come dovrebbero ottenere che il loro spirito diventi sensibile, se adorano persino il loro Signore con immagini sono fatte dalle loro mani?
157. Io voglio che comprendiate che vi sono molto vicino, che potete facilmente unirvi con Me, sentirMi e ricevere le Mie ispirazioni. (162, 17-20)
158. Esercitatevi nello stare in silenzio, che è utile all’anima vostra affinché ritrovi il suo Dio. Questo silenzio è come una fonte del sapere, e tutti coloro che vi entrano, sono colmati con la chiarezza della Mia Sapienza. Il silenzio è come un luogo circondato da un muro indistruttibile, al quale ha accesso solo lo spirito. L’uomo porta costantemente in sé la conoscenza del luogo segreto nel quale può riunirsi a Dio.
159. Il luogo nel quale vi trovate non ha importanza, potete unirvi con il vostro Signore ovunque, sia che vi trovate sulla cima a un monte oppure nella profondità di una valle, nell’irrequietezza di una città, nella pace della casa oppure in mezzo ad una battaglia. Se Mi cercate nell’interiore del vostro santuario nel profondo silenzio della vostra elevazione, si apriranno immediatamente le porte del tempio universale e invisibile, affinché vi sentiate davvero nella Casa del Padre vostro, che c’è in ogni spirito.
160. Quando il dolore delle prove vi schiaccia, e le sofferenze della vita distruggono i vostri sentimenti, quando sentite l’ardente desiderio di raggiungere un po’ di pace, allora ritiratevi nella vostra cameretta, oppure cercate il silenzio, la solitudine dei campi; là rivolgete il vostro spirito in alto, guidato attraverso la coscienza, ed interiorizzatevi. Il silenzio è il regno dello spirito, un regno che è invisibile per gli occhi fisici.
161. Nel momento dell’entrata nelle stasi spirituali, si ottiene che i sensi superiori si risvegliano, arriva l’intuizione, s’illumina l’ispirazione, il futuro si lascia presagire, e la vita spirituale riconosce ciò che è lontano e rende possibile ciò che prima sembrava irraggiungibile.
162. Se volete entrare in questo santuario, in questa camera del tesoro, voi stessi dovete preparare la via, perché solo con una vera purezza potrete penetrare in essa. (22, 36-40)
163. E’ necessario che i Miei profeti si elevino di nuovo per ammonire l’umanità, poiché, mentre esistono dei popoli che si distruggono, si abbagliano di ambizione e potere, coloro che hanno ricevuto la Mia luce temono e condannano l’umanità in modo imparziale per prendere decisi il loro compito e portare oltre il buon messaggio.
164. Se gli uomini sapessero pregare con lo spirito, sentirebbero la Mia voce, riceverebbero la Mia ispirazione. Invece, ogni volta che pregano secondo le usanze, sui loro occhi spirituali giace un velo che nasconde loro la luce della Mia presenza. Io devo venire dagli uomini nei momenti nei quali il loro corpo riposa, per risvegliare il loro spirito e parlare con loro. E’ Cristo che penetra nei vostri cuori come un ladro nella notte, per seminare in loro il seme del Suo Amore. (67. 29)
165. Imparate a pregare e, allo stesso tempo, a meditare, affinché in ognuno di voi venga alla Luce la conoscenza e la comprensione. (333, 7)
166. Spiritualità è libertà. Perciò coloro che Mi sentono attualmente e che hanno compreso il senso di questo insegnamento liberatorio, vedono come davanti a loro si apre un’ampia valle nella quale combattere, e della quale daranno testimonianza che è giunto il tempo in cui Dio, l’onnipotente Creatore, è venuto per introdurre il dialogo tra Sé e l’uomo. (239, 8)
167. L’Insegnamento di Cristo era spirituale, ma l’uomo l’ha circondato con riti e formule, per portarlo nel campo della comprensione dell’anima con una minima elevazione.
168. Siete entrati nel tempo delle grandi rivelazioni dello Spirito, nel quale scomparirà ogni culto materiale, che è dell’inganno e dell’imperfezione, nel quale ognuno, per mezzo del suo spirito, riconoscerà il suo Dio che è tutto spirito. Su questa via scoprirà la forma del perfetto dialogo. (195, 77-78)
169. Quando gli uomini, un giorno, avranno imparato a tenere il dialogo con lo Spirito, non avranno più bisogno di aprire dei libri, oppure fare delle domande.
170. Oggi domandano ancora a coloro cui credono sappiano più di loro, oppure sono alla ricerca di scritti e di libri, …nel desiderio di trovare la verità. (118, 37)
171. Se imparaste a meditare giornalmente per breve tempo, e se le vostre meditazioni riguardassero la vita spirituale, scoprireste tante infinite spiegazioni e rivelazioni, da non poterle ricevere in nessun altro modo.
172. Il vostro spirito possiede già abbastanza luce per interrogarMi, come anche per ricevere la Mia risposta. Lo spirito dell’uomo ha già raggiunto una grande elevatezza di sviluppo. Osservate il vostro prossimo in condizioni modeste, i quali, nonostante la loro mancanza di conoscenze, vi sorprendono con le loro profondissime osservazioni, come anche con il modo chiaro nel quale spiegano ciò che per molti altri è qualcosa di inspiegabile. Essi, traggono questo, forse da un libro oppure da scuole? No, ma dall’intuizione oppure dalla necessità di scoprire il dono della meditazione che è quella parte della preghiera spirituale. Nelle loro faccende, protette da influenze o pregiudizi, hanno scoperto la via di entrare in collegamento con il vero; tutti questi, sono coloro che hanno meditato sulla vera essenza della vita, che hanno ricevuto la luce spirituale nella loro facoltà d’intelletto, gli uni di più, gli altri di meno. (340, 43-44)
173. ChiedeteMi in cosa consiste la preghiera, ed Io vi rispondo: permettete al vostro spirito che si elevi liberamente al Padre, datevi con totale fiducia e fede a quella volontà di accogliere nel cuore e nella mente le impressioni che vengono accolte tramite lo spirito; affermate con vera umiltà la Volontà del Padre! Chi prega in questo modo, gioisce in ogni momento della sua vita la Mia presenza, e non si sente mai nel bisogno. (282, 11)
174. Nel più puro del suo essere, nello spirito, scriverò in questo tempo la Mia Legge, farò sentire la Mia voce, erigerò il Mio tempio, poiché, quello che non è nell’interiore dell’uomo, quello che non è nel suo spirito, è come se non esistesse.
175. Sia che si costruiscono gigantesche chiese materiali in Mio onore, oppure se Mi si offrono festeggiamenti e cerimonie colmi di sfarzo, …questi doni di sacrificio non Mi raggiungeranno, perché non sono spirituali. Ogni culto esteriore porta in sé, sempre, vanità ed esibizione; invece il dono del sacrificio nel segreto, quello che il mondo non vede e che Mi offrite, da spirito a Spirito – giunge a Me in base alla sua modestia, alla sua sincerità, alla sua veridicità, cioè: perché è sorto dalla spirito!
176. Riportate alla mente quella parabola che vi è stata data nel “Secondo Tempo” e che è nota come la parabole del fariseo e del doganiere, ed ammetterete che il Mio insegnamento è sempre stato lo stesso in tutti i tempi. (280, 68)
177. Voi sapete che alcuni vengono amati senza meritarlo? Io vi amo così! DateMi la vostra croce, dateMi la vostra afflizione, dateMi le vostre speranze fallite, dateMi il grave peso che portate! Io vi risolvo tutti i dolori. Sentitevi liberi dai vostri pesi, affinché diventiate felici! Entrate nel santuario del Mio Amore e restate in silenzio davanti all’altare dell’universo, affinché il vostro spirito possa dialogare con il Padre nel più bel linguaggio: quello dell’amore! (228, 73)