Il Vaticano approva la cremazione
CITTÀ DEL VATICANO:
La Chiesa
cattolica ‘sdogana’ definitivamente la cremazione. Il cardinale Jorge Medina
Estevez, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino, ha annunciato che si
sta preparando una liturgia, finora inesistente, per accompagnare questa
cerimonia di partenza fisica dal mondo, divenuta sempre più diffusa. «La cremazione - ha detto il porporato - deve essere
evangelizzata». E’ un passo storico della
prassi cattolica verso una forma di inumazione che ha suscitato sempre una
grande diffidenza, quando non aperta ostilità all’interno della Chiesa, e che è
stata osteggiata e proibita.
Il nuovo Codice di Diritto Canonico, varato nel
1983, scriveva al canone 1176, al terzo paragrafo: «La Chiesa raccomanda vivamente che si conservi la pia
consuetudine di seppellire i corpi dei defunti; tuttavia non proibisce la
cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla
dottrina cristiana». La promessa della
resurrezione dell’anima e del corpo, e l’antica tradizione - comune alle altre
religioni monoteistiche - di rendere alla terra ciò che di terra era stato
creato («polvere sei e polvere ritornerai») ha costituito per molto tempo un
ostacolo alla cremazione.
Il cardinale ha ripetuto che la cremazione non
deve essere scelta per motivi anti-cristiani in antitesi alla sepoltura, ma ha
annunciato che si sta studiando come «fare
preghiere davanti al corpo di colui che deve essere cremato», e di conseguenza anche di come ‘evangelizzare’ questa pratica. «Anche la cremazione - ha detto il cardinale - deve essere
evangelizzata per spiegare ai fedeli il senso nell’ottica cristiana». In particolare ha sgombrato il campo dalle obiezioni un tempo
legate alla promessa della resurrezione corporea: «Va tenuto presente - ha detto - che per l'onnipotenza di Dio
resuscitare un corpo inumato o incenerito non costituisce grande differenza».
Così la pratica della cremazione, che sempre più
sta diffondendosi anche tra i cattolici, sarà ‘benedetta’ dalla Chiesa. E per
questo motivo si prevede un rituale liturgico «per benedire il defunto e pregare pubblicamente insieme con
i parenti nel crematorium, prima che la salma sia cremata e le ceneri
conservate o disperse». La prassi
di portare a casa le ceneri del defunto, ha aggiunto il Prefetto, è decisamente
scoraggiata dalla Chiesa, che invita all'uso dei cimiteri.